Edward Feser - Scritti filosofici

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Questo potrebbe portare ad una sorta di panpsichismo , l'idea che le proprietà mentali siano ovunque in natura . Russell evitò questo risultato bizzarro sostenendo che i dati sensoriali possano esistere indipendentemente dall’esistenza di un soggetto cosciente che gli esperisce, e Lockwood seguiva la stessa linea . Non ero convinto , e uno dei miei primi articoli pubblicati fu una critica degli argomenti di Lockwood su questo tema ( un articolo a cui Lockwood molto gentilmente rispose ) . Chalmers e Strawson, nel frattempo , stavano flirtando con l'idea di accettare semplicemente la tendenza panpsichista di Russell , ma mi sembrava una cosa pazzesca . La mia soluzione fu prendere il lato critico negativo della posizione russelliana – l’idea che la fisica ci permetta solo di conoscere la struttura astratta della materia - e usare una linea simile in filosofia della mente . Tutta la nostra conoscenza, sia quella del mondo esterno descritto dalla fisica che quella del mondo interno, dell’esperienza cosciente e del pensiero, non ammontava a nient’altro che alla conoscenza della struttura ,delle relazioni tra gli elementi , ma non della loro natura intrinseca . Avrei scoperto dopo che questa mia posizione era stata anticipata in qualche modo da

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