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SORELLE OLSEN

Sorelle Olsen

The Row è il brand tendenza very expensive delle gemelle Olsen che oggi, dopo la loro sfilata a New York, sono più chiacchierate che mai

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Dalla miscredenza che i celebrity brand siano necessariamente un fiasco fino alla consacrazione come marchio fashion di lusso estremo.

Definire la moda oggi e raccontarne i dettagli non è un compito semplice. Soprattutto se dei magazine dalle pagine ancora intonse, troppe sono le pubblicità e gli strilli, poco il tempo di analizzarle per davvero, capire se in effetti, l’oro luccica e investirci ne vale la pena. Ma nel mare magnum di brand, proposte e scatti, il diamante grezzo c’è, anche se non sempre è facile da individuare, a maggior ragione se il marchio in questione non ama farsi pubblicità.

The Row, marchio di moda lusso nato in America nel 2006, ma con il nome che guarda dritto all’Europa - nello specifico a Savile Row, la via retta di Londra, sede delle più famose botteghe sartoriali d’Inghilterra - è da qualche giorno in bocca ad ogni persona che presente o meno alla settimana della moda di New York, si sia imbattuta nella collezione Primavera Estate 2020. La ragione? Una non basta, ma di certo il nome delle proprietarie che lo hanno fondato non è la principale. Dalla miscredenza che i celebrity brand siano necessariamente un fiasco fino alla consacrazione come marchio fashion di lusso estremo, ecco la parabola - breve - di un’etichetta destinata a fare strada - lunga: The Row ovvero, la creazione delle gemelle Olsen.

Ashley e Mary-Kate Olsen, le bambine prodigio del piccolo e grande schermo, conosciute prima come coppia di inseparabili biondine, poi come le prime milionarie minorenni degli Stati Uniti, oggi sono a capo del brand che non ha bisogno di presentazioni, e che paradossalmente non ha bisogno nemmeno di un addetto alla pubblicità. Abbandonata la carriera da attrici, le gemelle Olsen hanno intrapreso quella da

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stiliste, e la collezione The Row SS 2020 è la conferma al duro lavoro dietro le quinte: abiti monastici che tuttavia liberano il corpo, giacche perfettamente strutturate, camicie in organza bianche con scollo alla coreana simmetrico. Bilanciata e squisitamente allineata, la collezione The Row presentata alla New York Fashion Week ha incantato tutti grazie alla composizione armonica e allo studio di una palette in grado di celebrare la silhouette e rilassare, incantando lo sguardo, facendo nascere una nuova idea. La collezione di The Row è traducibile nel guardaroba essenziale e perfetto, privo di loghi, di elementi riconoscibili.

Abbandonare la pubblicità da indossare, i capi cult che richiamano l’attenzione ad un brand specifico, a favore di un capo d’abbigliamento perfettamente realizzato con materiali di alta qualità, ma libero da qualsiasi elemento riconoscibile se non la realizzazione, percepibile solo dallo sguardo attento di un altro fedele consumatore? Le gemelle Olsen oggi, Ashley e Mary-Kate, forti della loro assenza sui social media e le rare apparizioni in tv e sui giornali, puntano sulla qualità e l’estetica minimale. E questa estetica minimale e perfetta, è un lusso per pochi. The Row infatti, è un marchio estremamente costoso, e dalle magliette a maniche corte da oltre 200 euro fino ai cappotti in seta e lana che superano gli 8000, la collezione è da ricondurre a una clientela fedele estremamente selezionata. Tuttavia, se lo spirito d’acquisto è forte e la voglia di investire su un capo d’alta moda è abbastanza, puntare sul blazer dalla sartorialità insindacabile o il maglione in cashmere di proporzioni ideali, la camicia bianca madre di tutte le camicie bianche, questo può essere il marchio giusto. E certo sarà un grande investimento, ma premiare la qualità a discapito dell’assenza di logo, potrebbe essere davvero la nuova strada per le tendenze moda. Badate soltanto a non farlo - solo - per avere un capo realizzato dalle gemelle Olsen.

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Gli esordi

Ben prima di essere idoli dei teenager, le gemelle Olsen hanno fatto una lunga gavetta iniziata all’età di sei mesi. Condividono il set di Full House ( in Italia “Gli amici di papà”), serie cult americana andata in onda dal 1987 al 1995. Il ruolo affidato alle Olsen? Una bambina. Avete capito bene, una sola ed unica bambina. Il regista e i produttori cercavano una coppia di gemelle che potessero, interscambiandosi, interpretare il ruolo di Michelle Tanner. Tra 20 coppie di gemelle provinate, solo una coppia è riuscita ha superare il test: le gemelle Olsen. Le uniche a non scoppiare a piangere durante il casting. Per tutta la messa in onda della serie i produttori, per non far capire al pubblico che si trattasse di due persone diverse, decisero di far comparire nei titoli di coda il nome Mary-Kate Ashley Olsen.

Le più giovani produttrici della storia di Holywood

Dalla messa in onda di Full House, l’ascesa delle due bambine prodigio nel mondo hollywoodiano è stata sempre più rapida. Iniziano ad interpretare serie tv e film, sempre insieme. Addirittura i titoli dei loro film sottolineavano costantemente il loro status di gemelle inseparabili. Due magiche gemelle (1992), Due gemelle nel Far West (1994), Le avventure di Mary-Kate e Ashley Olsen (1997), una serie di cortometraggi composta da 11 episodi che avevano come tema la risoluzione di misteri. E così via. A soli 6 anni fondano la loro casa produttrice, la DualStar, che produrrà qualsiasi film, serie, gioco, brand, in cui compariranno le gemelle Olsen. Con la loro prematura carriera e la fondazione della DualStar Entertainment Group, sono le produttrici più giovani della storia e a 10 anni vengono decretate le ragazzine più ricche non ereditiere del mondo.

L’addio al mondo del cinema

Ashley e Mary-Kate Olsen rimangono sulla cresta dell’onda fino ai primi anni 2000, quando, dopo numerosi successi e, addirittura, una stella sulla Walk of Fame (2004), decidono nel 2007 di porre fine alla loro carriera di attrici con l’iconico e, forse, più memorabile, film “Una pazza giornata a New York”. Allora le gemelle avevano 21 anni e dichiararono che, se mai avessero avuto intenzione di tornare nel mondo dell’intrattenimento, lo avrebbero fatto solo da produttrici. Ashley dopo questa dichiarazione ha abbandonato subito il mondo del cinema, mente Mary-Kate ha fatto, seppur marginalmente, ancora pochissime comparsate in alcune serie tv.

Il momento più buio

Nel 2004 iniziano a rincorrersi voci su Mary-Kate riguardo un presunto problema di disordini alimentari. Il giorno della presentazione della loro stella sulla Walk of Fame, lo stesso anno, la giovane gemella appare visibilmente dimagrita e fragile. Pochi mesi dopo entra in una clinica di riabilitazione per disordini alimentari e uso di farmaci.

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Qualche anno dopo, nel 2015, alla sorella Ashley viene diagnosticata la sindrome di Lyme ed, inoltre, si scopre che fin da quando era bambina, è affetta dalla sindrome di deficit d’attenzione e iperattività che, l’ha portata, sin dalla tenera età, ad usare costantemente il Ratalin.

The Row

Una anno prima del loro addio al mondo del cinema, nel 2006, Mary-Kate e Ashley Olsen fondano The Row, brand oggi conosciuto in tutto il mondo e che possiede tre megastore. Come si può leggere dalla sezione about del sito, il brand prende il nome dalla London’s Savile Row, una via del centro di Londra, a Mayfair. La stessa via dove si trova il palazzo della Apple Records sul cui tetto i Beatles hanno tenuto il loro ultimo e famoso concerto. All’interno dell’estetica del brand ci sono le gemelle Olsen come le conosciamo noi oggi: sempre più minimal, ma anche un pò boho style. Capi dal gusto sartoriale e che si focalizzano sulla precisione e qualità dei tessuti. Le due gemelle crescendo si sono distinte per il loro look, alle volte per nulla sobrio, e per le loro scelte di stile. Addirittura, nel 2005 Mary-Kate è stata definita un’icona di stile dal The New York Times che, definì i look della gemella “ashcan” o “bohemian-bourgeois”, una specie di “boho-chic”, fatto di occhiali da sole e capi oversize ed un misto di vestiti low e high price.

L’ascesa nel mondo della moda

Dopo la fondazione di The Row, le Olsen non si sono fermate e, soltanto un anno dopo, nel 2007, hanno fondato un secondo brand, Elizabeth & James, questa volta ispirato dai nomi dei due fratelli (Elizabeth Olsen oggi è un’attrice molto affermata). Le collezioni di questo brand rappresentano il lato boho delle due ragazze. C’è una forte ricerca per il mondo vintage. La volontà è stata, infatti, quella di creare un brand che producesse pezzi che tranquillamente potevano trovarsi nel guardaroba di Mary-Kate e Ashley. La loro sete di moda non si è mai esaurita con questi due brand e, nel corso degli anni, hanno cercato di imporsi sempre di più nel mondo della moda diventando, anche, delle stiliste molto apprezzate e ammirate. Con questa loro passione sono arrivate fino ad Oslo, in Norvegia, dove hanno fondato un altro brand e anche da noi in Italia. Sono attualmente le direttrici creative di Superga.

Le gemelle Olsen degli ultimi 10 anni hanno trovato la loro serenità, forse nel mondo che davvero le appartiene: fatto di moda, anticonformismo (non hanno un profilo social), una vita che ha detto basta ai riflettori, almeno per ora. Le luci della ribalta sono state anche troppo su di loro, vogliono stare un pò all’ombra.

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