Luoghi comuni provvisori. Strategie e progetti di animazione del territorio.

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Evoluzione storica e trasformazioni

Ripercorrere la storia di Bovisa e conoscere le vicende che hanno portato il quartiere a definirsi nella sua struttura odierna, significa comprendere la sua evoluzione sia dal punto di vista formale che dal punto di vista sociale. Una storia che si intreccia con le evoluzioni di un altro quartiere storico, Dergano, e con quelle urbanistiche dell’intera città. La storia dei due quartieri urbani di Bovisa e di Dergano, così come la conosciamo ora, ha inizio con gli anni Ottanta del XIX secolo è in particolare legata a due elementi che ne hanno decretato lo sviluppo: la ferrovia e la fabbrica.

LO SVILUPPO DELLA FERROVIA Fino agli anni ‘80 del XIX secolo la linea ferroviaria FS attraversava Bovisa in un ramo ferroviario. La nascita delle Ferrovie Nord Milano, avvenuta nel 1879, ha come conseguenza quasi immediata la costruzione della Stazione Bovisa, che assume la duplice 52

funzione di ultima fermata milanese in direzione nord (dopo Piazzale Cadorna e Bullona) e di snodo prima dello sdoppiamento fra le due linee di MilanoSaronno e Milano-Seveso. In pochi anni quella che era ancora un’area suburbana costellata di strade, campi e cascine si trasforma in un polo industriale di rilievo nazionale. Nel 1884, con la costruzione degli scali merci di Via Farini e di Porta Romana, dello Scalo di smistamento del Sempione (poi smantellato) e della Stazione Ticinese, collegati alla Stazione Centrale e allo scalo merci di Porta Garibaldi, viene completata la rete ferroviaria che avvolge l’intera città. Al 1969 risale l’apertura della Stazione di Porta Garibaldi a cui fa seguito, nel 1997, l’apertura del Passante ferroviario che da Porta Venezia arriva a Porta Garibaldi e nel 1999 viene attivato il Malpensa Express, navetta veloce delle Ferrovie Nord tra Cadorna e l’aeroporto, con unica fermata intermedia a Bovisa. Nel 2002 viene aperta la stazione di Villapizzone all’interno del Progetto Passante Ferroviario.

I problemi causati al traffico ferroviario milanese, soprattutto locale e regionale, dalla presenza di numerose stazioni di testa, era molto sentito sin dall’inaugurazione della nuova Stazione Centrale (1931). L’idea di passante ferroviario, in modo più simile a come lo conosciamo oggi, viene ripresa negli anni sessanta, ma per vari motivi, tra cui la scarsità di fondi, i lavori inizieranno solo vent’anni dopo e si protrarranno per molto tempo. Si comincia nel 1984 con la stazione di Repubblica, in occasione dei lavori per la linea M3 della metropolitana. Le stazioni del passante dovevano diventare oltre che punti di snodo della mobilità e integrare l’intero sistema metropolitano, anche presidi dotati di servizi complementari. Il progetto odierno sulle stazioni del passante ferroviario riprende questa idea riconsiderandole come volano per un ulteriore sviluppo delle zone circostanti. Il servizio ferroviario suburbano è stato attivato il 12 dicembre 2004 con le prime 8 Linee S, in concomitanza con l’apertura


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