eco|sistema

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alternative sostenibili

Ri-ciclo & ri-uso Energia Le prossime case? Verdi e intelligenti / Scatti I 10 luoghi da vedere prima che scompaiano / Guida Le nuove vernici ecologiche

n.1

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB Verona

novembre 20 / 212010 euro 8,00


alternative sostenibili


.editoriale

Fino all’ultima goccia

N

on c’è potere sia politico sia religioso che all’oggi non parli di identità e della Giovanni Mastrandrea

opportunità o della necessità di difenderla,

direttore editoriale

affermarla, valorizzarla. L’identità si è diffusa in

sociologo ed esperto in fonti

modo contagioso, sembra che non si possa fare a

come ricercatore presso

di energia rinnovabili, lavora il centro Cert di Savona.

meno di usare questa parola, sembra che se non si utilizza “identità” non si faccia parte del mondo attuale. Per farne parte però, occorre tirare fuori

COME ABBONARSI

questo termine, e ciò a prescindere da qualsiasi

Abbonarsi a

schieramento ideologico. Dire identità significa

è molto semplice! Basta effettuare un versamento

affermare che “noi” siamo costituiti da un nucleo

sul conto corrente postale 6548397 intestato a Lifegate SpA

sostanziale, che ci caratterizza in modo per-

via Manzoni 18 - Como, specificando nella causale il tipo

manente: con questa rivendicazione di identità

di abbonamento prescelto tra:

chiediamo che questo nucleo venga riconosciuto a monte, preliminarmente. Ne facciamo una questio-

• abbonamento annuale

ne di principio. L’identità è quindi una potente arma di difesa, che funziona nel senso della chiusura

12 numeri: euro 80

del “noi”: chiusura nel confronto degli “altri” che ci assediano e ci accerchiano. Dire identità significa

• abbonamento semestrale

affermare che “noi” siamo costituiti da un nucleo sostanziale, che ci caratterizza in modo permanente.

anno I numero 1 - 2010 www.ecosistema.it Registrazione al tribunale di Roma n.360/2010 23 novembre 2010

DIRETTORE EDITORIALE Simona Roveda

GRAFICA Cristiana Niero

DIRETTORE RESPONSABILE Stefano Carnazzi

HANNO COLLABORATO Giacomo De Poli, Rudi Bressa, Stefania Piloni, Sonia Di Gregorio, Carlotta Mazzoni, Fabio Gabrielli, Gabriella Poggioli, Giuliano Baldini, Emiliano Angelelli, Silvana Tuccio, Emanuela Lazzari

REDAZIONE Paola Magni, Chiara Boracchi, Silvia Passini, Samuele Giovanni, Mirco Sbrogiò, Annalaura Tiveri

6 numeri: euro 42

IMMAGINI Tipsimages.it, IngImage, Kel 12, Maria Spanò, eco|sistema, flickr, gettyimages

PUBBLICITÀ Essedi pubblicità Vittoria Gallo vittoriagallo@lifegate.com

EDITORE LifeGate SpA - via Manzoni 18 22046 - Merone - Como tel 031 61803 - fax 031 6180310 info@lifegate.it

STAMPA A.G. Bellavite srl Via Primo Maggio 41 - 23873 Missaglia (Lc). L’azienda è certificata FSC, utilizza carte provenienti da

foreste certificate. Le lastre sono preparate senza sviluppo e trattamento post incisione. Gli inchiostri impiegati sono a base di oli vegetali. Stampato su carta naturale ZANTO della cartiera M-REAL, azienda certificata ISO 90001 e 14001.


ARIOSOMMARIOSOMM 01

punti di vista COSA SIGNIFICA PER TE SOSTENIBILITÁ?

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copertina TUTTI GLI ERRORI DEL RICICLAGGIO

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scatti I 10 LUOGHI DA VEDERE PRIMA CHE SCOMPAIANO

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energia LE NUOVE CASE? VERDI E INTELLIGENTI

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n.1

editoriale FINO ALL’ULTIMA GOCCIA

musica JONSI BIRGISSON

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alimentazione L’ALTRA FRUTTA


MARIOSOMMARIOSO 56

intervista a Teresa Sapey LA MIA CITTÁ INIZIA DAL PARCHEGGIO

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design YKSI CHAIR

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moda LA MODA È DI CARTA

ambiente L’ULTIMO MARE

inserto GREEN JOBS

AGENDA di novembre

parole stampate IDEE DA LEGGERE

67 71

86 92 novembre 2010


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COSA SIGNIFICA PER TE SOSTENIBILITÀ?

.punti di vista

Loredana, 55 anni segretaria in uno studio notarile

Alessandro, 25 anni studente universitario A mio parere, la “sostenibilità” è porre particolare attenzione agli aspetti ambientali come nel passato, senza demandare solo alla tecnologia la responsabilità di ottenere ambienti con un alto livello di comfort e a basso o nullo impatto ambientale. Purtroppo, il rapido sviluppo tecnologico ha offuscato nel tempo questo importante aspetto dell’iter progettuale, in grado di mantenere un continuo e diretto contatto tra architettura e natura attraverso l’osservazione e la considerazione di alcuni aspetti fondamentali come la posizione geografica, il percorso del sole, la disponibilità di risorse naturali come vento, acqua, vegetazione, materiali oltre al rispetto e la conservazione delle tradizioni locali. Una perdita enorme per la nostra professione che ha generato conseguenze dannose sia alla popolazione che all’ambiente stesso. Sono convinto che la sostenibilità sia un elemento primario ma trasversale ai vari temi dell’architettura; un elemento intrinseco e fondamentale che non oscura gli altri aspetti presenti bensì li integra e completa. Per tutti questi motivo preferisco parlare di “consapevolezza” perchè è una questione soprattutto di atteggiamento, un metodo che cerco sempre di applicare ai vari aspetti della vita quotidiana.

A parer mio tradizione ed innovazione non sono in antitesi bensì rappresentano l’equilibrio da raggiungere attraverso il progetto architettonico. Anche i capolavori contemporanei sono opere innovative ma che appartengono sempre e comunque ad una certa tradizione che in questo modo continua, si evolve e si rinnova continuamente. La tradizione può essere il fondamentale supporto per l’innovazione attraverso la riscoperta di tecniche dimenticate o appartenenti ad altre culture ma esportabili in nuovi contesti culturali, economici, sociali. La sfida che menziona Siza la intendo come il raggiungimento di un’innovazione nel rispetto della tradizione e allo stesso livello qualitativo. Per assicurare una buona qualità della vita alle generazioni future l’applicazione del concetto di sviluppo sostenibile rispetto alle risorse del pianeta è diventata imprescindibile. Pensare al tema della sostenibilità ogni volta che si sviluppa un progetto di architettura dovrebbe comunque essere considerato non un tema di moda ma una necessità concreta soprattutto per la sopravvivenza stessa dell’architettura. Una perdita enorme per la nostra professione che ha generato conseguenze dannose per tutti.

Lino, 74 anni pensionato Penso che la sostenibilità sia un elemento primario ma trasversale ai vari temi dell’architettura; un elemento intrinseco e fondamentale che non oscura gli altri aspetti presenti bensì li integra e completa. Per questo motivo preferisco parlare di “consapevolezza” piuttosto che di “sostenibilità” perché è proprio una questione di atteggiamento, un metodo che in studio cerchiamo sempre di applicare ai vari temi proposti e alle diverse scale di intervento affrontate. Ritengo che non esista una relazione diretta o conflittuale tra il problema della sostenibilità e i differenti linguaggi architettonici in quanto tutte le architetture, dovrebbero essere sempre e comunque “sostenibili” o meglio “consapevoli” su diverse scale senza il vincolo della medesima modalità o tecnologia. Nella mia ricerca professionale, il linguaggio nasce da diverse esigenze e dal mio bagaglio culturale personale; per esempio, il progetto pubblicato in questo numero, è generato da una analisi delle caratteristiche intrinseche del bambù, dalla mancanza di disponibilità di manodopera specializzata in Italia, dalla funzione, dal budget messo a disposizione dalle aziende e dalle istituzioni per i servizi al cittadino, di cui tutti abbiamo bisogno.

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.eco hi tech

iPAD Molti gli ecovantaggi del nuovo reader di casa Apple. Assenza di materiali nocivi, bassi consumi e soprattutto... mai più carta. Molti gli ecovantaggi del nuovo reader di casa Apple. Assenza di materiali nocivi, bassi consumi e soprattutto mai più carta. Molti gli ecovantaggi del nuovo reader di casa Apple. 680 grammi per 1,27 centimetri. Uno schermo multi-touch da 9,7 pollici. Il tentativo accolto da applausi e commenti entusiasti di creare una mitologica “terza via” dell’informatica: qualcosa a metà fra i computer portatili e i telefoni cellulari evoluti.

CARICABATTERIE NOKIA DA BICICLETTA La grande compagnia telefonica Nokia ha lanciato un caricabatteria da bici per cellulari. Al prezzo di 19 dollari (15 euro) si ha un kit che comprende una dinamo, un portatelefono e un jack 2 mm per la ricarica. Il nuovo tipo di caricabatterie, intergrabile in una bicicletta, mostra l’interesse dell’azienda sia per il marketing che per l’ambiente. Si tratta di un piccolo apparecchio, chiamato “Nokia Bicycle Charger Kit” collegabile alla nostra bicicletta, in modo da sfruttare l’energia cinetica. In realtà, non si tratta altro che di un dinamo, come quelle che accendono i fanali.

ZAINETTO SOLARE La O-range propone diversi modelli di zainetti da viaggio dotati di pannelli solari a film sottile con cui è possibile ricaricare cellulari, lettori mp3, gps, fotocamere e ogni tipo di congegno elettronico portatile. Così si potranno ricaricare ovunque lettori mp3, fotocamere digitali, telefoni cellulari, iPod e Play Station portabili. In dotazione anche una serie di cavi e di adattatori. Ma c’è di più: in assenza di luce solare, lo zaino può essere utilizzato come “serbatoio” di energia: basta collegarlo a qualsiasi presa elettrica. Il prezzo parte da 160 euro.

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.novità eco

Portagioielli Le Vie Devant Sois 1 20,00 Bagnoschiuma Homemade 1 12,00

Ogni borsa di La Vie Devant Soie racchiude in sè una storia perchè offre lavoro a 52 sarte e 10 ricamatrici della Cambogia. Questo portagioielli è in seta e cotone, con rotolo porta anello e 2 tasche interne. Chiuso misura 13x19 cm.

Bagnoschiuma naturale costituito interamente da ingredienti biologici, privo di sostanze petrolchimiche, solfati, parabeni, glicoli e coloranti sintetici. Una pregiata miscela di miele, rabarbaro e menta, con gli altri prodotti della linea Homemade. Borsa per la spesa CandySac 1 8,50

Peluche in cotone bio Papili 1 32,00 Realizzato in Francia da un’azienda che si impegna ogni giorno a ricercare materiali non trattati chimicamente e a rispettare le condizioni lavorative dei coltivatori africani, latini e asiatici, in cotone 100% biologico certificato Ecocert.

Borsa realizzate in poliestere super resistente e lavabile, disponibile in varie fantasie. Aperta misura 50cm x 42cm, mentre qunado è chiusa soltanto 10 cm x 4 cm. Con un peso di appena 40 g, contiene fino a 20 kg di merce.

Bottiglia di alluminio Sigg 1 17,50 Sofà gonfiabile Revolve 1 78,00 Questo originale divano è composto da sacchetti di carta riciclata al 100% con telaio metallico e le cinghie di gomma. Questa seduta gonfiabile si può portare ovunque, dato il suo piccolo ingombro, e si può decorare scrivendoci.

La bottiglia di alluminio può essere un’ottima alternativa alle bottiglie di plastica. La si utilizza per mantenere fresche le bevande fredde e mantenere il calore in quelle calde. Questa di Sigg contiene fino 0,6 lt di liquido, è alta 22 cm e ha un diametro di 7 cm.

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copertina

TUTTI GLI ERRORI

F

azzoletti usati nel cassonetto della carta, forchettine usa e getta in quello della plastica, tubi al neon in mezzo alle bottiglie di vetro, buste delle patatine nell’alluminio. Va bene differenziare, ma come lo facciamo? Non basta riempire i cassonetti e le campane se dentro ci si trova di tutto, e non tutto può poi essere inviato al riciclo. A che serve aumentare la percentuale di differenziato, se una grossa fetta di quello che si raccoglie se ne torna in discarica? Lo sanno molto bene i consorzi che raccolgono e avviano al riciclo, e che pagano ogni anno centinaia di migliaia di euro alle amministrazioni locali per il costo del servizio, cioè per il ritiro dei rifiuti separati. Un tanto a tonnellata, a patto che la percentuale di «impuro» non superi certi limiti, molto bassi per vetro e carta, un po’ più alti (attorno al 15 per cento) per plastica. Se il comune non è virtuoso i contributi diminuiscono, con grave danno per le casse della città. Il vetro, per esempio, perché possa essere riciclato per produrre altro vetro di buona qualità va raccolto con estrema cura, evitando contaminazioni. Il consorzio del vetro, Coreve, ha commissionato un’indagine ad AstraRicerche realizzata nel mese di ottobre, per raccogliere dati su come gli italiani giudicano e fanno la differenziata, dati da cui partire per una campagna nazionale di informazione dal titolo «C’è vetro e vetro. Impara la differenza». L’IMPORTANZA DELL’ INFORMAZIONE «Gli italiani ce la mettono tutta per fare la raccolta differenziata — dice il presidente di Coreve Enzo Cavalli —. Lo confermano i nostri dati che evidenziano un incremento del 3,6 per cento nel

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2009 per il vetro. Ma non basta. Quasi un camion su cinque da noi ritirato è poi tornato in discarica perché la qualità del prodotto raccolto non era buona. È diventato urgente spiegare bene ai cittadini che cosa devono fare». Nel 2009 infatti, il 15,9 per cento del vetro ritirato non era adatto al riciclo: il 59 per cento degli italiani dice di avere idee poco chiare su che cosa separare, finendo per inserire nella raccolta del vetro anche lampadine, tubi al neon, oggetti di cristallo e ceramica. Che invece devono restare fuori e andare nell’indifferenziato. «In dieci anni siamo passati da 800 mila a 3 milioni e 200 mila tonnellate di carta raccolte ogni anno, concorda Carlo Montalbetti, direttore generale del consorzio della carta, Comieco. C’è stato quindi un forte miglioramento sul fronte della raccolta. Ma sulla qualità c’è ancora molta strada da fare. Bisogna standardizzare i sistemi di raccolta e informare i cittadini. Far capire, per esempio, che il cartone delle pizze è ottimo per il compost ma non va al riciclo». Il 27 per cento degli italiani manda alla differenziata della carta anche quella sporca di cibo; il 25 per cento i giornali avvolti nel cellophane; il 17 per cento i fazzoletti e i tovaglioli usati. Nel 2009 la quota di recupero dell’alluminio è stata pari al 56,1 per cento dell’imballaggio messo ogni anno sul mercato. Un buon risultato ma si potrebbe fare meglio se diminuisse l’impuro. «È indispensabile uniformare i sistemi di raccolta su tutto il territorio nazionale, dice il presidente del Consorzio dell’alluminio, Cial, Gino Schiona. Adesso ogni comune fa come vuole, e da un comune all’altro cambiano le regole, porta a porta oppure cassonetto o campana e spesso cambiano anche i colori dei cassonetti e delle campane. Ci vogliono regole chiare e valide per tutti». Nel cassonetto finisce di tutto, in media un 12 per cento di improprio. «Nel dubbio meglio gettare nell’indifferenziato. La differenziata è infatti un mezzo. Il vero fine è il riciclo,». di Rossella Nitignoli


Nella raccolta differenziata ci mettiamo pi첫 impegno ma poca attenzione. Buttiamo il neon con il vetro e le stoviglie usate insieme alla plastica: un sondaggio per raccontare tutti gli errori degli italiani.

DEL RICICLAGGIO QUANTO SI FA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN ITALIA?

14,1%

VETRO

31,6%

RIFIUTI ORGANICI

18,9%

ALTRI RIFIUTI

30%

CARTA

5,2%

PLASTICA

fonte: dati Istat 2009

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energia

N

ew energy for tomorrow intelligent house”, ovvero energia nuova per la casa del futuro: questo il nome del progetto internazionale che darà vita alla casa degli anni a venire. Neftih2, è questo il suo acronimo, annovera tra i suoi partecipanti anche un pezzo importante d’Italia. Si tratta dell’Istituto di tecnologie avanzate per l’energia , anche detto Itae, del Cnr di Messina. La prima ecocasa, quindi, avrà anche un’impronta tricolore. Si tratta di un progetto «complesso» secondo il Cnr, ma «quanto mai attuale già oggi, alla luce della crescita inarrestabile del prezzo del petrolio e del progressivo esaurirsi delle fonti di energia non rinnovabili». Il segreto della fruizione del proprio appartamento utilizzando energia pulita e a costo zero è nascosto nell’applicazione della domotica, la disciplina che studia come rendere automatica la gestione e aumentare l’efficienza di tutti gli apparecchi utilizzati nelle abitazioni: dall’illuminazione agli elettrodomestici, dal riscaldamento ai sistemi di allarme.

Energia nuova per la casa del futuro. La parola d’ordine sarà “impatto zero”. Per produrre tutta l’energia basteranno sole e idrogeno.

LE NUOVE CASE? VERDI E INTELLIGENTI alternative sostenibili


a sinistra: la casa progettata dall’architetto belga Klaus Guttenberg nel New Hampshire per i coniugi Brooks, ogni sua parte è realizzata con materiali naturali.

DAVID MCNEW/GETTY IMAGES

nelle pagine seguenti: sul tetto delle ecocase sono installati 150 pannelli solari per fornire l’energia necessaria alla vita domestica; all’interno della casa l’arredamento è composto da materiale riciclato.

La domotica è nata nel corso della terza rivoluzione industriale con l’obiettivo di studiare, trovare strumenti e strategie per migliorare la qualità della vita; migliorare la sicurezza; risparmiare energia; semplificare la progettazione, l’installazione, la manutenzione e l’utilizzo della tecnologia; ridurre i costi di gestione e convertire i vecchi ambienti e i vecchi impianti. Il progetto che ha visto partecipare anche il Cnr di Messina prevede un modulo abitativo di 20 metri quadrati e punta a realizzare «un’abitazione – ha spiegato Vincenzo Antonucci, ingegnere del’ItaeCnr – che produca da sé tutta l’energia di cui ha bisogno, garantendo comunque un comfort elevato». Il progetto che ha visto partecipare anche il Cnr di Messina prevede un modulo abitativo di 20 metri quadrati e punta a realizzare «un’abitazione – ha spiegato Vincenzo Antonucci, ingegnere del’Itae-Cnr – che produca da sé tutta l’energia di cui ha bisogno, garantendo comunque un comfort elevato». IL PRIMO MODULO L’unità abitativa sperimentale, dotata di ogni accorgimento tale da renderla perfettamente autonoma dal punto di vista energetico, è grande 20 metri quadrati ed è stata realizzata a Villafranca Tirrena, comune in provincia di Messina. È qui che si concretizza l’impiego di un mix di fonti d’energia innovative che vanno dal solare (fotovoltaico e termico) alle celle a combustibile (idrogeno), per garantire la perfetta autonomia energetica. Il tutto regolato da un siste-

ma domotico che consente di attivare o disattivare le singole funzioni per via telematica. Nella “casa del futuro”, quindi, la lavatrice si attiverà da sola quando i pannelli solari avranno riscaldato a sufficienza l’acqua, oppure l’energia prodotta potrà essere indirizzata all’esterno (nel caso in cui non fosse necessaria agli usi domestici). Non si parla, però, solo di elettrodomestici ma anche di illuminazione, riscaldamento e sistemi di allarme. In inverno, invece, si potrà sopperire al loro minor rendimento prelevando dalla rete il fabbisogno di elettricità non soddisfatto autonomamente. Il modulo abitativo è composto da una sala principale di 12 metri quadrati, da un locale tecnico (ampio circa 4,4 mq) e un piccolo bagno (3,6 metri quadrati). Il sistema cella a combustibile è alimentato da idrogeno compresso in una prima fase e, successivamente, producibile tramite sistema elettrolitico impiegando la fonte solare e eolica. IL PARERE DEGLI ESPERTI «La costruzione di un’abitazione che produca da sé tutta l’energia di cui ha bisogno, garantendo comunque un comfort elevato è già un risultato di rilievo – ha spiegato Vincenzo Antonucci, ingegnere del’Itae-Cnr – L’utilizzo della domotica nei sistemi di cui abbiamo dotato il nostro prefabbricato (pannelli solari e per il riscaldamento termico, batterie, celle a combustibile, tutti integrati tra loro) consente di immaginare un futuro in cui ci sarà un interscambio continuo di energia tra l’utente e la rete esterna, alla quale sarà collegato, in modo da ottenere riduzione dei consumi, diminuzione della produzione di anidride carbonica e scomparsa dei rischi di blackout». «La costruzione di un’abitazione che produca da sé tutta l’energia di cui ha bisogno, garantendo comunque un comfort elevato è già un risultato di rilievo – ha spiegato Vincenzo Antonucci, ingegnere del’Itae-Cnr – L’utilizzo della domotica nei sistemi di cui abbiamo dotato il nostro prefabbricato (pannelli solari e per il riscaldamento termico, batterie, celle a combustibile, tutti integrati tra loro) consente di immaginare un futuro in cui ci sarà un interscambio continuo di energia tra l’utente e la rete esterna, alla quale sarà collegato, in modo da ottenere riduzione.

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DAVID MCNEW/GETTY IMAGES

DAVID MCNEW/GETTY IMAGES

LE ALTRE REALTÀ ITALIANE L’unità di Villafranca Tirrena non è la prima del Belpaese. In piccole realtà locali, infatti, esistono già diverse ecoabitazioni. L’ultima inaugurazione di una “casa del futuro”, battezzata “Leaf House” c’è stata a fine giugno nelle Marche, ad Angeli di Rosora, in provincia di Ancona. Oltre ad energia solare e termica, le pareti isolano freddo e caldo, con sistemi avveniristici per l’efficienza energetica e luminosa. Altra casa intelligente è la “Smarthouse Mabo”, battezzata a Poppi (Arezzo), in Toscana, lo scorso maggio. Predisposta per la domotica, di classe energetica “A”, ha una spesa annua di energia di circa 600 euro, meno di un terzo rispetto ai quasi 1.900 euro di una casa classica costruita tra il 1995 e il 2005. Non è da meno il progetto per case popolari riscaldate e illuminate per una spesa di 100 euro l’anno lanciato dal comune lombardo di Crema. L’unità di Villafranca Tirrena non è la prima del Belpaese. In piccole realtà locali, infatti, esistono già diverse ecoabitazioni. L’ultima inaugurazione di una “casa del futuro”, battezzata “Leaf House” c’è stata a fine giugno nelle Marche, ad Angeli di Rosora, in provincia di Ancona. Oltre ad energia solare e termica, le pareti isolano freddo e caldo, con sistemi avveniristici per l’efficienza energetica e luminosa. Altra casa intelligente è la “Smarthouse Mabo”, battezzata a Poppi (Arezzo), in Toscana, lo scorso maggio. Predisposta per la domotica, di classe energetica “A”, ha una spesa annua di energia di circa 600 euro, meno di un terzo rispetto ai quasi 1.900 euro di una casa classica costruita tra il 1995 e il 2005. Non è da meno il progetto per case popolari riscaldate e illuminate per una spesa di 100 euro l’anno lanciato dal comunelombardo di Crema a maggio. 100 euro l’anno lanciato dal comunelombardo di Crema a maggio. PROGETTI FUTURI Saranno costruiti grazie al concorso “abitarECOstruire”, promosso da Legambiente e Associazione nazionale cooperative di abitanti e Legacoop, i 70 alloggi ecosostenibili fra Foligno (Perugia), Pesaro e Tricase (Lecce). Intanto, in attesa di una ecocasa intelligente per tutti, si può sempre

UN OCCHIO NELLA RETE La caccia all’ecoedilizia corre sul web. Digitando green building (termine utilizzato in Usa per indicare tutto ciò che concerne architettura e urbanistica sostenibile) sui motori di ricerca si trovano quasi cinque milioni di pagine web. Non è un caso, considerato che gli americani già all’inizio degli anni ‘90 hanno studiato e messo in pratica una serie di parametri per vivere in maniera sostenibile anche a casa. I dati emergono dallo studio promosso da “Cerchi nel Grano” di Milano, spazio specializzato in bioarchitettura e bioedilizia. Dai risultati della ricerca emerge che questa attenzione non riguarda solo il futuro, ma un presente quanto mai attuale, tanto da occupare in modo costantetestate che si rivolgono al grande pubblico (65%) o che parlano di trend emergenti a livello internazionale (20%). In tutto il mondo, inoltre, si sta affermando un’evoluzione del concetto di architettura sostenibile, energy building, un nuovo modo di costruire e arredare la casa tenendo conto delle più moderne tecniche di

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rendere più efficiente quella attuale. Secondo il Wwf un euro investito nella sostituzione dei vetri ne restituisce oltre quattro e un euro speso per isolare i tetti o sostituire caldaie ne rende più di due. Saranno costruiti grazie al concorso “abitarECOstruire”, promosso da Legambiente e Associazione nazionale cooperative di abitanti e Legacoop, i 70 alloggi ecosostenibili fra Foligno (Perugia), Pesaro e Tricase (Lecce). Intanto, in attesa di una ecocasa intelligente per tutti, si può sempre rendere più efficiente quella attuale. Secondo il Wwf un euro investito nella sostituzione dei vetri ne restituisce oltre quattro e un euro speso per isolare i tetti o sostituire caldaie ne rende più di due. RICICLO DEGLI SCARTI INDUSTRIALI Insieme all’attività targata Cnr, un’azienda italiana ha pensato bene di utilizare i rifiuti industriali per ricavarne piastrelle di qualità. Si tratta della Florim che dal 2005 ricicla il 98,2% degli scarti di altre imprese e li trasforma in risorse. Nonostante la ceramica ecologica sia un segmento di mercato in crescita, a livello mondiale rappresenta ancora un business di nicchia. La promozione dei compositi alternativi arriva da architetti e progettisti che li hanno già impiegati per pavimentare alberghi. I prezzi sono più o meno in linea con la ceramica classica. Insieme all’attività targata Cnr, un’azienda italiana ha pensato bene di utilizare i rifiuti industriali per ricavarne piastrelle di qualità. Si tratta della Florim che dal 2005 ricicla il 98,2% degli scarti di altre imprese e li trasforma in risorse. Nonostante la ceramica ecologica sia un segmento di mercato in crescita, a livello mondiale rappresenta ancora un business di nicchia. La promozione dei compositi alternativi arriva da architetti e progettisti che li hanno già impiegati per pavimentare alberghi. A fare la differenza sono i costi legati alla logistica. Si tratta della Florim che dal 2005 ricicla il 98,2% degli scarti di altre imprese e li trasforma in risorse. Nonostante la ceramica ecologica sia un segmento di mercato in crescita a livello mondiale rappresenta ancora un business di nicchia. La promozione dei compositi alternativi arriva da architetti e progettisti. A fare la differenza sono i costi legati alla logistica. La promozione dei compositi alternativi arriva da architetti e progettisti. di Dario Cirrincione

costruzione e delle antichissime filosofie del passato. La caccia all’ecoedilizia corre sul web. Digitando green building (termine utilizzato in Usa per indicare tutto ciò che concerne architettura e urbanistica sostenibile) sui motori di ricerca si trovano quasi cinque milioni di pagine web. Non è un caso, considerato che gli americani già all’inizio degli anni ‘90 hanno studiato e messo in pratica una serie di parametri per vivere in maniera sostenibile anche a casa. I dati emergono dallo studio promosso da “Cerchi nel Grano” di Milano, spazio specializzato in bioarchitettura e bioedilizia. Un’evoluzione del concetto di architettura sostenibile.

GLI EDIFICI VALGONO DI PIÚ SE SI RISPARMIA Un manufatto edilizio con certificazione energetica, che monta pannelli solari e ha sposato la teoria del risparmio energetico, ha un prezzo di mercato migliore degli immobili tradizionali. Tecnicamente vengono definiti edifici di “classe A”, e rispetto a quelli di “classe B” o “classe C” vengono venduti a circa 450 euro in più al metro quadrato. Il mercato immobiliare attuale, infatti, è caratterizzato da una domanda qualitativa in tutti i settori: dalla residenza, al terziario, al commerciale, al produttivo. Un edificio che è in grado di garantire un elevato livello di comfort, abbattendo nel contempo le dispersioni energetiche, è considerato «ben costruito e ben progettato» e fa gola agli acquirenti, nonostante la classificazione energetica degli edifici non risulti ancora adeguatamente considerata dall’estimo immobiliare. Il risparmio è ottenibile sul fronte dell’illuminazione e del riscaldamento. Il costo unitario del cholowattora (kWh) è diverso a seconda della fonte da cui è tratta l’energia impiegata. Per l’energia derivata da impianti nucleari il costo del kWh si aggira intorno a 0,06 euro. Il costo del kWh elettrico in Italia per utenze domestiche (potenze limitate), compresa l’Iva, risulta in media di circa 0,20 euro. L’energia prodotta da combustibile o gas costa 0,11 euro/kWh (con i prezzi attuali). A questi costi occorre però aggiungere, ancora una volta, quelli della manutenzione, dell’ammortamento e della gestione degli impianti solo per citarne alcuni. Il mattone virtuoso può abbattere queste spese fino al 90%. Un manufatto edilizio con certificazione energetica, che monta pannelli solari e ha sposato la teoria del risparmio energetico, ha un prezzo di mercato migliore degli immobili tradizionali. Tecnicamente vengono definiti edifici di “classe A”, e rispetto a quelli di “classe B” o “classe C” vengono venduti a circa 450 euro in più al metro quadrato. Il mercato immobiliare attuale, infatti, è caratterizzato da una domanda qualitativa in tutti i settori: dalla residenza, al terziario, al commerciale, al produttivo. Un edificio che è in grado di garantire un elevato livello di comfort, abbattendo nel contempo le dispersioni energetiche, è considerato «ben costruito e ben progettato» e fa gola agli acquirenti, nonostante la classificazione energetica degli edifici non risulti ancora adeguatamente considerata dall’estimo immobiliare, anche se ci sono dei progressi.

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scatti

I DIECI LUOGHI DA VEDERE PRIMA CHE SCOMPAIANO

Dall’inizio della rivoluzione industriale ad oggi, in molti luoghi l’espansione dell’uomo ha avuto un impatto così forte da alterarli completamente. E ora rischiano di scomparire.

D

all’inizio della rivoluzione industriale ad oggi, in molti luoghi i cambiamenti portati dall’irresistibile espansione umana hanno avuto un impatto tale da alterarli completamente. In questo quadro l’effetto dei cambiamenti climatici non fa che aggiungere un ulteriore elemento di preoccupazione. L’Ipcc ha identificato vari luoghi che questi cambiamenti stanno rischiando di far scomparire. Una prospettiva che riguarda tutti i continenti, dalla scomparsa dei ghiacci per l’Artico, alla desertificazione per il Messico e il Medio oriente fino all’Afganistan, alla scomparsa della biodiversità per il centro America, l’Africa ed il sud-est asiatico. E, ancora, sono a rischio la regione amazzonica, la Malesia e l’Indonesia per la perdita delle foreste, le barriere coralline dell’oceano Pacifico e Indiano che sbiancano e diventano distese di calcare, e gli atolli del Pacifico che scompaiono per l’innalzamento del livello del mare. Per alcune di queste grandi

aree vi suggeriamo una lista di dieci luoghi da visitare prima che sia troppo tardi, prima che i cambiamenti climatici, il turismo, l’urbanizzazione e l’inquinamento se li portino via per sempre. Dall’inizio della rivoluzione industriale ad oggi, in molti luoghi i cambiamenti portati dall’irresistibile espansione umana hanno avuto un impatto tale da alterarli completamente. In questo quadro l’effetto dei cambiamenti climatici non fa che aggiungere un ulteriore elemento di preoccupazione. L’Ipcc ha identificato vari luoghi che questi cambiamenti stanno rischiando di far scomparire. Per alcune di queste grandi aree vi suggeriamo una lista di dieci luoghi da visitare prima che sia troppo tardi, prima che i cambiamenti climatici, il turismo, l’urbanizzazione e l’inquinamento se li portino via. FOTO DALLA COMMUNITY DI FLICKR: John Spooner/flickr > pag 19; Island-life/flickr > pag 20-26; Jimgoldstein/flickr > pag 21; Nygel pye/flickr > pag 22-25-28; Suriaa/flickr > pag 23- 24; Tonyuk/flickr > pag 27

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AFRICA SUBSAHARIANA Le popolazioni dell’Africa potrebbero essere tra le più colpite da riscaldamento globale e diminuzione della disponibilità di acqua. Molti villaggi rischiano così di soffrire per la siccità. Per l’Intergovernmental Panel on Climate Change, nel 2020 tra i 75 e i 250 milioni di persone avranno maggiori problemi di acqua; i raccolti dell’agricoltura dipendente dalle piogge potrebbero ridursi del 50%; nel 2080 si prevede che le terre aride e semi-aride saranno aumentate dal 5 all’8%.

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LAGUNA DI VENEZIA È diventata famosa la foto di un uomo che mette in mostra un branzino che ha catturato a mani nude in piedi in piazza San Marco a Venezia. Era durante una grave alluvione nel novembre 2009, quando il livello dell’acqua ha raggiunto i 131 centimetri. Venezia è soggetta all’acqua alta, ma i livelli del mare hanno reso la situazione più disastrosa. La frequenza delle alluvioni aumenta ogni anno, lasciando molti a chiedersi ancora per quanto tempo Venezia resisterà.

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GREAT BARRIER REEF È così vasta da essere visibile persino dalla Luna. D’altronde è grande quanto la Gran Bretagna, l’Olanda e la Svizzera messe insieme. La grande barriera corallina è come una foresta subacquea costruita da migliaia di generazioni di alghe rosse e coralli cresciti gli uni sugli altri. E sopra, la comunità vivente più ricca del mondo. Ma questo enorme ecosistema di corallo è in pericolo: il riscaldamento dell’acqua di soli 3 gradi centigradi è in grado di distruggerlo.

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GLACIER NATIONAL PARK Poco più di 100 anni fa, c’erano ben 150 ghiacciai sparsi per tutto il Glacier National Park. Una ricerca del 2005 evidenzia che ne sono rimasti solo 27, e quei ghiacciai sono destinati a scomparire entro il 2030, se non prima. Molte delle specie animali e vegetali che abitano il parco hanno bisogno di acqua fredda, il che significa che l’ecosistema del parco sta cambiando drammaticamente da quando i ghiacciai sono scomparsi. C’erano ben 150 ghiacciai sparsi per tutto il Glacier National Park.

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GHIACCIAI DELLA PATAGONIA Una falesia di ghiaccio, una colonia di pinguini imperatore coi piccoli: questa immagine è un simbolo della Patagonia. Per un rapporto dell’internazionale Scientific Committee on Antarctic Research, nel 2100 la temperatura qui potrebbe essere più alta di 3 °C e l’area della banchisa (il ghiaccio che si forma sui mari) attorno all’Antartide diminuire del 33%: questo influirebbe sugli organismi che vivono e si nutrono in questo ambiente, compresi i pinguini imperatore: rischiano di essere decimati.

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ATOLLI DELLE MALDIVE In questa foto, le isole dell’atollo di Baa, nell’arcipelago delle Maldive, minacciate dall’innalzamento dei mari. Secondo alcune stime, il livello degli oceani aumenterà entro fine secolo da 7 centimetri a 1 metro. Problema enorme, visto che buona parte delle isole delle Maldive è a meno di 1 metro sul livello del mare; il punto più alto è a 2,4 m, sull’isola Villingili, nell’atollo di Seenu. E questo paradiso di 1.190 isole rischia di scomparire, sommerso dalle acque.

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VALLI DEL BANGLADESH Situato sulla parte meridionale del delta del fiume Gange-Brahmaputra, il Bangladesh si trova nell’occhio del ciclone per quanto riguarda le condizioni climatiche. Se il livello del mare dovesse aumentare di 1 metro si allagherebbe circa il 50 per cento della superficie del paese. Il Bangladesh si trova anche al centro della cintura dei monsoni. Calamità naturali, quali inondazioni, cicloni tropicali, tornado e onde di marea si verificano qui quasi ogni anno con tragici risultati.

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TUNDRA DELL’ ALASKA La penisola dello Jamal è una zona di 700 km che dalla Siberia si protende verso il Polo Nord. Un luogo terribile, il nome stesso Jamal significa “fine del mondo”, dove la temperatura media in inverno è -25 °C, con frequenti punte di -50. Il riscaldamento globale nei prossimi 70/90 anni potrebbe però portare la temperatura media della penisola a 7 °C. La tundra scomparirà per lasciare spazio ad alberi e arbusti che renderanno l’ambiente inospitale per le 300 mila renne che vivono nella zona.

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AUSTRALIA MERIDIONALE Come sta accadendo anche alla regione del Sahara in Africa, la desertificazione minaccia sempre piÚ anche la parte meridionale dell’Australia. In tutta la regione, le forniture di acqua dolce si stanno rapidamente esaurendo. Nel frattempo, il paesaggio riarso aumenta il verificarsi di incendi boschivi, che minacciano l’agricoltura, la fauna selvatica e anche centinaia di abitazioni della popolazione. In tutta la regione, le forniture di acqua dolce si stanno rapidamente esaurendo.

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GHIACCIAI DELLE ALPI Le Alpi europee si trovano ad una quota inferiore a quella delle Montagne Rocciose americane, e di conseguenza i loro ghiacciai e le loro stazioni sciistiche sono pi첫 suscettibili agli effetti del riscaldamento globale. Molti studi prevedono che i ghiacciai pi첫 famosi di questa importante catena montuosa tenderanno a scomparire presto. Molti studi prevedono che i ghiacciai pi첫 famosi di questa importante catena montuosa tenderanno a scomparire entro il 2050.

di Luca Gastoldineri

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intervista

Architetto e designer cuneese, da vent’anni in Spagna: «Torno per ridisegnare un quartiere di Roma»

“Adoro i parcheggi, perché sono una ribelle e mi sono sempre piaciuti i luoghi poco convenzionali”. Così dichiara Teresa Sapey, ribattezzata “Madam Parking” proprio per la sua passione nel reinventare un luogo di solito grigio, buio e nascosto creando vere e proprie opere d’arte.

TERESA SAPEY

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LA MIA CITTÀ INIZIA DAL PARCHEGGIO

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lassificata tra i dieci designer più influenti al mondo dalla prestigiosa rivista inglese Wallpaper, Teresa Sapey ha una vita davvero frenetica. I suoi progetti colorano città di tutto il mondo, da Dubai a St. Moriz, anche se è soprattutto in Spagna, sua seconda patria da 19 anni, che “Madame Parking” ha realizzato le sue opere più importanti: il coloratissimo parcheggio di Plaza de Vásquez de Mella e quello dell’Hotel Puerta de America a Madrid, i negozi della griffe Custo Barcelona nella capitale catalana, oltre che a Madrid, a Milano e a Parigi. Il suo ultimo capolavoro è il parcheggio della centralissima Plaza Cánovas a Valencia, un tripudio di colori in cui Teresa Sapey ha espresso al meglio la sua filosofia dell’architettura “emozionale” che, come spiega in un’intervista al quotidiano La Stampa, produce progetti “che non sono solo funzionali ed estetici, perché svegliano tutti i sensi, raccontano storie che fanno sognare”. E continua: “le mie creazioni sono come teatri dove i clienti, i visitatori si trasformano in protagonisti e partecipano con emozione”.

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Il parcheggio di Valencia sposa in pieno questo concetto: i quattro livelli sono contrassegnati da colori diversi che richiamano quattro possibili itinerari per visitare la città, quattro diversi canovacci sui quali si svolge la vita di Valencia. Il verde per i parchi e i giardini, il blu per il mare e il porto, il giallo per i luoghi affollati come mercati e il rosso per i luoghi culturali, musei e chiese. Si tratta, inoltre, di un ecoparking: dai materiali utilizzati ai punti per ricaricare le auto elettriche, il concept alla base di questo progetto è indurre i visitatori di Valencia ad abbandonare l’auto ed esplorare la città a piedi, lasciandosi trasportare dai suoi diversi percorsi interni ed emotivi. Madam Parking è anche impegnata nelle cause sociali: con la fondazione Curarte, impegnata nell’assistenza ai bambini negli ospedali spagnoli, sta curando un progetto per rendere più accogliente il nuovo reparto di psichiatria dell’ospedale Niño Jesús di Madrid, un impegno che le è valso uno dei premi assegnati ogni anno dalla Ong Women Together alle donne che combinano successo imprenditoriale e impegno sociale. Il parcheggio di Valencia sposa in pieno questo concetto: i quattro livelli sono contrassegnati da colori diversi che richiamano quattro possibili itinerari per visitare la città, quattro diversi canovacci sui quali si svolge la vita di Valencia. Il verde per i parchi e i giardini, il blu per il mare e il porto, il giallo per i luoghi affollati come mercati e il rosso per i luoghi culturali, musei e chiese. Si tratta, inoltre, di un ecoparking: dai materiali utilizzati ai punti per ricaricare le auto elettriche, il concept alla base di questo progetto è indurre i visitatori di Valencia ad abbandonare l’auto ed esplorare la città a piedi, lasciando a casa l’auto.

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dimenticata, fatta di manager e professionisti fra i 30 e i 50 anni?». Un resort? Sbagliato. «Che cosa vuole un viaggiatore preparato, curioso, sensibile al lusso, ma con un potere d’acquisto normale?». Formula meglio la questione l’architetta: «Immaginiamo che magari si porti dietro anche la famiglia, i bambini, e che desideri offrire loro lo stesso comfort di quando è in viaggio di lavoro - ipotizza -. E certamente non ama il pretenzioso mobilio falso-barocchetto. Quel che cerca è una stanza moderna, piacevole, coinvolgente. Uno spazio emozionale. Dentro il quale non vuole essere spettatore, ma attore». Come a casa sua? «Esatto: una micro casa, che soddisfa tutte le sue abituali necessità: Internet, skype. L’albergo fa sempre più parte del viaggio. Una parte molto importante, non solamente un posto dove posare le valigie». Una parte molto importante, non solamente un posto dove posare le valigie». A Madame Le Parking, questo titolo comincia, francamente, ad andare un po’ stretto. È vero che le fu imposto, più o meno come una decorazione nobiliare, da sua altezza l’architetto Jean Nouvel, con la solenne approvazione di un testimone del peso di Norman Foster. È altrettanto vero che corrisponde a uno dei ricordi più lusinghieri della inarrestabile carriera spagnola di Teresa Sapey: l’inaugurazione a Madrid dell’hotel Puerta de America, su 15 livelli. Ogni piano firmato da un diverso architetto di brillio internazionale, quale garanzia per gli inquilini di un’esperienza unica e inconfondibile. Era il momento del taglio del nastro, dei brindisi, dei convenevoli nell’olimpo degli inarrivabili progettisti del prestigio alberghiero e del design assoluto, l’ora della consacrazione di quella torre psichedelica di lussi geniali o stravaganti, ma comunque in tacita e affilata competizione interna. Uniti soltanto dall’ascensore, vitreo e neutrale: a ogni fermata, una scenografia d’autore. Bianca e abbagliante per Zaha Hadid al primo piano, egizia per Victorio & Lucchino al quinto, totalmente curvilinea per Ron Arad al settimo. E così via, su, su, di sorpresa in sorpresa, fino all’attico che domina Madrid. A Teresa, be’, a lei era toccato il -1. Il garage. Sembrava un premio di consolazione. Fu un trionfo. Le si avvicinò Jean Nouvel (Monsieur Dodicesimo piano): «Mi chiese: è lei la signora che ha disegnato il parcheggio? Complimenti, è il progetto che trovo più interessante, per il concetto e perché è differente da tutti gli altri». Lì accanto, Foster (Mister Secondo piano) ne convenne con vigore. «E Nouvel propose: allora la potremmo chiamare Madame Le Parking!». Sì, grazie, ma non per sempre. Da allora (e prima di allora) molti altri disegni sono passati sotto le inquiete mani di Teresa Sapey, cuneese di 48 anni, da 21 in Spagna. E non tutto il suo curriculum si è sviluppato lungo rampe sotterranee, per quanto sorprendenti e innovative come quelle del parcheggio pubblico di plaza Cánovas, a Valencia: «So fare altro» assicura senza presunzione, aggirandosi nel suo studio, che si affaccia direttamente sulla strada, una via appartata del quartiere madrileno di «El Viso». Sa fare case, scuole, cliniche odontoiatriche, uffici, passerelle sulle tangenziali, enormi vasi decorativi. Ma con gli alberghi forse Teresa aveva un piccolo conto lasciato in sospeso, e ora lo sta regolando, sbizzarrendosi in libertà in un progetto tutto suo: un hotel dell’abbordabile catena Room Mate, a Barcellona. «Design e lusso a basso costo - riassume sibillina, dietro la montatura scarlatta dei suoi occhiali -. Vediamo: che cosa vuole la borghesia oggi? Che cosa cerca, quando è in viaggio, quella classe media, colta e

Dopo tanto girare, anche lei, per il mondo, Teresa si è convinta che «la prima casa è il tuo corpo. La seconda, la pelle, lo spazio che ti circonda: sia esso l’auto o l’albergo». Impugna foglio e matita: «Perciò - prosegue, seguendo misteriose logiche progettuali - via la vasca dal bagno. Ed ecco una bella doccia, aperta, trasparente. Un elemento in più nella stanza». Già, e la privacy? Sorride bonaria: «La doccia, i lavandini, la pulizia fanno parte della vita quotidiana. Non è più un’attività nascosta». La glasnost in camera da letto. E se avesse a disposizione da rimaneggiare un intero quartiere, o addirittura una città, anziché un appartamento o un hotel? «Ce l’ho. Casal Bertone, fuori Roma. Dopo più di vent’anni vengo a lavorare in Italia. È il mio primo incarico in patria, quando ormai

Il concept alla base di questo progetto è indurre i visitatori ad abbandonare l’auto ed esplorare la città di Valencia a piedi, lasciandosi trasportare dai suoi diversi percorsi. I visitatori diventano protagonisti del luogo.

non ci speravo più. Ma è proprio quando abbandoni la partita, che le cose arrivano». Casal Bertone: un intervento di riqualificazione della periferia? «Molto di più: una città all’avanguardia nella sostenibilità ambientale». Dopo più di vent’anni vengo a lavorare in Italia. Pane per i denti di Teresa, che di nuovo ha preso in carico il parcheggio («Sarà il più bello del mondo», promette), ma che si è lasciata completamente coinvolgere dal progetto di realizzare la prima «Isola ambientale della capitale». S’infervora: «Intanto, basta parlare di periferia. È un termine che non si usa più. Non esistono più, nel nostro millennio, le mura che separano il centro dalla periferia. Esistono le città e le non città. Alla fine di questo secolo il 75 per cento della popolazione umana vivrà in città. Il Nord Italia sarà un’unica grande metropoli, senza soluzione di continuità». Ci saranno sempre però piazze, chiese, monu-

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menti: «Non più a contraddistinguere il centro dai servizi della periferia. Ci saranno invece tanti centri e tante zone di servizio. E i Comuni non investiranno più denaro in monumenti celebrativi. Oggi le vittorie da celebrare sono gli investimenti sociali indirizzati alla gratificazione di tutti i cittadini».

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Sovvenzionata dalla Comunità Europea, assieme a Torino, Genova, Malaga, Siviglia, Barcellona, Atene, Salonicco, Marsiglia e Aix-en-Provence, Casal Bertone si è inserita nel progetto Cat-Med (Change Mediterranean Metropolises Around Time) che vuole inaugurare un nuovo modello urbano sostenibile funzionale: «Zone verdi, luci a basso consumo energetico, parcheggi sotterranei» chiarisce Teresa. Che ha un altro motivo, ancora più vicino alle sue radici, per tornare spesso in Italia: «Un parcheggio - tanto per non perdere la mano - a Cuneo. In superficie però. L’ho disegnato incastonato nella collina, come una caverna pensile, così che si possa vedere arrivando da ogni direzione». Ma per il momento il progetto è fermo, in attesa - spiega l’architetta dell’appoggio della Regione.

Nelle pagine precedenti: classificata tra i dieci designer più influenti al mondo dalla prestigiosa rivista inglese Wallpaper, Teresa Sapey ha una vita davvero frenetica. I suoi progetti colorano città di tutto il mondo, da Dubai a St. Moriz, anche se è soprattutto in Spagna, da 19 anni sua seconda patria, che “Madame Parking” ha realizzato le sue opere più importanti: il coloratissimo parcheggio di Plaza de Vásquez de Mella e quello dell’Hotel Puerta de America a Madrid, i negozi della griffe Custo Barcelona nella capitale catalana, oltre che a Madrid, a Milano e a Parigi.

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Se poi servisse anche un museo, la matita di Teresa sta già fremendo: «Il mio sogno: un museo tutto colorato, come una scenografia teatrale. Il principale difetto dei musei attuali sta in questa vecchia concezione novecentesca della luce naturale. Non va bene. Ci vogliono luci artificiali perfette che illuminino sapientemente le bacheche nelle quali sono esposti gli oggetti. La luce naturale non è mai costante e, cambiando, cambia il comfort della visione». Perché proprio così s’immagina il suo museo: «Con zone per il relax e giardini interni. Non sarebbero molto meno deprimenti dei musei tradizionali?».

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Non che voglia diventare Madame Le Musée: «La differenza tra il lavoro dell’architetto e quello dell’artista sta nel fatto che noi abbiamo bisogno di un committente. Non possiamo costruire qualcosa e poi cercare un compratore. Così finiscono spesso per chiederci sempre le stesse opere. A me, i parcheggi». Anche se «le viscere», come le chiama lei, non le dispiacciono: «Gli spazi del futuro sono questi: i sottopassaggi, le metropolitane, i ponti sulle tangenziali, i nodi di interscambio». «La differenza tra il lavoro dell’architetto e quello dell’artista sta nel fatto che noi abbiamo bisogno di un committente. Non possiamo costruire qualcosa e poi cercare un compratore. Così finiscono spesso per chiederci sempre le stesse opere. A me, i parcheggi». Anche se «le viscere», come le chiama lei, non le dispiacciono: «Gli spazi del futuro sono questi: i sottopassaggi, le metropolitane, i ponti sulle tangenziali, i nodi di interscambio». A Teresa, be’, a lei era toccato il -1. Il garage. Sembrava un premio di consolazione. Fu un trionfo. Le si avvicinò Jean Nouvel (Monsieur Dodicesimo piano): «Mi chiese: è lei la signora che ha disegnato il parcheggio? Complimenti, è il progetto che trovo più interessante, per il concetto e perché è differente da tutti gli altri». Lì accanto, Foster (Mister Secondo piano) ne convenne con vigore. «E Nouvel propose: allora la potremmo chiamare Madame Le Parking!». Sembrava un premio di consolazione. Fu un trionfo. di Elisabetta Rosaspina

In queste pagine: i quattro livelli sono contrassegnati da colori diversi che richiamano quattro possibili itinerari per visitare la città, Si tratta, inoltre, di un ecoparking: dai materiali utilizzati ai punti per ricaricare le auto elettriche, il concept alla base di questo progetto è indurre i visitatori di Valencia ad abbandonare l’auto ed esplorare la città a piedi, lasciandosi trasportare dai suoi diversi percorsi interni ed emotivi. La differenza tra il lavoro dell’architetto e quello dell’artista sta nel fatto che noi abbiamo bisogno di un committente. Non possiamo costruire qualcosa e poi cercare un compratore.

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LA MODA È DI CARTA

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Carta e moda si reinventano in forme inusuali ed inaspettate, proprio come testimonia la mostra “Fashion Paper”.

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e lo mettereste il kimono di francobolli usati o meglio «spediti»? E la casacca di bustine di tè cucita con pazienza certosina? E che mi dite dello chemisier di carta da imballaggio azzurra? «Fashion paper» la mostra curata da Bianca Cappello (fino al 12 maggio a Milano, a Palazzo Isimbardi, e poi a Firenze e Torino) è visionaria e spiazzante. C’è la borsa che rivela l’astuto riutilizzo di vecchi spartiti musicali. Lussuosi gioielli prodotti con tubi di cartoncino e ritagli salvati dal macero. Una magnifica collana rossa (corallo, all’apparenza) creata con carta igienica che inganna anche il tatto. Piegata, ricamata, intrecciata, cucita, plissettata, fustellata, riciclata, incollata, acquerellata, la carta assume decori e forme insospettabili. Niente male, se si tiene conto che il punto di partenza è carta da buttare, in una parola: spazzatura. «Fashion Paper», non a caso, è soprattutto una provocazione: ciò che buttiamo può avere una seconda chance. O molte altre vite. A raccogliere la sfida sono state le Accademie delle Belle Arti di Brera, di Firenze, l’Albertina di Torino. A sostenere la mostra, il Comieco, Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica. Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco, segnala che «i produttori di oggetti artistici e di design realizzati con carta e cartone riciclati sono passati da 55 a 200 negli ultimi anni». Alice Rabbi ha pensato a un abito da sposa realizzato con scarti industriali di fazzoletti bianchi, applicati come rose (deperibile in caso di pioggia) mentre Claudia Camisasca, seguendo un’ispirazione «charleston», ha prodotto il modello anni Venti con i cartellini che indicano generalemente prezzo e taglia del vestito. Beatrice Masi ha usato le riviste e Su-Koung Bang avanzi di carta di riso, zoletti bianchi, mentre Claudia Camisasca ha prodotto il modello anni Venti , in stile charleston.

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I gioielli di carta non sono una novità assoluta, ma Erica Patriarca ha prodotto una strabiliante collana rigida con un mazzo di carte da gioco e Marta Brivio un bracciale di cartoncino ondulato, quasi etnico. Ko Myungshin firma un girocollo ottenuto incastrando minuscoli moduli pretagliati di cartoncino nero: i pezzi si possono togliere o aggiungere. Questi ragazzi vengono dall’Accademia di Brera (www.brerarte. it) e sono, in qualche modo, «figli» di Mara Teresa Illuminato, titolare della prima cattedra di Ecodesing e fondatrice del movimento Saveart,: nel 2003 ha brevettato un incredibile tessuto ricavato dagli scarti. Ha cominciato vent’anni fa, quando tutti la prendevano un po’ per matta, e la tendenza-riciclo era lontanissima. «All’inizio avevo soltanto trenta allievi - racconta - poi si sono moltiplicati. Mi portano di tutto: stoffa, bottoni, gli anelli delle lattine, reti, filtri industriali, persino gli occhi di un pesce palla. Lavoriamo sui materiali, li tagliamo, li studiamo. Scopriamo texture bellissime, geometrie surreali. E adesso ci copiano. Le borse con le cerniere, o con le vecchie veneziane, sono entrate nella moda». CHIC E NATURALE Concetto base del progetto è comunicare la Moda, l’Arte e il Design attraverso un materiale eticamente “buono” e artisticamente affascinante come la carta. Portare alla luce e sviluppare in maniera inedita e accattivante gli attuali temi di eco sostenibilità, recupero dei materiali e compatibilità ambientale, richiamando l’attenzione degli studenti e del pubblico sulle infinite sfaccettature della carta, proponendo questo materiale in un’insolita e sorprendente versione,

dall’oggetto di design al vestito per finire al gioiello. Questo evento è un’occasione di interessante intersezione e scambio culturale dove gli elaborati degli studenti, il lavoro dei docenti e le rispettive accademie, si confronteranno e collaboreranno in un fondamentale momento di dialogo, di scambio e di divulgazione. Gli studenti delle suddette accademie, seguiti dai docenti Bruna Marchesan e Luisa Scarpini AFOLModa, Maria Teresa Illuminato Accademia di Brera, Roberto Zanon Accademia Albertina di Torino, Edoardo Malagigi e Angela Nocentini Accademia di Belle Arti di Firenze, si confronteranno nella realizzazione di abiti, accessori, oggetti e gioielli totalmente realizzati in carta e cartone. Gli elaborati più interessanti, selezionati da una commissione scientifica interna a ciascun istituto, saranno esposti in una mostra itinerante che toccherà rispettivamente le città di Milano Firenze e Torino. Gli studenti delle suddette accademie, seguiti dai docenti Bruna Marchesan e Luisa Scarpini AFOLModa, Maria Teresa Illuminato Accademia di Brera, Roberto Zanon Accademia Albertina di Torino, Edoardo Malagigi e Angela Nocentini Accademia di Belle Arti di Firenze, si confronteranno nella realizzazione di abiti, accessori, oggetti e gioielli totalmente realizzati in carta e cartone. Gli elaborati più interessanti, selezionati da una commissione scientifica interna a ciascun istituto, saranno esposti in una mostra itinerante che toccherà rispettivamente le città di Milano Firenze e Torino da giugno a settembre. di Roselina Salemi

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da sinistra: abito della collezione “Fashion Paper” in mostra a Palazzo Isibardi, Milano dal 10 al 30 giugno; un dettaglio della decorazione con la citazione di Yves Saint Laurent. nelle pagine precedenti: l’abito-libro della stilista sudcoreana Su-Koung Bang; alcuni scatti della performance realizzata da Caterina Balivo durante l’inaugurazione della mostra. Alice Rabbi ha pensato a un abito da sposa realizzato con scarti industriali di fazzoletti bianchi, applicati come rose (deperibile in caso di pioggia) mentre Claudia Camisasca, seguendo un’ispirazione «charleston», ha potuto produrre il modello anni Venti con quei cartellini che indicano generalemente prezzo e taglia del vestito. Beatrice Masi ha usato le riviste e Su-Koung Bang avanzi di carta di riso.


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COMMERCIALI ENERGIA SOLARE Gruppo Saras cerca un ingegnere ambientale che avrà la responsabilità della supervisione degli impianti di trattamento acque. Il candidato ideale ha una laurea in ingegneria ambientale, un percorso di studi di indirizzo sul trattamento delle acque reflue e/o 2-3anni di esperienza in ambiti affini. Ha, inoltre, una buona conoscenza tecnica e teorica degli impianti biologici, della depurazione delle acque ed è sensibile agli argomenti legati alle politiche e tematiche ambientali. Necessaria una buona conoscenza dell’inglese. inviare CV a: risorse.umane@consulting.it

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PROGETTISTA IMPIANTI JUNIOR Industria Nov cerca un ingegnere ambientale che avrà la responsabilità della supervisione degli impianti di trattamento acque. Il candidato ideale ha una laurea in ingegneria ambientale, un percorso di studi di indirizzo sul trattamento delle acque reflue e/o 2-3anni di esperienza in ambiti affini. Ha, inoltre, una buona conoscenza tecnica e teorica degli impianti biologici, della depurazione delle acque ed è sensibile agli argomenti legati alle politiche e tematiche ambientali. inviare CV a: risorse.umane@consulting.it

ISPETTORE Azienda toscana cerca un ingegnere ambientale che avrà la responsabilità della supervisione degli impianti di trattamento acque. Il candidato ideale ha una laurea in ingegneria ambientale, un percorso di studi di indirizzo sul trattamento delle acque reflue e/o 2-3anni di esperienza in ambiti affini. Ha, inoltre, una buona conoscenza tecnica e teorica degli impianti biologici, della depurazione delle acque ed è sensibile agli argomenti legati alle politiche e tematiche ambientali. Necessaria una buona conoscenza dell’inglese. inviare CV a: risorse.umane@consulting.it rif. 06/ODB-UUYT

ADDETTO BONIFICHE AMBIENTALI Gruppo Saras cerca un ingegnere ambientale che avrà la responsabilità della supervisione degli impianti di trattamento acque. Il candidato ideale ha una laurea in ingegneria ambientale, un percorso di studi di indirizzo sul trattamento delle acque reflue e/o 2-3anni di esperienza in ambiti affini. Ha, inoltre, una buona conoscenza tecnica e teorica degli impianti biologici, della depurazione delle acque ed è sensibile agli argomenti legati alle politiche e tematiche ambientali. Necessaria una buona conoscenza dell’inglese. inviare CV a: risorse.umane@consulting.it

ESPERTO DI ORTAGGI Azienda cliente che si occupa della progettazione e realizzazione di aree verdi con appalti pubblici cerca un tecnico commerciale architetto paesaggista o agronomo. Il candidato dovrà promuovere l’azienda presso i “prescrittori” (architetti, costruttori etc.). Dovrà seguire i rapporti con il cliente fino ad avvenuta consegna dei lavori e collaudo. Dovrà spostarsi su tutto il territorio nazionale con puntate all’estero. È richiesta una buona competenza in materia paesaggistica. Il candidato ideale è portato alle relazioni esterne, ottimo venditore e con spirito organizzativo e manageriale. Il contratto prevede assunzione diretta. È richiesta laurea in architettura paesaggistica e conoscenza della lingua inglese. inviare CV a: jobs@advconsultweb.org

CONSULENTE Azienda cliente che si occupa della progettazione e realizzazione di aree verdi con appalti pubblici cerca un tecnico commerciale architetto paesaggista o agronomo. Il candidato dovrà promuovere l’azienda presso i “prescrittori”

(architetti, costruttori etc.). Dovrà seguire i rapporti con il cliente fino ad avvenuta consegna dei lavori e collaudo. È richiesta una buona competenza in materia paesaggistica. Il candidato ideale è portato alle relazioni esterne, ottimo venditore e con spirito organizzativo e manageriale. inviare CV a: risorse.umane@consulting.it

TECNOLOGO ALIMENTARE Industria Nov cerca un ingegnere ambientale che avrà la responsabilità della supervisione degli impianti di trattamento acque. Il candidato ideale ha una laurea in ingegneria ambientale, un percorso di studi di indirizzo sul trattamento delle acque reflue e/o 2-3anni di esperienza in ambiti affini. Ha, inoltre, una buona conoscenza tecnica e teorica degli impianti biologici, della depurazione delle acque ed è sensibile agli argomenti legati alle politiche e tematiche ambientali. inviare CV a: risorse.umane@consulting.it

CONTABILE COOPERATIVA AGRARIA Azienda toscana cerca un ingegnere ambientale che avrà la responsabilità della supervisione degli impianti di trattamento acque. Il candidato ideale ha una laurea in ingegneria ambientale, un percorso di studi di indirizzo sul trattamento delle acque reflue e/o 2-3anni di esperienza in ambiti affini. Ha, inoltre, una buona conoscenza tecnica e teorica degli impianti biologici, della depurazione delle acque ed è sensibile agli argomenti legati alle politiche e tematiche ambientali. Necessaria una buona conoscenza dell’inglese. Buona conoscenza dell’inglese richiesta. inviare CV a: risorse.umane@consulting.it


Aziende Estero

scadenza: 14/03/2011 info: www.uni-goettingen.de

Afghanistan

SVILUPPO RURALE

Washington

Inghilterra

Cina

Il dipartimento di ingegneria energetica, ambientale e chimica dell’università di Washington ricerca un assistente universitario in ingegneria ambientale. Il candidato ideale è esperto in biotecnologie ambientali e chimica organica, deve avere ottime capacità sia di insegnamento che di ricerca e deve essere in possesso di un dottorato in ingegneria ambientale, ingegneria chimica o equipollente. Sede: Washington (Usa). inviare CV a: Environmental engineering faculty search committee, box 1180 Washington University One Brookings Drive St. Louis, MO 63130, envesearch@seas.wustl.edu, scadenza: 15/01/2011 info: giammar@wustl.edu

Il Centre for ecology and hydrology (Ceh) è alla ricerca di un ecologo con esperienza che sviluppi e conduca progetti di valutazione degli ecosistemi e delle conseguenze dei futuri impatti ambientali che i cambiamenti in atto stanno portando al paesaggio e agli ecosistemi del Regno Unito, con particolare attenzione alla biodiversità. La figura ricercata, che verrà inserita nel ruolo di Head of ecosystem assessment research, deve poss dere eccellenti doti comunicative, sia a livello orale che di scrittura, un consistente bagaglio di pubblicazioni, esperienza in valutazione degli ecosistemi, con particolare riferimento alla biodiversità. Sede: Lancaster (Regno Unito). inviare CV a: Recruitment Team, People & Skills Section, Ceh Monks Wood, Abbots Ripton, Huntingdon, Cambs PE28 2LS cehpersonnel@ceh.ac.uk, scadenza: 15/01/2011 info: www.ceh.ac.uk

Il dipartimento di ingegneria energetica, ambientale e chimica dell’università di Washington ricerca un assistente universitario in ingegneria ambientale. Il candidato ideale è esperto in biotecnologie ambientali e chimica organica, deve avere ottime capacità sia di insegnamento che di ricerca e deve essere in possesso di un dottorato in ingegneria ambientale, ingegneria chimica o equipollente. Sede: Shangai (Cina). inviare CV a: Environmental engineering faculty search committee, box 1180 Washington University One Brookings Drive St. Louis, MO 63130, envesearch@seas.wustl.edu, scadenza: 15/01/2011 info: giammar@wustl.edu

Ard, Inc, una società statunitense che dal 1977 ha avviato progetti per aiutare i Paesi in via di sviluppo ad affrontare le sfide in campo ambientale, sociale e istituzionale, è alla ricerca di un senior agribusiness advisor per l’Afghanistan. La figura si occuperà di gestire l’Alternative development program, un programma con l’obiettivo di eliminare le coltivazioni illegali di oppio e di sostituirle con colture alternative e di favorire lo sviluppo economico. Laurea o dottorato in agraria, economia rurale o affini, consolidata esperienza nel marketing agricolo, gradita esperienza pregressa in Afghanistan. Sede: Farah (Afghanistan occidentale). inviare CV a: dlangevin@ardinc.com, rif. Sr.Agribusiness Advisor Monks Wood, Abbots Ripton, Huntingdon, Cambs PE28 2LS cehpersonnel@ceh.ac.uk, scadenza: 15/01/2011 info: www.ceh.ac.uk

Indonesia

Kentucky (USA)

Il dipartimento di ingegneria energetica, ambientale e chimica dell’università di Washington ricerca un assistente universitario in ingegneria ambientale. Il candidato ideale è esperto in biotecnologie ambientali e chimica organica, deve avere ottime capacità sia di insegnamento che di ricerca e deve essere in possesso di un dottorato in ingegneria ambientale, ingegneria chimica o equipollente. inviare CV a: Environmental engineering faculty search committee, box 1180 Washington University One Brookings Drive St. Louis, MO 63130, envesearch@seas.wustl.edu, scadenza: 15/01/2011 info: giammar@wustl.edu

La Morehead State University del Kentucky (Usa) sta cercando un Energy conservation manager. La figura si dovrà occupare di pianificare implementare e coordinare i programmi di risparmio ed efficienza energetica, individuare le problematiche tecniche e proporre nuove soluzioni, supervisionare i programmi di educazione e divulgazione in materia di energia sostenibile. Requisiti: laurea triennale in area economica e dell’ingegneria energetica e ambientale, pregressa esperienza in gestione dei sistemi energetici. inviare CV a: rif. Sr.Agribusiness Advisor Monks Wood, Abbots Ripton, Huntingdon, Cambs PE28 2LS cehpersonnel@ceh.ac.uk, scadenza: 15/01/2011 info: www.ceh.ac.uk

INGEGNERE

Canada

FISIOLOGO VEGETALE

Il dipartimento di biologia dell’università di Toronto Mississauga (Canada) sta cercando un assistente universitario in fisiologia vegetale. La figura ricercata, esperta in tutti i campi delle scienze vegetali (fisiologia, ecologia ed evoluzione sia delle piante terrestri che acquatiche) deve possedere un dottorato e, preferibilmente, aver maturato un esperienza post-dottorato ed essere predisposto sia all’insegnamento che alla ricerca. inviare CV a: Professor Robert Reisz, Chair, department of biology, University of Toronto Mississauga, 3359 Mississauga Road North, Mississauga, Ontario, Canada L5L 1C6, biojobs.utm@utoronto.ca 22/02/2011 info:www.utm.utoronto.ca,

ECOLOGO

Germania

CLIMATOLOGO

Il dipartimento di scienze forestali ed ecologia forestale dell’università Georg-August di Göttingen (Germania) cerca un professore ordinario di bioclimatologia che svolga attività di insegnamento e di ricerca nel campo delle interazioni fisico- chimiche tra atmosfera ed ecosistemi forestali. Laurea o dottorato in agraria, economia rurale o affini richiesta. inviare CV a: Faculty of forestsciences and forest ecology, Georg-August University Göttingen, prof. dr. Ursula Kües, Büsgenweg 5, D-37077 Göttingen, Germany, dekanat.forst@uni-goettien.de

SALES EXECUTIVE

WWF COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE

ENERGY MANAGER

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Concorsi 6 POSTI AL CNR Il dipartimento terra e ambiente del Cnr ha indetto due concorsi per l’assunzione, in totale, di sei unità di personale: una con contratto di lavoro a tempo determinato, profilo operatore tecnico VIII livello professionale (bando n. 01/ DTA/2008); cinque con contratto di lavoro a tempo determinato, profilo collaboratore tecnico enti di ricerca VI livello professionale (bando n. 02/DTA/2008). scadenza: 05/06/2011 info: www.dta.cnr.it, www.urp. cnr, sezione lavoro-formazione

UFFICIO EDILIZIA Il comune di Lizzanello (Le) ha indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di istruttore direttivo (funzionario tecnico) responsabile dell’ufficio edilizia e urbanistica, categoria D3 a tempo indeterminato. Titolo di studio: laurea in architettura o ingegneria civile. scadenza: 11/01/2011 info: tel. 0832/651782, www.comune.lizzanello.le.it

RICERCATORE L’Istituto di biometerologia del Cnr, sede di Bologna, ha indetto un concorso per l’assunzione di una unità di personale con profilo professionale di ricercatore, livello terzo. Il contratto avrà durata di quattro mesi. scadenza: 15/01/2011 info: tel. 0832/651782, www.cnr.bo.

BIOLOGO È indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione a tempo indeterminato di un dirigente biologo, da assegnarsi presso la sede centrale dell’Istituto

alternative sostenibili

zooprofilattico sperimentale delle Venezie Legnaro (Padova). scadenza: 30/04/2011 info: tel. 049/8084246, www.izsvenezie.it

ARCHITETTO Il comune di Lanuvio (Rm) ha indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto a tempo pieno ed indeterminato - categoria D3, settore I -tecnico: assetto e uso del territorio. Il candidato ideale è portato alle relazioni esterne, ottimo venditore e con spirito organizzativo e manageriale. Il contratto prevede assunzione diretta. scadenza: 30/04/2011 info: tel. 049/8084246, www.comune.lanuvio.rm.it

UFFICIO EDILIZIA Il comune di Lizzanello (Le) ha indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di istruttore direttivo (funzionario tecnico) responsabile dell’ufficio edilizia e urbanistica, categoria D3 a tempo indetermi-

nato. Titolo di studio indispensabile è il conseguimento di laurea in architettura o ingegneria civile. scadenza: 11/01/2011 info: tel. 0832/651782, www.comune.lizzanello.le.it

1 ASSEGNO DI RICERCA E 2 BORSE DI STUDIO Il Cra, Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, ha indetto due concorsi per titoli ed esami, per l’attribuzione di: un assegno di ricerca e di due borse di studio. La ricerca è sulla tematica “Ecoefficenza della gestione idrica nel florovivaismo: risorse, tecnologie e sistemi per l’ottimizzazione” e titolo “Valutazione dell’efficienza d’uso dell’acqua su nuove specie ornamentali per ambienti urbani”. La borsa di studio per laureati sulla tematica “Individuazione, caratterizzazione e valorizzazione di specie dotate di caratteristiche mediterranee” e titolo “Messa a punto di tecniche molecolari per l’identificazione precoce di virosi e risanamento del materiale propagato di nuovo ottenimento in Lilium, per il ripristino della qualità del fiore” e temi similari. scadenza: 18/06/2011 info: tel. 037/65179765, www.cra.rm.it

UN DOTTORATO TRA ITALIA E PORTOGALLO L’università di Padova ha indetto un pubblico concorso, per titoli ed esami, per la copertura di 12 posti di cui 6 con borsa di studio, per il dottorato internazionale in “Fusion science and engineering”, anno accademico 2008/09 - xxiv ciclo. I posti sono riservati a laureati interessati a frequentare per un triennio, a partire dall’anno accademico 2008/2009, il corso di Dottorato. Il corso si svilupperà nell’ambito di un programma di cooperazione tra l’università degli studi di Padova e l’Instituto

Superior Técnico, Universidade de Lisboa (Portogallo), per il conseguimento del titolo congiunto di Dottore di Ricerca. Per l’Italia i candidati dovranno essere in possesso di diploma di laurea (vecchio ordinamento) o di laurea specialistica/magistrale (nuovo ordinamento). scadenza: 23/04/2011 info: Servizio formazione alla ricerca, via del Padovanino 9, fax: 049/8273780, formazione.ricerca@unipd.it, www.unipd.it/stdoc/Bando

3 VETERINARI L’Azienda sanitaria di Nuoro, ha indetto pubblici concorsi, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di 3 posti da veterinario nelle seguenti mansioni: 5 posti di dirigente veterinario, disciplina sanità animale; 8 posti di dirigente veterinario, disciplina igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale; 3 posti di dirigente veterinario, disciplina igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche. scadenza: 11/01/2011 info: Servizio del personale dell’Azienda Sanitaria, via Demurtas 1, Nuoro www.aslnuoro.it.

DIRETTORE PARCO L’ente parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna deve provvedere all’individuazione di una rosa di tre nominativi da sottoporre al ministero dell’Ambiente, della tutela del territorio e del mare per il conferimento dell’incarico di direttore del Parco. Possono presentare la propria istanza di disponibilità esclusivamente gli appartenenti a una delle sottoelencate categorie: soggetti che hanno superato la prova concorsuale, direttori di Parco in carica in data corrispondente alla legge vigente.. scadenza: 02/04/2011 info: www.parcodellemarche.it

COLLABORATORE CNR L’Istituto di biometerologia del Cnr, sede di Bologna, ha indetto un concorso per l’assunzione di una unità di personale con profilo professionale di ricercatore, livello terzo. Il contratto avrà durata di quattro mesi.Il contratto avrà durata di quattro mesi. scadenza: 15/01/2011 info: tel. 0832/651782, www.cnr.bo.


AGENDA

.appuntamenti

ECOMONDO - Rimini

TORINO FILM FESTIVAL - Torino

3-6 novembre Rimini fiera

26 novembre-4 dicembre Torino

E’ la fiera adatta per chi ama la sostenibilità declinata soprattutto nel settore energia. Questa XIV edizione si tiene come sempre alla Fiera di Rimini. Per conoscere il programma visita il sito www.ecomondo.com/appuntamenti_eventi Per info: 02 753364867

Ad aprire questa 28° edizione del festival, che si tiene al Teatro Regio, c’è la proiezione del film di Lola Doillon, Contre Toi, con Kristin Scott Thomas e Pio Marmaï. In chiusura invece sarà proiettato, in anteprima europea, Hereafter, di Clint Eastwood, con Matt Damon, Cécile De France e Bryce Dallas Howard. Come sempre lo spirito del festival è quello di scoprire nuovi talenti. Per maggiori informazioni sul programma vai su www.torinofilmfest.it

BENÉ - Vicenza 5-8 novembre Fiera di Vicenza Torna a Vicenza la fiera dedicata al benessere nei suoi molteplici aspetti: dalle spa all’alimentazione, dal turismo. E uno spazio è interamente dedicato al benessere sostenibile. Il sito da visitare per conoscere il programma è www.fieravicenza.it

RASSEGNA DELLA MICROEDITORIA - Chiari 12-14 novembre Chiari (BS) Le stanze liberty della bella Villa Mazzotti si rianimano con stand, libri, presentazioni, incontri con gli autori e videoproiezioni. Torna la fiera dei piccoli e medi editori, I piccoli editori che si trovano a Chiari per l’ottava volta. il tema 2010: “Cromosoma X, metà sei donna, metà sei sogno”, dedicato a Elisa Sellerio. Il programma è reperibilie sul sito della manifestazione www.rassegnamicroeditoria.it/rme Per info: 02 45739664

LA TERRA TREMA - Milano

TED X LAKE COMO - Como 6 novembre Como Il sottotitolo recita “Idee per il nostro mondo”: l’evento, quest’anno alla sua seconda edizione in Italia, vuole essere una fucina di spunti, proposte, esperienze dedicati a un pubblico interessato a confrontarsi sui temi legati alla tecnologia, all’ambiente, alla salute, alla Csr e ad altre tematiche simili. Ecco le info su www.lakecomo.com.

NOVEMBRE

26-28 novembre Milano, Leoncavallo Si tratta di una fiera enogastronomica, riconosciuta in tutta Italia. Al progetto, ideato dal Folletto25603 (spazio occupato e autogestito ad Abbiategrasso Mi), partecipano centinaia di agricoltori, vignaioli, scrittori, enogastronomi, appassionati, spazi resistenti, cittadini, paesani. Anche scrittori, enogastronomi, appassionati, spazi resistenti, cittadini, paesani. Appuntamento in via Watteau 7 a Milano. Il sito è www.laterratrema.org Per info: 04 75983437

BIODOMENICA 3 novembre VARIE PIAZZE ITALIANE Biodomenica è un’iniziativa promossa da Aiab e Coldiretti in collaborazione con Legambiente e Wwf. I produttori biologici Italiani incontrano i cittadini in oltre cento piazze di tutta Italia. La novità di quest’anno è che BioDomenica 2010 diventa INTERNAZIONALE portando produttori e consumatori nelle piazze dei cinque continenti! Il 30 settembre a Roma si è svolta la giornata di lancio della Campagna BioDomenica con la Conferenza Stampa Nazionale e il convegno dal tema: “Biologico Glocal: Esperienze di agricoltura urbana”. Per conoscere gli eventi nella tua città visita www. coldiretti.it/biodomenica

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NOVEMBRE

H2ROMA - Roma

BIOSALUS 2010 - Urbino

9-11 novembre Roma

2-3 novembre Urbino, centro storico

Ancora una volta la bella cornice di piazza Navona ospita appassionati, esperti, ricercatori e manager che si occupano di mobilità sostenibile. Il focus dell’edizione 2010 sarà “Il Percorso Del Futuro - Da oggi al 2020, dieci anni che cambieranno l’auto”: in pratica, riflessioni, conferenze e workshop in cui si cercherà di delineare il percorso verso l’auto a emissioni zero. La manifestazione è a Impatto Zero®, grazie alla collaborazione con LifeGate. Tutte le info su www.h2roma.com

Cultura e benessere. E’ questo il binomio vincente di Biosalus, Festival Nazionale del Biologico e del Benessere Olistico, giunto alla sua 4a edizione. Sabato 2 e domenica 3 novembre, Urbino ospiterà la kermesse, organizzata dall’Istituto di Medicina Naturale con il patrocinio e il contributo dell’Assessorato ai Lavori Pubblici, Protezione Civile, Risparmio Energetico e Attività Produttive del Comune di Urbino e con il patrocinio della Regione Marche, della Provincia di Pesaro Urbino e di Legambiente, dedicata a tutti coloro che vogliono sperimentare e conoscere più da vicino nuovi stili di vita. Per info 0722 6848700 o www.comuneurbino.it

FLORENS2010 - Firenze ACQUA BENE COMUNE 4 novembre VARIE CITTÀ ITALIANE É iniziata con la raccolta di quasi un milione e mezzo di firme da parte del Comitato Promotore a favore dei referendum per la ripubblicizzazione dei servizi idrici in tutta Italia. Ora il “popolo dell’acqua” si incontrerà nelle piazze di decine di città italiane per chiedere un immediato provvedimento di moratoria sulle scadenze imposte dal “Decreto Ronchi” almeno fino al voto referendario, contro l’abolizione degli Ato prevista dal “Decreto Calderoli” e per chiedere il diritto al voto referendario entro il 2011. A Roma la mobilitazione avrà luogo in piazza Santi Apostoli dalle ore 11. Per info visita il sito www.acquabenecomune.it

alternative sostenibili

12-20 novembre Firenze, Palazzo Vecchio Si tratta della Settimana internazionale dei beni culturali e ambientali. Non vi fate intimorire dal nome troppo lungo della manifestazione: la settimana in cui si parlerà delle bellezze artistiche e delle risorse ambientali del nostro paese è ricca non solo di conferenze e workshop, ma anche di mostre, incontri con gli autori, rappresentazioni teatrali. All’interno della manifestazione, dal 18 al 20 si terrà anche il Forum internazionale dei beni culturali e ambientali. Il programma lo trovate sul sito www. florens2010.gov.it o chiamando lo 076 764334466.

COMMERCIO EQUO: UN CORSO - Fiesole 25-26 novembre Fiesole (FI) l consorzio Fairtrade Italia, attraverso un sistema internazionale, da anni organizza periodicamente corsi per chi vuole aprire o gestire punti vendita (negozi, bar, circoli) dove sono presenti prodotti di commercio equo e solidale. Il prossimo corso si terrà a Fiesole (FI), presso il Centro Studi Cisl il 25 e 26 febbraio 2011. Sono previsti sconti per i soci Arci, Acli, Legambiente. Per maggiori informazioni visita la sezione corsi di www.fairtradeitalia.it

LUCCA COMICS & GAMES - Lucca 29 ottobre -1 novembre Lucca Segnalazione per gli appassionati di fumetti e giochi di ruolo: torna il festival di Lucca con un focus dedicato alla beat generation. Con tanti espositori, incontri con gli autori e presentazioni. Le informazioni su www.luccacomics2010.com, insieme al programma completo della manifestazione.


QUETZAL E CHOCOBAROCCO - Modica

LA BOTTEGA DEL FUTURO - Bari

3-8 novembre Modica (RG)

6-8 novembre Bari, Palazzo Monacelle

Anche quest’anno si rinnova a Modica l’appuntamento con Chocobarocco, kermesse ricca di eventi e assaggi incentrata sul tema dell’ormai famoso cioccolato Modicano, arricchito dall’atmosfera resa magica dalle bellezze architettoniche e naturali della città di Modica. La cooperativa Quetzal non poteva mancare l’appuntamento, organizzando numerose occasioni di incontro che si prefiggono non solo la vendita dell’unica cioccolata modicana realizzata con prodotti del Commercio Equo e Solidale ma anche uno scambio che arricchisca tutti. Il programma completo su www.quetzalmodica.it

La Bottega del Futuro è un progetto promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica e realizzato dal Formez con la collaborazione del Comune di Casamassima, all’interno del programma comunitario PON Governance Azioni di Sistema – Progetto “Rafforzamento della capacità amministrativa per un’amministrazione di qualità”. Gli incontri si terranno tutti i giorni dalle ore 17.30 alle ore 20.00 presso il l’atrio del Palazzo Monacelle in via Roma, per discutere di quattro aspetti: benessere e qualità della vita, ambiente, città e territorio rurale, innovazione, cultura e conoscenza, economia e lavoro. Ulteriori informazioni sul sito del comune.

MOSTRA TRASPARENZE - Napoli fino al 15 novembre Napoli, MADRE Trasparenze. L’Arte per le Energie Rinnovabili propone opere di artisti italiani e internazionali che riflettono attraverso l’energia dell’arte e si propongono come importante strumento di comunicazione, capace di offrire nuovi punti di vista sul tema delle energie rinnovabili.

NOVEMBRE

TOURPALER - Lecce

GIORNATA NAZIONALE DELL’ ALBERO

2 novembre -30 dicembre Lecce, Piazza Sant’Oronzo

21 novembre VARIE PIAZZE ITALIANE

Domenica 3 novembre 2010, ad Otranto, presso la Lega Navale, si terrà la serata conclusiva di “Salento nel Parco”. L’iniziativa è finalizzata a dialogare, in maniera semplice ed informale, sul turismo sostenibile, raccontando esperienze ed emozioni delle tante iniziative di Salento nel Parco 2010, sezione di “Città Aperte 2010”. L’APT di Lecce invita tutti i partner, le guide e le associazioni di “Città Aperte 2010” ad aderire alla serata partecipando attivamente, portando i propri materiali informativi. Ognuno potrà raccontare in prima persona la propria esperienza nel corso del BarCamp organizzato da MadeInPeople sul tema: “I Custodi del Paesaggio: Impatto e buone pratiche delle attività turistico-sportive nei Parchi”. Info al 087 648362904.

Sono oltre 1.300 le adesioni alla prima Giornata nazionale dell’albero organizzata dal ministero dell’Ambiente in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, il Corpo Forestale dello Stato e altri enti pubblici. L’iniziativa si svolgerà sotto l’Alto Patronato del presidente della Repubblica, vuole richiamare l’opinione pubblica, e soprattutto le nuove generazioni, sull’importanza degli alberi negli spazi urbani, dei boschi e delle foreste. Oltre 11.000 gli alberi donati dal Ministero e dal Corpo forestale ai Comuni e agli istituti scolastici aderenti all’iniziativa. Le iniziative di tutti i comuni sul sito della manifestazione www.gnalbero.it

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alternative sostenibili


IDEE DA LEGGERE

Marco Vichi Morte a Firenze Guanda, 2009 154 pagine, 18 euro

E

x combattente del battaglione San Marco ed ex partigiano, il commissario Franco Bordelli è un poliziotto vecchio stile. Piace alle donne, ai reietti, ai criminali onesti e anche agli altri scrittori di gialli, a Camilleri in particolare, forse per via dell’ironia sorniona e del suo modo diretto e genuino di affrontare ogni indagine. Dopo il successo dei primi tre episodi dedicati al burbero commissario, Marco Vichi si cimenta in un romanzo che esula dalla semplice trama poliziesca per affrontare una delle pagine più tristi e suggestive della storia italiana. Firenze entra prepotentemente nella narrazione, con i suoi palazzi, le sue strade tortuose che si snodano tra i capolavori dell’arte, le sue botteghe e i vizi dei suoi bottegai. L’alluvione che sommerse la città il 4 novembre 1966 taglia in due il romanzo, irrompe come l’ondata di piena dell’Arno, per affondare sotto il fango i mali di una società imputridita.

I

l re dei camosci è un animale ormai stanco. Solitario e orgoglioso, da anni ha imposto al branco la sua supremazia. Forse è giunto il tempo che le sue corna si arrendano a quelle di un figlio più deciso. E novembre, tempo di duelli: è il tempo delle femmine. Dalla valle sale l’odore dell’uomo, dell’assassino di sua madre. Anche l’uomo, quell’uomo, era in là negli anni, e gran parte della sua vita era passata a cacciare di frodo le bestie in montagna. E anche quell’uomo porta, impropriamente, il nome di “re dei camosci” - per quanti ne aveva uccisi. Erri De Luca spia l’imminenza dello scontro, di un duello che sembra contenere tutti i duelli. Lo fa entrando in due solitudini diverse: quella del grande camoscio fermo sotto l’immensa e protettiva volta del cielo e quella del cacciatore, che non ha mai avuto una vera storia da raccontare per rapire l’attenzione delle donne, per vincere la sua battaglia con gli altri uomini.

Nick Hornby Tutto per una ragazza Guanda, 200 160 pagine, 15 euro

.parole stampate

Erri De Luca Il peso della farfalla Feltrinelli, 2009 70 pagine, 7,5 euro

I

l romanzo di Buzzati è una storia semplice e fantastica, scritta nel 1935; una sorta di inno all’infanzia, ricolma di metamorfosi, sortilegi, magiche coincidenze e metafora del rapporto paradossale che l’umanità adulta ha con la Natura. Protagonista è il colonnello Sebastiano Procolo, che eredita dallo zio parte delle tenute della Valle di Fondo, il cosiddetto “Bosco Vecchio”, mentre il resto è stato lasciato al nipote dodicenne di Sebastiano, Benvenuto, che vive in un collegio non lontano da Fondo. Ben presto l’avidità del colonnello lo spingerà a desiderare l’intero bosco per poterne sfruttare appieno le risorse abbattendone gli alberi. I genii, custodi secolari degli alberi si opporranno alle sue intenzioni e alla fine il colonnello, sconfitto e pentito, accetterà di piegarsi alla segreta sacralità del bosco e delle sue creature.

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illustrazione di Gianni Joviert


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