Bilancio Sociale 2010 CPL CONCORDIA

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relazione sociale

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pubblica illuminazione

CPL CONCORDIA ha attivato le sperimentazioni in campo sui regolatori di flusso puntuali per la pubblica illuminazione soltanto dopo la completa messa a punto – internamente a CPL CONCORDIA - del sistema di misurazione elettrica, che ha richiesto alcuni mesi di ricerca e perfezionamento soprattutto per quanto riguarda la parte software di acquisizione dati.

sperimentazioni tecniche Le sperimentazioni tecniche su regolatori di flusso puntuali per impianti di pubblica illuminazione sono state condotte tra la fine del 2008 e i primi mesi del 2009. Negli ultimi mesi del 2008 è stato testato sull’impianto-pilota di Concordia (Modena) un primo sistema di regolazione del flusso luminoso di tipo puntuale totalmente programmabile (sistema A). Le prove effettuate in campo hanno dato ottimi riscontri tecnici: il prodotto si è dimostrato particolarmente semplice da configurare, sia da remoto che direttamente sul posto, ma soprattutto efficace per quanto riguarda la percentuale di risparmio energetico ottenibile, rispettando comunque i limiti di illuminamento previsti dalla normativa vigente. Nel corso del 2009 sono stati testati sul medesimo impianto-pilota altri 3 sistemi di regolazione del flusso luminoso:

totalmente programmabile (sistema B);

parzialmente regolabile (sistema C);

non programmabile (sistema D).

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Per quanto riguarda il primo sistema sono state testate due versioni (B1 e B2). La prima soluzione consente di regolare il flusso luminoso emesso dalle lampade in modo discreto (ossia senza continuità) con un unico valore di attenuazione; la seconda consente di variare il flusso luminoso con continuità dal 100% fino ai valori minimi compatibili con la normativa vigente. L’attenzione di CPL CONCORDIA si è focalizzata sul sistema B2; le prove effettuate hanno consentito di raggiungere percentuali di risparmio energetico paragonabili a quelle ottenute con il sistema A, a fronte di una sostanziale complicazione hardware e software dell’intero sistema. Successivamente sono state condotte le prove sul sistema C, da breve tempo sul mercato e ancora in fase di sviluppo. I risultati ottenuti hanno da subito messo in evidenza grossi limiti tecnici di tale sistema e una scarsa flessibilità dei componenti in campo in termini di regolazione. Tuttavia i risparmi energetici raggiunti dal sistema sono risultati comunque accettabili. Per ultimo è stato testato il sistema D che, a differenza di tutti i precedenti, non consente di effettuare alcun tipo di regolazione in campo. A fronte di un’estrema semplicità del sistema, che consente un solo gradino di attenuazione del flusso luminoso, i risparmi ottenuti sono stati inferiori a quelli precedenti e tuttavia accettabili. Sulla base dei risultati sperimentali ottenuti è stato possibile stilare una “classifica di merito tecnico dei sistemi di regolazione testati”, utilizzata per individuare la soluzione tecnica capace di rispondere al meglio alle necessità e richieste delle singole Pubbliche Amministrazioni.


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