Il marchese Piero Antinori e Bruno Vespa
CERVARO DELLA SALA annata 2017 (uvaggio 85% Chardonnay, 15% Grechetto)
CERVARO DELLA SALA annata 1986 (uvaggio 80% Chardonnay, 20% Grechetto)
CERVARO DELLA SALA annata 2005 (uvaggio 85% Chardonnay, 15% Grechetto)
Veste giallo oro con trame ambrate. Al naso si percepiscono profumi di salmastro (iodio in riva al mare in una giornata di libeccio), cuoio biondo, frutta esotica, ananas sciroppato, guscio duro di mandorla per terminare con carezze di grafite. Al palato il corpo è medio e tende, con la sosta in bocca, ad alleggerirsi lievemente, donando più risalto alla freschezza che lo aiuta nella sua lunga persistenza. Vino sapido e minerale. Nonostante l’età, era e rimane un gran vino con un perfetto equilibrio gustativo. La mineralità e la freschezza superano la massa alcolica. 94/100
Color giallo oro lucente. Esordio olfattivo con note intense di grafite ed elicriso (fiore dal profumo di liquirizia), seguite da iodio, salmastro, cuoio biondo, sapone di Marsiglia, boisè, castagne secche, zabaione per chiudere con soffi di guscio duro di mandorla. Al palato mostra una piacevole morbidezza e sapidità e il corpo è medio. L’equilibrio del vino è un pò altalenante, cioè l’alcol supera la massa alcoolica e viceversa. Lunga è la sua persistenza gustativa. Annata un pò difficile. In Italia, in genere, i vini hanno avuto una varia e ricca espressione olfattiva e al gusto un equilibrio un pò altalenante con un corpo non particolarmente strutturato. 90--/100
CERVARO DELLA SALA annata 1996 (uvaggio 80% Chardonnay, 20% Grechetto)
Con l’annata 1996 si ha il debutto della bottiglia in formato magnum. Risplende giallo oro. Espressione olfattiva di zabaione, iodio, salmastro, cuoio bianco, pietra focaia, pepe bianco, vaniglia, colla coccoina (latte di cocco e mandorla), burro di nocciolina, tostatura del legno, guscio duro di mandorla, ananas maturo per terminare con sussurri d’episperma (seconda pelle del marrone bollito). Al palato mostra un corpo medio e un perfetto equilibrio. La freschezza e la mineralità dominano, senza ripensamenti, la massa alcolica. Lunga è la sua persistenza con finale di burro di nocciolina e boisé. Non tutte le bottiglie sono uguali e allo stesso livello qualitativo. Questa sicuramente è una bottiglia nella quale il vino si è mantenuto perfettamente. 95/100
CERVARO DELLA SALA annata 2013 (uvaggio 85% Chardonnay, 15% Grechetto)
Manto giallo paglierino con riflessi oro. Al naso sono in evidenza ricchi sentori di vaniglia e cuoio biondo, seguiti da pepe bianco, amido di cotone, ananas, sapone di marsiglia, menta, episperma (seconda pelle del marrone bollito), castagna bollita bacata e rimandi boisè. All’assaggio ha una buona morbidezza, è sapido e minerale e mostra un’acidità agrumata. Il corpo è medio fine con un lieve effetto altalenante tra alcol e freschezza. Lunga è la sua persistenza con finale di smalto per le unghie. Vino giovane, sicuramente col tempo s’esprimerà in modo migliore anche sotto il profilo dell’equilibrio. 93/100
Color giallo paglierino. Naso di profumi di resina di pino, cuoio biondo, lievito di birra, intensi di smalto di vernice per terminare con carezze di vernice. Al palato è un tripudio di sapidità e mineralità e il corpo è medio sufficiente. D’aiuto alla struttura c’è una generosa freschezza che domina la massa alcolica. Lunga è la sua persistenza aromatica intensa. Sarà curioso seguire l’evoluzione di quest’annata. 92/100 PINOT NERO annata 2013
La prima annata di produzione è stata la 1990. Color rosso rubino scarico con bordo granato. Olfatto piacevole di lampone, seguito da note di menta e pepe nero. Al palato si sente un pò la pungenza d’alcol che supera la freschezza. Il corpo è medio e i tannini non sono molto larghi (4/6++), dolci e inizialmente vellutati per poi bruciare un pò la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza aromatica intensa. 88/100 MUFFATO DELLA SALA annata 2013 (uvaggio 60% Sauvignon Blanc, 10% Grechetto, 10% Sémillon, 10% Traminer, 10% Riesling)
Color giallo ambrato chiaro. All’approccio olfattivo emergono note intense di camomilla, seguite da albicocca secca, fiori gialli, menta e confettura d’arancia. Al gusto si sente subito una lieve nota amara tipica della radice di rabarbaro, seguita dalla confettura d’arancia che gli dà una spiccata dolcezza. Vino ben equilibrato con in evidenza la freschezza sulla massa alcolica e una buona morbidezza. Il corpo è medio. Lunga è la sia persistenza con finale di confettura d’arancia. 93/100
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