Oinos - Vivere di vino - 2013 n.1

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HARDSCRABBLE RED, annata 2007 (Uvaggio: 58% Cabernet Sauvignon, 21% Merlot, 9% Cabernet Franc, 8% Petit Verdot e 4% Carmenere) gr. 14,2%

Bel rosso rubino intenso, caratterizzato da sentori intensi di grafite, seguiti da prugna secca, fieno secco, clorofilla, gambo di ciclamino (per l’acidità), mora, cassis, caffè e cioccolata nel finale. Gusto piacevole di prugna fresca e prugna secca. Buon equilibrio gustativo tra spalla acida e massa alcoolica, disturbato un pò dal tannino dolce, abbastanza largo (5/6 -), inizialmente vellutato, per poi diventare un pò asciutto e bruciante. Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di prugna e caffè. Vino, nel suo insieme, un pò troppo maturo ed evoluto, con tannino un pò capriccioso. 89/100 HARDSCRABBLE RED, annata 2009 (Uvaggio: 64% Cabernet Sauvignon, 19% Merlot, 10% Petit Verdot e 7% Cabernet Franc) gr. 14,6%

Color rosso rubino intenso. Propone un quadro olfattivo di grandissima compattezza, pulizia ed eleganza, che, mano a mano, rilascia profumi di sella di cuoio, scatola di sigari, grafite, liquirizia, menta, eucalipto, mora, cipresso, cassis, prugna, vernice a olio, per terminare con piacevoli rimandi di fiore di rosmarino. Al gusto è piuttosto concentrato, con corpo medio e perfetto equilibrio acido–alcool–tannino. Quest’ultimo è dolce, abbastanza largo (5/6), di spessore e vellutato. Lunga è la sua persistenza aromatica intensa. Il tannino del 2009 è superiore, nel suo insieme, a quello del 2007. Il 2007 ha più note mature e meno equilibrio, rispetto al 2009. Bel vino! 93/100

LATE HARVEST VIDAL, annata 2007 (Uvaggio: 100% Vidal) gr. 11,3%

Color giallo oro, lucente. Al naso si colgono profumi di grafite, intensi, miele, albicocca secca, dattero secco, camomilla, menta, pepe bianco, frutta esotica matura, ananas disidratato, per finire con soffi di lavanda. Al gusto è morbido, burroso, cremoso, con sapori di pepe bianco, miele, dattero secco e camomilla. Vino ben equilibrato, con spalla acida in evidenza sulla massa alcoolica. Corpo medio. Struttura che si assottiglia un pò col passare dei secondi, come pure la sua dolcezza. Lunga è la sua persistenza aromatica intensa, con finale di pepe bianco. Bel vino piacevole, non stucchevole. 94/100 LATE HARVEST PETIT MANSENG, annata 2008 (Uvaggio: 100% Petit Manseng) gr. 11,8%

Bel giallo oro. L’approccio olfattivo inizia con sentori intensi di camomilla e frutta esotica matura, seguiti da ananas in scatola, grafite, intensi, arancia candita, smalto di vernice, anice, lievi, per terminare col bastoncino duro di zucchero e menta. L’incontro gustativo è burroso, molto dolce. Alcool e freschezza sono ben presenti entrambi e un pò altalenanti tra loro. Lunga è la sua persistenza aromatica intensa, con finale di miele e albicocca secca. Vino piacevole, per me, più all’olfatto che al gusto. Il Late Harvest Vidal è più equilibrato e più moderatamente dolce. 90/100

Jim mi raccontava che, durante il 2012, c’è stata molta pioggia ed è per questo motivo che la vegetazione in vigna era molto verde e c’era un prato rigoglioso. Jim mi spiegava anche che, normalmente, i terreni sono secchi ed è per questo che i vini, in genere, hanno una spiccata massa alcoolica, da qui la difficoltà nel fare vini ben equilibrati. Finita la degustazione, mi sono nuovamente meravigliato, in positivo, rispetto agli assaggi risalenti all’anno 2003, di come i vini della Virginia, ai miei occhi, fossero cambiati. Parlando con Jim, dopo la degustazione ero rilassato, lo conoscevo meglio perché conoscevo i suoi figli: “i suoi vini”. Lo vedevo con occhi diversi, vedevo una persona che amava la terra, il vino, definito da Gino Veronelli: “Il canto della terra verso il cielo”. Sono grato a William e a Richard per aver organizzato una giornata così piacevole con l’incontro di persone, aziende, filosofie produttive e vini così diversi tra loro. La prima azienda con filosofia di fare vini commerciali con vitigni prevalentemente autoctoni, come il Norton, con vendita dei vini solo in azienda. La seconda, impeccabile anche sotto il profilo estetico, con produzione di vini sullo stile bordolese, di Saint – Émilion, vini con tannini setosi ed eleganti, diretti ad appassionati e amanti dei vini bordolesi. La terza, con enorme personalità, dove incontri il produttore, l’artista, l’amante del vino, della ricerca, vestito da lavoratore di vigna, meno curante dell’estetica e amante viscerale del terroir. Tre personaggi completamente diversi, che vedono il mondo del vino con angolature diverse. La Virginia è da tenere in buona considerazione. Mi riprometto di tornarci per nuovi assaggi con l’interesse di seguire le sue evoluzioni qualitative.

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