Oinos - Vivere di vino - 2012 n.1

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IL CONSORZIO CHIANTI CLASSICO

l’Erga mnes APPLICA PER PRIMO

O

Ha la dimensione di una vera e propria svolta storica per l’Italia del vino quella compiuta dal Consorzio Vino Chianti Classico, che, primo Consorzio del vino italiano ad applicare operativamente le nuove funzioni di tutela, vigilanza e promozione “erga omnes”, diviene, a norma di legge, custode e gestore della denominazione e del marchio Chianti Classico, che, a loro volta, diventano così un patrimonio collettivo, al quale tutti – aziende vitivinicole consorziate o meno – dovranno dare il loro contributo. Il Consorzio del Gallo Nero, che rappresenta a oggi il 90% della produzione dell’intera denominazione e spende ogni anno circa 2 milioni di euro in comunicazione e 200mila euro per la tutela del marchio, raggiunge questo importante traguardo, diventando, a norma di legge, custode e gestore della denominazione Chianti Classico e per questo chiamerà a contribuire alle spese di tutela, vigilanza e promozione tutte le aziende (“erga omnes”) che la utilizzano, siano esse socie o no. Evidentemente, la ripartizione dei costi avverrà in modo trasparente e democratico, distribuendo l’onere con pagamenti proporzionali alla produzione di uve, di vino e di bottiglie, secondo quanto previsto nel decreto legislativo. “Si tratta, al di là del fatto che siamo il primo Consorzio di Tutela del vino a cominciare questa nuova esperienza - spiega Giuseppe Liberatore, direttore del Consorzio del Chianti Classico - di un passo fondamentale per l’azione di tutela consortile, che finalmente trova una realizzazione all’insegna dell’equità e della correttezza. È una rivoluzione storica, democratica ed etica. La denominazione e il suo

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