Oinos - Vivere di vino - 2016 n.2

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VINITALY 2016

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Quest’anno mi sono recato al Vinitaly proveniente da Magrè (Trentino), dopo esser stato alla manifestazione “Summa”, ma, più che altro, dopo aver fatto cinque giorni di degustazioni a Bordeaux per l’anteprima dell’annata 2015. Purtroppo ho potuto dedicare solamente un giorno al Vinitaly, anche se dalle 9 alle 18.30 senza mai fermarmi e saltando, come al solito, il pranzo. Dico sempre che, per visitare decentemente tutti i padiglioni, ci vorrebbero tre mesi... E quest’anno il Vinitaly ha festeggiato i suoi primi cinquant’anni di vita.

Vinitaly non significa solo vino, ma anche cibo e olio. Si alternano nel preparare i pranzi grandi chef italiani. È tutta una festa, che continua anche dopo la chiusura serale per le strade e nei ristoranti di Verona. C’è tutto un clima veramente di gran piacere ed euforia. Ma veniamo alla mia piacevole giornata, iniziata con l’andare a degustare i vini dell’azienda familiare toscana “Le Filigare”, dove ho apprezzato in particolare il “Podere Le Rocce 2013” (75% Cabernet Sauvignon e 25% Sangiovese) con un piacevole naso di cioccolata, ciliegia, liquirizia, anice stellato e prugna. Vino ben equilibrato con tannino setoso, persistente con finale di prugna (91/100). Piacevole è stato

Secondo me è la più importante manifestazione di vino del mondo. Per esempio il Vinexpo di Bordeaux, che si svolge ogni due anni, non ha così tanti espositori e superficie a disposizione. E’ impossibile visitare tutto il Vinitaly e tutti gli espositori, c’è veramente l’imbarazzo della scelta. Ma non solo, ci sono anche tantissimi seminari di degustazione. Da non trascurare, inoltre, che, se si partecipa ai seminari, non si va dagli espositori. La mia giornata si è sviluppata andando a trovare una piccolissima parte dei produttori di vino che conosco. Mentre vai da uno stand all’altro incontri amici produttori, enologi, consumatori, giornalisti e quant’altro... Tutto questo fa piacere, ma ti porta via il tempo per degustare i vini. Il

anche il Chianti Classico riserva 2011 “Maria Vittoria”, equilibrato al gusto e persistente (90/100). Sono andato poi a trovare Paolo Baggini, titolare dell’azienda piacentina “Olmo Antico”, che produce bollicine prestigiose come il “Marty 72” (Pinot Meunier 40%, Petit Noir 40% e Chardonnay 20%), lasciato per 72 mesi sui lieviti e prodotto solamente in

paolo baracchino info@baracchino-wine.com p.baracchino@virgilio.it www.baracchino-wine.com


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