I tortelli
DI NONNO ADELIO bruno bruchi
Da qualche giorno siamo rimasti orfani dei famosi tortelli di nonno Adelio, infatti Adelio Santarelli da Poggio Murella (Manciano) è salito su un aereo, destinazione Yogyakarta (Indonesia) per una nuova avventura. Un passato da competente antiquario e cuoco per passione e necessità, è stato “patron” del ristorante “La Buca di Porsenna” in centro a Siena con la figlia Valentina. Il suo ristorante era un luogo di culto per gli amanti dei tortelli maremmani, fatti con ingredienti semplicissimi: pasta tirata sottile, spinaci appena saltati e ricotta freschissima del caseificio di Manciano, niente spezie. Parlando con Adelio di Poggio Murella viene fuori una vera devozione per la sana cucina popolare maremmana, dove ogni ingrediente è più buono e genuino e i piatti quelli della tradizione, i tortelli appunto, l’acquacotta, il pollo, il coniglio, i funghi, l’olio. Sorprendente
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il condimento dei tortelli, si inizia con zucchero e cannella (piatto di probabile origine ebraica, comunità insediatasi nella vicina Pitigliano fin dal sedicesimo secolo, essendo stati espulsi
dallo Stato Pontificio), insospettabile abbinamento per niente dolce, che esalta la ricotta e si abbina perfettamente con un buon bicchiere di rosso, passando al tradizionale aglione e poi il sugo, magari col cinghiale, raramente burro e salvia. Nello stato del sud est asiatico, Adelio metterà a punto una serie di sughi pronti per pasta dedicati al mercato indonesiano e farà da consulente per un nuovo ristorante che aprirà i battenti a giorni, nel tentativo di fare una cucina più vicina possibile a quella di Poggio Murella, non avendo a disposizione nemmeno un ingrediente, ad esempio la ricotta non esiste, ma Adelio se la farà in casa, facendo ribollire il latte di mucca e così via, adattandosi e creando, come ogni buon cuoco italiano sa fare, traendo il meglio da quello che si ha a disposizione. Noi abbiamo momentaneamente perso un buon amico e un eccellente cuoco, gli indonesiani, oltre a comperare squadre di calcio italiane, potranno godere di una quasi autentica cucina maremmana. Se avete voglia di fare 11.300 km e passate da Yogyakarta chiedete di Nonno Adelio, i suoi tortelli valgono il viaggio.