SAVIGLIANO - Chi ha assunto una badante a tempo pieno quest’anno dovrà sborsare quasi 1.600 euro in più. Colpa dell’adeguamento contrattuale. Per chi affida i propri cari alle cure di queste assistenti domiciliari (soprattutto dell’Europa dell’Est) si tratta di una spesa a cui non è possibile rinunciare. a pag. 5
Con oltre 40 mila accessi l’anno, per restare aperto deve far affidamento sui medici gettonisti
SAVIGLIANO - Solo un terzo dei medici del Pronto Soccorso di Savigliano è dipendente dell’azienda sanitaria: su dodici professionisti previsti dall’organico, appena quattro sono quelli assunti dall’Asl. Gli altri sono medici gettonisti, provenienti dalle cooperative, disponibili a coprire i turni per garantire il servizio. Con oltre 40mila accessi l’anno, il Pronto Soccorso è in grande difficoltà: oltre a mancare il personale, c’è carenza di spazi fisici. Così, con le sale piene, barelle e sedie a rotelle restano in attesa in corridoio, mentre dottori e infermieri si affannano per cercare
di dare a tutti risposte. «Questo clima rischia di creare conflittualità tra il personale e gli utenti - spiega Mario Raviolo, direttore del dipartimento di Emergenza Urgenza dell’Asl -. A tutti diamo assistenza, ma il deficit di personale è drammatico, nonostante l’azienda abbia cercato di colmarlo».
Per rasserenare gli animi e per fluidificare i percorsi di cura, da qualche giorno è stata introdotta la figura del nurse supervisor, un infermiere che si occupa di agevolare la comunicazione tra pazienti, professionisti e familiari.
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Consegnata in municipio la petizione lanciata nelle scorse settimane da un gruppo di cittadini
GIORNO RICORDO La città commemora gli esuli istriani
SAVIGLIANO - La memoria non fa distinzioni: sabato 11 febbraio, davanti al monumento dedicato ai martiri delle foibe, la città ricorderà la tragedia degli esuli istriani. Poi due momenti di riflessione: lunedì 13 febbraio con la presentazione di un libro e venerdì 17 febbraio con la proiezione di un filmato. a pag. 7
SAVIGLIANO - Sono migliaia le firme che accompagnano la petizione lanciata nelle scorse settimane da un gruppo di saviglianesi per chiedere la riapertura della piscina comunale, chiusa ormai da mesi dopo il crollo di parte della controsoffittatura sopra l’area vasche.
Martedì, il plico è stato consegnato in municipio.
Oltre alle firme degli abituali frequentatori dell’impianto, quelle degli utenti del Centro Eta Beta, del Centro Incontro Ashas, dell’Unitre, del liceo Arimondi-Eula e degli educatori dell’Oasi Gio-
vani. Tutti, in sostanza, chiedono la stessa cosa: che si trovi al più presto una soluzione (anche provvisoria) per non disperdere il grande patrimonio sportivo.
«Crediamo che si possa agire in modo alternativo rispetto a quello che è stato finora prospettato dal Comune, così da velocizzare la riapertura», fanno sapere alcuni dei promotori della petizione.
«Siamo aperti a qualsiasi ipotesi e confronto: tutti vogliamo tornare a nuotare il prima possibile», la risposta della vicesindaco Federica Brizio.
Avete visto? Tutto aumenta...
MA NON IL COSTO DELL’ABBONAMENTO SCOPRI GLI OMAGGI ALL’INTERNO
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