Identikit del nuovo ospedale. Su tre piani, a sud della città

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GIOVEDÌ 11 APRILE 2019 - ANNO 36 N. 06 - EURO 0,20

Ambiente e decoro, REDAZIONE la protesta in bicicletta

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WEEKEND

Dal flash mob degli studenti del Gioia all’”invasione” di bici in piazza A PAGINA 2

Presentato lo studio di prefattibilità dell’Ausl: costo dell’opera 160 milioni

Identikit del nuovo ospedale Su tre piani, a sud della città L’incontro tra Regione, Comune e Ausl ha partorito alcune certezze: il nosocomio si farà e sorgerà in un’area da scegliersi tra sei papabili. Due quelle in pole position Qualcosa di solido, finalmente. L’incontro a Bologna tra esponenti della Regione, del Comune di Piacenza, dell’Asl piacentina ha partorito alcune certezze: l’ospedale si farà e si farà (verrà edificato) in un’area da scegliersi fra sei papabili, comunque a sud della città, vicino alla tangenziale. Verso le valli, per intenderci. Certi, inoltre, i 160 milioni che l’ente regionale metterà a disposizione di un ospedale che nei voti di tutti dovrà fare compiere alla nostra sanità il salto qualitativo auspicato che dovrà porla tra le eccellenze dell’Emilia Romagna, dunque del Paese.

Lirica, prima volta per il “Serse” A PAGINA 8

La casa del giardinaggio

Mense scolastiche

Tagli alle cucine, è polemica A PAGINA 2

Chiusura inceneritore, Iren: “Tariffe in aumento”

A PAGINA 8

A Roveleto dal 12 al 14 aprile la tradizionale kermesse

A PAGINA 3

Ambiente

Prosa, Pirandello chiude la stagione

Cadeo: agricoltura e industria, è il momento della fiera DA PAGINA 6

A PAGINA 4

Zanolla, la tripletta e quella maglia a brandelli

RAIMONDI A PAGINA 5


Corriere Padano

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11 aprile 2019

ATTUALITÀ

Tagli alle cucine scolastiche, è polemica. “Allarmismi ingiustificati” Non si placano le polemiche contro la decisione della giunta di chiudere le cucine di cinque plessi scolastici della città (Mucinasso, Borgotrebbia, Pittolo, Rodari e Vittorino) sostituendo la preparazione interna dei pasti della mensa con quella fornita dalla struttura centralizzata di La Verza. La misura è stata inserita nel piano triennale di razionalizzazione della spesa calcolando un risparmio di 0,017 euro a pasto, per un risparmio annuale di 15mila euro. I genitori della scuola Vittorino hanno già avviato una raccolta firme e si sono recati in Municipio per parlare con l’assessore Papamarenghi, il quale ha ribadito le rassicurazioni che già aveva affidato ad una nota stampa. “Garantire un livello di qualità elevatissimo del servizio mense, come è

attualmente – sostiene Papamarenghi – è uno degli obiettivi dell’Amministrazione comunale e non c’è alcuna intenzione di effettuare alcun tipo di “taglio” a discapito di un’elevata qualità dei pasti, come sembra emergere dalla divulgazione di notizie non corrette”. “Il Centro Pasti di La Verza è stato aperto da diversi anni e attualmente cinque scuole per circa 700 pasti al giorno sono servite da pasto veicolato. Significa forse che in tutti questi anni la qualità del cibo non sia stata garantita? – chiede l’assessore Papamarenghi – Sicuramente no, anche alla luce di quanto emerge alle commissioni mensa dove sono rappresentati insegnanti e genitori di tutte le scuole, ivi comprese le diverse scuole in cui i pasti sono già veicolati. ”.

Ambiente e decoro, la protesta in bicicletta La barriera di due ruote degli studenti del Gioia davanti alla scuola contro il parcheggio selvaggio ha avuto effetto: ora vi sono panettoni di cemento Protestare, a volte, serve. E’ sicuramente servito nel caso della sosta selvaggia - di genitori, in gran prevalenza - di fronte al Liceo Gioia, soprattutto nell’orario di uscita da scuola (verso le 13,30), provocando code e incolonnamenti che ulteriormente appesantivano il traffico dell’ora di punta. E’ servito perché il Comune, attraverso il competente assessorato guidato da Paolo Mancioppi, ha risposto tempestivamente posizionando una sfilza di panettoni di cemento a salvaguardia del basso e ampio marciapiede che sembrava invitare le auto a comode soste. Un’abitudine che non piaceva ai numerosi studenti del celebre istituto superiore cittadino sensibili al decoro urbano e alla qualità dell’aria che, specie in inverno, le tante auto in attesa col motore acceso certamente non contribuivano a rendere migliore. Ma l’attenzione all’ambiente, alla necessità di salvaguardarlo, sembra essere divenuto il leit motiv - più in generale - di questo scorcio iniziale di volubile primavera. E’ così che dopo il successo della manifestazione Friday for future che ha riempito le piazze di giovani ambientalisti, i seguaci piacentini di Greta Thunberg – la teenager svedese assurta a leader ideale della gioventù ambientalista – non si fermano. Gli studenti della quarta linguistico B e della quarta linguistico C del Liceo Gioia sono infatti partiti da una situazione di disagio quotidiano per attirare

l’attenzione sul tema dell’inquinamento e proporre soluzioni concrete per una mobilità più

te per impedire la sosta alle auto a motore acceso e sensibilizzare così tutta la città sull’emergenza

Prosegue anche l”invasione” di biciclette in piazza Cavalli nelle serate della movida sostenibile. Coordinati dai docenti Alessandro Sozzi e Franco Marzaroli, hanno occupato il marciapiede di fronte alla scuola con una lunga fila di biciclet-

smog. I cartelli appesi sulle biciclette chiedevano “Noi ci stiamo provando, dateci una mano”. Giovani – come spiegano loro stessi – che stanno cercando nel

quotidiano di produrre il minimo impatto ambientale, ricorrendo il meno possibile all’auto e risparmiando energia elettrica a casa e a scuola ma che ogni giorno, al suono della campanella di uscita, si scontrano (si scontravano) con la insalubre abitudine di parcheggiare le auto in sosta a motore acceso fin sul marciapiede della loro scuola. Una protesta (civilissima, va sottolineato) che ha ricevuto pronta risposta dal comune con il posizionamento dei dissuasori di parcheggio e che tuttavia non si ferma, trasformandosi in un invito ai coetanei affinché usino mezzi sostenibili per raggiunge-

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re il liceo. Viene inoltre chiesta – sempre dagli studenti del Gioia – la segnalazione chiara della condizione di isola pedonale di via Bacciocchi, l’implementazione delle rastrelliere per le bici e misure drastiche contro le soste irregolari. I giovani piacentini hanno evidenziato anche una serie di buone pratiche da mettere in atto nei corridoi scolastici. Tra le richieste, cestini per i rifiuti organici nelle aule, luci con sensori di movimento per non sprecare la corrente elettrica, mettere in stand-by computer e lavagne digitali nei momenti di pausa, limitare l’uso delle macchinette automatiche di cibo e bevande, ottimizzare

il consumo elettrico, sostituire i coperchi di plastica erogati dal caffè letterario con materiali alternativi, dotare gli spazi comuni di distributori d’acqua per riempire le borracce ed evitare la dispersione di bottigliette di plastica. Siamo dunque di fronte a un’onda di protesta che pone l’ambiente al centro dell’interesse delle nuove generazioni supportate, fortunatamente, da una volenterosa quota di adulti. Va infatti in questo senso - protesta che salda il decoro urbano all’emergenza ambientale - “l’invasione” di biciclette in piazza Cavalli nelle serate della movida, per scongiurare, ma più realisticamente per sensibilizzare, comune e opinione pubblica su quella che al sabato si configura come una incomprensibile tolleranza verso un uso selvaggio dell’auto nel delicato centro storico cittadino. Col favore della bella stagione, insomma, sembra proprio che una buona fetta di piacentini, studenti di liceo e adulti consapevoli, vada alla rivoluzione - parafrasando il titolo di un film - non sulle tossicchianti Due Cavalli, ma su silenziose e scorrevoli citybike.

Nella foto al centro il flash mob degli studenti del Gioia contro il parcheggio selvaggio delle auto davanti alla scuola. In alto, l’invasione di biciclette in piazza Cavalli nelle serate della movida


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PRIMO PIANO

Corriere Padano

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Il balletto delle aree: in pole position quella dell’Alberoni Il dato sicuro è questo: praticamente tutti, ormai, sono convinti della ineluttabilità, quando non della necessità, della realizzazione del nuovo ospedale. Resta intatto, nel suo groviglio, il nodo legato al dove costruirlo, questo benedetto ospedale del XXI secolo. Sul piatto, come indicato dal sindaco, sei papabili siti, tutti nella periferia sud della città. Tra questi – secondo indiscrezioni – sembra che il pendolo della scelta oscilli tra due, anche se l’attrazione più forte sembra esercitarla l’area dell’Opera Pia Alberoni (180mila mq di proprietà dell’ente religioso nel quadrante Sud, vicino alla tangenziale tra la Madonnina e lo svincolo della Farnesiana). Ce n’è un’altra che potrebbe contendere l’aggiudicazione: è un terreno agricolo di proprietà privata

che si trova uscendo dalla tangenziale (Farnesiana) e imboccando la strada provinciale (Sp6) per Carpaneto. Le altre quattro aree papabili avrebbero meno chance perchè si trovano nella fascia di campi agricoli tra la rotonda della Galleana e strada Agazzana, insistendo quindi sul tratto di tangenziale a una sola corsia per direzione di marcia, cosa che complicherebbe l’accessibilità al nuovo ospedale. Valutazioni precise, in realtà, non sono ancora state fatte anche perchè per la scelta dell’area l’amministrazione comunale aveva sempre parlato di avviare una procedura di gara per la raccolta di manifestazioni di interesse. Ma ora sembra che l’intenzione sia quella di procedere invece all’esproprio per pubblica utilità una volta individuata l’area.

Nuovo ospedale: si farà a sud e costerà 160 milioni L’incontro tra Regione, Comune e Ausl ha partorito alcune certezze: il nosocomio si farà e sorgerà in un’area da scegliersi tra sei papabili

Tre piani, 14 sale operatorie, 482 posti letto: lo studio dell’Ausl

Qualcosa di solido, finalmente. L’incontro a Bologna tra esponenti della Regione, del Comune di Piacenza, dell’Asl piacentina ha partorito alcune certezze: l’ospedale si farà e si farà (verrà edificato) in un’area da scegliersi fra sei papabili, comunque a sud della città, vicino alla tangenziale. Verso le valli, per intenderci. Certi, inoltre, i 160 milioni che l’ente regionale metterà a disposizione di un ospedale che nei voti di tutti dovrà fare compiere alla nostra sanità il salto qualitativo auspicato che dovrà porla tra le eccellenze dell’Emilia Romagna, dunque del Paese. L’incontro era stato convocato – dopo le accuse incrociate dei giorni scorsi sulle responsabilità dei ritardi – per fare il punto sulle tappe che dovranno condurre alla costruzione della struttura sanitaria piacentina. Un faccia a faccia definito proficuo e positivo, nel quale si è condiviso il lavoro già fatto dalle Istituzioni e si è deciso come proseguire per arrivare, il prima possibile, all’apertura dei cantieri. Così come convenuto nel protocollo d’intenti siglato tra le parti nel novembre scorso, l’Azienda Usl ha consegnato al sindaco di Piacenza lo studio di prefattibilità dell’opera, già positivamente valutato dal livello regionale. Uno studio che definisce, fra l’altro, il costo previsto dell’opera – pari a 160 milioni di euro – che la Regione si impegnerà a coprire, con un proprio atto formale, entro il prossimo mese di giugno. L’assessore Venturi ha infatti confermato come la progettazione e la realizzazione del nuovo ospedale di Piacenza rappresenti una priorità individuata nella programmazione regionale: a questo scopo, si è in attesa della delibera del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) che assegni le risorse stanziate con l’ultima legge di bilancio dello Stato per poter poi deliberare formalmente lo studio di prefattibilità stesso. Il sindaco Barbieri ha consegnato alla Regione il risultato dell’impegnativo lavoro svolto da Comune e Provincia, sulla base delle caratteristiche dell’opera da realizzare, per quanto riguarda l’individuazione della macroarea – a sud del centro urbano, servita dalla tangenziale – nell’ambito della quale sarà

Tre piani, di cui uno interrato, nel corpo centrale e cinque nei blocchi laterali, 14 sale operatorie e 482 posti letto in totale. L’identikit del nuovo ospedale è stato redatto dall’Ausl di Piacenza nello studio di prefattibilità che il sindaco Barbieri ha consegnato in consiglio comunale ai componenti della commissione sanità. Secondo lo studio la struttura – che dovrebbe sorgere nella zona sud della città - costerà 184 milioni di euro e si estenderà su una superficie di 160mila metri quadrati. Serviranno almeno 10 anni per realizzarla, dopo l’avvio della progettazione. E’ slittata invece di 15 giorni la riunione che si sarebbe dovuta tenere il 9 aprile per dare la possibilità a tutti di studiare il documento. “La costruzione del nuovo ospedale è uno degli obiettivi più ambiziosi che questa direzione sta perseguendo. Dal successo dell’operazione dipende il futuro del sistema sanitario del territorio della provincia di Piacenza in termini di qualità dei servizi offerti e accessibilità agli stessi” si legge nell’introduzione allo studio che passa in rassegna i dettagli progettuali ed economici della struttura. Il nuovo ospedale sorgerà su un’area di160mila metri quadrati, di cui 60mila riguardano solo la superficie di ingombro della struttura, altri 12mila serviranno per la viabilità, 40mila dovranno essere destinati a area verde e parco, 45mila a parcheggio, 3mila per l’elisoccorso. “Il nuovo ospedale – si legge nel documento - sarà costruito partendo una piastra centrale, su 3 piani: il primo sarà interrato e dedicato a ospitare le funzioni che necessitano di tecnologie pesanti (radiologia, radioterapia, medicina nucleare), il secondo sarà in superficie, con l’accettazione, il pronto soccorso, ingresso al

scelta poi l’area che meglio risponderà alle esigenze complessive del nuovo nosocomio. In particolare, a questo proposito, le Istituzioni hanno condiviso i criteri principali da considerare per arrivare a definire quest’area, proprio a partire dalla base molto concreta già predisposta. Tra i principali, l’accessibilità alla struttura sanitaria da parte di tutti i cittadini dell’intera provincia di Piacenza. Sempre Comune e Provincia di Piacenza, da parte loro hanno definito in linea di massima l’iter amministrativo – come soggetti titolari

delle politiche urbanistiche, ma in collaborazione con la Regione – per arrivare alla individuazione dei singoli passaggi tecnici che dovranno essere compiuti e alla adozione degli atti che ciascuno dovrà predisporre per arrivare ad acquisire l’area e ad appaltare progettazione e realizzazione dell’opera. Tema sul quale gli approfondimenti proseguiranno già in un prossimo incontro a data ravvicinata. Comune e Azienda sanitaria si sono impegnati anche a definire il percorso per riqualificare l’area del vecchio ospedale.

poliambulatorio, mentre il terzo sarà dedicato ai servizi per i degenti, includendo i blocchi operatori, la rianimazione, il blocco parto ecc…” L’ospedale sarà diviso in 9 macro aree (Interventistica, Emergenza-Urgenza, Diagnostica e Terapia Outpatient – dialisi e servizi ambulatoriali per pazienti esterni, Degenze ordinarie, Area materno infantile, Area laboratoristica, Servizi generali, Logistica); i posti letto saranno 482, con 160 metri quadrati per posto letto, avrà 14 sale operatorie, 6 sale nel blocco endoscopico, 4 ambulatori per il day surgery e 4 per al radiologia interventistica e emodinamica, 5 posti letto di recovery room per le degenze semintensive, 6 sale nel blocco parto, complessivamente 1500 posti auto. La struttura sarà molto attenta all’impatto ambientale e saranno presenti spazi dedicati allo scambio professionale e alla formazione, come un’aula magna, un centro congressi, aule per la formazione continua. Saranno infine valorizzati e ampliati gli spazi dedicati all’accoglienza degli utenti e alla convivialità: previste un’area bar-ristorante e un’area riservata a esercizi commerciali. Secondo lo studio, il costo complessivo per la realizzazione del nuovo ospedale (compresi parcheggi, viabilità, verde ecc) sarà di 156 milioni di euro, che salgono a 184 milioni comprendendo arredi e attrezzature sanitarie. Esclusi i costi di acquisizione e predisposizione delle aree. Nel piano si parla di una ipotesi di contributo da parte della Regione Emilia Romagna di 120 milioni di euro, a cui si aggiungerebbero altri 30 milioni ottenuti da mutui accesi dall’Ausl di Piacenza, cui si aggiungerebbero 3 milioni che l’Ausl potrebbe a sua volta ottenere dalla vendita di immobili di proprietà.


Corriere Padano

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ATTUALITÀ POLITICA

Chiusura inceneritore, Iren: Smaltire i rifiuti costerà di più “Spegnere il termovalorizzatore nel 2020 significa aumentare del 30% le tariffe, senza contare il contraccolpo sul teleriscaldamento”

Palazzo Mercanti, piano di razionalizzazione della spesa

L’onorevole Foti (FdI) aveva già dato voce ai dubbi della maggioranza: “Chiudiamo pure l’inceneritore ma prepariamoci all’aumento delle tariffe e a un via vai di camion sulle strade di tutta la provincia”. Ora a corroborare la sua posizione arrivano le parole di Giovanni Chinosi, direttore generale di Iren Ambiente: “Spegnere l’inceneritore significa aumentare del 30% il costo di smaltimento dei rifiuti, cioè delle tariffe della Tari, visto che è con il gettito ricavato dall’utenza che il servizio deve trovare copertura finanziaria”. L’impianto Iren di Borgoforte La Regione, infatti, ha deciso lo stop al termovalorizzatore di Borgoforte dal 2020 e i rifiuti piacentini, da quel momento in poi, verranno portati e combusti da un’altra parte, probabilmente nell’inceneritore di Parma. Chinosi ha parlato davanti alla commissione consiliare nel corso dell’audizione di Barbara Zanardi, rappresentante indicata dal Comune di Piacenza nel cda di Iren, sulla scia delle polemiche innescate dalla vendita di una quota di azioni Iren decisa dall’amministrazione. Ma è stato soprattutto il futuro dell’inceneritore ad infiammare il dibattito.

Sono circa 180 mila euro, i risparmi previsti nel triennio dal piano di razionalizzazione e riqualificazione della spesa approvato dalla Giunta comunale su proposta dei dirigenti che, nei propri settori di riferimento, hanno individuato alcuni progetti, mantenendo la stessa qualità dei servizi erogati. Il piano ha lo scopo di perseguire il contenimento delle spese, assicurando nel tempo il mantenimento degli equilibri di bilancio e rientra in un più articolato e complessivo intervento di contenimento della spesa dell’Ente. In questa linea vanno, ad esempio, gli interventi di efficientamento energetico previsti su tutti gli edifici comunali, comprese scuole, nidi e asili, che consentiranno un risparmio annuale di circa 300mila euro. O, ancora, l’ulteriore consistente riduzione del contributo a partire dal 2020 da parte del Comune alla Fondazione Teatri, senza compromettere la qualità e la quantità dell’offerta teatrale e culturale della stessa. Sono inoltre previste misure di contenimento della spesa per il triennio 2019/2021, che riguarderanno, ad esempio, gli acquisti e i noleggi per stampanti e fotocopiatori, la rinegoziazione dei relativi contratti di manutenzione, il monitoraggio delle spese relative al carburante, alla manutenzione, ai bolli e alle assicurazioni del parco vetture e l’efficientamento energetico del patrimonio di alloggi di edilizia pubblica e sociale. Nello specifico, il piano di razionalizzazione approvato prevede una serie di progetti da attuare nei vari settori, quali: la predisposizione di un disciplinare relativo alla distribuzione dei capi di vestiario degli agenti di Polizia Municipale; la previsione di nuove modalità di gestione del Campo Sosta di Torre della Razza; la riduzione della fornitura di quotidiani e di servizi fotografici; l’efficientamento del sistema di controllo del servizio di refezione scolastica; la ridistribuzione del materiale in dotazione a seguito della esternalizzazione di un nido comunale (Aquilone); l’arricchimento del menù proposto alle scuole con alcuni alimenti a base di proteine vegetali; l’incremento della produzione di pasti presso il Centro di La Verza, avviato a suo tempo dal Comune unitamente all’Ausl; la previsione in sede di aggiudicazione del servizio assicurativo RCT (responsabilità civile verso terzi) di un ribasso medio del 15%; l’ulteriore riduzione dei fitti passivi a carico del Comune (non sarà rinnovato il contratto di affitto per la palestra del Liceo San Benedetto a seguito della cessione al Comune della palestra all’interno del nuovo palazzo ‘ex Enel’).

Anche per quanto riguarda gli effetti sull’ambiente della chiusura dell’impianto, il dirigente Iren ha sposato le preoccupazioni di Foti: “La chiusura del termovalorizzatore comporterebbe un aumento di costi: occorre prendere i rifiuti solidi urbani, compattarli e portarli da un’altra parte”. E oltre al servizio di trasporto su camion, si vedrebbe necessario – ha proseguito Chinosi – disporre e far funzionare una centrale di compattamento. “Di conseguenza, i costi aumenterebbero del 30%. E non

dimentichiamo che le emissioni dell’inceneritore di Piacenza sono minime e che l’impianto ha un rapporto di eccellenza tra efficienza e costi di investimento, paragonabile a quello di Brescia”. Senza contare il contraccolpo della chiusura dell’impianto di Borgoforte sul teleriscaldamento, rete su cui Iren sta investendo molto e che prevede il calore prodotto dall’inceneritore come una delle sue fonti di alimentazione. 90 milioni di tonnellate di polveri sottili risparmiate sareb-

be – secondo i rappresentanti di Iren – il vantaggio sulla qualità dell’aria dell’entrata a regime del teleriscaldamento, “che corrisponde a fermare 3mila auto”. Il teleriscaldamento è in parte già in funzione – alimentato da altre centrali di Iren – ma nel 2020 vivrà la sua prima stagione termica.

Nella foto l’inceneritore Iren di Borgoforte. La Regione ne ha previsto la chiusura nel 2020

“Di chiaro stampo antifascista”. Giovani di destra e teatro a scuola Hanno affisso uno striscione sulla fronte dell’edificio del Romagnosi che ospita alcune aule del vicino Liceo Gioia. Il bersaglio era infatti il Gioia, colpevole, secondo gli studenti di destra che si riconoscono nella sigla Blocco Studentesco, “dell’ennesimo episodio di propaganda politica”. L’iniziativa – culturale – che ha indignato gli studenti del Blocco è stata la proposta teatrale del liceo piacentino, messa in scena lunedì scorso, dedicata alla vicenda resistenziale del partigiano Alberto Araldi, “Paolo”, caduto per la libertà come tanti altri compagni di lotta. Lo spettacolo, dal titolo “Siamo i ribelli della montagna” (dal titolo di una canzone partigiana) è stato voluto dagli insegnanti e dagli studenti delle classi terze, nell’ambito della autonomia scolastica e in preparazione delle celebrazioni del prossimo 25 aprile. In scena gli attori Mila Boeri e David Remondini hanno rappresentato la storia di due giovani che si muovono sullo sfondo storico della Resistenza piacentina in Val Trebbia. Blocco Studentesco ha colto l’occasione per affiggere lo striscione con la singolare invocazione “Basta indottrinamento antifascista”, ulteriormente sottolineata in un comunicato firmato da Libero De Rosa: “una ridicola opera teatrale di chiaro stampo antifascista (…). Questa ennesima mitizzazione della Resistenza è pro-

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pedeutica ai festeggiamenti del 25 aprile – prosegue il comunicato – ma è inaccettabile per chi vuole avere una visione lineare della storia, priva di qualsiasi pregiudizio”. E poi la frecciata al Gioia: “Imparzialità che non sembra in voga tra professori e dirigenti, dal momento che furono tra i primi promotori della raccolta di firme contro l’apertura della sede di Casa Pound, anche costringendo gli studenti a firmare questa buffa quanto inutile petizione”. “E’ una polemica pretestuosa – ha tagliato corto il preside del Liceo Mario Magnelli – utile tuttavia poiché ci ha dato l’occasione di riflettere e

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far riflettere la città su quanto oggi serva condividere con i giovani una memoria non scontata”. Gli attori hannno portato in scena “una Resistenza quotidiana nella sua declinazione locale: la vita all’interno della Terza Brigata di stanza in Val Trebbia sotto la guida del comandante partigiano Paolo. “Naturalmente – prosegue Magnelli – siamo consapevoli della professionalità e della autorevolezza di autori e testo, nonché del rigore storiografico sotteso alla rappresentazione teatrale”. Una ineccepibile pagina di storia, dunque, confermata nell’affidabilità della sua ricostruzione da Carla Antonini, studiosa e direttrice dell’Isrec (Istituto di storia contemporanea). Con Magnelli la storica ha condotto il dibattito seguito allo spettacolo, contestualizzando scientificamente le vicende della Resistenza in Val Trebbia. L’episodio dello striscione e della ‘protesta’ del Blocco Studentesco, infine, sarebbe passato (quasi) inosservato se non fosse per il paradossale rovesciamento lessicale degli abituali termini del dibattito innescato dai giovani di destra: “indottrinamento antifascista” (l’Italia, secondo Costituzione, è una Repubblica antifascista); “spettacolo teatrale di chiaro stampo antifascista”. Ci sarebbe da ridere, se non fosse una cosa seria.

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11 aprile 2019

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SCUOLA

Sabato 13 aprile Open Day al Nido e alla Scuola dell’Infanzia Sant’Eufemia In occasione del consueto appuntamento “Nidi Aperti” organizzato dal Comune di Piacenza, sabato 13 aprile, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 18, l’Istituto S. Eufemia accoglierà le famiglie interessate a visitare gli spazi e ad approfondire il piano dell’offerta educativa del Nido e della Scuola dell’infanzia. Il nido d’Infanzia Sant’Eufemia è un servizio educativo alla prima infanzia che può ospitare fino a 40 bambini in età compresa tra i 12 e i 36 mesi suddivisi per età omogenee in due sezioni. Dispone di 28 posti in convenzione con il Comune di Piacenza e 12 destinati all’utenza privata. Rispetta il calendario educativo e gli orari (7.30/16.00) previsti per i nidi comunali, con possibilità di tempo lungo e frequenza nel mese di luglio. La scuola dell’infanzia, paritaria cattolica, è organizzata con 3 sezioni omogenee (3, 4 e 5 anni d’età), insegnanti in compresenza, servizi di pre-scuola e doposcuola, laboratori pomeri-

diani opzionali. I pasti sono interamente preparati dalla cucina interna che utilizza frutta e verdura biologica. Gli spazi, interni ed esterni, sono ampi, luminosi e curati. La struttura è collocata nella ZTL, ma tutti gli iscritti possono usufruire gratuitamente di pass per il libero accesso all’Istituto. Sarà possibile approfondire metodologie, attività e organizzazione dell’Istituto, unico a Piacenza ad offrire un sistema integrato di educazione e istruzione che può accogliere i bambini già dai 12 mesi al nido, per accompagnarli fino agli undici anni attraverso la scuola dell’infanzia e la scuola primaria con progetti che garantiscono coerenza nel passaggio tra i vari ordini di scuola, quale l’articolato percorso per l’apprendimento della lingua Inglese con docenti madrelingua British Insitutes. Dalle ore 10,30 alle 12,30, i bambini in visita potranno partecipare al laboratorio RITMìA® condotto dalla prof.ssa Clelia Palosti che prevede un approccio ludico alla musica.

S. Eufemia e British Institutes: si presenta il Summer Camp, centro estivo in inglese Il temine delle lezioni si sta avvicinando e, per le famiglie, è già ora di pensare alle vacanze. La scuola S.Eufemia propone nel cuore della città una vacanza per bambini da 6 a 11 anni come quelle che si trascorrono nei college inglesi. Il progetto, quest’anno ispirato ai Pirati, festeggia la sua dodicesima edizione con nuovi giochi, nuove canzoni e nuove attività proposti con un elevato standard di qualità in termini di metodo di insegnamento, risorse didattiche e docenti, grazie all’ormai consolidata collaborazione con il British Institutes che ha dedicato un intero comparto, ”Junior Academy”, ai bambini e ai ragazzi dai 3 ai 13 anni. Il Summer Camp prevede una full immersion di 2 settimane (10-21 giugno) nella lingua attraverso un sistema di regole e premi progettato per stimolare il senso di responsabilità del gruppo. Le attività proposte sono dinamiche e creative, creano input costanti e permettono l’apprendimento persino ai più piccoli e ai principianti assoluti. L’approccio esperienziale basato sul “learning by doing” stimola percezione, attenzione, coinvolgimento e memoria e una partecipazione attiva nell’acquisizione delle nuove conoscenze. L’attenzione alla persona si declina nell’utilizzo di una eterogeneità di risorse e strategie didattiche che tengono in considerazione i diversi stili di apprendimento e lo sviluppo delle intelligenze multiple. In tal modo vengono sollecitate le potenzialità di ogni studente, si elimina o riduce il senso di frustrazione legato al solo approccio razionale, si facilita il raggiungimento degli obiettivi prefissati, incrementando l’autostima,

la capacità di individuare e gestire i problemi di diversa natura e generando un generale senso di benessere e gratificazione. Il divertimento è favorito dai Kid Labs (laboratori creativi ispirati alla teoria delle intelligenze multiple), da varie uscite (Circolo Ippico di Croara, Parco Ittico Paradiso, Circolo del tennis di Pontenure, piscina Farnesiana), giochi all’aperto e attività sportive (equitazione, nuoto, tennis, volley). E’ possibile aderire all’intero periodo o a una singola settimana. La presentazione si terrà in due diverse occasioni: lunedì 15 aprile alle ore 15,30 presso l’Istituto S. Eufemia in via San Marco 37 e martedì 16 aprile alle ore 18,30 presso la sede British Institutes in via Cavour 58/a. Un’occasione da non perdere per conoscere un progetto unico nel suo genere per la città di Piacenza! Per info e iscrizioni: Scuola S.Eufemia, via S. Marco 37, tel. 0523/330410-322679,info@ istitutosanteufemia.it; British Institutes, via Cavour 58/a, tel. 0523/332400

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Biglietti di invito richiedibili da Soci e Clienti all’Ufficio Relazioni esterne e presso tutti gli sportelli della Banca fino ad esaurimento

Corriere Padano

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SCRITTO COI PIEDI di Cesare Raimondi

Zanolla, la tripletta e quella maglia fatta a brandelli “Ma una cosa scrivila: io e Gottardo, eravamo nati per giocare insieme, eravamo fratelli fuori” Salivamo di nascosto sul campanile della chiesa. Il parroco non gradiva, e molti adulti ne appoggiavano le posizioni. La prima volta che aprii la botola di accesso alle campane, fu sensazionale. Era il punto più alto del paese. L’orizzonte si allargava. Anche la spolverata presa, dopo essere tornato a terra, fu sensazionale. Il fratello di un compagno di scalata aveva la macchina. E anche l’abbonamento al Piacenza. Sotto sera del 22 giugno 1975 (verificato, mica ricordo tutto). La sigla di coda del 90° minuto era già passata. Quelli che andavano alla partita, non erano ancora passati al bar. Arriva il fratello con macchina e abbonamento. Si fruga in tasca. Sfila un irregolare fazzoletto rosso. Lo butta sul tavolo, dichiara: “E’ la maglia di Zanolla”. Bruno mi tolga una curiosità: ho conosciuto almeno dieci persone che hanno un pezzo di sua maglia nel cassetto. Quella domenica indossava una mongolfiera? Era Piacenza Belluno 6 a 2, segnai una tripletta. A fine partita mi diedero un premio. Mentre lo ritiravo, ci fu l’invasione. Tolsi la maglia, l’abbandonai sopra una seggiola e andai a godermi la festa. Deve essere successo qualcosa di poco salomonico nella disputa. Di quel giorno ho la foto incorniciata nel ristorante. Quindi è passato dal pallone ai palati. Se mi dice il nome del locale, vengo a trovarla. Per cibo e calcio ho lo stesso trasporto. Cosa si mangia di buono? Ho smesso di giocare dopo vent’anni di carriera. Mi sono iscritto a Coverciano, ma poi ho deciso di dedicarmi ad altro. Soddisfatto di quanto combinato, ho chiuso. Se vuoi venire mi fa molto piacere. Sono a Monfalcone al circolo velico “La Vela”. Non organizzarci gite, è un circolo privato, ristoriamo solo i soci. Dopo l’anno super a Piacenza, va alla Ternana per spiccare il salto. In alto ci arriva, ma non alla cima. Ci racconta com’è andata? L’unico dato che conosco, è il goal che ha segnato a Candussi alla prima del campionato ‘76. E’ una storia lunga. Ero d’accordo con Fabbri che sarei venuto a Piacenza. Anconetani mi aveva promesso al Giulianova. Fui irremovibile. Allora il Romeo non era presidente del Pisa. Lui e Cruciani gestivano praticamente tutto il calcio mercato. Dopo il rifiuto, disse che me ne sarei pentito. Pentito mai, una buona carriera l’ho fatta. Però ogni volta che si affacciava la società importante, non si concretizzava. C’era sempre qualcuno che nel curriculum

infilava: è rotto, oppure, è un piantagrane. Anni dopo l’uscita dal calcio, incontrai Mascalaito. Faceva l’allenatore. Dopo un paio di convenevoli chiese: “Ma cosa facesti ad Anconetani?” Il calcio è cambiato in campo. Dietro le quinte i magheggi son sempre gli stessi. In editoria c’è la regola delle “tre esse”. Per vendere serve parlare di: Sangue, Sesso, Soldi. Il sangue mi fa impressione. Il sesso lo censurano. Possiamo palare di soldi. Ricorda quanto pagarono il cartellino a Terni? All’epoca si parlò di cifre mostruose. Serviva giustificare l’averla venduta? Il presidente mi portò a Piacenza per centoventi milioni, e mi cedette dopo un anno a trecentocinquanta. Credimi, fu un grosso affare a livello economico. Per le dinamiche di squadra le cose non andarono altrettanto bene. E lo dico senza nulla togliere a chi mi sostituì. Ci conoscevamo a memoria. Eravamo legati al Mister. Ed eravamo un gruppo vero, tanto che ci si sente ancora oggi. Ti lascio carta bianca, ma una cosa devi scriverla: non ho mai più trovato un compagno come Gottardo. Eravamo nati per giocare insieme, eravamo fratelli fuori. ‘Un amico di Cagliari abita nella stessa via di Gigi Riva. Dice che il campione sardo esce sempre con gli occhiali da sole, per non essere riconosciuto. A parte che Riva lo riconoscerebbe chiunque anche vestito da clown, lei passeggiava sul Corso senza camuffarsi? Abitavo vicino al centro, ci an-

davo spesso a piedi e senza assilli. La passione la sentivo al campo, fosse quello dello stadio, o quello d’allenamento. A Piacenza sarei rimasto volentieri. Avrei voluto giocarla quella serie B guadagnata. Quando leggo formazioni odierne, e trovo cognomi che ritornano, mi chiedo: “Sarà il figlio di quello che giocava?” Di Zanolla non ne ho più visti. Peccato. Mio figlio ha 45 anni, gioca anche adesso nel campionato amatori. Gli piace, si diverte, va benissimo così. Sabato i biancorossi sono impegnati con il Cuneo. Se chiedo un pronostico, la metto in difficoltà? No, per niente. Vinciamo e continuiamo l’inseguimento. Usa in modo splendido la prima persona plurale, è rimasto tifoso? Una simpatia nata tanti anni fa. Inoltre il mio più grande sostenitore è piacentino. Si chiama Fabrizio Fumagalli. Lo conobbi che era un bimbo, mi ha seguito fino a fine carriera. Ad essere precisi, anche oltre. Lui è venuto a mangiare da noi. Verrò anch’io Bruno. A patto che ci sia ancora un brandello di maglia biancorossa. E mi perdoni se per la “Squadra del Centenario”, alla voce centravanti, ho votato Fiorini.

Nella foto, Bruno Zanolla negli anni Settanta


Corriere Padano

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11 aprile 2019

FIERA DI CADEO

Agricoltura, industria e artigianato: è il momento della grande festa

Da venerdì 12 a domenica 14 aprile spettacoli, musica, solidarietà nella 41esima edizione della tradizionale kermesse che si svolgerà a Roveleto A Roveleto di Cadeo torna puntuale la Fiera dell’agricoltura, industria ed artigianato: da venerdì 12 a domenica 14 aprile saranno tante le iniziative che animeranno la frazione all’interno della kermesse organizzata da Comune di Cadeo con associazioni e realtà del territorio. Nel salutare questa nuova edizione della Fiera, il Sindaco di Cadeo Marco Bricconi ha posto l’accento sull’importante ruolo dei sodalizi locali: “non posso non parlare delle nostre associazioni, del loro ruolo così importante di essere al tempo stesso collante e sostegno per l’intera comunità. Quel mettersi a servizio che traspare anche in questa Fiera - è grazie a loro che è possibile creare un week end costellato da eventi - e che traspare nella quotidianità dei loro gesti silenziosi ma insostituibili”. E uno sguardo va anche ai progetti futuri: “A breve poseremo la prima pietra della nuova scuola media: con le nostre sole forze non avremmo mai potuto affrontare un simile progetto economico ma attraverso bandi, e lavorando sodo, la nuova scuola diverrà realtà. Daremo nuova vita anche alla piazzetta del Municipio: ci siamo buttati in un progetto per candidarci a un finanziamento regionale e l’ab-

biamo ottenuto”. Ma c’è di più: “il nuovo Centro Pasti che nasce in sinergia con AUSL Piacenza sul nostro territorio sarà un valore aggiunto per noi, come lo sono tutti i progetti che vedono unirsi più soggetti o associazioni”. IL PROGRAMMA DELLA FIERA Venerdi’ 12 aprile Ore 21.00 presso la Sala Consiliare a cura di FotoArteVita

Spettacolo teatrale “Le stagioni in città”. In scena, la Compagnia Teatrale Il Filo di Arianna di Cortemaggiore. Sabato 13 aprile Ore 21.00 presso la Sala Consiliare, consegna premio “Cadeo nel Cuore” con la presenza del gruppo strumentale della Scuola Secondaria di Roveleto diretto dal Maestro Roberto Sidoli Domenica 14 aprile Ore 10,00: esibizione del coro

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“Piccoli musicanti” guidati dal Maestro Manuela Bricconi. Inaugurazione della 41° Fiera dell’industria, agricoltura, artigianato. Inaugurazione Circolo di Via Kennedy alla presenza delle autorità civili e religiose. A seguire: visita delle autorità agli stand delle Associazioni di volontariato del Comune, agli espositori commerciali, alle bancarelle, all’Angolo del Formaggio ed all’esposizione dei camion d’epoca.

Nel raduno dei camion storici tutto il fascino dei truck vintage Truck di una volta, ma anche furgoncini e pullman: dopo il successo dello scorso anno, torna il raduno statico di camion storici all’interno della Fiera dell’agricoltura, industria ed artigianato a Roveleto di Cadeo. Domenica 14 aprile, quindi, appuntamento lungo il viale con la rassegna realizzata dal Circolo Italiano Camion Storici “Gino Tassi”: nato nel 1993, primo club dedicato ad autocarri e autobus d’epoca, ha come obiettivo quello di preservare e conservare vecchi veicoli che altrimenti sarebbero destinati alla demolizione. Non una semplice operazione nostalgica, ma la consapevolezza che il presente ha bisogno del passato e della sua storia. L’associazione è stata fondata da Gino Tassi (a cui è stato dedicato il club alla sua morte), autotrasportatore e appassionato che, al momento della pensione, ha utilizzato le sue conoscenze per aiutare altri appassionati a conservare e restaurare antichi veicoli, riportandoli alla gloria di un tempo. Il CICS partecipa a fiere, raduni e manifestazioni in giro per l’Italia e oltre, riscontrando il consenso appassionati e non solo.

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11 aprile 2019

FIERA DI CADEO

Foto Arte Vita, spettacolo teatrale e concorso multiespressivo Sarà l’associazione Foto Arte Vita di Cadeo ad aprire, venerdì 12 aprile alle ore 21 presso la sala Consiliare del Comune di Cadeo, la Fiera Provinciale dell’Industria, Agricoltura e Artigianato. In scena, uno spettacolo teatrale dal titolo “ Le stagioni in città” presentato dalla Compagnia Teatrale “Il Filo di Arianna” di Cortemaggiore. Foto Arte Vita è un sodalizio sempre attivo sul territorio: tra le prossime iniziative, si ricordano la mostra fotogra-

fica e la cena in occasione della Festa della mamma, nonché le prossime gite che hanno per meta il giardino botanico Heller e il Vittoriale. L’Associazione ha anche indetto il 4° concorso multiespressivo di poesie, racconti, fotografie, disegni, ideato per tutti coloro che hanno voglia di dare sfogo alla potenza dell’immaginazione. Per info tel: 349 6836085 o email: tgnago@tin.it.

L’Angolo del Formaggio diventa ‘Via del gusto’ con Grana Padano, salumi, vini e prodotti tipici Grana Padano, formaggi, vini, salumi, farine bio: questo e molto altro offrirà “L’Angolo del Formaggio”, iniziativa “storica” che solitamente trova spazio nella Fiera della bancarella (la kermesse settembrina di Cadeo) e che per il secondo anno consecutivo torna anche nella festa primaverile dedicata a industria, agricoltura ed artigianato. Appuntamento domenica 14 aprile dalle 8,30 del mattino fino a sera per degustare ed acquistare direttamente dai produttori tanti prodotti tipici locali: oltre all’immancabile Grana Padano, si andrà dai vini ai salumi, dalle verdure alle farine bio, tutti prodotti caratterizzati da due elementi fondamentali, e cioè alta qualità e filiera cortissima. Ciascun banco offrirà un prodotto diverso per una proposta eterogenea; le specialità in vendita saranno disponibili in degustazione per tutti i visitatori. Tra i produttori piacentini, ci saranno il Caseificio Contini per

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il formaggio, Casule Giovanni con il suo pecorino, Chinosi con le patate di motagna e le farine biologiche; ma anche le conserve dell’Azienda Battibue e i vini della cantina Marchioni. L’Angolo del Formaggio è un’iniziativa nata otto anni fa da un’idea di Benito Vardelli, “storico” presidente del Comitato

Commercio e Sviluppo di Cadeo e titolare dell’omonima ottica. Un momento di degustazione, condivisione e convivialità nato quasi per caso, ma che ad ogni edizione ha visto una sempre maggiore affluenza di pubblico. Benito Vardelli è improvvisamente scomparso nel maggio di due anni fa, ma la “sua”

A Saliceto è nato un project studio per la produzione musicale E’ stata inaugurata, a febbraio scorso, una nuova sala di registrazione nel Comune di Cadeo. Uno studio musicale che ha preso vita presso gli spazi dell’ex-scuola di Saliceto grazie alla disponibilità dell’Amministrazione Comunale e alla passione “musicale” della ProLoco giovani di Roveleto. “Il nostro per essere precisi è un project studio, uno studio musicale in cui si lavora anche sulla post produzione audio - spiega Davide Marsala, giovane fonico che insieme a Gianluca Marazzi guida la sala - qui è possibile incidere la voce, gli strumenti e fare post produzione. Siamo dotati di una stanza acustica insonorizzata per rendere il suono il più fedele possibile”.

Lo spazio, sarà aperto all’intera comunità: “Siamo a disposizione di chiunque sia interessato, dalle attività comunali fino a quelle dei singoli cittadini”. “Abbiamo concesso con piacere gli spazi comunali per un’iniziativa musicale che può aprire nuove opportunità per i nostri giovani - sottolinea Marco Bricconi, primo cittadino di Cadeo -. L’intraprendenza e la voglia di esplorare nuove strade, sono elementi essenziali per far crescere il nostro territorio”. “Questo studio è per noi un bel traguardo aggiunge Marica Toma, vicesindaco di Cadeo un’altra iniziativa tesa a migliorare la quotidianità e a valorizzare la frazione di Saliceto”. Nella foto, il project studio di Saliceto

tradizione non è andata persa e torna così anche per il 2019 più ricca che mai. La struttura della mostra-mercato dedicata al gusto si è ampliata ed è portata avanti con successo da ormai tre anni da Giovanni Ghezzi: “è una soddisfazione proseguire quello che ormai è un appuntamento fisso per Cadeo e le sue fiere”, racconta Giovanni che, con spirito di iniziativa, dal 2017 ha deciso di occuparsi di questa ‘via del gusto’ per riproporla prima nella Fiera della bancarella, e dall’anno scorso nella Fiera provinciale. “Ho pensato di occuparmi dell’Angolo del formaggio, facendomene carico in prima persona, in primis per non perdere la tradizione iniziata da Benito Vardelli; quello del Grana Padano è inoltre un settore a me vicino per motivi lavorativi, oltre che un’eccellenza del nostro territorio che merita di essere valorizzata con iniziative dedicate”.

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Pianeta Natura: tornano i rapaci in mostra e arrivano due asinelli

Natura protagonista – e non poteva essere altrimenti – a Cadeo in occasione della Fiera provinciale dell’industria, agricoltura ed artigianato, a cura del negozio “Pianeta Natura”. Dopo il successo dello scorso anno, davanti al punto vendita in Piazzale Eridania 1, torna anche quest’anno la famiglia di falconieri che esporrà ben dodici esemplari di rapaci, ma non solo: ci saranno anche due asinelli – per la gioia soprattutto dei più piccoli – a cura dell’associazione “La collina dei ciuchini”. L’appuntamento è previsto per domenica 14 aprile. Tra i dodici esemplari di rapaci, un’aquila, vera e propria rarità nel panorama italiano. L’esposizione durerà l’intera giornata; alle 16, esibizione di volo a cura dei falconieri professionisti: un momento affascinante che incanterà grandi e bambini. E soprattutto per i bambini è pensata la presenza dei due asinelli da conoscere, accarezzare e con cui fare foto. L’associazione “La collina dei ciuchini” (Vernasca) si occupa infatti di accogliere esemplari di asinelli e cavalli provenienti da situazioni di difficoltà, organizzando varie iniziative che coinvolgano questi mansueti animali e le nuove generazioni. Il punto vendita Pianeta Natura – che nel 2018 ha tagliato il traguardo dei vent’anni di attività – ha deciso di ideare e ri-organizzare questo evento considerando l’ampio gradimento di pubblico dello scorso anno. Il negozio è aperto dal 1998 e nel corso degli anni è diventato un punto di riferimento per chi cerca prodotti destinati al nutrimento e alla cura degli animali domestici; dai cibi agli accessori, passando per l’igiene e la cura, si tratta di prodotti selezionati e delle migliori marche. Tra i servizi offerti anche quello di toelettatura: il modo migliore per tutelare il benessere e mantenere la pulizia dei nostri amici a quattro zampe. Non manca infine un reparto dedicato ai prodotti per la cura del verde: con la primavera, il negozio si è dotato di fiori stagionali e piantine da orto, insieme a tutto l’occorrente per creare o ravvivare il giardino. Lo staff di Pianeta Natura è a disposizione per ogni informazione al numero 0523.509887; è attiva anche la pagina Facebook “Pianeta Natura”.

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11 aprile 2019

VIVIPIACENZA

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CITTÀ UTILE

Stagione lirica, per la prima volta al Municipale il “Serse” di Händel con la regia di Gabriele Vacis Per la prima volta nella storia del Teatro Municipale di Piacenza, sarà rappresentata l’opera “Serse” di Georg Friedrich Händel, preziosa rarità del repertorio barocco composta nel 1738. Venerdì 12 aprile alle 20.30 e domenica 14 aprile alle 15.30 si alza il sipario su questo nuovo allestimento, che ha debuttato nei giorni scorsi al Teatro Valli di Reggio Emilia in coproduzione con i teatri di Piacenza, Modena e Ravenna. La direzione musicale è affidata a Ottavio Dantone, alla guida della sua Accademia Bizantina, complesso ormai storico e fra i più noti a livello internazionale per

l’esecuzione di musica antica con prassi originale. La regia dell’opera è firmata da Gabriele Vacis, fondatore nel 1982 del Teatro Settimo di Torino, fra i creatori del teatro di narrazione in Italia (indimenticabile il Racconto del Vajont, con Marco Paolini), le cui esperienze hanno spaziato dalla televisione all’opera lirica. Il soggetto dell’opera è liberamente tratto da alcuni aneddoti delle Storie di Erodoto. La vicenda si svolge presso lo stretto dei Dardanelli, durante la guerra dei Persiani contro gli Ateniesi, e ruota attorno a un doppio intreccio amoroso con al centro la bella Romilda.

‘Sei personaggi in cerca d’autore’, la prosa chiude con Pirandello

Appuntamento mercoledì 17 e giovedì 18 aprile alle ore 21 con il dramma pirandelliano più famoso, tra esistenzialismo e straniamento

Siamo alle ultime battute della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2018/2019 del Teatro Municipale di Piacenza proposta da Teatro Gioco Vita, direzione artistica di Diego Maj, con la Fondazione Teatri, il Comune e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren. Chiude la sezione Prosa “Sei personaggi in cerca d’autore” con la regia di Luca De Fusco, interpretato da un cast di attori di livello tra cui spicca un maestro del calibro di Eros Pagni, uno spettacolo coprodotto da Teatro Stabile di Napoli - Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova. Appuntamento mercoledì 17 e giovedì 18 aprile alle ore 21, e ancora una volta si annuncia al Municipale il tutto esaurito. “Sei personaggi in cerca d’autore” è il dramma più famoso di Luigi Pirandello rappresentato per la prima volta nel 1921. Luca De Fusco lo mette in scena seguendo il suo percorso di contaminazione, iniziato nel 2010 con “Vestire gli ignudi”,

tra teatro e cinema. L’opera è la massima riflessione sulla natura stessa del teatro nella drammaturgia del Novecento e questi sei personaggi che si offrono alla rappresentazione sembrano provenire dal mondo del cinema e chiedere di far sfociare il cinema nel teatro. All’inizio i sei personaggi,

TEATRO A CASTEL SAN GIOVANNI “IL FU MATTIA PASCAL” Domenica 14 aprile (ore 21) al Teatro Verdi di Castel San Giovanni va in scena “Il fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello. Una produzione “Teatro degli Incamminati / I demoni” con Mino Manni, Marco Balbi, Letizia Bravi, Gianna Coletti, Alessandro Castellucci. Regia Alberto Oliva, drammaturgia di Alberto Oliva e Mino Manni. In questo grande romanzo sulla crisi dell’identità, Pirandello mette in campo temi a noi molto cari, su tutti il desiderio di cambiare identità, di avere una seconda possibilità dalla vita.

invece di provenire dalla sala come sempre, escono dallo schermo come i protagonisti di Broadway Danny rose di Woody Allen. Essi infatti provengono dal cinema. Non è un caso che tutte le obiezioni del capocomico alla irraprensentabilità della storia dei sei personaggi, cadono di colpo se si

pensa la loro storia in termini filmici. Accanto a Eros Pagni (la sua ultima volta al Teatro Municipale è stato nel marzo 2010 con “L’impresario delle Smirne” di Goldoni, sempre diretto da De Fusco), vedremo Federica Granata, Gaia Aprea, Gianluca Musiu, Silvia Biancalana, Anita Bartolucci, Paolo Serra, Maria Basile Scarpetta, Giacinto Palmarini, Alessandra Pacifico Griffini, Sara Guardascione, Paolo Cresta, Enzo Turrin, Alessandro Balletta. Scene e costumi sono di Marta Crisolini Malatesta, le luci di Gigi Saccomandi, le musiche di Ran Bagno, i video di Alessandro Papa, i movimenti coreografici di Alessandra Panzavolta. «“Sei personaggi in cerca d’autore” – spiega Luca De Fusco nelle note di regia - è forse il più importante testo teatrale del Novecento. Anticipa l’arte concettuale, l’esistenzialismo, lo straniamento, rompe lo schema secolare della finzione naturalistica”.

“TEATRO E OLTRE”: LE VISSOLE CON “IT’S YOUR LIFE” Al San Matteo di Piacenza prosegue la rassegna “Teatro e oltre”: sabato 13 alle ore 21 vanno in scena le Vissole con “It’s your life”, uno spettacolo comico e poetico in cui l’improvvisazione teatrale diventa specchio della vita degli spettatori. Sul palco: Fabio Basini, Maurizio Bronzini, Michele Dabergami, Elisa Fantinati, Luca Favero, Marco Razza e per la prima volta con le Vissole due nuovi improvvisatori: Paola Anaclerio e Paolo Gogni. Una performance teatrale unica e irripetibile che ha lo scopo di guardare lo spettacolo della vita con occhi diversi. La rassegna proseguirà poi sabato 27 aprile e domenica 12 maggio (ore 20.30) con Tevlab che porterà in scena “Bella io, bello tu”.

ESENZIONE PER I FARMACI DI FASCIA C, DAL 1 MARZO È RICHIESTO L’ISEE 2019 Anche per il 2019, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di prorogare l’esenzione per l’acquisto dei farmaci di fascia C; ne possono beneficiare nuclei familiari residenti con un modello Isee pari o inferiore a 5.000 euro. Le attestazioni rilasciate nel 2018 non possono più essere utilizzate: per ottenere una nuova attestazione è necessario essere in possesso del modello Isee Ordinario 2019. Per maggiori informazioni, contattare gli sportelli InformaSociale di via Taverna, 39 (0523/492731) e via XXIV Maggio, 28 (0523/492022). BONUS ACQUA, LUCE E GAS: DAL 1 MARZO È NECESSARIO L’ISEE 2019 A partire dal 1 marzo, per presentare una nuova domanda o richiesta di rinnovo per i bonus acqua, luce e gas, è necessario essere in possesso del modello Isee Ordinario 2019. Per maggiori informazioni contattare gli sportelli InformaSociale. REDDITO DI CITTADINANZA, DOMANDE ONLINE, AI CAF E AGLI UFFICI POSTALI Il Reddito di Cittadinanza è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale. Si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari. Domande online, ai Centri di assistenza fiscale e agli uffici postali. CONTRIBUTI PER L’ADATTAMENTO DOMESTICO PER PERSONE CON DISABILITÀ Le persone con disabilità di qualsiasi età che hanno limitazioni nello svolgere le attività della vita quotidiana possono accedere a contributi regionali per favorire la propria autonomia nell’ambiente domestico. La scadenza per la presentazione delle domande è il 30 aprile di ogni anno. La domanda deve essere presentata, a fronte di spese già sostenute, presso il CAAD. Per l’anno 2019, le domande possono essere presentate al CAAD (via XXIV Maggio, 28, tel. 0523/492022) entro martedì 30 aprile. CONTRIBUTI PER L’ACQUISTO E L’ADATTAMENTO DI VEICOLI A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITÀ La Regione Emilia Romagna prevede contributi a favore delle persone disabili, con precisi requisiti, per l’acquisto e l’adattamento di autoveicoli privati. La scadenza per la presentazione delle domande è il 30 aprile di ogni anno. Per l’anno 2019, le domande possono essere presentate al CAAD (via XXIV Maggio, 28, tel. 0523/492022) entro martedì 30 aprile. BONUS BEBÉ, PROROGA AL 31 DICEMBRE 2019 L’assegno di natalità, corrisposto mensilmente, è stato ampliato anche alle famiglie con figli nati, adottati o in affido preadottivo tra il 1 gennaio e il 31 dicembre, con un Isee non superiore a 25.000 euro. La domanda deve essere presentata dopo il compimento del settimo mese di gravidanza e comunque, entro un anno dal verificarsi della nascita, adozione o affidamento. BONUS “MAMMA DOMANI”, DOMANDE SUL SITO INPS Il premio alla nascita consiste in 800 euro una tantum per tutte le donne che stanno per avere o hanno avuto un figlio, senza alcun tetto di reddito. La domanda deve essere presentata telematicamente all’Inps.

Arriva “Cirqo” a Fiorenzuola, musical a scopo benefico

Va in scena al Teatro Verdi di Fiorenzuola, sabato 13 aprile alle ore 21, il musical “Cirqo” portato in scena dalla compagnia “I Termosifoni”. Il ricavato sarà interamente devoluto in beneficienza a favore di AFADI (Associazione Famiglie Disabili di Fiorenzuola). I biglietti sono acquistabili presso la casetta di AFADI ‘Un tetto per il cuore’ - Via Liberazione,30 Fiorenzuola D’Arda, contattando il numero 331 3606234. In apertura dello spettacolo, un intervento musicale di Anna Fossati, giovane fiorenzuolana, sul palco con Camilla Barbuti.

E’ una favola, quella portata in scena dalla Compagnia teatrale Amatoriale dei Termosifoni: una favola sull’amicizia e sulla speranza. Il “Cirqo” è metafora del mondo moderno, dove ci si arrabatta, si piange, ci si delude, si fa pace: ci si crede, alla fine. Si canta e si balla, soprattutto: perché cantare e ballare sono una medicina universale, e che importa se si ha una sciatica che ci piace chiamare “sciabola”: si balla anche senza piedi. L’importante, che ci sia pioggia o tempesta, che sia notte o in pieno sole, è ballare insieme.

Giornale indipendente: distribuito gratuitamente nella città di Piacenza e nei comuni limitrofi attraverso espositori posti nei luoghi di aggregazione e passaggio. Direttore responsabile: Giuseppe De Petro. g.depetro@corrierepadano.it

Editore: Sumarte S.R.L. Largo Erfurt, 7 29122 Piacenza Tel. 345 8004819 www.corrierepadano.it Pubblicità Sumarte S.R.L Pubblicità 29122 Piacenza Largo Erfurt,7 Tel. 335 5620636 E-Mail: infosumartepubblicita.it Stampa: FDA Eurostampa Srl Borgosatollo (BS) Registrazione Tribunale di Lodi n.162 in data 20/07/1983

Associato Unione Stampa Periodica Italiana


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