Reddito cittadinanza al via. Nessun assalto agli sportelli

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GIOVEDÌ 14 MARZO 2019 - ANNO 36 N. 04 - EURO 0,20

E il Comune chiede parte di Palazzo Enel per la Ricci Oddi

WEEKEND

Un auspicio, deliberato dal consiglio comunale, per una sinergia tra gli enti A PAGINA 3

Primi dati sui richiedenti: over 40, per un terzo di origine straniera

Reddito cittadinanza al via Nessun assalto agli sportelli

Lirica, una Tosca da film noir A PAGINA 6

Né code né disagi nei primi giorni utili per la presentazione delle richieste. Nella prima settimana oltre 140mila domande pervenute in tutta Italia Un’affluenza discreta ma nessun assalto agli sportelli. Nel giorno in cui si è aperta per tutti la possibilità di presentare domanda per il reddito di cittadinanza anche a Piacenza (nelle poste e nei centri di assistenza fiscale – Caf) non si sono verificate né code né disagi. Con l’avvio delle operazioni per richiedere l’accesso al trattamento il flusso è stato tranquillo e ordinato. La maggior parte dei cittadini ha chiesto soltanto informazioni per preparare poi tutti i documenti necessari, rispettando i consigli dello scaglionamento alfabetico richiesto alle Poste.

Alla 539° Fiera di San Giuseppe torna la mostra della Frisona

Jazz Fest, Surman in trio al Nicolini A PAGINA 8

A PAGINA 3

Vendita quote Iren

I sindacati: “Manca un progetto di città” A PAGINA 4

Sociale

Avis Piacenza: “Servono donatori e volontari”

Cortemaggiore, Grana Padano in fiera tra presente e futuro

Corriere Motori: la mobilità del futuro

DA PAGINA 13

A PAGINA 15

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14 marzo 2019

Corriere Padano

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ATTUALITÀ

Intellettuale scozzese dona 8000 libri alla città, “per i giovani” E’ un prezioso regalo alla città il “tesoretto” composto da 8000 libri donato alla Passerini Landi da un intellettuale scozzese. Con un atto di giunta firmato dall’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi, il Comune ha accettato la donazione di Charles Mackay, docente d’inglese molto noto in città, da quasi cinquant’anni residente a Piacenza, che ha deciso di offrire alla cittadinanza una buona parte della sua biblioteca personale. “Si tratta di un modo – ha dichiarato il professor Mackay – per incoraggiare i giovani alla lettura ed anche per ringraziare Piacenza che mi ha accolto meravigliosamente tanti anni fa”. La collezione di libri è composta da circa 8000

opere di varie discipline – espressione degli interessi di un raffinato lettore – tra cui cataloghi di mostre, libri d’arte e di architettura, guide di vari paesi e città. I volumi – che saranno catalogati grazie alla Banca di Piacenza – troveranno spazio nella sala dei filosofi della biblioteca comunale. “Ringrazio sentitamente Mackay – ha dichiarato l’assessore Papamarenghi – per lo splendido regalo che ha deciso di fare alla collettività piacentina e alla cultura in generale” mentre Mackay ha precisato: “Non ho certo intenzione di smettere di leggere né di andarmene ma vorrei che chi ci sarà dopo di me abbia la possibilità di amare e consultare questi libri”.

Avis, 4655 donazioni nel 2018 Villa: “In continua evoluzione” Presentato il bilancio 2018 della sezione cittadina che vanta 2500 iscritti. L’associazione ha investito tanto in formazione ed è attiva con sito e social Si è svolta sabato 2 marzo presso la sede di Via Campagna, 39 a Piacenza, l’Assemblea Annuale dei Soci dell’Avis Comunale di Piacenza. Il consiglio, un gruppo affiatato che con entusiasmo guida la sezione, ha presentato ai propri donatori l’attività svolta nell’anno dalla sezione Piacentina. E’ stato presentato il bilancio consuntivo 2018 ed il preventivo 2019. Il Presidente Giovanni Villa, appoggiato dal valido supporto dei suoi consiglieri, ha intrapreso diverse iniziative per promuovere il dono del sangue sul territorio piacentino. “L’Assemblea annuale è il momento in cui ci si confronta con i donatori, si tirano le somme sull’attività svolta e si parla di futuro – racconta Villa – si parla di cifre, numeri importanti che fanno sì che al Centro Trasfusionale non manchi il nostro sostegno. I donatori iscritti alla Sezione sono circa 2500, hanno raggiunto il traguardo di 4655 donazioni nell’ anno 2018. Si parla anche di adeguamenti, è stato presentato il nuovo Statuto, conforme alle modifiche volute dalla riforma del terzo settore. Abbiamo anche investito tanto in formazione per dirigenti e dipendente Avis, per poter guidare al meglio la sezione. Siamo attivi con il nostro sito https:// piacenza.avisemiliaromagna.it/ comunali/comunale-piacenza/ e con i social, che invitiamo i donatori a visitare e a seguire. L’Avis Comunale di Piacenza è in continua evoluzione, proprio

Caritas, rifinanziato il fondo anticrisi Quest’anno ha raggiunto quota 130 mila euro il fondo per le famiglie in difficoltà nato nel 2009 per volontà del vescovo Gianni Ambrosio. Nonostante siano stati raccolti diecimila euro in meno rispetto al 2018, il fondo riuscirà, per l’undicesimo anno consecutivo, ad aiutare circa 325 nuclei familiari che si trovano in difficoltà. La maggior parte dei soldi (50 mila euro) è arrivata grazie all’8 per mille alla Chiesa cattolica, 40 mila euro li ha donati la Fondazione di Piacenza Vigevano mentre per il resto bisogna ringraziare le donazioni di privati cittadini.

Saranno le parrocchie a ricevere i fondi e i parroci potranno poi distribuirli a chi ne ha bisogno, massimo 500 euro a famiglia. Il contributo non sarà erogato direttamente alle famiglie ma verrà utilizzato per pagare affitti e bollette. Giuseppe Chiodaroli, direttore della Caritas diocesana di Piacenza-Bobbia, sottolinea che rispetto al 2009 la crisi è cambiata e ora le famiglie non sono più sole: “C’è una rete di progetti come una ‘Casa tra le case’ a cui hanno aderito un centinaio di famiglie. Oggi lo sfratto può essere un’occasione per riscattarsi”.

per questo cerchiamo giovani che vogliano intraprendere il percorso Avis, non solo come donatori, ma anche come volontari attivi nella sezione. Nell’anno diverse le iniziative svolte, a breve partirà la nuova stagione, dal 3 a 7 aprile si svolgerà il 2° Torneo di Volley Avis in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Dal 6 maggio al 29 giugno la 12° edizione del torneo di calcetto Avis San Lazzaro, saremo presenti, come appuntamento oramai consolidato, alla Camminata delle Associazioni durante la Placentia Half Marathon e non mancheremo ai venerdì piacentini. Per cono

“Cerchiamo giovani che vogliano intraprendere il percorso Avis, non solo come donatori, ma anche come volontari” scere le nostre iniziative consigliamo di seguire il nostro sito e la pagina Facebook. Ci piace pensare che le parole di Tagore, ci rappresentino “sparirà con me ciò che trattengo, ma ciò che avrò donato resterà nelle mani di tutti”, conclude il Presidente Villa.

Nelle foto al centro il direttivo della sezione Avis di Piacenza


14 marzo 2019

Corriere Padano

PRIMO PIANO

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Le associazioni delle imprese: Peveri sia affidato ai servizi sociali Angelo Peveri e Gheorghe Botezatu siano affidati ai servizi sociali. E’ la richiesta di Confindustria, Coldiretti, Confagricoltura, Confesercenti, Libera artigiani, Unione commercianti, Upa-Federimpresa. Il mondo delle imprese piacentine lancia un appello a favore dell’imprenditore di Sarmato e del suo dipendente romeno, detenuti in carcere alle Novate dopo la condanna definitiva per tentato omicidio: “Tra pochi mesi il Tribunale di Sorveglianza si troverà a valutare l’affidamento ai servizi sociali. Auspichiamo che questa misura possa essere applicata ad Angelo Peveri (nella foto) e a Gheorghe Botezatu”. “La reiterazione dei reati che ha dovuto subire il nostro collega – scrivono in una nota i rappresentanti delle categorie economiche

piacentine – è purtroppo una situazione che molti di noi si trovano ad affrontare ogni giorno, talvolta con effetti compromissori sulla possibilità di dare una continuità aziendale ma anche sulla qualità della vita di chi si trova a subire continuamente azioni criminose come queste”. “Mancano garanzie – proseguono – su alcuni diritti fondamentali come quello alla inviolabilità del proprio domicilio e, per estensione quindi, anche della propria azienda”. Le associazioni datoriali piacentine si rivolgono quindi al Parlamento chiedendo di “legiferare per garantire maggior tutela a chi subisce un danno” e alla magistratura “affinchè si faccia interprete di quel profondo disagio che è emerso nella vicenda in oggetto”.

Reddito cittadinanza al via: nessun assalto agli sportelli piacentini Caf e poste non hanno registrato code né disagi nei primi giorni utili per la presentazione delle richieste Un’affluenza discreta ma nessun assalto agli sportelli. Nel giorno in cui si è aperta per tutti la possibilità di presentare domanda per il reddito di cittadinanza anche a Piacenza (nelle poste e nei centri di assistenza fiscale – Caf) non si sono verificate né code né disagi. Con l’avvio delle operazioni per richiedere l’accesso al trattamento il flusso è stato tranquillo e ordinato. La maggior parte dei cittadini ha chiesto soltanto informazioni per preparare poi tutti i documenti necessari, rispettando i consigli dello scaglionamento alfabetico richiesto alle Poste. Dalla mattina del 6 marzo, infatti, è possibile inviare le domande all’Inps da parte dei Caf e da parte di Poste Italiane ma le domande formali inoltrate finora dagli sportelli sul territorio si contano sulle dita di una mano. Molte persone si sono presentate senza la documentazione completa e circa duecento cittadini hanno fissato un appuntamento per le settimane successive. Nei Caf di Unione Commercianti, Cisl, Cgil, Acli, Uil e Confesercenti sono stati programmati numerosi colloqui con i singoli cittadini interessati a completare i moduli di richiesta. “Ogni caso – spiegano gli operatori – va studiato bene e approfondito, a tanti abbiamo già detto che le richieste saranno respinte perchè non in possesso di tutti i requisiti”. “Molti pensano – è il commento di un operatore – di venire presso gli uffici e in poco tempo presentare la domanda, invece bisogna avere l’Isee già pronto e avere a disposizione documenti sulle proprietà e i beni immobili”. “Non è un modulo che si possa compilare in pochi minuti – aggiungono gli addetti – Servono documenti relativi a patrimonio e occupazioni relativi agli ultimi anni. È una cosa molto dettagliata e bisogna approfondire bene tutti i singoli casi”. Da una prima statistica, sembra che i richiedenti siamo soprattutto over 40, donne e uomini in egual misura, per un terzo di origine straniera. Il ministero del Lavoro ha reso noto che sono 141.109 le domande del Reddito di cittadinanza in tutta Italia pervenute a Poste italiane dal 6 al 12 marzo, 120.036 presso gli uffici postali e 21.073 online.

Primi dati sui richiedenti: over 40, per un terzo di origine straniera Intanto, si è sbloccato il confronto tra governo e Regioni sui navigator, le persone che dovranno guidare i beneficiari dell’assegno verso l’inserimento nel mercato del lavoro. Il governo ha messo sul tappeto una nuova proposta e la Confe-

renza delle Regioni ha detto si’. L’intesa è stata trovata sull’assunzione con contratto di collaboratore di 3.000 navigator, la meta’ rispetto alla previsione iniziale di 6.000 unita’, che dovranno lavorare in stretta connessione con i centri con l’impiego.

E il Comune chiede alla Fondazione parte di Palazzo Enel per la Ricci Oddi Un invito, misurato, alla Fondazione perchè metta a disposizione della galleria Ricci Oddi una parte di Palazzo ex Enel. E’ il succo della mozione dei Liberali, emendata e smussata dalla maggioranza, che è stata approvata in consiglio comunale con il solo voto contrario di Pd e Piacenza in Comune. Nessuna forzatura dunque – ricordiamo che la Fondazione di Piacenza e Vigevano sul palazzo di via Santa Franca, di cui è proprietaria, ha altri progetti (un centro di arte contemporanea) – ma una richiesta di dialogo e di sinergia tra gli enti. “Valutare di mettere a disposizione – si legge nella risoluzione emendata – non solo della Ricci Oddi, ma anche di altri soggetti, una parte di palazzo ex Enel per esporre le opere chiuse nel deposito (circa mille, mentre sono 250 quelle esposte) della galleria”. Un escamotage, per la maggioranza di centrodestra, per non urtarsi con la Fondazione, e nello stesso tempo, per non dispiacere i Liberali Piacentini, da qualche tempo critici con l’amministrazione. “Serve un patto per la Ricci Oddi – aveva chiesto il consigliere dei Liberali Levoni nella sua risoluzione – per ammirare tutto l’anno le opere, e vedere altri quadri interessanti ora nel deposito. Noi come Comune possiamo solo auspicare che i soggetti istituzionali di Piacenza possano andare nella direzione della valorizzazione della galleria. Visto che da anni palazzo ex Enel è di proprietà della Fondazione, speriamo che almeno una parte dell’immobile venga messo a disposizione della Ricci Oddi”. Ma per la consigliere Pd Giulia Piroli “Solo il 10 per cento delle opere del magazzino sono capolavori, perché non mettere all’asta molte opere nel magazzino e ricavare risorse? Questa risoluzione non ha senso perché non c’è un vincolo di manda-

to tra il Comune e il suo rappresentante nel Cda”. “Per valorizzare un negozio in crisi da tempo – ha aggiunto il capogruppo Pd Stefano Cugini – si prova a mettere in mostra la merce per anni tenuta nel magazzino? Non mi sembra la soluzione corretta”. I dem difendono quindi la scelta della Fondazione di puntare sull’arte con-temporanea che oggi ha maggiore potere di attrattività culturale ma esclu-

dono iniziative comuni e sinergie tra i due enti. L’assessore alla cultura Jonathan Papamarenghi ha ricordato come la Ricci Oddi stia in piedi con le risorse del Comune, il contributo di 180mila euro l’anno che viene speso, per la quasi totalità, per il personale. “Anche se ci fossero più risorse – ha spiegato Papamarenghi – dovrebbero essere impiegate per organizzare più eventi e far conoscere la galleria fuori dai confini piacentini e non per gestire nuovi spazi. E d’altra parte, la necessità di completare il percorso espositivo rimane, anche se già l’ex direttore Stefano Fugazza invitava a pensare all’arte contemporanea come naturale evoluzione”.


14 marzo 2019

Corriere Padano

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ATTUALITÀ POLITICA

Vendita quote Iren, sindacati contro “Manca un progetto di città” L’ok del consiglio comunale alla vendita di 2 milioni e 300mila azioni Iren per finanziare il piano delle opere pubbliche ha causato anche la spaccatura tra i Liberali e il sindaco Arriva, decisa, la replica dei sindacati Cgil, Cisl e Uil dopo l’ok del consiglio comunale alla vendita di 2 milioni e 300mila azioni Iren da parte del Comune per finanziare il piano delle opere pubbliche, operazione che ha certificato anche la spaccatura tra i Liberali Piacentini (che si sono astenuti dal voto) e il sindaco Barbieri. “Ciò che manca all’amministrazione – scrivono in una nota comune Gianluca Zilocchi (Cgil), Marina Molinari (Cisl), Francesco Bighi (Uil) – è un progetto per la città vero e riconoscibile. Utilizzare i ricavi delle quote Iren per marciapiedi, tetti o manutenzione straordinaria è un errore. Tali interventi, seppur importanti, dovrebbero rivestire carattere di ordinarietà e quindi non potrebbero essere finanziati con la vendita delle quote Iren. La progettualità deve essere al centro di una scelta del genere e purtroppo non la scorgiamo a Piacenza. Se l’amministrazione proponesse un ‘grande progetto’ si potrebbe anche approcciare il tema della vendita delle quote Iren. Viceversa, l’operazione come prospettata appare goffa e finalizzata a far saltare fuori dei quattrini per le spese. Siamo contrari a questo approccio. Che il Comune di Pia-

sulla tassazione, opzione che il Comune esclude a prescindere. Non crediamo si debbano alzare le tasse, tuttavia abbiamo sentito l’amministrazione comunale ragionare sempre di Irpef (reddito persone fisiche), ben sapendo che altre leve fiscali come Imu e Tasi potrebbero essere prese a riferimento per agire su fasce di popolazione meno disagiate”.

da troppo tempo abbandonato a se stesso”. “Basta scorrere il piano delle opere pubbliche del prossimo triennio – prosegue l’assessore – che verrà finanziato con questa operazione, per accorgersi che stiamo parlando di interventi che i piacentini attendono da tempo, troppo tempo, e che rappresentano un piano strategico per il futuro della nostra città. La rigenerazione di aree abbandonate e degradate, la riqualificazione del tessuto urbano, la progettazione di interventi strutturali sulla rete viabilistica come sugli edifici pubblici, costituiscono un complessivo piano di miglioramento della città da un punto di vista di qualità della vita e una straordinaria operazione di marketing territoriale”. “Quanto poi al timore espresso dai sindacati di una perdita di potere decisionale all’interno di Iren – conclude Passoni – siamo convinti che questo non possa

I confederali: “Utilizzare i ricavi per marciapiedi, tetti o manutenzione straordinaria è un errore” cenza rimetta in moto la macchina della progettualità, altrimenti a “sbattere” sarà il futuro strategico del territorio”. I confederali si definiscono “preoccupati per interventi di bassissimo respiro”, che anche all’ interno della maggioranza di Palazzo Mercanti “non trovano quel consenso ampio e adeguato” per questo genere di operazioni, pertanto chiedono al Comune di riaprire il confronto. Per i sindacati – contrari alla vendita di quote di Iren spa, l’azienda multiservizi che serve i territori di Piacen-

za, Parma, Reggio Emilia e soprattutto Genova e Torino – “E’ strategica, più che la vendita, una presenza importante di Piacenza all’interno della multiutility che vada al di là delle quote del patto di sindacato. Questo è fondamentale per mantenere Piacenza negli assetti proprietari e fare in modo che servizi come acqua, rifiuti ed energia siano strategicamente radicati sul territorio piacentino. Vendendo le quote, si indebolisce il governo pubblico di Piacenza su questi servizi fondamentali, e si sposta così l’asse

strategico dell’azienda sempre più verso altri territori, verso Genova in particolare”. “Inoltre – proseguono i confederali – ogni anno mancheranno al Comune dividendi importanti. La nostra contrarietà risiede soprattutto nella mancanza di progettualità legata alla vendita delle quote. Infatti, la vendita è vincolata per investimenti e infrastrutture dalle normative: ossia non si possono utilizzare quei fondi per la cassa corrente o finanziare altre voci. Diverso – spiegano i sindacati – sarebbe agire

“Non aumentare le tasse ai piacentini – risponde a stretto giro di posta l’assessore al Bilancio Passoni – e riqualificare la nostra città sono due dei principali impegni che l’amministrazione Barbieri si è assunta, già dalla campagna elettorale. Vi stiamo dando concretamente seguito, prima con la decisione di non aumentare l’Irpef per tutto il nostro mandato e ora con l’intenzione di attuare una profonda azione di rigenerazione del tessuto urbano,

avvenire, e non avverrà, con una modesta diminuzione delle quote detenute dal Comune di Piacenza. Al contrario pensiamo che si possa giocare un ruolo sempre più determinante all’interno della multiutility, rafforzando le relazioni con gli altri territori e gli altri soci; un’operazione strategica su cui la nostra Amministrazione è attivamente impegnata”. Nella foto l’inceneritore Iren di Borgoforte

Pd, De Micheli candidata a fare la vice di Zingaretti Sembra che Nicola Zingaretti, neo segretario del Partito Democratico dopo la buona performance delle primarie (con 1,7 milioni di elettori), voglia farsi affiancare da due vice donna per dare una bella pennellata di rosa agli organismi dirigenti del ‘suo’ Pd. E tra i nomi più gettonati compare quello della piacentina Paola De Micheli, che è stata coordinatrice della sua campagna elettorale per le primarie. La De Micheli – parlamentare da dieci anni, già sottosegretario nei governi del centrosinistra e poi commissario al terremoto – ha conquistato la fiducia di Zingaretti seguendolo tutti questi mesi in campagna elettorale e diventandone, in pratica, il suo braccio destro. Ai più non è sfuggita la sua presenza domenica sera a Roma al fianco del neo segretario durante il discorso subito dopo la vittoria e di sicuro per lei si sta prospettando un ruolo di primo piano nel nuovo partito. Le scelte di Zingaretti saranno più definite il 17 marzo prossimo quando si insedierà la nuova assempblea nazionale, di cui la De Micheli fa parte di diritto in quanto parlamentare. Oltre all’ex sottosegretaria vi saranno altri quattro piacentini, tre in quota Zingaretti e uno in quota Martina. Si

tratta di Benedetta Scagnelli, Marco Bergonzi e Benedetta Petrini, che erano nel listino collegato al neo-segretario, e Paola Gazzolo, la capolista che appoggiava l’ex reggente Martina. Sul nostro territorio, ricordiamo, vi sono stati 5478 votanti: il governatore della Regione Lazio ha ottenuto 3728

preferenze, pari al 68,5 %, Martina ha avuto 1121 voti, pari al 20,6%. Al terzo posto Giachetti con 593 voti, pari al 10,9%. Segretaria del circolo Pd di Pontedellolio, Benedetta Scagnelli – 33 anni – è al suo primo incarico politico di rilievo: “Il mio impegno – ha dichiarato – sarà quello di dare seguito al messaggio di Zingaretti. Sono in assem-

blea perché vorrei essere un punto di riferimento per il nostro territorio”.Soddisfatto anche Marco Bergonzi, ex parlamentare, che promette: “Cercherò sempre più di essere il raccordo tra il livello nazionale ed il nostro territorio, i nostri circoli e le persone che li animano”. Benedetta Petrini, figlia dell’ex parlamentare Pierluigi, ha commentato così il successo di Zingaretti su Facebook: “Fino a ieri sera mi sentivo sola. Stasera vado a letto felice sapendo di non esserlo. Il centrosinistra è vivo e con Nicola Zingaretti tornerà grande!”. Infine, entra in assemblea per la mozione Martina Paola Gazzolo, assessore regionale all’Ambiente. “Zingaretti è ora il segretario di tutto il partito e quindi anche il mio. Il risultato che festeggiamo tutti insieme – ha dichiarato dopo i risultati – non si sarebbe ottenuto senza il grande lavoro che Martina ha fatto come segretario in carica.Il fatto di essere stata eletta in assemblea nazionale sarà per me un grande stimolo a lavorare ancora di più per il mio territorio”. Nelle foto, Nicola Zingaretti e Paola De Micheli


14 marzo 2019

Corriere Padano

ATTUALITÀ

La scuola è sempre più al centro dell’attenzione mediatica ma, sfortunatamente, con frequenza lo è per ragioni poco lusinghiere: insegnanti insolentiti, quando non minacciati e perfino malmenati da genitori fuori misura e controllo, insegnanti che mal interpretano la loro missione. Buon ultimo il maestro di Foligno resosi protagonista di uno spiacevolissimo episodio di razzismo o inaudita leggerezza (comunque inaccettabile). La Coordinatrice didattica educativa dell’Istituto Paritario Marconi, professoressa Vittoria Pollorsi, in merito non ha dubbi: “Non ci si improvvisa educatori. Il corpo insegnanti va coltivato e formato in maniera adeguata. Infatti soprattutto ai tempi odierni l’insegnante deve sforzarsi di rendere le cose intellegibili, e lo deve fare al massimo delle sue possibilità. Un buon docente deve anche essere coinvolgente, catturare l’attenzione dell’alunno, saperlo motivare all’apprendimento. Deve essere anche psicologo, lo studente è al centro di ogni percorso didattico ed educativo. Il percorso educativo della nostra scuola ha l’obiettivo della formazione integrale della persona, soprattutto quando essa si presenta in condizioni svantaggiate”. A questo proposito, in che cosa differisce la scuola privata rispetto alla scuola pubblica? “Hanno due funzioni diverse. La scuola pubblica offre un insegnamento a coloro che sono in grado di riceverlo, il docente della scuola statale con classi

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Restituire fiducia agli alunni, la nostra missione La coordinatrice didattica dell’Istituto Marconi “La scuola privata è in grado di occuparsi delle emergenze educative manifestate dall’allievo”

numerose, mette in atto una didattica in cui non sempre tutti vengono valorizzati. La scuola privata, avendo classi numericamente contenute, è in grado di occuparsi delle emergenze educative manifestate dall’allievo. Quello che vuole il ragazzo per noi è fondamentale, di lui conosciamo tutto. Siamo convinti che l’apprendimento di un giovane dipenda anche dalla sua serenità personale, conta lo ‘star bene a scuola’ per impostare un lavoro didattico proficuo”.

“Abbiamo molti ragazzi fragili, la loro fragilità deriva o da esperienze negative nella scuola o dalla richiesta di attenzione e dal bisogno di essere seguiti individualmente con particolare cura”. “Questi ragazzi – adesso è l’avv. Zucchi che interviene ci vengono affidati e spesso la scuola diventa il loro punto di riferimento educativo. Lo dimostra l’attaccamento che ci dimostrano gli ex studenti”. “Le faccio due esempi, continua l’avv. Zucchi, fra i tanti possi-

bili: mia madre, che ha gestito l’istituto a lungo, fino all’età di 93 anni, riceve ancora adesso visite di ex alunni e genitori di ex alunni che vanno a ringraziarla per il lavoro svolto. Il secondo esempio riguarda il nostro precettore, attivo quando il Marconi era anche un collegio: è mancato poco tempo fa e a dirgli addio sono giunti ex collegiali del Marconi da tutta Europa per dargli l’ultimo saluto e portargli il loro grazie. Ragazzi che, ricordiamo, sono arrivati da noi accompagnati da mille

problematiche e che sono usciti preparati e soprattutto, cosa più importante, avendo riacquistato la necessaria fiducia in loro stessi”. “Noi li portiamo alla maturità che sostengono anche con voti lusinghieri. Sono numerosissimi i nostri ex allievi oggi ottimamente inseriti nel mondo del lavoro. Molti si sono comportati egregiamente all’università, diversi hanno conseguito borse di studio. Potrei elencarle un buon numero di professionisti stimati e conosciuti, diplomatisi

nel nostro istituto”. Scuola e mondo del lavoro, tema nevralgico. La scuola prepara all’inserimento lavorativo? “Ci sono due differenti punti di vista: la scuola tecnica e professionale deve preparare l’alunno a un precoce inserimento nel mondo del lavoro. Quindi deve sapergli garantire una formazione aggiornata, utile, subito spendibile; e serve un aggiornamento continuo. In questo caso anche l’Alternanza Scuola-Lavoro si rivela utile, perché porta il ragazzo a conoscere la realtà lavorativa. Differente il caso dell’alunno che frequenta il liceo, poiché la formazione può essere gestita in modo diverso attraverso la frequenza universitaria”. Concludendo, dal vostro osservatorio come vedete la scuola italiana? “Sta tutto in questa domanda: la scuola italiana valorizza i migliori oppure no? La scuola dev’essere inclusiva e deve anche saper coltivare le eccellenze. Detto questo, ci sentiamo di dire che la scuola italiana è di qualità medio-alta. La differenza, poi, la fanno gli insegnanti e i dirigenti.... e sarebbe bello che i migliori studenti fossero di esempio ai meno bravi nell’ottica di una crescita comune”

Nella foto al centro, a destra, la coordinatrice didattica educativa dell’Istituto Paritario Marconi professoressa Vittoria Pollorsi

Più donne medico per migliorare la sanità Si è festeggiata pochi giorni fa la Giornata internazionale della donna e come sempre sono fioccate le iniziative a favore dell’universo femminile, dalla tanto discussa caramella al limone di Trenitalia allo sciopero internazionale che ha visto migliaia di persone occupare le piazze italiane. Piacenza non fa eccezione e tra i tanti spettacoli e incontri si è inserito anche il convegno “La ricerca al femminile”, introdotto da Luigi Cavanna, primario del reparto di Oncologia ed Ematologia dell’Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza. Un’occasione sicuramente molto importante per parlare della ricerca clinica nelle Aziende sanitarie in cui le figure femminili hanno un ruolo sempre più preponderante, e infatti l’approfondimento è stato in particolare sulle operatrici sociosanitarie, senza però dimenticare le altre figure professionali del campo. E a proposito di medicina, è proprio Cavanna a far notare che da ricerche internazionali risulta che per pazienti con gravi patologie si riscontra una mortalità minore nel caso in cui essi siano curati da personale medico femminile. Un successo che sembra essere collegato a una maggiore attenzione ai dettagli e soprattutto alla capacità di instaurare rapporti di collaborazione con gli altri reparti, e possiamo ben immaginare quanto sia importante per la

cura la creazione di un clima positivo, tanto con i pazienti quanto con i colleghi. Un’abilità, sia chiaro, che è riduttivo attribuire a un’innata indole femminile di cura, diciamo piuttosto che le donne sono nuove del mestiere e devono continuamente conquistarsi il loro posto in ruoli tradizionalmente maschili, sarà forse per questo che lavorano tendenzialmente in modo più accurato di colleghi maschi ormai ben sistemati nel proprio reparto. Non è un caso infatti che sempre Cavanna sottolinei quanto sia poco scontata la presenza di tante giovani donne medico negli ospedali, come accade invece nella sua unità in cui su 12 medici ben 10 sono donne: Elena Orlandi, Manuela Proietto, Claudia Biasini, Maria Angela Palladino, Isabella Lorenzetti, Elisa Maria Stroppa, Elisa Anselmi, Elena Zaffignani, Patrizia Mordenti, Rosa Porzio e Livia Bidin, Luigi Cavanna e Massimo Ambroggi. Numeri e nomi di cui un reparto delicato come quello di Oncologia ed Ematologia può ben vantarsi. Melissa Minò


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VIVIPIACENZA

“Tra le braccia di Fritz”, Lenti presenta il suo libro “Tra le braccia di Fritz – La mia bella estate col cancro” è il libro in cui Antonella Lenti racconta la sua esperienza con la malattia vissuta nel 2011 e che verrà presentato sabato 16 marzo alle 17 presso la Serra di Palazzo Nasalli Ghizzoni. E’ il diario puntuale che descrive stati d’animo, ansie, cure, relazioni sociali, la scoperta di una nuova se stessa. “Al cancro ho dato un nome – scrive l’autrice nel retro di copertina – ironizzando sul fatto che per tanto tempo, mio malgrado, ho dovuto fare coppia fissa con lui che è stato per molto tempo presente nella mia vita. Ora quel Fritz, il cancro, è uscito di scena e mi ha cambiata profondamente. Ora il racconto, il diario con Fritz chiude il sipario che si era aperto nel

2011 quando si era accasato nel mio corpo armato di tutto punto”. Parlare della propria malattia, socializzarla, metterla in circolo fa bene a se stessi e fa del bene. E’ da questa convinzione che è nato questo racconto in prima persona in cui l’autrice non ha trascurato neppure gli aspetti più personali e intimi. “Alla fine di questo lungo percorso il racconto della storia con Fritz ha un sapore liberatorio che mi auguro possa servire alle persone che leggeranno questa storia”. Coordina l’incontro - organizzata dalla Libreria Fahrenheit - Eleonora Bagarotti, giornalista di Libertà Intervengono il professor Luigi Cavanna, primario di Oncologia dell’ospedale di Piacenza, e la dottoressa Michela Monfredo, psicologa.

Allestimento da film noir per la Tosca di Puccini Venerdì 15 e domenica 17 marzo per la stagione lirica del Municipale Prosegue l’omaggio al librettista piacentino Luigi Illica in occasione del centenario della morte (1919-2019), con Tosca di Giacomo Puccini. Venerdì 15 marzo alle 20.30 e domenica 17 marzo alle 15.30, l’opera andrà in scena nell’ambito della Stagione Lirica 2018/2019 del Teatro Municipale di Piacenza, realizzata in coproduzione con il Teatro Regio di Parma e il Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena. Tosca come un film noir: l’amatissima opera pucciniana si vedrà nello storico allestimento del Teatro Regio di Parma che porta la firma del regista Joseph Franconi Lee, ideato nel 1998 da Alberto Fassini, celebre allievo di Luchino Visconti, ormai un “classico” portato con successo sui palcoscenici di

AGENDA

tutto il mondo. Uno spettacolo in bianco e nero, quasi un thriller di Hitchcock, squarciato da pochi e intensi colori e ad alto effetto scenico, pronto a rinnovare il dramma di Tosca, Cavaradossi e Scarpia. Sul podio, al suo debutto in Tosca, il giovane direttore Sesto Quatrini, classe 1984, affermato nei maggiori teatri italiani e internazionali. Quatrini dirigerà l’Orchestra Filarmonica. Ad affiancarli il Coro del Teatro Municipale di Piacenza preparato da Corrado Casati e le Voci bianche del Coro Farnesiano piacentino istruite da Mario Pigazzini. Ad interpretare il ruolo di Tosca sarà il soprano Susanna Branchini: Cavaradossi sarà Stefano La Colla, tra i tenori più interessanti nel panorama lirico internazionale. Info: www.teatripiacenza.it

Piacenza - Matinées del Nicolini, arrivano i concerti-scambio Al via le “Matinées del Nicolini”, rassegna di concerti della domenica (con inizio alle ore 10.30) che in questo ciclo vedrà sul palco studenti da Conservatori di altre città. Primo appuntamento domenica 17 marzo: si esibiranno Martino Tubertini (fagotto) e Morgana Rudan (arpa) dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Achille Peri”-“Claudio Merulo” – Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti. In programma, “Romance op. 51” (trascrizione di Anna Loro e Giorgio Versilia) di Camille Saint-Saëns (1835-1921), “Introspection” di Howard Baer, “Impromptu - Caprice op. 9 per arpa sola” di Gabriel Pierné (1863-1937), Duo n. 1 di Théodore Labarre (1805-1870), “Partita per fagotto solo” di Gordon Jacob (1895-1984), “Chant d’Arrière-Saison” di Bernard Andrès (1941). Piacenza - Auto&moto d’epoca, Moto bike show, Mondoelettronica.net Il 16 e 17 marzo Piacenza Expo si fa in tre: mostra mercato di auto e moto d’epoca, esposizione di abbigliamento e accessori moto, mostra mercato nazionale dell’elettronica, informatica, radiantismo, con area dedicata al mercatino dei radio-amatori. Piacenza - “A nudo il re” al San Matteo Per la rassegna “Teatro e oltre” sabato 16 alle ore 21 al Teatro San Matteo il Cantiere Simon Weil porta in scena “A nudo il re”. Piacenza - Pomeriggi da favola Sabato 16 alla Biblioteca Ragazzi Giana Anguissola, ore 17, letture animate per bambini 0-6 anni.

Regalo di Natale, dal cinema al teatro Uno dei più bei film di Pupi Avati, lucido, amaro, avvincente. Cinque attori di grande livello, Gigio Alberti, Filippo Dini, Giovanni Esposito, Valerio Santoro e Gennaro Di Biase, ce ne restituiscono la vicenda ai tempi dell’attuale crisi economica, diretti con maestria da Marcello Cotugno. Lo spettacolo è “Regalo di Natale”, che vedremo al Teatro Municipale di Piacenza martedì 19 e mercoledì 20 marzo alle ore 21, per la Stagione di Prosa “Tre per Te”. L’adattamento teatrale del film di Avati è di Sergio Pierattini, scenografie sono di Luigi Ferrigno, i costumi di Alessandro Lai e le luci di Pasquale Mari. “Regalo di Natale” è una produzione La Pirandelliana. Quattro amici di vecchia data, Lele, Ugo, Ste-

fano e Franco, si ritrovano la notte di Natale per giocare una partita di poker. Con loro vi è anche il misterioso avvocato Santelia, un ricco industriale contattato da Ugo per parte-

cipare alla partita. Franco è proprietario di un importante cinema di Milano ed è il più ricco dei quattro, l’unico ad avere le risorse economiche per poter battere l’avvocato, il quale tra l’altro è noto nel giro per le sue ingenti perdite. Tra Franco e Ugo però, i rapporti sono tesi; la loro amicizia, infatti, è compromessa da anni, al punto tale che Franco, indispettito dalla presenza dell’ormai ex amico, quasi decide di tornarsene a casa. La sola prospettiva di vincere la somma necessaria alla ristrutturazione del cinema lo fa desistere dall’idea. La partita si rivela ben presto tutt’altro che amichevole. Sul piatto, oltre a un bel po’ di soldi, c’è il bilancio della vita di ognuno: i fallimenti, le sconfitte, i tradimenti, le menzogne, gli inganni.

Mostra Annibale, ultimi giorni Domenica pedalata storico-ambientale Ultimi giorni per visitare, a Palazzo Farnese, “Annibale. Un mito mediterraneo“, la mostra che ripercorre l’epopea del grande condottiero cartaginese. Fino a domenica 17 marzo, l’esposizione, curata dal professor Giovanni Brizzi, accademico italiano e massimo esperto di Annibale, condurrà il pubblico in un viaggio nella storia del Mediterraneo all’epoca delle Guerre Puniche, attraverso la vicenda dell’uomo che osò sfidare Roma. Proprio domenica 17 marzo, si terrà una delle iniziative collaterali alla rassegna: la pedalata storico-ambientale nei luoghi in cui si tenne la battaglia del Trebbia, organizzata dalla Fondazione di Piacenza Vigevano, in collaborazione con l’Associazione Velolento. La partenza sarà alle ore 10.30 da Palazzo Farnese (ritrovo alle ore 9.30) a Piacenza; il percorso di 50 km toccherà i luoghi simbolo di questo avvenimento, ovvero il sito dove sorgeva l’accampamento cartaginese, a Sarturano, quello romano, ad Ancarano di sotto, oltre ovviamente

al campo di battaglia a Canneto di Sopra. Esiste anche la possibilità di percorrere un itinerario ridotto di 30 km, con deviazione a Costa, in direzione Canneto, e ritorno passando per Gossolengo.
 Il costo di partecipazione è di €10,00, comprensivo di assicurazione e ristoro.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 349.7026894; velolento@gmail.com.

Piacenza - Fiera di S. Giuseppe Domenica 17 per tutto il giorno in via Campagna mercanti di qualità nella tradizionale fiera di bancarelle. Piacenza - Feste al Museo Domenica 17 dalle ore 16 alle 17 presso i Musei Civici di Palazzo Farnese, laboratori ludico creativi gratuiti per bambini dai 5 ai 10 anni dal titolo “Cavalieri ed eroi”, sul tema della Festa del papà.

“Cosa vuoi fare da grande?” Lettura scenica al Teatro Gioia “Cosa vuoi fare da grande?”. Una domanda che è una tappa obbligata nel viaggio dalla gioventù all’età adulta. Cercheranno di dare una loro risposta, attraverso il linguaggio del teatro, gli studenti della classe III scientifico E del Liceo “Gioia” di Piacenza con la lettura scenica “Cosa vuoi fare da grande?”, esito di un laboratorio teatrale intensivo di Teatro Gioco Vita condotto da Nicola Cavallari. Appuntamento venerdì 15 marzo alle ore 20.30 al Teatro Gioia di Piacenza. La performance è inserita nella rassegna Pre/Visioni proposta da Teatro Gioco Vita e Associazione Amici del Teatro Gioco Vita con il sostegno della Fondazione di Piacenza e

Vigevano e dedicata ai giovani artisti delle scuole di teatro, ai laboratori e alle azioni teatrali. “Cosa vuoi fare da grande?” è una creazione collettiva della classe, con la supervisione artistica di Nicola Cavallari. In scena Maria Bellazzini, Sara Benvenuto, Simone Bussolo, Laura Caldana, Matteo Castignola, Alice Chiozza, Martina Lardone, Giulia Longinotti, Giada Losi, Michele Maserati, Nicolò Mori, Alen Nelaj, Matteo Rancati, Isotta Rebecchi, Antonino Rubino, Pietro Sesenna, Paola Traversi, Martina Vida, Francesco Zanelli. Staff tecnico Alessandro Gelmini (luci) e Davide Giacobbi (macchinista).


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Jazz Fest, al Nicolini uno dei padri del jazz europeo Sabato 16 marzo il saxofonista John Surman in trio con Ayres e Waring Il Piacenza Jazz Fest prosegue a pieno ritmo: assolutamente da non perdere l’occasione di ascoltare dal vivo sabato 16 marzo alle 21.15 presso il Conservatorio Nicolini di Piacenza, in una delle sue ormai rare apparizioni, John Surman, uno dei più prestigiosi e innovativi saxofonisti di sempre, uno che ha fatto la storia del Jazz degli ultimi cinquant’anni e che a 75 anni continua a stupire per la sua verve compositiva e la sua freschezza interpretativa. Questo mito del Jazz mondiale si esibirà in trio con il pianista Nelson Ayres e il vibrafonista Rob Waring. Nel pomeriggio alle 17.00 nel nuovo auditorium del Con-

servatorio conferenza del musicologo Stefano Zenni dal titolo “What a wonderful voice” sulla rivoluzione canora messa in atto da Louis Armstrong. Nel pomeriggio di domenica 17 marzo nella piazzetta del Gusto del Centro Commerciale Gotico si terrà il secondo appuntamento della rassegna “Il Jazz al centro – Aperitivo swing” con la TnB Swing Band. Sempre il 17 marzo ma alle ore 18.00 al Milestone con ingresso libero verrà proiettato “Fisarmoniche”, un docu-film che racconta la vita e la musica del fisarmonicista Enio Scolari, recentemente scomparso, che visse a Piacenza. Info: www.piacenzajazzfest.it

La Bottega della Giselda, la fama della sua coppa supera i confini piacentini Per dirla tutta, da molto tempo Sariano di Gropparello è identificato così, d’acchito, come il borgo della Bottega della Giselda. Un caso esemplare di come un luogo d’eccellenza – la bottega – riesca a contrassegnare in modo positivo una località. E in effetti la buona fama della Bottega, paradiso per gourmets, ha ormai superato i confini del Piacentino. Prima è arrivato il premio-riconoscimento di “Bottega del Gusto” alla manifestazione “Golosaria” di Milano, poi la consacrazione nelle pagine di Bell’Italia (con articolo a firma dello specialista Paolo Massobrio). Flavio Carini, figlio di quella Giselda che dà il nome alla bottega, ha proseguito con costanza e ottimi risultati l’arte di condurre il negozio, nonché la meticolosa sapienza norcina, entrambe preziose eredità di famiglia. Nel suo negozio ci sono i prelibati salumi della tradizione piacentina: la coppa (straordinaria), il salame, la pancetta, i ciccioli e i cacciatorini, i culatelli in cotenna e la briciolona. Una qualità che parte da lontano: ogni settimana, nella stagione invernale, vengono selezionati i migliori capi suini, determinanti per garantire gli insaccati più saporiti. Nel periodo della macellazione (ottobre-febbraio) si trovano i prodotti freschi: cotechini, salamelle e ciccioli. Per il prodotto stagionato, la Bottega della Giselda offre salame, pancetta e coppa, con particolare attenzione a quest’ultima, la coppa piacentina, della quale Flavio è il primo sostenitore e uno degli ultimi baluardi della norcineria, gloriosa tradizione piacentina forse sottovalutata. “La coppa di qualità che noi piacentini siamo in grado di confezionare – sottolinea Flavio – dovrebbe travalicare i confini provinciali e conquistare i mercati che merita. Questo è il mio auspicio”. Un auspicio condiviso da tutti coloro che vedono nell’enogastronomia un volano di crescita del nostro territorio, capace di far tesoro di abilità e sapienza antiche. Come quelle della signora Giselda, la madre di Flavio: “Mia mamma è sempre stata la colonna del negozio, grande donna e grande lavoratrice. Per i suoi clienti teneva aperto anche di notte”. Così il figlio, non senza commozione, ricorda colei che ha legato il suo nome a questa bottega storica (è aperta dal 1929), bottega oggi riconosciuta come presidio territoriale. Ora in negozio c’è Gianfranco, figlio di Flavio, che porta avanti la tradizione di famiglia. Le squisitezze della norcineria sono affiancate e accompagnate dal buon pane locale e da un’interessante selezione di prodotti caseari: dal Parmigiano alle caciotte ai formaggi freschi dei piccoli produttori della Val Vezzeno. Nella foto al centro Flavio Carini

Giornale indipendente: distribuito gratuitamente nella città di Piacenza e nei comuni limitrofi attraverso espositori posti nei luoghi di aggregazione e passaggio. Direttore responsabile: Giuseppe De Petro. g.depetro@corrierepadano.it

Editore: Sumarte S.R.L. Largo Erfurt, 7 29122 Piacenza Tel. 345 8004819 www.corrierepadano.it Pubblicità Sumarte S.R.L Pubblicità 29122 Piacenza Largo Erfurt,7 Tel. 335 5620636 E-Mail: infosumartepubblicita.it Stampa: FDA Eurostampa Srl Borgosatollo (BS) Registrazione Tribunale di Lodi n.162 in data 20/07/1983

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Grana Padano la Dop più venduta Pedretti: “Gran Riserva sarà il futuro”

Spettacolo per bambini e famiglie al Teatro Duse

Il vice presidente di Confcooperative non ha dubbi: “La qualità ci premierà” A poche ore dall’accordo sul prezzo del latte di pecora siglato in Sardegna, dopo una forte contrapposizione tra i pastori e le aziende di trasformazione, un altro camion è stato assaltato e dato alle fiamme. Una situazione che fatica a rientrare nella normalità a causa delle troppe lacerazioni sofferte e poi ricomposte al tavolo di un confronto dove ha trovato una prima convergenza, ma ancora insufficiente, passaggio ineludibile verso la normalizzazione dei rapporti con il mercato del latte e del pecorino. Mentre tonnellate di latte caprino venivano versati sulle strade delle Sardegna evidenziando una situazione completamente fuori controllo, sui mercati mondiali per contro si continuano a registrare performance di primissimo interesse della filiera del Grana Padano. La Fiera Agricola di Cortemaggiore, tenendosi a pochi giorni dalle analisi di fine esercizio, è sempre stata l’occasione per analizzare lo stato di salute della nostra produzione alimentare di punta e di tutto il comparto agricolo piacentino. Anche quest’anno i risultati ottenuti sono di primissimo piano L’anno ha chiuso con una produzione di quasi 5 milioni di forme il Grana Padano, confermandosi il prodotto Dop più consumato del mondo. “Una tendenza positiva che trova riscontro anche nelle esportazioni che nei primi 9 mesi del 2018 hanno fatto segnare un incremento del 5,4%.” Conferma Giancarlo Pedretti presidente della Latteria Sociale Stallone vicepresidente di Confcooperative. Bene anche gli acquisti delle famiglie italiane aumentate del 4,6% e della ristorazione con +7%. Risulta poi a due cifre, con +10%, la crescita delle vendite del prodotto ‘grattugiato’ tutte destinate all’export. “Il successo dei consumi - spiega poi Pedretti - è dettato da tre fattori: il prezzo conveniente proposto dalla Grande Distribuzione ai consumatori, la crescente qualità di un formaggio percepito come un prodotto assolutamente naturale tra i meno grassi sul mercato, realizzato con vacche nutrite pressoché solo con foraggi e alimenti del nostro territorio e, infine, il Piano Produttivo con una quantità correlata ai consumi e adeguate risorse aggiuntive per promozionare fuori Italia le crescite

produttive”. Pedretti ha sottolineato infine l’incremento del 32% delle forme ‘Grana Padano Riserva’ rispetto al 2017 che testimonia come il consumatore apprezzi prodotti d’eccellenza. “Questi primi dati del 2019 - ha concluso il vicepresidente di Confcooperative fanno guardare con ottimismo al nuovo anno”. Pedretti ha poi sottolineato come i piani produttivi del Consorzio si siano dimostrati validi e soprattutto come viene garantita una puntuale attività di controllo perché non vengano superati a danno dell’equilibrio di tutto il comparto. Crescono i numeri, ma le novità emerse dall’Assemblea del Consorzio riguardano anche il disciplinare mirato ad ottenere sempre migliore qualità per un mercato in crescita. Il nuovo piano produttivo premierà, in particolare chi produrrà qualità, concedendo una percentuale superiore di quota produttiva a chi rispetterà parametri qualitativi in misura maggiore. Tra le novità presentate al Congresso dal presidente del Consorzio Grana Padano Nicola Cesare Baldini ci sono anche i nuovi criteri nella valutazione tecnica del formaggio “basati su indicatori organolettici che

completeranno il processo. Con esperti del Consorzio che stileranno un’analisi di tali parametri, poi validata dall’Istituto Zooprofilattico. L’obiettivo è quello di garantire in modo ancora più severo il consumatore rispetto alla qualità assoluta del nostro formaggio”. Innovazioni che riguarderanno anche il disciplinare di produzione, sempre più rispettoso dell’animal welfare e dell’ambiente. “Abbiamo definito alcuni impegni di modifica – puntualizza Baldrighi –, ad esempio: un adeguamento nell’alimentazione delle bovine; l’introduzione della valutazione annuale di tutti gli allevamenti con possibilità di certificazione dei caseifici per ottenere il claim ‘Benessere animale in allevamento’ sul Grana Padano DOP; l’individuazione delle azioni di miglioramento e tempi di adeguamento per le stalle che non raggiungono il punteggio minimo previsto; la valutazione come possibile requisito nel Disciplinare di Produzione. Nella foto a sinistra, Giancarlo Pedretti, vicepresidente di Confcooperative

Domenica 24 marzo alle ore 16 spettacolo per bambini e famiglie al Teatro Eleonora Duse di Cortemaggiore. In scena “Rifiuti a manovella”, produzione PKD - Piacenza Kultur Dom, che vedrà sul palco Filippo Arcelloni (foto qui sopra). Ci si interroga e si riflette su molte questioni: dove finiscono gli avanzi del pranzo e della cena, i giornali, le bottiglie di vetro, le scatolette di metallo e i contenitori di plastica? Quanti chili di rifiuti produco io ogni anno? Quanti il mio gatto? Quanto spazio occupano? Perdono la vita disperdendosi in terra e in cielo, oppure riappaiono con una nuova forma per ritornare tra noi? “Rifiuti a Manovella” è una narrazione sul riciclaggio dei rifiuti: la storia di un bidone della spazzatura, Arturo Polimero, e del suo incontro in un bosco con un bambino che, commosso dal suo triste destino, decide di aiutarlo. Arturo Polimero per alcuni suoi peccati di “gola” ha violato “la Regola del Riciclaggio”, la condanna che il Re degli Spazzini gli ha inflitto è di aggirarsi nel bosco fino a quando non incontrerà il Totem del Riciclaggio, solo risolvendo i suoi indovinelli potrà ritornare alla sua vita e nella sua casa. Affrontando diverse avventure i due protagonisti arrivano ad incontrare il Totem del Riciclaggio, rispondendo ai suoi indovinelli riusciranno a riciclare tutti i rifiuti del sacchetto per poi salutarsi a lasciarsi ad una prossima avventura. Tutti gli oggetti presenti nella storia sono stati realizzati con materiale riciclato.

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Razza frisona in mostra: importante ritorno per la Fiera di San Giuseppe

Appuntamento a Cortemaggiore dal 14 al 18 marzo per l’edizione numero 539 della kermesse. Eventi ed iniziative tra tradizione e novità

Appuntamento a Cortemaggiore per la grande Fiera di San Giuseppe, che si svolgerà dal 14 al 18 marzo: tradizione, novità ma anche ritorni, come la mostra dedicata alla vacca frisona. Un evento che fino a qualche edizione fa era il “cuore” della manifestazione, per poi mancare negli ultimi anni. Per il 2019 Araer, l’Associazione Regionale Allevatori Emilia-Romagna, organizzerà invece nuovamente la mostra, in collaborazione con Anafij (Associazione Nazionale Allevatori della Razza Frisona e Jersey Italiana). Una rassegna interprovinciale: dodici le aziende piacentine che hanno aderito, tre le parmensi. Le prime sono: Enrico e Marco Zanelli, Giacomo e Franco Repetti, Bergamaschi società agricola, Azienda agricola Colombarone di Bruschi, Azienda CàNova di Fermi, A.M.A, società agricola di Burgazzi, Azienda Lungotorre di Minardi, Azienda Bassi Mario, Rino Pedretti e i figli Cesare e Giancarlo, Antonio Bollati e figli, Villa Giardino dei fratelli Bersani e Allevamento Nure; le seconde: l’azienda agricola di Mariangela D’Onghia, Carlo Mozzi Carlo e la società Tenuta Rimale. Sabato 16 arriveranno gli animali, mentre il concorso vero e proprio si svolgerà domenica 17 dalle ore 8.30. In gara, circa quarantacinque esemplari in varie categorie, dai giovani animali alla vacca frisona

adulta. Un giudice professionale confronterà i diversi esemplari in gara giudicandone vari elementi della struttura morfologica.

Padano “Agricoltura Piacentina tra opportunità e problematiche” interverranno il Sen. Vallardi, presidente della commissione agricoltura in Senato, e i Presidenti delle Associazioni Agricole Provinciali

IL PROGRAMMA DELL’EDIZIONE 2019 Ecco uno sguardo a trecentosessanta gradi sul ricco calendario di eventi della Fiera di San Giuseppe.

Ore 16:30 Sfilata del gruppo bandistico “La Magiostrina” per le vie del centro Ore 17:00 Piazza Patrioti: inaugurazione del Festival del Grana Padano terza edizione

GIOVEDI’ 14 MARZO Ore 21:00 Teatro E. Duse: presentazione del libro “semplicemente buono: è di PIACENZA sulla nostra tavola i segreti per una vita sana” con il prof. Fabio Fornari e Giorgio Lambri VENERDI’ 15 MARZO Ore 20:00 8ª Edizione Concorso “Re del Grana” presso refettorio Convento Francescano SABATO 16 MARZO Ore 10:00 Apertura stands fieristici lungo le vie del paese Nel chiostro del Convento Francescano: 4ª edizione del Corte Food – fiera del gusto con vendita e somministrazione di specialità enogastronomiche Ore 11:00 Sala riunioni Banca di Piacenza: apertura mostra d’arte collettiva dedicata alla “Donna” e “Grande mostra di Riviste illustrate della Moda Francese e

Ore 17:30 Sala consiliare del Municipio: incontro con gli espositori Ore 20:30 Sfilata Trattori d’Epoca per le vie del Paese Italiana degli anni 1800 / inizi 1900” ed esposizione di modellini dell’Arma dei Carabinieri del collezionista Giuseppe Elio

Ore 14:00 Piazza del crocifisso:

Presso la Banca di Piacenza diverse mostre, tra cui la collettiva dedicata al mondo femminile Poletti

Mercatino dei Creativi

Ore 11:30 Circolo culturale Hostaria delle Immagini: inaugura-

Ore 16:00 Piazza Patrioti: presso lo stand del Festival del Grana

Cultura del benessere al Teatro Duse Giovedì 14 al Teatro Eleonora Duse di Cortemaggiore appuntamento alle ore 21 con la cultura del benessere: presentazione del libro “Semplicemente buono: è di Piacenza” (Edizioni Tep) di Fabio Fornari, Giorgio Lambri, alla presenza degli autori.

Ore 21:00 Piazza Patrioti: lo shopping Corte presenta “Moda in Fiera” sfilata di moda a cura dei commercianti di Cortemaggiore DOMENICA 17 MARZO Ore 8:30: Mostra dedicata alla vacca frisona, con premiazione. Ore 10:00 Inaugurazione ufficiale della fiera con partenza da L.go Umberto: Macchine agricole, Industriali, Trasporto, Edilizia, Ambiente, Artigianato, Commercio Arte XIX Edizione Mostra Macchine

Accoglienza della autorità e dimostrazione dell’arte Norcina a cura dell’ IPAS Marcora di Cortemaggiore Ore 10:30 – 14:00 – 16:30 c/o il Convento Francescano, durante il Corte Food “Impariamo a fare il formaggio con Pietro e Martino” laboratorio per bambini per scoprire e imparare l’arte casearia Ore 15:30 Piazza Patrioti: gara di taglio a spacco del formaggio Grana Padano, premiazione del disegno vincitore del concorso dei disegni dei bambini, incoronazione del “Re Grana” LUNEDI’ 18 MARZO ORE 17:30 Sala Consiliare del Municipio: premiazione del concorso “Le Vetrine di Corte” dal tema “Le eccellenze di Cortemaggiore” 26/27/28 MARZO Dalle ore 15:00 al Tetro E. Duse: seconda edizione estival “Perimetro dell’Occidente: di chi è la Terra?” tre giornate dedicate al paesaggio, all’architettura, all’arte.

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zione della mostra personale del maestro Rodolfo Bersani

Agricole d’Epoca Ore 10:15 Piazza Patrioti: Inaugurazione III edizione del Grana Padano Festival

I grandi classici delle tavole piacentine - dai salumi Dop e il Grana Padano fino a tortelli e “pisarei”, con tutte le particolarità di una filiera enogastronomica ricchissima - sono i grandi protagonisti di questo libro, con attenzione agli elementi di salubrità presenti nella tradizione piacentina. Gli ingredienti del territorio, simbolo di qualità, vengono accuratamente descritti e spiegati nel volume, che si avvale della prefazione di Oscar Farinetti.


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Pizza del Magnifico, prima De.Co magiostrina Si chiama “Pizza del Magnifico” ed è la nuova, nonché prima, Deco di Cortemaggiore. Farcita con pomodoro, mozzarella, scalogno e Grana Padano - tutti ingredienti del territorio a chilometro zero - è dedicata alla famiglia Pallavicino, fondatrice di Cortemaggiore con Rolando detto il Magnifico. Questa pizza ha ottenuto il riconoscimento dall’amministrazione comunale di Cortemaggiore che ne ha certificato la stretta appartenenza al territorio e alla sua comunità. E’ stata infatti costituita una commissione (presieduta dal sindaco Gabriele Girometta e composta dalla responsabile comunale Carmen Parenti, dal ristoratore Enrico Cò, dal commerciante Mario Zaffignani e dall’esperta in agroalimentare Mariagrazia Moia) che resterà in carica fino al termine del mandato elettorale del sindaco. Nel dettaglio, la ricetta della pizza del Magnifico prevede ingredienti genuini e locali, come la farina di Gragnano, il pomodoro di Podenzano, la mozzarella di Pontenure, lo scalogno di San Pedretto e ovviamente il grana padano, a scaglie sottili e stagionatura di 16 mesi, proveniente dai caseifici del territorio (precisamente dal circuito del concorso “Re del Grana” che annualmente si svolge all’interno della Fiera di San Giuseppe).

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Tartufo, olio umbro, zafferano: “Corte Food” più ricca che mai

Quarta edizione della mostra-mercato enogastronomica, con specialità piacentine e italiane: novità, il mercatino dei creativi. Tornano i mastri casari Quarto anno consecutivo per Corte Food, la manifestazione enogastronomica che trova spazio all’interno della Fiera di San Giuseppe, organizzata dall’Associazione Turistica di Cortemaggiore. Complice il successo delle tre edizioni precedenti – ciascuna ha contato circa seimila presenze – la kermesse torna rinnovata e con una ricca proposta enogastronomica proveniente da varie regioni dello Stivale. Appuntamento, quindi, con l’enogastronomia di qualità sabato 16 e domenica 17 marzo nel Chiostro quattrocentesco del Convento dell’Annunziata, per le intere giornate. Una mostra-mercato, ma non solo: “Oltre agli espositori che propongono degustazione e vendita dei propri prodotti – racconta Luca Tacchini dell’Associazione Turistica magiostrina – ci saranno anche proposte di street food da consumare in loco, negli appositi tavoli allestiti. Ad esempio, ci sarà uno stand dal bresciano che proporrà grigliate di carne di vario tipo. In generale arriveranno produttori dalla Val d’Aosta fino alla Calabria”. Non mancheranno le merceologie più amate a cura dei circa cinquanta espositori che parteciperanno a Corte Food 2019: formaggi di Piemonte e Val d’Aosta, salumi tipici piacentini e parmensi, vini

rente per una soddisfacente esperienza di degustazione”. Tornano, dopo la pausa dello scorso anno, anche i mastri casari del cremonese che faranno dimostrazione di produzione del formaggio: una pratica artigianale, ormai di ‘una volta’, che sarà affascinante riscoprire. Per i più piccoli, ci saranno infine i laboratori per bambini da cinque anni in su: i casari non solo mostreranno loro come si ottiene il formaggio, ma gli faranno anche lavorare la cagliata per poi creare un piccolo prodotto caseario. L’attività si svolgerà all’interno del chiostro in tre turni da

piacentini e toscani, pasta fresca, tipico Batarò di Pianello, olio umbro, zafferano, prodotti a base di tartufo, riso, caffè, conserve, marmellate e cioccolato artigianale. Tante tipicità accomunate dalla massima qualità della merce proposta: dal produttore al consumatore, con positive ricadute sul rapporto qualità/prezzo, tagliando tutta la filiera del trasporto e dell’intermediazione. “Anche quest’anno i visitatori po-

quindici partecipanti ciascuno, alle ore 10.30, 14 e 16.30. Costo iscrizione: 3 euro a bambino, prenotazione obbligatoria al numero 366.3065722. “Novità del 2019 – conclude Luca Tacchini – è il mercatino dei creativi che si svolgerà sabato pomeriggio e domenica per l’intera giornata, collateralmente a Corte Food. Lo spazio sarà quello del Piazzale del Crocifisso, dietro la Chiesa: ci saranno artigiani con

Alla mostra-mercato parteciperanno produttori dalla Val d’Aosta fino alla Calabria tranno degustare le varie proposte nella suggestiva cornice del Chiostro, al cui centro verrà posta una struttura in cui troveranno spazio tavoli e panche”, prosegue Tacchini. “Corte Food, dal suo esordio, cerca di valorizzare l’eccellenza enogastronomica italiana attraverso un’attenta selezione dei produttori e dei prodotti, l’organizzazione di iniziative interessanti per la comunità e la volontà di offrire un servizio fornendo tutto l’occor-

vari manufatti, tutti rigorosamente realizzati a mano”. Quella della mostra-mercato enogastronomica è una tradizione della Fiera di San Giuseppe magiostrina, tenendosi da oltre quarant’anni: prima con il nome di “Mermeg”, organizzata dalla precedente Pro Loco, e da quattro anni a questa parte nella formula di Corte Food, realizzata invece dalla locale Associazione Turistica.


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Tredici caseifici si contendono il titolo di “Re del Grana” Cortemaggiore scalda i motori per l’edizione numero otto del Concorso “Re del Grana”, indetto da Comune e Consorzio del Grana Padano: appuntamento venerdì 15 marzo alle ore 20 presso il refettorio del Convento, dove una giuria di esperti valuterà “al buio” i caseifici in lizza, compiendo nel corso della gara ben oltre 800 momenti di valutazione. Al termine ci sarà una degustazione dei formaggi in concorso e di alcuni piatti tipici del territorio a base di Grana Padano. A contendersi il titolo in due categorie (16-18 mesi e 20-22 mesi) saranno tredici caseifici del territorio. Per entrambe le categorie parteciperanno: Soc.Agr. Coop Santa Vittoria (Carpaneto), Latteria

Sociale Coop Stallone (Villanova sull’Arda), Industria Casearia Colla Paolo srl (Rottofreno), Caseificio Agri Piacenza Latte (Cortemaggiore), Caseificio Borgonovo (Monticelli d’Ongina), Caseificio Canalone (Cortemaggiore), Caseificio

Cooperativo Casa Nuova Scarl (Cortemaggiore), Caseificio sociale Val Tidone (Borgonovo Val Tidone), Caseificio Contini di Contini Damiano (Castell’Arquato), Caseificio Soc. Baselica Duce a.r.l (Fiorenzuola d’Arda), Lattegra Industria Casearia SpA (Gragnanino di Gragnano Trebbiense). Per la categoria 16-18 ci sarà anche il Caseificio cooperativo Casa Nova (Besenzone), mentre per la 20-22 la ditta Caseari Dall’Aglio snc (Vernasca). La serata sarà ad invito ma vedrà la premiazione dei produttori domenica 17 in piazza Patrioti, rientrando nel più ampio programma della Fiera di San Giuseppe che giunge quest’anno alla 539esima edizione.

Al Grana Padano Festival si parla di presente e futuro dell’agricoltura

Convegno il 16, ma anche tanta convivialità nella terza edizione della kermesse Il Festival del Grana Padano torna ad essere un appuntamento fisso della Fiera di San Giuseppe a Cortemaggiore: clou di questa terza edizione domenica 17 con la premiazione del Concorso “Re Grana”, in programma nella serata di venerdì 15 marzo; ma saranno premiati anche i bambini delle scuole elementari che si sono impegnati nella realizzazione di disegni a tema, tutti esposti per l’occasione all’interno dello stand del Festival. Nel pomeriggio, alle ore 15, inizierà la gara di “Taglio del chilo perfetto”, con premiazione del vincitore; in questa gara gli sfidanti dovranno tagliare a mano un pezzo di Grana Padano, come si faceva un tempo, cercando di ricavare un chilogrammo tondo. Ma gli appuntamenti iniziano già sabato 16 marzo quando, in Piazza Patrioti alle ore 16, prenderà il via il convegno dal

presenti. Sempre presso lo stand del Festival del Grana Padano sarà presente il Consorzio “Terre del Magnifico”, di recentissima costituzione, composto da quattro caseifici del territorio, uniti per promuovere e commercializzare il Grana Padano: Latteria sociale cooperativa Stallone di Villanova, Caseificio cooperativo Casa Nuova di Cortemaggiore, Società Cooperativa Latteria Sociale San Pietro in Corte di Castelvetro e Caseificio cooperativo Casnova di Besenzone.

titolo “Agricoltura piacentina tra opportunità e problematiche”, presso lo stand del Festival. Interverranno i presidenti delle associazioni agricole provinciali e il senatore Gianpaolo Vallardi, presidente della

9ª Commissione permanente agricoltura e produzione agroalimentare. Un’occasione per fare il punto sul comparto alla presenza del senatore che si confronterà in un dibatto rispondendo alle domande dei

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Associazione Turistica: “Fare di più e meglio” Non si ferma mai l’Associazione Turistica di Cortemaggiore, sodalizio molto attivo per promuovere il territorio magiostrino. Tante le iniziative in programma: “anche per il 2019 vogliamo riconfermare le feste realizzate lo scorso anno, con particolare attenzione a quelle che hanno avuto il miglior riscontro” ci racconta Luca Tacchini dell’Associazione Turistica. Alcuni esempi? “La festa di San Lorenzo, il 10 agosto scorso, ha visto un incremento dei partecipanti, complice la proposta: dopo tanti anni di assenza sono tornati i fuochi d’artificio, ma abbiamo proposto anche artisti di strada, con mangiafuoco, equilibristi; non sono mancati gli artigiani creativi. Insomma, una festa grande e molto coinvolgente, che quest’anno vogliamo sicuramente riproporre migliorandone appuntamenti e contenuto”. Altro momento molto atteso da Cortemaggiore e dintorni quello dei festeggiamenti settembrini (foto qui sopra), “la nostra festa per eccellenza, con la cena sotto i portici. Alla prossima edizione stiamo pensando di chiamare, per la sera del 14 settembre, un artista di fama nazionale”. Feste tradizionali, ma anche novità: “L’anno scorso abbiamo collaborato al Festival dell’anolino, nato nel 2017, a cura di Comune e Unione Commercianti; anche quest’anno si svolgerà la terza settimana di settembre ed è nostra intenzione proseguire ed incrementare la nostra collaborazione”. A metà giugno tornerà poi il Festival della pizza, nella cui edizione inaugurale del 2018 è stata creata la ricetta della “pizza del Magnifico”, oggi De.Co. magiostrina. Soddisfazione anche per gli spettacoli al Teatro Duse: “collaboriamo con il Comune di Cortemaggiore per questa rassegna, che nel giro di tre anni è passata da pochi spettacoli a ben quattordici appuntamenti, divenendo una vera e propria stagione”. Immancabile poi la rassegna estiva Corte show, che quest’anno affiancherà alle consuete proposte nel Chiostro dei frati anche intrattenimento musicale e cabaret (il tutto ancora in via di definizione). Non mancano infine le attività “extramagiostrine”: “uscite teatrali nelle platee milanesi, ma anche gite culturali e di svago: nel 2018 siamo stati sul Lago di Garda, poi a Locarno, mentre quest’anno andremo a Porto Venere (140 le iscrizioni, per ben tre pullman). Andremo poi a Matera per quattro giorni”.


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SCRITTO COI PIEDI di Cesare Raimondi

Ero soddisfatto del risultato. Vado per lavoro nel bresciano. Bastano due chiacchiere al bar per trovare Renato Mola. Quelli giovani come me, e magari anche quelli più giovani, potranno chiedersi: “E chi è Renato Mola?”. Ma è una domanda da porre sottovoce. Renato è il centravanti che ha costruito la Galleana. Non a fratazzo e cazzuola s’intende. Nella stagione 68/69, l’unica in cui veste il biancorosso, si vinse il campionato di C. Lui mise a magazzino 16 reti. Raggiungere la serie B, innescò uno scatenamento di eventi, tra cui la fabbricazione dello stadio nuovo. Scrivevo che ero soddisfatto del risultato. Poi chiamo a casa Mola. Risponde il bomber, chiedo se posso fare qualche domanda. Perplesso risponde: “Ancora?” Come ancora? La perplessità stavolta è mia. Renato spiega che il giorno prima lo hanno intervistato insieme a Piovani. Sono arrivato tardi. Sto già preparando le scuse per il disturbo, quando aggiunge “...e Baronchelli.” Non ho cuore di indagare se quest’ultimo fosse calciatore o ciclista, ma è un buon segno. Da noi Baronchelli non ne sono transitati, quindi è affare di Brescia. Dico che sono piacentino, che vorrei mi raccontasse quella stagione lontana 50 anni. Si riprende tutto il sacco di perplessità: “Ma guardi che di Piacenza non ho più niente”. Renato, non ha tenuto nemmeno i ricordi? A me servono solo quelli. Allora quelli ci sono.

14 marzo 2019

SPORT

Renato Mola, il centravanti che costruì la Galleana Nella stagione 68/69, l’unica in cui vestì il biancorosso, il Piace vinse il campionato di serie C

Cominciamo con i generici, parliamo della carriera? Parto nel Brescia. Arrivo in prima squadra, poi vado alla Tevere Roma. Da qui al Marzotto Valdagno dove in tre anni mi faccio conoscere bene. Soprattutto dal Piacenza, cui segnavo sempre. Canevari, il direttore sportivo, quando venne a comprarmi me lo disse: “Ti vogliamo perché ci fai troppi goal”. Vinciamo il campionato, sono un beniamino, mi sento sicuro della conferma. In estate sono coi compagni davanti alla Galleana per la foto di inaugurazione. Nel mercato invece mi cedono al Foggia. L’impatto fu disastroso. Volevo tornare e lo dissi. Maestrelli la sera mi chiudeva a chiave in camera. Temeva la fuga. Dopo Foggia gioco un anno a Livorno, dove ci fu mezzo fallimento societario. Trasferito quindi a Legnano, chiudo lì. In Toscana, nonostante i guai economici, fu una bella stagione. Piovani mi diceva che in sede, ci sono ancora esposte mie vecchie foto. Ma la Marzotto Valdagno era la squadra di quello che confezionava abiti? Uno tipo il signor Mapei di Sassuolo? Si era la squadra del conte Paolo. Mi aveva venduto al Vicenza con cui disputai un torneo all’estero. Allora era merce rara attraversare i confini. Giocai bene, segnando contro Eintracht Francoforte e PSV Ein-

Qui Renato si trasforma in stopper. “Mi scusi, lei non può ricordare, non ha l’età.” - Avrei aggiunto di aver letto un pezzo d’epoca, ma lo lascio proseguire. - “Il più bello è stato al sant’Elena col Venezia, una rovesciata in zona Cesarini. Sono arrivato solo secondo nella classifica dei cannonieri. Se non mi fossi fermato 2 mesi, l’avrei vinta. Tenga presente che non calciavo rigori e punizioni. I calci da fermo erano di Pestrin.

sentii proprio che ci volevano bene. Si ricorda dove abitava? Noi che venivamo da fuori eravamo all’albergo Cappello. Mi dicevano che c’è una banca in quell’edificio. Il “mi dicevano” indica che sente ancora qualcuno? Ho perso contatto con tutti. Il mio riferimento era capitan Favari. Andavamo molto d’accordo. Posso chiederle una cortesia? Mi piacerebbe poter salutare i piacentini di quella squadra. Me li trova? Posso provare, magari ci raduniamo per il Centenario. Non è più tornato “sul luogo del delitto”?

“Eravamo una squadra grintosa e il campo di Barriera Genova, bello compatto, era diventato il nostro fortino” dhoven tra l’altro. Nel mentre i commercianti di lane si fecero dispetti industriali. Il conte se la prese e negò il trasferimento. Mi toccò di tornare indietro. Molina era la mente, Mola il braccio armato. Il ‘68 significa rivoluzione: Mister Molina era un rivoluzionario o un grande interprete del catenaccio italico? Eravamo una squadra grintosa e il campo di Barriera Genova,

bello compatto, era diventato il nostro fortino. C’erano poi grandi interpreti come Pestrin, Stevan, Robbiati. Ho 75 anni, ma se vuole posso dirle a memoria quella formazione. E la dice: Ferretti, Grechi, Bozzao, Zoff, Favari, Bordignon, Stevan, Robbiati, Mola, Pestrin, Fracassa o Calegari In biancorosso mette a segno 16 reti. Qual’è stata la più bella? Ricordo …

C’è una foto molto bella sul libro dei 90 anni di Piacenza. Voi calciatori entrate in campo su una passerella in legno, ai lati vi cinge la folla gaudente. Nel mucchio spicca l’antenato del due aste, che allora si chiamava solo cartello, con una parola: “MOLA”. Mi racconta dei festeggiamenti promozione? Che momenti… Eravamo sotto la galleria della Borsa. La piazza Cavalli, piena ingolfata, aspettava. Quando uscimmo,

In città dice? Si, tanti anni fa per una partita tra vecchie glorie del Piacenza e della Juventus. Giocammo alla Galleana, fu la mia ultima volta in maglia biancorossa. Grazie Renato, vengo ancora a trovarla.

Nella foto, Renato Mola ai tempi del Piacenza

Nuoto: per la Vittorino vittorie e medaglie al Trofeo Città di Milano

OttimipiazzamentipergliatletiallenatidaGianniPonzanibbio,EmanueleMerisi,Gianluca Parenzan e Filippo Caprioli. Oro per Davide Molinelli, Nicola Vassena e Tommaso Martini Vittorie, medaglie e ottimi piazzamenti per gli atleti della Vittorino da Feltre scesi in vasca nei giorni scorsi alla piscina Samuele al 9° Trofeo Città di Milano. La selezione biancorossa allenata da Gianni Ponzanibbio, Emanuele Merisi, Gianluca Parenzan e Filippo Caprioli, formata da atleti delle varie categorie, si è infatti messa in luce nell’importante competizione agonistica meneghina conquistando tre medaglie d’oro, una d’argento e una di bronzo. Doppietta di medaglie per Davide Molinelli e per Nicola Vassena: Molinelli (categoria Ragazzi 2005) si è infilato l’oro al collo vinto nella gara dei 200 misti fermando il cronometro su 2’25”,14 e conquistando successivamente l’argento nei 100 farfalla con il tempo di 1’04”,88; Vassena (categoria Juniores) ha invece vinto la prova dei 200 dorso con un crono di 2’07”,73 arrivando poi terzo nella gara dei 100 dorso (590”,58). Medaglia d’oro anche per Tommaso Martini (Ragazzi 2005) nella gara dei 50 rana; l’atleta della Vittorino da Feltre ha infatti chiuso al primo posto della propria categoria con il tempo finale di 34”,37; per Martini anche

il quarto posto di categoria nei 100 rana (1’14”,63). Quarto posto ai piedi del podio anche per Tommaso Agosti (Ragazzi) nei 50 dorso (29”,73) e per Denise Subacchi (Juniores) che, nei 100 dorso, ha chiuso la propria gara con un crono di 1’10”,98; per Agosti anche la quinta posizione nei 100 dorso (1’03”,56) mentre Denise Subacchi ha fatto registrare l’ottavo tempo finale nei 50 dorso (33”,12). Quinto posto anche per Federico Gobbo (Ragazzi) nei

50 rana, con il tempo di 32”,02, che nei 100 rana ha successivamente fermato il cronometro su 1’10”,57. Buoni riscontri cronometrici, seppure giù dal podio, anche per Chiara Lazzari (Ragazzi) nei 100 dorso (1’13”,63) e nei 100 stile libero (1’08”,43).

Nella foto al centro, la squadra di nuoto della Vittorino; sopra a destra, la piscina Samuele di Milano

T R AT TO R I A


14 marzo 2019

CORRIERE MOTORI

Mobilità del futuro, spazio ad auto ibride ed elettriche

Ecobonus: dal 1° marzo premio a chi acquista un’autovettura pensando all’ambiente

Dal Dieselgate del 2015, il motore preferito degli automobilisti è stato messo sempre più a margine del mercato. A scatenare il caos gli scandali sulla manomissione delle emissioni nocive dei gas di scarico, puntualmente corrette dalle case automobilistiche in fase di test per ottenere l’omologazione dei propri modelli. Ora le istituzioni sono ancora più intransigenti verso questa tecnologia, che anche dopo i moderni rinnovamenti non sembra poter costituire una valida alternativa alla mobilità del futuro. La chiusura al traffico nelle grandi città è arrivata anche in Italia - a Milano e a Roma il blocco sarà operativo a partire dal prossimo anno mentre in Germania è addirittura passata ai piccoli comuni. L’unica via d’uscita per il Diesel

Corriere Padano

e per gli automobilisti, è la propulsione ibrida: non solo un’auto ibrida (benzina e elettrica) è preferibile al tradizionale motore a gasolio, ma stanno nascendo anche le ibride Diesel (gasolio e elettrica), che potrebbero dare una seconda vita a queste unità complesse. Anche se molte case automobilistiche hanno deciso di accelerare sull’auto elettrica, conclamata unica via per il lontano futuro green, l’ibrido rimane la migliore scelta per il presente e il prossimo futuro anche per la duttilità che consente questa tecnologia di propulsione. Le auto mild-hybrid infatti prevedono un piccolo motore elettrico che si ricarica automaticamente, recuperando energia durante le decelerazioni e che consente di

muoversi a zero emissioni sotto certe soglie di velocità. Le plug-in hybrid invece prevedono un’unità elettrica di maggiori proporzioni ricaricabile sia automaticamente che tramite la spina esterna presso le apposite colonnine: queste auto hanno un’autonomia per circolare esclusivamente in elettrico, e sono il futuro della propulsione, poiché il motore termico sarà sempre più di ausilio a quello elettrico, rovesciando le proporzioni. ECOTASSA 2019 E ECOBONUS Arrivano l’ecobonus, che premia chi acquista auto elettriche e ibride, e l’ecotassa che prevede un tributo da 1.100 a 2.500 euro in base alle emissioni di CO2 della vettura. L’Agenzia delle

Entrate ha pubblicato una risoluzione ad hoc con le prime indicazioni relative all’imposta sui veicoli inquinanti e sulle detrazioni fiscali per l’installazione dei punti di ricarica e la rottamazione di mezzi ad alte emissioni di CO2. L’ecotassa interessa soltanto le auto acquistate e immatricolate dal primo marzo fino al 31 dicembre 2021. Il suo importo è parametrato in base a 4 scaglioni di emissioni di CO2 e va versata tramite F24. L’imposta non è applicata ai veicoli per uso speciale come camper, veicoli blindati, ambulanze, veicoli con accesso per sedia a rotelle. Pronta anche la piattaforma on line per chiedere gli incentivi all’indirizzo ecobonus. mise.gov.it.

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Multa contestabile se l’autovelox è poco visibile Affinchè una multa Autovelox sia valida e non contestabile non basta che la postazione con l’apparecchio di controllo, posizionata a bordo strada, sia preceduta dal cartello di segnalazione previsto dalla normativa ma è necessario che il dispositivo e la pattuglia, presente sul posto, siano ben visibili dagli automobilisti che con i loro veicoli procedono sulla carreggiata. Ancora una volta la Corte di Cassazione interviene in difesa degli utenti della strada, dando la corretta interpretazione delle norme contenute nel Codice della Strada. Nel diffondere il testo integrale dell’ordinanza n. 6407, emessa dalla VI Sezione Civile e pubblicata il 5 marzo, il quotidiano di informazione giuridica dirittoegiustizia.it sottolinea: “se, come nella vicenda in esame, è messa in dubbio la chiara visibilità dell’apparecchio e degli agenti accertatori, la presenza del cartello stradale che segnala agli automobilisti il controllo dell’Autovelox non è sufficiente per dare solidità alla multa per eccesso di velocità”. Nel caso in oggetto, relativo a una contravvenzione elevata con un apparecchio di controllo della velocità in dotazione alla Polizia Stradale, il Tribunale di Livorno aveva accertato che il cartello di avviso della postazione era stato posto a distanza regolamentare ma non aveva valutato la visibilità del dispositivo e della pattuglia. Gli Ermellini, facendo riferimento anche a un proprio precedente pronunciamento in proposito, hanno ricordato come “la norma di cui all’art. 142 comma 6 bis C.d.S. specifica che ‘le postazioni di controllo (...) per il rilevamento della velocità devono essere (...) ben visibili’ e la necessaria visibilità della postazione di controllo per il rilevamento della velocità quale condizione di legittimità dell’accertamento, con la conseguente nullità della sanzione in difetto di detto requisito, è stata da ultimo affermata anche da questa Corte (Cass. 25392/2017, non massimata)”. Come sottolineano gli esperti della Giuffrè Francis Lefebvre, l’assenza di tale verifica rende discutibile e impugnabile la multa elevata. La sentenza esaminata è stata cassata e rimandata a un magistrato differente del Tribunale di Livorno: la nuova dovrà sostenere un approfondimento centrato proprio sulla presunta ‘non visibilità’ dell’Autovelox (da www.ansa.it)

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