Piazza Cittadella si rinnova: “Biglietto da visita per la città”

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Libertà, Pietro Visconti REDAZIONE sarà il nuovo direttore

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VIVIPIACENZA

Il giornalista di Repubblica prenderà il posto di Stefano Carini

A PAGINA 2

La giunta dà il via libera al rifacimento della storica piazza delle corriere

Piazza Cittadella si rinnova “Biglietto da visita per la città”

Milestone, jazz tra passato e futuro A PAGINA 6

Il sindaco Barbieri: “Sì al parcheggio interrato per non pagare la penale” Critiche dalla Consulta Territorio e diffida promossa dall’artista Alberto Esse I lavori per il rifacimento-restyling di piazza Cittadella, per generazioni luogo di partenza e arrivo delle corriere per tutta la vasta provincia, si faranno. Questa, innanzitutto, è la novità poiché il progetto - parto della vecchia amministrazione di centrosinistra - è sempre stato osteggiato dagli attuali amministratori che oggi, alla guida del comune, licenziano il progetto dichiarandone la fattibilità. Il comune sostiene che l’opera che prevede il parcheggio interrato è stata accolta dalla nuova amministrazione soltanto in virtù della pesante penale prevista in caso di rescissione del contratto.

“Nel segno del talento”, promosso dal Comitato delle imprenditrici

Fiorenzuola, Iaia Forte è Penelope

A PAGINA 6

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Business

BNI: gli imprenditori si incontrano

A PAGINA 2

Salute

Collettivo femminista contro medici obiettori

Come gestire lo stress, donne manager a lezione

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RAIMONDI A PAGINA 7

Cortemaggiore, appuntamento a teatro A PAGINA 6


Corriere Padano

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29 novembre 2018

ATTUALITÀ

Pietro Visconti sarà il nuovo direttore di Libertà Libertà, il quotidiano locale, avrà un nuovo direttore. E’ Pietro Visconti, piacentino, 60 anni, giornalista di Repubblica. Visconti sostituirà (l’annuncio ufficiale è questione di ore) Stefano Carini, dal gennaio 2016 alla guida in via Benedettine dopo il pensionamento dello storico direttore Gaetano Rizzuto. Al momento non si conoscono le condizioni e/o il nuovo incarico affidato al direttore uscente. La società di Donatella Ronconi, parte del gruppo editoriale Espresso, sceglie dunque una continuità nella discontinuità che è allo stesso tempo territoriale e aziendale. Perché se è vero che il nuovo direttore arriva da Roma, dalla redazione del quotidiano “la Repubblica”, è altrettanto

Gli imprenditori si incontrano per crescere insieme

vero che Visconti è un profondo conoscitore della realtà piacentina e dello stesso quotidiano di via Benedettine. Il neo direttore ha infatti iniziato la sua carriera giornalistica al “Nuovo Giornale”, il settimanale della diocesi piacentina, per poi approdare a Libertà dove è rimasto diversi anni in qualità di redattore e notista politico. Al momento della proposta di assumere la direzione di Libertà, il giornalista piacentino ricopre a Repubblica l’incarico di vicecaporedattore politico del giornale romano. Il suo arrivo a Piacenza, si sostiene, sarebbe motivato dalla necessità di dare più slancio alla redazione e tentare di frenare l’erosione di copie vendute in edicola, fenomeno per altro comune a tutta quanta la stampa cartacea.

Le voci sul cambio di direzione a Libertà circolano in città già da mesi e hanno riguardato anche il giornalista del Corriere della Sera Giangiacomo Schiavi, soprattutto nel momento in cui è stato nominato consulente di Donatella Ronconi. Anche l’ex direttore Luigi Bacialli è stato visto in città insieme all’editore di Libertà. Il cambio al vertice del quotidiano, sembra, non avrà conseguenze sulla direzione di Libertà on line che resterà dunque appannaggio di Nicoletta Bracchi. Sposato con figli e da anni residente nella capitale, Pietro Visconti – si dice – farà il pendolare con Roma. La presentazione è attesa a breve e il nuovo direttore potrebbe assumere l’incarico già da lunedì prossimo.

BNI (Business Network International) Piacenza crea e coordina gruppi di lavoro per aumentare il business dei partecipanti attraverso lo scambio di referenze EDOARDO PIVONI Si chiama Business Network International l’organizzazione di scambio referenze economiche e lavorative (business networking) più vasta al mondo, conta più di 200mila membri in tutto ed è nata negli Stati Uniti nel l985, su idea di un imprenditore di fronte alla crisi per sostenere e supportare i colleghi. È arrivata e ha attecchito anche a Piacenza nel 2016 dopo alcuni tentativi, e nel territorio provinciale registra 40 membri per ogni ambito lavorativo e tiene ogni mercoledì mattina presto al Centro Congressi Galileo di Gariga le sue riunioni organizzative coi propri iscritti della provincia. La BNI è l’evidente cambio di paradigma del “business” odierno, non una corporazione di imprenditori o esponenti di ordini professionali, ma associazione di aiuto, di informazione, di scambi appunto di referenze personali e individuali per aumentare il proprio fatturato, la propria capacità di affrontare un calo produttivo, la crisi economica stessa, miglioramento dei propri standard, delle proprie

capacità comunicative. Non sembra quindi trattarsi di mera competizione individualista tipica nella società a libero mercato. Lo scambio di referenze interne è fondamentale, basandosi su fiducia, frequenza e partecipazione. Basti solo pensare che negli ultimi dieci mesi è stato concluso nel circuito locale un giro di affari di 3 milioni di euro, che ha portato alla crescita esponenzia-

zionali al numero di iscritti). I Capitoli sono squadre di imprenditori e professionisti che si mettono a lavorare insieme per fatturare di più, né più né meno di un’Azienda con molteplici competenze che deve raggiungere il risultato di aumentare il volume d’affari di tutti i settori di cui si occupa. Se qualcuno fa fatica a carburare viene certamente aiutato, ma se è una nota stonata di mestiere allora ci si

Le riunioni si tengono ogni mercoledì presso il centro congressi Galileo di Gariga le dei fatturati. La BNI non ha alcun rapporto con l’Unione dei Commercianti né con altre entità locali politiche o professionali, perché mira esclusivamente a quello per cui afferma di essere nata: migliorare il business di chi ne fa parte. La sua esperienza italiana ha prodotto “Capitoli” di enormi dimensioni (che sono propor-

saluta. Per la prima volta la BNI piacentina si è recentemente pubblicizzata all’Ente Fiera, dove ha raccolto consensi elevati.

Nella foto in alto a destra, gli imprenditori membri di BNI Piacenza

Ospedale, nuovi ambienti in pediatria

L’ospedale di Piacenza continua a crescere. Partendo dai desideri dei bambini, insieme a Il Pellicano Piacenza Onlus, l’Azienda Usl di Piacenza ha riqualificato altre due stanze del reparto di Pediatria di Piacenza. I nuovi ambienti saranno presentati sabato 1 dicembre, alle ore 16, in Sala Colonne. Nell’occasione verrà raccontato il progetto, una best practice di casa nostra che potenzialmente potrebbe essere replicabile su tutto il territorio nazionale. “Ecco perché è stato chiamato ‘Modello Piacenza’ - spiegano all’Ausl - abbiamo saputo riempie di contenuti il rapporto tra istituzioni e cittadinanza, coinvolgendo la comunità, le università, i bambini e le scuole, le imprese e l’associazionismo per la realizzazio-

ne di spazi più accoglienti e confortevoli negli ospedali, per contribuire al benessere emotivo dei pazienti e facilitare l’approccio alle cure. Ne ‘L’ospedale cresce con noi’, tutto è partito dallo sguardo dei bambini, veri protagonisti del cambiamento, ai quali è stato chiesto come immaginarsi un ospedale che non facesse paura. Sulla base dei loro disegni, della loro fantasia e dalla loro sensibilità, sono stati ripensati gli ambienti ospedalieri destinati alle cure dei più piccoli. Sabato 1 dicembre, questa nuova puntata del progetto avrà un ospite d’eccezione. Sarà infatti presente Vincenzo Boccia, presidente Confindustria, insieme a Carlo Robiglio, presidente di Piccola Industria Confindustria.

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29 novembre 2018

Corriere Padano

PRIMO PIANO

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Mercato nuovo e portici Aria nuova in Cittadella

La giunta dà il via libera al rifacimento della storica piazza delle corriere Il sindaco Barbieri: “Sì al parcheggio interrato per non pagare la penale” I lavori per il rifacimento-restyling di piazza Cittadella, per generazioni luogo di partenza e arrivo delle corriere per tutta la vasta provincia, si faranno. Questa, innanzitutto, è la novità poiché il progetto - parto della vecchia amministrazione di centrosinistra - è sempre stato osteggiato dagli attuali amministratori che oggi, alla guida del comune, licenziano il progetto dichiarandone la fattibilità. Beninteso, lo fanno obtorto collo. La posizione della giunta, e del sindaco Patrizia Barbieri, è chiara ed è affidata a un comunicato in cui si afferma che la giunta comunale ha approvato gli indirizzi e le indicazioni di sviluppo riguardanti il Masterplan per la riqualificazione di piazza Cittadella, piazza Casali ed ex Laboratorio Pontieri. Si tratta di un documento, sottolinea il sindaco che “facendo seguito alle strategie per la rigenerazione urbana dello scorso settembre, esprime la nostra visione d’insieme sul comparto Nord della città”. In sostanza il comune sostiene che l’opera che prevede il parcheggio interrato (13 milioni di euro in project financing) è stata accol-

preceduto”. Negli intenti della giunta Barbieri la piazza piuttosto dimessa che tutti conosciamo (nonostante la straordinaria presenza sul lato nord di Palazzo Farnese) dovrà divenire “la vetrina di ingresso al cuore della città, attrattiva e funzionale anche nell’ottica di turisti e visitatori provenienti da fuori”. Nel progetto esecutivo, si spiega, potranno essere inseriti, naturalmente in accordo con la Soprintendenza (in costante dialogo con i tecnici comunali) e a carico della ditta aggiudicataria, “elementi di pregio per l’arredo urbano che consentiranno di rendere la piazza più fruibile anche per eventi pubblici di rilievo”. Fondamentale per il restyling dell’area sarà il collegamento con piazza Casali dove sorge il mercato che verrà abbattuto e ricostruito ex novo, il completamento dell’intervento sulla chiesa del Carmine (i lavori già in corso dovrebbero terminare nel giugno prossimo) e naturalmente il recupero dell’ex Laboratorio Pontieri per il quale si prevede una corposa riqualificazione delle aree esterne.

I lavori di restyling cambieranno il volto di un’area centrale della città La giunta: “Piazza Cittadella diverrà la porta d’ingresso di Piacenza” ta dalla nuova amministrazione soltanto in virtù della pesante penale che in caso di rescissione del contratto il comune avrebbe dovuto corrispondere alle società vincitrici dell’appalto. “Un onere - sottolineano a Palazzo Mercanti - che non potevamo scaricare sui cittadini”. La giunta di centrodestra, dunque, accettando di dare seguito al progetto, si impegna a trasformare la necessità in virtù. “[Aggiungeremo] dettagli e migliorie significative al progetto per la realizzazione del parcheggio interrato in piazza Cittadella, avviato da chi ci ha

Ma tutta la contrarietà al parcheggio interrato, che per i predecessori era la condizione basilare per avviare la riqualificazione dell’area, dove è finita? “Ciò che mi preme ribadire - afferma il sindaco - è che il nostro impegno va ben oltre un progetto, quello del parcheggio interrato, che abbiamo ereditato dalla giunta precedente e sul quale abbiamo sempre mantenuto posizioni critiche. Aver valutato di non rescindere il contratto già in essere per non esporre le casse comunali a una ingente penale che sarebbe gravata sui cittadini, non significa accettare

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Le critiche della Consulta Territorio: “Vizi procedurali di partenza” L’annuncio del via libera al progetto da parte del comune trova numerosi critici. In primis la consulta Territorio che, per bocca degli ingegneri Edmondo Ioannilli e Anna Lalatta non lesina rilievi. Sul parcheggio sotterraneo, circa il quale non sono state considerate affermano - proposte di possibili parcheggi di superficie alternativi”, la preoccupazione dei membri della consulta risiede nei “vizi procedurali” di partenza, nonché nell’impatto negativo sulla qualità dell’aria che l’opera porterà con sé, nonché nel mancato obiettivo, si sostiene, “di restituire al sito il ruolo di piazza storica e monumentale a servizio del grande complesso museale di Palazzo Far-

pedissequamente le cose, bensì lavorare per cambiarle in meglio laddove è possibile”. Per il sindaco e per la maggioranza che la sostiene l’obiettivo sarà estendere l’impronta di riqualificazione all’intero Comparto Nord, con l’obiettivo di intervenire anche su via Cittadella per completare un quadro di valorizzazione del centro storico che, sin dal biglietto da visita, potrà finalmente apparire più bello, curato e vivibile”.

Il progetto Il progetto della nuova piazza Cittadella (compresa natu-

nese”. La consulta non nasconde nemmeno forti perplessità sulla convenienza economica pubblica: “l’appalto - scrivono - affida al privato la gestione per 27 anni dei posti auto interrati più quella delle 2600 strisce blu a rotazione posizionate in città. Questi, da parte sua, deve versare al comune il 10 per cento degli incassi dai parcheggi di superficie eccedenti la soglia di 1,2 milioni di euro”. Troppo per il privato, poco per il Comune. L’artista Alberto Esse ha promosso una lettera di diffida al Comune (firmata da architetti, urbanisti, ambientalisti) per chiedere di “riconsiderare l’intera operazione al fine di salvaguardare l’interesse della città”.

ralmente anche piazza Casali) prevede una lettura dell’area come “un continuum spaziale”. E’ da qui che si sviluppa il ridisegno progettuale che, partito nel 2008 al tempo del secondo mandato del sindaco Roberto Reggi, arriva oggi a definizione con la licenza delle indicazioni di sviluppo del master plan della giunta Barbieri. Per aprire la piazza restituendola respiro e armonia, sostengono i tecnici, bisognerà liberarla della presenza di due edifici “decisamente incongrui”, così come sono stati definiti: l’ex stazione delle corriere e l’edificio che ospita oggi il mercato coperto. Una ridefi-

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nizione degli spazi consentirà di aprire la vista del passeggero sui portici e la facciata del convento del Carmine (i lavori di recupero sono in fase finale). Al posto dei vecchi e incongrui edifici, sorgerà un mercato pensato “come una struttura vetrata con un porticato che metta a diretto contatto il mercato con la nuova piazza Casali rialzata rispetto alla quota stradale per non ridurla a mero parcheggio di servizio. Su tre lati (quelli che guardano verso la caserma e il Farnese) il nuovo mercato sarà porticato, “permeabile” e trasparente rispetto alla piazza. L’autostazione, come detto, sarà

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Nelle immagini: al centro la nuova struttura in vetro che ospiterà il mercato coperto di Piazza Casati e, in alto, il porticato con le due pensiline metalliche che sostituirà la ex biglietteria

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demolito e naturalmente non ricostruita. Al suo posto due pensiline affiancate che - come sostiene il dirigente comunale Antonio Pozzi, firmatario della relazione tecnica - richiamano la vecchia funzione di “attesa protetta” e permetteranno di vivere la piazza in ogni stagione. Spazi porticati collegati da un volume chiuso centrale e polifunzionale. “L’intero corpo - si legge sempre nel documento - sarà messo in relazione a un corpo destinato a biglietteria: Sorpresa: restano le corriere? La piazza non sarà più stazione ma resterà tuttavia importante snodo di transito di bus (carico e scarico passeggeri). Una particolare attenzione, infine, verrà riservata alla pavimentazione, particolarmente curata (pietra di luserna e granito) con livelli differenti tra piazza e piazza con l’area pedonale rialzata rispetto alla zona di transito dei veicoli. I flussi di traffico verranno in modo naturale indirizzati verso il parcheggio interrato e verso l’area di sosta breve a rotazione. Il parcheggio (260 posti) spiega l’architetto piacentino, nonché presidente dell’Ordine Giuseppe Baracchi - avrà una profondità di sei metri e i metri cubi da asportare saranno 160mila. Baracchi, incaricato da Final, la società capocordata dell’appalto per la riqualificazione di piazza Cittadella, non arrischia previsioni sui tempi: “Entro metà ‘19 - dice tuttavia - possiamo sperare di vedere qualcosa e in capo a due anni arrivare alla conclusione del cantiere”. L’intervento in piazza Cittadella - un project financing approvato nel 2012 - ha come aggiudicataria una cordata di imprese (oltre alla Final di Palermo, la bolognese Ccc e la piacentina Edilstrade). I costi, inizialmente valutati in 10 milioni di euro nel 2012, sono nel frattempo lievitati a 13.

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Corriere Padano

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ATTUALITÀ

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Come gestire lo stress, donne manager a lezione Lo psicologo Traisci protagonista di un incontro nell’ambito di “Nel segno del talento”, promosso dal Comitato delle imprenditrici piacentine

A chi non capita di vivere momenti di stress e di tensione che rischiano di condizionare la propria attività lavorativa? Se ne è parlato in occasione dell’incontro ‘Felicemente stressati’, promosso dal Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile della Camera di Commercio. L’appuntamento -

territorio: ‘ad ogni incontro partecipano, infatti, oltre una sessantina di imprenditrici. ‘Siamo molto soddisfatte della risposta del territorio alla nuova iniziativa del Comitato, che intende valorizzare l’empowerment e il business di impresa femminile anche attraverso la scoperta dei propri tempi e la conquista del-

Corvi: “Grande successo di questa iniziativa, che intende valorizzare l’empowerment e il business di impresa femminile anche attraverso la consapevolezza di sé” che si è tenuto nei giorni scorsi presso il Salone dei depositanti di Palazzo Galli (Banca di Piacenza) - è il terzo di una serie di innovativi percorsi tematici facenti parte dell’iniziativa “Nel segno del talento” del Comitato delle imprenditrici piacentine. Il nuovo format sta riscuotendo grande successo tra le manager e le libere professioniste del

la consapevolezza di sé e della propria forza vitale’, afferma la presidente del Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile, Nicoletta Corvi. Ad incantare la platea è stato lo psicologo e formatore Terenzio Traisci, co-autore del libro ‘Felicemente Stressati’ ed esperto di gestione di stress e umore. Traisci ha insegnato Psicologia

(fg) Dopo il successo della mostra ‘I misteri della Cattedrale’, prosegue il viaggio alla scoperta delle meraviglie del Duomo di Piacenza, attraverso un allestimento permanente che consente di ammirare lo splendido Museo della Cattedrale (aperto tutte le mattine da martedì a venerdì dalle ore 9:00 alle ore 12:00, e nei pomeriggi di sabato e domenica dalle ore 15:00 alle ore18:00) e di intraprendere un percorso su tre livelli, che porta alla splendida Salita alla Cupola, affrescata dal Guercino. Il nuovo progetto è frutto di una collaborazione tra la Diocesi di Piacenza e Bobbio e la cooperativa di servizi culturali e turistici CoolTour che propone anche percorsi guidati e visite speciali alla scoperta della Piacenza antica. ‘Il Museo della Cattedrale (Kronos) ha riaperto al pubblico con un percorso completamente rinnovato: accanto alle prime sale dedicate ad oggetti sacri di varia natura, si inseriscono una collezione di manoscritti medievali – tra cui il famoso Codice 65, visibile attraverso una experience room immersiva – e la salita attraverso le mura perimetrali del Duomo fino alla cupola del Guercino’, spiega Jessica Lavelli, presidente di

positiva all’Università La Sapienza di Roma ed è molto noto al grande pubblico anche per la sua partecipazione a spettacoli televisivi e radiofonici di portata nazionale (http://terenzio. net). Traisci ha coinvolto le imprenditrici piacentine in una “lezione spettacolo” finalizzata alla gestione dello stress e dell’umore (al lavoro e nella vita di

tutti i giorni) in modo pratico, divertente ed innovativo, attraverso il recupero del controllo del proprio corpo e della propria mente. ‘Il workshop – aggiunge la presidente Nicoletta Corvi – ha fornito alle imprenditrici piacentine alcuni strumenti efficaci per percepire ed interpretare la realtà in modo diverso, invitando la platea a focalizzare l’attenzione sulle soluzioni anziché

sui problemi, a comunicare in maniera positiva con gli altri (e con se stessi), e ad affrontare i cambiamenti in modo costruttivo e positivo’. L’iniziativa “Nel segno del talento” è solo l’ultima di una serie di innovativi progetti proposti in questi tre anni dal Comitato della Camera di Commercio, quali: “La Collana di Pillole”, il progetto “ER – En-

CoolTour, Jessica Lavelli: “Con la Diocesi un progetto per la Cattedrale”

CoolTour. La cooperativa piacentina – associata a Confcooperative - ha recentemente vinto il concorso regionale ‘I love BC’ (‘Io amo i Beni Culturali’) finalizzato a sviluppare nuove collaborazioni tra i

Associazione Proprietari Casa L’Assemblea generale dei soci dell’Associazione Proprietari Casa di Piacenza è convocata presso la sede sociale per il 10 dicembre 2018 alle ore 16,30 in prima convocazione e alle ore 17,30 del medesimo giorno in seconda convocazione con il seguente ordine del giorno: 1) Relazione Presidente; 2) Elezione Consiglio Direttivo; 3) Elezione Collegio Revisori dei Conti; 4) Varie ed eventuali. Il Presidente Dr. Giuseppe Mischi

musei e le scuole del territorio. ‘Insieme alla Cattedrale di Piacenza e a quattro classi prime della scuola media di Podenzano stiamo progettando la realizzazione di una “mappa interattiva per il labirinto della Cattedrale”: gli ottanta ragazzi

terprise and Relationship – Donne in prima linea”, il circuito “Pink Route – Itinerari turistici non convenzionali”’, e “WWW – Web Working Women”, a cui si è aggiunta – lo scorso anno – la brillante esperienza del “Business Speed Date” per la promozione di nuove sinergie di impresa. Il percorso ‘Nel segno del talento’ – iniziato lo scorso 25 ottobre – si compone di altri due interessanti momenti formativi: “Tempi delle donne come risorsa professionale” con la docente Silvana Rigobon il prossimo 6 dicembre e “Voce efficace per le imprenditrici” con la docente Anna Chiara Farneti il 29 novembre. Entrambi gli incontri si svolgono presso il Campus gruppo bancario Credit Agricole Italia. A conclusione del percorso, il Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile invita tutte le partecipanti a ritrovarsi insieme per un aperitivo natalizio in programma l’11 dicembre (Info: promozione@pc.camcom.it ) fg

Al centro, le imprenditrici del Comitato con Terenzio Traisci. In alto, uno scorcio del pubblico

coinvolti – spiega Lavelli – realizzeranno entro maggio 2019 una mappatura ludico-interattiva, colorata e divertente, che possa interessare i bambini, attraverso l’elaborazione di indovinelli, puzzle, e giochi e il posizionamento di QR-code, cartelli e immagini’. Il team di Cooltour – che si compone di undici collaboratori – si occupa anche dei laboratori didattici del percorso ‘Dal Medioevo al Settecento’ presso i musi civici di Palazzo Farnese e propone diversi percorsi per le scuole, tra i quali: il laboratorio ”L’arte magica di Botticelli”, “I Farnese e la loro storia”, il percorso “Che Quarantotto!” e “Animali ad arte”. Dal primo dicembre al 6 gennaio – infine – per il secondo anno, verrà riproposto ‘Natale ad Arte’, con un ricco calendario di eventi natalizi (mostre, concerti, giochi e laboratori a tema) che avranno come punto centrale la Cattedrale di Piacenza. (Info: https://cattedralepiacenza.it) Nelle foto, i soci di CoolTour e un’immagine dell’itinerario “Una fiammella per Ognissanti”

Salute, Collettivo femminista contro i medici obiettori Domenica 25 novembre, in coincidenza con la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il collettivo femminista piacentino R-Esisto e ControTendenza hanno promosso un volantinaggio davanti all’ospedale. Ecco il loro comunicato stampa: “Gli ospedali sono luoghi sempre più ostili ai diritti delle donne a causa dell’alto numero di medici “obiettori”. Il 2018 è stato un anno caratterizzato da stupri e femminicidi. La prevaricazione di genere raggiunge apici ogni volta più alti, violenze fisiche quanto psicologiche dai danni difficilmente misurabili. Non è certo una società in cui siamo immerse scoraggi l’autodeterminazione delle donne. Basti pensare che, a causa di una rigidità culturale ancora fortemente patriarcale, le donne faticano a parlare di abusi e violenze che hanno subìto, per cui la percentuale di violenze denunciate è bassissima. Inoltre, neanche la metà delle denunce va a processo: questo è ciò che lo Stato italiano è in grado di fare. (...) I problemi che una donna deve affrontare,

però, non si fermano qui. Tagli alla sanità significano riduzione di personale e servizi, e molto spesso a pagarne le conseguenze sono le donne, per questo siamo solidali con lo sciopero della sanità che c’è stato venerdì 23 novembre. I medici obiettori, ovvero che si rifiutano di praticare l’aborto (che sono il 70% dei medici, la maggioranza dei quali uomini chiaramente), ci impediscono di

abortire in sicurezza e di decidere sul nostro corpo, costringendoci a rischiare la vita perché non vogliamo o non possiamo avere un figlio. Siamo costrette a subire l’ipocrisia di governi che ci esortano a sfornare figli per la nazione, quando sanno benissimo che il crollo della natalità è dovuto alla mancanza di un welfare e servizi che ci permettano di essere autonome e affermare le nostre scelte, alle condizioni di precarietà economica ed esistenziale a cui ci costringono e che ogni giorno paghiamo sulla nostra pelle. Dobbiamo affrontare ambienti di lavoro rapaci, ritmi che non ci permettono neanche di sopravvivere e datori che spesso e volentieri abusano della tua condizione di dipendente. La lista dei problemi che un sistema intrinsecamente sessisti ha, sono infiniti. In media, facendo la stessa mansione di un uomo, con le stesse ore, le stesse condizioni e la stessa mole di lavoro, guadagniamo il 16% in meno. Questo vuol dire essere retribuite fino al 3 novembre: dal 3 novembre a fine dicembre lavoriamo GRATIS, senza motivo”.


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Corriere Padano

CULTURA E SPETTACOLI

AGENDA WEEKEND

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#conlaculturasimangia di Gabriele Dadati

PIACENZA - Musica al Lavoro, edizione numero 15 Al via la 15esima edizione di Musica al Lavoro. Primo appuntamento venerdì 30 novembre alle ore 21, in via XXIV Maggio 18, con “La Milano di Enzo Jannacci”: omaggio in chiave jazz ai primi anni ‘60 con le canzoni degli esordi, quelle in dialetto e della Milano del secondo Dopoguerra. Evento in occasione di “Strati della Cultura”, organizzato da Arci. PIACENZA - Joyeux anniversaire, monsieur Couperin! Venerdì 30 novembre ore 17 inaugurazione degli “incontri in Bibliotec@” al Conservatorio Nicolini: presentazione dell’incisione discografica di “Les Nations” di François Couperin del Daccapo - Italian Harpsichord Duo. Ingresso gratuito. PIACENZA - Aspettando il Natale 2018 Dal 1 al 23 dicembre tante iniziative dedicate ai bambini e non solo al Museo di Storia Naturale. Sabato 1° dicembre e domenica 2 attività dalle 15.30 alle 18.30 circa. PIACENZA - La Grande Guerra - conferenze Sabato 1, ore 17, a Palazzo Galli “Il cinema a Piacenza nella Grande Guerra. Immagini, linguaggio, fenomeno del divismo” (contestuale presentazione del relativo volume). Relatore: Enzo Latronico (giornalista cinematografico). “L’organizzazione logistica del Regio Esercito durante la Prima Guerra Mondiale. L’esperienza piacentina”. Relatore: Magg. David Vannucci (Esercito Italiano). PIACENZA -Trent’anni di Museo 1988-2018 Sabato 1 alle ore 17 ai Musei Civici di Palazzo Farnese, presentazione e inaugurazione mostra. PIACENZA - Sulle note del cuore Domenica 2 dicembre alle ore 18 le associazioni Amici della Lirica di Piacenza, Centro Musicale Tampa Lirica e Famiglia Piacentina organizzano, in collaborazione con Comune, Fondazione Teatri di Piacenza e Conservatorio “G. Nicolini”, il concerto lirico a favore di Telethon, presso la Sala dei Teatini, (Via Scalabrini, 9). PIACENZA - A teatro con mamma e papà Domenica 2 ore 16.30 al Teatro Gioia (via Melchiorre Gioia, 20/a) “CIRCOLUNA”, l’unico circoteatro d’ombre al mondo (da 2 a 5 anni). ROTTOFRENO - Voci d’in... canto La Parrocchia di San Michele Arcangelo invita alla quarta edizione della rassegna, sabato 1° dicembre alle ore 20.30, nella Chiesa Parrocchiale di Rottofreno: quattro cori, tra Piacenza e provincia, in concerto.

Antonella Lenti “Tra le braccia di Fritz” Come dare un senso alla malattia

Il lungo anno in cui morì nostra figlia fu il più bello della mia vita”. Questa frase – abissale e memorabile – compare nel libro di Philippe Forest Tutti i bambini tranne uno, che i lettori italiani scoprirono nel 2005, stampato dell’editore ALET di Padova (sarebbe poi stato ristampato da BUR e infine da Fandango). Nelle trecentocinquanta pagine belle e strazianti della sua opera lo scrittore francese ci racconta di quando sua figlia Pauline, di appena tre anni, iniziò a sentire male al braccio sinistro. Di come quel male si rivelò in breve un cancro raro. E di come quel cancro, tra speranze vane e ricadute, la spense dopo un anno di tentativi e di cure. Tuttavia fu un anno bellissimo: Forest e sua moglie Alice scoprirono un modo di essere famiglia, di amarsi, di starsi accanto, di donarsi tempo e accudimento, che non c’era mai stato prima e non ci sarebbe stato in seguito. Finito quell’anno non solo i due genitori rimasero senza la loro bambina, ma si persero e finirono per separarsi. “Sono giovane, ricco e colto; e sono infelice, nevrotico e solo”. Questo è invece l’attacco – sempre abissale e memorabile, ancor più alla luce di quello che lo segue – di un altro libro autobiografico: Marte (sottotitolo Il cavaliere, la morte e il diavolo) di Fritz Zorn, scritto nel 1976, pubblicato in Italia con grande successo da Mondadori nel 1978 e ora disponibile per i tipi di Gabriele Capelli editore. Fritz ha avuto tutto dalla vita (“Provengo da una delle migliori famiglie della riva destra del lago di Zurigo, chiamata anche la costa d’oro”, scrive ancora), tranne la capacità di darle un senso che non sia il costante senso di vuoto. E così quando arriva la malattia, pur essendo il suo corpo minato, la sua anima finalmente guarisce. Così questo suo diario di un periodo infausto (Fritz riesce a concludere quanto ha in animo di scrivere,

poi muore) è ancora una volta un diario su un periodo paradossalmente felice. Ho sempre trovato ammirevoli i libri che ho citato. Non solo per la loro qualità letteraria, ma anche – e soprattutto – perché quella qualità è l’esito formale di una meditazione umana profonda. Di una capacità di visione sul dolore mentre lo si vive che a me è preclusa (e lo so per certo: sono stato malato di cancro, e non ho mai avuto il coraggio e la lucidità che Forest e Zorn dimostrano in abbondanza). Ora dunque non posso che aggiungere a queste due letture un libro piacentino appena uscito presso Scritture, Tra le braccia di Fritz (sottotitolo La mia bella estate col cancro) di Antonella Lenti, giornalista che è stata corrispondente de “l’Unità” negli anni Ottanta, in seguito direttrice di questo stesso settimanale e infine vice-caposervizio di “Libertà”. Oggi ne è felicemente

collaboratrice esterna, ha ripreso il suo tempo: è stato uno dei doni di Fritz – nome dato al suo cancro al seno – che nella “bella estate” (in realtà ben più di un’estate) passata insieme, l’ha portata tra le altre cose a riconsiderare gli anni vissuti di corsa, a lungo da precaria, per fare il mestiere di cui si è innamorata da giovane. Nelle duecentotrenta pagine del libro – che si apre con una prefazione del professor Luigi Cavanna e si chiude con un commento della psicologa Michela Monfredo e una postfazione del professor Giorgio Macellari – Antonella Lenti è molto generosa con il lettore, permettendogli di vivere da vicino quello che ha vissuto lei. Si apre con la tentazione di negare tutto (“Sarà mica un cancro? Noooo!”) e prosegue con la constatazione dello stato dei fatti, con la presa in carico da parte dell’ospedale, con la terapia (che ha effetti tremendi), con l’operazione, con la radioterapia successiva (comprensiva di microtatuaggi utili al puntamento), con il mantenimento. Ma soprattutto, passo dopo passo, a ogni azione clinica si accompagnano le vicende della vita privata: dalla voglia famelica di carne che prende l’autrice un giorno (succede, come al contrario succede di non tollerare più sapori amati, durante la chemio) al sostegno ricevuto dal compagno e dagli amici, dal lavoro che deve andare comunque avanti fino alle esplorazioni di spazi medici sempre nuovi, con le loro pratiche e la loro umanità. In coda c’è il dopo, la testimonianza, la voglia di dire, di esibire il proprio corpo sopravvissuto e proprio per questo ancora più bello, la partecipazione alle raccolte fondi. Infine, c’è questo libro. Perché ci sia un senso: aiutare chi è malato, favorire una conoscenza diffusa che porti ognuno di noi a essere tempestivo nel recarsi dal medico di fronte al sospetto di malattia. È un aiuto che possiamo dare a noi stessi e non solo.

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29 novembre 2018

CULTURA E SPETTACOLI

Cortemaggiore

Al Duse va in scena “Un marito ideale”

Fiorenzuola: Iaia Forte è “Penelope”

A Castel San Giovanni “Pensaci, Giacomino!”

Sabato 1° dicembre (ore 21.15) al Teatro Verdi di Fiorenzuola va in scena “Penelope”, di Giuseppe Argirò, con Iaia Forte (foto a sinistra). Liberamente ispirato all’”Odissea” di Omero, nello spettacolo tra parole e musica l’ars affabulatoria si radica nell’impegno civile. Un viaggio ironico e struggente, sulle arie di Chopin, Debussy, Skriabin, attraverso i luoghi visitati da Ulisse e raccontati da Penelope. Nella riscrittura di Argirò gli eroi omerici, privati della loro antichità, diventano moderni e profondamente umani. Per la “Scuola dello spettatore” alle ore 11.30, presso il ridotto dello stesso Teatro, ci sarà l’incontro con l’artista.

Al Verdi di Castel San Giovanni arriva, venerdì 30 novembre ore 21, Leo Gullotta con la piéce di Pirandello “Pensaci, Giacomino!”; lettura drammaturgica e regia di Fabio Grossi. Nata in veste di novella del 1915 per poi avere la sua prima edizione teatrale, in lingua, nel 1917, contiene tutti i ragionamenti, i luoghi comuni, gli assiomi pirandelliani. Un testo di condanna della società becera e ciarliera, dove il gioco della calunnia, del dissacro e del bigottismo è sempre pronto ad esibirsi. Sul palco, assieme a Gullotta, Liborio Natoli, Rita Abela, Federica Bern, Valentina Gristina, Gaia Lo Vecchio, Francesco Maccarinelli, Valerio Santi e Sergio Mascherpa.

Giammarco e Markowitz Quartet, al Milestone jazz tra passato e futuro Sul palco, sabato 1° dicembre, due jazzisti affini per riferimenti e intenti artistici con un repertorio fatto di composizioni originali e classici

Prosegue la stagione teatrale di Cortemaggiore: sabato 1° dicembre alle ore 21, presso il Teatro Duse, andrà in scena “Un marito ideale”, commedia del 1895 in quattro atti di Oscar Wilde. A portare in scena la pièce sarà la compagnia “Il Fortunale” di Reggio Emilia, con regia ed adattamenti di Guglielmo del Sante. Sul palco saliranno Shantidas Valli, Francesca Pavarini, Ida Bort, Michela Rivetti, Davide Nizzoli, Marco Rovacchi, Michele Cicero, Lorenzo Ramacci, Maddalena Barbieri Manodori. La storia è quella di Sir Robert Chiltern, astro nascente della vita politica londinese, apparentemente perfetto, che però nasconde un segreto. Toccherà ai protagonisti fare in modo che Robert rimanga fuori da uno scandalo personale, riflettendo sul vero concetto di amore, di devozione ai principi morali e soprattutto di onestà. L’ingresso allo spettacolo è libero ma è possibile prenotare i posti al numero 3930329042.

Appuntamento al Milestone di Piacenza, sabato 1° dicembre, con Giammarco e Markowitz Quartet, alias Maurizio Giammarco (sassofoni), Phil Markowitz (pianoforte), Dario Deidda (basso), Fabrizio Sferra (batteria). Phil Markowitz e Maurizio Giammarco, entrambi del ‘52, sono due jazzisti affini per riferimenti e intenti artistici. Formatisi musicalmente negli anni Sessanta e Settanta, prolifici anni di grande fermento creativo, sia Markowitz che Giammarco hanno condiviso un percorso analogo, primi passi in gruppi crossover, esperienze con maestri storici del Jazz, escursioni verso forme radicali d’improvvisazione, contaminazioni jazz-rock, approdando infine alla definizione di una propria identità, anche dal punto di vista compositivo, che interpreta la tradizione e il proprio passato musicale alla luce degli ultimi sviluppi del linguaggio jazzistico. Due sono le importanti figure che in particolare hanno avuto un ruolo di primo piano nella

carriera di entrambi i musicisti: Chet Baker (frequentato da entrambi tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80) e Dave Liebman, con il quale Markowitz, in particolare, ha collaborato stabilmente dai primi anni ‘90 (oltre dieci dischi) fino

agli attuali Saxophone Summit, gruppo nel quale ha militato anche il compianto Michael Brecker. Il quartetto propone un repertorio di composizioni originali, senza disdegnare la rivisitazione di qualche classico del Jazz, spa-

ziando con disinvoltura in tutti i territori più attuali nel format del classico quartetto acustico. Nella foto: a sinistra Phil Markowitz, a destra Maurizio Giammarco


29 novembre 2018

SCRITTO COI PIEDI di Cesare Raimondi

Corriere Padano

SPORT

Zanotti, gli anni nel Piacenza: “Piedi buoni e gente di lena”

E chi lo dimentica il goal di Zanotti col Vicenza. Un proiettile che la rete trattenne a fatica. Il catino era in tumulto. Ci avevano negato un rigore. Qualcuno dagli spalti era andato direttamente dal signor arbitro a spiegare la dinamica. Una specie di VAR, ma autogestita. Stavamo 1 a 1, poi Zanotti creò dal nulla. Considerando i fermo lavori, saremo stati al 109°. E lei Giovanni se lo ricorda? - Diamoci del tu, che semplifichiamo. Non ho segnato tanto, me lo ricordo si. Era una palla che scendeva. Ho avuto troppo tempo per pensare. Ero indeciso tra stopparla e calciarla.

ne Mister a Barletta. Chiese il mio prestito ai rossoneri, e sono partito. Da Barletta a Chieti. Tappa importante dato che ci passi sei anni. Lì mi volle il presidente, prima prestito, poi acquisto. E pensare che tutto è nato da un mio goal che li fece perdere. Grande so-

comini, che l’anno dopo andò in serie A. E che continuò a scrivere risultati importanti. Ricordo l’arrivo dei tifosi friulani. Avevano uno striscione: “Siamo di passaggio, andiamo in serie B”. Ci giocammo tutto alla Galleana, ma andò male. Avevamo pareggiato all’andata a Udine. Salvai un tiro sulla li-

glie diede il nulla osta, andammo. Esperienza buonissima per clima e accoglienza. Però non pagarono mai il cartellino, quindi feci rientro. Era 81-82, ritrovi qualcuno con cui avevi già giocato, ma è una squadra nuova. Annata media, tu le giochi tutte. Come ogni gladiatore avevi l’arma-

dobbiamo cambiare direzione. Dove abitavi? Ho cambiato diversi indirizzi. Sono stato in via Alberoni, sull’angolo dei giardini Margherita. Poi in via Raineri dalla famiglia Orsi. Poi sono stato in via san Siro 10, proprio sopra la sede. Infine in via Corneliana. Hai mai provato ad allenare?

Era tardi, ho scelto la cosa più veloce. Quella domenica era la prima volta che vedevo i tifosi dentro il campo. Che succedesse in biancorosso non me lo sarei aspettato. L’inizio dei giochi è vicino a casa. Qualcuno ti nota, comincia la carriera professionistica a Barletta. Un po’ fuori mano, chi ti vide? Ero all’Imolese. Mi proposero un provino al Milan, mi presero. Solo che il selezionatore, diven-

cietà il Chieti. Grande attaccamento della città alla squadra. Adesso sono in eccellenza, ma fanno le cose come se fossero in serie A. Da noi arrivi via Brescia, dalla B alla C. Un passo indietro? Tecnicamente si, ma c’erano bei programmi. Una squadra rinnovata sia nella guida tecnica, sia in gran parte della rosa. Un mix di piedi buoni e gente di lena. Di fatto steccammo il finale, ma davanti c’era l’Udinese di Gia-

nea. In casa sapevamo di avere le nostre briscole. Preso il goal, ci siamo un po’ persi. Passi due anni a Piacenza, poi vai a Siracusa, per poi ritornare. Eri stanco della nebbia o era un primordiale trasferimento punitivo? Anche qui c’è tutta una storia. Loschi era era amico di Luciano Moggi, che già all’epoca curava mille cose, campagna acquisti del Siracusa compresa. Mi chiesero se ero interessato. Mia mo-

tura? Sono uno dei pochi che possono dire: lo sport è salute. Ho sempre giocato tanto, restando lontano dagli infortuni Comunque in quella stagione arrivammo a centro classifica. C’era Veneziani, con cui in seguito feci il pendolare tra Piacenza e Pescantina. Avevo proprio pensato di metter su casa li da voi. Presi anche il diploma alle serali in quel periodo. Mi sa che escono troppe virtù,

Guarda che alleno anche adesso. Toglimi tutto ma non il campo. Sono in pensione, sto bene, mi dedico ai ragazzi. Cercando di trasmettere almeno un po’ di quel fuoco che avevo. Giovanni hai ancora i baffi? Li ho sempre tenuti. Adesso che ho la chioma schiarita, ho aggiunto anche il pizzetto. Sono alla moda. Ho trovato un articolo su una serata di vecchie glorie romagnole. Eri in compagnia di

“Entrai in una squadra rinnovata nella guida tecnica e nella rosa. Steccammo il finale, ma davanti c’era l’Udinese, che andò in serie A”

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Giovanni Vastola. Quelli un po’ più “storici” di me, hanno ancora impressa la “bicicletta” con il Clodiasottomarina. Lo conobbi quella sera. Era un evento che si chiamava “Campioni del bel calcio”. Tra i tanti rividi volentieri Zaccheroni. Mi allenò a Riccione, lui cominciava, io finivo. Di ex compagni piacentini invece ho incontrato Romano non tanto tempo fa. Sarebbe bello ritrovarci tutti per il centenario. Chiudiamo con la domanda sulla maglia; l’hai tenuta una? Quella sponsorizzata Astra rimane tra le mie preferite. Si, te la cerco. E ti mando anche

qualche bella foto. Grazie Giovanni. E alla prossima.

Nelle foto: a sinistra, Giovanni Zanotti con la maglia sponsorizzata Astra; al centro e a destra, in campo ai tempi del Piace e con i compagni di squadra

Subbuteo: Torre giunge ultimo al torneo 3T di Cremona

Il campione provinciale piacentino in carica si batte con onore e alla fine afferma: “Ci vendicheremo!” Stefano Torre ha partecipato al prestigioso torneo di subbuteo delle tre T a Cremona giungendo ultimo, ma prendendosi, come sempre, l’onore delle armi. Il torneo era valido per il ranking lombardo di calcio da tavolo, classifica nella quale il rappresentante piacentino non ha fatto passi avanti. La maglia nera di Torre, che ha comunque sempre combattuto come un leone, giunge dopo un girone tiratissimo ed una semifinale di consolazione estremamente combattuta. Il problema per Stefano Torre, è stato soprattutto questione di materiali, infatti, a differenza dell’OLD SUBBUTEO, nel quale la plastica con i quale vengono realizzati omini e basi, è una sola, nel calcio tavolo, quello con le basi piatte, esistono soluzioni anche molto differenti. Si passa da basi velocissime che danno la sensazione di essere di ghiaccio per tanto scivolano veloci, a basi che consentono un aggancio facile anche colpendo la palla in modo deciso, a basi che alzano sempre la palla anche colpendola piano, a basi che raddrizzano il colpo ... e via dicendo. A seconda della base che si usa, cambia il modo di giocare ed ogni giocatore dedica un tempo lunghissimo alla ricerca della base adatta alle sue caratteristiche. le basi davvero capaci di performance particolari sono anche molto costose, con prezzi che arrivano per alcune basi bicomposte, ad oltre cento euro. Quindi la scelta delle giuste basi rischia di essere un vero e proprio investimen-

to ... ed in ogni caso è questione molto più complessa di quel che Torre si aspettasse. Il Bionico, del tutto ignaro della esistenza di simili basi, in vista del torneo al quale non avrebbe potuto partecipare con le sue squadre OLD SUBBUTEO, si era procurato un set di basi TOP SPIN modello PRIMA da 8 euro che, pur facendo la propria parte in modo egregio, ben poco possono contro le bicomposte, soprattutto al tiro. Ma oltre al materiale, gap che il giocatore Bionico colmerà prima del prossimo torneo di Calcio Tavolo, ciò che ha messo in difficoltà Torre sono state alcune differenze nel regolamento di gioco rispetto a quello dell’old Subbuteo.

Il Fuorigioco viene infatti trattato in modo lievemente differente, così come il fallo laterale. Ma ciò che più differisce tra subbuteo moderno ed antico, è la regola del back, secondo la quale quando il giocatore che muove in difesa, tocca un uomo o la palla dell’attaccante, tutto deve tornare nella situazione antecedente al tocco. Orbene, nel subbuteo moderno o Calcio Tavolo che dir si voglia, se si tocca la palla in movimento è fallo, ed anche se si intercetta l’omino avversario mentre si muove (in questo caso è ostruzione). Quindi la sconfitta senza mezzi termini subita dal nostro Campione Provinciale, in carica dal 1987, anno in cui si svolse l’unico campionato provinciale di subbuteo mai disputato a Piacenza, trova una serie di giustificazioni che non indorano comunque la pillola. Alla fine Torre stesso ha affermato: “Ci vendicheremo!” Occorre prepararsi in modo che la prossima volta il movimento Subbuteistico della nostra provincia riesca a conquistare Cremona, ed il Bionico è pronto! Per la cronaca il Torneo 3T è stato vinto da Carlo Ciraolo dello Stradivari Cremona che ha superato in finale Vittorio De Pascale dei Flickers Milano. Tra i cadetti la vittoria è andata Diego Lazzaron del Brixia Brescia che ha battuto il sorprendente Pietro Gatti del Pierce14 Casal Monferrato. Nella foto: Torre viene premiato per la partecipazione assieme a Marco Lepri da Davide Guerreschi, presidente Club Stradivari


Corriere Padano

29 novembre 2018

CITTÀ UTILE

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GRADUATORIE ERP, PUBBLICAZIONE ENTRO IL 15 DICEMBRE La Regione Emilia-Romagna ha introdotto nuovi criteri per le domande, prevedendo l’obbligo, per chi fa richiesta di alloggio, di non essere proprietario o usufruttuario di case in Italia o all’estero. Le graduatorie saranno pubblicate entro sabato 15 dicembre. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Abitazioni in via XXIV Maggio 28 (tel. 0523/492162 e 0523/492169), aperto lunedì dalle 8.45 alle 13.30, mercoledì dalle 8.45 alle 12, giovedì dalle 8.45 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 17.30.

RIPARTE IL PROGETTO “PRIMO ANNO IN FAMIGLIA” È un contributo economico integrativo dello stipendio per genitori, entrambi regolarmente occupati, che intendono usufruire dell’astensione facoltativa dal lavoro nel primo anno di vita del bambino. Le domande vanno consegnate fino al 30 settembre 2019 presso lo Sportello InformaFamiglie&Bambini del Centro per le Famiglie Galleria del Sole - Centro Civico Farnesiana (tel. 0523/492380) o del Centro per le Famiglie Quartiere Roma (tel. 0523/385318).

CONTRIBUTO AFFITTO, GRADUATORIE PUBBLICATE ENTRO IL 15 DICEMBRE L’Amministrazione comunale rende noto che le graduatorie per il Contributo affitto, la cui presentazione delle domande è già chiusa, saranno pubblicate entro il 15 dicembre. I pagamenti saranno effettuati successivamente. Per maggiori informazioni è possibile contattare l’ufficio Amministrativo (tel. 0523/492738).

PROROGATI I TERMINI PER HOME CARE PREMIUM E LONG TERM CARE Inps ha comunicato che, per tutti i beneficiari al 31 dicembre 2018 dei progetti “Home Care Premium” e “Long Term Care”, i termini di validità sono differiti fino al 30 giugno 2019. BORSA DI STUDIO PIZZIGATI - MINOJA, DOMANDE FINO AL 12 DICEMBRE Anche quest’anno sono state bandite tre borse di studio a favore di allievi dei corsi di laurea in Ingegneria meccanica della sede di Piacenza del Politecnico di Milano, in memoria del dott. Ing. Augusto Pizzigati, già illustre docente presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna, e della signora Camilla Minoja. La domanda dovrà essere presentata al QUIC dal 12 novembre al 12 dicembre. Per informazioni è possibile contattare Alessandra Ciprandi del Politecnico (tel. 0523/356801 o 0523/356818, il martedì, il mercoledì o il venerdì).

ANDIAMO IN GITA A PIACENZA: FINO A DICEMBRE NUOVE INIZIATIVE PER LA TERZA ETÀ Palazzo Farnese e la Cattedrale: proseguono le visite guidate di “Andiamo in gita a Piacenza”, pensate per coinvolgere chi è interessato a scoprire il territorio piacentino, vedere luoghi noti o più sconosciuti, per valorizzare il nostro territorio e combattere la solitudine. Le visite sono tutte con prenotazione obbligatoria, contattando in orario mattutino l’ufficio Attività socio-ricreative (via Taverna 39, tel 0523/492724). MARTEDÌ DELLA SALUTE: IL 4 DICEMBRE INCONTRO CON IL DOTTOR LUCHETTI Martedì 4 dicembre appuntamento mensile al Centro per le famiglie della Galleria del Sole dedicato alla terza età con l’intervento di medici qualificati, sul tema “Amarcord - Esercizi per mantenere la memoria”. L’ingresso è gratuito e i posti sono limitati. Prenotazione obbligatoria contattando al mattino l’ufficio Attività socioricreative (tel. 0523/492724).

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SPORTELLO INFORMASOCIALE DI VIA TAVERNA CHIUSO SABATO 8 DICEMBRE Nella giornata di sabato 8 dicembre, festività dell’Immacolata Concezione, lo sportello InformaSociale di via Taverna sarà chiuso al pubblico.

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NOTIZIE DEL CENTRO PER LE FAMIGLIE Tutte le iniziative si tengono presso la Galleria del Sole-Centro Civico Farnesiana. Per informazioni contattare lo Sportello InformaFamiglie&Bambini al numero 0523/492380. LE DONNE SENZA CONFINI SI RITROVANO Incontri settimanali con una operatrice del Centro per le Famiglie e una mediatrice linguistico-culturale per confrontarci sui significati e sulle rappresentazioni che i ruoli di figlie, mogli, madri, nonne, amiche, lavoratrici evocano in noi. Ogni mercoledì dalle 14 alle 16 al Centro per le Famiglie Galleria del Sole. La partecipazione è libera e gratuita. Informazioni allo Sportello Informafamiglie&bambini. DA MAMMA A MAMMA Cicli di 6 incontri per mamme con bambini da 0 a 12 mesi, per la condivisione di reciproche esperienze, l’espressione delle difficoltà e la valorizzazione delle proprie risorse, con l’aiuto di un conduttore e di diversi esperti. Giovedì 29 novembre dalle 10 alle ore 12, l’avvio del primo ciclo di incontri. Informazioni sui costi e iscrizioni presso lo Sportello InformaFamiglie&Bambini.

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