L’allarme: inizia dall’infanzia la dipendenza da internet

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SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983

www.antas.org GIOVEDÌ 15 NOVEMBRE 2018 - ANNO 35 N. 31 - EURO 0,20

Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc

La passione di Angela REDAZIONE “La politica è una cosa nobile”

Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc

VIVIPIACENZA

Con l’associazione “Città dell’uomo” un percorso di formazione politica

A PAGINA 4

Generazione internet - “Attenzione alle ripercussioni sulla salute dei bambini”

L’allarme: inizia dall’infanzia la dipendenza da internet

Piacenza si tinge di Profondo giallo

A PAGINA 6

Unicef Piacenza festeggia 40 anni di attività con un evento sul tema della dipendenza digitale e il fenomeno del cyberbullismo Unicef Piacenza festeggia i 40 anni di attività con uno speciale evento dedicato ai ragazzi e all’importante tematica – più che mai attuale – della dipendenza digitale, compreso il preoccupante fenomeno del cyberbullismo.“Il nostro obiettivo – spiega la presidente Pastorini – è dare vita ad una rete di prevenzione sul territorio che possa racchiudere più soggetti per lavorare in sinergia e sensibilizzare gli utenti sui pericoli dell’era digitale”. L’attenzione è alta: ‘La dipendenza da Internet – evidenzia Pastorini - inizia dall’infanzia, con forti ripercussioni sulla salute dei bambini”.

Il 20 e 21 novembre torna la storica rassegna

Bergonzoni torna al Municipale A PAGINA 6

A PAGINA 2

Sanità

Togliere il tumore senza chirurgia, si può

PIVONI A PAGINA 3

Ambiente

Campagna contro l’abbandono dei rifiuti

Codogno, Fiera autunnale: zootecnia al centro

DA PAGINA 8

A PAGINA 3

I ricordi di Regali

RAIMONDI A PAGINA 10

Storia di Antonino, che non lascia Piacenza RAIMONDI A PAGINA 3


Corriere Padano

15 novembre 2018

ATTUALITÀ

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Regione, in arrivo 7 milioni di euro per l’edilizia scolastica Arrivano i primi 7 milioni di euro di finanziamenti dalla Regione per l’edilzia scolastica. Ne beneficeranno i comuni di Piacenza, Bettola, Vernasca, Bobbio, Travo, Caorso, Coli, Carpaneto, Ponte dell’Olio, Cortemaggiore, Alseno, Monticelli. A annunciarlo la Provincia di Piacenza nel comunicare l’approvazione della graduatoria degli interventi sugli edifici scolastici di proprietà pubblica da proporre alla Regione Emilia-Romagna ai fini della fruizione dei mutui finanziati dalla Banca Centrale Europea (BEI) per il triennio 2018-2020. Il Presidente della Provincia, Patrizia Barbieri, ha provveduto ad informare i Sindaci dei Comuni titolari degli interventi inseriti nel piano triennale di edilizia scolastica 2018-2020, della disponibilità di

un primo finanziamento, tramite Mutui BEI, pari ad Euro 7.002.621,03. A questa somma si aggiunge un’ulteriore disponibilità di Euro 225.891,00 finalizzata a interventi relativi a palestre inserite nel piano stesso. Ciò consentirà, quindi, di attuare una parte importante degli interventi inseriti nella programmazione sull’edilizia scolastica in essere. “In un’ottica di condivisione e confronto rispetto ad un tema che sta particolarmente a cuore a tutti gli amministratori – conclude nella lettera il presidente Barbieri - sarà cura di questa Amministrazione fornire tempestive informazioni e aggiornamenti in merito all’evoluzione di questo importante ambito di competenza dei nostri Enti”.

Generazione internet, “Attenzione ai rischi”

Unicef Piacenza festeggia i 40 anni di attività con un evento sul tema della dipendenza digitale e il fenomeno del cyberbullismo. I progetti per le scuole Unicef Piacenza festeggia i 40 anni di attività con uno speciale evento dedicato ai ragazzi e all’importante tematica – più che mai attuale – della dipendenza digitale, compreso il preoccupante fenomeno del cyberbullismo. L’appuntamento è in programma sabato 17 novembre: il seminario – dal tema ‘Generazione Internet’ (Rischi e opportunità educative della navigazione online) – si terrà presso l’aula magna dell’istituto Marconi di Piacenza (dalle ore 9:00 alle ore 13:00) e sarà rivolto a ragazzi, insegnanti, genitori e alla cittadinanza intera. ‘Festeggiamo i 40 anni dalla fondazione di Unicef Piacenza ricordando l’impegno dell’indimenticato avvocato Gianni Cuminetti che proprio il 17 novembre del 1978

diede vita al Comitato provinciale locale’, ricorda la presidente di Unicef Piacenza, Lidia Pastorini, la quale evidenzia: ‘In tale occasione si svolgerà il seminario ‘Generazione Internet’ che rientra nel programma “Scuola Amica di Unicef”, ed è realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione’ (in seguito alla sottoscrizione del Protocollo d’intesa “Promozione e attuazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nelle istituzioni scolastiche, ndc)’. Partner organizzativo è l’Associazione “Voci bambine” coordinata dalla presidente Marina Molinari che, nell’ambito locale, promuove momenti di riflessione sulla condizione dell’infanzia. La presidente Lidia Pastorini ricorda i numerosi progetti pro-

digitalizzati. “Il nostro obiettivo – aggiunge la presidente di Unicef Piacenza – è dare vita ad una rete di prevenzione sul territorio che possa racchiudere più soggetti per lavorare in sinergia e sensibilizzare gli utenti sui pericoli dell’era digitale”. Prevenzione: si comincia dall’infanzia

posti - anche quest’anno - da Unicef alle scuole del territorio (consultabili al sito www.unicef.it/scuola): ‘Per l’anno scolastico 2018/19, Unicef ha elabo-

NIDO D’INFANZIA

Bambini da 12 a 36 mesi suddivisi in 2 sezioni omogenee Convenzionato con il Comune di Piacenza

SCUOLA DELL’INFANZIA PARITARIA CATTOLICA Tre sezioni omogenee Insegnanti in compresenza Doposcuola e laboratori opzionalii

PARITARIA CATTOLICA CA Da lunedì a venerdì ali con 3 rientri settimanali Doposcuola con compiti assistiti Laboratori opzionali

LINGUE STRANIERE E

Inglese con docenti British ish h Institutes per nido, scuola infanzia, scuola primaria, sperimentazione CLIL, esami di certificazione Tedesco facoltativo con madrelingua Goethe Institut per la scuola primaria

CENTRO ESTIVO IN LINGUA INGLESE Con madrelingua British Institutes

DOTAZIONI MULTIMEDIALI

Laboratorio di informatica con nuove dotazioni Accesso a internet in tutte le classi della scuola primaria Lavagne Interattive Multimediali

CUCINA INTERNA

Frutta e verdura biologica

SCUOLA APERTA

SABATO 24 NOVEMBRE DALLE ORE 8.30 ALLE 12.00

Istituto S. Eufemia Via San Marco 37, 29121 Piacenza Tel. 0523 330410/322679 - Fax 0523 324867 info@istitutosanteufemia.it - www.istitutosanteufemia.it

rato una proposta educativa che colloca il problema della dipendenza da Internet e del cyberbullismo all’interno della prospettiva educativa e pedagogica globale. La “Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” utilizza come indicatori privilegiati il superiore interesse del bambino e del ragazzo e i principi della non discriminazione, partecipazione, ascolto e protezione da ogni forma di violenza’. A tale proposito è stata realizzata la proposta educativa “Non perdiamoci di vist@” mirata a sensibilizzare gli studenti e ad avviare un percorso di prevenzione di atteggiamenti che sfociano in prevaricazione, umiliazione e violenza. A sostegno dell’emergenza di tale fenomeni, è stata realizzata da Unicef un’indagine (“Figli dell’era digitale”) sulla condizione dell’infanzia nel mondo ed una sezione speciale dedicata al bullismo in “Leggere i diritti attraverso immagini e parole” nonché una guida per genitori e docenti “Parlare ai bambini di Internet” considerato il continuo abbassarsi dell’età dei minori

L’attenzione è alta: ‘La dipendenza da Internet – evidenzia Pastorini - inizia dall’infanzia e precisamente dai 2-3 anni di età, con forti ripercussioni sulla salute dei bambini. I fenomeni di cyberbullismo – invece - si sviluppano prepotentemente tra la fine della scuola primaria (classi 4 e 5 elementari) e le scuole medie’. Al convegno “Generazione Internet” – realizzato da Unicef in collaborazione con l’associazione ‘Voci bambine’ di Piacenza, la cui presidente è Marina Molinari – interverrà Michele Corriero (giudice onorario del

e le proposte di “Scuola Amica Unicef”. Sarà il pediatra Roberto Sacchetti ad illustrare i risultati di una ricerca locale sulla dipendenza digitale già dall’età dell’infanzia. ‘Ringraziamo – insieme agli ospiti che interverranno al convegno – il questore di Piacenza, Pietro Ostuni e il prefetto Maurizio Falco che hanno contribuito ad offrirci preziosi dati sul disagio giovanile e sui fenomeni di cyberbullismo’, ricorda Pastorini, unitamente a ‘Rita Croci, dell’U.S.P. di Piacenza e all’assessore Federica Sgorbati, in rappresentanza del Sindaco di Piacenza’. Nel corso della mattinata, il sovrintendente capo della Polizia Postale di Piacenza, Pietro Vincini offrirà indicazioni per riconoscere, gestire e segnalare situazioni di aggressione alla privacy e cyberbullismo mentre Manuela Rossi (insegnante di scuola primaria) offrirà interessanti spunti di riflessione sull’uso del cellulare tra i bambini. La

La presidente Lidia Pastorini: “La dipendenza da internet inizia già dall’infanzia” Tribunale dei minori di Bari e consulente psico-pedagogico) che affronterà i rischi derivanti dalla dipendenza da Internet e le opportunità educative per la prevenzione. Durante l’incontro, la responsabile della sezione Scuola di Unicef Italia, Manuela d’Alessandro, illustrerà i percorsi didattici del programma “Non perdiamoci di vista”

studentessa Lucrezia Galli (presidente della consulta provinciale degli studenti) illustrerà – infine - l’esperienza delle scuole piacentine sul tema. f.g. Nella foto in alto a destra la presidente di Unicef Piacenza Lidia Pastorini

La Giornata mondiale dell’infanzia a Piacenza Martedì 20 novembre Unicef Piacenza festeggia la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia, con il concerto benefico “La Bottega fantastica dei suoni”, alle ore 21 presso la chiesa di S. Maria di Campagna. ‘Il ricavato sarà devoluto a favore dei progetti di scolarizzazione e aiuto ai bambini che soffrono in tutto il mondo (progetti: ‘Bambini in pericolo’ e ‘Bambini sperduti’), ed in particolare andrà a sostegno delle bambine che - ancora oggi - hanno meno diritti di tutti: pensiamo – ad esempio – alle oltre 700milioni di spose bambine costrette a privarsi dei loro diritti fondamentali’, evidenzia la presidente di Unicef Piacenza, Lidia Pastorini. Il concerto segue di pochi giorni la scomparsa di Jo Garceau, l’ideatrice della Pigotta - la famosissima bambola di pezza che

nel corso degli anni ha conquistato un numero sempre maggiore di persone, consentendo a Unicef di salvare milioni di bambini nel mondo – e che il Comitato intende ricordare con grande affetto. La serata del 20 novembre sarà caratterizzata da un concerto ‘rosa’, interamente dedicato alle voci femminili, dirette da Patrizia Bernelich, titolare della cattedra di pianoforte al Conservatorio Nicolini di Piacenza. Durante la serata benefica si esibiranno il coro Consonanze di Piacenza, l’orchestra Cremona Classica - Adafa (con la solista Sara Boffelli), il coro ‘Le voci del terzo’, (diretto da Raffaella Fellegara), i bambini della scuola d’infanzia S.Raimondo (diretti da Gianluigi Cucchi). Ospite d’onore il soprano Rossella Redoglia, la voce narrante sarà Massimiliano Pegorini.


15 novembre 2018

Corriere Padano

PRIMO PIANO

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Rispetto dell’ambiente, campagna contro l’abbandono dei rifiuti “Non abbandonare i rifiuti fa bene agli occhi e anche a Piacenza. Magari agli occhi no, ma a Piacenza sì!” Questo il claim della campagna di comunicazione promossa dal Comune di Piacenza in collaborazione con Iren contro il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti che partirà a breve in città. Presto gli abitanti di Piacenza saranno oggetto di un vero e proprio bombardamento di immagini e frasi ad effetto che inducono al ragionamento ed alla proattività per una città sempre più in linea con un modello virtuoso ed ecosostenibile. Non è purtroppo raro imbattersi in chi si disfa dei rifiuti ingombranti lasciandoli sui marciapiedi, di chi abbandona rifiuti a terra vicino ai contenitori stradali o ai cestini installati per le vie della

città, di chi lascia mozziconi di sigaretta a terra. “L’abbandono dei rifiuti fuori dai cassonetti e sulle strade da parte di ignoti - sottolinea l’assessore all’Ambiente, Paolo Mancioppi - è un’abitudine contraria alla convivenza civile che, oltre a suscitare la riprovazione degli abitanti delle zone interessate, determina pesanti ripercussioni in termini di degrado ambientale, inquinamento e danni estetici. Nonché elevati costi diretti di igiene urbana per i numerosi interventi che Iren deve effettuare nello specifico per questo tipo di rifiuti. Il nostro obiettivo, con questa iniziativa di informazione e di sensibilizzazione, è quello di prevenire e scoraggiare tale malcostume e promuovere il rispetto dell’ambiente, dei luoghi e delle persone”.

Storia di Antonino, che non lascia Piacenza Il senzatetto vive con i suoi cani dentro il magazzino in fondo a via Palmerio che però verrà demolito. Ha scelto di vivere sottotraccia. In città è un’istituzione. “A Piacenza si sta bene, c’è gente a posto”

CESARE RAIMONDI Vedevo il suo nido dall’alto. Poi un giorno è crollato. Non tutto, solo la copertura che stava sotto il mio punto d’osservazione. Che fosse un nido, l’ho saputo chiedendo. Mi incuriosiva cogliere le reazioni chi abita in zona. I crolli improvvisi sono legati a polvere, molta polvere, e soprattutto al rumore. Sembra che i boati siano una cosa impossibile da dimenticare. Uso sembra perché sono sordo. Tra un parola e l’altra, salta fuori: “Per fortuna non si è preso sotto nessuno”. Replicai che bisognava trovarsi all’interno per rimanerci sotto. Lo stabile era chiaramente abbandonato. Ed è così che svelo il nido. Dentro il magazzino in fondo a via Palmerio c’ è Antonino coi suoi cani. Scopro quindi che a Piacenza Antonino è un’istituzione. Ha attirato il collettivo con il suo stile. Nei macro agglomerati quelli senza fissa dimora perdono identità, sono numeri da gestire. Nelle piccole città invece catturano l’attenzione. Vuoi per condannare la scelta fuori dall’ordinato sociale, vuoi per inconfessata invidia. Quando poi un “senza tetto” sventa una rapina a mano armata, al titolo istituzionale si allega il piedistallo mediatico. Articolo di circostanza, lodi, e conseguente scatenamento sui social. Tra i commenti dedicati c’era chi proponeva sistemazioni migliori, chi esprimeva giudizi, chi rendeva pelosa una situazione

che pelo non ne cercava. La rete è democratica, lascia parola a tutti. La rete è arrogante, interviene senza chiedere permesso. Antonino in fondo ha scelto di vivere sottotraccia. Si prende cura dei suoi animali, tralascia il possedere una casa. Ha seguito l’indole. Qualche anno fa ha comprato una roulotte e l’ha posizionata nel parcheggio dietro la Questura. Quando gli dissero che non era lecito, ha chiesto se poteva metterla dentro il magazzino. Era inutilizzato, tranquillo, e c’era spazio per i cani. Lo ha fregato il fatto che lo stabile, a parte il versare in pessime condizioni strutturali, rientra in un progetto di viabilità, e quindi lo sfrattano. La prima volta che vidi Antonino fu dai carabinieri via Beve-

rora. Chiedeva spiegazioni per una contravvenzione ricevuta. Voleva sì pagare, ma soprattutto

remora a svelarla. Metti che tra chi lo aiuta in concreto, ci sia qualcuno di opposta fazione. Lo

“Cerco un altro posto dove stare. E vorrei poter lavorare coi cani, ne farei felici tanti” scongiurare eventuali ripercussioni sui cani. Il rappresentante dell’Arma con tatto, pazienza e chiarezza davvero encomiabili, riuscì a tranquillizzarlo. Gli piace il calcio, mi ha detto anche per che squadra tifa (non si definisce tifoso, bensì innamorato perso). Ho qualche

incontro nella sua zona, ci fermiamo a chiacchierare. Quando chiedo l’età, risponde con il numero di giorni che mancano al prossimo compleanno. Vivere alla giornata al 100%. Anto’, e se provo a scrivere le cose che dici? Mi malmeni? “No, scrivi pure. Quando sono

in buona puoi chiedere tutto”. Perchè quando sono in buona? Carattere difficile? “Ho solo carattere. Sono uno di quei bravi cui ogni tanto salta la valvola di decompressione. Per quello ho sempre cercato il basso profilo. Non voglio rotture di scatole, non voglio rompere quelle degli altri”. Il basso profilo però male si sposa con lo sventare rapine. Paura di niente? “Quando sei lì non ci pensi. Ho agito di slancio. Al limite ti viene in mente la notte che quelli affrontati erano grossi e armati. Ma se puoi pensarci, significa che è andata bene”. A proposito di notte: se un giorno mi venisse voglia di emularti, andrei in un posto con un clima migliore. Cosa ti lega a Piacenza?

Tumore al colon, toglierlo senza chirugia Tecnica innovativa sperimentata a Piacenza

“Si sta bene, c’è gente a posto. Mi piacerebbe ringraziare pubblicamente tutti quelli che mi aiutano, ma non conosco i nomi. Due però posso farli: Elena Castelli la mia veterinaria, Enrica Casalini dell’associazione Angeli Randagi”. Mi porti a vedere quella che è casa tua da un paio d’anni? “Volentieri, ma non disturbare gli altri condomini”. Non abiti solo? “Si, ma ci sono anche altri sotto quel tetto”. Pensavo fosse tutto tuo. “Non sarà più di nessuno fra un po’. Lo demoliscono”. Non mi stupisce. Visto da fuori sembra messo male, ma da dentro è peggio. Hai qualche alternativa? È luogo comune dormire sotto i ponti, però non ci ho mai visto nessuno. “Niente ponti, cerco un altro posto. E lo cerco a Piacenza”. Detto fuori dai denti com’è nelle tue corde: ma trovare un lavoro, una stabilità, proprio non ti attira? Pensa a quanti cani faresti felici. “Mi piacerebbe lavorare coi cani, ci sono portato. Allora si che ne farei felici tanti, non solo i miei”. Hai detto che rimani, quindi ci rivedremo. In bocca al lupo per i tuoi progetti, per il tuo riparo, e per la tua strada.

Nelle foto, Antonino e lo spazio dove vive coi suoi cani

Intervento realizzato da Giovanni Aragona, direttore di Gastroenterologia

Nel 2015 è stata introdotta, a livello europeo, una nuova attrezzatura endoscopica i cui costi, tecnologia (FullTickness Resection Device) e complessità di utilizzo non ne hanno permesso una diffusione su vasta scala. Nell’ultimo anno però, sono stati pubblicati studi scientifici che hanno mostrato progressi entusiasmanti riguardo ad una nuova tecnica endoscopica nata in Germania. “Attualmente in Italia solo pochissimi centri hanno acquisito questa speciale tecnica che prevede, per essere attuata nel proprio centro, uno specifico training teorico e pratico su modello animale da parte di medici e infermieri prima di poter essere applicata su paziente”, così ha dichiarato Giovanni Aragona, il Direttore dell’unità operativa complessa di Gastroenterologia ed

Epatologia dell’ospedale di Piacenza, che con un altro collega della sanità locale, Gaetano Cattaneo, responsabile della neonata unità operativa di Chirurgia d’Urgenza, hanno rimosso un tumore al colon di una donna piacentina il 29 ottobre scorso, con questa nuova tecnica e senza ricorrere al tradizionale intervento chirurgico. La paziente è stata dimessa dopo pochi giorni dall’operazione in ottime condizioni di salute. I due medici avevano completato il loro addestramento al campus biomedico di Roma, e hanno così posto l’ospedale di Piacenza all’altezza dei migliori centri italiani ed europei per pazienti affetti da tumore al colon. “Una percentuale variabile di questi tumori iniziali (tra il 4 e il 15%) non è asportabile radicalmente – ha spiegato Aragona - il risultato

ottenuto è stato possibile grazie alla collaborazione di molti professionisti dell’AUSL piacentina, che si sono impegnati nel poter mettere in atto a vari livelli, questo tipo di intervento”, ha continuato il dottor Aragona, precisando anche che il tumore al colon della donna non sarebbe stato asportabile con le tecniche tradizionali. Grazie alle tecnologie mediche e alle innovazioni endoscopiche, se ogni anno nel reparto sono state rimosse centinaia di queste lesioni con ottimi risultati, si suppone che saranno più facilmente asportabili fin dall’origine e in modi non invasivi. Edoardo Pivoni Nelle foto, il dottor Giovanni Aragona dell’ospedale di Piacenza


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15 novembre 2018

ATTUALITÀ

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La passione di Angela “La politica è una cosa nobile” Angela Fugazza, dal Venezuela per cambiare Piacenza (e il mondo): “Con l’associazione Città dell’uomo un percorso di formazione politica” (fl) E’ la sezione piacentina di Città dell’uomo, l’associazione politico-culturale fondata da Giuseppe Lazzati, lo studioso (1909-1986) il cui nome è accostato al più fecondo pensiero cattolico-democratico. E’ la sezione piacentina, ed è curioso vedere come nasce. L’hanno fondata, insieme a un gruppo di giovani, tre ventenni che due anni or sono - impegnati con l’entusiasmo dei neofiti nella campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale - si sono resi conto che ai banchetti i giovani (i loro coetanei) manco si fermavano, nemmeno una domanda, neanche uno straccio di curiosità. E nemmeno le donne, per dirla tutta. Lo spiega con partecipazione Angela Fugazza, 29 anni, venezuelana arrivata a Piacenza, dove risiede il nonno paterno, nel 2007. “Facendo campagna elettorale - racconta Angela - mi sono, ci siamo resi conto della totale apatia dei giovani nei confronti della politica, come se la politica, in quel caso l’amministrazione della loro città, non li riguardasse. In pochissimi si sono avvicinati ai tanti banchetti che abbiamo organizzato in quei mesi, la maggior parte non si accostava nemmeno per curiosità, per un’informazione”. Angela, insomma, è rimasta colpita - in negativo, naturalmente - dal disinteresse, dall’apatia politica, come la definisce lei stessa, dei giovani piacentini (ma allargando il campo potremmo dire degli italiani). Da qui, archiviata la corsa eletto-

rale - Angela era in lista con i giovani per Rizzi - l’esigenza di fare qualcosa, di approfondire, di continuare a fare politica comunicando, informando, coinvolgendo. Poco più di un anno fa, settembre ‘17, con gli amici e compagni Gianluca Bariola e Francesco Perini, fonda la sezione locale di “Città dell’uomo”. Ma per fare che, Angela? “Vogliamo promuovere, elaborare e diffondere una cultura politica che renda consapevoli le persone non solo dell’altezza e della nobiltà, bensì della necessità degli ideali che animano la nostra democrazia, ben espressi nei principi fondamentali della Costituzione repubblicana. Siamo animati da una visione cristiana dell’uomo e del mondo e non facciamo parte di nessun partito.” Fugazza, Bariola e Perini, in sostanza, chiusi i tavolini dei banchetti mobili della campagna elettorale, hanno deciso di im-

pegnarsi a fondo con l’obiettivo - come sottolinea Angela - “di formare politicamente e culturalmente i cittadini attraverso incontri, scambi di opinione, testimonianze. Ripeto: abbiamo una connotazione politica, non partitica, e i nostri punti di riferimento sono la Costituzione e il Concilio vaticano secondo”. L’associazione, che ha sede presso l’Istituto Sant’Eufemia in via San Marco, è animato da una decina di attivisti (tutti under 35) e una decina sono gli incontri formativi finora organizzati. “Quest’anno - riprende la portavoce - abbiamo promosso un percorso formativo rivolto a un pubblico giovane incentrato sui 70 anni della nostra Costituzione. Ci siamo avvalsi dell’intervento di esperti per illustrarne gli articoli fondamentali e per l’organizzazione abbiamo usufruito della collaborazione di Azione Cattolica, Acli e Movimento ecclesiale di impegno

culturale”. Il percorso si concluderà il prossimo 5 dicembre con la parte-

dubbiamente il percorso è ancora lungo. E’ difficile coinvolgere i giovani, e devo dire anche le donne, ma noi ci stiamo provando. D’altronde non vogliamo imporre un pensiero, vogliamo fornire gli strumenti per pensare politicamente”. Che cosa hai ricavato dalla tua esperienza in campagna elettorale? “Abbiamo constatato che la gente parla solo di diritti e mai di doveri. Questo mi ha convinto ad impegnarmi nell’associazione: il fondatore, Lazzati, voleva creare una città dell’uomo a misura d’uomo, per attuare comportamenti che contribuiscano al bene comune. Che significa

“Spiace il disinteresse dei giovani nei confronti della politica. Dobbiamo contribuire a migliorare la città, partendo dal basso” cipazione del professor Rinoldi mentre, per l’anno prossimo, “Città dell’uomo” sta lavorando a un programma che contempla le attualissime, e urgenti, tematiche europee. Nel 2019, maggio, si rinnoverà il parlamento europeo e il progetto ha senza dubbio i contorni dell’attualità. Ma il vostro impegno ottiene il riscontro sperato? “Il numero dei partecipanti ai nostri eventi è in crescita ma in-

sì avere diritti ma anche essere responsabili e consapevoli dei propri doveri”. Ti sei candidata per Rizzi sindaco, ora qual è il tuo giudizio sull’amministrazione Barbieri? E come vedi Piacenza? “Preferisco offrire la mia impressione sulla città, sulla società in generale. E quel che vedo mi fa pensare alla prevalenza dell’individualismo e, vicever-

sa, allo smarrimento del senso di comunità, dell’idea condivisa di società. In questo humus culturale anche per un’amministrazione diventa difficile soddisfare le esigenze dei cittadini. Io ho visto in Venezuela che cosa può succedere e sono preoccupata”. Sei arrivata in Italia dal Venezuela nel 2007. Perché? “La situazione in Venezuela è drammatica da ogni punto di vista: economico, sociale, sanitario. I miei genitori mi hanno dato la possibilità di frequentare l’università all’estero e di venire a Piacenza dove ho il nonno paterno. Piacenza doveva essere una tappa per andare altrove ma poi l’esperienza della campagna elettorale mi ha fatto apprezzare il ‘piccolo’ e sto facendo qualcosa per cercare di migliorare la realtà, anche se piccola, in cui vivo. Sono rimasta per cambiare le cose. Ed è il messaggio che voglio dare ai giovani: se non contribuisci a migliorare la tua città, non potrai contribuire a cambiare il mondo. La situazione gravissima in Venezuela mi ha fornito una prospettiva diversa. Devo essere ottimista, lo devo a mio padre che è rimasto là. Per cambiare, per innescare un processo virtuoso di cambiamento non serve chissà che cosa, sono convinta che basti per cominciare - anche un piccolo contributo”. Nella foto in alto a destra Angela Fugazza. Al centro, da sinistra Gianluca Bariola, Angela Fugazza, Roberto Buonocore, Emanuele Montani, Francesco Perini

Sabato 24 novembre Open Day all’Istituto Sant’Eufemia Un’occasione per conoscere un percorso qualificato di continuità: nido, scuola infanzia, scuola primaria Dalle ore 8,30 alle 12, i genitori che si apprestano a scegliere la scuola per i propri figli potranno visitare liberamente la struttura, ampia, accogliente e dotata di tecnologie avanzate (accesso a internet in tutte le classi della scuola primaria, lavagne interattive multimediali, laboratorio di informatica rinnovato a settembre 2017). Sarà possibile avere un colloquio con la dirigente e con gli insegnanti che il prossimo anno inizieranno un nuovo ciclo scolastico per conoscere il piano dell’offerta formativa ed approfondite metodologie, attività, organizzazione e peculiarità dell’Istituto, unico a Piacenza ad offrire : - un sistema integrato di educazione e istruzione da uno a dieci anni, in linea con i più innovativi indirizzi pedagogici;

- il percorso più completo di apprendimento della lingua Inglese con docenti madrelingua British Institutes abilitati all’insegna-

mento dell’innovativo AKTIVE Learning Method che prevede attività mirate per nido, scuola dell’infanzia e scuola primaria, con docenze in orario curricolare, utilizzo della metodologia CLIL, esami di certificazione, laboratori pomeridiani e Summer Camp. L’istituto, situato nel centro della nostra città, ha ottenuto il riconoscimento di scuola cattolica e si ispira al Carisma Vincenziano della Congregazione che la fondò nel lontano 1875. Oggi la scuola offre un progetto che mette al centro dell’azione educativa l’attenzione alla persona e la cura per la formazione dell’individuo dal punto di vista etico in un ambiente protetto, ma attento ad inserire i ragazzi nella società attuale, attraverso l’impegno nella qualificazione dell’offerta formativa, l’aggiornamento continuo dei docenti, l’ottimizzazione della compresenza delle figure educative e l’intervento di esperti. Numerosi sono i servizi studiati per rispondere elle esigenze degli alunni e delle loro famiglie, quali assistenza ai compiti, prolungamenti orari per tutte le fasce d’età, laboratori in orario

extrascolastico che spaziano in varie aree (musica, sport, attività espressive…) ed un centro estivo in lingua inglese. L’istituto, dotato di cucina interna, applica i menu approvati dall’AUSL, somministra frutta e verdura biologica e attiva laboratori di educazione alimentare. Inoltre, ha scelto prodotti eco-compatibili per la pulizia degli spazi, a salvaguardia dell’ambiente e della salute di tutti coloro che la ‘abitano’. Le famiglie in visita potranno farsi accompagnare dai loro bambini. Per il loro intrattenimento è previsto uno spazio giochi assistito dalle educatrici del nido ed un laboratorio ludico-musicale condotto da un’esperta del progetto Ritmia. Per informazioni: Istituto S. Eufemia (Scuole dell’infanzia e primaria paritarie - Nido d’infanzia convenzionato) Via San Marco 37 - Tel.Segretaria 0523 330410/322679 Fax. 0523 324867 e-mail: istitutos.eufemia@tin.it sito web: www.istitutosanteufemia.it


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Corriere Padano

ATTUALITÀ

L’ospedale che verrà: struttura all’avanguardia per il territorio

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Siglato il protocollo tra Regione, Comune, Provincia e Ausl. Bonaccini e Venturi: “Sanità in cima alla nostra agenda” Una tappa fondamentale nel cammino che porterà alla realizzazione del nuovo ospedale di Piacenza: è stato firmato oggi, nella Sala dei Teatini a Piacenza, il Protocollo di intenti per la promozione e la sottoscrizione dell’Accordo di programma tra Regione Emilia-Romagna, Azienda Usl, Comune e Provincia di Piacenza. Un passaggio preliminare, appunto, alla stipula dell’Accordo, che avvia ufficialmente il percorso amministrativo e tecnico finalizzato all’individuazione dell’area e alla realizzazione della nuova struttura ospedaliera di valenza provinciale. A firmare il Protocollo, a conclusione del convegno sui 40 anni del Servizio sanitario nazionale, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, il sindaco e presidente della Provincia di Piacenza, Patrizia Barbieri, e il direttore generale dell’Azienda Usl di Piacenza, Luca Baldino. Presente anche l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi. Messi nero su bianco, nel testo d’intesa, gli impegni che gli Enti coinvolti, ciascuno per laFirma ospedale Piacenza 13 novembre 2018 - convegno propria parte, sono chiamati a rispettare: l’Azienda Usl di Piacenza dovrà elaborare lo studio di prefattibilità, volto principalmente a motivare la necessità di realizzare il nuovo ospedale; definirne le dimensioni e le funzioni sanitarie ospitate; ipotizzare i costi di realizzazione e le possibili modalità di finanziamento e, infine, approfondire le possibili destinazioni d’uso dell’attuale ospedale. Alla Regione spetta la valutazione dello studio di pre-fattibilità sotto il profilo tecnico-amministrativo ed economico-finanziario. In capo al Comune, a fronte dell’analisi fornita dall’Usl, è l’individuazione della “macroarea” idonea all’inserimento nel proprio territorio della struttura e dei servizi connessi; analisi che dovrà naturalmente tenere conto degli aspetti vincolistici,

paesaggistici, ambientali, urbanistici e di contesto, oltre che di quelli urbanizzativi necessari alla sostenibilità dell’intervento. Per le valutazioni inerenti questi aspetti, sia la Regione sia la Provincia si impegnano a fornire il supporto necessario al Comune, in collaborazione con l’Azienda sanitaria. Quello che sorgerà sarà un ospedale all’avanguardia, con spazi adeguati e in grado di trattare i casi più complessi dell’intera provincia, attraverso i più avanzati modelli organizzativi e di cura e la valorizzazione delle risorse professionali. Queste e le altre caratteristiche della nuova struttura ospedaliera sono espressamente richiamate nel Protocollo, dove si chiarisce che i contenuti progettuali, funzionali e realizzativi devono essere orientati a: alto valore di accessibilità alla struttura rispetto al territorio urbanizzato e all’area vasta; connessione efficace e sostenibile pedonale, ciclistica, viabilistica e trasportistica, anche agli snodi interprovinciali; sostenibilità dell’impatto paesisticopaesaggistico con riferimento sia all’ambiente sia ai comparti circostanti ed interessati potenzialmente dall’incremento dell’edificazione; connessione e rapporto sinergico sostenibile con i tessuti urbanistici già edificati della città; sostenibilità dei sedimi delle aree, dei rapporti di superficie e di volumetria, delle pertinenze e dei servizi connessi e degli effetti dati dalla trasformazione urbanistica; potenzialità ad interventi successivi di implementazione delle strutture, con disponibilità di valori ed indici adeguati; bilancio energetico sostenibile, efficienza di mantenimento e gestione impiantistica perseguendo la rigenerazione delle risorse; logistica, distribuzione interna e comfort alberghiero. Per quanto riguarda l’erogazione dei servizi, l’intesa stabilisce che deve essere centrata sul percorso logistico del paziente e funzionale in base ad aree omogenee,

Barbieri: “Sarà un polo di eccellenza”

Le dichiarazioni a caldo del Sindaco.“La realizzazione di un nuovo ospedale dev’essere un investimento per il territorio anche in termini di programmazione strategica delle politiche e dei servizi a tutela della salute, di arricchimento delle dotazioni tecnologiche e delle attrezzature, valorizzando le professionalità che operano all’interno della struttura e offrendo, ai cittadini, prestazioni di qualità in un ambiente accogliente, moderno, orientato alle esigenze delle persone. Per quanto riguarda l’individuazione dell’area su cui sorgerà il nuovo complesso, l’impegno dell’Amministrazione comunale, d’intesa con la Conferenza territoriale socio-sanitaria e in sinergia con Regione e Ausl, sarà massimo per garantire le migliori condizioni di sostenibilità economica e ambientale, nonché l’efficienza dei collegamenti e delle infrastrutture. L’obiettivo, ambizioso ma necessario, è quello di costruire un polo di eccellenza, capace di contrastare il fenomeno della mobilità passiva e di coniugare, ai punti di forza su cui già il nostro sistema può contare, il valore aggiunto dell’innovazione. Resta aperta la fase di confronto con l’Ausl per definire un cronoprogramma che delinei tempi e scelte per la trasformazione e valorizzazione dell’attuale ospedale”.

intensità di cura e complessità assistenziale, durata della degenza, percorsi distributivi; dovranno inoltre esserci garanzie di flessibilità, interoperatività e continuità della cura. Infine, si richiama la necessità di organizzare le funzioni specialistiche di alta complessità tecnico-professionale con esplicito riferimento alla chirurgia di emergenze-urgenza, specialistica, alla patologia oncologica, all’assistenza ostetricoginecologica e pediatrica ed alla specialistica medica di II livello.

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AGENDA WEEKEND PIACENZA - Un lavoro da campione Convegno sulla cooperazione sportiva, nuove opportunità di sviluppo per il mondo dello sport: ore 10, sabato 17 novembre, al CONI di via Calciati. PIACENZA - 8° Marcia Casa di Iris Domenica 18 novembre, con partenza dal piazzale di fronte alla “Casa di Iris” alle ore 9 , camminata non competitiva a scopo benefico a favore dell’Hospice. PIACENZA - La Grande Guerra Fino al 30 dicembre, a Palazzo Gotico, mostra di uniformi e cimeli per il centenario della Prima Guerra Mondiale. PIACENZA - Che guaio, Prof. Whippet! Tornano le avventure del Prof. Whippet, lo scienziatoinvestigatore amato dai bambini! Fino al 25 novembre dalle 15.30 a Palazzo Farnese attività per bambini dai 6 ai 10 anni. Prossimi appuntamenti 17 e 18 novembre. PIACENZA - Cineforum in biblioteca Sabato 17 ore 15.45 alla Biblioteca Ragazzi Giana Anguissola, appuntamenti dedicati al cinema per ragazzi e per adulti. Proiezioni di film nella versione integrale in due mini-rassegne dedicate ai musical e ai mondi distopici. PIACENZA - Festival inco-ntemporanea Domenica 18, ore 18, appuntamento all’Auditorium Fondazione Piacenza e Vigevano con il festival itinerante che promuove la musica contemporanea: sul palco, Ensemble motocontrario. PIACENZA - Con Internet si può Martedì 20, ore 10, in Biblioteca Passerini-Landi, incontri tenuti da facilitatori digitali per scoprire l’Archivio PRO del Corriere della Sera e i social network più popolari. PIACENZA - I Tesori dei Farnese Martedì 20 ore 17, nella sala 7 di Palazzo Farnese, presentazione del volume I Tesori dei Farnese, a Parma, Piacenza, Caprarola, Roma. Tomo II. CASTELL’ARQUATO - Mediobevo Beer Fest Venerdì 16 e sabato 17 novembre 2018 nella splendida cornice di Castell’Arquato, sul piazzale Lungo l’Arda, ritorna MEDIOBEVO BEER FEST in versione autunnale, la festa della birra più frizzante della Val d’Arda con musica live, Dj set, cocktails e cucina tipica bavarese. NIBBIANO loc. Lentino - Festa dei mugnai A Borgo Mulino Lentino di Nibbiano in Alta Val Tidone, in occasione della ricorrenza della Patrona dei mugnai, Santa Caterina d’Alessandria, riprendono vita per un giorno tradizioni e riti di un tempo legati al mondo dei mulini e alla figura, ormai scomparsa, dei mugnai. Domenica 18 gli eventi si svolgeranno dalle 10.00 alle 18.00.

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VIVIPIACENZA Bertozzi & Archimia al Milestone

Fiorenzuola, al ‘Verdi’ arriva Paolo Hendel

Al Club di Via Musso Alessandro Bertozzi (foto a sinstra) ripropone, domenica 18 novembre (ore 18:00), quello che fu nell’estate 2016 (Summertime in Jazz a Cortemaggiore) il concerto di esordio del progetto con il quartetto d’archi “Archimia”. Per “Into the Strings” Bertozzi sceglie, arrangia e ripropone in versione strumentale per sax contralto, brani del suo repertorio e altri, un’originale selezione di canzoni di atmosfera, genere e periodi diversi, tutti dedicati, come dichiara lo stesso artista “a chi ama la musica strumentale e il sax contralto”. Una scaletta di quindici brani per un concerto dinamico e coinvolgente.

Sabato 17 novembre - ore 21.15 - al Teatro Verdi di Fiorenzuola arriva Paolo Hendel con lo spettacolo “Fuga da via Pigafetta”. Con la regia di Gioele Dix, Hendel guarda al futuro per giocare con il presente. Il grande affabulatore torna all’originaria vocazione teatrale che lo ha reso celebre ai suoi esordi quando, con coraggiosa inventiva, parlava con la propria immagine sdoppiata dentro a un televisore. Per “La Scuola dello Spettatore”, sabato 17 alle ore 17.30 al Ridotto del Teatro Verdi, Hendel presenterà il suo ultimo libro “La Giovinezza e’ Sopravvalutata”.

Piacenza si tinge di “Profondo Giallo”

Il 17 e 18 novembre nuova rassegna dedicata al mondo noir; ospiti scrittori di fama. Spazio anche al cinema con Enrico Vanzina e il francese Erick Zonca La prima edizione Festival “Profondo giallo” sarà a Piacenza nei giorni 17 e 18 novembre: letteratura, cinema, fumetti, fotografie, laboratori, contest teatrali, contest musicali, giochi di ruolo viventi a tema giallo. Un progetto a cura di Officine Gutenberg, Papero Editore, Fahrenheit 451, Bookbank, Crisalidi e Cinemaniaci. Tutti gli eventi, in un fitto programma, sono a ingresso gratuito. Nel corso della due giorni approderanno a Piacenza scrittori come Ben Pastor, Paola Barbato, Stefano Tura, Fulvio Ervas, Francesco Recami e tanti altri ancora; si giocherà una partita di Cluedo vivente; interverranno

figure di primo piano del cinema come Enrico Vanzina (nella foto) e il regista francese Érick Zonca. Ma anche musica con i

gruppi giovanili della città che si sfideranno nel contest “Musiche da brividi”; e brividi veri correranno lungo le schiene con

lo spettacolo teatrale “Nera che porta via”. Ci saranno anche cinque mostre tra fumetto (Gianni Freghieri, Nicola Genzianella) e fotografia. A proposito di fumetto, sarà possibile poi imparare a tenere alta la tensione proprio insieme agli sceneggiatori Alberto Savini, Giancarlo Berardi, Lorenzo Calza. A completare il programma, laboratori gratuiti per i più piccoli, una maratona notturna dedicata a Dario Argento e molto altro. Ma soprattutto ci saranno tantissimi libri in una grande mostramercato. Maggiori dettagli sul sito web dedicato: festivalprofondogiallo.it

Alessandro Bergonzoni ritorna al Municipale con “Trascendi e sali” Dopo la Prosa, al Teatro Municipale è la volta degli Altri Percorsi, il secondo cartellone della Stagione “Tre per Te” 2018/2019 proposta da Teatro Gioco Vita, direzione artistica di Diego Maj, con la Fondazione Teatri di Piacenza, il Comune di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren. Atteso ritorno di Alessandro Bergonzoni con il suo ultimo spettacolo, “Trascendi e Sali”, di cui firma anche la regia insieme a Riccardo Rodolfi. Appuntamento martedì 20 novembre alle ore 21 al Teatro Municipale di Piacenza, per il quale si prevede ancora un tutto esaurito. “Trascendi e Sali”: un consiglio ma anche un comando. O forse una constatazione

dovuta ad una esperienza vissuta o solo un pensiero da sviluppare o da racchiudere all’interno di un concetto più complesso. Perché in fin dei conti Alessandro Bergonzoni in tutto il suo percorso artistico, che in questi anni l’ha portato oltre che nei teatri, nei cinema e in radio, nelle pinacoteche nazionali, nelle carceri, nelle corsie degli ospedali, nelle scuole e nelle università, sulle pagine di giornali quotidiani e settimanali, nelle gallerie d’arte e nelle piazze grandi e piccole dei principali festival culturali, è diventato un “sistema artistico” complesso che produce e realizza le sue idee in svariate discipline per, alla fine, metabolizzare tutto e ripartire da un’altra parte facendo tesoro dell’esperienza acquisita.

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VIVIPIACENZA Presentato a Palazzo Galli il libro del maggiore David Vannucci

I campi per prigionieri di guerra nel Piacentino: una storia nella storia finora mai raccontata Sull’argomento avevamo fino ad ora studi parziali. Con il testo di David Vannucci la lacuna è colmata. “I campi per prigionieri di guerra nel territorio piacentino durante la seconda guerra mondiale. Rezzanello, Cortemaggiore, Veano, Montalbo” (edizioni Tip.Le.Co) - presentato a Palazzo Galli, Salone dei depositanti, dall’autore in dialogo con Corrado Sforza Fogliani e Manrico Bissi - rimarrà sempre un punto di riferimento preciso, ma soprattutto prezioso. Lo ha sottolineato il presidente del Comitato esecutivo della Banca di Piacenza (l’Istituto ha contribuito alla realizzazione del volume), aggiungendo che «siamo in presenza di un testo rigoroso. L’autore è, del resto, Ufficiale del nostro Esercito: il suo scritto non poteva, dunque, che risentirne. Un testo anche - ha proseguito Sforza Fogliani - appassionante e di grande umanità: che ci fa sentire nostri gli stenti, le difficoltà, i disagi che patirono gli internati». Il presidente Sforza ha posto quindi l’accento su altri aspetti del libro: «I campi per i prigionieri di guerra - ha spiegato - trovarono sede in castelli, edifici monumentali e palazzi storici: di essi l’autore tesse allora la storia, artistica e politica. I prigionieri di guerra, poi, vennero a contatto con le nostre popolazioni, soprattutto rurali: di questi rapporti Vannucci ci fa la descrizione, sempre attenta, talvolta commovente. Ancora. Nel libro di Vannucci è ricostruita pure la fase della liberazione di Piacenza dall’occupazione tedesca - fra il 27 e il 28 aprile del 1945 - in modo succinto, ma completo. Anche i perigliosi momenti dell’8

Orsoline (ospitò 150 prigionieri, britannici e sudafricani prima, civili greci poi, con 100 soldati a custodirli). A Cortemaggiore il campo era stato ricavato nel convento dei frati minori (230 i prigionieri, soprattutto jugoslavi, con 110 soldati di guardia). Poi ci fu Veano, nella villa di proprietà dell’Opera Pia Alberoni (250 posti, 110 soldati), che diventò la prigione degli ufficiali inglesi. Infine Montalbo, costituito nel 1942, con ufficiali britannici e dei dominions (150 posti). «La gestione dei campi non era semplice - ha osservato il maggiore Vannucci -. C’erano problemi di lingua, sanitari, igienici, di alimentazione. E si doveva trovare un modo per far passare il tempo ai prigionieri, che avevano in testa una sola idea: quella di fuggire». Dalla ricerca storica dell’autore sono emersi aspetti molto interessanti: «L’umanità sei soldati italiani che legarono con i

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Sforza Fogliani: “I prigionieri di guerra trovarono sistemazione in castelli, edifici monumentali e palazzi storici. Vannucci ne fa una descrizione attenta” prigionieri; la forte centralità nei prigionieri verso gli affetti nella madrepatria; la fuga dopo l’8 settembre e la decisione di combattere insieme ai partigiani; l’accoglienza ricevuta nelle nostre vallate, la complicità con la popolazione che nascose i prigionieri a rischio della propria vita». Piacenza in quel periodo non fu solamente terra di campi di prigionia ma anche grande città-ospedale, con le strutture del Collegio Morigi e del Collegio Alberoni trasformate in ospedali militari. Sabato è stata organizzata una visita guidata alle ex strutture sanitarie per i prigionieri di guerra, a cura dell’associazione Archistorica di Manrico Bissi, in collaborazione con la Banca. Anche l’architetto Bissi ha sottolineato l’aspetto umano che emerge dalla lettura del libro: «Nel nemico si riuscì ad individuare un avversario, con la sua dignità e umanità».

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Nelle foto: a sinistra, Manrico Bissi, Corrado Sforza Fogliani, David Vannucci; a destra, la platea durante la presentazione

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MEMBRO DELLA FE

settembre del ’43 - quando i militari, pure da noi, furono improvvisamente lasciati senza disposizioni - sono ricostruiti con grande accuratezza, sulla base - soprattutto - di notizie d’archivio di natura militare in gran parte inedite e di speciale, grande interesse». Il maggiore David Vannucci ha illustrato il contenuto del libro: «Una storia fatta di tante storie, non solo ufficiali - ha spiegato -, anche perché di documenti ufficiali ce ne sono pochi: dopo l’Armistizio i campi sono stati occupati dai tedeschi che li hanno saccheggiati. Per fortuna l’Archivio storico dell’Esercito è ancora intatto». L’autore ha sottolineato come quello di Piacenza fosse un territorio adatto ad ospitare campi di prigionia: sia perché importante nodo ferroviario (i prigionieri viaggiavano in treno) sia perché c’erano strutture esistenti, di proprietà di istituti religiosi, adatte allo scopo. Ancora, Piacenza aveva già nella Grande guerra conosciuto le esperienze dei campi di Gossolengo e Cortemaggiore. Con il secondo conflitto mondiale il primo campo ad aprire (1941) fu quello nel castello di Rezzanello, di proprietà delle suore

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CODOGNO

Menu tradizionali e tematici nella Rassegna Gastronomica del Lodigiano

Fiera di Codogno, si guarda al futuro del settore zootecnico

Martedì 20 e mercoledì 21 novembre si svolge la storica rassegna del lodigiano dedicata al mondo dell’allevamento e agricolo. Tanti gli eventi collaterali

Sono 17 i ristoranti aderenti alla “Rassegna gastronomica del lodigiano” che spegne quest’anno trenta candeline. Un tuffo nei sapori tipici del lodigiano, con una proposta gastronomica che va dai classici menu “all inclusive” ai percorsi di degustazione, nella grande rassegna apertasi il 6 ottobre per chiudersi il 2 dicembre prossimo. I clienti possono trovare presso gli esercizi aderenti diverse tipologie di menù, studiate appositamente nel rispetto delle tradizioni culinarie e dei prodotti di stagione per soddisfare tutte le esigenze, anche economiche. A disposizione, il “Menù Classico Rassegna” che entra nel cuore della cucina lodigiana; si tratta di una proposta ricca e importante, completa di antipasti e dolce. Ci sono poi i menu tematici: introdotti nell’edizione 2010, hanno ottenuto grande successo. I ristoranti aderenti alla Rassegna Gastronomica sono: La Locanda dei Sapori di Borghetto, l’Osteria Pater di Modignano, il ristorante La Colombina di Bertonico, la Trattoria del Cacciatore di Pezzolo, il ristorante La Mondina di Marudo, l’Antica Osteria Lungoladda di Casellario, l’Osteria Darfani di Caviaga, il ristorante Cacciatori di Bisnate, la Trattoria Torretta di Lodi, il ristorante Gaffurio di Lodi, l’Osteria Cologno di Casalmaiocco, l’Antica Osteria del Cerreto di Abbadia Cerreto, l’agriturismo Il Barcaiolo di Santo Stefano Lodigiano, la Trattoria Cavallino di Casalpusterlengo, l’Albergo del Sole di Maleo, il Ristorante la Petite Mondina di Lodi e il ristorante La Caplania di San Colombano. Ciascuno, fino al 2 dicembre, proporrà uno o più menù speciali tra quelli citati, a prezzo fisso. Il variegato programma con il dettaglio di tutte le iniziative e l’indicazione delle date di svolgimento è disponibile al sito www.rassegnagastronomica. it.

La più importante rassegna zootecnica del lodigiano apre i battenti il 20 novembre con la 228esima edizione della Fiera di Codogno, per una due giorni fatta di esposizioni, convegni, eventi collaterali. Appuntamento al polo fieristico di viale Medaglie d’Oro. Ai confini tra Lombardia ed Emilia, nel cuore della zootecnia italiana per l’allevamento del bovino da latte e del suino, si svolge una tra le manifestazioni più qualificate per gli operatori del settore. Nel lodigiano ogni anno vengono allevati 450.000 suini da ingrasso, 44.000 scrofe, 100.000 bovini controllati con una media di 9.000 kg./anno di latte prodotto per capo. La Fiera di Codogno è l’occasione per rendere omaggio a questo importantissimo settore e, per il pubblico, per avvicinarvisi. Le iniziative legate al programma della Fiera sono già in corso: venerdì 16 novembre appuntamento alle ore 10 presso l’Aula Magna Itas Tosi con il convegno “Cotogno il fruttifero, la sua storia e le sue trasformazioni”. Interviene Alessandro Roversi docente di Coltivazioni arboree della Facoltà di Agraria dell’università Cattolica di Piacenza. In serata, precisamente alle ore 21, all’istituto Tondini verrà rappresentata l’opera lirica “Il Barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini. Sabato 17, apertura e inaugu-

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razione periodo fieristico 2018, presso Loggia Vittorio Emanuele; domenica 18 invece, alle ore 8, torna la “Marcia Fiera di Codogno” alla sua trentaseiesima edizione, organizzata dal “Gruppo Podistico Codogno 82”, con partenza da Piazzale Conad. Lunedì 19 ancora convegni: alle ore 9 presso l’itas Tosi, a cura del Comitato Ambiente Agricoltura Sostenibile, “Agricoltura smart: l’agricoltura di precisione per innovare tutelando l’ambiente”; “Le innovazioni tecnologiche nel settore zootecnico” con Massimo Lazzari dell’Università degli studi di Milano Dip. Scienze Veterinarie; “L’agricoltura di precisione, stato dell’arte e prospettive” con Carlo Bisaglia del CREA-ING ed Ettore Cantù, Coordinatore del

Comitato Agricoltura Ambiente distretto Lions lb3. Alle 14 ci si sposta nella Sala Vezzulli del quartiere fieristico per il convegno Coldiretti “Nuova PAC 2021-2027. Quale futuro?”. Relatori: Angelo Frascarelli docente di Economia e Politica Agraria università di Perugia e Alessandro Rota presidente provinciale Coldiretti; intervengono: gli assessori regionali Fabio Rolfi e Pietro Foroni e l’onorevole Guido Guidesi. Alle 18 nella Sala Espositiva Vecchio Ospedale Soave, Viale Gandolfi,6, Convegno Ass. U.C.I.D. sez. di Lodi “WELFARE E LAVORO. Presente e Futuro nel Nostro Territorio”. Relatore sarà Stefano Di Giulio, presidente UCID Lodi e interverranno Francesco Passerini Sindaco di Codogno e Presidente

della Provincia di Lodi, l’Assessore Regionale Alessandro Mattinzoli, l’Assessore Regionale Pietro Foroni, Francesco Monteverdi Presidente Associazione Industriali di Lodi, Riccardo Ghidella Presidente Nazionale UCID e Giovanni Ferri Direttore Tecnico della Fiera. Martedì 20 novembre alle ore 10.30 Inaugurazione della 228° Fiera Autunnale di Codogno con intermezzo musicale eseguito da una violista de “I Solisti Laudensi”; alle 13, area ristoro a cura di Assigeco con la presentazione del libro “Nati o stati. Personaggi Lodigiani tra storia e storie”: autori Francesco Dionigi e Alessandro Colonna edito da Rotary Club Codogno con il patrocinio Confartigianato provincia di Lodi e Il Cittadino. Un appuntamento di cabaret, invece, quello delle ore 18 presso la sala Vezzulli: “Due tipi da ridere” con Franco Rossi e Viviana Porro. Mercoledì 21, per l’intera giornata, tradizionale mercato ambulanti quartiere San Biagio; alle ore 9 in Sala Vezzulli, conferenza a cura della ditta Olmix dal titolo “Micotossine e digeribilità della razione” e “Fertilizzazine e gestione del suolo” ta Ambientale di Prodotto (Pef). Gli eventi continuano fino a fine mese: il programma completo, costantemente aggiornato, è disponibile al sito www. fieradicodogno.com


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L’Almanacco Codognese racconta la Fiera Autunnale dal 1971 Redatto da Lorenzo Merli nel 1817, a pagina 25 i primi cenni storici della manifestazione giunta quest’anno alla 228esima edizione “…1791, 21 agosto Essendo stata accordata al Borgo di Codogno da S.M.I. Leopoldo II l’istituzione di una fiera annuale per favorire il commercio di questa lodigiana Provincia, si dà principio alla medesima il 17 novembre di quest’anno con numeroso concorso di negozianti e forestieri, non che di merci e bestiami.” Non inganni la laconicità della notizia. Dietro di essa sta tutto il fervore operativo del ‘700 codognese, secolo d’oro per la sua economia. Basta dare una scorsa alle “Memorie storiche del Regio Borgo di Codogno” del Goldaniga per rendersene conto, un avvenimento tanto eccezionale non fu casuale oppure un gesto gratificante e gratuito: fu il coronamento logico e necessario di una situazione economica particolarmente favorevole e protrattasi negli anni. E non parlo dei noti risultati nel campo agricolo caseario, ma anche di tutte quelle attività “minori” che minori non erano nel 700 a Codogno anche se oggi completamente dimenticate. Dice il Goldaniga: “…di arti inoltre liberalimeccaniche si è ben provveduto il paese, contandovisi da 5 ad altre volte anche 6 ben comode spezierie con saggi speziali e dotti. Più pittori, orefici, indoratori, scultori, librai, orologieri, compositori di strumenti da suono, stampatori di Tele a fini e diversi colori alla foggia d’Olanda (…)barbieri, conciaparrucche, calzolai, e conciascarpe, i sarti di bottega pubblica e casa privata, i falegnami da civile e da campagna. Fabbriche di cera alla foggia di Venezia, i capelli di feltro, di Acetto alla milanese, più tintorie d’ogni sorte e colore (…) più ferrai e marescalchi, più botteghe di ferrarezza e rame, più lagnami, pellizzari e botteghe da pattè(…)”. Ma, conclude il frate storico, queste “possono chiamarsi bagatelle: al solo formaggio, cavezzi, tele e sete unicamente mi attengo, e dico che nel corso solo di un anno ci è di traffico per 3 Millioni in quel torno di Lire di Milano ed in tal tempo si collocheranno da’ mercanti di questo Borgo nelle proprie case per poscia inviarlo a corrispondenti in altri paesi lontani da Trantacinque in 40 mila Forme di Cassio Lodigiano da 5, 6, e tal’ora anche 7 rubbi e più, cioè 25 lire di 12 onzie Lodigiane per rubbo cadauna, e sono tante le diversità delle persone de’ Mercanti, che a questo Borgo cone a piazza ch’egli è del Cassio Lodigiano per tal compra da varie Provincie concorrano che arreca meraviglia a Forestieri medesimi il vederne un Borgo sì mercantile e pingue. Né la negoziazione dei Codognesi del Cassio, Butiro, Sete, Cavezzi e tele in 1000 modi da questi Tessitori composte si ferma solo nelle vicine Città, ma si estende anche in tutto il dominio Veneto, Genovesato, e Romano, ed oltrepassando alle volte i Monti ed i Mari, si dilunga per fino a’ Regni più lontani delle Spagne e Portogallo, come anche ne’ settentrionali popoli di Germania e Prussia, Francia, e Sardegna, nei quali s’inviano le nominate merci da questo Borgo”. Il nome di Codogno, quindi, nel ‘700 è conosciuto praticamente

in tutta l’Europa attraverso l’ingegno e l’efficienza di Mercanti coraggiosi, che non si accontentano di esportare formaggi, ma fanno conoscere telerie, cappelli, cere, attrezzature per lavoro nei campi e nelle stalle, i bellissimi “look” per cavalli da tiro e da cerimonia, e splendide rifiniture per carri e carrozze. Tirando un po’ le somme, diciamo dunque che la fiera fu una necessità riconosciuta dai reggitori della cosa pubblica e reclamata da tutti per confrontare le “cose” di casa nostra con quelle di casa altrui per migliorare e migliorarsi. Qualcuno si chiederà perché la scelta del periodo cadde sul mese di novembre. La risposta è semplice. L’11 novembre è il giorno di San Martino, e chiudeva il periodo in cui praticamente si concludevano gli accordi lavorativi per l’agricoltura. Si erano compiuti i trasferimenti delle famiglie da una cascina all’altra, i cambi del “padrone” e soprattutto si erano “fatti i conti” per sapere quanto rimaneva a disposizione in soldi, e si potevano contare i sacchi di granoturco, di riso e di frumento per “la fame” dell’anno successivo. La gente, quindi, poteva anche spendere qualcosina di più. E siccome attorno alle macchine, agli “stand” per il bestiame, si formavano banchi e banchetti per telerie e manufatti per la casa, l’arredamento e il vestiario, ecco che i contadini (i paisan) approfittavano anche dei “buoni prezzi” per preparare il corredo alle figlie da marito. Non sempre e non solo gli scambi avvenivano tra merce e soldi, spesso pure tra merce e merce (da non molto si è spenta l’usanza di barattare le castagne con il granoturco). E attorno a tutto questo movimento da “mercato” straordinario, anche i bambini avevano il loro contentino: giostre, balocchi, torrone e dolci in genere. E baracconi con la “donna cannone” o la “donna barbuta” o altre attrazioni più o meno di buon gusto. Insomma: tutta la famiglia poteva partecipare ad una settimana di festa. La Fiera di Codogno, una delle più importanti nel campo agricolo caseario, divenne ben presto il luogo di incontro di gente proveniente da ogni parte d’Italia e dai paesi confinanti, arrecando così grande giovamento economico al Borgo e Benessere per i suoi cittadini. In un primo tempo i giorni dedicati alla fiera erano giovedì, venerdì e sabato; in un secondo tempo (per esigenze di mercati di paesi vicini) si passò al mercoledì e la domenica successiva. In tempi recenti, con la riduzione drastica della mano d’opera in agricoltura e con il conseguente pendolarismo snervante verso le città che danno lavoro, assistiamo ad un chiudersi di questo avvenimento in uno stretto scambio tra allevatori per razze sempre più pregiate, e fra tecnici agrari per la messa a punto di macchine particolarmente sofisticate ed utili. La Fiera di Codogno, anche per la concorrenza con altre manifestazioni simili, è divenuta una competizione quasi esclusivamente affidata alla tecnica e non alla capacità creativa dei condut-

tori dei fondi. E’ comunque sempre una grossa realtà, anche se le famiglie vi partecipano un po’ meno, potendo – grazie a Dio e al progresso sociale – disporre di finanze più solide e di spiccioli da spendere tutto l’anno. E’ rimasto vivo il divertimento per i giovani e i giovanissimi. E’ morta purtroppo – per sempre? – la stagione teatrale che vide a Codogno, proprio nel periodo fieristico, cantanti lirici di qualche importanza e compagnie di spettacolo rispettabili calcare con successo le scene di un teatro che è vivo solo nei ricordi e nella nostalgia. (Testo tratto dai “Cenni Storici” del Comune di Codogno – redatto da Tranquillo Salvatori)

Nelle foto: in alto, uno scorcio di Codogno ante 1872; a sinistra, la Notificazione con cui venne istituita la Fiera nel 1791.

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SPORT

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SCRITTO COI PIEDI di Cesare Raimondi

La stagione 1976-77 è una di quelle interlocutorie. Il Piacenza, appena retrocesso dalla Serie B, cambia la guida tecnica. Per la conduzione dei lavori, ci si affida a un cognome illustre, Invernizzi. Carosello era trasmissione di culto, la fama era calcistica e casearia. La rosa mantiene una struttura importante. Sono parecchi i confermati dalla precedente stagione. In estate pare lecito pensare in grande. Andrà diversamente. Contatto Giuseppe Regali, lui c’era e abita poco distante. Vado a farci due chiacchiere. Scopro che parecchi sono passati di qui, approfittando della vicinanza.

La disponibilità non ne risente. Gli fa piacere parlare di Piacenza. Buongiorno Giuseppe la 7677 fu annata balorda. Lei era capitano, sempre presente. Come andarono le cose? Non ci siamo trovati. A distanza di tempo penso ancora una cosa. Fabbri ci aveva insegnato un modo di stare in campo. Quell’anno fu come tornare in-

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Giuseppe Regali: “Quella volta che feci tremare l’Olimpico” L’annata ‘76-’77: “Fu come tornare indietro. Il gruppo era stagionato, non gli riuscì di adattarsi alle direttive” dietro. Il gruppo era stagionato, non gli riuscì di adattarsi alle direttive. Mi dici che hai già sentito altri compagni, ti avranno confermato che Gibì era avanti vent’anni rispetto a tutti. Sempre 76-77: noi annaspavamo a metà classifica, la Cremonese vinceva il torneo. La

incontrammo quattro volte, due in campionato, due in coppa. Bilancio di assoluta parità: una vittoria per parte e due segni X. Quindi l’aria di derby la sentivate? Si sentiva, certo. Non avevamo le cuffie per la radio noi. Quando uscivamo dagli allenamenti c’era sempre gente che ci avvicinava e scambiavamo volentieri due parole. Ho segnato con la Cremonese in coppa Italia. Lo

ricordo perché fu l’unico goal quell’anno. Ce ne fu uno col Pergocrema, ma rinviarono la partita per nebbia. Così vicino, così lontano. Abita a pochi km, ma in città non la vediamo più. Chi le tiene i contatti?

Leggo, mi tengo informato. Il canale privilegiato era Pizzasegola, caro amico, purtroppo mancato. Ero in ottimi rapporti anche col presidente Loschi. Abitavo da lui, in una villa verso Gossolengo.

pre stato impegnato col calcio. Ho giocato fino a 40 anni qui a Belgioioso. Poi ci sono entrato come dirigente. Adesso ho chiuso, è giusto avere un ricambio. Allora è la persona giusta: ci si diverte di più nei professionisti o nei dilettanti?

sono tesserato col Pavia che era in D, e si allenava la sera. Però abbiamo vinto il campionato. L’istituto di credito mi concesse una deroga, per partecipare alla stagione di C2. Ci salvammo bene. Con un’altra stagione da professionista all’orizzonte, con l’istituto di credito poco propenso a prolungare la deroga, mi

In campo ci si diverte sempre. Cambia fuori.

trovai al classico bivio. Ho scelto la sicurezza. Lei ha giocato 5 anni a Parma e 3 anni a Piacenza. La coppa dove la compra?

Le è mai più venuta la voglia di venire allo stadio?

Per non fare proprio la figura del cioccolatino, ho letto la sua pagina Wikipedia. Si dice che ha smesso l’attività sportiva, perché il ruolo di bancario non era compatibile con le regole del calcio professionistico. Di cosa si trattava?

Ci sono tornato a vedere qualche partita anni fa. Ma sono sem-

Quando ho lasciato Piacenza, sono stato assunto in banca. Mi

Visto che ti piace la coppa, puoi scrivere di quel mercoledì che andammo a Roma. Era una notturna. L’articolo di Sabino Laurenzano che uscì il giovedì mattina titolava: “Regali fa tremare i 65.000 dell’ Olimpico”. La par-

tita la perdemmo poi 2 a 1, ma li abbiamo fatti tremare davvero. Ero partito pieno di speranze, ma trovo pochissime maglie d’epoca. Lei ce l’ha? Devo avere un paio di calzettoni. Le divise, quando giocavo,non erano un mercato. Ho un bel dono che mi fecero i club biancorossi: una raccolta di tutti i resoconti delle gare disputate. Lo sfoglio sempre con piacere. Ho passato tre anni importanti a Piacenza. Mi hai chiesto solo del’’ultimo. Quando vuoi parlare degli altri due, sai dove trovarmi.

Per ringraziare Giuseppe Regali, gli ho promesso un invito per la festa del centenario. Mi è sembrato contento.

Nelle foto: a sinistra, Giuseppe Regali in campo; al centro e a destra, con il Piacenza

Le giovani spade rosa del Pettorelli si impongono a Verona

Le spade piacentine affollano la finale della prima prova interregionale Gpg (Gran premio giovanissimi) a Verona e colorano di rosa la finale. Ben tre spadiste del Circolo Pettorelli, infatti, sono arrivate a conquistare una medaglia (in finale arrivano i primi otto). E due di loro sono salite sul podio: Marta Nocilli (2ª) Letizia Braghieri (3ª) e Arianna Paganini (5ª). «Un grande risultato per il Pettorelli - ha commentato il presidente Alessandro Bossalini - in particolare sono soddisfatto per Braghieri che, alla sua prima gara, è arrivata terza. Bene anche la quinta piazza per Paganini e la conferma di Nocilli. E’ il frutto della preparazione e dell’inserimento di tanti giovani nell’ultimo anno, che sono stati formati bene dai nostri istruttori e maestri». Il Circolo Pettorelli ha inviato una nutrita rappresentativa sulle pedane di Verona a contendere i titoli ai coetanei del circuito Nord/Est (Emilia RomagnaVeneto-Friuli-Trentino Alto Adige); 18 i giovani che si sono cimentati nelle rispettive categorie e tra questi alcuni debuttanti. Una trasferta positiva quella degli atleti biancorossi: Jacopo Salamini 30, Alfonso Foppiani 31, Riccardo Geria 46, Giacomo Salvarani 57, Giacomo Montanari 68, Baldrighi, 32, Campione 50, Iori 89.

Tra le ragazze, si registrano Alice Cellerino 20, Rebecca Pantano 21, Camilla Parenti 28, Anna Scrivani 30, Gaia Napolitano 49, Nour Abdalla 66. Marta Nocilli (Allieve) ha superato imbattuta i gironi e alle eliminazioni dirette ha superato Viviani (Verona) 15-3, Montanari (Reggio Emilia) 15-12, Cavani (Modena) 15-10 Russo (Rimini) 15-13, Bortignon (Treviso) 15-12. Ha conteso la finale alla trevisana Nicoli, venendo sconfitta 11-15. Arianna Paganini (Giovanissime) ha cominciato molto bene (4 vittorie e una sconfitta) battendo in sequenza Reale (Ravenna) 10-2, Tintinaglia (Treviso) 10-6. Arianna è stata fermata solo dalla vincitrice della giornata Srichia (Trieste) per una stoccata 9-10. Altro podio della giornata dalla debuttante Letizia Braghieri (Bambine) che si è subito distinta nei gironi preliminari vincendo quattro assalti e perdendone due. Poi ha infilato una serie positiva battendo Tozzola (Bologna) 10-9, Calì (Padova) 10-9, Amadei (Forlì) 10-9. E’ stata fermata da quella che poi vincerà la gara: Rossi (Ravenna), 7-10. Nella foto: da sinistra Milly Polidoro, Letizia Braghieri, Margherita Libelli e Cesare Masina


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CITTÀ UTILE

RIPARTE IL PROGETTO “PRIMO ANNO IN FAMIGLIA” È un contributo economico integrativo dello stipendio per genitori, entrambi regolarmente occupati, che intendono usufruire dell’astensione facoltativa dal lavoro nel primo anno di vita del bambino. Le domande vanno consegnate fino al 30 settembre 2019 presso lo Sportello InformaFamiglie&Bambini del Centro per le Famiglie Galleria del Sole - Centro Civico Farnesiana (tel. 0523/492380) o del Centro per le Famiglie Quartiere Roma (tel. 0523/385318).

una mediatrice linguistico-culturale per confrontarci sui significati e sulle rappresentazioni che i ruoli di figlie, mogli, madri, nonne, amiche, lavoratrici evocano in noi. Ogni mercoledì dalle 14 alle 16 al Centro per le Famiglie Galleria del Sole. La partecipazione è libera e gratuita. Informazioni allo Sportello Informafamiglie&bambini. ITINERARIO FAMIGLIE - LE PAROLE DEI GENITORI Percorso di accompagnamento alla genitorialità per genitori con figli di età dagli 0 ai 18 anni a cura di Andrea Roda e Sara Dallavalle. Rafforzare i propri saperi genitoriali per accompagnare gli apprendisti alla vita nel loro percorso di crescita e autonomia. Incontro venerdì 23 novembre. Gli incontri sono gratuiti e su prenotazione, ed è possibile attivare il servizio gratuito baby sitter (per bambini dai 3 anni).

PROROGATI I TERMINI PER HOME CARE PREMIUM E LONG TERM CARE Inps ha comunicato che, per tutti i beneficiari al 31 dicembre 2018 dei progetti “Home Care Premium” e “Long Term Care”, i termini di validità sono differiti fino al 30 giugno 2019. BORSA DI STUDIO PIZZIGATI - MINOJA, DOMANDE FINO AL 12 DICEMBRE Anche quest’anno sono state bandite tre borse di studio a favore di allievi dei corsi di laurea in Ingegneria meccanica della sede di Piacenza del Politecnico di Milano, in memoria del dott. Ing. Augusto Pizzigati, già illustre docente presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna, e della signora Camilla Minoja. La domanda dovrà essere presentata al QUIC dal 12 novembre al 12 dicembre. Per informazioni è possibile contattare Alessandra Ciprandi del Politecnico (tel. 0523/356801 o 0523/356818, il martedì, il mercoledì o il venerdì). GRADUATORIE ERP, PUBBLICAZIONE ENTRO IL 15 DICEMBRE La Regione Emilia-Romagna ha introdotto nuovi criteri per le domande, prevedendo l’obbligo, per chi fa richiesta di alloggio, di non essere proprietario o usufruttuario di case in Italia o all’estero. Le graduatorie saranno pubblicate entro sabato 15 dicembre. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Abitazioni in via XXIV Maggio 28 (tel. 0523/492162 e 0523/492169), aperto lunedì dalle 8.45 alle 13.30, mercoledì dalle 8.45 alle 12, giovedì dalle 8.45 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 17.30. CONTRIBUTO AFFITTO, GRADUATORIE PUBBLICATE ENTRO IL 15 DICEMBRE L’Amministrazione comunale rende noto che le graduatorie per il Contributo affitto, la cui presentazione delle domande è già chiusa, saranno pubblicate entro il 15 dicembre. I pagamenti saranno effettuati successivamente. Per maggiori informazioni è possibile contattare l’ufficio Amministrativo (tel. 0523/492738). ANDIAMO IN GITA A PIACENZA: FINO A DICEMBRE NUOVE INIZIATIVE PER LA TERZA ETÀ Palazzo Farnese e la Cattedrale: proseguono le visite guidate di “Andiamo in gita a Piacenza”, pensate per coinvolgere chi è in-

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teressato a scoprire il territorio piacentino, vedere luoghi noti o più sconosciuti, per valorizzare il nostro territorio e combattere la solitudine. Le visite sono tutte con prenotazione obbligatoria, contattando in orario mattutino l’ufficio Attività socio-ricreative (via Taverna 39, tel 0523/492724). MARTEDÌ DELLA SALUTE: IL 4 DICEMBRE INCONTRO CON IL DOTTOR LUCHETTI Martedì 4 dicembre novembre appuntamento mensile al Centro per le famiglie della Galleria del Sole dedicato alla terza età con l’intervento di medici qualificati, sul tema “Amarcord - Esercizi per mantenere la memoria”. L’ingresso è gratuito e i posti sono limitati. Prenotazione obbligatoria contattando al mattino l’ufficio Attività socio-ricreative (tel. 0523/492724). SPORTELLO INFORMASOCIALE DI VIA TAVERNA CHIUSO SABATO 8 DICEMBRE Nella giornata di sabato 8 dicembre, festività dell’Immacolata Concezione, lo sportello InformaSociale di via Taverna sarà chiuso al pubblico. NOTIZIE DEL CENTRO PER LE FAMIGLIE Tutte le iniziative si tengono presso la Galleria del Sole-Centro Civico Farnesiana. Per informazioni contattare lo Sportello InformaFamiglie&Bambini al numero 0523/492380. LE DONNE SENZA CONFINI SI RITROVANO Incontri settimanali con una operatrice del Centro per le Famiglie e

A DANZA CON LA MAMMA A cura della scuola di danza Petit Pas Corso di gioco/danza per mamme insieme ai loro piccoli (18-36 mesi). Un momento speciale per stare con i propri bambini. Il corso si terrà sabato 24 novembre ore 10/11 e 11/12 ( l’attribuzione alla fascia oraria sarà comunicata in funzione del numero di iscritti). Informazioni sui costi e iscrizioni presso lo Sportello InformaFamiglie&Bambini. INCONTRO INFORMATIVO DI PRESENTAZIONE SUI CORSI PREPARTO Venerdì 16 novembre alle ore 9 si terrà la presentazione dei corsi pre-nascita per mamme che partoriranno nel mese di febbraio 2019, a cura delle ostetriche dell’Ausl e del Centro per le Famiglie del Comune di Piacenza. L’incontro è ad accesso libero e gratuito. LABORATORI a cura di Sara Dallavalle e Andrea Roda Venerdì 16 novembre dalle ore 16,45 laboratorio gratuito sulla costruzione di un calendario. PILLOLE PER LA QUOTIDIANITÀ GENITORIALE Sabato 17 novembre, alle ore 10,30 presso il Centro per le Famiglie - Galleria del Sole, secondo incontro con esperti psicologi. “Lo dico a papà! Riflettiamo insieme sulla figura paterna”. Attività ad accesso libero e gratuito a cura di Mirjam Ragazzi. DA MAMMA A MAMMA Cicli di 6 incontri per mamme con bambini da 0 a 12 mesi, per la condivisione di reciproche esperienze, l’espressione delle difficoltà e la valorizzazione delle proprie risorse, con l’aiuto di un conduttore e di diversi esperti. Giovedì 29 novembre dalle 10 alle ore 12, l’avvio del primo ciclo di incontri. Informazioni sui costi e iscrizioni presso lo Sportello InformaFamiglie&Bambini.

CENTRO PER L’IMPIEGO - OFFERTE DI LAVORO Richieste di personale pervenute ai Centri per l’Impiego della Provincia. Gli interessati possono inviare curriculum vitae via mail o via fax previo controllo di eventuale aggiornamento sul sito della Provincia, citando il numero di riferimento Provincia di Piacenza (settore welfare, lavoro e formazione professionale) Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e i pomeriggi di martedì e giovedì dalle 14.30 alle 16.30. In caso di forte afflusso di utenza la distribzione dei numeri di ingresso terminerà 30 minuti prima della chiusura Provincia di Piacenza - Centro per l’impiego - Borgo Faxhall P.le Marconi - tel. 0523-795716 fax: 0523-795738 - e-mail: sil.piacenza@provincia.pc.it Cod. 499/2018 valida fino al 20/11/2018 Mansione OPERAIO ADD. ALL’ASSEMBLAGGIO DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE Qualifica ISTAT 7272004 addetto assemblaggio di apparecchi elettrici Contenuti e contesto del lavoro MONTAGGIO APPARECCHIATURE ELETTRICHE Luogo di lavoro SARMATO (PC) Formazione LICENZA MEDIA Caratteristiche candidati – INDISPENSABILE ESPERIENZA PREGRESSA NELLA MANSIONE, CONOSCENZA BASE DI OFFICE Contratto TEMPO DETERMINATO CON POSSIBILITA’ DI STABILIZZAZIONE DEL RAPPORTO Orario TEMPO PIENO Per candidarsi INVIARE CURRICULUM VITAE CON RIF. OFFERTA N. 499/18 a: candidatura@provincia.pc.it Cod. 521/2018 valida fino al 18/11/2018 Azienda richiedente EUROTREND ASSISTENZA Scrl Coop. Sociale Mansione ASSISTENTE EDUCATIVA/O IN ASILO NIDO Qualifica ISTAT 3212701 educatore professionale Contenuti e contesto del lavoro ASSISTENZA EDUCATIVA AI MINORI IN SEZIONE E CONDUZIONE DI LABORATORI Luogo di lavoro CASTEL SAN GIOVANNI (PC) Formazione LAUREA IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE Caratteristiche candidati – INDISPENSABILE PREGRESSA ESPERIENZA NELLA MANSIONE, AUTOMUNITA/O Contratto TEMPO DETERMINATO FINO A GIUGNO 2019 Orario PART TIME Per candidarsi INVIARE CURRICULUM VITAE CON RIF. OFFERTA N. 521/ CPIPC a: servizieducativi@eurotrendbiella.it Cod. 525/2018 valida fino al 21/11/2018 Azienda richiedente ZECCHINI GROUP Srl RICERCA UN ESCAVATORISTA PATENTE C E UN SALDATORE Qualifica ISTAT 7441007 conducente di escavatrice meccanica 6212000 Saldatori e tagliatori a fiamma

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Mansione: ELETTRICISTA Qualifica ISTAT: 6137000 Elettricisti ed installatori di impianti elettrici nelle costruzioni civili Contenuti e contesto del lavoro: INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE IMPIANTI ELETTRICI CIVILI, DI CONDIZIONAMENTO E FOTOVOLTAICO Luogo di lavoro: PIACENZA Formazione: PREFERIBILE DIPLOMA DI SCUOLA MEDIA SUPERIORE Caratteristiche candidati: INDISPENSABILE CONSOLIDATA ESPERIENZA NELLA MANSIONE, POSSESSO DI PATENTE B Contratto: TEMPO DETERMINATO O INDETERMINATO: DA VALUTARE IN FASE DI COLLOQUIO Conoscenze: OTTIMA CONOSCENZA DELLA LINGUA ITALIANA Orario: TEMPO PIENO Per candidarsi: INVIARE CV CON RIF. OFFERTA N. 543/18 a: candidatura@provincia.pc.it

Giornale indipendente: distribuito gratuitamente nella città di Piacenza e nei comuni limitrofi attraverso espositori posti nei luoghi di aggregazione e passaggio. Direttore responsabile: Giuseppe De Petro. g.depetro@corrierepadano.it

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