20/12/2019 - Unicef, per i bambini la Filiera della solidarietà

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SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983

Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc

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SABATO 21 DICEMBRE 2019 - ANNO 37 N. 29 - EURO 0,20

REDAZIONE

AGENDA NATALE

“I diritti dell’infanzia ancora oggi sono negati in molte parti del mondo”

Unicef, per i bambini la Filiera della solidarietà Si può adottare una Pigotta per sostenere i progetti dell’associazione. I ragazzi del V circolo hanno realizzato il calendario benefico 2020

Un Klimt sotto l’albero di Natale

TANZI A PAGINA 2

Rilanciare il turismo in montagna

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La Pigotta è la bambola simbolo di Unicef. Ha una mission molto importante: salvare la vita di un bambino attraverso l’acquisto del kit per le vaccinazioni. Nel mese di dicembre Unicef propone la “Filiera della Solidarietà”, con possibilità di adottare una Pigotta da portare sotto l’albero di Natale. Anche quest’anno il Comitato di Unicef Piacenza ha realizzato - insieme ai bambini delle scuole – numerosi laboratori di costruzione della famosa bambola di pezza, che viene realizzata con materiali poveri e di riciclo, come vecchi lembi di stoffa e tovaglie. In occasione delle festività natalizie i volontari del Comitato piacentino hanno proposto mercatini e banchetti informativi insieme ai bambini delle scuole dell’infanzia Marco Polo e Vaiarini di Piacenza, e primaria di Bobbio. “L’obiettivo della “Filiera della Solidarietà” - spiega Lidia Pastorini, presidente del Comitato Unicef Piacenza – è sostenere i progetti dedicati ai bambini”.

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Corriere Padano

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Numero 4

Sabato 21 dicembre 2019

Piacentini Con Greta e con le Sardine

Carpaneto, tutti insieme sotto l’albero A PAGINA 10

Angela Fugazza di Città dell’Uomo: “Ora ai giovani dobbiamo fornire strumenti di comprensione del reale”

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Festività natalizie con la Banca di Piacenza

Bobbio, il Borgo dei Borghi diventa Hogwarts

di Francesca Lombardi

economia

Impresa Piacenza ci tiene a galla Rota indica le priorità

di

associazioni

stato e società

ambiente

Sull’agricoltura caccia alle streghe

Maurizio Falco lo Stato amico

Verdi al 2% non incidono

Sugli spandimenti normativa ottusa

Prefettura vicina alle Amministrazioni

Politica e associazioni percorsi separati

di Federico tanzi

di Giuseppe de petro

di antonella lenti

Giovanni volpi

Oggi con Corriere Padano AI LETTORI

Evergreen di Balboni Claudio

29027 - PODENZANO (PC) Via Caselle, 43 Tel. e Fax 0523.952048 Cell. 329.2113128

IRRIGAZIONE Corriere Padano, nell’augurare buone feste a tutti i lettori, ricorda che tornerà in distribuzione giovedì 16 gennaio 2020.

CONSULENZA - PROGETTAZIONE REALIZZAZIONE


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ATTUALITÀ

Un Klimt sotto l’albero di Natale Dall’edera della Ricci Oddi spunta “Ritratto di Signora”. Tra ipotesi e speranze la città aspetta con ottimismo il responso definitivo sull’originalità del dipinto: “Questione di pochissimo tempo” FEDERICO TANZI Entusiasmo, speranza, attesa. È un mix di emozioni contrastanti quello che sta vivendo Piacenza da una decina di giorni. Nel pomeriggio del 10 dicembre, la notizia - che ha presto fatto il giro d’Italia e del mondo - è stata infatti di quelle tanto clamorose quanto inaspettate: tra l’edera, nascosto in una nicchia nel cortile interno della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, è spuntato quello che sembrerebbe a tutti gli effetti il dipinto “Ritratto di Signora” di Gustav Klimt. Era il 22 febbraio 1997 quando il quadro venne rubato in occasione di un trasloco dalla stessa galleria d’arte a Palazzo Gotico, dove doveva tenersi una mostra dedicata al celebre pittore austriaco. Ventidue anni dopo - in attesa che gli accertamenti sulla veridicità diano un responso positivo - a ritrovare il capolavoro sono stati tre operai impegnati in alcuni lavori di giardinaggio nel cortile della Ricci Oddi: rinvenuto casualmente in un’intercapedine, avvolto in un sacco nero dell’immondizia, lo hanno quindi immediatamente consegnato ai custodi della struttura. Un nuovo capitolo, forse l’ultimo, di un mistero lungo due decenni, che non

ha risparmiato colpi di scena, ipotesi e fantasie degne di un romanzo giallo. Ma come è finito il quadro in quel posto? È sempre stato lì o qualcuno lo ha portato successivamente? E soprattutto, considerando i tanti falsi in circolazione, è il vero “Ritratto di Signora”? ACCERTAMENTI IN CORSO, I RISULTATI TRA 30 GIORNI Domande a cui risponderanno polizia e carabinieri, che da subito hanno iniziato le

indagini sotto coordinamento della procura di Piacenza. La Pm Ornella Chicca ha già detto di aver aperto un fascicolo per ricettazione a carico di ignoti, delegando inoltre al maggiore Giuseppe de Gori, comandante del nucleo carabinieri tutela del patrimonio culturale di Bologna, il compito di svolgere congiuntamente con tre funzionari del ministero dei Beni Culturali la perizia tecnica che stabilirà l’autenticità dell’opera, custodita al momento in una location segreta. Un responso definitivo

si avrà a stretto giro di posta, al massimo entro trenta giorni. “Sarà questione di pochissimo tempo - ha fatto sapere in tal senso De Gori in un incontro con la stampa -. Successivamente si approfondiranno, e di questo se ne occuperà la polizia di Stato, gli accertamenti che sono stati fatti sul luogo del rinvenimento, anche ai fini di stabilire lo stato di conservazione dell’opera e capire quanto tempo sia realmente rimasta in quella nicchia”. Cauto ottimismo. È questo il sentimento generale che trapela tra istituzioni e addetti ai lavori: l’impressione è che sia la volta buona, e che per Natale Piacenza potrà riabbracciare finalmente un capolavoro apprezzato e ammirato in tutto il mondo. “Un’opera intensa, parlante” – ha detto il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi, intervenuto sul suo profilo facebook. “UN RISARCIMENTO PER STEFANO FUGAZZA” “Per quello che ho potuto vedere - ha commentato Leonardo Bragalini, consigliere di amministrazione della Galleria Ricci Oddi - il dipinto è in ottime condizioni di conservazione, ci sono i presupposti perché sia verosimile: sul retro e sul telaio sono presenti

tutti i timbri relativi alle esposizioni alle quali è stato prestato. Pensavo fosse l’ennesima bufala, poi quando sono arrivato in Galleria e l’ho visto esposto su un cavalletto nel Salone d’Onore sono sbiancato. È stata una grandissima emozione”. Sulla stessa linea anche il presidente, Massimo Ferrari, e la vicepresidente Laura Bonfanti. “Sono assolutamente ottimista - le parole di Ferrari -, pur non essendo

sarà celebrata fino al 19 gennaio in una mostra all’auditorium Sant’Ilario. “Sarebbe un risarcimento alla sua memoria - ha detto l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi -, Fugazza soffrì per quel deprecabile furto”. Più pragmaticamente, l’originalità del quadro rappresenterebbe un importante traino per il rilancio della Galleria, ma anche per una valorizzazione della città a tutto tondo, andandosi ad in-

“Opera straordinaria, poterla esporre di nuovo sarebbe un’occasione imperdibile” un tecnico l’aspetto esteriore conferma una possibilità positiva. Non crediamo ci sia una ragione per riprodurre un falso in questo modo, gli accertamenti ci diranno se è davvero il “Ritratto di signora”. “Tutto fa pensare ad un autentico - gli ha fatto eco Bonfanti - aspettiamo però l’evolversi della situazione”. Un ritrovamento, quello del Klimt, che ha fatto andare il pensiero di molti a Stefano Fugazza, storico direttore della Galleria Ricci Oddi, scomparso 10 anni fa e la cui figura

serire nel ricco palinsesto di eventi culturali che Piacenza ha in programma per il 2020. “Alla luce del ritrovamento del Klimt stiamo già pensando di cambiare alcuni degli appuntamenti in calendario - ha annunciato il sindaco Patrizia Barbieri in occasione della presentazione delle iniziative del programma di “Piacenza 2020. Crocevia di Culture” -. È un’opera straordinaria, poterla esporre di nuovo sarebbe un’occasione incredibile per una città in continuo fermento”.

“Sulle tracce di Stefano Fugazza”, concorsi per studenti tra le tante iniziative Sono diverse, le iniziative rivolte alle scuole medie e superiori di città e provincia per valorizzare ulteriormente la mostra “Sulle tracce di Stefano Fugazza” (visitabile in Sant’Ilario fino al 19 gennaio) permettendo, anche ai giovani che non hanno potuto conoscerlo e apprezzarne direttamente le qualità, di scoprire la ricchezza della sua produzione culturale e l’impegno divulgativo che hanno sempre contraddistinto il compianto direttore della Galleria Ricci Oddi. Un concorso è rivolto alle testate giornalistiche studentesche delle secondarie di 2° grado, chiamate a redigere una recensione critica – da pubblicare sul giornale d’istituto – sulla mostra o sulla figura di Stefano Fugazza. L’altro coinvolgerà invece le classi che andranno a visitare l’esposizione: a gruppi o individualmente, gli

studenti delle superiori dovranno scattare almeno tre fotografie o selfie, scegliendo a propria discrezione i soggetti da riprendere; alle scolaresche delle medie, invece, si richiederanno tre fotografie o tre disegni, ovviamente riguardanti la mostra. Un’apposita commissione giudicherà sia gli articoli giornalistici che gli scatti e le opere grafiche, assegnando in premio ai vincitori volumi inerenti alla storia e alle collezioni dei Musei Civici di Palazzo Farnese. Gli elaborati dovranno pervenire entro il 31 gennaio, inviandoli a manuela.cornelli@ comune.piacenza.it o a mauro. molinaroli@comune.piacenza. it . Gli stessi indirizzi di posta elettronica possono essere contattati, così come i numeri 0523-492651/2652, per prenotare la visita delle classi interessate, anche in orari diversi da quelli di apertura della mostra.


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PRIMO PIANO

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Coldiretti, doni alla Caritas dalle aziende di Campagna Amica Solidarietà alla Caritas da Coldiretti Donne Impresa e Coldiretti Giovani Impresa. Nella casetta di piazza Cavalli - dove fino alla Vigilia proseguono le iniziative organizzate dall’associazione – è avvenuta la consegna di tre cesti con i prodotti di alta qualità delle aziende agricole di Campagna Amica Piacenza. “Si tratta di un gesto importante – commenta il responsabile di Campagna Amica Valerio Galli – che è segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche”. Alla consegna dei cesti sono stati presenti il direttore di Coldiretti Piacenza Claudio Bressanutti e Mario Idda, direttore della Caritas diocesana di Piacenza e Bobbio. La donazione all’interno del Villaggio di Natale in

piazza Cavalli si inserisce quindi in un ampio ventaglio di eventi organizzati in occasione delle festività natalizie. Nella casetta di Coldiretti nel cuore della città tutti possono realizzare il proprio cesto chilometro zero con le eccellenze del nostro territorio. Gli appuntamenti non finiscono qui: sabato 21 dicembre, nella corte dell’Azienda L’Orto di Mucinasso, verrà realizzato il “Villaggio di Natale di Campagna Amica” con in degustazione e vendita tante nostre tipicità realizzate nel rispetto della salute dei consumatori e dell’ambiente. Per l’occasione sarà allestita anche un’area tematica dedicata al racconto del pranzo di Natale di una volta sulle tavole piacentine, con particolare attenzione al tema dei dolci.

Unicef, a dicembre con la Filiera della solidarietà Si può adottare una Pigotta per sostenere progetti dedicati ai bambini. I ragazzi del V circolo hanno realizzato il calendario benefico 2020 (fg) La Pigotta è la bambola simbolo di Unicef. Ha una mission molto importante: salvare la vita di un bambino attraverso l’acquisto del kit per le vaccinazioni. Nel mese di dicembre Unicef propone la “Filiera della Solidarietà”, con possibilità di adottare una Pigotta da portare sotto l’albero di Natale. Anche quest’anno il Comitato di Unicef Piacenza ha realizzato - insieme ai bambini delle scuole – numerosi laboratori di costruzione della famosa bambola di pezza, che viene realizzata con materiali poveri e di riciclo, come vecchi lembi di stoffa e tovaglie. In occasione delle festività natalizie i volontari del Comitato piacentino hanno proposto mercatini e banchetti informativi insieme ai bambini delle scuole dell’infanzia Marco Polo e Vaiarini di Piacenza, e primaria di Bobbio. “L’obiettivo della “Filiera della Solidarietà” - spiega Lidia Pastorini, presidente del Comitato Unicef Piacenza – è sostenere i progetti dedicati all’istruzione (“Tutti a scuola”) e alle campagne “Malnutrizione” e “Vaccinazione”, al fine di promuovere il miglioramento della qualità della vita dei bambini, tutelando il loro diritto all’istruzione, alla sopravvivenza e alla protezione in situazioni di grave emergenza”. Calendario 2020 con le haiku L’impegno nelle scuole è prioritario per Unicef: ogni anno i

a più voci”, diretto da Patrizia Bernelich presso la basilica di S.Maria di Campagna”, ricorda la presidente Pastorini, che aggiunge: “E’ stata una riflessione in musica avente come protagonisti gli stessi destinatari dei diritti dell’infanzia che – purtroppo - ancora oggi sono negati in molte parti del mondo”. Grazie a queste iniziative – conclude Pastorini – Unicef sostiene i progetti “Bambini in pericolo” e “Bambini sperduti”, offrendo un aiuto ai minori in situazioni di emergenza a causa di guerre, volontari organizzano laboratori e incontri informativi nelle classi del territorio per sensibilizzare bambini e ragazzi alla tutela dei diritti dei minori. I laboratori sono stati gestiti da Nanda Cerri e Maria Paracchini. Quest’anno in occasione del Natale, i ragazzi delle scuole del V Circolo di Piacenza hanno realizzato il calendario benefico 2020, dedicato allo “stupore di uno sguardo bambino sul mondo”, con immagini e poesia. Il calendario è in distribuzione in occasione degli eventi natalizi, per regalare un Natale di solidarietà alla comunità intera. Il ricavato sarà destinato al progetto “Tutti a scuola“ che promuove la scolarizzazione femminile nei Paesi dove viene negata. “Il calendario è il risultato di un percorso didattico realizzato durante l’anno dalle insegnati del V Circolo di Piacenza, sulle tematiche della sostenibilità e del rispetto della

natura. Ogni mese – spiega la presidente di Unicef Piacenza - è stato abbinato ad una haiku giapponese che regala un flash emozionale di grande impatto. L’immediatezza offerta da una poesia di soli tre versi viene apprezzata anche dai bambini, che sono abituati – oggi, fin dalla giovane età - a misurarsi con una comunicazione sempre più veloce e di grande impatto”. Il Passaporto dei Diritti dei Bambini In occasione del trentennale dalla firma della Convenzione internazionale dei Diritti dell’Infanzia, - avvenuta il 20 novembre del 1989 – Unicef ha realizzato il “Passaporto dei Diritti dei Bambini”. Si tratta di uno strumento di riflessione sullo stato di attuazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti: “La giornata ha ospitato l’annuale “Concerto

migrazioni, calamità naturali e fame”. Prosegue inoltre la campagna televisiva ‘Più Pigotte, più bimbe a scuola’, con spot presenti sulle principali emittenti tv, che raccontano l’impegno di Unicef a favore della scolarizzazione. E’ possibile adottare la Pigotta di Unicef e scegliere i regali solidali (tra cui il calendario 2020) anche presso la sede di via Alberoni 36 (aperta nel mese di dicembre dalle 10 alle 12.30 e nei pomeriggi dalle 15 alle 18 nei giorni di lunedì, mercoledì, giovedì).


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ATTUALITÀ

Qualità della vita, Piacenza in chiaroscuro: male l’ambiente, bene imprese e ricchezza Scende ancora, perdendo quattro posizioni in un anno, la città di Piacenza nella classifica stilata da Il Sole 24 sulla Qualità della vita in Italia giunta alla sua trentesima edizione. Il quotidiano ha pubblicato la graduatoria delle province più vivibili valutate considerando 90 indicatori divisi in sei aree tematiche. Il numero di indicatori è aumentato da 42 a 90, divisi in sei macro aree tematiche che indagano altrettante componenti dello star bene. Le classifiche di tappa sono Ricchezza e consumi, Affari e lavoro, Ambiente e servizi, Demografia e società, Giustizia e sicurezza, Cultura e tempo libero. In testa alla classifica è ancora Milano, davanti a Bolzano, Trento, Aosta e Trieste. In fondo Foggia, Crotone e, ultima Caltanissetta.

Piacenza si piazza al 44esimo posto ma già nel 2018 la nostra città aveva perso terreno, passando dalla 35esima posizione del 2017 alla 40esima. Una fotografia in chiaroscuro, in realtà, quella che ritrae Piacenza: penalizzata soprattutto dagli indicatori ambientali (addirittura 96esima), ai primi posti per la ricchezza (11esima) e i depositi bancari (decima). Bene anche affari e lavoro (27esima) e reddito medio complessivo per contribuente (ventesima in classifica). Al 59esimo posto per demografia/società e al 58esimo per giustizia/sicurezza. A metà classifica anche per cultura e tempo libero (44esimo posto). Andando nel dettaglio, siamo messi male per le polvere sottili (93esimi), la produzione di rifiuti pro capite

(106esimi), l’emigrazione ospedaliera (94esimi), i consumi di farmaci per asma e bronchi (93esimi), la mortalità per tumore (98esimi). Ma ci salva l’economia: oltre a ricchezza e depositi bancari, siamo in buona posizione per città smart (23esimi), export (11esimi), rata media mensile per mutui e disoccuppazione giovanile. “Dal rapporto del Sole 24ore emerge una fotografia realistica della città di Piacenza – ha commentato Paolo Rizzi, direttore del Laboratorio di economia locale dell’Università Cattolica di Piacenza – L’inquinamento è il nostro vero tallone d’Achille, bene la ricchezza, i consumi, gli e affari e il lavoro, come sapevamo. Gli indicatori sono chiari, ora occorre rifletterci e lavorarci”.

Trail Valley, rilanciare il turismo in montagna Rete di sentieri per valorizzare l’Alta Valnure. Il portavoce Bortolotto: “Piattaforma dedicata allo sport outdoor” (fg) Valorizzazione turistica e progettazione integrata a favore della montagna: sono le parole chiave attorno alle quali ruota il progetto “Trail Valley”, il network che coinvolge 80 soggetti attivi nello sport outdoor e nel rilancio dell’Alta Valnure. Associazioni sportive, strutture ricettive, operatori turistici, aziende, istituzioni e privati cittadini si sono uniti a vantaggio dell’incoming e dell’offerta turistica sostenibile, contribuen-

do alla valorizzazione del territorio. Il progetto Trail Valley è stato tra i cinque finalisti alla Bitac (Borsa italiana del turismo cooperativo e associativo) di Trento, organizzata dall’Alleanza delle Cooperative, lo scorso 5 dicembre. “Abbiamo terminato la mappatura del primo Comprensorio dell’Alta Valnure, che si compone di 400 km di sentieri sviluppati attorno ai Comuni di Ponte dell’Olio, Bettola, Farini, Ferriere. La rete

sentieristica - da percorrere in mountain bike, a piedi o a cavallo - è identificata tramite una specifica segnaletica ed è collegata ad uno storytelling che richiama gli aspetti culturali più significativi di ciascuna area di riferimento”, spiega Samuele Bortolotto, portavoce del gruppo di volontari che si sta occu-

pando dell’innovativo progetto. “Intendiamo ultimare la sentieristica entro la prossima primavera - in occasione di Parma 2020 -, per offrire nuove opportunità turistiche al territorio. La partecipazione a Bitac 2019 – aggiunge - è stata per noi un’ulteriore esperienza di crescita personale e di arricchimento

culturale, grazie allo scambio di idee che si è sviluppato tra i partecipanti”. Alla Bitac di Trento hanno partecipato un’ottantina di progetti provenienti dall’intero territorio nazionale e sono state presentate le migliori idee in ambito turistico, suddivise su tre macro aree: impatto territoriale, turismo accessibile e innovazione. Obiettivo del primo Comprensorio dell’Alta Valnure – progetto pilota che il team intende esportare anche su altre vallate piacentine - è la proposta di una visione strategica integrata, attorno alla quale sviluppare opportunità turistiche ed occupazionali. “Con lo slogan “#iononmenevado” - spiega Bortolotto - ci siamo rivolti a tutti i soggetti operanti in Alta Valnure, invitandoli a collaborare insieme per valorizzare il territorio e contrastare lo spopolamento, partendo dall’ambiente e dallo sport outdoor, al fine di creare nuove opportunità lavorative”. A tale proposito, Bortolotto – che è anche presidente di Brainfarm, società di marketing associata a Confcooperative

Piacenza - ricorda le esperienze delle cooperative di comunità sorte in questi ultimi anni in Valnure (“Comunità Valnure” di Ponte dell’Olio, “Magnifica Università di Valnure” di Farini, “FourCoop” di Ferriere, La Via del Sale di Rompeggio) e che oggi sono parte integrante del progetto “Trail Valley”. Novità di questi giorni è – inoltre - il lancio del progetto “Trail Valley Challenge”, un unico circuito agonistico che pone in rete nove appuntamenti sportivi consolidati sul territorio piacentino. “Il progetto di rete – aggiunge Bortolotto - è nato nel 2019 con l’intento di promuovere il territorio, lo sport del trail-running e la sua etica: si tratta di un circuito agonistico suddiviso in nove gare, - già strutturate e gestite autonomamente da associazioni sportive locali – che attraversano terre di castelli, borghi medievali e sentieri di pellegrini”. La prima gara è in programma il 21 dicembre a Groppallo di Farini (“Le Tre Ore del Panettone”). Si prosegue il 26 gennaio 2020 con il “Winter Trail” mentre a febbraio e a maggio (8 febbraio e 2 maggio 2020) si svolge il “Ferriere Trail Festival”, anticipato dalla “Abbots Way” (3,4,5 aprile 2020) e da “Trailballando” (10 marzo 2020). Si prosegue con gli appuntamenti: “Scuron Night Trail” (18 luglio), “Trail EcoValdarda” (15 agosto 2020) e “Arquato Trail” (27 settembre 2020). MeTe, cooperative insieme per nuovi tour alla scoperta del territorio La società di marketing Brainfarm – associata a Confcooperative Piacenza – è uno dei soggetti operanti all’interno di “MeTe Tour Cooperation”, innovativa rete di cooperative locali finalizzata a coordinare e a promuovere eventi turistici organizzati sul territorio piacentino. Fanno parte di MeTe Tour Corporation le cooperative di comunità dell’Alta Valnure (Comunità Valnure di Ponte dell’Olio, Magnifica Università di Valnure di Farini, FourCoop di Ferriere, La Via del Sale di Rompeggio), della Valtrebbia (Cooperativa CoolTour) e della Bassa Piacentina (Cooperativa Isola dei Tre Ponti) a cui si aggiunge la cooperativa Officine di Gutenberg per la realizzazione del materiale promozionale. La rete di cooperative piacentine propone pacchetti turistici che interessano i territori coinvolti, - e che comprendono escursioni naturalistiche, visite culturali, passeggiate alla scoperta di natura, arte e prodotti tipici -e che vengono gestiti dal tour operator locale “Only 4 You”.


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AGENDA DI NATALE

Gospel Fest, a Natale in S.Maria di Campagna (ingresso unico 15 euro) - Venerdì 27 dicembre 2019 alle 21.30 al Teatro President: RIONDINO & KHORAKHANE’ Tributo a Giorgio Gaber (ingresso: gold 30 euro; silver 20 euro) - Domenica 12 gennaio 2020 alle 17 al Teatro President: LOU TAPAGE canta Fabrizio De Andrè (ingresso: gold 20 euro; silver 15 euro) - Venerdì 24 gennaio 2020 alle 21.30 al Teatro President: ALBERTO RADIUS Tributo a Lucio Battisti (ingresso: gold 20 euro; silver 15 euro)

Ritorna in occasione delle festività Natalizie, la manifestazione Gospel Fest - Musica dell’Anima, con grandi serate a Piacenza e a Busseto. In questa XI edizione il gospel non è più predominante, ma lascia spazio a tributi e omaggi a cantautori che fanno parte della storia della musica italiana. Il programma a Piacenza - Mercoledì 25 dicembre 2019 alle 21.30 nella Basilica di Santa Maria di Campagna: Serata Gospel THE FOLLOWERS OF CHRIST

La Bohème di Puccini inaugura la Lirica È tra le opere più amate di sempre: un inno alla giovinezza, alla poesia e all’amore, tra passione e tragedia. L’inaugurazione della Stagione d’Opera 2019/2020 del Teatro Municipale di Piacenza è affidata a La bohème di Giacomo Puccini, nell’ambito del Progetto Opera Laboratorio 2019, con la regia di Leo Nucci, in scena domenica 22 dicembre alle 15.30. Su libretto di Giuseppe Giacosa e del piacentino Luigi Illica - quest’ultimo protagonista di un lungo omaggio durante tutto l’arco dell’anno da parte del Teatro Municipale - La Bohème è proposta nel nuovo allestimento nato dalla coproduzione tra Fondazione Teatro Comunale di Modena, la Fondazione Teatri di Piacenza e la Fondazione Pergolesi Spontini, in collaborazione

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con l’Opéra de Marseille. Sul podio il maestro Aldo Sisillo dirige l’Orchestra Filarmonica Italiana, il Coro del Teatro Municipale di Piacenza preparato da Corrado Casati e le Voci bianche del Coro Farnesiano di Piacenza istruite

da Mario Pigazzini. Ad affiancare Leo Nucci torna l’affiatato team creativo del Progetto Opera Laboratorio, nato a Piacenza nel 2013. In scena giovani cantanti che hanno approfondito lo studio del ruolo sotto l’esperta guida

Piacenza, via del Tempio 27-29 (Piazza della Prefettura) Tel. 0523.327273 Fax 0523.309214

di Nucci. Opera in quattro quadri ispirati alla serie di racconti Scènes de la vie de bohème dello scrittore francese Henri Murger, rappresentata per la prima volta nel 1896 al Teatro Regio di Torino, La bohème porterà il pubblico nella Parigi di metà Ottocento con un allestimento di impianto tradizionale e “natalizio”: “Quello che ho cercato di fare non è la tradizione, ma l’origine – sottolinea Leo Nucci – All’inizio del primo atto Illica e Giacosa parlano di poesia: noi abbiamo cercato, con la scenografia, con i costumi e la messa in scena, di fare della poesia. E se non si vedrà la regia, vorrà dire che avremo lavorato bene: tutto deve scorrere come un racconto”. Per informazioni: biglietteria@teatripiacenza.it www.teatripiacenza.it.

Pazze fiabe in musica, teatro per i più piccoli “Pazze fiabe… in musica!” a Piacenza. Ce le raccontano tra parole e suoni Nicola Cavallari e Tempus Fugit Percussion Ensemble domenica 22 dicembre all’Oratorio parrocchiale del Preziosissimo Sangue. Terza tappa dell’edizione 2019/2020 di “ITINERARI DI TEATRO... ed è dicembre”, rassegna di spettacoli per le famiglie. L’appuntamento è alle ore 16.30 nel Salone situato in via Zanella 15 (ingresso libero e gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili). Uno spettacolo di narrazione con la musica dal vivo che reinterpreta due fiabe famose: “Giannetto fortunato”, dei Fratelli Grimm, e “La minestra di sasso”, storia trasversale a diverse culture fiabesche popolari. “Pazze fiabe... in musica!” si rifà alla tradizione dei cantastorie e dei menestrelli: musica e parole si fondono per creare un solo unico racconto, dove la voce e i suoni riescono a evocare personaggi e atmosfere delle fiabe. Pochi e semplici elementi scenici sono presenti sul palcoscenico, per favorire l’immaginazione e la fantasia del giovane pubblico.

San Silvestro a teatro: il 31 al Municipale Il Sordo San Silvestro a teatro: per celebrare i 250 anni dalla nascita di Ludwig van Beethoven, una nuova commissione d’opera in prima assoluta che debutterà al Municipale il 31 dicembre (ore 18, fuori abbonamento), in tema con l’argomento del libretto: Il Sordo - Sogno d’amore in una notte di San Silvestro. Leo Nucci ha scritto questa “commedia per musica in un atto” dedicata a uno dei più celebri compositori della storia, su musica di Paolo Marcarini. Il celebre baritono sarà anche in scena nel ruolo del Maestro, affiancato da Nunzia De Falco, Ivan Defabiani e Davide Procaccini, con la direzione di Jacopo Brusa e la regia di Salvo Piro, la Filarmonica dell’Opera Italiana Bruno Bartoletti e il Coro del Conservatorio Nicolini di Piacenza diretto da Giorgio Ubaldi.

Consulenza legale e condominiale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . lunedì mercoledì giovedì venerdì Consulenza tecnica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . giovedì sabato Consulenza proprietà fondiaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . martedì giovedì Consulenza cedolare secca e calcolo convenienza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Consulenza contributi bonifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Consulenza urbanistico-amministrativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Consulenza fiscale e tributaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Consulenza sul risparmio energetico e sulla termoregolazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Consulenza e assistenza su affitti brevi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Conteggi aggiornamenti ISTAT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Deposito regolamenti e verbali nomina amministratori condominiali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Servizi e assistenza amministratori condominiali (professionali, semi-professionali e del proprio condominio) . Assistenza stipula contratti di locazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Assistenza atti di compravendita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Consulenza acquirenti immobili da costruire e controllo polizze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Consulenza catastale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Verifica canone di locazione in relazione al 10% del valore catastale . . . . . . . . . . . . . . . . . Visure ipotecarie e catastali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Sezione Imprese Edilizie. Consulenza e assistenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Assistenza notarile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Assistenza contributi di bonifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Consulenza bancaria - finanziaria - investimenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Consulenza sicurezza impianti elettrici - gas - acqua - fibre ottiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Consulenza agevolazioni per gli immobili di interesse storico artistico . . . . . . . . . . . . . . . . Certificazione bilanci condominiali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Consulenza assicurativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Consulenza disbrigo pratiche previdenziali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Presso l’Associazione, conteggi IMU e TASI e compilazione modelli F24 per i relativi versamenti

16.00-18.00 17.00-19.00 16.00-18.00 15.30-19.00 11.00-12.00 11.00-12.00 10.00-12.00 10.00-12.00 ogni giorno ogni giorno ogni giorno ogni giorno ogni giorno ogni giorno ogni giorno ogni giorno ogni giorno ogni giorno ogni giorno ogni giorno ogni giorno ogni giorno ogni giorno ogni giorno a richiesta a richiesta a richiesta a richiesta a richiesta a richiesta a richiesta a richiesta


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AGENDA DI NATALE

Solidarietà, musica gospel all’Emporio “A Natale abbraccia anche tu la solidarietà!”. E’ lo slogan con cui l’associazione Emporio Solidale Piacenza Onlus lancia la campagna natalizia che offre a ciascuno di noi l’opportunità di fare qualcosa per aiutare le persone in difficoltà. Un evento festoso è in programma sabato 21 dicembre con un concerto natalizio del coro gospel “The Bells” (inizio alle 17): sarà un’occasione per conoscere da vicino

Milestone School of Music, concerto degli Auguri Sabato 21 dicembre alle ore 21.30 il Milestone ospiterà il consueto Concerto di Natale della Milestone School of Music. Come ogni anno, la scuola di musica diretta da Gianni Satta e Andrea Zermani che da ormai dodici anni vive e lavora nella sede del Piacenza Jazz Club, farà gli auguri nella maniera che le è più congeniale, ovviamente in musica. L’invito a partecipare è esteso a tutti coloro che avranno voglia di lasciarsi coinvolgere da una serata ad alto tasso di buone vibrazioni. Il programma è incentrato in particolare sull’esibizione degli studenti delle classi avanzate e di musica d’assieme della scuola. Sarà quindi un’ottima occasione per apprezzare alcuni degli allievi più talentuosi che studiano da diversi anni alla MSOM, e stanno imparando con profitto a suonare lo strumento che prediligono, grazie alla vasta gamma di possibilità offerte. Saliranno sul palco dunque cantanti, batteristi, bassisti, pianisti, chitarristi e diversi tipi di fiati, i quali proporranno brani che con il tradizionale repertorio natalizio non hanno nulla a che fare. Si spazierà infatti in universi sonori anche molto diversi tra loro con grande libertà e divertimento: dal Pop-Rock dei Dire Straits e degli U2, al Soul di Rufus e Chaka Khan e del suono che ha caratterizzato l’etichetta Motown, dal Jazz di Bill Evans o Richard Galliano al Blues di Paul Clark per una carrellata di pezzi indimenticabili e senza tempo che hanno fatto la storia della musica moderna. Ad alternarsi nel corso della serata i vari gruppi guidati dai docenti Debora Lombardo e Miriam Amato per le classi di canto, Gianni Azzali e Alex Carreri per musica d’insieme, Andrea Zermani con la Saxophone Section e Gianni Satta con l’Orchestra Laboratorio, per un totale di 40 musicisti che si alterneranno sul palco.

le persone – i tanti volontari e amici –

attive nell’Emporio della solidarietà, per capire come funziona, come si può dare una mano. In questi giorni ad esempio il suggerimento è quello di “portare un po’ di luce alle famiglie meno fortunate” donando alcuni prodotti dolci: panettone, pandoro, marmellata, latte (a lunga conservazione), cereali. Per contatti: tel. 0523-751952, info@emporiosolidalepiacenza.it - www.emporiosolidalepiacenza.

Festività natalizie con la Banca di Piacenza In programma il concerto degli Auguri, “I dipinti negati del convento”, “Te Deum”, notte di Capodanno in compagnia degli affreschi del Pordenone Sempre ricco di iniziative il Natale della Banca di Piacenza. Dopo l’inaugurazione della mostra dedicata a Giacomo Bertucci, con già numerosi visitatori che si sono recati a Palazzo Galli ad ammirare le opere del pittore piacentino, il prossimo appuntamento sarà con il tradizionale Concerto degli Auguri, giunto alla 33ª edizione (lunedì 23 dicembre, ore 21, Basilica di Santa Maria di Campagna). Sotto la direzione artistica del Gruppo strumentale Ciampi, si esibiranno Sachika Ito (soprano), Francesca Sartorato (contralto), Massimo Altieri (tenore), Gabriele Lombardi (basso), Federico Perotti (organo) e il Coro Polifonico Farnesiano (voci bianche, voci giovanili e voci miste) diretto da Mario Pigazzini. Venerdì 27 dicembre, alle ore 18, nella biblioteca del convento di Santa Maria di Campagna, verrà presentata la pubblicazione - curata da Cristian Pastorelli ed Emanuele Galba - dedicata ai dipinti realizzati nel chiostro del convento e poi cancellati dalla Soprintendenza. Agli intervenuti sarà fatta consegna di copia del volume. Martedì 31 dicembre la Banca saluterà il 2019 con due iniziative tenute a battesimo lo scorso anno per diventare di tradizione: il can-

to del Te Deum in Santa Maria di Campagna (ore 21) con, a seguire, i canti di Natale eseguiti dalla Corale della Basilica; poi, cioccolata calda in convento. L’ultimo giorno dell’anno, inoltre, verrà aperta gratuitamente la Salita (dalle 10 all’1 di notte, con prenotazione obbligatoria da effettuarsi per email: salitaalpordenone@bancadipiacenza.it), con possibilità di attendere il Capodanno - nel numero massimo consentito dalle norme di sicurezza - in compagnia degli affreschi grandiosi del Pordenone. Tornando alla mostra dedicata a Giacomo Bertucci, ricordiamo che rimarrà aperta al pubblico fino

al 19 gennaio 2020, con ingresso libero per soci e clienti della Banca; per i non clienti l’ingresso è comunque libero, ma con biglietto nominativo richiedibile esclusivamente dal sito www.bancadipiacenza.it; sono previste visite guidate libere a tutti la domenica mattina (ore 11) e pomeriggio (ore 16.30), con prenotazione consigliata (relaz.esterne@bancadipiacenza.it) e visite guidate per Soci, Clienti e non Clienti in data e ora da concordarsi (relaz.esterne@ bancadipiacenza.it) con prenotazione obbligatoria per tutti; i non Clienti devono essere muniti di biglietto di ingresso alla mostra.

In calendario anche alcune manifestazioni collaterali alla mostra. Dopo la conferenza tenuta da Valeria Poli sul riferimento culturale di Giacomo Bertucci, Filippo de Pisis, il programma proseguirà nel mese di gennaio con una tavola rotonda con gli ex allievi di Bertucci (martedì 17 a Palazzo Galli, Sala Panini, alle ore 17.30); con un incontro, sempre con la prof. Poli, sul tema “Artista e pubblico a Piacenza: il caso Giacomo Bertucci (venerdì 10 a Palazzo Galli, Sala Panini, alle ore 18); con una conferenza di Laura Bonfanti (venerdì 17 a Palazzo Galli, Sala Panini, alle ore 18) su “Giacomo Bertucci in collezione tra musei e istituzioni”. Il programma degli eventi collaterali si completerà con due visite guidate: a Milano, con tappe all’Orto botanico di Brera e al Museo del Novecento per vedere la mostra su Filippo de Pisis (in data da stabilire) e all’Istituto d’arte Gazzola a Piacenza, dove Bertucci è stato sia allievo che insegnante (lunedì 13 gennaio, alle ore 17). La partecipazione è libera (precedenza a Soci e Clienti della Banca). Per motivi organizzativi si invita a preannunciare la propria presenza (info e prenotazioni relaz.esterne@bancadipiacenza.it).

Galleria Alberoni, il tempo del Natale

Anche quest’anno la Galleria Alberoni propone, in occasione delle Festività Natalizie, iniziative speciali e aperture straordinarie che si terranno domenica 22 dicembre, giovedì 26 dicembre, domenica 29 dicembre 2019 e mercoledì 1 gennaio 2020, con la ormai tradizionale apertura di capodanno. Gli eventi proposti quest’anno sono intitolati Il tempo del Natale. Si tratta infatti di iniziative legate al tema del Natale (domenica 22, giovedì 26 dicembre e domenica 29 dicembre 2019) e al tema del tempo (mercoledì 1 gennaio 2020). Visite guidate speciali alla scoperta del Natale nei capolavori artistici alberoniani (22/26/29 dicembre); Banda Ponchielli in concerto (29 dicembre); apertura straordinaria dedicata al tema del tempo (1 gennaio 2020), la nona sinfonia di Beethoven per il 250° anniversario della nascita del compositore (12 gennaio 2020). Programma completo: https:// www.collegioalberoni.it/pdf/natale.pdf


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Sabato 21 dicembre 2019

Piacentini Con Greta e con le Sardine

Angela Fugazza di Città dell’Uomo: “Ora ai giovani dobbiamo fornire strumenti di comprensione del reale” di Francesca Lombardi

economia

Impresa Piacenza ci tiene a galla Rota indica le priorità

di

Giovanni Volpi

associazioni

stato e società

ambiente

Sull’agricoltura caccia alle streghe

Maurizio Falco lo Stato amico

Verdi al 2% non incidono

Sugli spandimenti normativa ottusa

Prefettura vicina alle Amministrazioni

Politica e associazioni percorsi separati

di Federico Tanzi

di Giuseppe De Petro

di Antonella Lenti


Corriere Padano

Piacentini Giovani

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Con Greta e con le Sardine FRANCESCA LOMBARDI

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l 2019 sarà ricordato, presumibilmente, come l’anno del ritrovato protagonismo dei giovani. Un protagonismo, naturalmente, mai affievolitosi del tutto e mantenuto in vita da iniziative tanto apprezzabili quanto coraggiose. E’ il caso dell’associazione Città dell’Uomo che, nella sua diramazione piacentina, è appunto animata da giovani. Il sodalizio fondato a suo tempo da Giuseppe Lazzati (1909-1986), esponente di punta del cattolicesimo democratico italiano, è stato fondato a Piacenza da tre giovani amici (Angela Fugazza, Gianluca Bariola, Francesco Perini) i quali - reduci da una bella esperienza vissuta in occasione delle comunali 2017 hanno pensato di mantenere accesa la fiaccola dell’interesse e della partecipazione politica nei giovani. “Offrire strumenti per aiutare il laico-credente a ‘pensare politicamente’ da cittadino maturo” lo scopo dell’associazione. “Ci siamo resi conto – così spiegava Angela Fugazza (origini venezuelane, a Piacenza dal 2007) un anno fa – dopo aver preso parte alla campagna elettorale per le amministrative al fianco di Paolo Rizzi, di quanto i giovani (e anche le donne, spiace dirlo) fossero disinteressati, totalmente apatici nei confronti della politica, come se la politica non li riguardasse. Da qui l’esigenza – archiviata la corsa elettorale – di continuare a fare politica comunicando, informando, coinvolgendo. Con l’obiettivo di formare politicamente e culturalmente i cittadini attraverso incontri, scambi di opinione, testimonianze. Senza connotazione partitica, ma tenendo fermi i nostri punti di riferimento che sono la Costituzione e il Concilio vaticano secondo” Bene, è passato un anno. Che cosa è successo, Angela, in questi dodici mesi? “Quest’anno è stato bellissimo perché ha dimostrato la forza che hanno i giovani. La pioniera è stata Malala nel 2013 e adesso mi sembra che i giovani non abbiano più paura di alzare la voce”. Cosa pensate di Friday for Future e del movimento delle Sardine? “Siamo vicini ai ragazzi di Friday for Future. Del resto, uno dei referenti piacentini è Francesco Perini, co-fondatore della nostra associazione. Per quanto riguarda le Sardine, si tratta di un’iniziativa partita dai giovani e aperta a tutti: non può che piacerci: l’unica paura consiste nell’incertezza della proposta: identificare il ‘nemico’ (la cosa che fa benissimo la controparte) non basta. Cosa non siamo e non vogliamo è chiarissimo, più difficile dire che cosa siamo e vogliamo essere. Insomma, una volta a casa, per chi voto? E’ difficile trovare qualcuno che mi rappresenti. Insomma, temiamo un po’ l’effetto ‘piazze piene urne vuote’. Ecco, io vorrei che tutta quella gente che è scesa e continua a scendere in piazza, abbia poi gli strumenti adeguati per votare in modo consapevole, non accontentandosi del meno peggio”. Condividi i punti programmatici delle Sardine? “Sono punti molto generici, rappresentato un po’ tutti. Mattia Santori è stato molto bravo, ha utilizzato un modo corretto di fare comunicazione ma ora non deve commettere lo sbaglio di ‘scendere’ in politica. Le Sardine, secondo me, devono continuare a stare in piazza, manifestare, raccogliere dati, capire cosa

Angela Fugazza di Città dell’Uomo: “Un anno importante perché ha dimostrato la forza dei giovani. Ora però bisogna fornire strumenti di comprensione del reale”

vuole la gente”. Quali sono per voi di “Città per l’Uomo” i temi prioritari? “Il clima è un’urgenza che non si può più dissimulare, né tantomeno nascondere. Greta è apprezzabile perché ci sta mettendo la faccia: i movimenti sorti dal suo esempio ci stanno rendendo la vita più semplice. Prioritarie, inoltre, sono per noi il contrasto alle diseguaglianze sociali, il tema dell’immigrazione, la disoccupazione giovanile”. Piacenza, in questo senso, è un’isola felice? “Certamente, il 44° posto nella classifica della qualità della vita non lo vedo molto indicativo. A Piacenza si vive bene, la gente può esprimersi liberamente. E non credo sia una città triste come dicono in tanti, io eviterei i termini negativi. Certo, vanno valorizzati i centri di ritrovo alternativi, e la città non offre le occasioni di Milano e neanche di Parma, ma io mi ci trovo molto

bene. Penso sia una città molto accogliente”. Tu hai un vissuto particolare, indubbiamente. I tuoi genitori vivono ancora in Venezuela. Come è la situazione oggi? I media non ne parlano più. “Il problema è che anche là non si sa nulla. Sembra che Maduro di recente abbia sventato un tentativo di rivolta militare, ma c’è silenzio, la gente non capisce cosa sta succedendo. Sappiamo solo che la situazione, anche dal punto di vista sociale e sanitario, continua ad essere drammatica”. Vedi Piacenza con occhi diversi rispetto ai piacentini, si può affermare che sia una Città dell’Uomo, come auspica il nome della vostra associazione? “Noi ci siamo posti obiettivi a lungo termine, una decina di anni diciamo. Puntiamo alla formazione delle generazioni future. Ci siamo resi conto che i giovani hanno voglia di cambiamento e per questo stanno riempiendo le piazze. Però la formazione e gli strumenti sono importanti. Noi abbiamo l’ambizione di formare, non diamo indicazioni di voto, non ci sentiamo rappresentati da nessun partito. Vogliamo però creare discussione e riflessione, fornire gli strumenti critici per fare in modo che ognuno poi voti in maniera consapevole, con la sua testa. Fornire la platea per discutere di politica, per favorire la discussione, senza però metterci noi in cattendra ma invitando esperti della materia”. Su cosa vi siete soffermati nel 2019? “Abbiamo organizzato meno eventi rispetto all’anno precedente, ma con più sostanza. Con l’associazione Libera abbiamo organizzato la presentazione del libro “Rosso Mafia”, con i ragazzi del Volt di Parma abbiamo promosso un approfondimento in vista delle elezioni europee. Cerchiamo sempre collaborazioni, fare rete è fondamentale e anche per il 2020 manterremo il contatto con queste associazioni”. Quale deve essere, per voi, il ruolo del cristiano nella polis? “Le nostre radici affondano nel pensiero cattolico-democratico. Il nostro è tuttavia un percorso aperto, laico, che si rivolge a un bacino di giovani più ampio rispetto al nostro ambito di provenienza”. Come vedi la situazione in Emilia Romagna? “Bonaccini ha governato bene eppure rischia di non essere rieletto perché molta gente non se n’è accorta. Molti sono disposti a votare Borgonzoni nonostante non proponga niente per l’Emilia Romagna, un riflesso condizionato alla ricerca di un non meglio precisato cambiamento: cambiare per cambiare, anche in peggio se necessario. Perché? Non me lo spiego. Certo, il vento è quello e non è un problema solo italiano. Osserviamo gli Stati Uniti: dopo aver avuto Obama come presidente ora si stanno riscoprendo razzisti”. Esiste ancora la distinzione tra destra e sinistra? “Guarda, le differenze non sono così forti. Ci sono amministratori di centrodestra moderati che stimo moltissimo - soprattutto a livello locale - con cui ho moltissimi punti in comune. Qualche distinguo sul sociale, forse, ma ci sono temi comuni per tutti. Il razzismo? Non è certo di destra o di sinistra, è una questione di civiltà”.


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Piacentini Economia

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Impresa Piacenza ci tiene a galla GIOVANNI VOLPI

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iacenza e il suo territorio hanno una certezza, confermata anche dalla recente classifica della qualità della vita de Il Sole-24 Ore, che ci vede solo al 44° posto. Questa posizione sarebbe ben peggiore se non ci fossero le performance delle nostre imprese, che ci consentono di primeggiare negli indicatori economici di questa graduatoria, a partire dai dati sul lavoro, che evidenziano una disoccupazione quasi a livello fisiologico, e senza il quale non si crea ricchezza e non crescono i consumi. Sono risultati che consolidano il ruolo trainante delle aziende piacentine e che per Alberto Rota, presidente di Confindustria, rappresentano un ulteriore stimolo a proseguire nella sensibilizzazione del nostro tessuto produttivo su temi chiave come quello della sostenibilità ambientale, o nel creare un rapporto sempre più stretto con il mondo della scuola per consigliare e indirizzare i giovani che si affacciano al mondo del lavoro. Senza dimenticare naturalmente la necessità di avere una visione strategica più ampia, che guardi al futuro socio-economico dell’intero territorio piacentino.

Ambiente di valore “La sostenibilità ambientale oggi è diventata un valore”, afferma Rota. “E noi stiamo cercando di informare e sensibilizzare al meglio su quanto sta accadendo anche in questo campo”. Non è una moda o un approccio filantropico: “Basta pensare a come si sta muovendo il mondo del credito. Le banche - spiega il presidente di Confindustria Piacenza - stanno guardando con grande attenzione alle aziende sostenibili preferendole alle altre. E non perché hanno scoperto la tutela dell’ambiente, ma per un motivo molto semplice: perché ritengono che le aziende sostenibili dureranno più a lungo delle altre. E per forza di cose, le banche investono sul loro futuro privilegiando quelle imprese che hanno un miglior equilibrio nell’economia circolare”. Un percorso, quello sulla sostenibilità, declinato dall’Associazione piacentina guardando a tutte le sfaccettature che interessano il mondo imprenditoriale. Partito nel giugno scorso con l’intervento Gunter Pauli, guru della green economy, il calendario approntato in via IV novembre ha visto di recente i contributi di Lamberto Frescobaldi, presidente della Marchesi Frescobaldi, che ha parlato dei nuovi progetti di economia circolare nel settore vitivinicolo; e di Maria Patrizia Grieco, presidente dell’Enel, che ha annunciato l’obiettivo di arrivare a produrre il 60% dell’energia da fonti rinnovabili. A febbraio, ci anticipa Rota, “proseguiremo con un incontro dedicato a un famoso architetto che ha fatto della sostenibilità e del recupero dei materiali uno dei suoi cavalli di battaglia, come per esempio Antonio Citterio, che ha ridisegnato piazza Gae Aulenti a Milano. Poi ci piacerebbe portare qui anche Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont, azienda che fa un recupero vero della plastica”. Non si tratta quindi solo di alimentare una nuova e generale sensibilità per il pianeta, “ma di dimostrare concreta-

Alberto Rota, presidente di Assoindustria, indica le priorità delle imprese e apre a un nuovo tavolo strategico per affrontare le criticità. Sostenibilità ambientale, rapporti sempre più stretti con il mondo della scuola, una logistica di qualità mente come materiali che un tempo erano considerati di scarto, oggi hanno un valore dal punto di vista della sostenibilità economica e non soltanto della sostenibilità ambientale che comunque resta importantissima”.

Giovani in primo piano Passando alla scuola, “investiamo in questo campo perché rappresenta il nostro futuro”, dice Rota senza fare tanti voli pindarici. E ci racconta come in Confindustria oggi si stia lavorando soprattutto con gli istituti tecnici, a partire dall’Isii Marconi (ex Itis) di Piacenza, con l’avvio del laboratorio Promeca (PROgettazioni MECcaniche Avanzate), o dalla collaborazione con l’Ipsia Leonardo da Vinci di Fiorenzuola. “I genitori tendevano a non vedere più questi istituti come un percorso di riferimento per i propri figli. Invece sono scuole che offrono facilmente opportunità lavorative. Basta citare un dato: Piacenza sarebbe in grado di dare occupazione a 400 nuovi tecnici all’anno e non ne ha più di 200. Quindi, registrata questa carenza, non rimane che cercare di recuperare queste figure attraverso le agenzie interinali che portano qui nuovi diplomati anche dalle regioni del sud”.

Un nuovo tavolo Ma al di là di questi due temi importantissimi, ambiente e scuola, che vedono Confindustria concretamente in prima linea, Rota è convinto che a Piacenza bisogna ragionare anche in termini più generali sulle cose da fare. Come? Si deve guardare al nostro territorio nella sua interezza. E senza ipocrisia prendere spunto dai settori in difficoltà. “Come quello del commercio, che fa i conti con una serie di sfide, dall’online ai negozi monomarca, che stanno portando a una contrazione significativa con la chiusura di molti piccoli esercizi; dal mondo degli artigiani che stanno faticando moltissimo perché piccolo non è più bello come si diceva un tempo; o da quello agricolo-alimentare che conta su prodotti forti come pomodoro, grana padano e mais, ma per il resto non sembra avere molte altre carte così pesanti da giocare”. In questo quadro però, sottolinea Rota, vanno ricordati anche quei settori con performance positive. “Negli ultimi tempi per esempio sul nostro territorio c’è in corso un trend interessante nel campo del turismo. Diciamo che dalla mostra del Guercino in città per finire con la vittoria nazionale di Bobbio nel concorso televisivo Il Borgo dei Borghi, Piacenza e

le sue Valli sono state via via riscoperte dopo anni in cui sembrava che quasi non si volesse mettere in mostra i nostri tesori, enogastronomia compresa”. Ecco allora l’idea di riaprire un tavolo strategico come quello voluto a suo tempo dal Sindaco Patrizia Barbieri. “Noi ci siamo per unire le forze e ragionare insieme sulle potenzialità del nostro territorio, sulle cose da valorizzare, ma senza illusioni, facendo i conti con molto realismo su dove va il mondo”. Anche perché, come evidenzia il direttore di Confindustria Cesare Betti, con senso di responsabilità e senza falsa modestia, “la nostra Associazione deve assumersi, come sta facendo, un ruolo di guida, guardando al futuro e indicando le direzioni giuste da seguire per non restare indietro sul piano dello sviluppo socio-economico”.

Logistica di qualità Un discorso a parte lo merita la logistica: un settore chiave e a volte al centro di critiche, ma che va visto come un’opportunità sostenibile e di qualità, capace di contribuire in modo importante allo sviluppo del nostro territorio. “I piacentini forse non lo sanno - racconta Betti - ma tutte le volte che escono i dati Istat sull’export la nostra provincia risulta la prima in Italia per l’esportazione di prodotti tessili, anche se abbiamo una sola azienda in questo campo. Succede proprio grazie alla logistica, perché tutti i big del settore vengono a fare dogana a Piacenza riempiendo i nostri magazzini tra Castel San Giovanni e Pontenure”. Partendo da questo esempio, restano comunque molte cose da fare, da una regolamentazione più attenta del settore, garantendo controlli e qualità del lavoro, con investimenti tecnologici che coinvolgano addetti sempre più preparati e specializzati. Per il presidente di Confindustria oggi nella logistica abbiamo carte importanti da giocare: “Grazie alla nostra posizione strategica, che però va valorizzata in modo sostanziale sul piano delle infrastrutture, e per una cultura imprenditoriale che dopo alcuni errori del passato sta crescendo in modo consistente. L’esempio da seguire è quello del polo di Castel San Giovanni dove stanno facendo molto bene”. Perché se la logistica garantisce qualità a 360 gradi, può essere davvero capace di attirare sul nostro territorio anche chi produce i beni da stoccare e far partire dai nostri magazzini verso tutto il mondo. “E questa - conclude Rota - è un’altra opportunità da non perdere”.

Antas si conferma leader nel settore energia

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ntas, società del Gruppo Giglio attiva nella gestione di impianti tecnologici complessi e di servizi energetici, ha acquisito il 100% di Energy Wave - azienda piemontese per l’efficienza energetica, nata nel 2018 da uno spinoff di Restiani – rafforzando ulteriormente la sua posizione di leader nel settore energetico. Antas è stata fondata da Sergio Giglio nel 2006 e da allora è cresciuta tantissimo: oggi conta più di 300 dipendenti, dislocati in sedi operative presenti su tutto il territorio nazionale, con un fatturato di circa 123 milioni di euro. La società - capofila del gruppo di Gragnanino - si occupa di gestione di impianti energetici in strutture medie e grandi. Fornisce nei settori pubblico residenziale, terziario e industriale, una molteplicità di servizi tra cui il servizio integrato energia, il facility management, le energie rinnovabili, la cogenerazione, il project financing e l’efficienza energetica. “Per incrementare la crescita – ha spiegato il vicepresidente Germano Montanari – Antas ha avviato un ambizioso progetto industriale e strategico di consolidamento nel mercato pubblico e di espansione nel mercato privato, residenziale, retail e industriale”. In questo contesto Antas ha acquisito da Ambienta, il più grande fondo di investimento focalizzato sulla sostenibilità ambientale in Europa, la società Energy Wave, principale fornitore di soluzioni di approvvigionamento energetico per grandi edifici residenziali privati con sistemi di riscaldamento centralizzato nell’Italia nord-occidentale. “La combinazione di Energy Wave con Antas crea un campione italiano Esco (Energy service company) - ha commentato Giovanni Pontrelli, CEO di Antas - Siamo entusiasti delle opportunità uniche che questa combinazione creerà per i nostri clienti, dipendenti e azionisti”. Energy Wave nasce nel giugno 2018 come spin-off del business dei servizi energetici della ditta Restiani. Con il nuovo CEO, Stefano Granella, ha ampliato la propria offerta di soluzioni includendo nuovi servizi a valore aggiunto come l’isolamento termico, relamping tramite LED di ultima generazione, fotovoltaico, sistemi in pompa di calore, micro cogenerazione. Energy Wave rappresenta quindi un’opportunità unica per integrare le capacità di offerta pubblica di Antas con una piattaforma di mercato privato e permettendo di generare un’ulteriore crescita nel mercato italiano delle Esco. Per effetto dell’acquisizione di Energy Wave il fatturato consolidato del gruppo Antas si attesta a 170 milioni di euro ed il numero del personale diretto arriva a 420 unità.


Corriere Padano

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Piacentini Economia

21 dicembre 2019

‘Sull’agricoltura clima da caccia alle streghe’ L

o scorso 11 novembre Confagricoltura Piacenza ha festeggiato i suoi primi cento anni di vita. Più di trecento persone hanno riempito Palazzo Galli della Banca di Piacenza, sede storica dell’associazione, per celebrare l’importante traguardo. Un momento di festa ma anche di riflessione, occasione privilegiata per tirare le fila di un percorso collettivo carico di ricordi, battaglie e traguardi e, al contempo, spartiacque per lanciare lo sguardo sulle sfide del presente e del futuro. “La nostra è una storia che non può finire” - aveva detto in quell’occasione Filippo Gasparini, allevatore di Gossolengo e dal 2017 presidente dell’associazione. Un auspicio accompagnato dalla percezione - manifestata senza troppi giri di parole nel suo discorso - che oggi l’attività più antica dell’uomo sia vittima di un “fuoco incrociato” che ne mina alla base i valori e l’essenza più profonda. E a un mese di distanza non si può certo dire che abbia cambiato idea. “Ho la netta sensazione - attacca che a causa dell’Europa siamo schiavi di una burocrazia cervellotica e di un regolismo tendenzioso che sta limitando la produttività e la libertà degli agricoltori; questo è il contrario di quanto è stato fatto dall’Italia nel dopoguerra, quando ci fu un sistema politico che incentivava l’attività nei campi: la vera forza di un Paese fatto da gente in grado di autodeterminarsi e di lavorare nelle intemperie per sfamare un’intera popolazione”. “IMPOSSIBILE DARE REGOLE RIGIDE AGLI AGRICOLTORI” Parole dure, che si inaspriscono ulteriormente quando viene messa sul piatto una questione di stretta attualità: gli spandimenti nei terreni agricoli. Il maltempo che in ottobre e novembre ha tartassato il piacentino ha infatti reso impossibile la concimazione, regolata dalla norma attraverso specifiche finestre temporali. “Applicare regole rigide danneggia l’ambiente e l’economica delle aziende - rileva Gasparini - in quanto la nostra attività vive dei cambiamenti della natura che non sono sempre prevedibili”. Da qui la richiesta di ritagliare su concessione degli organi centrali - Governo e Regione, che hanno un certo margine di manovra sulla direttiva europea - nuovi spazi per l’utilizzazione dei reflui zootecnici anche nei mesi in cui sarebbe impossibile. Ma tra risposte ritenute tardive (alcuni giorni dopo l’intervista, anche su pressing di Confagricoltura Piacenza, Arpae ha emesso un bollettino per ammettere in deroga la distribuzione dei fertilizzanti azotati dietro certificazione di un tecnico abilitato, ndr) e una ferma convinzione della fallacia generale dell’impianto normativo, il j’accuse di Gasparini non si placa. “Ci dicono che l’agricoltura inquina ma io non mi fido per niente - commenta -, la nostra è un’attività umana che se fatta responsabilmente non ha impatto. Ci sono regole agronomiche dei nostri “vecchi” – incalza -, che abbiamo imparato da bambini e alle quali ci siamo sempre inchinati: adesso c’è gente che non ha mai visto un trattore in vita sua che sta sovvertendo queste regole. Chiaramente, con l’aumentare della concentrazione

FEDERICO TANZI

L’attacco a tutto campo di Filippo Gasparini, presidente di Confagricoltura Piacenza. “Spandimenti? Normativa ottusa. La nostra produttività sempre più osteggiata”

degli allevamenti, era necessario mettere dei paletti, però il punto sta sempre nel come lo fai. Qui non si sta agendo in maniera scientifica ma capziosa, c’è un clima da caccia alle streghe; in questo continente - afferma convito Gasparini - si è deciso di condannare l’allevamento e l’agricoltura, e gli ultimi accadimenti sono in questo senso la cartina tornasole”. “CAMBIAMENTO CLIMATICO? APPROCCIO IDEOLOGICO” E sulla questione emergenza climatica? “È un discorso che anche in questo caso mi sembra approcciato in maniera ideologica - rileva il presidente di Confagricoltura -. Pochi giorni fa, insieme al comitato di Bonifica abbiamo esaminato i dati sulle dighe e non sono stati trovati cambiamenti reali rispetto al passato, anzi, alcuni fenomeni estremi in termini di precipitazioni che c’erano cento anni fa non si verificano più. A volte ci dicono che l’acqua non c’è, altre volte che ce n’è troppa, ci hanno detto di tutto. I dati che abbiamo noi, che viviamo il territorio, sono quelli di sempre: si guardi ad esempio alla val d’Arda, dove c’è una diga che nel 99% dei casi è sempre piena. Sono passati 70 anni dalla costruzione, eppure ancora oggi quell’areale necessita sempre dello stesso quantitativo d’acqua, uguale identico. In ogni caso - continua Gasparini - il cambiamento climatico si affronta rintuzzandolo, non fermando l’attività dell’uomo tout court: se si dice che l’acqua è preziosa, allora bisogna fare la diga. Ma poi però gli ambientalisti si oppongono, perché dicono che costruire contribuisce ai cambiamenti: questa è ideologia pura. L’empirismo che ha l’agricoltore oggi non ce l’ha più nessuno- sottolinea -: mentre fino a 40 anni fa la maggior parte delle persone, compresi gli avvocati, avevano vissuto in campagna, oggi abbiamo la prima generazione che è nata e vissuta esclusivamente in città. Cosa ne devono sapere di vita nei campi?” “REGOLE AMBIENTALI COLPISCONO PMI” Il discorso di Gasparini si allarga poi a tutto il sistema della piccola-media impresa italiana, considerato la vera ricchezza di un Paese sempre più depauperato. “Sono convinto che c’è qualcuno che vuole fare della parte Sud dell’Europa una parte esclusivamente ludica e dedita al turismo - le sue parole -. La nostra produttività è sempre più osteggiata, in quanto porta avanti valori democratici, pluralistici e familiari incompatibili con la grande finanza. Il modo migliore per colpire le PMI sono le regole ambientali – aggiunge -, basta un piccolo ristagno di liquame in un campo e ti prendi una multa. La nostra specificità più grande è sempre stata quella di “metterci le mani”, in tutto ciò che facciamo: se in passato avessimo avuto il regolismo che è in atto oggi tanti traguardi scientifici, culturali e artistici dell’Italia non sarebbero stati possibili. Salvarci dalla mala burocrazia - la sua chiosa finale - significherebbe salvarci dai costi inutili e dalla fuga dei nostri giovani”.


21 dicembre 2019

Corriere Padano

Piacentini Società

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Maurizio Falco lo Stato amico GIUSEPPE DE PETRO

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iacenza è piccola e prima o poi ci si incontra. Di lui leggo le cronache. Sono intervenuto a qualche conferenza stampa senza fare domande. Le sue esposizioni erano esaurienti anche per gli operatori dell’informazione più curiosi. Maurizio Falco, Prefetto di Piacenza, lo vedo arrivare sullo stesso marciapiede in via San Giovanni. Ci scambiamo i soliti convenevoli e poi per mettermi a mio agio mi propone una notizia: “Ha sentito? Arriveranno a Piacenza nove nuovi vigili del fuoco, lo ha annunciato il comandante dei Vigili del fuoco stamattina.” Ne ero già al corrente così ho spiegato: “Una buona notizia, ne abbiamo bisogno. Nessuno del Corriere Padano era alla celebrazione di Santa Barbara perché stamattina la redazione era impegnata nella “chiusura” dell’edizione che in tarda serata sarà in distribuzione. Siamo un piccolissimo giornale e pochissimi a metterlo insieme. Domani recupereremo, Libertà e i siti internet ci aiuteranno...” Ormai davanti all’ingresso di Palazzo Scotti di Vigoleno, sede della Prefettura gli chiedo se sarebbe disposto a concordare un’intervista. La risposta è stata spiazzante: “Tra circa mezzora ho un impegno, se ha tempo venga su, beviamo un caffè e facciamo due chiacchiere.” Le chiacchiere sono diventate più di due, come è facile immaginare, soprattutto per la conoscenza dimostrata del nostro territorio che va oltre le funzioni dell’incarico che svolge un normale Prefetto. La spiegazione me l’ha offerta ricordandomi che la prima sede di servizio della sua carriera fu Piacenza: “Era il 3 aprile 1989 quando presi servizio, funzionario addetto all’Ufficio di Gabinetto del Prefetto Berardo Ienzi. Rimasi fino ad aprile 1991, poi fui trasferito al Viminale.” Mi verrebbe da dire che, come il primo

“Vorrei assicurare le amministrazioni che possono contare sull’impegno della Prefettura a stare loro accanto per facilitare il dialogo tra i protagonisti di qualsiasi confronto” amore, anche la prima sede di servizio non si scorda mai... “Confesso che i miei progetti erano altri, volevo diventare notaio o magistrato. Nel frattempo ho vinto il concorso indetto dal Ministero degli Interni che mi ha permesso di iniziare la carriera prefettizia. Piacenza mi conquistò subito. Quella che voi chiamate piacentinità, fatta di tradizione, professionalità, accoglienza, generosità, sensibilità per il disagio sociale per me è sempre stata un esempio da raccontare. Una città inclusiva nella misura in cui stai alle regole. E’ stato poi motivo di orgoglio aver ricevuto attestati di stima al mio ritorno. Uno stimolo per un impegno maggiore.” Il suo approccio ai problemi del territorio ha destato inizialmente sorpresa e poi stima “Scoprire che quello che sto cercando di fare è molto percepito mi fa sicuramente piacere, spesso vengo fermato per strada. Mi informano di problemi vari a cui non sempre il Prefetto riesce a dare risposte. I risultati ottenuti a favore della diga di Mignano, aver portato per la prima volta Amazon ad un tavolo per un dialogo con i sindacati, il monitoraggio dei

ponti e in particolare aver favorito l’interessamento congiunto di Piacenza e Pavia riguardo le problematiche che hanno interessato il ponte Pievetta unitamente alle iniziative attivate per affrontare il disagio giovanile vorrei fossero di stimolo per un nuovo approccio ai problemi. Basta stare sulla difensiva, vorrei assicurare le amministrazioni che possono contare sull’impegno della Prefettura a stare loro accanto, a far dialogare tutti gli attori protagonisti perché si ottengano risultati.” Nel nostro Paese il rapporto con lo Stato è sempre stato difficile, il Prefetto è percepito come figura terza, garante della regolarità amministrativa, della legalità ma distante dalle problematiche territoriali. Vedere il suo relazionarsi con il tessuto della società ha stupito tutti. “La presenza dello Stato sul territorio deve essere equilibrata, non equidistante. Significa cioè, quando occorre, assumersi le responsabilità necessarie. E’ stato fatto nelle occasioni che ho già ricordato. Significa garantire la sicurezza, il benessere dei cittadini. Intervenire per risolvere problematiche sociali legate al di-

sagio sociale e all’immigrazione. Sto facendo il mio lavoro.” Sarebbe interessante se provasse ad abbozzare una analisi sociale di noi piacentini “Mi colpisce la tendenza a confrontarsi, spesso duramente, su piccoli problemi. E’ una perdita di tempo. Non conviene farsi la guerra. Le parti sono ben distinte e non sfociano mai in fazioni. Il riconoscimento reciproco è indice di maturità politica. A causa di questa insistente contrapposizione, Piacenza dovrà prestare attenzione a non farsi sfuggire le opportunità che presto si presenteranno, le quali potrebbero contribuire ad uno sviluppo che stentiamo ancora ad immaginare. Penso al nuovo ospedale, nuove infrastrutture, alla logistica... Questa arrecherà un danno al piccolo commercio, ma farà crescere altri numeri. Più in generale permetterà un riequilibrio che offrirà nuove opportunità di impresa. Un nuovo protagonismo economico capace di rendere ancora più attrattivo il territorio e favorire l’arrivo di nuovi abitanti. Per ottenere quel riequilibrio che dicevo sarà importante il ruolo dei corpi intermedi della società piacentina che già si distinguono per efficienza”. Mi par di capire che stia invitando ad avere uno sguardo più lungo nel tempo “Non mi stancherò mai di sottolineare che i risultati vanno analizzati nel lungo periodo. Spesso ciò che è conveniente nell’immediatezza non lo sarà in futuro. E soprattutto non trascurare chi si troverà in difficoltà nel nuovo equilibrio sociale che andrà determinandosi. Piacenza cambierà, tra dieci anni sarà una città diversa, più bella, più attrattiva. Mi auguro che i piacentini mantengano il loro modo di essere, quella piacentinità che li ha caratterizzati fin qui”.


Corriere Padano

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Piacentini Ambiente

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anti lo speravano, nessuno lo avrebbe ipotizzato che i temi ambientali prima o poi avrebbero smosso le masse in tutto il mondo. Masse giovanili soprattutto spinte dal richiamo semplice, lapalissiano: “Distruggete la terra e ci rubate il futuro”. E’ questa essenziale affermazione che ha dato il via a tutto. Eppure di temi ambientali la discussione pubblica non era digiuna. Da almeno quattro decenni ci sono persone che attorno a questi argomenti acqua, aria, rifiuti, consumo di suolo, sviluppo sostenibile hanno incentrato l’impegno della propria vita. Ma da qui a far diventare l’ambientalismo un movimento di massa ce ne corre... Sui canali tradizionali, normali, i temi ambientali sono parsi in questi anni solo frecce all’arco della denuncia. Un percorso che ha portato l’ambientalismo ad essere considerato una frangia scontata della protesta. Negli anni di attenzione altalenante i movimenti ambientalisti sono stati classificati eco-egoisti, su di loro il pregiudizio di essere una pietra d’inciampo (soprattutto per la politica) fastidiosa ma strutturale al dibattito moderno e poi… si è iniziato a parlare di mutamento climatico, di consumo delle risorse della Terra che non si rigenerano alla velocità con cui si consumano… anno dopo anno negazionismo dopo negazionismo, poi è arrivata Greta Thunberg e si è aperto un mondo. Ecco alcune riflessioni messe nero su bianco di Giuseppe Castelnuovo, figura di primo piano di Legambiente di Piacenza. Perché dunque in questi decenni pur con la presenza nella società le istanze ambientali non hanno fatto breccia nella politica? “Bisogna fare dei distinguo tra il punto di vista dell’associazionismo ambientale e quello prettamente politico. L’associazionismo anche nel nostro paese ha avuto un certo sviluppo e quindi l’educazione ambientale è andata avanti. Anche a Piacenza come associazione abbiamo una richiesta continua da parte delle scuole per avviare approfondimenti sui temi ecologici che investono direttamente il nostro territorio. Anzi direi che talvolta la domanda, la richiesta di iniziative supera la nostra stessa capacità di concretizzarle. Siamo volontari e spesso non siamo sufficienti per rispondere a tutte le chiamate. Occorrerebbero più persone e anche più fondi… ma questo è un’altra storia”. In questi anni si sono ripetute iniziative di sensibilizzazione rivolte proprio ai più giovani, ma quanta ritualità in queste proposte e quanta efficacia nell’impostare un’educazione che accompagni poi i ragazzi per tutta la loro vita? “Anch’io all’inizio pensavo che per esempio tutte le iniziativa da Puliamo il mondo, alle varie biciclettate tese a diffondere comportamenti virtuosi nei confronti dell’ambiente potessero diventare solo ritualità e invece ho toccato con mano che non è così. La forza aggregativa che queste iniziative attivano sono un elemento positivo che lascia un segno nei ragazzi. Credo che sia un momento importante che crescendo

21 dicembre 2019

Verdi al 2% troppo poco per incidere ANTONELLA LENTI

Giuseppe Castelnuovo (Legambiente): “Associazionismo e politica percorsi separati. La sensibilità ambientale è cresciuta ma non ha contaminato i partiti. Friday for future è un movimento positivo” si ricorderanno. Personalmente sono più propenso a svolgere un lavoro di approfondimento delle attività amministrative, un lavoro più complesso lungo, difficile perché comporta studiare i documenti farsi assistere da esperti e su queste cose è difficile il coinvolgimento delle persone. Ho notato che spesso prevale un sentimento di rassegnazione, di rinuncia, si sedimenta di tanto in tanto la convinzione che tanto il mondo va così e non si può cambiare nulla. E gli effetti che determina una scelta rinunciataria tante volte è più grave dello stesso impatto ambientale”.

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Arriviamo al movimento dei Venerdì per il futuro. Come lo vedi? “A Piacenza ho partecipato sia alla manifestazione di marzo sia a quella di settembre dove ho percepito una maggiore preparazione. Ho ascoltato interventi che mi hanno stupito sia per la consapevolezza sui temi sia per la profondità dei problemi posti. Può darsi che la maturazione rispetto alla prima iniziativa sia stata dovuta all’approfondimento svolto in classe. Resta però un punto non chiaro. Non si intravede il link di una rete di collegamento tra loro e inoltre resta da approfondire come proseguire

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questo impegno. Cosa intendo dire? Ecco: se abbiamo di fronte mille monadi che portano avanti idee e progetti ma non sono collegate tra loro si perde l’efficacia. Ecco questo elemento ancora non lo si percepisce”. Quindi i giovani danno speranza? “Sento che c’è un estremo bisogno di leadership. E’ un modo diverso di concepire l’impegno che ho sempre avuto personalmente basato più sulla partecipazione che sulla ricerca di un guida di riferimento. Certo mi rendo conto che nell’ambito dell’azione politica è molto importante individuare il leader che interpreta l’opinione di tanti, però si deve tenere presente che le complessità non si possono semplificare, non si possono banalizzare cose che sono complesse. Noto che tra i giovani coinvolti e partecipi a questo movimento c’è una dispersione pazzesca e questo nonostante l’alta adesione sotto gli occhi di tutti. Però la dispersione fa sì che non si arrivi a pesare, a fare massa critica. E’ un movimento positivo perché costituisce una speranza sarà perché siamo una generazione esclusa da quello che stanno discutendo e facendo e quindi non afferriamo come faranno a dare gambe alle idee. Quelle, le idee, ci sono…” Ambiente e politica. Il feeling non è mai scoppiato e per di più nel nostro Paese un partito dei Verdi che pure è esistito non ha mai avuto buona sorte. Anche ora. Perché in Italia resta la stagnazione verde in politica? “Alle origini, da Alex Langer a Michele Boato si teorizzava la biodegradabilità dei Verdi. Significa che le istanze ambientaliste avrebbero dovuto prendere tutte le direzioni politiche tanto da auspicare la non necessità di un partito Verde. Il punto era far crescere la consapevolezza in tutti gli altri partiti. Alla fine che è successo? E’ nato il partito dei Verdi, si è strutturato allo stesso modo di tutti i partiti con un classe dirigente caratterizzata da autoreferenzialità ed è rimasto lì. Ma c’è un’altra questione più importante. La necessità di allearsi per veicolare le proprie istanze programmatiche. L’alleanza significa compromesso, è evidente. E che peso si può avere su un’alleanza con il 2 per cento dei voti? Ora si sta discutendo su una lista verde in Emilia Romagna. Ma poi che fai? Ti allei col Pd e qual è il modello di sviluppo che promuove, ci adeguiamo a questo? Così non funziona. Nella situazione in cui siamo è necessario lanciare messaggi più radicali. Lo esige la situazione che stiamo vivendo”. Che cosa intendi? “Intendo dire che non si cambia strada solo riducendo un po’ di plastica, modificare un tantino il consumo di suolo… Non basta. E’ necessario cambiare paradigma con una svolta al modello di sviluppo. L’idea di aprire alleanze di breve periodo non porta a nulla. Lo abbiamo visto in questi anni. Su questo argomento c’è una forte discussione in atto.” Tuttavia i Verdi europei hanno dimostrato che il percorso politico, anche con le alleanze, è possibile. Lo stanno facendo da tempo… “Certo i compromessi in politica sono d’obbligo. Ma è evidente che i risultati cambiano se li porti a termine da un punto di debolezza. Ripeto se parti dal 2% non c’è storia. Puoi stare a casa. In Europa quei movimenti verdi hanno un peso ben diverso e pertanto hanno la possibilità di indirizzare le politiche dei governi… da noi invece…”


21 dicembre 2019

Piacentini Sapori e colori

Piacenza a tavola Guida agli artigiani e alle botteghe del gusto a cura di SANTE MIGLIORINI

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Cortemaggiore

Monticelli

Anolini come li vuoi a “L’Angolo delle delizie”

Sulla strada dei sapori della Bassa il Cacio del Po

radizione, innovazione e fantasia, ma soprattutto passione per il proprio lavoro: questi gli elementi che ispirano quotidianamente Sandra Viviani, titolare e “anima” de “L’Angolo delle delizie” di Cortemaggiore. Un’attività cui Sandra ha dato vita nel 1991, dopo un’esperienza a Forte dei Marmi e sette anni al Ristorante Colombo, e che porta avanti instancabilmente, affiancata da aiutanti che ogni giorno preparano con lei tagliatelle, lasagne, cannelloni, anolini, pisarei, tortelli e una ricchissima varietà di pasta ripiena. Prodotti confezionati con ingredienti a km 0, provenienti dai campi del marito agricoltore Luigi o da produttori del territorio. Pochi fornitori, ma selezionati, che sanno garantire l’alta qualità di ogni prodotto: è il caso della farina, che viene quella a bassissimo contenuto di cenere, “per avere una sfoglia più chiara – racconta Sandra – i clienti comprano ‘con gli occhi’. Le persone sono oggi più attente alla qualità: amano variare, ma senza rinunciare alla garanzia di un buon prodotto. Questo è indice di una maggiore consapevolezza”. Tra i prodotti più apprezzati de “L’Angolo delle delizie” spiccano i tortelli con le ortiche, un classico del laboratorio: pasta verde e erbe selvatiche caratterizzano questa pasta ripiena. Gli abbinamenti sono spesso sfiziosi, per soddisfare anche i palati più esigenti; uno su tutti, il ripieno al radicchio trevigiano e speck. Alla pasta fresca si affiancano una serie di sughi e condimenti preparati in abbinamento alle diverse tipologie. Sandra prepara anche dolci della tradizione, le cosiddette ‘torte da credenza’ - come crostate, ‘sbrisolone’, torte di mandorle, pasticceria secca - utilizzando ingredienti classici ma sperimentando anche ricette più innovative. L’Angolo delle Delizie si trova a Cortemaggiore in via Garibaldi 22/B, tel. 0523/836841 - www.langolodelledelizie.com Sariano di Gropparello

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Coppa straordinaria a “La Bottega di Giselda”

er dirla tutta, da molto tempo Sariano di Gropparello è identificato così, d’acchito, come il borgo della Bottega della Giselda. Un caso esemplare di come un luogo d’eccellenza - la bottega - riesca a contrassegnare in modo positivo una località. E in effetti la buona fama della Bottega, paradiso per gourmets, ha ormai superato i confini del Piacentino. Prima è arrivato il premioriconoscimento di “Bottega del Gusto” alla manifestazione “Golosaria” di Milano, poi la consacrazione nelle pagine di Bell’Italia (con articolo a firma dello specialista Paolo Massobrio). Flavio Carini, figlio di quella Giselda che dà il nome alla bottega, ha proseguito con costanza e ottimi risultati l’arte di condurre il negozio, nonché la meticolosa sapienza norcina, entrambe preziose eredità di famiglia. Nel suo negozio ci sono i prelibati salumi della tradizione piacentina: la coppa (straordinaria), il salame, la pancetta, i ciccioli e i cacciatorini, i culatelli in cotenna e la briciolona. Una qualità che parte da lontano: ogni settimana, nella stagione invernale, vengono selezionati i migliori capi suini, determinanti per garantire gli insaccati più saporiti. Nel periodo della macellazione (ottobre-febbraio) si trovano i prodotti freschi: cotechini, salamelle e ciccioli. Per il prodotto stagionato, la Bottega della Giselda offre salame, pancetta e coppa, con particolare attenzione a quest’ultima, la coppa piacentina, della quale Flavio è il primo sostenitore e uno degli ultimi baluardi della norcineria, gloriosa tradizione piacentina forse sottovalutata. Aperta dal 1929, la bottega è oggi riconosciuta come presidio del gusto. Le squisitezze della norcineria sono affiancate e accompagnate dal buon pane locale e da un’interessante selezione di prodotti caseari: dal Parmigiano alle caciotte ai formaggi freschi dei piccoli produttori della Val Vezzeno. La Bottega della Giselda si trova dunque in località Sariano 30 (tel 0523 858131).

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l Cacio del Po è un prodotto poco conosciuto, un formaggio da tavola fatto tutto con latte crudo, con un gusto particolare, molto “lattato”, molto dolce ma con un retrogusto leggermente amarognolo.

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Viene prodotto a Monticelli d’Ongina ed è tra i più giovani dei formaggi della tradizione del territorio della Bassa. E’ un formaggio a pasta semicotta, stagionato da 60 a 120 giorni, prodotto con latte vaccino intero crudo della zona di Monticelli d’Ongina. Il gusto è molto lattato, dolce con un retrogusto solo leggermente amarognolo. Ha forma cilindrica, con facce piane o lievemente convesse di 25-30 cm di diametro, 8-10 cm di altezza e peso variabile tra 7-10 kg. Esternamente ha una superficie con crosta liscia di colore giallo paglierino. La pasta ha un aspetto compatto, la consistenza è morbida ed elastica, il colore è bianco avorio e presenta una occhiatura media, non uniforme. L’occhiatura, cioè i buchetti della pasta dipendono dal clima in cui avviene la stagionatura, un inverno freddo inibisce il fermento e si avrà una occhiatura piccola e leggera che però tende ad allargarsi con il caldo. Se volete assaggiare questo formaggio poco conosciuto, vi consigliamo di fare una puntata sulla Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina e programmare una sosta a Monticelli d’Ongina. Lo troverete, insieme ad altre specialità alimentari del territorio (pasta fresca e salumi) alla gastronomia Carla Palormi che propone il Cacio del Po prodotto nel caseificio di casa – Caseificio Borgonovo - posto a San Lorenzo di Monticelli d’Ongina, gestito dai fratelli Ennio e Gianfranco Palormi. Oppure recatevi direttamente al Ristorante Cattivelli dove potrete gustare il Soufflè di Cacio del Po, preparato con prodotti a kmO: il formaggio del Caseificio Borgonovo e e verdure provenienti dall’azienda Agricola Colombarone. Il Caseificio Borgonovo si trova Borgonovo di Monticelli d’Ongina in via San Lorenzo 43, tel 0523827027. www.caseificioborgonovo.com


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Piacentini PubblicitĂ

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AGENDA DI NATALE

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Gli auguri sono migliori Rivergaro si accende di Luci e Arte con le cartoline AFADI Quest’anno la Concessionaria Bussandri Peugeot-Citroen diventa laboratorio creativo per i ragazzi dell’Associazione Dopo il successo della prima edizione, la Concessionaria Bussandri Peugeot-Citroen ha deciso di promuovere la 2a edizione dell’iniziativa a sostegno di AFADI Fiorenzuola, Associazione Famiglie Disabili Fiorenzuola, trasformandosi non solo in un punto vendita delle cartoline natalizie ma anche in laboratorio creativo. Ques’anno, infatti, i disegni sono stati realizzati un sabato pomeriggio dai ragazzi dell’Associazione, allestendo un vero e proprio laboratorio creativo nel salone della concessionaria. “La speranza, ora, è quella di farlo diventare un appuntamento annuale e di riuscire a raggiungere più persone possibili aumentando i punti vendita delle cartoline, che al momento si possono acquistare da noi, da Zak Studio e sui banchetti dell’Associazione” ci racconta Federica Bussandri, titolare della Concessionaria e ideatrice dell’iniziativa. “Per noi sostenere questa iniziativa è motivo di grande soddisfazione perché capiamo quanto sia

importante per i ragazzi vedere riconosciuto il proprio lavoro e anche per questo vogliamo che ogni anno vengano scelti, e realizzati, dei disegni nuovi.”

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Domenica 22 Dicembre Editore: Sumarte S.R.L. Largo Erfurt, 7 29122 Piacenza Tel. 345 8004819 www.corrierepadano.it Pubblicità Sumarte S.R.L Pubblicità 29122 Piacenza Largo Erfurt,7 Tel. 335 5620636 E-Mail: infosumartepubblicita.it

Giornale indipendente: distribuito gratuitamente nella città di Piacenza e nei comuni limitrofi attraverso espositori posti nei luoghi di aggregazione e passaggio. Direttore responsabile: Giuseppe De Petro. g.depetro@corrierepadano.it

Stampa: FDA Eurostampa Srl Borgosatollo (BS) Registrazione Tribunale di Lodi n.162 in data 20/07/1983

L’iniziativa, infatti, non vuole solo avere un oggetto da vendere per sostenere le tante spese necessarie per portare avanti le attività dell’Associazione ma riuscire a realizzare un momento di condivisione che sia utile anche ai ragazzi. Scegliere il soggetto, disegnare, decidere i colori giusti nell’ottica di creare qualcosa che piaccia e vedere poi il proprio lavoro in vendita è senza dubbio motivo di grande gioia e orgoglio sia per loro che per le famiglie. L’Associazione Famiglie Disabili Fiorenzuola, infatti, ha come scopo statutario e principale l’attivazione di tutti i possibili interventi di affiancamento e sostegno alle famiglie coinvolte nella complessa e difficile opera emotiva, educativa e assistenziale verso il figlio/familiare disabile. L’offerta è pari a € 1,00 per cartolina e il ricavato verrà utilizzato per sostenere le attività svolte dai ragazzi nella casetta “Un tetto per il cuore”, lo spazio accessibile e accogliente inaugurato nel 2016 in via San Francesco 14 per realizzare attività insieme ai ragazzi disabili, grazie al servizio prestato dai volontari. La grafica è stata realizzata e donata da Sovrastampa di Piermario Remeri (Carpaneto Piacentino) mentre la stampa è stata donata dalla Concessionaria Bussandri. Vi aspettiamo presso la nostra sede in Via Umbria 7/9 a Fiorenzuola d’Arda (PC)! Per info: Tel. 0523/982044 – Email. peugeot@bussandri.net

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Il centro di lettura e il Comune di Rivergaro hanno imbastito una bellissima esposizione di miniature e opere di artisti contemporanei in piazza Paolo per entrare a pieno nel clima natalizio. Una mostra a tema è stata allestita anche al Centro di lettura di Rivergaro e la potete visitare anche il giorno della Vigilia di Natale, per “Natale in Biblioteca” ci sarà un’apertura straordinaria dalle 9.30 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 15 alle 18. Per l’occasione sarà allestita anche la Bancarella dei libri a offerta libera; avrete insomma l’imbarazzo della scelta

tra opere d’arte e letteratura. Non si ferma qui, il dicembre di Rivergaro, e infatti il Centro di lettura vi aspetta il 28 dicembre alle 17.30 all’Auditorium Casa del Popolo per un Natale in jazz con Lady B and the Merry Gentlemen. Il 2019 si chiude con una novità che raccoglierà grandi consensi: la prima Rassegna di Cori da Osteria a cura di Franco Guglielmentti e Davide Bazzini. L’appuntamento è alle 21 all’Auditorium Casa del Popolo. Nella foto una delle opere esposte

Il BookBox arriva anche a Travo Travo ha avuto il suo bel regalo di Natale con l’apertura di un punto BookBox proprio davanti al Municipio. L’iniziativa, approdata a Piacenza nel 2015, è portata avanti dalle associazioni Oltre l’Autismo, la Matita Parlante e il Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl. I libri usati inseriti nella cassetta Book Box avranno così nuova vita grazie ai ragazzi del progetto, che li catalogheranno e rimetteranno in circolazione proprio come dei veri bibliotecari.

Tra le iniziative organizzate dal Comune per festeggiare insieme ai cittadini, va ricordato il Presepe Vivente del 24 dicembre nel Borgo Antico della Chiesa di Sant’Antonio Martire realizzato grazie ai volontari di Travo e alla Parrocchia di Sant’Antonio Martire. La stessa chiesa ospiterà il 5 gennaio alle 17 il Concerto di Capodanno, a ingresso gratuito.

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AGENDA DI NATALE

Bobbio fra tradizione e novità con Santa Claus e i maghi di Hogwarts Il 22 il borgo si trasforma nella famosa scuola di magia mentre il giorno della Vigilia Santa Claus sfilerà per le vie regalando dolci ai bambini Bobbio, eletto Borgo dei Borghi 2019 dal programma televisivo di Rai Tre, approfitta del periodo natalizio per farsi ancora più bello e attirare ancora più turisti tra le sue vie ricche di belle vetrine e suggestivi scorci. Non poteva essere altrimenti per il piccolo comune della provincia che noi tutti conosciamo bene e che si è sempre distinto per l’atmosfera che si respira proprio solo lì. Come ogni anno, il Natale bobbiese offre una vasta gamma di iniziative e, soprattutto, un grande incanto per adulti e bambini con l’enorme albero addobbato che svetta proprio in centro, le case, le vie e i palazzi pieni di luci e decorazioni e il clima di festa che avvolge le strade ingombre di persone che per l’occasione si fanno Babbo Natale per i propri cari e cercano in ogni dove il regalo giusto per tutti. La maggior parte delle iniziative organizzate da Comune e Associazioni, si sono svolte nei giorni scorsi ma manca ancora da prender parte al tradizionale appuntamento con Santa Claus e l’originale “Natale a Hogwarts”. Il 22 dicembre vivi la magia del Natale a Hogwarts grazie a Pro Loco Bobbio, Bobbio Track&Trail e Commercianti Bobbio che trasformeranno il borgo nella famosa scuola di Harry Potter. I bambini saranno accolti da diversi figuranti nei panni degli insegnanti più conosciuti delle Quattro Casate: Minerva McGranitt, Severus Piton, Albus Silente, Remus John Lupin e molti altri ancora. I partecipanti, dai 4 ai 14 anni di età, affronteranno diverse sfide, tornei, battaglie e si metteranno alla prova in tante avventure con i personaggi più famosi della saga. Ci saranno: Scuola di Incantesimi e Pozioni; Studio teorico e pratico del gioco del Quidditch, Momenti di esplorazione e protezione dei confini del Regno di Hogwarts, Scontro con i terribili Dissennatori e Mangiamorte; la battaglia contro Voldemort… E potranno partecipare anche gli adulti! Saranno infatti fondamentali nelle battaglie di Maghi e nella Grande Battaglia finale vestendo i panni dei terribili antagonisti. Al termine grandi festeggiamenti e la premiazione dei valorosi Maghetti. Martedì 24 dicembre, la Vigilia, a partire dalle ore 16 si torna alla tradizione: Babbo Natale sfilerà per le vie del borgo distribuendo torroncini, caramelle e cioccolatini a tutti i bambini. Sotto il

porticato di Largo Rio Grande si potranno gustare con i vini tipici locali caldarroste, torte e panettone messi a disposizione dai soci della “Ra Familia Bubièiza”. Alle 17 partirà invece la Corsa dei Babbi Natale organizzata da ASD Bobbio Track&Trail, con partenza da piazza Duomo. Sempre nella giornata del 24 di-

cembre, si inaugura la dodicesima edizione di “Presepi in mostra” che fino al 6 gennaio abbellirà le vie della cittadina; la “Ra Familia Bubièiza” organizza come ogni anno la mostra e le visite guidate. Il 26 dicembre invece consueto appuntamento con il Concerto di Santo Stefano del Coro Gerberto previsto alle 21 presso la Catte-

Il Borgo dei Borghi diventa Hogwarts

drale. Mentre dal 28 al 30 ’Auditorium Santa Chiara ospita la tradizionale commedia dialettale con inizio alle ore 21 per “Ar teator dra Familia Bubièiza”. Martedì 31 dicembre, Bobbio festeggia l’arrivo del Nuovo Anno nella splendida cornice di piazza Duomo. Dalle ore 23.00 musica fino a notte con spumante e panettone sotto il grande albero di Natale. Il primo appuntamento del nuovo anno sarà il 6 gennaio con “Arriva la Befana”: concerto del Coro Gerberto e premiazione dei presepi in Largo Rio Grande a partire dalle 16.

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Ottone, Cerignale, Campi e Zerba di nuovo insieme Non si fermano le Pro Loco di Ottone, Cerignale, Zerba e Campi che nel 2019 si sono unite per dare vita al festival “Da Annibale a Hemingway”, il cui ultimo appuntamento è previsto per sabato 28 dicembre a Cerignale. Una scelta fuori dal comune, senza dubbio, quella di organizzare una giornata ad alta quota in un periodo di freddo e strade gelate ma il programma è talmente allettante che non si può proprio non premiarli. Alle 11 inaugurazione della mostra fotografica “Raccontare l’Appennino. Le storie, i volti” di Sergio Ferri e Elisabetta Paraboschi. Pranzo con polenta e a seguire visita del borgo con gli Scout in attesa dello spettacolo di alcuni dei comici del gruppo Bruciabaracche, alle 16 al Pian dei Mulini. Già che andate in Val Trebbia, consigliamo di allungarvi fino a Ottone per visitare la Mostra di Presepi, organizzata da Parrocchia di San Marziano, Comune e Pro Loco che sarà inaugurata domenica 22 dicembre. Anche quest’anno verrà premiato anche il presepe più bello per la categoria commercianti. Scopriremo i vincitori domenica 5 gennairo 2020 presso il Museo di Arte Sacra.


21 dicembre 2019

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AGENDA DI NATALE

La natività a Bettola è vivente Si rinnova anche quest’anno la tradizione del Presepe Vivente di Bettola che la sera della vigilia di Natale, a partire dalle 22, si trasforma completamente in una piccola Nazaret. Una messa in scena a cui partecipa gran parte della cittadinanza creando costumi il più possibile vicini al nostro immaginario e allestendo il centro di Piazza Colombo, all’ombra del Santuario di Bettola, proprio come un piccolo villaggio con tanto di rappresentazione di antichi mestieri e la rievocazione della nascita di Gesù. Ci sarà la grande capanna della Sacra famiglia e numerosi figuranti giunti da lontano, tra pastori in abiti contadini, falegnami e boscaioli, lavandaie e locandiere... e personaggi recitanti che racconteranno la Natività, prestando la loro voce ai protagonisti del Presepe. Un’atmosfera unica che si potrà godere, oltre che la vigilia di Natale, il pomeriggio di Santo Stefano, il 29 dicembre e il 5 gennaio alle 16. Sempre a proposito di presepi, anche quest’anno il circolo Anspi promuove il concorso di Natale che premierà la miglior decorazione all’abitazione e la miglior decorazione all’esercizio commerciale del paese. Ma quest’anno si aggiunge il concorso per il presepe più originale: i bettolesi che hanno allestito il presepe in casa possono inviare una fotografia della loro creazione a doncalda.anspi@gmail.com o in posta alla pagina Facebook del “Circolo Anspi Dvc Bettola”. Mentre, a proposito di rappresentazioni, sabato 28 dicembre alle 21, presso l’oratorio San Bernardino di Bettola andrà in scena la commedia dialettale in tre atti “Tola so dulsa!”, scritta e diretta da Massimo Calamari.

Ripartono le ciaspolate di Ferrieredinverno La Pro Loco di Ferriere si prepara già all’anno nuovo e dopo aver presentato il calendario e festeggiato il Natale a inizio dicembre, è pronta per la sua stagione preferita: l’inverno, quando la montagna viene ricoperta di neve e il terreno è pronto per le ciaspole. La prima data di Ferrieredinverno è domenica 5 gennaio per la Ciaspolata della Befana. Sabato 11 gennaio è invece il momento della Festa Deutsche con birra, wurstel, stinco, patate... e ciaspolata per chi vuole sentirsi meno in colpa per i gozzovigliamenti. Il 19 gennaio si svolgerà la Ciaspolata del Mulino mentre il primo febbraio ci si ritrova sui Monti di Brugneto insieme al Circolo U Mercadallo. Il 15 e il 16 febbraio torna l’appuntamento fisso con Festinquota Extreme mentre sabato 14 marzo sarà la volta della ciaspolata notturna. Ma non finisce qui, Ferrieredinverno si spinge fino alla primavera con la camminata del 21 marzo e ad aprile la pasquetta in Baita per chiudere la stagione invernale. La partecipazione alle ciaspolate di Ferrieredinverno è aperta a tutti ma si richiede una preparazione fisica adeguata al percorso, abbigliamento altrettanto adatta a luogo e tempo e il rispetto dell’ambiente. Per prenotarvi e rimanere aggiornati visitate il sito prolocoferriere.com.

La musica sarà protagonista del Natale di Ponte dell’Olio A pochi giorni dalla chiusura dei festeggiamenti natalizi, in programma a Ponte dell’Olio ben due eventi musicali di tutto rispetto. Sabato 21 dicembre alle 21 l’Athena Live Club ospita la Orzorock Xmas Night! L’etichetta discografica garanzia del rock libero e indipendente organizza una serata live con Cieli neri sopra Torino, Nagual, Kabirya, Still Noise e Bravi Tutti. Ma saranno protagonisti anche video per la premia-

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zione del miglior videoclip dell’anno. E dopo una serata all’insegna del rock, per tornare alle dolci atmosfere natalizie, il Comune di Ponte dell’Olio ha organizzato per domenica 22 dicembre un concerto del Placentia Gospel Choir - Nicolini Gospel Choir alla Chiesa di San Giacomo di Ponte dell’Olio a partire dalle 15:30. L’evento è gratuito, non avete scuse per non partecipare!

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AGENDA DI NATALE Chiuso lunedì tutto il giorno e martedì sera

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Tutti insieme sotto l’albero illuminato di Carpaneto Tutto pronto per gli auguri in piazza XX Settembre, la Vigilia e il giorno di Natale, con vin brulè e il tradizionale “al lunèri ad Carpanè”

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Sono state tante le iniziative che hanno animato il Comune di Carpaneto Piacentino in questo dicembre, brindisi e gite fuori porta, concerti e saggi di danza, proiezioni di film e camminate benefiche… E ora che i giorni che separano dal giorno di Natale si contano sulle dita di una mano, l’impegno dell’Amministrazione, della Pro Loco e delle Associazioni si fa ancora più intenso per raggiungere tutti e festeggiare insieme. In calendario, tra le ultime iniziative dell’anno abbiamo un sabato all’insegna dello sport, l’ultimo prima di Natale, con la mattina alle 10 il saggio a cura di Edilcoop QT8 presso il palazzetto e alle 18 la Messa dello sportivo in Chiesa. Alle 20 in Sala Bot l’Associazione Musicale Carpaneto ha organizzato “Auguri di Natale”, un saggio di musica classica, mentre alle 21 al The Field si esibiscono i ragazzi della Burgazzi Papa’s Band in “haBPBy Christmas Party”. Domenica 22 è l’occasione per accaparrarsi una copia del tradizionale “Al lunèri ad Carpanè”, il calendario a cura di Pro Loco Carpaneto e APSD Fario, alle 17 in Municipio insieme all’Amministrazione e alle associazioni, con anche una bella tazza di vin brulé. Alla stes-

sa ora inizia anche il giro dei pifferai itineranti per il paese organizzato dall’Associazione Commercianti. La sera della Vigilia la Pro Loco Carpaneto vi aspetta sotto l’albero insieme a ASPD Fario per farvi gli auguri di Natale con vin brulé e, per chi non lo avesse ancora, donarvi “Al lunèri ad Carpanè”. Occasione che si ripeterà anche la mattina del 25 perché è bello avere la possibilità di far incontrare solitudini in un giorno di festa, e proprio a questo servono le associazioni. Si chiude così, l’anno 2019 di

Carpaneto, tutti insieme sotto l’albero illuminato a festa con una tazza di vino aromatico per scaldarsi. Ma non è finito qui l’impegno del Comune per i suoi cittadini, l’anno nuovo si apre infatti con la proiezione del film per ragazzi “Ralph Spacca Tutto” sabato 4 gennaio alle ore 17. Per chi non avesse ancora trovato il tempo per visitarlo, ricordiamo che è aperto fino al 6 gennaio 2020 il tradizionale Presepe realizzato dalla Pro Loco Carpaneto con la collaborazione degli studenti delle Scuole.

Presepi dal Mondo in mostra a Castell’Arquato

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Dopo che il borgo medievale di Castell’Arquato si è trasformato in un villaggio di Natale grazie all’iniziativa “Castell’Arquato Winterland”, che si è svolta sabato 8 e domenica 9 dicembre, l’ultimo mese dell’anno (che per certi aspetti sembra quasi essere il più lungo dell’anno) ha in serbo ancora un paio di iniziative prima di lasciare spazio a gennaio. Il borgo ha avuto la sua bella dose di mercatini, mostre, alberi addobbati, bollicine e così via ma non finisce qui. Fino al 12 gennaio 2020 potete visitare la mostra di presepi “Presepi dal mondo” a cura di Pro Loco Castell’Arquato. Si rinnova infatti anche quest’anno il tradizionale appuntamento per gli appassionati del Presepe, che si svolge da oltre quindici anni presso

il Palazzo del Podestà nei locali del Mezzanino. In questa occasione sarà possibile ammirare oltre 100 Presepi provenienti da tutto il mondo; come sempre ci saranno alcune novità interessanti. Sabato 21 dicembre l’Avis Castell’Arquato ha organizzato la fiaccolata di Natale; partenza alle ore 20 da piazza San Carlo per arrivare a Vigolo Marchese alle 21.30 circa. Ad attendervi un piccolo ristoro offerto dagli organizzatori; ricordiamo che la partecipazione alla marcia è libera e gratuita. Sabato 22 invece la Pro Loco Castell’Arquato vi aspetta per il tradizionale appuntamento degli “Auguri sotto l’albero”. E in un attimo è già Natale! E subito dopo ecco che siamo alla fine dell’anno. Un’iniziativa per salutare il 2019 in un modo un po’ fuori dal comune è senza dubbio “L’ultima dell’anno”. Una visita guidata alla Rocca Viscontea che vi farà scoprire le tradizioni di Capodanno nel Medioevo in Italia e in Europa. Al termine della visita, l’ultima dell’anno, un brindisi in Enoteca Comunale con vini della Val d’Arda e un assaggio di salumi piacentini. Avete fino al 30 dicembre per prenotarvi (è obbligatorio) a IAT Castell’Arquato Tel: 0523 803215, mail: iatcastellarquato@gmail.com.


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AGENDA DI NATALE

I papà di Carpaneto in concerto con la Burgazzi Papa’s Band Appuntamento sabato 21 dicembre alle 21 presso The Field Si rinnova anche quest’anno la tradizione dei canti natalizi, immancabili nell’attesa dell’Avvento soprattutto in Chiesa. Ma quest’anno Carpaneto lascia spazio anche al rock con il concerto della Burgazzi Papa’s Band, che si esibirà sabato 21 alle 21 al The Field. Un gruppo davvero rock nato quasi per gioco dalla passione di alcuni papà che si incontravano fuori da scuola, come immaginerete già dal nome! La Burgazzi Papa’s Band infatti è nata nel corso del 2014 per animare l’annuale cena della scuola materna paritaria Burgazzi di Carpaneto e

non si è più fermata: da allora si sono aggiunte decine di esibizioni live. Una passione che ha unito degli amici con un talento davvero notevole per la musica e che, cosa ancora più importante, hanno deciso di approfittare della loro capacità in favore dell’asilo. I loro concerti sono infatti un’occasione per raccogliere fondi per la scuola materna Burgazzi, un modo originale e silenzioso per dare sostegno in situazioni di particolare disagio. Insomma, il 21 non potete proprio mancare!

A Gropparello la magia delle feste è nel borgo di Bersani e al Castello Dicembre è ormai agli sgoccioli ma c’è ancora tempo, fino al 6 gennaio per l’esattezza, per visitare il meraviglioso Paese dei Presepi ai Bersani di Gropparello. il piccolo e antico borgo situato ai piedi dell’Appennino Piacentino in Val Vezzeno, si trasforma anche quest’anno e si potranno ammirare diversi presepi artigianali creati dagli abitanti stessi. Una tradizione che continua a rinnovarsi ed è ormai un appuntamento fisso per scoprire ogni volta le nuove creazioni realizzate in modo artigianale e con l’utilizzo di materiali di riciclo. Per non parlare dei personaggi a grandezza naturale che rappresentano i mestieri tradizionali antichi, che ci riportano ai tempi passati e ci mettono in contatto con le

nostre tradizioni. I presepi sono visitabili in ogni momento della giornata proprio per la loro collocazione sparsa per le vie e gli ingressi delle case di questo piccolo borgo

caratterizzato dalla presenza di numerosi dipinti raffiguranti le fiabe tradizionali che sono stati realizzati sulle facciate di diverse abitazioni. Altra location suggestiva nel pe-

riodo festivo e non solo, è senza dubbio il Castello di Gropparello che fa scintillare le sue meraviglie per le Speciali Visite Guidate di Nataòe: ricchi broccati, le sale vestite di ghirlande, luci e colori, il grande albero che torna a trionfare nella Sala d’Armi, dove il clavicembalo e l’arciliuto attendo i loro musicisti… Nelle antiche cucine il tè della servitù è pronto sul tavolo centrale dove trionfa una splendida composizione di zucche e melograni, e per i bimbi sono pronte creme fumanti al profumo di vaniglia e biscotti al sapore di uvetta di zibibbo e cannella… Nell’angolo le antiche bambole di famiglia attendono i bambini per rinnovati giochi davanti al camino. E da non perdere anche il cenone di San Silvestro. Per info: https:// www.castellodigropparello.it/

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