05/12/2019 - Aido, completata la mappatura del Dono

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GIOVEDÌ 05 DICEMBRE 2019 - ANNO 37 N. 27 - EURO 0,20

REDAZIONE

Il presidente Mares: “Il nostro impegno prosegue con iniziative di sensibilizzazione”

AGENDA NATALE

Aido, completata la mappatura del Dono

Tutti i 46 Comuni della provincia hanno aderito al progetto “Una Scelta in Comune”, per dichiarare la propria volontà alla donazione degli organi

Confcoop in prima linea dal 1949 per una società più giusta

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Il territorio provinciale piacentino ha completato la mappatura del Dono. Tutti i 46 Comuni hanno aderito al progetto “Una Scelta in Comune” di Aido, attraverso cui è possibile dichiarare la propria volontà alla donazione degli organi al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità. Dopo Ottone e Gropparello, anche Coli ha attivato, nei giorni scorsi, il percorso che consente ai cittadini maggiorenni di esprimere la propria adesione presso l’ufficio anagrafe comunale, consentendo, così, una mappatura completa della donazione sull’intero territorio piacentino. “La dichiarazione di consenso – spiega il presidente dell’Aido provinciale piacentina, Roberto Mares - confluisce nel Sistema Informativo Trapianti che raccoglie e conserva le dichiarazioni di volontà sulla donazione di organi e tessuti espresse dai cittadini maggiorenni”.

05 dicembre 2019

Castelsangiovanni, festa ogni weekend Corriere Padano

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Numero 2

Giovedì 05 dicembre 2019

Piacentini Piacenza, demolire per vivere meglio

di

Francesca lombardi

sociale

Universo Acli: qualità del lavoro e vivere civile di Federico Tanzi

Oltre Pulcheria, dedicato alle donne

A PAGINA 2

Amop: il valore della riconoscenza

A PAGINA 2

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Cosa farei se fossi premier? Se domattina mi svegliassi primo ministro... Nasce una mini piattaforma tra gli studenti del Liceo Colombini “Io e l’emergenza climatica” Suggerimenti concreti, minimi ma efficaci

economia

Nuovi soci per Piacenza Expo di Giovanni volpi

donne

Imprenditrici piacentine fanno rete di Francesca Gazzola

di AntonellA lenti

Oggi con Corriere Padano Aspettando il Natale, tutti gli eventi in città

“ sii gentile col tuo corpo,

affinche l’anima abbia voglia di abitarlo”

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Monticelli, presepi in mostra A PAGINA 6

Cortemaggiore, arriva Santa Lucia A PAGINA 5


Corriere Padano

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05 dicembre 2019

ATTUALITÀ

“Oltre Pulcheria”, tre serate e l’omaggio ad Anna Magnani L’edizione 2019 della manifestazione “Oltre Pulcheria” - con la consueta direzione artistica di Paola Pedrazzini - si svolgerà nei giorni 10, 11 e 12 dicembre 2019. La rassegna dedicata ai talenti delle donne prenderà il via martedì 10 dicembre con la presentazione del libro “Mi salvo da sola” di Rita dalla Chiesa. L’autrice – alla quale verrà conferito il premio “Oltre Pulcheria” – sarà intervistata, alle 18. 30 alla fondazione di Piacenza e Vigevano, dalla giornalista Eleonora Bagarotti. La grande attrice Anna Magnani sarà protagonista del secondo appuntamento di Pulcheria: mercoledì 11 dicembre, alle ore 18.30, al cinema Politeama (via San Siro, 7) verrà proiettato il docufilm “La passione di Anna Magnani” di Enrico Cerasuolo presentato dal critico cinematografico Carlo Confa-

lonieri. Presentato al Festival di Cannes 2019, il film documentario è un ritratto intimo della grandissima attrice italiana, emblema del neo-realismo e icona del cinema mondiale. È icona dell’italianità e della donna vera, in opposizione a quelle finte modellate sul desiderio maschile. Attraverso la sua immensa capacità attoriale “la Magnani” dà corpo al realismo delle passioni e dei sentimenti, ispirando i grandi registi del cinema europeo e americano. La manifestazione si concluderà giovedì 12 dicembre, alle ore 18.30, presso la fondazione di Piacenza e Vigevano e vedrà l’intervento dell’attrice Alessandra Faiella nel monologo comico-satirico “La versione di Barbie”. Anche a lei verrà conferito il premio “Oltre Pulcheria”

Aido, completata la mappatura del Dono Tutti i 46 Comuni della provincia hanno aderito al progetto “Una Scelta in Comune”, per dichiarare la propria volontà alla donazione degli organi (fg) Il territorio provinciale piacentino ha completato la mappatura del Dono. Tutti i 46 Comuni hanno aderito al progetto “Una Scelta in Comune” di Aido, attraverso cui è possibile dichiarare la propria volontà alla donazione degli organi al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità. Dopo Ottone e Gropparello, anche Coli ha attivato, nei giorni scorsi, il percorso che consente ai cittadini maggiorenni di esprimere la propria adesione presso l’ufficio anagrafe comunale, consentendo, così, una mappatura completa della donazione sull’intero territorio piacentino. “La dichiarazione di consenso – spiega il presidente dell’Aido provinciale piacentina, Roberto Mares - confluisce nel Sistema Informativo Trapianti che raccoglie e conserva le dichiarazioni di volontà sulla donazione di organi e tessuti espresse dai cittadini maggiorenni residenti in Italia, incluse quelle registrate presso le ASL e attraverso le dichiarazioni all’Aido”.

hanno incontrato i 241 allievi della Scuola di Polizia ed illustrato l’attività svolta sul territorio. “Ringraziamo l’Associazione DonatoriNati e la Scuola Allievi della Polizia di Stato che hanno organizzato un incontro informativo con le Associazioni del Dono (Aido, Admo, Avis e MIDono): l’incontro – aggiunge Mares – è estremamente importante per la sensibilizzazione e la diffusione della cultura del Dono”. Aido, insieme ad Avis e Admo, è impegnata ogni anno nelle scuole del territorio piacentino per promuovere la cultura della donazione tra le giovani generazioni: “I giovani – aggiunge Mares - rappresentano il nostro futuro ed è importante portare avanti progetti ed iniziative di sensibilizzazione alla donazione, un gesto che permette di salvare una vita”.

Insieme ad Avis e Admo nelle scuole Nei giorni scorsi l’Aido piacentina ha partecipato insieme ad Avis e Admo alla giornata di sensibilizzazione alla dona-

zione presso la Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Piacenza. Durante la giornata – che da alcuni anni rappresenta un appuntamento fisso sul territorio - le tre Associazioni del Dono

IN IL GIO O G A OM NDA RI CALE L ORTO DEL

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In pellegrinaggio a Lourdes Il prossimo anno l’Aido provinciale piacentina organizza un pellegrinaggio a Lourdes: le iscrizioni sono aperte ed è

già stato raggiunto un buon numero di adesioni. Il viaggio è in programma dal 30 aprile al 3 maggio 2020: dopo l’arrivo a Lourdes, si visiteranno i luoghi di Bernardette, come la Basilica Superiore e Inferiore, la Grotta

Natale di solidarietà In occasione del Natale, l’Aido piacentina propone una splendida iniziativa solidale da portare sotto l’Albero: presso tutte le sedi locali, è possibile – infatti - richiedere

In occasione delle feste, l’Aido piacentina propone le palline natalizie solidali delle Apparizioni e la Basilica Sotterranea”(consacrata da Papa Giovanni XXIII). In serata, il gruppo prenderà parte alla consueta processione ‘aux flambeau’ con le fiaccole. Il giorno seguente sarà possibile partecipare alla Via Crucis e recarsi alla Piscina d’acqua Benedetta. Per informazioni e prenotazioni contattare Aido Piacenza (+39 0523 325703 nei giorni: lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 9 alle 11).

le meravigliose palline natalizie che rendono il giorno di Natale ancora più significativo. Le decorazioni possono essere ritirate presso la sede provinciale di Aido Piacenza, in via Taverna 49, presso l’Ospedale G. Da Saliceto, nei giorni di lunedì, mercoledì, venerdì dalle 9 alle 11.

Nella foto in alto ilpresidente provinciale di Aido Roberto Mares

di NATALE

Alberi di Nata le veri e finti Composi zioni personaliz zate Presep i art igian ali i n movimento


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Corriere Padano

PRIMO PIANO

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Confcooperative in prima linea dal 1949 per una società più giusta Il presidente Daniel Negri lancia alle istituzioni alcune proposte su lavoro e welfare: “Logistica, una white list contro le false cooperative” Giornata di reale partecipazione, condivisione e finanche commozione quella che il 28 novembre scorso ha visto in Palazzo Galli la celebrazione del 70° anniversario dalla fondazione di Confcooperative Piacenza. Una folta platea di cooperatori oltre ad autorità ed esponenti del mondo imprenditoriale, sociale e istituzionale piacentino hanno seguito con interesse un percorso di introspezione e di analisi che Confcooperative Piacenza ha proposto sotto al titolo “Felicittà, la città che stiamo costruendo”: ovvero la relazione fra la felicità ed il contesto urbano e sociale. La giornata si è aperta con la disamina del percorso storico dell’associazione dal 1949 fino ai nostri giorni, illustrato dalla ricercatrice Daniela Morsia, mentre Luciano Canova, economista e divulgatore scientifico, ha parlato della fiducia e della sua importanza nella nostra società e di come oggi, spesso, pur con indicatori socioeconomici più positivi che nel passato, la nostra percezione sulla contemporaneità sia invece negativa e pessimistica. La ‘fotografia’ del mondo cooperativo piacentino è stata fatta dal presidente Daniel Negri, che ha spiegato come dai sei pionieri del 1949 si sia passati alle attuali 107 cooperative, per un totale di oltre 6000 soci, divisi tra servizi, agroalimentare, sociale, abitativo, cultura, turismo, sport e sanità. “Dall’attivismo di alcuni sacerdoti illuminati – ha detto il presidente di Confcooperative provinciale - che hanno organizzato le prime comunità di mutuo soccorso, fatto nascere banche cattoliche e Casse Rurali per combattere l’usura e favorire lo sviluppo dei piccoli imprenditori nelle campagne, fino, e siamo ai nostri giorni,

alle cooperative sociali o quelle di comunità, che si occupano dei bisogni delle persone e di animare piccoli paesi nei luoghi più disagiati della montagna”. Nella sua lunga relazione, Negri ha lanciato alcune proposte alle istituzioni piacentine. Parlando di lavoro e filiera degli appalti, il presidente provinciale ha dichiarato: “Vorrei lanciare una proposta alla Presidente della Provincia Patrizia Barbieri, alla Prefettura, alle associazioni di rappresentanza del mondo industriale, artigianale

e sindacale affinché si possa lavorare insieme, da subito, ad un grande protocollo di intesa in materia di appalti di lavori, forniture e servizi in particolare (ma non solo) relativamente al comparto logistico, avente i seguenti obiettivi: . promuovere la legalità in tutta la filiera produttiva . promuovere l’utilizzo di lavoro regolare, nel rispetto dei CCNL di comparto sottoscritti dalle OO.SS. più rappresentative, della contrattazione di secondo livello e delle leggi in

materia di salute e sicurezza sul lavoro . promuovere le imprese radicate nel territorio piacentino e contrastare efficacemente concorrenza sleale, l’ingresso di imprese irregolari, delle false cooperative e l’infiltrazione criminosa . promuovere una “white list” , ossia un elenco di aziende piacentine operanti nel settore che decidono di sottoscrivere un codice di condotta e che si sottopongano periodicamente alla verifica delle buste paga, e nel

Amop: il valore della riconoscenza Amop, l’associazione piacentina malato oncologico, organizza per il secondo anno consecutivo la Giornata della Riconoscenza. L’occasione (un convegno scientifico-divulgativo) ha lo scopo di premiare (riconoscere, appunto) gli enti, le associazioni, i privati che nell’anno di riferimento si sono spesi in favore dell’associazione e in particolare nel sostegno alla complessa opera di ricerca medico-scientifica attiva nel Dipartimento di Oncologia dell’ospedale di Piacenza. La giornata, dall’eloquente titolo “La medicina umanistica con i suoi valori: la riconoscenza” si svolgerà giovedì 12 dicembre, a partire dalle 14.30, presso la Sala delle Colonne dell’Ospedale Civile. L’evento, in-

trodotto dal prof. Luigi Cavanna (responsabile e organizzatore) prevede gli interventi dei professori M. Muroni (“Perché parlare di riconoscenza in medicina?”), C. Citterio (“Il valore della riconoscenza”), E. Orlandi, S. Trubini, I. Vasiliu (“Le ricerche scientifiche pubblicate grazie al volontariato”). La sezione scientifica sarà seguita dalla consegna di targhe finalizzate al riconoscimento nei confronti di chi - in relazione alla sua attività - ha sostenuto e sostiene nei fatti l’associazione. Una discussione collegiale con i partecipanti, moderata dal prof. Cavanna, concluderà una giornata dedicata a una scienza medica attenta e sensibile ai valori umani: medicina umanistica, appunto.

caso delle cooperative il verbale annuale di revisione che attesti la loro condotta mutualistica Con il grande obiettivo che il costo del lavoro non potrà mai essere considerato fattore di negoziazione. Noi ci siamo e so che anche gli altri soggetti che ho citato ci saranno, Piacenza è una grande comunità e come ho già detto, quando si lavora insieme, si possono fare grandi cose. Da qua si potrebbe partire anche con un grande progetto condiviso (che coinvolga diversi enti istituzionali – CCIAA, Fondazione) che possa migliorare il benessere, emergono problemi anche legati agli alloggi, di migliaia di lavoratori del comparto logistico. Anche qua noi ci siamo”. Per quanto riguarda, invece, il settore del welfare, Negri si rivolge al Comune di Piacenza: “Come già abbiamo avuto occasione di rappresentare, la cooperazione sociale può infatti offrire servizi di qualità a garanzia delle politiche sociali comunali, in una logica di contenimento delle risorse economiche, sollevando l’Ente dalla gestione di alcune situazioni critiche, attivando forme di flessibilità nell’erogazione dei servizi in grado di garantire risposte calibrate sulle esigenze dei cittadini, senza peraltro fa venire meno la titolarità in capo all’Amministrazione Comunale delle funzioni di decisione, programmazione, monitoraggio e valutazione dei servizi. A fronte di quanto esposto, la nostra proposta al Comune è di lavorare insieme al fine di aumentare il numero dei posti convenzionati del privato, andando nel tempo ad aumentare la quota di gestione del privato sociale rispetto alla gestione diretta. Aprire un confronto su questo progetto, unitamente ad un confronto generale sul tema delle

esternalizzazioni, è l’invito che Confcooperative rivolge al Sindaco di Piacenza. Una proposta che ovviamente da qui vorrei estendere a tutti i comuni”. “Ovunque ci sia un bisogno - gli ha fatto eco il presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini - lì nasce una cooperativa. Il mondo ideale ha aggiunto - è quello in cui di cooperazione non vi sia più la necessità, essendo soddisfatte tutte le esigenze della collettività. Un mondo che, ovviamente, non è certamente quello attuale né quello che intravediamo per il futuro prossimo, anzi!” Le conclusioni della giornata sono state tratte dalla ministra alle infrastrutture ed ai trasporti Paola De Micheli, che ha ricordato le sue origini professionali proprio nel mondo della cooperazione, “ambito nel quale – ha detto – sarò felice di ritornare alla conclusione delle mie esperienze politiche ed istituzionali.” Anche la ministra ha voluto sottolineare infine il ruolo, insostituibile, della cooperazione. “Ambiente - ha detto - dove anche chi non ha ingenti capitali ma ha idee e volontà, può intraprendere, o dove, anche chi non ha entrature o appoggi, può costruire un proprio percorso, rimettendo in funzione quell’ascensore sociale che, oggi soprattutto, pare essersi bloccato. Senza parlare poi del mondo squisitamente sociale, del welfare o assistenziale, dove il ruolo dell’agire cooperativo è, di fatto, l’unica risposta a necessità diversamente insoddisfatte.” La giornata è stata occasione per premiare diverse cooperative piacentine.

In alto il presidente Daniel Negri durante la sua relazione. Al centro autorità e rappresentanti delle istituzioni ospiti del convegno


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WEEKEND

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‘Il Pipistrello’, appuntamento con l’operetta Domenica 8 dicembre per la stagione teatrale di Fiorenzuola, alle 16, l’Operetta di Johann Strauss più famosa e rappresentata al mondo prende vita sul palco del Teatro Verdi grazie alla Compagnia di Corrado Abbati. Debuttato nel 1874, “Il Pipistrello” rimane ancora oggi un’opera estremamente attuale e, grazie alla sua struttura e alle sue melodie, incarna lo spirito e l’essenza stessa dell’Operetta. Adattamento e regia di Corrado Abbati. Coreografie Francesco Frola con il Balletto di Parma.

L’appuntamento sarà preceduto, venerdì 6 dicembre alle 21, dalla serata “Mirabella incontra Dante”. Personaggio televisivo, regista teatrale, attore italiano: Michele Mirabella sul palco del TeatroVerdi ricoprirà l’inedito ruolo di narratore. Accompagnato dal Duo Mercandante, grazie al suo magnetico modo di comunicare e alla sua eleganza eleganza saprà condurvi in un coinvolgente percorso su Dante Alighieri. Info e biglietteria, Tel 0523 985253

Aspettando il Natale Tutti gli eventi in città Un ricco programma di iniziative anima Piacenza fino a gennaio: eventi, musica, attività per i più piccoli e tanto altro per festeggiare insieme il Natale e il nuovo anno.

Venerdì 6 dicembre - Villaggio di Natale - Venerdì creativi: 16.30 – 18.00, Piazza Cavalli Laboratori creativi per bambini di addobbi per albero e presepe, truccabimbi, ingresso libero. Saggio di danza - Pomeriggi da Favola: 17.00, Biblioteca Farnesiana Galleria del Sole, 34 Letture animate per bambini 0-6 anni

Sabato 7 dicembre - Aspettando il Natale al Museo di Storia Naturale - La Tombola degli animali: 15.00 -16.00, via Scalabrini,107. Visite guidate gratuite a tema e laboratori didattici dai 3 ai 6 anni. Info 0523/334980 e 0523/337745 - Alla Biblioteca di Strada “Semplicemente infrangibili” Accensione Albero di Natale: 16.00, Via Serravalle Libarna Inaugurazione dell’albero di Natale della Biblioteca di strada con abbondante merenda per tutti e animazione per i bambini con l’aiutante di Santa Lucia - Villaggio di Natale - Cori sotto l’albero: 16.00, Piazza Cavalli Coro Scuola Primaria Carella (Direzione Didattica VIII Circolo) 16.30, Piazza Cavalli Coro Scuola primaria Don Minzoni (Direzione Didattica VIII

Circolo) - Villaggio di Natale - Pomeriggio da fiaba: 16.30 – 18.00, Piazza Cavalli. Coinvolgenti letture animate di fiabe natalizie, nel bosco incantato - Aspettando il Natale al Museo di Storia Naturale - Visita Guidata “Animali che vanno e che vengono”: 16.30 -17.30, via Scalabrini 107. Visite guidate gratuite a tema e laboratori didattici. - Alla Biblioteca di Strada “Semplicemente infrangibili” - Apericena: 19.30 -20.30 Via Serravalle Libarna. Tombola, Mercante in fiera, UNO, e altri giochi.

Domenica 8 dicembre - Aspettando il Natale al Museo di Storia Naturale - Visita interattiva sugli insetti: 15.00

-16.15, via Scalabrini 107. Visite guidate gratuite a tema e laboratori didattici. - Villaggio di Natale – Babbo Natale nel bosco incantato: 16.30 – 18.00, Piazza Cavalli: Attività di animazione, consegna della letterina, foto con Babbo Natale e truccabimbi - Aspettando il Natale al Museo di Storia Naturale - I Vulcani: 16.30 – 18.00, via Scalabrini 107 Visite guidate gratuite a tema e laboratori didattici dagli 8 anni in su. - Itinerari di Teatro ...ed è dicembre – Le Avventure di Pulcino: 16.30, Palazzo Vescovile, Salone degli affreschi: ATGTP Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata. Teatro d’attore e di figura, canzoni dal vivo. Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.

- Villaggio di Natale – Caccia al tesoro: 16.00, Piazza Cavalli Animazione per bambini - Villaggio di Natale - Flashmob al pomeriggio in Piazza Cavalli - Aspettando ... Natale ad ArteChiese Aperte: 15.00-18.00, Chiese di San Cristoforo in via Genocchi / via Gregorio X Chiesa di San Rocco in via Legnano Cattedrale in Piazza duomo. Le chiese di San Cristoforo e San Rocco saranno aperte in via straordinaria nell’ambito dell’iniziativa “Chiese aperte” grazie ai volontari dell’Associazione Domus Justinae. Grazie agli stessi in questa giornata la Cattedrale rimarrà eccezionalmente aperta tutto il giorno dalle 7.30 alle 19.30 e il Museo Kronos chiuderà un’ora dopo. - Aspettando ... Natale ad Arte -In cielo, in terra, in fondo al mare: 16.30, Palazzo vescovile - Sala degli affreschi in Piazza Duomo, 33. Teatro di narrazione, canzoni dal vivo, teatro d’oggetti di e con Ferruccio Filipazzi, facente parte della rassegna per famiglie “Itinerari di Teatro… ed è dicembre” Evento gratuito - Aspettando ... Natale ad Arte - una Donna vestita di sole: l’Immacolata Concezione a Piacenza tra pittura e scultura: 15.30, Museo Kronos in via Prevostura 7 Un viaggio affascinante nell’iconografia della Vergine Immacolata nel centro storico di Piacenza Costo: 6,00. Prenotazione obbligatoria 331 460 64 35 - Musei Civici Palazzo Farnese: Visite sul tema della Natività

Milestone, quando i ritmi afrobrasiliani sposano l’improvvisazione Da qualche tempo Gino Marcelli mancava dall’Italia, dopo il suo trasferimento in Spagna, terra che ha generato nuovi incontri e portato nuovo respiro alla sua musica, ma avremo presto di nuovo il piacere di ascoltarlo dal vivo. Sarà infatti protagonista di un concerto al Milestone domenica 8 dicembre alle ore 18.00 con l’Afro – Brazilian Jazz Quartet, insieme ad alcuni musicisti internazionali di grande livello. Per poter assistere al concerto è necessaria la tessera dell’associazione Piacenza Jazz Club (o ANSPI). È già disponibile la tessera del 2020, che reca l’immagine di Ornette Coleman. Il concerto si inserisce nell’ambito di un progetto sviluppato in comune tra Mario Bakuna alla voce e chitarra, Gino Marcelli al pianoforte, Andrés Lizon al contrabbasso ed Edmundo Carneiro alle percussioni. Questi quattro musicisti di grande caratura hanno saputo miscelare sapientemente gli elementi ritmici la cui origine risiede nelle religioni afro-brasiliane con il linguaggio dell’improvvisazione per un risultato trascinante. Lo scopo dichiarato dei quattro è quello di procurare agli ascoltatori un’esperienza musicale intensa, in grado di veicolare il potere tribale delle musiche brasiliane di origine africana, mettendoli nelle condizioni di percepire quella incredibile forza ritmica che risiede nel ritmo dei tamburi usati nel candomblé affinché possa fungere da guida a pensieri e azioni. Insieme il quartetto promette di portare il pubblico in un luogo in cui il reale e l’immaginario si fondono e diventano un’esperienza potenziata dalla poesia e dalla musica. Per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito www.piacenzajazzclub.it e seguire le sue pagine social su facebook, twitter e instagram.

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Secondo appuntamento con l’edizione natalizia del mercatino delle autoproduzioni. A/mano market - Christmas edition che si terrà anche sabato 7 e domenica 8 dicembre nella tradizionale cornice dell’Auditorium S.Ilario - Corso Garibaldi 17 - dalle 10 alle 20. Ingresso gratuito.

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Numero 2

Giovedì 05 dicembre 2019

Piacentini Piacenza, demolire per vivere meglio

di

Francesca Lombardi

sociale

Universo Acli: qualità del lavoro e vivere civile di Federico Tanzi

Cosa farei se fossi premier?

Nuovi soci per Piacenza Expo

Se domattina mi svegliassi primo ministro...

donne

Nasce una mini piattaforma tra gli studenti del Liceo Colombini “Io e l’emergenza climatica” Suggerimenti concreti, minimi ma efficaci di Antonella Lenti

economia

di Giovanni Volpi

Imprenditrici piacentine fanno rete di Francesca Gazzola


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Piacentini Giovani

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L

iceo Colombini ore 11 di mercoledì 13 novembre, nasce una mini piattaforma “Io e l’emergenza climatica” targata under 18 e formulata così… su due piedi. “Se domattina mi svegliassi primo ministro, sindaco, presidente di Regione quali provvedimenti prenderei per contrastare il mutamento climatico? Prima di tutto metterei a punto un progetto che cambiasse la mentalità dei cittadini. E il cambiamento climatico potrebbe diventare materia scolastica fin dalle elementari… perché no? Educazione ok ma anche sanzioni. Solo con le sanzioni si accelerano i cambiamenti: sali sul pullman senza biglietto? Ti multano, la volta dopo non lo fai più, capisci che hai sbagliato. Ma non solo: occorrerebbe chiedersi il significato di produrre e consumare in un ritmo incessante e tutto per buttare e ricomprare un altro cellulare. Diffonderi la presenza di auto-sharing: l’auto verrebbe sfruttata al 99% della sua vita… E ancora, perché non abbinare all’abbonamento del bus anche la card per le bike-sharing poco utilizzate perché costose?” Sono tutti d’accordo gli studenti del gruppo del Colombini (vari indirizzi scolastici e varie classi, III B e IV A di Scienze applicate; V B di Scienze umane e IV B di Economia sociale) incontrati tra una campenella e l’altra, su come agire – già qui e ora – per fare qualcosa e bloccare l’entropia della terra. Loro sono Amin, Greta, Jacopo, Giana, Giovanni Paolo, Letizia, Andrea e Davide incontrati nell’aula magna della scuola di via Beverora grazie all’aiuto della professoressa Francesca Argenzano. Danno suggerimenti concreti e “minimi ma efficaci” ispirati alla tutela ambientale. “Carica sempre il telefonino in modalità aerea, non sarà attivo in Internet e quindi consumerà meno energia durante la carica che si concluderà prima”, e poi gli apparecchi elettrici “mai lasciarli in stand by, consumano”. Una forma di risparmio casalingo ma anche globale. E che dire “del riscaldamento e dell’aria condizionata “a balla” negli edifici pubblici scuole comprese e nei negozi che disperdono calore lasciando le porte spalancate d’inverno? Ridurre, ridurre”. Argomenti ambientali che fanno breccia anche nella campagna elettorale per le elezioni degli studenti negli organi scolastici “Nella mia lista – dice Letizia – chiediamo l’installazione degli erogatori di acqua per dire addio alle bottigliette e poi insistiamo sul controllo dell’accensione delle luci che si accendono tutte insieme. Devono essere alternate”.

In cerchio si discute e si riflette Informati, curiosi e interrogativi mostrano di aver a cuore il tema e dalle loro parole – come già i loro colleghi del Gioia – mostrano la consapevolezza di vivere un momento cruciale per loro, per le loro vite future coscienti che al cambiamento degli stili di vita, dai comportamenti quotidiani alle grandi scelte globali, non ci sono alternative possibili: bisogna cambiare. Consapevoli anche dei limiti oggettivi che in questi decenni hanno fatto arretrare dall’agenda politica le decisioni ormai non più rinviabili. “Tutti sanno che i problemi dell’ambiente sono importanti ma poi tutto si piega alle scelte economiche – mette in evidenza Davide – se produrre con il carbone costa meno, se produrre nei paesi come Cina e India determina un costo del lavoro ridotto è difficile cambiare, è difficile imboccare l’altra rotta”. E’ quindi necessaria la conoscenza e l’informazione. Più capillare è meglio è anche per la generazione Moplen... “Le persone adulte e gli anziani trattano con leggerezza comportamenti corretti. Prendiamo i rifiuti – segnala Greta – discuto spesso con la nonna sulla differenziata: se butto un pezzo di plastica nel sacco nero che male c’è, mi dice a volte… no, io credo che l’impegno debba essere la regola per tutti noi. Si inizia anche così”.

Scendere in piazza una perdita di tempo? Se sono tutti concordi sugli obiettivi dissentono invece sui mezzi per raggiungerli. Manifestazione sì o manifestazione no… “Non partecipo alle manifestazioni – apre la discussione Amin – perché non mi sembra serio. Mi spiego: si passa per ragazzi che non hanno voglia di andare a scuola quel giorno. Sarebbe più importante utilizzare questo tempo per attingere a informazioni, per ascoltare scienziati e persone che ci spieghino che cosa sta succedendo… E poi di manifestazioni se ne sono fatte e se ne fanno tante su innumerevoli argomenti: non è forma nuova”. Come dire il tema del clima dovrebbe avere un altro approccio. Ma c’è chi non è d’accordo: “Le manifestazioni servono, eccome – segnala

Ambiente, cosa farei se fossi premier? ANTONELLA LENTI

L’emergenza climatica dovrebbe diventare materia scolastica già dalle Elementari, una proposta valida fin da ora

Jacopo – servono per farsi sentire, per portare avanti questo tema. Con i grandi numeri e migliaia e migliaia di ragazzi in piazza il problema ha conquistato la ribalta”. “Tra l’altro – segnala Giovanni Paolo – è importante perché le decisioni arrivino a livello politico, a livello centrale. Anche nelle campagne elettorali questi argomenti non entrano per nulla”. Senza tanta mobilitazione non se ne parlerebbe. Arrivano anche i dati a supportare l’urgenza di una mobilitazione di massa che possa incidere. “Il 90% degli scienziati è d’accordo e non resta tanto tempo per decidere cosa fare, lo possiamo vedere da quello che succede ripetutamente in Italia. Se non si inizia ad agire ci resta una manciata di anni perché non ci sia più nulla da fare. Il collasso rischia di essere inevitabile”. Quindi occorre far presto è il messaggio sotte-

so alle loro parole. Nonostante si facciano strada gli scetticismi velati. Compresi anche i tentativi di screditare il movimento degli studenti “C’è chi lavora per screditare quello che si sta facendo e prende a pretesto la malattia di Greta Thunberg – puntualizza Giana - la si attacca perché è giovane, perché è piccola e poi c’è anche un elemento che definirei di sessismo”.

La politica assente e attratta dal “benaltrismo” Li disorientano gli attacchi perché incongruenti con il rimprovero che spesso di sentono rivolgere: “La fascia di mezza età, gli adulti tante volteci accusano di non impegnarci, di non fare nulla per la società ma Greta mostra

proprio il contrario e si scatenano le critiche feroci”. “Sono convinto – dice Davide – che questi problemi interessino tutti, ma non si è disposti a rinunciare a qualcosa, ma si deve riflettere su questo punto e pensare che si tratta di un sacrificio per una buona causa”. Li colpisce la scarsa attenzione che la politica mostra nei confronti dei temi dell’ambiente. “Ora il problema climatico sembra non interessare”. “Il fatto è – precisa Letizia – che in Italia chi è sensibile a questi problemi resta una minoranza e quindi i partiti non se li prendono a cuore perché non portano e non spostano voti. Alle ultime elezioni ho votato per la prima volta e mi sono documentata per capire quali fossero i programmi su questi argomenti, però…” L’ambiente resta argomento per un libro politicamente ancora da scrivere. La convinzione dei ragazzi è che ci si attardi a discutere di tutto il “benaltrismo” purché si scalzi la questione centrale della nostra epoca. Esempio? “Si dà tanta importanza alle unioni civili quando ormai nella società sono una realtà, un dato di fatto. Segnala Giana. I ragazzi nati con l’euro hanno anche l’orizzonte europeo a cui affidarsi: “Contro l’inquinamento – dice Andrea - dalla Ue sono arrivati tantissimi soldi, 19 miliardi per combattere l’inquinamento ma i politici non usano tutto quel denaro. Ne è stato speso solo il 26%. Credo dunque che l’iniziativa dei giovani sia importante ma i giovani non hanno ancora il loro spazio”.

Lo sfruttamento del Terzo mondo Orizzonti larghi per questi ragazzi “Continuiamo a discutere sull’uso della bottiglietta di plastica. D’accordo è ok i comportamenti individuali sono importanti ma riflettiamo cosa stiamo facendo nei confronti dell’Africa – aggiunge Jacopo – in quel continente noi inviamo i nostri scarti, (computer, telefonini, televisori, ecc) inutilizzabili. Una volta tolte le parti utili entrano nel circuito dei rifiuti; sono gettati nei fiumi che poi arrivano nei mari e tornano quindi al punto di partenza oppure vengono bruciati e tutti conosciamo il potenziale velenoso della plastica”. Insomma da cosa nasce cosa, tutto si tiene e nulla può avere vita propria. Da qui un’amara e terribile considerazione: “Finché non ci sarà un altro sistema quello che sta avvenendo non è altro che distruzione di massa”. E a quale sistema pensano i ragazzi 2019? Quasi un mondo collettivo dove il possesso degli oggetti non sia il segno per esaltare la propria individualità. Ma ci sono i problemi globali. “In Europa – dice Greta – la coscienza è abbastanza diffusa verso la decarbonizzazione e per l’abbandono dei combustibili fossili…” “Già ma ci sono Paesi come l’India che oppongono resistenza e intravedono in questo percorso un tentativo di ridurre le potenzialità di sviluppo e progresso – replica Giana – però il problema è che non c’è più tempo da perdere”. “Al fondo c’è un fatto -aggiunge Amin – le materie prime fossili si stanno esaurendo e alla fine una strada alternativa si deve trovare perché sarebbe il crollo. Quindi se non si accelera sulle alternative energetiche si rischia di finire con il mondo rovinato e anche di restare a secco”. Se i paesi emergenti sono un problema gli Stati Uniti non sono da meno “Se tutti gli abitanti della terra – dice Jacopo – vivessero come si vive negli States, ci sarebbe bisogno di sette terre per mantenere questa vita”.


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Piacentini Città futura

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Piacenza, demolire per vivere meglio FRANCESCA LOMBARDI

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guardando ad altri scenari? Creare davvero un marchio Piacenza? Personalmente della nostra città ne sento parlare bene. Una logistica nuova. E’ un tema da affrontare e con una personale utopia/sogno: che le grandi ditte di logistica, alla fine del ciclo produttivo, siano nella condizione di demolire il capannone e facciano tornare tutto a verde. Ritornare suolo a suolo.

iuseppe Baracchi guida l’Ordine degli Architetti. In questo scorcio finale di 2019, a secondo mandato inoltrato, gli chiediamo di valutare il ruolo, l’incisività e l’influenza della sua professione su una città che cambia più di quanto sembri. Architetto Baracchi, il compianto e rimArchitetto Baracchi, il compianto e rimpianto Lorenzo Spagnoli, architetto e urbanista, insisteva sul ruolo culturale della disciplina: l’architettura deve offrire alla città un fondamentale contributo umanistico di indirizzo, di stimolo e correzione di eventuali errori, nonché di promozione del dibattito. Gli architetti – sosteneva Spagnoli - si sono appartati: lavorano, progettano, ma non partecipano realmente alla costruzione di una idea di città, non offrono contributi di carattere urbanistico. Lei pensa, in questi due mandati, di avere invertito la rotta e offerto nuovi contributi allo sviluppo di Piacenza? L’Ordine ha condiviso obiettivi e visione di intenti con l’architetto Spagnoli. Spagnoli è stato tra coloro che hanno offerto un contributo importante a questa città. Più volte in questi anni, ho ribadito il concetto che occorre avere una visione collettiva della città, che non si può ragionare e quindi intervenire per singoli comparti. E’ chiaro che la città che vogliamo deve proiettarsi nel futuro ma nello stesso tempo essere vista e vedersi anche nella contemporaneità. Dico questo precisando e considerando che i tempi di attuazione di determinate norme urbanisticoedilizie, spesso, sono lente e complesse. Alcuni temi sono stati affrontati ma la sensazione è che non ci sia mai una globale visione di città da parte delle istituzioni. L’auspicio dell’Ordine è stato, ed è, anche quello di proporre dei concorsi di architettura, ma le amministrazioni difficilmente vi fanno ricorso. Qualche anno fa, insieme a Confindustria, abbiamo indetto il Concorso di Idee, riservato ai colleghi Under 35, per la riqualificazione dell’attuale Ospedale e ciò ha avuto un buon riscontro in termini di partecipanti e proposte. Ma siete riusciti a far sentire il vostro peso culturale sullo sviluppo urbano? Sempre secondo Spagnoli, a supplire alla latitanza degli architetti, in questi anni, sono stati gli ambientalisti attraverso le loro organizzazioni, Legambiente in primis. Loro si sono fatti sentire, loro hanno suscitato confronto e dibattito. Un Ordine non è un’associazione sindacale o di tutela della Professione, ma è un organismo di valorizzazione della figura dell’architetto e dell’architettura/urbanistica (un tutt’uno) e come tale l’assunzione di posizioni nette è difficilmente praticabile se non attraverso un difficile approccio culturale. Un Ordine risponde a professionalità dotate di sensibilità differenti, dunque provviste di visioni diverse della professione, della città e del suo sviluppo. Certamente si ha una visione collettiva del vivere la città, e in questi anni non abbiamo mai mancato di accendere i riflettori su tematiche riguardanti Piacenza: il convegno sulle ‘città di fiume’, sulla navigabilità del Po nel tratto Alessandria-Mantova, con Piacenza in posizione centrale per la sua ubicazione, gli incontri pubblici presso la sede dell’Ordine per la stesura del PSC e del POC, il Convegno sulle Città Intelligenti con ospiti da Copenaghen, il convegno sul recupero degli spazi dismessi, non ultima la mostra in corso presso il Nostro Ordine sulle ciclovie, anche come momento di Architettura e progettualità, o il concorso per i punti informativi della Francigena. Sono molti i temo affrontati e altri verranno l’anno prossimo. Piacenza città della logistica e dei centri commerciali. Piacenza bisognosa di nuovi interventi immobiliari? Per voi cosa deve diventare questa città? Parlando di Piacenza, i dati in nostro possesso (FIAIP, OMI) dicono che ci sono 6-7mila alloggi vuoti e altri in possibile divenire nei prossimi anni. Significa che per poter saturare questo potenziale patrimonio immobiliare mancano 12-15mila abitan-

E il tema relativo alla riqualificazione del comparto Nord, con il progetto della Baia di San Sisto? E’ un tema legato alla dismissione delle aree militari: a Piacenza abbiamo circa 650mila mq di queste aree in dismissione (con una popolazione di 100mila abitanti circa), Roma e Milano ne hanno 250mila con una popolazione ben superiore (dati Agenzia del Demanio). I numeri non tornano. Se la città non cresce, se mancano 15mila abitanti ipotetici, se vogliamo riqualificare i mq. proposti, quale imprenditore può intervenire se non pare esserci spazio di investimento? Senza contare i capannoni e gli edifici vuoti. A Piacenza si stima un totale (tra aree dismissibili e capannoni vuoti) di circa 1milione di mq potenzialmente da recuperare. Se, come pare da indagine CRESME, in futuro le città medio piccole rischiano di rimanere con lo stesso numero di abitanti, forse le operazioni immobiliari diventano complesse. Come aumentare il numero di abitanti?

Il presidente degli architetti Giuseppe Baracchi: “Piacenza non è destinata a crescere, si deve iniziare a parlare di demolizioni anziché di costruzioni. Per creare spazio a suolo, migliorare i servizi e la qualità della vita”

ti. Un numero così grande lo puoi attrarre solo se crei lavoro, un problema pare difficilmente risolvibile ad oggi. Da qui il discorso si sposta sulla logistica: la posizione di Piacenza è un dato evidente. La vocazione logistica pare essere un dato di fatto. Certo, può essere meglio indirizzata, ma è certo che si pone un altro importante problema, quello della mobilità: un tema che riguarda il locale e i collegamenti con il vicinato. A Nord, per esempio, con il Polo Logistico di Casalpusterlengo/Ospedaletto Lodigiano e con tutto il Basso Lodigiano che, non dimentichiamolo, vede 40mila abitanti circa gravitare su Piacenza (Codogno e Casalpusterlengo hanno 32.000 abitanti in due Comuni). Questo, a mio avviso pare un aspetto sottovalutato: forse sarebbe il caso di creare davvero una Piacenza attrattiva

Le città che crescono demograficamente oggi sembrano essere le città metropolitane, per il semplice motivo che offrono lavoro, sono attrattive, si modificano. Il mercato dell’edilizia nelle città medio piccole è in un periodo di stagnazione (dati CRESME e Banca d’Italia). Parrebbe necessario investire nella qualità dei servizi esistenti siano essi pubblici (soprattutto) ma anche privati. Piuttosto, in fatto di edilizia si potrebbe iniziare a parlare (con grande cautela) di demolizioni anziché di costruzioni: accorpare i piccoli edifici degli anni 60/70/80 creando spazio a suolo e contemporaneamente migliorare i servizi e la qualità della vita. Il tema della sostenibilità è ricorrente ed importante per tutti. Il progettare meglio e bene, significa anche prevenire il vivere futuro. Più aree verdi (anche se è un costo per le amministrazioni) come luoghi aggreganti con spazi ad uso libero (come nel nord Europa), gestione della mobilità, ciclo dei rifiuti, illuminazione pubblica, sicurezza ecc. tutto in una visione collettiva di città. Che fare dunque per il futuro? Si potrebbe porre al centro un tema (il verde, lo sport, le acque, la mobilità) e su questo tema confrontarci per creare la Nostra Piacenza, anche attraverso - magari - lo strumento dei Concorsi di Architettura su due fasi, dove il vincitore esegue il progetto. Com’è il rapporto con questa amministrazione? Devo dire che l’Ordine viene ascoltato, così come avveniva con la passata Amministrazione. Forse si viene meno interpellati sulle grandi tematiche ma pare essere complesso in ambito politico. Ad esempio il futuro nuovo ospedale ed il piano della mobilità sono temi che vanno a incidere a fondo sulla Piacenza del futuro e su questi temi il nostro parere non ci è stato chiesto (un problema in meno per l’Ordine?), ma va riconosciuta l’assunzione di responsabilità della politica nella scelta. Non ne facciamo e non dobbiamo fare questioni ideologiche o di bandiera, bensì di Bene Comune. Renzo Piano a precisa domanda: “Ma l’Architetto fa Politica?” rispose: “Certo che fa Politica. Nella parola Politica vi è POLIS- CITTA’, quindi l’Architetto fa Politica, ma per la città”. Credo essere la sintesi del tutto. Metro leggera: è un progetto fattibile? Può rappresentare una valida ipotesi per la mobilità e per la città. E’ un tema annoso, decennale, bisognoso di inserimento in un più ampio piano di mobilità urbana e di città. La scommessa è quella di conciliare le esigenze della Pubblica Amministrazione (che potrebbe avere difficoltà di risorse), le necessità del privato (i famosi numeri), ma soprattutto essere un servizio per la collettività, per la nostra Piacenza futura.


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Piacentini Donne

Alcune componenti del Comitato durante il terzo incontro del Progetto ‘Consapevolmente a segno’. Al centro Nicoletta Corvi

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anno raggiunto in pochi anni traguardi importanti, realizzato progetti innovativi ed intercettato circa 300 donne (imprenditrici, manager e libere professioniste). Sono le imprenditrici del Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile della Camera di Commercio piacentina, un gruppo affiatato e costituito dalle rappresentanti di tutti i comparti del tessuto economico locale. In questi anni hanno percorso molta strada e messo a disposizione la loro esperienza per il raggiungimento di obiettivi comuni, primo fra tutti, il sostegno alle imprese rosa piacentine e lo sviluppo di nuove sinergie sul territorio. “Oggi – afferma Nicoletta Corvi, presidente del Comitato dell’imprenditorialità femminile della Camera di Commercio si è costituito un ‘network’ di donne imprenditrici piacentine desiderose di incontrarsi puntualmente e di confrontarsi sulle tante sfaccettature inerenti il business di impresa e sulle opportunità derivanti dallo sviluppo di nuove connessioni, intrecciando competenze ed esperienze di ognuna, in un’ottica d’insieme. Il Comitato – sottolinea Corvi – è un organo collegiale e gli eventi che propone sono aperti a tutte le donne, indipendentemente dal settore di appartenenza, e senza alcun desiderio di protagonismo associativo”. Negli ultimi tre anni le imprenditrici coinvolte nei progetti del Comitato sono cresciute notevolmente, sfiorando le 300 adesioni: solo nell’ultimo ciclo di incontri – dal tema “ConsapevolMENTE a segno”, che si è concluso con successo lo scorso 26 novembre – sono state raggiunte oltre 60 iscrizioni (Dati Ufficio Promozione Camera di Commercio): “Il nostro obiettivo – affermano Federica Bussandri, Laura Lusignani e Gabriella Ferrari (Artigianato) è sostenere le imprenditrici in un percorso non solo imprenditoriale, ma anche personale, mettendo in campo strumenti innovativi ed una formazione di alto livello finalizzati a diffondere e a promuovere la cultura imprenditoriale. Con il percorso “ConsapevolMENTE a segno” - aggiungono – volevamo stimolare le imprenditrici a rileggere le sfide in chiave positiva. Attraverso tecniche nuove – quali il teatro di impresa e il lego serious play – siamo state coinvolte, insieme alle colleghe, in attività innovative volte a riscoprire la nostra visione imprenditoriale e a ricercare insieme nuovi percorsi di crescita”. Giuliana Biagiotti (Credito) sottolinea il percorso intrapreso ed il lavoro svolto insieme al team: “Il Comitato è cresciuto molto in questi anni ed è diventato un punto di riferimento per le donne imprenditrici piacentine. Siamo un gruppo numeroso ed unito, anche sul piano personale: la partecipazione cresce di volta in volta, ed è una straordinaria risposta positiva a tutte le iniziative che proponiamo”. Susanna Fumi (Agricoltura) evidenzia - inoltre - la trasversalità del Comitato, “che consente di intercettare le esigenze di imprenditrici differenti e di elaborare proposte innovative, mettendo in campo punti di vista diversi, in un contesto di grande armonia e di crescita, anche personale”. Le imprenditrici del Comitato evidenziano – inoltre – gli aspetti della condivisione e del confronto di idee: “Attraverso i progetti del Comitato – aggiunge Elisa Tatano (Industria) – riusciamo a creare uno scambio di relazioni che coinvolge ed arricchisce (al loro interno) anche le singole associazioni di rappresentanza, favorendo la nascita di nuove iniziative e la conoscenza fra

Imprenditrici piacentine fanno rete FRANCESCA GAZZOLA

Il Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile della Camera di Commercio, un gruppo affiatato e costituito dalle rappresentanti di tutti i comparti del tessuto economico locale, in questi anni ha percorso molta strada e messo a disposizione l’esperienza per il raggiungimento di obiettivi comuni

donne che fanno impresa”. Secondo Giuliana Malvicini (Commercio), il Comitato è riuscito a spronare le imprenditrici piacentine “a condividere esperienze e a sviluppare risposte concrete a problematiche comuni, in ambito di imprenditoria femminile. La continua crescita di interesse che abbiamo riscontrato sul territorio - conclude - ci stimola a proseguire in questa direzione”.

Progetti e format innovativi Il Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile, - costituito nel 2000 dalla Camera di Commercio - ha realizzato numerosi progetti e sperimentato format innovativi, che si sono intensificati in questi ultimi anni. Ne sono esempi gli incontri formativi de ‘La Collana di Pillole’ (circa una trentina dal 2016 ad oggi) e il percorso “Nel segno del talento” (2018), avente come obiettivo la valorizzazione dell’empowerment e del business di impresa femminile (anche attraverso la scoperta dei propri tempi e la conquista della consapevolezza di sé e della propria forza vitale). Particolarmente apprezzate sono state le tre edizioni (2016 e 2017) del progetto ‘ER – Enterprise and Relationship – Donne in prima linea’, il percorso esperienziale finalizzato allo sviluppo dell’empowerment femminile in azienda. Da evidenziare, inoltre, l’esperienza di ‘Pink Route – Itinerari turistici non convenzionali’ (20132014), volta alla promozione di partnership di impresa, e il progetto ‘WWW – Web Working Women’ (2011) finalizzato alla diffusione del web marketing nelle imprese rosa. Da non dimenticare infine l’innovativo format del “Business Speed Date”, (2017): le imprenditrici piacentine si sono incontrate e confrontate presentando la propria attività in modo alternativo, attivando nuove collaborazioni. Ogni anno il Comitato, in occasione dell’8 marzo, organizza la Cena solidale per il Centro Salute Donna di Piacenza. Il prossimo 9 dicembre, le imprenditrici piacentine sono invitate a partecipare all’ “Aperitivo natalizio al femminile”, condividendo un piccolo dono e la possibilità di presentarsi e di conoscersi meglio, favorendo nuove connessioni. L’appuntamento è presso Casa Tatano (Tatano Caldaie) a partire dalle ore 19:00. Accanto alla presidente, Nicoletta Corvi (Cooperazione), il Comitato per l’imprenditoria femminile si compone di: Federica Bussandri, Laura Lusignani e Gabriella Ferrari (Artigianato); Elisabetta Maserati e Giuliana Biagiotti (Credito); Giovanna Malvicini (Commercio), Elisa Tatano (Industria) e Susanna Fumi (Agricoltura), coadiuvate da Michela Giannini (Camera di Commercio).


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Piacentini Economia

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Piacenza Expo, nuovi soci e più marketing territoriale GIOVANNI VOLPI

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umento di espositori, visitatori e utili. Nuove manifestazioni e nuovi soci per crescere ancora. Grazie a questi risultati e a questi progetti, Piacenza Expo sembra avere tutte le carte in regola per diventare un punto chiave del coordinamento della promozione del nostro territorio. Quello che da sempre è stato uno degli obiettivi principali del polo fieristico piacentino ma che finora non si è mai realizzato a causa della classica lottizzazione; perché alla guida dell’ente, la politica in passato ha sempre messo figure scelte più per garantire equilibri tra i partiti o di partito, che per incentivare intraprendenza e imprenditorialità. L’impressione di oggi così non deriva solo dai numeri, ma si concretizza parlando delle strategie di Piacenza Expo con Giuseppe Cavalli. L’imprenditore piacentino, titolare del Colorificio Saiani, è alla guida del polo fieristico da poco più di due anni. Sotto la sua gestione, tra espositori e visitatori, si è passati da 120mila a 200mila presenze (+66%), con l’utile netto di Piacenza Expo che nel frattempo è cresciuto del 150%, da 110mila a 275mila euro.

Un uomo solo al comando La scelta di Cavalli come top manager di Piacenza Expo non è comunque piovuta dal cielo. Anche se lui si definisce un “battitore libero”, il suo incarico arriva sempre dalla politica. Il Sindaco Patrizia Barbieri, nel luglio del 2017, pochi giorni dopo la sua elezione, ha smantellato il Consiglio di amministrazione e ha nominato l’imprenditore come amministratore unico dell’ente fieristico di cui il Comune è azionista di maggioranza con oltre il 54% del capitale. “L’obiettivo che ci siamo dati con il Sindaco è proprio quello di prendere questa fiera e di metterla a disposizione del nostro territorio, sfruttando tutte le sue potenzialità”, spiega Cavalli. Una sfida che ha affrontato subito su diversi piani: “Consolidamento delle manifestazioni esistenti e lancio di nuovi eventi; valorizzazione del personale e degli spazi fieristici; coinvolgimento dei soci di Piacenza Expo e delle associazioni di categoria”. I frutti si sono già visti: “L’utile netto di Piacenza Expo, anno pari su anno pari, è passato dai 110mila euro del 2016 ai 275mila del 2018. E quest’anno, anche se non posso ancora anticipare i numeri del bilancio 2019, il risultato è ottimo, tenuto conto che parliamo dell’anno dispari, il cosiddetto anno zoppo per l’assenza dell’importantissimo Geofluid. In sostanza, posso dire che comunque abbiamo riequilibrato in senso positivo il bilancio biennale dell’ente”. In più, sottolinea Cavalli, c’è stata anche una ricaduta molto positiva sul territorio. “Durante le nostre manifestazioni, come ci hanno riconosciuto anche gli albergatori, abbiamo riempito gli hotel, gli agriturismi, i bed and breakfast, i ristoranti e le trattorie della città e delle nostre colline”.

Nuove fiere e nuovi soci Guardando al prossimo anno, Cavalli annuncia 5 nuove manifestazioni, che arricchiranno l’offerta del polo fieristico. “Tra queste, Popline, uno spin off del Geofluid, una fiera dedicata

Non solo nuove manifestazioni e nuovi soci: Giuseppe Cavalli, alla guida del polo fieristico, anticipa come l’ente può diventare un vero motore per la promozione del nostro territorio

al contenimento energetico e i Campionati italiani di scherma a squadre a fine maggio. Poi, per la prima volta avremo una manifestazione a giugno, mai vista nei calendari passati e infine una quinta iniziativa ancora in cantiere che stiamo per chiudere”. Ma l’ulteriore crescita di Piacenza Expo, spiega l’amministratore unico, “passa anche dall’arrivo di nuovi soci e non solo per riassegnare l’1,1% della Regione uscita dalla compagine azionaria. Un percorso che dopo una rimodulazione delle quote esistenti senza aumenti di capitale consenta l’entrata di tre nuovi soci, oltre a quello che sostituirà la Regione, con un bando aperto a tutti”. Cavalli non fa nomi, ma assicura che i contatti sono già avviati con attori di primo piano del nostro tessuto economico: “È un’operazione che rafforzerà l’immagine di Piacenza Expo per promuovere altre nuove iniziative e a far crescere sempre di più il rapporto con il territorio”.

Polo unico Su queste potenzialità di Piacenza Expo, così come sulle eventuali alleanze con altri poli fieristici (“meglio guardare a Milano che a Rimini”), il manager ha le idee chiare. “Conosco bene tutto il Nord Italia. E vi garantisco che non c’è un polo fieristico facile da raggiungere come il nostro, a due passi dall’uscita autostradale. Inutile poi ricordare la posizione strategica della nostra città dal punto di vista logistico, la prossimità al centro cittadino di Piacenza Expo e le sue possibilità di espansione. Basta questo per far capire come si può sviluppare anche il rapporto tra le nostre manifestazioni e il resto del territorio”. Insomma, la strada è aperta: “Piacenza Expo può essere un punto di raccordo fondamentale per collegare e distribuire il bacino dei nostri visitatori in città e provincia, se riusciamo a creare le sinergie giuste con le istituzioni, le associazioni di categoria, e con chi si occupa di turismo, dalle pro loco a Destinazione Emilia, con cui ho aperto un dialogo su questi temi”.

Cabina di regia Cavalli però non si ferma qui. Per lui il polo fieristico può diventare molto di più: “La cabina di regia di un piano di marketing territoriale che coinvolga tutti gli attori del Piacentino”. Come si potrebbe realizzare? L’amministratore unico di Piacenza Expo non vuole svelare le sue prossime mosse, ma alla fine qualcosa ci racconta: “Per esempio si può iniziare sincronizzando gli eventi fieristici e le manifestazioni locali per evitare sovrapposizioni anche di natura merceologica; poi, dando più visibilità al calendario degli eventi che si svolgono sul territorio piacentino durante le fiere e a quelli successivi, così come alle nostre produzioni e alle nostre aziende, per creare e agevolare i contatti per nuove commesse, accordi commerciali e imprenditoriali”. In questo quadro però resta un unico problema. Il mandato di Cavalli è triennale e scade a luglio 2020. Gli chiediamo se sarà riconfermato alla guida di Piacenza Expo; ma lui, mentre ci saluta, preferisce non rispondere. O meglio, lo fa con un sorriso che lascia pochi dubbi.


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Piacentini Sociale

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Nella foto Roberto Agosti

Universo Acli: vivere civile e qualità del lavoro A

ttività e laboratori di aggregazione ed integrazione. Promozione sociale e tutela delle categorie fragili. Formazione professionale, servizi ed assistenza su lavoro, contratti e questioni di tipo fiscale. È questo, in sintesi, il mondo variegato e ricco di sfaccettature delle Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani). Un universo multiforme, con sedi sparse su tutto il territorio nazionale, in cui finalità e scopi differenti si riuniscono sotto l’unica bandiera del messaggio evangelico. Su questo punto le associazioni, che hanno una natura no profit, come si legge nell’articolo 1 dello statuto “fondano la loro azione per la promozione dei lavoratori e operano per una società in cui sia assicurato, secondo democrazia e giustizia, lo sviluppo integrale di ogni persona”. Una mission che a seconda del territorio in cui si innestano assume forme e declinazioni particolari.

I NUMERI DELL’ACLI PROVINCIALE A Piacenza l’Acli è attiva dal 1947, due anni dopo la nascita a livello nazionale, ed attualmente ha sede in via Beverora. Sarebbe però limitante ricondurne il campo d’azione ad un centro unico e fisso, ma conviene piuttosto immaginarla come una struttura più articolata, che si sviluppa su arterie e diramazioni secondarie. Lo fa capire bene Roberto Agosti, da nove anni e fino al 2020 - quando chiuderà il secondo e ultimo mandato - alla guida di questo organismo complesso. “A livello provinciale - spiega - si contano dieci circoli per un totale di 1038 soci. Cinque si trovano a Piacenza, due a Fiorenzuola, mentre gli altri tre sono in zone più marginali: a Rallio di Montechiaro, a Seminò e in Località Torrio, nei pressi di Ferriere. Questi ultimi soprattutto - rileva Agosti - hanno una grande valenza aggregativa e mantengono, in un certo senso, in vita dei centri che altrimenti sarebbero praticamente abbandonati”. Punto fermo di ogni Acli in Italia sono i servizi di Patronato, Caf e l’Enaip, l’ente di formazione professionale che a Piacenza si trova in via San Bartolomeo. “La scuola attualmente è frequentata da circa un migliaio di persone - fa sapere il presidente dell’Acli - , ripartite tra un 30% di ragazzi in età scolare, che si iscrivono in genere per completare gli studi dopo un periodo di interruzione; quindi un 40% di soggetti disabili, i quali usufruiscono dei tanti corsi attivati presso l’istituto; un 5% di persone che vuole diventare operatore socio-sanitario e la restante parte di adulti disoccupati, formati in vista di un reinserimento lavorativo.

Un mondo complesso e variegato, Roberto Agosti racconta l’Acli: “Vicini a famiglie e lavoratori, coi giovani facciamo tanta prevenzione”. E rivendica il ruolo dei circoli di provincia: “Hanno una grande valenza aggregativa ed evitano l’abbandono dei paesi” FEDERICO TANZI

UN NUOVO SPORTELLO DEDICATO ALLE DONNE Informazione - prosegue Agosti -, assistenza e tutela dei diritti dei cittadini, dei lavoratori e delle famiglie sono poi gli obiettivi che portiamo avanti nel Patronato, con 7mila pratiche annuali circa, e nelle tre sedi provinciali del Caf dislocate, oltre che a Piacenza, a Castel San Giovanni e a Fiorenzuola. Le nostre consulenze fiscali si indirizzano principalmente su

questioni relative alla dichiarazione dei redditi, alla gestione delle partite Iva, Imu, Isee e Successioni”. Il puzzle è poi arricchito da tutta un’altra serie di tasselli collaterali, ma non meno importanti. “A fine 2018 - racconta ancora Roberto Agosti - abbiamo riaperto, dopo alcuni anni di inattività, la Lega Consumatori: qui si offre assistenza su truffe o controversie di natura legale, in special modo con banche e compagnie telefoniche. Poi c’è il Punto Famiglia, un progetto nato per supportare i nuclei

più in difficoltà con servizi di vario genere: dalla consulenza legale alla gestione del bilancio familiare, passando per l’assistenza agli immigrati e gli spazi di ascolto e sostegno psicologico, fino agli sportelli di orientamento su lavoro, contratti e rapporti professionali domestici. Quest’ultima – evidenzia - è una questione piuttosto delicata che si sta facendo sempre più pressante negli ultimi tempi, in cui sono coinvolte da un lato le famiglie di anziani non autonomi e dall’altro le badanti che se ne occupano. Novità degli ultimi giorni - continua - è il lancio dello sportello rinominato “Mondo Donne”, attivo dal 18 novembre scorso e nato su spinta del progetto, finanziato dalla Regione Emilia Romagna, “Ora che sappiamo”: il nuovo servizio è pensato per rafforzare il ruolo sociale delle donne, aiutandole a conoscere meglio i propri diritti, soprattutto in ambito lavorativo e di welfare”.

COI GIOVANI PREVENZIONE E LOTTA ALLE DIPENDENZE Ma l’Acli provinciale non dimentica i giovani, categoria da sempre esposta a numerose fragilità ed oggi più che mai in difficoltà nel trovare punti di riferimento e certezze, sia economiche che di relazione. “Con loro lavoriamo molto, soprattutto nell’ottica della prevenzione - informa Agosti -. Per la lotta al gioco d’azzardo abbiamo attivato l’iniziativa “Gioco che non è gioco”, che l’anno scorso ha coinvolto 8 classi prime di cinque istituti superiori di Piacenza, al termine della quale i ragazzi, 160 in tutto, hanno inventato slogan anti-dipendenza affissi poi all’interno dei mezzi di trasporto pubblici. Sempre parlando di contrasto delle dipendenze - aggiunge -, a breve partiremo a Fiorenzuola con un nuovo progetto, questa volta sul tema del consumo di alcol tra minori. Verrà applicato il cosiddetto metodo della peer education: in sostanza alcuni ragazzi di quarta e di quinta superiore, dopo apposita formazione, si occuperanno di parlare ai loro compagni di istituto più piccoli, spiegandogli i danni causati dall’abuso di alcolici”. E sul tema del lavoro e della disoccupazione giovanile sottolinea. “Mi pare che si faccia poco orientamento, o al limite che si faccia male. Vi è inoltre un deciso scollamento tra la formazione scolastica e le richieste del mercato del lavoro, che esige, in questo senso, un continuo aggiornamento. Spesso si verificano così situazioni paradossali: per cui da un lato non si trovano figure adatte per determinate professioni e dall’altro ci sono persone che, pur con forti competenze, rimangono senza lavoro. Va detto - precisa infine - che Piacenza per quanto riguarda il lavoro è ancora un’”isola felice”, almeno rispetto al resto d’Italia”.


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n una ricerca, una delle cose più belle, più faticose, ma più utili, è la raccolta dei dati di base. Sono famose le parole che Galileo usa nella “favola dei suoni” pubblicata sul Saggiatore per fare capire il desiderio di sapere che spinge alla ricerca di questi dati, un discorso generale che lo stesso scienziato pisano non limitava al suo stretto campo di competenza. Dati difficili da trovare, ma anche no. A volte basta un po’ di buona volontà e di pazienza. Bisogna mettersi lì e darsi da fare per completare la collezione. Poi, da questa fase, fondamentale, si può elaborare una teoria, forse proporre dei cambiamenti. In un recente convegno c’è stata la possibilità di vedere mettere in atto questo approccio empirico. Stavolta applicato non a grandi questioni accademiche, come, per esempio, fece Alfred Cobban, cambiando la storiografia della rivoluzione francese, ma a questioni più quotidiane, più piacentine. E’ quanto ha fatto la Cisl a Piacenza per disegnare la mappa della Tari in tutta la provincia, presentando poi gli esiti in un recente incontro in Amministrazione Provinciale alla presenza di amministratori locali, referenti di Iren e di Confcooperative, realtà cui aderiscono le imprese che operano per la raccolta dei rifiuti nei nostri comuni. La Tari è il tributo destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ed è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre i rifiuti medesimi. Si tratta di importi che variano in base alle metrature degli immobili e che significano esborsi per centinaia di euro all’anno. Raccogliendo e confrontando i dati di ogni comune della provincia di Piacenza, quelli della Cisl sono riusciti a chiarire che le variazioni tra comune e comune, non solo ci sono, ma che sono importanti. Per fare questo è necessario leggere e trascrivere i dati di tutte le delibere comunali in merito di tutti i comuni della provincia, un lavoro certosino che ha dato i suoi frutti, permettendo di evidenziare differenze di spesa, anche rilevanti, tra comuni confinanti, del tutto ignote ai cittadini. Il costo medio per una famiglia di tre componenti che abita in una casa di 100 mq ammonta a 230 euro, ma si parte da una spesa minima di 144 euro per arrivare a una massima di 295 euro. Più del doppio. Non è quindi realtà che tutto sia già deciso dalle normative e dai regolamenti vigenti, dai fattori di sistema.

Piacentini Ambiente

La rivoluzione inizia dalla tassa rifiuti LUDOVICO ANTIOCHIA

Le buone pratiche che fanno risparmiare: dagli esiti della mappa della Tari disegnata dalla Cisl può partire il cambiamento

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Anche le percentuali di raccolta differenziata sono profondamente diverse: con comuni del territorio piacentino che superano l’80% e altri che non raggiungono il 50%. Lo stesso vale i quantitativi conferiti allo smaltimento indifferenziato: si passa da comuni con 70 kg/annui/ abitanti, ad altri con 700/annui/abitante. Dieci volte tanto. Il sindacato, insieme con l’associazione di consumatori Adiconsum, non ha inteso elaborare una lista dei comuni buoni e dei comuni cattivi ma effettuare un’operazione verità, strappando la “barba finta” di chi sostiene la teoria dell’inevitabile, ovvero di chi allarga le braccia per dire che in tema di Tari non si può fare nulla, dovendo subire il peso delle leggi e della burocrazia. Invece le leggi e la burocrazia ci sono per tutti, ma per i comuni che, insieme con i cittadini, applicano le “buone pratiche”, le prospettive di un risparmio consistente (a tre cifre) e la riduzione dell’impatto ambientale delle comunità sono realtà. A titolo di esempio si prenda il caso del Comune capoluogo che è il più popoloso della provincia e comprende perciò la maggior parte dei lettori. La Tari media per cento metri quadrati a Piacenza costa quasi 274 euro, mentre a Podenzano il costo per la stessa tassa è di 130 euro più basso (si pagano solo 144 euro). A Piacenza la Tari nell’ultimo quinquennio è passata da quasi 242 euro a 262 euro, cioè non è diminuita ma aumentata di 20 euro, mentre a Podenzano è diminuita di 10 euro (da 143,82 a 132,61). Insomma il comune di Podenzano è stato molto ammirato al convegno in via Garibaldi. E invidiato, pure, per aver avuto il premio di regionale vinto in qualità di comune virtuoso: 64 mila 800 euro. Anche gli indicatori di qualità ambientale confermano che molto può essere fatto. Se, per esempio, a San Giorgio si richiede lo smaltimento pro capite di soli 70 kg di rifiuti per cittadino, mentre a Piacenza è necessario smaltire 246 kg di rifiuti a testa, un motivo ci sarà. San Giorgio è al top della raccolta differenziata con l’88%, mentre Piacenza si ferma al 63,4%. Insomma, i dati sanno parlare chiaro. La ricerca empirica dimostra che la rivoluzione francese non è stata semplicemente la rivoluzione della borghesia e che a Piacenza può iniziare la rivoluzione della tassa rifiuti.


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Piacentini Società

Due libraie alla riscossa

Sopra la panca ai Giardini Merluzzo

MELISSA MINÒ

JENNIFER RAVELLINI

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utti dovrebbero avere una sedia a dondolo, un gatto e un libro di poesie sul comodino. La sedia a dondolo allena l’equilibrio mentale, il gatto predispone all’ascolto e all’osservazione degli altri, mentre il libro di poesie allarga la prospettiva. “È del poeta il fin la meraviglia”, quello stupore che fa sgranare gli occhi come a cinque anni il giorno di Natale. Tutti dovrebbero prendersi una pausa su di una panchina anche solo per sfogliare velocemente la “Libertà” o per allacciarsi le scarpe. Starsene seduti in un giardino pubblico a guardare la gente passare fa sentire parte del mondo, senza prenderne parte davvero. Un po’ spettatori, un po’ perdigiorno, ammesso che in un giorno ci sia qualcosa da cercare o da trovare. “Fa freschino oggi”, ragionare del più e del meno col primo capitato a tiro, “sa se mettono pioggia?” Portare il bassotto di casa a fare pipì. Lanciare briciole di pane vecchio ai piccioni, mentre i bambini fanno tana nella panchina a fianco. “Chi sta sotto? Bum. Pimperettenuse pimperepettepam. Bum. Pimperepettenuse pimperepettepam.” I Giardini Merluzzo: un vero e proprio parco letterario dove lasciar volare alte le idee, ma solo dopo averle scambiate. Un colpo d’occhio per chi scende dal treno in una Piacenza che muore dalla voglia di farsi scoprire. Il manifesto di una cultura a portata di mano con la concretezza di panchine tematiche: quella davanti alla chiesa di San Savino, a forma di libro squadernato, con pagine illustrate al posto del solito schienale, quella verso l’edicola, simile ad un quotidiano locale con tanto di titoli e sottotitoli in grassetto, oppure quella davanti al Bar Sport, rosa come la “Gazzetta”. “Chissà chi metteranno in panchina domenica allo stadio… Sylla?” “Non vado più allo stadio da un pezzo e l’unica panchina che mi viene in mente è quella di Piovani a fine carriera. Grande Pio.” Rincorrere il silenzio, talvolta invano. “Cosa sta leggendo?” “L’ultimo di Franco Arminio” risponde un Signor Pinco Pallo, alla facciacca di chi non frequenta il mondo dei versi. In fondo una panchina è poetica di per se stessa, solitaria o affollata che sia, abituata all’imprevisto e sempre pronta all’improvvisazione come il trombone di Petrella quando devia dalla linea melodica. “Franco chi? Mai sentito...” “Arminio. Strano. Va fortissimo sul web. Glielo presto appena lo finisco.” Scambiarsi libri in un parco letterario è un sogno che s’avvera, o forse è un gesto semplice, ma pieno di inciampi come uno scioglilingua: sopralapancalacapracampasottolapancalacapracrepa.

Fahrenheit 451 e BookBank le librerie di Piacenza che diffondono cultura con iniziative sempre originali

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iacenza è una città strana, abbastanza

grande da offrire servizi e comodità e al contempo abbastanza piccola da creare comunità compatte di persone affini. Capita spesso, con i pro e i contro del caso, di vedere le stesse facce se si frequenta un certo tipo di iniziative, soprattutto culturali, e altrettanto spesso invece quelle facce che non vedi mai le senti lamentarsi della scarsa vivacità della città. Eppure, esiste un nutrito gruppo di realtà che continuamente macina idee, progetti, incontri, festival… Una città strana appunto, dove sembra che le persone siano tanto insoddisfatte quanto pigre, perché nel centro storico non posso parcheggiare e allora non ci vado, via Roma ci starà anche provando a tirarsi su ma resta mal frequentata, in settimana non mi muovo perché ho i bambini, sabato è perfetto ma alle 19? no perché avrei quell’altro impegno... e così via ad ammonticchiare scuse per chiedere sempre un po’ di più alla città. Tra queste realtà che ostinatamente ci provano ci sono senza dubbio le librerie di Piacenza, in particolare le due piccole librerie indipendenti del centro storico: Fahrenheit 451 di Sonia Galli e BookBank di Sara Marenghi. La prima si trova all’imbocco di piazza Duomo, che se arrivi dalla stazione non puoi proprio non fermarti davanti alla sua vetrina sempre vestita a tema, l’altra invece devi andare a scovarla in una (bellissima) laterale di corso Vittorio Emanuele II ma nelle giornate di sole si fa trovare con il suo bel totem posto all’ingresso della via che ammonisce i non lettori: “Leggere crea dipendenza”. A gestirle due donne esplosive e piene di idee creative che non si limitano a offrire un presidio alla lettura in città ma cercano piuttosto di portare i libri, e soprattutto la cultura, un po’ ovunque, e spesso lo fanno unendo le forze. L’ultima fatica a cui hanno partecipato, insieme, è stata “Profondo Giallo” il festival del noir frutto della collaborazione con Officine Gutenberg Crisalidi Cinemania-

ci e Papero Editore, ma la loro vera impresa, creata e portata avanti da tre anni una accanto all’altra è “Transumanza”: “Un festival di libri e lettori in movimento, da qui il nome ‘Transumanza’… perché i libri, come la montagna, stanno subendo un abbandono e il nostro festival vuole essere una controtendenza: riportare le persone nei luoghi non comuni”. Ma cosa troviamo alla Fahrenheit 451 e alla BookBank? Libri, ovvio, ma non solo. La libreria Fahrenheit 451 è il punto di riferimento per molti lettori forti, quelli cioè che comprano e leggono davvero tanti libri in un anno, che si informano sulle ultime uscite e insomma quando entrano in libreria sanno cosa vogliono. Sonia è capace di offrire sempre degli ottimi consigli di lettura, soprattutto chicche

con un’attenzione particolare agli editori indipendenti, e inoltre imbastisce spesso gruppi di lettura e incontri con gli autori intercettando anche scrittori internazionali di passaggio in Italia. La BookBank, invece, ha come sottotitolo “libri d’altri tempi” perché la sua specialità sono i libri usati e rari, le prime edizioni scovate chissà in quale angolo di mondo (tutta una sezione è infatti dedicata ai libri in lingua originale) e le vecchie copie un po’ ingiallite ma comunque ancora interessanti. Oltre ai libri, Sara costruisce mondi per i suoi lettori affezionati e sono infatti tantissime le iniziative che organizza, dal Teatime al Verre de Vin, dai Colibrì a Una libraia tutta per sé, per non parlare della Compagnia del ritorno, piccoli oggetti deliziosi creati con pagine di vecchi libri. Due colleghe quindi e non due rivali, come spesso invece il mercato tiranno chiede di essere alle piccole imprese che resistono, e anche solo per questo dovremmo tutti essere più riconoscenti del loro impegno costante per la città e assumerci la responsabilità di partecipare numerosi alle loro iniziative. E soprattutto acquistare più libri, che fa bene a loro ma prima di tutto a noi. Da qualche mese, poi, il centro storico di Piacenza vanta un’altra libreria indipendente (di quelle che nascono da sole, senza appoggiarsi a un grande marchio come Mondadori, Feltrinelli o Giunti), si chiama Pagine e la gestisce Raffaella che ha una passione infinita per la narrativa americana e ha deciso di aprire uno spazio in cui condividere questo amore con altri lettori. Quando entrate da Pagine vi ritrovate in una sorta di salottino con tanto di poltrone e tavolini mentre dagli scaffali occhieggiano libri rigorosamente di scrittori americani tradotti in italiano (e anche qualche edizione in lingua originale), pochi titoli ma selezionati con cura, che vi accolgono con la copertina ben in vista. E poi dicono che Piacenza è una città noiosa...


05 dicembre 2019

AGENDA DI NATALE

Il Natale di Pontenure tra canti e spettacoli

Pochi altri mesi dell’anno sono affollati come dicembre, lo sa bene il Comune di Pontenure che ha imbastito un calendario di iniziative di tutto rispetto in cui l’attrazione principale è senza alcun dubbio lo spettacolo di luci, che attendiamo ormai con trepidazione. Da DOMENICA 8 dicembre a LUNEDI’ 6 gennaio alle ore 18:00 e ore 21:00 (solo il sabato, la domenica e le festività del periodo) in via Verdi, 36 Pontenure “Lo Spettacolo delle Luci di Natale”: show delle luci a tempo di musica DOMENICA 8 dicembre ore 8:00-18:00 Mercatino dell’antiquariato per le vie del paese ore 8:00-12:00 Associazione Aido – P.za Re Amato Distribuzione gadget natalizi in favore di Aido Nazionale ore 12:30 Parrocchia di Pontenure Pranzo dell’Immacolata pro Oratorio GIOVEDI’ 12 dicembre ore 20:00 Pro Loco Pontenure - Piazza Re Amato “Santa Lucia in Piazza” VENERDI’ 13 dicembre 15:30-17:00 Scuola Primaria - Strada Gaeta Mercatino natalizio a scopo benefico SABATO 14 dicembre

ore 20:45 Comune di Pontenure – I Piccoli Librivori Biblioteca Comunale Villa Raggio Letture natalizie ad alta voce per bambini DOMENICA 15 dicembre Sci Club Pontenure Gita sciistica: Via Lattea ore 9:00-12:30 Gruppo Commercianti – Piazza Re Amato “Caro Babbo Natale”: distribuzione dolci VENERDI’ 20 dicembre Festa OMI ACADEMY – Teatro OMI ore 21:00 Banda Isacco Del-Val Carlo Pegorini – Chiesa S. Pietro Apostolo Concerto di Natale SABATO 21 dicembre ore 17:00 Associazione Masci - Chiesa S. Pietro Apostolo S. Messa per l’arrivo della “Luce di Betlemme” ore 14:00-24:00 Bar Bocciodromo “Le bocce di Natale” Gara di bocce giornaliera a coppie MARTEDI’ 24 dicembre ore 23:00 Pro Loco Pontenure - Piazza Re Amato Auguri sotto l’albero ore 24:00 Chiesa San Pietro Apostolo Santa Messa di Natale MERCOLEDI’ 25 dicembre dalle ore 10:30 Pro Loco Pontenure Piazza Re Amato Babbo Natale per i bambini

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Santa Lucia arriva dai bambini di Cortemaggiore Se c’è una cosa che a mio parere fa Natale anche se sei al buio in una stanza chiusa, è il Gospel con le sue voci calde e avvolgenti che diffondono pace e fanno venire voglia di abbracciarsi. Niente di meglio quindi che andare a sentire il Placentia Gospel Choir alla Basilica di Santa Maria delle Grazie e San Lorenzo a Cortemaggiore, sabato 7 dicembre alle 21. Il Comune di Cortemaggiore però non si limita a festeggiare il Natale solo seguendo le orme della tradizione, fa di più e soprattutto esce dai soliti schemi che si limitano a vin brulè e decorazioni. Dal primo dicembre fino al 14 è infatti aperta al pubblico la mostra collettiva “Aspettando il Natale: arte al femminile”. Un percorso tra fotografia, pittura e proposte creative che si snoda sulle pareti della Sala riunioni della Banca di Piacenza a Cortemaggiore. Dopo l’inaugurazione di domenica 1 dicembre, la mostra è aperta il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 17, negli altri giorni su appuntamento. A chiusura dell’esposizione, e in vista dell’imminente Natale, sabato 14 dicembre alle 21 si svolge una serata letteraria dedicata alla poesia coordinata da Carla Maffini in collaborazione con l’Assesso-

rato Comunale alla Cultura. Non mancheranno anche le iniziative più tradizionali a partire dall’arrivo di Santa Lucia venerdì 13. I bambini la vedranno arrivare carica di doni direttamente alle scuole elementari in via Torricella. Sabato 14 alle 14.30 invece si gioca a calcio per beneficenza con il Corte Calcio, andate quindi numerosi a vedere la partita al palazzetto dello sport di Cortemaggiore. Venerdì 20 dicembre alle 21 la corale Cortemaggiore insieme al gruppo bandistico La Magiostrina regaleranno al pubblico la loro versione del concerto natalizio nella suggestiva cornice della Basilica di Santa Maria delle Grazie e San Lorenzo Lunedì 23 dicembre, dopo la fatica della partita del 14, i bambini della scuola calcio del Corte Calcio si recheranno a fare gli auguri agli ospiti della casa protetta G. Perini a cui doneranno il ricavato del Torneo di Santa Lucia del 14 dicembre.Martedì 24 dicembre, come ogni anno, il gruppo alpini di Cortemaggiore con il sostegno dell’associazione turistica, preparerà il vin brulè in piazza. Una tradizione ormai consolidata che impegna gli amici alpini dal pomeriggio fino dopo la messa di mezzanotte e tutto il ricavato sarà devoluto in beneficenza.

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AGENDA DI NATALE

Torna la tradizionale Mostra del Presepe di Monticelli A Monticelli si respira aria di festa con le tante iniziative organizzate dal Comune di Monticelli insieme alle Associazioni del territorio. Vediamo il programma nel dettaglio: SABATO 7 DICEMBRE: 15° Torneo Sprint DI Monticelli d’Ongina (gara indoor di Atletica leggera esordienti 6-8-10 anni). Ore 15.00 apertura iscrizioni. Presso Palazzetto di Monticelli d’Ongina in Via Edison. Per informazioni contattare il 328/2153573 oppure www.atleticasn.it Domenica 8 dicembre: Inaugurazione 20esima Mostra del Presepe organizzata dal Gruppo Culturale Mostre nella Chiesa di San Giorgio. La Mostra del Presepe resterà aperta fino al 6 gennaio 2020 con i seguenti orari: domenica 10-18, il 25 e il 26 dicembre e il 5 e il 6

gennaio 10-18. Venerdì 20 dicembre: dalle 10 alle 11.15 centro cinofilo happy days organizza l’arrivo di Babbo Natale

accompagnato dai suoi amici Elfi e dai suoi fedeli cani. Venerdì 20 dicembre: ore 21.00 presso di Chiesa di San Nazzaro

concerto di Natale, Corale Città di Fiorenzuola. Ingresso gratuito. Mercoledì 11 dicembre: ore 16.30 presso Biblioteca di Monticelli d’Ongina Via Aldo Moro,20, Aspettando S.Lucia. Martedì 24 dicembre: Auguri di Natale a cura di Avis e il gruppo di vespisti amatoriali canei ad muntzei. Giovedì 19 dicembre: Ore 20.30 presso biblioteca Comunale Via Aldo Moro,20- presentazione multimediale del romanzo GRUNF!!! Di Alfonso Maffini. Tantissimi anche gli appuntamenti musicali organizzati dagli Amici del Po, quasi uno al giorni alternando falk, blues e jazz fino al cenone di Capodanno, a cui è possibile prenotarsi chiamando il numero 0523/827781.

A Caorso concerto e laboratorio per i più piccoli

A Caorso l’Avvento si festeggia con un concerto e un laboratorio per i più piccoli. Domenica 8 dicembre alle 21 al Cine Fox, il Coro Vallongina incanterà i presenti con le sue voci melodiose dirette da Don Roberto Scotti. Tra le voci: il soprano M. Giovanni Pattera, i tenori Luigi Rossetti, Nicola Bonini e Alberto Aliani. Fabio Bonelli è al basso mentre al pianoforte ci sarà Monsignor Roberto Sidoli. La Pro Loco di Caorso ha invece pensato ai più piccini, i veri amanti del Natale, e ha organizzato per domenica 22 dicembre dei laboratori in via Roma che si concluderanno con vin brulè, cioccolata e panettone per tutti.

Mercatino natalizio a Castelvetro A Castelvetro il Natale non è una scusa per dimenticarsi del resto del mondo, così le iniziative a tema si mescolano con incontri meno tradizionali accomunati dal filo rosso della condivisione. In programma presentazione di libri su diversi temi, la festa dei diciottenni a cui verrà consegnata una copia della Costituzione ma anche Santa Lucia, Babbo Natale e il Mercatino di Natale. Quest’ultimo inaugurerà venerdì 13 alle ore 15 con tanto di rinfresco e festa danzante col Duo Nicola e Simone. Domenica 15 il Mercatino sarà aperto dalle 10 con bancarelle, hobbisti e tantissime idee regalo, alle 14.30 Franca insegnerà ai bambini come creare dei bellissimi souvenir di Natale. L’appuntamento è presso la Biblioteca comunale, dove alle 16 arriverà anche Babbo Natale! Ma questo è solo un piccolo assaggio delle tante iniziative in programma a Castelvetro, informatevi presso il Comune per tutto il calendario!

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AGENDA DI NATALE Sarmato si accende grazie al contributo di tutti i cittadini

L’Amministrazione comunale di Sarmato ha iniziato presto a pensare al Natale lanciando un appello per raccogliere fondi per poter illuminare il paese. La risposta è stata incredibile, alla faccia di chi ha subito criticato il sindaco Claudia Ferrari per l’iniziativa. E proprio per questo, il primo appuntamento del mese di dicembre non poteva che essere legato proprio alle luminare, quindi domenica 8 dicembre alle ore 18.30 tutti in Piazza Roma per la loro accensione! Ma non finisce qui, si tratta infatti di un momento di condivisione, in collaborazione con il gruppo Alfa di Protezione Civile e il centro anziani, che si occuperanno di distribuire polenta, salame cotto, gorgonzola

e torte; il ricavato andrà interamente all’Associazione Vigili del Fuoco di Alessandria, per sostenere le famiglie dei vigili del fuoco deceduti in servizio. Le luci però si accenderanno solo dopo aver festeggiato l’arrivo di Santa Lucia sull’asinello con le bisacce colme di dolci in Piazza Roma, alle 14.45 e aver assistito allo spettacolo di Mago Max, sotto il portico riscaldato degli Alpini in via San Rocco, alle 15.30. Non mancheranno, inoltre, sculture con palloncini e truccabimbi. Il 20 dicembre, sempre Piazza Roma, ospita alle ore 18 il Grande Concerto di Natale della Scuola elementare di Sarmato in collaborazione con l’Anspi e il coro par-

Santa Lucia è passata, ma non si può dire lo stesso della voglia di festeggiarla, perciò domenica 15 tutti dagli Alpini che, come ogni anni, vi

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Non è Natale senza il presepe di Strà

rocchiale. Lasciatevi incantare dalla magia della musica ai piedi del grande albero.

La magia delle feste unisce Comune e Associazioni a Pianello Anche il Comune di Pianello vanta un calendario ricco di iniziative per non restare indifferenti agli impegni natalizi. Quindi prendete nota perché tra la ricerca di un regalo e la scelta del menu natalizio per la famiglia, non potete mperdervi nemmeno una delle occasioni pensate da Comune, Pro Loco e altre associaizoni del territorio. Venerdì 13 dicembre l’Associazione “Una scuola da favola” vi aspetta all’oratorio perché si svolgerà il tradizionale concerto di Santa Lucia con successivo, prelibato, rinfresco.

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aspettano per la Festa di Santa Lucia. Venerdì 20 dicembre tocca di nuovo all’Associazione “Una scuola da favola” che vi invita

a Teatro per la tanto attesa Festa degli Auguri di Natale delle Scuole. Dopo tante feste, e soprattutto tanta attesa, si arriva finalmente alla vigilia che quest’anno cade di martedì e le associazioni Avis, Giovani e Pianello Frizzante si incontrano in piazza Umberto I per farsi, e farvi, i migliori auguri di Natale.I Gli ultimi due appuntamenti dell’anno sono giovedì 26 dicembre con la commedia dialettale portata in scena dalla Compagnia I Povar Luc presso il Salone Parrocchiale e sabato 28 la tombolata, che si svolgerà sempre presso il Salone Parrocchiale.

Ormai non è Natale senza il Presepe meccanico elettronico di Strà che anche quest’anno aprirà al pubblico l’8 dicembre (alle 17 con la benedizione) per poi chiudere il 6 gennaio, perché si sa “arriva la Befana che tutte le feste porta via”. Arrivato alla 36esima edizione, resta un’opera unica nel suo genere con 28 figure e una superficie di circa 20 metri quadri in una sala dedicata all’interno del Santuario della B.V. Madre delle Genti. E’ in stile tradizionale costruito interamente con materiali unici, lavorati artigianalmente grazie all’ingegno e alla passione, uniti all’arte e alla devozione cristiana di fare il Presepe rendono quello del Santuario di Strà una riproduzione curata nei minimi dettagli e particolarmente significativa. L’allestimento è eseguito con estrema cura utilizzando materiali naturali, piante e fiori, accessori in miniatura, particolari giochi di luce. I visitatori sono guidati da una voce che illustra i personaggi principali e gli effetti della scenografia, passando in rassegna tutte le particolarità. Nella cripta del Santuario è inoltre allestita la quinta edizione della Mostra dei Presepi che conta più di 50 natività realizzate da presepisti della Valtidone. Orari di apertura: dall’8 fino al 24 dicembre 2019 festivi e prefestivi 14.30 - 18.00. Dal 25 dicembre 2018 al 6 gennaio 2020 tutti i giorni 14.30 – 18.00. Ma quest’anno i riflettori non sono puntati sono su Strà, infatti “E’ nata una piazza” a Trevozzo e la Pro loco di Strà Trevozzo collabora ai festeggiamenti previsti per sabato 7 dicembre. Alle 16.30 verrà inaugurata la nuova Piazza Giovanni XXIII con brindisi di auguri e accensione delle luminarie mentre dalle 15 alle 18 è aperto l’”Ufficio Postale di Babbo Natale” dove si possono, ovviamente, consegnare le letterine e farsi un bel selfie di ricordo con Babbo Natale.


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Castel San Giovanni, uno spettacolo imperdibile per ogni weekend Il Comune festeggia l’ultimo mese dell’anno con iniziative all’insegna della musica e del teatro per la gioia di grandi e piccini

“Christmas Parade” la novità di Borgonovo Anche chi fa il burbero sostenendo che il Natale è ormai solo una bieca operazione di marketing per costringerci a comprare regali inutili a familiari che spesso non tolleriamo, scommetto che in fondo resta almeno un po’ ammaliato dalle mille luci che illuminano le vie dei nostri paesi. Poco importa in cosa credi, dicembre è un mese di festa, legata soprattutto alla tradizione ma non manca chi cerca di metterci un pizzico di novità, almeno ogni tanto. Lo fanno, ad esempio, i ragazzi e le ragazze della Pro Loco di Borgonovo Val Tidone che quest’anno lasciano tutti a bocca aperta con “Christmas Parade”, l’evento itinerante che avrà luogo per le vie del paese. “Martedì 24 dicembre, in occasione della Vigilia di Natale, le vie di Borgonovo saranno animate dalla Christmas Parade. Un evento itinerante a suon di musica ma… non possiamo dirvi di più! Per scoprire di cosa si tratta, vi aspettiamo a Borgonovo! Appuntamento dalle ore 17.30”, dicono i ragazzi della Pro loco e non possiamo che fidarci e aspettare con ancor più curiosità la vigilia di Natale. La tradizione però non viene certo dimenticata e infatti dall’8 dicembre al 6 gennaio torna la consueta Mostra dei Presepi allestita presso la Ex Chiesa del SS Sacramento (Via della Chiesa). Il pubblico potrà ammirare un’esposizione di Presepi realizzati a mano da appassionati di tutta la provincia, e non solo. In concomitanza anche la Mostra Fotografica Impressioni, che raccoglie tutte le opere che hanno partecipato all’ottavo Concorso Fotografico Impressioni che aveva come tema “La Piazza”. GLI ORARI DI APERTURA La mostra dei presepi sarà aperta dall’8 dicembre al 6 gennaio Domenica e Festivi: 10.00 -12.00 / 16.00 – 18.00 Sabato e Prefestivi: 16.00 – 18.00

Dicembre è un mese magico e le amministrazioni comunali e le associazioni si danno sempre un gran da fare per organizzare belle iniziative in vista del Natale. A Castel San Giovanni ogni fine settimana, da qui alla fine dell’anno, c’è uno spettacolo a cui assistere e un’iniziativa a cui partecipare. Per prima cosa ricordiamo che la pista di Pattinaggio sul ghiaccio è aperta dal 7 dicembre in Piazzale Carona e che lo stesso giorno apre la mostra pittorica “Trasparenze” del Maestro Maurizio Immovilli presso la sala espositiva del Teatro Verdi, visitabile fino al 21 dicembre. Per quanto riguarda le altre iniziative, dopo gli spettacoli “L’attimo fuggente” e “I Magi: Un viaggio da Betlemme alla Croce” andati in scena rispettivamente martedì 3 e mercoledì 4 dicembre, venerdì 6 l’Associazione Amici del Tempio di Andrea Bricchi, in collaborazione con il Conservatorio Nicolini di Piacenza, propone al Teatro Verdi un concerto lirico di beneficenza. Sabato 07 dicembre dalle 15.30 alle 18.30 in piazza XX Settembre è la volta di “Aspettando il Natale” con lo spettacolo Sway Pole con Fiore e lo spettacolo Clown Comizio “Tra 5 minuti inizia”. Per l’occasione saranno presenti in piazza gli stand delle associazioni di volontariato con caldarroste e cioccolata calda e non mancheranno neanche gli

Alpini con le fisarmoniche. Alle 18, invece, ci si sposta al Cinema Moderno per seguire Paolo Del Debbio che presenta il libro “Cosa rischiano i nostri figli. L’incertezza di una generazione”, mentre alle 20.30 al Teatro Verdi si svolge il concerto del coro degli Alpini in collaborazione con il coro delle Scuole Medie Domenica 08 dicembre alle ore 16.30, sempre al Teatro Verdi, andrà in scena lo spettacolo per bambini “La Bella e La Bestia”. Sabato 14 dicembre gli operatori del settore dolciario vi aspettano in piazza XX Settembre dalla 10 alle 20 per un “Dolce Natale” a cui si aggiunge dell’animazione per grandi e piccini dalle 15.30 alle 18.30. Il Fai di Piacenza, invece, organizza per la stessa giornata l’“Aperitivo di Natale in Villa” con visite guidate in Villa

Braghieri dalle 17.00 alle 19.00. Alle 21 alla Collegiata San Giovanni Battista va in scena “Beethoven il Grande” per la stagione musicale Palestrini. Domenica 15 dicembre è all’insegna della musica con il Pomeriggio Lirico con Auguri di Natale organizzato dal Circolo Lirico Poggi al Teatro Verdi alle 15 e “The Bells” il concerto Gospelo in previsione alle 21 presso la Chiesa dei Santi Antonio e Savino Favino Fontana Pradosa. Alle 18, invece, alla Collegiata San Giovanni Battista ci verrà celebrata la Messa dello Sportivo. Sabato 21 dicembre 2019 dalle 10.00 alle 19.00 si svolge in piazza XX Settembre la manifestazione artistica “Strutture in legno” con artigiani scultori che lavoreranno il legno e creeranno “dal vivo” statue natalizie e arti-

giani del ferro. Alle 15 la stessa piazza ospita gli auguri di Amministrazione, Pro Loco e Parrocchia oltre alle Associazioni in Piazza. Finalmente è anche il turno di Babbo Natale con l’apertura della Casetta e la consegna dei doni ai bambini, non mancheranno anche gli Alpini con l’asinella e un sacco di dolcetti. Alle 17 vengono invece accese le “Fontane Danzanti”. Sempre sabato 21, alle ore 16.00, si svolge il “Saggio Musicale Natalizio” dell’Istituto Musicale “G.L. Palestrina al Teatro Verdi mentre alle 21 alla Collegiata San Giovanni Battista ci sarà il concerto “Joyful per l’Hospice di Borgonovo” con il coro JOYFUL SINGING CHOIR. Domenica 22 dicembre, quando ormai il Natale è proprio dietro l’angolo, alle ore 16.00 si può assistere all’esibizione di danza in Via Romea Vecchia e alle ore 17.00 al concerto alla Chiesa San Rocco e, a seguire, Auguri a cura del Comitato del Borgo. In un attimo il Natale è passato ma dicembre non è ancora finito, soprattutto non sono finite le iniziative del Comune. Venerdì 27 dicembre, alle ore 21.00, si svolge il Concerto Piccola Orchestra Stabile al Cinema Moderno; mentre lunedì 30 alle ore 21.00 c’è la Tombolissima organizzata dalla Conferenza San Vincenzo De Paoli sempre al Cinema Moderno.


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