23/01/2020 - Emergenza smog in città Di aria inquinata si muore

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SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983

Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc

GIOVEDÌ 23 GENNAIO 2020 - ANNO 38 N. 01 - EURO 0,20

Il 2020 di Anpas si apre REDAZIONE con la formazione

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WEEKEND

Il coordinatore Paolo Rebecchi: “Nel 2019 erogati 48mila servizi” A PAGINA 2

L’allarme dei medici: “Decessi per cause cardiovascolari e respiratorie da Pm10”

Emergenza smog in città Di aria inquinata si muore

Falstaff, al Municipale l’ultima opera di Verdi A PAGINA 8

Legambiente propone i lunedì senza auto, la riduzione della velocità in autostrada e un piano di azioni concrete su misura per Piacenza Le chiamano polveri sottili, un nemico invisibile che incombe su di noi, e attorno a noi, nell’aria che respiriamo. Una miscela di particelle solide e liquide con un diametro piccolissimo, inferiore a 10 micron, individuabili solo al microscopio elettronico. Sono in gran parte prodotte da auto, impianti di riscaldamento e industriali. E la ricerca scientifica mostra ormai con chiarezza i danni che provocano al nostro organismo. “Viviamo una situazione di grave inquinamento da inizio gennaio – afferma con forza Legambiente - e per risolverla servono interventi ben più incisivi rispetto alle misure emergenziali”

A disposizione degli elettori anche il voto disgiunto

Fiorenzuola, omaggio a Beethoven A PAGINA 4

A PAGINA 3

Cultura

Il Klimt è autentico: “Sarà la nostra Gioconda” A PAGINA 4

Viaggio nel quartiere Roma

Gli stranieri: “Ci sentiamo ghettizzati”

Elezioni regionali 2020, come si vota domenica A PAGINA 4

DA PAGINA 6

Ecologia: viaggio nella filiera del riciclo

A PAGINA 10

Il pane? Resiste la farina bianca A PAGINA 9


Corriere Padano

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23 gennaio 2019

ATTUALITÀ

Festival della cultura della libertà, focus sul diritto di proprietà “Tassare, regolamentare, espropriare. Cosa resta del diritto di proprietà?”. È questo il tema della quarta edizione del Festival della cultura della libertà, che si svolgerà a Piacenza sabato 25 e domenica 26 gennaio su iniziativa di Confedilizia, dei quotidiani Il Foglio e il Giornale, dell’Associazione liberali piacentini e di European Students For Liberty, con la direzione scientifica di Carlo Lottieri. «Chi in questi anni si è arrovellato per scoprire se era un festival di destra o di sinistra ha perso solo tempo: questo è un luogo di libero confronto di idee che esce dagli schemi della lotta di classe con una nuova mentalità, che considera il potere pubblico una coercizione che toglie libertà». Questo il concetto espresso da Corrado Sforza Fogliani aprendo, lo scorso anno, la terza edizione del Festival della cultura della libertà. Ed è con lo stesso spirito che prenderà il via il 25 e 26 gennaio l’edizione numero quattro del Festival, che non a caso ha come sottotitolo “Liberi di scegliere” e come tema scelto per il 2020 “Tassare, regolamentare, espropriare. Cosa resta del diritto di proprietà?”. Dunque gli aironi stilizzati torneranno a volare su Piacenza posandosi su Palazzo Galli, sede della manifestazione dal primo anno grazie alla disponibilità della Banca di Piacenza. Il festival avrà un’anteprima venerdì 24, sempre a Palazzo Galli, Sala Panini, alle ore 18, con il direttore del TG2 Rai Gennaro Sangiuliano che parlerà sul tema “Il nuovo Mao. Xi Jinping e l’ascesa al potere nella Cina di oggi”. Ricco come sempre di argomenti stimolanti e relatori d’eccezione il programma messo a punto dal direttore scientifico del Festival Carlo

Claudio Cerasa

Marcello Pera

Lottieri. Sabato 25 gennaio, in Sala Panini (10.30-11.00), previsti i saluti di Corrado Sforza Fogliani, Claudio Cerasa e Alessandro Sallusti. La I sessione (11-12.30) verterà sul tema “La proprietà nella Costituzione italiana”, con Silvio Boccalatte, Michele Fiorini e Giuseppe Portonera. A seguire (12.30 -13) Raimondo Cubeddu parlerà di “Proprietà e libertà”. Dopo la pausa pranzo, sessioni in contemporanea: la II (ore 15.1517, “La proprietà di sé tra biopolitica e questioni morali”, con Sergio Belardinelli, Daniele Capezzone e Pio Marconi e la III (ore 17.15-19,

“Proprietà e comunità: il ruolo dei beni condivisi”, con Stefano Moroni, Paolo Pamini e Giorgio Spaziani Testa) in Sala Panini; la IV (ore 15.1517, “L’attualità di John Locke, Frédéric Bastiat, Ayn Rand e Murray N. Rothbard”, con Roberta Modugno, Carlo Lottieri, Stefano Magni e Paolo Zanotto) e la V (ore 17.15-19, “Di chi devono essere le scuole? Il sistema educativo tra Stato, comunità e famiglie”, con suor Anna Monia Alfieri, Paolo Luca Bernardini e Andrea Favaro) in Sala Verdi. Domenica 26 gennaio in Sala Panini, dalle 9 alle 10.45, la VI sessione si occuperà di “Proprietà privata e razionalità imprenditoriale”; al tavolo dei relatori Guglielmo Piombini, Adriano Teso e Florindo Rubettino). Tra le 11 e le 11.45, sessione VII incentrata su “Proprietà pubblica e imprese di Stato”, con Luciano Capone, Carlo Stagnaro e Alessandro Vitale. In contemporanea, in Sala Verdi, sessione VIII (ore 9-10.45, “I tributi dovuti al sovrano e la libertà degli uomini”, con Marco Bassani, Alessandro Gnocchi e Corrado Ocone) e sessione IX (ore 11-12.45, “L’idea di proprietà in Europa e in America”, relatori Antonio Donno, Marco Respinti e Michele Silenzi). In Sala Panini, alle ore 12.45, sessione plenaria con Marcello Pera, che spiegherà “Perché l’Occidente deve riscoprire la proprietà”. Dopo la pausa pranzo, ultima sessione (la X, sempre in Sala Panini, a partire dalle 15.15) con focus su “Proprietà, giustizia, socialità”, con Emanuele Boffi, Luigi De Biase, Roberto Festa e Francesco Forte). Alle 17 conclusioni affidate, come sempre, a Corrado Sforza Fogliani. Info: https://culturadellaliberta.com/

Il 2020 di Anpas si apre con la formazione Il coordinatore Paolo Rebecchi: “Nel 2019 le Pubbliche assistenze hanno erogato 48 mila servizi. Ora nuove sfide” (fg) Il 2020 di Anpas Piacenza si apre con nuove sfide da affrontare e con numerosi traguardi raggiunti. L’ambito formativo – fiore all’occhiello dell’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze – si arricchisce di importanti percorsi rivolti all’intera comunità. Uno fra tutti, è il nuovo progetto “Vivere in Salute” realizzato in collaborazione con un’equipe di medici e di primari dell’Ausl di Piacenza, al lavoro per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione (vedi articolo dedicato). Nel mese di gennaio, Anpas ha avviato anche il nuovo corso per i volontari della Croce Bianca, suddiviso in sei differenti percorsi di formazione: operatore di soccorso, autista di mezzi di emergenza e di trasporto sanitario, autista e accompagnatore di servizi sociali, operatore di protezione civile, operatore di sala radio, gruppo truccatori. Le lezioni - iniziate lunedì 20 gennaio – si svolgono presso l’auditorium della P.A. Croce Bianca (Info: http://www.crocebiancapc. org). Il 2019 è stato un anno intenso per Anpas: negli scorsi mesi, le Pubbliche Assistenze piacentine hanno superato positivamente il percorso di revisione dell’accreditamento da parte della Regione Emilia Romagna: “Le nostre Pubbliche Assistenze – afferma il coordinatore provinciale di Anpas Piacenza, Paolo Re-

“Vivere in Salute”, undici incontri dedicati alla prevenzione Da gennaio a marzo, Anpas propone “Vivere in Salute”, il nuovo progetto di sensibilizzazione alla prevenzione, realizzato in collaborazione con diversi medici e primari dell’Ausl di Piacenza. Gli undici incontri gratuiti – aperti all’intera cittadinanza - si svolgeranno tutti i martedì pomeriggio (a partire dalle ore 15:00) presso la sede della P.A. Croce Bianca (in via Emilia Parmense, 19). Il coordinatore provinciale di Anpas Piacenza, Paolo Rebecchi ha evidenziato la sinergia tra l’associazione e l’Ausl piacentina, sottolineando “il coinvolgimento – nel progetto - di figure di prestigio in ambito medico, che si sono rese disponibili ad incontrare i cittadini e a confrontarsi con loro sulla salute”. Dopo il primo incontro (dedicato alla prevenzione a tavola, il 21 gennaio) il professor Fabio Fornari – coordinatore del progetto – affronterà, in data 4 febbraio, il tema “La cattiva digestione” mentre il 25 febbraio parlerà

delle malattie del fegato. “Due sono gli obiettivi: informare e dare nuovi input alla prevenzione”, ha affermato Fornari, - già vicepresidente della Croce Bianca piacentina, oltre che primario di gastroenterologia dell’ospedale di Piacenza fino al 2018 - esprimendo la volontà di programmare nuovi incontri nei mesi di aprile e maggio. La dottoressa Daniela Aschieri, primario di cardiologia all’ospedale di Castel San Giovanni, affronterà le tematiche: “Controllare il cuore” (28 gennaio) e “I danni del colesterolo”(3 marzo). Si parlerà anche di “Ipertensione arteriosa” (a cura del dottor G.Crippa) nelle date: 11 febbraio e 17 marzo. Il direttore del Pronto Soccorso, Andrea Magnacavallo spiegherà “Il triage in Pronto Soccorso”(18 febbraio) e “Le più frequenti urgenze in PS” (10 marzo). Si conclude con le serate: “Il dottor Google” (24 marzo) e “La colica bibliare” (31 marzo), a cura del dottor Fornari.

becchi – hanno superato nuovamente tutte le verifiche per l’accreditamento e confermato gli elevati standard qualitativi dei servizi erogati al territorio”. L’impegno di Anpas - che coinvolge 14 Pubbliche Assistenze sull’intero territorio provinciale – è in costante crescita: nel 2019 l’Associazione piacentina ha erogato 48 mila servizi, suddivisi tra emergenze (15.000 servizi) e trasporto ordinario (33.000 servizi) per un totale di un milione e 600mila chilometri percorsi dai 105 mezzi in dotazione alle associazioni, ed un organico pari ad oltre 1.600

volontari e 36 dipendenti: “Il merito è dei nostri volontari e delle persone che fanno parte dell’intero coordinamento e che scelgono di donare il proprio tempo al servizio della comunità”, aggiunge Rebecchi, che è anche membro del Consiglio nazionale di Anpas

e responsabile regionale Protezione civile Anpas-ER. In forte crescita è anche l’impegno in ambito sociale, in seguito al moltiplicarsi – negli ultimi anni - delle situazioni emergenziali e all’aumento dei ‘nuovi poveri’: “Affianchiamo all’ambito sanitario, un’attenzione sempre maggiore alle fasce deboli della popolazione, e alle criticità di chi si trova in difficoltà economica e sociale, offrendo – aggiunge il coordinatore provinciale – un supporto affinché nessuno sia lasciato solo”. La sicurezza degli equipaggi è priorità di Anpas: “Negli ultimi tempi – ricorda Rebecchi - si sono verificati alcuni episodi che hanno posto il tema della sicurezza a bordo delle ambulanze al centro del dibattito di Anpas. Per questo motivo, stiamo valutando di elaborare, insieme al coordinamento regionale, un percorso formativo sul tema”. Decisivo è stato, infine, l’impegno in ambito di Protezione civile: ‘Il 2019 – conclude il coordinatore provinciale - è stato un anno particolarmente intenso, con un notevole dispiegamento di volontari e di unità cinofile impegnati nella ricerca di persone scomparse oltre che in diverse emergenze territoriali, come la recente piena del Po”. Nella foto al centro, la presentazione dell’iniziativa promossa da Anpas. Qui a lato Paolo Rebecchi


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PRIMO PIANO

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Emergenza smog, di aria cattiva si muore L’allarme dei medici: “Decessi per cause cardiovascolari e respiratorie da Pm10”. Legambiente propone i lunedì senza auto, la riduzione della velocità in autostrada e un piano di azioni concrete su misura Le chiamano polveri sottili, un nemico invisibile che incombe su di noi, e attorno a noi, nell’aria che respiriamo. Una miscela di particelle solide e liquide con un diametro piccolissimo, inferiore a 10 micron, individuabili solo al microscopio elettronico. Sono in gran parte prodotte da auto, impianti di riscaldamento e industriali. E la ricerca scientifica mostra ormai con chiarezza i danni che provocano al nostro organismo. Ha quasi vent’anni lo studio, il Misa-2, sugli effetti dell’inquinamento atmosferico, nel periodo 1996-2002, in 15 città italiane, che ha concluso che le polveri sottili miste ad altri inquinanti atmosferici fanno non solo ammalare, ma anche morire. Le stime attribuiscono alle sostanze prese in esame un numero considerevole di decessi per cause cardiovascolari e respiratorie: in un anno si aggirano sui 2 mila. “In Pianura Padana - informa il dottor Giuseppe Miserotti, presidente regionale dei medici Isde (associazione italiana medici per l’ambiente) - l’aspettativa di vita è di un anno e mezzo inferiore rispetto al resto d’Italia. Gli effetti dello smog – spiega Miserotti – sono anche di tipo metabolico: le ultime analisi hanno rilevato la correlazione tra respirazione di polveri sottili e aumento di diabete e insulino-dipendenza. Mentre già noti sono gli effetti acuti di tipo cardiocircolatorio come l’aumento dei numeri di infarto, di ischemie cardiache e ictus, oltre alla bronchite cronica ostrutti-

va e ad alcune forme di tumore, non solo al polmone”. La cappa di veleni che sta asfissiando la città (e tutta la Pianura Padana) ormai dall’inizio dell’anno ha fatto scattare le misure straordinarie anti inquinamento - dopo numerosi giorni di sforamento in più di una centralina di rilevamento –, purtroppo con risultati vani se non fosse intervenuta la pioggia a ripulire un po’ l’aria. “Viviamo una situazione di grave inquinamento da inizio gennaio – afferma con forza Legambiente Emilia-Romagna - e per risolverla servono interventi ben più incisivi rispetto alle misure emergenziali previste nel PAIR2020, misure che al momento non sembrano essere in grado di dare risposte al problema sanitario delle nostre città. Servono atti concreti da sviluppare in tempi strettissimi per incidere sulle principali fonti emissive nelle nostre città: il traffico veicolare e i riscaldamenti. Se il fondamentale lavoro sulla riqualificazione energetica degli edifici comporta tempi più lunghi – continua l’associazione – le misure per ridurre le emissioni da traffico sono invece di rapida implementazione e a costi quasi nulli”. “Proponiamo da subito – questa è la proposta di Legambiente - due misure immediatamente attuabili: la prima consiste nella trasformazione delle domeniche ecologiche in lunedì ecologici: chiediamo di bloccare il traffico in una giornata lavorativa invece che durante

immediatamente attuabile consiste nella riduzione della velocità in autostrada in caso di ‘emergenza smog’, prendendo spunto dal progetto europeo BrennerLEC che ha dimostrato come, in autostrada, la riduzione a 100 km/h della velocità massima porti a una riduzione fino al 30% degli ossidi di azoto emessi dai veicoli in transito. Su questo i sindaci

di limitazioni del traffico urbano e delle attività produttive inquinanti (centrale termoelettrica, cementificio, inceneritore, ecc.) con blocco totale dopo quattro giorni di sforamenti; imposizione della riduzione delle velocità sulla bretella autostradale fra Le Mose e S.Antonio mediante rilevazione elettronica; stop all’accesso al polo logistico dei camion

“L’Ausl attivi un osservatorio epidemiologico per la salute dei cittadini sui rischi da polveri sottili” il fine settimana, favorendo comunque gli spostamenti dei cittadini rendendo gratuita, in questa giornata, la fruizione di tutti i mezzi pubblici della regione. Un’azione che favorirebbe anche un cambio di abitudini negli stili

di mobilità privata, facendo conoscere a tutti i servizi pubblici delle nostre città, spesso sconosciuti, implementando l’utilizzo del trasporto pubblico come soluzione più economica, comoda e sostenibile. La seconda azione

Confapi: ‘Un corridoio verde’ Creare una fascia alberata in prossimità dei tratti autostradali tra Piacenza, Castel San Giovanni e Fiorenzuola per abbattere gli inquinanti e dare valore al territorio. L’idea su modello del progetto Kilometro Verde dell’associazione ‘Parma, io ci sto!’ - è stata lanciata dal presidente di Confapi Industria Piacenza Cristian Camisa in occasione della cena di Natale dell’associazione. L’idea progettuale prevederebbe la creazione di un ostacolo naturale di vegetazione in prossimità dei tratti autostradali di Piacenza, Castel San Giovanni e Fiorenzuola, per contrastare l’inquinamento da polveri sottili causato dal traffico veicolare.

dei capoluoghi dovrebbero essere in prima linea nel perorare la richiesta di fronte al ministro per le Infrastrutture Paola De Micheli”. Per gli ambientalisti piacentini, inoltre, “l’emergenza sanitaria e ambientale continua ad essere sottovalutata da questa Amministrazione, per altro in totale continuità con le precedenti”. Legambiente Piacenza chiede azioni concrete da subito, atti di coraggio. Tra le richieste: il rilancio del sistema di trasporto pubblico; l’incremento delle Ztl in città contestualmente alla realizzazione di parcheggi scambiatori dotati di navette frequenti e non inquinanti; parcheggi che rappresentino un’alternativa preferibile all’uso dell’auto; misure più drastiche

al di sotto della classificazione Euro 6 (in circolazione dal 2014); sì all’ampliamento dello scalo merci ferroviario al polo logistico e alla prioritaria condizione di ridurre il trasporto su gomma. Infine, Legambiente Piacenza insiste sulla necessità di una moratoria sugli accordi operativi proposti all’amministrazione comunale dai privati, accordi che prevedono nuovi centri commerciali, edilizia residenziale e logistica; la tutela degli spazi verdi esistenti in città messi in pericolo (gli ex orti di via Campesio e il campo di via Morigi); infine, l’attivazione da parte dell’Ausl di un osservatorio epidemiologico sui rischi da esposizione agli inquinanti atmosferici e ambientali.


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ATTUALITÀ

“Sarà la nostra Gioconda - E’ una sfida che non possiamo perdere”. L’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi, all’indomani dell’annuncio dell’autenticità del “Ritratto di signora” di Klimt, è entusiasta e si prepara a supportare la Galleria Ricci Oddi nel progetto di valorizzazione del dipinto. Tra le idee quella di riunire i tre Klimt italiani insieme a Piacenza: “Le tre età della donna” (1905), che si trova alla Galleria Nazionale di Arte Moderna a Roma, “Giuditta II” (1909), esposta a Ca’ Pesaro, Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Venezia e la “Signora” piacentina della Ricci Oddi. Mistero svelato, dunque: il quadro di Klimt ritrovato il mese scorso in un’intercapedine della galleria è autentico. Rimane invece ancora senza soluzione l’enigma della sparizione del dipinto, avvenuta nel febbraio 1997, e della sua permanenza per tot anni nell’alveo del muro perimetrale della Ricci Oddi. L’autenticità del “Ritratto di signora” di Gustav Klimt, dipinto che risale al 1916-17, è stata certificata dal lavoro dei tre esperti nominati dal tribunale, nell’indagine coordinata dal sostituto procuratore Ornella Chicca, dopo il suo ritrovamento casuale, il 10 dicembre scorso, da parte di un operaio giardiniere.

Il Klimt è autentico: “Sarà la nostra Gioconda” L’opera è stata esaminata dal punto di vista tecnico-scientifico da Diego Cauzzi, del Museo della Pilotta di Parma, e da Anna Selleri,

restauratrice della Pinacoteca di Bologna, a cui si è aggiunta Claudia Collina, storica e critica d’arte di Bologna. Cauzzi ha svolto un’indagine riflettografica a raggi ultravioletti e infrarossi, mettendola a confronto con gli esami condotti nel 1996 ed ha verificato la corrispondenza tra le immagini. Selleri ha esaminato la tela, l’intelaiatura, i timbri apposti sul retro, sigilli ed etichette, tutti apparsi originali. Collina si è dedicata invece all’analisi del dipinto, che come già noto celava un altro ritratto di Klimt, che si credeva perduto; circostanza scoperta nel 1996 grazie all’intuizione dell’allora studentessa d’arte Claudia Maga. L’autenticità dell’opera è stata accolta con esultanza dagli amminsitratori locali: “Una notizia di importanza storica per la comunità artistica e culturale e per la Città di Piacenza”, commentano il sindaco Patrizia Barbieri e l’assessore alla Cultura

Jonathan Papamarenghi rivolgendo “un sentito ringraziamento alla Procura e ai periti, agli inquirenti ed alle Forze dell’Ordine che in questi anni non hanno mai abbandonato le indagini. L’Amministrazione comunale è ben pronta ad attuare tutte le iniziative per valorizzare al meglio l’importante ritrovamento, la stupenda Galleria che ne è casa e tutta la città: iniziative di carattere artistico e culturale, attività divulgative e modernissime performance virtuali che rendano Piacenza, a livello internazionale, meta obbligatoria”. Proseguono il primo cittadino e l’assessore: “Il grosso delle risorse che avevamo previsto per la realizzazione di numerosi progetti artistici per questo 2020 saranno, fin da subito, fatte convogliare su iniziative, che dovranno vedere l’amministrazione a fianco delle altre Istituzioni cittadine. Su questo quadro, il grandissimo interesse, da sempre presente, è esploso a partire dalla data del suo ritrovamento vedendoci immediatamente attivi per preparare il territorio al riscontro internazionale che lo aspetta ma anche per una non secondarie attività di promozione, tra cui il lavoro per la redazione di un importante libro”.

Elezioni regionali 2020, come si vota domenica Quattro le opzioni a disposizione degli elettori, compreso il voto disgiunto. Si posso indicare due preferenze per i consiglieri, ma di sesso diverso Nella sola giornata di domenica 26 gennaio 2020 si vota per l’elezione del presidente e per il rinnovo dell’Assemblea legislativa della Regione EmiliaRomagna: i seggi sono aperti dalle ore 7 alle 23. L’elettore deve presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Chi non ha la tessera o l’ha smarrita può richiederla all’ufficio elettorale del comune di residenza. Per quanto attiene la modalità di voto, ciascun elettore può: - votare a favore solo di una lista tracciando un segno sul contrassegno; in tale caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato presidente della Giunta regionale a essa collegato; - votare solo per un candidato alla carica di presidente della Giunta regionale tracciando un segno sul relativo rettangolo; - votare per un candidato alla carica di presidente della Giunta regionale, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste a esso collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste; - votare disgiuntamente per un candidato alla carica di presidente della Giunta regionale,

Seggi volanti e seggi speciali

tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle altre liste a esso non collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste. L’elettore può esprimere nelle apposite righe della scheda, uno o due voti di preferenza per un candidato a consigliere regionale, scrivendo il cognome (o il cognome e nome) del candidato o dei due candidati compresi nella stessa lista. Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.

(Sul sito www.regione.emiliaromagna.it è disponibile una efficace videoguida al voto) Sezioni ospedaliere Negli ospedali e negli istituti e case di cura con almeno 200 posti letto è istituita una sezione elettorale per ogni 500 posti letto o frazioni di 500. Possono esercitare il loro voto nella sezione ospedaliera, se ne hanno fatto tempestiva richiesta al comune, oltre agli elettori ricoverati, anche gli elettori facenti parte del personale di assistenza dell’istituto di cura.

Per i degenti negli ospedali e negli altri luoghi di cura aventi meno di 100 posti letto e per la raccolta del voto a domicilio vengono costituiti seggi “volanti”. Nelle sezioni elettorali nella cui circoscrizione ci sono luoghi di cura (ospedali o altri istituti o case di cura) con almeno 100 e fino a 199 posti letto; nelle sezioni elettorali nella cui circoscrizione ci siano luoghi di detenzione e di custodia preventiva; presso le sezioni ospedaliere nelle quali sono ricoverati elettori che, a giudizio della direzione sanitaria, non siano in condizioni di recarsi alle cabine per esprimere il voto vengono costituiti seggi speciali. Risultati “in diretta” sui due portali web dell’Assemblea legislativa Sono due i portali web messi a disposizione dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna per mettere in condizione la stampa e i cittadini di non perdersi neppure per un istante lo spoglio e il destino dei vari candidati.

www.assemblea.emr.it, il sito ufficiale del parlamento regionale, sarà il portale per conoscere i risultati dei candidati presidente e delle liste su base regionale e circoscrizionale. www.cronacabianca.eu, la testata giornalistica dell’ufficio stampa, sarà la porta web a cui bussare per il voto di preferenza, per sapere chi avrà conquistato i 50 posti da consigliere regionale su circa 750 pretendenti nelle nove circoscrizioni della regione, che corrispondono alle altrettante province geografiche dell’Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini. Il sito www.assemblea.emr.it è dedicato ai risultati dei sette candidati alla carica di presidente della Regione e delle 17 liste che li sostengono. I dati sono consultabili in tempo reale sia con visualizzazione del riepilogo regionale dei voti assoluti e delle relative percentuali sia tramite ricerca dettagliata, per candidati presidente e per liste, nelle nove circoscrizioni provinciali e nei comuni di ciascuna provincia, con indicazione del numero delle sezioni scrutinate. Il sito www.cronacabianca.eu offre un focus sulle preferen-

ze dei circa 750 candidati alla carica di consigliere regionale e proiezioni sulla possibile composizione dell’Assemblea legislativa. I candidati a consigliere compaiono in ordine decrescente di preferenze. I risultati sono consultabili in tempo reale e sono visualizzabili attraverso ricerca del candidato per cognome e nome, per lista d’appartenenza e per circoscrizione provinciale con dettaglio al singolo comune. Una sezione del sito è dedicata al confronto tra i voti assoluti conseguiti dai candidati a presidente della Regione e quelli delle rispettive liste, sia nell’intero territorio regionale sia nelle singole circoscrizioni provinciali. Le proiezioni sulla possibile composizione del parlamento regionale, che mostrano i seggi in quel momento attribuibili alle liste e i nomi dei potenziali eletti, vengono pubblicate grazie alle elaborazioni statistiche degli esperti della Regione. Si tratta di ipotesi al servizio di necessità giornalistiche su dati non validati fino alla proclamazione ufficiale da parte dei Tribunali circoscrizionali e della Corte d’Appello regionale.


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PUBBLICITÀ

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ATTUALITÀ

GAETANO JOSÈ GASPARINI Stranieri, delinquenti, ladri, spacciatori, sbandati, vagabondi che si aggirano in una terra di nessuno, buia, fredda e ostile. Non siamo nel Bronx o nella periferia di qualche megalopoli sudamericana ma nel quartiere Roma di Piacenza. Per descrivere l’umanità che ci vive un cronista della città non ha esitato a definire il “Triangolo della droga” quella parte di città compresa fra la stazione dei treni, il piazzale della Lupa e via Roma. Una delle zone più antiche della città, da dove passava il decumano di quella piccola colonia strappata ai celti nel 218 a.C. Che i romani chiamarono per scaramanzia “Placentia”. Ma è veramente così? E’ giusto sovrapporre l’immigrazione al degrado e all’asocialità in tutte le sue declinazioni e forme? Quanto conta la percezione del pericolo in confronto alla realtà? Piacenza è una città di provincia che conta poco più di 100mila abitanti di cui il 16% sono residenti stranieri. Le migrazioni verso la città sono cominciate alla fine degli anni ’70 e oggi nel quartiere Roma coabitano oltre cento nazionalità diverse e tutte le confessioni vi sono rappresentate. La zona si è guadagnata negli ultimi vent’anni una pessima reputazione legata al traffico di stupefacenti, ai furti, alla prostituzione, alle risse multietniche e alle manifestazioni più evidenti di ubriachezza molesta. Tutti i piacentini ne avevano paura ed è vero che un tempo lo scenario non era sempre edificante con vetri di bottiglia e mozziconi di sigaretta agli angoli delle strade, i marciapiedi sempre sudici e lordati dalle salse dei kebabbari del circondario, la gente che orinava nelle cabine telefoniche, le mini discariche che si formavano a fianco dei cassonetti dell’immondizia, gli elettrodomestici e i ventilatori rotti, le poltrone sfondate, i materassi bucati e lerci. UN CROGIOLO DI ETNIE Il rione è sempre stato un crocevia di razze concentrate in una manciata di strade: ecuadoriani, peruviani, albanesi, serbi, marocchini, cinesi e indo-pakistani. Negli ultimi anni, le ultime due etnie sono emerse nel quartiere per la loro vocazione al commercio. Fra call-center, mini-market universali, bar e tavole calde, è l’Oriente Estremo a reggere l’economia del “Triangolo”.

Voci da via Roma, gli stranieri: “Ci sentiamo ghettizzati” Viaggio nel quartiere che è stato definito il “Triangolo della droga” Tra immigrazione, degrado, commercio e sicurezza reale e percepita re sicuro che automaticamente si fermerà e chiederà i documenti agli africani, a quelli che hanno una faccia diversa, la pelle scura ”. Didier non ha un’attività e non cerca di farsi

Conta la questione della percezione del pericolo nonostante Piacenza sia la città più sicura in regione

Cinesi e indo-pakistani spiccano nel quartiere per la vocazione al commercio le orecchie, si possano udire le melodie della salsa o del rai che escono dai balconi e dalle finestre spalancate degli appartamenti del quartiere. Per un attimo sembra di essere a Little Havana o a Casablanca. E invece siamo in via Roma. Il nostro piccolo viaggio all’interno del quartiere comincia dalla stazione dei treni. Fuori è già notte e l’ultimo autobus arranca sbuffando stancamente verso il capolinea. Il piazzale è semi-deserto, c’è una signora rom che chiede l’elemosina e un paio di clochards che si contendono un domopack di vino scadente fumando sigarette nere. Passiamo davanti al Borgo Faxhall, centro commerciale semi-fallito, cattedrale nel deserto con metà dei negozi sfitti, decimati dalla crisi del 2008 che per molti sembra infinita. Solo le grandi catene come Mc Donald’s, Pittarello o Sigma hanno resistito. Superiamo il sottopassaggio che nessun ha mai usato e i cui muri sono stati ornati dai giovani creativi locali come se fosse uno spazio espositivo urbano, berlinese, smart. Ora è fuori funzione, le scale mobili

Kati e Victoria Boca Eslava

La strada è sempre stata però degli africani, degli slavi e dei latinos. D’estate, chiudendo per un secondo gli occhi e tendendo

il bar Sport dove accanto agli stranieri che guardano le partite di calcio ci sono i vecchietti che giocano a briscola. “Le attività tenute dagli italiani hanno regole diverse, sono più tutelate, possono vendere liberamente alcolici”, si lamenta Robin, un giovane bengalese che gestisce il suo minimarket con suo padre. Questo posto in via Roma, campa soprattutto con gli alcolici. “Siamo rovinati, siamo in ritardo con l’affitto e abbiamo preso diverse multe: è una persecuzione che

sono ingolfate, non spostano nessuno. Ci fermiamo all’ex bar Bologna, storico locale posto da-

vanti al piazzale della stazione a pochi passi dall’entrata del parco Margherita i cui cancelli chiudono in queste notti invernali alle 18,00. Era già diventato un posto inospitale quando l’amministrazione della città aveva deciso di apporre delle divisorie alle panchine impedendo agli indigenti di stendersi. ALL’EX BAR BOLOGNA RISSE E UBRIACHI NON CI SONO PIÙ Dentro al bar, un insolito ibrido etnico: cinesi e slavi coesistono. Il proprietario, si chiama Luka ed è a Piacenza da 5 anni. Ha rilevato il bar e gli ha cambiato il nome in un più pulito “Bar Caffetteria Voyage”. “Il casino, le risse, l’alcolismo non fanno bene agli affari – esordisce Luca – Appena 2 anni fa la situazione era diventata insostenibile, c’erano spacciatori ai tavoli in pieno giorno, gente ubriaca fradicia che si azzuffava, la gente non entrava. Oggi la polizia esegue controlli all’interno dei locali ogni settimana, verificano i documenti degli avventori e fanno rispettare la legge”. Luca viene dallo Xinjiang, una regione a nord-ovest della Cina da cui è originaria la maggioranza della diaspora asiatica in città. “Sono conosciuti per la loro operosità e per il senso degli affari, del commercio, ma io non li capisco quando parlano, hanno tradizioni molto diverse dal resto della Cina”, dice John Wong studente cinese del Politecnico di Milano la cui sede locale si trova in via Scalabrini, appena fuori il “Triangolo”. Questi studenti vengono da Pechino o da Shangai, sono sofisticati e colti e rappresentano la futura elite cinese dorata, lontana anni miglia dai piccoli commerci ordinari tenuti dai loro compatrioti. Il prezzo da pagare per la tranquillità del quartiere è la sua desertificazione, è il coprifuoco, sono i divieti delle recenti ordinanze comunali.

“IL COPRIFUOCO PENALIZZA I COMMERCIANTI” “Sembra che ci vogliano penalizzare, è vero che c’è molto meno casino rispetto ad alcuni anni fa ma ci costringono a chiudere alle 24 mentre noi vorremmo lavorare ad oltranza perché siamo in Italia proprio per questo: per faticare”, dice il pakistano Alì, proprietario del New Bar Kebab situato in viale dei Mille. E’ il leit motiv di tutti i commercianti della zona, colpiti per ordinanza comunale da orari di chiusura rigidi e diversi dal resto della città. Qui tutti i ristoranti devono abbassare la saracinesca alle 24 e i minimarket alle 21 mentre il divieto di consumo di alcol nel quartiere è imperativo: niente alcol dopo le 12,00. “Per due ubriachi rissosi penalizzano tutto il piccolo commercio della zona”, dichiara Sunday, un cittadino nigeriano residente e proprietario del “New Africa” di via Tibini, un minimarket che vende prodotti africani. Dentro c’è di

tutto: trucchi, lacche, parrucche, unghie finte e una curiosa crema per sbiancare la pelle. “Le donne africane vogliono essere come le bianche”, dice sospirando Didier. Quest’ultimo è un richiedente asilo ivoriano che lavora da Amazon ma risiede in via Alberoni. “I controlli sembra che tocchino solo noi stranieri, in particolare se di colore, se c’è una pattuglia che gira puoi sta-

bello, suggerisce l’esistenza di un aumento dei controlli che colpisce quasi esclusivamente la popolazione straniera che in quei vicoli è maggioranza. Didier compra la carne halal dalla macelleria “al Qods” di via

sembra colpire solo i piccoli commerci etnici. Noi sopportiamo in silenzio, non abbiamo altra scelta”. Sono infuriati anche gli indiani, proprietari di altri due minimarket della zona. “Senza vendere alcolici

Il nigeriano Sunday del negozio New Africa

Tibini. Qui Faruk, marocchino residente da 12 anni a Piacenza, vive nel suo mondo religioso sospeso fatto di poster raffiguranti la Mecca e versetti del Corano incisi sui muri. Non si lamenta Faruk: vende carne macellata all’islamica, salsicce merguez, thé, spezie e

andiamo in bancarotta, mica viviamo nel proibizionismo, queste leggi sono assurde”, mi confida uno di loro. Questa imposizione del divieto dell’alcol ha cambiato anche le abitudini dei pochi balordi rimasti nella zona.

harissa, ma anche stoffe, tappetti e hijab.

La gente che beve, gira con la bottiglia avvolta in buste di cartone, come a New York dove la cultura puritana ha sempre vietato il consumo palese di alcol per strada. E poi, siccome il divieto di vendere alcolici scade ogni santo giorno alle 12,00 ci sono ubriachi già al mattino che penzolano alticci con gli zaini pieni di bottiglie di alcol.

IL DIVIETO DI VENDERE ALCOLICI DOPO LE 12 Non sono tante le attività commerciali tenute da italiani in via Roma. Invece di contare quelle di proprietà di cittadini stranieri si fa prima a contare quelle gestite da italiani. Ci sono due salumerie storiche, una caffetteria, una polleria e


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Sei imprenditori piacentini: 12mila euro per la Casa di Iris e una Jeep in premio ai clienti

GLI STRANIERI: “CI SENTIAMO GHETTIZZATI” Continuando lungo il parco del Merluzzo incrociamo un ristorante peruviano “Don Teo”, un negozio di elettronica egiziano e un call center pakistano che offre anche servizi di spedizione di denaro. “Qui viene solo gente che lavora e che manda i propri risparmi ai familiari” sostiene Aslam, il proprietario che parla un ottimo italiano. “Ci sentiamo ghettizzati, sotto stretta sorveglianza e anche discriminati dai divieti mirati esclusivamente al nostro quartiere, ma siamo solo stranieri e il nostro dovere è quello di non lamentarci troppo e lavorare sodo, dopotutto dobbiamo seguire le leggi del paese che ci ha ospitato”, conclude il giovane pakistano. Molti degli intervistati parlano di un’operazione di cosmetica riuscita in parte e dal costo elevato per i residenti. Barattando una parvenza di tranquillità con un danno economico evidente per la piccola economia della zona. “Hanno tagliato brutalmente la testa al toro con i divieti all’alcol con la scusa del decoro mentre ci vorrebbe più prevenzione, più coinvolgimento, più curiosità e meno pregiudizi da parte dei piacentini perché siamo solo lavoratori che rispettano la legge e pagano le tasse”, dice Kati del ristorante peruviano. Chi è ben informato afferma che la delinquenza, la microcriminalità si è solo spostata in zone limitrofe: verso vai Colombo e nei giardinetti di via Calciati dove gli africani, spesso fuoriusciti dalle strutture di accoglienza, sorte come funghi in seguito alla crisi migratoria, vendono pezzi di erba da 10 euro. Oggi non esiste un triangolo della droga che coinvolge via Roma, ma un sentiero dove succede di tutto. E’ la pista ciclabile che raccorda viale dei Patrioti a piazzale Roma. 500 metri di puro degrado con

immondizia in ogni angolo e materassi umidi e bucati per terra. Questi ultimi servono alle prostitute. Qui, fra le frasche, i nigeriani nascondono centinaia di grammi pronti allo smercio quotidiano. Costoro girano in bicicletta e non portano mai in giro la merce, per questo motivo numerosi recenti arresti sono risultati frustranti per le forze dell’ordine. Poiché gli africani portano con loro solo le dosi da vendere preceden-

I DATI SULLA CRIMINALITÀ: “QUI NON SI SPACCIA PIÙ” Ma davanti a una realtà pur complessa e sfaccettata ci sono i dati sulla criminalità riferiti al 2018 e esposti dal ministero degli interni che parlano di Piacenza come la città più sicura della nostra regione con un calo dei reati del 7% rispetto all’anno precedente. “E’ una questione di perce-

Il pakistano Aslam del call-center

temente concordate telefonicamente con il cliente. Non si spostano mai con più di 10 grammi addosso.

zione del pericolo. Qui in via Roma non si spaccia più da mesi, non ci sono più risse, non ci sono più ubriaconi che

Aslam, pakistano: “La realtà è complessa ma in via Roma non si spaccia più da mesi, non ci sono risse nè ubriachi” L’ondata di migrazione improvvisa ha cambiato i rapporti di forza nel “Triangolo” e nelle sue zone adiacenti. La manovalanza non è più in mano ai marocchini, spodestati dagli africani, più numerosi, agguerriti e senza nulla da perdere.

ciondolano. Ma a che prezzo? Noi non siamo contrari a questi divieti ma vorremmo che ci fosse giustizia, che il parametro fosse esteso a tutta la città. E poi se la delinquenza si sposta, allora si finirà per chiudere con il lucchetto tutta la città?”, si sfoga Aslam.

12mila euro per la Casa di Iris e una serie di premi alla clientela per un valore di trentamila euro. E’ l’esito del concorso a scopo benefico promosso da sei aziende piacentine: Ltp, Rossetti Market, Gas Sales, Bulla Sport, Alberti&Santi e Programma Auto. L’estrazione finale della lotteria “Vieni e vinci una jeep” che ha raccolto 70mila tagliandi – si è tenuta nei giorni scorsi nel salone automobilistico di via Emilia Parmense alla presenza dei sei generosi imprenditori che prima hanno donato duemila euro a testa all’hospice di Piacenza e poi hanno messo in palio per la clientela tredici premi dal valore complessivo di 30mila euro. I tagliandi numerati per partecipare al concorso sono stati distribuiti nei mesi scorsi dalle aziende ai pro prio clienti per sostenere così la struttura di via Bubba che accoglie i pazienti - e i loro familiari - per accompagnarli nella fase più difficile della malattia. “Un contributo solidale – ha ringraziato Sergio Fuochi, presidente della Fondazione La Casa di Iris – che sancisce un inizio anno favoloso. Anche nel 2020, infatti, l’hospice necessita di circa 320mila euro per continuare a erogare lo stesso servizio medico degli anni preedenti (in aggiunta ai contributi erogati dalla Regione ndr)”. La serata organizzata presso la concessionaria Programma Auto ha visto il sorteggio dei premi, la consegna dell’assegno di 12mila euro e i festeggiamenti per la Casa di Iris con la consegna delle targhe a tutti i volontari che operano nella struttura. Presente anche l’assessore al Welfare Federica Sgorbati che ha commentato: “Frequentando la Casa di Iris per motivi familiari, mi sono resa conto di quanto il personale sia davvero formato da operatori squisiti, dotati di tatto e delicatezza non solo con i pazienti ma anche con i loro parenti”. A vincere il primo premio della lotteria benefica - una Jeep Renegade – è stato Fernando Bignami, docente universitario. Gli altri vincitori sono stati: Antonio Grassi (tv color 48”), Maria Grazia Rapaccioli (asciugatrice modello Candy 10 kg), Teresa Galeazzi (buono spesa Bulla Sport di 500 euro), Giuseppe Montaretto (buono carburante Ltp di 500 euro), Giorgio Zucchini (lavatrice modello Candy 8 kg), Angelo Cella (buono spesa Bulla Sport di 400 euro), Sara Bellini (scopa Dyson V7), Paolo Chimenti (buono spesa Bulla Sport di 300 euro), Karima Imari (buono carburante Ltp di 300 euro), Francesca Di Salvo (buono spesa Bulla Sport di

200 euro), Pierluigi Rimondi (buono carburante Ltp di 200 euro) e Natale Torelli (buono spesa Bulla Sport di 100 euro). Alla consegna del primo premio – una fiammante Jeep Renegade bianca - Fernando Bignami, docente universitario di matematica, ammirando la vettura conquistata ha ringraziato le aziende Programma Auto, Bulla Sport, Ltp, Rossetti Market, Gas Sales e Alberti& Santi: “Ringrazio questi imprenditori che hanno organizzato un’iniziativa lodevole a favore della Casa di Iris”. “Il nostro concorso ‘Vieni e vinci una Jeep’ – ha spiegato Piergiorgio Zambelli della concessionaria automobilistica Programma Auto - ha coinvolto un numero inaspettato di persone, permettendoci di sostenere l’Hospice anche attraverso una donazione di 12mila euro”. Scopo dell’iniziativa è stato anche quello di ringraziare e celebrare tutti i volontari della Casa di Iris

che impegnano il loro tempo contribuendo al funzionamento della struttura, supportando la Casa di Iris nella manutenzione dei locali, nella ricerca di fondi e nell’assistenza ai pazienti. A tutti i volontari i sei imprenditori piacentini hanno quindi consegnato una targa – in occasione della serata che reca la frase “‘da parte di tutti i piacentini’ - ha ricordato Valter Bulla - perché l’Hospice è davvero un tesoro per l’intera collettività”. Nella foto in alto i sei imprenditori piacentini consegnano l’assegno di 12mila euro al presidente della Fondazione La Casa di Iris. Sotto, il vincitore del concorso benefico Fernando Bignami riceve le chiavi della Jeep da Piergiorgio Zambelli e Valter Bulla

Problemi dentali, nuove tecniche di impianto per i casi più difficili Da gennaio a marzo, Anpas propone “Vivere in Salute”, il nuovo progetto di sensibilizzazione alla prevenzione, realizzato in collaborazione con diversi medici e primari dell’Ausl di Piacenza. Gli undici incontri gratuiti – aperti all’intera cittadinanza - si svolgeranno tutti i martedì pomeriggio (a partire dalle ore 15:00) presso la sede della P.A. Croce Bianca (in via Emilia Parmense, 19). Il coordinatore provinciale di Anpas Piacenza, Paolo Rebecchi ha evidenziato la sinergia tra l’associaE’ sempre più facile, per chi ha problemi dentali importanti, riacquistare o conquistare una dentatura bella, perfetta e funzionale, scacciando la paura del dentista. La ricerca nel campo della implantologia odontoiatrica ha registrato una notevole evoluzione negli ultimi anni e oggi, grazie agli studi e agli strumenti messi a disposizione dalla innovazione

tecnologica, permette di poter impiantare con successo la quasi totalità dei casi, anche quelli con osso deficitario. Per chi non sopporta la protesi superiore completa, infatti, viene in aiuto una nuova tecnica iuxta-ossei che non prevede fori nell’osso e permette una protesi fissa, immediata e senza palato. A Fiorenzuola questa pratica innovativa viene utilizzata con successo nello studio dentistico del dott. Fausto Bazzani, specializzato nella diagnosi e della cura delle anomalie e malattie del cavo orale, delle mascelle e dei suoi relativi tessuti. Si tratta di una procedura particolare, che permette di personalizzare l’impianto costruendolo intorno all’osso (iuxta-osseo) e si esegue dove le viti non possono essere inserite perché l’odontoiatra si trova di fronte ad una carente disponibilità di tessuto osseo (osso basso, sottile, vuoto

perché sono molto estesi i seni mascellari). Viene realizzato rilevando l’impronta dell’osso con il sistema stereolitografico mediante TAC e sul calco viene progettato l’impianto che, una volta pronto, si applica in pochi minuti. Alla sua applicazione sull’osso viene ricoperto da DBM (una matrice di collagene neutro riassorbibile, impregnata di granuli ossei liofilizzati e demineralizzati) che, inducendo formazione di nuovo osso, rende l’impianto iuxta-osseo anche endo-osseo (interno all’osso), poiché ispessisce le pareti del seno mascellare e ridisegna le creste ossee assottigliate, migliorando l’estetica della bocca. Tra l’altro, a intervento eseguito, l’impianto viene utilizzato immediatamente con l’applicazione di una protesi fissa. Lo studio del dr. Fausto Bazzani si trova in Piazza Molinari, 5 a Fiorenzuola D’Arda.


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WEEKEND

Pantheon, a Piacenza Expo la piazza del collezionismo

“Rido sogno e volo” con la Compagnia Baccalà Continua la rassegna teatrale “Rido sogno e volo” organizzata da Manicomics Teatro. Il prossimo appuntamento è per giovedì 30 gennaio presso OPEN SPACE 360° in via Scalabrini 19 a Piacenza e sarà sarà presentato dalla Compagnia Baccalà, dal titolo “PSS … PSS …” di e con Camilla Pessi e Simone Fassari, per la regia di Louis Spagna e la collaborazione artistica di Valerio Fassari, disegno luci Christoph Siegenthaler. Lo spettacolo è vincitore di 12 premi internazionali, unico, incantevole, virtuoso e molto divertente, Pss Pss è uno spettacolo che mette in scena due clown contemporanei attraverso il linguaggio universale del corpo e dello sguardo. Personaggi senza parole, ci trasportano in una perfomance fuori dal tempo, con tutta la gravità, l’innocenza e la crudeltà dell’essere. Pss pss è stato eseguito più di 600 volte, in oltre 50 paesi, e in tutti 5 i continenti, con grande successo. Qualcuno ha detto: un’ora di felicità. Da non perdere! Lo spettacolo è rivolto a tutti, ed avrà inizio alle ore 21.00. E’ gradita la prenotazione. Per eventuali ulteriori informazioni e/o prenotazioni si prega contattare il 339 6180502 oppure 339 2908344

Il 24 e 25 gennaio 2020 torna al quartiere fieristico di Piacenza Expo lo storico appuntamento dedicato a numismatica, filatelia, cartoline, schede telefoniche, libri, stampe, immaginette religiose, accessori e raccoglitori per collezioni. Pantheon, giunto alla 38^ edizione, rappresenta un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati del settore filatelico e numismatico nazionale dove è possibile incontrare tantissimi operatori professionali che oltre ad esporre il loro materiale potranno fornire anche preziosi consigli e suggerimenti nell’ambito del collezionismo. Piacenza diventerà, per due giorni, una piazza del collezionismo con novanta espositori presenti provenienti da tutta Italia. Pantheon fa parte a pieno titolo del calendario dei convegni commerciali numismatici e filatelici italiani che rap-

presentano il momento principale per gli scambi del collezionismo: un circuito che crea valore e contribuisce a mantenere testimonianze storiche, politiche, economiche e culturali. Una particolare esperienza quest’anno va riservata alla consultazione

delle raccolte di cartoline d’epoca: significa viaggiare nel tempo e nello spazio alla scoperta delle bellezze architettoniche e artistiche da tutto il mondo. L’edizione 2020 di Pantheon presenterà anche un mercato collaterale dedicato al giocattolo vintage ospitato nella galleria d’ingresso del centro fieristico. Tra gli espositori alcuni periti, grazie ai quali sarà possibile far valutare monete o collezioni e noti espositori del settore cartofilo che proporranno materiale di pregio proveniente non soltanto da Piacenza e provincia ma anche dalle Regioni limitrofe. Presenti gli stand di Poste Italiane e del Circolo Culturale Filatelico e Numismatico di Piacenza, che come ogni anno emetterà un annullo postale speciale. Ingresso gratuito, venerdì 24 gennaio dalle 10,30 alle 18 e sabato 25 gennaio dalle 9 alle 17.

A teatro con “I soliti ignoti” per ricordare come eravamo Vinicio Marchioni protagonista della pièce in scena il 29 e 30 gennaio

Falstaff, doppio debutto nell’ultima opera di Verdi E’ l’ultimo capolavoro verdiano, ideale testamento artistico e contemporaneamente opera che guarda al futuro: Falstaff sarà in scena, nell’ambito della Stagione Lirica 2019/2020 della Fondazione Teatri di Piacenza, venerdì 24 gennaio alle 20.30 e domenica 26 gennaio alle 15.30. Il nuovo allestimento del Teatro Municipale di Piacenza – in coproduzione con i teatri di Modena e Reggio Emilia - già definito dalla critica tra le produzioni più attese del 2020, segna un doppio debutto: quello del piacentino Leonardo Lidi, regista pluripremiato nel teatro di prosa che firma per la prima volta un’opera lirica, e il debutto nel ruolo di Falstaff del baritono Luca Salsi, riconosciuto interprete verdiano di riferimento a livello internazionale. L’opera vedrà sul podio Jordi Bernàcer, bacchetta di prestigio internazionale, dal 2015 direttore residente all’Opera di San Francisco, già apprezzato al Municipale di Piacenza ne I puritani di Bellini nel 2017. A lui è affidata la direzione del l’Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Municipale di Piacenza preparato da Corrado Casati. Un cast di importanti voci dà ulteriore spessore alla produzione: il baritono acclamato nei più importanti teatri internazionali Vladimir Stoyanov (Ford), il tenore Marco Ciaponi (Fenton), Luca Casalin (Dottor Cajus), Marcello Nardis (Bardolfo) e Graziano Dallavalle (Pistola). Prestigiose le voci femminili: Serena Gamberoni (Mrs. Alice Ford), Giuliana Gianfaldoni (Nannetta), Rossana Rinaldi (Mrs. Quickly) e Florentina Soare (Mrs. Meg Page). Falstaff, su libretto di Arrigo Boito che com’è noto s’ispirò al personaggio di matrice shakespeariana che compare ne Le allegre comari di Windsor e Enrico IV, debuttò alla Scala il 9 febbraio 1893. E proprio da Shakespeare è partito Leonardo Lidi per questo nuovo allestimento, coadiuvato dalle scene di Emanuele Sinisi e dai costumi di Valeria Donata Bettella, con l’assistenza alla regia di Riccardo Buscarini: “Una commedia – anticipa il regista - che impone una camminata su un filo da equilibrista tra divertimento e complessità, tra immediatezza e dolore. Ma pur sempre una commedia, o meglio, una burla. Il viaggio di una vita prima dell’ultimo sipario”. Informazioni: biglietteria@teatripiacenza.it - www.teatripiacenza.it.

Giornale indipendente: distribuito gratuitamente nella città di Piacenza e nei comuni limitrofi attraverso espositori posti nei luoghi di aggregazione e passaggio. Direttore responsabile: Giuseppe De Petro. g.depetro@corrierepadano.it

Editore: Sumarte S.R.L. Largo Erfurt, 7 29122 Piacenza Tel. 345 8004819 www.corrierepadano.it Pubblicità Sumarte S.R.L Pubblicità 29122 Piacenza Largo Erfurt,7 Tel. 335 5620636 E-Mail: infosumartepubblicita.it Stampa: FDA Eurostampa Srl Borgosatollo (BS) Registrazione Tribunale di Lodi n.162 in data 20/07/1983

Associato Unione Stampa Periodica Italiana

In scena nel cartellone Prosa della Stagione 2019/2020 “Tre per Te”, proposta da Teatro Gioco Vita, (29 e 30 gennaio 2020) “I soliti ignoti” interpretato da Vinicio Marchioni (che firma anche la regia) e Massimo De Santis, tratto dalla sceneggiatura di Mario Monicelli, Suso Cecchi, D’Amico, Age & Scarpelli adattata per il teatro da Antonio Grosso e Pier Paolo Piciarelli. In scena, con Marchioni e De Santis, Augusto Fornari, Salvatore Caruso, Vito Facciolla, Antonio Grosso, Ivano Schiavi, Marilena Anniballi. Le scene sono di Luigi Ferrigno, i costumi di Milena Mancini e le luci di Giuseppe D’Alterio. Lo spettacolo è prodotto da Gli Ipocriti Melina Balsamo. La commedia “I soliti ignoti” è la prima versione teatrale del mitico film di Monicelli, uscito nel 1958 e diventato con il tempo un classico imperdi-

bile della cinematografia italiana e non solo. Le gesta maldestre ed esilaranti di un gruppo di ladri improvvisati sbarcano sulle scene rituffandoci nell’Italia povera ma vitale del secondo dopoguerra. L’adattamento è fedele alla me-

ravigliosa sceneggiatura di Age e Scarpelli senza rinunciare a trovate di scrittura e di regia per rendere moderna quell’epoca lontana. Il cast si avvale di attori di primo piano cresciuti alla lezione di quei mostri sacri della recitazione che

sono stati Gassman, Mastroianni, Totò e gli altri attori del film. Uno spettacolo divertentissimo ed emozionante, assolutamente da non perdere. Info: Teatro Gioco Vita, 0523.315578 -0523.332613, info@teatrogiocovita.it

Fiorenzuola, omaggio a Beethoven con Giovanni Sollima Sabato 25 gennaio, alle ore 21.15, il Teatro Verdi di Fiorenzuola ospita, nell’ambito della stagione “Costellazioni teatrali”, lo spettacolo/concerto “Una Visita a Beethoven” nel 250° anniversario della nascita di Beethoven con lo straordinario violoncello e la personalità magnetica di Giovanni Sollima. Ritratto inedito e ironico di Beethoven ma anche appassionata riflessione sulla solitudine del genio,

il concerto è un percorso di musiche e parole animato dalla personalità magnetica di Giovanni Sollima (violoncello), dalla solidità esecutiva di due affiatati musicisti (Giovanna Polacco al violino e Alfonso Alberti al pianoforte) e dalla voce narrante di Marco Pagani, in cui alcuni passi del testo si intrecciano alle composizioni di Beethoven o da questo ispirate. Info: www.comune.fiorenzuola.pc.it/

A Cortemaggiore lo spettacolo di Hendel sulla “vecchiezza” Appuntamento da non perdere sabato 25 gennaio alle 21 al Teatro Duse di Cortemaggiore con la spiazzante comicità di Paolo Hendel e il suo nuovo spettacolo “La giovinezza è sopravvalutata” scritto in collaborazione con Marco Vicari per la regia di Gioele Dix. Il protagonista si racconta partendo da un episodio successogli nella sala d’attesa di uno studio medico in cui la geriatra lo scambia per un suo paziente mentre in realtà si trovava lì per accompagnare la madre. Grazie a quell’incontro Paolo Hendel si rende conto che si sta “pericolosamente” avvicinando alla stagione della terza età e che è venuto il momento di fare i conti con quella che Giacomo Leopardi definisce “la detestata soglia di vecchiezza”. Lo fa a modo suo, in una sorta di confessione autoironica sugli anni che passano, con tutto ciò che questo comporta. Utilizzando il linguaggio della stand up comedy, avvalendosi della preziosa e irrinunciabile

complicità del coautore Marco Vicari e del regista Gioele Dix, Hendel racconta con una sincerità disarmante il nostro

Paese che, come dicono le statistiche, sta invecchiando inesorabilmente, tra “supernonni” che mandano avanti le famiglie e anziani medici in pensione richiamati al lavoro per mancanza di personale. Se è vero che la giovinezza è sopravvalutata, Hendel non vuole essere frainteso e precisa: “Sono comunque contento di essere stato giovane, mi sono trovato bene e se mi dovesse ricapitare lo rifarei anche volentieri...”. Questo spettacolo sancisce la crescita del teatro magiostrino che da anni si sta ritagliando la sua identità con proposte eterogenee che spaziano dagli spettacoli dialettali ai classici, passando per gli artisti di fama nazionale (come appunto Paolo Hendel o Max Pisu e Leonardo Manera già protagonisti di questa scena n.d.s.) continuando con il teatro per i più piccoli e l’improvvisazione teatrale. Ingresso 20€, info 3930329042 oppure 3663065722


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SPECIALE ACQUA E FARINA

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Il pane? Resiste la farina bianca nonostante i nuovi trend Viaggio alla scoperta delle origini del pane L’origine di questo alimento si perde nella notte dei tempi e la sua diffusione ha raggiunto ormai tutte le aree del mondo. Stando alle informazioni che ci pervengono dagli scavi archeologici pare infatti che già in epoca preistorica l’uomo avesse dato origine a una forma primordiale e imperfetta di panificazione. È però soltanto con gli Egizi che il pane prende l’aspetto e la consistenza che anche oggi noi conosciamo. L’arte della panificazione si diffuse poi in Grecia e da lì in tutta Italia grazie ai contatti politico-culturali instaurati tra i due paesi durante il periodo dell’imperialismo romano. Se la nascita vera e propria del pane è legata quindi al popolo egizio, è però del popolo greco il merito di aver arricchito questo alimento di gusto e bontà. Grazie ai Romani la panificazione diventò una vera e propria professione: sorsero infatti a Roma i primi forni pubblici e con essi anche le prime legislazioni che ne regolavano le attività. Durante il periodo Medievale, a causa dei cambiamenti socio-politici in atto, si tornò poi a una produzione prevalentemente domestica. Con l’avvento invece dell’età dei Comuni gli artigiani si unirono in corporazioni e si tornò a un’ampia diffusione su tutto il territorio di forni e botteghe. Grandi cambiamenti vennero poi introdotti durante l’epoca rinascimentale: oltre all’introduzione del lievito di birra si iniziarono anche a ideare ricette alternative come quelle del pane alle olive e del pane al cioccolato. Durante il XVIII e il XIX secolo la lavorazione del pane si avviò alla produzione industriale. Durante tutta la sua storia il pane è stato protagonista di sommosse popolari (come non ricordare ad esempio la celebre “rivolta del pane” citata nei “Promessi Sposi”?), di rituali religiosi e di leggende.

Si è svolta nei giorni scorsi a Rimini, nell’ambito della Fiera Internazionale Sigep & Ab-Tech, la Conferenza di Italmopa “I nuovi trend di consumo del pane in Italia. I drivers che orientano la scelta del consumatore”. La Conferenza, introdotta da Cosimo De Sortis (Presidente Italmopa) e Ivano Vacondio (Presidente Federalimentare) e animata dalle vignette di Sergio Criminisi, è stata moderata da Oscar Giannino e si è avvalsa delle competenze di Relatori di assoluta rilevanza: Giorgio Agugiaro (Presidente Sezione Molini a frumento tenero Italmopa), Elisabetta Bernardi (Biologa, nutrizionista, divulgatrice scientifica), Giuseppe Ferrandi (Responsabile acquisti comparto pane e dolci Esselunga), Andrea Ghiselli (Dirigente di ricerca CREA – Alimenti e Nutrizione). LA SCELTA DEL PANE “La strutturale riduzione del consumo di pane sembra confermata anche per il 2019, seppur in misura più contenuta rispetto al passato” secondo Giorgio Agugiaro. Tra le varie tipologie di pane emerge, in particolare, un trend positivo per quelle ottenute da farine di frumento integrale o semi-integrale. Nella classifica per il consumo la farina bianca resiste (72%)e batte le farine integrali (39%), il pane di semole di grano duro (28%) e quello di farine multi-cereali (24%). Per quanto concerne l’evoluzione dei canali distributivi, si assiste, in

IL PANE E LA DIETA

risposta all’incremento del peso della GDO, a una diversificazione dell’offerta da parte dei panificatori che investono sempre più nell’immagine dei panifici che diventano luoghi di consumi, di incontro e convivialità. “Il consumatore è sempre più attento nelle scelte che opera in tema di alimentazione e oggi i requisiti del pane fresco non sono solo di natura organolettica, ma riconducono anche alla sostenibilità della produzione e alle garanzie di sicurezza della filiera produttiva” ha sottolineato Giuseppe Ferrandi. MENO CEREALI “Cereali e derivati hanno rappresentato una importantissima fonte di energia e di nutrienti nella dieta mediterranea, che traeva dai carboidrati ben più della metà delle

calorie necessarie al fabbisogno” ha ricordato Andrea Ghiselli. “Dagli anni ’50 del secolo scorso ad oggi il loro consumo è notevolmente diminuito per lasciare più spazio ad alimenti meno caratteristici delle abitudini alimentari mediterranee, con un crescente e corrispondente aumento di eccedenza ponderale, che ha messo le basi per una crescente moda “carbofobica”, che vede nei carboidrati i principali responsabili dell’aumento di peso, dell’insulino-resistenza e delle patologie collegate. Le Linee Guida per una sana alimentazione, invece, sulla base della dieta mediterranea, raccomandano un maggiore consumo di cereali, soprattutto integrali. Frutta, verdura, cereali integrali e legumi sono infatti i gruppi di alimenti, oltre all’acqua, sui quali puntare maggiormente per un’alimentazione migliore”.

PIZZA CON LIEVITO MADRE E FARINA MACINATA A PIETRA

DAL MARTEDÌ ALLA DOMENICA 17.30/21.00 CHIUSO IL LUNEDÌ STRADA GRAGNANA 17/D - PIACENZA TEL.0523 579440

Elisabetta Bernardi, da parte sua, ha evidenziato che “ogni giorno siamo bombardati da informazioni che riguardano i cibi o la dieta, ma spesso queste notizie sono false o non fondate scientificamente. Il pane è spesso oggetto di queste fake news, mentre per noi nutrizionisti il pane è alla base della nostra alimentazione e del modello alimentare mediterraneo. Bisogna imparare a guardare alle notizie con senso critico e controllare sempre le fonti. Il pane, bianco o integrale, è un alimento necessario in una dieta equilibrata dato il suo alto contenuto di carboidrati complessi, e l’energia che apportano che è simile per entrambi i tipi di pane. Non è un alimento particolare che ti fa guadagnare o perdere peso, ma l’assunzione di una dieta con un apporto calorico superiore alle esigenze individuali”. “Il mio sogno per il futuro del pane…?” conclude Elisabetta Bernardi “Un ritorno al passato con le tecnologie del presente. Delle panetterie di quartiere dove si possa scegliere le farine più gradite e avere il proprio pane personalizzato il giorno dopo. E con la possibilità di ritrovare i profumi dei forni di una volta, perché non si resiste se si sente il profumo del pane appena sfornato. Non si può non comprarlo…”. fonte:

Foodaffairs.it


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SPECIALE ECOLOGIA Come smaltire l’amianto L’amianto è un materiale di origine naturale con struttura fibrosa. La sua elevata resistenza lo ha reso un ottimo additivo per il cemento o per vernici. Per questo venne largamente impiegato in edilizia per realizzare grondaie, tubi, feltri per sottofinestre, ma anche tramezzi e piastrelle. Inoltre, le sue proprietà isolanti lo resero popolare come materiale per rivestire tetti e pareti. Il cemento-amianto, comunemente noto come Eternit, fu prodotto a partire dai primi anni del ‘900 e largamente utilizzato per coperture di edifici e capannoni, ma anche oggetti di uso quotidiano. Ben presto però, intorno gli anni ‘60, si iniziò a capire che la

polvere di amianto costituiva un danno per l’uomo in quanto poteva causare cancro o malattie respiratorie. Nonostante questo, la sua produzione continuò fino agli anni ‘80 e, solo nel 1992, questo materiale venne vietato in Italia e in Europa. Ancora oggi, però, ci sono diversi edifici con superfici in amianto. Fortunatamente, puoi trovare una ditta di smaltimento amianto, da Palermo a Milano, pronta ad aiutarti con il tuo progetto e mettere in sicurezza la tua casa. COME SI SMALTISCE L’AMIANTO La procedura di rimozione e smaltimento dell’amian-

Dagli imballaggi ai RAEE: viaggio nelle filiere del riciclo Continua a crescere il riciclo in Italia, tra modelli d’eccellenza e filiere zoppicanti. Dal 2006 al 2016 la produzione nazionale di rifiuti è riuscita a mantenersi quasi stabile passando da 155 a 164 Mt (un aumento del 6 per cento), alimentando nel contempo una buona gestione sul territorio. Al punto che, nello stesso decennio, le attività di riciclaggio sono passate da 76 Mt a 108 Mt (più 42 per cento) di rifiuti trattati. I numeri appartengono “L’Italia del Riciclo 2019”, la decima edizione del report realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e da FISE UNICIRCULAR (l’Unione Imprese Economia Circolare). Il documento, presentato stamane a Roma, offre un quadro esaustivo del settore. Da un lato ci sono le eccellenze nazionali come nel caso della raccolta degli oli minerali usati, ormai vicina al 100%, o dei tassi di riciclo imballaggi che fanno meritare al Belpaese un terzo posto su scala europea, dopo Germania e Spagna. Dall’altro ci sono le filiere più lente, quelle che si scontrano anche con difficoltà d’approccio culturale, come nel caso dei rifiuti apparecchiature elettriche ed

elettroniche (RAEE). Ma, nel complesso, il comparto del riciclo in Italia ottiene buoni voti, permettendoci oggi di recuperare ben 12 milioni di tonnellate di materie prime seconde l’anno. “Alla vigilia del recepimento di nuove direttive europee il sistema del riciclo in Italia è, in generale, già ben predisposto”, ha sottolineato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile. “Oggi occorre quindi intervenire con

precisione per mantenere le posizioni conquistate, superare le carenze che ancora permangono e compiere ulteriori progressi”. Come? Non puntando solo sull’incremento della quantità ma anche su quello della qualità della raccolta differenziata e adeguando l’impiantistica, ancora oggi non in grado di coprire tutto il territorio per alcuni settori. LE FILIERE DEL RICICLO IN ITALIA Sono i settori ad aver raggiunto buon risultati: gli imballaggi (carta, vetro, alluminio, legno, acciaio e plastica) oggi hanno un tasso di riciclo rispetto all’immesso al consumo del 67 per cento, perfettamente in linea con la media europea e in anticipo sull’obiettivo 2025. nel dettaglio, diamo una seconda vita all’81 per cento dei rifiuti in carta, al 76 per cento di quelli in vetro, al 45 per cento della plastica, al 63 per cento del legno e ben l’80 per cento dell’alluminio e al 79 per cento dei rifiuti in acciaio. fonte:

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to deve essere svolta unicamente da ditte specializzate. È loro compito infatti: verificare la presenza di amianto tramite un sopralluogo; preparare e inviare la documentazione per le autorizzazioni necessarie all’Asl, almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori; incapsulare il materiale coprendolo con prodotti penetranti o ricoprenti; bonificare le superfici circostanti, sulle quali il prodotto in amianto poggiava; rimuovere il prodotto; smaltire definitivamente il prodotto in discarica. Questi passaggi devono essere eseguiti nel massimo rispetto della sicurezza, dal momento che il materiale, se danneggiato o spostato, può rilasciare polveri.

Nel 2025 raccolta dei rifiuti anche nello spazio L’agenzia spaziale europea ha assegnato ad un consorzio di aziende, ClearSpace-1, la prima missione al mondo per recuperare i detriti in orbita. Il gruppo sarà guidato da uno spinoff del Politecnico di Losanna. Conto alla rovescia verso la prima missione di recupero dei rifiuti spaziali. L’European Space Agency (ESA) ha fatto sapere d’aver selezionato il consorzio che si occuperà della ClearSpace-1 Mission, “viaggio” di recupero di uno specifico oggetto: la parte superiore dell’adattatore VESPA, uno dei componenti del prezioso VEGA (il vettore europeo per il lancio in orbita satelliti da 300 kg fino a 2,5 tonnellate). A guidare i progetto sarà la svizzera ClearSpace, uno spin-off dell’Istituto di ricerca Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL), che entro marzo dovrà presentare la sua proposta finale. “Questo è il momento giusto per la missione”, afferma Luc Piguet, fondatore e CEO di ClearSpace. “Il problema dei rifiuti spaziali è più urgente che mai. Oggi abbiamo quasi 2.000 satelliti operativi nello spazio e più di 3.000 fuori uso. E nei prossimi anni il numero aumenterà di un ordine di grandezza”.

Principato Vincenzo Rimozione e smaltimento amianto Rifacimento coperture Lavori di lattoneria Preventivi gratuiti

viale Dei Rivi 13 - Gossolengo (PC) Tel. e Fax 0523.788817 - 335.7878909 - 338.8835299 vincenzo.principato@libero.it


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CITTÀ UTILE

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Informazioni utili per prepararsi alle elezioni

MOBILITÀ CASA-LAVORO PER PERSONE CON DISABILITÀ, APERTO IL BANDO Fino al 16 marzo 2020 sarà possibile presentare domanda di contributo a sostegno della mobilità verso e dal luogo di lavoro per lavoratori dipendenti e tirocinanti con disabilità con la necessità di trasporto personalizzato, per spese sostenute nel 2019. L’ammontare del contributo sarà quantificato in base alle risorse disponibili, in relazione alla distanza chilometrica complessivamente percorsa e al numero di domande ammissibili.

ORARIO PROLUNGATO ALLO SPORTELLO QUICK In vista delle elezioni di domenica 26 gennaio, lo sportello polifunzionale di viale Beverora rispetterà un orario prolungato al fine del solo rilascio delle tessere elettorali e dei documenti di identità solo per fini di voto. Venerdi 24 gennaio ore 13.30-18; sabato 25 gennaio ore 12.15 - 18; domenica 26 gennaio ore 7-23 Le donne in gravidanza e le persone con disabilità hanno la precedenza. email: quic@comune.piacenza.it TRASPORTO GRATUITO AI SEGGI PER GLI ELETTORI CON DISABILITÀ Sarà attivo il servizio gratuito di trasporto ai seggi, nel Comune di Piacenza, per gli elettori con disabilità. E’ necessaria la prenotazione, che può essere effettuata rivolgendosi all’Ufficio Elettorale di viale Beverora 57, dal lunedi al venerdi dalle ore 8 alle 17 e il sabato dalle 8 alle 13. Occorre far pervenire richiesta scritta in carta libera, corredata dalla copia del certificato di invalidità o dal certificato del medico curante, che attesti l’impossibilità di fruire dei mezzi pubblici, con una copia del documento di identità in corso di validità. Per ulteriori informazioni è possibile contattare lo 0523-492369 o lo 0523-492552 negli orari indicati, scrivendo in alternativa a u.elettorale@comune.piacenza.it . Il trasporto avverrà con minibus appositamente attrezzato, munito di pedana con elevatore. ASSISTENZA AL VOTO DEGLI ELETTORI FISICAMENTE IMPEDITI, DOVE RICHIEDERE LE CERTIFICAZIONI NECESSARIE Piacenza: ambulatorio patenti e certificazioni, piazzale Milano 2, 3° piano, blocco C, stanza 3.15 con accesso diretto il giorno sabato 25 gennaio 2020 dalle ore 9.00 alle ore 11.30 (per eventuali informazioni tel. 0523 302023 oppure 0523 317575 – dal lunedì al venerdì).

BONUS ENERGIA, PROROGATE LE SCADENZE PER LE DOMANDE DI RINNOVO A seguito della modifica del periodo di validità della DSU, sono stati prorogati i termini di presentazione delle domande di rinnovo dei bonus energia (luce, gas e acqua) in scadenza. PROROGATA L’ESENZIONE PER I FARMACI DI FASCIA C Anche per il 2020, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di prorogare l’esenzione per l’acquisto dei farmaci di fascia C. Le attestazioni rilasciate nel 2019 saranno utilizzabili fino al 29 febbraio. Da gennaio, per ottenere la nuova attestazione, occorre l’Isee 2020. PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE, DA GENNAIO È NECESSARIO IL MODELLO ISEE 2020 La validità del modello Isee 2019 è scaduta il 31 dicembre. Da gennaio, per ottenere qualsiasi prestazione sociale agevolata, è necessario presentare il modello Isee 2020. VOTO ASSISTITO, DEFINITE LE MODALITÀ PER IL RILASCIO DELLE CERTIFICAZIONI Sabato 25 gennaio, presso l’Ausl di Piazzale Milano, sarà attivo il servizio di rilascio delle certificazioni per l’assistenza al voto degli elettori fisicamente impediti, in occasione delle prossime Elezioni Regionali. Per eventuali informazioni tel. 0523 302023 oppure 0523 317575, dal lunedl al venerdì. BONUS SOCIALI ACQUA, LUCE E GAS: AGGIORNAMENTO DELLA SOGLIA ISEE PER L’ACCESSO E DEI VALORI Dal 1 gennaio 2020 il valore della soglia dell’ISEE, per poter ottenere il Bonus sociale di sconto da applicare sulle bollette di acqua, luce e gas, passa da 8.107,50 a 8.265,00 euro. Cambiano, inoltre, i valori dei bonus riconosciuti. ANDIAMO IN GITA A PIACENZA: INIZIATIVE DI GENNAIO Nelle mattinate di martedì 28 e venerdì 31 gennaio viene organizzato il percorso “Tesori di carta: alla scoperta della storia

Fiorenzuola: ambulatorio ex Avis in via Roma, di fronte all’ospedale con accesso diretto il giorno venerdì 24 gennaio 2020 dalle ore 9.30 alle ore 11.30 (per eventuali informazioni tel. 0523 989723). Castel San Giovanni: palazzina Direzione sanitaria, viale II Giugno, blocco E, ingresso 8, piano terra con accesso diretto il giorno giovedì 23 gennaio 2020 dalle ore 9.30 alle ore 11.00 (per eventuali informazioni tel. 0523 880128). Per coloro che fossero ricoverati nell’ospedale di Piacenza o nella struttura protetta Vittorio Emanuele è previsto che un medico addetto alle certificazioni medico-legali si rechi in queste strutture nella settimana antecedente alla data del 26 gennaio 2020.

del libro” al Collegio Alberoni. Costo del percorso 5€. Prenotazioni da martedì 7 gennaio. Per informazioni è possibile contattare in orario mattutino l’ufficio Attività socio-ricreative di via Taverna 39 (tel. 0523 492724). CINEMA D’ARGENTO: NUOVE PROIEZIONI DA GENNAIO Fino a al 25 marzo, ogni mercoledì alle ore 15 tornano le proiezioni del Cinema d’argento. L’iniziativa, riservata ai pensionati residenti a Piacenza, viene organizzata presso la Multisala Politeama. Il calendario delle proiezioni è disponibile sul sito internet comunale www.comune.piacenza.it . ATTIVITÀ MOTORIA PER LA TERZA ETÀ, DA GENNAIO RIPARTE L’INIZIATIVA Al termine del mese di gennaio, ripartiranno i corsi di ginnastica per la Terza Età. L’iniziativa durerà fino a maggio 2020. Per informazioni è possibile contattare in orario mattutino l’ufficio Attività socio-ricreative di via Taverna 39 (tel. 0523 492724). ALBO DEI CITTADINI ATTIVI VOLONTARI, DOMANDE FINO AL 15 FEBBRAIO Entro il 15 febbraio devono essere presentate le domande per l’aggiornamento 2020 e quelle per il rinnovo da parte di chi era già iscritto. Possono fare domanda i cittadini di Piacenza, le associazioni iscritte all’Albo, associazioni di categorie, scuole, cooperative. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi a: partecipazione@comune.piacenza.it NOTIZIE DEL CENTRO PER LE FAMIGLIE SPAZIO GENITORI BAMBINI 3- 6 ANNI Uno spazio gratuito che accoglie bambini e bambine dai 3 ai 6 anni accompagnati dai loro genitori o da un adulto di riferimento, per vivere esperienze di incontro e divertimento con il supporto di personale qualificato. Sede Centro per le Famiglie Galleria del Sole: Aperto ogni martedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30; ogni sabato dalle 10 alle 12; domenica 12 gennaio e domenica 26 gennaio, dalle 16.30 alle 19.30; Sede Centro per le Famiglie La Primogenita: Aperto ogni mercoledì dalle 16.30 alle 18.30. INCONTRO INFORMATIVO DI PRESENTAZIONE SUI CORSI PREPARTO Venerdì 24 gennaio alle 9.00 si terrà la presentazione dei corsi pre-nascita per mamme che partoriranno nel mese di aprile 2020, a cura delle ostetriche dell’Ausl e del Centro per le Famiglie del Comune di Piacenza. L’incontro è ad accesso libero e si svolgerà alla Galleria del Sole n.55 – Centro Civico Farnesiana. GINNASTICA COL PASSEGGINO Programma di allenamento per neo-mamme. Ogni lunedì e ogni venerdì, al Centro per le Famiglie Galleria del Sole, in due fasce orarie: alle 9.45 o alle 11.00. Le iscrizioni sono sempre aperte. Per informazioni: 349.5803862 (Betta) GINNASTICA IN GRAVIDANZA Programma di allenamento per le mamme in attesa, fruibile dal quarto mese di gravidanza in poi. Ogni lunedì alle 12.15, al Centro per le Famiglie Galleria del Sole. Le iscrizioni sono sempre aperte. Per informazioni: 349.5803862 (Betta) GRUPPI DI PAROLA Sono aperte le iscrizioni ai Gruppi di Parola per bambini con genitori separati (attività gratuita). Il prossimo gruppo si attiverà con un numero minimo di iscritti.

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