Corriere dell'Isola n. 1 2017

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POLITICA

PRIMO SPORT PIANO •

ELEZIONI COMUNALI 2017 SCONTRO FERRANDINO TRANI AD ISCHIA Sara Mattera a pag. 5

TRADIZIONI LA CORSA DELL’ANGELO E LA SUA STORIA Camilo Bermudez a pag. 13 Anno XXI - n. 1 • Aprile 2017

periodico GRATUITO delle isole di Ischia e Procida • www.corrieredellisola.com

LA PASQUA APRE LE PORTE ALL’ESTATE 2017 AD ISCHIA


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• EDITORIALE

APRILE 2017

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L'EDITORIALE DI ANNIRIA PUNZO

QUANDO VA DI MODA LA TRADIZIONE

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n un’epoca dove a contare sembra sempre più l’individualismo, pare quasi stupefacente come l’associazionismo e il fare “rete” attraverso il mondo social dei cittadini isolani, siano in grado di fare la differenza nel nostro quotidiano. L’Isola d’Ischia sembra così vorticosamente coinvolta da tutta una serie di cambiamenti generazionali e strutturali, dove il giro di boa prende paradossalmente

forma proprio attorno al ritorno alle “origini”, alle tradizioni. Me ne rendo conto osservando i tantissimi eventi nei borghi dell’Isola, innovativi per certi aspetti, per altri imitatori di un passato non nostro, e ne sento il peso anche nelle promesse, nelle intenzioni dei primi cittadini e di chi si appresta a diventarlo nei prossimi mesi. Un passaggio che era già nell’aria la scorsa stagione turistica, dove fu annunciata

una prima blanda lotta al low cost con una buona risposta degli operatori del settore, ma che oggi sembra partire proprio dai cittadini e dalla voglia di ritrovare qualcosa che forse è già nel nostro bagaglio culturale. Ottime iniziative per una nuova stagione del turismo isolano, sia chiaro. Ma attenzione a non esagerare!

PILLOLE PER SORRIDERE 1) Pane e Pomodoro è un must, ma non a marzo. 2) Non appendere quelle cipolle di plastica, ti prego. 3) Non chiedetemi di andar per sentieri tutto il giorno. Il pomeriggio devo dormire. 4) Ho chiesto a mia mamma a Forio di prestarmi il panaro, ma lei è gelosa e non me lo ha voluto dare.

BREVI ISCHIA, GLI ORARI DI CHIUSURA DELLE ZTL

APERTURA Cari lettori, siamo giunti ad aprile ed il Corriere dell’Isola, nella sua forma mensile si appresta a tornare nelle vostre case e nei punti distribuzione gratuiti dell’Isola d’Ischia. In questo numero affronteremo le prossime elezioni del Comune d’Ischia, vi racconteremo gli eventi più importanti del territorio, dalla Corsa dell’Angelo, passando per la Via Crucis foriana e terminando con i tanti piccoli eventi isolani, e ancora affronteremo temi delicati come quello della sanità ed attuali come le nuove strisce blu, disseminate qui e lì per il territorio. Buona Pasqua dalla redazione del Corriere dell’Isola.

Ad Ischia scatta da oggi la disciplina di accesso alle zone a traffico limitato: sulla via Porto – Riva Destra, il divieto di transito scatta dalle 8 alle 4 del mattino; su via Roma e Corso Vittoria Colonna (e relative traverse), il divieto va dalle 10.30 alle 13 e dalle 17 alle 6; ad Ischia Ponte, il divieto di transito va dalle 10.30 alle 13 e dalle 17 alle 21.

Scrivete a redazione@corrieredellisola.com

CORRIERE DELL’ISOLA è un settimanle distribuito gratuitamente ogni giovedì ad Ischia e Procida. www.corrieredellisola.com Registrazione al tribunale di Napoli n. 4816 del 20/11/1996

SOCIETA’ EDITRICE Nuvola Grafica Via M. Schioppa 78 - Forio (NA) PROGETTO GRAFICO, IMPAGINAZIONE E STAMPA Nuvola Grafica www.nuvolagrafica.it

FORIO, CONVOCATO IL CONSIGLIO COMUNALE PER GIOVEDI 13 APRILE

ISCHIA: RESTAURATORI AMERICANI ALLA TORRE DI GUEVARA

Forio, il presidente Michele Regine ha convocato il consiglio comunale per giovedi 13 aprile alle ore 9. Ben 86 i punti all’ordine del giorno, molti dei quali presentati dai consiglieri di opposizione. L’elenco si apre con l’approvazione del bilancio di previsione 2017 e di quello pluriennale 2017/2019; seguono l’approvazione del regolamento di contabilità armonizzata e quello per l’occupazione del suolo pubblico. Ci sono poi diversi riconoscimenti di debiti fuori bilancio, derivanti da sentenze del tribunale o del giudice di pace. Quindi, gli argomenti proposti dalle opposizioni.

Nei giorni dal 6 all’8 aprile una folta equipe di restauratori dell’Università del Delaware e della S. O. Benincasa di Napoli –rispettivamente guidati dal Prof. Richard Craig Wolbers e dalla Prof.ssa Monica Martelli Castaldi- ha partecipato ad una tre giorni di lavoro nella torre Guevara di Ischia con lo scopo di effettuare una indagine propedeutica alla pulitura delle decorazioni murali ivi presenti. L’intervento –autorizzato dalla Soprintendenza e coordinato con il Prof. Danzl dell’Università di Dresda che da anni cura i restauri nella torre- ha visto così anche un’Università Americana, ed un esperto di grande prestigio internazionale

DIRETTORE RESPONSABILE Diego Mattera d.mattera@corrieredellisola.com Coordinatore: Annamaria Punzo redazione@corrieredellisola.com

Collaborano con la redazione: Graziano Petrucci, Cristian Messina, Rossella Cavallo, Sara Mattera, Henri Camillo Bermudez, Francesco Esposito, Francesco Imparato, Pancrazio Arcamone, Cristina Migliaccio Illustrazioni: Lisa E. Mocciaro Foto: Franco Trani, Francesco Di Noto Morgera

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come il Prof. Wolbers, impegnarsi a studiare le peculiari caratteristiche delle decorazioni “perdute” della nostra torre. La storia dell’edificio e delle scoperte avutesi negli ultimi anni è stata presentata –in ingleseda Rosario de Laurentiis, che ha anche ricordato agli interessati ascoltatori -provenienti da vari Paesi del mondo- la millenaria importanza dell’isola. Il Circolo Sadoul proseguirà ancora –con altre iniziative- nella sua opera di valorizzazione del più importante monumento. CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ Nuvola Grafica Via Mons. Schioppa 78 • 80075 Forio (NA) Tel. +39 3470718739 corrieredellisola@nuvolagrafica.it commerciale@corrieredellisola.com


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APRILE 2017

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Amministrative 2017

ISCHIA E BARANO ALLE URNE • di Sara Mattera

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SCHIA - Ci siamo. Tra poco più di due mesi i cittadini di Ischia e Barano saranno chiamati alle urne per scegliere chi guiderà i due Comuni nei prossimi cinque anni. Una tornata elettorale questa, che si preannuncia già rovente, ricca di colpi di scena e, in alcuni casi, con candidati inaspettati. ISCHIA: in quattro in corsa per poltrona da sindaco Quattro sono i nomi noti dei candidati che si sfideranno in questa tornata elettorale per la carica di sincado e che preannunciano un’accesa sfida. Gianluca Trani: Si vociferava già da un po’ di tempo che l’attuale presidente del Consiglio Comunale di Ischia ambisse alla carica di primo cittadino del suddetto Comune. Lo si era già capito dalla newsletter da lui inaugurata lo scorso Gennaio e che lasciava intuire l’inizio di una campagna elettorale 2.0. La conferma ufficiale della sua candidatura a sindaco di Ischia è arrivata, però, solo qualche giorno fa. Appoggiato da una coalizione forte, per lo più di centrodestra, Gianluca Trani, vede tra i suoi sostenitori gli attuali Consiglieri dell’opposizione di Ischia- Ciro Cenatiempo e Carmine Bernardo - Isidoro di Meglio, ex assessore alla cultura del Comune di Ischia, Luigi Mattera ex consigliere della maggioranza, guidata dal sindaco Giosi Ferradino, l’attuale Consigliere della minoranza della Regione Campania di Forza Italia, l’avvocato Maria Grazia Di Scala e, udite udite, anche il senatore Domenico De Siano. Gianluca sembra

aver unito sotto un’unica bandiera ex sostenitori del sindaco Giosi Ferrandino e gli attuali consigliere della minoranza. E lo slogan,per la sua compagna elettorale -“Riaccendiamo Ischia”- già fa intuire quali saranno gli obiettivi dell’attuale presidente del Consiglio comunale di Ischia: rilanciare il Comune dopo i lunghi anni di amministrazione da parte di Giosi Ferrandino, puntando anche ad una spinta più green con una maggiore attenzione all’ambiente. Enzo Ferrandino: Se si era già intuita da tempo la volontà di Gianluca Trani di candidarsi alle elezioni amministrative del prossimo 11 Giugno, neanche la candidatura di Enzo Ferrandino a primo cittadino di Ischia arriva inaspettata. L’attuale vicesindaco del Comune di Ischia ha lanciato in questi giorni, con la sua “Bella Ischia”, la propria campagna elettorale, appoggiato dai rappresentanti e sostenitori della coalizione denominata “Orizzonte Comune” di cui fanno parte i seguenti movimenti politici: Lista Mo-

vimento Cristiano-Lavoratori per Ischia; Lista Solidali per Ischia; Lista Ischia Democratica-Enzo sindaco; Lista Il Girasole; Lista Ischia prima di tutto-Enzo sindaco; Lista Noi per Ischia; lista Ischia sostenibile; Lista Con Enzo Sindaco. A sostegno di Ferradino, quindi, ben otto liste che vedono al loro interno la presenza di gran parte dell’attuale maggioranza della compagine amministrativa del Comune di Ischia. Gennaro Savio. Arriva, invece, quasi inaspettata la candidatura di Gennaro Savio, giornalista e figlio del segretario generale del partito Comunista-Italiano. Marxista Leninista di Ischia nonché consigliere dell’opposizione del Comune di Forio, Domenico Savio. Da anni attivo sul territorio isolano in prima fila per rivendicare i diritti dei propri concittadini e fautore di diverse battaglie politiche e sociali, la candidatura di Savio a primo cittadino del Comune di Ischia è arrivata lo scorso Febbraio, appoggiato proprio dal partito PCIML. Ancora non è stato ben definito

TRAGEDIA A BUONOPANE, 45ENNE SI SUICIDA IMPICCANDOSI

MONTERONE INVASA DAI RATTI, LA DENUNCIA DEL COMITATO

FEMMINICIDIO, IL GIUDICE CAPUANO: IMPORTANTE RUOLO SCUOLA E FAMIGLIA

Una tragedia si è verificata lo scorso 6 aprile a Barano. Un uomo di 45 anni, Ciro Salvatore Di Meglio, si è tolto la vita. Il suo corpo è stato trovato senza vita, ha deciso di farla finita impiccandosi in uno spazio verde antistante la sua abitazione a Barano. Sul posto i sanitari del 118 che non hanno potuto fare altro che constatare l’avvenuto decesso. Presenti anche le forze dell’ordine, nello specifico i carabinieri della Stazione di Barano, dell’accaduto è stato avvertito il sostituto procuratore di turno che ha disposto l’esame autoptico.

«Nei giorni scorsi nel Rione Umberto I, e via Monticchio si sono visti diversi ratti, si chiede interventi di derattizzazione con disinfestazione dei summenzionati luoghi». E’ con un post breve e conciso che il comitato Monterone Viva, postando anche foto decisamente esplicative denuncia la preoccupante presenza di topacci nel quartiere foriano. Chiedendo all’amministrazione comunale di attivarsi perché le autorità competenti provvedano.

Il giudice della sezione distaccata di Tribunale di Ischia Alberto Capuano, era uno dei relatori più attesi al convegno sul femminicidio si genere svoltosi all’Hotel Delfini ed organizzato dall’Assoforense Isola d’Ischia. Il magistrato ha ricordato che «La procedibilità dovrebbe essere prevista d’ufficio. A Napoli la polizia effettua interventi a sorpresa presso la famiglia dove la donna subisce violenze dal compagno, senza denunce, proprio per far sentire la costante e rassicurante presenza delle forze dell’ordine e indurre la donna a denunciare».

il programma politico di Savio, ma al momento sembra che la sua candidatura abbia acquisito numerosi consensi da parte della cittadinanza. Luciano Venia: L’avvocato Venia ha reso nota la propria candidatura da diversi mesi, soprattutto attraverso i suoi canali social. Venia, già ex vicesindaco di Ischia durante l’amministrazione di Gianni Buono e in corsa nelle elezioni Rgionali del 2015, come Consigliere della Regione Campania con la lista Fratelli D’ Italia, è il quarto candidato sindaco per la prossima tornata elettorale con il suo programma “ Isola Futura”. BARANO. Due, per ora, gli aspiranti sindaci Se per Ischia sembra esserci già uno schieramento ben definito, per Barano la situazione, allo stato attuale, sembra essere ancora incerta. Al momento due pare siano i candidati che si sfideranno in questa tornata elettorale. Dionigi Gaudioso: l’attuale vicesindaco del Comune di Barano è in corsa per la

poltrona da sindaco del Comune collinare, appoggiato, almeno così si vocifera, oltre che dal sindaco Paolino Buono che potrebbe ricoprire nei prossimi cinque anni il ruolo da consigliere, anche Filippo di Costanzo, gia promotore nella precedente tornata elettorale della lista “Liberi Per Barano” e il dottor Pietro Buono, attuale responsabile della UOD “ Attività consultoriale e Materno Infantile”, presso la direzione generale per la tutale della salute e il coordinamento del sistema sanitario Regionale. Clotilde Di Meglio:Anche una donna in corsa per la carica di sindaco del Comune di Barano. L’avvocato Clotilde di Meglio, infatti,sarà, a quanto pare, la seconda candidata per le elezioni amministrative del Comune collinare. Il nome della sua lista e dei suoi sostenitori non sono ancora ben chiari, ma tra di essi pare ci sia anche l’avvocato Maria Grazia Di Scala.

BREVI

Capuano ha poi voluto sottolineare l’importante ruolo della scuola e della famiglia: «La formazione delle anime avviene nelle famiglie, ma i social e le tecnologie spesso impediscono una corretta comprensione del rispetto reciproco: il violento è un uomo debole e insicuro, incapace di esprimere i sentimenti in maniera sana, forse perché a sua volta è stato vittima di violenza: ecco la necessità della famiglia».

BASKET, SERIE D CESTISTICA, IL SOGNO E’ REALTA’: GIALLOBLU AI PLAYOFF! NULLA E’ IMPOSSIBILE… Dopo sette anni la Cestistica Ischia ritorna a qualificarsi per i play-off di serie D. E’ una vera e propria impresa quella di coach Claudio De Feo e dei suoi ragazzi. L’obiettivo della società del patron Lello Pilato era infatti quello di salvarsi. I gialloblu lo hanno fatto e, nonostante il pessimo inizio di stagione, si sono ritrovati tra le prime otto del girone B. Ad una giornata dalla fine, la Cestistica ha matematicamente conquistato il settimo posto battendo domenica pomeriggio l’Athletic System San Giorgio.


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APRILE 2017

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ISCHIA APRE I BATTENTI ALL’ESTATE 2017 IL CALENDARIO LETTERARIO ISCHITANO Da Boccaccio a Erri de Luca, per arrivare agli autori made in Ischia che rendono l’isola un piccolo tesoro letterario. • di Cristina Migliaccio

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In seguito alla ricca affluenza dello scorso anno, l’isola è pronta ad affrontare una nuova invasione turistica, facendosi forza delle proprie punte di diamante e dei talloni d’Achille. • di Cristina Migliaccio

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SCHIA - Dopo l’ascesa dello scorso anno, che ha raggiunto settantamila presenze in più rispetto al 2015, l’isola verde riapre i battenti a un turismo che alterna visite storiche al relax balneare. Ischia, quell’isola invidiata da tutti i poli d’Italia (se non d’Europa), dal mese d’Aprile colora le strade di fiori e popola le spiagge di primi temerari. L’isola è pronta per far fronte a una nuova stagione lavorativa, tra attrazioni balneari sempre più gremite e servizi pubblici che, si spera, siano maggiormente adatti al flusso visitatore. Cucine stellate, festival cinematografici, gallerie artistiche, eventi sportivi ed escursioni nel verde: queste sono soltanto alcune delle punte di diamante messe a disposizione dal nostro territorio, che ogni anno accoglie nuova clientela e, in casi fortunati, riesce persino a dare il bentornato. Casi fortunati perché, nonostante la bellezza indiscussa e il valore unico di beni storici, Ischia viene spesso sfigurata dall’inadeguatezza dei servizi pubblici, che rappresentano

una delle pochissime realtà messe a disposizione del turista per gli spostamenti sul territorio. La stessa EAV lo scorso Dicembre ha avviato dei cambiamenti volti a intensificare il proprio lavoro durante la prossima stagione estiva, poiché reduce da anni di servizi discutibili e facili critiche. Candidato alle elezioni del comune di Ischia è Gianluca Trani che, per la sua campagna, adotta lo slogan ottimistico: «Riaccendiamo Ischia», difendendo quel verde delle pinete che di verde non hanno quasi più nulla, parlando di quanto la cultura in realtà sia politica e di come la qualità dell’informazione sia indispensabile. A Ischia, aprire i battenti all’estate significa tornare a lavoro: che sia un artigiano, un cameriere o un fotografo, l’estate offre un’opportunità di riscatto in egual misura, ma spesso sfugge il concetto che sia il turista il vero lavoro. Farlo innamorare dell’isola, preservando i pregi e schiacciando i difetti, dovrebbe essere il primo vero incarico della stagione, per far sì che, chiunque guardi questo piccolo spazio verde in mezzo al mare possa pensare davvero a Ischia come Totò: “Paraviso ‘e giuventù. Ischia, chistu mare è sempre blu! Sti bellizze songhe ‘o vero! Chesto ‘o dice ‘o forestiero, ca scurdà nun te pò cchiù”. Per rendere una vacanza memorabile, infondo, basta poco.

SCHIA - «E mentre il “Principessa” rallentava nella minuscola insenatura di Porto d’Ischia, la vista dei colori pallidi, da gelato, che si sfaldavano sulle case del porto, parve familiare e benefica come il battito del proprio cuore». Era il 1949 quando Truman Capote s’innamorò d’Ischia, ma non fu né il primo né l’ultimo letterato che seppe cogliere la bellezza intrinseca della nostra terra e concederle il privilegio della vita eterna su carta. Tanti sono stati gli scrittori di passaggio che non hanno potuto evitare alla penna d’immortalare l’emozione, così come in tanti sono gli scrittori del made in Ischia che concretizzano questo rapporto viscerale con il mondo letterario grazie al loro talento. Nonostante sia iniziato un nuovo anno, ho trovato interessante schematizzare in un calendario, in base alle date di nascita, gli autori che hanno riempito i nostri scaffali e che hanno reso la nostra storia letteraria così ricca. Gennaio vede come protagonisti un autore emergente di adozione isolana, quale Romolo Bianco, che approda nel mondo editoriale con il suo primo romanzo “Iodipiù”, e uno che ha scritto il suo primo romanzo nel 1998 e soltanto di recente ne ha potuto vedere una trasposizione cinematografica: Giuseppe Ferrandino con “Pericle il nero”. «Signore, Signori, e il Terzo Sesso, imitatemi / Sollevate i bicchieri, bevete alla nostra Ostessa, gridando: / “Viva Maria”» scrisse Wystan Hugh Auden (1907), dedicando la poesia “Il bar internazionale” a Maria Senese, proprietaria dell’omonimo bar foriano che era solito pullulare d’artisti. Marzo è il mese dei gialli con Maurizio De Giovanni (1958), che porta il suo commissario sulla nostra isola con il romanzo “In fondo al cuore: Inferno per il commissario Ricciardi”, descrivendo la bellezza dei passaggi e delle usanze cittadine della nostra terra. Ma Marzo è anche il mese di Henrik Ibsen (1828), che scrisse in gran parte a Ischia il suo

“Peer Gynt”; è il mese del filosofo George Berkeley (1685) che sperimentò le nostre acque termali e ne fece un resoconto dettagliato nei suoi scritti; ed è il mese di Pier Paolo Pasolini (1922), che soggiornando nell’Hotel Savoia di Casamicciola Terme elabora la sua testimonianza in un reportage intitolato “La lunga strada di sabbia”: «Il senso di pace, di avventura che mi dà l’essere in questo albergo nell’interno di Ischia, è una di quelle cose che ormai la vita dà così raramente. È un posto dove mi pare di essere sempre stato». Aprile sboccia con l’amore viscerale di Bruno Mancini, nato napoletano ma completamente ischitano, che fa dell’isola la sua fonte primaria d’ispirazione: «I libri sono cultura, serenità, malizia» ha spiegato sul suo sito web. Aprile è il mese delle poesie d’amore con Vittoria Colonna (1490) che portò il Rinascimento al Castello Aragonese dove elaborò “Le Rime”; ed è il mese di Hans Christian Andersen (1805), il celebre scrittore di fiabe che s’imbatté nelle bellezze della nostra terra durante la sua esplorazione dell’Italia e ne parlò in “La fiaba della mia vita”. Maggio porta i versi del poeta russo Iosif Brodskij (1940) che in “Ischia v Oktyabre” scrive: «All’isola come variante del fato, /impensabile come bilancio del cammino, /si addice soltanto lo scirocco»; e porta le parole di Erri De Luca, che scrisse nel 1989 il suo primo romanzo “Non ora, non qui”, ed è cresciuto per queste strade: «Ischia rappresenta tutti i centimetri che possiedo. Qui, durante i tre mesi estivi, crescevo. Accumulavo centimetri e ve ne era traccia sul muro, segnando le tacche all’altezza del mio cranio». Ma Maggio è aria di nuovo, con la penna di Sergio Schiazzano che nel 2014 ha presentato il suo primo romanzo “Melchi. Vi racconto una storia”. Giugno è il mese della prima testimonianza medievale. «Ischia è una isola assai vicina di Napoli, nella quale fu già tra l’altre una giovinetta bella e lieta molto, il cui nome fu Restituta, e figliuola d’un gentil uom dell’isola, che Marin Bolgaro avea nome, la quale un giovanetto, che d’una isoletta ad Ischia vicina, chiamata Procida, era, e nominato Gianni, amava sopra la vita sua, ed ella lui», così iniziava la novella che Giovanni Boccaccio (1313) riservò alla nostra isola nel

“Decameron”. Ma Giugno è anche un mese di penne attuali, come Tommaso Ariemma, professore di filosofia anticonvenzionale adottato dalla nostra isola e autore di volumi come “Niente resterà intatto” e il più recente “Al mondo ci sono solo isole”; così come Anna Lamonaca, giornalista ischitana nonché autrice dei volumi “Spazi di Confine” e “Dipinti d’anima”. Luglio arriva con una ventata d’aria isolana grazie a Caterina Impagliazzo che nel 2013 pubblica il suo primo romanzo “Alterego” con la casa editrice Graus, e Giuseppe Castiglione, poeta foriano che lo scorso anno ha pubblicato la sua quarta opera letteraria intitolata “Petali”. Agosto è un mese carico di esponenti odierni, sia d’origine che d’adozione: Andrej Longo, che tra i numerosi successi pubblica nel 2016 l’ultimo romanzo “L’altra madre”; Gianluca Caporaso, che in “Appunti di Geofantastica” ha dedicato un racconto a Ischia con il supporto illustrativo di Sergio Olivotti; e infine Andrea Esposito, che debutta nel 2011 con il suo primo noir “Il Paese Nasconde” e nel 2016 ne pubblica altri due, “Ischia Carbone” e “Graticola”. Settembre è il mese delle grandi firme passate, tra le testimonianze di Truman Capote (1924), che scrisse qui “Summer Crossing”, e Giovanni Verga (1840) il quale dedicò una Novella all’isola in occasione del terremoto di Casamicciola Terme. «Quando giunse la notizia del disastro che aveva colpito Ischia mi parve di rivedere l’isoletta, quale mi era sfilata dinanzi agli occhi attraverso gli alberi del battello a vapore, in una bella sera d’autunno». Una stagione, quella autunnale, che a Ottobre si respira a pieni polmoni. E quale occasione migliore per leggere un buon giallo? Autori del genere che hanno stabilito un forte legame con la nostra isola sono Michela Gecele, autrice di “Morte di cioccolato”, che lo scorso anno ha presentato l’edizione zero di “Gialli a Ischia” e che tornerà con tanti progetti da sviluppare; e Gianni Mura, giornalista adottato dall’isola verde che ritorna con il commissario Magrite in un secondo romanzo intitolato proprio “Ischia”. Professionista del cinema e teatro, Eduardo Cocciardo è anche scrittore di romanzi come “Alice fuori dal paese”

e di ultima pubblicazione “Gli alfabeti della morte”. «Nel mezzo del mare di Napoli, non lontano da Capo Miseno [...] si staglia un’isola di due o tre leghe di circonferenza coronata da una montagna a picco. [...] Sui fianchi ondulanti di questa montagna sono sparse le più incantevoli casette, circondate da vigne, orti e boschetti. Ne ho affittata una e ci abito da un mese. Là passo il mio tempo a sognare, nei campi o in riva al mare, con Marianna. Rientriamo la sera, ceniamo, dormiamo. Ci perdiamo nei boschi, cadiamo nei fossi. Scende la notte e ritorniamo stanchi morti, incantati dalle scoperte veramente meravigliose. Ho il più bel rifugio del paese» scriveva nel 1820 il poeta francese Alphonse De Lamartine. Autori ischitani contemporanei riempiono Novembre: Giovanni Angelo Conte, autore di “Il Principe di Cavascura” definita da egli stesso «una storia a “pane e pomodoro, alici fritte e fiori di zucca”», e Gilda Cortese, che debutta nel 2011 con il romanzo “La mia vendetta è l’amore”; mentre letterati dei secoli precedenti tempestano Dicembre con le loro testimonianze: è il caso del poeta Alfred de Musset (1810), che scrisse: «Povera Ischia! C’è chi ha sol visto/le tue fanciulle piedi nudi/ nella polvere/le vestono a festa a caro prezzo./Ma il sole tuo puro brilla ancora/sulla miseria loro», Norman Douglas (1868) che nel 1931 scrisse il quaderno di viaggio “Summer Islands: Ischia and Ponza”, e infine Bruno Barilli (1880) che pubblica “Lo stivale” ripercorrendo le tappe salienti del suo viaggio. Ischia cela un piccolo bagaglio di cultura che molte volte passa inosservato ed è ironico pensare che scrittori del calibro di Pasolini siano dovuti venire qui per metterlo su carta quando noi ci abitiamo e possiamo guardarla ogni giorno da qualunque angolazione senza forse apprezzarla per ciò che è. Ischia sarà anche una briciola nel mare, ma come cantava Antonio De Curtis in arte Totò: «Ischia, paraviso ‘e giuventù/Ischia, chistu mare è sempre blu!/Chistu cielo ch’è n’incanto,/ chistu golfo ch’è nu vanto/chesto ‘o tiene sulo tu!/Sti bellizze songhe ‘o vero!/Chesto ‘o dice ‘o forestiero,/ ca scurdà nun te pò cchiù». (Un ringraziamento speciale alle libraie Barbara Pierini e Antonietta Manzi)


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IschiAmbiente, 2016 ok con meno tasse

“PIÙ EFFICIENTI SENZA GRAVARE SUI CITTADINI” «Si conclude un anno positivo per IschiAmbiente e, in generale, per la raccolta differenziata a Ischia, che ha raggiunto il 54%. Ma la scommessa vinta è soprattutto quella di avxx

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• ISOLA

APRILE 2017

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Diversi i punti di raccolta per il territorio

ISCHIA ZONA DISAGIATA: BOOM DI FIRME PER LA PETIZIONE DEL C.U.D.A.S. D’ISCHIA ISCHIA: PRESIDIO DI PROTESTA

CONTRO LE STRISCE BLU Durante il presidio una delegazione di cittadini chiederà di essere ricevuta dal sindaco Ferrandino per rappresentargli le ragioni dell’iniziativa • di Gennaro Savio

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SCHIA - Il Comitato Unitario Per il Diritto Alla Salute d’Ischia ha raccolto nelle ultime tre settimane cinquemila firme per richiedere che l’Isola sia riconosciuta come zona disagiata. Una corsa contro il tempo quella del comitato, che sta cercando in ogni modo di agevolare un iter necessario per la nostra isola, che proprio nel periodo estivo tocca le duecentomila presenze, rappresentando di fatto una pericolosa congestione in caso di emergenza sanitaria. Appartenente infatti al più vasto complesso dell’Asl di Napoli 2 Nord, Ischia rischia così di non poter rispondere prontamente alle necessità non solo dei tanti ospiti estivi, ma soprattutto degli isolani, che vedono una costante carenza di servizi essenziali. Di seguito il testo completo della petizione “I problemi della sanità dell’isola d’Ischia sono certamente figli dei problemi della sanità nazionale e regionale. Ma la situazione dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno è ancora più difficile degli altri ospedali campani, a causa delle implicazioni dell’insularità. Si pensi che le ultime assunzioni di personale di ruolo medico risalgono al 1991! La carenza di personale paramedico, socio-sanitario ed amministrativo è ancora più seria e sta mettendo a serio rischio i livelli di assistenza essenziali da garantire alla popolazione e ai turisti. Le progressive trasformazioni delle Asl hanno portato Ischia ad essere inserita in una mega ASL, la Napoli 2 Nord, in cui l’isola, sebbene durante la stagione turistica raggiunga i 200mila abitanti,

è in una posizione marginale, in quanto portatrice di esigenze peculiari per la sua realtà geografica. Il personale dell’unico ospedale è formato in gran parte da pendolari, che sopportano disagi enormi per gli spostamenti via mare, per i lunghi tempi di viaggio necessari ad andare e venire dalle zone di residenza (nel caso i traghetti non partano, a disposizione sull’isola non vi è neppure una poltrona per riposare) e con costi aggiuntivi che pesano sugli stipendi e i bilanci familiari. Motivi per i quali l’isola è considerata una sede di lavoro da evitare, per cui le iniziative di reclutamento di personale continuano a non andare a buon fine. E, d’altra parte, quanti già lavorano sull’isola colgono al volo tutte le opportunità per trasferirsi in terraferma. Un’emorragia che incrementa le carenze già pesanti, costringendo il personale in servizio a sopperire alla cronica emergenza con turni di lavoro prolungati, che rendono ancora più sfavorevoli le condizioni di lavoro. Appare dunque appropriato e urgente il riconoscimento di “zona disagiata”, che consentirebbe di incentivare la scelta della sede isolana con vantaggi in grado di bilanciare i notevoli disagi dell’insularità, consentendo di risolvere le criticità denunciate che stanno mettendo in ginocchio la sanità pubblica sulla nostra isola”. Attraverso la pagina Facebook del Comitato sarà possibile seguire i banchetti e i punti di raccolta firme.

SCHIA - Nel Comune di Ischia la protesta contro la vergogna delle strisce blu passa dalla piazza virtuale dei social network a quella reale. Infatti oggi pomeriggio (giovedì 6 aprile 2017 -ndr-) alle ore 17.00 si terrà in piazza Antica Reggia, proprio sotto il Municipio, il presidio di protesta organizzato dal Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, l’unico partito che da sempre ha costrastato con forza la scellerata scelta politica delle varie amministrazioni comunali isolane di centro, centrodestra e centrosinistra di istituire la sosta a pagamento lungo le nostre strade. E anche diciotto anni fa, quando le strisce strisce blu furono istituite dall’amministrazione comunale di cui Luciano Venia era vicesindaco, gli unici ad opporsi a quello che definiamo senza mezzi termini un “furto” legalizzato perpetrato ai danni degli automobilisti, fummo noi del PCIM-L che assieme a centinaia di ischitani scendemmo in piazza a protestare con cortei che si snodarono per le strade del centro storico da Ischia Ponte al Porto. Intanto quest’anno a rendere ancora più vergognosa la sosta a pagamento su strade e parcheggi c’è stata l’intollerabile scelta politica dell’Amministrazione uscente di affidare ai privati la gestione delle strisce blu e questo significa che circa la metà dei proventi verrà incassata da una ditta privata a cui gli amministratori hanno dato la possibilità di lucrare sul diritto al parcheggio degli ischitani. Durante il presidio di protesta a cui parteciperà anche il Segretario generale del PCIM-L Domenico Savio, una delegazione di cittadini chiederà di essere ricevuta dal sindaco Ferrandino per rappresentargli le ragioni dell’iniziativa. E se la risposta dei cittadini sarà positiva, quella di domani potrebbe essere solo la prima di una lunga serie di iniziative di protesta da tenere per chiedere la cancellazione delle famigerate strisce blu.

L’AMMINISTRAZIONE REPLICA ALLE POLEMICHE: SONO MENO DEL 2016 E TARIFFE INVARIATE A Ischia parcheggi a pagamento in diminuzione, posti per disabili al di sopra del minimo obbligatorio per legge e un’App renderà tutto più semplice. Enzo Ferrandino: “Polemiche strumentali”

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SCHIA - I parcheggi a pagamento sul territorio del comune di Ischia sono diminuiti. E le tariffe restano invariate, malgrado l’inflazione: dal 2013 a oggi, nessun rincaro. A margine delle operazioni di verniciatura delle strisce blu a Ischia emergono incontrovertibili verità, confermate dal confronto tra le ordinanze del comando di Polizia municipale del 2013 e del 2015 (in vigore anche l’anno scorso) con quella emanata in previsione della stagione turistica alle porte. Parcheggiare a Ischia costerà quanto costava quattro anni fa, con la differenza non marginale che sarà decisamente più semplice, grazie all’installazione dei parchimetri (che sostituiscono i “gratta e parcheggia”) e soprattutto alla tecnologia: una App consentirà infatti di pagare direttamente con il proprio smartphone, la numerazione dei posti a pagamento renderà possibile estendere anche a distanza l’arco temporale della sosta. “Al di là delle polemiche strumentali e pre-elettorali – commenta il vice sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino – è evidente che il servizio sarà ulteriormente migliorato, senza gravare sulle tasche di cittadini e turisti ma, anzi, implementando l’efficienza del sistema dei parcheggi, grazie ai parchimetri e alla tecnologia”. Anche i posti auto riservati ai disabili superano in modo significativo il numero minimo previsto dalla normativa vigente. Il dispositivo dei parcheggi a pagamento sulle strisce blu entrerà in vigore a breve nell’ambito di un sistema integrato intelligente che prevede anche l’installazione di alcune videocamere.


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APPUNTAMENTI •

APRILE 2017

In questo numero vogliamo parlarvi della celebre Corsa dell’Angelo che si tiene ogni anno per le strade di Forio raccogliendo sempre un grande numero di fedeli, ma anche di semplici curiosi

LA CORSA DELL’ANGELO E LA SUA STORIA La tradizionale processione affonda le proprie radici in tempi antichi in una Forio completamente diversa da quella di oggi e trae ispirazione dalla storia della Resurrezione di Cristo. • di Henry Camilo Bermudez

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ORIO - L’isola, come tantissimi altri luoghi d’Italia, sono soliti rinnovare le proprie tradizioni ogni anno per non dimenticare un passato glorioso e per far conoscere alle nuove generazioni l’essenza e l’identità dei posti in cui viviamo. È il caso di Forio e della sua classica domenica di Pasqua con la Corsa dell’Angelo che anche nel 2017 saprà emozionare tutti i presenti. Parliamo di una rappresentazione sacra che segue una trama che rievoca liberamente il testo evangelico in cui Gesù è risorto ed invia il suo Angelo ad annunciarlo alla Madre che, accompagnata da Giovanni, si sta per recare al sepolcro del figlio. Di questa rappresentazione del comune turrito si hanno notizie storiche fin dal 1620 quando in un clima spirituale assai attento alla vita di Cristo nacque, appunto, la Corsa dell’Angelo. Oggi la manifestazione non si discosta nella sostanza dalle antiche edizioni e rispecchia in tutto e per tutto la volontà dei suoi ideatori. Le statue rappresentate in processione sono quattro: la Madonna, il Cristo, San Giovanni Apostolo e l’Angelo. Le prime tre furono scolpite in legno da un ignoto artigiano di Napoli tra il 1756 e il 1757 mentre l’Angelo venne realizzato tra il 1600 e il 1624 da alcuni artisti della bottega dello scultore Mollica ed è ricoperto d’oro zecchino. C’è da dire che la statua dell’Angelo, che si vede in processione, è solo una copia fatta costruire circa vent’anni fa. L’originale, infatti, è tenuto per motivi di conservazione e di sicurezza nella chiesa dell’Arciconfraternita di Visitapoveri. Tutte le statue sono di pregevole fattura e in particolare l’Angelo dorato rispecchia in maniera massiccia il gusto plastico del tardo-manierismo napoletano, mentre la Madonna, San Giovanni Apostolo e il Cristo sono portatori di ele-

menti tipici dell’ultimo Rococò di metà Settecento. Ritornando alla processione, dobbiamo dire che essa può avere inizio solo dopo la celebrazione della messa solenne e quindi verso le 11:00/11:30 del mattino. Dietro ad un altissimo stendardo celeste con il pennacchio di penne di struzzo bianco, prende forma cosi la processione con la croce della Confraternita, la statua dell’Angelo, la statua del Cristo Risorto e un gruppo sostanzioso di fedeli appena usciti dalla messa. Da adesso in poi i corsi Matteo Verde e Francesco Regine saranno teatro della corsa dell’Angelo. Intanto lungo le strade comincia riversarsi una folla oceanica di persone che vogliono assistere allo spettacolo e non sempre è facile trovare posto. La processione a questo punto si ferma all’altezza di Piazza Matteotti e le persone si fanno da parte lungo i marciapiedi per permettere alla statua dell’Angelo e del Cristo di occupare il centro della strada. Può avere inizio in questo modo il canto “Regina coeli”, intonato dalle poderose voci dei confratelli. Terminato il canto, l’Angelo si gira e compie tre inchini verso il Cristo che è immediatamente dietro di lui. Infine si volta e comincia la sua corsa, trasportato sulle spalle dei confratelli, tra due cordoni di folla, per raggiungere la Madonna e San Giovanni che nel frattempo hanno trovato posto lungo il corso Matteo Verde. Risulta fondamentale dire che la statua della Madonna ha sul volto un velo che è molto importante ai fini della manifestazione. L’Angelo, dopo aver fatto tre inchini davanti alla Madonna e a San Giovanni, si gira e può avere inizio di nuovo il canto liturgico del “Regina Coeli”. Solo cosi l’Angelo comincia a mettersi in moto e correndo ritorna dal Cristo, mentre la Madonna e San Giovanni si avvicinano al quadrivio. La scena si ripete ancora due volte nell’entusiasmo collettivo. Solo la terza volta è quella che decide le sorti della manifestazione quando l’Angelo si ferma sotto il campanile della chiesa di Santa Maria di Loreto in modo che la Madonna e San Giovanni Apostolo possano raggiungere Cristo. D’ora in poi il personag-

gio protagonista è la Madonna che incede frettolosamente verso il figlio. Qualche istante dopo

si accorge della sua presenza e inizia la corsa verso di lui. In questo concitato momento gli

organizzatori fanno cadere il velo dalla faccia della Vergine e può esplodere la felicità collettiva. La corsa di Maria è infatti accompagnata dalle campane in festa, dai coriandoli gettati dai balconi dall’intonazione per l’ennesima volta del “Regina Coeli” e dalle colombe che si librano in aria in simbolo di rinascita e di speranza. Inizia adesso la parte finale dell’evento che vede l’Angelo spiccare un ultima corsa verso le statue della Madonna e del Cristo Risorto che si sono finalmente ricongiunte. A questo punto fa gli ultimi inchini davanti a loro in segno di saluto e alla fine le tre statue raggiungeranno quella di San Giovanni sotto il campanile della chiesa di Santa Maria di Loreto. Dopo qualche minuto di pausa vediamo lo stendardo avanzare verso le statue e il portatore dello stesso lo abbassa tre volte, facendo attenzione a non farlo toccare a terra per avere il diritto di portarlo anche l’anno

successivo. A questo punto la rappresentazione termina tra gli applausi delle persone e la processione si ricompone arrivando al quadrivio per poi svoltare a destra lungo Via Cardinale Lavitrano. Essa continua tra i vicoletti di Forio toccando altre chiese come San Vito, San Sebastiano e infine quella di Visitapoveri nella quale fanno ritorno le statue e lo stendardo. È importante dire che sia l’Angelo che lo stendardo quando sono di fronte alle chiese, prima citate, fanno tre inchini in simbolo di rispetto. Abbiamo voluto raccontarvi le fasi salienti di questa straordinaria manifestazione che ogni anno sa come emozionare i fedeli, i turisti e tutti quelli che si trovano per le strade di Forio nel giorno di Pasqua. L’augurio è ovviamente quello di rimanere affascinati dalla Corsa dell’Angelo anche quest’anno cercando di disporre il nostro spirito all’amore, alla speranza e all’altruismo.

novità sul percorso e nuova mostra fotografica

“LA PASSIONE DI CRISTO 2017” La Passione di Cristo dell’associazione Actus Tragicus di Forio giunge alla sua 29^ edizione proponendo la grande novità dell’utilizzo del rinnovato parcheggio dei Marinai d’Italia in cui si svolgono le note scene dell’Ultima cena o del tradimento di Gesù, o ancora il Sinedrio. Un percorso più ampio, teso a sfruttare al meglio gli spazi suggestivi che offre il centro storico di Forio. In dettaglio: La spiaggia centrale ospiterà il Battesimo; poi presso il Molo Borbonico Gesù subirà le tentazioni del Diavolo, nuovamente sulla spiaggia il Messia chiamerà a sé i dodici Apostoli. Nel parcheggio dei Marinai d’Italia saranno allestite le scene del miracolo di Lazzaro, dell’ingresso a Gerusalemme, dell’Ultima cena e del Sinedrio. Il secondo punto di attenzione sarà il piazzale Cristoforo Colombo, nel parcheggio di fronte il Bar La Lucciola, dove Gesù affronterà il processo dinanzi a Ponzio Pilato ed Erode Antipa. E dove verrà condannato. Gesù poi verrà caricato della croce e incontrerà sua Madre a piazza Balsofiore. Percorrerà Corso Francesco Regine che sarà la sua via dolorosa. Consolerà le Pie Donne a Piazza Maltese (nei pressi dei giardinetti), mentre il Cireneo cercherà di aiutarlo a Piazza Municipio, e la Veronica gli darà un ultimo sollievo all’imbocco del Piazzale del Soccorso. In un lato della piazza Giuda si dispererà fino all’impiccagione, mentre Gesù verrà crocifisso. Il Messia verrà poi deposto da un silenzioso corteo sul sagrato del Soccorso. Anche quest’anno l’evento sarà corredato da una mostra fotografica collettiva dal titolo “Scatti della Passione”, che si svilupperà lungo tutto il centro storico da venerdì 7 aprile. Verranno esposte le opere di Valentina Lucilla Di Genio, Francesco Di Meglio e Antonio Di Meglio, sviluppate durante le precedenti edizioni. Immagini che hanno lo scopo di emozionare e preparare all’evento di venerdì 14 aprile dalle ore 20. La Passione di Cristo 2017 è realizzata dall’Associazione Actus Tragicus e grazie al sostegno del Comune di Forio.


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• ATTUALITA’

APRILE 2017

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Un recap di tutto quel che è accaduto sulla nostra isola in quesi 12 mesi

LA NAPOLI “DI MEZZO” • di Giuseppe Mazzella

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6 anni all’ufficio stampa della Provincia di Napoli, la terza d’Italia dopo Roma e Milano. Dal 1976 al 2001. Otto Presidenti ed un centinaio di assessori e consiglieri dei partiti della prima e cosiddetta “seconda repubblica”. Momenti brutti e belli. Più i primi che i secondi. Qualche momento entusiasmante come i primi 4 anni della Presidenza di Amato Lamberti dal 1995 al 1999.Il primo presidente eletto direttamente dai cittadini ai sensi della legge sull’elezione diretta del sindaco e del presidente della Provincia del 1993. A mio parere l’ultimo tentativo per un “rilancio istituzionale e politico dell’Ente Intermedio” affinché svolgesse un ruolo di “coordinamento” tra i Comuni e la Regione. Da quell’“osservatorio” ho potuto seguire il dibattito politico della Città di Napoli, dei numerosi Comuni della Provincia – sono 91 più Napoli – con i loro sindaci e consiglieri, e della Regione Campania. Naturalmente ho vissuto il tempo più buio dell’”Ente Intermedio” perché la Regione assumeva sempre più importanza deliberativa e finanziaria e la Provincia – che pure aveva svolto un ruolo essenziale per il miracolo economico d’Italia negli anni ‘60 e dopo la ricostruzione dell’Ente Locale nel 1952, con le prime elezioni democratiche, nel Sud era stato il braccio operativo, con efficacia, della Cassa per il Mezzogiorno per le grandi opere infrastrutturali – perdeva sempre più rilevanza soprattutto nella spartizione partitocratrica delle “ poltrone” negli anni ‘80 poiché per gli assetti politici del “pentapartito” – DC, PSI, PSDI, PSDI, PLI – la poltrona per un assessore in più o in meno era un contentino da dare ora all’uno ora all’altro partito. C’era anche a quel tempo una “conflittualità istituzionale” tra il Comune di Napoli ed i suoi sindaci e la Regione Campania ed i suoi presidenti. Spesso il sindaco di Napoli non era dello stesso colore politico di quello della Regione. Indi qualche polemica politica ma sostanzialmente c’era un “rispetto istituzionale”: ciascuno faceva quello che assegna la Legge. La Provincia era considerata la “Cenerentola” degli enti locali. Gli venivano sottratti sempre più poteri di intervento e gli venivano assegnate le “missioni impossibili” o le “rogne” che nessuno voleva come la questione dei Lavoratori Socialmente Utili (LSU) o quella di gestire il “sussidio” per gli ex-detenuti o carcerati. Le cronache dei

giornali cittadini conservati all’emeroteca Tucci al Palazzo delle Poste possono essere consultate per una storia di quegli anni. Ma una conflittualità – istituzionale, politica, caratteriale – tra il sindaco di Napoli ed il Presidente della Giunta Regionale della Campania che da alcuni anni per la rilevanza dei poteri è chiamato, impropriamente, “Governatore”, che hanno il nome di Luigi de Magistris e Vincenzo De Luca non si era mai vista. È cominciata la polemica di de Magistris con il Governo e la Regione per la “regia” del piano di sviluppo dell’area di Bagnoli e poi si è estesa a tutto. Le grandi come le piccole cose. De Magistris rappresenta un “Movimento” autonomo politico che abbraccia la sinistra estrema ed il populismo mentre De Luca rappresenta una “grandissima coalizione” che va dall’UDC al PD fortemente caratterizzata dalla sua personalità di “Governatore”. Questa conflittualità tra de Magistris e De Luca ormai è gossip e non rende un buon servizio alla rivalutazione della Politica. L’ultima frecciata di De Luca a de Magistris è sulla assegnazione delle “deleghe” a 25 “consiglieri metropolitani” perché de Magistris con la legge istitutiva della “Città Metropolitana” detta “Delrio” nel 2014, che è certamente la più ASSURDA legge approvata da un Parlamento nella storia d’Italia, è anche “sindaco metropolitano” così riveste DUE RUOLI CONTEMPORANIAMENTE poiché di fatto la “Città Metropolitana” eredita le residuali funzioni dell’ex-Provincia. Da un punto di vista di “efficienza, efficacia ed economicità” – le tre parole d’ordine nella interminabile riforma della Pubblica Amministrazione – l’istituzione della Città Metropolitana non ha portato alcun miglioramento. Anzi ha peggiorato le cose perché gli altri 91 Comuni dell’ex-Provincia sono stati esclusi da una qualsiasi partecipazione a quello che veniva chiamato “il Patto per la Città Metropolitana” con proposte di interventi negli altri Comuni con fondi nazionali ed europei. Lo abbiamo visto con il “Board per il piano di sviluppo” che non ha prodotto nemmeno come idee assolutamente NULLA. Le 25 deleghe ai “consiglieri metropolitani” – che essendo di secondo livello occupano già una responsabilità elettiva

in gran parte nel Comune di Napoli – sono previste dal comma 41 della Legge Delrio ed hanno nomi impegnativi ma di fatto non sono di alcuna utilità perché il consigliere delegato non ha “valenza esterna”. Infatti la “Città Metropolitana” non ha una Giunta come il Comune e come l’aveva la Provincia. Non sono “assessori”. Mi stupisco come Giovanni Squame membro della Lega per le Autonomie si sforzi di chiedere “piena attuazione della riforma introdotta con la legge 56 del 2014 (legge Delrio)” e la ritiene “il coronamento di un lungo percorso iniziato fin dal 1990 con la

legge 142”. Invece è una legge SBAGLIATA che bisogna abolire e credo che quanto prima sarà fatto dopo le elezioni legislative. Questo doppio ruolo di De Magistris lo pone in una condizione – come dire – di forza con De Luca tanto da far sembrare che Napoli e la Campania hanno “due governatori” l’un contro l’altro armati. Sta di fatto che la Regione Campania pur avendo approvato da NOVE ANNI una legge che istituisce 45 Sistemi Territoriali di Sviluppo ( STS) per una razionale Programmazione Economica su 500 Comuni di cui ben 14 nella sola ex-Provincia di Napoli non ne ha concretamente avviato nemmeno uno come vediamo qui nella nostra isola d’Ischia che è uno dei 45 Sistemi. Sfido io abbiamo 50mila posti-letto ed oltre 15mila lavoratori!!! Ma abbiamo SEI COMUNI ciascuno “indipendente” dall’altro e non abbiamo alcuna “Regia Istituzionale” per individuare “investimenti pubblici”, infrastrutturali e soprattutto “strutturali” cioè capaci di fare da moltiplicatore per lo sviluppo e l’OCCUPAZIONE non saltuaria o occasionale ma DURATURA. Basta ed avanza per chiedere un nuovo assetto istituzionale dell’isola d’Ischia che non potendo venire da “questa Regione” (giacciono nelle “Commissioni” le proposte per il Comune Unico!) che resta un grosso Municipio o una grossa Banca deve essere proposto dal basso. Da qui la mia opinione che il COMUNE DI

ISCHIA – il più importante dei sei – deve assumere con la sua classe politica dirigente la GUIDA anche attraverso una CONSULTA PERMANENTE con gli altri 5 per attuare il Sistema Territoriale con investimenti economici e sociali dove sono necessari prescindendo dalla ex-cintura daziaria di Forio o Casamicciola o Barano ad evitare spreco di danaro pubblico già visto e sperimentato con i fondi europei e con l’ultima legge per il Mezzogiorno del 1988. Ho accennato agli anni di entusiasmo per un Rinascimento di Napoli e della sua Provincia dal 1995 al 1999 con il Presidente della Provincia di Napoli, Amato Lamberti (1943-2012). Ricordo le decine di iniziative per la legalità e per avviare i Patti Territoriali. Lamberti era un sociologo come il presidente del Censis, Giuseppe De Rita. Credeva all’“autopropulsione delle economie “locali” dopo la soppressione degli aiuti di Stato della Cassa per il Mezzogiorno. De Rita in quegli anni occupava anche la carica di presidente del CNEL alla quale dette un forte impulso proprio come sostenitore dei Patti Territoriali di Sviluppo. Lamberti e De Rita erano amici. De Rita sosteneva l’idea che occorreva valorizzare “l’Italia di mezzo” e da qui la sua opinione che l’Ente Provincia poteva e doveva essere il “coordinatore” della promozione dello sviluppo in tutte le piccole o medie aree sub-provinciali che avevano una loro omogeneità economica. Era il caso dell’isola d’Ischia come esempio paradigmatico. Con Lamberti facemmo molti tentativi per un Patto Territoriale dell’isola d’Ischia anche su mia continua insistenza. Come è noto dai fatti quel disegno rimase un libro dei sogni. Ma a distanza di circa vent’anni da quel tentativo che veniva chiamato “la Programmazione Negoziata” non c’è un’altra strada se non riprendere quel metodo e la cosa non può avvenire se la Grande Metropoli unisce insieme solo per se stessa DUE ENTI tesi ambedue alla sola risoluzione dei gravi problemi della Megacittà come se altre grandi realtà come Castellammare di Stabia, Torre Annunziata, Pozzuoli, l’isola d’Ischia ed altre ancora non avessero problemi altrettanto gravi soprattutto in termini di OCCUPAZIONE GIOVANILE. C’è una “Napoli di Mezzo” che deve chiedere ed ottenere di contare. È tempo quindi che i sindaci e gli amministratori dell’isola d’Ischia rientrino nella contesa tra de Magistris e De Luca e facciano sentire la loro voce politica. http://www.ischiablog.it


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