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Lapide sul prospetto della chiesetta di Quarantano
Quarantano e il fenomeno dell’apparizione della Madonna. Quarantano: statua dell'Immacolata e altare in rovina
di Caterina Sorbara
I
l fenomeno delle apparizioni è riconosciuto nella storia del Cristianesimo, sin dal IV secolo, e si è intensificato nel corso del XIX secolo e XX secolo. Pensiamo che la prima apparizione risale al 352, quando, secondo una leggenda, la Madonna sarebbe apparsa contemporaneamente a una coppia della nobiltà patrizia e a Papa Liberio, chiedendo la costruzione di una chiesa. Secondo la tradizione la chiesa fu costruita nel luogo dove un secolo dopo fu eretta la Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Ancora oggi se ne festeggia la ricorrenza il 5 Agosto, festività della Madonna della Neve. Comunque nel mondo il primato delle apparizioni spetta a Lourdes, divenuto tempio della cristianità, e non solo, perchè ogni anno arrivano in quel luogo cattolici, ma anche indù, buddisti, musulmani e protestanti. Non dobbiamo dimenticare, poi, la Madonna di Fatima, Maria del Pilar che, apparve all'apostolo Giacomo, la Madonna di Guadalupe, famosissima la Kilma di Guadalupe, venerata da migliaia di fedeli. La Madonna è apparsa nel 1830 a Catherine Labourè, nel 1842 a Santa Maria delle Frappe a Roma, nel 1846 a La Salette, nel 1879 in una località della Francia e in Irlanda, nel 1933 in una località del Belgio e nel 1953 a Siracusa si verificò una lacrimazione, riconosciuta dalla Chiesa. Da molto tempo apparizioni mariane si registrano a Medjugorje e si è verificato un miracolo del sangue a Civitavecchia dove una statuina della Madonna ha lacrimato sangue. In Calabria, note e riconosciute dalla Chiesa sono le apparizioni della Vergine alla mistica Natuzza Evolo e a Placanica a fratel Cosimo. Mentre nella Piana del Tauro si ricordano i miracoli della Madonna della Montagna di Taurianova del 9 Settembre 1984 seguito da quello di Varapodio del 12 Settembre dello stesso anno, quando la Madonna del Carmelo mentre era esposta nella Chiesa di Santo Stefano alzò le pupille al cielo, miracolo ripetuto altre due volte durante la processione che parroco e Sindaco decisero di fare nella stessa giornata come ringraziamento alla Vergine per il prodigioso miracolo. Infine
a Palmi il 16 Novembre del 1984 con le stesse caratteristiche delle alzate al cielo delle pupille, questa volta in occasione del terremoto che fece molti morti nella Piana tranne nei paesi di Taurianova, Varapodio e Palmi, luoghi in cui erano avvenuti i miracoli (notizie storiche acquisite dall’opera di Don Antonino Di Masi “Varapodio ieri e Oggi” Fatti, Personaggi e Costumi). Tanti altri miracoli sono legati ai Santuari mariani della Piana. Ebbene, da qualche mese a questa parte, sembra che la nostra Madre Celeste abbia scelto nuovamente la Piana del Tauro, precisamente, una minuscola frazione di nome Quarantano in località Oppido Mamertina, per far sentire la Sua presenza. In questa piccola frazione abitata da sole 8 famiglie, tocca alla Chiesa accertare, il “Corriere della Piana” si limita a riportare delle notizie anche se già il Papa ha fatto sapere che la Madonna non è un capo ufficio delle poste che manda messaggi, ma in ogni caso in quel luogo si raccoglie gente in preghiera. Quarantano nell'antichità apparteneva al nobile casato degli Spinelli. In epoca ancora più remota, serviva da avamposto romano. Il feudo, all'epoca degli Spinelli, pare fosse abitato da contadini che si dedicavano alla raccolta delle olive e la cura dei terreni. Secondo lo storico di Oppido Mamertina, Rocco Liberti, fu proprio uno Spinelli, precisamente Giovan Battista, che fece edificare una chiesetta, affinchè i suoi contadini potessero ascoltare la messa, senza doversi recare a piedi nella vicina Castellace, anche perché d'inverno era quasi impossibile uscire da Quarantano. La chiesetta fu intitolata alla Vergine Immacolata Concezione e alle anime abbandonate del Purgatorio. Pare comunque si trattasse di una riedificazione, in quanto si era sfruttata una cappella rurale che esisteva da prima. Una lapide fatta apporre all'interno del palazzotto di Quarantano richiama l'iniziativa del nobile feudatario, datata 3 Dicembre 1770. La Chiesetta è stata attiva fino agli anni '50, l'ultima processione risale al Vescovo Raspini. Un episodio legato alla chiesetta di Quarantano, risale sempre agli anni '50. A quel tempo, a capo della Tenenza locale dei carabinieri, c'era il cap. Nardiello, il quale, impegnato nella ricerca con i suoi uomini di alcuni fuorilegge, si dovevano recare a Quarantano. In quel tempo non c'erano ponti e la fiumara veniva guadata con carri trainati dai buoi. Il carro dove viaggiavano il capitano e i suoi uomini, si capovolse al centro del torrente Marro che, a valle insieme ad altri affluenti, formano il Petrace. Uno dei carabinieri annegò e il suo corpo fu portato proprio nella chiesetta di Quarantano. Con lo spopolamento del borgo, anche la chiesetta fu abbandonata. Mi lega a questa piccola frazione, un dolce ricordo d'infanzia: un matrimonio. Indelebile è nella mia mente e nel mio cuore, la gioia degli sposi: Cetta e Pino e la mia felicità nell'essere lì insieme a loro. Se chiudo gli occhi ricordo un cortile pieno di sole, riesco a vedere solo un sole abbagliante. Le sorelle di Pino: Enza, Nata e la bellissima Franca, che io avevo soprannominata “fatina”. E poi ricordo ancora un episodio doloroso, un suicidio. Una ragazza giovanissima che si tolse la vita. Non la conoscevo, ma provai tanto dolore, un gesto che mi turbò tantissimo. Per molto tempo mi chiesi il perché di quel gesto. Ricordo poi mia nonna che essendo una bravissima sarta, mi raccontava di aver cucito l'abito da sposa e il corredo a molte ragazze di Quarantano. Avevo chiuso nei cassetti della memoria questi ricordi e adesso che Quarantano si appresta a diventare luogo di amore e speranza per eccellenza, tutto è ritornato nei miei ricordi: la storia, l'amore, il dolore e soprattutto il sole, il sole che c’era nel “cortile degli sposi, delle ragazze”. Il sole che ora i fedeli giurano di vedere (il miracolo) ogni 13 del mese, quando lei, Stella di tutte le stelle, si manifesta alla mistica, donandole dei meravigliosi messaggi. Sembra che la Madonna abbia scelto Quarantano, perché lì ci sono tante anime che hanno bisogno di trovare la pace, la liberazione che si ottiene solo attraverso la fede e la preghiera. Sarà comunque la Chiesa, attraverso i suoi ministri, a stabilire cosa di vero ci sia nel fenomeno Quarantano, noi fedeli possiamo sentirci solo chiamati alla preghiera in quel luogo. Vero è che in un tempo come quello attuale, carico di dolore, di odio, di tensioni, divisioni e delusioni, tutto il mondo ha bisogno di Lei, di questa Figura meravigliosa, amabile, misericordiosa, immensa. A Lei dobbiamo tendere per essere migliori e un posto vale l’altro, l’essenziale è che sia sempre Lei, la Vergine, il centro delle nostre preghiere e delle nostre attenzioni. A Lei che nella nostra miseria, non siamo degni di nominare, perché mai nessuna donna al mondo, fu più pura, più dolce, più preziosa, tanto preziosa da essere scelta da Dio come Madre di Gesù, suo figlio unigenito. Offriamo a Lei le nostre pene, i dubbi e i timori, amiamola con tutto il nostro cuore senza “se” e senza “ma”, in ogni momento della nostra vita. Leggendo i messaggi della Madonna e tornando indietro nel tempo, mi viene da pensare con molta spontaneità che a Quarantano la presenza della Madonna si è sempre manifestata in modo forte, basti ricordare quel sole abbagliante....., solo in pochi conoscevano quel luogo che si è posto oggi all’attenzione di Teresa Scopelliti che ci avvicina per la preghiera comune e la meditazione. Restano intanto numerosi interrogativi a cui la Chiesa è chiamata a rispondere.