Profili costituzionali e orientamenti politici del principato di Claudio

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profili costituzionali e orientamenti politici del principato di claudio

infatti, a divinizzare la nonna Livia e a rendere onori, oltre che al padre e alla madre, alla quale fece conferire il titolo di Augusta, e al fratello Germanico già onorato da Tiberio34, anche alla memoria della cognata Agrippina e di Marco Antonio, damnati sotto i primi due principi e riabilitati solo da Caligola. Fece costruire l’arco di marmo, già decretato dal Senato, dedicato a Tiberio e negli Acta fratrum Arvalium è testimoniata a partire dal 42 o 43 l’esistenza sul Campidoglio di un’ara gentis Iuliae, sulla quale, come abbiamo già segnalato, nel dies natalis di Augusto venivano offerti sacrifici. In conclusione, mi pare lecito ipotizzare che Claudio non abFig. 8a. Statua di Claudio da Ercolano, bia segnalato espressamente le rilavorata da originale probabilmente numerose coincidenze del suo di Caligola, memoria damnatus. giorno natale come segni di predestinazione all’impero, contrariamente a quanto aveva fatto Augusto e a quanto avrebbe fatto Settimio Severo, ciascuno nella propria autobiografia35, quanto meno per non dare adito alle stesse pretese teologiche del suo predecessore, attenendosi così ad una linea più 34 La divinizzazione di Livia fu un atto intriso di sapienza politica; essa rappresentava il punto di incontro tra la gens Claudia e quella Iulia. A differenza di Caligola, che divinizzò la sorella Drusilla, Claudio non fece un uso per così dire improprio dei caelestes honores; non si spinse mai a divinizzare né i genitori né tanto meno il celebre fratello Germanico. Chiaro segno di quell’uso del tutto statale del culto divino dell’imperatore, che in Claudio appare perpetuato nella medesima ottica strumentale che era già stata di Augusto. 35 Barzanò, Il “topos” 1993, p. 266 s.

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