salute e benessere
Bon ton del Natale, insieme con educazione
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Non bisogna confondere l'informalità con la totale rinuncia alle buone maniere
Mai come a Natale c'è bisogno di un po' di bon ton. Stare insieme a tavola con parenti e amici, scambiarsi i regali, farsi gli auguri, sono momenti importanti da condividere secondo le buone norme dell'educazione, del vivere civile e del rispetto reciproco. Rispolveriamo insieme alcune regole del bon ton perché è bene non confondere l'informalità con la totale rinuncia alle buone maniere. Arrivare in ritardo alla festa non è educato, così come presentarsi troppo in anticipo. Sarebbe opportuno arrivare massimo 15 minuti dopo l'orario previsto. A tavola, quando si mangia, bisogna tenere le braccia accostate al corpo perché non si deve invadere il posto degli altri commensali. Non bisogna mangiare con la testa
nel piatto. Non è il viso che si avvicina alla portata, ma è la forchetta che deve essere portata alla bocca.
Non si beve senza prima aver versato l'acqua o il vino al commensale alla propria destra o sinistra che ha il bicchiere vuoto.
Non si stappa la bottiglia facendo il "botto". Non solo perché si compromette l'aroma ma soprattutto perché i tappi che "volano" sono pericolosi. Secondo le statistiche, ogni anno in questo periodo circa 2.000 persone riportano ferite agli occhi stappando incautamente una bottiglia. Se si riceve un piccolo pensiero non bisogna eccedere troppo nei ringraziamenti, sembrerebbero non appropriati, quindi falsi. Se si riceve un regalo inaspettato non bisogna scusarsi di essere a mani
vuote o presentarsi il giorno dopo con un regalo. E' preferibile cogliere l'occasione migliore per ricambiare il pensiero. Bisognerebbe sempre evitare di riciclare i regali non apprezzati. Se non è stato gradito da chi l'ha ricevuto, perché dovrebbe essere apprezzato da altri?
Si devono evitare discorsi sconvenienti o discussioni in famiglia in presenza di bambini. E' rispettoso far vivere loro un Natale ricco di valori.