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Rio de Janeiro, Venezia e Viareggio a noi ci fanno un baffo
In missione
Rio de Janeiro, Venezia e Viareggio I eri, 16 febbraio 2010, le mura del Conservatorio S. Maria degli Angeli, vecchie di secoli e quindi, come tutti gli a noi ci fanno un baffo! anziani, piene di acciacchi e di reumatismi si sono all’improvviso drizzate nel effettuare un defilee veder entrare le più fantasiose e belle per i corridoi del conmascherine del Carnevale 2010. Infatvento al fine di moti, fin dalle prime ore della mattinata i strare anche a coloro piccolissimi della Scuola dell’Infanzia, che vivono al di là di osservati a vista dalla super manager suor Gavia Laura, sede della Scuola, bambini felici di briella (the best!) che ad un certo punto ha poter mostrare l’originalità del loro costume. danzato con loro; i piccoli delle cinque classi Non solo, la Preside in persona ha scattato per della Scuola Primaria, che con gridolini vari ogni figura mascherata una foto ricordo che salivano festosamente le faticose scale quoverrà appese nell’atrio della Scuola, espressiotidiane e i ragazzi della Scuola Media hanno ne non solo di un luogo dove si studia e “si avuto l’opportunità di dar sfogo alla loro esupiange”, ma anche dove i momenti conviviaberanza ed allegria e agli scherzi che sono proli di allegria si susseguono costantemente. A pri di questa ultima giornata dell’“addio alla metà mattinata sono arrivati i “faccendieri” carne”. Tutte le aule ed i corridoi risuonavano sotto forma di genitori, madidi di fatica, poia festa ed erano percorsi da scorrazzanti maché trasportavano a dir poco decine e decine scherine che, nella foga di acchiapparsi, perdi chili tra bignoline, schiacciate alla fiorentidevano qualche pezzo a destra e a manca, con na e vassoiate di cenci (del resto “e un siamo a le relative lacrime di coloro che perdevano gli Firenze? Imparate e meditate, gente!”), accomelementi essenziali del costume… Come se ciò pagnati da pizzette di vario genere; il tutto innon bastasse suor Mariana ha invitato tutte naffiato da ogni sorta di bevande analcoliche le mascherine del Conservatorio ad tricolori… tra balli, canti, lazzi e frizzi è arrivato il momento di abbandonare l’atavica magione scolastica, la quale come una bella donna alquanto invecchiata, con il passare delle ore, si è trovata con un trucco non più all’altezza della situazione. Infatti il Carnevale, come finisce a Rio de Janeiro con le scuole di samba (olè!), a Viareggio con la sfilata dei carri (deh!), a Venezia con la scomparsa delle maschere
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le Giornaliste angioline Rio de Janeiro, Venezia e Viareggio a noi ci fanno un baffo!
settecentesche (ostrega!), è terminato anche al Conservatorio S. Maria degli Angeli, il quale con l’uscita dei 264 diavoletti che, spumeggianti, rallegravano l’ambiente, avvolto dalle prime luci del meriggio, si è lasciato avvolgere anche da un profondo silenzio inusitato. Bando ai canti carnascialeschi e cerchiamo di essere persone responsabili e consapevoli che da oggi, 17 febbraio, ha inizio la Quaresima, che ci dovrebbe far ricordare lo Spirito Santo che conduce Gesù nel deserto per condividere con l’uomo la sofferenza delle tentazioni, ma anche la gioia dell’abbandono filiale alla Misericordia di Dio. Infatti stamattina tutti gli alunni del Conservatorio, guidati dai rispettivi insegnanti, si sono diretti alla Chiesa di S. Maria Maddalena de’ Pazzi, dove padre Sandro Laini ha celebrato la S. Messa e la funzione della imposizione delle Ceneri, ricordando a grandi e piccini che soltanto con la preghiera, lo sforzo quotidiano e l’amore caritatevole verso gli altri si può giungere alla S. Pasqua di Resurrezione, per cui anche se l’uomo con la morte dovrà ridursi in polvere ha la speranza di poter risorgere nella Grazia di Dio, suo Salvatore. La Chiesa era gremita non solo dei piccoli della Scuola Primaria e degli alunni della Scuola Secondaria, ma anche da numerosi genitori che hanno voluto condividere con i loro figli (testimonianza vivente!) questo intenso momento di preghiera, allietato dalla maestria musicale delle due insegnanti di Educazione Musicale e di Religione. Come se i piccoli avessero presagito l’importanza e


la sacralità di questo momento tutti, all’unisono, hanno preso parte alle preghiere comunitarie, dimostrando di aver capito pienamente il messaggio che la Quaresima trasmette. Terminata la funzione, ordinatamente, i ragazzi sono rientrati a scuola, riprendendo il loro quotidiano modus vivendi. Alla prossima!