
7 minute read
Tra nuova normalità e digital transformation
What’s Next Future Challenges 2022 è il nome del progetto che ACS Data Systems ha costruito ascoltando e affiancando le imprese. Il risultato: una serie di testimonianze di valore.
"Viviamo in un mondo che cambia sempre più velocemente, se abbiamo imparato qualcosa in questi due anni è che dobbiamo essere pronti a gestire il cambiamento e se possibile ad anticiparlo… da questa capacità di reagire dipende il presente e il futuro delle nostre imprese”.
Mauro Gottardi è un manager giovane ma già di grande esperienza e che riesce sempre a tradurre in parole precise il dna dell’azienda per cui lavora, ACS Data Systems. Un It Service Provider di eccellenza tutto italiano che, di mestiere, ha come obiettivo l’accompagnamento verso il Futuro di ogni forma e dimensione di imprese nel percorso di trasformazione digitale, a tutti i livelli. L’idea, il progetto, il prodotto, l’integrazione, la consulenza… Un mestiere inevitabilmente chiave mentre tutti, nessuno escluso, stiamo cercando di ripartire proprio grazie al motore e alla magia del digitale. Un mestiere che ACS interpreta da sempre con una forte e inconfondibile vocazione per la prossimità, l’incontro e l’ascolto. Caratteristiche che, non a caso, sono anche la “pasta” di cui è fatto What’s Next Future Challenges 2022, un progetto semplice e tremendamente utile nato a cavallo tra la fine del 2021 e l’inizio del nuovo anno. “Nel solco della nostra tradizione di confronto, ascolto delle imprese ci siamo chiesti – spiega Gottardi che per la precisione è Area Manager Trento/Verona presso ACS Data Systems -, quali saranno le sfide che dovranno affrontare le aziende del nostro territorio quest’anno. Abbiamo cercato risposta attraverso un sondaggio che ha chiamato in causa oltre 50 aziende del territorio e soprattutto abbiamo sviluppato un ciclo di interviste in diretta streaming, trasmesse sul nostro canale youtube e sul nostro profilo LinkedIn, in cui abbiamo dato voce ad alcuni imprenditori di eccellenza e responsabili di Associazioni di categoria di rilievo per il nostro territorio”.

Nascono così una serie di confronti aperti, informali e preziosi con manager di valore come Roberto Busato, direttore generale di Confindustria Trento e amministratore delegato di Assoservizi; Lorenzo Delladio, vicepresidente di Confindustria Trento e amministratore delegato e presidente La Sportiva Spa; Mirco Cainelli, vicepresidente di Confindustria Trento e ovviamente ceo di Meccanica Cainelli Srl e Capi Group Srl, Paolo Armenio, vicepresidente di Confindustria Venezia Rovigo, amministratore unico di Ad Consulting Srl e presidente di Procyber Srl. nonché Evelyn Kirchmaier, vicepresidente di Assoimprenditori Alto Adige e direttrice generale di Markas Spa. La prima provocazione ha chiamato i manager a spiegare come e cosa si aspettano dai prossimi mesi le aziende con cui collaborano “La pandemia ha stravolto gli equilibri economici – racconta Busato -; probabilmente ha anche ridisegnato le sinergie industriali. La sfida più impellente che le aziende si trovano ad affrontare è cercare di avere una continuità produttiva mantenendo dei livelli di marginalità accettabili. Perché dico questo? Perché oggi il rincaro dei prezzi ha spinto le aziende a continuare a produrre, ma spesso anche andando in perdita, perché tante aziende pur di restare nel mercato hanno venduto anche sottocosto”.
Il ruolo del digitale: da forza reattiva a motore abilitante della ripartenza. E poi c’è il digitale, il motore della resilienza e di questa solida ripartenza per molte aziende, un motore su cui è al lavoro da tempo proprio ACS Data Systems.

“La digitalizzazione è un must per tutte le aziende – spiega Cainelli -. Come Confindustria stiamo spingendo molto nel supporto alle aziende del territorio; da due anni stiamo facendo degli assessment sulla digitalizzazione di ogni impresa per fornire uno status ad ogni imprenditore intorno al proprio sviluppo in ambito digitale. Abbiamo visto che c’è molto interesse in tale ambito per elevare la competitività. Ecco perché al tempo stesso è sempre più importante scegliere e avere al proprio fianco partner tecnologici, innovation managers e collaboratori che abbiano capacità di analizzare esigenze e dati in virtù dello sviluppo successivo delle tecnologie”. Nella difficoltà e nella corsa al lavoro da remoto e verso il digitale molte imprese poi hanno scoperto vantaggi inattesi, oggi diventati elementi differenzianti “lavorare da casa – racconta Delladio - non era mai stato previsto nella nostra azienda e invece abbiamo scoperto che si può effettivamente fare e probabilmente è anche meglio in qualche situazione o reparto dell’azienda. Ci ha aiutato a generare processi e flussi di lavoro più veloci, più facili, più cadenzati con le riunioni con gli orari ecc. Oggi la flessibilità degli spazi è un elemento chiave per noi e ci permette di essere più rapidi, operativi e di rendere più felici i nostri dipendenti perché più liberi e abili nel gestire vita personale e professionale”.

Il rovescio della medaglia, la sfida della sicurezza e della tempesta cyber Si corre dunque inevitabilmente verso il digitale, si ottengono grandi vantaggi ma, come sempre quando si corre, si rischia anche maggiormente di cadere e di finire nei guai. Attacchi, truffe cyber, ransomware, richieste di riscatto per “liberare” soldi e dati che comportano blocchi clamorosi di intere aziende. “Questo è un argomento molto delicato, proprio delicatissimo, le cronache parlano chiaro – rilancia Delladio -: siamo tutti in pericolo e chi viene colpito può subire danni ingenti dal punto di vista economico e di immagine, quindi blocchi, consegne non fatte. Abbiamo degli esempi di aziende molto grosse che non sono riuscite ad evitare guai simili. Noi abbiamo investito molto sulla sicurezza informatica, abbiamo fatto formazione, ma tecnicamente per come sono fatti, questi attacchi informatici possono arrivare praticamente ovunque, sotto qualunque forma anche le più subdola… è un argomento che ci preoccupa molto e il messaggio che cerco di dare a tutti i colleghi/imprenditori è che la protezione deve essere molto forte, precisa, programmata, non sono più ammesse improvvisazioni”.

Dire, fare… 2022, i consigli per gli imprenditori What’s Next Future Challenges di ACS Data Systems è un progetto che ha la concretezza nel motore e allora ecco che tutti i confronti sono stati chiusi con la formula “magica” dei consigli che tutti gli intervistati si sentivano di dare a colleghi e “competitor”. “Il primo consiglio che mi viene da dare – conclude Busato - è che forse bisogna imparare di più a stare uniti”. Dobbiamo imparare a fare più sistema perché questo ci può aiutare moltissimo, lo abbiamo visto anche con la pandemia che come insieme si può anche andare oltre le difficoltà più grandi”. “Concordo – rilancia Delladio – non essendo tuttologi dobbiamo per forza agganciarci a chi ne sa più di noi, soprattutto in ambito digitale. Un ambito in cui le tecnologie e le dinamiche cambiano con velocità incredibili. Chi continua a fare ricerca e ad agganciarsi a partner e professionisti giusti ottiene risultati eccezionali”. “Gli imprenditori per natura sono dinamici e non hanno bisogno di molti suggerimenti – spiega Cainelli – però quello che continuo a dire ai miei è che serve mantenere velocità. Bisogna cioè essere sempre in fase di miglioramento continuo, ma non bisogna mai dimenticare che la differenza tra una azienda e l’altra la farà il capitale umano. Per cui invito a puntare sulla formazione continua, sulla crescita dei propri collaboratori, questo secondo me è un must che ogni azienda deve avere in cima alla propria agenda”.