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Fondimpresa Trento: rinnovate le cariche
Rieletto alla presidenza Marcello Lunelli: “L’impresa sarà tanto più sostenibile se affronterà le sfide rispetto al tema del lavoro come un’opportunità per accrescere la propria competitività”.
Fondimpresa Trento, il Fondo Interprofessionale del Trentino che vede coinvolti Confindustria Trento, CGIL, CISL e UIL del Trentino, si è riunito per rinnovare le cariche relative al triennio 2022-2024. Marcello Lunelli è stato riconfermato alla guida del Fondo, mentre ha assunto il ruolo di vicepresidente Alan Tancredi, UIL del Trentino, che subentra a Andrea Grosselli della CGIL. Siedono, con loro, nel consiglio di amministrazione Stefania Segata e Maria Cristina Poletto per Confindustria Trento, Maurizio Zabbeni per la CGIL e Michele Bezzi per la CISL.
Oltre al rinnovo delle cariche l’Assemblea ha fatto il punto sull’attività del Fondo che dal 2007 è impegnato quotidianamente nell’offrire strumenti innovativi per la formazione all’interno delle aziende. L’idea da sempre è quella di strutturare opportunità formative garantite da una gestione bilaterale tra parti datoriali e sindacali, grazie alle quali si è in grado di valorizzare allo stesso tempo il ruolo delle imprese, dei lavoratori e dei loro rappresentanti. Un binomio vincente che negli anni ha portato alla soddisfazione di fabbisogni condivisi.
“Fondimpresa è il partner che oggi più che mai favorisce, sostiene e stimola il perseguimento degli obiettivi strategici delle politiche del lavoro come pure, tra le altre, quelle per la sostenibilità - afferma il rieletto presidente di Fondimpresa Marcello Lunelli –. E su quest’ultimo punto, ritengo che l’impresa sarà tanto più sostenibile se affronterà le sfide rispetto al tema del lavoro come un’opportunità per accrescere la propria competitività, favorendo modelli che rafforzano e incrementano le competenze dei propri collaboratori sul piano professionale, quanto personale.”
Un metodo di successo misurabile anche in termini numerici: ad oggi le aziende aderenti sono circa 1.900 – nel 2016 erano 1553 - ed occupano un numero complessivo di lavoratori che si attesta introno ai 40mila. Le attività non si sono fermate neanche a causa della crisi pandemica, difatti sono stati oltre 998 i Piani formativi finanziati nel triennio 2019-2021 per oltre 16mila lavoratori coinvolti ed un finanziamento impegnato di circa 5,3 milioni.
