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Generazioni, impresa e territorio
Intervista ad Alberto Zanetti, delegato del territorio di Alta e Bassa Valsugana, Bersntol, Tesino e Valle di Cembra.
di SILVIA BRUNO, Comunicazione Istituzionale, Confindustria Trento
Alberto Zanetti, il mondo sembra ogni giorno più piccolo. Qualsiasi ragionamento di carattere locale non po’ prescindere dalla considerazione dell’impatto delle dinamiche globali: geopolitiche, economiche, ambientali… Partiamo, necessariamente, da qui.
Stiamo attraversando un periodo molto strano. Le aziende hanno sofferto per due anni a causa della pandemia: evento straordinario, improvviso e dirompente che ha messo a dura prova tutte le imprese, e così anche il nostro lavoro. Nel momento in cui, sull’onda di una ripresa generale e di un trend di medio-lungo periodo positivo, ci era sembrato di potere riprendere fiducia e solidità, arriva questa nuova ondata di effetti negativi: prima il problema dei costi energetici e dei costi delle materie prime in generale, e ora anche la guerra, con le ripercussioni che sta avendo e avrà anche nei confronti del nostro business locale. Gli imprenditori che incontro sono sfiduciati: hanno la sensazione di essere tornati a due anni fa, di essere in balìa di eventi incontrollabili e di avere pochi strumenti per reagire in maniera efficace. Ciò detto, ho anche la percezione che i nostri associati non si perdano mai d’animo: anche nel nostro Trentino orientale le aziende rimangono dinamiche: investono in 4.0, in ristrutturazioni, riorganizzazioni, ampliamenti.
E in effetti il lavoro, nonostante tutto e ancora oggi, non mancherebbe…
La situazione è decisamente paradossale. In questi mesi, in molti abbiamo lavorato moltissimo. Ma chi ha acquisito commesse e ordinativi è ora in difficoltà perché fa fatica a scaricare sui propri clienti gli aumenti delle forniture. E non è questo il solo, grosso problema. Perché con le materie prime che non si trovano e i ritardi nelle consegne, l’imprenditore non deve soltanto gestire costi elevatissimi e non preventivati: c’è il rischio che i clienti possano applicare penali o contestazioni per inadempienze contrattuali. Come si dice: il danno e la beffa insieme.
Nonostante le difficoltà, e forse anche in qualche misura rafforzate dalla complessità presente, anche le attività associative sul territorio di riferimento hanno mantenuto ritmo e contenuto.
Così è. Il gruppo di imprenditori di questa zona ha sempre mantenuto particolare vitalità nella relazione e nello scambio, nella partecipazione e nella promozione di iniziative dedicate, con particolare riguardo a temi trasversali e di interesse condiviso. Negli ultimi tempi abbiamo organizzato alcune tavole rotonde: sul cambiamento nella gestione del personale, sulla gestione dell’aumento dei costi energetici. A maggio ci concentreremo sull’argomento caldissimo del passaggio generazionale: un aspetto fondamentale, perché riguarda la sopravvivenza dell’azienda stessa, che tutti conoscono ma nessuno vuole affrontare, quasi si tratti di una specie di tabù. Invecchia la popolazione, e invecchia anche la governance delle nostre aziende: nei giorni scorsi, una statistica riportata dal Corriere del Trentino mostrava come, tra il 2012 e il 2021, il numero degli over 60 presenti in azienda e con cariche sia aumentato del 30%, laddove il numero degli under 30 si è ridotto del 5%. Il nostro intento è di sensibilizzare sia i senior che gli junior su un aspetto che deve essere gestito in maniera pragmatica e oggettiva, perché si tratta di una vera e propria scelta strategica aziendale.
Le vostre iniziative associative prestano particolare attenzione all’aspetto relazionale: sia che si parli delle dinamiche interne a ogni singola organizzazione, sia che si tratti delle sinergie tra gli attori del territorio.
Collaborazioni, dinamiche di rete e sinergie tra gli attori del settore economico, sociale, culturale delle nostre valli sono un aspetto connaturato. Vale la pena di evidenziare in particolare i rapporti con il mondo della formazione e in generale il tema dell’inserimento dei più giovani in azienda. Al di là delle prassi in essere, per le quali non possiamo che esprimere entusiasmo e soddisfazione, mi piace valorizzare lo spirito con il quale noi imprenditori viviamo l’assunzione di ogni giovane collaboratore. Crediamo fortemente, anche su questo versante, nel ruolo sociale dell’impresa, che dopo la famiglia e la scuola è essa stessa palestra di vita e occasione per la crescita personale, oltre che professionale, dell’individuo. Per questo, cerchiamo di creare per i giovani le migliori condizioni di ingresso, e li accompagniamo, tra le altre cose, anche nell’apprendimento del senso di responsabilità, delle regole e dei modelli di comportamento. Riconoscere i segni di questo percorso di crescita e cambiamento è di soddisfazione anche per la proprietà, e dà in generale il senso del valore dell’esperienza del lavoro.
