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Nel legno da tre generazioni I cinquant'anni di Galante Legnami, azienda fondata nel 1964 che porta in dote la passione per il mestiere e per la qualità delle lavorazioni ereditata dai nonni, attivi nel settore ai tempi dell'impero austriaco.
La
passione per i legnami e l’attaccamento a una tradizione familiare sana e consolidata. I cugini Galante, due coppie di fratelli al timone dell’azienda, rappresentano la terza generazione impegnata nel settore del legno con la segheria di famiglia. A Condino, in valle del Chiese, l’azienda fu fondata nel 1964 da Alessandro con i figli Carmelo e Narciso. Poi, fra gli anni 80 e 90, i due fratelli sono riusciti a farla crescere rendendola un’azienda solida, importante punto di riferimento per il sistema legno trentino. Alessandro, il nonno, decise di avviare l’attività dopo aver maturato tanta esperienza nel comparto del legno. Anche suo padre, e il padre di suo padre, lavoravano il legno. La famiglia Galante, infatti, è presente nel settore dei legnami sin dalla fine dell’800, quando, a Ponte Caffaro, non distante da Condino, passava il confine tra il Regno di Italia e l’Austria-Ungheria. Con attività di commercio e lavorazione di legnami, i Galante si erano affermati già ai tempi dell’impero austriaco. Oggi, Galante Legnami è gestita dai nipoti di Alessandro: i cugini Catia, Elisabetta, Luca e Stella. L’azienda conta 17 dipendenti. I collaboratori – per la maggior parte di Condino, qualcuno dei paesi
limitrofi – sono impiegati nello stabilimento produttivo sito nella zona industriale di Condino su una superficie di 24mila metri quadrati (circa 4mila sono coperti). Nonostante la crisi, l’azienda ha saputo crescere negli ultimi anni con scelte coraggiose, affrontando importanti investimenti e incrementando le unità di personale. “Da molti anni – spiegano i cugini Galante – siamo specializzati nella produzione di un’ampia gamma di perlinati e segati per carpenterie e falegnamerie. Questa è la nostra attività tradizionale. Ma nel 2013, per ampliare l’offerta ed essere più competitivi, abbiamo avviato la produzione di lamellari per serramenti. Dovevamo aprirci ai mercati, differenziarci e sfruttare meglio la parte più pregiata del tronco. È stato un impegno economico importante in un momento difficile per l’economia. Conseguentemente ci siamo impegnati a formare il personale e ad assumerne di nuovo”.
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | OTT-NOV 2014