un e
di
Ca
ta
nia
Comune di Catania
Co m
Deliberazione Consiglio Comunale n째 ____ del _______
Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale
1
COMUNE DI CATANIA PIANO DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO PLURIENNALE 2013-2022
INDICE
nia
Premessa Caratteristiche dell’Ente: collocazione geografica, popolazione residente, trend demografico, percentuale di popolazione immigrata, i flussi temporanei di residenti e vocazione turistica. Capitolo 1 Fattori di squilibrio rilevati dalla Corte dei Conti e Misure adottate
Ca
ta
1.1 Ricognizione dei fattori di squilibrio rilevati dalla Corte dei Conti nella “Indagine sulla sana gestione finanziaria del Comune di Catania”. Ordinanza 355/2012/Contr. del 7 Novembre 2012 adottata nell’Adunanaza del 14 Novembre 2012. 1.2 Misure correttive già adottate dall’Ente Capitolo 2 Ricognizione e quantificazione dei fattori di squilibrio rilevati, dell'eventuale disavanzo di amministrazione risultante dall'ultimo rendiconto approvato e di eventuali debiti fuori bilancio.
di
2.1 Ricognizione e quantificazione dei fattori di squilibrio 2.1.a Accantonamenti al Fondo Svalutazione Crediti. Art. 6 comma 17 L. 135/2012 2.1.b Riduzione dei trasferimenti erariali 2.1.c Passività derivanti dalla gestione delle Partecipazioni comunali: rinvio al Capitolo 3 2.2 Disavanzo di amministrazione risultante dal Rendiconto 2011 2.3 Debiti fuori bilancio
un e
Capitolo 3 Partecipazioni comunali
Co m
3.1 Elenco delle Partecipazioni Comunali 3.2 Indirizzi dell’Amministrazione: Deliberazione n.49 del 19 Novembre 2012 3.3 Riconciliazione rapporti finanziari 3.4 Bilancio Consolidato 3.5 Misure consequenziali: alienazioni delle partecipazioni ed efficientamento Capitolo 4 Misure finalizzate al ripristino dell’equilibrio strutturale del bilancio
4.1 Misura 1. Rideterminazione aliquote e tariffe nella misura massima consentita (art. 243 bis comma 8, lettera a) 4.1.a Azione 1. Incremento aliquote IMU 4.1.b Azione 2. Regolamentazione TARES 4.1.c Azione 3. Monitoraggio gestione COSAP 4.1.d Azione 4. Adeguamento Oneri di urbanizzazione 4.1.e Azione 5. Istituzione dei diritti di segreteria e istruttori per i procedimenti di Sportello Unico 4.2 Misura 2. Copertura dei costi della gestione dei servizi a domanda individuale prevista dalla lettera a) dell’art. 243 comma 2 (art. 243 bis comma 8, lettera b). 4.2.a Azione 6. Rideterminazione tariffe servizi a domanda individuale: refezione Scolastica 4.2.b Azione 7 Riduzione dei costi della refezione Scolastica 4.2.c Azione 8 Rimodulazione offerta Asili nido: trasformazione da servizio a domanda individuale a contributo sociale all’utenza e, dopo, a servizi alla famiglia 4.2.d Azione 9 Riduzione costi servizi a domanda individuale: Servizi Museali 4.2.e Azione 9 bis Riduzione costi servizi a domanda individuale: Servizi Trasporti Funebri 4.3 Misura 3. Copertura integrale dei costi della gestione del Servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani (art. 243 bis comma 8, lettera c).
1
4.3.a Rinvio all’Azione 2. 4.4 Misura 4. Adempimenti connessi al controllo sulle dotazioni organiche e sulla gestione del personale (art. 243 bis comma 8, lettera d, e comma 9 lettera a) 4.4.a Azione 10. Blocco parziale del turnover e adempimenti connessi al controllo sulle dotazioni organiche e sulla gestione del personale (art. 243 bis comma 8, lettera d e comma 9 lettera a ) 4.5 Misura 5. Revisione straordinaria residui (art. 243 bis comma 8, lettera e) 4.5.a Azione 11. Revisione straordinaria residui (art. 243 bis comma 8, lettera e).
un e
di
Ca
ta
nia
4.6 Misura 6. Revisione della spesa, dei costi dei servizi erogati dall’Ente e dei costi per trasferimenti (art. 243 bis comma 8, lettera f e comma 9 lettera c) 4.6.a Azione 12. Riduzione indennità di carica Sindaco, Giunta e Consiglieri 4.6.b Azione 13. Riduzione costi per indennità di carica Presidenti e Consiglieri circoscrizionali come da Progetto allegato “B” al Piano di riequilibrio 4.6.c Azione 14. Riduzione esperti del Sindaco da 3 a 1 unità, staff del Sindaco da 3 ad 1 unità e portavoce del Sindaco 4.6 d Azione 15 Riallocazione risorse per servizi sociali come da Progetto della Direzione Servizi Sociali allegato “C” al Piano di riequilibrio 4.6 e Azione 16 – 17 -18 Riduzione fitti passivi e lavori di ristrutturazione dei locali di proprietà comunale e trasferimenti come da Progetto “Riduzione fitti e Ristrutturazione locali comunali” della Direzione LL.PP e Manutenzioni allegato “D” al Piano di riequilibrio 4.6 f Azione 19 Riduzione costi beni e servizi della Direzione Decentramento: riduzione costi per vestiario 4.6 g Azione 20 – 21 Riduzione costi beni e servizi della Direzione Ecologia 4.6 h Azione 22: Riduzione costi per servizi: riduzione del 7% del valore del contratto Catania Multiservizi S.p.a. 4.6 i Azione 23: Riduzione costi per servizi: riduzione del 7% del valore del contratto AMT S.p.a. 4.6 l Azione 24: Riduzione costi per servizi: riduzione dei costi della pubblica illuminazione 4.6 m Azione 25: Riduzione costi per servizi: riduzione dei costi della manutenzione degli impianti uffici comunali e giudiziari e della gestione impianti termici degli edifici scolastici 4.6 n Azione 26: Riduzione costi per servizi: riduzione dei costi vari di manutenzione. 4.6 o Azione 27: Rimodulazione modalità finanziamento Festività Agatine con utilizzo imposta di soggiorno 4.6 p Azione 28 Riduzione dei costi per trasferimenti a soggetti diversi. Intervento 5 del Bilancio 4.6 q Azione 29 Riduzione dei costi per trasferimenti 4.7. Misura 7. Revisione dei costi delle partecipazioni comunali. (art. 243 bis comma 8, lettera f) ) 4.7.a Azione 30.Alienazione delle partecipazioni. Rinvio al Capitolo 3.
Co m
4.8 Misura 8. Gestione dell’indebitamento (art. 243 bis comma 8, lettera g) e comma 9 lettera d) ed accertamento delle posizioni debitorie relative ai procedimenti di realizzazione delle opere pubbliche (art. 243 bis comma 8, lettera e) 4.8.a Azione 31 Riduzione interessi passivi su anticipazione di tesoreria 4.8.b Azione 32. Revisione indebitamento mutui e Revisione posizioni debitorie da mutui per opere pubbliche 4.9 Misura 9. Gestione del Patrimonio (art. 243 bis comma 8, lettera g)) 4.9.a Azione 33 Alienazione dei beni patrimoniali disponibili non indispensabili per i fini istituzionali dell'ente Capitolo 5 Dimostrazione della riduzione del 10% delle spese per prestazioni di servizi di cui all’intervento 03 della spesa corrente e del 25% delle spese per trasferimenti di cui all’intervento 05 della spesa corrente. Capitolo 6 Integrazione del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale con il Piano delle Performance e il Piano degli Obiettivi annuale
2
Premessa Premesse metodologiche ed obiettivi del Piano
di
Ca
ta
nia
La metodologia seguita nella redazione del piano è stata quella dell'analisi degli scostamenti attesi rispetto all'anno base che è il 2012. I dati contabili rilevati per l'anno base sono quelli del Bilancio Previsionale 2012 - stante la indisponibilità, a tutt'oggi, di dati a consuntivo per l'esercizio 2012. D'altra parte il Bilancio Previsionale 2012 è stato approvato solo in data 6 Dicembre 2012 e gli "Equilibri" del Bilancio 2012 stesso sono stati approvati solo in data 28 Dicembre 2012 (deliberazione consiliare nr. 57 del 28/12/2012) e, per tanto può assumersi una sufficiente affidabilità dei dati utilizzati agli effettivi dati rendicontazionali dell'esercizio. La tecnica di esposizione e svolgimento del Piano è quella della "Misura" declinata in una o più "Azioni" intendendo come tali le modalità di implementazione delle "Misure". Il Piano si propone una prospettazione sistemica dell'insieme delle Misure che l'Amministrazione intende assumere per superare la severa crisi finanziaria in cui l'Ente e' incorso . Il Piano, come richiesto dalla Deliberazione n.16/SEZAUT/2012, Sezione delle autonomie, adunanza del 13 dicembre 2012, è preceduto da una sezione descrittiva dell'Ente stesso e da una sintetica analisi di contesto. Nella sezione successiva sono analizzate le principali criticità rilevate dalla Corte dei Conti e le cause che hanno determinato la sopra citata crisi finanziaria. L'elencazione ed illustrazione delle Misure e delle Azioni trova sintesi sinottica nell'Allegato "A" al Piano, che contrappone gli "Impieghi" , intesi come traduzione finanziaria delle criticità rilevate, alle "Risorse" intese come traduzione finanziaria delle Misure e delle Azioni che l'Amministrazione intende adottare per il superamento della crisi finanziaria. Occorre, altresì, sottolineare come in fase conclusiva della redazione del Piano, siano state pubblicate da parte della Corte dei conti (Deliberazione n.16/SEZAUT/2012, Sezione delle autonomie, adunanza del 13 dicembre 2012) le "Linee guida" per l’esame del piano di riequilibrio finanziario pluriennale e per la valutazione della sua congruenza (art. 243-quater, TUEL commi 1-3). Sarà quindi redatto dall’Amministrazione secondo le sopra citate direttrici e trasmesso, in aggiunta al presente Piano, lo schema di cui alle Linee guida della Corte, al fine di offrire una più immediata lettura agli Organi di controllo.
Co m
un e
Profili finanziari del Piano Il Piano è finalizzato oltre che alla risoluzione delle criticità emerse anche alla risoluzione della severa crisi di liquidità che l’Amministrazione ha ereditato dalle precedenti gestioni, e che, nonostante le misure adottate per ridurre i costi e incrementare le entrate proprie è stata acuita dalla contrazione dei trasferimenti erariali e regionali dell’ultimo biennio. Maggiori e sensibili disponibilità di cassa saranno generate dall’accesso al Fondo di Rotazione e dalle liquidità finanziarie liberate dal Piano stesso, per effetto della riduzione dei costi, dell’aumento delle entrate proprie e della capitalizzazione derivante dagli accantonamenti realizzati. Contestualizzazione del Piano nell’organizzazione dell’Ente. Coerenze con la gestione per obiettivi. Il Piano e' stato redatto secondo la tecnica bottom-up , stimolando, nell’ambito della istruttoria condotta, le singole Direzioni dell'Ente a proporre Misure di intervento ed Azioni in grado di generare valore o, comunque, di efficientare la struttura con l'obiettivo di riequilibrare stabilmente la gestione economica e finanziaria. L'effettiva implementazione e il carattere immediatamente vincolante di dette Misure ed Azioni sarà assicurata, da subito, dalla correlazione delle stesse con il Piano triennale delle Performance, allegato al presente del Piano, e quindi con il prossimo PEG ed il Piano degli Obiettivi. Criticità. Il Piano è redatto "a legislazione vigente" pur nella consapevolezza che la fase di severa perturbazione economica attraversata dal Paese e di estrema fluidità della normativa interessata da continui aggiustamenti per esempio in materia tributaria ove i due principali cespiti comunali, l'Imu e la Tarsu, oggi Tares, sono in fase di assestamento, il primo, e di copernicana rivoluzione il secondo - potrebbe comportare profonde modificazioni di contesto tali da influire sensibilmente con la realizzabilità del Piano stesso.
3
Caratteristiche dell’Ente. 1.1 POPOLAZIONE 313.110
1.1.2 - Popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente (art.156 D.Lvo 267/2000) maschi
n.
138.041
femmine
n.
155.417
nuclei familiari
n.
135.405
comunità/convivenze
n.
455
n.
295.591
n.
-400
1.1.3 - Popolazione al 1 gennaio 2010 1.1.4 - Nati nell'anno
n.
2.705
1.1.5 - Deceduti nell'anno
n.
3.105
saldo naturale 1.1.6 - Immigrati nell'anno 1.1.7 - Emigrati nell'anno
293.458
n.
6.758
n.
8.491
Ca
di cui:
n.
ta
1.1.1 - Popolazione legale al censimento del 2001
di cui 1.1.9 - In età prescolare (0/6 anni) 1.1.10 - In età scuola dell'obbligo (7/14 anni)
n.
-1.733
di
saldo migratorio 1.1.8 Popolazione al 31-12-2010
nia
In particolare la dinamica dei trasferimenti - interessati da tagli, nell'ultimo triennio, che, come si dirà nella apposita sezione del Piano, costituiscono la prima concausa della crisi finanziaria del Comune - è assunta come definitivamente stabilizzata con gli ulteriori tagli attesi per il 2013 in base al decreto "spending review". Invece, non sono ulteriormente previsti tagli ai trasferimenti regionali, in quanto la riduzione applicata all'esercizio 2012 ha, per la prima volta, portato detti trasferimenti regionali ad un livello sensibilmente più basso, per il Comune di Catania, rispetto ai costi delle principali funzioni delegati dalla Regione stessa ai comuni (ex legge n. 22 del 1986 e SS.). Non è, per tanto, ipotizzabile una ulteriore contrazione dei trasferimenti regionali che si porrebbe in aperta violazione dei Principi costituzionali di cui all'art. 119 Cost.
n.
293.458
n.
20.759
n.
23.203
n.
54.545
1.1.12 - In età adulta (30/65 anni)
n.
139.860
1.1.13 - In età senile (oltre 65 anni) 1.1.14 - Tasso di natalità ultimo quinquennio:
n.
55.091 Tasso 10,08 % 10,12 % 10,30 % 9,60 % 9,60 % Tasso 10,43 % 11,04 % 10,90 % 10,90 % 10,90 %
un e
1.1.11 - In forza lavoro 1. occupazione (15/29 anni)
Co m
Anno 2006 2007 2008 2009 2010 1.1.15 - Tasso di mortalità ultimo quinquennio: Anno 2006 2007 2008 2009 2010 1.1.16 - Popolazione massima insediabile come strumento urbanistico vigente Abitanti n. 0 entro il 1.1.17 - Livello di istruzione della popolazione residente Laurea Diploma Lic. Media Lic. Elementare Alfabeti Analfabeti
31-12-2010 10,64 % 25,11 % 31,50 % 24,37 % 8,38 % 0,00 %
1.2 TERRITORIO
1.2.1 - Superficie in Kmq 1.2.2 - RISORSE IDRICHE
180,80 * Laghi * Fiumi e torrenti
0 0
1.2.3 - STRADE * Statali * Provinciali * Comunali * Vicinali * Autostrade 1.2.4 - PIANI E STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI
Km. Km. Km. Km. Km.
398,00 2.300,00 600,00 796,00 15,00
4
Se "SI" data ed estremi del provvedimento di approvazione * Piano regolatore adottato Si No * Piano regolatore approvato Si X No * Programma di fabbricazione Si No * Piano edilizia economica e popolare Si No PIANO INSEDIAMENTI PRODUTTIVI * Industriali Si X No * Artiginali Si No * Commerciali Si No * Altri strumenti (specificare) Si X No Esistenza della coerenza delle previsioni annuali e pluriennali con gli strumenti urbanistici vigenti (art. 170, comma 7, D.L.vo 267/2000) Si No
mq. mq.
Decreto P.R.S. n. 166 del 28/06/1969 X X
X X PUA - VCS - DPRS n. 468 del 07/06/2005 X
AREA INTERESSATA 0,00 0,00
mq. mq.
1.3 SERVIZI 1.3.1 - PERSONALE 1.3.1.1 In servizio numero 1 37 73 12 202 13 106 474 109 658 105 15 1.805
Previsti in dotazione organica 367 0 0 0 0 945 0 644 0 0 0 0 1.956
Previsti in dotazione organica
Ca
A.1 A.2 A.3 A.4 A.5 B.1 B.2 B.3 B.4 B.5 B.6 B.7 TOTALE
Categoria e posizione economica C.1 C.2 C.3 C.4 C.5 D.1 D.2 D.3 D.4 D.5 D.6 Dirigente TOTALE
ta
Categoria e posizione economica
AREA DISPONIBILE 0,00 0,00
nia
P.E.E.P. P.I.P.
X
di
1.3.1.2 - Totale personale al 31-12-2010: di ruolo n. 3.599 fuori ruolo n. 2
1.407 0 0 0 0 494 0 140 0 0 0 50 2.091
In servizio numero 30 55 212 15 961 11 26 162 38 107 153 24 1.794
1.3.2 - STRUTTURE
ESERCIZIO IN CORSO Anno 2011 posti n. 635 posti n. 8.341 posti n. 14.937 posti n. 10.637 posti n. 0 n. 0
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 630 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 n. 0 n. 0 n. 0
0,00 0,00 0,00 Si 0,00 Si n. hq. n.
365 335,00 30 387,00
89,00 0,00 0,00 Si X No 0,00 Si X No n. 370 hq. 335,00 n. 32 387,00
91,00 0,00 0,00 Si X No 0,00 Si X No n. 370 hq. 350,00 n. 32 387,00
93,00 0,00 0,00 Si X No 0,00 Si X No n. 370 hq. 350,00 n. 32 387,00
2.000,00 0,00 X No X No 105 310 X No 1.400
1.900,00 0,00 Si X No Si X No n. 100 n. 300 Si X No n. 1.400
1.800,00 0,00 Si X No Si X No n. 100 n. 300 Si X No n. 1.400
1.800,00 0,00 Si X No Si X No n. 100 n. 290 Si X No n. 1.400
un e
Tipologia
1.3.2.1 - Asili nido 1.3.2.2 - Scuole materne 1.3.2.3 - Scuole elementari 1.3.2.4 - Scuole medie 1.3.2.5 - Strutture residenziali per anziani 1.3.2.6 - Farmacie comunali 1.3.2.7 - Rete fognaria in Km
n. n. n. n. n.
15 78 84 63 0
Co m
- bianca - nera - mista
1.3.2.8 - Esistenza depuratore 1.3.2.9 - Rete acquedotto in Km 1.3.2.10 - Attuazione servizio idrico integrato 1.3.2.11 - Aree verdi, parchi, giardini
1.3.2.12 - Punti luce illuminazione pubblica 1.3.2.13 - Rete gas in Km 1.3.2.14 -Raccolta rifiuti in quintali - civile - industriale - racc. diff.ta 1.3.2.15 - Esistenza discarica 1.3.2.16 - Mezzi operativi 1.3.2.17 - Veicoli 1.3.2.18 - Centro elaborazione dati 1.3.2.19 - Personal computer 1.3.2.20 - Altre strutture (specificare)
Si Si n. n. Si n.
X No X No
1.3.3 - ORGANISMI GESTIONALI Tipologia 1.3.3.1 - Consorzi 1.3.3.2 - Aziende
ESERCIZIO IN CORSO Anno 2011 n. 5 n. n. 1 n.
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 5 n. 5 n. 5 1 n. 1 n. 1
5
1.3.3.3 - Istituzioni 1.3.3.4 - Societa` di capitali 1.3.3.5 - Concessioni 1.3.3.6 - Unione di comuni 1.3.3.7 - Altro
n. n. n. n. n.
0 14 0 0 0
n. n. n. n. n.
0 13 0 0 0
n. n. n. n. n.
0 13 0 0 0
n. n. n. n. n.
0 13 0 0 0
1.3.3 - ORGANISMI GESTIONALI 1.3.3.1.1 - Denominazione Consorzi: Consorzio ASI – Consorzio ATO 2 – Consorzio CO.C.E.TER. – Consorzio AUTOSTRADE SICILIANE – Consorzio RIPOPOLAMENTO ITTICO.
ta
un e
Co m
Comuni di: Aci Bonaccorsi; Aci Castello; Aci Catena; Acireale; Aci S. Antonio; Adrano; Belpasso; Biancavilla; Bronte; Calatabiano; Caltagirone; Camporotondo Etneo; Castel di Judica; Castiglione di Sicilia; Fiumefreddo di Sicilia; Giarre; Grammichele; Gravina di Catania; Licodia Eubea; Linguaglossa; Maletto; Maniace; Mascali; Mascalucia; Mazzarone; Militello Val di Catania; Milo; Mineo; Mirabella Imbaccari; Misterbianco; Motta S. Anastasia; Nicolosi; Palagonia; Paternò; Pedara; Piedimonte Etneo; Raddusa; Ragalna; Ramacca; Randazzo; Riposto; S. Cono; S. Giovanni La Punta; S. Gregorio di Catania; S. Michele di Ganzaria; S. Pietro Clarenza; S. Agata Li Battiati; S. Alfio;
di
ATO 2: Comune di Catania; Provincia Regionale di Catania;
Ca
ASI: Comune di Catania; Provincia Regionale di Catania; C.C.I.A.A. di Catania; Comune di Paternò; Comune di Belpasso; Comune di Aci Castello; Comune di Gravina di Catania; Comune di Mascalucia; Comune di Misterbianco; Comune di Motta S. Anastasia; Comune di S. Agata Li Battiati; Comune di S. Giovanni La Punta; Comune di S.Gregorio; Comune di Tremestieri Etneo; Comune di Camporotondo Etneo; Comune di S. Pietro Clarenza; ASSOPEREGO; ASSOPREST.
nia
1.3.3.1.2 – Comuni associati (indicare il n. tot. e nomi):
6
S. Maria di Licodia; S. Venerina; Scordia; Trecastagni; Tremestieri Etneo; Valverde; Viagrande; Vizzini; Zafferana Etnea. CO.C.E.TER.:
nia
Comuni di: Aci Bonaccorsi; Castel di Judica; Catania; Gravina di Catania; Pedara; S. Alfio; Tremestieri Etneo; Viagrande; CONSORZIO AUTOSTRADE SICILIANE:
Ca
un e
Provincia Regionale di Catania; Provincia Regionale di Siracusa; Comune di Catania; Comune di Acireale; Comune di Augusta; Comune di Riposto; Comune di Aci Castello; C.C.I.A.A. di Catania; C.C.I.A.A. di Siracusa.
di
CONSORZIO RIPOPOLAMENTO ITTICO:
ta
Regione Siciliana; Provincia Regionale di Catania; Provincia Regionale di Messina; Provincia Regionale di Ragusa; Provincia Regionale di Siracusa; Comune di Catania; Comune di Messina; Comune di Siracusa; Comune di Gela; Comune di Modica; Comune di Rosolini; Comune di Barcellona Pozzo di Gotto; Comune di Patti; C.C.I.A.A. di Catania; C.C.I.A.A. di Messina; C.C.I.A.A. di Siracusa; Consorzio ASI di Messina.
1.3.3.2.1 - Denominazione Azienda: A.M.T.
Co m
1.3.3.2.2 – Ente Associato: Comune di Catania.
1.3.3.4.1 - Denominazione S.p.A: ACOSET; AZIENDA METROPOLITANA TRASPORTI CATANIA (da Luglio 2011); ASEC; CATANIA AMBIENTE; CATANIA MULTISERVIZI; INVESTI A CATANIA; MERCATI AGRO ALIMENTARI SICILIA; SIDRA; S.I.E.; SOCIETA’ INTERPORTI SICILIANI; ASEC Trade S.u.r.l.; GOLFTUR S.c.r.l.; SOSTARE S.r.l.; SVILUPPO E PATRIMONIO S.r.l. 1.3.3.4.2 – Enti Associati: ACOSET: Comuni di: Aci Bonaccorsi; Aci S. Antonio; Adrano;
7
nia
Belpasso; Camporotondo Etneo; Catania (S. G. Galermo); Gravina di Catania; Mascalucia; Nicolosi; Pedara; Ragalna; S. Agata Li Battiati; S. Giovanni La Punta; S. Maria di Licodia; S. Pietro Clarenza; San Gregorio; Trecastagni; Tremestieri Etneo; Valverde; Viagrande; A.M.T. Catania Comune di Catania ASEC:
ta
Comune di Catania CATANIA AMBIENTE:
Comune di Catania INVESTI A CATANIA: Comune di Catania Asec S.p.A. Asec Trade S.u.r.l. Catania Multiservizi S.p.A. Sostare S.r.l. MERCATI AGRO ALIMENTARI SICILIA:
di
CATANIA MULTISERVIZI:
Ca
Comune di Catania Provincia di Catania
Co m
un e
Regione Siciliana; Comune di Catania; Provincia Regionale di Catania; Comune di Misterbianco; C.C.I.A.A. di Catania; Federazione Regionale del Commercio e del Turismo di Sicilia; S.O.M.A.A.C.; Consorzio Grossisti Ortofrutticoli di Palermo; Ortofrutticola 2000; Coop. Scaricatori S. Agata a r.l.; Federmercati in Liquidazione; Svil. Taormina Etnea S.p.A.; HD Service S.r.l.; Red Fish Cruiser S.r.l.; La Celere S.r.l.; Associazione degli Industriali della Provincia di Catania; Sezione Autonoma degli Edili – Ance; Consorzio Ortofrutta Sicilia; Società degli Interporti Siciliani S.p.A.; Confimpresa Euromed; Cir S.r.l.; Agrofiori – Confcommercio - Associazione grossisti fiori e piante e articoli fioristi; Confcooperative Sicilia. SIDRA:
Comune di Catania
S.I.E.: Comune di Catania; Provincia Regionale di Catania; Comuni di: Aci Bonaccorsi; Aci Castello; Aci Catena; Acireale; Aci S. Antonio; Adrano; Belpasso; Biancavilla; Bronte; Calatabiano; Caltagirone; Camporotondo Etneo;
8
di
Ca
ta
nia
Castel di Judica; Castiglione di Sicilia; Fiumefreddo di Sicilia; Giarre; Grammichele; Gravina di Catania; Licodia Eubea; Linguaglossa; Maletto; Maniace; Mascali; Mascalucia; Mazzarone; Militello Val di Catania; Milo; Mineo; Mirabella Imbaccari; Misterbianco; Motta S. Anastasia; Nicolosi; Palagonia; Paternò; Pedara; Piedimonte Etneo; Raddusa; Ragalna; Ramacca; Randazzo; Riposto; S. Cono; S. Giovanni La Punta; S. Gregorio di Catania; S. Michele di Ganzaria; S. Pietro Clarenza; S. Agata Li Battiati; S. Alfio; S. Maria di Licodia; S. Venerina; Scordia; Trecastagni; Tremestieri Etneo; Valverde; Viagrande; Vizzini; Zafferana Etnea.
Co m
un e
SOCIETA’ INTERPORTI SICILIANI: Comune di Catania; C.C.I.A.A. di Catania; C.C.I.A.A. di Siracusa; Azienda Siciliana Trasporti; Consorzio ASI di Palermo; Comune di Termini Imerese; Consorzio ASI del Calatino; C.C.I.A.A. di Palermo; Provincia Regionale di Palermo; Provincia Regionale di Catania; Consorzio ASI di Catania; Regione Siciliana; Ente Autonomo Porto di Palermo. ASEC Trade S.u.r.l.:
(Proprietà ASEC S.p.A.) GOLFTUR S.c.r.l.:
Comune di Catania; Provincia Regionale di Catania; Comune di Taormina; Comune di Castiglione di Sicilia; Comune di Francavilla di Sicilia; Comune di Mascali; Comune di Linguaglossa; Ente Parco dell’Etna. SOSTARE S.r.l.: Comune di Catania
SVILUPPO E PATRIMONIO S.r.l.: Comune di Catania
9
Capitolo 1 Fattori di squilibrio rilevati dalla Corte dei Conti e Misure adottate 1.1 Ricognizione dei fattori di squilibrio rilevati dalla Corte dei Conti nella “Indagine sulla sana gestione finanziaria del Comune di Catania”. Ordinanza 355/2012/Contr. del 7 Novembre 2012 adottata nell’Adunanza del 14 Novembre 2012.
ta
nia
Il Comune di Catania è stato oggetto, sin dal 2007, di verifica da parte dell’Ispettorato Generale di Finanza della Ragioneria Generale dello Stato e da numerose pronunce della Sezione, adottate ai sensi dell’art. 1, comma 166 e ss., della legge 23 dicembre 2005, n. 266, le quali hanno evidenziato la presenza di criticità gestionali con negative ripercussioni sugli equilibri di bilancio e sul difficile percorso di risanamento intrapreso dall’Amministrazione a partire dalla fine del 2008. I rilievi dell’IGF esposti nella “Relazione sulla verifica amministrativo – contabile” del 4 Luglio 2007, a firma di Cimbolini e Vallante, sono così riportati nella “Indagine sulla sana gestione finanziaria del Comune di Catania”. Corte dei Conti, Ordinanza 355/2012/Contr. del 7 Novembre 2012: Riferimento normativo Artt. 151, 162 e 193 del TUEL Art. 187 del TUEL Artt. 189, 190 e 228 del TUEL Artt. 152 e 227 del TUEL Art. 168 del TUEL Art. 188 e 193 del TUEL D.M. Tesoro e Bilancio del 7/1/1998 Art. 242 del TUEL Artt. 151, 162 e 193 del TUEL Artt. 151 e 162 del TUEL Art. 119 Cost., art. 30, c. 15, L. 289/2002, art. 3, c. 17, L. 350/2003 Art. 42 del TUEL Artt. 191 e 194 del TUEL Art. 193 del TUEL
di
Ca
Descrizione del rilievo Ripetuti disavanzi della gestione di competenza derivanti dalla gestione corrente Irregolare utilizzo dell’avanzo di amministrazione Irregolare gestione dei residui anche con riferimento alla procedura di riaccertamento Notevoli ritardi nell’approvazione dei bilanci e dei rendiconti Irregolari allocazioni contabili ai capitoli relativi ai “servizi per conto di terzi” Irregolare copertura dei disavanzi di amministrazione degli esercizi 2003 e 2004 Mancata devoluzione dei mutui contratti con la C.DD.PP. Mancato rispetto dei parametri di deficitarietà strutturale Grave disavanzo di cassa derivante dalla gestione di parte corrente del bilancio Irregolare rappresentazione della situazione finanziaria dell’Ente negli esercizi 2004 e 2005 Notevoli criticità concernenti l’indebitamento. In particolare: la sostenibilità e l’irregolare utilizzo delle risorse derivanti dall’indebitamento Anomala modalità di incremento della Tarsu Notevoli arretrati nei pagamenti e nei debiti fuori bilancio da finanziare Notevoli criticità concernenti l’operazione “Catania Risorse”
Fonte: Elaborazione Corte dei Conti - Sezione di controllo per la Regione Sicilia.
Co m
un e
L'attività ispettiva condotta dalla Ragioneria Generale dello Stato, si è poi conclusa con “Relazione definitiva” prot. nr. 0004048 del 25 Gennaio 2011 che, testualmente, recita: “Dall’esame delle controdeduzioni pervenute si rileva che le questioni evidenziate in sede ispettiva (…) possono ritenersi definite. Il superamento delle connesse irregolarità è ascrivibile ad idonei interventi correttivi già conclusi o concretamente avviati dall’Ente ispezionato, a condivisibile argomentazioni giustificative dell’operato dell’ufficio, nonché ad assicurazioni di esatto adempimento, per il futuro, della normativa vigente in materia.” La Relazione stessa, pur prendendo atto del superamento delle criticità evidenziate grazie all'adozione di opportune iniziative che hanno ridato stabilità al bilancio, evidenzia, comunque, il permanere di due criticità: 1. il persistente ricorso all'utilizzo dell'anticipazione di Tesoreria, 2. la presenza di consistenti debiti fuori bilancio da finanziare. Si elencano, di seguito gli esiti dei controlli sui bilanci di previsione e sui rendiconti ex art. 1, comma 166 e ss., della legge 23/12/2005, n. 266, come riportati nella “Indagine sulla sana gestione finanziaria del Comune di Catania”. Corte dei Conti Sezione di Controllo per la Regione Sicilia, Ordinanza 355/2012/Contr. del 7 Novembre 2012, approvata nell’adunanza del 14 Novembre 2012: Documento
Deliberazione
Profilo
Risultato di amministrazione
Rendiconto 2005 e bilancio di previsione 2006
Bilancio di previsione 2007
Rendiconto 2006
34/2007
177/2007
57/2008
Operazione “Catania Risorse” Perdite partecipate Anticipazione di cassa Termini per l’approvazione dei bilanci Termini per l’approvazione dei bilanci
Osservazioni Non corretta determinazione del risultato di amministrazione 2006 e dubbia modalità di copertura dei disavanzi 2003 e 2004 Problemi di realizzazione Necessità di riaccertamento Necessità di contenimento
Esito
Segnalazione di criticità Segnalazione di criticità Segnalazione di criticità
Significativo ritardo nell’approvazione dei documenti contabili
Segnalazione di criticità
Significativo ritardo nell’approvazione del bilancio di previsione
Segnalazione di criticità
Segnalazione di criticità
Copertura disavanzi pregressi
Il ricorso a all’operazione “Catania Risorse” assicura una copertura solo formale dei disavanzi di amministrazione
Segnalazione di criticità
Equilibri di bilancio e sistema delle partecipate
Previsione di disavanzo di parte corrente, perdite delle partecipate.
Segnalazione di criticità
Risultato della gestione Equilibri di bilancio e partecipate
Disavanzo di amministrazione
Misure correttive
Disavanzo di parte corrente, perdite delle partecipate. Mancata efficace
Misure correttive
10
Profilo
Osservazioni copertura dei disavanzi 2003/2004. Difficoltà nella riscossione delle entrate proprie e ricorso ad anticipazione di tesoreria
Situazione di cassa Termini per l’approvazione dei bilanci Bilancio di previsione 2008
100/2008
Equilibri di bilancio Partecipate Equilibri di bilancio
45/2009
Partecipate Entrate Spesa per il personale Termini per l’approvazione dei documenti contabili
Rendiconto 2007 e misure correttive su del. 45/2009
98/2009
Bilancio di previsione 2009
6/2010
Equilibri di bilancio Situazione di cassa Partecipate Equilibri di bilancio Partecipate Equilibri di bilancio
Rendiconto 2008 e misure correttive del. 98/2009 e 6/2010
120/2010
Bilancio di previsione 2010
265/2010
Rendiconto 2009
219/2011
Residui Situazione di cassa Partecipate Equilibri di bilancio Residui Partecipate Operazioni di finanza derivata Equilibri di bilancio Situazione di cassa
245/2011
Equilibri di bilancio
Partecipate Termini per l’approvazione dei documenti contabili
Misure correttive
Disavanzo di parte corrente, scarsa attendibilità di alcune entrate, debiti fuori bilancio, operazione Catania Risorse non portata a termine. Non condivisibile destinazione del contributo straordinario del Cipe di 140 milioni di euro. Situazione di deficit strutturale delle partecipate Equilibrio dell’esercizio 2008 raggiunto unicamente con l’intervento straordinario del Cipe Necessità di un consolidamento dei conti del Comune e delle società partecipate Necessità di un piano di espansione delle entrate proprie Opportunità di contenimento
Misure correttive
Significativo ritardo nell’approvazione del rendiconto
Misure correttive
Misure correttive Misure correttive
Misure correttive Misure correttive Misure correttive
Notevolissima presenza di debiti fuori bilancio da ripianare con alienazione di patrimonio Difficoltà nella riscossione delle entrate proprie Azioni di risanamento insufficienti Disavanzo di parte corrente, ingenti debiti fuori bilancio da finanziare con alienazioni patrimoniali Perdite Equilibrio raggiunto unicamente con l’intervento straordinario del Cipe, debiti fuori bilancio da finanziare di ingente ammontare Necessità di riaccertamento dei residui attivi per la presenza di ingenti residui anteriori al 2004 Scarsa riscossione delle entrate proprie Mancato riordino Previsione di un saldo negativo di parte corrente e cospicua presenza di debiti fuori bilancio Necessità d riaccertamento dei residui attivi vetusti Perdite da coprire Necessità di monitoraggio swap copertura passività Irregolari iscrizioni contabili ai servizi per conto di terzi Eccessivo ricorso all’anticipazione di tesoreria Situazione critica delle partecipate e della municipalizzata e inadeguatezza della motivazione della deliberazione consiliare adottata ex art.3, comma 27, legge n. 244/2007 per “Catania Multiservizi spa” Previsione di aumento della spesa corrente e correlato disavanzo, discrasie sull’importo dei nuovi prestiti, entrate non ripetitive destinate anche al finanziamento della spesa corrente, entrate sovrastimate a fronte di modestissima riscossione Perdite da coprire con alienazioni immobiliari
Misure correttive
Misure correttive Misure correttive
Misure correttive
Misure correttive
Significativo ritardo nell’approvazione del rendiconto
Misure correttive Misure correttive Misure correttive Misure correttive Misure correttive Misure correttive Misure correttive Misure correttive Misure correttive Misure correttive
Misure correttive Misure correttive Misure correttive Misure correttive
Mantenimento in bilancio di residui attivi vetusti
Misure correttive
Debiti fuori bilancio
Non legittimo riconoscimento come debito fuori bilancio di un’obbligazione derivante da accordo transattivo e il persistere di un volume notevolissimo di passività pregresse da riconoscere ex art. 194 del TUEL
Misure correttive
Situazione di cassa
Eccessivo ricorso all’anticipazione di tesoreria e difficoltà nel riscuotere le entrate proprie
Misure correttive
Indebitamento
La rinegoziazione dei mutui con la CC.DD.PP. ha comportato maggiori onerosi per la spesa complessiva per interessi, l’operazione di devoluzione dei mutui non è stata correttamente contabilizzata
Misure correttive
Partecipate
cessione delle quote della “Sostare srl” alla “Catania Multiservizi spa” realizzata in violazione dell’art. 13 del d.l. 223/2006, mancanza di una fedele rappresentazione contabile dei rapporti con le società partecipate, mancata adozione da parte del Consiglio comunale della deliberazione ex art. 3, comma 27 della l. 244/2007
Misure correttive
Mancato aggiornamento dell’inventario
Misure correttive
un e
Residui
Co m
205/2012
Misure correttive
Equilibrio raggiunto grazie ad entrate non ripetitive. Irregolari iscrizioni contabili ai servizi per conto di terzi.
Equilibri di bilancio
Rendiconto 2010 e misure correttive del. 219/2011
Significativo ritardo nell’approvazione del rendiconto
di
Partecipate
Bilancio di previsione 2011
Misure correttive
ta
Misure correttive del. 100/2008
Esito
nia
Deliberazione
Ca
Documento
Patrimonio
fonte: elaborazione corte dei conti - sezione di controllo per la regione sicilia. indagine sulla sana gestione finanziaria del comune di Catania
In sintesi il presente Piano di riequilibrio si propone di risolvere definitivamente,le residue criticità rilevate dalla Corte dei conti sezione di controllo per la Regione Siciliana, da ultimo con Ordinanza n.370/2012/CONTR. e con la successiva Deliberazione 379/2012/Prno, che possono così riassumersi : 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
persistenza difficoltà nel riscuotere le entrate proprie; cronico ricorso all’anticipazione di tesoreria, idoneo a rivelare una incapacità strutturale dell’Ente di far fronte ai normali pagamenti; mantenimento in bilancio di una quota elevata di residui attivi di Tit. I e III con oltre cinque anni di anzianità, di dubbia esigibilità e in grado di incidere in misura determinante sul risultato d’amministrazione del Comune; situazione delle partecipazioni comunali e rapporti finanziari con le stesse; improprio utilizzo dei servizi per conto di terzi per fattispecie non previste dalla normativa e dai principi contabili per gli enti locali presenza di debiti fuori bilancio di rilevante ammontare consistente indebitamento
Alcune delle misure richieste risultano già adottate alla data di predisposizione del presente Piano, come illustrato nel paragrafo che segue. Le altre misure correttive che l’Amministrazione intende adottare per definitivamente risolvere la crisi finanziaria dell’Ente sono descritte nel presente Piano 11
1.2 Misure correttive già adottate dall’Ente Con riferimento a:
1. persistenza difficoltà nel riscuotere le entrate proprie; 2. cronico ricorso all’anticipazione di tesoreria, idoneo a rivelare una incapacità strutturale dell’Ente di far fronte ai normali pagamenti;
Anno
2007
2008
Riscossioni Tit. I (entrate tributarie)
119.036.454,38
112.856.926,48
Ca
ta
nia
Il Legislatore, recentemente, con legge art. 1 comma 734 con legge 296/2006, ha affermato che “Non può essere nominato amministratore di ente, istituzione, azienda pubblica, società a totale o parziale capitale pubblico chi, avendo ricoperto nei cinque anni precedenti incarichi analoghi, abbia chiuso in perdita tre esercizi consecutivi.”. In sede di interpretazione autentica (legge 18 Giugno 2009, n. 69 art. 71 comma 1, lett f) la norma è stata così modificata: «32-bis. Il comma 734 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, si interpreta nel senso che non può essere nominato amministratore di ente, istituzione, azienda pubblica, società a totale o parziale capitale pubblico chi, avendo ricoperto nei cinque anni precedenti incarichi analoghi, abbia registrato, per tre esercizi consecutivi, un progressivo peggioramento dei conti per ragioni riferibili a non necessitate scelte gestionali. In sintesi l’Ordinamento Giuridico conosce il tema del miglioramento dei risultati di gestione in sede di valutazione dell’Amministratore. Ora è fuori di dubbio - come d’altra parte riconosciuto dalla stessa Corte (pagina 33 della “Indagine sulla sana gestione finanziaria del Comune di Catania”) - che l’Amministrazione abbia sensibilmente migliorato la propria capacità di riscossione, come mostrato dalla tabella che segue: 2009
2010
2011
148.248.499,30
144.201.898,29
147.764.720,26
comp. + residui
2007/2008
=
Media biennio 2009/20011 = 146.738.373
di
Media biennio 115.946.689
Co m
un e
È analogamente fuor di dubbio che la capacità di riscossione delle entrate tributarie sia solo parzialmente in leva all’Amministratore dell’Ente locale, sia perché la gestione della riscossione è, sino ad oggi stata affidata al contratto imposto con l’Agente della Riscossione (in Sicilia Serit Spa), sia perché al di là della bontà delle attività di riscossione forzosa, l’effettivo tasso di riscossione è inevitabilmente condizionato dalla congiuntura economica nonché dalla pressione tributaria sul territorio essendo ampiamente dimostrata l’estrema elasticità della propensione al pagamento delle imposte in caso di innalzamento delle stesse In questo senso voglia positivamente valutarsi l’iniziativa del Comune di Catania che ha aggiudicato con gara pubblica l’affidamento del Servizio di Riscossione tributi; il servizio è già attivo dal 2 Gennaio 2013. Per tutto quanto sopra esposto se pure l’Amministrazione non nasconde - avendo sempre puntualmente riportato sia i dati sulla riscossione sia tutte le iniziative intraprese per il contrasto all’evasione – la criticità in materia di riscossione, tuttavia non può tacersi il pregevole risultato ottenuto in materia di contrasto all’evasione Tarsu ed, in generale nell’incremento dei principali cespiti di imposta:
RISCOSSIONI TOTALI (COMPETENZA + RESIDUI)
ici -imu tarsu proventi contravv.
2006 2007 66.580.851 75.652.659* 24.239.575 30.828.741 5.306.819 9.132.275 96.127.245 115.613.675
2008 60.350.686* 40.005.946 5.818.809 106.175.441
2009 66.216.203* 55.818.769 6.401.638 128.436.610
2010 78.442.863* 41.218.186 14.759.334 134.420.383
2011 74.346.714* 56.875.817 11.146.318 142.368.849
prec.vo 2012 118.585.847* 61.924.626 7.811.056 188.321.529
* contiene Trasferimento Stato "ICI prima casa "di € 25.640.920,60 N.B. la tabella soprastante è un sottoinsieme della tabella precedente perché contiene solo i principali cespiti registrati al Titolo I delle entrate
- media riscossioni triennio 2006/2008
105.972.120
- media riscossioni triennio 2009/2012
148.386.843
D’altra parte il confronto dei valori relativi (rapporto accertamenti / riscossioni), pur comunque positivo nel rapporto con gli esercizi passati, è tuttavia scarsamente significativo in quanto, in presenza di azioni di forte contrasto all’evasione, gli accertamenti si spingono in alto ma hanno un ciclo di riscossione più lento rispetto al carico principale di imposta. Tanto perché sono usualmente emessi solo a fine esercizio e perché la 12
dinamica della riscossione degli accertamenti che (con adesione o meno) comporta comunque una procedura (spesso caratterizzata dall’incontro con il contribuente che viene “convinto” della bontà dell’accertamento con la dimostrazione dei dati in possesso dell’Amministrazione e con la proposta di rateizzazioni nei casi previsti dalla legge etc.) ed una tempistica di riscossione necessariamente dilatata. In sintesi, pur condividendo il rilievo sulla criticità oggettiva nella riscossione dei tributi non può ascriversi a questa Amministrazione alcuna responsabilità ma, anzi andrebbe positivamente valutata l’inversione di tendenza ottenuta in un pur breve lasso di tempo (2009/2011) grazie alle azioni intraprese e nonostante la pessima congiuntura economica cittadina.
Anticipazione di Tesoreria – Anni 2007-2012 2007
2008
2009
€ 31.069.974
€ 44.949.144
€ 77.874.251
2010
Ca
Scoperto per anticipazioni di tesoreria a chiusura esercizio
ta
nia
In ordine al rilievo “cronico ricorso all’anticipazione di tesoreria, idoneo a rivelare una incapacità strutturale dell’Ente di far fronte ai normali pagamenti “ si segnala come l’analisi condotta a pagina 54 della Relazione sulla sana Gestione della Corte dei Conti - e la tabella 41, ivi riportata - prescinde dalle aperture di credito di circa € 100 ml che, in godimento al momento dell’insediamento di questa Amministrazione sono poi state rimborsate: è quindi chiaro come l’effettiva anticipazione in godimento al 2007 (cui raffrontare le anticipazioni del 2009/2011) non possa considerarsi solo quella della tabella 41 (€ 31.069.974) ma era di ben maggiore entità
€ 76.432.346
2011
2012
€ 84.081.386
€ 49.445.680
Risulta evidente lo sforzo di contrazione dell’utilizzo della Anticipazione di Tesoreria che ha già, alla fine del 2012, realizzato il dimezzamento degli utilizzi ( da € 84.081.386 ad € 49.445.680)
Co m
un e
di
L’Amministrazione, a titolo di misure correttive da adottarsi in esecuzione della Deliberazione della Corte dei Conti nr.205 del 20 Agosto 2012, ha adottato la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale di cui all’art. 243 – bis del Tuel, avvalendosi sia del Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali di cui all'articolo 243-ter , sia dell’Anticipazione di cui all’articolo 5 del DL 174/2012 delle risorse del Fondo di rotazione. Va, in ultimo, ascritta a titolo di misura correttiva anche la piena operatività - a seguito di regolare procedura ad evidenza pubblica - del nuovo Agente della Riscossione vincolato ad un contratto che prevede forti meccanismi premiali, in correlazione alle somme effettivamente riscosse, pregnanti meccanismi di controllo in itinere della attività, nonché il diretto versamento delle somme nelle casse dell’Ente, misure tutte volte alla accelerazione delle riscossioni coattive e, per questa via, al miglioramento della situazione finanziaria dell’Ente. In esito alla procedura di aggiudicazione di gara per l’affidamento del Servizio di Riscossione tributi all’Ati “Engeenering – Compunet- InfoTirrena”, è dunque iniziata autonoma attività di riscossione dei tributi e delle entrate patrimoniali del Comune di Catania i cui esiti si manifesteranno già nei primissimi mesi del corrente esercizio 2013. Con riferimento a 3. mantenimento in bilancio di una quota elevata di residui attivi di Tit. I e III con oltre cinque anni di anzianità, di dubbia esigibilità e in grado di incidere in misura determinante sul risultato d’amministrazione del Comune, l’Amministrazione ha inteso assumere le seguenti misure correttive: Adozione del Rendiconto dell’esercizio 2011; deliberazione consiliare nr. 51 del 26 Novembre 2012 riportante il parere favorevole del Collegio dei Revisori dei conti: Il Rendiconto riportava l’eliminazione dei Residui attivi 2010 ed ante nella seguente misura: RIEPILOGO GENERALE DELLE ENTRATE 2001 Titolo I - ENTRATE TRIBUTARIE Titolo II - ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI DELLO STATO, DELLA REGIONE E DI ALTRI ENTI PUBBLICI ANCHE IN RAPPORTO ALL'ESERCIZIO DI FUNZIONI DELEGATE DALLA REGIONE Titolo III - ENTRATE EXTRATRIBUTARIE Titolo IV - ENTRATE DERIVANTI DA ALIENAZIONI, DA TRASFERIMENTI DI CAPITALE E DA RISCOSSIONE DI CREDITI
RS
-
RS RS
-
6.655.533,80 3.424.692,24 10.953.383,42 34.188.617,92 -
13
Titolo V - ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONE DI PRESTITI Titolo VI - ENTRATE DA SERVIZI PER CONTO DI TERZI TOTALE GENERALE DELLE ENTRATE
RS RS RS
72.886.950,94 1.472.183,05 129.581.361,37
-
il Rendiconto riportava altresì un Avanzo pari ad € 682.318,83, così determinato: RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE
45.051.465,00
Fondi vincolati di parte corrente F.do svalutazione crediti per sanzioni al codice della strada Entrate da sanzioni al codice della strada 50% destinate a spesa corrente Somme da operazione di rinegoziazione dei finanziamenti Oneri di urbanizzazione Accantonamento per riscossione tributi ex 2010 Accantonamento proventi sanzioni al codice della strada L.122/10 ex 2010 Fondi vincolati c/capitale Entrate da alienazione alloggi Fondi non vincolati
nia
15.925.834,80 162.998,72 20.987.229,20 35.313,08 2.556.229,56 4.182.294,74 519.246,07 682.318,83
Ca
ta
Con Emendamento presentato dall’Amministrazione in data 13 Novembre 2012– in esecuzione della Deliberazione di codesta Corte n. 205/2012/PRSE, trasmessa con nota prot. 0006659-20/08/2012- SC-SICR14-P, ed alla luce della normativa nel frattempo intervenuta e, segnatamente dell’art.. 6, comma 17, del Decreto Legge 06 luglio 2012 n.95, c.d. Spending review, convertito con L.135/2012 pubblicata il 14 Agosto 2012, dell’art. 243-bis, comma 8 lett. e) del Tuel, come modificato col citato DL. 174/2012, dell’art. 9, comma 4 del D.L. 174/2012, dell’art. 230 – comma 5 – dello stesso Tuel
un e
di
l’Amministrazione ha provveduto all’ulteriore stralcio dal conto del Bilancio dei residui attivi del Titolo I e III, con oltre cinque anni di anzianità, inserendo detti residui attivi nel conto del patrimonio, fino al compimento dei termini di prescrizione. Sono per tanto stati eliminati ulteriori residui attivi per € 140.788.414,49, il che ha portato l’operazione di eliminazione dei residui attivi, per l’esercizio 2011, ad un totale di € 270.369.775,86 come di seguiti ripartiti:
Co m
RIEPILOGO GENERALE DELLE ENTRATE 2001 Titolo I - ENTRATE TRIBUTARIE Titolo II - ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI DELLO STATO, DELLA REGIONE E DI ALTRI ENTI PUBBLICI ANCHE IN RAPPORTO ALL'ESERCIZIO DI FUNZIONI DELEGATE DALLA REGIONE Titolo III - ENTRATE EXTRATRIBUTARIE Titolo IV - ENTRATE DERIVANTI DA ALIENAZIONI, DA TRASFERIMENTI DI CAPITALE E DA RISCOSSIONE DI CREDITI Titolo V - ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONE DI PRESTITI Titolo VI - ENTRATE DA SERVIZI PER CONTO DI TERZI TOTALE GENERALE DELLE ENTRATE
RS
Iniziale eliminazione 6.655.533,80 3.424.692,24 -
Emendamento 108.300.819,59 -
RS RS
-
-
RS
-
10.953.383,42 34.188.617,92 72.886.950,94
RS RS
-
1.472.183,05 129.581.361,37
-
32.487.594,90 -
140.788.414,49
-
Totale 114.956.353,39 3.424.692,24
-
-
43.440.978,32 34.188.617,92
-
72.886.950,94 -
-
1.472.183,05 270.369.775,86
Conseguentemente il Risultato di Amministrazione del Rendiconto 2011 ha riportato il seguente Disavanzo: € 140.106.095,65 così ripartito: RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE
-95.736.949,49
Fondi vincolati di parte corrente
F.do svalutazione crediti per sanzioni al codice della strada Entrate da sanzioni al codice della strada 50% destinate a spesa corrente Somme da operazione di rinegoziazione dei finanziamenti Oneri di urbanizzazione
-15.925.834,80 -162.998,72 -20.987.229,20 -35.313,08
Fondo svalutazione crediti
-2.556.229,56
Accantonamento proventi sanzioni al codice della strada L.122/10 ex 2010
-4.182.294,74
Fondi vincolati c/capitale
14
Entrate da alienazione alloggi
-519.246,06
AVANZO (+) o DISAVANZO (-)
-140.106.095,65
nia
Tanto nella considerazione che - stante il termine di 90 giorni assegnato dalla Corte con deliberazione nr. 205/2012/PRSE per l’adozione delle misure correttive, termine che risultava essere in scadenza il giorno 20 Novembre – il primo atto di gestione di Bilancio utile per adottare le misure correttive richieste in materia di eliminazione dei residui attivi, fosse, ad evidenza. In ordine alle ulteriori misure da adottarsi sul tema dei residui attivi si rinvia all’apposita sezione del presente Piano. Con riferimento a 4. situazione delle partecipazioni comunali e rapporti finanziari con le stesse;
ta
Si rinvia al capitolo 4 del Piano.
di
Ca
Con riferimento a 5. improprio utilizzo dei servizi per conto di terzi per fattispecie non previste dalla normativa e dai principi contabili per gli enti locali, in esecuzione delle disposizioni e rilievi della Corte in ordine alla gestione dei “Servizi per conto terzi”, per tutte le partite per cui è stata rilevata la erronea contabilizzazione sono state adottate le seguenti misure correttive: - Approvazione, nella seduta del 6 Dicembre u.s del Bilancio di Previsione 2012 e Pluriennale 2012/2014 con contestuale adozione della procedura di riequilibrio finanziario di cui all’articolo 243 bis del Tuel come introdotto con D.l. 174/2012 (Deliberazione consiliare n. 53 del 6/12/2012); il Bilancio di previsione prevede lo stanziamento di idonei capitoli per la richiesta regolarizzazione. La Ragioneria Generale sta, già nella giornata di oggi, procedendo alla regolarizzazione contabile delle partite in questione con contestuale eliminazione della problematica evidenziata.
-
In fase di operazioni di chiusura e riallineamento del Bilancio 2012 tutte le operazioni di regolarizzazione sopra elencate sono state effettuate con successo
un e
-
Co m
Delle ulteriori misure in corso di implementazione si darà illustrazione nel proseguo del presente Piano.
15
Capitolo 2 Ricognizione e quantificazione dei fattori di squilibrio rilevati, dell'eventuale disavanzo di amministrazione risultante dall'ultimo rendiconto approvato e di eventuali debiti fuori bilancio.
nia
L’Amministrazione ha avviato sin dal suo insediamento una azione di riequilibrio per controvertire la difficile situazione finanziaria rinvenuta. Detta azione era fondata sul ripristino dell’equilibrio di Bilancio, sulla riduzione dell’indebitamento, sulla progressiva eliminazione dei residui attivi difficilmente esigibili, sulla eliminazione dell’annoso problema dei debiti fuori bilancio, sull’efficientamento della macchina comunale e delle partecipazioni comunali, sulla politica del personale e sul blocco del turn over, sulla stringente lotta all’evasione, sulla chiusura di alcune annose vicende che avevano da decenni bloccato lo sviluppo stesso della Città, segnatamente: la tematica di “Corso dei Martiri”, il Piano Regolatore , etc.
ta
Nel corso dell’ultimo biennio e, con particolare gravità nell’esercizio 2012 si sono concretizzati almeno tre ordini di problemi che hanno portato ad un nuovo squilibrio finanziario:
un e
di
Ca
1) la drastica riduzione dei trasferimenti con una perdita complessiva di valore di € 58,040 milioni nel biennio ed una attesa di ulteriori tagli per € 13.911 milioni per il 2013 che porterà il taglio complessivo ad € 71,950 milioni a. erariali – che passano da € 145,607 milioni del 2010 ad € 97,373 milioni del 2012 – con un taglio per € 19,815 milioni nel 2011 ed € 28,419 nel 2012 e dei trasferimenti b. regionali – che passano da € 41,686 milioni del 2010 ad € 31,880 nel 2012 – di € 3,202 milioni nel 2011 e di € 6,603 nel 2012, il taglio dei trasferimenti erariali per la quota parte del 2012 è, parzialmente, compensato dall’aumento del gettito Imu, rispetto al gettito Ici di spettanza del Comune di circa € 42 milioni: detta parziale compensazione provoca, comunque, tensioni di cassa, l’innalzamento dei fenomeni di evasione ed elusione, nonché il lievitare dei residui attivi 2) insorgere di Debiti fuori bilancio nel 2012 per complessivi € 29,2 milioni alla data di adesione alla procedura di riequilibrio (6 Dicembre 2012), poi aggiornati per effetto della riconciliazione condotta in esecuzione del disposto dell’articolo 243 bis conclusasi nella riunione plenaria con i Direttori dell’Ente in data 7 Gennaio 2013. 3) l’insorgere della problematica dei residui attivi ante 2006, di particolare vetustà, che come sollecitato dalla Corte dei conti e per effetto delle nuove normative in materia (vedi sezione del presente Piano), ha comportato la cancellazione dal Conto del Bilancio di € 140 milioni e l’insorgere di un Disavanzo di pressoché pari importo.
Co m
In particolare, in ordine alla tematica dei residui ed al correlato insorgere del Disavanzo del Bilancio 2011 di cui al superiore punto 3), l’Ente ha provveduto a stralciare dal conto del Bilancio i residui attivi del Titolo I e III, con oltre cinque anni di anzianità (cioè quelli 2006 e retro), inserendo detti residui attivi nel Conto del Patrimonio, fino al compimento dei termini di prescrizione. Detti residui derivano da importi iscritti a ruoli tutti in gestione da parte dell’Agente della Riscossione Serit Sicilia Spa. I motivi della cancellazione sono, per tanto, correlati non già alla certezza dei crediti, ma esclusivamente al loro lento ciclo di riscossione. Quest’ultima considerazione ha motivato il sopra citato inserimento nel conto del patrimonio, fino al compimento dei termini di prescrizione. Si rendicontano, di seguito, analiticamente le singole tematiche
16
2.1 Ricognizione e quantificazione dei fattori di squilibrio.
Co m
un e
di
Ca
ta
nia
Con deliberazione di Giunta n. 385 del 10/06/2012, sono stati approvati il progetto del Bilancio di Previsione per l’esercizio finanziario 2012, del Bilancio Pluriennale per il triennio 2012/2014 e della Relazione previsionale e programmatica 2012/2014, garantendo il rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno per l’anno 2012; Con Decreto del Ministero dell’Interno del 3 agosto 2012 il termine di approvazione del bilancio di previsione 2012 è stato differito al 31 ottobre; Sono intervenute ulteriori e sostanziali novità normative in materia di finanza pubblica recentemente introdotte dai diversi decreti legge, per ultimi il D.L. 95 del 6/7/2012 convertito in L. 135 e il D.L. 174 del 10/10/2012 in corso conversione in legge; in particolare occorre citare: - l’art. 8, comma 3 del Decreto Legge 10 ottobre 2012, n. 174, in base al quale le riduzioni sui trasferimenti ordinari da parte dello Stato, in applicazione del D.L. 95 convertito in L. 135/2012, determinate con decreto Ministeriale del 25 ottobre 2012 possono tradursi, per l’anno 2012, in riduzione dell’indebitamento dell’Ente; - L’art. 6 c.17 L. 135/2012 che prevede l’istituzione di un fondo svalutazione crediti non inferiore al 25 per cento dei residui attivi, di cui ai titoli primo e terzo dell'entrata, aventi anzianità superiore a 5 anni; Dalla data di approvazione dei documenti contabili da parte della Giunta Municipale, sono in oltre intervenuti elementi nuovi e differenti situazioni gestionali che rideterminano le previsioni finanziarie 2012/2014, in particolare: - il Ministero con Decreto Ministero dell’Interno 25 Ottobre 2012 ai sensi dell’art. 16 co. 6 del D.lgs. 95/2012 come modificato con l’art. 8 del DL 174/2012 ha determinato la ulteriore riduzione dei finanziamenti per l’esercizio 2012, in € 3.477.677,72 - A seguito della pubblicazione del Decreto Ministero dell’Interno 25 Ottobre 2012 avvenuta in data 30 ottobre 2012 è stata resa nota la riduzione dei trasferimenti erariali complessivi del 2012 rispetto al precedente esercizio, determinata in € 28.419.056,69 (di cui € 10.975.818,66 per ulteriore riduzione rispetto al 2011 ai sensi dell’art. 14 c. 2 del D.L. 78/2010 ed € 6.869.955,72 per ulteriore riduzione rispetto al 2011 ai sensi dell’art 28 commi 7 e 9 del DL 201/2011 oltre ad € 10.364.644,11 derivanti da effetti compensativi connessi all’attribuzione dell’Imposta Municipale Propria art 13 comma 17 DL 201/2011) - Ai sensi del Decreto Dirigenziale nr. 255 del 22 Ottobre 2012, pubblicato in data 23 Ottobre 2012 la Regione Siciliana ha comunicato i tagli ai trasferimenti regionali, con riduzione al Fondo Sostegno Autonomie Locali per € 6.603.596 rispetto al fondo dell’esercizio precedente; - A seguito di richieste della Ragioneria Generale (nota prot. n. 240682 del 23/07/2012 e nota prot. n. 281158 del 10/09/2012l) e dei riscontri da parte delle Direzioni dell’Ente, si è conclusa in data 30 Settembre 2012 la ricognizione dei debiti fuori bilancio che ha riportato una complessiva situazione debitoria (per la parte ancora da finanziare) ammontante ad € 52.306.898,95; - I debiti fuori bilancio di cui sopra, quanto ad € 26.295.682,85, risultano aggiuntivi rispetto a quanto previsto nell’ipotesi di Bilancio di Previsione 2012 di cui alla deliberazione di Giunta n. 385 del 10/06/2012; A seguito di detti fatti contabili, con nota prot. 347067 del 5 Novembre 2012 ad oggetto: “Bilancio 2012 – Situazione finanziaria. Sentenza Tribunale di Catania 4480/2010 – Segnalazione ai sensi dell’art. 153, comma 6 del Tuel come novellato con DL 174/2012 art. 3 punto e)”, il Ragioniere Generale ha segnalato ai soggetti indicati dalla legge il verificarsi delle condizioni previste all’articolo 153, comma 6° del Tuel che, per altro, impediscono la proposizione del Bilancio di Previsione 2012 e pongono a rischio il raggiungimento degli obiettivi del Patto di Stabilità 2012. Con nota prot. 365787 del 21 Novembre 2012 il Dirigente per l’Attuazione della Pianificazione della Direzione Urbanistica ha rappresentato l’esistenza di un ulteriore debito fuori Bilancio per complessivi € 2.960.284,00 che aggiungendosi ai precedenti porta la situazione debitoria fuori bilancio (per la parte ancora da finanziare) ad € 55.267.182,95 La Corte dei conti sezione di controllo per la Regione Siciliana da ultimo con deliberazione nr. 205 del 20 Agosto 2012 ha mosso alcuni rilievi ai sensi dell’articolo 1 co. 168 della Legge 266/2005, segnatamente rilevando, fra l’altro: il “mantenimento in bilancio di una quota elevata di residui attivi di Tit. I e III con oltre cinque anni di anzianità, di dubbia esigibilità e in grado di incidere in misura 17
di
Ca
ta
nia
determinante sul risultato d’amministrazione del Comune” ed assegnando il termine di 90 giorni per l’adozione delle misure correttive; In considerazione del termine assegnato dalla Corte dei conti per l’adozione delle misure correttive l’Amministrazione ha presentato un emendamento alla deliberazione ad oggetto: “Approvazione del Rendiconto dell’esercizio 2011” volto a stralciare dal conto del bilancio i residui attivi dei titoli I e III, con oltre cinque anni di anzianità e che, pur persistendo le ragioni del credito, risultino, in base alla media delle riscossioni dell’ultimo triennio, riscuotibili solo in minima parte e pertanto privi del requisito dell’“elevato tasso di riscuotibilità” Il Rendiconto 2011, adottato dal Consiglio comunale, con parere favorevole del Collegio dei Revisori dei conti, con deliberazioni nr 51 del 26 Novembre 2012 - conseguentemente allo stralcio di tutti i residui attivi dei titoli 1° e 3°, con oltre cinque anni di anzianità, e, al mantenimento degli stessi nel conto del patrimonio fino al compimento dei termini di prescrizione - rileva, quale risultato di esercizio, un disavanzo di amministrazione pari ad € 140.106.095,65; In considerazione di quanto sopra riportato con particolare riferimento al Disavanzo dell’esercizio 2011 pari ad € 140.106.095,65 ed ai debiti fuori bilancio ancora da finanziare per € 52.306.898,95 l’Amministrazione, rilevate le condizioni di squilibrio strutturale del bilancio non sanabili ai sensi degli artt. 193 e 194 del Tuel, ha adottato in sede delibante e trasmesso al Consiglio comunale la proposta deliberativa ad oggetto: “Approvazione procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. Art. 243 – bis del TUEL, come modificato con Decreto Legge 10 ottobre 2012, n. 174 ad oggetto: “Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012” all’art. 3 “Rafforzamento dei controlli in materia di enti locali” al comma 1 punto “r” In esecuzione del disposto dell’art. 243 bis la Ragioneria Generale ha proceduto: - Alla ricognizione straordinaria dei debiti fuori bilancio - Alla riconciliazione dell’indebitamento “fuori Bilancio nei confronti di Società ed Enti a partecipazione comunale
Debiti fuori bilancio
un e
In estrema sintesi i fattori di squilibrio, complessivamente rilevati, possono così essere sintetizzati, anche nella loro proiezione decennale: 59.401.674
Debiti fuori bilancio da Partecipate
25.496.053
Debiti fuori bilancio potenziali
11.900.000
Perdita di Bilancio 2011
140.106.096 236.903.823
tagli trasferimenti erariali
139.107.109
Co m
Totale Fattori di squilibrio
tagli trasferimenti regionali
0
Minore lotta all'evasione
90.500.000
Fondo accantonamento Residui attivi
64.821.602
Fondo accantonamento già accantonato
-2.556.230
Totale ulteriori fattori di squilibrio
291.872.481
Totale Generale
528.776.305
In particolare si segnala - il prudenziale inserimento della minore lotta all’evasione ottenibile negli anni, valore derivato, da un lato dai minori accertamenti ottenibili in linea con la riduzione del bacino dell’evasione, dall’altro dal consolidamento progressivo dei risultati del contrasto all’evasione stessa; - il prudenziale inserimento del fondo per l’accantonamento del 25 per cento dei residui del Titolo I e III del Bilancio, la cui scansione temporale, nel Piano è commentata al paragrafo successivo. 18
ta
nia
2.1.a Accantonamenti al Fondo Svalutazione Crediti. Art. 6 comma 17 L. 135/2012 In occasione del Rendiconto dell’esercizio 2011 l’Ente ha provveduto a stralciare dal conto del Bilancio i residui attivi del Titolo I e III, con oltre cinque anni di anzianità (cioè quelli 2006 e retro), inserendo detti residui attivi nel conto del patrimonio, fino al compimento dei termini di prescrizione. Sono per tanto stati eliminati residui attivi per € 140.788.414,49. I Residui attivi per i quali occorre procedere ad accantonamento nell’anno 2013 ai sensi dell’articolo 6, co 17 della L. 135/2012 sono quelli derivanti dall’esercizio 2007: l’accantonamento previsto per l’anno 2013 è di € 11.798.598 Nel successivo esercizio 2014 si procederà ad accantonamento per i residui derivanti dall’esercizio 2008, in misura di € 9.385.004 Per i rimanenti anni la misura dell’accantonamento, tenuto conto dei tassi di riscossione dei residui attivi, rapportati alla vetustà degli stessi, è stimata in € 9.000.000 in ragione d’anno fino all’anno 2019, anno in cui si procedere all’accantonamento dei residui creatisi nell’esercizio 2013. dal 2014 il fondo non è più stimato per effetto della nuova metodologia di contabilizzazione di cui al D.lgs. 118/2011 Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 che comporta il venir meno del fenomeno della stratificazione dei residui attivi di difficile esazione o a lungo ciclo di esazione.
TRASFERIMENTI ERARIALI STATALI RIDUZIONI
IMPORTO ICI 1 CASA
-2.601.880,79 -1.683.192,52 -10.397.040,07 7.006.733,18 -2.100.150,33 5.565.172,06 -6.334.200,10 -2.833.562,18 5.958.335,00 -3.798.852,36 23.568.630,00 -1.328.894,23 1.200.371,21 -19.815.289,46 -28.419.056,69
di
IMPORTO 133.386.271,87 130.784.391,08 129.101.198,56 118.704.158,49 125.710.891,67 123.610.741,34 129.175.913,40 122.841.713,30 120.008.151,12 125.966.486,12 122.167.633,76 145.736.263,76 144.407.369,53 145.607.740,74 125.792.451,28 97.373.394,59
un e
ANNO 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Ca
2.1.b Riduzione dei trasferimenti erariali La dinamica dei trasferimenti erariali negli ultimi esercizi è sotto riportata:
25.644.377,74 25.640.920,60 25.640.920,60 25.640.920,60 25.640.920,60
IMPORTO AL NETTO ICI 133.386.271,87 130.784.391,08 129.101.198,56 118.704.158,49 125.710.891,67 123.610.741,34 129.175.913,40 122.841.713,30 120.008.151,12 125.966.486,12 122.167.633,76 120.091.886,02 118.766.448,93 119.966.820,14 100.151.530,68 71.732.473,99
Co m
Appare subito evidente la contrazione di ben € 48.362.869,17 nel biennio 2011 2012, cui si aggiungerà il taglio atteso nel 2013 e seguenti stimato in € 13.910.711. 2.1.c Riduzione dei trasferimenti regionali La dinamica dei trasferimenti regionali negli ultimi esercizi è sotto riportata: ANNO 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
REGIONALI totale trasf. 62.814.050,83 64.831.568,32 67.040.480,55 49.655.192,77 52.111.401,82 51.492.147,72 44.950.644,95 47.483.882,32 49.605.556,12 49.941.398,92 47.858.645,00 45.960.885,62 42.515.910,86 41.686.565,98 38.484.334,26 31.880.738,61 Periodo 2008/2012
Variazione su anno precedente Importo % 0% 2.017.517 3% 2.208.912 3% -17.385.288 -26% 2.456.209 5% -619.254 -1% -6.541.503 -13% 2.533.237 6% 2.121.674 4% 335.843 1% -2.082.754 -4% -1.897.759 -4% -3.444.975 -7% -829.345 -2% -3.202.232 -8% -6.603.596 -17% - 15.977.906
quota corrente 56.532.645,75 58.348.411,49 60.336.432,49 44.689.673,49 46.900.261,64 46.342.932,95 40.455.580,46 42.735.494,09 44.645.000,51 44.947.259,03 43.072.780,50 41.364.797,06 38.264.319,77 37.517.909,38 32.068.499,32 16.763.412,59
Riparto % 3% 3% -26% 5% -1% -13% 6% 4% 1% -4% -4% -7% -2% -15% -48%
quota investim. 6.281.405,08 6.483.156,83 6.704.048,05 4.965.519,28 5.211.140,18 5.149.214,77 4.495.064,50 4.748.388,23 4.960.555,61 4.994.139,89 4.785.864,50 4.596.088,56 4.251.591,09 4.168.656,60 6.415.834,94 15.117.326,02
19
Nel sottolineare l’entità dei tagli degli ultimi anni, si evidenzia come, per la prima volta la quota di parte corrente assegnata dalla Regione Siciliana si sia, per la prima volta contratta al di sotto del valore delle funzioni delegate gestite dal Comune di Catania
lr 22/86
lr 1/79 Lire
Anno1996
Euro 17.654.075.000,00
Lire
Euro
31.289.958.394
9.117.568,83
16.159.914,88 25.277.483,72
nia
Tot
Ca
ta
2.1.d Passività derivanti dalla gestione delle Partecipazioni comunali: Le passività in oggetto in base alla riconciliazione avviata per effetto dell’adesione alla procedura delineata dall’art. 243 bis riporta un complessivo indebitamento di € 25.496.053 derivante da: 8.067.810 da debiti fuori bilancio maturati in anni tutti anteriori al 2008 nei confronti di Catania Multiservizi Spa per adeguamenti istat, interessi e servizi resi ma non correttamente impegnati dall’Ente: la Ragioneria Generale aveva predisposto e presentato nel 2012 deliberazione di riconoscimento parziale del debito € 5.498.801 per indebitamento fuori bilancio nei confronti di Sidra Spa, già riconciliati nel 2011 in occasione dell’approvazione del Bilancio 2010 di Sidra Spa € 11.929.442 per la perdita di esercizio 2011 dell’Azienda Municipale Trasporti (AMT), già rendicontata con deliberazione nr. 14 approvata dal Consiglio comunale nella seduta del 18 Aprile 2012 ad oggetto: “Conto consuntivo anno 2010 dell’AMT situazione economico patrimoniale al 31.07.2011 e progetto di liquidazione” per la parte di perdita rilevata fino a quella data .
di
(Rinvio al Capitolo 3)
un e
2.2 Disavanzo di amministrazione risultante dal Rendiconto 2011 Per le motivazioni tutte sopra rappresentate il Rendiconto 2011 si è chiuso con un Disavanzo pari ad € 140.106.096 così ripartito: RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE
-95.736.949,49
Fondi vincolati di parte corrente F.do svalutazione crediti per sanzioni al codice della strada
-15.925.834,80
Entrate da sanzioni al codice della strada 50% destinate a spesa corrente
-162.998,72
Somme da operazione di rinegoziazione dei finanziamenti
Co m
Oneri di urbanizzazione
-20.987.229,20 -35.313,08
Fondo svalutazione crediti
-2.556.229,56
Accantonamento proventi sanzioni al codice della strada L.122/10 ex 2010
-4.182.294,74
Fondi vincolati c/capitale
Entrate da alienazione alloggi
-519.246,06
AVANZO (+) o DISAVANZO (-)
-140.106.095,65
La copertura di detto disavanzo è prevista con la scansione temporale riportata nell’allegato “A” di cui si riportano di seguito i saldi: Disavanzo di copertura amministrazione esercizio 2013 iniziale da ripianare: €140.106.096 (A) Disavanzo residuo* 140.106.096 (B) Quota di ripiano per 0 anno (C) Importo percentuale** (C/A)*100 Quota residua di disavanzo da ripianare
copertura esercizio 2014
copertura esercizio 2015
copertura esercizio 2016
copertura esercizio 2017
copertura esercizio 2018
copertura esercizio 2019
copertura esercizio 2020
copertura esercizio 2021
copertura esercizio 2022
140.106.096
140.106.096
140.106.096
140.106.096
140.106.096
123.000.000
103.000.000
70.000.000
35.000.000
0
0
0
0
17.106.096
20.000.000
33.000.000
35.000.000
35.000.000
12%
16%
32%
50%
100%
123.000.000
103.000.000
70.000.000
35.000.000
0
(B-C)
20
2.3 Debiti fuori bilancio In esecuzione del disposto dell’art. 243 bis la Ragioneria Generale ha proceduto a nuova ricognizione straordinaria dei debiti fuori bilancio. L’operazione si è conclusa il 7 Gennaio con la consegna da parte di tutte le Direzioni interessate della documentazione istruttoria di cui si riportano gli esiti:
D.I. n. 721/11 D.I. 2589/11 D.I. 169/12 D.I. 294/2012 D.I. n. 1313/12 D.I. 169/12 D.I. n.1313/12 SENTENZA 1712/2012 SENTENZA SENTENZA 2331/2012 SENTENZA 1043/2010 D.I.n.1313/12 D.I.n.169/12 D.I. n° 351/11 D.I. n° 2496/2010 Sent.Tribunale Catania 3732/06
C.I.R.S. Com. It. Reins Soc. Via Vitaliti, 55 Catania Istituto San Giuseppe "Casa Del Fanciullo" V.Duca D'Aosta,104 S.G.la Punta "Casa Pinardi" Via Roma, 23 San Gregorio Catania GEMEAZ COUSIN Istituto Catechistico Divina Provv. San Giuseppe Via Monreale, 15 - Catania Istituto Salesiano Sacro Cuore Via Roma, 23 San Gregorio CT Istituto Catechistico Divina Provv. San Giuseppe Via Monreale,15 Catania VILLA REGINA LA ROCCA COSMA SEBASTIANA SANFILIPPO AGATA TAR 2331/12 LAVORI PIAZZA SCUOLA LIBERO GRASSI E VIA VIRGILIO Madonna Divina Provvidenza Via Della Concordia, 75 - CT Istituto Salesiano Sacro Cuore Via Roma, 23 San Gregorio CT Soc. Coop. "Tre Colli" Via Santa Maria di Gesù, 20 Caltagirone Istituto Pio IX Via Montevergine, 5 - Catania I.N.P.S. C/COMUNE DI CATANIA -SENT. DEL TRIBUNALE DI CATANIA N.3732/06 RISARCIMENTO DANNI E
Sent. CGA n.351/2011 Sentenza tars 827/2009 SENTENZA CA 352/2012 SENTENZA 491/2010 Sent. Corte Appello Catania n.1082/2011 SENTENZA 3729/2010 Sent.544/03 e 606/08 SENTENZA 4537/2009 SENTENZA 2348/2012 Sent.3009/2006 SENTENZA 1644/2012 D.I. 2496/10 SENTENZA 1797/2012
Co m
D.I. 2731/10 e D.I.1653/11 D.I. n° 2496/2010 d.I. n° 2589/11 D.I.n° 2496/10 D.I. 4218/2012 D.I. n° 2731/10 D.I. n° 2496/2010 D.I. n° 1686/11 SENTENZA 2520/2012
un e
SENTENZA 2127/2011 Ricorso TARS 6/4/2012 Sent.TARS n.876/2011 D.I. n° 3082/11 SENTENZA 2440/2012 D.I. 2496/10 Sent.TARS n.89-90-504-836-838-888/2012 D.I.n° 2496/10 D.I. 2731/10 Sent.TARS n.908/2012
ta
Sent.TARS n.1287/2012 Sent.TARS n.5072/2008
Ca
Lodo arbitrale 15897/2011 Sent. Corte Appello n.336/2009 sentenza 1598/2010 D.I. 1515/2010-475/2011
nia
D.I.n° 1833/10 D.I.n° 169/12 D.I. 169/12 d.I. n° 2589/11 SENTENZA 1871/2012 D.I. n°1787/10
Descrizione Fasano Costruzione S.r.L. D'URSO MATILDE E DI BELLA ROSARIO TRANSAZIONE COMUNE DI CATANIA - BANCO DI SICILIA S.P.A. TEATRO MASSIMO BELLINI ICOM SIRI S.p.A. PEZZINO AGATA BATTIATI IMPALLOMENI SICULA TRASPORTI S.R.L. SENT. N.2575/2011 DITTA GRAVINA DITTA CAPONNETTO GIOVANNI E DOMENICA C/COMUNE DI CT REALIZZAZ. PIANO DI ZONA SAN G.GALERMO - SENT. N.715/09 SIRAM S.P.A. DITTA GRAVINA (International Credit Recovery ) GIUDICE AGATA ISTITUTO MEDICO PSICO PEDAGOGICO LUCIA MANGANO - LIQUIDAZ. DECRETI INGIUNTIVI N.1515/2010 E N.475/2011 CAUSA EDILTER S.C.A.R.L. OGGI DEMOSTENE S.P.A. C/O COM. DI CT. ESCUZ. SENT. N. 2905/04- E N. 1287/2012AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI CATANIA - RICON. D.F.B. -SENTENZA DEL TRIBUNALE DI CATANIA N.5072 DITTA LA ROSA ANGELA ALESSANDRA E ANTONIA EREDI DI ALI ROSARIA SOC. "FONTANAZZA SOC.AGRICOLA " FALLIMENTO COMIL ING. MANTOVANI SPA ENTE LIRICO REGIONALE TEATRO MASSIMO BELLINI CONDOMINIO LARGO PAISIELLO - VIA CIMAROSA IMPRESA SAMPERI ANTONINO LAVORI COSTRUZ. PLESSI ROT.CC.PESTALOZZI CONDOMINIO CENTRO DI QUARTIERE VIA R. GIUFFRIDA CASTORINA SCUOLA ELEMENTARE SAN GIORGIO LAVORI COSTRUZIONE IMPRESA COSTRUZIONI ING. NINO FERRARI PANEBIANCO COSTRUZIONI FALLIMENTO VILLA REGINA La Conchiglia Via Montevergine, 5 Catania ASAG SPA CANTIERI DI LAVORO (CARTELLA PAGAMENTO N.29320120027307712 GMG Srl D.-IG.V. ( palazzo Tezzano) SIRTEL Istituto Suore della Riparazione Milano TORRISI MARIA TAR 2440/12 Casa Del Sorriso, Via Montevergine, 5 Catania IPAB EDUCANDATO REGINA ELENA E CONSERV. S.CASA DELLE GRAZIE Casa Del Sorriso, Via Montevergine, 5 Catania Coop. Soc. Futura 89 "Dedalo" Via Cavaliere, 5 Catania CORRADO TAMBURINO E CLAUDIA TAMBURINO CONTRO COMUNE DI CATANIA - SENTENZA TARS N.908/2012 - OTTEMPERANZA DEL GIUDICATO NASCENTE DAL DECRETO INGIUNTIVO N.2806/10 EMESSO DAL TRIBUNALE CIVILE DI CT - PAGAM. CANONI DI LOCAZ. VLE LIBERTA'-VIA GARGANO -9 Coop. Soc. Futura 89 "Dedalo" Via Cavaliere, 5 Catania Casa del Sorriso Via Montevergine, 5 Catania Comunità San Giuseppe Via Duca D'Aosta 110 S.G. La Punta Catania La Conchiglia Via Montevergine, 5 Catania MANITAL SOC. CONSORTILE Coop. Soc. Futura 89 "Dedalo" Via Cavaliere, 5 Catania La Conchiglia Via Montevergine, 5 Catania Società Coop. Sociale Spazio Aperto via Gorki 5 Milano SPINA TERESA TAR 2520/2012 STIVALA AGATINO C.I.R.S. Com. It. Reins. Soc. Via Vitaliti, 55 Catania BUFARDECI CONCETTA ASSE ATTREZZ.DI CATANIA ,ALLACC.CATANIA -PALERMO - MASSIMINO SALVATORE E FIGLI S.R.L. SENT.CORTE DI APPELLO DI CATANIA N.1210 Santa maria degli Angeli Via Nuovalucello, 21 Catania "Casa Pinardi" Via Roma, 23 San Gregorio Catania Michele Magone Via Roma, 23 San Gregoio Catania Comunità San Giuseppe Via Duca D'Aosta 110 S.G. La Punta Catania URANIA GIACOMA TAR 1871/12 Soc. Coop. ONLUS "Alkantara" V.le dello Ionio, 12 Giarre (CT)
di
lettera A) art. 194 tuel Sent. Tar CT n°4480/2010 Sent.Tribunale Catania 3796/2009 Del.C.C.n. 12/2010 Sentenza 3247/08 E 790/11 Sentenza 2160/2011 Sent.TARS n.998/2011 Sent. Corte Appello Catania n.928/2010 SENTENZA 485/2006 Sent.TARS n.2575/2011 Sent. Corte Appello n.336/2009 Sent.Corte Appello Messina n.715/2009
D.I. 721/11 Sentenza 1391/2011 Sent.TARS n.1210/2010
importo 9.500.894 6.840.397 4.138.947 3.371.231 2.960.284 2.613.385 2.341.595 2.300.000 3.306.551 1.012.072 1.163.067 1.858.448 1.155.324 1.000.000 965.769 914.561 1.325.475 788.642 687.675 600.969 553.445 431.661 433.186 503.448 288.277 200.000 163.583 157.854 145.632 134.509 131.820 126.020 123.952 119.892 118.492 116.911 111.101 108.438 101.809 95.825 90.332
89.933 86.804 83.419 80.973 80.598 80.040 75.814 72.518 70.000 70.000 62.401 54.093 51.658 51.443 50.350 47.054 44.947 43.534 40.380
35.803 34.948 33.282 30.489 27.989 21.550 21.255 18.576 17.215 15.832 15.000 15.869 14.066 13.898 13.830 11.957
21
D.I. 2518 E 2519/2011 SENTENZA 2402/2012 D.I. n° 2589/11 D.I. n. 1313/12 D.I. n°1170/121 SENTENZA 3758/2011 D.I.n.1313/12
PAGAMENTO SPESE DI GIUDIZIO LEONARDI VENERANDO GRECO GIOVANNI TAR 2402/12 Istituto San Giuseppe "Casa Del Fanciullo" Via Duca Aosta, 104 S.G. La Punta Madonna Divina Provvidenza Via Della Concordia, 75 - CT Comunità di Capodarco "Il Favo" Via Fisicara, 20 Caltagirone PANTO' FILIPPO Istituto Catechistico Divina Provv. San Giuseppe Via Monreale, 15 - Catania
D.I. n° 721/11 D.I. 1450/2006 SENTENZA 323/2012 SENTENZA 1875/2012 Sent.1688/2011 DI 524/2012 D.I. 282/2012 D.I. 1513/2012 D.I. n° 351/11 D.I. n° 2496/2010 SENETENZA 2138/2012 D.I. 2088/2011
C.I.R.S. Com.It. Reins Soc. Via Vitaliti, 55 Catania ZILCH SRL SCUTO SALVATORE E FIGLI MGF APPALTI SRL TAR 1875/2012 B.A.T. ITALIA S.p.A. E FINTECNA S.p.A. CENTRO POLIV. MANIFATT.TABACCHI/ PARCHEGGIO INTERRATO SOCIETA COOPERATIVA METROPILIS PULVIRENTI ALFIO MEGA EDIL SOC. COOP. Coop. Soc. a.r.l. "Tre Colli" V.le Principe Umberto, 161 Caltagirone Istituto Pio IX Via Montevergine, 5 - Catania LI VOLSI AVV. TAR 2138/12 ESA SRL
nia
11.533 11.388 10.989 9.620 8.797 8.669 8.609
Descrizione COOPERATIVA VILLA SERENA ISTITUTO MEDICO PSICO PEDAGOGICO LUCIA MANGANO - LIQUIDAZ. DECRETI INGIUNTIVI N.2066/2004 E 2067/2004 ELENCO SERVIZI SOCIALI - varie cooperative CO.RE.SI. AIAS CATANIA spese registrazione sentenza fasano e spese legali CONSORZIO SICILIANO RIABILITAZIONE PROGETTAZIONE EX PALAZZO DELLE POSTE NICOLOSI MARIA E GIUSEPPE - CASSA DDPP COMPETENZE COMPONENTI COMM.COLLAUDO TECN.-CENTRO DIREZ.PANTANO D'ARCI AMT (ING.PARDO, ARCH.REITANO, AVV.GUELI) Arcobaleno Victorine Le Dieu Soc. Coop. a r.l. ONLUS Via Nuovalucello, 50 Catania TRANSAZIONE COMUNE DI CATANIA - MULTISERVIZI S.P.A. - AUTORIZZAZIONE Del.G.M. 99/2012 DITTA INTERCAR - SPESE CUSTODIA VEICOLI SEQUESTRATI DITTA NUOVA EPOCA S.R.L. Arcobaleno Victorine Le Dieu Soc. Coop. Soc. a r.l. ONLUS Via Nuovalucello, 50 Catania Arcobaleno Victorine Le Dieu Soc.Coop.Soc. a.r.l. ONLUS Via Nuovalucello, 50 Catania Arcobaleno Victorine Le Dieu Soc.Coop.Soc.a.r.l. ONLUS Via Nuovalucello, 50 Catania Arcobaleno Victorine Le Dieu Soc. Coop. Soc. a.r.l. ONLUS Via Nuovaluce, 50 Catania DITTA S.A. SOCCORSO STRADALE - SPESE CUSTODIA VEICOLI SEQUESTRATI Carbografite Arcobaleno Victorine Le Dieu Soc.Coop.Soc. a.r.l. ONLUS Via Nuovalucello, 50 Catania
ta
lettera E) art. 194 tuel D.I. OPP. 3412/2008 D.I. 2066/2004 E 2067/2004
Lett. E Lett. E Lett. E Lett. E Lett. E Lett. E Lett. E Lett. E Lett. E Lett. E Lett. E
Totale generale
di
Ca
Lett. E Lett. E Lett. E Lett. E Lett. E Lett. E Lett. E
7.097 6.881 5.076 4.681 4.445 3.556 3.421 3.286 3.089 2.638 2.326 1.410 54.796.505 importo 948.993 930.000 638.019 497.282 450.000 431.738 329.376 119.101 98.774 25.080 24.804 22.470 18.871 16.770 15.187 12.788 10.720 9.119 5.322 756 4.605.169 59.401.674
un e
Ai fini del rispetto dell’articolo 243 bis del Tuel, come inserito con Dl. 174/2012 convertito in legge nr. 213/2012, che prevede al comma 4 che “ Le procedure esecutive intraprese nei confronti dell'ente sono sospese dalla data di deliberazione di
Co m
ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale fino alla data di approvazione o di diniego di approvazione del piano di riequilibrio pluriennale di cui all'articolo 243-quater, commi 1 e 3.” al comma 7 che “ai fini della predisposizione del piano, l'ente è tenuto ad effettuare una ricognizione di tutti i debiti fuori bilancio riconoscibili ai sensi dell'articolo 194. Per il finanziamento dei debiti fuori bilancio l'ente può provvedere anche mediante un piano di rateizzazione, della durata massima pari agli anni del piano di riequilibrio, compreso quello in corso, convenuto con i creditori”.
L’Ente ha proceduto – sulla base del censimento dei debiti fuori bilancio ancora da finanziare, come sopra riportati – alla convocazione di tutti i creditori titolare di posizioni superiori a € 100.000 proponendo agli stessi una dilazione di durata massima pari alla durata del Piano. La scansione temporale degli accordi conclusi è la seguente: Anno 2013
11.127.757
Anno 2014
9.578.252
Anno 2015
10.612.989
Anno 2016 9.595.301
Anno 2017 12.832.949
Anno 2018 1.567.901
Anno 2019 1.567.901
Anno 2020 1.567.901
Anno 2021 380.289
Anno 2022 570.434
In ordine ai debiti classificabili come “lettera e) dell’articolo 194 del Tuel” stante l’impossibilità a procedere al pagamento - anche alla luce della Deliberazione Corte dei Conti, Sezioni Riunite per la Regione Siciliana, in sede consultiva, n. 2./2005/Cons, che prevede il tempestivo pagamento per i crediti assistiti da provvedimento giurisdizionale esecutivo ma non anche per quegli altri privi di tale requisito – l’Amministrazione ha ritenuto di procedere alla copertura nell’ambito di quanto disposto dall’articolo 193 del Tuel. 22
ta
nia
Per i debiti inferiori ad € 100.000 non si è proceduto a riscadenzamento rimanendo gli stessi a carico del primo esercizio salvi eventuali accordi che saranno successivamente conclusi. È stato in oltre previsto un consistente fondo da prevedere nei singoli Bilanci di previsione al fine di far fronte all’insorgenza di futuri debiti, che verrà ulteriormente incrementato con tutti gli Avanzi che i Bilancio di esercizio negli anni del Piano dovessero eventualmente produrre. In ordine al debito “Fasano costruzioni srl” si è ottenuto il riscadenzamento in otto anni della sola parte risarcitoria riportata in sentenza 4480/2012 che liquida l’importo di € 5.211.877,22 in favore della sopra citata Fasano Costruzioni Srl oltre rivalutazioni ed interessi calcolati al 31 Ottobre 2012 in complessivi € 4.289.016,38 per complessivi € 9.500.894,00. L’obbligo restitutorio di immobili statuito dalla sentenza esula dall’accordo dilatorio ed allo stesso è rimasto inteso fra le parti che si provvederà con ulteriore transazione una volta determinati, possibilmente in via stragiudiziale, sia i valori degli immobili sia i valori del credito vantato dalla Amministrazione nei confronti della Fasano Costruzioni srl per effetto della risoluzione contrattuale operata dalla citata sentenza ed in relazione alla quota pari al 90 per cento del prezzo a suo tempo versato alla Fasano. Agli eventuali ulteriori esborsi che dovessero prodursi nella ipotesi di nuova acquisizione delle unità immobiliari di cui il Comune ha perso il titolo di proprietà conseguentemente alla sentenza, potrà farsi fronte sia attraverso l’accensione di mutuo (ai sensi dell’articolo 202 e ss. del Tuel), sia attraverso l’utilizzo delle somme rinvenienti dal riscadenzamento dei mutui, sempre nei limiti di legge
Ca
È opportuno precisare che le dilazioni ottenute dai creditori in applicazione del citato art. 243 bis non costituiscono per se riconoscimento del debito fuori bilancio e richiedono il successivo formale riconoscimento da parte dell’Organo consiliare ai sensi dell’art. 194 del Tuel.
Co m
un e
di
Si noti, in ultimo l’inserimento nello schema di riequilibrio (Allegato “A” al Piano) di fondi destinati alla copertura di debiti fuori bilancio potenziali per € 11,9 milioni, al fine di far fronte, già dall’esercizio successivo a quello di redazione del Piano all’insorgere di nuovo indebitamento fuori bilancio, fenomeno che comunque è destinato a ridursi in linea con le maggiori disponibilità di cassa che saranno generate dall’accesso al Fondo di Rotazione e dalle liquidità finanziarie liberate dal Piano stesso, per effetto della riduzione dei costi, dell’aumento delle entrate proprie e della capitalizzazione derivante dagli accantonamenti realizzati.
23
Capitolo 3 Partecipazioni comunali 3.1 Elenco delle Partecipazioni Comunali Codice
Denominazione
Forma giuridica
Attività
Quota % partecipazione
Determinazione Amministrazione Deliberaz. CC n. 49 del 19-11-2012
4,1383
Mantenimento quota partecipativa
100 100
In liquidazione Cessione 49% partecipazione azionaria
Acoset S.p.A.
S.p.A.
6345 6350
A.M.T. Asec Asec trade (100% Asec) A.T.O. 2 Catania Acque
Azienda Municip. S.p.A. S.r.l.
Vendita gas
100% Asec S.p.A
Dismissione totale partecipazione societaria
Consorzio
Servizio idrico integrato
26,102
Mantenimento quota partecipativa
Servizio d’igiene urbana
90
A.T.O. 4 Catania Ambiente
S.p.A.
6370
Catania Multiservizi
S.p.A
6375
Sostare
S.r.l.
6380
Sviluppo e Patrimonio
S.r.l.
6385
Golftur
S.c.r.l.
6390
Investiacatania
S.C.p.A.
6395
Sidra
S.p.A.
6400
Società degli Interporti Siciliani
S.p.A.
6405
Mercati Agro Alimentari Sicilia
S.C.p.A.
Azienda Metropolitana Trasporti
S.p.A
Svolgimento di pubblici servizi di interesse municipale Gestione parcheggi aree pubbliche, rimozione auto Gestione patrimonio immobiliare e gestione entrate tributarie ed extratributarie
100
In liquidazione
Dismissione totale partecipazione
ta
6365
100
Cessione 40% partecipazione sociale
100
In liquidazione
27,25
In liquidazione
60,60
In liquidazione
100
Cessione 49% partecipazione azionaria
12,66
Dismissione totale partecipazione societaria
1,7
Dismissione totale partecipazione societaria
Trasporto urbano
100
Cessione 40% partecipazione azionaria
Promozione turismo di qualità Assistenza tecnica rivolta al Comune di Catania ed a soggetti del partenariato socio economico Gestione risorse idriche Realizzazione e gestione di interporti, autoporti, centri merci, piattaforme logistiche in forma diretta e/o per mezzo di società controllate su aree pubbliche e di Enti di Pubblico interesse Costruzione e gestione, in Sicilia, di mercati agro-alimentari all’ingrosso, d’interesse nazionale, regionale e provinciale – Miglioramento e realizzazione di quelli già esistenti
Ca
6360
di
6355
nia
6340
Gestione servizio idrico Trasporto urbano Gas- Servizi Energetici
Consorzio
Completamento lavori di costruzione non ancora realizzati dell’autostrada Messina- CataniaSiracusa
1,4
Mantenimento quota partecipativa
Consorzio Comunale Espropri Territoriali
Consorzio
Gestione espropriazioni
49,9
Dismissione totale partecipazione societaria
33,33
Dismissione totale partecipazione societaria
13,312
Mantenimento quota partecipativa
La legge non prevede quote partecipative
In liquidazione
un e
Consorzio Autostrade Siciliane
Consorzio
Servizi Idrici Etnei
S.p.A.
Co m
Consorzio Sicilia al passo
Promozione, attraverso le vigenti procedure normative e regolamentari, della Lotteria Nazionale del Podismo
Gestione risorse idriche Programmazione industriale e correlativa pianificazione ed attuazione urbanistica del comprensorio dell’Area di Sviluppo Industriale
Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale
Consorzio
Aseoc
S.p.A
Agenzia per lo sviluppo economico ed occupazionale di Catania
99,50
Liquidata e cessata
Sidra Service
S.r.l.
Società di servizi di personale alla Sidra presso l’impianto di depurazione e presso il settore distribuzione
100% Sidra S.p.A
Liquidata e cessata
Consorzio
-
Partecipazione (ex. L.R. n°31/74 L.R. n°70/78)
-
Consorzio
-
Associazione
-
Fondazione
-
No Partecipazione
-
-
No Partecipazione
-
Consorzio Ripopolamento Ittico Golfo di Catania Consorzio Liceo Musicale Vincenzo Bellini Teatro Stabile
Fondazione Giovanni Verga Biblioteche Riunite Civica e Ursino Recupero
Ente morale
66,67 No Partecipazione
-
24
3.2 Indirizzi dell’Amministrazione: Deliberazione n. 49 del 19 Novembre 2012
Ca
ta
nia
Relativamente agli enti e società partecipate, con deliberazione n. 49 del 19 Novembre 2012, il Consiglio Comunale, ha deliberato quanto segue: - prendere atto, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 co. 27, 28, 29 L. 244/07 (finanziaria 2008) e s.m.i., che risultano già in fase di liquidazione le seguenti aziende e società: A.T.O. 4 CATANIA AMBIENTE; AMT - AZIENDA MUNICIPALE TRASPORTI; CONSORZIO per l'AREA di SVILUPPO INDUSTRIALE; SVILUPPO e PATRIMONIO ex CATANIA RISORSE; INVESTIACATANIA; GOLFTUR; - prendere atto, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 co. 27, 28, 29 L. 244/07 (finanziaria 2008) e s.m.i., che risultano già liquidate e cessate le seguenti aziende e società: ASEOC; SIDRASERVICES; - la dismissione - ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 co. 27, 28, 29 L. 244/07 - dell’intera partecipazione societaria dei seguenti enti e società: A.S.E.C. TRADE; CONSORZIO SICILIA AL PASSO; CONSORZIO COMUNALE ESPROPRI TERRITORIALI (CO.C.E.TER.); MERCATI AGRO ALIMENTARI SICILIA (M.A.A.S.); SOCIETA' DEGLI INTERPORTI SICILIANI (S.I.S.). prevedendo nel bando di gara relativo alla cessione di Asec Trade, tra gli elementi rilevanti di valutazione dell’offerta, l’adozione di strumenti di tutela degli attuali livelli occupazionali; la dismissione - ai sensi e per gli effetti dell’art. 4 co 1, 2 del D. L. 95/2012 così come convertito dalla Legge 135/2012 c.d. “Spending Review”- entro il 30 giugno 2013, dell’intera partecipazione societaria della: CATANIA MULTISERVIZI procedendo alla contestuale assegnazione del servizio per cinque anni non rinnovabili a decorrere dal 1º gennaio 2014; - di procedere, nelle more della cessione della partecipazione e del contestuale affidamento del servizio alla Catania Multiservizi, alla proroga dell’attuale convenzione, agli stessi patti e condizioni, ivi inclusi i servizi di cui alla Delibera C.C. n. 16/2011, relativamente al periodo 1° ottobre 2012 - 31 dicembre 2013 atteso che la norma di riferimento disciplina la nuova assegnazione del servizio a far data dall’01.01.2014; - il mantenimento - ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 co. 27, 28, 29 L. 244/07 – della partecipazione societaria in: SIDRA S.P.A. ACOSET S.P.A. CONSORZIO D’AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE CATANIE ACQUE CONSORZIO AUTOSTRADE SICILIANE (CAS) SERVIZI IDRICI ETNEI S.P.A. - di procedere, ai sensi e per gli effetti dell’art. 115 co. 1 del TUEL, alla cessione parziale della partecipazione azionaria delle seguenti società mantenendo comunque una partecipazione societaria ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 co. 27, 28, 29 L. 244/07; A.S.E.C. S.P.A. AMT CATANIA S.P.A. - di procedere, per ASEC S.p.A.: a) alla valutazione dell’impianto di distribuzione del gas della città di Catania; b) alla definizione del valore, titolo e canone delle concessioni di distribuzione in uso ad ASEC S.p.A.; c) all’attuazione delle previsioni dell’art. 115 co. 1 del TUEL provvedendo, con procedura ad evidenza pubblica, alla cessione del 49% del capitale di ASEC S.p.A. al socio privato, 25
Co m
un e
di
-
-
nia
ta
Co m
-
un e
di
Ca
-
prevedendo, nei patti parasociali, particolari poteri di controllo al socio pubblico, attraverso la maggioranza nel Consiglio di Amministrazione, ed affidando al socio privato la gestione operativa della società, attraverso la figura dell'amministratore delegato e prevedendo nel bando di gara, tra gli elementi rilevanti di valutazione dell’offerta, l’adozione di strumenti di tutela degli attuali livelli occupazionali. Inoltre il socio privato dovrà possedere caratteristiche tali da consentire ad ASEC S.p.A.: 1. di disporre dei requisiti di capacità tecnica, economica e finanziaria necessari per la partecipazione alla gara d’ambito previsti dall’art. 10 del Decreto interministeriale 12 novembre 2011, n. 226 recante “Regolamento per i criteri di gara e per la valutazione dell’offerta per l’affidamento del servizio della distribuzione del gas naturale”; 2. di realizzare tutte le azioni necessarie per adempiere alle previsioni delle deliberazioni AEEG e del “Testo Unico delle disposizioni della regolazione della qualità e delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo di regolazione 2009-2012 (TUDG)”. ad avviare il processo di costituzione dell’Ambito Territoriale Minimo (ATEM) Catania 2 Sud. di procedere, per AMT CATANIA S.P.A.: a) alla modifica dell’articolo 7 del Contratto di Affidamento Provvisorio sostituendo il testo del comma 1 con il seguente: “Il presente contratto ha validità fino al 14 agosto 2014, come previsto dalla Legge Regionale n. 19/2005 e dal successivo Decreto Assessoriale 10 agosto 2009.” b) alla modifica del Contratto di Affidamento Provvisorio in modo da prevedere una riduzione delle percorrenze chilometriche affidate nell’ordine del 20% di quelle originariamente previste; c) all’attuazione delle previsioni dell’art. 115 co. 1 del TUEL provvedendo - in modo che al termine dell’affidamento in essere, prorogato ai sensi della Legge Regionale n. 19/2005, del Regolamento CE 1370/2007 e loro s.m.i., attraverso una selezione con gara a doppio oggetto del socio privato non generalista (quindi operativo) che collabora con il soggetto pubblico - alla individuazione di un partner industriale cui cedere il 40% del capitale di AMT Catania S.p.A., prevedendo, nei patti parasociali, particolari poteri di controllo al socio pubblico, attraverso la maggioranza nel Consiglio di Amministrazione, ed affidando al socio privato la gestione operativa della società, attraverso la figura dell'amministratore delegato e prevedendo altresì, nel bando di gara, tra gli elementi rilevanti di valutazione dell’offerta, l’adozione di strumenti di tutela degli attuali livelli occupazionali; di procedere, per SIDRA S.p.A.: al mantenimento dell’intera partecipazione detenuta dal Comune di Catania; di procedere, per SOSTARE SRL, ai sensi e per gli effetti dell’art. 4 co. 8 del D. L. 95/2012 così come convertito dalla Legge 135/2012 c.d. “Spending Review”, a) all’affidamento del servizio di gestione della sosta negli stalli a pagamento, attraverso una selezione con gara a doppio oggetto del socio privato non generalista (quindi operativo) che collabora con il soggetto pubblico, alla individuazione di un partner industriale cui cedere il 40% del capitale di SOSTARE s.r.l. prevedendo, nei patti parasociali, particolari poteri di controllo al socio pubblico, attraverso la maggioranza nel Consiglio di Amministrazione, ed affidando al socio privato la gestione operativa della società, attraverso la figura dell'amministratore delegato e prevedendo nel bando di gara, tra gli elementi rilevanti di valutazione dell’offerta, l’adozione di strumenti di tutela degli attuali livelli occupazionali; b) nelle more dell’affidamento del servizio di gestione della sosta negli stalli a pagamento attraverso procedura di evidenza pubblica, alla proroga tecnica dell’attuale convenzione in scadenza il prossimo 17 ottobre per il tempo strettamente necessario all’espletamento delle procedure di gara previste nella delibera del Consiglio del 2010 e, comunque, non oltre il termine del 31.12.2013; c) all’approvazione dello schema di statuto con le modifiche apportate dall’Avvocatura Comunale con il parere fasc. 2208/12 del 20.09.12 ed allegato al presente atto per costituirne parte integrante; 26
-
-
di dare mandato al rappresentante legale dell’Amministrazione di agire all’interno degli organi competenti delle società, in conformità al presente atto, al fine di attuare il presente deliberato esercitando il diritto di voto connesso al proprio livello di partecipazione; di impegnare ed autorizzare le competenti Direzioni a porre in essere ogni atto utile, opportuno e necessario volto all’attuazione del presente deliberato; di impegnare ed autorizzare i Consigli di Amministrazione della società partecipate oggetto della presente deliberazione a porre in essere ogni attività propedeutica, utile, necessaria ed opportuna alla tempestiva attuazione del presente deliberato.
nia
3.3 Riconciliazione rapporti finanziari
In esecuzione del disposto dell’art. 243 bis la Ragioneria Generale ha proceduto alla riconciliazione dell’indebitamento “fuori Bilancio” nei confronti di Società ed Enti a partecipazione comunale
43.801.818 20.587.084 26.493.498 995.254 2.192.576 719.684
8.157.566 644.809
-
di cui deb. f/bilancio
di cui non conciliati
di cui conciliati
di cui finanziati
11.866.980 352.041
11.866.980 352.041
15.979.721
59.781.539
11.929.442
11.929.442
11.929.442
23.078.213
43.665.297
-
5.498.801
5.498.801
12.176.819
67.000
22.474.245 644.809 995.254 2.192.576 719.684
5.498.801 644.809
644.809
313.224 19.684
313.224 19.684
3.799.170 352.041
di cui non finanziati
16.909.896 6.001.314
-
3.161.530 241.747
Crediti complessivi vs. Comune di Catania
Ca
5.565.742 417.285
Eventuali Accantonamenti
ta
Ulteriori Crediti
8.067.810
-
38.799 267.300
38.799 267.300 102.491
102.491
20.813 267.300
20.813 175.011
20.813 92.289
39.594
39.594
29.882.683
4.303.907
-
2.859
1.423.460
1.423.460
39.594
di
Catania Multiservizi spa Sostare Srl Amt (Az. Municipale Trasporti) al 31/07/2011 Amt Spa (Az. Metropol. Trasporti) dal 01/08/2011 Sidra Spa Asec Spa Asec Trade Acoset Spa Consorzio Ato 2 Ct. Acque Ato 4 Ct. Ambiente Spa (in liq) Sviluppo e Patrimonio Srl (in liq) Golftour Scrl Investi a Catania Scpa (in liq) Sidra Service Srl (in liq) Società Interporti Siciliani Spa Mercati Agro alimentari Sicilia Scpa (MAAS) Consozio Area Sviluppo Industriale (ASI) Consorzio comunale espropri territoriali (CoCeTer) Consozio ripopolamento ittico Catania Consorzio Autostrade Siciliane Teatro stabile Fondazione Giovanni Verga Liceo Musicale Bellini Biblioteche civiche Ursino SIE Servizi Idrici Etnei Totali
Crediti da corrispettivi fatturati da contratti di servizio 14.505.685 5.825.776
-
25.832 970.000 32.240 3.378.614 1.313.382
25.832
600
970.000 32.240 3.378.614 1.313.382 160.936.733
30.956.148
un e
società
116.544.835
60.038.994
-
15.580.096
977.717
25.496.053
Ai fini del rispetto dell’articolo 243 bis del Tuel, come inserito con Dl. 174/2012 convertito in legge nr. 213/2012, che prevede al comma 4 che “ Le procedure esecutive intraprese nei confronti dell'ente sono sospese dalla data di deliberazione di
Co m
ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale fino alla data di approvazione o di diniego di approvazione del piano di riequilibrio pluriennale di cui all'articolo 243-quater, commi 1 e 3.” al comma 7 che “ai fini della predisposizione del piano, l'ente è tenuto ad effettuare una ricognizione di tutti i debiti fuori bilancio riconoscibili ai sensi dell'articolo 194. Per il finanziamento dei debiti fuori bilancio l'ente può provvedere anche mediante un piano di rateizzazione, della durata massima pari agli anni del piano di riequilibrio, compreso quello in corso, convenuto con i creditori”.
È emerso un complessivo indebitamento di € 25.496.053 derivante da: 8.067.810 da debiti fuori bilancio maturati in anni tutti anteriori al 2008 nei confronti di Catania Multiservizi Spa per adeguamenti istat, interessi e servizi resi ma non correttamente impegnati dall’Ente: la Ragioneria Generale aveva predisposto e presentato nel 2012 deliberazione di riconoscimento parziale del debito € 5.498.801 per indebitamento fuori bilancio nei confronti di Sidra Spa, già riconciliati nel 2011 in occasione dell’approvazione del Bilancio 2010 di Sidra Spa € 11.929.442 per la perdita di esercizio 2011 dell’Azienda Municipale Trasporti (AMT), già rendicontati nel 2012 nella deliberazione di Consiglio comunale nr. 14 del 18 Aprile 2012. In ordine a tale ultima voce occorre sottolineare come la liquidazione della società AMT (Azienda Municipale Trasporti) inizialmente prevista in tre, per effetto dei piani di dilazione con i soggetti creditori della Azienda Municipale è prevista in anni 5 e, per tanto, il credito del Comune sarà liquidato nel medesimo intervallo temporale secondo la seguente scansione: 27
anno 2013 596.472
anno 2014 1.192.944
anno 2015 3.380.009
anno 2016 3.380.009
anno 2017 3.380.009
Totale 11.929.442
È, altresì emerso un complessivo importo di € 977.717 non riconciliato riferibile a: Asec Spa, per € 644.809 Consorzio Ato 2 Catania Acque per € 313.224 Consorzio Ato 4 Catania Ambiente per € 19.684 Per i quali dopo attenta analisi della documentazione probante eventualmente in possesso degli organismi partecipati l’Ente chiederà lo stralcio dai conti di Bilancio degli Organismi partecipati stessi.
Anno 2015
Anno 2016
Anno 2017
Anno 2018
1.274.803
2.549.605
2.549.605
2.549.605
2.549.605
2.549.605
Anno 2019
Anno 2020
Anno 2021
ta
Anno 2014
2.549.605
2.549.605
2.549.605
Anno 2022
3.824.408
Ca
Anno 2013
nia
L’Ente ha proceduto – sulla base del censimento dei debiti fuori bilancio ancora da finanziare, come sopra riportati in € 25.496.053 ad una dilazione di durata massima pari alla durata del Piano, concordata con i Consigli di Amministrazione delle società interessate. La scansione temporale degli accordi conclusi è la seguente:
Co m
un e
di
3.4 Bilancio Consolidato delle Partecipate In esecuzione del Decreto Legge 10 ottobre 2012, n. 174 all’Art. 147-quater. - (Controlli sulle società partecipate) in base al quale “I risultati complessivi della gestione dell'ente locale e delle aziende partecipate sono rilevati mediante bilancio consolidato, secondo la competenza economica” – la Ragioneria ha redatto apposito prospetto di sintesi dei bilanci per l’esercizio 2011 delle società partecipate. Il termine “Gruppo Ente Locale” è usato nella accezione di insieme di aziende comprendenti l’ente locale controllante e qualsiasi eventuale controllata. In merito alla definizione di gruppo legislatore nazionale ha optato per una configurazione di gruppo ancorata sostanzialmente alle situazioni di controllo, di diritto o di fatto, previste nei numeri 1) e 2) del 1° comma dell’art. 2359, ampliandone la portata solo per i casi particolari di controllo esercitato in virtù di accordi con altri soci (patti di sindacato e altri). Le scelte operate dal legislatore del D.Lgs. 127/91 sono riconducibili esclusivamente alla facoltà di esprimere, di diritto o di fatto, una legittima maggioranza dei diritti di voto in assemblea ordinaria Nella interpretazione di Gruppo Ente Locale invece, si è scelto di seguire una visione più ampia che estende la visione di “controllo”. Il Comune di Catania ha redatto il bilancio consolidato in cui consolida le proprie partecipazioni in controllate in conformità ai principi contabili. Ambito di applicazione del bilancio consolidato Il Comune di Catania ha inserito nel proprio bilancio consolidato a prescindere dalla loro forma giuridica e quindi non solo le società di capitale, ma anche le aziende speciali e gli altri organismi di cui si detenga il controllo e viene predisposto dietro la responsabilità diretta dell’ente locale controllante, in coerenza con quanto stabilito in sede di programmazione di gruppo. Procedure di consolidamento Nella redazione del bilancio consolidato, il Comune di Catania ha aggregato i bilanci delle sue controllate voce per voce, sommando tra loro i corrispondenti valori dell’attivo, del passivo, dell’attivo netto/patrimonio netto, dei proventi e degli oneri. La procedura di consolidamento è partita dal presupposto che ognuna delle entità da consolidare abbia avuto un affidabile sistema dei conti, tenuto secondo il metodo della partita doppia. In alcune delle entità del gruppo “Comune di Catania” tale requisito non sussiste, cioè la contabilità seppur redatta con sistemi affidabili è stata tenuta con il sistema della contabilità finanziaria, e si è proceduto alla riconciliazione economica – patrimoniale, per arrivare alla corretta elaborazione del conto economico e del conto del patrimonio. 28
STATO PATRIMONIALE ATTIVO
Co m
un e
di
A.CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI 1) Cred. v/soci per versam. ancora dovuti richiamati 2) Cred. v/soci per versam. Dovuti non richiamati TOTALE CREDITI VERSO SOCI PER VERS. ANCORA DOVUTI B.IMMOBILIZZAZIONI I. Immateriali 1) Costi di impianto e di ampliamento 2) Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità 3) Diritti di brevetto industriale e di utilizzo di opere dell'ingegno 4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 5) Avviamento 6) Immobilizzazioni in corso e acconti 7) Altre TOTALE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI II. Materiali 1) Terreni e fabbricati 2) Impianti e macchinari 3) Attrezzature industriali e commerciali 4) Altri beni 5) Immobilizzazioni in corso e acconti 6) Materiale rotabile TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI III. Finanziarie 1) Partecipazioni in: a) imprese controllate b) imprese collegate c) imprese controllanti d) altre imprese TOTALE PARTECIPAZIONI 2) Crediti a) verso imprese controllate − entro 12 mesi − oltre 12 mesi b) verso imprese collegate − entro 12 mesi − oltre 12 mesi c) verso controllanti − entro 12 mesi − oltre 12 mesi d) verso altri − entro 12 mesi − oltre 12 mesi 1) Stato − entro 12 mesi − oltre 12 mesi 5) Diversi − entro 12 mesi
Ca
ta
nia
Si è già avviata una procedura di controlli e disposizioni che avvino un percorso che consenta, in tempi ragionevolmente brevi, l’allineamento di tutte le contabilità di gruppo nel senso indicato. Quando, il bilancio di una controllata utilizzato nella preparazione del bilancio consolidato è riferito a una data di chiusura diversa da quella della controllante, sono state eseguite rettifiche per le operazioni o i fatti significativi che siano intervenuti tra quella data e la data di riferimento del bilancio della controllante. I bilanci consolidati sono preparati utilizzando principi contabili uniformi per operazioni e fatti simili in circostanze similari. I principi contabili ed i criteri di valutazione da adottare, comunque, devono essere quelli prevalentemente adottati dalle società partecipate e non quelli proposti dal d.lgs. 267/2000. Criteri generali di redazione e principi di consolidamento L’esposizione dei principi e dei criteri di consolidamento delle partecipazioni e delle scelte operate rispetto alle opzioni offerte fa parte delle informazioni necessarie a definire il contesto generale di riferimento del bilancio consolidato, tramite il metodo proporzionale Il metodo di consolidamento proporzionale seguito parte dal presupposto che le società del gruppo sono controllate dalla capogruppo solamente nella misura in cui quest’ultima partecipa al loro capitale. Il patrimonio netto del gruppo e il reddito del gruppo rappresenta ciò che è di appartenenza della capogruppo. Il bilancio consolidato è quindi conseguenza di tutto ciò è che le attività e le passività, i costi e i ricavi, il reddito e il patrimonio devono essere consolidati nella redazione del bilancio consolidato di gruppo in proporzione alle quote detenute dalla capogruppo nelle società controllate. 31/12/2011
31/12/2010
60 387 447
6.877 387 7.264
796.164 122.998 9.252 439.025 2.704.444 60.532 1.872.744 6.005.159 0 7.255.695 75.904.319 3.508.427 6.543.115 3.712.901
836.953 11.728 10.883 483.235 3.626.363 56.283 1.457.484 6.482.930
135.708.508
4.588.140 79.304.715 3.917.460 6.742.994 4.696.785 16.582.658 115.833.743
3.689.972 78.136
3.733.020 78.260
250.596 4.018.703
248.333 4.059.613
139 139
110 110
24 24
24 24
368.794 9.329 359.465
677.937 22.240 381.328 260.279 260.279 14.090
29
14.090 403.702 70 101.850 4.738.240 127.054.913
1.090.376
2.490.552
52.918
nia
2.549.879 51.796.649 51.769.064 27.585 8.595.806 8.595.806
ta
56.589.554 50.682.924 5.906.630 10.432.444 10.432.444
88.463.983 31.485.594 56.978.389 2.858.748 2.838.056 20.692 1.613.417 1.613.417
116.324.521 77.335.231 20.708.138 2.618.496 2.498.301
87.564.819 50.545.042 12.819.583 4.585.453 15.943.401
80.527 80.527
50.314.224 50.884.244 9.257.191 6.904.623 19.285.352 16.737.343 2.548.009 1.800.912 1.800.912
63.128 63.128
62.187 62.187
3.570.558 3.568.801 1.757 247.522.965
6.074.511 6.069.001 5.510 230.911.777
5.651.4 96 336 113.125 14.353.929 264.827.735
4.498.7 19 11.608 29.618 4.543.472 238.005.128
311.396 1.005.763 411.994.561
302.757 726.150 365.793.455
31/12/2011
31/12/2010
66.823.274
54.271.915
24.646.102 87.091 225.858
24.646.102 41.582 160.623
14.520.578 -4.535.544
22.554.106 -19.962.455
Ca di
Co m 1) Depositi bancari e postali 2) Assegni 3) Denaro e valori in cassa TOTALE DISPONIBILITÁ LIQUIDE TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE D.RATEI E RISCONTI I. disaggio su prestiti II. Vari TOTALE RATEI E RISCONTI TOTALE ATTIVO
STATO PATRIMONIALE PASSIVO
A.PATRIMONIO NETTO I. Capitale II. Riserva da sovrapprezzo delle azioni III. Riserva di rivalutazione IV. Riserva legale V. Riserve statutarie VI. Riserva per azioni proprie in portafoglio VII. Altre riserve VIII. Utili (perdite) portati a nuovo
368.957 84 99.313 4.446.949 146.160.616
22.200 32.071 6.409 2.950.841
un e
− oltre 12 mesi TOTALE CREDITI 3) Altri titoli 4) Azioni proprie TOTALE IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE TOTALE IMMOBILIZZAZIONI C.ATTIVO CIRCOLANTE I. Rimanenze 1) Materie prime, sussidiarie e di consumo 2) Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 3) Lavori in corso su ordinazione 4) Prodotti finiti e merci 5) Acconti TOTALE RIMANENZE II. Crediti 1) Verso clienti − entro 12 mesi − oltre 12 mesi 2) Verso imprese controllate − entro 12 mesi − oltre 12 mesi 3) Verso imprese collegate − entro 12 mesi − oltre 12 mesi 4) Verso controllanti − entro 12 mesi − oltre 12 mesi 4-bis) Per crediti tributari − entro 12 mesi − oltre 12 mesi 4-ter) Per imposte anticipate − entro 12 mesi − oltre 12 mesi 5) Verso altri − entro 12 mesi − oltre 12 mesi a) Stato b) Regione − entro 12 mesi − oltre 12 mesi c) Altri Enti territoriali − entro 12 mesi − oltre 12 mesi d) Altri Enti del settore pubblico allargato − entro 12 mesi − oltre 12 mesi e) Diversi − entro 12 mesi − oltre 12 mesi TOTALE CREDITI III.Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni 1) Partecipazioni in imprese controllate 2) Partecipazioni in imprese collegate 3) Partecipazioni in imprese controllanti 4) Altre partecipazioni 5) Azioni proprie 6) Altri titoli TOTALE ATT. FINANZ ( NON IMMOBILIZZAZIONI) IV.Disponibilità liquide
1.194.799
30
IX. Utile (perdita) d'esercizio TOTALE PATRIMONIO NETTO
165.898 225.617 20.864.091 21.255.606
176.139 125.588 11.668.093 11.969.820
27.795.872
32.747.813
28.719.194 25.426.211 3.292.983 5.486.724
8.927.057 422.931 8.504.126 52.744.311 52.589.256 155.055
8.996.680 395.455 8.601.225 42.642.747 42.437.943 204.804
1.015.794 1.015.794
1.110.605 1.110.605
19.466.498 13.123.246 6.343.252
16.043.870 8.368.606 6.430.357 130.791 130.791
ta
30.582.954 28.643.475 1.939.479 5.531.020 5.531.020
Ca
Co m
un e
di
C.TRATTAMENTO FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO D.DEBITI 1) Obbligazioni − entro 12 mesi − oltre 12 mesi 2) Obbligazioni convertibili − entro 12 mesi − oltre 12 mesi 3) Debiti verso soci per finanziamenti − entro 12 mesi − oltre 12 mesi 4) Debiti verso banche − entro 12 mesi − oltre 12 mesi 5) Debiti verso altri finanziatori − entro 12 mesi − oltre 12 mesi 6) Acconti − entro 12 mesi − oltre 12 mesi 7) Debiti verso fornitori − entro 12 mesi − oltre 12 mesi 8) Debiti rappresentati da titoli di credito − entro 12 mesi − oltre 12 mesi 9) Debiti verso imprese controllate − entro 12 mesi − oltre 12 mesi 10) Debiti verso imprese collegate − entro 12 mesi − oltre 12 mesi 11) Debiti verso controllanti − entro 12 mesi − oltre 12 mesi b) per interessi − entro 12 mesi − oltre 12 mesi c) altri − entro 12 mesi − oltre 12 mesi 12) Debiti tributari − entro 12 mesi − oltre 12 mesi 13) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale − entro 12 mesi − oltre 12 mesi 14) Altri debiti − entro 12 mesi − oltre 12 mesi a) personale − entro 12 mesi − oltre 12 mesi b) debiti diversi − entro 12 mesi − oltre 12 mesi TOTALE DEBITI
-12.662.443 69.049.430
nia
B.FONDI PER RISCHI E ONERI 1) Fondi di trattamento di quiescenza e obblighi simili 2) Fondi per imposte, anche differite 3) Altri TOTALE FONDI PER RISCHI E ONERI
-11.738.627 90.028.732
E.RATEI E RISCONTI I. aggio sui prestiti II. vari TOTALE RATEI E RISCONTI TOTALE PASSIVO
CONTO ECONOMICO A.VALORE DELLA PRODUZIONE 1)RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI PROVENIENTI COMUNE DI CATANIA 2)VARIAZIONE DELLE RIMANENZE DI PRODOTTI IN LAVORAZIONE, SEMILAVORATI E FINITI 3) VARIAZIONI DEI LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE 4) INCREMENTI DI IMMOBILIZZAZIONI PER LAVORI INTERNI 5) ALTRI RICAVI E PROVENTI VARI CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO
1.114.116 1.114.116 26.534.448 25.250.146 1.284.302 50.873.514 49.019.491 1.854.023 36.728.337 19.827.700 16.745.780 2.370 2.160
27.715.604 26.578.357 1.137.247 42.877.966 42.877.966
154.822 152.696 232.473.594
4.153.287 4.088.387 64.900 207.524.344
29.536.709 40.440.759 411.994.563
29.024.172 44.502.049 365.793.455
31/12/2011
31/12/2010
98.143.840 20.914.647
110.559.962 31.394.100
22.200 2.136.363 46.431.671 27.660.014 16.121.108
1.785.294 42.828.562 9.803.158 29.194.477
33.861.293 6.922.333 16.533.528 6.252.145 6.252.145
31
TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE
27.255.405 28.276.106 1.650.918 72.737.642 23.099.033 7.471.915 1.922.322
24.944.167 29.676.645 1.701.163 78.804.759 56.017.401 16.982.532 4.958.925
375.024 15.829.557 1.297.459 6.461.305
772.160 24.715.281 1.780.488 9.224.711 69.180 13.640.902 373.653 2.846.248 309.596 2.289.315 165.660.826 -10.487.008
2.390.032 -388.961 3.972.283 300.086 2.970.618 152.603.654 -5.869.580
Ca di
C.PROVENTI E ONERI FINANZIARI 15) PROVENTI DA PARTECIPAZIONI a) DA IMPRESE CONTROLLATE b) DA IMPRESE COLLEGATE c) ALTRI 16) ALTRI PROVENTI FINANZIARI a) DA CREDITI ISCRITTI NELLE IMMOBILIZZAZIONI da imprese controllate da imprese collegate da controllanti altri b) DA TITOLI ISCRITTI NELLE IMMOBILIZZAZIONI C) DA TITOLI ISCRITTI NELL'ATTIVO CIRCOLANTE d) PROVENTI DIVERSI DAI PRECEDENTI da imprese controllate da imprese collegate da controllanti altri
3.620.886 155. 173.818
ta
B.COSTI DELLA PRODUZIONE 6) PER MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE, DI CONSUMO E DI MERCI 7) PER SERVIZI 8) PER GODIMENTO DI BENI DI TERZI 9) PER IL PERSONALE a) SALARI E STIPENDI b) ONERI SOCIALI c) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO d) TRATTAMENTO DI QUIESCENZA E SIMILI e) ALTRI COSTI 10) AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI a) AMMORTAMENTO DELLE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI b) AMMORTAMENTO DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI c)ALTRE SVALUTAZIONI DELLE IMMOBILIZZAZIONI d) SVALUTAZIONE CREDITI COMPRESI NELL'ATTIVO CIRCOLANTE E DELLE DISPONIBILTÁ LIQUIDE 11) VARIAZIONI DELLE RIMANENZE DI MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE, DI CONSUMO E MERCI 12) ACCANTONAMENTI PER RISCHI 13) ALTRI ACCANTONAMENTI 14) ONERI DIVERSI DI GESTIONE TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE
2.573.066 146. 734.074
nia
CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE
un e
17) INTERESSI E ALTRI ONERI FINANZIARI da imprese controllate da imprese collegate da controllanti altri 17-bis)UTILI E PERDITE SU CAMBI TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI
Co m
D.RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA` FINANZIARIA 18) RIVALUTAZIONI a) DI PARTECIPAZIONI b) DI IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE c) DI TITOLI ISCRITTI NELL'ATTIVO CIRCOLANTE 19) SVALUTAZIONI a) DI PARTECIPAZIONI b) DI IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE c) DI TITOLI ISCRITTI NELL'ATTIVO CIRCOLANTE TOTALE RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA FINANZIARIE E.PROVENTI E ONERI STRAORDINARI 20) PROVENTI plusvalenze da alienazioni varie differenza da arrotondamento all'unità di Euro 21) ONERI minusvalenze da alienazioni imposte esercizi precedenti varie differenza da arrotondamento all'unità di Euro TOTALE DELLE PARTITE STRAORDINARIE
RISULTATO DELLE IMPOSTE (A-B±C±D±E) 22) IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO, CORRENTI, DIFFERITE E ANTICIPATE a) IMPOSTE CORRENTI b) IMPOSTE DIFFERITE c) IMPOSTE ANTICIPATE d) PROVENTI (ONERI) DA ADESIONE AL REGIME DI CONSOLIDATO FISCALE/ TRASPARENZA FISCALE UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO
3.591.384
3.222.385 7.424
3.592.960 296.354
3.214.961 126.973
1.262.607 2.033.999
1.158.278 1.929.710
4.292.113
2.574.715
3.605.144
39.358 2.289.113
-740.223
636.466
272.952
113.473
4.276 4.276
19.369 19.369
268.676
94.104
2.101.041 43.000 1.732.686 1 2.984.062
3.413.112 3.600 2.534.300 1 1.905.643
186 2.890.852 -0 -883.021
144.038 1.761.605
-7.224.148 4.266.117 2.217.249
-8.293.650 3.092.684 683.506
-227.952
-252.662
-11.668.717
-12.647.823
1.462.788
32
Capitolo 4 Misure finalizzate al ripristino dell’equilibrio strutturale del bilancio Le misure e le Azioni descritte nel presente Piano sono tali, nella loro dimensione prospettica, da consentire il riequilibrio del Bilancio dell’Ente come dimostrato nel prospetto che segue: Bilancio esercizio 2013
Bilancio esercizio 2014
Bilancio esercizio 2015
Bilancio esercizio 2016
Bilancio esercizio 2017
Bilancio esercizio 2018
Bilancio esercizio 2019
Bilancio esercizio 2020
Bilancio esercizio 2021
Bilancio esercizio 2022
231.862.228
228.862.228
223.454.344
223.454.344
221.250.402
206.046.709
206.046.709
206.046.709
206.046.709
206.046.709
206.046.709
51.241.615
51.160.615
51.160.615
51.410.615
51.410.615
51.410.615
490.150.551
489.069.551
486.069.551
480.911.667
480.911.667
478.707.725
470.863.294
474.037.783
471.031.357
467.658.156
467.194.107
447.635.923
13.887.257
14.631.768
15.038.194
13.253.511
13.717.560
13.965.706
5.400.000
400.000
0
0
0
5.400.000
400.000
-
-
400.000
400.000
Entrate titolo II Entrate titolo III Totale titoli I,II,III (A) Spese titolo I (B)
17.106.096 17.106.096
214.046.460
210.046.460
206.046.709
206.046.709
206.046.709
206.046.709
51.410.615
51.410.615
51.410.615
51.410.615 467.503.783
476.207.725
476.207.725
471.503.783
444.352.880
430.747.417
424.470.311
422.069.413
11.854.845
12.460.308
12.033.472
10.434.370
33.000.000 33.000.000
35.000.000 35.000.000
35.000.000 35.000.000
-
-
-
-
0
0
0
0
20.000.000 20.000.000
Ca
Differenza di parte corrente (D=A-B-C) Utilizzo avanzo di amministrazione applicato alla spesa corrente (+) / Copertura disavanzo (-) (E) Entrate diverse destinate a spese correnti (F) estinate a spese correnti (F) di cui: Contributo per permessi di costruire (fino al 2012) Plusvalenze da alienazione di beni patrimoniali Altre entrate (specificare) Entrate correnti destinate a spese di investimento (G) di cui Proventi da sanzioni per violazioni al codice della strada Altre entrate (economie riscadenzam.mutui) Entrate diverse utilizzate per rimborso quote capitale (H) Saldo di parte corrente al netto delle variazioni (D+E+F-G+H)
218.750.402
5.000.000
0
0
-
-
di
del Titolo III*
un e
Rimborso prestiti (C) parte
218.750.402
nia
232.862.228
ta
Entrate titolo I
0
0
0
0
4.1 Misura 1. Rideterminazione aliquote e tariffe nella misura massima consentita (art. 243 bis comma 8, lettera a)
Co m
Valore della Misura: € 127.220.818
Premesso - che, in ordine alla addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 25 del 18/07/2012, è stato approvato il regolamento per l’applicazione dell’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche – Variazione dell’aliquota dell’addizionale comunale all’Irpef che prevede l’applicazione della aliquota massima consentita dalla legge; - che in ordine alla Imposta comunale sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni con deliberazione nr. 184 del 16 febbraio 2002 le tariffe sono state elevate ai massimi di legge PIANO G, l’Amministrazione ha proceduto alla redazione del nuovo Piano Generale degli Impianti che sarà oggetto di approvazione entro il corrente esercizio e genererà nuove entrate finanziarie che, per prudenza, non sono stimate nel presente Piano;
si analizzano, di seguito le Azioni che saranno intraprese per la realizzazione della Misura 1 4.1.a Azione 1. Incremento aliquote IMU Valore dell’Azione: € 67.115.115
33
Co m
un e
di
Ca
ta
nia
L’IMU, il cui acronimo sta per “Imposta municipale unica”, è un contributo introdotto nell'ordinamento giuridico italiano dal comma 1 dell'articolo 8 del Decreto Legislativo n. 23 del 2011, anticipato dall’art. 13 del D.L. 201/2011, convertito dalla L. 22/12/2011, n. 214, che sostituisce l'imposta comunale sugli immobili (ICI) e, per la componente immobiliare, l'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). Riguarda il possesso di qualunque immobile - comprese l'abitazione principale e le loro eventuali pertinenze - e sono soggetti al versamento dell'IMU anche i proprietari di fabbricati (compresi quelli rurali a uso sia abitativo sia strumentale), le aree fabbricabili e i terreni (compresi quelli agricoli e incolti). Deve pagare l’Imu: • il proprietario di fabbricati, aree fabbricabili e terreni destinati a qualsiasi uso; • il titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi e superficie; • l'ex coniuge affidatario della casa coniugale; • il locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria. La base imponibile si calcola nel modo seguente: la rendita catastale viene prima rivalutata del 5% e poi moltiplicata per: • 160 nel caso di fabbricati classificati nel gruppo catastale A e nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, con esclusione della categoria catastale A/10; • 140 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale B e nelle categorie C/3, C/4 e C/5; • 80 per i fabbricati classificati nelle categorie catastali A/10 e D/5; • 60 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale D, ad eccezione dei fabbricati classificati nella categoria catastale D/5; questo moltiplicatore sarà elevato a 65 a decorrere dal primo gennaio 2013; • 55 per i fabbricati classificati nella categoria catastale C/1. La nuova legge di applicazione dell'IMU prevede tuttavia la possibilità di beneficiare di una riduzione del 50% della base imponibile per i fabbricati di interesse storico o artistico; per quelli dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, limitatamente al periodo dell'anno durante il quale sussistono queste condizioni. L’abitazione principale consiste in una sola unità immobiliare iscritta o iscrivibile in catasto nella quale il possessore e il suo nucleo familiare vivono abitualmente e risiedono anagraficamente. A questa possono essere annesse delle pertinenze accatastate esclusivamente nelle categorie: • C/2: magazzini e locali di deposito; cantine e soffitte, se non unite all'unità immobiliare abitativa; • C/6: stalle, scuderie, rimesse, autorimesse; • C/7: tettoie. La norma prevede che il contribuente possa considerare come pertinenza dell'abitazione principale soltanto un'unità immobiliare per ciascuna categoria catastale, fino a un massimo di tre pertinenze appartenenti ciascuna a una categoria catastale diversa. Sulle abitazioni principali la legge ha stabilito un'aliquota pari allo 0,4% che può essere aumentata o diminuita fino a 0,2 punti percentuali da parte dei Comuni. In altre parole, l'aliquota IMU sull'abitazione principale può variare da un minimo dello 0,2% a un massimo dello 0,6%. Viene riconosciuta, oltre all'aliquota ridotta, anche una detrazione pari a 200 euro per il periodo durante il quale si protrae la destinazione; se l'unità immobiliare è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi in ugual misura. La detrazione di 200 euro è maggiorata di 50 euro per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni, a condizione che lo stesso dimori abitualmente e risieda anagraficamente nell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale. La maggiorazione non può superare 400 euro e, pertanto, l'importo complessivo della detrazione (200 euro) e della maggiorazione non può risultare superiore a 600 euro. Per il calcolo della maggiorazione, bisogna tenere presenti alcuni elementi: • Il diritto alla maggiorazione spetta fino al compimento del 26° anno di età, per cui si decade dal beneficio a partire dal giorno successivo a quello in cui si è verificato l'evento. • Per poter computare l'intero mese nel calcolo della maggiorazione, bisogna che il compimento del 26° anno di età si verifichi dal 15° giorno del mese in poi o che la nascita si sia verificata da almeno 15 giorni.
34
Per quanto riguarda il Comune di Catania, fermo restando che l’aliquota per gli “altri fabbricati” è già al massimo previsto dalla normativa, applicando il 6 per mille sulla prima casa ed eliminando, pertanto, le agevolazioni concesse su determinate categorie di fabbricati nell’esercizio finanziario 2012, il gettito ottenuto è il seguente: Imposta 356.138 30.037.988 10.570.979 2.058.718 254.849
8.488.812.882
Altri fabbricati Terreni Aree Totale evasione prevista totale Quota Stato Quota Comune Totale 1^ Casa Previsioni Incassi Effettivi
Imposta 356.138 32.584.470 15.856.469 2.058.718 254.849
43.278.673 1,06% 1,06% 1,06% 12%
-
Evasione effettiva
Aliquota 0,60% 0,60% 0,60% 0,60% 0,60%
-3%
51.110.645
97.555.176 2.121.284 1.162.744 100.839.204 12.453.642 88.385.562 40.306.365 48.079.197 43.278.673 91.357.870
1,06% 1,06% 1,06% 12%
-
88.500.000 2.857.870
97.555.176 2.121.284 1.162.744 100.839.204 12.453.642 88.385.562 40.306.365 48.079.197 51.110.645 99.189.841
-4,0%
95.211.512 3.978.330
MAGGIORI INCASSI ATTESI
6.711.512
-
4.1.b Azione 2. Regolamentazione TARES Valore dell’Azione: € 54.625.703
nia
Aliquota 0,60% 0,55% 0,40% 0,60%
ta
Totale complessivo
VALORE 5.122.641.504 2.437.473.449 205.422.320 343.693.807 379.581.802
Ca
Categorie A01 - A02 A03 A04 - A05 - A06 A07 - A08 C - PERTINENZE
Co m
un e
di
Il metodo previsto dal D.P.R. 158 è quello comunemente chiamato “metodo normalizzato”, utilizzato per il calcolo della TIA, con tariffa binomia: 1. una quota fissa determinata sulla base della superficie occupata (quella calpestabile nella vecchia norma e quella “catastale” con la Tares) corretta con coefficienti per ognuna delle categorie individuate; 2. una quota variabile determinata sulla base del nucleo familiare per le utenze domestiche e sulla base della superficie corretta con coefficienti di produttività per le utenze non domestiche. Nell’utenza domestica è previsto come correttivo il numero degli abitanti mentre per l’utenza non domestica il D.P.R. 158/99 prevede dei coefficienti correttivi (K) con tabelle diverse con minimi e massimi all’interno delle categorie. Per provvedere al pagamento della tariffa così determinata sono previste quattro rate trimestrali, con scadenza a gennaio, aprile, luglio e ottobre ma per il 2013 la prima rata è posticipata ad aprile (rectius, a luglio, in base alle modifiche alla legislazione nazionale in corso di approvazione alla data di redazione del presente Piano). Sarà anche possibile provvedere al pagamento in unica soluzione entro il mese di giugno di ciascun anno. Se non viene effettuato il versamento, o comunque risulta insufficiente, viene applicata una sanzione pari al 30%. In caso di omessa presentazione della dichiarazione, si applica la sanzione dal 100% al 200% del tributo non versato, con un minimo di 50 euro. In caso di infedele dichiarazione, si applica la sanzione dal 50 per cento al 100 per cento del tributo non versato, con un minimo di 50 euro. Atteso che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 53 del 06/12/2012 è stata approvata l’attivazione della “Procedura di riequilibrio finanziario pluriennale” prevista dall’art. 243 bis del TUEL, sarà necessario applicare la maggiorazione di 40 centesimi per metro quadro. L’importo corrispondente a 10 centesimi per metro quadrato, posto che la rimanente parte pari a 30 centesimi per metro quadro sarà compensata da minori trasferimenti erariali e, per tanto, non può considerarsi entrata aggiuntiva del Comune, è il seguente: CATEGORIA
CIVILI ABITAZIONI CTG. 1 CTG. 1 A CTG. 2 CTG. 3 CTG. 4 CTG. 5 CTG. 6 CTG. 6 A CTG.20
SUPERFICIE LOCALI ED AREE AREE AL 25% AREE AL 50% LOCALI
12.401.366,31 113.094,81 1.294.618,66 711.901,84 605.273,52 1.007.706,75 869.906,19 321.912,00 529,00 31.325,92
26,25 37,50 4.269,25 1.406,50 275,00 93,75 2.926,50 100,00 0,00 0,00
0,00 0,00 19.617,50 6.613,00 7,50 463,50 6.639,50 55,00 0,00 0,00
NUMERO DI POSIZ.
TOTALE SUPERFICIE TASSABILE
TARIF./MQ.
GETTITO PREVISTO
147.435,00 151,00 1.976,00 340,00 18.479,00 4.800,00 7.169,00 2.062,00 85,00 290,00
12.401.392,56 113.132,31 1.318.505,41 719.921,34 605.556,02 1.008.264,00 879.472,19 322.067,00 529,00 31.325,92
0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10
1.240.139,26 11.313,23 131.850,54 71.992,13 60.555,60 100.826,40 87.947,22 32.206,70 52,90 3.132,59
35
TOTALI GENERALI
17.357.635,00
9.134,75
33.396,00
182.787,00
17.400.165,75
1.740.016,58
I dati di costo e di ricavo, consuntivi ed attesi, per i quali è prevista dal 2013 la copertura integrale, sono i seguenti: Bilancio di Previsione 2011 10.003.116
Totale Prestazione servizi Totale altre spese Totale Spesa parte entrata tassa rifiuti solidi urbani tres- tassa comunale sui rifiuti e sui servizi addiz. Art. 3 legge.549/95 totale entrata addiz.comunale alle accise sull'energia elettrica (incasso) addiz.comunale alle accise sull'energia elettrica (quota compensativa regionone) Totale Entrate
Bilancio 2012 9.063.746
Bilancio 2013 8.931.348
1.260.500
1.219.411
1.260.000
1.290.000
57.270.813
57.123.660
58.834.598
59.904.598
872.794
872.794
1.911.314
756.811
69.407.223
69.217.268
71.069.658
70.882.757
59.601.712
57.974.678
59.800.000
5.960.171 65.561.883 4.000.000
5.797.468 63.772.146 4.500.000
5.980.000 65.780.000 1.125.000
70.882.757
69.561.883
68.272.146
66.905.000
70.882.757
nia
acquisto beni consumo:
Impegni 2011 10.001.403
70.882.757
percentuale di copertura costo N.U. comprens.addiz.
ta
Descrizione Totale Personale
100,22%
98,63%
valore assoluto costi da coprire
94,14%
-
Ca
4.1.c Azione 3. Monitoraggio gestione COSAP
100,00%
4.164.658
Valore dell’Azione: € 4.350.000
Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 24 del 03/07/2012, è stato approvato il Regolamento per l’applicazione del Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche e relative tariffe e la conseguente abolizione della Tassa occupazione spazi ed aree pubbliche e la revoca del relativo Regolamento.
di
I maggiori incassi sono previsti, nella loro scansione temporale, nell’allegato “A” al presente Piano.
4.1.d Azione 4. Adeguamento Oneri di urbanizzazione
un e
Valore dell’Azione: 4.150.000 (n.b.. il contributo all’equilibrio economico del Bilancio è pari a € 0)
Co m
A condizione che il Consiglio Comunale, entro il primo semestre del 2013, deliberi un aumento del 50% delle aliquote percentuali, approvate con delibera del Commissario Straordinario n. 433 del 31.12.1992, da applicarsi sulle parametriche regionali. I maggiori incassi sono previsti, nella loro scansione temporale, nell’allegato “A” al presente Piano, con la precisazione che in base alla vigente normativa non concorrono all’equilibrio economico del Bilancio.
4.1.e Azione 5. Istituzione dei diritti di segreteria e istruttori per i procedimenti di Sportello Unico Valore dell’Azione: € 1.130.000
La Direzione Attività Produttive - Sportello Unico Imprese - Uff. Tutela Consumatore ha previsto la Istituzione dei diritti di segreteria e di quelli istruttori per tutti i procedimenti di Sportello Unico. I maggiori incassi sono previsti, nella loro scansione temporale, nell’allegato “A” al presente Piano.
4.2 Misura 2. Copertura dei costi della gestione dei servizi a domanda individuale prevista dalla lettera a) dell’art. 243 comma 2 (art. 243 bis comma 8, lettera b). Valore della Misura: € 12.798.000
SDI MERCATI TRASPORTI FUNEBRI ASILI NIDO REFEZIONE SCOLASTICA ESPURGO PP.NN.
COSTI 120.110 1.075.126 4.063.243 1.470.000 332.195
Anno 2012 RICAVI 119.300 550.000 330.000 200.000 110.000
% 99% 51% 8% 14% 33%
COSTI
Anno 2013 RICAVI
%
COSTI
Anno 2014 RICAVI
%
967.613
550.000
57%
1.075.126
550.000
51%
950.000 332.195
342.000 110.000
36% 33%
1.000.000 332.195
361.000 110.000
36% 33%
36
AUDITORIUM PAL.CHIER 10.000 IMPIANTI SPORTIVI 1.092.483 MUSEI 1.323.365 USO LOCALI DECENTR. 10.000 TOTALE GENERALE 9.496.522 PERCENTUALE DI COPERTURA:
10.000 77.000 114.000 10.000 1.520.300
100% 7% 9% 100% 16%
10.000 10.000 100% 1.056.672 380.403 36% 972.998 145.393 15% 15.000 15.000 100% 4.304.478 1.552.795 PERCENTUALE DI COPERTURA: 36%
10.000 10.000 100% 1.056.672 380.403 36% 972.998 159.932 16% 15.000 15.000 100% 4.461.991 1.586.334 PERCENTUALE DI COPERTURA: 36%
Il superiore quadro finanziario è declinato nelle Azioni della Misura 2
nia
4.2.a Azione 6. Rideterminazione tariffe e costi servizi a domanda individuale: refezione Scolastica - Rideterminazione tariffe servizi a domanda individuale: refezione Scolastica Valore dell’Azione: € 1.591.000
ta
In relazione al servizio di refezione scolastica, l'obiettivo sarà raggiunto a seguito della deliberazione del Consiglio Comunale dell'incremento delle tariffe tale da assicurare introiti non inferiori alla copertura del 36% della spesa (la copertura attuale raggiunge il 14%). I maggiori incassi sono previsti, nella loro scansione temporale, nell’allegato “A” al presente Piano. - Riduzione dei costi della refezione Scolastica Valore dell’Azione: € 4.750.000
Ca
Il costo previsto in bilancio 2012 era di € 1.470.000 l’appalto è stato aggiudicato per il 2012 e seguenti ad € 950.000 epr il primo anno ed € 1.000.000 per il successivo Le economie di spesa sono previste, nella loro scansione temporale, nell’allegato “A” al presente Piano. 4.2.b Azione 7 Rideterminazione tariffe servizi a domanda individuale: Impianti sportivi Valore dell’Azione: € 3.000.000
un e
di
L’Amministrazione ha determinato l’esternalizzazione della gestione di tutti gli impianti sportivi. Nelle more di detta complessa procedura la Direzione è tenuta al raggiungimento dell’obiettivo di copertura minima del costo dei servizi in oggetto. In ordine all’impianto natatorio essendo stata chiusa per parte dell’anno 2012, la percentuale di copertura dei costi è crollata al 7%, contro una percentuale, a regime, del 22%. La proposta, della Direzione Sport, di incremento delle tariffe porterà al raggiungimento della percentuale di copertura minima di legge: COSTO COMPLESSIVO DI GESTIONE
Costo di conduzione Costo di funzionamento
somma 36% DEL COSTO TOTALE ENTRATE
218.657,26 838.015,13 1.056.672,39 380.402,06 235.358,09 -€
20,69% 79,31% 100,00% 36,00% 22,27% 145.043,97
-13,73%
Co m
ENTRATE - 36% DEL COSTO TOTALE Aumento % delle entrate per il pareggio del 36% 61,63%
€ € € € €
L’implementazione dell’esternalizzazione del servizio sarà condotta ad effetti finanziari compensati. 4.2.c Azione 8 Rimodulazione offerta Asili nido: trasformazione da servizio a domanda individuale a contributo sociale all’utenza. Riduzione dei costi per servizi e per fitti passivi. Asili Nido - Rimodulazione offerta Asili nido: trasformazione da servizio a domanda individuale a contributo sociale all’utenza. Riduzione dei costi per servizi. Asili Nido Valore dell’Azione: € 1.350.000
La deliberazione di indirizzo della G.M. 10 agosto 2012 n. 455 prevede la riduzione del numero degli asili nido in relazione alla diminuzione del personale per quiescenza: in merito si rileva che la proiezione dei risparmi, tenuto conto dei prospetti delle previsioni dei pensionamenti trasmessi dalla Direzione Personale, alla luce delle ultime normative, indica riduzioni percentuali poco significative nel breve-medio termine (Educatori asili nido in quiescenza entro 10 anni: 31 su attuali 148 - Docenti scuola materna in quiescenza entro 10 anni: 39 su 73 - Esecutori ed operatori scolastici in quiescenza entro 10 anni: 19 su 40). Pertanto la Direzione Pubblica Istruzione propone la trasformazione del servizio a contributo sociale all’utenza dal primo Luglio 2013 alla fine dell’anno scolastico in corso. 37
nia
Tanto nella considerazione che i contratti di fornitura in corso non possono essere rescissi prima di tale data senza incorrere in penali e d’altra parte lo stesso contratto stipulato con gli utenti non può trovare immediata rescissione senza scontare inevitabili richieste di danni. Per tutto quanto sopra esposto il servizio asili nido è da considerarsi fuoriuscito dal novero dei servizi a domanda individuale, per tanto, non partecipa al raggiungimento complessivo del tasso minimo di copertura per l’anno 2013 e successivi. Si intraprenderanno le necessarie azioni di riconversione per il riutilizzo del personale stesso in altri uffici dell'ente. Parte dei risparmi conseguiti attraverso la trasformazione del Servizio saranno trasferiti alla Direzione Servizi Sociali per sostenere le situazioni di difficoltà connesse al venire meno dei Servizi, attraverso la concessione di ticket spendibili verso istituzioni private. Le economie di spesa sono previste, nella loro scansione temporale, nell’allegato “A” al presente Piano. Rimodulazione offerta Asili nido: trasformazione da servizio a domanda individuale a contributo sociale all’utenza. Riduzione dei costi per fitti passivi. Asili Nido
ta
Valore dell’Azione: € 1.107.000
n.b.
Ca
A partire dal 2014 si prevede anche la possibilità di ridurre la spesa per fitti di ulteriori euro 123.000 relativa all'asilo nido di via Tomaselli, per un totale in 8 anni pari ad euro 1.107.000 Le economie di spesa sono previste, nella loro scansione temporale, nell’allegato “A” al presente Piano. La Direzione Pubblica Istruzione ha altresì proposto la eliminazione delle scuole materne, con ulteriore significativo risparmio di spesa. Detta minore spesa, però, nelle more di specifica autorizzazione consiliare non è stato inserito, per ragioni di prudenza, nel presente Piano di Riequilibrio
4.2.d Azione 9 Riduzione costi servizi a domanda individuale: Servizi Museali Valore dell’Azione: € 0
Co m
un e
di
Per quanto attiene ai musei civici ed alcune sale di Palazzo della Cultura, le misure che la Direzione ha proposto al fine di incrementare la copertura dei costi del servizio sono le seguenti: 1. modifica del Regolamento Comunale dei Musei con deliberazione di Consiglio comunale, relativamente alle voci che riguardano le agevolazioni tariffarie; 2. Conseguente modifica delle tariffe con deliberazione di Giunta ed in particolare: 2.1 maggiore articolazione delle tariffe di ingresso ai Musei, prevedendo agevolazioni per le scolaresche ( il cui numero è diminuito conseguentemente all'introduzione delle tariffe), riduzione delle categorie beneficiarie dell'ingresso gratuito (ad es. gli ultra sessantacinquenni), introduzione di agevolazioni per i residenti del comune; 2.2 eliminazione della gratuità dell'utilizzo delle sale dei musei e di Palazzo della Cultura ed introduzione di agevolazioni (al 50% per le categorie che beneficiavano della gratuità e al 30% per le categorie che prima beneficiavano del 40% di sconto). Si ritiene che queste iniziative possano incrementare il numero dei visitatori e di conseguenza, presumibilmente, migliorare la percentuale di copertura, attualmente attestata al 9% dei costi (vedi tabella). Contestualmente, al fine di diminuire la spesa, la Direzione sta attuando le seguenti strategie: 1. Razionalizzazione delle risorse umane adibite ai servizi a domanda individuale; 2. Eliminazione dei fitti passivi, nello specifico il fitto della sede attuale del Museo del Mare, che ammonta attualmente ad € 35.411,00 ( vedi Misura 6 Azioni 16, 17 e 18). Una riduzione ulteriore potrà attuarsi anche con la chiusura del Museo del Mare (i cui costi ammontano ad € 165.751,27 annui) in quanto i beni custoditi non sono di proprietà del Comune, ma gestiti dallo stesso in comodato d'uso. L’Azione non evidenzia importi di riduzione in quanto gli stessi sono inclusi in altre Azioni 4.2.e Azione 9-bis Riduzione costi servizi a domanda individuale: Servizi Trasporti Funebri
Valore dell’Azione: € 1.000.000
L’Azione consiste nella riduzione del 10 per cento annuo dei costi diretti per servizi. Le economie di spesa sono previste, nella loro scansione temporale, nell’allegato “A” al presente Piano. 4.3 Misura 3. Copertura integrale dei costi della gestione del Servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani (art. 243 bis comma 8, lettera c). 4.3.a Rinvio all’Azione 2. 38
Per completezza di esposizione si riportano i dati di costo e di ricavo consuntivi ed attesi per i quali è prevista dal 2013 la copertura integrale: Bilancio di Previsione 2011 10.003.116
acquisto beni consumo: Totale Prestazione servizi
parte entrata tassa rifiuti solidi urbani tres- tassa comunale sui rifiuti e sui servizi addiz. Art. 3 legge.549/95 totale entrata
Bilancio 2012 9.063.746
Bilancio 2013 8.931.348
1.260.500
1.219.411
1.260.000
1.290.000
57.270.813
57.123.660
58.834.598
59.904.598
872.794
872.794
1.911.314
756.811
69.407.223
69.217.268
71.069.658
70.882.757
59.601.712
57.974.678
59.800.000
5.960.171 65.561.883
5.797.468 63.772.146
5.980.000 65.780.000
4.000.000
4.500.000
1.125.000
69.561.883
68.272.146
66.905.000
Totale altre spese Totale Spesa
Impegni 2011 10.001.403
nia
Descrizione Totale Personale
70.882.757
addiz.comunale alle accise sull'energia elettrica (incasso) addiz.comunale alle accise sull'energia elettrica (quota compensativa regionone) Totale Entrate
100,22%
98,63%
70.882.757
94,14%
ta
percentuale di copertura costo N.U. comprens.addiz.
70.882.757
-
100,00%
4.164.658
Ca
valore assoluto costi da coprire
4.4 Misura 4. Adempimenti connessi al controllo sulle dotazioni organiche e sulla gestione del personale (art. 243 bis comma 8, lettera d, e comma 9 lettera a) Valore della Misura: € 181.103.568
di
4.4.a Azione 10. Blocco parziale del turnover e adempimenti connessi al controllo sulle dotazioni organiche e sulla gestione del personale (art. 243 bis comma 8, lettera d e comma 9 lettera a ) Valore dell’Azione: € 181.103.568
un e
Risulta predisposta al momento della redazione del presente Piano proposta deliberativa di rideterminazione della dotazione organica in linea col disposto dell’articolo 243 bis e 259 del Tuel: detta deliberazione sarà adottata preliminarmente alla adozione del presente Piano costituendone presupposto. In personale in servizio al 31 Dicembre 2011 è riportato nella seguente tabella: 1.3.1 - PERSONALE
1.3.1.1
Co m
Categoria + Posizione economica
Previsti in D.O.
Categoria + Posizione economica
In Servizio
Previsti in D.O.
In Servizio
A.1
367
1
C.1
1407
10
A.2
0
1
C.2
0
33
A.3
0
108
C.3
0
222
A.4
0
0
C.4
0
7
A.5
0
173
C.5
0
876
B.1
945
14
D.1
494
10
B.2
0
15
D.2
0
2
B.3
644
527
D.3
140
173
B.4
0
27
D.4
0
29
B.5
0
670
D.5
0
110
B.6
0
104
D.6
0
120
B.7
0
13
Dirigente
50
22
Tot
1956
1653
2091
1614
Totale personale al
31/12/2012
di ruolo
Tot
3.265
fuori ruolo
2
39
1.3.1.2 Totale personale al 31/12/2012 3.265
di ruolo
2
fuori ruolo (messi di conciliazione B.3)
3.267
Totale personale al 31/12/2012
3
Dir TD
1
SegrGen
1
DirettGen
1
Portavoce Sind.
3
Staff
188
PUC
nia
Altro personale
di
Ca
ta
Occorre premettere che in data 20 settembre 2012 è stato rilevato ai sensi dell’articolo 20, comma 9 della legge 111 del 15/07/20011, il rapporto fra costo del personale (dell’Ente e delle società partecipate) e spesa corrente e che detto rapporto, calcolato sulla base dei bilanci 2011, si attesta in 47,35 punti percentuali. L’andamento della spesa per il personale è previsto in costante riduzione per effetto dei collocamenti a riposo del personale a tempo indeterminato, che si verificano nel periodo 2013-2022, i cui risparmi sono riassunti ed indicati nell’allegata tabella (colonna D) del programma decennale delle quiescenze e delle assunzioni. Al riguardo, occorre, tuttavia tenere presente la necessità dell’Ente, di procedere alla programmazione e all’indizione di alcuni concorsi pubblici, anch’essi specificati nell’allegata tabella (colonne E e F), al fine di mitigare l’impatto, a livello organizzativo, determinato dagli esodi che si verificano su determinati profili professionali essenziali per il funzionamento della macchina amministrativa. Si evidenzia, in merito, che l’azione posta in essere consiste nella riduzione al minimo essenziale del turn-over. Nella colonna G viene, infine, riportato il risparmio complessivo derivante dalla differenza tra il decremento determinato dalle quiescenze e l’incremento scaturente dalle assunzioni previste.
B
C
D
Anno
n. pens. previsti
Totale risparmio annuo (comprensivo di O.R. e Irap)
Progressivo risparmio personale a tempo indeterminato
2013
54
€
1.492.015,02
€
7.339.232,50
1 Dir
-€
64.245,19
€
7.274.987,31
2014
55
€
1.504.903,45
€
8.844.135,95
-
-€
64.245,19
€
8.779.890,76
2015
84
€
2.394.357,32
€
11.238.493,27
14 VV.UU.
-€
502.199,87
€
10.736.293,40
2016
49
€
1.429.883,70
€
12.668.376,97
5 Dir
-€
823.425,81
€
11.844.951,16
2017
113
€
3.200.397,04
€
15.868.774,01
30 Cat. C
-€
1.706.814,40
€
14.161.959,61
2018
165
€
4.761.069,23
€
20.629.843,24
20 Cat. B
-€
2.228.437,25
€
18.401.405,99
2019
104
€
3.012.524,54
€
23.642.367,78
10 Cat. D
-€
2.549.156,67
€
21.093.211,11
2020
177
€
5.088.431,49
€
28.730.799,27
30 Cat. B
-€
3.331.590,95
€
25.399.208,32
2021
169
€
4.855.252,18
€
33.586.051,45
20 Cat. C
-€
3.920.516,68
€
29.665.534,77
2022
172
€
4.893.244,78
€
38.479.296,23
20 Cat.A + 10 Cat.D
-€
4.733.170,99
€
33.746.125,24
Totale
1.142
€
32.632.078,75
Co m
un e
A
€ 201.027.370,67
E
F
G
n. assunz. previste
Costo assunzioni previste
Risparmio
160 assunzioni
-€ 19.923.803,00
€ 181.103.567,67
Per l'anno 2013 il progressivo risparmio di €. 7.339.232,50 è comprensivo di €. 5.847.217,48 relativi ai 205 pensionati dell'anno 2012 Con riferimento al personale a tempo determinato, in applicazione dell’art. 243 bis, co. 8, e dell’art. 259, co. 6, del TUEL si è operata la riduzione della spesa a carico dell’Ente al 50%. Si fa presente, inoltre, che per quanto concerne il Fondo per la Dirigenza l’Amministrazione aveva già operato la riduzione prevista dalla lettera a) del comma 9 dell’art.243 bis del D.Lgs. 267/2000, in tempi antecedenti all’entrata in vigore del D.L. 174/2012 e procederà con la riduzione, prevista dallo stesso comma, per il Fondo del comparto. 40
4.5 Misura 5. Revisione straordinaria residui e accertamento delle posizioni debitorie relative ai procedimenti di realizzazione delle opere pubbliche (art. 243 bis comma 8, lettera e). Valore della Misura: € 20.414.320
4.5.a Azione 11. Revisione straordinaria residui (art. 243 bis comma 8, lettera e) Valore dell’Azione: € 20.414.320
RESIDUI ATTIVI iniziali
riscossioni
eliminazioni
finali
nia
In ordine alla gestione dei residui attivi e passivi è opportuno mostrare gli esiti delle operazioni di riaccertamento degli ultimi 13 anni, dal 1999 ad oggi:
% Elim.
729.077.200,98
238.668.447,15
-7.812.955,58
498.221.709,41
1%
2000
800.766.679,74
228.137.494,45
31.614.528,60
541.014.656,69
-4%
2001
714.320.201,29
197.776.668,16
9.075.429,11
507.468.104,01
-1%
2002
924.853.538,00
275.022.697,44
-12.927.485,11
662.758.325,67
1%
2003
850.764.876,23
181.253.471,92
15.107.723,84
654.403.680,47
-2%
2004
905.926.104,66
153.988.804,59
-27.062.003,80
778.999.303,87
3%
2005
1.004.225.552,98
140.514.270,34
-35.836.677,14
899.547.959,78
4%
2006
1.077.007.411,81
153.158.077,60
124.166.005,42
799.683.328,79
-12%
2007
966.919.753,00
177.589.577,20
28.035.187,12
761.294.988,68
-3%
2008
1.024.190.661,85
128.181.265,76
182.776.254,29
713.233.141,80
-18%
2009
1.046.046.169,55
196.649.990,74
103.630.881,29
745.765.297,52
-10%
2010
944.487.855,30
196.954.157,64
58.890.528,10
688.643.169,56
-6%
2011
877.183.334,78
136.687.156,53
270.369.775,86
470.126.402,39
-31%
di
Ca
ta
1999
-16%
un e
615.667.439,54
RESIDUI PASSIVI
iniziali
pagamenti
eliminazioni
finali
% Elim.
745.210.586,91
149.412.100,33
16.302.710,31
579.495.776,28
-2%
2000
835.036.816,95
186.336.273,36
31.665.383,08
617.035.160,51
-4%
2001
730.735.448,96
184.912.075,51
16.912.906,07
528.910.467,37
-2%
2002
921.965.985,24
268.795.018,64
5.549.897,90
647.621.068,70
-1%
Co m
1999
2003
850.516.391,48
206.441.924,83
20.905.761,45
623.168.705,20
-2%
2004
947.187.437,10
226.942.379,62
14.338.769,48
705.906.288,00
-2%
2005
1.049.303.103,32
241.327.281,54
10.035.347,76
797.940.474,02
-1%
2006
1.077.389.422,37
225.103.700,90
72.995.116,75
779.290.604,72
-7%
2007
1.028.238.717,59
239.804.812,92
27.466.628,35
760.967.276,32
-3%
2008
1.012.306.002,92
245.135.475,32
46.012.638,60
721.157.889,00
-5%
2009
1.043.656.514,88
298.925.180,63
110.273.956,10
634.457.378,15
-11%
2010
930.030.343,32
289.679.720,05
61.799.306,99
578.551.316,28
-7%
2011
851.759.615,02
270.335.025,44
119.887.802,00
461.536.786,72
-14%
-9%
337.973.703,69
Rispetto alla sopra richiamata operazione di Revisione e Riaccertamento Straordinario dei Residui, non può non evidenziarsi come questa Amministrazione, nel periodo 2008/2012, abbia eliminato dal Bilancio oltre € 615 milioni di residui attivi, pari al 16% del totale (ed al 31% dei Residui rilevati al 31/12/2011), ed € 338 milioni di residui passivi, pari al 9% del totale, in linea con le indicazioni della Corte, valori, ad evidenza, ben superiori alla media nazionale che è del 6% per i residui attivi e del 6.20% sui residui passivi e di gran 41
nia
lunga superiore alla media del periodo precedente 1999/2007 che è del 1% per i residui attivi e del 3% sui residui passivi. La Revisione straordinaria dei residui è stata completata in occasione del Rendiconto 2011 nel mese di Novembre 2011. si procederà a nuova revisione in occasione del Rendiconto 2012. La misura porta ad un maggiore valore in entrata perché la media storica delle riscossioni relativamente ai ruoli del 2006 ed ante, stralciati dal bilancio nel rendiconto 2011 per € 140 milioni, si attesta nell’ordine di 2,50 punti percentuali in ragione di anno, quindi una prudente proiezione aritmetica porta a prevedere maggiori accertamenti (rectius sopravvenienze attive) pari a circa il 15 per cento dell’importo stralciato.
4.6 Misura 6. Revisione della spesa, dei costi dei servizi erogati dall’Ente e dei costi per trasferimenti (art. 243 bis comma 8, lettera f e comma 9 lettera c) Valore della Misura € 134.454.336
4.6.a Azione 12. Riduzione indennità di carica Sindaco, Giunta e Consiglieri
ta
Valore dell’Azione: € 6.051.669
Ca
La riduzione dei costi derivanti da prestazioni di servizio, per quanto attiene i consiglieri comunali è pari al 30% conseguente ad atto di indirizzo di Giunta già approvato con deliberazione del 7 Novembre 2012); per quanto attiene i revisori dei conti la riduzione apportata è pari al 10%. Le economie di spesa sono previste, nella loro scansione temporale, nell’allegato “A” al presente Piano. 4.6.b Azione 13. Riduzione costi per indennità di carica Presidenti e Consiglieri circoscrizionali come da Progetto allegato “B” al Piano di riequilibrio Valore dell’Azione: € 15.582.394
Co m
un e
di
Con Delibera di Giunta Municipale è stata disposta la riduzione degli emolumenti spettanti alle cariche elettive. La potenziale riduzione delle Municipalità già formalizzata con proposta di Delibera di Consiglio comporterà anche la riduzione del numero dei componenti degli organi politici circoscrizionali con conseguente ulteriore risparmio. In sintesi quindi la riduzione dei costi prospettata sarà dovuta sia alla riduzione dei compensi con effetto a cascata, sulla nuova determinazione dell'indennità del Sindaco, che alla rimodulazione del numero delle Municipalità (da 10 a 6) con conseguente riduzione del numero dei componenti. Con nota n° 386107 del 6/12/2012 e' stata chiesta la disdetta dei locali di Via Canfora, Via Battiato, Via Venezia Giulia e Via Dei Sanguinelli - Con nota n° del 21/12/2012 è stata chiesta disdetta dei locali di Via Galatioto - Nell' importo relativo ai fitti passivi è compresa la locazione di Via Suor Anna Cantalupo dove era prima allocato un Centro Servizi della 1ª Municipalità, che da luglio 2012 è stato dismesso, ma ancora utilizzato dalla Direzione Politiche Sociali; si proporrà, pertanto. l'eliminazione del costo dal PEG di questa Direzione. La potenziale riduzione delle Municipalità già formalizzata con proposta di Delibera di Consiglio comporterà la dismissione entro il 2014 della sede della 2ª Municipalità (Via Duca Degli Abruzzi) Si veda più diffusamente l’allegato “B” al Piano di Riequilibrio Oltre gli effetti della proposta di Deliberazione consiliare “Regolamento dul Decentramento Urbano (…)” prot. nr. 383120 del 4 Dicembre 2012, la cui approvazione consiliare è propedeutica al Piano. Le economie di spesa sono previste, nella loro scansione temporale, nell’allegato “A” al presente Piano. 4.6.c Azione 14. Riduzione esperti del Sindaco da 3 a 1 unità, staff del Sindaco da 3 ad 1 unità e portavoce del Sindaco, dal 30 Giugno 2013
Valore dell’Azione: € 2.346.563
Le economie di spesa sono previste, nella loro scansione temporale, nell’allegato “A” al presente Piano. 4.6 d Azione 15 Riallocazione risorse per servizi sociali come da Progetto della Direzione Servizi Sociali allegato “C” al Piano di riequilibrio Valore dell’Azione: € 24.600.000
Le economie di spesa sono previste, nella loro scansione temporale, nell’allegato “A” al presente Piano. 42
4.6 e Azione 16 – 17 -18 Riduzione fitti passivi e lavori di ristrutturazione dei locali di proprietà comunale e trasferimenti come da Progetto “Riduzione fitti e Ristrutturazione locali comunali” della Direzione LL.PP e Manutenzioni allegato “D” al Piano di riequilibrio Valore dell’Azione: 28.094.238
nia
L’implementazione della Azione richiede complessivi investimenti per opere strutturali sugli edifici comunali che ospiteranno gli uffici prima allocati presso immobili in affitti per € 5.000.000 in base al progetto allegato “E - Riduzione fitti e Ristrutturazione locali comunali, Direzione LL.PP e Manutenzioni”: le risorse saranno reperite attraverso l’utilizzo di fondi per investimenti nella disponibilità dell’Ente e previsti nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche Le economie di spesa sono previste, nella loro scansione temporale, nell’allegato “A” al presente Piano. 4.6 f Azione 19 Riduzione costi beni e servizi della Direzione Decentramento: riduzione costi per vestiario Valore dell’Azione: € 150.000
Le economie di spesa sono previste, nella loro scansione temporale, nell’allegato “A” al presente Piano.
ta
4.6 g Azione 20 – 21 Riduzione costi beni e servizi della Direzione Ecologia Valore dell’Azione: € 496.660
Le economie di spesa sono previste, nella loro scansione temporale, nell’allegato “A” al presente Piano.
Valore dell’Azione: € 15.152..020
Ca
4.6 h Azione 22: Riduzione costi per servizi: riduzione del 7% del valore del contratto Catania Multiservizi S.p.a. Le economie di spesa sono previste, nella loro scansione temporale, nell’allegato “A” al presente Piano. 4.6 i Azione 23: Riduzione costi per servizi: riduzione del 7% del valore del contratto AMT S.p.a. Valore dell’Azione: € 13.712.498
di
Le economie di spesa sono previste, nella loro scansione temporale, nell’allegato “A” al presente Piano. 4.6 l Azione 24: Riduzione costi per servizi: riduzione dei costi della pubblica illuminazione Valore dell’Azione: € 4.547.512
un e
Le economie di spesa sono previste, nella loro scansione temporale, nell’allegato “A” al presente Piano. 4.6 m Azione 25: Riduzione costi per servizi: riduzione dei costi della manutenzione degli impianti uffici comunali e giudiziari e della gestione impianti termici degli edifici scolastici Valore dell’Azione: 1.618.098
Le economie di spesa sono previste, nella loro scansione temporale, nell’allegato “A” al presente Piano. 4.6 n Azione 26: Riduzione costi per servizi: riduzione dei costi vari di manutenzione.
Co m
Valore dell’Azione: 1.584.333
Le economie di spesa sono previste, nella loro scansione temporale, nell’allegato “A” al presente Piano. 4.6 o Azione 27: Rimodulazione modalità finanziamento Festività Agatine con utilizzo imposta di soggiorno Valore dell’Azione: € 5.098.000
Le economie di spesa sono previste, nella loro scansione temporale, nell’allegato “A” al presente Piano. 4.6 p Azione 28 Riduzione dei costi per trasferimenti a soggetti diversi. Intervento 5 del Bilancio Valore dell’Azione: 14.922.848
Detta riduzione è prevista nella scansione temporale indicata nell’allegato “A” al presente Piano attraverso i seguenti tagli lineari ai trasferimenti di cui all’intervento 05, restando cura della Direzione cui, nel Piano delle Performance e degli Obiettivi è assegnata la realizzazione dell’Azione, implementare l’Azione stessa entro i limiti temporali assegnati, dosando le riduzioni sulla base delle effettive esigenze. 4.6 q Azione 29 Riduzione dei costi per trasferimenti Valore dell’Azione: 1.507.502
Le economie di spesa, proposte dalla Direzione Cultura, sono previste, nella loro scansione temporale, nell’allegato “A” al presente Piano. 43
4.7. Misura 7. Revisione dei costi delle partecipazioni comunali. (art. 243 bis comma 8, lettera f) ) Valore della Misura:
€0
nia
4.7.a Azione 30.Alienazione delle partecipazioni. Rinvio al Capitolo 3. Prudenzialmente l’Azione non prevede importi (e, per tanto quelli effettivamente ottenuti dalle alienazioni saranno aggiuntive – per la parte inerente il plusvalore – rispetto ai valori del Piano) stante la assoluta imprevedibilità dell’andamento delle alienazioni stesse sotto il profilo della determinazione dei valori.
4.8 Misura 8. Gestione dell’indebitamento (art. 243 bis comma 8, lettera g) e comma 9 lettera d) Valore della Misura: € 52.336.984
4.8.a Azione 31 Riduzione interessi passivi su anticipazione di tesoreria
2011
2.263.500
2.656.639
2012
Ca
Spese per interessi correlati al Servizio di Tesoreria
2010
ta
Valore dell’Azione: 11.450.000
4.009.000
di
L’anticipazione del “Fondo di Rotazione”, per la quale l’Amministrazione ha fatto richiesta ai sensi dell’articolo 5 del DL 174/2012, nella misura massima consentita dalla legge consentirà una sensibile riduzione dell’accesso all’Istituto della Anticipazione di Tesoreria e, per questa via un sensibile risparmio di spesa di interessi, prevista, in via assolutamente prudenziale, nella sua scansione temporale, nell’allegato “A” al presente Piano.
un e
4.8.b Azione 32. Revisione indebitamento mutui e revisione posizioni debitorie da mutui per opere pubbliche Valore dell’Azione: 40.886.984
Co m
Si precisa che il valore della Azione (economie di Bilancio correlate alla gestione dell’indebitamento) non è derivante dalla operazione di riscadenzamento dei mutui condotta con la Cassa DD.PP. di cui infra, in quanto quest’ultima risulta accantonata in Bilancio. L’economia di cui qui si tratta è, invece, aggiuntiva e derivante dal naturale andamento dei mutui in fase di rimborso. - Operazione di devoluzione di mutui con la CC.DD.PP. La Giunta Municipale con propria deliberazione n. 1452/2009 ha disposto di provvedere alla ricognizione delle somme residue dei mutui e di quelle dichiarate disponibili dai dirigenti responsabili destinando le stesse alla manutenzione straordinaria della rete stradale e alla messa in sicurezza degli edifici scolastici. La Direzione Generale ha coordinato tale attività di ricognizione e, giusto verbale del 15/04/2010 è emerso un primo importo disponibile di € 12.726.501,05 rinveniente dai residui mutui contratti con la Cassa DD.PP. ed €. 81.477,78 dai residui mutui contratti con l’Istituto per il Credito Sportivo. A seguito di ciò la G.M. con deliberazione n. 1154 del 11 Ottobre 2010 ha disposto l’utilizzo per i progetti in essa indicati. Con successiva deliberazione n. 278 del 8 Aprile 2011 la G.M. ha ridefinito le opere a cui destinare le somme disponibili da devolvere integrate di ulteriori residui di mutui per un importo complessivo da devolvere di € 13.769.015,00. Ulteriori operazioni di riduzione dell’indebitamento con la CC.DD.PP. In data 07/06/2011 con nota prot. n. 172880 la Ragioneria Generale, a seguito di ulteriori verifiche, ha inoltrato alla Cassa DD.PP., richiesta di diverso utilizzo delle economie dei mutui per € 13.766.501,00. La Cassa DD.PP. con nota del 14/06/2011 prot. n. 57283/2011 ha comunicato che l’importo di €. 615.565.39 di residui mutui, per la specifica natura di finanziamento, non può essere devoluto ad altra opera, mentre 44
Cassa DD.PP. Cassa DD.PP. Cassa DD.PP. Cassa DD.PP.
Posizioni 4403962.00 4403977.00 4363622.00 4131178.00 TOTALE
11-dic-01 11-dic-01 22-feb-00 13-apr-89
Importo iniziale del mutuo 180.760 240.669 87.978 1.859.245
importo residuo del mutuo 180.760 240.669 87.978 1.797.594 2.307.001
ta
Ente
nia
l’importo di €. 2.001.848,65 per l’utilizzo da destinare ad altra opera necessita dell’autorizzazione preventiva da parte dei soggetti erogatori. Nel mese di luglio 2011 la Cassa DD.PP. ha concesso con specifiche autorizzazioni il diverso utilizzo ad altre opere delle economie residue sui mutui per l’importo complessivo di €. 10.902.329,00. La Direzione Lavori Pubblici in riscontro alla nota della Cassa DD.PP. con riferimento all’importo di €. 2.001.848,65, ha attivato la procedura per la concessione dell’autorizzazione al diverso utilizzo da parte dei soggetti erogatori. In ordine alla necessità di ridurre l’indebitamento l’Amministrazione ha inteso adottare le seguenti misure correttive: - a seguito di apposita ricognizione effettuata dalle Direzioni competenti, tramite i responsabili dei procedimenti, ha individuato le somme di cui all’allegata delibera del Consiglio Comunale n. 54 del 06/12/2012, che autorizza l’estinzione anticipata delle seguenti posizioni:
Ca
- con separati provvedimenti si è proceduto alla ulteriore estinzione anticipata di € 298.513 ed € 1.873.382 Quanto sopra porta ad una complessiva riduzione dell’indebitamento pari ad € 4.478.895.
Scadenza
Debito residuo 445.021.479,23
2013
431.710.700,36
2014
417.823.443,26
2015 2016 2017 2018 2019
Quota interessi
Rata
Risparmi
13.310.778,87
22.941.211,07
36.251.989,94
13.887.257,10
22.226.010,24
36.113.267,34
-
138.722,60
14.631.768,45
21.484.325,19
36.116.093,64
-
135.896,30
403.191.674,81
15.038.194,30
20.706.640,54
35.744.834,84
-
507.155,10
388.153.480,51
13.253.511,81
19.946.208,28
33.199.720,09
-
3.052.269,85
374.899.968,70
13.717.560,81
19.287.335,89
33.004.896,70
-
3.247.093,24
361.182.407,89
13.965.706,97
18.586.482,30
32.552.189,27
-
3.699.800,67
347.216.700,92
11.854.845,69
17.944.384,39
29.799.230,08
-
6.452.759,86
335.361.855,23
12.460.308,70
17.328.002,58
29.788.311,28
-
6.463.678,66
-
7.513.167,50
-
9.676.440,49
Co m
2020
Quota capitale
un e
2012
di
Il complessivo indebitamento alla data del 31 Dicembre 2012 ammonta ad € 431 milioni cui dovrà detrarsi, subordinatamente alla accettazione da parte di Cassa Depositi e Prestiti, il superiore importo di € 4.478.895
2021
322.901.546,53
12.033.472,51
16.705.349,93
28.738.822,44
2022
310.868.074,02
10.434.370,62
16.141.178,83
26.575.549,45
- 40.886.984,27
45
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
nia
RATA MUTUI
2020
2021
2022
2023
ta
Serie1 36.113.267,34 36.116.093,64 35.744.834,8 33.199.720,09 33.004.896,7 32.552.189,27 29.799.230,0 29.788.311,28 28.738.822,4 26.575.549,45 26.565.853,00
Ca
È in corso una nuova attività di analisi dell’indebitamento e delle correlate posizioni debitorie da mutui per opere pubbliche al fine di procedere all’ulteriore riduzione dell’indebitamento.
un e
di
- Operazione di rinegoziazione dei 414 mutui contratti con la CC.DD.PP. L’Ente ha proceduto nel Dicembre 2010 e con decorrenza dal I° Gennaio 2011 al riscadenzamento dell’intero pacchetto dei mutui accesi con Cassa Depositi e Prestiti, con un beneficio di cassa netto, nel primo esercizio, il 2011 appunto, di € 22.487.229,20. L’operazione ha riportato il parere favorevole del Collegio dei Revisori, in quanto stante la criticità della gestione di cassa dell’Ente, gli stessi Revisori hanno considerato l’operazione funzionale al risanamento finanziario in atto. Le risorse finanziarie risparmiate sono state in gran parte accantonate in apposito fondo (avanzo vincolato) salvo una minima parte utilizzata per interventi di risanamento urgente del territorio connessi agli straordinari eventi alluvionali dell’autunno 2011 che hanno colpito il territorio catanese (per i quali, purtroppo, non è stato riconosciuto lo stato di calamità, benché richiesto) con serio rischio per l’incolumità dei cittadini.
Co m
L’operazione di rinegoziazione dei 414 mutui contratti con la CC.DD.PP. era da lungo tempo attesa per l’Ente, essendo inclusa nei Piani di risanamento presentati dal Commissario Straordinario dott. Vincenzo Emanuele, nei documenti degli Ispettori Ministeriali e la stessa Corte, negli anni passati, aveva più volte annotato che “non era ancora stata conclusa l’operazione di rinegoziazione dei mutui contratti con la CC.DD.PP…benché annunciata”. L’operazione di rinegoziazione di cui alla Circolare CDP 1278/2010 rientrò, nel Dicembre 2010, nell’ambito di applicazione previsto dall’articolo 5, comma 6.1. del DL 444/1995 (1) che, a differenza della normativa recata dall’art. 41 della legge 441/1998 non prevede che venga effettuata una riduzione del valore finanziario delle passività post rinegoziazione. Nonostante ciò fu posta particolare attenzione agli effetti dell’operazione in termini di valore finanziario delle passività ante e post la rinegoziazione. L’operazione fu condotta, in stretta collaborazione e sotto la supervisione di Cassa Depositi e Prestiti, ai sensi della Circolare n. 1278/2010: “Rinegoziazione dei prestiti della Cassa depositi e prestiti società per azioni, ai sensi dell’articolo 5 del decreto legge 27 ottobre 1995 n. 444, convertito con modificazioni dalla legge 20 dicembre 1995, n. 539.” L’art. 5 DL 444/1995 prevede che "Gli enti locali possono rinegoziare il capitale residuo dei mutui. Tale facoltà non comporta alcuna modifica alla durata originaria e all’ammontare del concorso statale concesso sul mutuo” Decorrenza dell’operazione fu fissata al 1° gennaio 2011. 46
Il Tasso di interesse, fisso, fu determinato, in funzione della durata e secondo il principio dell’equivalenza finanziaria (Tasso fisso che realizza l’equivalenza finanziaria, per ogni singola posizione, tra il valore attuale netto originario (flussi ante) e il valore attuale netto rinegoziato (flussi post)), sulla base delle condizioni di mercato vigenti al momento della adesione - Contratti di Swap In merito all’utilizzo di strumenti di finanza derivata, l’Ente ha stipulato dei contratti di Interest rate swap come si evidenziano nel prospetto seguente, redatto nel 2011: Strumenti finanziari derivati - Finanza derivata
Tot.
nia
tipologia contratto: interest rate swap
Istituto Bancario: Banca Nazionale del Lavoro SpA Banca di Roma SpA oggi Unicredit SpA Banca Monte Paschi di Siena SpA
importo iniziale 138.798.282,00 138.798.282,00 138.798.282,00 416.394.846,00 31/12/2002 31/12/2017
Tot.
2.333.333,33 2.333.333,33 2.333.333,33 6.999.999,99
Tot.
301.371,69 156.181,68 457.553,37
flussi differenziali: Positivi: titolo III categoria 3^ - incasso previsto anno 2011 - 1^ semestre titolo III categoria 3^ - incasso previsto anno 2011 - 2^ semestre Flussi Negativi: titolo I F 01 S. 03 I. 03 Capitolo 531 – fondo accantonamento anno 2011 titolo I F 01 S. 08 I. 11 Capitolo 1364 – fondo accantonamento
91.510,67
2.605.644,28
( 1.750.803,66 ) non si ipotizza perdita per il corrente anno (2011)
Incassi di flussi positivi al 31/12/2011 Flussi negativi pagati Estinzione anticipata (facoltà) Nessuna penale per estinzione anticipata Liquidazione anticipata a valore di mercato (Mark to Market)
7.249.687,18 -
di
mark to market: al 31/12/2010
Ca
incasso up front
residuo al 31/12/11 71.887.148,35 71.887.148,35 71.887.148,35 215.661.445,05
ta
inizio contratto termine contratto
residuo al 31/12/10 76.101.282,00 76.101.282,00 76.101.282,00 228.303.846,00
si si si
un e
Con deliberazione di G.M. n. 188 del 26/03/2012 è stata deliberata l’estinzione anticipata dei superiori contratti di swap, alla condizione che il Mark to Market generasse flussi positivi di entità non inferiore a € 100 mila. In effetti la superiore condizione si è avverata nel periodo aprile – maggio 2012, determinandosi, per l’Ente, un Mark to Market positivo con relativo incasso di complessivi € 100.610,00, come attestato con determinazione dirigenziale n. 04/067/DIR del 11/05/2012 .
Co m
L’indebitamento dell’Ente risulta bloccato ai sensi del comma 9, lettera d, dell’art. 243 bis del Tuel, fatto salvo quanto previsto dal primo periodo del comma 8 lettera g del citato art. 243 bis 4.9 Misura 9. Gestione del Patrimonio (art. 243 bis comma 8, lettera g)) Valore della Misura: € 21.000.000
4.9.a Azione 33 Alienazione dei beni patrimoniali disponibili non indispensabili per i fini istituzionali dell'ente Valore dell’Azione: 21.000.000
È previsto l’espletamento del bando di gara entro il 28/02/2013 per gli immobili già inseriti nel piano e nuovo elenco predisposto con delib.cons.prot.172237 del 25/05/2012. D’altra parte i proventi delle alienazioni non sono influenti per l’equilibrio economico, neppure per la componente “plusvalore” in quanto i proventi derivanti dalla dismissione dei beni patrimoniali disponibili non indispensabili per i fini istituzionali dell’Ente sono assoggettati, a decorrere dall’anno 2013, ai vincoli di destinazione introdotti dall’art. 1, commi 441 e seguenti della legge 24 dicembre 2012, n. 228 (Legge di stabilità 2013 (pubblicata sulla G.U.R.I n.302 del 29/12/2012). 47
Co m
un e
di
Ca
ta
nia
Ai sensi della sopra citata normativa l’Ente utilizzerà tutti i proventi derivanti dalla presente Azione per la riduzione dell’indebitamento con effetti migliorativi dell’equilibrio del bilancio che, per prudenza, non sono stati rappresentati nel prospetto allegato “A”, ma che costituiranno elemento di maggiore solidità del Piano stesso negli anni a venire.
48
Capitolo 5 Dimostrazione della riduzione del 10% delle spese per prestazioni di servizi di cui all’intervento 03 della spesa corrente e del 25% delle spese per trasferimenti di cui all’intervento 05 della spesa corrente. L’Ente attraverso l’adozione e l’implementazione delle sopra citate misure è in grado di assicurare:
nia
1. riduzione del 10% delle spese per prestazioni di servizi di cui all’intervento 03 della spesa corrente: % Rid uz.
Valore riduz.
anno 2013
anno 2014
anno 2015
anno 2016
anno 2017
anno 2018
anno 2019
anno 2020
anno 2021
anno 2022
Totale
84.960.861
10%
8.496.086
8.346.814
9.580.871
10.238.209
10.367.767
10.367.767
10.367.767
10.367.767
10.367.767
10.367.767
10.367.767
100.740.267
ta
Valore 2012
Ca
Occorre precisare che il Valore 2012, sul quale è stato calcolata la riduzione del 10 per cento non tiene conto delle partite correlate nei dei costi connessi al ciclo dei rifiuti solidi urbani che risultano integralmente coperti dalla tariffa Tares 2. riduzione del 25% delle spese per trasferimenti di cui all’intervento 05 della spesa corrente % Riduz.
Valore riduz.
anno 2013
anno 2014
anno 2015
anno 2016
anno 2017
anno 2018
anno 2019
anno 2020
anno 2021
anno 2022
Totale
8.064.424
25%
2.016.106
150.750
150.750
2.016.106
2.016.106
2.016.106
2.016.106
2.016.106
2.016.106
2.016.106
2.016.106
8.064.424
Co m
un e
di
Valore 2012
49
Capitolo 6 Integrazione del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale con il Piano delle Performance e il Piano degli Obiettivi annuale.
nia
L’implementazione delle Misure e delle Azioni del Piano è assicurata attraverso l’integrazione delle stesse con il Piano delle Performance, allegato “E” nel quale sono individuati, fra l’altro, le singole Direzioni referenti ed il responsabile dell’attuazione delle Azioni che compongono il Piano.
Il Direttore Generale Dott. Maurizio Letterio Lanza
Co m
un e
Il Ragioniere Generale Dott. Giorgio Santonocito
di
Prot. 17676 del 17 Gennaio 2013
Ca
ta
Allegati: “A” Piano Pluriennale di Riequilibrio 2013 – 2022, Ragioneria Generale “B” Riduzione costi per indennità di carica Presidenti e Consiglieri circoscrizionali, Direzione Servizi Demografici Decentramento “C” Riorganizzazione dei servizi e delle politiche sociali, Direzione Servizi Sociali allegato “D” Riduzione fitti e Ristrutturazione locali comunali, Direzione LL.PP e Manutenzioni “E” Piano delle Performance, Direzione Generale
50
un e
di
Ca
ta
nia
Comune di Catania
Co m
Deliberazione Consiglio Comunale n째 ____ del _______
Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale
All. A
1
Fondo accantonamento Residui Attivi T it. I e III
3
4
5
Altro
anno 2013
anno 2014
anno 2015
anno 2016
anno 2017
anno 2012
-
Fondo accantonamento Residui Attivi già effettuato tagli trasferimenti erariali tagli trasferimenti regionali
IMPIEGHI
2
2.556.230 125.171.514
96.641.903
38.484.334
31.880.739
debiti fuori bilancio debiti fuori bilancio da Partecipate Perdita di Bilancio
64.821.602 200.000 -
9.000.000
9.000.000
13.910.711
-
-
13.910.711 -
13.910.711
13.910.711
-
-
8
9.000.000
13.910.711
anno 2018
anno 2019
9.000.000
13.910.711
-
-
anno 2020
9
10
11
anno 2021
anno 2022
anno 2023
Totali
9.000.000
13.910.711 -
64.821.602 -
13.910.711 -
13.910.711 -
13.910.711
2.556.230 139.107.109
-
-
11.127.757
9.578.252
10.612.989
9.595.301
12.832.949
1.567.901
1.567.901
1.567.901
380.289
570.434
59.401.674
25.496.053
1.274.803
2.549.605
4.736.670
4.736.670
4.736.670
1.356.661
1.356.661
1.356.661
1.356.661
2.034.992
25.496.054
17.106.096
20.000.000
33.000.000
35.000.000
35.000.000
140.106.096
2.200.000
1.400.000
700.000
700.000
700.000
900.000
900.000
2.200.000
11.900.000
4.000.000
8.000.000
8.000.000
9.500.000
12.000.000
12.000.000
16.000.000
20.000.000
90.500.000
44.460.370
46.642.682
49.180.329
53.141.369
58.535.273
62.735.273
67.547.661
73.716.136
140.106.096
-
Minore lotta all'evasione
140.106.096
139.107.109
9.385.004
2.556.230
7
59.401.674
debiti fuori bilancio potenziali
Totale Passività
10.436.598
2.556.230 -
6
n ia
anno 2011
1
Ca ta
ANNI
Anni di Bilancio
Anni del Piano
84.897.727
11.900.000
2.200.000
90.500.000
1.000.000
303.772.481
34.193.639
38.623.573
-
528.776.305
AZIONE 1: Incremento aliquote IMU
6.711.512
AZIONE 2: Regolamentazione TARES
5.462.570
350.000
AZIONE 4: Adeguamento Oneri di urbanizzazione
AZIONE 5: Istituzione dei diritti di segreteria e istruttori per i procedimenti di Sportello Unico
-
6.711.512
6.711.512
6.711.512
6.711.512
6.711.512
6.711.512
6.711.512
6.711.512
67.115.115
5.462.570
5.462.570
5.462.570
5.462.570
5.462.570
5.462.570
5.462.570
5.462.570
5.462.570
54.625.703
250.000
250.000
500.000
500.000
500.000
500.000
500.000
500.000
500.000
4.350.000
4.150.000
250.000
500.000
500.000
500.000
400.000
400.000
400.000
400.000
400.000
400.000
250.000 -
500.000 -
500.000 -
500.000 -
400.000 -
400.000 -
400.000 -
400.000 -
400.000 -
400.000
un
AZIONE 4: Non utilizzabili per equilibrio economico - Adeguamento Oneri di urbanizzazione
6.711.512
e
AZIONE 3: Monitoraggio gestione COSAP
di
MISURA 1: RIDETERMINAZIONE ALIQUOTE E TARIFFE
-
4.150.000
113.000
113.000
113.000
113.000
113.000
113.000
113.000
113.000
113.000
113.000
1.130.000
142.000
161.000
161.000
161.000
161.000
161.000
161.000
161.000
161.000
161.000
1.591.000
520.000
470.000
470.000
470.000
470.000
470.000
470.000
470.000
470.000
470.000
4.750.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
3.000.000
150.000
150.000
150.000
150.000
150.000
150.000
150.000
150.000
150.000
1.350.000
123.000
123.000
123.000
123.000
123.000
123.000
123.000
123.000
123.000
1.107.000
100.000
100.000
100.000
100.000
100.000
100.000
100.000
100.000
100.000
1.000.000
AZIONE 6: Rideterminazione tariffe servizi a domanda individuale: refezione Scolastica 3
AZIONE 6: Riduzione dei costi servizi a domanda individuale: refezione Scolastica
3
AZIONE 7: Rideterminazione tariffe servizi a domanda individuale: Impianti sportivi
m
MISURA 2: COPERTURA DEI COSTI DELLA GESTIONE DEI SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE
AZIONE 8: Rimodulazione offerta Asili nido: trasformazione da servizio a domanda individuale a contributo sociale all’utenza 3
Riduzione costi per Servizi
-
AZIONE 8: Rimodulazione offerta Asili nido: trasformazione da servizio a domanda individuale a contributo sociale all’utenza. Riduzione Fitti Passivi
Co
4
AZIONE 9: Riduzione costi servizi a domanda individuale: Servizi Museali 3
AZIONE 9: Riduzione costi servizi a domanda individuale: Servizi Trasporti Funebri
MISURA 3: COPERTURA INTEGRALE DEI COSTI DELLA GESTIONE DEL SERVIZIO SMALTIMENTO RIFIUTI SOLIDI URBANI: RINVIO AZIONE 2
100.000
anno 2011
1
2
3
4
5
Altro
anno 2013
anno 2014
anno 2015
anno 2016
anno 2017
anno 2012
MISURA 4: ADEMPIMENTI CONTROLLO DOTAZIONI ORGANICHE E GESTIONE DEL PERSONALE AZIONE 10: Blocco parziale del turnover e adempimenti connessi al controllo sulle dotazioni organiche e sulla gestione del 1
personale (art. 243 bis comma 8, lettera d e comma 9 lettera a )
riequilibrio 2013. riequilibrio.
“Riduzione fitti e Ristrutturazione locali comunali” della Direzione LL.PP e Manutenzioni allegato “D” al Piano di riequilibr
anno 2023
Totali
25.399.208
29.665.535
33.746.125
181.103.568
3.519.710
3.519.710
3.519.710
2.111.826
2.111.826
1.407.884
1.407.884
1.407.884
703.942
703.942
20.414.320
531.015
613.406
613.406
613.406
613.406
613.406
613.406
613.406
613.406
613.406
6.051.669
1.640.252
1.640.252
1.640.252
1.640.252
1.640.252
1.640.252
1.640.252
1.640.252
15.582.394
247.007
247.007
247.007
247.007
247.007
247.007
247.007
247.007
2.346.563
2.460.000
2.460.000
2.460.000
2.460.000
2.460.000
2.460.000
2.460.000
2.460.000
24.600.000
2.968.482
2.968.482
2.968.482
2.968.482
2.968.482
2.968.482
2.968.482
2.968.482
25.927.207
30.077
30.077
30.077
30.077
30.077
30.077
30.077
30.077
285.731
188.130
188.130
188.130
188.130
188.130
188.130
1.881.300
820.126
1.640.252
123.503
247.007
2.460.000
2.460.000
214.923
1.964.428
15.038
30.077
AZIONE 18: Riduzione fitti passivi e lavori di ristrutturazione dei locali di proprietà comunale e trasferimenti come da Progetto 4
“Riduzione fitti e Ristrutturazione locali comunali” della Direzione LL.PP e Manutenzioni allegato “D” al Piano di riequilibr
2
AZIONE 19:Riduzione costi beni e servizi : riduzione costi per vestiario: VESTIARIO
15.000
2
AZIONE 20: Riduzione costi beni della Direzione Ecologia
13.948
3
AZIONE 21: Riduzione costi per servizi della Direzione Ecologia
3
AZIONE 22: Riduzione costi per servizi: riduzione del 7% del valore del contratto Catania Multiservizi S.p.a.
3
AZIONE 23: Riduzione costi per servizi: riduzione del 7% del valore del contratto AMT S.p.a.
3
AZIONE 24: Riduzione costi per servizi: riduzione dei costi della pubblica illuminazione
188.130
di
“Riduzione fitti e Ristrutturazione locali comunali” della Direzione LL.PP e Manutenzioni allegato “D” al Piano di riequilibr
anno 2022
21.093.211
AZIONE 17: Riduzione fitti passivi e lavori di ristrutturazione dei locali di proprietà comunale e trasferimenti come da Progetto 4
anno 2021
18.401.406
AZIONE 16: Riduzione fitti passivi e lavori di ristrutturazione dei locali di proprietà comunale e trasferimenti come da Progetto 4
11
14.161.960
AZIONE 15: Riallocazione risorse per servizi sociali come da Progetto della Direzione Servizi Sociali allegato “C” al Piano di 3
anno 2020
10
11.844.951
AZIONE 14: Riduzione esperti del Sindaco da 3 a 1 unità, staff del Sindaco da 3 ad 1 unità e portavoce del Sindaco, dal 30 Giugno
188.130
188.130
188.130
15.000
15.000
15.000
15.000
15.000
15.000
15.000
15.000
150.000
13.948
13.948
13.948
13.948
13.948
13.948
13.948
13.948
139.480
17.718
37.718
37.718
37.718
37.718
37.718
37.718
37.718
37.718
37.718
357.180
1.515.202
1.515.202
1.515.202
1.515.202
1.515.202
1.515.202
1.515.202
1.515.202
1.515.202
1.515.202
15.152.020
1.371.250
1.371.250
1.371.250
1.371.250
1.371.250
1.371.250
1.371.250
1.371.250
1.371.250
1.371.250
13.712.498
568.439
568.439
568.439
568.439
568.439
568.439
568.439
568.439
4.547.512
88.899
218.457
218.457
218.457
218.457
218.457
218.457
218.457
1.618.098
176.037
176.037
176.037
176.037
176.037
176.037
176.037
176.037
1.584.333
un
e
15.000
13.948
AZIONE 25: Riduzione costi per servizi: riduzione dei costi della manutenzione degli impianti uffici comunali e giudiziari e della 3
gestione impianti termici degli edifici scolastici
3
AZIONE 26: Riduzione costi per servizi: riduzione dei costi vari di manutenzione.
176.037
5
AZIONE 28: Riduzione dei costi per trasferimenti a soggetti diversi. Intervento 5 del Bilancio.
5
AZIONE 29: Riduzione dei costi per trasferimenti
m
3
AZIONE 27: Rimodulazione modalità finanziamento Festività Agatine con utilizzo imposta di soggiorno
588.000
150.750
500.000
150.750
500.000
500.000
500.000
500.000
500.000
500.000
500.000
500.000
5.088.000
1.865.356
1.865.356
1.865.356
1.865.356
1.865.356
1.865.356
1.865.356
1.865.356
14.922.848
150.750
150.750
150.750
150.750
150.750
150.750
150.750
150.750
1.507.502
MISURA 7: REVISIONE DEI COSTI DELLE PARTECIPAZIONI COMUNALI AZIONE 30: Alienazione delle partecipazioni
Co
RISORSE
3
anno 2019
9
10.736.293
AZIONE 13 Riduzione costi per indennità di carica Presidenti e Consiglieri circoscrizionali come da Progetto allegato “B” al Piano di
3
anno 2018
Ca ta
AZIONE 12: Riduzione indennità di carica Sindaco, Giunta e Consiglieri
8
8.779.891
MISURA 6: REVISIONE DELLA SPESA DEI COSTI DEI SERVIZI E DEI TRASFERIMENTI 3
7
7.274.987
MISURA 5: REVISIONE STRAORDINARIA RESIDUI AZIONE 11: Revisione straordinaria residui (art. 243 bis comma 8, lettera e).
6
n ia
ANNI
Anni di Bilancio
Anni del Piano
AZIONE 30:Non utilizzabili per equilibrio economico: Alienazione delle partecipazioni
-
anno 2011
anno 2012
1
2
3
4
5
Altro
anno 2013
anno 2014
anno 2015
anno 2016
anno 2017
MISURA 8: GESTIONE DELL'INDEBITAMENTO
AZIONE 32: Revisione indebitamento mutui
indispensabili per i fini istituzionali dell'ente
-
Totale Risorse
anno 2019
anno 2020
10
11
anno 2021
anno 2022
anno 2023
Totali
1.450.000
1.450.000
1.000.000
1.000.000
1.000.000
1.000.000
1.000.000
1.000.000
1.000.000
11.450.000
135.896
507.155
3.052.270
3.247.093
3.699.801
6.452.760
6.463.679
7.513.168
9.676.440
40.886.984
4.000.000
4.000.000
2.000.000
1.000.000
4.000.000 -
4.000.000 -
4.000.000
4.000.000 -
2.000.000
2.000.000 -
2.000.000
2.000.000 -
2.000.000
2.000.000 -
2.000.000 -
21.000.000
1.000.000
-
21.000.000
34.207.106
38.649.784
44.504.193
46.679.640
49.191.472
53.179.683
58.624.448
62.941.364
67.553.237
73.797.100
-
529.328.026
Intervento 1
7.274.987
8.779.891
10.736.293
11.844.951
14.161.960
18.401.406
21.093.211
25.399.208
29.665.535
33.746.125
-
181.103.568
Intervento 2
28.948
28.948
28.948
28.948
28.948
28.948
28.948
28.948
28.948
28.948
289.480
10.238.209
10.367.767
10.367.767
10.367.767
10.367.767
10.367.767
10.367.767
10.367.767
100.740.267
VALORI 2012
Intervento 3
PARTITE
% RIDUZIONE EX
VALORE RIDUZIONE
CORRELATE
LEGE DAL 2015
ATTESA
84.960.861
10%
8.496.086
8.346.814
9.580.871
518.091
2.282.635
3.309.689
3.309.689
3.309.689
3.309.689
3.309.689
3.309.689
3.309.689
3.309.689
29.278.238
8.064.424
25%
2.016.106
150.750
150.750
2.016.106
2.016.106
2.016.106
2.016.106
2.016.106
2.016.106
2.016.106
2.016.106
16.430.350
Intervento 4
e
Intervento 5
di
Di cui interventi
13.467
327.841.903
26.211
43.823
36.958
11.142
38.314
89.175
206.091
5.576
80.964
un
Risultato atteso di Bilancio
8.925.000.000
8.925.000.000
8.925.000.000
8.925.000.000
8.925.000.000
8.925.000.000
8.925.000.000
8.925.000.000
m
Effetti di cassa
Co
SALDI
anno 2018
9
138.723
NETTIZZATI DELLE
â‚Ź
8
1.550.000
MISURA 9: GESTIONE DEL PATRIMONIO AZIONE 33: Alienazione dei beni patrimoniali disponibili non indispensabili per i fini istituzionali dell'ente AZIONE 33: Non Utilizzabili per equilibrio economico: Alienazione dei beni patrimoniali disponibili non
7
Ca ta
AZIONE 31: Riduzione interessi passivi su anticipazione di tesoreria
6
n ia
ANNI
Anni di Bilancio
Anni del Piano
8.925.000.000
551.721 8.925.000.000
89.250.000.000
un e
di
Ca
ta
nia
Comune di Catania
Co m
Deliberazione Consiglio Comunale n째 ____ del _______
Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale 2013 - 2022
All. B
Co m un e di ta
Ca
nia
PREMESSA
Con provvedimento del Sindaco n° OA/79 del 14/09/2012 sono state assegnate al dr. Angelo Moschetto le deleghe assessoriali “decentramento e municipalità, servizi demografici, statistica e qualità dei servizi al cittadino, affari legali, formazione”.
nia
L’Assessore, in uno con il Direttore e con il proprio staff, ha elaborato un percorso finalizzato al miglioramento della qualità, globalmente intesa, dei servizi resi dal Comune ai cittadini utenti.
Il percorso è iniziato con l’analisi dell’esistente e si concluderà con la elaborazione di diverse
ta
ipotesi progettuali su:
Ca
1. STRUTTURE ove trovano allocazione la sede centrale della Direzione SS. DD., Decentramento e Statistica nonché le sedi delle municipalità, dei centri servizi e delle biblioteche decentrate; 2. ATTREZZATURE in uso presso tutti gli uffici afferenti alla Direzione “Servizi Demografici, Decentramento e Statistica”; 3. PERSONALE assegnato alla Direzione “Servizi Demografici, Decentramento e Statistica”;
di
4. FORMAZIONE del personale afferente la Direzione “Servizi Demografici, Decentramento e Statistica”;
un e
5. ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE degli uffici e dei servizi afferenti alla Direzione “Servizi Demografici, Decentramento e Statistica”; 6. QUALITA’ del servizio interno ed esterno; 7. RIMODULAZIONE delle 10 Municipalità;
Co m
8. REGOLAMENTO SUL DECENTRAMENTO (datato 20/01/1997).
2
RELAZIONE La nascita delle circoscrizioni comunali ha certamente rappresentato in materia di decentramento amministrativo una importante innovazione istituzionale in quanto partorita per assicurare la partecipazione democratica dei cittadini alla vita politico-amministrativa della città. L’ organo circoscrizionale comunale rappresenta, infatti, l’anello di congiunzione tra i cittadini del
nia
quartiere e l’Amministrazione Comunale e, per tale motivo, essendo più vicino alle reali esigenze dei cittadini, può meglio capire le problematiche del territorio e rispondere positivamente alle giuste aspettative dei suoi abitanti.
Le Circoscrizioni, in quanto prive di personalità giuridica, non sono Enti Locali ma Organi del
ta
Comune, dotati di una limitata soggettività giuridica.
E’diffusa la consapevolezza che ancor oggi, nonostante rappresentino uno straordinario esempio di
Ca
decentramento amministrativo, non sia stato ad esse riconosciuto il ruolo che la legge si è prefissato. Nell’ordinamento italiano la circoscrizione di decentramento comunale è un organismo di proposizione, partecipazione e consultazione, nonché di esercizio di funzioni delegate, istituito dal Comune con competenza su un’articolazione del suo territorio comprendente uno o più quartieri o frazioni
di
contigui. La presente relazione illustra le motivazioni che, in esecuzione alla legislazione vigente e alle
Municipalità.
un e
indicazioni ricevute dal Sindaco Avv. Raffaele Stancanelli, hanno dato l’input per la rimodulazione delle
Per raggiungere tale obiettivo sono stati costituiti due gruppi di lavoro per l’elaborazione di due studi finalizzati: il primo alla rimodulazione del numero delle Municipalità e il secondo alla predisposizione di un nuovo Regolamento sul Decentramento. Entrambi i gruppi di lavoro, coordinati
Co m
dall’Assessore e istituiti dal Direttore “Servizi Demografici, Decentramento e Statistica” sono composti da funzionari di provata competenza e pluriennale esperienza. Fin dalla prima seduta i gruppi di lavoro hanno tenuto conto sia delle due proposte di iniziativa
consiliare prot. n° 188328/2012 (Cons, Salvo Di Salvo) e prot. n° 200340/2012 (Conss. Curia, Bottino, La Rosa E. e Montemagno), nonché del precedente studio sulla riduzione del numero delle Municipalità datato 30 aprile 2009 e delle indicazioni dell’Assessore riconducibili ai seguenti punti: a) attribuire ai Consigli di Municipalità la competenza di deliberare gli atti di indirizzo politico per la gestione dei servizi di base ad essi attribuiti; b) rimodulare le funzioni gestionali della Direzione Decentramento in funzione del punto a);
3
c) salvaguardare gli agglomerati urbani, già frazioni, cosi come oggi individuati all’interno delle attuali municipalità; d) non modificare la composizione dei Collegi Elettorali provinciali con l’attuale localizzazione dei seggi elettorali; e) la popolazione delle nuove entità territoriali non deve essere inferiore a 40 mila abitanti;
nia
f) ridurre i costi della politica; g) ridurre le spese di funzionamento; h) ridurre il numero di consiglieri di Municipalità;
ta
i) ridurre il numero delle commissioni permanenti ed il numero dei componenti;
Contestualmente alla presente proposta di “rimodulazione del numero delle municipalità”, viene
Ca
sottoposto alle decisioni del Consiglio Comunale, con altra proposta di deliberazione, il nuovo “Regolamento sul Decentramento Urbano e sul funzionamento degli Organi delle Municipalità del Comune di Catania”.
L’insieme delle due proposte permetterà di riorganizzare il territorio ed i servizi, senza mortificare
di
la democrazia e senza togliere la possibilità ai cittadini di far sentire la propria voce attraverso l’ Organo politico decentrato.
Le predette proposte deliberative, se condivise dal Consiglio Comunale, determineranno, ad avviso
un e
dell’Amministrazione, un nuovo modello di “Decentramento Comunale”, basato su una armonica distribuzione delle funzioni delegate e dei poteri di gestione:
il Consiglio di Municipalità ha competenza nella rilevazione dei bisogni, (anche attraverso assemblee popolari e conferenze su temi specifici) nella funzione di proposta, stimolo e controllo
Co m
con atti di indirizzo politico;
l’Assessore al Decentramento ha poteri di indirizzo politico - gestionale;
la Direzione “Servizi Demografici, Decentramento e Statistica” ha poteri di
gestione
amministrativa diretta.
Preliminarmente si riportano i: a) dati demografici sulle Municipalità relativi alla popolazione residente, forniti dal SIT ed estratti dalla banca dati dell’Anagrafe al 30 settembre 2012 nonché altri dati riferiti alla struttura territoriale delle Municipalità come riportati nella Tab. 1; b) dati sugli attuali collegi elettorali provinciali sintetizzati nella Tab. 2; c) dati sui costi degli organi istituzionali delle municipalità sintetizzati sinotticamente nella Tab. 3. 4
1ª - Centro - San Cristoforo Superficie 5,28 Kmq – edificato 2,14 Kmq – Edif./Sup. 40,53% - Lunghezza strade 119,68 Km – Lunghezza della costa 10,04 Km – Residenti 58.531 compresi in 25.797 famiglie e con una densità di 11.085 ab/Kmq. 2ª - Ognina - Picanello Superficie 6,68 Kmq – edificato 1,52 Kmq – Edif./Sup. 22,75% - Lunghezza strade 88,41 Km –
nia
Lunghezza della costa 7,75 Km – Residenti 49.939, compresi in 22.364 famiglie con una densità di 7.476 ab/Kmq.
3ª - Borgo – Sanzio Superficie 3,65 Kmq – edificato 1,24 Kmq – Edif./Sup. 33,97% - Lunghezza strade 69,15 Km –
ta
Lunghezza della costa 0 Km – Residenti 44.580 compresi in 21.685 famiglie con una densità di 12.214 ab/Kmq.
Ca
4ª - Barriera - Canalicchio Superficie 4,04 Kmq – edificato 0,65 Kmq – Edif./Sup. 16,08% - Lunghezza strade
36,6 Km –
Lunghezza della costa 0 Km – Residenti 20.169, compresi in 8.489 famiglie con una densità di 4.992 ab/Kmq.
di
5ª - San Giovanni Galero Superficie 3,17 Kmq – edificato 0,39 Kmq – Edif./Sup. 12,3% - Lunghezza strade 26,88 Km – Lunghezza della costa 0 Km – Residenti 14.482 , compresi in 5.349 famiglie con una densità di 4.568 ab/Kmq.
un e
6ª - Trappeto – Cibali Superficie 4,19 Kmq – edificato 0,77 Kmq – Edif./Sup. 18,37% - Lunghezza strade 47,06 Km – Lunghezza della costa 0 Km – Residenti 27.220, compresi in 10.766 famiglie con una densità di 6.496 ab/Kmq.
Co m
7ª - Monte Po - Nesima Superficie 2,7 Kmq – edificato 0,32 Kmq – Edif./Sup. 11,85% - Lunghezza strade 22,66 Km – Lunghezza della costa 0 Km – Residenti 13.684, compresi in 5.043 famiglie con una densità di 5.068 ab/Kmq. 8ª - San Leone – Rapisardi Superficie 4,44 Kmq – edificato 0,63 Kmq – Edif./Sup. 14,18% - Lunghezza strade 43,68 Km – Lunghezza della costa 0 Km – Residenti 33.964, compresi in 13.533 famiglie con una densità di 7.650 ab/Kmq .
9ª - San Giorgio – Librino Superficie 70,31 Kmq – edificato 0,76 Kmq – Edif./Sup. 1,08% - Lunghezza strade 112,7 Km – Lunghezza della costa 0 Km – Residenti 42.869, compresi in 13.845 famiglie con una densità di 610 ab/Kmq.
5
10ª - San Giuseppe La Rena - Zia Lisa Superficie 77,18 Kmq – edificato 2,61 Kmq – Edif./Sup. 3,38% - Lunghezza strade 179,87 Km – Lunghezza della costa 14,72 Km – Residenti 18.541, compresi in 6804 famiglie con una densità di 240 ab/Kmq . Tabella 1 – Attuale modulazione delle Municipalità
58531 49939 44580 20169 14482 27220 13684 33964 42869 18541 323.979
25797 22364 21685 8489 5349 10766 5043 13533 13846 6804 133.676
n° consiglieri eligendi
11085 7476 12214 4992 4568 6496 5068 7650 610 240
18 18 18 15 12 15 12 15 15 12 150
nia
5,28 6,68 3,65 4,04 3,17 4,19 2,7 4,44 70,31 77,18 181,64
dens. Abit. X n° famiglie res. Kmq.
ta
residenti al 30/09/2012
Ca
1ª Municipalità 2ª " 3ª " 4ª " 5ª " 6ª " 7ª " 8ª " 9ª " 10ª "
Superficie Kmq.
di
Denominazione
Tabella 2 – Attuale situazione Collegi Elettorali Provinciali Totale seggi elettorali Catania
1° Collegio
116 85
108775 Catania - 84619 Misterbianco - 43995
5 5
2° Collegio
3ª - 4ª - 5ª e 6ª Municipalità 7ª - 8ª e 9ª Municipalità Misterbianco
3° Collegio
1ª - 2ª e 10ª Municipalità
134 335
119716
5
Co m
un e
Composizione
6
Totale popolazione residente nel 2001
n° seggi assegnati
n° Collegio
Tabella 3 - Importi annui potenziali per indennità e gettoni di presenza spettanti rispettivamente ai Presidenti e ai Consiglieri Circoscrizionali, riferiti all’anno 2012 annuo potenziale
Costo annuo potenziale Consiglieri Circoscrizionali
Presidenti
TOTALE
1
Importo Importo annuo annuo 1.944 24.811
1
Importo annuo 11.434
Importo annuo 972
12.406
10
228.677
19.438 248.115
140
1.600.738
136.063
1.736.800
Importo mensile Indennità € 1.905,64
IRAP 8,5%
n° consiglieri
IRAP 8,5%
Importo annuo 22.868
n° presidenti
TOTALE
Importo mensile massimo gettoni di presenza € 952,82
Totale Costo annuo potenziale Stanziamento in bilancio per rimborso spese totale viaggio ed annuo oneri L.R. indennità e 22/08 (datori gettoni di lavoro) Totale Costi
nia
Costo
1.984.915
237.000
2.221.915
ta
Nelle linee guida poste alla base della nuova rimodulazione delle Municipalità si è tenuto conto della legislazione Nazionale e Regionale, nonché dei provvedimenti emessi dalle amministrazioni
Ca
comunali di Catania, nel rispetto dei presupposti sopra elencati.
Alla luce di quanto premesso, si propone una rimodulazione in 6 Municipalità, rispetto alle 10 esistenti secondo i criteri di seguito elencati:
1. nell’accorpamento si è tenuto conto della contiguità territoriale delle attuali Municipalità e della
di
popolazione residente non inferiore a 40 mila abitanti (cfr. Tab. 4); 2. mantenere gli attuali collegi elettorali provinciali (cfr. Tab. 5); 3. prevedere la riduzione del 30 % sia dell’indennità dovuta ai Presidenti sia del gettone di presenza
un e
dovuto ai Consiglieri di Municipalità (cfr. Tab. 6 e Tab. 6.a).
Co m
Tabella 4 – Nuova modulazione delle Municipalità Ipotesi di accorpamento delle Superficie Municipalità Kmq. residenti al 30/09/2012 n° famiglie res. 1ª 2ª e 4ª 3ª 5ª e 6ª 7ª e 8ª 9ª e 10ª TOTALI
5,28 10,72 3,65 7,36 7,14 147,49 181,64
58531 70108 44580 41702 47648 61410 323979
25797 30853 21685 16115 18576 20650 133676
7
dens. abit. X Kmq.
11085 6540 12214 5666 6673 416
n° Consiglieri eligendi
n° Presidenti eligendi
8 8 8 8 8 8 48
1 1 1 1 1 1 6
Tabella 5 – Situazione Collegi Elettorali Provinciali conseguenti alla rimodulazione n° Collegio
Composizione
1° Collegio 2° Collegio
Totale seggi elettorali a Catania
ex 3ª, ex 4ª, ex 5ª, ex 6ª Municipalità ex 7ª, ex 8ª, ex 9ª Municipalità, Comune di Misterbianco
Totale popolazione residente n° seggi nel 2001 assegnati
116 85
108775
5 5
84619 - Catania 43995 - Misterbianco
ex 1ª, ex 2ª, ex 10ª Municipalità 134 335
119716
nia
3° Collegio
5
TOTALE annuo
Importo annuo 22.868
1.944
24.811
6 137.206
11.663
1
1
di
IRAP 8,5%
Importo mensile massimo del gettone di presenza € 952,82
IRAP 8,5% Importo annuo 972
Importo annuo 11.434
un e
importo mensile Indennità € 1.905,64
Costo annuo potenziale Consiglieri Circoscrizionali n° consiglieri
n° presidenti
Costo annuo potenziale Presidenti
Ca
ta
Tabella 6 - Importi potenziali annui per indennità e gettoni di presenza spettanti ai Presidenti e ai Consiglieri Circoscrizionali per effetto della riduzione delle Municipalità
148.869
48
548.824
46.650
Totale Costo annuo potenziale
TOTALE annuo
totale indennità e gettoni di presenza
12.406
Importo annuo
595.474
744.343
Rimborso spese viaggio ed oneri L.R. 22/08 (datori di lavoro)
85.320
Totale Costi
829.663
Co m
Tabella 6.a - Totale importi annui spettanti per indennità e gettoni di presenza dovuti rispettivamente ai Presidenti e ai Consiglieri Circoscrizionali per effetto della riduzione del 30% rispetto alla Tab.6 Costo
annuo potenziale
Costo annuo potenziale Consiglieri Circoscrizionali n° consiglieri
n° presidenti
Presidenti
1
importo mensile Indennità € 1.333,95 Importo annuo 16.007
Importo annuo 1.361
17.368
1
6
96.044
8.164
104.208
48
IRAP 8,5%
TOTALE annuo
Totale Costo
Importo mensile massimo del gettone di presenza € 666,97
IRAP 8,5%
TOTALE annuo
Importo annuo 8.004
Importo annuo 680
8.684
384.175
32.655
8
416.830
annuo potenziale
totale Rimborso indennità spese viaggio e gettoni ed oneri L.R. di 22/08 (datori presenza di lavoro)
521.038
59.724
Totale Costi
580.762
Dalla comparazione delle tabelle sopra riportate si può facilmente dedurre che vengono soddisfatti i presupposti precedentemente riportati nella prima parte di questa relazione: 1. si è tenuto conto nella rimodulazione della contiguità territoriale delle Municipalità; 2. ogni nuova Municipalità avrà una popolazione minima di 40 mila abitanti (cfr. Tab. 4); 3. Rimangono immutati i collegi elettorali provinciali. Con decreto del Presidente della Regione, come previsto dall’ art. 2 della L.R. 14/69, si provvederà
nia
alla rinomina mediante l’apposizione del prefisso “ex” davanti al numero delle Municipalità facenti parte degli attuali collegi elettorali provinciali CT 1 – CT 2 – CT 3 (cfr. Tabb. 2 e 5); 4.a)
si ottiene un notevole recupero di risorse finanziarie per circa € 1.392.252,00 derivanti dai minori importi da corrispondere agli Organi Circoscrizionali per indennità, gettoni di presenza,
4.b)
ta
rimborso spese di viaggio ed oneri di cui alla Legge Regionale 22/2008 (cfr. Tabb. 3 e 6); ulteriori minori costi per circa € 248.000,00 deriveranno dalla riduzione del 30% di tutte le
Ca
indennità per cariche elettive già disposta con Deliberazione di G.M. n° 524 del 7/11/2012 (cfr. Tabb. 6 e 6.a); 4.c)
Altri risparmi deriveranno, inoltre, dalla disponibilità degli immobili conseguente alla riduzione
di
delle attuali Municipalità. La liberazione di tali immobili determinerà un incremento del patrimonio disponibile, nonché una riduzione notevole di costi per fitti passivi di circa 160.400,00:
Locazione attuale sede della 2ª Municipalità costo annuo………………….…… €
-
“
-
“
-
“
“
4.d)
96.000,00
“
“
del Centro Servizi di Via Battiato costo annuo ….… €
37.000,00
“
“
del
19.000,00
“
“
del Centro Servizi e della Biblioteca L. Grassi
“
“
Co m
-
un e
-
€
Centro Servizi di Via Canfora costo annuo ………€
di Via Venezia Giulia costo annuo ……..………. €
4.000,00
della Biblioteca Picanello di Via Galatioto costo annuo €
4.400,00
TOTALE
€ 160.400,00
Resteranno disponibili gli immobili, dopo aver provveduto al nuovo assetto organizzativo della Direzione SS.DD e Decentramento, in cui potrebbero trovare allocazione la sede della Direzione Affari Legali, oggi ospitata presso locali il cui fitto passivo annuo è di circa € 295.000,00, o altre sedi di uffici attualmente oggetto di fitti passivi;
9
RIFERIMENTI NORMATIVI N OR M AT I VA N AZ I ONA L E
La Legge 8 aprile 1976, n. 278 introduce le Circoscrizioni nell’ordinamento italiano; recepite le istanze di decentramento espresse dai Consigli di Quartiere, organismi spontanei sorti fin dagli anni ’60, la norma conferisce ufficialmente alle Autorità Comunali il potere di istituire nuovi Organismi Istituzionali,
nia
quali le circoscrizioni, disciplinandone dettagliatamente la materia. La Legge n. 142/1990, successivamente modificata dalle leggi n. 81/1993 e n.265/1999, rappresenta un importantissimo passo in avanti nell’ordinamento degli Enti Locali in quanto, oltre a richiamare il contenuto della precedente normativa in tema di principi generali di decentramento
ta
amministrativo, introduce il rinvio allo Statuto Comunale e ad appositi Regolamenti il compito di disciplinare l’organizzazione e le funzioni proprie delle Circoscrizioni.
Ca
Il D. Lgs. 18 agosto 2000 n.267 (Testo Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali), con l’art. 17 recepisce l’art.13 della predetta legge, che dispone in materia di circoscrizioni e di decentramento comunale.
Oltre a ribadire che le Amministrazioni comunali devono uniformarsi al principio del
di
decentramento, assegnano alle stesse la possibilità di prevedere negli Statuti particolari e più accentuate forme di autonomia organizzativa per le Circoscrizioni, nonché la delega di maggiori funzioni amministrative.
un e
Vale in questa sede ricordare come il comma 5 del citato art. 17 del D. Lgs. 267/2000, dispone, tra l’altro, che il Consiglio Comunale può deliberare la revisione della delimitazione territoriale delle circoscrizioni esistenti.
La Legge 244/2007 (Finanziaria 2008), introduce, all’art. 2, comma 29, importanti modifiche all’assetto demografico delle Circoscrizioni.
Co m
I precedenti limiti di popolazione, prima decisamente più bassi (l’istituzione obbligatoria oltre i
100.000 abitanti e facoltativa tra i 30.000 e i 100.000), passano, all’obbligo di istituire le circoscrizioni di decentramento, per i comuni con più di 250.000 abitanti e alla facoltà di istituire circoscrizioni per i Comuni con popolazione tra i 100.000 e 250.000 abitanti, ai quali, in questa ipotesi, è fatto obbligo che la popolazione media “non può essere inferiore a 30.000 abitanti”. La legge 191/2009 (finanziaria 2010) in parte modificata dalla legge 42/2010 recante interventi
urgenti concernenti Enti Locali e Regioni (artt. 184 – 185 – 186). La legge 122/2010 di conversione D.L. 78 /2010, prevede, all’art.5 comma 7, la riduzione del costo degli apparati politici ed amministrativi.
10
Ridetermina, per un periodo non inferiore a tre anni, gli importi delle indennità già determinate ai sensi dell’art. 82, comma 8, del T.U.E.L. N OR M AT I VA R E GI ON AL E
Con la L.R. n. 84/76, La Regione Siciliana conferma la volontà statale, adeguando, principi e metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento amministrativo. Con la L.R. n.48/1991, di fatto viene a recepire nella legislazione regionale la citata legge
nia
n.142/90. Con la L.R. n.30 del 23/12/2000, recante “Norme sull’Ordinamento degli Enti Locali” l’Assemblea Regionale ha dato un corposo contributo alla stagione della riforma delle Autonomie Locali nella nostra Regione:
ta
Vengono di fatto recepite in Sicilia le Leggi n.265/99 e n.267/2000, apportando sostanziali modifiche alla precedente norma con particolare riguardo all’autonomia organizzativa, alle variazioni
Ca
territoriali e di denominazioni dei comuni.
Viene posta particolare attenzione alle Circoscrizioni, dando loro una buona autonomia di funzione e di organizzazione, prevedendo non solo un’indipendenza della vita delle stesse dai rispettivi consigli comunali in caso di scioglimento anticipato di questi ultimi, ma anche assegnando loro una propria
di
dotazione finanziaria in bilancio.
Fatto riferimento all’art.26 della precitata L.R..30/00, finalmente il 18.12.2008 , l’Assemblea Regionale approva la legge n.22, pubblicata nella GURS n. 59 del 2008, che consente al Presidente della
un e
Regione di promulgare un testo coordinato in materia di Ordinamento degli Enti Locali Siciliani. L’ art. 11 della L.R. n.22/2008, che si trascrive di seguito integralmente, tratta espressamente di Decentramento, riprendendo quanto contenuto nella finanziaria 2008 con alcune precisazioni in ordine ai preesistenti agglomerati extraurbani, già frazioni: “1.
L’articolo 13 della legge 8 giugno 1990, n.142, come introdotte dall’art. 1 della legge regionale 11
Co m
dicembre 1991, n. 48 e successive modificazioni ed integrazioni è sostituito dal seguente: “Art. 13 Circoscrizioni di decentramento comunale – 1. I comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti articolano il loro territorio per istituire le circoscrizioni dei decentramento, quali organismi di partecipazione, di consultazione e di gestione di servizi di base, nonché di esercizio delle funzioni delegate dal comune:
2. La Circoscrizione ha poteri in ordine a: a) servizi demografici; b) servizi sociali e di assistenza sociale; c) servizi scolastici ed educativi; d) attività e servizi culturali, sportivi e ricreativi in ambito circoscrizionale.
11
3. Nessuno dei comuni di cui al comma 1 può articolare le proprie circoscrizioni in numero superiore a dieci. 4.
L’organizzazione e le funzioni delle circoscrizioni sono disciplinate dallo statuto comunale e da
apposito regolamento. Il numero dei componenti dei consigli circoscrizionali non può essere superiore ai due quinti di quello dei componenti del consiglio del comune di appartenenza. 5.
Nei comuni con popolazione inferiore a 250.000 abitanti, il limite di spesa per la gestione dei
consigli circoscrizionali è demandato alla giunta ed al consiglio comunale del comune medesimo,
nia
che stabiliscono altresì il numero dei consigli circoscrizionali, tenendo in particolare considerazione gli agglomerati extraurbani, già frazioni.
6. I Comuni con popolazione compresa tra 50.000 e 100.000 abitanti possono istituire consigli circoscrizionali senza oneri di spesa a carico dei propri bilanci. I comuni con popolazione superiore a
ta
100.000 e fino a 250.000 abitanti possono istituire consigli circoscrizionali purché i relativi oneri siano contenuti, per ciascuno di essi, nei limiti dei tetti di spesa discendenti dall’applicazione dei
Ca
principi fissati dalla normativa nazionale vigente in materia.
7. Il consiglio circoscrizionale rappresenta le esigenze della popolazione delle circoscrizioni nell’ambito dell’unità del comune ed è eletto a suffragio diretto secondo le norme stabilite per l’elezione dei consigli comunali con sistema proporzionale.
circoscrizione attualmente in carica.
di
2. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano a decorrere dalla cessazione del mandato dei consigli di
3. I Comuni adeguano i propri statuti e i propri regolamenti alle disposizioni di cui al comma 2 dell’art.
un e
13 della legge 8 giugno 1990, n. 142, come introdotto dall’articolo 1 della legge regionale 11 dicembre 1991, n. 48 nel testo sostituito dal presente articolo, entro tre mesi dalla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.”
La L. R. 6 del 5 aprile 2011 recante norme in materia di elezione, composizione e decadenza degli organi comunali e provinciali prevede all’art. 9, comma 1, lett. a), l’elezione diretta del presidente di
Co m
Municipalità
ATTUAZIONE DEL LA NOR M ATIVA NEL
C OM UNE DI C ATANIA
Il Comune di Catania, in attuazione della
normativa regionale, con delibera consiliare del
21.12.1976 n. 270, successivamente integrata e modificata con deliberazione Consiliare n. 192 del 28.07.1977, emana il Regolamento sull’Istituzione e sul Funzionamento dei Consigli di Quartiere. Le tappe del Decentramento Amministrativo nel Comune di Catania possono essere così riassunte: nel 1978, con deliberazione Consiliare n. 223 del 26 giugno, il territorio Comunale viene suddiviso in 17 Circoscrizioni, raggruppando l’antica articolazione territoriale che faceva riferimento alle tradizionali 26 parrocchie catanesi; 12
con le elezioni amministrative del 1980 i Consigli di Quartiere entrano a far parte del sistema di Governo locale; con deliberazione n. 420 del 27.10.1981, il Consiglio Comunale attribuisce ai Consigli di Quartiere le prime funzioni delegate, ritenute indispensabili al loro effettivo funzionamento: vengono assegnate nove funzioni, ma il Co.Re.Co., già Commissione Provinciale di Controllo, vista l’atto solo nella parte che riguarda la delega in materia di Anagrafe e Stato Civile. Nel 1988 viene predisposto un Nuovo Regolamento sull’Istituzione e sul Funzionamento dei
nia
Consigli di Quartiere, che viene adottato con delibera n. 187 del 13.07.1990. Nel 1995 il Consiglio Comunale, con delibera n. 22 del 10 maggio, approva lo Statuto del Comune di Catania che dall’art. 30 all’art. 39, tratta specificatamente “del Decentramento”, definendo, le Circoscrizioni come “aree integrate ed equilibrate per lo sviluppo del territorio”, prevedendone anche la
ta
riduzione numerica.
Nel 1996, il Consiglio Comunale con delibera n. 100/96, approva una nuova articolazione del
Ca
territorio cittadino in 10 Circoscrizioni e si comincia a parlare di “Municipalità”.
Con delibera n.4 del 1997, poi, il Consiglio Comunale adotta un “Nuovo Regolamento”, resosi necessario per un adeguamento del precedente testo alle norme statutarie della L.R. n. 48/91. L’art. 32, comma 1°, del Regolamento sul Decentramento Urbano del Comune di Catania, dispone,
di
infatti, che: “A norma dell’art. 36, 1° comma, le Circoscrizioni esercitano le proprie competenze amministrative nell’ambito delle seguenti materie: a) anagrafe e stato civile, polizia urbana; b) servizi socio assistenziali e domiciliari; c) asili nido e servizi parascolastici; d) attività culturali; e) attività sportive
un e
e ricreative, manutenzione e gestione dei relativi impianti; f) mercati rionali e commercio in sede fissa; g) ambiente e verde pubblico comunale d’interesse circoscrizionale; h) regolamentazione dell’attività interna del Consiglio Circoscrizionale, nel rispetto delle leggi vigenti, dello Statuto e del Regolamento”. Con deliberazione n. 15 del 1999 il Consiglio Comunale, adotta il Provvedimento Quadro, già previsto dal 2° comma dell’art. 68 del Regolamento, relativo alle attività gestionali da decentrare ed a
Co m
quelle da mantenere in capo alle attività organizzative centrali.
13
nia
Indice
Premessa ………………………………………………………………………….Pag. 2 Relazione… ……………………………………………………………………….Pag. 3
ta
Riferimenti normativi:
Ca
Normativa nazionale…… ………………………………………………….….…Pag. 10 Regionale ………………………………………………………………………....Pag. 11
Co m
un e
di
Attuazione della normativa nel Comune di Catania………………………….Pag. 12
14
un e
di
Ca
ta
nia
Comune di Catania
Co m
Deliberazione Consiglio Comunale n째 ____ del _______
Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale 2013 - 2022
All. C
COMUNE DI CATANIA ASSESSORATO FAMIGLIA E POLITICHE SOCIALI Relazione dell’Assessore, prof. Carlo Pennisi, sullo stato della riorganizzazione dei servizi e delle politiche sociali 12 -01- 2013
nia
Sommario: Premessa; Le aree di servizi: 1. P.O. Inclusione Sociale e problematiche cittadini rom; 2. P.O. Responsabilità familiari; 3. P.O. Accreditamento e Integrazione Socio Sanitaria; 4. P.O. Sostegno alla domiciliarità; 5. PP.OO. Centri Territoriali; 6. PP.OO. Programmazione; 7. P.O. Servizi Generali. Personale-Protocollo- Gestione economica-Controllo di gestione-Economato.
Premessa
Co m
un e
di
Ca
ta
Questa relazione presenta lo stato della riorganizzazione della Direzione Famiglia e politiche sociali, nonché dei servizi da essa prestati, per sollecitare al Consiglio Comunale l’esame della proposta di Regolamento Unico dei Servizi Sociali del Comune di Catania delibata dalla G.M. nella seduta del 5 ottobre 2012. Gli orientamenti progettuali e lo stato della situazione iniziale sono stati descritti nella Relazione presentata Consiglio Comunale straordinario dedicata ai servizi sociali del 24 0ttobre 2011. I criteri assunti in quella sede per la riorganizzazione della struttura e dei servizi, sulla base del mandato ricevuto ed in considerazione dei mutamenti intervenuti nel welfare locale, sono così riassumibili: a) servizi più adeguati alle famiglie, dando priorità ai servizi essenziali dovuti per legge e, pertanto, orientando i progetti particolari o speciali a contribuire “per quota” e per scopo tale offerta; b) ottimizzazione delle risorse, scomponendo analiticamente gli attuali servizi in prestazioni e ricomponendo queste ultime in servizi più adeguati a sostenere le responsabilità familiari, la domiciliarità, i processi di inclusione sociale; c) valorizzazione del privato, sollecitando con soluzioni sussidiarie le relazioni di solidarietà e le responsabilità che esse comportano, le reti in cui esse si concretizzano ed il volontariato che li sostiene; d) semplificazione ed unificazione dei procedimenti e delle procedure, in modo da attivare strumenti di monitoraggio dei servizi e criteri di controllo più efficaci. Il previsto aggravarsi della crisi e le difficoltà finanziarie e gestionali che essa sta comportando per gli enti locali obbligano al rigoroso mantenimento dei criteri esposti, nella prospettiva di riconsegnare alla Città di Catania una struttura di welfare metropolitano sostenibile dal punto di vista finanziario e coerente con il riassetto dei poteri locali e con il nuovo ruolo che le città svolgeranno rispetto al processo europeo disegnato dalla programmazione di Horizon 2020. In questo scenario, la riorganizzazione è stata accompagnata lungo un binario composto, per un verso, da una intensa progettazione volta al reperimento di fondi che potessero o sostenerla in chiave europea e quindi includere il riassetto nel complessivo Piano di Sviluppo Urbano della città, o collegarla con le più avanzate sperimentazioni italiane di welfare come quelle che l’INPS/INPDAP ha avviato, come pure ad una intensa riprogettazione di finanziamenti esterni ancora attivi e che consentivano il ri-orientamento necessario. Per un altro verso, la riorganizzazione dei servizi è stata sostenuta con un costante confronto sia con il personale interno, tecnico, professionale e amministrativo coinvolto sui servizi, sia con gli operatori dei servizi, gli enti e gli organismi di rappresentanza. Lo sforzo compiuto da tutto il personale è pienamente comprensibile solo considerando la radicalità del cambiamento proposto e condiviso rispetto a pratiche di lavoro consolidate negli anni. La ridefinizione della declaratoria della Struttura e la conseguente riprogettazione della macrostruttura, pur con tutti i sacrifici e le difficoltà richieste, si sono rivelati passaggi imprescindibili a coinvolgere tutti nella ridefinizione delle 1
nia
responsabilità e dei servizi. Chi ha saputo e voluto farsi carico delle difficoltà del tentativo compiuto ha potuto condividere la percezione di un lento ma sicuro mutamento in vista dei nuovi compiti dell’ente locale in un ruolo di carattere metropolitano. Parimenti encomiabile appare l’impegno che parte degli enti, delle cooperative, delle associazioni, del volontariato e degli Istituti hanno profuso nel condividere la prospettiva di costruzione di un welfare cittadino che li vede sempre più protagonisti nella stessa misura della loro co-responsabilizzazione. La declaratoria della struttura deliberata infine dalla GM nel dicembre 2012 definisce i compiti nel modo seguente:
Co m
un e
di
Ca
ta
Famiglia e politiche sociali - La struttura programma, progetta e coordina le politiche sociali e gli interventi in favore di famiglie, giovani, minori, anziani, donne in difficoltà, diversamente abili, persone a rischio di dipendenze e povertà, al fine di promuovere processi di integrazione sociale volti a prevenire e ridurre condizioni di disagio personale e di comunità, la domiciliarità dei servizi, mediante piani d’intervento personalizzati rispettosi delle differenze, delle scelte e degli stili di vita di ciascuno. A tal fine, promuovendo l’azione integrata tra le diverse Direzioni e con il contributo progettuale dei Centri territoriali, in raccordo con l’Azienda sanitaria Provinciale, il Tribunale dei Minorenni, il Centro Servizi Amministrativi della Pubblica istruzione, le altre istituzioni, le parti sociali, gli organismi di rappresentanza e gli enti profit e no profit: 1) cura i processi e le attività di accreditamento e di controllo degli enti privati iscritti all’albo regionale e/o all’albo comunale per i servizi residenziali e semiresidenziali; la promozione e la diffusione delle informazioni sui servizi offerti alle famiglie ed alle persone sole, il monitoraggio e la valutazione dei servizi prestati, le procedure amministrative per la gestione economica; 2) in raccordo con le strutture convenzionate del territorio, svolge attività di sostegno ai giovani e di assistenza ai minori volte a sostenere le responsabilità familiari, curando i servizi di affido di minori e le adozioni nazionali ed internazionali; 3) cura iniziative integrate di sostegno ai processi di integrazione della popolazione in povertà e immigrata, curandone gli aspetti di inclusione economica, culturale e sociale.
2
Le aree di servizi 1) P.O. Inclusione Sociale e problematiche cittadini rom - Cura e promuove rapporti con l'A.S.P. e con gli Enti Profit e non Profit del privato sociale; Cura e promuove iniziative di sostegno ai processi di integrazione della popolazione in povertà anche immigrata; Promuove i rapporti tra le comunità della popolazione immigrata e il territorio; Attua interventi in favore delle famiglie in condizione di povertà; Attua strategie di inclusione sociale con i servizi e di progetti rete interna ed esterna; Elabora tutte le fasi dei procedimenti amministrativi finalizzati alla concessione dei benefici economici; Monitoraggio e valutazione dei progetti di Inclusione sociale.
nia
Le finalità delle attività sono state: l’analisi, il contrasto e la riduzione dei fattori d’impoverimento e di deprivazione attraverso lo studio delle caratteristiche, delle dinamiche e dell’entità dell’esclusione sociale sul territorio ed il continuo miglioramento del raccordo degli interventi attuati dalla Direzione Famiglia e Politiche Sociali con i CC.TT. con altri Settori dell’Amministrazione, con il Piano di Zona Distretto 16, nonché con le attività del Privato Sociale e degli Enti Pubblici in riferimento alla povertà estrema, alle nuove povertà ed all’integrazione dei cittadini Rom e degli immigrati
Ca
ta
All’area di inclusione sociale sono state ricondotte le azioni che riguardano non solo le misure di sostegno al reddito, ma anche le strategie dell’abitare nonché la progettualità rivolta alla povertà estrema in cui rientrano le attività dedicate ai cittadini Rom.
INCLUSIONE SOCIALE PROBLEMATICHE CITTADINI ROM
un e
miglioramento delle tutele per i migranti attraverso una maggiore capacità di accesso ai servizi sociali, sanitari, formativi
maggiore sicurezza e rispetto delle regole con ricaduta dell’intervento sulla diffusa microcriminalità
di
decongestionamento / rimozione di insediamenti abusivi e degradati dislocati in diverse aree centrali e nella periferia cittadina
Co m
aumento del numero e del livello di cooperazione tra le organizzazioni che istituzionalmente e non, sono coinvolte nei processi di inclusione
sviluppo dell’offerta abitativa socialmente accessibile mantenendo un approccio più flessibile e orientato ai progetti individualizzati
Due le linee di intervento alle quali si è data priorità: A) Emarginazione grave
Presidio Leggero: attività rivolta a cittadini italiani e stranieri con l'obiettivo di decongestionare gli insediamenti abusivi, ovvero aree abbandonate rifugio di gruppi consistenti di immigrati, famiglie rom, giovani con dipendenze patologiche in condizioni di estremo disagio. Il Presidio leggero, sulla base di un accordo tra le Direzioni dell’amministrazione, realizza un presenza periodica, costante e puntuale di operatori sociali istituzionali e volontari nei siti più abbandonati. La finalità è quella di creare percorsi virtuosi di uscita dalle situazioni di grave emarginazione attraverso interventi sociali, sanitari, di igiene pubblica accanto ad azioni che mirino all’integrazione abitativa. In questo senso è una costante 3
richiesta alle associazioni ed al volontariato cittadino per uscire da quelle logiche della beneficienza che si limitano a “mantenere” quelle condizioni di esistenza poiché, invece di procedere in ordine sparso, prova a superare la frammentazione degli interventi di emergenza permettendo, con il confronto costante, la pratica di modelli di intervento sistematici.
Ca
ta
nia
Azioni: - lavoro di prossimità con 800 persone circa su 10 aree, 5 delle quali sedi di insediamento di cittadini ROM; ad oggi 3 aree dimesse; - predisposizione e partecipazione riunioni di Coordinamento con cadenza mensile; - produzione report mensili e redazione documento complessivo delle attività svolte; - partecipazione corso di formazione e aggiornamento in relazione al fenomeno ROM organizzato presso la Prefettura di Catania; il corso ha visto anche il coinvolgimento degli operatori del Privato Sociale presenti nel Presidio; - predisposizione atti propedeutici alla presentazione del progetto “Presidio Leggero e percorsi per l’integrazione di migranti e ROM” a valere sul PON Obiettivo Convergenza 2007/2013 Asse 2.6; - preparazione, promozione e attivazione del progetto denominato “Strategie di intervento sociale”. Piano di azione redatto In collaborazione con i soggetti facenti parte del presidio e coordinato dalla Caritas in riferimento all’insediamento ROM presso l’impianto sportivo Fontanarossa, su cui grava una condizione di grave deprivazione anche sanitaria. L’attività ha consentito il raggiungimento dei seguenti risultati: Risultati raggiunti n. 40 adesioni n. 1-3 famiglie (circa 12 persone) Iniziata nel mese di maggio n. 5 (3 donne – 2 uomini)
di
Descrizione attività pincipali Acquisto titoli di viaggio per rientro volontario in Romania Mediazione abitativa Predisposizione Curriculum vitae a supporto ricerca lavorativa Tirocinio formativo
Help Center: sportello di pronto soccorso sociale, gestito dalla Caritas in coordinamento con questa P.O., ha per obiettivo il recupero delle minime competenze psicologiche, fisiche, comportamentali, delle persone in condizione di emarginazione grave. N. 700 contatti annuali.
Unità di Strada: coordinamento con i diversi soggetti del privato sociale che hanno attivo l’intervento, l’obiettivo è l’ottimizzazione della presenza sull’intero territorio cittadino e i contatti con le persone che hanno la strada come luogo di relazione. Inoltre a breve è prevista la pubblicazione dell’avviso di gara ad asta pubblica per l'affidamento del servizio in gestione indiretta, la cui scheda progettuale è stata curata da questa P.O. (fondi comunali capitolo 3969).
Gruppi appartamento per l'accoglienza di soggetti in condizione di grave emarginazione. Questa P.O. ha predisposto gli atti propedeutici all'espletamento della gara ad asta pubblica, il cui Avviso è previsto a breve, per l'affidamento della gestione di n. 3 appartamenti semi protetti (fondi comunali capitolo 3872/9). L’azione, a carattere residenziale con una impostazione socio-educativa, prevede l’apporto di educatori che offrano un intervento di tipo relazionale domiciliare per un orientamento verso l’autonoma organizzazione e gestione della quotidianità nonché il consolidamento dei legami con l’esterno.
Progetto “Le Acrobate 7”: l’Amministrazione cofinanzia in beni e servizi il Progetto volto a promuovere azioni pro attive, di primo contatto e di emersione delle vittime di tratta. Ciò è tradotto nella disponibilità di 1 Assistente Sociale in carico a questa P.O. a lavorare con cadenza settimanale nei locali individuati presso questa Direzione sul fenomeno oggetto dell’intervento promosso e coordinato dall’Associazione Penelope.
Co m
un e
In questa linea di intervento la P.O. mantiene e potenzia il coordinamento con le sotto citate azioni previste nel Piano di Zona – Distretto 16: Mensa sociale e C’è sempre un tetto. 4
B) Emergenza abitativa Social Housing: programma atto a promuovere, in collaborazione con le altre direzioni, attraverso il partneriato pubblico/privato (imprese di costruzione, cooperative di abitanti, soggetti consortili o associativi in qualsiasi forma tra di essi costituiti) processi di contrasto al disagio abitativo che negli ultimi anni si è esteso anche a parti della popolazione che, pur dotate di capacità reddituale, non riescono ad accedere né alla casa in proprietà, né a reperire un alloggio in locazione sul libero mercato. Questa P.O. ha predisposto lo schema di atto Deliberativo di G.M. di indirizzo politico per l'istituzione della funzione unitaria di raccordo e di sintesi per il Social housing interdirezionale per l’implementazione delle politiche dell'abitare a Catania. La stessa P.O. ha, altresì, predisposto lo schema di atto Deliberativo di G.M. di autorizzazione a adesioni di partenariato a valere sull'avviso pubblico n. 1/2011 pubblicato in GURS n.22 del 20/05/11.
nia
Mediazione Abitativa: si inserisce nell’ambito del social housing come forma di accompagnamento che ha un ruolo rilevante sul versante della dimensione sociale del problema e di mediazione socioculturale nel rapporto abitazione-inquilino. La mediazione è una precondizione culturale degli interventi sull’abitare a garanzia di una maggiore efficacia in termini sociali ed economici nella consapevolezza che il disagio abitativo non dipenda esclusivamente dalla mancanza di immobili ma anche da elementi culturali, di mobilità sociale e di integrazione tra i servizi esistenti. La garanzia di questa impostazione deriva dall’innovativa calibratura dei ruoli che i diversi soggetti della Direzione, PP.OO. Inclusione Sociale e CC.TT., potranno avere in questa funzione.
un e
di
Ca
ta
Cohousing Sociale: intervento residenziale per l'accoglienza temporanea di famiglie in emergenza abitativa che per ragioni di carattere sociale, economico, familiare, professionale, vivono una fase di transizione o di momentanea difficoltà. Nella nostra città c'è una richiesta, con connotazioni di emergenza che impone, nell'immediato, risposte di carattere temporaneo ed urgente. Azioni: - Pubblicazione avviso di durata annuale a scopo ricognitivo per il reperimento di unità abitative da utilizzare per la temporanea ospitalità dei nuclei con le caratteristiche suddette, nonché di soggetti occupanti insediamenti abusivi. (fondi comunali – capitoli 3958 e 4109). - sottoscrizione Protocolli di Intesa.
Co m
La P.O. Inclusione Sociale è orientata ad aumentare le opportunità di alloggi a costi contenuti per quelle fasce sociali economicamente meno dotate e in tal senso potenziare l’attività di ricognizione già intrapresa con il supporto dei CC.TT.; realizza percorsi informativi e comunicativi per la sensibilizzazione generale sul problema, per smussare la diffidenza specialmente nei confronti degli stranieri, favorendo la promozione dell’attività ed il coordinamento con i Centri Territoriali e con operatori qualificati quali agenzie immobiliari, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali rappresentative degli inquilini e dei locatori e Terzo Settore, attivare e gestire banca dati per favorire l’incrocio tra domanda e offerta. I Centri Territoriali seguono l’azione di accompagnamento del cittadino che esprime la domanda. Questa ultima va infatti gestita non solo in base a valutazioni di ordine economico, ma anche attraverso un processo di orientamento socio-culturale, riferito a caratteri di tipo sociale (tipo di occupazione, presenza minori, scuola) e ricondotto a percorsi personalizzati. Azioni: - Attività raccolta fondi: E’ stato stipulato Accordo di Collaborazione con il Centro di Servizio per il Volontariato Etneo al fine di costituire un fondo denominato “Salvadanaio della Solidarietà” destinato all’emergenza abitativa. La P.O. sta curando il rapporto di collaborazione con il CSVE. Prestazioni: Buono Casa: erogati n. 103 contributi al canone locativo per nuclei familiari sottoposti a sfratto esecutivo e/o ordinanza di sgombero per pericolo di crollo. Tale intervento è stato integrato con l’azione prevista dal Piano di Zona – Distretto 16 con eguale denominazione (fondi comunali capitolo 4110 e fondi ex L. 328/00). 5
Ricovero d’Urgenza: accolti n. 20 nuclei familiari sottoposti ad ordinanza di sgombero dell'alloggio (fondi comunali - capitolo 3958)
un e
di
Ca
ta
nia
Caratteri dei servizi in fase di affinamento Le attività descritte, in coerenza con il processo di trasformazione attivato, stanno affinando le loro modalità su tre direttrici principali: 1) Il miglioramento del coordinamento con la Programmazione generale dei servizi: con le azioni previste nel Piano di Zona – Distretto 16: Buono Casa, Emergenza Abitativa (per il quale è stato pubblicato dal Distretto Socio-Sanitario il bando per la formazione di un elenco di alloggi prontamente disponibili da destinare a nuclei familiari in emergenza abitativa), Percorsi di orientamento al lavoro. Ha contribuito alla redazione di progetti a valere sul PON FESR Sicurezza per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza 2007/2013. Ha contribuito alla redazione di progetti FEI a seguito di avvisi pubblici del Ministero dell’Interno. Ha partecipato ai tavoli di consultazione ministeriale sulla riprogettazione della Social Card, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Ha condiviso con l’UNAR – Presidenza del Consiglio dei Ministri, il percorso di elaborazione della Strategia Nazionale d’inclusione dei Rom, Sinti e dei Caminanti, attuazione della Comunicazione Commissione Europea N.173/2011. 2) Il coordinamento con la territorializzazione dei servizi ricercata dai Centri Territoriali: Sviluppo strategie di raccordo con i CC.TT. per riportare sul territorio i criteri di legittimazione dei bisogni, dei problemi e delle possibili soluzioni. Definizione e adozione di criteri che permettono di identificare le priorità delle azioni e orientare gli interventi. 3) La progressiva canalizzazione dei servizi attraverso piani individualizzati di assistenza (PAI): Si tratta di riferire alla medesima base relativa alle famiglie destinatarie di dati i diversi interventi di cui quest’area rimane responsabile: - gli interventi di sostegno al reddito, nel particolare ad oggi n. 292 prestazioni attinenti all’area sanitaria su fondi comunali (capitoli 4121 e 4127) nonché 630 istanze Bonus Bebè, 105 istanze Sussidio Straordinario su fondi regionali e n. 64 istanze Concessione Contributo TARSU su fondi comunali. - la piattaforma “SGATE” per lo sgravio energia elettrica e gas, la stipula delle convenzioni con i CAF incaricati alla ricezione delle istanze, la raccolta, la quantificazione e conservazione delle stesse. Liquidazione delle spettanze ai CAF convenzionati (fondi comunali – capitoli 3985 e 4099).
2) P.O. Responsabilità familiari -
Co m
Promuove interventi mirati alla centralità della persona ed alle pari opportunità; Interventi in favore delle famiglie per recuperare la competenza genitoriale, ridurre o eliminare le condizioni di rischio e di disagio personale e dei minori; Partecipa alla programmazione e gestione del welfare di comunità e promuove reti istituzionali per l'area; Elabora fasi di procedimenti amministrativi finalizzati alla concessione di benefici o al pagamento dei servizi resi dagli Enti accreditati.
Il sostegno alle responsabilità familiari richiede un ampio ed organico complesso di interventi e misure basati sull’integrazione tra politiche sociali e sanitarie, educative e scolastiche, abitative e del lavoro. Tali interventi e misure sono mirati sia alla prevenzione del disagio e sia all’affiancamento nel percorso di superamento dello svantaggio. Per il riorientamento dei servizi perseguito, l’opportunità di ricondurre al quadro delle relazioni familiari, ove possibile, i servizi e gli interventi di servizio sociale ha costituito un criterio per ottimizzare gli interventi sui singoli e per sostenere le relazioni di cura e di aiuto che autonomamente il tessuto sociale può elaborare. Tali prospettive richiedono di elaborare lo stato di necessità in un quadro di relazioni rispetto alle quali il ventaglio di servizi che si possono predisporre è composto da prestazioni offerte di un insieme di attori pubblici e privati che, in modo coordinato e responsabile, costruiscano un percorso di autonomia su quella persona e sulle relazioni parentali di cui è parte. 6
Famiglie in Banca Dati 94 109 133 147
Disponibilità in Bilancio 70.000,00 70.000,00 75.000,00 75.000,00
Altri Fondi
Fonte
128.248,00 199.539,72 177.707,84 180.000,00
l. n.328 l. n.328 l. n.285 l. n.285
Ca
2008 2009 2010 2011
Minori in affido 76 81 74 62
ta
Anno
nia
A) Gestione della l.n. 285 del 1997 Lo strumento di questo orientamento è costituito ancora dai Piani Territoriali della legge 285/’97, la cui gestione rappresenta ormai l’unica rete nazionale di politiche per la famiglia e di attori pubblici e privati coordinati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali. I Piani territoriali hanno costituito sia uno differenziato strumento di affiancamento dei nuclei familiari variegando e definendo prestazioni ai minori per diminuire lo svantaggio ed offrire opportunità di sviluppo di competenze, sia l’ambito nel quale sperimentare soluzioni generalizzabili ad altre aree di servizi. In questa logica si pone l’istituto dell’affidamento familiare indicato dalla normativa come il primo intervento di aiuto ad una famiglia che temporaneamente manifesti deficit nelle competenze genitoriali. Di fatto questo tipo di intervento valorizza la persona e riconosce che i legami sono indispensabili per crescere. I dati sotto riportati danno un quadro sintetico del servizio:
di
Ove occorra, va sottolineato che questo tipo d’intervento rappresenta una modalità efficace ed efficiente anche per quanto riguarda le risorse economiche. Infatti, il rapporto del costo giornaliero fra € 14.45 ed € 70,00 per la comunità alloggio è di 1 a 7, al quale vanno aggiunti certamente i costi indiretti richiesti all’ente comunale in termini di gestione e cura delle famiglie affidatarie e del registro delle famiglie disponibili. E’ di tutta evidenza tuttavia il fatto che a fronte di un minimo investimento si ottengono relazioni e risorse all’interno di una famiglia non monetizzabili, personalizzate e costitutive di legami che proseguono oltre la conclusione dell’affido. I Piani Territoriale attivati quest’anno hanno sviluppato in modo differente l’annualità 2009, la biennalità 2010/2011 e l’annualità 2012.
Co m
un e
Il Piano annualità 2009 deliberato dalla G.M. con atto n° 277/2011 ha previsto: A) Azioni di sistema per la comunicazione, formazione, informatizzazione e semplificazione delle procedure totale: n° 2 gare non aggiudicate; destinatari gli Operatori del Comune e degli Enti Attuatori; i cittadini nell’attività di comunicazione; B) Azioni dirette anche a minori con bisogni speciali: totale n° 3 gare; destinatari n° 550 di cui il 50% certificato ed oltre 167 titoli sociali di educativa domiciliare; C) Azioni dirette all’integrazione di minori e famiglie straniere: totale n° 3 gare; destinatari n° 150 di cui il 50% stranieri; D) Azioni per l’adolescenza: totale n° 1 gara; destinatari minori n° 76 famiglie E) I Servizi di Educativa Domiciliare, Accompagnamento Educativo Civile e Penale e Socio Educativo tramite l’erogazione di titoli sociali attraverso le procedure di Accreditamento dei Enti Il Piano Territoriale degli Interventi è stato definito secondo la tabella successiva: PIANO TERRITORIALE INTERVENTI ANNO 2009 A. Sistema A.1 Azione di sistema (formazione - comunicazione) A. 2 Azione di sistema banche dati, informatizzazione procedure A. 3 Spese pubblicazione bandi B. Bisogni speciali B. 4 Educativa domiciliare (erogato tramite titoli sociali) B. 5 Percorsi espressivi e musicali B. 6 Attività ricreative e sportive B. 7 Educativa ambientale e civica (prevenzione di comportamenti devianti anche tramite l'adozione di spazi/luoghi pubblici) C. Stranieri C. 8 Educatori e avvocati in strada (unità di strada) C. 9 Spazio bimbi...Punto e Virgola (servizi innovativi per la prima infanzia)
65.000.00 45.000,00 50.000,00 445.000,00 150.133,00 150.000,00 77.000,00 150.000,00 150.000,00
7
C. 10 Educativa per Bicocca (in continuità con il territorio) D. Adolescenza D. 11 Affido accoglienza D. 12 Affido promozione e sostegno D. 13Servizi socio-educativi e aggregativi (erogato tramite titoli sociali per attività estiva – Lab. Psicoriabilitativi - Educativa scolastica contr.dispersione scolastica - Sostegno scolastico) Accompagnamento Educativo Civile e Penale AGM (erogato tramite titoli sociali)
150.000,00 180.000,00 76.000,00 460.000,00 190.000,00 2.348.133,00
ta
nia
Il Piano 2010/2011 deliberato dalla G.M. con atto n° 79/2012 ha previsto 6 gare: A) Azioni di sistema per la comunicazione, formazione, informatizzazione e semplificazione delle procedure totale: n° 1 gara destinatari gli Operatori del Comune e degli Enti Attuatori; i cittadini nell’attività di comunicazione; B) Sostegno delle responsabilità genitoriali: n° 2 gare, destinatari 80 famiglie e 45 minori; C) Azioni per l’inclusione di minori italiani, stranieri e disabili: n° 1 gara, destinatari numero non definito D) Azioni prevenzione e contrasto della devianza: n° 2 gare, destinatari numero non definito; E) I Servizi di Educativa Domiciliare, Accompagnamento Educativo Civile e Penale e Socio Educativo tramite l’erogazione di titoli sociali attraverso le procedure di Accreditamento dei Enti.
A) Azioni diSistema
di
Azione di sistema (formazione - comunicazione - banche dati, informatizzazione procedure) Spese pubblicazione bandi, gestione Ufficio, partecipazione ad attività Ministeriali TOTALE A
un e
B) Sostegno delle responsabilità genitoriali Servizi alternativi per la prima infanzia (Asili di caseggiato, Spazi gioco, etc.) Affido accoglienza Affido promozione e sostegno Educativa domiciliare (voucherizzata) Sostegno responsabilità familiari mediante servizi di conciliazione TOTALE B C) Azioni per l'inclusione di minori italiani, stranieri e disabili Servizi socio-educativi e aggregativi (Titoli sociali per attività pomeridiane aggregative, sportive anche per minori con bisogni speciali, espressive, sostegno scolastico, trasporto, pasto - laboratori Psicoriabilitativi - attività estive) Educativa di strada TOTALE C D) Azioni Prevenzione e contrasto della devianza Accompagnamento Educativo Civile e Penale AGM (voucherizzato) Educativa scolastica Educativa per Bicocca (in continuità con il territorio) TOTALE D
Co m
Riparto risorse programmate Anno 2010 Anno 2011
Ca
PIANO TERRITORIALE INTERVENTI
(- 15%)
110.000,00
96.861,00
50.000,00
33.500,00
165.000,00
130.361,00
% 7%
38% 100.000,00 180.000,00 60.000,00 400.000,00 100.000,00 840.000,00
85.000,00 180.000,00 51.000,00 350.000,00 85.000,00 751.000,00
549.870,00
505.720,50
110.000,00 659.870,00
93.500,00 599.220,50
30%
25% 190.000,00 161.500,00 190.000,00 161.500,00 100.000,00 85.000,00 480.000,00 408.000,00 2.144.870,00 1.888.581,54
Il Piano Territoriale degli Interventi annualità 2012 è stato varato dalla GM il 28.12.2012. In linea con l’orientamento assunto nell’ambito della più recente programmazione, esso conferma le azioni ed i servizi proposti per l’ultima biennalità. L’obiettivo è contribuire allo sviluppo del welfare comunitario attraverso 8
Ca
ta
nia
una più efficace applicazione dei principi dei sussidiarietà orizzontale con il consolidamento di un modello d’intervento che sviluppi l’integrazione tra i servizi sociali comunali e gli altri partner istituzionali (ASP, AGM, Scuole, etc.), nonché,promuovere modelli di gestione ed erogazione dei servizi adeguati a: Ampliare il numero dei soggetti erogatori, lo sviluppo della qualità e dell’efficienza delle loro prestazioni mediante una qualificata concorrenza fra gli stessi. Favorire soluzioni organizzative dei servizi in modo da sperimentare forme di aggregazione degli attori e delle risorse impiegate verso destinatari condivisi. Promuovere le persone e le famiglie ad assumere un ruolo attivo nel progetto individuale di sostegno e cura mediante l’esercizio del diritto di scelta dei servizi e dei loro erogatori anche attraverso un più ampio utilizzo dei titoli sociali. L’obiettivo della programmazione è consolidare la modalità di erogazione di servizi tramite l’accreditamento, per l’inclusione e per il sostegno delle responsabilità familiari, assicurando l’ampliamento dell’offerta, il miglioramento della qualità, la personalizzazione degli interventi attraverso l’utilizzo sistematico del Piano di Assistenza Individualizzato. Il PAI assume la funzione di dispositivo di regolazione del welfare cittadino fondamentale per articolare i servizi in pacchetti di prestazioni meglio calibrate ed effettivamente esigibili, monitorabili, improntate a criteri di economicità, trasparenza e sostenibilità. In linea con gli obiettivi esposti il Piano Territoriale degli interventi si articolerà in quattro aree: Azioni di Sistema; Sostegno delle responsabilità genitoriali; Azioni per l'inclusione di minori italiani, stranieri e disabili; Azioni Prevenzione e contrasto della devianza. Il Piano 2012 in via di deliberazione prevede quanto esposto nella tabella seguente: PIANO TERRITORIALE INTERVENTI A) Azioni di Sistema
un e
di
Azione di sistema (formazione - banche dati - informatizzazione procedure) Spese pubblicazione bandi, gestione Ufficio, partecipazione ad attività Ministeriali (in house) TOTALE A
Riparto risorse programmate
Co m
B) Sostegno delle responsabilità genitoriali Affido accoglienza (in house) Educativa domiciliare (titoli sociali) Sostegno responsabilità familiari mediante servizi di conciliazione (in house) TOTALE B C) Azioni per l’inclusione di minori italiani, stranieri e disabili Servizi socio-educativi e aggregativi (Titoli sociali per attività pomeridiane aggregative, sportive anche per minori con bisogni speciali, espressive, sostegno scolastico, trasporto, pasto, laboratori Psico-riabilitativi - attività estive) Educativa di strada TOTALE C D) Azioni Prevenzione e contrasto della devianza Accompagnamento Educativo Civile e Penale AGM (titoli sociali) Educativa scolastica Educativa per Bicocca (in continuità con il territorio) TOTALE D
Percentuale 5,8%
75.000,00 50.000,00 125.000,00 39,5% 240.000,00 400.000,00 200.000,00 840.000,00 31,6% 586.829,62
93.500,00 673.500,00 22,5% 190.000,00 190.000,00 100.000,00 480.000,00 2.125.329,62
A partire dalla annualità 2009 (con la programmazione 2010), i Piani territoriali hanno investito nella sperimentazione dell’accreditamento dei servizi mediante titoli sociali vengono destinate (€ 1.095.000,00 9
C.T. 1 52 16 121 189
C.T. 2 17 8 172 197
C.T. 3 65 10 352 427
di
Tipologia servizio Educativa Domiciliare Acc. Educ.Civile e Penale Socio-educativo Totale
Ca
ta
nia
per il 2009, 2.157.090,50 per il 2010/2011 e € 1.176.829,62 per il 2012). Questa nuova procedura ha previsto: linee guida, bando, formulari, una commissione di valutazione delle istanze, l’istituzione dei Registri degli Enti Accreditati per i tre servizi (educativa domiciliare, accompagnamento educativo civile e penale, socio-educativo), l’elaborazione di un sistema informatico che tramite un server ha consentito a tutti i Centri Territoriali di emettere i titoli sociali, la firma di disciplinari, ecc.. La procedura è stata inizialmente aperta in via provvisoria per sei mesi, in modo da poter sviluppare sperimentalmente una sua gestione informatizzata ed un prototipo di database che consentisse un continuo monitoraggio ed una valutazione successiva. Prima dello scadere dei sei mesi sono stati riaperti i termini per consentire l’accreditamento definitivo degli Enti per l’erogazione dei tre servizi mediante titoli sociali e la successiva pubblicazione dei Registri con validità biennale, impegnando anche sul Piano 2010/2011. Centrale in questo servizio il ruolo del Centro Territoriale che elabora la Scheda relativa al Piano di Assistenza Individualizzato (PAI) il cui contenuto si traduce nel titolo di servizio, lavora sul sistema per l’emissione dei titoli scegliendo fra i moduli già composti e definiti quello che risponde alle esigenze del minore e della sua famiglia. La procedura ha previsto per la annualità successiva la riapertura dei termini con l’aggiornamento delle linee guida, del bando, dai formulari, e di una commissione di valutazione delle istanze, l’istituzione dei Registri degli Enti Accreditati per i tre servizi (educativa domiciliare, accompagnamento educativo civile e penale, socio-educativo), l’utilizzazione del sistema informatico che tramite un server ha continuato a consentire ai 5 Centri Territoriali di emettere i titoli sociali, la firma di disciplinari, ecc.. C.T.4 5 8 19 32
C.T. 5 55 28 87 170
Totale 194 70 751 1015
Co m
un e
I passaggi sostanziali che hanno caratterizzato il percorso sperimentale avviato dall’Assessorato alla Famiglia e alle Politiche Sociali del Comune di Catania per l’erogazione di servizi mediante titoli sociali nel corso dell’anno 2011, sono: 1. Accreditamento degli Enti, 2.Erogazione dei titoli agli utenti, 3. Raccordo degli Enti con i servizi sociali territoriali, 4. Avvio delle prestazioni, 5. Monitoraggio. Questi passaggi, nel contesto della sperimentazione, sono stati interamente informatizzati. Nello specifico, ciascun servizio posto a sperimentazione è stato scomposto per identificarne chiaramente destinatari, prestazioni, tempi e costi e per legare queste dimensioni al meccanismo dei titoli sociali. È stata definita e costruita una scheda di raccolta dei dati sui minori e sui relativi nuclei familiari che inducesse gli assistenti sociali a riflettere sulla tipologia di servizio da attivare, sulla durata dello stesso e sugli obiettivi da raggiungere. Un elaborazione di informazioni che ha, di fatto, accompagnato le scelte operative e indotto alla programmazione di interventi sempre più individualizzati e mirati. Il data base costruito ha esemplificato i passaggi descritti attraverso moduli codificati di semplice compilazione che hanno guidato gli operatori fino alla costruzione del titolo. Il titolo sociale è stato pensato quale strumento di coerenza tra i bisogni degli utenti destinatari e le diverse tipologie di prestazioni erogabili per ciascun servizio. All’incrocio di queste informazioni si è unita, poi, la necessità dell’amministrazione di osservare, in modo semplificato, il peso di ciascun intervento programmato sul piano finanziario auspicando una gestione orientata a criteri di qualità, economicità e sostenibilità. Successivamente, gli enti hanno indirizzato verso la definizione di nuove modalità di ricezione dei titoli sociali e di attivazione delle prestazioni, attraverso un sistema di monitoraggio mensile degli interventi totalmente informatizzato che restituisce informazioni importanti in riferimento a due assi principali: a) la dimensione temporale del processo di erogazione delle prestazioni; b) le modalità di erogazione e gestione delle prestazioni. Con riferimento alla prima dimensione, il percorso informatizzato permette di verificare l’avvenuta destinazione del titolo e di controllare l’effettivo avvio delle attività. La procedura consente, infatti, di tracciare la scelta degli utenti e di mantenere i tempi di attivazione delle prestazioni rapidi e controllati. 10
MODULO DI CHIUSURA DELL’INTERVENTO Mensilità
ta
Registrazione del minore e del titolo sociale a lui destinato
MODULO DI MONITORAGGIO MENSILE DELLE ATTIVITA’ N. di Prestazioni erogate
Ca
MODULO DI ACCESSO
nia
Eventuali ritardi, interruzioni o lungaggini possono così essere monitorati e collocati, in una dimensione più generale di successo/insuccesso, in riferimento al rapporto tempi/attività. Peraltro, l’incontro preliminare tra gli operatori degli enti e l’assistente sociale referente del caso garantisce la piena partecipazione e condivisione delle scelte in ordine alle difficoltà dell’utente e alle modalità più adeguate di supporto. Sul versante operativo, la procedura informatizzata imposta la risposta informativa degli enti nei confronti dell’amministrazione su criteri di qualità. Sono stati strutturati dei moduli informatizzati di sintesi sugli interventi eseguiti (modulo di avvio, modulo di monitoraggio mensile e modulo di chiusura dell’intervento) che semplificano l’inserimento dei dati e la cui lettura complessiva rimanda informazioni qualitative sulle modalità di gestione dei servizi posti a sperimentazione. Dati, questi, di fondamentale importanza per l’amministrazione in ordine all’offerta resa alla cittadinanza e alla dimensione di efficienza della sperimentazione: interventi qualitativamente elevati a costi contenuti e prestabiliti con lo strumento dei titoli sociali. Di seguito si riportano i moduli informatizzati di sintesi sugli interventi eseguiti dagli enti.
Tipologia di Prestazioni erogate
Tipologia di prestazioni erogate
Registrazione del Coordinatore delle attività designato dall’Ente
N. di Attività svolte per ciascuna prestazione
N. ore
Registrazione dell’Assistente Sociale referente del caso
Tipologia di Attività svolte per ciascuna prestazione
N. operatori coinvolti
N. ore per singole attività N. operatori coinvolti Qualifica professionale degli operatori coinvolti
Qualifica professionale N. di incontri di verifica con l’Ass.Soc. referente
un e
Visualizzazione della struttura del Titolo
di
Registrazione della data di avvio delle attività
Co m
Le dimensioni da indagare attraverso il monitoraggio attengono ai criteri di gestione dei servizi e dunque alle attività svolte, al personale impiegato, alle difficoltà riscontrate, etc. Questo livello di analisi restituisce importanti feedback sulla qualità delle prestazioni erogate e, più in generale, consente di rilevare eventuali nuove buone prassi nella comunicazione e interazione con i servizi del territorio. Peraltro, il monitoraggio mensile si compone di ulteriori informazioni richieste all’ente in ordine ad eventuali cause di interruzione del servizio o cambiamenti nel personale impiegato. Il modulo di chiusura, invece, rielabora le informazioni mensili caricate restituendole in una tabella di sintesi che ricostruisce l’intero percorso trattamentale effettuato sul minore. I dati raccolti consentono di verificare quali sono gli enti maggiormente ‘selezionati’ dall’utenza, in relazione a quali servizi, e le eventuali correlazioni tra la scelta operata e le caratteristiche degli utenti seguiti. La modalità scelta per l’informatizzazione di tutti i passaggi legati alla gestione dei titoli sociali, consente di ottenere un’analisi puntuale dei percorsi implementati. Essa, peraltro, facilita gli operatori nelle comunicazioni ed agevola il sistema di monitoraggio e controllo, gestendo efficacemente le modalità di erogazione del voucher. I vantaggi legati all’utilizzo di questo strumento si traducono nella riduzione degli oneri amministrativi, nella garanzia del corretto utilizzo delle risorse stanziate e nell’erogazione efficiente dei servizi, senza discriminazione alcuna per gli aventi diritto. L’intero sistema è finalizzato alla misurazione dei dati raccolti sulla base di valori obiettivo assegnati coerentemente alle finalità dei servizi così gestiti. Le attività sperimentali condotte sui servizi educativi per minori hanno favorito l’innovazione dei processi di erogazione dei servizi, valorizzando le migliori energie presenti nell’amministrazione e sbloccando un’organizzazione del lavoro ancora troppo spesso legata a vecchi schemi. Gli enti accreditati, a loro volta, hanno beneficiato di queste innovazioni mostrandosi pronti a nuove e più efficaci forme di 11
collaborazione con i servizi territoriali. Sono, dunque, state tracciate le linee di una nuova interazione, preparando il terreno ad una cooperazione basata sulla condivisione di informazioni che hanno per oggetto l’utente, il suo bisogno e le risposte migliori che si possono attivare in favore dello stesso. I risultati del monitoraggio e della valutazione della prima sperimentazione saranno presentati pubblicamente nel mese di dicembre c.a.
Ca
ta
nia
Fa riferimento, infine, alla Direzione un servizio connesso alle politiche familiari come l’Ufficio Adozioni Nazionali ed Internazionali: è un Servizio istituito in ossequio alla Legge n. 476/1998 ed alla Legge 149/2001 “Modifica alla legge 4.5.1983 n. 184, recante disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori” che si prefigge di dare una famiglia ad un bambino che ne è privo a tutela dei diritti fondamentali dei minori italiani e stranieri in stato di abbandono. In integrazione con l’ASP 3 (è stato istituito il Gruppo Tecnico Operativo -GTO- ed il Nucleo Operativo Regionale- N.O.R.-) e con gli Enti autorizzati, l’ufficio informa e prepara le coppie provenienti da Catania e dalla Provincia; acquisisce, su richiesta del Tribunale per i Minorenni, elementi indicativi al fine di redigere una dettagliata relazione psico-sociale alle Autorità Giudiziarie italiane o straniere; segue l’andamento del nuovo sistema familiare per almeno un anno. Cura inoltre corsi di preparazione per gruppi di coppie e la e promozione della cultura dell’accoglienza e dell’adozione attraverso attività specifiche di pubblicizzazione e produzione di materiali educativi: un depliant sull’attività dell’Ufficio Adozioni; Il quaderno informativo divulgativo “A come Adottare: modo INFINITO…”, che racchiude la legislazione e le procedure, indicando il percorso da seguire e offrendo interessanti spunti di riflessione.
Co m
un e
di
B) Servizi di accoglienza presso gli Istituti educativo-assistenziali e le comunità alloggio Anche per questi servizi, il ruolo dei Centri territoriali è apparso strategico nella concretizzazione delle nuove linee operative, nello sforzo di tradurre sui diversi territori la logica della sussidiarietà e nel riuscire a proporre i servizi alle famiglie in modo responsabilizzante, provando a scoraggiare per quanto possibile routine di dipendenza assistenziale. Per l’accoglienza dei minori presso gli Istituti Educativo-assistenziali è stato necessario prevedere un bando per l’accesso al servizio utilizzando per la selezione i criteri definiti nel protocollo Operativo Comune – ASP sulle famiglie multiproblematiche. Tale modalità ha consentito di operare in assoluta trasparenza contrastando valutazioni soggettive della imponente casistica composta di oltre 1200 richieste (elaborate attraverso Piani di Assistenza Individualizzati ) di cui 976 minori inseriti in graduatoria e fra questi 748 minori sono stati accolti negli istituti convenzionati con il Comune di Catania. Per gli esclusi si sono attivati, se richiesti, attraverso il Servizio Sociale Territoriale, servizi mediante titoli sociali. Il servizio è stato assicurato mediante un modello convenzionale approvato dal Consiglio comunale orientato ad offrire una rendicontazione più analitica del servizio prestato ed ulteriormente perfezionata attraverso una proposta di emendamento presentata il 3 ottobre c.a.. La nuova convenzione, in attesa dei nuovi standard elaborati in Regione, ha dato modo ai responsabili dell’area Accreditamento di svolgere i controlli previsti dalle normative ed aggiornare il monitoraggio degli enti convenzionati. Il numero alto di minori catanesi accolti in Comunità alloggio (209), attraverso un provvedimento dell’Autorità giudiziaria, è invece il segnale del grave disagio e svantaggio in cui vivono le famiglie che non riescono a gestire la fase preadolescenziale ed adolescenziale dei figli anche a causa delle inadeguate competenze e di stili di vita impropri. Infatti, la loro permanenza in Comunità è lunga e mediamente non inferiore ad anni due, anche in considerazione del progetto avviato. Infine va registrata l’attività relativa ai Minori Stranieri Non Accompagnati (MNSA) per i quali il Comune ha l’obbligo di intervenire pur non avendo cittadinanza italiana o di altri stati europei, come minori che lasciano il loro Paese e si trovano sul nostro territorio privi di assistenza sia da parte dei genitori che di adulti di loro responsabili. Passando dai progetti ANCI “Accompagnando Remì” e “L’incontro” si è acquisita un’esperienza attraverso i previsti e svariati interventi a tutela dei MSNA; con l’aggravarsi della situazione Nord africana la copertura nazionale di questo tipo di interventi è avvenuta attraverso un succedersi di provvedimenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Ministero e del Dipartimento Regionale della Protezione, hanno reso necessario concordare le procedure e le competenze fra la Prefettura, la Questura, il Comune, il Tribunale per i Minorenni, la Procura presso il Tribunale per i Minorenni, il Giudice 12
Tutelare (formalizzate nel c.d. Accordo di S. Lucia). Il numero di MSNA si connota con l’alta mobilità di questi soggetti che di solito sono accolti e fanno ingresso in comunità per fuggire subito dopo. Tipologia minori
Servizi
Fondi
748
Famiglie multiprobl.
IEA
Comunali
73
Minori sottoposti A.G.
Affido Familiare
Comunali e Fondi L. 285/97
119
Minori sottoposti AGM
IEA
Comunali
209
Minori sottoposti AGM
C. Alloggio
1248
Minori sottoposti AGM presi in carico dal S.S.T.
Vari
218
MSNA emergenza Nord Africa
C. Alloggio
18
MSNA Richiedenti asilo
C. Alloggio
Dipartimento Protezione Civile
40
MSNA neo-maggiorenni
C. Alloggio
Comunali se con provv. T.M.
nia
N° Minori
Comunali/regionali
Comunali/regionali/nazionali
Ca
ta
Ministero Lavoro e Politiche Sociali
Co m
un e
di
C) Servizi per donne in difficoltà con figli Di particolare rilevanza appare infine l’incremento che si registra nell’emergere di conflittualità familiari che danno luogo a fenomeni di maltrattamento e violenza. Tradizionalmente i servizi disponevano di strutture come le comunità alloggio, le case albergo, le case famiglia per minori e le case di accoglienza per gestanti e ragazze madri, cui resta dedicato un apposito capitolo nel bilancio comunale (3748/5). L’acuirsi dei fenomeni ha fatto emergere l’esiguità delle disponibilità comunali e la particolare onerosità di servizi residenziali altamente specialistici. Il mancato finanziamento nazionale delle reti antiviolenza hanno poi aggravato la situazione dei servizi disponibili e le difficoltà delle reti associative presenti a Catania. Si è tentato di conseguenza di avviare una più puntuale destinazione dei diversi interventi disponibili per evitare sovrapposizione e sottoutilizzazione delle poche risorse a disposizione. Con questo intento si sono più volte riunite tutte le componenti dei servizi cittadini e le autorità preposte (ASP, A.G., T.M., FF.OO.) iniziando un colloquio volto a rendere sistematici i già costanti rapporti. Sono stati proposti alcuni emendamenti alla Convenzione quadro in corso di deliberazione da parte del Consiglio Comunale e si è avviata una progettazione involta a rendere disponibili alloggi di emergenza per le particolari fragilità di questa fascia di popolazione, in accordo con la Prefettura, la Procura della Repubblica ed il Tribunale di Catania su fondi PON. Attualmente lo stato dei servizi può essere espresso dalle tabelle successive: Enti:
C.I.R.S., ALKANTARA, VILLA S.M. DEGLI ANGELI, CASA M. MARLETTA
2009 2010 2011 2012 (23 nov.)
N. Ospiti 97 69 60 52
di cui Donne 35 24 19 20
La tabella successiva mostra la particolare onerosità del servizio e da modo di precisare come, a partire dal 2011 l’accoglienza sia stata rivolta esclusivamente nei confronti di nuclei i cui figli sono sottoposti a provvedimento dell’Autorità Giudiziaria Minorile ed affidati al Servizio Sociale. Inoltre, a partire dal 2012 si è sperimentato un servizio di “accoglienza leggera”, con la struttura Casa Maria Marletta, nel quale si è 13
previsto di ricevere soggetti con una sufficiente capacità di autonomia e quindi con una minore necessità di affiancamento di operatori specializzati.
Enti
Somme liquidate €
Somme da liquidare €
IOTUNOIVOI DONNE INSIEME CASA MARIA MARLETTA VILLA S. MARIA DEGLI ANGELI C.I.R.S
32.760,00
33.120,00 6.697,04 201.005,70 93.748,20
nia
142.414,98 57.905,13
ta
3) P.O. Accreditamento e Integrazione Socio Sanitaria - Autorizzazioni al funzionamento di strutture residenziali e semiresidenziali previa istruttoria esame allegati e verifica strutturale; Verifica e controllo mantenimento requisiti ed eventuale predisposizione ordinanze di sospensione o chiusura delle strutture; Ricezione carte dei servizi degli Enti iscritti agli albi e registri e elaborazione modalità di diffusione e pubblicazione nei CC.TT.; Elaborazione linee guida accreditamento e voucherizzazione; Predisposizione regolamento unico per la gestione integrata dei servizi sociosanitari; Gestione Piano Regolatore delle Farmacie e coordinamento sanitario.
Co m
un e
di
Ca
La riorganizzazione in corso ha richiesto l’avvio del superamento della tradizionale cultura dell’adempimento delle procedure e la traduzione in prassi operative della responsabilizzazione degli uffici sulla efficacia e l’efficienza dei processi decisionali e dell’adeguatezza dei servizi offerti. Nell’ambito degli spazi offerti dalla legislazione regionale, i criteri e le linee guida per l’accreditamento dei servizi sociosanitari e sociali mirano ad assicurare un elevato standard qualitativo dei servizi e delle strutture, richiedendo precise garanzie sulla continuità d’assistenza, sulla qualità, sulla gestione unitaria dei servizi, nonché una adeguata attività di comunicazione e di informazione dei cittadini utenti. Il progressivo affiancamento alle modalità tradizionali di gestione dei servizi di sistemi che facciano ricorso a nuove forme di coinvolgimento del privato richiede l’affinamento degli strumenti di controllo e di informazione, una loro marcata informatizzazione ed una decisa semplificazione. A tal fine le attività di questa area si sono realizzate in primo luogo nel recupero delle informazioni e della documentazione sugli enti convenzionati nelle forme tradizionali; in secondo luogo hanno progressivamente assunto un ruolo trasversale con diverse altre aree di servizi allo scopo di assecondare uno sviluppo unitario dei sistemi di gestione degli strumenti di accreditamento. La regolamentazione dell’accreditamento comprende, oltre al possesso dei requisiti di qualità, gli obblighi che assume il soggetto gestore del servizio accreditato su: l’accettazione di modalità e percorsi di verifica sul possesso dei requisiti, valutazioni periodiche sui servizi erogati e sul loro modello gestionale, la predeterminazione dei costi, l’assunzione di un debito informativo da parte degli enti verso le Amministrazioni competenti, l’accettazione dei principi e dei criteri che informano il sistema locale di rete, così come previsto dalla LR 22-86, e dalle successive leggi nazionali. L’accreditamento rappresenta quindi un percorso che implica monitoraggi costanti e valutazioni periodiche, sia in ordine al mantenimento della qualità degli interventi erogati, sia relativamente alla loro effettiva necessità al mutare dei fabbisogni e della domanda degli interventi socio-sanitari. La P.O. Accreditamento e integrazione socio sanitaria, assegnata il 25 maggio 2012, ha “ereditato ”le competenze dell’ex nucleo ispettivo che sta provando a collegare al nuovo assetto dei servizi: A) Recupero degli strumenti di controllo tradizionali sui servizi I servizi svolti attraverso gli strumenti convenzionali tradizionali prevedono, ai sensi della l.r. n.22 del 1986: 1. autorizzazione al funzionamento delle strutture residenziali e semiresidenziali previa istruttoria e/o esame degli allegati e la verifica strutturale; 2. verifica e controllo requisiti ed eventuale predisposizione ordinanze di sospensione o chiusura delle strutture; 3. predisposizione convenzioni, in questo ambito, particolare attenzione è stata data al controllo degli standard organizzativi (profili professionali, titoli di studi degli operatori, contratti di lavoro, oneri previdenziali e assistenziali) e agli standard strutturali relativi a ogni tipologia di organismo ricettiva di 14
Ca
ta
nia
tipo socio assistenziale, nonché’ l’adeguamento alle prescrizioni vigenti in materia edilizia urbanistica, di pubblica sicurezza, prevenzione incendi e sicurezza dei luoghi di lavoro. Frequenti sono stati i sopralluoghi, sia finalizzati alle verifiche sopra indicate, sia di taglio “sociale”, al fine di riscontrare la qualità delle prestazioni erogate agli utenti fragili, a causa dell’età della malattia . Tali attività sono state intensificate soprattutto nel caso di rinnovo di convenzioni. In adempimento al nuovo modulo convenzionale degli IEA, è stato elaborato un nuovo strumento di verifica documentale e strutturale di facile esame e di semplice compilazione è stato accluso a tutte le convenzioni come parte integrante della documentazione agli atti. 4. Infine, per quanto attiene alla tradizionale competenza della Direzione, concernente le farmacie (allocazione, trasferimenti, ristrutturazioni), è stato avviato un lavoro preliminare di studio e di aggiornamento dei dati, in relazione alla variazione numerica della popolazione catanese. L’ultima programmazione, infatti, risalente all’anno 2009, utilizzava i dati ISTAT dell’anno 2008. Inoltre, per una migliore pianificazione del servizio alla popolazione, si sta analizzando la proporzione tra numero di farmacie ed effettiva popolazione della zona di riferimento. La proporzione prevista dalla Legge 362 del ‘91 art.1 c. 2, risulta, infatti, essere rispettata solo complessivamente, ma non in relazione al singolo territorio, con una conseguente dotazione inadeguata delle zone periferiche. Pertanto si sta lavorando, sperimentalmente, ad una programmazione che tenga conto non solo della distribuzione globale ma anche di specifica suddivisione, coincidente con il territorio dei nuovi 5 centri territoriali. Tale lavoro sarà proposto, in sede di conferenza dei servizi che è prevista in tempi brevi. Attività AUTORIZZAZIONE ALBO COMUNALE CONVENZIONI - ACCREDITAMENTI
2010 Non riscontrabile
2011 30
2012 36
n.r
17
23
n.r
63
70
n.r
17
25
n.r
51
78
un e
di
VERIFICA REQUISITI ALBO REGIONALE E COMUNALE INTERVENTI VERIFICA STRUTTURE SU SEGNALAZIONE A.G SOPRALLUOGHI TECNICO SOCIALI
Co m
B) Sviluppo di strumenti per una gestione integrata dei servizi e del loro accreditamento In attesa del superamento delle condizioni che si sono frapposte alla operatività degli accordi stipulati con l’Asp sulla progettazione e l’implementazione integrata di servizi specifici, nonché sulle modalità di erogazione delle rispettive quote agli enti gestori, l’attività di dell’area è stata dedicata ad alcune questioni dove l’integrazione è risultata praticabile (cfr.: Protocollo d’intesa Asp – Comune di Catania per l’Affidamento Familiare – Direttiva Interassessoriale Enti Locali – Sanità n.1737 – 3899 del 20.11.2003, Protocollo n. 145, Ass. del 3.04.2012; Accordo di Programma Comune e Asp per la Progettazione e lo sviluppo su base metropolitana del sistema integrato di servizi sociosanitari, 16.12.2010; Protocollo operativo tra Comune e Asp per la Famiglia Multiproblematica Delib. n. 2150 del 28.62012; Protocollo operativo tra Comune di Catania, Ministero Giustizia e ASP per la sperimentazione dell’ accreditamento per i servizi da erogare tramite titoli sociali Provv. Dir. N.11/856 del 26.5.2011, Deter. Dirig. n. 11-1891 del 18.11.2011) In primo luogo iniziando una ricognizione delle attività che l’area programmazione, inclusiva dell’ufficio di Distretto, aveva in corso e che avrebbero potuto costituire opportunità e strumenti di integrazione dei servizi. Un veloce repertorio in questo senso è in via di elaborazione al fine di offrire alla prossima programmazione indicazioni operative per la condivisione dei sistemi e degli strumenti di accreditamento, controllo e comunicazione dei servizi. In secondo luogo è stata avviata adempiendo alle urgenze procedurali poste dalle diverse amministrazioni: 1) la procedura della SCIA (L. R. 5 aprile 2011 n.5 "Disposizioni per la trasparenza, la semplificazione, l'efficienza, l'informatizzazione della pubblica amministrazione e l'agevolazione delle iniziative economiche”). Sono state indette più Conferenze di servizi, tra Asp., Sportello Unico delle Imprese 15
Co m
un e
di
Ca
ta
nia
e le Direzioni del Comune interessate, per la rimodulazione della citata scheda per l’avvio delle attività delle strutture socio assistenziali. La modulistica è già operativa dal 1-10-2012. 2) In materia degli oneri derivati dal trasporto legato al trattamento sanitario obbligatorio sono stati presi numerosi contatti con l’ASP per un tavolo di lavoro che esaminasse e definisse le procedure. Sul processo di accreditamento, specificamente, ci si è dedicati all’apertura ed alla visibilità delle informazioni sulle strutture socio assistenziali da parte del cittadino, delle altre istituzioni, nonché dagli operatori dei diversi servizi comunali, in modo da rendere più facile il controllo sulla qualità dei servizi e la comunicazione. A tal fine, oltre a procedere ad una informatizzazione dei dati disponibili all’area, si è predisposto, a titolo sperimentale, un sito ”Accreditamento Catania”, con accessi protetti a più livelli, per la consultazione delle parti interessate. Sono inviate a tutte le strutture socio-assistenziali, le richieste di consenso all’inserimento dati, le carte dei servizi in PDF, ed è stata data loro la possibilità di trasmettere materiale fotografico. Il sito è già completo ed è in rete, ma sarà integralmente visibile entro il 15 dicembre 2012 dato che per l’inserimento di alcuni dati si attendono i citati consensi. Rispetto ai processi di accreditamento in corso di servizi nell’area Responsabilità familiare e Domicialiarità, (titoli sociali e progetto “Domicilio Protetto e Continuità di cure”) così come sulla redazione del Regolamento Unico dei servizi sociali si è partecipato, assumendosi l’onere di ricavare strumenti generali dai quali in modo da accompagnare il processo di ulteriore diffusione delle diverse modalità di integrazione tra pubblico e privato e tra servizi sociali e sanitari.
16
4) P.O. Sostegno alla domiciliarità - Partecipa e collabora ai lavori di programmazione delle attività e servizi diretti al sostegno alla domiciliarità e dei servizi amministrativi residenziali; Governa la gestione amministrativa-contabile dei procedimenti che rientrano nella competenza funzionale della P.O.; Governa la gestione e il monitoraggio del budget dei servizi di pertinenza; Collabora alla programmazione del welfare di comunità e alla governance del sistema d'integrazione con l'A.S.P.; Predispone e cura gli atti pertinenti al contenzioso.
2010
31
360
UTENTI 2011
RISORSE FINANZIARIE IMPIEGATE
2012
2010
2011
2012
4.133.601,79
4334393,07
3.112.215,00 (genn./ott.)
1.882.345,49
1.818.127,32
1.372.797,00 (genn./ott.)
ta
Co m
un e
MADONNA DI LOURDES,CASA VIVA,LA SACRA FAMIGLIA,MONS. VENTIMIGLIA,OASI S. BERNARDO,PADRE PIO,SACRO CUORE,VILLA CRISTINA,VILLA IMMACOLATA,VILLA REGINA,VILLA S. RICOVERI ANDREA,CENTRO ANZIANI IN NAZARETH,CROCE AL COMUNITA' VALLONE,ISTITUTO S. VENERA ALLOGGIO (ZAFFERANA),MONTEVERDI,PAR ADISO DEI NONNI,SAN E CASE PROTETTE DOMENICO,OASI CRISTO RE,VILLA FLAMINIA,VILLA HELVETIA,LUIGI STURZO,CASA SERENA,VILLA TERESA,S. LORENZO,S. MARIA DI GESU',SANTA VENERA (CT),VILLA ENEA,VILLA GLORIA,VILLA SOAVE,RES. PRIMAVERA,VILLA ROSA Alba, Ali Blu,Arcoiris, Casa Serena,CO.PRO.S., Il Melograno, RICOVERI Insieme A.D.,Insieme DISABILI IN Tripolitana,Istituto Santa COMUNITA Venera,Vivere insieme,La ALLOGGIO Speranza, Noema A,Noema E CASE S,Puebla, Hintegra,Delfino,Papa PROTETTE Giovanni P. II,Villa Madonna di Lourdes, Villa S.Antonio,Villa Serena La Speranza
N. STRUTT. CONVEN.
Ca
DENOMINAZIONE STRUTTURA
350
357
di
SERVIZIO
nia
Il volume di contenzioso sviluppatosi, la forte strutturazione regionale dei servizi e la complessità delle questioni connesse a servizi fortemente interrelati con l’Asp, hanno fatto in modo che il processo di riorganizzazione di quest’area dovesse procedere con particolare prudenza. La struttura di questi servizi è ancora largamente condizionata dai moduli convenzionali definiti dalla l.r.22/’86, ed è rimasta estranea alla programmazione introdotta dalla l.n.328. Il quadro dei servizi e degli impegni finanziari assunti sui servizi residenziali per anziani e disabili è riassunto nella tabella seguente:
21
96
93
93
Sulla fruizione dei servizi di riabilitazione i servizi a cui partecipa l’ente sono i seguenti: SERVIZIO
DENOMINAZIONE STRUTTURA
AFAE,AIAS,ANFFAS,CSR,I MPP GIOVANNI XXIII,LUCIA MANGANO, ENTI CENTRI RIABILITAT. ODA (CT),ODA (PEDARA), VILLA ANGELA, VILLA SANDRA
UTENTI
RISORSE FINANZIARIE IMPIEGATE
N. STRUTT. CONVEN.
2010
2011
2012
2010
2011
2012
10
353
323
350
998.678,64
964.162,43
740,000,00 (genn./ott.)
CONTR. TRASPORTO CENTRI RIABIL.
CONTRIBUTO ALLE FAMIGLIE DEI DISABILI
340
325
320
100.356,00
76.955,00
75.000,00
CONTR. TRASPORTO SCOLASTICO
CONTRIBUTO ALLE FAMIGLIE DEI DISABILI
292
287
280
89.415,00
68.463,00
68.000,00
17
Gli impegni per servizi domiciliari per disabili e anziani sono riassunti nella tabella successiva: DENOMINAZIONE STRUTTURA
N. STRUTT. CONVEN.
RISORSE FINANZIARIE IMPIEGATE
2011
2012
2010
2011
2012
430
495
450
91.561,50
94.579,00
95.000,00
19
498
450
16
100
nia
SOSTEGNO ECONOMICO CONTRIBUTO ALLE FAMIGLIE E DEI DISABILI ASSISTENZA ABITATIVA
1.852.541,01
1.749.120,47
1.345.536,75 (genn./ott.)
800.000,00
570.000,00 (genn./ott.)
Ca
354
100
100
780.000,00
di
un e
A.S.A.R.,ATI LA CITTA’ DEL SOLE-PREVENZIONE E SALUTE-NARCISO,DELFINO, ELISAL, FENICE, IDEE ASSISTENZA NUOVE, ISTITUTO S. VENERA, LE CENTO LUNE, DOMICILIAR LUIGI STURZO, MILLENNIUM, E ANZIANI MULTI SERVICE ‘90, NIKES, ADA - ADI O.D.A.OPERA DIOCESANA ASSISTENZA, PARADISO DEL BENESSERE, TEAM Ti educa a migliorare, So. Coop. Sociale, VIVERE INSIEME A.S.A.R., LA CITTA’ DEL SOLE, CASA SERENA, DELFINO, ELISAL, FENICE, ASSISTENZA IDEE NUOVE, ISTITUTO S. DOMICILIAR VENERA, LE CENTO LUNE, E HANDICAP LUIGI STURZO, MILLENNIUM, MULTI SERVICE ‘90, NIKES, - ADH O.D.A., PARADISO DEL BENESSERE, VIVERE INSIEME
UTENTI 2010
ta
SERVIZIO
Gli impegni per I centri diurni: SERVIZIO
MONS. VENTIMIGLIA VITA NUOVA VILLA VALERIA I FRATELLI (VILLA ANGELA)
Co m
CENTRI DIURNI ANZIANI
DENOMINAZIONE STRUTTURA
UTENTI
RISORSE FINANZIARIE IMPIEGATE
N. STRUTT. CONVEN.
2010
2011
2012
2010
2011
2012
4
510+20
510+ 40
510+ 60
1.160.000,00
1.160.000,00
1.005.060,80 (genn./ott.)
Il contributo per i trasporti per anziani e portatori di handicap SERVIZIO
DENOMINAZIONE STRUTTURA
N. STRUTT. CONVEN.
UTENTI
RISORSE FINANZIARIE IMPIEGATE
2010
2011
2012
2010
2011
2012
A.M.T.
TESSERE GRATUITE INVALIDI > 67 % INVALIDITA'
4840
3300
3440
2.480.260,00
1.917.008,00
1.850.000,00 (PREVISIONE)
A.M.T.
AMT TESSERE RIDOTTE O GRATUITE CATEGORIE PRIVILAGIATE
3700
3700
3600
1.300.000,00
1.116.895,15
1.200.000,00 (PREVISIONE)
A.M.T.
SERVIZIO TRASPORTO DISABILI POLLICNIO
60
55
50
1.160.000,00
1.185.343,46
1.104.032,19 (genn./nov.)
A.S.T.
SERVIZIO TRASPORTO EXTRAURBANO INVALIDI
510
530
547
Regione Siciliana
Regione Siciliana
Regione Siciliana
A.S.T.
SERVIZIO TRASPORTO EXTRAURBANO ANZIANI
350
347
350
Regione Siciliana
Regione Siciliana
Regione Siciliana
18
N. STRUTT. CONVEN.
2010
GESTIONE DIRIGENTI SCOL. (ANNO SCOL. 2010/2011) DAL 22/11/2010 AL 30/6/2011)
1
264+10
AT.I.-FENICE-DELFINO-PERLA (ANNO SCOL. 2011/2012) DAL 24/10/2011 AL 30/6/2012)
1
AT.I.-FENICE-DELFINO-PERLA (ANNO SCOL. 2012/2013) DAL 22/10/2012 AL 30/6/2013)
2011
RISORSE FINANZIARIE IMPIEGATE
2012
2010
Ca
ASSIST. IGIENICO PERSON. ALUNNI DISABILI
UTENTI
DENOMINAZIONE STRUTTURA
278+7
953.882,11
di
SERVIZIO
ta
nia
Nonostante i vincoli di cui si è detto si stanno progressivamente attivando modalità alternative e/o integrative volte ad offrire a parità di impegno finanziario una maggiore copertura del servizio, attraverso la previsione di moduli di intervento sagomati sulle specifiche esigenze dell’utente, gestiti attraverso i titoli sociali. Per l’assistenza domiciliare di anziani e di persone affette da handicap certificato si è sperimentata, attraverso un progetto INPS/INPDAP a ciò finalizzato e dotato di € 486.000 (PROGETTO INPDAP HOME CARE PREMIUM 2011), un accreditamento per questi servizi ed una gestione di titoli sociali che, generalizzata ai servizi comunali di ADA ed ADI è stata presentata alle centrali cooperative in data 28 novembre u.s.). Analogamente, dopo un incontro preliminare con tutti gli enti che si occupano del trasporto disabili si è presentata alle centrali cooperative una proposta di sostituzione del servizio Pollicino (in proroga dopo la trasformazione della AMT in spa) in un servizio fornito da enti accreditati attraverso moduli di prestazione predefiniti, personalizzabili e, nei limiti previsti dalla legge, integrabili con dall’eventuale contributo dell’utente. Particolarmente complessa è la riorganizzazione dell’assistenza igienico personale agli alunni disabili. La tabella seguente illustra le risorse impiegate e gli utenti destinatari.
1
281+24
2011
2012
1.023.142,75
1.100.000,00 (PREVISIONE) STIPULATI 6 PROTOCOLLI SCUOLE E 4 COMUNI LIMITROFI
Co m
un e
Dopo la sperimentazione per l'anno scolastico 2010/2011, finalizzata ad un coinvolgimento delle istituzioni scolastiche sul tema della autonomia personale degli alunni disabili, tale servizio per l'anno scolastico 2011/2012 è stato riaffidato mediante gara ad evidenza pubblica ed è stato erogato in favore di 285 alunni frequentanti la scuola materna, elementare e media inferiore (di cui 278 assistiti dall'A.T.I. e 7 tramite appositi protocolli d'intesa stipulati con il comune di Misterbianco e con una istituzione scolastica) proseguendo la procedura di effettivo monitoraggio iniziata con la sperimentazione precedente, con il coinvolgimento delle famiglie degli alunni disabili, dei dirigenti scolastici e degli operatori impiegati, le cui risultanze sono state esposte in rapporti dedicati. Per il corrente anno scolastico 2012/2013 il servizio è stato affidato mediante gara ad evidenza pubblica ed in atto fruiscono delle prestazioni 305 alunni (di cui 281 seguiti dall'A.T.I. e 24 tramite i protocolli d'intesa stipulati, in ossequio alle disposizioni di cui alla circolare n. 3 del 2005 dell'Assessorato Regionale agli Enti Locali, con N. 6 comuni limitrofi e N. 5 con istituzioni scolastiche). Per il prossimo anno scolastico si sta programmando per il servizio di assistenza per l'autonomia e la comunicazione in favore degli alunni diversamente abili, come previsto dall'art. 13 comma 3 della legge n. 104/92, una procedura volta ad includere il servizio di assistenza igienico personale in un percorso di autonomia nel quale l'ente locale è chiamato a garantire un accompagnamento e, nel quadro delle risorse finanziarie disponibili, un eventuale concorso.
19
5) PP.OO. Centri Territoriali - Partecipa alla programmazione e gestione del welfare di comunità; Atta tutte le azioni proprie del servizio sociale professionale; Previene i rischi di esclusione sociale per i soggetti più vulnerabili e promuove l'inclusione per tutti i cittadini e pari opportunità; Opera per la domiciliarità dei servizi, puntando alla loro realizzazione e ponendo al centro degli stessi la persona; Collabora con l'autorità giudiziaria per la tutela dei minori e dei soggetti vulnerabili; Promuove reti relazionali solidali; Elabora fasi di procedimenti amministrativi, finalizzati alla concessione di benefici e alla tutela della persona.
Co m
un e
di
Ca
ta
nia
Tutto il processo di riorganizzazione dei servizi e della organizzazione si traduce in una difficile, graduale e costante ridefinizione delle attività dei Centri Territoriali e delle PP.OO. dedicate alla progressiva specificazione territoriale dei diversi servizi, attività senza la quale non sarebbe possibile l’implementazione di politiche sociali programmate e sviluppate sul piano metropolitano nel quale l’ente locale gioca un ruolo specifico rispetto al carattere sussidiario del welfare di comunità. Sebbene il percorso sia stato avviato, non sono ancora state superate alcune criticità comuni a tutti i Centri Territoriali quali la carenza di personale sia tecnico che amministrativo, l’inadeguatezza delle risorse strumentali e la carenza di sedi strutturalmente adeguate e logisticamente allocate. Pur con tali limiti, ed in vista del miglior uso possibile dei servizi banditi dall’Ente a supporto della riorganizzazione, il miglioramento dei servizi alle famiglie è perseguito attraverso un incremento della rete sociale interistituzionale. L’ organizzazione avviata è indirizzata principalmente a : Semplificazione dei procedimenti Ottimizzazione delle risorse Più adeguati servizi alle famiglie Integrazione dell’intervento sociale attraverso il miglioramento della rete sociale interistituzionale. Maggiore collaborazione con l’A.G., A.S.P., Istituzioni Scolastiche, Istituti Educativi Assistenziali, Terzo Settore, Enti Religiosi e Volontariato Monitoraggio permanente e accompagnamento per tutti i Progetti Finanziati Monitoraggio e supervisione rispetto agli enti convenzionati con l’A.C. Elaborazione di Cartelle Sociali e Piani di Intervento Individualizzati Rimodulazione dei servizi con l’erogazione di titoli sociali finalizzati alla fornitura di prestazioni socio- assistenziali e socio-sanitarie a domanda individuale, erogabili tramite enti accreditati e inseriti nei Registri Comunali tenuti dalla Direzione Famiglia e Politiche Sociali. Con Provvedimento Dirigenziale n°11\742 del 16\05\2012 è stata effettuata la ridefinizione e ridenominazione dei CC.TT. secondo la nuova macrostruttura riducendo i Centri Territoriali da dieci a cinque. Il Provvedimento Dirigenziale 11\792 del 21\05\2012 ha determinato l’ individuazione e il conferimento delle Posizioni Organizzative. Il Centro Territoriale, è porta di accesso al sistema integrato d’interventi e servizi di prevenzione, valutazione dei bisogni, elaborazione dei progetti d’assistenza individualizzati, attuazione e valutazione degli stessi. I Centri Territoriali effettuano la presa in carico dell’utenza che costituisce l’atto formale, amministrativo e professionale, che legittima l’avvio del processo di aiuto. I servizi e gli interventi effettuati dei CC.TT. sono corrispondenti alle Aree della Direzione definite dalla riorganizzazione e tutta la casistica (nuclei familiari/utenti) che risulta nelle banche dati delle PP.OO. della Direzione sono sostanzialmente in carico ai cinque Centri Territoriali ed alla responsabilità delle loro PP.OO.. Il Centro Territoriale sotto la responsabilità della P.O.: garantisce a tutti i cittadini il processo di aiuto sociale e l’accesso alle prestazioni. attua interventi in favore di singoli e famiglie, volti a prevenire e ridurre le condizioni di disagio personale e di comunità e migliorare la qualità della vita opera per la domiciliarità dei servizi, puntando alla loro realizzazione, ponendo al centro degli stessi la persona. partecipa alla programmazione e gestione del Welfare di Comunità contribuisce alla definizione degli obiettivi della Direzione per assicurare Servizi Essenziali attua interventi di prevenzione dell’esclusione sociale per i soggetti più vulnerabili e promuove l’inclusione sociale di tutti i cittadini e pari opportunità collabora con l’autorità giudiziaria per la tutela dei minori e dei soggetti 20
TOTALI II^ e III^ Trim. 18553 2374 8580 1248
ta
Tipologia Flusso d'utenza Visite Domiciliari N° Istanze Espletate N° Minori sottoposti all'Autorità Giudiziaria
nia
promuove reti relazionali solidali elabora fasi di procedimenti amministrativi, finalizzati alla concessione di benefici e alla tutela della persona implementa attraverso il Segretariato Sociale l’accesso all’informazione per la diffusione delle informazioni sui servizi offerti dalla A.C. e la loro disponibilità presso le Municipalità. Implementa i processi di monitoraggio e valutazione della qualità dei servizi prestati al fine di un miglioramenti e/o di una eventuale rimodulazione degli stessi. Il carico di lavoro è sommariamente espresso dai Report del controllo di gestione di cui qui si riportano le cifre complessive del secondo e terzo trimestre di quest’anno.
Co m
un e
di
Ca
I CC.TT. sono stati impegnati nella riorganizzazione, assestamento e collocazione dei CC.TT, ma soprattutto in una impegnativa programmazione con la Direzione e le altre PPOO, mediante la quale si spera di riuscire ad ottimizzare la distribuzione delle risorse rispetto al carico di lavoro descritto. Significativa è in questo senso l'attività di servizi innovativi gestiti con l'assegnazione di titoli sociali, per “l’educativa domiciliare”, “l’accompagnamento civile e penale” e “servizio socio educativo ed aggregativo” che hanno caratterizzato fortemente l’attività lavorativa del Servizio Sociale territoriale, accomunandoci con la Direzione per i contenuti dei servizi, i loro costi, i loro effetti sulle famiglie, ripensando ai cambiamenti organizzativi per gestire l'aumento delle richieste di aiuto delle fasce di popolazione in difficoltà in concomitanza alla drastica riduzione delle risorse finanziare disponibili. Sono, infatti, aumentate in questi mesi le prestazioni a risposta del disagio dell’utenza, rimanendo inalterata o più contenuta la spesa complessiva attraverso l’erogazione dei titoli sociali. Sono cambiate le consuete procedure di lavoro, i tempi per l’erogazione del servizio ed è stata più duttile la modalità di monitoraggio per l’erogazione del Titolo Sociale, attraverso la supervisione dell’Università di Catania. E’ cambiata inoltre l’interazione con gli Enti accreditati e con gli stessi utenti che hanno iniziato a comprendere il significato dell’immediatezza del servizio reso attraverso il titolo sociale, al punto tale che si sta pensando di estendere i titoli sociali ad altri servizi alla persona. E’ in corso l’implementazione delle schede PAI, che richiedono modalità operative più articolate rispetto alla prassi quotidiana di lavoro. Lo strumento comune utilizzato per tutti i servizi dalle PPOO territoriali è divenuto, infatti, il Piano d'Assistenza Individualizzato, raccogliendo in modo sistematico i dati dei nuclei e nel contempo categorizzando i bisogni e rendendo rendicontabile ed esponibile il lavoro svolto. L’adozione di questo strumento sta rendendo urgente la riunificazione delle diverse modulistiche adottate nei vari servizi, poiché oltre a quello a sostegno dei servizi gestiti mediante titoli sociali va registrato il ricorso al PAI anche nei seguenti servizi: Tipo di servizio richiesto Accoglienza Istituti educativo assistenziali IEA Assistenza domiciliare handicap A.D.A. Progetti individualizzati adulti art.14, l.328 Accoglienza Centro diurno per Minori L.n.328
N. utenti 1200 31 111 28 55
Questa è una delle ragioni per le quali l’approvazione del Regolamento Unico permetterà di uscire dalla frammentarietà degli interventi, orientando un metodo unitario di programmazione, ottimizzazione delle risorse, interventi mirati e riduzione dei tempi d'attesa. Ciò avvierà la fase conclusiva della 21
nia
trasformazione della organizzazione della Direzione, delle aree e delle funzioni delle diverse PPOO, permettendo un coerente piano degli obiettivi. Attualmente si sono attivati i seguenti interventi: A) Social Housing - Attivazione Mediazione Abitativa, in questa prima fase si sono attivati i seguenti adempimenti: 1) predisposizione di un DATA BASE di riferimento, 2) informazione capillare su tutto il territorio comunale attraverso il coinvolgimento di associazioni, enti ecclesiastici e \ o morali allo scopo di favorire e sostenere l’accesso al mercato abitativo per le famiglie disagiate che hanno difficoltà nel trovare un alloggio. A tal fine sono stati invitati tutti gli Enti, privati e pubblici, presenti nelle Municipalità, a contattare i Centri Territoriali per renderli partecipi sulle iniziative dell’Amministrazione Comunale e programmare specifici incontri in materia.
Co m
un e
di
Ca
ta
B) Accorpamento e unificazione degli ex Centri Territoriali - Riorganizzazione del personale dei Centri Territoriali, il percorso avviato sta seguendo i seguenti interventi: C.T.1: è stato individuato l’ex cinema Midulla come sede unica del C.T. C.T.2: accorpamento nei locali di Via Messina 304 da giugno c.a. e sotto fratto esecutivo dal 31\10 c.a. con proroga fino al 31\12 c.a. C.T.3: individuazione dei locali della scuola Monterosso come sede unica dei tre ex C.T. 4,5 e 6. C.T.4: sono stati individuati e assegnati i locali per l’accorpamento dei due ex CC.TT. 7 e 8 nel territorio della VII Municipalità “Monte Po”. C.T.5: accorpamento dei due ex CC.TT. 9 e 10 presso i locali della IX^ Municipalità in attesa della consegna di Villa Nitta sede assegnata al C.T.5. Tutto il personale presente nei Centri Territoriali ha effettuato la suddivisione e la catalogazione di tutte le documentazioni, al fine del trasferimento degli stessi presso il polo archivistico di Via San Giuseppe La Rena Sono state unificate le intestazioni cartacee della P.O., nonché lo schedario cartaceo, il database informatico per il carico di lavoro ed il nuovo archivio per i fascicoli di famiglia, ripartendo con un loro nuovo posizionamento.
22
6) PP.OO. Programmazione - Programma: interventi, secondo le linee dei Piani Nazionali e Regionali e Regionali, nell'ambito della Legge naz.le 328/00; Monitoraggio controllo, valutazione dei servizi erogati; Attività amministrativa di supporto al Comitato dei Sindaci ed al Gruppo Piano del Distretto Socio Sanitario; Informatizzazione delle procedure e gestione dei database per il lavoro di programmazione e progettazione in raccordo con le altre Direzioni dell'A.C. ed Istituzioni nazionali e regionali.
Co m
un e
di
Ca
ta
nia
Con la riorganizzazione quest’area di servizi è chiamata a compiti del tutto nuovi. Ha la funzione di elaborare la programmazione necessaria ad assicurare lo sviluppo delle politiche metropolitane del welfare. Prende quindi in eredità ciò che resta dell’ufficio di Distretto voluto dalla quasi del tutto de-finanziata l.n.328 e lo inscrive nell’ambito di funzioni che dovranno svolgersi con sistemi di finanziamento che incrociano in modo controllato e flessibile fondi comunitari, nazionali e locali non più soltanto intestati alle diverse amministrazioni, necessariamente sempre più integrate intorno alle funzioni sanitarie e previdenziali, ma anche di origine privata o al privato attribuiti. La programmazione è dunque chiamata a predisporre tutti gli strumenti per governare il diverso rapporto pubblico-privato che la configurazione europea del welfare metropolitano attribuisce alle città. Per queste ragioni lo sviluppo delle attività di programmazione, progettazione, monitoraggio e valutazione, la predisposizione di tutti gli strumenti conoscitivi e tecnici finalizzati queste attività, la cura delle relazioni interistituzionali necessarie a sostenere il ruolo dell’ente nel welfare locale, implicano il progressivo superamento dell’impianto che la funzione di programmazione aveva assunto con il c.d. ufficio di Distretto. Progressivamente, infatti, dovrà essere abbandonato il ruolo gestionale della programmazione realizzata, che dovrà essere affidata, una volta predisposte e trasmesse le schede tecniche per i bandi o gli avvisi, alle diverse aree di servizi in precedenza coinvolte nella loro progettazione. La minimizzazione del ruolo meramente gestionale dell’area, oltre al sistematico reperimento delle opportunità progettuali e programmatiche sui diversi livelli di governo, sarà poi un requisito necessario ad assumere la regia della corretta implementazione dei servizi recentemente banditi a supporto della riorganizzazione della attività della Direzione e dei Centri territoriali e dei servizi ai cittadini. Ciascuno dei progetti banditi infatti è finalizzato alla comporre un quadro di strumenti gestionali e programmatori in grado di assicurare politiche e servizi sociali metropolitani integrati con il resto delle politiche dell’ente e sintonizzati con il ruolo europeo delle città. Il mantenimento di questo ruolo, per ciascuno dei progetti finanziati, è adesso condizione sia nella strutturazione definitiva della riorganizzazione attuata, sia della definizione del nuovo ruolo dell’area programmazione, sia infine, della tutela dal rischio di dispersione delle risorse investite e della loro cattura in logiche di adempimento contrattuale che sfuggano al disegno complessivo al quale sono finalizzati gli interventi. Specificamene, Città policentrica è infatti un intervento volto a potenziare ed "attrezzare" gli uffici attraverso una radicale ridefinizione e smaterializzazione delle procedure dei servizi che richiede una reingegnerizzazione dei processi lavorativi, della cartella sociale, delle modalità di erogazione e controllo dei servizi alle persone. L’intervento punta a far superare al settore dei servizi sociali una pratica di lavoro largamente trainata dalla domanda e dalla sua emergenza, la dicotomia centro-periferia, le problematiche di accessibilità alle informazioni, di parziale conoscenza delle risorse territoriali, dei servizi e delle prestazioni da parte degli addetti e di conseguenza, anche da parte dei cittadini più fragili. La reingnerizzazione delle pratiche è centrata sul progetto Servizi Sociali on line, volto alla creazione di una “cartella sociale” familiare che, per ciascun utente, costituisce lo snodo informativo sia di tutti i servizi di cui è destinatario, sia dello sviluppo degli interventi. La creazione del data base conseguente costituisce il passaggio imprescindibile di qualsiasi programmazione e lo strumento per rendere più semplice lo svolgimento di alcune fasi cruciali del lavoro svolto dai servizi sociali: dalla presa in carico, fino alla gestione dell’intero processo dal primo contatto, alla valutazione del caso, alla predisposizione del PAI, al monitoraggio del caso, alla costruzione di report e statistiche strutturate in base alle tipologie di utenza o sulla base di singole problematiche. In coerenza con l’impianto perseguito, il progetto Assegni di maternità e nucleo familiare on line è poi dedicato alla gestione amministrativa e professionale dei benefici economici per le famiglie come gli assegni di maternità ed altre analoghe provvidenze regionali e nazionali, in modo da farle confluire negli unitari progetti di inclusione ed autonomia sviluppati attraverso i PAI. Il progetto è diretto a produrre un prototipo di procedura che ingegnerizzi la gestione degli assegni di maternità ex legge 448/97, che renda 23
un e
di
Ca
ta
nia
visibile se la stessa famiglia sia contestualmente beneficiaria del “bonus nuovi nati” ex l.r. n.10/2003, o altri benefici, e che tale trattamento sia registrato nella cartella sociale. Tale sistema previene la possibilità di duplicazione e sovrapposizione di benefici alla stessa persona, ove ciò non sia ammesso, e permette di strutturare più adeguatamente il PAI. Lo scopo del progetto è sviluppare un prototipo generalizzabile ad altre tipologie di sussidi e bonus che hanno simili modalità di richiesta/concessione, collegandola al data base delle cartelle sociali, e al DB dei PAI, rispettivamente realizzati con i precedenti i progetti. Tutti i progetti descritti hanno lo scopo di attrezzare la Direzione per l’integrazione delle basi di dati tra le diverse amministrazioni pubbliche che si sta realizzando a ritmo esponenziale. Ma soprattutto hanno l’obiettivo di finalizzare tale integrazione al miglioramento degli specifici servizi offerti, della loro programmazione e del controllo dei loro esiti. Particolare rilevanza è stata attribuita, in questo senso, all’integrazione dei servizi e delle informazioni che riguardano le politiche scolastiche ed il loro rapporto con i fenomeni di evasione e dispersione scolastica. Il progetto Scuola on line è così inteso a raccordare la pluralità dei soggetti che fanno parte del sistema scolastico cittadino: Amministrazione Comunale, scuole statali, scuole paritarie e scuole private (a partire dagli asili nido), USP, famiglie, altri enti pubblici, etc., introducendo strumenti semplificati tra scuola e famiglia, automatizzando i percorsi per l’erogazione di servizi utili quali le iscrizioni e i buoni libro, nonché, delle funzionalità volte a consentire il monitoraggio della popolazione scolastica e quindi la prevenzione e il contrasto della dispersione scolastica. Infine, un altro aspetto caratterizza i problemi su cui vertono le politiche sociali catanesi. Esso riguarda la necessità di riequilibrare l’attenzione alla realtà di Librino ed al modo in cui nel tempo si sono strutturati servizi in questa area della città. A tal fine è apparso strategico, insieme alla ricollocazione del Centro Territoriale ed alla sua ri-funzionalizzazione, dedicare uno specifico progetto dedicato all’infanzia ed alla adolescenza del territorio (ricordando che il 75% delle nuove nascite e dei matrimoni catanesi si registra in quest’area), chiamando le attive reti presenti sul territorio a rendersi responsabili nei confronti del riuso di una delle strutture simbolo delle passate politiche sociali, ossia Villa Fazio. A questo scopo si è elaborato il progetto Polo educativo con la creazione di un luogo di socializzazione e incontro per ragazzi e famiglie del quartiere. Insieme ad un intervento di manutenzione straordinaria della Villa, che sarà attrezzata per farne un centro polivalente di servizi per l’inclusione di minori e per attività socio-educative, sportive e di socializzazione, il progetto sostiene un’attività di animazione territoriale, di potenziamento della welfare community, mediante l’implementazione di servizi di prossimità, per l’inclusione ed il sostegno delle relazioni familiari, per la tutela di minori, puntando alla sinergia tra i diversi attori locali al fine di sviluppare servizi di prossimità, la possibilità che alcuni spazi possano essere autogestiti dal volontariato e dalle famiglie, anche per conferire ai servizi maggiore carattere di flessibilità, sostenibilità e sussidiarietà.
Co m
Appare dunque evidente dal quadro delineato, il marcato ri-orientamento dell’area rispetto alle routinarie attività del Distretto. Salvaguardando i rapporti con gli altri Comuni, il Distretto è chiamato a ricollocarsi nei confronti dell’ASP, del terzo settore e di tutti gli attori coinvolti nell’ormai scaduto Gruppo Piano e, garantendo la predisposizione delle schede tecniche per i bandi, per le pochissime azioni ormai non in fase di attuazione o di stipula di contratto, l’area va evidentemente verso il trasferimento di ogni compito gestionale alle aree di pertinenza dei servizi banditi e avviati con le diverse azioni. E’ dunque impegnata a garantirsi soltanto la possibilità di rendicontare all’autorità regionale lo stato di attuazione del piano e di quanto realizzato. Pertanto le tabelle seguenti prospettano lo stato della programmazione al fine di giungere al più presto ad una razionale redistribuzione delle responsabilità gestionali tra le diverse aree e le diverse PP.OO.
24
DISTRETTO SOCIOSANITARIO 16 PIANO DI RIALLINEAMENTO AL 31/12/2009 Titolo PROGETTO
N. N. IMPORTO a Base Utenti Oper DURATA d'Asta at.
DATA AVVIO
DATA CHIUSURA
226.101,83
6 mesi
19/07/2009
concluso 19/01/2010
Ass. Dom. Anziani Integrata
115.623,47
4 mesi
14/07/2009
concluso 31/12/2009
Ass. Dom. Disabili gravi Misterbianco Ambito A
342.247,29
22 mesi
01/03/2008
concluso 31/12/2009
Centro Diurno Anziani Motta S. Anastasia
8.873,59
3 mesi
31/01/2011
Ass. Dom. Disabili gravi Misterbianco Ambito B
342.247,29
16 mesi
09/05/2012
20
240.043,00
70 420
99.723,30
155.099,74
Co m
102.288,00
ta
07/08/2012
60
8
66
9
60
7
Soc. Coop. COSER
attivo
A.T.I. Coop. Soc. L. Sturzo - CittĂ del Sole Soc. Coop. Soc., Fenice Soc. Coop. Soc.
da bandire
24 mesi
26/04/2012
attivo
ATI Elios /Perla del Mediterraneo
18 mesi
01/02/2012
attivo
ATI Fenice/L.Sturzo
prossimo avvio
Soc. Coop, Soc. Genesi
13
227.159,86
attivo
7 mesi
12 mesi
in attesa di stipula contratto
6 mesi
11/07/2009
un e
204.271,96
Centro aggregazione minori Misterbianco
6
204.037,09
Centro Distrettuale Diurno Minori
Accomp. socio Educativo per minori Misterbianco
18 mesi
135.882,80
8.572,00
Ludoteca Misterbianco
6
151.778,47
Telesoccorso e Teleassistenza
Centro Diurno Minori
10
concluso 30/04/2011
Ca
Centro Diurno Anziani Catania Progetti Individuali per disabili con grave patologie Ass. Domiciliare Anziani Motta S. Anastasia
15
di
Ass. Dom. Disabili gravi Motta S. Anastasia
16
A.T.I. MULTISERVICE 90 V.le V.Veneto 160 Catania A.T.I. Fenice Via Fimia 42 Catania A.T.I. Coop. Soc. L. Sturzo - V.le V.Veneto 161 Catania A.T.I. Fenic e So. Coop.Soc. Coop. Soc. L.Sturzo
nia
Ass. Domiciliare Anziani
ENTE/I AGGIUDICATARIO/I
concluso 12/01/2010 concluso 31/12/2009
A.T.I. SOL.CO
6 mesi
01/07/2009
Casa Madre Morano
16 mesi
11/06/2011
concluso
Spazio Bambini Soc. Coop. Sociale
24 mesi
13/02/2012
attivo
Marianella Garsia Soc. Coop. Soc.
16 mesi
13/04/2012
attivo
ATI Marianella Garcia / Spazio Bambini
11/10/2012
prossimo avvio
SOL.CO
concluso
in house
Pronto Intervento Sociale Inserimento socio lav.
358.176,00
12 mesi
Affidamento Familiare
779.182,80
24 mesi
Centro Pronto Intervento Handicap Fisico
66.000,00
12 mesi
riprogrammare come da decisione Comitato dei Sindaci
Interventi a favore dei minori Motta S. Anastasia
129.049,44
12 mesi
riprogrammare come da decisione Comitato dei Sindaci
Baby Parking Misterbianco
67.623,76
16 mesi
riprogrammare come da decisione Comitato dei Sindaci
Focal Point Distretto
7.210,50
12 mesi
riprogrammare come da decisione Comitato dei Sindaci
Totale risorse da riprogrammare 270.827,22
Totale piano riallineamento 3.971.192,19
25
Agg.Prov. 12
36 mesi
L'azione prevede accoglienza temporanea dei nuclei famigliari destinatari in unità abitative di 2/3 vani in base al n. dei componenti. I destinatari dell'intervento sono coloro che privi di alloggio, si trovano in particolari situazioni di emarginazione sociale che necessitano di un accompagnamento e azioni di guida verso una autonomia di gestione .
48
gara celebrata il 26/01/2012 - Deserta
Pubblicato Avviso Pubblico x gestione House non ha avuto risposta
36 mesi
L'azione prevede un sostegno economico ad integrazione del canone abitativo (per un periodo di mesi 12 di € 200,00 integrati da € 50,00 provenienti da fondi com.li )a favore di 50 nuclei familiari indigenti residenti nel comune di CT, al fine di consentire loro una soluzione dignitosa alle problematiche abitative.
150
Avviato nel mese di luglio 2011
Gestione House
36 mesi
è volta a soddisfare l'esigenza di provvedere alla somministrazione dei pasti in favore di n.100/120 soggetti indigenti, a rischio di marginalità sociale.
120
Aggiudicata 25-9-12 di prossimo avvio
Soc. Ambiente e Benessere
50
Avviato a dicembre 2012
Elios AFFIDATO Sotto Riserva di LEGGE
12
Bando di gara in fase di pubblicazione
50
AVVIATO 27/02/2012
€ 486.720,00 Inclusione Buono Casa Sociale
€ 360.000,00
Inclusione C'è sempre un Tetto Sociale
€ 442.275,00
Gruppi appartamento per
Inclusione persone con disagio psichico Sociale e mentale - Catania e
Misterbianco
€ 465.075,00
Inclusione Centro Ricreativo per Sociale Anziani - Motta S. A. Inclusione La salute parla straniero Sociale
m
€ 48.948,00
Il servizio di accoglienza notturna temporanea è destinato a n.50 soggetti che vivono in situazione di estrema povertà e grave difficoltà di gestione della propria 36 mesi condizione di vita. L'intervento garantisce una accoglienza temporanea e non rinnovabile Il servizio è rivolto a soggetti disabili,con disagio psichico e mentale, selezionati e monitorati dal DSM dell'ASP, in raccordo con il servizio sociale professionale 36 mesi pertinente, con un livello di autonomia tale da poter evitare l'istituzionalizzazione. L'intervento si configura anche attraverso attività a valenza psico-educazionale e di auto-aiuto. Il servizio, realizzato presso una struttura comunale, prevede attività di tipo 36 MESI ricreativo e laboratoriale per contrastare l'emarginazione e la solitudine degli anziani. L'azione è tesa ad implementare l'attività svolta dal servizio di protezione per i richiedenti asilo e i rifugiati presso le quali sono ospiti donne soli o con minori, con 36 mesi vissuti di grande sofferenza, e l'attività dell'USE ufficio educazione alla salute che attraverso la propria esperienza cerca di tutelare ed offrire sostegno ad una fascia particolarmente fragile quale quella degli immigrati
e
€ 545.865,00
un
Inclusione Mensa Sociale Sociale
Co
€ 22.984,00
Sub TOTALE Risorse del PdZ destinate a Inclusione Sociale
GESTORE
180
€ 775.590,00
Inclusione Emergenza abitativa Sociale
DATA DI AVVIO
36 mesi
Ca ta
lavoro
N. UTENTI
L'azione intende attivare un percorso individuale di recupero finalizzato all'autonomia personale, alla valorizzazione delle capacità e risorse individuali e all'acquisizione di competenze lavorative mediante Tirocin Formativi finalizzati all'inserimento e/o al reinserimento lavorativo dei beneficiari
Pronto intervento Sociale-
Inclusione Percorsi di orientamentoal Sociale
CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
DURATA
di
IMPORTI A B. d' A.
AZIONE
Ambito
n ia
DISTRETTO SOCIOSANITARIO 16 PIANO DI ZONA 2010-2012
40
13-9-
ATI - Il Nodo-Prospettiva
aggiudicato Coop. Soc. CO.SER
House / ASP
€ 3.147.457,00
26
Domiciliar. Residenzialità
Assistenza Domiciliare Anziani Assistenza Domiciliare a disabili
€ 1.733.661,00 Piani personalizzati a sostegno delle persone con Domiciliar. Residenzialità handicap graveCatania e Misterbianco € 1.159.393,00 Assistenza Domiciliar. Domiciliare Residenzialità Integrata
€ 960.078,00
Domiciliar. Residenzialità
Casa Famiglia per Disabili " Dopo di Noi"
DATA DI AVVIO
GESTORE
36 mesi
Il progetto è stato rimodulato dal Gruppo Piano del DSS 16 per sostenere le relazioni familiari dell'anziano ultrasessantacinquenne in condizione di fragilità residente nel comune di Catania
270
di prossimo avvio
gestione in House
Il servizio è rivolto ad anziani che versano in condizioni di limitata autonomia e con una 36 MESI carenza e/o assenza di rete familiare e che necessitano di un sostegno a carattere organizzativo nella gestione della vita quotidiana.
180
21/09/2012
I destinatari del servizio sono soggetti riconosciuti in situazione di handicap ai sensi della L.104/92 art. 3 -comma3, con priorità per quelli che vivono da soli e con carenti vincoli 36 MESI familiari, per garantire la permanenza al domicilio sostenendone l’autonomia e limitando il ricorso ad interventi residenziali.
46
11/06/2012
34
procedura di gara in corso
100
Prossimo avvio in attesa di definizione procedure con l'ASP
il servizio è rivolto a soggetti affetti da Alzheimer e demenza senile, che presentono sintomi tipici della fase intermedia della malattia, si pone come obiettivo di promuovere una rete di assistenza e di sostegno sia alla famiglia sia al malato, migliorandione le condizioni e la qualità della vita.
10
Procedura di gara ferma si attende parere Avvocatura
Il servizio è rivolto a 8 soggetti disabili, possibilmente omogenei per classe di età e problematiche, per i quali è possibile avviare percorsi di autonomia, quando la famiglia non sarà più in grado di farsene carico. L'azione prevede un percorso finalizzato alla autonomia , per un periodo non superiore ai due anni, secondo le valutazioni dell'U.V.M., ipotizzando un successivo inserimento presso gruppi appartamento
8
Bando di gara in fase di pubblicazione
36 mesi
Il servizio è rivolto a persone che necessitano di supporto prevalentemente di natura sanitaria il cui piano personalizzato, elaborato dai Servizi Sanitari e dall'Ente Locale, 36 MESI permetta agli stessi di rimanere nel proprio contesto abitativo. Le prestazioni a carattere socio-assistenziale prevedono interventi di natura medica, infermieristica, riabilitativa e sociale.
36 mesi
€ 448.182,00
36 mesi
€ 524.772,00
Co
Sub TOTALE Risorse del PdZ destinate a Domiciliarità/Residenzialità
Sono destinatari dell'azione le persone in situazione di handicap grave, che appartengono a famiglie multiproblematiche per presenza di altri familiari disabili,assenza di valide figure di riferimento. Sono previsti interventi di assistenza domiciliare ed extra domiciliare da effettuarsi presso i locali o servizi messi a disposizione dalle Amministrazioni Comunali
m
Centro Sollievo per soggetti affetti da Domiciliar. Residenzialità Alzheimer e demenza senile
N. UTENTI
€ 561.528,00
€ 1.442.296,00 Domiciliar. Residenzialità
CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Ca ta
Sosteniamo chi sostiene -Voucher di conciliazione per servizi domiciliari
DURATA
di
Domiciliar. Residenzialità
IMPORTI A B. d' A.
e
AZIONE
un
Ambito
n ia
DISTRETTO SOCIOSANITARIO 16 PIANO DI ZONA 2010-2012
aggiudicato Soc. Coop. Soc. Genesi
aggiudicato Consorz. Elios
ATI Le Cento Lune / Nikes
€ 5.869.832,00
27
AZIONE
Sostegno Responsab. Famigliari
La casa della Famiglia
Sostegno Responsabil. Famigliari
La casa dell'Accoglienza
Sostegno Responsab. Famigliari
Centro Diurno per minori Catania
IMPORTI A
B. d' A.
DURATA
CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
N. UTENTI
DATA DI AVVIO
37 mesi
Si pone come obiettivo prioritario il riconoscimento della famiglia come risorsa, posta al centro di una politica di servizi riguardanti tutti gli ambiti sociali.L'azione pone al centro la famiglia attivando le agenzie di pertinenzaper la valorizzazione del ruolo che riveste.l'intervendo attivandosi informa sperimentale dovrà rappresentare un luogo di riferimento dove la famiglia diventa protagonista attiva di un processo e non solo destinataria d'interventi.
nuclei residenti nel comune di CT
In carico all'Ufficio programm. X definire gestione House/Esterna
36 mesi
Si configura come luogo di pronto intervento rivolto a donne con figli minori di età le quali vivono situazioni di particolare disagio sociale.
Procedura di gara in corso
36 MESI
Il servizio è rivolto a minori di età compresa fra 6 e 14 anni per offrire interventi educativi individualizzati, di contenimento e di sostegno nella vita quotidiana per un’adeguata socializzazione. Per raggiungere gli obiettivi educativi/pedagogici, sociali e relazionali il progetto prevede la realizzazione di attività laboratoriali, differenziate per fasce d’età.
70
36 MESI
il servizio prevede la presenza di educatori nelle strutture scolastiche, presso la famiglia e presso le strutture socio-educative e sportive presenti nel territorio per la definizione di progetti educativi personalizzati e flessibili
66
Marianella Garcia avviato il 27/12/20011 Soc. Coop. Sociale Soc. Coop. avviato il 13/02/2012 Soc. M. Garcia
Il progetto intende sostenere le attività di due centri di aggregazione ,è un servizio aperto allacomunità di Misterbianco con funzione di accoglienza e supporto alla famiglia,si propone come luogo di prevenzione primaria.
60
procedura di gara in corso
N. UTENTI
DATA DI AVVIO
GESTORE
non definito
di prossimo avvio
House / ASP
€ 533.150,00 € 690.217,00
€ 420.788,00 Servizio di Accompagnamento Socio Educativo per minori
Sostegno Responsab. Famigliari
Centri di aggregazione per minori a Misterbianco
36 mesi
€ 275.474,00
Sub Totale risorse del PdZ destinate al Sostegno delle responsabilità familiari
GESTORE
IMPORTI A B. d' A.
AZIONE
e
€ 2.315.029,00 DURATA
CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
un
Ambito
€ 395.400,00
di
Sostegno Responsab. Famigliari
Ca ta
Ambito
n ia
DISTRETTO SOCIOSANITARIO 16 PIANO DI ZONA 2010-2012
Azione di sistema
Cibo e salute
Azione di sistema
Azione di sistema
Azione di sistema
Sportello Unico per l'integrazione Socio sanitaria
36 mesi
€ 32.020,00
m
€ 213.761,00
non definito
36 mesi
35 mesi
€ 91.727,00
Co
Sub totale: Risorse del PdZ destinate ad Azioni di sistema
L'azione vuole promuovere stili di vita positivi atti a contrastare comportamenti alimentari non corretti, attraverso un percorso educativo e didattico che educa ai principi della sana alimentazione
Attraverso lo sportello si intende garantire alla cittadinanza del Distretto una corretta informazione sulle risorse esistenti sui servizi offerti, contestualmente, si vuuole costruire una porta unica di accesso come sistema integrato di analisi e valutazione della domanda sociosanitaria.
Residenti del Distretto
In house
di prossimo avvio
House / ASP
€ 337.508,00
TOTALE PdZ
€ 11.669.826,00
N. Utenti/famiglie 1494 28
n ia
DISTRIBUZIONE RISORSE (€) PER AREE DI INTERVENTI
Piano di Zona 2010/12
2.315.029,00
21%
Azione di sistema
37.508,00
4%
Domiciliar. Residenzialità
5.869.832,00
50%
Inclusione Sociale
3.147.457,00
25%
Sussidio economico per soggetti affetti da SLA
Progetti pilota per il contrasto e la prevenzione della violenza di genere
952.137,55
87.809,98
62.400,00
250.000,00
PO-FESR 2007-2013 asse VI
3.045.350,00
42.684,80
di
Sostegno Responsab. Famigliari
Progetti finalizzati per disabili gravi
Ca ta
Premialita' 1^ Buono Socio annualita' pdz Sanitario Contrasto delle Anno 2011 emergenze gravi
e
Stato delle procedure e delle azioni per ambito Domiciliarità /Residenzialità
3 2
2 2
2 1
4
un
Inclusione Sociale
Attivo
m
Aggiud./di prossimo avvio Proced. di affidam./gara in corso Gara andata Deserta Serv.concluso
Az. di Sist.
Sostegno Respons. Fam.
Totale
1 1
2 1
8 5
% 34,78 21,74
1
2
9 1 23
39,13 4,35 100
Co
Su 23 azioni 8 prevedono una gestione in house; delle 8 azioni in house 2 sono attive per le restanti 6 si stanno definendo le procedure di gestione.
29
5) P.O. Servizi Generali. Personale - Protocollo- Gestione economica - Controllo di gestioneEconomato -Attività amministrativo-contabile della Direzione; Corrispondenza interna ed esterna;
nia
Ordini di servizi interni- gestione atti amministrativi; T.S.O.(trattamenti sanitari obbligatori); Gestione presenze personale; Provvedimenti disciplinari; Infortuni; Gestione e coordinamento del protocollo e archivio; Adempie agli atti per la predisposizione del bilancio di previsione annuale e pluriennale, all'accertamento annuale dei residui attivi e passivi e dei debiti fuori bilancio, al rilevamento della spesa sociale del Comune per il M.E.F.; Redige i report e supporta il Direttore nel coordinare il processo di pianificazione strategica per il raggiungimento degli obiettivi assegnati; Gestione spese economali.
Ca
ta
Tutta la riorganizzazione illustrata, le diverse sperimentazioni condotte, il ridisegno delle responsabilità conseguente, la gestione dei progetti banditi a supporto di tutto il processo possono garantire una refluenza coerente con il Piano Integrato di Sviluppo Urbano (PISU) “Catania città metropolitana”, volto al miglioramento complessivo dell’amministrazione, solo a condizione che la strategia in esso sviluppata venga fatta propria e sviluppata coerentemente dal controllo di gestione dell’ente. Questo passaggio è ancora da sviluppare adeguatamente, perché solo in parte dipendente dalle scelte della Direzione e dagli orientamenti strategici dell’Assessorato. Tuttavia, che la determinazione degli “obiettivi” del direttore, per quanto provvisoriamente resi efficienti dalla effettività e tempestività dei PEG e la loro operativizzazione in obiettivi delle diverse posizioni organizzative risulti ancora relativamente distante dal processo di riorganizzazione è testimoniato dalla descrizione delle attività di quest’area:
Co m
un e
di
Attività Amministrativa-Contabile della Direzione attinente alla registrazione, numerazione e protocollazione dei Provvedimenti dirigenziali di ordine amministrativo e contabile che afferiscono ai Servizi della Direzione e alla loro conseguente trasmissione alle Direzioni e Servizi di pertinenza. Corrispondenza interna ed esterna, gestione e coordinamento protocollo – consistente nella protocollazione di tutti gli atti interni alla Direzione e di tutta l’amministrazione e degli atti provenienti da Enti ed Istituzioni esterni alla stessa . In ordine a questa attività, obiettivo n.10 della Direzione, è stato attivato l’ istituto della “PEC” ( posta elettronica certificata ) che ha consentito in ossequio il principio di Economicità-Efficienza ed Efficacia, la dematerializzazione del cartaceo in misura superiore al 50%. Ordini di servizio interni- ovvero predisposizione e stesura formale degli spostamenti delle risorse umane assegnate a questa Direzione. T.S.O.(trattamenti sanitari obbligatori) attività amministrativa svolta in sinergia tra l’amministrazione, il Tribunale Civile e l’ASP- sezione servizio psichiatrico. Gestione Presenze Personale- attraverso l’utilizzo on-line predisposto dalla Direzione Risorse Umane e al cui accesso sono abilitati solo alcuni dipendenti previamente autorizzati. Provvedimenti disciplinari- ( fino a dieci giorni di sanzione ) di competenza della Direzione in applicazione del C.C.D.I di questa Amministrazione, che contempla, tra l’altro, l’attribuzione di sanzioni disciplinari a carico dei dipendenti inadempienti nei confronti degli obblighi contrattuali. Infortuni – ovvero predisposizione dei relativi atti da inviare all’istituto INAIL, alla questura di Catania e alla Direzione Risorse Umane per l’avvio delle procedure di competenza. Gestione Archivio- in riferimento al servizio de qua, obiettivo n.11 dell’anno 2012 “attivazione Polo Archivistico, via S.G.La Rena “ per la parte di competenza, si è provveduto a individuare n.2 referenti per la sistemazione dell’Archivio e di tutto il materiale da trasferire. Il personale di tutti gli Uffici, giusta piano di fattibilità prot. n. 198775 del 15/06/2012, è stato coinvolto per il riordino, selezione, catalogazione e fascicolazione di tutta la documentazione da trasferire negli spazi assegnati a questa Direzione presso il Polo Archivistico di via S.G.La Rena. A settembre sono state concluse le operazioni di cui sopra e si è in attesa di conoscere la data effettiva di trasferimento. Predisposizione del Bilancio di previsione annuale e pluriennale, accertamento residui attivi e passivi e debiti fuori bilancio della direzione: l’attività è svolta in sinergia con i Responsabili delle 30
ta
nia
PP.OO. di questa Direzione e la Ragioneria Generale al fine di predisporre analiticamente il fabbisogno delle risorse finanziarie annuali e pluriennali necessarie all’espletamento dei servizi in carico a questa Direzione e l’accertamento di risorse finanziarie da mantenere tra i residui attivi e passivi. Per quanto attiene i debiti fuori bilancio” questa P.O. è stata intensamente impegnata nel lavoro di ricognizione. Relazione Report e supporto Direttore nel coordinare il processo di pianificazione strategica per il raggiungimento degli obiettivi assegnati : relazione amministrativa e finanziaria svolta trimestralmente e compilazione schede allo scopo di monitorare le attività, i servizi, i carichi di lavoro, le risorse umane, strumentali, finanziarie e gli obiettivi assegnati, dagli organi di governo, alla Direzione. Rilevazione spesa sociale- Quantificazione e comunicazione al M.E.F. della spesa dei servizi erogati agli utenti, in forma gratuita o a pagamento, e di prestazioni economiche destinate a rimuovere e/o superare le situazioni di bisogno e di difficoltà, con cadenza annuale, così come statuito dalla Legge quadro n.328 /2000 e dall’articolo 128 del Dlgs 112 del 31/03/1998. Gestione spese economali- in relazione a quanto assegnato con il PEG, si procede a dotare la Direzione dei mezzi strumentali necessari all’espletamento delle varie attività.
Co m
un e
di
Ca
Va osservato con attenzione il fatto che per questa area ci si debba limitare all’enumerazione di compiti, considerati come necessari adempimenti amministrativi. Si tratta di attività descritte in astratto non configurate rispetto alla strategia perseguita, non collegate ai passaggi organizzativi e strategici necessari a garantire il processo di riorganizzazione e ad assicurargli solidità amministrativa, né rispetto ai rapporti ed alle responsabilità interne alla Direzione, né rispetto al quadro complessivo del controllo di gestione dell’ente (di cui è pure parte il piano “Città Metropolitana”), la loro elencazione indipendente dagli obiettivi del Direttore, produce conseguenze alle quali occorrerà ovviare per mantenere il controllo del processo in corso e per non disperdere le risorse investite sia con l’aumento delle posizioni organizzative, sia con la destinazione degli specifici fondi FERS. Questo modo di considerare i compiti delle responsabilità connesse alla Direzione infatti: a) rende possibile mantenere scollegata la operativizzazione degli obiettivi del direttore dal processo di ridefinizione organizzativa perseguito, b) concorre a definire gli adempimenti del Direttore in modo formalistico, c) contribuisce a mantenere non monitorato dai report del controllo di gestione l’intenso lavoro compiuto a sostegno della riorganizzazione da parte della Direzione. Si alimenta in tal modo l’illusione che il semplice adempimento possa costituire garanzia di continuità, che la prosecuzione di esagitate routine non ponga a rischio l’esistenza stessa di una struttura costruita per compiti che non sono più finanziati né in futuro finanziabili, svuotando di contenuti operativi gli investimenti in personale e consumi che l’ente opera per garantire servizi alle persone.
Prof. Carlo Pennisi Assessore alla Famiglia e alle politiche sociali
31
un e
di
Ca
ta
nia
Comune di Catania
Co m
Deliberazione Consiglio Comunale n째 ____ del _______
Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale 2013 - 2022
All. D
B c ID
~ "bi>
~ ~ u o ID
ID
C
C
o
IO
w
.~
~
o
.§ .~ o o
nia
E
~ 1:
~ E
o Ci ·U
QJ
Cl
UJ
:SE
IO
IO 'C
C>-
ID C
QJ
C
o o ";;;
E E
:s
~ ~
ID
C
o
C
o
'N "N
~ ~
i5 i5
ta
l'! i5 Ci i5 ~"
IO
QJ
C>- C>-
QJ
C o o "N .~ .~ cr:O
'N 'N
IO
8
~ B
Ca
~ QJ
E
.lj
di
""
g88~~§f
~88g8f5g
Cl O N NOOllllD
~ si~" g ~ ~ Gf 8~~;ì~ r--:,"=!OlmOO
co
O'lmlllLl'lt..Doorn
o::fc:ir..:""':ociui""': ,.-.iN MO'l
un e
N
QJ
iU ::I
l::
<T
lO
IO QJ
(Y)
(Y)
c o
IO C
IO
U
QJ
o o
.~ .~
c .~ QJ
§ ~~
Co m
;> ;>
N
oqlDl.Ciri~ N
•...•
l/)rto:::tN N
;
~~ .s B EE IO
IO
IO
IO
al al IO
IO
;>;>
QJ
'C
'C
a.. : ro
o .~
o.
~ => Z
Q)
8 o.:
'C
~"E a.. o 8
o ~ Z .•.•• ~
~ ~ c c .~
:6.0 E E
« «
§
~
;g l.J-
QJ • .,C
~ => '.~
-<Il
.i: :-'
<ii
c
:Q c -* ::I o ~ 'E "C
N
QJ •....
'> .~ E ~a.. E
.P
~5~~
U
Q.l
'C
'C;f"
N ",'"N L.f'I ,. •••••. m N L/) III o NlÒnir-i T"i"
o c QJ
g ~~~~ •........ ..o ci OÒ Ul'"
NornLO Ooq-OOOO
LI) U)
rlm<::iri
00
NN'll.flrl
LI) (Y)
TAB.2 SEDE ATIUALE
DELLA DIREZIONE ElO DEGLI UFFICI
Edificio di Via Domenico Tempio,no62-64 LL.PP. Pubblica Incolumità Patrimonio + P.O. Locazioni A.P. Ufficio Casa Ufficio Espropri ex Politiche Comunitarie Beni-Servizi-Locazioni
COSTO PERLA MANUTENZIONE STRAORDINARIA , ADEGUAMENTO ED INFORMAT1ZZAZIONE
NUOVA SEDE DI PROPRIETÀ COMUNALE COSTO DELL'AFFITTO
• •
I
•
I
• • •
I
I
EX Scuola Brancati di Via S. Teodoro
I
I
I
I
•
I
Euro 801.972
I
I
I
Edificio di Via Biondi,noB Urbanistica
I
I
•
I
Euro 268.833
euro 1.000.000 + euro 700.000
(Man.Str.e Adeguamento) (informatizzazione)
= Euro 1.700.000 I
Edificio di Via S.Agata Sanatoria e Antiabusivismo
I
- -
- -
-
-
-
-
-
-
-
-
- -
-l - -
Edificio di Via Pulvirenti,no4 Ecologia Laboratori di Analisi Pozzi Neri Locali ex tesoreria comunale Ambiente N.U.
• • • • •
- -
-
- - -
-
I
I
Espurgo pozzi neri
I I
• •
•
• •
I I I I I I
Euro 390.453
(canone presunto da pagare all'A.SL)
Euro 180.000
Edificio di Via Messina n0306 Centro Territoriale 2 (servizi sociali)
•
Co m
•
Magazzino di via Palermo n0613 (Archivio dei W.UU)
Magazzino Tomasi di Lampedusa (Archivio Economati e Beni Sequestrati) Corso dei mille (PATR.MAGAZ.ECON.))
-
+
I
-
-
-
-
- -
-
I
I I I I I I
euro 2.000.000, + euro 500.000
I
(Man.Str.e Adeguamento) (informatizzazione)
I
= I
Euro 2.500.000
I
EX Mercato Ittico
I I I I
EX Scuola di Via Monterosso (vicino Castello di Leucatia)
Euro 214.923
Euro 7.114
I
Euro 100.000
I
I
I
I I I
I
I
Edificio di Via Suor Cantalupo Centro Territoriale 1 (servizi sociali)
-
I
I
I
-
I
un e
•
-
EX Mercato Ittico
I
Edificio di Via Maddem Pubblica Istruzione
-
I
I
Progetto animali
-
EX Mercato Ittico
I
I
- -
I
I I
-
I
I
I
Edificio di Via Domenico Tempio,no62-64 A.P. Economato Servizio Ergonomia e Sicurezza Servizi Cimiteriali Ufficio Affissione P.O. affitti speciali e locazioni
-
I
I I
I
geologico
-
Ca
Coordinamento
-
di
• • • •
- -
I
I
Edificio di Via S.Agata Autorizzazione scarichi
-
di Via S. Teodoro
ta
-
I
EX Scuola Brancati
I
nia
•
Scuola Capponi di Via Messina (Picanello)
I I
Euro 20.000
I
I
I
EX Cinema Midulla
I I I
Euro 24.133
Euro 20.000
I I
Euro 43.577 EX Mercato Orlofruttico/o (capannoni dismessi)
I I
I I
I I
I
Euro 43.577
I I I I
Euro 250.000
I
I
I I
I
Euro 21.092,64
I
I
I
Via Messina n0304 (Direzione Politiche Sociali) Piazza Ognina .' ')(Museo del Mare)
Locali di Via Caduti del Lavoro
I
I
Euro 58.468,08
I I
I
I
I
Euro 33.779,64
Scuola di Via Anfuso
I I
I
I I
Euro 4.590.000,0
I
COSTO ANNUO DEGLI AFFITTI
I I
Euro 2.087.882,36
COSTO DEGLI ADE~OAMENTI ,A
)l{/uq
Euro 2.087.882,36
A RIPORTARE
SEDE ATTUALE DELLA DIREZIONE ElO DEGLI UFFICI COSTO DELL'AFFITTO
I Via dei Sanguinelli 27 I
(Biblioteca Pigno)
Euro 4.590.000 COSTO PERLA MANUTENZIONE STRAORDINARIA • ADEGUAMENTO ED INFORMATIZZAZIONE
NUOVA SEDE DI PROPRIETÀ COMUNALE
Locale in comodato d'uso gratuito presso il Centro Commerciale -Porte di Catania-
I
I
Euro 26.029,44
I
Edificio di ViaTimoleone
I
•
I
Trasporti Funebri
Edificio di Via Generale Ameglio
I
(magazzino impianti idrici ed elettrici)
I I
I
Euro 11.860
Euro 54.835
Cimitero di Via Acquicella
Ambienti semiinterrati di Piazza delle Olimpiadi
(Attività Produttive e Partecipate)
Euro 20.340
Rientro nella Direzione di appartenenza
(Commissioni Consiliari)
I I
I
Rientro nella Direzione di appartenenza
Euro 7.536
(EX Ufficio Speciale)
I I
(Direzione Risorse Umane)
I
Rientro nella Direzione di appartenenza
Euro 7.536
Euro 18.648
I
Via G.Oberdan
I
(Direzione Affari Legali)
I I
Via 8attiato 40-42-44-46 (Decentramento 1°_2° Circoscrizione)
(Risorse Umane Informa Giovani)
Rientro nella Direzione di appartenenza
Euro 25.200
I I I I
Rientro nella Direzione di appartenenza
Euro 36.832,44
Euro 81.077,04
Via Canfora 59
un e
,
(Decentramento
Scuola in zona Centro
Euro 295.875,60
I
I
Via Manzoni 91a-91b-91c
Ca
I
Rientro nella Direzione di appartenenza
di
(II-VI-VII Commissioni Consiliari-Assessorato alla Sanità)
I
Rientro nella Direzione di appartenenza (piazza Gandolfo)
I
III Municipalità)
I
I
I
I
I
Via Etnea 28
I
I
I
Via Etnea 28
I I
ta
I
I
I
I
Via Etnea 28
I
nia
I
I
I
I
I
Via Etnea 28
I
I
I I
Euro 150.000
I
I
Via Etnea 28
I
Euro 19.019,88
I I I I I
I
I I I
?
I I I
I
I I I I I
Rientro nella Direzione di appartenenza
I
I
I
I I
I
l
Via V.Giulia 37/45 (Decentramento
VIII Municipalità)
I
I
,
Rientro nella Direzione di appartenenza
Euro 4028
I
Co m
Via Galatioto
(Decentramento
Biblioteca Picanello)
Via Duca degli Abruzzi (Decentramento
Il Municipalità)
Dismissione di immobili in locazione - effettuate nell'anno 2012
I I
I I
Rientro nella Direzione di appartenenza
Euro 4435
I I
I
I
I I
Euro 97.792
Locali EX scuola di Via villa Glori
I
I I
I
Euro 260.000
I
I
I
I
I
I
I
Euro 358.588
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I I
I
I
I
I
I
I
COSTO ANNUO DEGLI AFFITTI
I
Euro 2.977.529,49
COSTO DEGLI ADEGUAMENTI
I I
Euro 5.000.000
un e
di
Ca
ta
nia
Comune di Catania
Co m
Deliberazione Consiglio Comunale n째 ____ del _______
Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale 2013 - 2022
All. E
n ia m
di
un
e
Piano Delle Performance
Ca ta
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
2013-2015
Co
ART. 10 D.LGS 27 OTTOBRE 2009 N. 150 Allegato al Piano di cui allâ&#x20AC;&#x2122;art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
un
e
di
Ca ta
1. Il Piano della performance: innovare per migliorare il governo della città Il Piano della performance è uno strumento per far convergere in un unico documento i contenuti di pianificazione strategica, di programmazione a medio termine e da ultimo quelli che confluiscono nella programmazione operativa annuale, già presenti nell’Ente. Si tratta quindi di integrare le diverse fonti rendendole più facili da leggere anche ai “non addetti ai lavori”, aumentando in tal modo la conoscenza e la condivisione delle tante attività necessarie per attuare in forma piena e concreta “l’amministrazione e lo sviluppo del territorio e delle persone”, attività e progetti che nel complesso possiamo definire “performance dell’ente”. Il piano della performance nasce dal contributo congiunto di tanti soggetti a vario titolo coinvolti, che chiamiamo “stakeholders”; gli stessi che valutano il livello di performance raggiunto nelle diverse forme possibili (dal “passaparola” alle segnalazioni, alla customer satisfaction). In questo senso il Comune di Catania ha utilizzato procedure all’avanguardia quali gli “Stati Generali” che hanno costituito un punto di ascolto permanente sulla città da Febbraio a Dicembre 2010, dove tutti, in forma singola o associata, hanno potuto esprimere il loro punto di vista e comunicare il loro contributo per una città migliore. Infine, integrato con il sistema di misurazione e valutazione della performance, il piano della performance diviene lo strumento per valutare il contributo della struttura organizzativa al raggiungimento dei livelli di performance prefissati, premiando i contributi più significativi ed innovativi di gruppo e dei singoli.
m
2. Catania, la città Un Comune è fatto dal suo territorio e dai suoi abitanti e le azioni amministrative non possono essere costruite o interpretate prescindendo dal contesto territoriale di riferimento e dai possibili scenari futuri.
Co
2.1 Le cifre di oggi e del prossimo futuro Anche il nostro territorio si muove in un quadro generale di grave crisi economica, tagli ai Comuni e alle Regioni, incremento dei bisogni dei cittadini e incremento delle persone che si rivolgono ai servizi per avere invece risposte certe e concrete.
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 2
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
un
3. Il Comune di Catania
e
di
Ca ta
2.2 I nostri stakeholders “Stakeholder “, ovvero portatore di interessi. Per la nostra realtà sono interlocutori esterni fondamentali: • i 293.902 residenti del Comune (Censimento 2011) • le 82.363 imprese attive sul territorio comunale (Dati al 31 Dicembre 2010. Fonte Ufficio Studi Camera di Commercio di Catania) • gli altri Enti Pubblici e Istituzioni presenti sul territorio • le associazioni di categoria, • i sindacati e patronati, • le associazioni culturali, sportive e di volontariato radicate sul territorio, • le fondazioni pubbliche e private: con tutti questi interlocutori e altri il Comune intreccia collaborazioni e progetti oltre ad ascoltare attentamente gli spunti, i bisogni e le riflessioni che messe a sistema danno valore e solidità all’azione amministrativa. Allo stesso modo sono parte integrante del processo decisionale dell’ente anche gli Stakeholders interni: • il personale dipendente ed i suoi organismi rappresentativi (RSU, RLS), anche articolato per gruppi gerarchici e/o per affinità di mansioni; • i diversi organi di rappresentatività politico-amministrativa (Presidente del Consiglio e delle Commissioni, consiglieri, Gruppi consiliari,…).
Co
m
3.1 La missione Per il Comune di Catania la mission strategica è promuovere il territorio ed il suo benessere sociale, rispondendo ai bisogni di natura materiale e immateriale della comunità con forme e modalità socialmente sostenibili, tendenti al ripristino della legalità ove carente. Tale mission oggi si trova ad essere gravemente minacciata da un gravissimo contesto finanziario senza precedenti, causato da una complessiva crisi economico-finanziaria che coinvolge tutta l’eurozona e confermato dalla necessità di accedere a strumenti finanziari di salvaguardia che lo Stato ha appositamente predisposto per i Comuni in difficoltà, per come verrà spiegato più avanti. Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 3
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
di
Ca ta
3.2 L’organizzazione verso il territorio Gli enti territoriali, in un contesto di risorse sempre più scarse, negli ultimi anni hanno aumentato la propria complessità organizzativa interna ed esterna, ponendo in atto soluzioni diversificate in funzione delle esigenze del territorio, alla luce delle opportunità e dei vincoli del contesto giuridico normativo. Il Comune di Catania, per realizzare meglio la propria mission strategica, nel tempo si è dotato di: • una struttura organizzativa articolata per Direzioni, Servizi, Alte Professionalità e Posizioni Organizzative per ambiti di attività che favoriscono integrazione tra attività omogenee e ottimizzazione delle risorse disponibili; • funzioni di coordinamento forte delle azioni dell’ente, attraversi Capi Area e la Direzione Generale; • strumenti di programmazione integrata degli interventi e degli obiettivi direzionali; • processi continui di riallocazione ottimale delle risorse umane a fronte di un rigido blocco del turnover che ha determinato una diminuzione del personale, nell’ultimo quinquennio, superiore al 20%; • diversi punti di contatto con l’utenza, diversificati e potenziati in base ai bisogni e alle indicazioni normative tra cui, tra gli altri, URP – Ufficio per le Relazioni con il Pubblico, Sportello Unico Attività Produttive.
Co
m
un
e
4. Obiettivi strategici In linea con le indicazioni del programma di mandato e i necessari correttivi infra – annuali, la programmazione strategica evidenzia, in relazione ai diversi programmi da attuare, le aree strategiche di intervento e, per ognuna di esse, il risultato atteso in termini di impatto sociale esterno (OUTCOME). Gli OUTCOME da realizzare nel triennio si concretizzano poi in specifici obiettivi annuali, che sono: • rilevanti per la popolazione di riferimento e strategici per l’amministrazione • specifici e oggettivamente misurabili • rispettosi della qualità dei servizi • temporizzabili • correlati alle risorse disponibili. Ad ogni obiettivo strategico è associato un valore annuale (TARGET) da realizzare.
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 4
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Ca ta
5. La programmazione annuale: dal PEG al PdO, agli obiettivi dei Responsabili di Settore. Criticità sulla gestione 2012-2015. Il sistema di programmazione del Comune di Catania, ai sensi di norme cogenti previste nel D.Lgs 150/2009 e nel D.Lgs 267/2000 , prevede una prima declinazione dei TARGET inclusi nel Piano delle Performance (PDP), ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs 150 , di norma allegato alla Relazione previsionale e programmatica, ed un successivo livello di dettaglio operativo descritto nel Piano Dettagliato degli Obiettivi (PDO) e nel Piano Esecutivo di Gestione (PEG), previsti all’art. 169 del D.Lgs 267/2000, con eventuali adeguamenti ed integrazioni al PDP , sulla base delle mutate esigenze, da parte della Giunta Municipale.
un
e
di
Il processo di Programmazione e il Ciclo di Gestione delle Performance per il triennio 2012-2014 previsto dal D.Lgs 150, ha risentito inesorabilmente del ritardo nell’approvazione del Bilancio previsionale 2012 avvenuto solamente in data 6 Dicembre , con Deliberazione n. 53 del Consiglio Comunale. Su tali ritardi hanno influito, tra l’altro, sia la nota incertezza del quadro normativo relativo ai trasferimenti statali e regionali 2012, sia l’incertezza del contesto fiscale locale, anche legato alla introduzione di nuovi tributi (IMU). Tali incertezze, che hanno tenuto con il fiato sospeso la maggior parte dei Comuni, sono state confermate dalle continue proroghe circa i termini consentiti per l’approvazione del bilancio previsionale 2012: ultima data consentita 30 Ottobre 2012. Inoltre, come noto, le criticità finanziarie createsi a livello locale, legate al nuovo contesto, hanno indotto il legislatore a prevedere procedure di salvaguardia innovative, quale quella di cui all’art. 243 bis del TUEL come introdotto dal D.L. 174/2012 come convertito dalla Legge 213/2012 del 7 Dicembre 2012.
m
Per quanto sopra non si è potuto approvare il PEG prima del 15 Dicembre 2012 , avvenendo ciò con Deliberazione di G.M. n. 528, vanificandosi in sostanza, per l’anno 2012, in termini di concretezza, il concetto e l’operatività dello stesso Piano delle Performance 2012-2014 che , ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs 150/2009, deve essere adottato “in coerenza con i contenuti e il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio”.
Co
La logica programmatoria, con enormi difficoltà, è stata comunque in parte salvaguardata con il PDO 2012 approvato con Deliberazione di Giunta n. 451 del 3 Agosto 2012, consentendo la sopravvivenza della gestione per obiettivi e della misurazione della performance organizzativa e individuale.
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 5
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Ca ta
Oggi, la scelta compiuta dall’Amministrazione , con la Deliberazione di Consiglio n. 53 del 6 Dicembre 2012 , di avvalersi delle citate procedure di cui all’art. 243 bis del TUEL come introdotto dal D.L. 174/2012 come convertito dalla Legge 213/2012, e le modalità attuative del Piano di Riequilibrio Pluriennale, in termini di “misure e di azioni” , necessitano della tempestiva adozione della “gestione per obiettivi” al fine di raggiungere gli ambiziosi obiettivi del Piano stesso, assegnando, in via formale e da subito, ai dirigenti la responsabilità dell’adozione delle misure, delle azioni e, in sintesi del raggiungimento degli obiettivi di Piano finalizzati al risanamento dell’Ente. Attendere il bilancio previsionale, per la formale e puntuale assegnazione degli obiettivi, sarebbe estremamente dannoso per il buon esito della procedura.
di
Il Piano delle Performance, previsto all’art. 10 del D. Lgs 150 del 2009, è infatti lo strumento politico che individua gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi e definisce, con riferimento agli obiettivi finali ed intermedi ed alle risorse, gli indicatori per la misurazione e la valutazione della performance dell'amministrazione, nonche' gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale ed i relativi indicatori.
un
e
La normativa prevede, come detto, che lo stesso debba essere adottato “in coerenza con i contenuti e il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio”, e pertanto, in linea di principio, per la sua adozione bisognerebbe attendere la redazione del Bilancio di Previsione . Tuttavia considerata la valenza economica e pluriennale del Piano di riequilibrio che non potrà non riflettersi sui contenuti del Bilancio Previsionale, sussistono i presupposti e l’opportunità, ma si ritiene anche la necessità, che il Piano delle Performance sia allegato al Piano di Riequilibrio, in maniera che i dirigenti, con valenza dispositiva e, si ripete, da subito, ricevano gli indirizzi per il risanamento dell’Ente e i relativi obiettivi quantificati. Eventuali integrazioni, come detto, potranno essere inseriti a livello di PDO e di PEG che verranno successivamente adottati.
Co
m
Per una questione di mero completamento organico e metodologico e al fine di assicurare la prosecuzione delle azioni iniziate sul 2012, molte delle quali anche finalizzate al recupero di efficienza, al Piano delle Performance 2013-2015 viene affiancato il Piano delle Performance 2012-2014, in attesa che gli obiettivi 2013, in esso contenuti, vengano trasferiti nel Bilancio Previsionale 2013-2015, nella relativa relazione previsionale e programmatica e quindi nel PEG e nel PDO 2013 che, come noto, ai sensi della nuova versione dell’art. 169 del TUEL, dovranno essere “organicamente unificati” in un unico documento che, a questo punto, dovrà appunto necessariamente elaborarsi a valle del Bilancio Previsionale 2013. Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 6
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Co
m
un
e
di
Ca ta
Ovviamente si auspica che a breve si creino le condizioni di certezza, perché si possa approvare con la necessaria veridicità ed attendibilità, il Bilancio di Previsione 2013 e Pluriennale 2013-2015 in maniera da adottare a valle eventuali integrazioni al Piano delle Performance 2013-2015, nonché il PEG e il PDO 2013.
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 7
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
di
DIREZIONI COINVOLTE • GABINETTO • PRESIDENZA CONSIGLIO • TRATTAMENTO ECONOMICO • SERVIZI DEMOGRAFICI • SEGRETERIA GENERALE • DIREZIONE RISORSE UMANE • RAGIONERIA GENERALE • PATRIMONIO • LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI • AVVOCATURA
Ca ta
PROGRAMMA 1 FUNZIONI GENERALI DI AMMINISTRAZIONE , DI GESTIONE E DI CONTROLLO
un
e
AREE STRATEGICHE DI INTERVENTO • EFFICACIA , EFFICIENZA ED ECONOMICITA’ NELL’EROGAZIONE DEI SERVIZI. • TUTELA DELLA LEGALITA’ . • TRASPARENZA DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA.
Co
m
OUTCOME OTTIMIZZAZIONE DELL’ALLOCAZIONE DELLE RISORSE UMANE – MOTIVAZIONE DEL PERSONALE PER OTTENERE ELEVATI LIVELLI DI OFFERTA DEI SERVIZI E DI MIGLIORAMENTO DELL’EFFICACIA EFFICIENZA ED ECONOMICITÀ – COMUNICAZIONE ESTERNA COMPLETA ED EFFICACE.
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 8
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE
TARGET 2013
Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
Direzione Ragioneria Generale
Proposta di Deliberazione all’organo competente di adeguamento aliquote entro il 31 Maggio 2013, quale propedeutica al Bilancio Previsionale Pluriennale 2013-2015 Applicazione aliquota e raggiungimento delle maggiori entrate previste nell’allegato A al Piano di Riequilibrio. Vedi anche nota 1. Proposta di Deliberazione all’organo competente di adozione Regolamento Tares e Deliberazione di determinazione delle tariffe entro il 31 Maggio 2013, quale propedeutiche al Bilancio Previsionale Pluriennale 2013-2015 Raggiungimento delle maggiori entrate previste nell’allegato A al Piano di Riequilibrio Vedi anche nota 1. Relazione all’Assessore al ramo entro il termine di adozione del Bilancio Previsionale Pluriennale 2013-2015 Raggiungimento delle maggiori entrate previste nell’allegato A al Piano di Riequilibrio Vedi anche nota 1.
Misura 1 - Azione 1. Incremento aliquote IMU
Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
Direzione Ragioneria Generale
TARGET 2015
Applicazione aliquota e raggiungimento delle maggiori entrate previste nell’allegato A al Piano di Riequilibrio. Vedi anche nota 1.
Applicazione aliquota e raggiungimento delle maggiori entrate previste nell’allegato A al Piano di Riequilibrio Vedi anche nota 1.
Applicazione regolamento e tariffe. Attività di monitoraggio e raggiungimento delle maggiori entrate previste nell’allegato A al Piano di Riequilibrio Vedi anche nota 1.
Applicazione regolamento e tariffe. Attività di monitoraggio e raggiungimento delle maggiori entrate previste nell’allegato A al Piano di Riequilibrio Vedi anche nota 1.
Attività di monitoraggio e raggiungimento delle maggiori entrate previste nell’allegato A al Piano di Riequilibrio Vedi anche nota 1.
Attività di monitoraggio e raggiungimento delle maggiori entrate previste nell’allegato A al Piano di Riequilibrio Vedi anche nota 1.
Co
m
Misura 1 Azione 3. Monitoraggio gestione COSAP
Direzione Ragioneria Generale
un
Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
e
di
Misura 1 Azione 2. Regolamentazione TARES
TARGET 2014
Ca ta
OBIETTIVI STRATEGICI
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 9
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE
TARGET 2013
Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
Direzione Personale
Ove occorrente, Proposta di Deliberazione all’organo competente di rideterminazione dotazione organica ai sensi dell’art. 243 bis comma 8, lettera d, g, e comma 9 lettera a). Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1. Chiusura, entro il 31 Marzo 2013, del procedimento amministrativo di revisione residui al 31 Dicembre 2012 per l’inserimento nel rendiconto 2012.
Misura 4. – Azione 10 Blocco parziale del turnover e adempimenti connessi al controllo sulle dotazioni organiche e sulla gestione del personale (art. 243 bis comma 8, lettera d, g, e comma 9 lettera a )
Misura 6 Azione 12. Riduzione indennità di carica Sindaco, Giunta e Consiglieri Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
Direzione Personale
di
Misura 5 – Azione 11 Revisione straordinaria residui (art. 243 bis comma 8, lettera e). Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
Direzione Ragioneria Generale
Direzione Decentramento
un
Misura 6 Azione 13. Riduzione costi per indennità di carica Presidenti e Consiglieri circoscrizionali come da Progetto allegato “B” al Piano di riequilibrio
Direzione Personale
m
Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
Co
Misura 6 Azione 14. Riduzione esperti del Sindaco da 3 a 1 unità, staff del Sindaco da 3 ad 1 unità e portavoce del Sindaco, dal 30 Giugno 2013.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
e
Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
TARGET 2014
TARGET 2015
Attività di monitoraggio sul raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio e sul rispetto dei vincoli nomativi Vedi anche nota 1.
Attività di monitoraggio sul raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio e sul rispetto dei vincoli nomativi Vedi anche nota 1.
Monitoraggio e revisione costante dell’andamento dei residui
Monitoraggio e revisione costante dell’andamento dei residui
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Applicazione dispositivo della Deliberazione di Consiglio Comunale di riduzione municipalità. Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1. Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Applicazione dispositivo della Deliberazione di Consiglio Comunale di riduzione municipalità. Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1. Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Ca ta
OBIETTIVI STRATEGICI
Applicazione dispositivo della Deliberazione di Consiglio Comunale di riduzione municipalità. Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1. Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 10
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE
TARGET 2013
Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
Direzione Patrimonio Direzione Lavori Pubblici Direzione Decentramento Direzione Pr. del Consiglio Direzione Urbanistica Direzione Ecologia Direzione Pubbl. Istruz. Direzione Politiche Sociali Direzione Decentramento Direzione Ragioneria Generale
1. Presentazione Piano Triennale Opere Pubbliche , o stralcio dello stesso, entro il 31 Gennaio 2013 a cura Direzione Lavori Pubblici. 2. Adozione degli atti consequenziali, per quanto di competenza di ciascuna Direzione, finalizzati al raggiungimento dei risparmi di spesa indicati nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio.. 3. Vedi anche nota 1. La certificazione è a cura, in forma congiunta, della Direzione Patrimonio e della Direzione Lavori Pubblici per le rispettive competenze. Raggiungimento dei risparmi di spesa indicati nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio. Vedi anche nota 1.
Misura 6 azione 24: Riduzione costi per servizi: riduzione dei costi della pubblica illuminazione
Direzione Decentramento
Direzione Lavori Pubblici
un
Misura 6 azione 19. Riduzione costi beni e servizi della Direzione Decentramento: riduzione costi per vestiario Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
Direzione Lavori Pubblici
m
Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
Co
Misura 6 azione 25: Riduzione costi per servizi: riduzione dei costi della manutenzione degli impianti uffici comunali e giudiziari e della gestione impianti termici degli edifici scolastici
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1. La certificazione è a cura, in forma congiunta, della Direzione Patrimonio e della Direzione Lavori Pubblici per le rispettive competenze.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1. La certificazione è a cura, in forma congiunta, della Direzione Patrimonio e della Direzione Lavori Pubblici per le rispettive competenze.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
di
Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
TARGET 2015
e
Misura 6 Azioni 16 – 17 - 18 Riduzione fitti passivi e lavori di ristrutturazione dei locali di proprietà comunale e trasferimenti come da Progetto “Riduzione fitti e Ristrutturazione locali comunali” della Direzione LL.PP e Manutenzioni allegato “D” al Piano di riequilibrio.
TARGET 2014
Ca ta
OBIETTIVI STRATEGICI
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 11
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE
TARGET 2013
Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
Direzione Lavori Pubblici
Misura 6 Azione 28 Riduzione dei costi per trasferimenti a soggetti diversi. Intervento 5 del Bilancio. Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012 Misura 8 - Azione 31 Riduzione interessi passivi su anticipazione di tesoreria Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
Servizio Partecipate (da istituire)
Direzione Ragioneria Generale
Direzione Ragioneria Generale Direzione Lavori Pubblici
un
Direzione Patrimonio Direzione Avvocatura
Co
m
Misura 9 - Azione 33 Alienazione dei beni patrimoniali disponibili non indispensabili per i fini istituzionali dell'ente
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Nessuna attività
Adozione, entro il 30 Giugno 2014, degli atti consequenziali Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1. Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1. La certificazione è a cura, in forma congiunta, della Direzione Lavori Pubblici e della Direzione Ragioneria per le rispettive competenze. Raggiungimento delle maggiori entrate previste nell’allegato A al Piano di Riequilibrio Vedi anche nota 1. La certificazione è a cura della Direzione Patrimonio.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1. La certificazione è a cura, in forma congiunta, della Direzione Lavori Pubblici e della Direzione Ragioneria per le rispettive competenze. Raggiungimento delle maggiori entrate previste nell’allegato A al Piano di Riequilibrio Vedi anche nota 1. La certificazione è a cura della Direzione Patrimonio.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1. La certificazione è a cura, in forma congiunta, della Direzione Lavori Pubblici e della Direzione Ragioneria per le rispettive competenze. Aggiornamento inventario beni immobili disponibili e pubblicazione bandi entro 15 Febbraio 2013. Raggiungimento delle maggiori entrate previste nell’allegato A al Piano di Riequilibrio Vedi anche nota 1. La certificazione è a cura della Direzione Patrimonio.
e
Misura 8 - Azione 32 Revisione indebitamento mutui e Revisione posizioni debitorie da mutui per opere pubbliche
Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
TARGET 2015
di
Misura 6 azione 26: Riduzione costi per servizi: riduzione dei costi vari di manutenzione. Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
TARGET 2014
Ca ta
OBIETTIVI STRATEGICI
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 12
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE
TARGET 2013
Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
Capo Area 1 Capo Area 2
Almeno 4 riunioni annue d’Area Soluzione delle problematiche comuni alle aree. Relazione al Direttore Generale con cadenza trimestrale
TARGET 2014
TARGET 2015
Almeno 4 riunioni annue d’Area Soluzione delle problematiche comuni alle aree. Relazione al Direttore Generale con cadenza trimestrale
Almeno 4 riunioni annue d’Area Soluzione delle problematiche comuni alle aree. Relazione al Direttore Generale con cadenza trimestrale
Ca ta
OBIETTIVI STRATEGICI
Coordinamento delle attività relative a tutte le azioni previste dal Piano di cui all’art. 243 bis adottato dall’Amministrazione , ciascuno per quanto di rispettiva competenza
Co
m
un
e
di
Nota 1. Costituirà altresì “Target” ed “Indicatore” per il raggiungimento dell’obiettivo “ il rilascio di Certificazione, entro cinque giorni dalla fine del semestre, attestante sia il raggiungimento dell’obiettivo assegnato , sia i corrispettivi risparmi e/o maggiori entrate ottenuti. La certificazione dovrà essere inviata, per gli opportuni riscontri, alla Ragioneria Generale ad uso relazione periodica a Corte dei Conti prevista dalla normativa sul Piano di cui all’art. 243 bis.”
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 13
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Ca ta
PROGRAMMA 2 - PROGRAMMA 3 GIUSTIZIA, POLIZIA LOCALE
e
AREE STRATEGICHE DI INTERVENTO • FUNZIONALITA’ UFFICI GIUDIZIARI • VIABILITA’ • ABUSIVISMO COMMERCIALE • CONTROLLO DEL TERRITORIO • TUTELA DELLA LEGALITA’
di
DIREZIONI COINVOLTE • PATRIMONIO • POLIZIA MUNICIPALE • LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI
Co
m
un
OUTCOME FRUIBILITA’ DEGLI IMMOBILI DESTINATI NEGLI UFFICI GIUDIZIARI – FLUIDITA’ DEI FLUSSI VEICOLARI NEL TERRITORIO COMUNALE - RISPETTO DEI PRESUPPOSTI NORMATIVI PER L’ESERCIZIO DELLE ATTIVITA’ COMMERCIALI
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 14
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Ca ta
PROGRAMMA 4 FUNZIONI DI ISTRUZIONE PUBBLICA DIREZIONI COINVOLTE • PUBBLICA ISTRUZIONE • LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI • PATRIMONIO
di
AREA STRATEGICA DI INTERVENTO FUNZIONALITA’ , ECONOMICITA’ E QUALITA’ NELLA GESTIONE DELLE ATTIVITA’, DIRETTE ED INDIRETTE, CONNESSE ALL'ISTRUZIONE DELLA POPOLAZIONE CHE USUFRUISCE DEI SERVIZI SCOLASTICI DI COMPETENZA COMUNALE
Co
m
un
e
OUTCOME MIGLIORAMENTO DELLO STANDARD FORMATIVO SCOLASTICO E CIVICO DELLA POPOLAZIONE CHE USUFRUISCE DEI SERVIZI SCOLASTICI DI COMPETENZA COMUNALE. MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SICUREZZA DEGLI IMMOBILI DESTINATI AD USO SCOLASTICO
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 15
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE Direzione Politiche Scolastiche
TARGET 2013
TARGET 2014
TARGET 2015
Proposta di Deliberazione all’organo competente di rideterminazione tariffe entro 31 Gennaio 2013. Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Ca ta
OBIETTIVI STRATEGICI Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Misura 2 Azione 6. Rideterminazione tariffe e costi dei servizi a domanda individuale: refezione Scolastica
Co
m
un
e
di
Nota 1. Costituirà altresì “Target” ed “Indicatore” per il raggiungimento dell’obiettivo “ il rilascio di Certificazione, entro cinque giorni dalla fine del semestre, attestante sia il raggiungimento dell’obiettivo assegnato , sia i corrispettivi risparmi e/o maggiori entrate ottenuti. La certificazione dovrà essere inviata, per gli opportuni riscontri, alla Ragioneria Generale ad uso relazione periodica a Corte dei Conti prevista dalla normativa sul Piano di cui all’art. 243 bis.”
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 16
Ca ta
PROGRAMMA 5 PROGRAMMA 7 FUNZIONI RELATIVE ALLA CULTURA E AI BENI CULTURALI FUNZIONI NEL CAMPO TURISTICO
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
DIREZIONI COINVOLTE • CULTURA • TURISMO
di
AREA STRATEGICA DI INTERVENTO ORGANIZZAZIONE DI GRANDI EVENTI CON CAPACITA’ ATTRATTIVA. ATTIVAZIONE DI INIZIATIVE CULTURALI. MIGLIORAMENTO DELLE POSSIBILITA’ DI ACCESSO A “SITI CULTURALI”. POTENZIAMENTO DELLA FRUIBILITA’ DI MUSEI E MOSTRE. CONSERVAZIONE E SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO ARTISTICO CITTADINO.
Co
m
un
e
OUTCOME DIFFUSIONE DELLA CULTURA TRADIZIONALE E ALTERNATIVA. SENSIBILIZZAZIONE DELLA POPOLAZIONE VERSO ARTE E CREATIVITA’. AUMENTO DEL TURISMO CULTURALE E NON.
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 17
Misura 6 Azione 29 Riduzione dei costi per trasferimenti a terzi. Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
Direzione Cultura e Turismo
Direzione Cultura e Turismo
TARGET 2014
TARGET 2015
Raggiungimento dei risparmi di spesa indicati nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Proposizione di deliberazioni per approvazione Regolamento e Tariffe agli organi competenti Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
un
e
Misura 2 Azione 9 Riduzione dei costi dei servizi a domanda individuale: servizi museali
TARGET 2013
Ca ta
Misura 6 azione 27: Rimodulazione modalità finanziamento Festività Agatine con utilizzo imposta di soggiorno Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE Direzione Cultura e Turismo
di
OBIETTIVI STRATEGICI Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Co
m
Nota 1. Costituirà altresì “Target” ed “Indicatore” per il raggiungimento dell’obiettivo “ il rilascio di Certificazione, entro cinque giorni dalla fine del semestre, attestante sia il raggiungimento dell’obiettivo assegnato , sia i corrispettivi risparmi e/o maggiori entrate ottenuti. La certificazione dovrà essere inviata, per gli opportuni riscontri, alla Ragioneria Generale ad uso relazione periodica a Corte dei Conti prevista dalla normativa sul Piano di cui all’art. 243 bis.”
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 18
DIREZIONI COINVOLTE • SPORT • LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI
Ca ta
PROGRAMMA 6 FUNZIONI NEL SETTORE SPORTIVO E RICREATIVO
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
di
AREA STRATEGICA DI INTERVENTO GESTIONE DI GRANDI EVENTI SPORTIVI. MIGLIORAMENTO DELLE POSSIBILITA’ E DELLE CONDIZIONI DI ACCESSO AD IMPIANTI SPORTIVI CITTADINI. POTENZIAMENTO DELLA FRUIBILITA’ E CONSERVAZIONE E SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO IMPIANTISTICO SPORTIVO.
Co
m
un
e
OUTCOME DIFFUSIONE DELLO SPORT QUALE VEICOLO PER LA TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA. SENSIBILIZZAZIONE DELLA POPOLAZIONE VERSO IL WELLNESS. AUMENTO DEL TURISMO SPORTIVO. MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SICUREZZA DEGLI IMPIANTI
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 19
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE Direzione Sport
TARGET 2013
TARGET 2014
Ca ta
OBIETTIVI STRATEGICI Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Adozione, entro il 31 Gennaio 2013, degli atti finalizzati alla copertura del 36% dei costi del servizi, nelle more della esternalizzazione degli impianti. Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Misura 2 Azione 7: Rideterminazione tariffe servizi a domanda individuale: impianti sportivi
Raggiungimento dei risparmi di spesa e/o maggiori entrate previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
TARGET 2015
Raggiungimento dei risparmi di spesa e/o maggiori entrate previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Co
m
un
e
di
Nota 1. Costituirà altresì “Target” ed “Indicatore” per il raggiungimento dell’obiettivo “ il rilascio di Certificazione, entro cinque giorni dalla fine del semestre, attestante sia il raggiungimento dell’obiettivo assegnato , sia i corrispettivi risparmi e/o maggiori entrate ottenuti. La certificazione dovrà essere inviata, per gli opportuni riscontri, alla Ragioneria Generale ad uso relazione periodica a Corte dei Conti prevista dalla normativa sul Piano di cui all’art. 243 bis.”
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 20
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Ca ta
PROGRAMMA 8 FUNZIONI NEL CAMPO DELLA VIABILITA’ , DEI TRASPORTI E DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE DIREZIONI COINVOLTE • MOBILITA’ E UTU • PARTECIPATE • LAVORI PUBBLICI
di
AREA STRATEGICA DI INTERVENTO PIANIFICAZIONE DEI FLUSSI VEICOLARI NEL TERRITORIO CITTADINO. MISURE FINALIZZATE AL GOVERNO INTELLIGENTE DEL TRAFFICO. AGEVOLAZIONE NELL’USO DEL MEZZO PUBBLICO. TUTELA DEL PEDONE. REALIZZAZIONE DI PISTE CICLABILI. DIFFERENZIAZIONE DELLE AREE CITTADINE AI FINI DELLA MOBILITA’ . MIGLIORAMENTO DELLA FRUIBILITA’ E TUTELA DEL CENTRO STORICO.
Co
m
un
e
OUTCOME MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DELLA MOBILITA’ NEL TERRITORIO CITTADINO.
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 21
Misura 6 azione 23: Riduzione costi per servizi: riduzione del 7% del valore del contratto AMT S.p.a. Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
Servizio Partecipate (da istituire)
Servizio Partecipate (da istituire)
TARGET 2014
Ca ta
TARGET 2013
TARGET 2015
Raggiungimento dei risparmi di spesa indicati nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Adozione degli atti consequenziali
Adozione degli atti consequenziali
di
Misura 6 azione 22: Riduzione costi per servizi: riduzione del 7% del valore del contratto Catania Multiservizi S.p.a. Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE Patrimonio
Adozione degli atti consequenziali.
e
OBIETTIVI STRATEGICI Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
un
Misura 7 - Azione 30. Alienazione delle partecipazioni.
Co
m
Nota 1. Costituirà altresì “Target” ed “Indicatore” per il raggiungimento dell’obiettivo “ il rilascio di Certificazione, entro cinque giorni dalla fine del semestre, attestante sia il raggiungimento dell’obiettivo assegnato , sia i corrispettivi risparmi e/o maggiori entrate ottenuti. La certificazione dovrà essere inviata, per gli opportuni riscontri, alla Ragioneria Generale ad uso relazione periodica a Corte dei Conti prevista dalla normativa sul Piano di cui all’art. 243 bis.”
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 22
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
DIREZIONI COINVOLTE • AMBIENTE E VERDE URBANO • URBANISTICA E GESTIONE DEL TERRITORIO • PATRIMONIO. EDILIZIA POPOLARE
Ca ta
PROGRAMMA 9 FUNZIONI RIGUARDANTI LA GESTIONE DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE
di
AREA STRATEGICA DI INTERVENTO TUTELA E SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO URBANO - SANITA’ ED IGIENE PUBBLICA – CURA DEGLI SPAZI DESTINATI AL VERDE – SVILUPPO E PIANIFICAZIONE URBANISTICA – ACCESSO ALL’EDILIZIA POPOLARE
Co
m
un
e
OUTCOME MANTENIMENTO DELLA PULIZIA E DEL DECORO NEGLI SPAZI URBANI – MANTENIMENTO DELLA FRUIBILITA’ E DEL DECORO DEGLI SPAZI DESTINATI E VERDE – ATTUAZIONE DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 23
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE Direzione Urbanistica
Misura 1 Azione 4. Adeguamento Oneri di urbanizzazione Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
TARGET 2013
TARGET 2014
TARGET 2015
Proposizione di proposta di Deliberazione all’organo competente di adeguamento oneri entro il 31 Gennaio 2013 . Raggiungimento delle maggiori entrate previste nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1. Raggiungimento dei risparmi di spesa indicati nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento delle maggiori entrate previste nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento delle maggiori entrate previste nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento dei risparmi di spesa previsti nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Ca ta
OBIETTIVI STRATEGICI Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Direzione Ecologia
di
Misura 6 azione 20 e 21 Riduzione costi beni e servizi della Direzione Ecologia
Co
m
un
e
Nota 1. Costituirà altresì “Target” ed “Indicatore” per il raggiungimento dell’obiettivo “ il rilascio di Certificazione, entro cinque giorni dalla fine del semestre, attestante sia il raggiungimento dell’obiettivo assegnato , sia i corrispettivi risparmi e/o maggiori entrate ottenuti. La certificazione dovrà essere inviata, per gli opportuni riscontri, alla Ragioneria Generale ad uso relazione periodica a Corte dei Conti prevista dalla normativa sul Piano di cui all’art. 243 bis.”
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 24
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
DIREZIONI COINVOLTE • SERVIZI SOCIALI E PER LA FAMIGLIA • POLITICHE SCOLASTICHE • LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI (Cimitero)
Ca ta
PROGRAMMA 10 FUNZIONI NEL SETTORE SOCIALE
di
AREA STRATEGICA DI INTERVENTO RILEVAZIONE E LOTTA AL DISAGIO SOCIALE – DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELL’INTEGRAZIONE – MONITORAGGIO DEGLI ENTI ACCREDITATI – REVISIONE DELLE FORME DI ACCREDITAMENTO – PROTOCOLLI DI INTESA CON ENTI COINVOLTI: ASP , SCUOLE.
Co
m
un
e
OUTCOME MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA ALLOCATIVA DELLE RISORSE DISPONIBILI– MIGLIORAMENTO DEGLI STANDARD QUALITATIVI DELL’OFFERTA DA PARTE DEGLI ENTI EROGATORI DI SERVIZI
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 25
Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE Direzione Politiche Scolastiche Direzione Servizi Sociali Direzione Personale
Misura 2 - Azione 8 Rimodulazione offerta Asili nido: trasformazione da servizio a domanda individuale a contributo sociale all’utenza e, dopo, a servizi alla famiglia.
Misura 2 Azione 9 bis Riduzione costi per servizi trasporti funebri del 10%
di Direzione Lavori Pubblici Servizi Cimiteriali
e
Misura 6 Azione 15 Riallocazione risorse per servizi sociali come da Progetto della Direzione Servizi Sociali allegato “C” al Piano di riequilibrio. Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
Direzione Servizi Sociali Direzione Avvocatura Comunale
Attuazione rimodulazione offerta servizio Asili Nido a partire dall’A.S. 2013-2014. Trasformazione degli Asili Nido da servizio a domanda individuale a contributo sociale all’utenza. Attuazione progetto e relazione su efficienze Vedi anche nota 1. La certificazione è a cura, in forma congiunta, della Direzione Servizi Sociali e della Direzione Politiche Scolastiche per quanto di rispettiva competenza Adozione atti consequenziali entro il 31 Gennaio 2013 con il supporto dell’Avvocatura Comunale. Attuazione progetto e relazione su efficienze Vedi anche nota 1 La certificazione è a cura, della Direzione Servizi Sociali.
Riduzione del 10% del costo del Servizio e Raggiungimento dei risparmi di spesa indicati nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
un
Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
TARGET 2013
TARGET 2014
TARGET 2015
Trasformazione degli Asili nido da contributo sociale all’utenza a servizi alla famiglia. Vedi anche nota 1. La certificazione è a cura della Direzione Servizi Sociali.
Attuazione progetto e relazione su efficienze Vedi anche nota 1. La certificazione è a cura della Direzione Servizi Sociali.
Attuazione progetto e relazione su efficienze Vedi anche nota 1 La certificazione è a cura, della Direzione Servizi Sociali.
Attuazione progetto e relazione su efficienze Vedi anche nota 1 La certificazione è a cura, della Direzione Servizi Sociali.
Riduzione del 10% del costo del Servizio e Raggiungimento dei risparmi di spesa indicati nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Riduzione del 10% del costo del Servizio e Raggiungimento dei risparmi di spesa indicati nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Ca ta
OBIETTIVI STRATEGICI
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Co
m
Nota 1. Costituirà altresì “Target” ed “Indicatore” per il raggiungimento dell’obiettivo “ il rilascio di Certificazione, entro cinque giorni dalla fine del semestre, attestante sia il raggiungimento dell’obiettivo assegnato , sia i corrispettivi risparmi e/o maggiori entrate ottenuti. La certificazione dovrà essere inviata, per gli opportuni riscontri, alla Ragioneria Generale ad uso relazione periodica a Corte dei Conti prevista dalla normativa sul Piano di cui all’art. 243 bis.”
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 26
Ca ta
PROGRAMMA 11 PROGRAMMA 12 FUNZIONI NEL CAMPO DELLO SVILUPPO ECONOMICO FUNZIONI RELATIVE A SERVIZI PRODUTTIVI
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
DIREZIONI COINVOLTE • ATTIVITA’ PRODUTTIVE • RAGIONERIA GENERALE (Affissioni e Pubblicità)
di
AREA STRATEGICA DI INTERVENTO SVILUPPO DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE , COMMERCIALI E ARTIGIANALI NEL TERRITORIO CITTADINO – ACCESSO AI SERVIZI COMUNALI DI SUPPORTO E FUNZIONALI – VIGILANZA SULL’ABUSIVISMO COMMERCIALE DI CONCERTO CON CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE – ATTIVITA’ PIANIFICATORIA IN CAMPO PUBBLICITARIO
Co
m
un
e
OUTCOME INCREMENTO OPERATORI PRODUTTIVI, COMMERCIALI E ARTIGIANALI. – PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 27
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE Direzione Attività produttive
TARGET 2013
TARGET 2014
TARGET 2015
Proposta di Deliberazione all’organo competente di Istituzione dei diritti di segreteria e istruttori per i procedimenti di Sportello Unico entro 31 Gennaio 2013 Vedi anche nota 1.
Raggiungimento delle maggiori entrate previste nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Raggiungimento delle maggiori entrate previste nell’allegato “A” al Piano di riequilibrio Vedi anche nota 1.
Ca ta
OBIETTIVI STRATEGICI Piano di cui all’art. 243 Bis introdotto dal D.L. 174 /2012 convertito nella L. 213/2012
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Misura 1 Azione 5. Istituzione dei diritti di segreteria e istruttori per i procedimenti di Sportello Unico
Co
m
un
e
di
Nota 1. Costituirà altresì “Target” ed “Indicatore” per il raggiungimento dell’obiettivo “ il rilascio di Certificazione, entro cinque giorni dalla fine del semestre, attestante sia il raggiungimento dell’obiettivo assegnato , sia i corrispettivi risparmi e/o maggiori entrate ottenuti. La certificazione dovrà essere inviata, per gli opportuni riscontri, alla Ragioneria Generale ad uso relazione periodica a Corte dei Conti prevista dalla normativa sul Piano di cui all’art. 243 bis.”
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 28
m
di
un
e
Piano Delle Performance
Ca ta
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
2012-2014
Co
ART. 10 D.LGS 27 OTTOBRE 2009 N. 150
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 29
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
di
e
DIREZIONI COINVOLTE • GABINETTO • PRESIDENZA CONSIGLIO • TRATTAMENTO ECONOMICO • SERVIZI DEMOGRAFICI • SEGRETERIA GENERALE • DIREZIONE RISORSE UMANE • RAGIONERIA GENERALE • PATRIMONIO • LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI • AVVOCATURA
Ca ta
PROGRAMMA 1 FUNZIONI GENERALI DI AMMINISTRAZIONE , DI GESTIONE E DI CONTROLLO
un
AREE STRATEGICHE DI INTERVENTO • EFFICACIA , EFFICIENZA ED ECONOMICITA’ NELL’EROGAZIONE DEI SERVIZI. • TUTELA DELLA LEGALITA’ . • TRASPARENZA DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA.
Co
m
OUTCOME OTTIMIZZAZIONE DELL’ALLOCAZIONE DELLE RISORSE UMANE – MOTIVAZIONE DEL PERSONALE PER OTTENERE ELEVATI LIVELLI DI OFFERTA DEI SERVIZI E DI MIGLIORAMENTO DELL’EFFICACIA EFFICIENZA ED ECONOMICITÀ – COMUNICAZIONE ESTERNA COMPLETA ED EFFICACE.
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 30
TARGET 2013
Tutte le direzioni e i Servizi sottoposti con il coordinamento della Direzione Segreteria Generale
TARGET 2012 ESTRATTO DEL PDO 2012 D.G.M. 451 del 3 Agosto 2012 Estratto degli obiettivi strategici Relazione del Direttore della Segreteria Generale sull'avvenuta attivazione per la parte di competenza di ciascuna Direzione o Servizio.
Attivazione polo archivistico via San Giuseppe La Rena
Utilizzo del Polo
Utilizzo del Polo
Supporto alle Direzioni competenti per affidamento Servizi Pubblici
Direzione Affari Legali
Relazione sul supporto fornito
Supporto
Supporto
Proposta di transazione derivanti da controversie in corso ed eventuale loro formalizzazione.
Servizio 1 Direzione Affari Legali
Proposte di transazione da concordare con il Direttore della Direzione Ragioneria Generale e con quelli delle singole Direzioni interessate entro il 31/10/2012. Formalizzazione entro il 31/12/2012 Organizzazione di almeno un corso entro il 31/12/12.
Proposte di transazione da concordare con il Direttore della Direzione Ragioneria Generale e con quelli delle singole Direzioni interessate entro il 31/10/2013. Formalizzazione entro il 31/12/2013 Organizzazione di almeno un corso entro il 31/12/13
Proposte di transazione da concordare con il Direttore della Direzione Ragioneria Generale e con quelli delle singole Direzioni interessate entro il 31/10/2014 Formalizzazione entro il 31/12/2014 Organizzazione di almeno un corso entro il 31/12/14.
Relazione congiunta sul potenziamento organico attuato
Proseguimento nel potenziamento
Proseguimento nel potenziamento
Relazione sul potenziamento organico attuato Realizzazione di numero 4 corsi entro il 31/12/2012
Proseguimento nel potenziamento
Proseguimento nel potenziamento
Realizzazione di numero 4 corsi entro il 31/12/2013
Realizzazione di numero 4 corsi entro il 31/12/2014
Coordinamento effettuazione prove. Effettuazione 100% prove entro il 31/12/12
Ripetizione delle prove di evacuazione
Ripetizione delle prove di evacuazione
Ca ta
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE
di
OBIETTIVI STRATEGICI
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Servizio 2 Direzione Affari Legali
e
Servizio 1 Direzione Affari Legali Servizio 2 Direzione Affari Legali Comandante Corpo di Polizia Municipale
un
Aggiornamento professionale per avvocati e dirigenti mediante organizzazione di eventi formativi
Potenziamento organico del Corpo di Polizia Municipale con risorse interne
TARGET 2014
Direzione Risorse Umane
Direzione Risorse Umane
m
Potenziamento organico della Direzione Patrimonio con risorse interne all'Ente. Organizzazione anche con Enti esterni di corsi formativi di management rivolti alla Dirigenza ed al comparto e di corsi specialistici. Prove di evacuazione nel 100 % degli uffici comunali. Coordinamento attivitĂ dei dirigenti.
Direzione Risorse Umane
Co
Servizio sicurezza nei posti di lavoro ed ergonomia
Comune di Catania â&#x20AC;&#x201C; Direzione Generale â&#x20AC;&#x201C; Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 31
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE
Aggiornamento declaratoria delle competenze e presentazione della proposta alla G.M.
Servizio amministrazione del personale- relazioni sindacali e disciplina comparto Servizio Controllo di Gestione
Nuovo Sistema informativo per il controllo di Gestione. Attività di test
Servizio Controllo di Gestione
Analisi equilibri di bilancio connessi alla nuova Tassa Comunale sui Rifiuti e sui Servizi (R.E.S).
Direzione Ragioneria Generale
Adempimenti conseguenziali alle proposte delibate dalla G.M. in data 7 marrzo 2012, avente ad oggetto: 1) Regolamento per l’applicazione dell’IMU – Approvazione; 2) IMU. Determinazione misura delle aliquote detrazione d’imposta per l’anno 2012; 3) Approvazione del regolamento per l’applicazione del canone per l’occupazione spazi ed aree pubbliche e relative tariffe: abolizione della tassa occupazione ed aree pubbliche e la revoca del relativo regolamento; 4)Applicazione del Regolamento per l'applicazione dell'addizionale comunale dell'imposta sui redditi delle persone fisiche-variazione dell'aliquota dell'addizionale comunale all'IRPEF anno 2012. Aggiornamento e Monitoraggio Debiti Fuori Bilancio.
Direzione Ragioneria Generale
TARGET 2013
TARGET 2014
Prosecuzione nell’attività di aggiornamento
Prosecuzione nell’attività di aggiornamento
Utilizzo Sistema
Utilizzo Sistema
Utilizzo Sistema
Utilizzo Sistema
Attività applicative
Attività applicative
Monitoraggio sulle attività consiliari e attività di sollecito per il rispetto dei termini di legge.
Attività applicative
Attività applicative
Presentazione alla Direzione dell’elenco aggiornato dei debiti fuori bilancio entro il 15/09/2012.
Aggiornamento e monitoraggio DFB
Aggiornamento e monitoraggio DFB
Effettuazione di test su Direzioni "Pubblica Istruzione" e "Sport" entro il 31/12/12. Elaborazione documento organizzativo con indicazione dei referenti di Direzione e/o Servizio da elaborare ed inviare al Direttore Generale entro il 30 Novembre 2012.
di
Nuovo Sistema informativo per il controllo di Gestione. Attività di programmazione e organizzazione all'interno dell'ente.
TARGET 2012 ESTRATTO DEL PDO 2012 D.G.M. 451 del 3 Agosto 2012 Estratto degli obiettivi strategici Presentazione della proposta di Deliberazione alla G.M. entro il 30/06/12
Ca ta
OBIETTIVI STRATEGICI
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
m
un
e
Studio da presentare all'Assessore al ramo entro il 31/12/2012
Co
Servizio bilancio – entrate e spesa – pubblicita' ed affissioni
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 32
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE
Massimizzazione entrate comunali riferibili a lotta all'evasione fiscale con riferimento ai seguenti tributi : ICI, TARSU, TOSAP, Passi carrai, Pubblicità ed Affissioni Informatizzazione contenzioso tributario TARSU.
Servizio bilancio – entrate e spesa – pubblicita' ed affissioni Servizio bilancio – entrate e spesa – pubblicita' ed aff. Servizio bilancio – entrate e spesa – pubblicita' ed affissioni Servizio Sistemi Informativi
Regolamento sulla nuova Tassa Comunale sui Rifiuti e sui Servizi (R.E.S). Estensione del Sistema Informatico Attività Produttive alle attività connesse alla Polizia Municipale di concerto con le Direzioni Attività Produttive e Polizia Municipale
Servizio Sistemi Informativi
Attivazione software Controllo di Gestione Alienazione diritto di superficie nei piani di zona ed eventuale trasformazione in diritto di proprietà. Attuazione deliberazione consiliare n.95 del 29/06/2004.
Servizio Sistemi Informativi Direzione Patrimonio
m
Co
Scadenza contratto con Multiservizi S.p.a. Nuovo affidamento.
TARGET 2014
Prosecuzione dell’attività
Prosecuzione dell’attività
Utilizzo Database
Utilizzo Database
Applicazione Regolamento
Applicazione Regolamento
Assistenza e Supporto
Assistenza e Supporto
Assistenza e Supporto
Assistenza e Supporto
Assistenza e Supporto Prosecuzione nell’attività di alienazione
Assistenza e Supporto Prosecuzione nell’attività di alienazione
Attivazione convenzione nei termini di scadenza della precedente convenzione.
Gestione Convenzione
Gestione Convenzione
Presentazione all’Assessore competente della variante di PRG entro il 31 Dicembre 2012
Presentazione variante al Consiglio Comunale
Procedure amministrative consequenziali
Consegna alla Ragioneria Generale della parte di Capitolato di competenza del servizio e quantificazione economica , entro 30 Giugno 2012
Nessuna attività
Nessuna attività
e
Servizio Programmazione di Nuove Opere, di Infrastrutture e di Servizi a rete Servizio Programmazione di Nuove Opere, di Infrastrutture e di Servizi a rete Servizio manutenzioni e lavori a danno
un
Attivazione convenzione Consip per servizi di gestione integrata degli impianti di pubblica illuminazione della città. Nuovo Cimitero cittadino.
TARGET 2013
di
Estensione del Sistema Informatico Concessioni Edilizie alle attività connesse alla Polizia Municipale di concerto con le Direzioni Urbanistica e Polizia Municipale
TARGET 2012 ESTRATTO DEL PDO 2012 D.G.M. 451 del 3 Agosto 2012 Estratto degli obiettivi strategici Incremento del 5% degli accertamenti complessivi rispetto al 2009. Creazione Database contenzioso TARSU certificato da Sistemi Inf. Presentazione proposta di regolamento al Consiglio Comunale entro il 30/10/2012. Analisi delle esigenze entro 30gg. dalla data consegna lavori, collaudo parametrizzazioni e software applicativo sviluppato entro 90 gg. dalla data consegna lavori. Analisi delle esigenze entro 30gg. dalla data consegna lavori, collaudo parametrizzazioni e software applicativo sviluppato entro 90 gg. dalla data consegna lavori. Monitoraggio e relazione Incassi per almeno € 750.000,00 entro il 31/12/12
Ca ta
OBIETTIVI STRATEGICI
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 33
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE
Progetto "Catania senza buche"
Servizio manutenzioni e lavori a danno
Lavori per riqualificazione e messa in sicurezza delle strade e marciapiedi cittadini previsti da gara aggiudicata il 15 Febbraio 2012 per € 1.144.000 Lavori di ristrutturazione della piscina di Nesima.
Servizio manutenzioni e lavori a danno
Servizio manutenzioni e lavori a danno Servizio manutenzioni e lavori a danno
Redazione atti e indizione gara entro 31 Dicembre 2012.
Completamento del procedimento di gara e inizio lavori
Completamento lavori e nuovo bando
Servizio di riqualificazione dello spazio pubblico urbano ed immobili di interesse storico e artistico (restauro) - Lavori per il verde
Trasmissione all'Ufficio Gare per la pubblicazione del Bando entro il 30/06/2012
Monitoraggio procedimento
Monitoraggio lavori
Deposito della Deliberazione di Piano per l'approvazione da parte del Consiglio Comunale entro il 31 Dicembre 2012.
Monitoraggio procedimento
Monitoraggio lavori
Avvio delle procedure di individuazione dello sponsor entro il 31/07/2012
Monitoraggio Lavori
Nessuna attività
di
Servizio manutenzioni e lavori a danno
TARGET 2013
TARGET 2014
Eliminazione del 100% delle buche segnalate dalle Municipalità. Relazione delle Municipalità di raggiungimento obiettivo Nuovo Bando
Eliminazione del 100% delle buche segnalate dalle Municipalità. Relazione delle Municipalità di raggiungimento obiettivo Nuovo Bando
Manutenzione ordinaria
Manutenzione ordinaria
Monitoraggio
Monitoraggio
un
e
Lavori a tutela della popolazione del Villaggio di S.M. Goretti per l'importo di € 1.265.000. Impegno n. 96/20 del 23 Dicembre 2011. Programmazione attività manutenzione strade e marciapiedi 2013 per € 1.000.000 . Redazione atti e indizione gara entro 31 Dicembre 2012. Intervento di riqualificazione paesaggistica e realizzazione a verde in zona urbana - piazza Galatea
TARGET 2012 ESTRATTO DEL PDO 2012 D.G.M. 451 del 3 Agosto 2012 Estratto degli obiettivi strategici Eliminazione del 100% delle buche segnalate dalle Municipalità. Relazione delle Municipalità di raggiungimento obiettivo. Completamento lavori per € 1.144.000 entro il 31 Dicembre 2012 Completamento lavori straordinari di ristrutturazione entro il 30 Settembre 2012 Completamento lavori entro il 30 Ottobre 2012
Ca ta
OBIETTIVI STRATEGICI
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Piano di Recupero per il quartiere di San Berillo vecchio.
Co
m
Riqualificazione dello spazio pubblico urbano di piazza Abramo Lincoln coincidente con l'area di attraversamento della linea ferrata dismessa della Ferrovia Circumetnea
Servizio di riqualificazione dello spazio pubblico urbano ed immobili di interesse storico e artistico (restauro) - Lavori per il verde Servizio di riqualificazione dello spazio pubblico urbano ed immobili di interesse storico e artistico (restauro) - Lavori per il verde
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 34
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE
Protezione Civile: trasmissione alle Direzioni ed agli Enti preposti dell'allerta rischi tramite servizio s.m.s. e successivo invio e-mail; aggiornamento alle nuove procedure del personale interno della Protezione Civile, esterno (Servizi, strutture interessate, volontari) e delle municipalità del Comune di Catania. Attività di assistenza alla popolazione su Centro Storico per "Caffè Concerto": dal 1 Giugno 2012 al 30 Settembre 2012. Coordinamento Associazioni di volontariato coinvolte. Aggiornamento degli Specifici piani di emergenza con finalità di Protezione Civile (idrogeologico, ondate anomale di calore, ricaduta cenere vulcanica, rischio incendi ecc.)
Servizio tutela e salvaguardia del territorio – protezione civile – pubblica incolumita'
Direzione Servizi Demografici
Predisposizione nuovo Regolamento sul Decentramento Urbano
Direzione Servizi Demografici
Catania senza buche e Catania città pulita
Direzione Servizi Demografici
un
m
Co
TARGET 2014
Gestione del servizio
Relazione al Nucleo di Valutazione sull'attività svolta da inviare entro il 31 Dicembre 2012
Prosecuzione assistenza
Prosecuzione assistenza
Adozione determina dirigenziale di adozione Piani entro il 31/12/2012 o invio al Gabinetto di schema di determina sindacale entro il 15 Dicembre 2012. Organizzazione giornate di formazione a dipendenti della Direzione ed aggiornamento (almeno due incontri) entro il 31/12/12. Aggiornamento del sito Web con le novità introdotte dalla norma entro il 30/09/12 Presentazione alla Segreteria Generale della proposta di Regolamento sul Decentramento Urbano entro il 30/09/12
Applicazione dei Piani
Applicazione dei Piani
Nessuna attività
Nessuna attività
Monitoraggio procedimento e attuazione del Regolamento
Attuazione del Regolamento
Prosecuzione interventi
Prosecuzione interventi
e
Attuazione normativa sulla decertificazione (L.183/2011). Adozione idonee misure organizzative al fine di favorire le semplificazione amministrativa in raccordo con la Direzione Risorse Umane e Organizzazione- Formazione
TARGET 2013
Gestione del servizio
di
Servizio tutela e salvaguardia del territorio – protezione civile – pubblica incolumita' Servizio tutela e salvaguardia del territorio – protezione civile – pubblica incolumita'
TARGET 2012 ESTRATTO DEL PDO 2012 D.G.M. 451 del 3 Agosto 2012 Estratto degli obiettivi strategici Avvio delle procedure a partire da luglio 2012.
Ca ta
OBIETTIVI STRATEGICI
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Relazione in uno al 4° report sulla qualità degli interventi effettuati dalla Direzione Ecologia e servizio Manutenzioni sulla base delle richieste inviate.
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 35
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE
Attività di vigilanza su adempimenti LR n. 5 del 5 Aprile 2011. Attuaione art. 12 comma 6. Pubblicazione atti di Direzione. Di concerto con Servizio Sistemi Informativi Attività di vigilanza sull’applicazione della normativa regionale relativa alla pubblicazione, sul sito Internet dell’Ente, degli atti introitati all’Ufficio Albo Pretorio ai fini dell’adeguamento alle disposizioni di cui alla L.R. 22/2008. Collegamento on line dell’Ufficio notifiche con la banca dati della Camera di Commercio a fini notifiche Progetto miglioramento accesso informazioni Presidenza del Consiglio e attività consiliare pagina Web dell'Ente di concerto con la Direzione Sistemi informativi
Direzione Segreteria Generale Direzione Segreteria Generale
TARGET 2013
Collegamento on line operativo dal 31 Dicembre 2012 Presentazione Progetto risistemazione pagina Web entro il 31/09/2012 Pubblicazione nuova pagina Web entro il 31/12/2012
TARGET 2014
Prosecuzione vigilanza
Prosecuzione vigilanza
Prosecuzione vigilanza
Prosecuzione vigilanza
Utilizzo collegamento
Utilizzo collegamento
Monitoraggio su alimentazione sistema
Monitoraggio su alimentazione sistema
Co
m
un
e
di
Direzione Segreteria Generale Direzione Presidenza del Consiglio
TARGET 2012 ESTRATTO DEL PDO 2012 D.G.M. 451 del 3 Agosto 2012 Estratto degli obiettivi strategici Relazione sulla vigilanza effettuata nel corso dell’anno su tutte le Direzioni Relazione sulla vigilanza effettuata nel corso dell’anno su tutte le Direzioni
Ca ta
OBIETTIVI STRATEGICI
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 36
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Ca ta
PROGRAMMA 2 - PROGRAMMA 3 GIUSTIZIA, POLIZIA LOCALE
e
AREE STRATEGICHE DI INTERVENTO • FUNZIONALITA’ UFFICI GIUDIZIARI • VIABILITA’ • ABUSIVISMO COMMERCIALE • CONTROLLO DEL TERRITORIO • TUTELA DELLA LEGALITA’
di
DIREZIONI COINVOLTE • PATRIMONIO • POLIZIA MUNICIPALE • LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI
Co
m
un
OUTCOME FRUIBILITA’ DEGLI IMMOBILI DESTINATI NEGLI UFFICI GIUDIZIARI – FLUIDITA’ DEI FLUSSI VEICOLARI NEL TERRITORIO COMUNALE - RISPETTO DEI PRESUPPOSTI NORMATIVI PER L’ESERCIZIO DELLE ATTIVITA’ COMMERCIALI
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 37
Educazione stradale nelle scuole
Comandante Corpo di Polizia Municipale Responsabile Servizio Area Tecnica operativa della Polizia Municipale
Azioni di contrasto dell'abusivismo di occupazione abusiva di suolo pubblico anche unitamente ad altri corpi Potenziamento attività di controllo e repressione abusivismo edilizio.
Controllo regolarità Amministrativa della SCIA ( Segnalazione Certificata Ad Inizio Attività) e contestuale accertamento sul territorio Controllo regolarità amministrativa sanitaria su mercato “Pescheria. Di concerto con ASP.
Responsabile Servizio Area Tecnica operativa della Polizia Municipale Direzione Attività produttive Responsabile Servizio Area Tecnica operativa della Polizia Municipale
Direzione Attività produttive Servizio Condono Edilizio e Antiabusivismo
TARGET 2013
TARGET 2014
Partecipazione a 12 incontri formativi nelle scuole entro il 31/12/2013 Mantenimento delle sanzioni su occupazione abusiva di suolo pubblico effettuate nell'anno 2012 Mantenimento numero complessivo dei controlli effettuati dal Corpo e dei provvedimenti sanzionatori emessi nell'anno 2012 Verifica regolarità amministrativa delle SCIA presentate con almeno n. 5 controlli mensili sul territorio
Partecipazione a 12 incontri formativi nelle scuole entro il 31/12/2014 Mantenimento delle sanzioni su occupazione abusiva di suolo pubblico effettuate nell'anno 2013 Mantenimento numero complessivo dei controlli effettuati dal Corpo e dei provvedimenti sanzionatori emessi nell'anno 2013 Verifica regolarità amministrativa delle SCIA presentate con almeno n. 5 controlli mensili sul territorio
Effettuazione di almeno 30 accessi ispettivi sul mercato nell’anno 2012.
Effettuazione di almeno 30 accessi ispettivi sul mercato nell’anno 2013
Effettuazione di almeno 30 accessi ispettivi sul mercato nell’anno 2014
Incremento del 10 % dei controlli effettuati dal Servizio , rispetto all'anno precedente, entro il 31.12.2012.
Incremento del 10 % dei controlli effettuati dal Servizio , rispetto all'anno precedente, entro il 31.12.2013.
Incremento del 10 % dei controlli effettuati dal Servizio , rispetto all'anno precedente, entro il 31.12.2014.
Co
m
un
e
Intensificazione azione repressiva Abusivismo Edilizio..
Responsabile Servizio Area Tecnica operativa della Polizia Municipale
PDO 2012 TARGET 2012 D.G.M. 451 del 3 Agosto 2012 Estratto degli obiettivi strategici Partecipazione a 12 incontri formativi nelle scuole entro il 31/12/2012 Mantenimento delle sanzioni su occupazione abusiva di suolo pubblico effettuate nell'anno 2011 Mantenimento numero complessivo dei controlli effettuati dal Corpo e dei provvedimenti sanzionatori emessi nell'anno 2011 Verifica regolarità amministrativa delle SCIA presentate con almeno n. 5 controlli mensili sul territorio
Ca ta
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE
di
OBIETTIVI STRATEGICI
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 38
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Ca ta
PROGRAMMA 4 FUNZIONI DI ISTRUZIONE PUBBLICA DIREZIONI COINVOLTE • PUBBLICA ISTRUZIONE • LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI • PATRIMONIO
di
AREA STRATEGICA DI INTERVENTO FUNZIONALITA’ , ECONOMICITA’ E QUALITA’ NELLA GESTIONE DELLE ATTIVITA’, DIRETTE ED INDIRETTE, CONNESSE ALL'ISTRUZIONE DELLA POPOLAZIONE CHE USUFRUISCE DEI SERVIZI SCOLASTICI DI COMPETENZA COMUNALE
Co
m
un
e
OUTCOME MIGLIORAMENTO DELLO STANDARD FORMATIVO SCOLASTICO E CIVICO DELLA POPOLAZIONE CHE USUFRUISCE DEI SERVIZI SCOLASTICI DI COMPETENZA COMUNALE. MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SICUREZZA DEGLI IMMOBILI DESTINATI AD USO SCOLASTICO
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 39
Studio e proiezione dell'offerta del servizio Asili Nido per il quinquennio 2012-2017 in relazione alle previsioni di pensionamento del personale educatore. Servizio di Orientamento Scolastico e Professionale con particolare riferimento agli allievi disabili delle scuole cittadine tramite l'impiego di test psico-diagnostici per la definizione del profilo attitudinale, al fine di agevolare il transito verso percorsi formativi adeguati. Servizio di Psicologia Scolastica riferito agli allievi di fascia 6/14 anni e alle loro famiglie, al fine di prevenire fenomeni dispersivi e disagio psicologico, con attività ambulatoriali presso la sede ed itinerante presso le scuole. Educazione stradale e alla convivenza civile nelle scuole con il supporto della Polizia Municipale.
Direzione Pubblica Istruzione
Monitoraggio gare e lavori avviati
Direzione Lavori Pubblici
n ia
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE
TARGET 2013
Attività consequenziali all’indirizzo politico
Attività consequenziali all’indirizzo politico
Direzione Pubblica Istruzione
Supporto a 270 allievi entro il 31/12/2012..
Supporto a 270 allievi entro il 31/12/2013.
Supporto a 270 allievi entro il 31/12/2014.
Direzione Pubblica Istruzione
Evasione del 100% delle richieste pervenute attraverso incontri con genitori e allievi.
Evasione del 100% delle richieste pervenute attraverso incontri con genitori e allievi.
Realizzazione n. 12 incontri formativi. Verifica gradimento attraverso questionari specifici o relazione dei Capi d'Istituto entro il 31/12/2012
Realizzazione n. 12 incontri formativi. Verifica gradimento attraverso questionari specifici o relazione dei Capi d'Istituto entro il 31/12/2013
Realizzazione n. 12 incontri formativi. Verifica gradimento attraverso questionari specifici o relazione dei Capi d'Istituto entro il 31/12/2014
Monitoraggio attività: Stipula e consegna lavori di almeno il 60% sulle procedure di gara aggiudicate nel 2011 e 2012. Elaborazione programma da attuare per presentazione istanze, a decorrere 1 Gennaio 2013. Presentazione programma alla Direzione Generale entro il 31 Dicembre 2012.
Monitoraggio lavori
Monitoraggio lavori
Monitoraggio istanze e procedure
Nessuna attività
Ca ta
OBIETTIVI STRATEGICI
e
Evasione del 100% delle richieste pervenute attraverso incontri con genitori e allievi.
m
un
Direzione Pubblica Istruzione
Servizio manutenzioni e lavori a danno
Co
Programma e quantificazione economica degli interventi per ottenimento CPI su edifici scolastici, di concerto con Direzione Pubblica Istruzione.
PDO 2012 TARGET 2012 D.G.M. 451 del 3 Agosto 2012 Estratto degli obiettivi strategici Relazione alla Ragioneria Generale entro il 30/09/2012 in ordine allo sviluppo dei costi totali del servizio per gli anni 2012-2017.
di
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
TARGET 2014
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 40
Ca ta
PROGRAMMA 5 PROGRAMMA 7 FUNZIONI RELATIVE ALLA CULTURA E AI BENI CULTURALI FUNZIONI NEL CAMPO TURISTICO
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
DIREZIONI COINVOLTE • CULTURA • TURISMO
di
AREA STRATEGICA DI INTERVENTO ORGANIZZAZIONE DI GRANDI EVENTI CON CAPACITA’ ATTRATTIVA. ATTIVAZIONE DI INIZIATIVE CULTURALI. MIGLIORAMENTO DELLE POSSIBILITA’ DI ACCESSO A “SITI CULTURALI”. POTENZIAMENTO DELLA FRUIBILITA’ DI MUSEI E MOSTRE. CONSERVAZIONE E SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO ARTISTICO CITTADINO.
Co
m
un
e
OUTCOME DIFFUSIONE DELLA CULTURA TRADIZIONALE E ALTERNATIVA. SENSIBILIZZAZIONE DELLA POPOLAZIONE VERSO ARTE E CREATIVITA’. AUMENTO DEL TURISMO CULTURALE E NON.
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 41
Determinazione delle tariffe dei servizi aggiuntivi per il Sistema Bibliotecario alla luce del Regolamento approvato (Testo coordinato approvato con delibera C.C. n.2 del 12/01/2010) e predisposizione della Carta dei Servizi aggiuntivi delle Biblioteche Promozione dei servizi bibliotecari negli istituti di pena della città ed educazione alla sensibilizzazione alla lettura presso Palazzo della Cultura Attività di comunicazione informativa per le scuole e attivazione di laboratori didattici nei musei e presso siti civici di pregio culturale. Estensione apertura nel fine settimana e nei festivi dei Musei Civici e del Palazzo della Cultura Gestione e coordinamento di eventi culturali: " ESTATE" "NATALE"
Direzione Cultura e Turismo
Direzione Cultura e Turismo
Direzione Cultura e Turismo
TARGET 2014
Applicazione
Prosecuzione dell’attività di promozione
Prosecuzione dell’attività di promozione
Realizzazione di almeno 5 iniziative tra divulgativi e laboratori didattici.
Realizzazione di almeno 5 iniziative tra divulgativi e laboratori didattici.
Realizzazione di almeno 5 iniziative tra divulgativi e laboratori didattici.
Presentazione relazione che attesta l'estensione dell'apertura in uno al 4° report 2012 Presentazione relazione sull'attività organizzativa svolta nell'anno in uno al 4° report 2012
Prosecuzione dell’attività
Prosecuzione dell’attività
Prosecuzione dell’attività
Prosecuzione dell’attività
Co
m
un
Direzione Cultura e Turismo
TARGET 2013
Monitoraggio Procedimento e applicazione
e
Direzione Cultura e Turismo
PDO 2012 TARGET 2012 D.G.M. 451 del 3 Agosto 2012 Estratto degli obiettivi strategici Trasmissione della proposta di Deliberazione alla segreteria della G.M. contenente le tariffe dei servizi aggiuntivi entro il 30/09/12. Trasmissione della proposta di Deliberazione alla segreteria della G.M. contenente la Carta dei Servizi entro il 30/09/12. Presentazione relazione sull'attività di promozione svolta nell'anno in uno al 4° report 2012
Ca ta
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE
di
OBIETTIVI STRATEGICI
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 42
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Ca ta
PROGRAMMA 6 FUNZIONI NEL SETTORE SPORTIVO E RICREATIVO DIREZIONI COINVOLTE • SPORT • LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI
di
AREA STRATEGICA DI INTERVENTO GESTIONE DI GRANDI EVENTI SPORTIVI. MIGLIORAMENTO DELLE POSSIBILITA’ E DELLE CONDIZIONI DI ACCESSO AD IMPIANTI SPORTIVI CITTADINI. POTENZIAMENTO DELLA FRUIBILITA’ E CONSERVAZIONE E SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO IMPIANTISTICO SPORTIVO.
Co
m
un
e
OUTCOME DIFFUSIONE DELLO SPORT QUALE VEICOLO PER LA TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA. SENSIBILIZZAZIONE DELLA POPOLAZIONE VERSO IL WELLNESS. AUMENTO DEL TURISMO SPORTIVO. MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SICUREZZA DEGLI IMPIANTI
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 43
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE
Presentazione istanze per ottenimento CPI per impianti sportivi. Supporto e disponibilità di personale alla Direzione Sport. Lavori di ristrutturazione della piscina di Nesima.
Servizio manutenzioni e lavori a danno
Attuazione Deliberazione di Giunta per affidamento in concessione dei seguenti impianti sportivi: - Campo di calcio in erba sintetica " San Teodoro" - Impianto di baseball, softball, cricket " IV Novembre" - Palestra Zurria - Palestra n°32 (Ping Pong) dello stadio " A. Massimino" -Polisportivo" Villaggio S. Agata" - Palagalermo - Palaspedini - Palanitta - Piscina e palestra" Nesima" Presentazione in Consiglio dello schema di Convenzione per l'affidamento in gestione dei seguenti impianti: - Santa Maria Goretti - Palestra Verginelle e XXIV Maggio Convenzione dello stadio "A. Massimino".
Direzione Sport
TARGET 2013
TARGET 2014
Chiusura procedimenti per rilascio CPI
Nessuna attività
Completemento lavori di ristrutturazione entro il 30 Settembre 2012 Presentazione degli schemi di convenzione al Consiglio Comunale per approvazione entro il 31/12/12
Nessuna attività
Nessuna attività
Monitoraggio Procedimenti, Affidamenti, Attività di controllo sugli affidamenti
Monitoraggio Procedimenti, Affidamenti, Attività di controllo sugli affidamenti
Presentazione in Consiglio dello schema di Convenzione entro il 31/12/12
Monitoraggio Procedimenti, Affidamenti, Attività di controllo sugli affidamenti
Monitoraggio Procedimenti, Affidamenti, Attività di controllo sugli affidamenti
Predisposizione dello schema di convenzione entro il 30/09/2012
Monitoraggio Procedimenti, Affidamenti, Attività di controllo sugli affidamenti
Monitoraggio Procedimenti, Affidamenti, Attività di controllo sugli affidamenti
un
e
di
Servizio manutenzioni e lavori a danno
PDO 2012 TARGET 2012 D.G.M. 451 del 3 Agosto 2012 Estratto degli obiettivi strategici Relazione del Direttore della Direzione Sport che attesta il supporto ricevuto.
Ca ta
OBIETTIVI STRATEGICI
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
m
Direzione Sport
Co
Direzione Sport
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 44
Attività di monitoraggio ed impulso alla Direzione Lavori Pubblici, Manutenzione e SS.TT. per l'ottenimento del CPI nei seguenti impianti: - Santa Maria Goretti - Palagalermo - Palanitta - Palaspedini - Palazurria - Campo di calcio Monte Po’ - Campo di calcio Nesima - Campo di calcio Seminara
Direzione Sport
PDO 2012 TARGET 2012 D.G.M. 451 del 3 Agosto 2012 Estratto degli obiettivi strategici Relazione sull'attività di monitoraggio e impulso entro il 31/12/12
TARGET 2013
Ca ta
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE
Monitoraggio e attività di aggiornamento
TARGET 2014
Monitoraggio e attività di aggiornamento
Co
m
un
e
di
OBIETTIVI STRATEGICI
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 45
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Ca ta
PROGRAMMA 8 FUNZIONI NEL CAMPO DELLA VIABILITA’ , DEI TRASPORTI E DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE DIREZIONI COINVOLTE • MOBILITA’ E UTU • PARTECIPATE • LAVORI PUBBLICI
di
AREA STRATEGICA DI INTERVENTO PIANIFICAZIONE DEI FLUSSI VEICOLARI NEL TERRITORIO CITTADINO. MISURE FINALIZZATE AL GOVERNO INTELLIGENTE DEL TRAFFICO. AGEVOLAZIONE NELL’USO DEL MEZZO PUBBLICO. TUTELA DEL PEDONE. REALIZZAZIONE DI PISTE CICLABILI. DIFFERENZIAZIONE DELLE AREE CITTADINE AI FINI DELLA MOBILITA’ . MIGLIORAMENTO DELLA FRUIBILITA’ E TUTELA DEL CENTRO STORICO.
Co
m
un
e
OUTCOME MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DELLA MOBILITA’ NEL TERRITORIO CITTADINO.
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 46
Servizio Mobilità e Viabilità
PDO 2012 TARGET 2012 D.G.M. 451 del 3 Agosto 2012 Estratto degli obiettivi strategici Emanazione Decreto Approvazione Da parte Regione Siciliana entro 31 Dicembre 2012 Realizzazione entro 31 Dicembre 2012
Documento VAS Piano Generale del Traffico Urbano
Servizio Mobilità e Viabilità
Attivazione della Linea BRT
Verifica e controlli su occupazioni su suolo pubblico
Servizio Mobilità e Viabilità
Relazione entro 31 Dicembre 2012
TARGET 2013
TARGET 2014
Nessuna attività
Nessuna attività
Gestione e manutenzione della linea
Gestione e manutenzione della linea
Prosecuzione attività di controllo
Prosecuzione attività di controllo
Ca ta
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE
Co
m
un
e
di
OBIETTIVI STRATEGICI
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 47
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
DIREZIONI COINVOLTE • AMBIENTE E VERDE URBANO • URBANISTICA E GESTIONE DEL TERRITORIO • PATRIMONIO. EDILIZIA POPOLARE
Ca ta
PROGRAMMA 9 FUNZIONI RIGUARDANTI LA GESTIONE DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE
di
AREA STRATEGICA DI INTERVENTO TUTELA E SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO URBANO - SANITA’ ED IGIENE PUBBLICA – CURA DEGLI SPAZI DESTINATI AL VERDE – SVILUPPO E PIANIFICAZIONE URBANISTICA – ACCESSO ALL’EDILIZIA POPOLARE
Co
m
un
e
OUTCOME MANTENIMENTO DELLA PULIZIA E DEL DECORO NEGLI SPAZI URBANI – MANTENIMENTO DELLA FRUIBILITA’ E DEL DECORO DEGLI SPAZI DESTINATI E VERDE – ATTUAZIONE DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 48
Recupero crediti relativi ad oneri concessori per anni 2008 e 2009 Messa a regirme del nuovo Sistema Informativo " @cropolis" mediante riorganizzazione del personale e ottimizzazione del flusso di lavoro Smaltimento istanze arretrate di autorizzazione edilizia ( anni 20062007 Redazione del nuovo Piano Regolatore Comunale
Servizio Attuazione della Pianificazione Servizio Attuazione della Pianificazione
Adeguamento del Piano di Utilizzo delle aree Demaniali Marittime (P.D.U.M.,)già redatto, in relazione alle nuove linee guida emanate dalla Regione con decreto 4.07.2011 Adeguamento del Piano Rischio Aeroportuale al Regolamento per la costruzione e l'esercizio degli aeroporti (emendamento n° 7 del 20.10.2011)
Servizio PRG Pianificazione Urbanistica e Progetti Speciali
Servizio Attuazione della Pianificazione Servizio PRG Pianificazione Urbanistica e Progetti Speciali
TARGET 2013
TARGET 2014
Prosecuzione nell’attività di recupero crediti Utilizzo del sistema
Prosecuzione nell’attività di recupero crediti Utilizzo del sistema
Conclusione del 100 % dei procedimenti 2006 -2007 entro il 31.12.2012. . Deposito della Deliberazione di Piano per l'approvazione da parte del Consiglio Comunale entro il 31.12.2012 Trasmissione della Proposta di Piano all'Assessore entro il 30 Novembre 2012
Prosecuzione nell’attività di smaltimento arretrati
Prosecuzione nell’attività di smaltimento arretrati
Monitoraggio ed impulso al procedimento
Attività ordinaria
Monitoraggio ed impulso al procedimento
Attività ordinaria
Trasmissione della Proposta di Piano all'Assessore entro il 30 Novembre 2012
Monitoraggio ed impulso al procedimento
Attività ordinaria
Trasmissione della Proposta di Piano all'Assessore entro il 30 Novembre 2012 Avvio del Progetto entro il 30/06/2012 e relativa attribuzione carichi di lavoro, mediante Disposizione di Servizio
Monitoraggio ed impulso al procedimento
Attività ordinaria
Prosecuzione nello smaltimento arretrati
Prosecuzione nello smaltimento arretrati
Effettuazione di almeno 50 accessi ispettivi entro il 31/12/12 Elaborazione progetto per attuazione nell'Estate 2013. Invio del progetto alla Direzione Generale entro il 30/11/12
Effettuazione di almeno 50 accessi ispettivi entro il 31/12/13 Coordinamento lavori
Effettuazione di almeno 50 accessi ispettivi entro il 31/12/14 Nessuna attività
e
Servizio PRG Pianificazione Urbanistica e Progetti Speciali
un
Servizio PRG Pianificazione Urbanistica e Progetti Speciali
m
Servizio Condono Edilizio e Antiabusivismo
Direzione Ecologia ed Ambiente
Servizio ecologia,attivita' ispettive, controllo scarichi, disinfezione, mare, randagismo e progetto animali
Co
Redazione del Piano Commerciale in conformità al nuovo PRG Avvio Progetto lettera K Smaltimento Pratiche Arretrate di Condono Edilizio - 1° Lotto e 2° Lotto mediante l'impiego di dipendenti del ruolo tecnico dell'Ente. Incremento controlli sui conferimenti di quantitativi in discarica. Progetto di decementificazione delle spiagge libere comunali
PDO 2012 TARGET 2012 D.G.M. 451 del 3 Agosto 2012 Estratto degli obiettivi strategici Iscrizione a ruolo somme entro il 31 Dicembre 2012 Pieno utilizzo del sistema entro il 30 Giugno 2012
Ca ta
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE
di
OBIETTIVI STRATEGICI
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 49
Incremento dei controlli sugli scarichi auto
Direzione Polizia Municipale
Organizzazione di iniziative nelle scuole finalizzata all'educazione ambientale Sponsorizzazione per manutenzione aree a verde
PDO 2012 TARGET 2012 D.G.M. 451 del 3 Agosto 2012 Estratto degli obiettivi strategici Esecuzione di almeno 400 controlli su strada entro il 31/12/12
TARGET 2013
TARGET 2014
Esecuzione di almeno 400 controlli su strada entro il 31/12/13
Esecuzione di almeno 400 controlli su strada entro il 31/12/14
Organizzazione dell'iniziativa in cinque scuole cittadine entro il 21/12/12 Definizione di 5 contratti di sponsorizzazioni per manutenzioni per altrettante aree funzionali entro il 31/12/12.
Organizzazione dell'iniziativa in cinque scuole cittadine entro il 21/12/13 Definizione di 5 contratti di sponsorizzazioni per manutenzioni per altrettante aree funzionali entro il 31/12/13
Organizzazione dell'iniziativa in cinque scuole cittadine entro il 21/12/14 Definizione di 5 contratti di sponsorizzazioni per manutenzioni per altrettante aree funzionali entro il 31/12/14
Definizione di almeno 1 contratto di sponsorizzazioni per realizzazione di area a verde entro il 31/12/12. Affidamento della Gestione di almeno due giardini entro il 31/12/2012
Definizione di almeno 1 contratto di sponsorizzazioni per realizzazione di area a verde entro il 31/12/13 Affidamento della Gestione di almeno 1 giardino entro il 31/12/2013
Definizione di almeno 1 contratto di sponsorizzazioni per realizzazione di area a verde entro il 31/12/14. Affidamento della Gestione di almeno 1 giardino entro il 31/12/2014
Servizio servizi n.u. e rapporti con l'a.t.o. Servizio servizi n.u. e rapporti con l'a.t.o.
Non meno di 1500 sanzioni entro il 31/12/12 Non meno di 100 sanzioni entro il 31/12/12
Non meno di 1500 sanzioni entro il 31/12/13 Non meno di 100 sanzioni entro il 31/12/13
Non meno di 1500 sanzioni entro il 31/12/14 Non meno di 100 sanzioni entro il 31/12/14
Servizio servizi n.u. e rapporti con l'a.t.o.
Implementazione Banca Dati entro il 31/12/12
Utilizzo Banca Dati
Utilizzo Banca Dati
Realizzazione di n.1 evento e n.2 iniziative
Realizzazione di n.1 evento e n.2 iniziative
Realizzazione di n.1 evento e n.2 iniziative
Servizio ecologia,attivita' ispettive, controllo scarichi, disinfezione, mare, randagismo e progetto animali Servizio ecologia,attivita' ispettive, controllo scarichi, disinfezione, mare, randagismo e progetto animali
Servizio tutela e gestione del verde pubblico-giardino
Servizio tutela e gestione del verde pubblico-giardino
Procedure di affidamento di giardini a Enti pubblici e privati di concerto con la Direzione Patrimonio Controlli sul rispetto degli orari e modalitĂ di conferimento rifiuti Controlli sui conferimenti da parte dei commercianti nelle aree mercatali con supporto obbligatorio dei Vigili Urbani. Rilevazione dati raccolta rifiuti differenziata ed indefferenziata con sistema informatizzato di rilevamento e crazione Banca Dati sull'area in appalto. Eventi finalizzati all'educazione ambientale mirate alla Raccolta Differenziata e iniziative formative nelle scuole. Di concerto con la Direzione Pubblica Istruzione
Servizio tutela e gestione del verde pubblico-giardino
m
un
e
Sponsorizzazione per realizzazione area a verde
Ca ta
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE
di
OBIETTIVI STRATEGICI
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Co
Servizio servizi n.u. e rapporti con l'a.t.o.
Comune di Catania â&#x20AC;&#x201C; Direzione Generale â&#x20AC;&#x201C; Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 50
Realizzazione di tre giornate dedicate alla Raccolta Differenziata, da effettuarsi in tre piazze cittadine e in collaborazione con associazioni ambientaliste.
Servizio servizi n.u. e rapporti con l'a.t.o.
PDO 2012 TARGET 2012 D.G.M. 451 del 3 Agosto 2012 Estratto degli obiettivi strategici Realizzazione eventi entro il 31/12/2012
TARGET 2013
TARGET 2014
Realizzazione eventi entro il 31/12/2013
Realizzazione eventi entro il 31/12/2014
Ca ta
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE
Co
m
un
e
di
OBIETTIVI STRATEGICI
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 51
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
DIREZIONI COINVOLTE • SERVIZI SOCIALI E PER LA FAMIGLIA • POLITICHE SCOLASTICHE • LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI (Cimitero)
Ca ta
PROGRAMMA 10 FUNZIONI NEL SETTORE SOCIALE
di
AREA STRATEGICA DI INTERVENTO RILEVAZIONE E LOTTA AL DISAGIO SOCIALE – DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELL’INTEGRAZIONE – MONITORAGGIO DEGLI ENTI ACCREDITATI – REVISIONE DELLE FORME DI ACCREDITAMENTO – PROTOCOLLI DI INTESA CON ENTI COINVOLTI: ASP , SCUOLE.
Co
m
un
e
OUTCOME MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA ALLOCATIVA DELLE RISORSE DISPONIBILI– MIGLIORAMENTO DEGLI STANDARD QUALITATIVI DELL’OFFERTA DA PARTE DEGLI ENTI EROGATORI DI SERVIZI
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 52
SOCIAL HOUSING. Attività di supporto alla Direzione Patrimonio finalizzata al controllo su occupazioni abusive di immobili ERP di proprietà comunale. SOCIAL HOUSING Individuazione immobili di proprietà comunale non compresi nel piano di vendita da destinare al social housing SOCIAL HOUSING. Aggiornamento graduatorie exDPR 1035/72 SOCIAL HOUSING Convocazione associazioni d'imprese e immobiliari per la individuazione di immobili privati da adibire ad attività di social housing finalizzato alla stesura di un accordo di programma SOCIAL HOUSING Attivazione mediazione abitativa attraverso i Centri Territoriali con la creazione di procedure informatizzate. SOCIAL HOUSING Accordi con Enti Ecclesiastici e/o morali, associazioni per l'emergenza abitativa (ricoveri d'urgenza)
Comandante Polizia Municipale
TARGET 2013
Prosecuzione nell’attività di supporto alla Direzione Servizi Sociali
Prosecuzione nell’attività di supporto alla Direzione Servizi Sociali
Direzione Patrimonio
Trasmissione elenco immobili alla A.P. competente entro il 30/06/1
Prosecuzione nell’attività di supporto alla Direzione Servizi Sociali
Prosecuzione nell’attività di supporto alla Direzione Servizi Sociali
Direzione Patrimonio
Aggiornamento graduatorie ex DPR 1035/72 entro il 30/06/12
Prosecuzione nell’attività di supporto alla Direzione Servizi Sociali
Prosecuzione nell’attività di supporto alla Direzione Servizi Sociali
Direzione Attività Produttive
Convocazione e istituzione di un tavolo tecnico che relazioni entro il 30/10/12 sulle possibili iniziative
Prosecuzione nell’attività di supporto alla Direzione Servizi Sociali
Prosecuzione nell’attività di supporto alla Direzione Servizi Sociali
Attuazione macrostruttura ed organizzazione procedure entro 60 giorni dall'attuazione della macrostruttura Presentazione alla G.M. della proposta di protocolli d'intesa entro il 31/10/2012
Gestione procedure
Gestione procedure
Gestione Accordi
Gestione Accordi
Realizzazione n. 40 incontri formativiinformativi nelle scuole.
Realizzazione n. 40 incontri formativiinformativi nelle scuole.
Realizzazione n. 40 incontri formativiinformativi nelle scuole.
e
Direzione Famiglia e Politiche Sociali
un
Direzione Famiglia e Politiche Sociali
m
Direzione Pubblica istruzione
Co
Promuovere il Benessere, la Prevenzione ed l'Educazione alla Salute. Azioni strategiche
PDO 2012 TARGET 2012 D.G.M. 451 del 3 Agosto 2012 Estratto degli obiettivi strategici Relazione della Direzione Patrimonio che attesta il supporto prestato
Ca ta
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE
di
OBIETTIVI STRATEGICI
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
TARGET 2014
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 53
Definizione soluzione provvisoria campo Fontanarossa destinato a Rom con supporto obbligatorio di Polizia Municipale e Direzione Patrimonio. Riduzioni dei Centri Territoriali da dieci a cinque e riorganizzazione del personale uffici Potenziamento delle attività a sostegno del Social housing con apporto di personale della Direzione Servizi Sociali a sostegno della individuazione degli aventi diritto all'accesso, definita da Direzione Patrimonio. Procedure realizzative dei progetti PISU-PIST afferenti le Direzioni
Direzione Famiglia e Politiche Sociali
Direzione Famiglia e Politiche Sociali
Direzione Famiglia e Politiche Sociali
TARGET 2013
TARGET 2014
Nessuna attività
Nessuna attività
Proposta di delibera di G.M. entro il 30/09/2012 e riorganizzazione dei CC.TT. entro il 30/09/2012 Messa in disponibilità del personale alla Direzione Patrimonio a partire dal 1/09/12
Gestione riorganizzazione
Gestione riorganizzazione
Prosecuzione della collaborazione con la Direzione Patrimonio
Prosecuzione della collaborazione con la Direzione Patrimonio
Definizione dei progetti esecutivi e avvio procedure gara entro il 31/12/2012
Gestione procedure di gara e avvio progetti
Gestione progetti
Co
m
un
e
Direzione Famiglia e Politiche Sociali
PDO 2012 TARGET 2012 D.G.M. 451 del 3 Agosto 2012 Estratto degli obiettivi strategici Chiusura campo Fontanarossa entro il 31/12/2012
Ca ta
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE
di
OBIETTIVI STRATEGICI
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 54
Ca ta
PROGRAMMA 11 PROGRAMMA 12 FUNZIONI NEL CAMPO DELLO SVILUPPO ECONOMICO FUNZIONI RELATIVE A SERVIZI PRODUTTIVI
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
DIREZIONI COINVOLTE • ATTIVITA’ PRODUTTIVE • RAGIONERIA GENERALE (Affissioni e Pubblicità)
di
AREA STRATEGICA DI INTERVENTO SVILUPPO DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE , COMMERCIALI E ARTIGIANALI NEL TERRITORIO CITTADINO – ACCESSO AI SERVIZI COMUNALI DI SUPPORTO E FUNZIONALI – VIGILANZA SULL’ABUSIVISMO COMMERCIALE DI CONCERTO CON CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE – ATTIVITA’ PIANIFICATORIA IN CAMPO PUBBLICITARIO
Co
m
un
e
OUTCOME INCREMENTO OPERATORI PRODUTTIVI, COMMERCIALI E ARTIGIANALI. – PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 55
Attività di rimozione e contrasto impianti pubblicitari abusivi, di rilevanti dimensioni, pericolosi per la pubblica incolumità. Presentazione al Consiglio Comunale di 1) “Regolamento per la concessione di suolo pubblico per la collocazioni di manufatti o automezzi attrezzati adibiti a varie attività commerciali”; 2) "Regolamento per la concessione di aree pubbliche per attività di spettacolo viaggiante e parchi di divertimento"; 3) Regolamento dei Pubblici Esercizi; Iscrizione a ruolo relativo sanzioni amministrative a seguito di verbali redatti negli anni 2008 – 2011 e relative ordinanze già emesse. Miglioramento dei servizi offerti all’utenza attraverso il potenziamento dei servizi di front office. Avvio utilizzo della procedura @cropolis.
Servizio bilancio – entrate e spesa – pubblicita
Direzione Attività produttive
TARGET 2013
Rimozione di almeno n. 20 impianti di grandi dimensioni entro il 31/12/2013.
Rimozione di almeno n. 20 impianti di grandi dimensioni entro il 31/12/2014.
Presentazione dei Regolamenti 1) 2) in Segreteria Consiglio entro il 30 Novembre 2012. Presentazione Regolamento 3) entro 30 Giugno 2012.
Monitoraggio e impulso al procedimento
Applicazione
Emissione ruoli 2012 Monitoraggio ruoli
Emissione ruoli 2013 Monitoraggio ruoli
Mantenimento 23 ore
Mantenimento 23 ore
Utilizzo procedura
Utilizzo procedura
Emissione ruoli 2008-2009-2010-2011 entro 31 Dicembre 2012.
e
Direzione Attività produttive
PDO 2012 TARGET 2012 D.G.M. 451 del 3 Agosto 2012 Estratto degli obiettivi strategici Rimozione di almeno n. 20 impianti di grandi dimensioni entro il 31/12/2012.
Ca ta
DIREZIONE O SERVIZIO RESPONSABILE
di
OBIETTIVI STRATEGICI
Passaggio da 11 ore di ricevimento settimanale a 23 ore di ricevimento settimanale Avvio utilizzo procedura entro 31 Dicembre 2012
un
Direzione Attività produttive
TARGET 2014
Co
m
Direzione Attività produttive
n ia
COMUNE DI CATANIA Direzione Generale
Comune di Catania – Direzione Generale – Piano delle Performance 2012- 2014 /2013-2015 . Art. 10 D .Lgs 27 ottobre 2009 n. 150
Pagina 56