Principi fondamentali endosphères therapy

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4.7 - TRATTAMENTO DELLE TENDINOPATIE COSA SONO LE TENDINOPATIE? Per tendinopatia si intendono processi flogistici e conseguentemente degenerativi a carico dei tendini. La tendinopatia può essere rotulea, achiellea, calcifica, inserzionale e relativa al cingolo scapolo omerale ed al ginocchio. In generale i tendini più a rischio sono quelli dei gruppi muscolari che agiscono sulle articolazioni più meccanicamente sollecitate da movimentati reiterati costantemente nel tempo. Esempio dei tendini più sollecitati: il tendine del quadricipite, il tendine rotuleo (prosecuzione di quello quadricipitale), il tendine d’Achille o calcaneale, il tendine del capo lungo del bicipite brachiale, i tendini dei muscoli epicondiloidei (tendine del muscolo Anconeo, tendine del muscolo Estensore Comune del Carpo, etc.), tendini dei muscoli adduttori dell’anca e degli extrarotatori dell’omero (sovraspinoso, sottospinoso, piccolo rotondo). L’eziologia si divide in fattori meccanici e predisponenti: Fattori meccanici: trattasi di reiterati stress meccanici ed ipersollecitazioni funzionali che a lungo andare creano effetti lesivi sulle strutture inserzionali miotendinee determinando prima conseguenze flogistiche (infiammazione) che ne conclamano il quadro clinico di” tendiniti”, per poi esacerbare in tendinosi

(degenerazioni tendinee) e da qui le rotture tendinee rappresentano solo una naturale conseguenza dell’ incapacità tissutale dei tendini nel poter rispondere agli ulteriori stress meccanici anche di lieve entità. Fattori predispondenti: con tale dizione ci si riferisce ad alcune caratteristiche anatomiche del tendine o all’alterazione di formazione anatomiche adiacenti al tendine affetto, così come la scorretta esecuzione di gesti tecnici nonché la predisposizione individuale specifica nel grado di reattività dei propri tessuti agli stress meccanici stessi. Per quanto concerne la sintomatologia dolorosa, invece, questa presenta una manifestazione clinica alquanto variegata. Il dolore può essere di natura spontanea soprattutto in corrispondenza dello sforzo. A ciò ne consegue una ovvia limitazione funzionale della struttura muscolo-tendinea affetta e quindi anche una compromissione del gioco articolare. Il dolore si manifesta anche in occasione di una palpazione diretta del tendine danneggiato. In caso di tendinopatia e se il tendine affetto ha un decorso superficiale, alla sua palpazione è possibile scorgerne un suo ispessimento e superficie irregolare. Vi può essere tumefazione sottocutanea indotta da un quadro edematoso del tessuto peritendineo. Invece, nelle tendinosi il dolore è minimo se non addirittura completamente assente.

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PRINCIPI FONDAMENTALI SULLA METODICA ENDOSPHÈRES THERAPY® THERAPY


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