Romea commerciale

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Romea Commerciale 1 vai su

Romea sicura subito NO Autostrada Ogni anno il bilancio delle vittime degli incidenti sulla Romea è sempre pesantissimo. Croce dopo croce, da un lato si fa finta di piangere i morti e dall’altro si continua a spacciare la nuova autostrada come la soluzione dei problemi di sicurezza e di traffico della Nuova Romea; nel frattempo né ANAS, né l’assessore Renato Chisso e la Regione Veneto, né le province interessate si decidono a mettere a disposizione poche decine di milioni di euro per mettere davvero in sicurezza la Romea. La realtà è che chi si ostina a puntare riso se sulla “Romea Com-

Data

merciale” impedisce, di fatto, che si trovino mai i soldi per sistemare subito la statale 309. Una situazione analoga si riscontra per la E-45 da Cesena a Orte. La nuova autostrada è un’opera inutile, dannosa e arretrata. Inutile perché i livelli di traffico giornalieri dell’attuale SS 309 (1520 mila veicoli/giorno), sono addirittura inferiori a quelli della SR 11 brentana, e quindi non giustificano una nuova autostrada; e inoltre perché il progetto non prevede la messa insicurezza della Romea : di rifacimento del manto stradale, piazzole di sosta, cor

sie di emergenza, eliminazione degli incroci a raso e altri interventi analoghi non c’è nemmeno l’ombra. (segue a pag. 2)

L’opera più grande dopo il Ponte Un mostro di cemento e asfalto lungo quasi 400 km. Dopo il Ponte sullo Stretto è la seconda grande opera prevista dalla Legge Obbiettivo: è la nuova autostrada MestreOrte-Civitavecchia. L'autostrada per buo-

na parte ricalca il tracciato dell'E45 tra Orte e Cesana, poi da Ravenna a Mestre il nuovo tracciato corre in parallelo all'attuale l'attuale Romea, fino a collegherà con la A4 a Villabona (Mestre) o, più probabilmente, a

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Roncoduro, attraverso le campagne da Lughetto a Sambruson passando poi il Naviglio Brenta fra Mira e Dolo in tunnel, ma non è esclusa la soluzione a raso con un viadotto in mezzo alla Riviera.

I numeri della Mestre-Orte: • 396 km • 20 cavalcavia • 226 sottovie • 139 km di ponti e viadotti • 64 km in galleria • 83 nuovi svincoli • 2 barriere (Lughetto, Orte) • costo: 10 miliardi di euro in Project Financing, contributo pubblico di 1,4 miliardi • Proponente: GEFIP Holding dell’europarlamentare PDL Vito Bonsignore


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Chi semina strade raccoglie traffico

Impatti ambientali devastanti tante le zone di pregio attraversate

(dalla prima) Dannosa perché la nuova autostrada drenerà traffico dalla A-13 e dall’Adriatica portando quindi in Riviera più traffico, più camion, più inquinamento, provocando danni ambientali irreparabili. Arretrata, perché nel nuovo millennio, alle soglie dell’esaurimento del petrolio, è una follia continuare ad incentivare il trasporto su gomma costruendo sempre nuove strade. La Comunità Europea promuove lo sviluppo delle “autostrade del mare” e dei collegamenti ferroviari già da 15 anni stanziando periodicamente miliardi di euro, ma in Italia e in Veneto sembra non se ne sia accorto quasi nessuno.

La lunghezza ipotizzata sul La zona archeologica a sud di tratto Emiliano-Veneto della Lova, le valli di Comacchio, il Romea Commerciale è di circa Parco del Delta del Po, le Valli 125 Km con un consumo di del Mezzano. suolo superiore a 331 ettari Anche se buona parte del tratto (86,7% terreni agricoli). Nella Cesena-Orte insisterà sulla Esua strada incontra 11.00 ettari 45, le numerose varianti e di Siti di Interesse Comunita- l’aumento del traffico avranno rio (SIC), 5.800 ettari di Zo- effetti molto pesanti per una ne a Protezione Speciale delle zone d’Italia per buona (ZPS) e 8.300 ettari di parchi parte ancora risparmiate dal regionali e zone di grande pre- cemento: gli Appennini; si gio naturalistico quali la quali pensi solo che l’autostrada la laguna di Venezia, la Riviera passerà a pochi km dal Parco del Brenta, delle Foreste Casentinesi

A che punto siamo? L’opera è attualmente al vaglio della commissione VIA nazionale. In caso di ok, nel giro di 2 anni potrebbero partire i lavori

Solo uno scenario ipotetico per la Riviera?

FLUSSI DI TRAFFICOSULLARETE STRADALE LOCALE (dati 2008) STAZIONE DI RILEVAMENTO Tangenziale Mestre (prima del Passante) A4 tratta Verona-Mestre Passante di Mestre SR11 Ponte della Libertà Venezia SR11 – Casello 9 Fiesso SS 309 Romea – Lughetto SP 81 Spinea SP 26 – Cazzago SR11 – Oriago SR515 Noalese Stigliano SP 12 Fossò SP 13 Camponogara SP 18 Calcroci

L’AUTOSTRADA

% % NON SERVE! Veicoli Veicoli pesanti • I dati del traffico non giustificommerciali (TIR)

N°veicoli/giorno medio (TGM)

% mezzi privati

oltre 140.000

-

-

-

cano la necessità di una nuova autostrada, nemmeno in futuro

80.000-100.000

-

-

-

40.000

-

-

-

LE ALTERNATIVE CI SONO...

34528

74,9

10,7

14,4

23296

91,6

5,0

3,4

18843

60,5

11,2

28,3

17607 17460 16546

83 92,1 90,8

7,2 6,4 5,5

9,8 1,4 3,8

16331

81,5

8,6

9,9

12975 10574 6092

85,8 88,3 84,6

10,4 8 8,1

3,8 3,7 7,3

mettere subito in sicurezza SS309 Romea e E-45; Deviare i TIR sulla A-13 attraverso il raccordo FerraraRavenna; Potenziare la A-13 Potenziare i servizi pubblici Puntare sulle autostrade del mare e sulla ferrovia

..SONO SOTENIBILI, RAPIDE E COSTANO MENO!


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I comitati si organizzano

Nasce la Rete Interregionale contro la Orte-Mestre Il 17 luglio 2010 segna una data importante per i movimenti che nelle 6 regioni attraversate dal nuovo asse autostradale (Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Emilia Romagna e Veneto) si battono contro la realizzazione della Mestre-Orte. Tutti hanno convenuto sulla necessità immediata di mettere in sicurezza la E45 e la SS309 Romea e scongiurare la realizzazione di un doppione dell'Autostrada del Sole. A Bologna il raduno di quanti fra comitati, associazioni e organizzazioni sono contro la Romea Commerciale ha visto una partecipazione che ha superato ogni più rosea aspettativa rispondendo all'appello lanciato da CAT e Rete NO-AR e dimostrando la volontà di un

ragionamento interregio- Semplice come bere nale ed unitario per fermare un'opera da 10 miliardi un bicchiere d’acqua e mezzo di euro che stra- Il 34% dei camion trasporta acqua volgerà per sempre aree minerale come le valli dell'Appennino centrale, il fragilissimo ecosistema del delta del Po e, nel Veneziano, sfigurando completamente la Riviera del Brenta. Sulla Orte-Mestre pesa un velo di silenzio impenetrabile. Per squarciare il silenzio, le venti organizzazioni hanno pianificato un organico scambio di informazioni, una camagna informativa nazionale così Si sa che l'acqua del Sindaco è gratuita e spesso come nazionale sarà l'ap- di qualità molto superiore alla minerale. pello agli enti e alle forze Si sa che le bottiglie di acqua minerale producono una grande quantità di rifiuti; politiche coinvolti. Nascerà a breve un mani- Si sa anche che le multinazionali pagano cifre festo unitario cui seguiran- irrisorie per estrarre acqua che poi rivendono ad no azioni comuni di con- un prezzo centinaia di volte superiore; trasto lungo tutto l'asse del ma ora c'è un altro buon motivo per non bere l'acqua minerale in bottiglia: tracciato. Il 34% dei camion che circolano per le nostre strade trasporta acqua minerale! Quindi non bere acqua minerale significa difendere uno dei beni comuni più preziosi, ma anche disincentivare il trasporto su gomma, e quindi la realizzazione di nuove autostrade.

H2O pubblica segui la campagna su www.acquabenecomune.org

Facciamoci vedere!

L’innesto dell’autostrada sul Passante a Roncoduro

Prenota la bandiera da appendere al tuo balcone richiedila a info@retenoar.org


Bonsignore, il nuovo Re delle autostrade Dopo aver comprato per 4,5 milioni di euro la cordata concorrente, la Nuova Romea spa, società di cui facevano parte uomini del PD e del PDL nonché imprese chiave della Cricca Veneta come la Mantovani spa, Don Vito Bonsignore ha avuto letteralmente strada libera: il progetto di Autostrada Mestre-Orte è ora un affare della cordata capeggiata da GEFIP Holding e MEC insieme a Banca CARIGE, entrambe di proprietà del sempreverde Vito Bonsignore, eurodeputato dal 2004 con l’UDC e ora con il PDL. Nato a Bronte (CT) nel 43 arriva diciottenne a Torino dove trova lavoro alla SATAP, società che gestisce l’autostrada TO-MI-PC; diventa direttore generale e socio di Marcellino Gavio nella Argofin, la scatola societaria che sta sopra le autostrade dell’imprenditore alessandrino. Ex uomo di punta della Dc piemontese degli anni '80 e 90, andreottiano, è stato tra i fondatori dell'Udc da cui si è distaccato dopo la scelta di Casini dì troncare con

Berlusconi, entrando successivamente nel PDL.E’ Amico di Salvatore Ligresti e dell’ing. Alessandro Sodano, cugino del cardinale Angelo. Nel 1992 diventa sottosegretario al bilancio del governo Amato, ma deve dimettersi per una tangente che avrebbe dovuto essere pagata per la costruzione

dell’ospedale di Asti: si ritrova con una condanna definitiva a due anni per tentata corruzione. La magistratura romana decide invece il non luogo a procedere per le dichiarazioni dell’ex presidente dell’Istalstat Mario Alberto Zamorani che sostiene di avergli portato a Roma 250 milioni di lire

1 km della Mestre-Orte costa 25 milioni di euro Pari al 50% del contributi statali per i Parchi Nazionali tagliati dalla Finanziaria 2010

La cordata vincente Gefip Holding SA, Banca CARIGE spa, MEC spa, ILI spa, Scetaroute SA, Tecnip Italy spa, Transoute International SA, Ejis Projects SA, Efibanca spa

Vito Bonsignore

Il tracciato emiliano-veneto della Romea Commerciale

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dentro una scatola di cioccolatini. Nessuna conseguenza anche per i fondi dell’impresa Girardi transitati dal Vaticano attraverso l’APSA (amministrazione patrimonio sede apostolica). Nel 2003 lancia, insieme a Banca CARIGE e Efibanca (una controllata della Popolare di Lodi) quello che dovrebbe diventare il terzo polo autostradale italiano. Successivamente viene rinviato a giudizio per la vicenda del tentativo di scalata della Banca nazionale del lavoro che risale all'estate del 2005. Bonsignore, da azionista della Bnl, è accusato di aver partecipato con gli immobiliaristi Danilo Coppola, Giuseppe Statuto e i fratelli Lonati, alla scalata con i cosiddetti "contropattisti" cui faceva capo il 26,78 per cento di Bnl, guidati da Gaetano Caltagirone, ideatore del contropatto. Bonsignore ha interessi che vanno dalle finanziarie al mondo bancario, dalle costruzioni ai centri commerciali, dai giornali (editore della Gazzetta del Popolo) alle autostrade. Da segnalare tra le affiliate del gruppo di Bonsignore anche Azzurra 2000, una società che certifica le carte delle imprese edili per i lavori pubblici. I soci sono due giovani legali: Katia Bonsignore (figlia di Vito) e Stefano Previti (figlio di Cesare).


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