IL GEOMETRA – N° 3-2009

Page 1


Il geometra

Editoriale Organo del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia e del Collegio dei Geometri della Valle d’Aosta Direttore responsabile ILARIO TESIO Consigliere responsabile LUCIANO SIMONATO Redazione e impaginazione MICHELA OBERTO Grafica CHIARA CAMPONI Comitato di redazione: FEDERICA CAPRIOLO, PAOLO CUSELLI, RODOLFO MEAGLIA, LUCA PERRICONE, RENATO PITTALIS, VITTORIO VIZZINI Direzione, Redazione, Amministrazione, Pubblicità: Via Cernaia 18 - 10122 Torino Tel. 011537756 - fax 011533285 e-mail rivista@collegiogeometri.to.it Hanno collaborato a questo numero: PAOLO CUSELLI, ETTORE DITTA, STUDIO OSELLA - PICCATO - PALERMO, GIANLUIGI PAGLIERO, PIERLUIGI PALERMA Stampa e fotolito: Tipografia Melli - Borgone di Susa Tel. 011.96.46.367 Reg. Trib. Torino n. 297 del 23 luglio 1948 Pubblicazione mensile con pubblicità inferiore al 50% Le opinioni espresse negli articoli appartengono ai singoli autori dei quali si intende rispettare la libertà di giudizi, lasciando agli stessi la responsabilità dei loro scritti. Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Questo numero della nostra Rivista dedica ampio spazio all’Assemblea annuale degli Iscritti all’Albo che si è tenuta il 23 aprile. Quest’anno l’affluenza è stata particolarmente numerosa, anche perchè all’Ordine del Giorno erano previsti argomenti importanti quali il trasferimento della sede del Collegio e la Riforma della Scuola, tant’è che la sala dei Cinquecento dell’Unione Industriale era quasi completa. Il Consiglio è orgoglioso che gli Iscritti abbiano dimostrato, con la loro partecipazione così massiccia, l’interesse e l’attaccamento verso la vita del Collegio. Mentre infatti ormai si dà per scontato il “pienone” delle sale per i convegni tecnici, l’Assemblea annuale viene spesso intesa come un appuntamento di routine o comunque di scarsa importanza, per cui i professionisti vi partecipano saltuariamente e con scarso interesse (salvo naturalmente le eccezioni di pochi che invece non mancano mai). E’ invece un appuntamento di grande rilievo, perchè viene riassunta e presentata tutta l’attività del Collegio di un intero anno, sia tramite le relazioni dei Consiglieri sia nel momento dell’approvazione della gestione economica e finanziaria riassunta nei bilanci di legge. Sono presenti anche in Assemblea i nuovi Iscritti all’Albo dell’anno, i quali hanno per la prima volta l’occasione di conoscere da vicino la vita della Categoria, nonchè i pensionati ed i colleghi premiati per l’anzianità, che avranno certamente alle loro spalle anni di esperienza e conoscenza anche della vita del Collegio, con Consigli che si avvicendano e persone che cambiano. Per il Consiglio è un “esame” da affrontare perchè l’Assemblea è sovrana nei giudizi e nelle decisioni, e pertanto può correggere le scelte già intraprese ed indirizzare i programmi preventivi; è importante per i quindici Consiglieri, nel giorno dell’appuntamento annuale dell’Assemblea, percepire il giudizio degli Iscritti nei loro confronti per la gestione dell’anno trascorso ed essere confortati nelle scelte preventive. Il 23 aprile, il Consiglio ha avuto una grande gratificazione per la presenza nella sala di tanti colleghi e per l’approvazione di tutta la gestione dell’anno 2008 e del preventivo 2009, Ciò si traduce in una spinta ed incoraggiamento per i Consiglieri a proseguire nella strada intrapresa ed a migliorare, con la percezione rafforzata che gli Iscritti siano consapevoli e coinvolti nella gestione del Collegio. Ilario Tesio


Il geometra

Sommario

Editoriale

pag.

1

pag.

3

Lineare anzichè radiale...

pag.

6

L’uso dei parcheggi nel garage condominiale

pag. 10

Pubblicazione del sito web www.giustizia.piemonte.it

pag. 16

Argomenti legislativi Al via dal 28 aprile 2009 il regime dell’Iva “per cassa”

Studio Osella - Piccato - Paletto L’Assemblea del 23 aprile, pag. 26

Professione di Gianluigi Pagliero di Ettore Ditta

Commissione Sicurezza Convegno di Susa “Riprogettare l’energia”

pag. 17

Segnaletica di sicurezza in cantiere

pag. 19

di Pierluigi Palerma “Il Geometra Risponde” nelle biblioteche di Torino, pag. 40

di Piero Controtto

Consiglio Nazionale La 3° Assemblea dei Presidenti a Ecopolis

pag. 22

Atti del Collegio

La formazione a distanza , pag. 47

Assemblea degli Iscritti all’Albo

pag. 26

Il Geometra risponde: un nuovo servizio per i cittadini

pag. 40

Convegni L’ISPRA e le Agenzie ambientali su aree urbane a tutela del patrimonio culturale ed edilizio

pag. 42

Restauro, Recupero e Riqualificazione

pag. 45

On line E-Learning. FAD. La formazione a distanza

di Paolo Cuselli

2

il geometra n. 3/09

pag. 47


Il geometra

Argomenti legislativi

Al via dal 28 aprile 2009 il regime dell’Iva “per cassa” a cura dello Studio Osella - Piccato - Paletto, Dottori Commercialisti Come noto l’art. 6, DPR n. 633/72 considera quale momento di effettuazione dell’operazione e quindi quale momento rilevante ai fini dell’esigibilità dell’imposta: • la consegna o la spedizione per la cessione di beni mobili; • il pagamento del corrispettivo per la prestazione di servizi. La suddetta disciplina è integrata dal comma 4 del citato art. 6 che prevede una fattispecie anticipatoria dell’esigibilità dell’IVA nel caso di: • emissione della fattura; • pagamento, anche parziale, del corrispettivo. Viene così a delinearsi il regime IVA c.d. ad “esigibilità immediata” che “trovava”, fino ad ora, l’unica eccezione nel disposto del comma 5 del citato art. 6. Quest’ultimo infatti, consente il differimento dell’esigibilità dell’IVA (al momento del pagamento della fattura emessa) per le operazioni effettuate nei confronti di specifici soggetti, tipicamente: Stato ed Enti Statali, istituti universitari, enti ospedalieri, USL, ecc. Tale facoltà è stata estesa, ad opera del DL n. 185/2008, anche alle prestazioni di servizi e/o cessioni di beni effettuate nei confronti della generalità dei soggetti passivi IVA. La principale condizione richiesta alle imprese e ai lavoratori autonomi, per poter usufruire della suddetta facoltà, come previsto dall’art.1, comma 1, DM 26.3.2009, consiste nel fatto di conseguire un volume d’affari: -- in caso di attività già in essere (riferito all’anno precedente)

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dello specifico Decreto attuativo è diventato operativo il nuovo regime dell’IVA “per cassa”. A decorrere dal 28.4.2009 la facoltà di differire l’IVA al momento del pagamento della fattura emessa è esteso alla generalità dei soggetti passivi IVA che hanno un volume d’affari 2008 non superiore a € 200.000.

-- in caso di inizio attività (presunto): INFERIORE O PARI a Euro 200.000 Quindi per poter applicare nel 2009 il regime in esame va preliminarmente verificato che, il volume d’affari 2008 sia non superiore a € 200.000. In caso di attività iniziata in corso d’anno (2009) si fa riferimento al volume d’affari che si presume di conseguire.

Della nuova disciplina saranno evidenziati, di seguito, gli aspetti di maggior rilievo prestando particolare attenzione: • all’ambito soggettivo di applicazione; • agli adempimenti operativi. Ambito soggettivo La nuova disciplina incontra una triplice limitazione di natura soggettiva, infatti le nuove disposizioni non possono essere applicate: • nell’ipotesi in cui il cedente/prestatore si avvale di “regimi speciali IVA”; • quando l’acquirente/committente assolve l’imposta mediante l’applicazione del meccanismo dell’inversione contabile (reverse charge); • se l’acquirente/committente è un soggetto privato. Per l’individuazione dei predetti “regimi speciali” è possibile fare riferimento a quanto specificato dall’Agenzia delle Entrate nella Circolare 21.12.2007, n. 73/E (a commento del regime dei contribuenti minimi). I regimi speciali IVA possono essere individuati nelle attività riportate nelal tabella della pagina seguente.

LA NUOVA DISCIPLINA

L’intento della norma, nell’ottica di approntare soluzioni all’attuale congiuntura economica sfavorevole, è quello di agevolare le piccole-medie imprese ed i lavoratori autonomi spesso in difficoltà nell’anticipare finanziariamente il versamento dell’imposta all’Erario nelle more degli incassi dei corrispettivi/compensi fatturati. il geometra n. 3/09

3


Il geometra

Argomenti legislativi

• agricoltura e attività connesse e pesca (artt. 34 e 34-bis, DPR n. 633/72); • vendita sali e tabacchi (art. 74, comma 1, DPR n. 633/72); • commercio dei fiammiferi (art. 74, comma 1, DPR n. 633/72); • editoria (art. 74, comma 1, DPR n. 633/72); • gestione di servizi di telefonia pubblica (art. 74, comma 1, DPR n. 633/72); • rivendita di documenti di trasporto pubblico e di sosta (art. 74, comma 1, DPR n. 633/72); • intrattenimenti, giochi e altre attività di cui alla tariffa allegata al DPR n. 640/72 (art. 74, comma 6,DPR n. 633/72); • agenzie di viaggi e turismo (art. 74-ter, DPR n. 633/72); • agriturismo (art. 5, comma 2, Legge 413/91); • vendite a domicilio (art. 25-bis, comma 6, DPR n. 600/73); • rivendita di beni usati, di oggetti d’arte, antiquariato o da collezione (art. 36, DL n. 41/95); • agenzie di vendite all’asta oggetti d’arte, antiquariato o da collezione (art. 40-bis, DL n.41/95).

Enti non commerciali che svolgono attività d’impresa L’Agenzia delle Entrate nella Circolare 13.3.2009 n. 8/E ha affrontato il caso dell’applicabilità della disciplina in esame alle operazioni effettuate nei confronti di enti non commerciali in possesso della partita IVA, in quanto esercenti attività d’impresa, che acquistano beni o servizi da destinare promiscuamente all’attività commerciale e all’attività istituzionale. A tal fine, considerato che la disciplina in esame richiede soltanto che l’acquirente/committente agisca “nell’esercizio dell’attività d’impresa, arte o professione”, l’esigibilità differita dell’IVA può trovare applicazione anche alle operazioni effettuate nei confronti degli enti non commerciali, in possesso della partita IVA, “ancorché i beni e i servizi acquistati siano destinati ad essere promiscuamente adibiti all’esercizio di attività d’impresa e di attività non commerciali”. Aspetti operativi La facoltà del differimento dell’esigibilità dell’IVA è esercitata dal cedente o prestatore, all’atto dell’emissione della fattura mediante

4

il geometra n. 3/09

l’indicazione nella stessa di una specifica annotazione quale la seguente: “Operazione con imposta ad esigibilità differita, ex art. 7, DL n. 185/2008)” N.B. Particolare attenzione dovrà essere prestata a tale annotazione, in quanto, in mancanza d e l l ’ e s p osizione in fattura della stessa, l’IVA esposta va intesa ad esigibilità immediata. L’art. 7, comma 1, DL n. 185/2008, infatti specifica che: “… in mancanza di tale annotazione, si applicano le disposizioni dell’art. 6, quinto comma, primo periodo del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633.” Come sottolineato nella Relazione accompagnatoria al DM 26.3.2009 l’applicazione della disciplina “è comunque, di fatto, facoltativa, in quanto … la singola operazione” in mancanza della predetta indicazione va considerata “assoggettata ad IVA ad esigibilità immediata”. N.B. Si evidenzia che, trascorso un anno dal momento di effettuazione dell’operazione, l’imposta diviene comunque esigibile, salvo che, l’acquirente/committente, prima del decorso di tale termine, sia assoggettato a procedure concorsuali od esecutive.

Pagamento frazionato In presenza di pagamenti frazionati di una fattura emessa “ad esigibilità differita”, l’art. 2, comma 4, DM 26.3.2009 dispone espressamente che “l’imposta diventa esigibile ed è computata nella liquidazione periodica nella proporzione esistente fra la somma incassata ed il corrispettivo complessivo dell’operazione”. Tale principio è stato “anticipato” dall’Agenzia delle Entrate nella citata Circolare n. 8/E nella quale è ribadito che “l’esigibilità si verifica pro-quota al momento di ciascun pagamento”, con la conseguenza che “la relativa imposta va computata nella liquidazione del periodo in cui è avvenuto il pagamento stesso”. Quanto sopra si riflette anche in capo all’acquirente/committente per il quale la detrazione dell’imposta è possibile “soltanto relativamente alla quota effettivamente corrisposta ai cedenti/prestatori”. Ciò è espressamente disposto dall’art. 3, comma 2, DM 26.3.2009 in base al quale “nel caso in cui sia effettuato un pagamento parziale del corrispettivo, il diritto alla detrazione dell’imposta sorge in capo al cessionario o committente nella proporzione esistente fra la somma pagata ed il


Il geometra

Argomenti legislativi corrispettivo complessivo dell’operazione”. Riflessi per il cedente/prestatore I passaggi operativi per il cedente/ prestatore concernenti la disciplina in esame possono essere così sintetizzati: • previa verifica delle condizioni oggettive e soggettive sopra esposte è possibile, riportando la predetta annotazione nella fattura emessa, differire l’esigibilità dell’IVA; • le fatture sono annotate come di consueto nel registro delle fatture emesse, secondo l’ordine progressivo di numerazione, prestando particolare attenzione affinché la relativa IVA non sia rilevata, come “a debito” per il periodo; l’IVA, in questo momento, rimane i nfatti “sospesa” (a tal fine possono essere utilizzate specifici codici/codifiche); • all’atto del pagamento della fattura manifestandosi il momento impositivo, l’imposta diverrà esigibile e sarà quindi “conteggiata a debito” nella liquidazione periodica (mese o trimestre). Si evidenzia che la possibilità di usufruire del “differimento” in esame cessa nel momento in cui viene superato il limite del volume d’affari previsto dalla norma (€ 200.000). In merito l’art. 1, comma 4, DM 26.3.2009, afferma che: “Le disposizioni di cui ai commi precedenti cessano di avere applicazione per le operazioni effettuate successivamente al momento in cui è superato il limite di duecentomila euro di volume d’affari”. Di conseguenza si dovrebbe desumere che l’operazione che determina il superamento del predetto limite può ancora beneficiare dell’agevolazione in commento. Si riporta di seguito un fac-simile di fattura emessa con IVA ad esigibilità differita.

Rossi Paolo Via Roma 15 - Verona CF RSSPLA69C10F132E P. IVA 03456780239

Spett.le BETA SRL Via Piave 112 37100 VERONA P. IVA 03143780238

Fattura n. 89 del 30.4.2009 Imponibile

Euro

1.000,00

IVA 20%

Euro

200,00

Totale fattura

Euro

1.200,00

“Operazione con imposta ad esigibilità differita, ex art. 7, DL n. 185/2008”

Riflessi per l’acquirente/committente Come sopra accennato per l’acquirente/committente il regime in esame comporta che l’IVA indicata in fattura, in presenza della predetta annotazione, potrà essere considerata a credito soltanto dopo aver effettuato il pagamento della stessa. La fattura in esame sarà quindi annotata nel registro degli acquisti con gli opportuni codici/codifiche per “sospendere” la detrazione dell’imposta. Nel momento del pagamento la relativa imposta potrà essere computata (se detraibile) nella liquidazione periodica (mensile o trimestrale). Entrata in vigore Poiché, ai sensi dell’art. 5, DM 26.3.2009, la disciplina in commento entra in vigore con riferimento: “alle operazioni effettuate a decorrere dal giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della repubblica italiana” a partire dal 28 aprile 2009 le operazioni relative alle cessioni di beni o alle prestazioni di servizi effettuate nei confronti di cessionari/committenti che agiscono nell’esercizio d’impresa, arte o professione, poste in essere da soggetti che nel 2008 hanno conseguito un volume d’affari non superiore a € 200.000 potranno essere assoggettate alla nuova disciplina in commento.

POTENZIALI CRITICITÀ RILEVABILI NELLA PRASSI OPERATIVA

Considerando che la nuova disciplina coinvolge un’ampia platea di soggetti si rende necessario prestare, da subito, particolare attenzione ad alcuni aspetti operativi che potrebbero presentare delle complessità. Sul punto si evidenzia che: • la scelta operata in ordine all’applicazione dell’esigibilità differita dell’IVA comporta, a livello contabile, un necessario e costante monitoraggio delle movimentazioni finanziarie (incassi/pagamenti); • l’applicazione della disciplina in esame comporta, sia per il cedente/ prestatore sia per l’acquirente/committente, la contemporanea gestione delle due diverse tipologie di fatture: l’una ad esigibilità immediata, l’altra ad esigibilità differita. Particolare attenzione dovrà essere posta in sede di liquidazione periodica dell’iva, nella quale confluirà: • l’IVA ad esigibilità immediata delle fatture emesse e ricevute nel periodo; • l’IVA ad esigibilità differita relativa alle fatture, incassate e pagate nel periodo. La corretta applicazione del regime in esame richiede infine un monitoraggio continuo del volume d’affari in corso d’anno.

il geometra n. 3/09

5


Il geometra

Professione

Lineare anzichè radiale... Opportunità per una più diffusa applicazione del Piano Casa Regionale di Gianluigi Pagliero

La Regione Piemonte si avvia ad approvare, probabilmente entro la fine di luglio, il cosiddetto Piano Casa convertendo il DdL n. 625 presentato il 26 maggio 2009 “Snellimento delle procedure in materia di edilizia ed urbanistica”. Il disegno di legge, come noto, propone una serie di misure articolate tra provvedimenti straordinari a termine per incentivare l’edilizia e provvedimenti strutturali di snellimento delle procedure. Il 10 giugno con il coordinatore Luigi Gaidano abbiamo illustrato alla 2a commissione consigliare regionale le osservazioni emerse in seno alla Commissione Urbanistica trasmesse successivamente con un articolato documento consultabile sul sito del Collegio.

6

il geometra n. 3/09

In quella occasione abbiamo avuto modo di manifestare un generale giudizio positivo in relazione alle finalità che persegue la proposta di legge, soprattutto calate nell’attuale particolare momento di recessione economica, e di evidenziare una serie di aspetti in grado di limitarne l’applicazione. La proposta di legge nel tenore ad oggi conosciuto prevede, tra le altre, la possibilità di demolire e ricostruire edifici unibifamigliari e comunque di volumetria non superiore a 1000 mc. con un bonus volumetrico massimo del 35% rispettando le distanze dai confini e dai fabbricati previste dalle strumentazioni locali. Per una diffusa applicazione della legge sarebbe auspicabile che negli interventi di ricostruzione fossero fatti salvi i diritti acquisiti al mantenimento dell’edificio nella posizione originaria prescrivendo il rispetto delle distanze dai confini e dai fabbricati alla parte corrispondente al bonus volumetrico inteso come elemento di nuova costruzione. Quanto meno nei casi in cui la ricostruzione

sia fatta con la medesima sagoma dell’edificio preesistente. Una sorta di regime misto ristrutturazione/nuova costruzione. Tra gli aspetti di maggior rilievo in grado di comprimere l’applicazione della legge, le modalità di calcolo delle distanze tra i fabbricati. La materia è regolata dall’art. 16 del Regolamento Edilizio Tipo approvato con DCR n. 548-9691 del 29/7/1999 , che ha introdotto il metodo di calcolo radiale della distanza con la seguente formulazione “La distanza tra......filo di fabbricazione di una costruzione e filo di fabbricazione di un’altra costruzione....è rappresentata dal raggio della minima circonferenza avente centro in uno dei due elementi e tangente all’altro”. Questa condizione geometrica fa sì che si determini il presupposto di rispetto della distanza anche quando i due edifici non si fronteggiano contraddicendo la metodologia consolidata in diritto come evoluzione del criterio presentato dall’art. 873 del Codice Civile. Il metodo radiale introdotto allora dalla Regione è quello considerato per il calcolo delle distanze dalle vedute ben diverso dal metodo lineare, cioè secondo linee ortogonali al fronte del fabbricato considerato per la distanza tra fabbricati. Nelle osservazioni presentate alla commissione regionale abbiamo evidenziato questo aspetto con il supporto dei due grafici che seguono.


Il geometra

Professione

Il calcolo della distanza dal fabbricato A con il metodo radiale (area di influenza puntinata) obbliga il fabbricato B a rispettare una maggior distanza dal confine rispetto al minimo di mt. 5,00 cui potrebbe posizionarsi considerando che i due edifici non sono frontistanti e che non viene interessata l’area tratteggiata che definisce il distacco tra i fabbricati con il metodo lineare.

Il grafico dimostra come un lotto interposto a due edifici costruiti a distanza ridotta dal confine (A-C) risulta inedificabile con il metodo di calcolo radiale delle distanze dai fabbricati (zone puntinate). Al contrario risulta invece edificabile (B) con l’applicazione del metodo di calcolo lineare (zone tratteggiate) in quanto il nuovo edificio non è frontistante i due fabbricati esistenti. il geometra n. 3/09

7


Il geometra

Professione Proposta di legge regionale n. 626 presentata il 05 Giugno 2009 Intervento regionale a sostegno del settore edilizio e per promuovere le tecniche di bioedilizia e l’utilizzo di fonti di energia alternative e rinnovabili. Art. 2 (Interventi edilizi) 1.Per le finalità di cui all’articolo 1, in deroga alle previsioni dei regolamenti comunali e degli strumenti urbanistici e territoriali comunali, provinciali e regionali, è consentito l’ampliamento degli edifici esistenti nei limiti del 20 per cento del volume se destinati ad uso residenziale e del 20 per cento della superficie coperta se adibiti ad uso diverso. 2.Qualora gli strumenti urbanistici già prevedano la possibilità di ampliamento del 20 per cento per motivi igienici e funzionali, e l’ampliamento sia già stato realizzato, è possibile realizzare in deroga un ulteriore ampliamento del 20 per cento della volumetria esistente. 3.L’ampliamento di cui al comma 1 deve essere realizzato in contiguità rispetto al fabbricato esistente; ove ciò risulti materialmente o giuridicamente impossibile potrà essere autorizzata la costruzione di un corpo edilizio separato, di carattere accessorio e pertinenziale. 4.In caso di edifici composti da più unità immobiliari l’ampliamento potrà essere realizzato anche separatamente per ciascuna di esse, compatibilmente con le leggi che disciplinano il condominio negli edifici, fermo restando il limite complessivo stabilito al comma 1. 5.Gli interventi di cui al presente articolo possono essere accompagnati anche dal mutamento della destinazione d’uso, totale o parziale, degli edifici interessati, purché nel rispetto delle normative di settore, dei regolamenti edilizi e degli strumenti urbanistici vigenti. Art. 3 (Interventi per favorire il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente) 1.La Regione promuove la sostituzione e il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente mediante la demolizione e ricostruzione degli edifici che necessitano di essere adeguati agli attuali standard qualitativi architettonici, funzionali, energetici, tecnologici e di sicurezza. 2.Per incentivare gli interventi di cui al comma 1, in deroga alle previsioni dei regolamenti comunali e degli strumenti urbanistici e territoriali comunali, provinciali e regionali, sono consentiti interventi di demolizione e integrale ricostruzione che prevedano aumenti fino al 35 per cento del volume esistente per gli edifici residenziali e fino al 30 per cento della superficie coperta per quelli adibiti ad uso diverso. Tali interventi possono essere attuati anche mediante una ricomposizione plano volumetrica, con forme architettoniche diverse da quelle esistenti, comportanti la modifica dell’area di sedime, nonché della sagoma degli edifici originari; tali interventi sono consentiti all’interno del lotto su cui insiste l’originario edificio, oppure su area diversa, purché avente congrua destinazione urbanistica. 3.La percentuale di cui al comma 2 può essere elevata fino al 40 per cento in caso di utilizzo delle tecniche costruttive della bioedilizia, dell’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile e di interventi che rispettino le norme vigenti in materia di risparmio energetico. 4.Nel caso di ricostruzione dell’edificio su area diversa ai sensi del comma 2, l’utilizzo futuro dell’area originariamente occupata dal fabbricato demolito sarà oggetto di apposita convenzione con il comune. 5.Gli interventi di cui al presente articolo possono essere accompagnati anche dal mutamento della destinazione d’uso, totale o parziale, degli edifici interessati, purché nel rispetto delle normative di settore, dei regolamenti edilizi e degli strumenti urbanistici vigenti.

A mio avviso, se non interverrà una modifica della Legge n. 1/99 per ricondurre la metodologia al criterio lineare, l’applicazione della legge

8

il geometra n. 3/09

sarà menomata sulla base di questa semplice considerazione. Gli interventi di demolizione-ricostruzione interesseranno quasi esclu-

sivamente contesti urbani di contorno dei centri storici edificati nella prima metà del secolo scorso (le cosiddette zone “B” del D.M. 2/4/68 n. 1444). Nella maggioranza dei centri minori la tipologia di edificazione ricorrente è quella uni-bifamigliare e di piccoli edifici plurifamigliari su lotti di ridotte dimensioni a distanza minima dai confini di mt. 1,50 in forza delle disposizioni codicistiche allora applicabili. L’applicazione del metodo di calcolo radiale, in molti casi, non consentirà di disporre di un’area libera da vincoli sufficiente a realizzare la ricostruzione. La giurisprudenza è più volte intervenuta sullo specifico argomento con sentenze di orientamento se non univoco, maggioritario e consolidato nel ritenere che “in relazione allo scopo delle limitazioni poste dall’art. 873 Codice Civile e dalle norme legislative o regolamentari che lo integrano, che è quello di evitare intercapedini dannose, le distanze tra edifici non si misurano in modo radiale, come avviene per le distanze rispetto alle vedute, ma in modo lineare (Cass. 28/6/93 n. 7129)”. Da una valutazione di massima condotta con riferimento a centri urbani di medio-piccole dimensioni (5÷20 mila abitanti) è stimabile che, se non si perverrà alla modifica della normativa di riferimento, un buon 40% dei potenziali interventi non potrà essere realizzato esclusivamente in forza delle limitazioni di cui si è detto. E’ auspicabile quindi che la Regione, nella valutazione delle modifiche del disegno di legge in fase di conversione, consideri attentamente la modifica del criterio di calcolo delle distanze tra fabbricati riconducendone la metodologia al sistema lineare applicato prima della approvazione del regolamento edilizio tipo nel 1999.


Il geometra

Professione

09

è arrivato il momento di CAMBIARE INFISSI ...

2 0 ... anche tu puoi fare risparmiare il tuo cliente il 55 %,

sostituendo i serramenti con i migliori in trasmittanza termica ...

x L’AZIENDA MENO TASSE

86,4%

IRPEF

il SISTEMA di SERRAMENTI PRIMO per CONFORMITA’ alle Nuove Normative Regionali La Regione Piemonte prescrive il rispetto per tutti i nuovi serramenti del valore di trasmittanza Uw 2,2 W/m2K

Scopri tutti i vantaggi su:

www.fresialluminio.it

Per scoprire come ottenere l’Agevolazione, scrivici all’e-mail:

risparmioenergetico@fresialluminio.it

x IL PRIVATO MENO TASSE

55%

IRPEF

2,2

W/m 2K

Trasmittanza termica di un serramento normalizzato (1230 x 1480) con vetro Ug 1,1 W/m2K

 011.22.50.211 Per info:

il geometra n. 3/09

9


Il geometra

Professione

L’uso dei parcheggi nel garage condominiale di Ettore Ditta

I posti auto costituiscono sempre un motivo di conflitto fra i condomini e una recente sentenza della Cassazione ha risolto un problema particolare: quello delle corrette modalità da rispettare quando i condomini vogliono attribuirsi l’uso esclusivo dei parcheggi che fanno parte del garage di proprietà condominiale Nel settore dei posti auto condominiali accade spesso di dover affrontare il problema delle modalità che i condomini sono tenuti a seguire per la corretta ripartizione dell’uso dei posti auto stessi. Infatti, in tutti i casi in cui i posti auto fanno parte di un garage di proprietà condominiale (ma lo stesso vale anche quando i posti auto si trovano non in un vero e proprio garage chiuso e coperto, bensì in un’area scoperta limitrofa all’edificio), il diritto di uso degli stessi compete a tutti i condomini in maniera indistinta ai sensi dell’art. 1102 cod. civ. e, se si vuole cercare

10

il geometra n. 3/09

di regolamentare in qualche maniera l’esercizio del diritto, bisogna trovare una modalità - approvata dall’assemblea condominiale - che non comporti il sacrificio delle aspettative di alcun condomino. Nella prassi, quando accade che i posti auto condominiali disponibili non siano idonei in concreto a soddisfare le esigenze di tutti i condomini e non si arriva neppure alla decisione (che però deve essere accettata da tutti i partecipanti al condominio senza eccezioni) di frazionare i posti auto attribuendoli in proprietà esclusiva ai condomini, non resta altra possibilità che concordare un uso turnario (su base annuale oppure anche in maniera diversa) dei posti auto esistenti, ma in tal modo non è possibile garantire a tutti i condomini il godimento continuativo del diritto. Quando si dispone l’uso turnario dei bene comune finisce necessariamente che tale godimento debba essere sospeso per un certo periodo per riprendere a decorrere quando il periodo ricomincia. La sentenza n. 26226/2006 La Corte di Cassazione, con la sent. n. 26226 del 7 dicembre 2006, ha preso in esame il caso di un garage condominiale contenente un numero di posti auto equivalente a quello dei condomini (con la conseguenza che almeno in astratto era ipotizzabile una divisione o una ripartizione nell’attribuzione dell’uso dei posti auto), ma alcuni posti auto - a causa della conformazione del locale costi-

tuente l’autorimessa comune - erano usufruibili soltanto a condizione di spostare le autovetture (che quindi dovevano necessariamente essere lasciate con le portiere aperte) parcheggiate nei posti auto precedenti. Naturalmente se i proprietari dei veicoli destinati a essere posteggiati con le portiere aperte accettano questa situazione non sorge alcun problema; ma nel caso esaminato dalla Cassazione i proprietari dei veicoli in questione non erano affatto disponibili a utilizzare i posti auto che comportavano questa necessità. Non riuscendo ad arrivare a un accordo bonario fra i condomini per l’attribuzione di posti auto compresi nel garage condominiale, l’assemblea aveva deliberato di chiedere a un avvocato un parere legale che indicasse con quali modalità si poteva deliberare a maggioranza una modalità di ripartizione dei posti auto idonea a superare il problema; e nel parere legale era stato risposto al condominio che la ripartizione dell’uso dei posti auto siti nel garage indiviso era legittima e che, al fine della concreta attribuzione dei posti auto, ciascun condomino aveva il diritto di scegliere il posto auto di proprio gradimento a cominciare dal condomino titolare del maggior numero di valori millesimali e procedendo poi con i condomini titolari delle quote via via inferiori, con la conseguenza che a disposizione dei condomini titolari delle quote millesimali più basse sarebbero evidentemente rimasti i posti auto meno ambiti (in quanto comportavano la necessità di lasciare aperte le portiere delle vetture). In


Il geometra

Professione altre parole i condomini titolari delle quote millesimali maggiori, secondo il parere legale ricevuto, soltanto per questo fatto avrebbero avuto il diritto di scegliere per primi rispetto ai condomini titolari delle quote millesimali inferiori. Applicando il criterio previsto dal parere legale, la successiva assemblea aveva poi deliberato che la scelta del posto auto nel garage condominiale doveva avvenire partendo dal condomino titolare del più alto numero di millesimi e si dava mandato all’amministratore di attribuire ai singoli condomini i posti auto secondo la scelta effettuata dagli stessi mediante il criterio che si è detto. Ma i condomini titolari dei millesimi minori avevano impugnato la delibera, sulla base del fatto che il criterio di ripartizione approvato era illegittimo e che di fatto in tal modo si veniva a realizzare una divisione del bene comune in violazione degli artt. 1102 e 1119 cod. civ. Inizialmente l’impugnazione era stata erroneamente presentata al Tribunale, che in realtà è incompetente a giudicare, e quindi la causa era stata rimessa al Giudice di Pace, che al termine del giudizio aveva rigettato l’impugnazione; ma il Tribunale, nella sua veste di giudice di secondo grado, aveva accolto l’appello e quindi dichiarato la nullità della delibera assembleare impugnata, rilevando che - nonostante il fatto che non vi fossero dubbi sulla volontà dell’assemblea di sostituire il precedente criterio di turnazione con uno che non comportasse, di anno in anno, la rotazione dei posti auto (e ciò portava a escludere la configurabilità di una divisione, che peraltro non si sarebbe potuta configurare anche per un evidente difetto di forma, avendo la necessità dell’atto scritto) - la delibera era illegittima in quanto, violando così l’art. 1102 cod. civ., aveva attribuito un uso differenziato del bene comune sotto l’aspetto qualitativo, dal momento che per alcune

La massima Condominio, parcheggi; garage condominiale; modalità per l’attribuzione dell’uso esclusivo dei posti ai singoli condomini; criterio della rilevanza dei valori millesimali spettanti a ciascun condomino; delibera approvata a maggioranza; illegittimità. Cass. civ., Sez. II, sent. n. 26226,7.12.2006 La quota di proprietà, quale misura del diritto di ogni condomino, rileva relativamente ai pesi e ai vantaggi della comunione, ma non in ordine al godimento che si presume uguale per tutti, come ribadisce l’art. 1102 cod. civ. con il porre il limite del pari uso per cui nel caso di garage in comunione pro indiviso, non potendosi considerare equivalenti i posti macchina sotto il profilo della comodità di uso, il criterio di utilizzazione va stabilito, salvo accordo fra i condomini, nel rispetto dell’art. 1102 cod. civ. citato, il quale impedisce che alcuni condomini facciano un uso, sotto il profilo qualitativo, diverso rispetto agli altri: da qui l’illegittimità della delibera condominiale impugnata, nel fissare a tempo indeterminato la situazione di vantaggio degli uni e di svantaggio degli altri. auto comporta una utilizzabilità gravemente limitata. Il Tribunale aveva pure osservato che l’attribuzione permanente del godimento frazionato di una parte del bene in danno soltanto di alcuni condomini aveva alterato la pienezza e la parità dell’uso e, riguardando diritti individuali, necessitava di conseguenza del consenso di tutti e ancora che il fatto che questo tipo di regolamentazione fosse suscettibile di revisione non escludeva l’illegittimità della relativa delibera, in mancanza di qualunque previsione relativa alla futura scadenza per un eventuale riesame. Il condominio e alcuni condomini avevano, quindi, presentato ricorso per Cassazione contro la sentenza di appello, ma la Suprema Corte con la sent. n. 26226/2006 ha respinto il ricorso, confermando integralmente la sentenza di secondo grado. Nella sua motivazione la Corte ha ricordato preliminarmente che anche in materia di uso del bene condominiale trova applicazione l’art. 1102 cod. civ. per effetto del rinvio previsto dall’art. 1139 cod. civ.; e ha poi aggiunto - con riferimento allo specifico aspetto della legittimità della

delibera assembleare la quale, nello stabilire il criterio di uso del garage comune, attribuisce ai condomini la scelta del posto auto in base al criterio del valore degli appartamenti - che un simile criterio non solo non garantisce, ma anzi impedisce il pari uso del garage a tutti i condomini, quando i posti auto non sono equivalenti sotto il profilo della comodità d’uso. Infatti, quando il bene comune (nel caso esaminato il garage condominiale) si trova in situazione di comunione pro indiviso fra tutti i condomini, situazione nella quale il diritto di ciascuno investe l’immobile nella sua totalità, la quota di proprietà a cui fa riferimento l’art. 1118 cod. civ. (che costituisce la misura del diritto di ogni condomino) rileva per quanto riguarda i costi e i vantaggi della comunione, ma non con riferimento al godimento che si presume uguale per tutti come prescrive l’art. 1102 cod. civ. quando impone il limite del pari uso. Per questo motivo - ha concluso la Suprema Corte - qualora vi sia disaccordo fra le parti, il criterio da seguire non può non rispettare il disposto dell’art. 1102 cod. civ., il quale imil geometra n. 3/09

11


Il geometra

Professione riguarda l’uso dei beni comuni (e in particolare gli spazi di parcheggio); è stato infatti affermato che si deve considerare violato l’art. 1120, comma 2, cod. civ., nel caso in cui l’assemblea del condominio, deliberando che l’uso del parcheggio sia riservato ai soli condomini proprietari di una determinata quota millesimale (in quel caso era di 110,33 millesimi), inibisca agli altri proprietari, titolari di una quota millesimale inferiore a detto limite, l’uso dell’area destinata a parcheggio (Pret. Modugno, 29 maggio 1987).

Quando i posti auto fanno parte di un garage di proprietà condominiale, il diritto di uso degli stessi compete a tutti i condomini in maniera indistinta ai sensi dell’art. 1102 cod. civ. e, se si vuole cercare di regolamentare in qualche maniera l’esercizio del diritto, bisogna trovare una modalità - approvata dall’assemblea condominiale che non comporti il sacrificio delle aspettative di alcun condomino. pedisce che alcuni comproprietari facciano un uso della cosa comune, diverso, dal punto di vista qualitativo, rispetto agli altri, così come invece risultava dall’applicazione del criterio prescelto dall’assemblea che comportava di fatto un’assegnazione dei posti a tempo indeterminato, dal momento che i condomini favoriti non avrebbero certo rinunciato al posto più comodo per uno meno comodo, perpetuando così nel tempo l’illegittima compressione del “pari uso” a carico dei condomini svantaggiati. Da quanto si è fin qui detto, con riferimento al caso in cui gli spazi di parcheggio siano compresi in un garage di proprietà condominiale (e dei quali di conseguenza tutti i condomini hanno il diritto di fare “pari uso” per effetto dell’art. 1102 cod. civ. indipendentemente dai rispettivi valori millesimali di cui sono titolari)

12

il geometra n. 3/09

si deve allora concludere che: 1. non è legittima la ripartizione dell’uso in base a una scelta che viene effettuata per primi dai condomini titolari delle quote millesimali maggiori: 2. non è legittima l’attribuzione ai condomini di posti auto che, per le loro caratteristiche specifiche, non consentono un godimento identico, senza la preventiva previsione di un termine temporale alla scadenza del quale i condomini titolari dei posti auto più svantaggiati possono subentrare nella titolarità degli altri posti auto e viceversa. Si deve anche ricordare come in passato, sebbene con riferimento a una fattispecie diversa, sia stato analogamente deciso che la titolarità di una quota millesimale maggiore rispetto a quella di spettanza degli altri condomini non attribuisce alcuna posizione di prevalenza per quanto

L’indivisibilità delle parti condominiali L’art. 1119 cod. civ. vieta la divisione delle parti comuni (ma è da tenere distinta da questa la diversa ipotesi di frazionamento di condominio, consentita e disciplinata dagli artt. 61 e 62, disp. att., cod. civ.), a meno che esso possa avvenire senza rendere più incomodo l’uso della cosa a ciascun condomino. Per questo la Corte di Cassazione ha specificato che l’art. 1119 non stabilisce l’indivisibilità assoluta delle parti comuni, ma subordina tale indivisibilità all’esigenza di non rendere più incomodo l’uso della cosa a ciascun condomino, cioè all’esigenza che non si alteri lo stato e, quindi, il pacifico godimento delle parti di uso comune (Cass. n. 2257, 14 aprile 1982). Naturalmente l’art. 1119 cod. civ. non esclude la possibilità che fra i condomini venga stipulato un accordo avente a oggetto l’assegnazione a ciascuno di una porzione notevole della cosa comune per il concreto uso della stessa (Cass. n. 434, 28 gennaio 1985). L’uso delle parti condominiali La giurisprudenza ha cercato di chiarire entro quali limiti può esplicarsi il diritto di usare le parti comuni. Innanzitutto è pacifico che nel


Il geometra

Professione condominio degli edifici trova applicazione, per quanto riguarda i beni condominiali, l’art. 1102 cod. civ. (Cass. n. 2117, 6 aprile 1982); applicato a questa materia, l’art. 1102 comporta che ciascun condomino ha il diritto di usare la cosa comune nel modo soggettivamente più soddisfacente (Cass. n. 445, 27 luglio 1984), a condizione però che non ne alteri la naturale destinazione, destinazione che può consistere anche nella funzione estetico-ornamentale della cosa comune e che non pregiudichi la stabilità, la sicurezza e il decoro architettonico dei fabbricato e che non arrechi danno alle singole proprietà esclusive e non impedisca, infine, agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto (Cass. n. 1789, 10 marzo 1983). Due sono, quindi, i limiti fondamentali da rispettare nel godimento della cosa comune: il divieto di alterare la destinazione della cosa medesima e il divieto di precludere agli altri condomini di farne parimenti uso secondo il loro diritto (Cass. n. 9644, 29 dicembre 1987). I due concetti di destinazione della cosa e di pari uso da parte dei condomini sono stati ulteriormente specificati dagli organi giudicanti; la destinazione della cosa va considerata non in astratto con esclusivo riguardo alla sua consistenza, bensì con riguardo alla complessiva entità delle singole proprietà individuali cui la cosa comune è funzionalizzata (Cass, n. 3919, 6 giugno 1988); e invece la nozione di pari uso della cosa comune deve essere intesa non nel senso di uso identico (giacché l’identità nello spazio o nel tempo potrebbe importare il divieto per ogni condomino di fare della cosa comune un uso particolare o addirittura un uso a proprio esclusivo vantaggio, soprattutto nel caso di modificazioni apportate alla cosa), ma nel senso di qualsiasi altro uso normale, cioè conforme alla

È compito del giudice di merito, incensurabile in sede di legittimità, accertare, di volta in volta se gli atti dei singoli condomini, miranti a un’intensificazione del proprio godimento del bene comune, siano o meno conformi alla destinazione di quest’ultimo e così rientranti fra quelli consentiti. funzione propria della cosa (Cass. n. 4601, 14 luglio 1981; Trib. Milano, 19 settembre 1988). L’utilizzazione da parte del condomino, rispettando i limiti visti, può avere luogo anche in modo particolare e diverso da quello praticato dagli altri compartecipanti (Cass, n. 6192, 28 novembre1984); ma in ogni caso l’uso più intenso o diverso da parte di uno dei partecipanti alla comunione rispetto agli altri non vale di per sé a mutare il titolo del possesso e quindi ad attrarre la cosa comune o parte di essa nella disponibilità del singolo comunista (Cass. n. 319, 24 gennaio 1985). Comunque, l’uso della cosa comune da parte del singolo condomino non può estendersi all’occupazione permanente di una parte del bene comune, tale da portare all’usucapione della parte occupata (Cass. n. 663, 5.2.1982). Il regolamento di condominio in

questa materia può limitare la facoltà dei singoli condomini di usare o modificare parti comuni, subordinandole all’approvazione della maggioranza (App. Bologna, 10 settembre 1985) e a sua volta la deliberazione dell’assemblea del condominio, adottata all’unanimità, con cui è stato deciso un determinato uso della cosa comune, conserva la sua validità anche se abbia limitato il godimento della cosa comune da parte di qualche condomino (Cass, n. 5709, 28 giugno 1987), mentre non può sopprimere totalmente l’uso medesimo, anche se per limitati periodi di tempo (App. Genova 25 gennaio 1988). Un’altra deliberazione da considerare illegittima è quella con cui l’assemblea autorizza l’uso della cosa comune in modo incompatibile con l’utilizzazione e il godimento di parti dell’edificio di proprietà di un singolo condomino, indipendentemente dalla il geometra n. 3/09

13


Il geometra

Professione circostanza che, per ragioni contingenti e transitorie, il bene di proprietà individuale ed esclusiva non sia attualmente utilizzato secondo la sua naturale destinazione (Cass. n. 3858, 5 settembre 1989). Per effetto del divieto disposto dall’art. 1102 cod. civ. l’uso della cosa comune non può estendersi all’occupazione permanente di una parte del bene da parte del singolo condomino (Cass. n. 3599, 12 giugno 1982), né può estendersi all’esterno a favore o a sfavore di proprietà non facente parte del condominio (Cass. n. 1624, 13 marzo 1982). In alcune ipotesi è stata esclusa l’applicabilità dell’art. 1102 cod. civ., più precisamente nei rapporti fra proprietà individuali (e loro accessori) e beni condominiali finitimi, che sono disciplinati dalle norme attinenti alle distanze legali e alle servitù prediali (Cass. n. 597, 10 gennaio 1980). Il contratto di locazione pone il conduttore in una posizione non diversa, nei confronti degli altri condomini, da quella del proprietario in nome del quale egli detiene: di conseguenza il conduttore, nei limiti consentiti dall’art. 1102, può liberamente godere ed eventualmente modificare le parti comuni dell’edificio, in funzione del godimento o del miglior godimento dell’oggetto primario della locazione (Cass. n. 2331, 17 aprile 1981). È compito del giudice di merito, incensurabile in sede di legittimità, accertare, di volta in volta se gli atti dei singoli condomini, miranti a un’intensificazione, del proprio godimento del bene comune, siano o meno conformi alla destinazione di quest’ultimo e così rientranti fra quelli consentiti (Cass. n. 4195, 18 luglio 1984). Inoltre, nell’applicazione delle regole previste dall’art. 1102 cod. civ., il giudice non può limitarsi a esaminare se le modificazioni apportate dal condomino alla cosa comune siano tali da compromettere la stabilità e l’estetica dell’edificio in base all’assetto attuale, ma deve anche accerta-

14

il geometra n. 3/09

re se siano prevedibili modificazioni uguali o analoghe da parte degli altri condomini e se queste sarebbero pregiudicate dalle modifiche già attuate o in via di attuazione (Cass. n. 1637, 4 marzo 1983); ma tale indagine deve essere compiuta con riferimento non alla sola parte della cosa comune oggetto diretto della modificazione, bensì alla cosa stessa nella sua interezza (Cass. n. 2206, 5 aprile 1984). Le modalità di godimento della cosa comune assurgono a possibile contenuto di una posizione possessoria tutelabile contro tutte le attività con le quali uno dei compossessori comproprietari unilateralmente introduca una modificazione che sopprima o turbi il compossesso (Cass. n. 4733, 21 luglio 1988) e ciascun condomino può agire, anche da solo, a tutela del suo diritto sulle cose comuni leso a opera di un altro condomino (o anche di un terzo; Cass. n. 3862, 7 giugno 1988) senza chiamare in giudizio gli altri condomini o l’amministratore, non ricorrendo un’ipotesi di litisconsorzio necessario (Cass. n. 734, 27 gennaio 1988). Poiché l’azione in questione ha natura reale, non è suscettibile di prescrizione, salvi gli effetti di un’eventuale usucapione (Cass. n. 1455, 16 marzo 1981). L’uso turnario del bene condominiale L’uso delle parti comuni può configurarsi, oltre che nella maniera che può dirsi normale (uso cosiddetto promiscuo), anche nei seguenti modi: 1. uso indiretto, che si esplica attraverso l’acquisto dei frutti che la cosa produce, quando sia impossibile o irragionevole o dannoso l’uso promiscuo o la divisione dei godimento fra i partecipanti; a tal fine è però necessaria una deliberazione assembleare o un provvedimento del giudice; l’uso indiretto è legittimo e non viola l’art. 1102 cod. civ. perché avviene nel rispetto del principio del limite

della destinazione; 2. uso più intenso, legittimo solo se non turba l’equilibrio dei diritti dei condomini e non cambia la destinazione del bene comune; 3. uso spaziale, che avviene ripartendo il bene comune per zone d’uso: naturalmente non può assumere la forma di un’occupazione permanente che potrebbe portare all’usucapione della parte occupata; 4. uso turnario, che ha luogo dividendo i condomini in gruppi per usufruire del bene comune. A proposito dell’uso turnario la giurisprudenza ha stabilito che è invalida la deliberazione dell’assemblea del “supercondominio” con la quale. nel disciplinare secondo il sistema turnario le modalità d’uso della cosa comune (nella specie, come parcheggio, stante l’impossibilità del contemporaneo godimento da parte di tutti i condomini), si impone ai beneficiari del turno di godimento, a titolo di rimborso forfetario di spese, un onere di entità del tutto svincolata dai costi specificamente afferenti l’area comune oggetto di detto uso (Trib. Milano, 3 novembre 2000). Inoltre ha stabilito che l’assemblea condominiale può legittimamente regolamentare l’uso dei beni comuni limitando il godimento dei condomini, nell’interesse comune, senza incorrere in causa di nullità assoluta, salvo escludere il godimento diretto dei condomini o di alcuno di essi; con la conseguenza che, in caso di incapienza dei beni, il godimento turnario offre l’unico strumento idoneo a consentire il godimento diretto di tutti i condomini, e nessuna norma inderogabile impone di ragguagliare la durata dei periodi di godimento all’entità delle quote di comproprietà dei turnisti (Trib. Genova, 10 ottobre 1992). Da “Consulente Immobiliare”


Il geometra

Professione

il geometra n. 3/09

15


Il geometra

Professione

Pubblicazione del sito web www.giustizia.piemonte.it Il 7 maggio ha avuto luogo, presso l’Aula Magna del Palazzo di Giustizia di Torino, la presentazione del sito web del Distretto di Corte d’Appello di Torino, dove è possibile consultare ogni informazione relativa alla Corte d’Appello di Torino ed alla Procura Generale presso la Corte d’Appello, oltre alle indicazioni sugli altri uffici giudiziari piemontesi. Il sito è uno strumento per ottenere informazioni basilari sull’organizzazione degli uffici, sulle attività e sui risultati e per comunicare con i vari settori della Procura; sono così rese note competenze, ubicazione, operatività, normativa, modulistica ed ogni altra notizia utile al professionista ed al cittadino che necessita operare nell’ambito della giustizia. La dott.ssa Floretta Rolleri ha illustrato le caratteristiche del CNIPA – Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione – che contribuisce alla creazione di valore per cittadini e imprese da parte della Pubblica Amministrazione, attraverso la realizzazione dell’amministrazione digitale. Il CNIPA ed il Ministero della Giustizia collaborano da tempo a progetti sulla dematerializzazione dei fascicoli processuali, sul potenziamento delle infrastrutture tecnologiche e delle applicazioni informatiche per consentire l’erogazione dei servizi on-line ai cittadini e l’automazione dei processi interni all’Amministrazione della Giustizia. Alla presentazione del sito ha partecipato il Vice Presidente del Collegio Geometri geom. Franco Rigazio.

16

il geometra n. 3/09

La Corte di Appello esercita la giurisdizione in un ambito territoriale denominato “Distretto”. Il Distretto della Corte di Appello di Torino comprende due Regioni: il Piemonte e la Valle d’Aosta. Al suo interno operano, con competenza estesa all’intero Distretto, il Tribunale di Sorveglianza ed il Tribunale per i minorenni, che hanno sede a Torino. Operano inoltre, su una base territoriale più ristretta chiamata ‘Circondario’, diciassette Tribunali ordinari (con relative sedi distaccate), altrettante Procure della Repubblica, nonchè gli Uffici dei Giudici di Pace. La competenza giurisdizionale principale della Corte di Appello è di secondo grado. Ciò significa che essa decide sulle impugnazioni (appelli) proposte contro le sentenze in materia civile e penale dei Tribunali, e (per la sola materia penale) delle Corti di Assise (uffici di primo grado). Le funzioni di Pubblico Ministero (che riguardano principalmente, ma non esclusivamente, la materia penale) vengono esercitate all’interno del Distretto, presso i singoli Tribunali, dalle Procure della Repubblica; e, presso la Corte di Appello, dalla Procura Generale. Presso la Corte di Appello operano anche altri uffici ed organismi aventi competenza estesa all’intero Distretto quali, ad esempio: il Consiglio Giudiziario, l’Ufficio per la formazione decentrata dei Magistrati e dei Giudici di Pace; l’Ufficio dei Magistrati Referenti per l’Informatica giudiziaria; la Giunta distrettuale della Associazione Nazionale Magistrati. Gli altri siti Internet nel settore giudiziario sono: www.astegiudiziarie.it, portale specializzato nella pubblicazione delle vendite, che assolve il primario servizio di pubblicità delle vendite giudiziarie www.procedure.it consente la consultazione on-line, secondo diversi gradi di riservatezza, delle notizie relative ad ogni tipo di atto delle procedure concorsuali di cui si preveda la pubblicazione, come sentenze dichiarative di fallimento, stati passivi esecutivi, inventari, perizie di stima, avvisi di vendita giudiziaria, relazioni periodiche e rendiconto finale, piani di riparto parziali e finale, decreti di chiusura.


Il geometra

Commissione Sicurezza

Convegno di Susa “Riprogettare l’energia” Un successo oltre le aspettative di Pierluigi Palerma Spesso ci siamo chiesti quale sia la via più adatta per rendere interessanti e culturalmente produttivi gli eventi che organizziamo con l’aiuto delle istituzioni tecnico/scientifiche di Torino su tematiche legate alle nuove tecnologie e normative in materia di edilizia. Mi riferisco in particolare alla necessità di realizzare dei convegni che abbiano come caratteristica peculiare una buona capacità formativa e propongano contenuti nuovi e di interesse per i pubblici a cui sono indirizzati. Ogni professionista che partecipa a questi momenti di studio e di confronto, dedica mediamente una giornata di lavoro e poiché tutti sappiamo quanto sia prezioso il tempo di un professionista, il nostro obiettivo primario è fare in modo che egli possa ottenere da questi incontri una buona soddisfazione ed un accrescimento culturale sull’argomento. Per rendere l’idea di quanto valore si concentra in eventi di questo genere possiamo fare una semplice constatazione: 180 professionisti che dedicano mediamente 6 ore ognuno per partecipare ad una giornata di studio come quella di Susa, rappresentano un monte ore che supera abbondantemente le 1000. Un patrimonio che va assolutamente rispettato. Mi piace pensare che il convegno “Riprogettare l’Energia, nuove tecnologie edili e ambientali per un vivere sostenibile” svoltosi il 7 aprile a Villa San Pietro, non abbia disatteso questo nostro intento. I lavori e il clima che hanno via via accom-

pagnato la giornata durante tutto il suo svolgimento tende a confermare questa mia sensazione. Innanzitutto tengo ad evidenziare la testimonianze delle autorità, che a partire dal Sindaco della città Susa, Ingegnere Sandro Plano, dagli Ingegneri Ilario Cursaro e Antonio Terrizzi, rispettivamente Presidenti dell’Ordine e della Fondazione degli Ingegneri della Provincia di Torino, e concluse dal Geometra Gian Luca Pautasso Tesoriere del Collegio Geometri di Torino e Provincia, hanno conferito con il loro saluto, un incipit di grande prestigio all’evento. Un importante merito del successo va riconosciuto all’Ing. Fulvio Giani, Segretario della Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino, regista d’eccezione e moderatore della manifestazione. E’ colui che ha saputo progettare e

cucire un programma su temi attuali e interessanti, riuscendo a chiamare a raccolta, in piena sinergia sul progetto, le energie del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia e di alcune importanti Associazioni professionali, coinvolgendo abili relatori capaci di gestire gli interventi con estrema professionalità e competenza. I dibattiti, a volte anche accesi, che si sono registrati nel corso dei lavori, rappresentano il termometro del grande interesse suscitato nei partecipanti. Con il primo argomento l’Ing. Matteo Palazzetti, Consigliere Nazionale dei Certificatori Energetici, ha introdotto il tema attuale, anzi attualissimo, delle metodologie e delle procedure per la certificazione energetica degli edifici. Una rivoluzione normativa e pratica che ci attende. Un appuntamento a breve, perché è vero che oggi la Regione Piemonte il geometra n. 3/09

17


Il geometra

Commissione Sicurezza non ha ancora introdotto questi obblighi, come ad esempio succede in Lombardia e in altre regioni, ma sappiamo tutti che oramai è solo questione di tempo. Molto interessante per gli addetti ai lavori si è rivelato l’intervento del p.i. Ivan Businaro, che nella veste di specialista dello sponsor del convegno (Beretta Clima) ha presentato una serie di applicazioni e metodologie di calcolo per le installazioni del solare termico. Nell’intervento va anche segnalata la parte iniziale che sviluppa, a grandi linee, le tendenze del mercato europeo sulle quali vale la pena che ogni addetto ai lavori faccia qualche riflessione e si ponga qualche domanda. “Efficienza energetica attraverso l’utilizzo delle fonti rinnovabili. Gli impianti fotovoltaici, stato dell’arte, innovazione e normativa”. Questo è l’argomento trattato dagli ingegneri Andrea Bauchiero e Alberto Ricchiardi, due specialisti del settore, che ritroviamo con grande piacere negli eventi che trattano tematiche

energetiche. Il loro intervento organico ed efficace, come sempre, ha illustrato con puntuale precisione espositiva una lucida e attuale fotografia del momento e lo stato dell’arte delle tecnologie nel settore fotovoltaico. Anche in questo caso, i dati storici presentati nel corso dell’esposizione vengono ad aiutarci nell’immaginare un domani energetico in un contesto sociale e ambientale in continua mutazione. Come la ciliegina sulla torta, a rendere ancora più interessante la giornata, il Geom. Alessandro Varacalli componente della Commissione Immobiliare del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia, ha illustrato magistralmente un caso pratico e di assoluta attualità presentando il programma di adesione al progetto dell’Agenzia Energie Ambiente di Torino finalizzato all’installazione di pannelli fotovoltaici su un tetto condominiale. Parliamo in questo caso del piano riferito ai 10.000 tetti fotovoltaici, una rivoluzione questa, che contribuirà in modo più che so-

CORSO “RESPONSABILE DEI LAVORATORI” La Fondazione dei Geometri organizza una prima edizione del corso per “Responsabile dei Lavoratori”, previsto dall’art. 37 del D.Lgs. 81/08 Il corso si propone di formare i lavoratori che intendono assumere il ruolo di RLS . Al termine della frequenza con esito positivo del corso RLS verrà rilasciato, ad ogni partecipante, un regolare attestato comprovante l’avvenuta formazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza in azienda (corso di formazione RLS). Si ricorda che il concetto di “lavoratore” è esteso, oltre che ai dipendenti, anche agli assimilati, come definiti dall’art. 2, comma 1, del citato D.Lgs. 81/08. Lezioni: 32 ore, suddivise in moduli di 4 ore cadauno, dalle 14.00 alle 18.00 il mercoledì: 16 settembre, 23 settembre, 30 settembre, 7 ottobre, 14 ottobre, 21 ottobre, 28 ottobre, 4 novembre. Verifica finale il 18 novembre dalle 14,00 alle 16,00 Sede: Via Cernaia 18 Costo: - dipendenti di iscritti all’Albo dei Geometri di Torino: 300 Euro (+ Iva), rateizzabili in due rate da 150 Euro, con scadenze: 1° rata all’iscrizione, 2° rata entro il 7 ottobre - altri: 350 Euro (+ Iva)

18

il geometra n. 3/09

stanziale a ridisegnare in un futuro molto vicino, l’impatto energetico del nostro territorio. A chiudere i lavori, il Dott. Paolo Smania, vice segretario regionale U.N.P.I.S.I Piemonte e l’Ing. Michele Giocosa, hanno introdotto l’importante ruolo del tecnico della prevenzione in merito alle tematiche energetico ambientali. Oggi le tecnologie sempre più esasperate, le normative, le velocità dei processi informativi, ed i ritmi imposti dalle esigenze della società civile spingono con forza i professionisti ad una unione e ad un’apertura tesa a coagulare più abilità e capacità diversificate, dove il tecnico, l’istituzione, l’economista, il legale, il comunicatore ed altre forze tecnico economiche rappresentano gli attori indispensabili per un risultato all’altezza dei tempi. Ecco allora il perché eventi come questo di Susa, ispirati ad una unione assolutamente sinergica di culture professionali diverse, ma convergenti, hanno sempre avuto sino ad ora una importante adesione e un grande successo. Un successo che si misura sia dal numero dei partecipanti, sia dal taglio dei relatori che dal consenso delle istituzioni. Un altro segnale che tende a sottolineare l’interesse per i contenuti di questo convegno è la quantità veramente importante degli atti scaricati giornalmente dal nostro sito. Nei prossimi appuntamenti in preparazione cercheremo di proseguire in questa direzione, che come ho detto prima, sarà prevalentemente tecnica, ma anche con qualche piccola striatura filosofica e valoriale. Perché, come diceva Italo Calvino: ma qual è la pietra che sostiene il ponte? – Il ponte non è sostenuto da questa o quella pietra, ma dalla linea dell’arco che esse formano. Noi siamo fatti di relazioni, siamo in massima parte il risultato di relazioni che instauriamo con noi stessi e il nostro ambiente (naturale e sociale ).


Il geometra

Commissione Sicurezza

Segnaletica di sicurezza in cantiere di Piero Conrotto La segnaletica di sicurezza nei luoghi di lavoro in genere è trattata in modo specifico nel TITOLO V del D.lgs. 81/2008 (SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO) che si compone di 6 articoli e di 9 Allegati. La segnaletica di sicurezza che, riferita ad un oggetto, ad un’attività o ad una situazione determinata, fornisce una indicazione o una prescrizione concernete la sicurezza o la salute sul luogo di lavoro, e che utilizza, a seconda dei casi, un cartello, un colore, un segnale luminoso o acustico, una comunicazione verbale o un segnale gestuale. Rimangono invariate le attuali disposizioni relative all’etichettatura dei contenitori, ai colori unificati per serbatoi e impianti, alla segnaletica stradale, alla marcatura ed etichettatura per macchine ed attrezzature. Nei cantieri temporanei o mobili è obbligatoria l’installazione della segnaletica di sicurezza di cui al TITOLO V del D.lgs. 81/2008, la corretta etichettatura dei contenitori, l’utilizzo dei colori unificati per serbatoi e impianti, della segnaletica stradale. Il “progetto generale della segnaletica del cantiere” è uno dei documenti di cui dovrebbe essere corredato il PSC e redatto a cura del coordinatore per la progettazione (ad esempio una di quelle “tavole esplicative i progetto” previste a corredo del PSC, previste dall’art.100 - D.lgs. 81/2008), mentre a cura del coordinatore per l’esecuzione è posto l’obbligo di vigilare sulla corretta posizione ed il mantenimento in efficienza della me-

desima, così come previsto nel PSC. Anche nei singoli POS (piani operativi di sicurezza) redatti dalle singole imprese esecutrici dovrebbe essere individuata e posizionata la segnaletica di sicurezza di loro competenza, come previsto nell’Allegato XV – PUNTO 3.2 (Contenuti minimi del POS) . . . (omissis) g) individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel PSC, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere; h) procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC; . . . (omissis) La segnaletica di sicurezza, benché obbligatoria, costituisce sempre e soltanto una semplice “informazione” per il lavoratore e mai una “protezione fisica” per la sua sicurezza e salute, esempi: - il cartello “pericolo caduta dall’alto” oppure i nastri con colore alternato bianco-rosso, giallo-nero, non so-

stituiscono l’obbligo di installazione di un “parapetto normale”; - il cartello “pericolo caduta materiali dall’alto” non sostituiscono l’obbligo di installazione di una pensilina di protezione dei pedoni e/o lavoratori in transito o in luogo di lavoro fisso; - il cartello “pericolo tensioni pericolose” non sostituiscono l’obbligo di installazione di impianti elettrici di cantiere realizzati secondo le norme di buona tecnica (Norme CEI) e periodicamente verificati e/o idonee protezioni contro le elettrocuzione (interruttori adatti, cavi con idoneo isolamento, prese e spine CEE). Alcuni esempi di segnaletica necessaria in cantiere: - divieto di accesso alle persone non addette ai lavori; - obbligo d’uso dei DPI (indicando quali); - altezza massima; - larghezza massima; - portata massima; - pericolo impianti interrati; - pericolo ostacoli nella viabilità; il geometra n. 3/09

19


Il geometra

Professione

- velocità massima Km/h….; - attenzione transito veicoli; - direzione obbligata; - strettoia (indicare come); - divieto di accesso; - transito pedoni sul lato opposto; - interruttore elettrico generale; - dispersore di messa a terra; - estintore; - cassetta di pronto soccorso; - deposito rifiuti speciali; - deposito materiali; - deposito infiammabili; - attenzione carichi sospesi;

- servizi igienici e docce; - locale mensa; - locale spogliatoi; - organigramma/funzionigramma (dirigenti e preposti, adetti gestione emergenza, antincendio, primo soccorso, evacuazione) - …. (eventuale altra segnaletica) Importante che la segnaletica di sicurezza sia posizionata laddove è presente un pericolo ed un potenziale rischio per la sicurezza e/o la salute dei lavoratori, non deve trasformarsi né in un’esposizione di cartelli, che

creerebbero solo confusione, né ridursi ad un unico cartello generale (come sovente si vede posto all’ingresso del cantiere con un insieme di cartelli vari e generici). Nei cantieri stradali poi, è obbligatoria anche l’installazione della segnaletica stradale, così come previsto dal Nuovo Codice della Strada, con cartelli stradali con fondo giallo e pittogrammi neri; apposite “lanterne” (lampade autoalimentate) dovranno essere utilizzate come segnale luminoso in condizioni di scarsa visibilità. Anche in questo caso comunque la segnaletica non sostituisce l’eventuale installazione delle protezioni fisiche, sia per i lavoratori che per gli utenti della strada. La presenza di eventuali “movieri”, lavoratori particolarmente addestrati e dotati degli occorrenti DPI ad alta visibilità ed eventuali “palette segnaletiche”, potranno integrare temporaneamente la mancanza di segnaletica per la gestione della viabilità all’interno dei cantieri e/o nelle loro immediate vicinanze.

Decreto Legislativo N. 285 del 30/04/1992 Nuovo codice della strada Articolo 21: Opere, depositi e cantieri stradali 1. Senza preventiva autorizzazione o concessione della competente autorità di cui all’articolo 26 è vietato eseguire opere o depositi e aprire cantieri stradali, anche temporanei, sulle strade e loro pertinenze, nonché sulle relative fasce di rispetto e sulle aree di visibilità. 2. Chiunque esegue lavori o deposita materiali sulle aree destinate alla circolazione o alla sosta di veicoli e di pedoni deve adottare gli accorgimenti necessari per la sicurezza e la fluidità della circolazione e mantenerli in perfetta efficienza sia di giorno che di notte. Deve provvedere a rendere visibile, sia di giorno che di notte, il personale addetto ai lavori esposto al traffico dei veicoli. 3. Il regolamento stabilisce le norme relative alle modalità ed ai mezzi per la delimitazione e la segnalazione dei cantieri, alla realizzabilità della visibilità sia di giorno che di notte del personale addetto ai lavori, nonché agli accorgimenti necessari per la regolazione del traffico, nonché le modalità di svolgimento dei lavori nei cantieri stradali. 4. Chiunque viola le disposizioni del presente articolo, quelle del regolamento, ovvero le prescrizioni contenute nelle autorizzazioni, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 779 a euro 3.119. 5. La violazione delle suddette disposizioni importa la sanzione amministrativa accessoria dell’obbligo della rimozione delle opere realizzate, a carico dell’autore delle stesse e a proprie spese, secondo le norme del capo I, sezione II, del titolo VI.

20

il geometra n. 3/09


Il geometra

Professione

INTERVENTI CASSA DI PREVIDENZA A SOSTEGNO DELLA PROFESSIONE

Il Consiglio della Cassa di Previdenza ha deliberato l’11 febbraio i criteri di attribuzione dei finanziamenti relativi agli incentivi a sostegno della professione per il 2009. E’ previsto, per i Geometri iscritti all’Albo ed alla Cassa di età anagrafica al 31/12/2008 non superiore a anni 45: - un assegno pari al 50% della quota di iscrizione a corsi di aggiornamento professionale della durata non inferiore a 120 ore, con un massimo di 600 Euro; - un assegno pari al 50% della quota di iscrizione a corsi di aggiornamento professionale della durata non inferiore a 90 ore, con un massimo di 450 Euro; - un assegno pari al 50% della quota di iscrizione a corsi di aggiornamento professionale della durata non inferiore a 60 ore, con un massimo di 300 Euro; - un assegno pari al 50% della quota di iscrizione a corsi di aggiornamento professionale della durata non inferiore a 40 ore, con un massimo di 200 Euro. Assegni per corsi universitari: Euro 800 per i Geometri iscritti all’Albo ed alla Cassa di età anagrafica al 31/12/2008 non superiore a anni 35 che frequentino corsi di laurea nelle classi 4°, 7° e 8° di cui al DPR n. 328/2001 Anche i Collegi potranno beneficiare di incentivi, con finanziamenti per il potenziamento dei servizi telematici e per l’acquisto di attrezzature per aule informatiche. il geometra n. 3/09

21


Il geometra

Consiglio Nazionale

La 3° Assemblea dei Presidenti e dei Consiglieri dei Collegi dei Geometri a Ecopolis Roma, 2 aprile 2009

Il Consiglio Nazionale Geometri ha indetto la 3° Assemblea dei Presidenti dei Collegi d’Italia – estesa ai Consiglieri – nell’ambito della Fiera Ecopolis nella nuova area di Roma Fiere, dove la Categoria era anche presente con uno stand. Nell’ampia sala conferenze di Roma Fiere, alla presenza di oltre 800 Presidenti e Consiglieri, si è svolta la 3° Assemblea promossa dal Consiglio Nazionale. Dopo il saluto e l’introduzione del Vice Presidente Consiglio Nazionale geom. Mazzoccoli, che ha svolto anche il ruolo di moderatore, il Consigliere Geom. Maurizio Savoncelli ha parlato di “Nuove Norme tecniche per le costruzioni”, illustrando il nuovo decreto del 14/1/2008, non ancora entrato in vigore per alcune parti, in attesa dei provvedimenti di attuazione. Esiste una Commissione Consultiva di Monitoraggio, presso il Ministero delle Infrastrutture, di cui fa parte anche il Consiglio Nazionale Geometri, che ha contribuito alla stesura del decreto. La scadenza del periodo transitorio è stata prorogata al 30/6/2010. La Circolare applicativa è la n. 617 del 2/2/2009 E’ un provvedimento importante perchè: - è un testo unitario che si occupa di tutte le fasi operative di vita dell’edificio (compresa la manutenzione), introducendo il concetto di “vita utile del fabbricato” - si passa dall’approccio prescrizio-

22

il geometra n. 3/09

nale all’approccio prestazionale - la verifica non si fa sulle tensioni ammissibili ma sugli stati limite - si considera la sicurezza complessiva dell’edificio - si introduce il concetto di “vita normale” dell’edificio - si chiarisce il concetto di “costruzione esistente” Il Consigliere Geom. Giuliano Villi ha invece parlato di “Risparmio energetico in edilizia”, illustrando per prima cosa i concetti di risparmio energetico, con riferimento anche al Protocollo di Kyoto e riferendo poi sui dati statistici dei livelli di emissione e sugli obiettivi da raggiungere. L’approccio al contenimento energetico deve essere sia tecnico che culturale, aumentando la sensibilità nel costruire ed abitare. In questo i geometri progettisti sono molto importanti, perchè sono i primi interlocutori dei cittadini e pertanto sono chiamati a questa opera di sensibilizzazione in fase di progettazione. Si è valutato che l’80% della spesa di mantenimento di un edificio riguarda il riscaldamento ed il raffrescamento. La legislazione è molto vasta, dalla legge 10/1991 all’ultimo DPR

24/2/2009, tutti con il fine del contenimento energetico. Il Consigliere Geom. Bruno Razza ha presentato una relazione su “Il nostro impegno nel Catasto”, affermando che l’impegno della Categoria deve essere quello di perpetuare il ruolo del geometra attraverso la qualità della prestazione. Gli obiettivi sono la trasmissione telematica obbligatoria e l’approvazione automatica degli atti I temi di attualità: fabbricati nascosti non dichiarati in catasto e i fabbricati che hanno perso i requisiti della ruralità. L’impegno del Consiglio Nazionale in questo settore è quello di pro-


Il geometra

Consiglio Nazionale seguire nella diffusione della cultura dell’uso dei mezzi telematici e degli strumenti operativi satellitari, anche con interventi locali presso i professionisti delle varie Regioni. Il Consigliere Geom. Antonio Benvenuti ha invece parlato di “Uni e certificazione della qualità della prestazione”. I geometri devono stare al passo con il mercato: per questo già si parla degli standard di qualità dell’attività professionale, introdotti nell’art. 23, lett. a), del Codice Deontologico. Gli argomenti principali a favore dell’unificazione sono: - asimmetria informativa - qualità attesa (non è ora codificata) - responsabilità - certificazione (non si può avere senza una norma uniforme) - competitività - prestazione professionale garantita - miglioramento del reddito Si è stipulata una convenzione tra il Consiglio Nazionale e l’Ente di Unificazione, con gruppi di lavoro per definire gli “Standard di qualità ai fini della qualificazione professionale della categoria dei Geometri liberi professionisti”. Quest’ultimo argomento è stato illustrato dall’ing. Ruggero Lenzi. Il Presidente del Consiglio Nazionale Geom. Fausto Savoldi ha quindi ripreso la parola, invitando ad un applauso in ricordo del geom. Raffaelli, già Presidente del Consiglio Nazionale, deceduto recentemente. Ha affermato che è intenzione del Consiglio Nazionale incrementare gli incontri con i Consiglieri dei Collegi per facilitare la comunicazione Consiglio Nazionale – Consiglieri – Iscritti. Nell’entrare nell’argomento ambientale, il geom. Savoldi ha affermato che geometri devono oggi essere considerati i “protettori dell’ambiente”; questa può essere anche considerata una risposta alla crisi lavorativa, individuando nuove prospettive. L’obiettivo è: stimare, progettare e misurare come una volta, ma aggior-

narsi costantemente e portarsi avanti con i tempi. Ha quindi illustrato nei dettagli le caratteristiche dell’Istruzione Tecnica Superiore, invitando i Consiglieri a intensificare i contatti con gli Istituti per essere protagonisti in questa nuova fase formativa. E’ seguita una tavola rotonda dal titolo “Le nuove attenzioni dei Geometri all’ambiente ed al territorio”, con moderatrice la giornalista del TG2 Daniela Vergara e con interventi del Geom. Savoldi e del geom. Amadasi, dell’On. Togni - firmatario delle proposta di legge “Sistema casa qualità”- del Dott. Norbert Lantschner – Direttore di Casaclima – dell’Arch. Wolfang Reinberg – Architetto viennese docente di architettura solare. La conclusione del dibattito ha visto i saluti dei geometri Mazzoccoli, Amadasi e Savoldi.

Nel pomeriggio i lavori sono proseguiti con la diffusione e il commento delle notizie operative su la Formazione Obbligatoria, la posta elettronica certificata, il libro edito dal Consiglio Nazionale sugli Standard Internazionali di Valutazione e la nuova rivista della Fondazione Geometri “Geocentro Magazine” Sono seguiti numerosi interventi di Presidenti di Collegi e di Comitati Regionali e dei rappresentanti delle Associazioni “Consulta femminile”, AGIT, GEOSICUR, AGIAI, AGICAT e GEOVAL. In chiusura, il Dott. Minucci – Direttore Cassa di Previdenza - ha illustrato brevemente le procedure per la dotazione della casella postale certificata a tutti gli iscritti ed il Geom. Savoldi ha porto il saluto conclusivo.

QUALIFICA DI “GEOMETRA LAUREATO” A norma del Decreto 328/01, art. 55, chi ha conseguito la Laurea triennale nelle Classi 4°, 7° e 8° può essere iscritto all’Albo dei Geometri, con la qualifica di “Geometra Laureato”. Per tale motivo, si invitano gli iscritti all’Albo che siano in possesso di tale titolo a segnalarlo agli uffici, allegando copia del titolo di studio (o certificato equipollente). In tal modo il titolo potrà essere aggiunto sull’Albo a quello di Geometra, oltre che a servire come dato statistico. Si precisa che altri tipi di Laurea non danno diritto a tale titolo (pur permanendo la possibilità di aggiungere la qualifica di laureato sull’Albo).

il geometra n. 3/09

23


Il geometra

Consiglio Nazionale

Ecopolis

è un grande momento espositivo dedicato al tema della vita nell’ambiente urbano che vuole diventare il punto di riferimento, a livello internazionale, di tutti coloro che sono responsabili della qualità della vita delle persone nelle grandi città e che sono in grado di presentare esperienze, tecnologie e progetti per costruire contesti urbani realmente sostenibili. Una grande manifestazione fieristico/congressuale che si sviluppa anche “fisicamente” attorno al concetto di “armonia urbana” - uno spazio pensato e concretamente realizzato come somma delle migliori pratiche e tecnologie riferite ai diversi ambiti critici che riguardano le aree urbane e la qualità della vita nelle grandi città (es.: energia, rifiuti, urban design,

24

il geometra n. 3/09

mobilità, verde, ecc.). Un evento che intende diventare una grande assise mondiale sul tema della Città Sostenibile, un appuntamento che fa di Roma e del nostro Paese il luogo in cui si dibatte e ci si confronta sul tema della “Città Ideale”, che diventa “Città sostenibile” E’ inoltre un momento d’incontro tra Aziende innovative, Città ed Amministrazioni per confrontarsi sulle Green Best Practices di oggi e di domani; nasce dalla volontà di raccogliere i segnali provenienti dalle Aziende e dagli Enti che rimandano allo sviluppo di nuovi business e nuove tecnologie per far fronte alle crescenti esigenze di “fare impresa sostenibile”. Questo al fine di: • stimolare gli amministratori ad

adottare politiche volte a sviluppare nelle grandi città contesti urbani realmente vivibili e costruire per i cittadini un futuro ecologicamente sostenibile, economicamente dinamico e socialmente equo, avvalendosi del supporto di soggetti imprenditoriali capaci di affiancarli in questa sfida per la costruzione della città di domani; • favorire lo sviluppo dell’industria e dei servizi specializzati nell’offrire prodotti, servizi e soluzioni utili alla progettazione e realizzazione di tali interventi, in un contesto in cui proprio le amministrazioni locali configurandosi come potenti agenti di cambiamento - possono attivare risorse enormi e quindi diventare un vero e proprio motore per lo sviluppo di comparti industriali nuovi o per la riqualificazione di quelli esistenti; • offrire nuovi orizzonti applicativi al mondo della ricerca, innescando processi virtuosi in termini di risorse dedicate al settore e risultati prodotti e incentivando in tal modo in maniera sempre maggiore un trasferimento tecnologico continuo e massiccio verso i settori industriali collegati allo sviluppo sostenibile; • favorire l’aumento della sensibilità generale sul tema della sostenibilità urbana e offrire al grande pubblico l’occasione di approcciare tale tematica in una prospettiva globale e “toccando con mano” le possibili soluzioni alle problematiche ambientali e di vita delle città di oggi e di domani. Tra gli argomenti caldi della manifestazione, insieme al risparmio energetico, allo smaltimento dei rifiuti, alla mobilità, al risparmio idrico e alla salubrità ambientale, è spiccato il tema del Green building e del costruire secondo parametri che rispettino i principi della sostenibilità: una sfida non da poco nel complicato panorama urbanistico italiano, vista l’urgenza di riscattare l’immagine del nostro Paese.


Il geometra

Consiglio Nazionale

I Crediti Formativi Si ricorda che i Crediti Formativi si conseguono tramite gli eventi formativi, che consistono nella partecipazione a corsi, seminari, convegni ecc. inerenti all’attività professionale o comunque funzionali all’esercizio della libera professione. Costituiscono inoltre CFP le attività di relatore, le pubblicazioni professionali, la tenuta di lezioni e docenze, il superamento di esami universitari. All’ “evento formativo” sono attribuiti i crediti formativi professionali minimi (CFP) come evidenziato dalla seguente tabella: Partecipazione a corsi di formazione riconducibili agli standard qua- 1 CFP per ogni ora di formazione litativi 1 CFP per ogni ora di formazione più 3 CFP per Partecipazione a corsi di formazione riconducibili agli standard qualila verifica finale tativi con verifica finale 1 CFP per ogni ora di formazione più 5 CFP per Partecipazione a corsi riconducibili agli standard di formazione qualila verifica finale e periodo di tutorage tativi con verifica finale e periodo di tutorage Partecipazione a seminari di studio, anche monotematici riconducibili 1 CFP per ogni ora di seminario agli standard qualitativi Acquisizione di “crediti universitari” ottenuti da superamento di esami 1 CFP corrispondono ai crediti universitari riconosciuti universitari Partecipazione a master universitari riconducibili agli standard qualitativi

2 CFP per ogni ora di durata del master

Predisposizione della lezione e attività di libero docente

6 CFP per ogni ora di lezione

Attività di relatore in convegni, seminari attinenti agli standard quali- 3 CFP a intervento tativi Redazione di pubblicazioni, articoli attinenti agli standard qualitativi ovvero dispense finalizzate ai corsi di preparazione al superamento del- 3 CFP ciascuno l’esame di abilitazione all’esercizio della libera professione

La partecipazione a seminari, corsi o altri eventi formativi previsti dal Regolamento sulla Formazione Continua organizzati da organismi diversi dai Collegi dei Geometri può essere considerata valida al fine del riconoscimento dei crediti, se in possesso delle caratteristiche previste, a domanda dell’interessato.

La situazione personale dei crediti maturati è visionabile sul sito www.cng.it - formazione; al primo accesso occorre inserire il proprio codice fiscale

il geometra n. 3/09

25


Il geometra geometra Il

AttiProfessione del Collegio

Assemblea degli Iscritti all’Albo dei Geometri di Torino e Provincia del 23 aprile 2009 1) Relazioni del Presidente, Segretario e Tesoriere Relazione del Presidente Gentilissime Colleghe ed Egregi Colleghi, Vi do il benvenuto a questa nostra Assemblea annuale che, come ormai sappiamo, viene indetta entro il mese di aprile, in ossequio alle disposizioni sulla contabilità degli Ordini e Collegi professionali, che prevede l’approvazione dei bilanci entro tale scadenza. Osserviamo prima di iniziare un minuto di silenzio che quest’anno vogliamo dedicare anche ai nostri Colleghi che sono stati colpiti dal terremoto in Abruzzo, oltre che al ricordo dei Colleghi che ci hanno lasciato dalla scorsa Assemblea. Sono mancati: Giuseppe Bianco Gianfranco Cantini Francesco Cartella Francesco Gallarate Luigi Gattera Gino Girelli Valerio Rivautella Umberto Ruata Abbiamo il piacere di dare il benvenuto all’interno della Categoria a 75 nuovi iscritti all’Albo, che ricevono oggi stesso il timbro professionale, ai quali rivolgiamo i migliori auguri per una proficua e gloriosa carriera. Ed un saluto particolare anche ai 5 colleghi che hanno compiuto quest’anno 50 anni di iscrizione e quindi entrano nell’Albo d’Onore dei Geometri di Torino e Provincia, ai colle-

26

il geometra n. 3/09

In conformità a quanto deliberato dal Consiglio, gli iscritti al Collegio dei Geometri di Torino e Provincia sono convocati in Assemblea presso l’Unione Industriali di Torino, Via Fanti 17, giovedì 23 aprile alle ore 16.00 con il seguente: Ordine del Giorno 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

Relazioni del Presidente, Segretario e Tesoriere Approvazione del conto consuntivo 2008 Approvazione del conto preventivo 2009 Ricerca nuova sede Collegio Geometri: relazioni Riforma della Scuola Secondaria Superiore e nuovi percorsi scolastici Assegnazione delle medaglie e dell’attestato di benemerenza agli iscritti all’Albo da oltre 50 anni Assegnazione delle medaglie e dell’attestato di benemerenza agli iscritti all’Albo da oltre 35 anni che hanno partecipato attivamente alla vita della Categoria Assegnazione di attestato di benemerenza ai Geometri che nell’anno 2008 hanno conseguito il pensionamento Varie ed eventuali

ghi che festeggiano i 35 anni di iscrizione ed a coloro che hanno raggiunto il traguardo della pensione, che applaudiremo al termine dell’Assemblea. Veniamo ora agli argomenti di maggiore rilevanza, che riassumiamo, rimanendo a disposizione per ogni domanda ed osservazione. Quest’anno, il Consiglio ha stabilito di organizzare preventivamente delle riunioni nelle varie zone della Provincia per sensibilizzare la partecipazione all’Assemblea, considerato che gli argomenti all’Ordine del Giorno sono, oltre all’appro-

vazione dei bilanci, la ricerca della nuova sede per il Collegio e la riforma della Scuola Secondaria Superiore ed i nuovi percorsi scolastici. E’ stata una novità, ma crediamo che sia stata positiva perchè i singoli professionisti hanno avuto modo, in


Il geometra

Professione Atti del Collegio

incontri più ristretti e confidenziali, di poter approfondire gli argomenti e di porre le domande ed osservazioni che in sede di Assemblea non sempre si ha la possibilità di fare. E comunque questa è la sede ufficiale per il Consiglio Direttivo di presentare l’attività dell’anno trascorso ed i programmi per il futuro del Collegio, e quindi entriamo nel merito degli argomenti. Per primo la quota di iscrizione all’Albo portata a 350 Euro per necessità di stabilizzazione del bilancio, che non riguarda solo ed esclusivamente la possibilità di acquisto della sede, anche perché in caso contrario un affitto dovrebbe comunque essere pagato e di cui parleremo, ma per l’intensa attività del Collegio a tutela e difesa della Categoria, per sostenere il rapporto con le scuole medie e gli Istituti Tecnici, la formazione, i giovani, le attività con gli Enti e quant’altro possa essere di giovamento al Geometra.

Con attenzione abbiamo letto ed esaminato le manifestazioni di preoccupazione o di dissenso all’aumento della quota, fatte pervenire per scritto alla segreteria da una decina di colleghi. Ad oggi solo il 9% non ha provveduto al pagamento della quota nei termini. L’argomento della ricerca della sede per il Collegio è al centro dell’attenzione del Consiglio già da almeno due anni, perchè l’attuale contratto di locazione per la sede di Via Cernaia 18 scade a fine 2009 e pertanto occorre urgentemente individuare un nuovo immobile idoneo. Il Vice Presidente riferirà dettagliatamente in proposito all’apposito punto all’Ordine del Giorno. Intendiamo oggi relazionarVi sugli immobili visionati dall’apposita Commissione Consiliare e fare il punto della situazione, vorrei pubblicamente ringraziare i componenti della Commissione per il lavoro sin qui svolto.

Naturalmente la decisione dell’eventuale trasferimento, sia con acquisto che con un nuovo affitto, sarà oggetto di un’apposita Assemblea straordinaria per assumere le decisioni opportune su questo importante passo. La problematica è urgente, essendo imminente la scadenza del contratto di affitto; tuttavia, occorre valutare con coscienza e consapevolezza le azioni da intraprendere. Il secondo argomento di attualità è quello dei nuovi percorsi formativi scolastici e post diploma, nonchè la fusione delle Categorie Tecniche dei diplomati in un Albo Unico; anche di questo tratteremo più avanti, nell’apposito punto all’Ordine del Giorno. Il tema del futuro della Categoria, di cui il percorso scolastico e abilitante è alla base, è al centro dell’attenzione e delle attività del Consiglio Nazionale, che nel mese di maggio 2008 si è rinnovato nei suoi componenti. Una delle prime iniziative del Conil geometra n. 3/09

27


Il geometra geometra Il

AttiProfessione del Collegio siglio Nazionale è stata quella di variare la denominazione dei Collegi dei Geometri in “Collegi dei Geometri e dei Geometri Laureati” e di dotarsi di un nuovo logo uniforme per tutti. Il 15 luglio 2008 è avvenuta la prima Assemblea dei Presidenti a Roma, con all’Ordine del Giorno i punti relativi all’iscrizione all’Albo dei dipendenti pubblici e le competenze professionali; il Consiglio Nazionale propone di “riscrivere” totalmente il regolamento della professione di Geometra, anzichè richiederne improduttivamente modifiche. Alle Associazioni di Categoria sono state assegnate nuove funzioni e ruoli, evidenziandone l’importanza come raggruppamento di colleghi che svolgono una specifica attività. L’iniziativa più recente è stata quella di dotare gratuitamente di PEC – Posta Elettronica Certificata – adempimento peraltro obbligatorio per legge, ciascun iscritto all’albo e praticante iscritto alla Cassa mediante una casella personalizzata. Per l’adesione è prevista una procedura informatica semplice, per cui saranno tempestivamente impartite istruzioni di dettaglio. Il Consiglio, aderendo al programma lanciato dal Consiglio Nazionale, ha proseguito nelle azioni in difesa della Categoria, con la massima attenzione alle competenze ed al diritto ad un equo compenso, basandosi sullo sviluppo del concetto della “Qualità della prestazione”, quale mezzo indispensabile per sostenere le ragioni della Categoria. Si è dimostrato sempre di più che solo la qualificazione, certificata, permette di poter sostenere in ogni ambito le posizioni raggiunte ed anzi di rafforzarle ed ampliarle. Ecco allora che la formazione ha aumentato la propria importanza, anche in campi in evoluzione quali le valutazioni immobiliari ed il contenimento energetico. Sempre per ribadire il concetto di

28

il geometra n. 3/09

“Qualità della prestazione”, si sono rafforzati i contatti con le amministrazioni per migliorare l’immagine pubblica del Geometra, anche tramite la presenza alle manifestazioni e rassegne più importanti e con inserzioni sui quotidiani di pubblicità dell’attività professionale del Geometra. Nel prossimo mese di maggio, verrà avviato in collaborazione con il Comune di Torino il servizio “Il Geometra risponde”, come già effettuato dai Notai, con la presenza di un Geometra presso le biblioteche della Città per fornire informazioni di pronta soluzione e consulenze rapide. Nel ribadire l’importanza dell’incentivazione della professione, è stata confermata per i giovani neo iscritti, al di sotto dei trent’anni, la riduzione del 50% della tassa annuale di iscrizione all’Albo, per i primi due anni, che si aggiunge alle agevolazioni già previste per la Cassa di Previdenza. Inoltre, sempre la Cassa di Previdenza ha confermato l’erogazione di contributi personali per la formazione, fino al 50% della quota di iscrizione (con massimali) ai professionisti di età inferiore ai 45 anni. Anche per i Praticanti, cioè per i nostri potenziali futuri colleghi, si sono intensificate le azioni: gli incontri con le scuole medie e le superiori sono proseguiti ed hanno dato buoni risultati, anche con incontri teorico-pratici su alcune materie basilari per la formazione della figura del geometra. E’ stato predisposto un nuovo programma informatico per le verifiche sul corretto svolgimento del praticantato, che viene utilizzato durante i colloqui periodici ai Praticanti per uniformare le procedure ed i giudizi. Per quanto riguarda la formazione, l’attività della nostra Fondazione nel 2008 ha assunto un’importanza maggiore, anche formale, perchè ne è stato richiesto il riconoscimento giuridico, con tutte le implicazioni conseguenti. Come potete vedere nel fascicolo di

accompagnamento ai bilanci, la Fondazione ha progettato e programmato 14 corsi come Agenzia Formativa, oltre ai 39 corsi, convegni e seminari “ordinari”. E’ stata una mole di lavoro veramente notevole, ma che nel 2009 sarà certamente incrementata. Contabilmente, è stata divisa l’attività istituzionale della Fondazione da quella commerciale: nella prima rientra l’attività tipica direttamente correlata alla missione della Fondazione, nella seconda l’attività relativa all’organizzazione dei corsi ed alla pubblicazione e distribuzione di materiale didattico. Mi avvio alla conclusione con la considerazione che la grave crisi generale ha colpito naturalmente anche noi, che ci troviamo sempre più in difficoltà nell’ottenere incarichi e nell’averne riconosciuto il giusto compenso. A ciò si aggiungono i cronici problemi dei limiti delle competenze e della concorrenza, le difficoltà amministrative, tecniche e burocratiche che si devono affrontare, le responsabilità sempre crescenti. Eppure è evidente il contributo essenziale alla crescita economica e sociale dell’Italia offerto dai Geometri: nei decenni trascorsi il livello di formazione della professione si è notevolmente elevato, adeguandosi costantemente alle spinte dell’innovazione e rispondendo sempre da protagonisti. E’ ora che l’opinione pubblica se ne renda conto, invece di continuare a denigrare la Categoria sui mezzi di informazione, particolarmente in questi tragici momenti, in cui pare che la colpa di ogni crollo sia di noi Geometri. Nel nostro interno, sappiamo di essere apprezzati e qualificati nel nostro lavoro, ma occorre che la nostra immagine venga migliorata e valorizzata. Per questo si intende incrementare la già costante presenza dei rappresentanti del Collegio, sia Consiglieri


Il geometra

Professione Atti del Collegio

Durante l’Assemblea sono stati consegnati i timbri professionali a 74 nuovi Iscritti all’Albo sia componenti le Commissioni, nei rapporti con le istituzioni, le organizzazioni e le personalità, per ritagliarci maggiori spazi nei tavoli di discussione e decisione negli ambiti di interesse professionale e sociale. Il Collegio di Torino si impegna a fondo in questo, sia per l’opera dei Consiglieri che dei numerosi colleghi che lavorano nelle nostre Commissioni, che intervengono nelle riunioni, esaminano le problematiche, si fanno portavoce delle istanze e delle difficoltà e rappresentano la Categoria con il loro operato. A livello nazionale, il Consiglio Nazionale ha dimostrato in quest’anno trascorso e con il programma impostato di operare positivamente in tal senso, e la proposta di modifica del Regolamento del 1929 ne è la dimostrazione, perchè non possiamo continuare ad essere regolamentati da una legge che compie quest’anno 80 anni, quando invece dimostriamo ogni giorno e non cero da ultimi di accogliere ed applicare con coscienza ogni innovazione che viene imposta dal Governo e dall’evoluzione dei tempi.

Vorrei concludere con una nota di ottimismo: è vero che c’è la crisi, nel settore delle costruzioni come in altri: tuttavia, è evidente – nel momento che si costruisce di meno - l’importanza che assume la tutela e la conservazione dell’esistente, il risanamento, l’applicazione di soluzioni energetiche alternative e innovative. Nell’ambiente, nella conservazione e tutela e trasformazione del patrimonio edilizio la nostra Categoria ha sicuramente spazio per mantenere le proprie posizioni. La professione è tradizionalmente polivalente: oltre alla progettazione delle nuove costruzioni e agli interventi sul patrimonio immobiliare esistente, ci sono tutte le materie base che sono l’estimo, il diritto, la sicurezza, la topografia, l’agricoltura che sanno trovare oggi nuovi sbocchi e applicazioni, quali le nuove tecniche delle stime, i rilevamenti topografici satellitari e cartografici, i piani rurali e paesaggistici e soprattutto l’ambiente, nella concezione più ampia che spazia dalla tutela, alla salvaguardia, al rinnovamento delle fonti energeti-

che e non ultimo alla protezione civile, ambiti operativi che appartengono al Geometra e costituiscono il profilo del nuovo tecnico del domani in Costruzioni, Ambiente e Territorio, previsto dalla riforma scolastica,che tratteremo più avanti. Al Collegio, vedere ogni giorno (infatti ogni giorno della settimana la sala corsi del nostro terzo piano è occupata costantemente) colleghi giovani e meno giovani mettersi continuamente in discussione, frequentare corsi a pagamento, seminari, convegni per migliorare la propria formazione e raggiungere un livello di conoscenza superiore rende ottimisti sull’esistenza in vita e sul futuro della nostra Categoria e ci spinge a proseguire con caparbietà e positività. Il Consiglio prosegue ad impegnarsi con entusiasmo e convinzione nella propria azione, con l’indispensabile collaborazione e sostegno degli iscritti, che può essere certamente anche critica, ma che ci auguriamo sia comunque segno positivo di partecipazione ed attaccamento alla Categoria. il geometra n. 3/09

29


Il geometra geometra Il

AttiProfessione del Collegio Relazione del Segretario Egregi Colleghi, le attività del Collegio sono tutte descritte dettagliatamente sul fascicolo di accompagnamento ai bilanci, per cui mi limiterò ad una sintesi degli argomenti più significativi. Sono state seguite numerose iniziative complesse quali la gestione delle convenzioni con gli enti, l’accreditamento, la certificazione di qualità, la formazione permanente, supportate e attuate tramite le varie innovazioni informatiche e tecnologiche, che trovate appunto descritte per capitoli nel fascicolo che vi è stato spedito. E’ proseguita e si è perfezionata l’esperienza acquisita dal Personale del Collegio nel campo della formazione finanziata, procedendo alla progettazione di ben 14 corsi come Agenzia Formativa. Per la prima volta, la Fondazione ha promosso un corso riservato ai dipendenti degli enti pubblici, partecipando al Bando regionale “Efficienza energetica degli edifici”, con il corso che è stato approvato e finanziato per 6 edizioni. Gli adempimenti richiesti dal sistema di accreditamento regionale sono molto impegnativi, ma i risultati di efficienza sono elevati: molte procedure di attuazione dei processi della Fondazione sono stati così uniformati, anche se non obbligatori per i corsi non finanziati. Ad esempio, molte procedure e modulistica sul Praticantato sono state integrati con i criteri adottati per l’Accreditamento, perchè si è rilevato che le modalità di svolgimento del Praticantato sono molto simili a quelle richieste per gli stages dell’Agenzia Formativa. Analizzando questa esperienza, possiamo affermare che è positiva e costituisce ora un prezioso patrimonio, anche in vista del possibile intervento della Fondazione nel sistema di Istruzione Tecnica Superiore. I corsi di formazione hanno visto,

30

il geometra n. 3/09

accanto alle materie già trattate in più edizioni del risparmio energetico, della sicurezza e delle valutazioni immobiliari, l’introduzione di nuovi argomenti, quali le CTU e la conciliazione; in questi giorni, sono stati avviati contatti con il Politecnico di Torino – Dipartimento del Territorio – per una collaborazione finalizzata al conseguimento della patente europea in sistemi di rilevamento GIS. E’ tornato inoltre purtroppo di moda l’argomento della protezione civile: già dopo il 1997, il Consiglio Nazionale aveva avviato un accordo con i Ministeri competenti per la realizzazione di corsi per Geometri, che ora verranno certamente ripresi. Vorrei dedicare un breve spazio alle persone che lavorano nel Collegio. Per primi i Consiglieri, che tutti conoscete: non voglio certo elencarne qui le doti... ma solo riferire alcuni dati statistici: le riunioni di Consiglio sono state nel 2008 14, con l’adozione di 130 delibere, e le riunioni delle Commissioni 68, oltre alla riunione settimanale della Commissione Parcelle. In aggiunta a questi impegni, tutti i Consiglieri hanno partecipato a turno agli incontri istituzionali, hanno mantenuto i contatti con gli enti, hanno fornito consulenza ai colleghi, si sono riuniti quasi ogni mercoledì per concordare e portare avanti le iniziative. Possiamo affermare che il Consiglio si è dedicato con tenacia allo svolgimento dell’incarico assunto ormai 3 anni fa, con l’impegno personale costante di tutti i Consiglieri. Il Personale dipendente: il Collegio ha una buona gestione organizzativa interna, con ottimo spirito di gruppo e disponibilità collaborativa da parte di tutti i dipendenti; nel 2008 abbiamo avuto due assenze per maternità, che termineranno a breve. Il ricorso a consulenti esterni ha mantenuto l’andamento ordinario, con l’affidamento continuativo della consulenza del lavoro e fiscale, mentre si ricorre all’opera dei legali

solo all’occorrenza, tranne che per le procedure ricorrenti di recupero dei crediti verso gli iscritti morosi. Vengono invece interamente svolte internamente dal Personale del Collegio la tenuta della contabilità, la redazione della rivista e delle altre pubblicazioni; nel 2008 si sono anche effettuate internamente tutte le procedure per l’impostazione della certificazione di qualità per la Fondazione e del suo riconoscimento giuridico. Altri “protagonisti” delle attività del Collegio sono i componenti le Commissioni: queste sono tutte operative e ugualmente meritevoli, naturalmente con differenze dovute agli argomenti contingenti di maggiore o minore attualità. Nel 2008, particolarmente, è stata attiva la Commissione Informatica, che ha concluso le procedure per la realizzazione del nuovo sito Internet; la Commissione Scuola e Praticanti, i cui componenti sono stati impegnati nei nuovi colloqui ai Praticanti per l’accertamento del Praticantato e nelle visite alle Scuole per la presentazione dell’attività professionale e la Commissione Sicurezza, con numerosi studi ed interventi riguardanti l’infortunistica e la sicurezza. Ringraziamo quindi particolarmente i componenti di queste Commissioni. Vogliamo anche ricordare i fautori delle Riunioni di Zona, cioè i Priori che vengono nominati di anno in anno e che hanno il compito di organizzare gli incontri; si è assistito ultimamente ad una sorta di gara a fare sempre meglio dell’anno precedente, e così è stato, con idee sempre rinnovate e buona rispondenza. In occasione delle riunioni pre-Assemblea, di cui ha già accennato il Presidente, si è rilevato che spesso le riunioni di zona hanno come prevalente l’aspetto formativo rispetto al dibattito, mentre invece sarebbe opportuno concedere più spazio agli interventi personali ed al colloquio tra


Il geometra

Atti Professione del Collegio

i colleghi. Si cercherà per il futuro di tenerne conto. Per la Cassa di Previdenza, come sapete, a fine febbraio si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Comitato dei Delegati Cassa. I risultati ufficiali non sono ancora stati pubblicati, ma comunque per il nostro Collegio i Delegati eletti sono il Presidente Ilario Tesio ed i geometri Massimo Ottogalli e Gian Luca Pautasso. I risultati non sono stati positivi, perchè abbiamo “perso” un Delegato. Uno dei motivi di questo decremento è stato che il numero degli iscritti che hanno partecipato alle votazioni per il nostro Collegio è stato sensibil-

mente più basso che quattro anni fà. Il Consiglio si è interrogato molto su questa diminuzione, che certamente è un segno di disinteresse degli iscritti verso la Categoria, individuandone la “colpa” forse nella propria azione di sensibilizzazione non abbastanza incisiva. Colgo ora l’occasione per ribadire un concetto che forse non è chiaro a tutti: il non partecipare alle votazioni, soprattutto quelle dei Delegati Cassa che sono su base regionale e quindi richiedono un numero in proporzione maggiore di voti, provoca gravi danni al Collegio di appartenenza, come appunto è avvenuto quest’anno; non certo ai diretti interessati, ma

alla rappresentanza del Collegio di Torino che oggi, con 3.600 iscritti è rappresentato da 3 Delegati, con una posizione certamente non proporzionale rispetto ad altri Collegi che hanno comunque un Delegato, magari su 300 iscritti all’Albo. Personalmente, non mi sono più candidato perché a metà 2009 avrò raggiunto l’età pensionabile e quindi non potrei mantenere l’incarico di Delegato per incompatibilità. La mia permanenza alla Cassa di Previdenza è stata significativa: dal 1993 sono Delegato, dal 1997 Consigliere d’Amministrazione e dal 2001 Componente di Giunta, con incarico specifico nelle Commissioni Provvidenza Straordinaria e Commissione Legislativa, e Coordinatore Immobiliare della Cassa dal 2005; inoltre, dal 2006, sono Consigliere della Groma, la Società che si occupa degli investimenti della Cassa.. Il sistema pensionistico è oggi in grado di garantire il futuro e la Cassa intende monitorare e preservare nel tempo la sostenibilità di lungo periodo, mantenendo soprattutto l’adeguatezza delle prestazioni e ampliando i servizi agli iscritti che costituiscono il vero patrimonio della Cassa. Le attività della Cassa più recenti sono descritte nel fascicolo: vorrei solo ricordarvi di usufruire del servizio di decentramento dei servizi presso il Collegio, che assume sempre maggiore importanza nel collegamento tra Roma e gli iscritti. In ultimo, alcune buone notizie: - sono stati rinnovati i contributi per la formazione, per i Geometri iscritti all’Albo ed alla Cassa di età anagrafica al 31/12/2008 non superiore a 45, anni pari al 50% della quota di iscrizione a corsi di aggiornamento professionale, con massimali proporzionali alle ore/corso. - per sostenere gli iscritti nell’attuale crisi economica, sono stati prorogati i termini di scadenza dei contributi minimi previdenziali 2009 al 15 febbraio 2010. il geometra n. 3/09

31


Il geometra geometra Il

AttiProfessione del Collegio - per i pensionati e pensionandi della Cassa è stata stipulata una convenzione bancaria al fine di consentire l’erogazione di finanziamenti a condizioni favorevoli rispetto a quelle medie di mercato. - per i giovani è stata realizzata una convenzione per richiesta di finanziamenti agevolati per acquisto attrezzature la convenzione per richiesta mutui agevolati - è stata rinnovata la “Carta Geometri” per pagamento acquisti commerciali, erogazione di prestiti, ma soprattutto per il pagamento on-line dei contributi previdenziali con canone annuale gratuito per sempre e senza alcuna spesa di commissione sul versamento on-line dei contributi previdenziali. - la Cassa e il Consiglio Nazionale hanno stabilito di dotare gratuitamente tutti gli iscritti Albo e Cassa di casella di posta elettronica certificata. La Categoria dei Geometri, a ogni livello (Collegio, Cassa, Consiglio Nazionale) ha scelto e persegue la strada dell’evoluzione, puntando su nuove cognizioni tecniche, sulla formazione e sulla qualità, cercando di essere lungimiranti e di programmare con serietà e competenza, per quanto possibile, non solo le iniziative immediate ma anche e soprattutto il futuro a lungo termine. Ogni professionista Geometra deve essere consapevole di ciò e contribuire in prima persona, soprattutto con il proprio lavoro svolto con serietà e competenza, ma anche partecipando di più alla vita della Categoria e del suo Collegio. Con questo invito concludo e vi ringrazio. Relazione del Tesoriere Preg.mo Presidente, gentili Colleghe ed egregi Colleghi, presento all’Assemblea, sottoponendoli alla approvazione degli

32

il geometra n. 3/09

iscritti a nome del Consiglio, il Bilancio Consuntivo del Collegio dei Geometri per l’anno di esercizio 2008 ed il Bilancio Preventivo Finanziario-gestionale per l’anno di esercizio 2009. Il dettaglio dei dati contabili è riportato nei tre fascicoli allegati alla Relazione del Consiglio per l’Assemblea inviatoVi nei giorni scorsi, così suddivisi: - Bilancio Consuntivo 2008 - Bilancio Preventivo 2009 - Bilancio 2008 – Fondazione Il Collegio opera applicando la normativa vigente per gli Enti Pubblici non economici utilizzando per la gestione dei propri affari un sistema di contabilità di tipo pubblico (comprendente anche la parte finanziariagestionale oltre alla consueta rendicontazione economico-patrimoniale) introdotto nel 2006 ed ormai in piena operatività. Il Bilancio Consuntivo è composto dai seguenti elaborati: 1. Relazione del Collegio dei Revisori Contabili; 2. Rendiconto Finanziario Gestionale; 3. Rendiconto Finanziario Residui; 4. Variazioni al Preventivo Finanziario; 5. Situazione Amministrativa; 6. Prospetto di Concordanza; 7. Situazione Fondi cassa; 8. Bilancio Patrimoniale – Economico; 9. Nota Integrativa al rendiconto consuntivo. Il rendiconto finanziario gestionale evidenzia entrate accertate per Euro 1.512.296,09 ed uscite impegnate per Euro 1.243.388,08, con un avanzo di amministrazione dell’esercizio pari a Euro 268.908,01. Il rendiconto evidenzia un aumento del totale entrate pari al 1,14% ed una diminuzione del totale uscite pari al 4% (la flessione di maggiore entità nelle uscite è riferibile alle transazioni raggiunte con la proprietà dello stabile presso cui ha sede il Collegio, con la quale si è pattuita una riduzio-

ne del canone di locazione e del forfait di rimborso delle spese). I residui attivi finali sono pari a Euro 221.046,87 ed i residui passivi finali ammontano ad Euro 118.250,28, con una leggera riduzione di entrambi rispetto all’esercizio precedente. L’avanzo di amministrazione 2008, comprendente gli avanzi degli esercizi precedenti, per complessivi Euro 1.350.839,63 viene suddiviso in una parte con ripartizione vincolata per Euro 944.306,67 ed una parte disponibile per Euro 406.532,96. Quale destinazione della ripartizione vincolata si distingue: fondo T.F.R.: Euro 166.015,97 accantonamento al fondo acquisto/ trasferimento sede: Euro 290.581,44 fondo acquisto/trasferimento sede: Euro 487.709,26 Il fondo T.F.R. è indicato quale risultante al 31.12.2008 della sommatoria dell’esistente alla chiusura dell’esercizio precedente (Euro 163.517,39) con gli accantonamenti maturati nell’esercizio 2008 e gli utilizzi effettuati nel medesimo esercizio (una dipendente ha chiesto di ricevere un anticipo sul T.F.R. maturato). Operato l’accantonamento al fondo acquisto/trasferimento sede per l’importo di Euro 290.581,44 le risultanze contabili riportate nel rendiconto economico d’esercizio a Voi sottoposto per approvazione evidenziano un pareggio tra entrate e uscite. Il fondo acquisto/trasferimento sede ammonta ora ad Euro 778.290.70 che integrato con le disponibilità del fondo di accantonamento per oneri futuri determina per il Collegio la disponibilità di Euro 897.075,09 complessivamente utilizzabili per l’acquisto/allestimento della nuova sede e per il relativo trasloco oppure per la sistemazione della sede attuale nel caso di sua acquisizione. La politica della formichina (con l’accantonamento dei risparmi di gestione annuali) ha consentito, succes-


Il geometra

Professione Atti del Collegio sivamente al tracollo finanziario del 1988/89 e al radicale rinnovamento del Consiglio del 1990 con le presidenze del Geom. Oberto e del Geom. Tesio, di accumulare nel corso degli anni risorse importanti la cui disponibilità permette all’attuale Consiglio (e di riflesso alla Categoria) di affrontare con serenità il delicato momento della scelta della nuova sede (o dell’acquisto dell’attuale se si rivelerà possibile e vantaggioso) con la consapevolezza di non dover gravare improvvisamente e pesantemente sulle finanze degli iscritti con una “quota straordinaria” e con aumenti strutturali importanti della “tassa annuale di iscrizione”. Passiamo ora ad esaminare il bilancio per la parte economico-patrimoniale: CONTO ECONOMICO PROVENTI: contributi da iscritti, trasferimenti correnti, contributi diversi, entrate commerciali, proventi finanziari, entrate varie e sopravvenienze attive Euro 1.405.903,48 COSTI: spese ordinarie di finanziamenti, oneri per il personale, spese per gli organi istituzionali, spese per pubblicazioni, imposte e tasse, interessi e spese bancarie, svalutazione crediti, spese varie, sopravvenienze passive, ammortamenti e accantonamenti Euro 1.405.903,48 STATO PATRIMONIALE ATTIVO: cassa e tesoreria, conti correnti postali e bancari, crediti, titoli, mobili, attrezzature, arredi, immobilizzazioni, ratei e risconti attivi Euro 1.999.864,90 PASSIVO: debiti verso fornitori, Enti, Erario, iscritti, e diversi, fondo T.F.R., fondo acquisto sede e

fondi di accantonamento diversi, ratei passivi e Patrimonio Netto Euro 1.999.864,90 I costi ed i proventi riportati nel Conto Economico per l’esercizio 2007 si sono attestati ad un importo complessivo in lieve aumento (3,2% circa) rispetto all’esercizio precedente. Il sistema di riscossione tramite MAV in collaborazione con la Banca Popolare di Sondrio è operativo a regime e la rendicontazione dei flussi di riscossione avviene per via informatizzata riducendo la necessità di intervento del personale. Nel corso dell’anno saranno inviati, prima delle scadenze dei due scaglioni di indennità di mora (35 euro entro il 30 giugno e 140 euro dal1° luglio a fine anno), nuovi MAV completi della sanzione. Nel corso del 2008 non sono stati effettuati investimenti significativi in attrezzature e software, ma soltanto interventi di sostituzione di materiale ed attrezzatura usurata o divenuta obsoleta. E’ stato attivato il nuovo sito internet, e sono allo studio, per la migliore funzionalità delle attività di formazione continua, sistemi di rilevazione elettronica automatizzata delle presenze per corsi e convegni. Il Bilancio di Previsione del Collegio per l’esercizio 2008, redatto secondo lo schema previsto dal D.P.R. n. 97/2003, ai sensi dell’art. 5 del Regolamento di Contabilità adottato dal Consiglio in data 20 dicembre 2002 con deliberazione n. 117/02, è composto da: - Relazione programmatica del Presidente - Relazione del Tesoriere - Preventivo finanziario per l’esercizio 2009 - Preventivo economico - Tabella dimostrativa del risultato di amministrazione presunto - Quadro generale riassuntivo della gestione finanziaria - Pianta Organica del personale del-

l’Ente. Il Bilancio Preventivo Finanziariogestionale per l’esercizio 2009 è stato stilato incrementando la quota di annuale a carico degli iscritti rispetto all’anno precedente e prevede entrate e spese a pareggio per un totale pari ad €. 1.675.187,00 con un aumento pari al 7,5 % circa rispetto al preventivo per l’esercizio 2008. In particolare, relativamente alla sede, il bilancio è strutturato in modo da tale da non trascurare alcuna modalità soluzione della vicenda, ovvero una nuova locazione, l’acquisto da parte della Cassa di Previdenza e successiva locazione al Collegio, l’acquisto diretto o per tramite di una apposita società partecipata totalitariamente dal Collegio. Si consideri che il Collegio ha svolto delle ricerche di mercato per il reperimento di una nuova sede (sia in acquisto che in locazione) dal cui esito, non definitivo, si è comunque tratta la consapevolezza dell’inevitabile aumento del canone di locazione (l’attuale canone deriva da un contratto del 1997 modificativo di un precedente contratto del 1994 il cui ammontare era influenzato verso il basso da una serie di lavori di sistemazione dei locali di cui si fece carico il Collegio) con un range di ipotesi di spesa compreso tra i 150 ed i 200 mila euro annui, Iva compresa – il Collegio, ai fini Iva, è trattato come un qualsiasi consumatore privato – ovvero tra il 50% ed 100% della spesa contrattuale sino al 2008, esclusi gli attuali risparmi ottenuti in seguito all’azione verso la proprietà per le inefficienze del sistema di climatizzazione. Poiché, presumibilmente, l’eventuale acquisto non decorrerà dal 1° gennaio, le risorse non impiegate per rate mutuo o aumento del canone di locazione potranno concorrere al pagamento degli oneri fiscali e notarili di acquisto. Inoltre, ipotizzando uno scenario assestato a regime per l’esercizio il geometra n. 3/09

33


Il geometra geometra Il

AttiProfessione del Collegio 2010, si può ragionevolmente ritenere congruo il presente bilancio di previsione e le relative quote a carico degli iscritti anche per l’esercizio successivo. Il dettaglio suddiviso per Titoli, Categorie e Capitoli in conformità alle disposizioni di Legge e del Regolamento di Contabilità adottato dal Collegio è riportato nel fascicolo apposito allegato alla Relazione del Consiglio. Consentitemi ora di dilungarmi brevemente anche sulla Fondazione, che accusa, a fronte della chiusura del progetto NUI e della conseguente interruzione degli apporti derivanti, una battuta di arresto della sua crescita decennale. Raggiunto il traguardo dell’accreditamento quale “ente formatore” presso la Regione Piemonte, si sta ora intervenendo per dotare la Fondazione della “certificazione di qualità” e di sistemi di gestione automatizzata e informatizzata delle presenze a corsi e seminari eventualmente abbinati al tesserino personale di iscrizione. Nel corso del 2008 si è operata la sostituzione del software per la contabilità della Fondazione attivando il programma sviluppato dalla Soc. I.S.I. s.r.l di Parma e da questa adeguato alle particolari esigenze della Fondazione, in grado di separare le attività istituzionali dalle attività commerciali. Passiamo ora ad esaminare il bilancio della Fondazione. CONTO ECONOMICO PROVENTI: da attività istituzionale, da raccolta fondi, da attività commerciale, finanziari e patrimoniali, straordinari, entrate varie e sopravvenienze attive Euro 319.887,36 COSTI: oneri per attività istituzionale, promozionali e da raccolta fondi, da attività commerciale, finanziari e

34

il geometra n. 3/09

patrimoniali, straordinari, di supporto generale, sopravvenienze passive, ammortamenti e accantonamenti Euro 319.341,42 STATO PATRIMONIALE ATTIVO: cassa e conto corrente bancario, crediti, titoli, mobili, attrezzature, arredi, immobilizzazioni, rimanenze, ratei e risconti attivi Euro 157.674,69 PASSIVO: debiti verso fornitori, Enti, Erario, iscritti, e diversi, fondo T.F.R., e fondi di accantonamento diversi, risultato di gestione, ratei passivi e Patrimonio Netto Vincolato Euro 157.674,69 In conclusione, permettetemi di rivolgere un caloroso ringraziamento alla Dottoressa Oberto, alla consulente Dr.sa Silvia Osella, ai colleghi componenti del Collegio dei Revisori dei Conti, alla contabile Paola Aimo ed a tutto lo staff di segreteria del Collegio per il notevole impegno profuso nel loro operato. Ed anche a Voi per l’ascolto attento e paziente. Grazie a tutti.

2) Approvazione del conto consuntivo 2008 Il Presidente pone ai voti l’approvazione del conto consuntivo 2008 del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia, che viene approvato all’unanimità dei presenti.

3) Approvazione del conto preventivo 2009 Il Presidente pone ai voti l’approvazione del conto preventivo 2009 del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia, che viene approvato all’unanimità dei presenti.

4) Ricerca nuova sede Collegio Geometri: relazioni Il Vice Presidente geom. Rigazio prende la parola per illustrare i lavori della Commissione incaricata della ricerca di una sede per il Collegio, a seguito del termine del contratto di locazione in corso; ringrazia per prima cosa i Consiglieri componenti la Commissione ed i collaboratori. La Commissione ha iniziato i lavori già dal 2006, considerando i parametri indispensabili quali l’ubicazione, la facilità di accesso, le dimensioni, la messa a norma dei locali, il decoro architettonico, caratteristiche non sempre conciliabili. La ricerca è iniziata con un bando anonimo, poi con l’estensione agli operatori immobiliari ed agli stessi iscritti geometri. Sono stati esaminati 70 immobili, alcuni proposti da più operatori; tutte le offerte pervenute sono state raggruppate in un documento che riporta sinteticamente le caratteristiche ed i parametri. E’ all’esame anche l’ipotesi dell’acquisto della sede attuale di Via Cernaia, per la quale vi sono contatti in corso con la proprietà. La mappa della Città, che viene proiettata, riporta i principali fabbricati visionati, evidenziando come l’ubicazione degli immobili copra tutte le diverse zone. Il Vice Presidente mostra quindi le immagini di alcuni esempi di sedi visionate, illustrandone i dettagli costruttivi, l’ubicazione, i pregi ed i difetti. Alcune proposte sono interessanti, ma nessuna ancora ottimale. L’obiettivo prioritario è quello di individuare una sede idonea, dopo di che verrà valutata da parte dell’Assemblea la possibilità di acquisto da parte del Collegio o da parte della Cassa di Previdenza - o di affitto.


Il geometra

Professione Atti del Collegio 5) Riforma della Scuola Secondaria Superiore e nuovi percorsi scolastici Il Presidente riferisce sui contenuti della Riforma della Scuola Secondaria Superiore, collegata anche alla questione dell’unificazione delle Categorie tecniche dei Geometri, Periti Industriali e Periti Agrari. Il progetto di unificazione è iniziato nell’ambito delle Categorie ed è condiviso in ambito ministeriale, anche per adeguarsi all’ambito europeo. La Riforma scolastica ha subito diversi rimaneggiamenti: dall’ipotesi di abolizione degli Istituti Tecnici – ora tramontata – si è giunti oggi al loro mantenimento, suddividendoli in settore economico e settore tecnologico. In quest’ultimo verrà collocato il percorso di studi attuale dei Geometri, in uno dei 9 indirizzi previsti. La Riforma prevede che il diploma rilasciato al termine del percorso scolastico sarà di “perito” e non più di “geometra”; quest’ultimo si conseguirà con il percorso successivo di specializzazione. Il Presidente descrive il contenuto del profilo del nuovo corso di studi, che si identificherà con le competenze e pertanto è molto importante. Gli Istituti Tecnici Superiori sono il nuovo strumento di formazione post diploma, che permetterà il conseguimento del diploma di Tecnico Superiore, nell’area tecnologica. Gli ITS saranno costituiti da una serie di soggetti, tra cui una struttura formativa accreditata, quale è la nostra Fondazione dei Geometri di Torino e Provincia. Pertanto l’argomento sarà strettamente seguito dal Collegio per essere presente presso gli Istituti Tecnici per delineare ed attivare da protagonisti i nuovi percorsi.

6) Assegnazione delle medaglie e dell’attestato di benemerenza agli iscritti all’Albo da oltre 50 anni Vengono premiati i seguenti geometri presenti: Silvano Caffo Ugo Li Puma Luigi Lusardi Ferruccio Niello Renato Perotti Nigra

7) Assegnazione delle medaglie e dell’attestato di benemerenza agli iscritti all’Albo da oltre 35 anni che hanno partecipato attivamente alla vita della Categoria Vengono premiati i seguenti geometri presenti: Luciano Andriolo il geometra n. 3/09

35


Il geometra geometra Il

AttiProfessione del Collegio

Guido Borgna Marco Chiavazza Giuseppe Comi Marina Dell’Orto Salvatore Faoro Ugo Griva Giorgio Mina Calogero Morgano Claudio Pogliano Bruno Riccio Giuseppe Savant Luigi Sella Silvano Solaro Franco Vassalli

36

il geometra n. 3/09

8) Assegnazione di attestato di benemerenza ai Geometri che nell’anno 2008 hanno conseguito il pensionamento Vengono premiati i seguenti geometri presenti: Mario Ballesio Guglielmo Berardi Bruno Bertrand Michele Casaccio

Luciano Cutellè Piergiulio Francisco Giovanni Girivetto Giovanni Lajolo Ugo Li Puma Giorgio Felice Oggero Andrea Orlando Giuseppe Perron Cabus Mario Piavento Piero Roggieri Luigi Ruffinatto Ermenegildo Spada


Il geometra

Professione Atti del Collegio

il geometra n. 3/09

37


Il Il geometra geometra

AttiProfessione del Collegio

38

il geometra n. 3/09


Il geometra

Professione Atti del Collegio

il geometra n. 3/09

39


Il geometra geometra Il

AttiProfessione del Collegio

Il Geometra risponde: un nuovo servizio per i cittadini Il Collegio dei Geometri di Torino, in una conferenza stampa presso il Palazzo delle Colonne il 6 maggio, ha presentato il nuovo servizio di consulenza gratuita nelle materie di competenza del Geometra. Si tratta di uno sportello di prima consulenza gratuita aperto a tutti per ottenere pareri informali e porre questioni di pronta soluzione, già attivo presso la sede del Collegio professionale ed oggi, grazie alla disponibilità della Città di Torino, presso le biblioteche dei quartieri della Città. Le categorie di consulenza sono: • il Catasto (informazioni sulla regolarità catastale, confini, rendite) • la Regolarità edilizia (ammissibilità degli interventi edilizi in funzione degli strumenti urbanistici) • le Stime immobiliari (indicazioni sui criteri e metodi di valutazione dei terreni e fabbricati) • i Diritti reali (proprietà, usufrutto, uso e abitazione, servitù, enfiteusi, ipoteche; atti tra vivi o per causa di morte) • il Condominio (informazioni sui regolamenti condominiali, tabelle millesimali, assemblee, normative sull’uso della proprietà comune) • la Sicurezza (normativa per i cantieri temporanei e mobili; sicurezza nell’esecuzione dei lavori nel condominio e nelle singole proprietà) • le Agevolazioni fiscali in edilizia (agevolazioni per ristrutturazioni e contenimento energetico; compravendite immobiliari) • il Risparmio energetico e ambiente (caratteristiche e tipologie degli interventi mirati al risparmio ener-

40

il geometra n. 3/09

getico nell’edilizia privata; es. impianto termico, serramenti, tamponamenti, rivestimenti) Perchè rivolgersi a un Geometra per tutto questo? Perchè il Geometra è un professionista in grado di dare un considerevole supporto a chi si trova ad affrontare impegni importanti come comprare o ristrutturare una casa, decidere del futuro dei propri beni, richiedere agevolazioni fiscali per lavori edili. Ma il Geometra può essere anche un aiuto per affrontare con maggiore serenità una questione con i vicini confinanti o condomini, per tutelare i propri interessi, per risolvere un dubbio tecnico o amministrativo relativo ad un bene immobile. Il Collegio invita i cittadini quindi a rivolgersi con fiducia ad un professionista, perchè così si avrà maggiore tranquillità e tutela: il servizio di prima consulenza gratuita potrà indirizzare i cittadini sulla giusta azione da intraprendere e sul comportamento da adottare, oppure chiarire la fattibilità di interventi edilizi, o ancora in-

dicare come controllare se il proprio alloggio è accatastato regolarmente oppure se i confini di proprietà sono rispettati, ecc. Il parere ed il consiglio del professionista saranno certamente un prezioso ausilio per il cittadino che spesso è chiamato ad affrontare da solo problematiche che gli sono sconosciute e ad assumere importanti decisioni senza l’aiuto e le indicazioni di un tecnico. Il Collegio dei Geometri ringrazia il Comune di Torino per aver dato l’opportunità non solo ai cittadini,


Il geometra

Professione Atti del Collegio particolarmente alle giovani coppie o alle fasce più deboli, di poter ottenere una consulenza gratuita, ma anche alla Categoria professionale dei Geometri di farsi maggiormente conoscere dal pubblico. Soprattutto nelle grandi città infatti la figura del Geometra non sempre è conosciuta ed apprezzata per le capacità tecnico e professionali che invece ne fanno una figura storica nel campo dell’edilizia, dell’estimo, della topografia e del diritto. I Geometri torinesi accolgono quindi con piacere il nuovo servizio, occasione per un incontro ravvicinato e diretto dei professionisti con la cittadinanza, con l’obiettivo di presentarsi pubblicamente e sensibilizzare la collettività ad avvalersi, quando necessario, dell’opera di professionisti qualificati ed iscritti negli Albi professionali. Siamo lieti di incontrare i cittadini nelle biblioteche, luoghi di cultura e oggi anche di aggregazione e di fulcro territoriale, e di mettere a disposizione la nostra esperienza e le nostre conoscenze, con la convinzione che l’informazione corretta migliori i rapporti sociali ed umani, e ci sentiremo onorati se potremo contribuire in tal senso.

INIZIATIVE TERREMOTO ABRUZZO Per dimostrare concreta solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo, il Consiglio Nazionale Geometri ha istituito un apposito capitolo di bilancio denominato “Geometri per l’Abruzzo”, sul quale possono confluire le donazioni dei singoli iscritti. Alla raccolta partecipano anche i Collegio dei Geometri, con una donazione di 1.000 Euro; l’importo raccolto ed il suo effettivo utilizzo saranno debitamente documentati e resi noti. Gli estremi del conto corrente sono: Istituto cassiere: Banca Popolare di Sondrio – sede di Roma, Via Cesare Pavese n. 336 IBAN: IT63M0569603211000004770X21 Causale: “Geometri per l’Abruzzo”

Il servizio “Il Geometra risponde” presso le biblioteche della Città di Torino (Italo Calvino, Dietrich Bonhoeffer, Primo Levi, Luigi Carluccio, Villa Amoretti e Cesare Pavese), è stato avviato il 9 maggio e proseguirà in via sperimentale per tutto il mese di giugno. Il servizio è reso in forma volontaria dai Consiglieri e dai componenti le Commissioni del Collegio.

il geometra n. 3/09

41


Il geometra geometra Il

Professione Convegni

L’ISPRA e le Agenzie ambientali su aree urbane a tutela del patrimonio culturale ed edilizio Nuova Fiera di Roma, 1° aprile 2009

L’undicesima edizione della Conferenza Nazionale delle Agenzie Ambientali ha inaugurato a Roma Ecopolis 2009, la manifestazione che intende porre in evidenza le buone pratiche e le tecnologie per l’ambiente urbano e le città sostenibili. La Conferenza, quest’anno ospitata da Arpa Lazio, ha come obiettivo quello di focalizzare l’attenzione delle Istituzioni, dell’opinione pubblica e dei media sull’importanza di uno strumento quale la rete delle agenzie ambientali, capace di coprire capillarmente tutto il territorio nazionale e strumento prezioso quanto fondamentale non solo nello studio ma anche nella ricerca di soluzioni adeguate ai maggiori problemi che quotidianamente si trovano ad affrontare le pubbliche amministrazioni anche a livello locale nelle nostre città. Viene così confermato l’autorevole ruolo delle Agenzie ambientali nella tutela dell’ambiente, organizzate in una sorta di sistema federale, a supporto tecnico del Governo e delle Amministrazioni locali e garanti di quel valore costituzionalmente protetto che è l’ambiente. 42

il geometra n. 3/09

“La condivisione del V Rapporto con il Sistema delle agenzie e con altri soggetti, quali ANCI e ISTAT, - ha dichiarato il Prefetto Grimaldi, Commissario dell’ISPRA - rappresenta già oggi un eccellente risultato. È auspicabile – prosegue- che sia l’inizio di un percorso virtuoso che dovrà portare a una collaborazione e una condivisione sempre più ampia con le amministrazioni, sia per arricchire i contenuti informativi del documento, sia per favorirne l’impiego in sede di pianificazione e verifica degli interventi.” “Il V Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano, presentato questa mattina, ha commentato il Commissario Straordinario dell’ARPA Lazio, Avv. Corrado Carrubba, “è un ottimo esempio di cosa intendiamo per strumento di conoscenza ufficiale prodotto dal nostro sistema agenziale. Tali informazioni, risultato delle nostre attività di monitoraggio, controllo e produzione dell’informazione, devono rappresentare sempre di più la base sui cui far costruire idonei processi decisionali. Per questo – conclude - è fondamentale il consolidamento delle ARPA/APPA/ISPRA quali “produttrici di sistemi ufficiali di conoscenza” anche in relazione all’affermato principio secondo il quale un più ampio accesso alle informazioni e una maggiore partecipazione del pubblico ai processi decisionali, non solo migliora la qualità delle decisioni assunte dalle amministrazioni, ma ne rafforza l’efficacia.”

Questi i temi affrontati nella prima giornata: le Istituzioni hanno incontrato il Sistema delle agenzie per parlare di qualità ambientale nelle aree urbane, con la presentazione del V Rapporto sulla qualità delle aree metropolitane, frutto del lavoro congiunto di ISPRA e del Sistema delle Agenzie e salvaguardia del patrimonio culturale ed edilizio. Qualche dato emerso nel corso dei primi interventi sulla qualità delle aree urbane che, attraverso 33 città, dipinge il quadro di un’Italia decisamente molto variegata: nelle nostre case cresce il consumo di energia elettrica che, nel 2007, arriva a 39.195 kWh per abitante, dato non solo superiore a quello del 2000 (37.066 kWh per abitante), ma che raggiunge quasi il picco del 2004 (40.070 kWh per abitante). Situazione diversa invece per l’utilizzo dell’acqua in ambito domestico: rispetto al 2006, il livello nazionale cala dell’1,7% e, nell’anno successivo, raggiunge i 69,9 m3 per abitante. Accanto ai consumi di acqua, ai valori della raccolta differenziata, allo sviluppo di energie rinnovabili e alla diffusione delle certificazioni ambientali, segnali di un Paese che va migliorando, ce ne sono altri che mettono in luce una strada ancora in salita. Quasi tutte le città considerate, infatti, non passano l’esame della qualità dell’aria. Inoltre, il focus 2008 dedicato alla situazione del suolo e del sottosuolo nei 33 capoluoghi, tema scelto anche in occasione dell’Anno Internazionale del Pianeta


Il geometra

Professione Convegni Terra, evidenzia come l’espansione urbana, cioè il progressivo, confuso e sregolato allargamento dei limiti della città, a scapito dei territori agricoli, rappresenta una delle problematiche più stringenti anche per il possibile incremento di beni esposti ai pericoli geologici. Hanno inaugurato la mattinata il Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare On. Roberto Menia, l’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio On. Filiberto Zaratti, il Presidente della Provincia di Roma On. Nicola Zingaretti, l’Assessore all’Ambiente del Comune di Roma On. Fabio De Lillo. Sul tema qualità dell’ambiente urbano sono intervenuti oltre al Commissario dell’ISPRA, Prefetto Grimaldi e all’Avv. Corrado Carruba, Commissario di Arpa Lazio, il Segretario Generale del Ministero dell’Ambiente Cons. Marco De Giorgi e il Dr. Stefano La Porta, Sub Commissario dell’ISPRA. Alla tavola rotonda che ha concluso la sessione sulle aree urbane, moderata dal Vice Direttore del Tg3 Rai Franco Poggianti, sono intervenuti l’On. Fabio De Lillo, l’On. Domenico Mangone, Assessore all’Ambiente del Comune di Torino, l’On. Silvestro Greco, Coordinatore della Conferenza degli Assessori all’Ambiente, l’Avv. Filippo Bernocchi, Delegato alle politiche ambientali dell’ANCI e il Sub Commissario dell’ISPRA ing. Emilio Santori. Ha concluso i lavori della mattinata l’On. Angelo Alessandri, Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. La prima giornata è proseguita con la sessione su “Ambiente e salvaguardia del patrimonio culturale ed edilizio”: non ci sono solo freddo, caldo e pioggia a deteriorare gli oltre 62.000 beni artistici esposti all’aperto in Italia. È ormai assodato che l’inquinamento degrada in modo consistente i monumenti. Le più piccole variazioni nella composizione dell’aria sono

causa di danni a marmi, tufi e travertini, oltre che alla salute dell’uomo. Da circa 10 anni ISPRA e il Sistema delle Agenzie ambientali insieme all’ISCR (già ICR - Istituto Centrale per il Restauro), collaborano per studiare le correlazioni esistenti tra danni subiti dai momenti e inquinamento atmosferico. Agire sulla manutenzione di un bene, invece di riparare il danno, è meno invasivo e più economico rispetto agli interventi di ripristino. Purtroppo tale metodologia, che parte dal concetto di “restauro preventivo”, seppur teorizzata, non è ancora diventata uso corrente nelle amministrazioni locali. Solo qualche esempio: i primi risultati di un’indagine condotta sulla Torre di Pisa indicano che circa un terzo della superficie della Torre è coperta dalle famigerate “croste nere” (la patina che annerisce i monumenti corrodendone la superficie). A Firenze le porte bronzee del Battistero sono state oggetto dello studio di Arpa Toscana, che ha incrociato i dati meteorologici con quelli degli inquinanti atmosferici relativi all’area circostante il monumento, per connotare in modo dettagliato le cause del degrado e studiare gli effetti indotti dall’inquinamento dell’ambiente in un congruo arco di tempo. Un primo tentativo in tal senso è partito dalla città di Torino in considerazione del fatto che nel 2007 la Regione Piemonte, secondo i dati Ispra, si è dimostrata la più virtuosa sui temi di gestione della qualità dell’aria. Si tratta di un progetto pilota di Ispra e Iscr, realizzato in collaborazione con Arpa Piemonte, che mira ad individuare il potenziale rischio di degrado del patrimonio culturale di Torino in relazione all’inquinamento atmosferico registrato nella città e alle caratteristiche intrinseche delle opere, compresa la loro storia conservativa. “Abbiamo ottenuto per ogni singolo bene artistico un indice di ‘rischio individuale’ ” – ha spiegato Patrizia

Bonanni, responsabile del progetto per l’Ispra – “Dei 39 monumenti, dei quali l’Iscr aveva stimato la vulnerabilità, 13 sono quelli risultati a maggiore rischio rispetto agli inquinanti considerati nel monitoraggi. I progetto pilota Ispra–Iscr, testato sulla città di Torino ed esteso per quanto possibile a tutto il territorio nazionale potrà essere uno strumento efficace per una corretta conservazione e manutenzione del patrimonio artistico, evitando di agire su di esso in maniera invasiva quando il danno è ormai troppo avanzato”. Ad aprire la sessione pomeridiana il Direttore Generale dell’Arpa Sicilia, Ing. Sergio Marino e ad introdurla il Segretario Generale del Ministero dell’Ambiente dott. Antonio Giuliani. Si sono poi susseguiti gli interventi degli esperti sul deterioramento dei beni culturali e sull’impatto dell’inquinamento sui manufatti: la Dott.ssa Patrizia Bonanni dell’Ispra, la dr.ssa Bona Piera Griselli dell’Arpa Piemonte e il dr. Alessandro Franchi di Arpa Toscana, la Responsabile Palazzo Nuovo, Musei Capitolini, dr.ssa Marina Mattei, la dr.ssa Gisella Capponi dell’Iscr, l’ing. Paolo Bozzetti, Presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili, il Direttore Generale di Arpa Bolzano, dr. Luigi Minach. Un primo tentativo in tal senso è partito dalla città di Torino in considerazione del fatto che nel 2007 la Regione Piemonte, secondo i dati Ispra, si è dimostrata la più virtuosa sui temi di gestione della qualità dell’aria. Si tratta di un progetto pilota di Ispra e Iscr, realizzato in collaborazione con Arpa Piemonte, che mira ad individuare il potenziale rischio di degrado del patrimonio culturale di Torino in relazione all’inquinamento atmosferico registrato nella città e alle caratteristiche intrinseche delle opere, compresa la loro storia conservativa.

il geometra n. 3/09

43


Il geometra geometra Il

Professione Convegni

Calcolo del rischio territoriale e del rischio individuale per i beni di interesse storico-artistico a Torino L’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - e l’ISCR – Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro – hanno pubblicato gli esiti di un progetto di ricerca finalizzato ad individuare il potenziale rischio di degrado del patrimonio culturale di Torino, in relazione all’inquinamento atmosferico registrato nella città negli ultimi anni. Nel rapporto pubblicato a inizio 2009 sono riportati i risultati della prima fase con la quale si è giunti ad individuare i monumenti e le zone maggiormente esposti all’azione degli inquinanti atmosferici, attraverso il calcolo del Rischio Territoriale e del Rischio Individuale. Il progetto si articola i tre fasi. La prima consiste nel calcolo del Rischio Territoriale e del Rischio Individuale dei beni individuati a rischio; nella seconda verrà aggiornata la loro vulnerabilità e nella fase conclusiva verrà selezionato un monumento sul quale avviare uno studio sperimentale per la valutazione del peso dei fattori ambientali sul degrado del bene stesso. La Vulnerabilità rappresenta lo stato di conservazione del bene e viene calcolata statisticamente su un numero consistente di variabili reperite attraverso fasi di studio del manufatto, relativi ai tre domini ambientale-aria, statico-strutturale e antropico. Tra i 39 beni presi in considerazione, hanno la maggiore tendenza al degrado, tra gli altri, il Mausoleo della Bella Rosina, la Canonica di San Francesco da Paola e l’Archivio di Stato di Via Piave

AGENZIA DEL TERRITORIO – CIRCOLARE N. 1/2009 L’Agenzia del Territorio ha emanato la Circolare n. 1/2009, prot. 25818 dell’11 maggio 2009, riguardante “Sperimentazione nuove procedure di prima iscrizione degli immobili al catasto Edilizio Urbano”. In relazione alla complessità delle procedure informatiche previste ed allo scopo di individuare un modello organizzativo efficiente, l’Agenzia ha ritenuto utile svilupparne la sperimentazione su un ristretto ambito territoriale: sono stati individuati gli Uffici provinciali di Siena, Como, Rieti, Isernia e Rimini presso i quali, a partire dall’11 maggio, i tipi mappali presentati con la procedura Pregeo 10 seguiranno l’iter procedurale descritto nella circolare n. 1/2009. La circolare è reperibile sul sito del Collegio Geometri www.collegiogeometri.to.it

44

il geometra n. 3/09


Il geometra

Professione Convegni

Restauro, Recupero e Riqualificazione Il progetto contemporaneo nel contesto storico Pollenzo, 11 giugno 2009

A Pollenzo, presso l’Albergo dell’Agenzia Sala Rossa, si è svolto l’11 giugno il convegno “Restauro Recupero Riqualificazione - Il progetto contemporaneo nel contesto storico”, organizzato dalla ditta Fassa di Treviso, in collaborazione con la Facoltà di Architettura di Ferrara. Gennaro Napoli, Architetto, membro della Commissione Funzionari Pubblici della Provincia di Torino, ha introdotto i lavori e presentato il progetto contemporaneo nel contesto storico. Mirella Macera, Architetto, della Soprintendenza BB. AA. PP. della Regione Piemonte ha poi parlato del Restauro della Cappella della Sindone e Paola Salerno di “La chiesa della Confraternita della Misericordia in Torino: la restituzione di un’architettura”. “Il restauro delle Arcate I e II, ampliazione del Cimitero Monumentale di Torino” è stata la relazione di Lucia Montanaro, Architetto Funzionario del Comune di Torino, Settore

Grandi Opere Edilizie e “Interpretare il passato: fra tradizione e innovazione” l’intervento che ha chiuso i lavori, da parte dello Studio Bruna & Mellano, Architetti Associati di Cuneo. Il Prof. Marcello Balzani, Direttore del Centro DIAPReM, nel descrivere gli intenti del progetto contemporaneo nel contesto storico, afferma che parlare oggi di Restauro alle platee dei tecnici con la speranza di essere ascoltati non è impresa di poco conto. Sono molte le problematiche che rendono normalmente “difficile” affrontare questa tematica. Il Restauro architettonico è complesso, articolato e multidisciplinare, diversamente interpretabile a seconda dei punti di vista (Enti locali, Committenza, Soprintendenza, Scuole di Specializzazione Universitarie, Professionisti, Imprese specializzate). Inoltre spesso gli “addetti ai lavori” si proteggono in una “torre d’avorio” in cui le finalizzazioni e le argomentazioni risultano molto specialistiche

e molto autoreferenziali, partendo dall’assunto che ogni restauro è un caso a sé stante; Le Soprintendenze, che svolgono un ruolo determinante nell’indirizzare uno “stile di progetto” e un utilizzo coerente e corretto di procedure esecutive e di materiali, vivono spesso la difficoltà di comunicare la disponibilità all’innovazione, impegnate nel controllo, nella tutela e nella responsabilità di conservazione del patrimonio. Per queste e anche per altre motivazioni, nella maggioranza dei casi i convegni di informazione e di aggiornamento sul tema del Restauro sono complessi da realizzare e spesso vengono finalizzati o connessi alla presentazione di un importante “Caso Studio”, oppure alla difficile trasmissione di contenuti disciplinari con taglio scientifico. Le motivazioni di queste difficoltà di successo per la realizzazione di un convegno sull’argomento “Restauro” si racchiudono fondamentalmente in due classi di fattori: 1 – il fatto che per parlare con proprietà e significato dell’argomento si devono richiedere (oltre a quelle architettoniche e tecnologiche) competenze storiche, artistiche, urbanistiche, ecc: un quadro conoscitivo di “coerenze” che definiscono gli scopi e le finalità del progetto ma anche continue verifiche che devono essere messe in atto per confrontarsi con le fonti storiche, i processi di rilievo, analisi e diagnosi del manufatto, le scelte e le modalità di intervento; spiegare tutti questi contenuti non è il geometra n. 3/09

45


Il Il geometra geometra

Professione Convegni semplice e tralasciarne alcuni spesso significa banalizzare ciò che si sta dicendo (e quindi anche ciò che si presenta come valido); in altre parole il Restauro non è un argomento facilmente “divulgabile” pur essendo probabilmente uno dei temi più strategici e importanti per l’immagine del nostro Paese e per i caratteri straordinari dei nostri contesti storici; 2 – data la complessità dell’argomento e quindi le diverse sfaccettature che ne compongono la gamma dei contenuti, il Restauro costituisce un ambito più spesso di “disaccordo” che di “accordo” sia nelle metodologie che nei risultati ottenuti e per questo limite o difetto costitutivo è più semplice affrontarlo dal punto di vista di ogni singola “Scuola” (che a volte sta per “Religione”) di ricerca e filosofia d’approccio, con il risultato di dare per scontato tutta la ricchezza delle implicazioni (anche conflittuali) che ne determinano il fascino e la straordinaria valenza progettuale “a tutto tondo” come probabilmente non è propria di nessun’altra disciplina. Il Focus ha inteso focalizzare il problema e porre l’obiettivo di volta in volta su una serie di tematiche importanti: le ha messe a confronto non solo all’interno di ogni singolo incontro ma anche fra i diversi incontri che si programmeranno, lasciando disponibilità di confronto e di articolazione. L’idea che si innesta su quella del Focus è quella di ribaltare completamente l’approccio che tradizionalmente è stato dato a questi incontri: valorizzare nella comunicazione il ruolo del progetto contemporaneo, ovvero il ruolo (difficile, conflittuale, dialettico e forse anche polemico) del tema del progetto nella sua totalità. Parlare di “progetto contemporaneo sul contesto storico” significa dare spazio al ruolo (molto più ampio e diffuso) del progettista che interpreta e affronta il tema del confronto con il contesto storico e cercare di svilupparlo al meglio. Se il taglio del con-

46

il geometra n. 3/09

vegno-evento parte dall’importanza di offrire una risposta progettuale innovativa e riqualificante, allora non si può autosegregare il Restauro in un ghetto per specialistici ma aprirlo, rileggendo il ruolo del progetto, ad un universo di relazioni disciplinari e di applicazioni metodologiche più ampie. Tutti, di ogni ordine, collegio e qualificazione, nell’arco della propria esperienza professionale, si sono dovuti confrontare con la difficile presenza dell’antico: - a volte interpretandolo solamente come vincolo assurdo, - altre volte come innesco esponenziale di costi, - altre volte come riduzione dei requisiti funzionali o distributivi, - altre volte ancora come imposizione di modelli tipologici o di tecniche Se l’antico è solo questo è facile capire perché interessi a così pochi. Diversamente valorizzare il progetto contemporaneo permette di trasmettere: - come risulti ricca l’esperienza della tradizione, - come ogni forma del reale stratificata può essere uno stimolo all’interpretazione, - come il confronto con la preesisten-

za sviluppi un progetto cosciente e rispettoso delle identità e della memoria. L’idea forte del Focus riguarda l’intento di sdoganare il Restauro dal ristretto ambito in cui si è confinato o in cui è stato racchiuso. Come si può parlare di questi tre argomenti che definiscono e sottendono diversi gradi di applicazione e di competenza? La risposta è duplice e trova conforto nel sottotitolo che ripropone il nocciolo del problema, ovvero la materia, il terreno, il tessuto vivente (e spesso malato) su cui posano la mano e il bisturi del progettista: il contesto storico. È questo l’humus unificante che può far comprendere perchè si trasferisce dal Restauro un significante operativo (una visione di interesse delle tracce della collettività) dal campo applicativo che richiede la maggiore coerenza e disciplina a quelli in cui i gradi di intervento sono via via più laschi. Se si cerca di proiettarsi oltre il confine del quotidiano e si prova a riuscire a comprendere dove sono le “miniere d’oro” che aspettano di essere valorizzate, allora si potrà capire come focalizzare l’attenzione su ciò che è unico e irriproducibile.


Il geometra

Professione On line

E-Learning F.A.D. - La formazione a distanza di Paolo Cuselli La formazione a distanza nasce per svincolare l’intervento didattico dai limiti posti dalla copresenza fisica e il suo sviluppo è stato profondamente influenzato da quello parallelo delle tecnologie della comunicazione. Solitamente, infatti, si suole distinguere tra tre generazioni diverse, in base al tipo di supporto utilizzato. Così, la formazione a distanza di prima generazione è quella che ha sfruttato, verso la fine dell’Ottocento, lo sviluppo delle reti di trasporto e dei servizi postali per diffondere materiali cartacei a studenti che difficilmente avrebbero potuto raggiungere le sedi scolastiche. La formazione a distanza di seconda generazione è segnata dall’introduzione delle tecnologie audiovisive, le quali hanno potenziato una cultura dell’immagine, meno elitaria rispetto alla scrittura, e una maggiore personalizzazione dei tempi e modi di fruizione. La terza generazione, infine, è quella nata dall’impiego delle tecnologie informatiche e telematiche dove molti dei materiali in formato cartaceo sono stati sostituiti dai libri elettronici. Tale distinzione, per quanto concettualmente efficace, rischia tutta-

via di oscurare l’importanza assunta dai paradigmi educativi e dalle teorie della conoscenza presupposte nell’evoluzione del settore. In particolare, per quanto riguarda la formazione a distanza che si basa sulla telematica e che viene generalmente denominata come elearning, non bisogna dimenticare come essa assuma l’interazione tra tutti i partecipanti al progetto educativo come suo elemento centrale. È proprio in questo, infatti, che essa si distingue dai sistemi che l’hanno preceduta. L’utilizzo delle nuove tecnologie, da solo, non basta a dar conto del cambiamento. Si pensi, ad esempio, al Computer Based Training che, pur sfruttando le macchine informatiche, costituiva ancora una forma di apprendimento trasmissivo. Ciò che si verifica oggi, nella società della conoscenza, è invece l’emergere di un paradigma costruttivo condiviso del sapere. Per e-learning si intende la possibilità di imparare sfruttando la rete internet e la diffusione di informazioni a distanza. Tutti i sistemi di e-learning devono prevedere alcuni elementi essenziali, che sono: - l’utilizzo della connessione in rete per la fruizione dei materiali didat-

tici e lo sviluppo di attività formative basate su una tecnologia specifica, detta “piattaforma tecnologica” (Learning Management System, LMS); - l’impiego del personal computer (eventualmente integrato da altre interfacce e dispositivi) come strumento principale per la partecipazione al percorso di apprendimento; - un alto grado di indipendenza del percorso didattico da vincoli di presenza fisica o di orario specifico; - il monitoraggio continuo del livello di apprendimento, sia attraverso il tracciamento del percorso che attraverso frequenti momenti di valutazione e autovalutazione; - la valorizzazione di: multimedialità (effettiva integrazione tra diversi media per favorire una migliore comprensione dei contenuti); - interattività con i materiali (per favorire percorsi di studio personalizzati e di ottimizzare l’apprendimento); - interazione umana (con i docenti/ tutor e con gli altri studenti - per favorire, tramite le tecnologie di comunicazione in rete, la creazione di contesti collettivi di apprendimento). il geometra n. 3/09

47


Il Il geometra geometra

On line Professione L’e-learning sfrutta le potenzialità rese disponibili da Internet per fornire formazione sincrona e/o asincrona agli utenti, che possono accedere ai contenuti dei corsi in qualsiasi momento e in ogni luogo in cui esista una connessione online. Questa caratteristica, unita alla tipologia di progettazione dei materiali didattici, portano a definire alcune forme di elearning come “soluzioni di insegnamento centrato sullo studente”. L’e-learning può inserirsi in processi formativi definiti “misti” in cui la componente online si affianca alla formazione di stampo tradizionale (interventi in aula, supporto telefonico, workshop, seminari, ecc...). Un componente base dell’e-Learning è la piattaforma tecnologica (Learning Management System o LMS) che gestisce la distribuzione e la fruizione della formazione: si tratta infatti di un sistema gestionale che permette di tracciare la frequenza ai corsi e le attività formative dell’utente (accesso ai contenuti, tempo di fruizione, valutazione dell’apprendimento, ecc..). Tutte le informazioni sui corsi e gli utenti restano indicizzate nel database della piattaforma: questa caratteristica permette all’utente di accedere alla propria offerta formativa effettivamente da qualsiasi computer collegato a Internet ove egli è totalmente delocalizzato e in virtù di ciò più semplice risulta il suo accesso al proprio percorso formativo strutturato sul server, “da qualsiasi luogo in qualsiasi momento”. I materiali didattici devono essere costruiti ad hoc in modo da garantire le quattro principali caratteristiche della formazione online: modularità, interattività, esaustività, fruibilità da ogni sistema operativo di personal computer. Una delle maggiori criticità dell’elearning rispetto alla formazione tradizionale è l’apparente mancanza del docente. L’assenza di questa figura viene sopperita con azioni di tuto-

48

il geometra n. 3/09

La formazione a distanza permette un alto grado di indipendenza del percorso didattico da vincoli di presenza fisica o di orario specifico. L’e-learning sfrutta le potenzialità rese disponibili da Internet per fornire formazione sincrona e/o asincrona agli utenti, che possono accedere ai contenuti dei corsi in qualsiasi momento e in ogni luogo in cui esista una connessione online. raggio che supportano la formazione degli utenti per quanto riguarda l’approfondimento degli argomenti di studio e per la motivazione; il tutor agisce in modo da limitare l’effetto abbandono dell’apprendimento prima del termine della formazione, che nell’e-learning ha un tasso di rischio notevolmente più alto rispetto alla

formazione tradizionale. Ci auguriamo che questa metodologia possa presto essere utilizzata anche per i corsi e convegni organizzati dalla nostra Fondazione, permettendo così un più razionale assolvimento dell’obbligo di prossima introduzione della Formazione Continua per i professionisti.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.