Conseguenze per l’operatore in caso di ribaltamento trasversale o longitudinale
Le conseguenze negative per l’operatore possono essere dovute a: caduta dal trattore ad una distanza che varia con la velocità di rotazione del mezzo; schiacciamento tra parti della macchina e suolo; urto contro ostacoli esterni; urto contro le strutture del trattore.
Strumenti di protezione
Il rischio ribaltamento delle trattrici agricole è INELIMINABILE, ma può significativamente essere ridotto limitando le conseguenze del suo verificarsi. Attualmente le soluzioni adottate si ispirano alla prevenzione passiva, cioè lasciare che il ribaltamento avvenga, ma minimizzarne le sue conseguenze. Per ottenere ciò e nel rispetto di quanto previsto dal punto 2.4 parte II dell’allegato V del D.Lgs. n° 81/08 e s.m.i., si devono utilizzare sistemi di protezione capaci di mantenere l’operatore all’interno di un “volume di sicurezza” o “zona libera” che ipotizza l’operatore seduto normalmente al posto di guida. Per raggiungere questo risultato occorre che il trattore sia contemporaneamente dotato di: a) una idonea struttura di protezione rigida installata direttamente sul trattore che in caso di capovolgimento possa al massimo deformarsi assorbendo l’energia generata dal ribaltamento, senza invadere la zona di sicurezza; b) un dispositivo che trattenga l’operatore al posto di guida (cinture di sicurezza). I trattori possono essere dotati di: • telaio a due montanti: sono costituiti da un arco in acciaio fisso o abbattibile collegato alla trattrice posteriormente o anteriormente al posto di guida. Nel caso di telai a due montanti anteriori fissi o abbattibili è necessaria l’applicazione di un telaio rigido posteriore avente la funzione di garantire, in caso di ribaltamento, la non intrusione del cosiddetto “piano di terra” (la superficie sulla quale il trattore, dopo il ribaltamento, è supposto giacere) nel volume di sicurezza. • telaio a 4 montanti: costituiti da profilati in acciaio fissati alla struttura portante del trattore; • cabine: costruite con telaio a 2, 4 o 6 montanti al quale viene applicata la struttura generalmente in lamiera e vetro. La cabina non garantisce la “trattenuta dell’operatore” in quanto essa, in caso di ribaltamento, si deforma, i vetri si infrangono e l’operatore se non trattenuto da cinture di sicurezza, può essere comunque sbalzato fuori. Il dimensionamento delle strutture di protezione prende in considerazione il volume di sicurezza definito a seconda della tipologia delle strutture di protezione come di seguito riportato
Volume di sicurezza per struttura di protezione a quattro montanti. Dimensioni in mm.
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Fonte: Linee guida INAIL. L’installazione dei dispositivi di protezione in caso di ribaltamento dei trattori agricoli o forestali – Revisione n. 4 – Aprile 2014 Volume di sicurezza per struttura di protezione a due montanti posteriore (a sinistra) ed anteriore (a destra). Dimensioni in mm.