Artigianato&PMI Oggi - Febbraio 2014

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Artigianato Oggi & PMI è consultabile e scaricabile dal sito cnafrosinone.it Plurisettimanale della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa - Associazione Provinciale di Frosinone Edizione: CNA Frosinone - Aut. Trib. Frosinone n° 126 del 30/11/77 - Iscrizione al registro nazionale della stampa n° 2684 Poste Italiane Spa – Sped. in abb. postale D.L. 353 (convertito in Legge del 27/2/2004) art. 1 comma 1 – DCB Frosinone - Redazione via Mària, 51 - 03100 Frosinone Direttore Responsabile: Amedeo Di Sora - Progetto Grafico Loreto Pantano

N°30 Febbraio 2014

!

E noi non ci Arrendiamo

Ci Hanno provato pesantemente per tutto il 2013 e l’inizio del 2014 non è che ci ispiri molta fiducia proprio verso quelle istituzioni o meglio, chi quelle istituzioni rappresenta, dove risiedono le leve che potrebbero imprimere una svolta a questo nostro bistrattato paese.

Ma noi non ci arrendiamo. Lo abbiamo scritto grande in prima pagina sul primo numero dell’anno. Noi non ci arrendiamo nonostante tutto e contro tutti. Contro quelli che ci dicono che il paese non ha futuro, quelli che è meglio andare all’estero, quelli che l’occasione rende l’uomo ladro. Noi non ci arrendiamo e da adesso vogliamo smettere di parlare di crisi. Per carità non è che siamo improvvisamente impazziti da disconoscere la realtà della situazione socio-economica in cui è piombata l’Italia e la nostra provincia “pesantemente”, ma basta, voltiamo pagina e cambiamo atteggiamento. Rilancio, innovazione, opportunità, ricerca, espansione, cooperazione, rete, vogliamo che diventino il nuovo lessico dell’impresa in questo 2014. Pensare positivo per agire in maniera positiva partendo dal basso, partendo da noi piccoli artigiani, imprenditori, commercianti, liberi professionisti, noi che ci siamo sentiti ripetere un miliardo di volte che siamo la spina dorsale del paese che siamo la parte produttiva “quella vera” de paese per poi ricadere nell’oblio nel momento in cui le telecamere si spengono e si passa oltre.


in questo numero

E noi non ci arrendiamo!

pag.1

CNA Frosinone e Palmigiani Consulting Corso di gestione operativa d’impresa per PMI pag.3 Rapporto Unioncamere: Siamo alla decimazione delle imprese artigiane

pag.4

L’informazione in Pillole Movimprese, Natalità e mortalità delle imprese italiane registrate presso le camere di commercio

pag.6

Corsi Formazione obbligatoria utilizzo attrezzature di lavoro

pag.7

La CNA ai parlamentari eletti in provincia: o con gli autoriparatori ed i cittadini o con le compagnie di assicurazione

pag.8

SIAE convenzione CNA

pag.9

Lavoro nero, aumento delle sanzioni

pag.9

Cassa integrazione 2014 contenere il costo del lavoro in caso di crisi

pag.10

Deroghe per scarico fumi a parete

pag.12

Seminario Gratuito Social network per il tuo Business

pag.13

Aytotrasporto, nuovo calendario divieto di circolazione anno 2014

pag.14

18 febbraio 2014 a Roma le imprese scendono in piazza

pag.15

Burocrazia, la tassa che non si vede

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Artigianato & PMI Oggi 2

In realtà da dallo scorso anno ci siamo imposti un atteggiamento “anticrisi” e in un momento in cui tutte le regole del gioco sembrano cambiate, ci siamo interrogati in prima persona (ovvero attraverso le assmblee territoriali) su quali obiettivi dovevamo porci come associazione e quali cambiamenti attuare per poterli raggiungere. Innanzitutto dovevamo agire per offrire delle risposte concrete, utili, realizzabili, spendibili nelle nostre attività abbandonando i percorsi diventati routine che moltevolte si concludevano in vicoli ciechi. Il mondo è cambiato bisogna prenderne coscienza. Sono cambiate le tecnologie e con esse le relazioni con i mercati. La globalizzazione è un processo inarrestabile ed è un fatto! la competizione dei paesi emergenti è reale e dannatamente aggressiva sulle nostre competenze. È un male? è un bene? di sicuro è un fatto a cui non possiamo sottrarci. Ma la storia ci insegna che proprio nei momenti di maggiore difficoltà si trovano anche grandi opportunità. Ci vuole intuito, capacità, caparbietà, razionalità, motivazione per affrontare i rischi, tutte doti che sono innate in un imprenditore ma che in quest’ultima stagione sembrano essersi assopite, intorpidite, stordite da questa cappa di immobilismo che domina la scena politica del nostro paese. Allora bisogna risvegliare queste attitudini, riprendersi le energie e affrontare la salita, perché la salita ce

l’abbiamo davanti, ma abbiamo la capacità di raggiungere la vetta. Il 2014 sarà cruciale anche per la nostra associazione. Il cambio di rotta che ci siamo imposti richiederà impegno e lavoro da parte di tutta la squadra. Ci siamo posti obiettivi ambiziosi a partire dall’impegno che già stiamo concretizzando di realizzare dei percorsi di formazione per i nostri associati: Una formazione “operativa” che porti miglioramenti tangibili all’interno della propria azienda e riesca ad approcciare i nostri imprenditori a nuovi metodi di management per le proprie imprese. A relazionarsi e interagire con i nuovi mercati utilizzando le tecnologie messe a disposizione dalla rete. Prendere atto di come con piccoli investimenti oggi, grazie proprio alle nuove tecnologie, si è in grado di fare innovazione di prodotto e di sistema nella propria azienda per piccola che essa sia. Dobbiamo essere noi stessi laboratorio e centro di innovazione e aggregazione di idee. Solo così potremo offrire un servizio davveo utile ai nostri associati. Vogliamo essere ambiziosi... ve l’abbiamo detto in apertura Noi non ci arrendiamo! Giovanni Proia Presidente CNA Frosinone


CNA Frosinone & Palmigiani Consulting srl

Corso di gestione operativa d’impresa per PMI

La CNA Frosinone in collaborazione con Palmigiani Consulting srl , il 15 gennaio presso la sede in Via Marià 51 ha presentato il progetto formativo: “Corso di Gestione Operativa d’Impresa per PMI”. Giovanni Proia – Presidente CNA Frosinone : “La presentazione del corso ha una duplice valenza: infatti è stata un’occasione di confronto con gli imprenditori locali sulle attuali potenzialità di sviluppo delle PMI nel nostro territorio ed è l’evento di start up di un inedito percorso di Coaching d’Impresa rivolto a capi azienda , persone che si apprestano a diventarlo attraverso percorsi di passaggio generazionale e personale in azienda che ha responsabilità gestionali, produttive o commerciali. Il corso si propone come un valido percorso a sostegno delle aziende che sono in fase di contrazione, ma anche per realtà imprenditoriali che vivono trend di stabilizzazione e/o crescita”. Pierluigi Palmigiani – Amministratore unico della Palmigiani Consulting srl: “Durante la presentazione sono stati illustrati gli obiettivi del “Corso di Gestione Operativa d’Impresa per PMI”, che si caratterizza per l’innovativa modalità di erogazione di temi di gestione d’impresa in modalità Team Coaching in aula e con incontri individuali di Business Coaching, volti a fornire strumenti per una crescita professionale e personale dei

partecipanti e del miglioramento organizzativo delle aziende di provenienza. L’intero corso si svilupperà attraverso sei moduli di una giornata ciascuno: Modulo I – L’organizzazione d’impresa performante; Modulo II – La gestione delle persone, la principale ricchezza dell’azienda; Modulo III – Il controllo di gestione predittivo d’impresa; Modulo IV – Strumenti di gestione aziendale: la Road Map per il Miglioramento; Modulo V – La gestione del mercato: il cliente al primo posto; Modulo Vl - La gestione integrata dei servizi logistici e di staff aziendali. Dunque tematiche sulle quali ogni giorno gli imprenditori e i loro collaboratori sono chiamati a confrontarsi”. Durante il corso (che si svilupperà in tre mesi con incontri bisettimanali di otto ore) i temi dei moduli diventeranno un vero e proprio progetto di sviluppo e miglioramento d’impresa (la propria impresa) che ciascun partecipante sarà in grado di realizzare attraverso la guida ed il confronto con il dr. Pierluigi Palmigiani, Amministratore Unico della Palmigiani Consuting srl e Business Coach certificato dalla WABC ( Worldwide Association of Business Coaches). La partenza del corso è prevista per la metà del 2014 e si chiuderà con un’ ultima giornata di lavori dove si cercherà una sintesi di conoscenze, strumenti ed espeArtigianato & PMI Oggi 3


rienze sviluppate nei diversi moduli, con una presentazione a cura di ciascun partecipante che illustrerà il “proprio” progetto di miglioramento d’impresa che ha potuto svolgere durante il corso . Particolare non irrilevante, Il corso è gratuito per le imprese che aderiranno a Fondartigianato, ed è strutturato per favorire un’ efficace interazione tra i partecipanti che non potranno essere superiori a 12 persone per un numero massimo di 6 imprese . In sintesi il “Corso di Gestione Operativa d’Impresa per PMI” si propone di offrire ai partecipanti una prospettiva di apprendimento che integra i seguenti quattro aspetti: - “il sapere”, con interventi che hanno come obiettivo il rafforzamento delle conoscenze sui “fondamentali” di gestione d’impresa in un'ottica di aggiornamento e di approfondimento. - “il fare”, con interventi che hanno come obiettivo la presentazione di specifici strumenti manageriali, con un taglio fortemente applicativo. - “il saper fare”, che è incentrato sulla redazione (nell'arco dell’intero corso) di un progetto di sviluppo d’Impresa “tagliato” sulle specificità dei partecipanti e delle loro aziende. - “il saper essere”, cioè la capacità di esprimere tutte le proprie potenzialità di fronte ad un obiettivo da raggiungere o una difficoltà da superare. Dunque grazie agli sforzi congiunti della CNA di Frosinone (concretamente impegnata in una politica attiva a favore delle PMI del nostro territorio) e l’innovativa proposta del dr. Pierluigi Palmigiani (un manager che ha operato per oltre 25 anni in contesti industriali internazionali e oggi consulente per lo Sviluppo Personale ed Organizzativo d’Impresa), il seminario del 15 gennaio ha rappresentato una rara possibilità di confronto su temi di gestione, sviluppo sostenibile e redditività d’azienda e un interessante approfondimento dei temi che saranno trattati durante il corso vero e proprio. Un progetto davvero innovativo per l’alto valore formativo, una scommessa costruita in un momento in cui il supporto alle imprese è essenziale se vogliamo puntare ad una ripresa dell’economia. Artigianato & PMI Oggi 4

Siamo alla decimazione delle imprese artigiane. Dobbiamo abbandonare una politica fatta solo di tagli e di tasse Sono 384.483 le imprese nate nel 2013, circa 600 in più rispetto al 2012. Al flusso sostanzialmente stabile delle iscrizioni di nuove imprese, ha corrisposto un aumento del numero di quelle che hanno cessato l’attività, passate dalle 364.972 del 2012 alle 371.802 dell’anno scorso. Il bilancio di queste dinamiche si è tradotto in un saldo anagrafico di fine anno ancora una volta positivo, seppure ridotto dalla crisi a sole 12.681 unità, il valore più modesto dal 2004 ad oggi. Ad allargare, nonostante le difficoltà, la propria base imprenditoriale sono stati soprattutto il commercio (+15.260 imprese), le attività di alloggio e ristorazione (+11.618) e i servizi di supporto alle imprese (+7.723 imprese, in cui sono incluse il noleggio e le agenzie di viaggio). Sul fronte opposto, i settori che hanno visto ridursi maggiormente la propria consistenza sono stati – al netto dell’agricoltura che, soprattutto per motivi anagrafici, prosegue nella contrazione strutturale della sua base imprenditoriale -le costruzioni ( 12.878 imprese), le attività manifatturiere (-5.929) e il trasporto e magazzinaggio (-1.156). Il rallentamento della vitalità dell’imprenditoria italiana risente in modo particolare dell’approfondirsi della crisi del mondo artigiano: con un saldo negativo di -27.893 imprese, nel 2013 l’artigianato ha infatti ceduto quasi due punti percentuali (-1,94%) della sua base produttiva, la contrazione in assoluto più rilevante dall’inizio delle rilevazioni statistiche di Movimprese. Questi i dati principali sulla natalità e mortalità delle


PER LE

IMPRESE

Essere Soci ha i suoi Vantaggi!

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prestito alle imprese al Giovanni Proia Presidente CNA Frosinone

imprese risultanti dal Registro delle imprese diffusi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione statistica condotta da InfoCamere, la società che gestisce il patrimonio informativo delle Camere di Commercio italiane. Tutti i dati sono disponibili online all’indirizzo www.infocamere.it. Giovanni Proia – Presidente CNA Frosinone: I numeri del rapporto Unioncamere certificano il tributo che le imprese artigiane hanno pagato, e continuano a pagare, alla crisi. Il numero degli artigiani che hanno chiuso nel corso dell’ultimo anno è stato di quasi 121mila unità (331 imprese al giorno). Un disastro. Dal 2008 al 2013, gli anni della crisi, è stato un bollettino di guerra: hanno cessato di esistere oltre 711mila imprese artigiane. Una decimazione che ha coinvolto tutti i settori: dall’edilizia ai trasporti, dalla manifattura ai servizi. Purtroppo questi dati confermano le nostre stime del giugno scorso. E’ tempo di invertire la rotta. Dobbiamo abbandonare una politica fatta solo di tagli e di tasse. Il rigore è necessario. Il rigore senza investimenti e senza il rilancio dei consumi porta alla distruzione del sistema produttivo e all’indebolimento progressivo del Paese.

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Artigianato & PMI Oggi 5


L’INFORMAZIONE IN PILLOLE

Movimprese NATALITA’ E MORTALITA’ DELLE IMPRESE ITALIANE REGISTRATE PRESSO LE CAMERE DI COMMERCIO Imprese: nel 2013 le aperture superano le chiusure, 12mila attività in più (+0,2%) In crescita commercio, turismo e servizi alle imprese, ancora in calo costruzioni e trasporti Si accentua la crisi degli artigiani, perse altre 28mila imprese (-1,9%) Battuta d’arresto del Nord-Est, saldi positivi nelle altre aree Roma, 22 gennaio 2014 – Sono 384.483 le imprese nate nel 2013, circa 600 in più rispetto al 2012. Al flusso sostanzialmente stabile delle iscrizioni di nuove imprese, ha corrisposto un aumento del numero di quelle che hanno cessato l’attività, passate dalle 364.972 del 2012 alle 371.802 dell’anno scorso. Il bilancio di queste dinamiche si è tradotto in un saldo anagrafico di fine anno ancora una volta positivo, seppure ridotto dalla crisi a sole 12.681 unità, il valore più modesto dal 2004 ad oggi. Ad allargare, nonostante le difficoltà, la propria base imprenditoriale sono stati soprattutto il commercio (+15.260 imprese), le attività di alloggio e ristorazione (+11.618) e i servizi di supporto alle imprese (+7.723 imprese, in cui sono incluse il noleggio e le agenzie di viaggio). Sul fronte opposto, i settori che hanno visto ridursi maggiormente la propria consistenza sono stati – al netto dell’agricoltura che, soprattutto per motivi anagrafici, prosegue nella contrazione strutturale della sua base imprenditoriale - le costruzioni (-12.878 imprese), le attività manifatturiere (-5.929) e il trasporto e magazzinaggio (-1.156). Il rallentamento della vitalità dell’imprenditoria italiana risente in modo particolare dell’approfondirsi della crisi del mondo artigiano: con un saldo negativo di -27.893 imprese, nel 2013 l’artigianato ha infatti ceduto quasi due punti percentuali (-1,94%) della sua base produttiva, la contrazione in assoluto più rilevante dall’inizio delle rilevazioni statistiche di Movimprese. Questi i dati principali sulla natalità e mortalità delle imprese risultanti dal Registro delle imprese diffusi oggi da Unioncamere sulla base di Movimpre-

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se, la rilevazione statistica condotta da InfoCamere, la società che gestisce il patrimonio informativo delle Camere di Commercio italiane. Tutti i dati, come di consueto, sono disponibili online all’indirizzo www.infocamere.it “La crisi non dà tregua alle imprese – ha detto il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - ma per fare le scelte che servono al paese dobbiamo guardare a chi non si scoraggia, alla capacità del sistema produttivo di rigenerarsi puntando ai settori che offrono più opportunità. Dal turismo ai servizi passando per le produzioni che il mondo continua a premiare, come l'agroalimentare e alcuni comparti del nostro manifatturiero ad elevato contenuto tecnologico. Ma è sempre più dura andare avanti senza un mercato interno capace di sostenere consumi e occupazione. Le imprese che continuano a nascere sono frutto di un’auto-imprenditorialità che va guardata con favore e sostenuta, soprattutto quando è espressione di saperi tradizionali e di quella cultura artigiana che oggi è in grandissima difficoltà. È quanto ho ripetuto proprio ieri alla commissione industria, commercio e turismo del Senato che sta esaminando diversi disegni di legge sull'artigianato. Dobbiamo alimentare il coraggio di chi fa impresa e ridare fiducia alle famiglie e a chi cerca lavoro – ha aggiunto il Presidente di Unioncamere – e per farlo è indispensabile rafforzare le reti che costruiscono questa fiducia, a partire dalle istituzioni. È un impegno che le Camere di commercio stanno portando avanti insieme alle rappresentanze imprenditoriali, per migliorare la qualità dei servizi e la propria efficienza. Tutti dobbiamo e possiamo fare di più”. IL QUADRO GENERALE I dati Movimprese mostrano complessivamente una tenuta – seppur faticosa - del sistema imprenditoriale italiano nel 2013. Pur in presenza di una prolungata contrazione del flusso delle nuove iscrizioni – dal 2007 ad oggi è diminuito dell’11,8% - resta il fatto che negli ultimi nove anni le nuove iscrizioni sono risultate sempre più alte delle cessazioni e che anche nel 2013 (l’anno meno brillante della

serie) sono nate 1.053 imprese al giorno, a fronte di 1.018 che hanno chiuso i battenti. La cosiddetta “voglia di impresa” non viene dunque meno e, a giudicare dalle cifre, gli ostacoli all’ingresso di nuovi attori sul mercato appaiono tutt’altro che insormontabili. Il perdurare della crisi, tuttavia, sta fiaccando sempre più la capacità di tenuta dell’artigianato che, a differenza di altri comparti, da quattro anni vede ridursi, seppure con alterna intensità, il numero delle proprie imprese. IL BILANCIO DEI TERRITORI Disaggregando i dati in base alle quattro grandi circoscrizioni territoriali, il Nord-Est appare l’epicentro della depressione demografica delle imprese nel 2013. Senza il suo saldo negativo (-6.725 unità), il tasso di crescita nazionale sarebbe restato infatti invariato rispetto al 2012. In tutte le altre aree, pur in presenza di un saldo positivo, si registra comunque una crescita inferiore rispetto all’anno precedente, con il Centro Italia che si conferma l’area a maggior tenuta del sistema imprenditoriale (+0,74%, un valore più che triplo rispetto alla media nazionale). Più contenuti, ma sopra la media, i valori del Mezzogiorno (+0,31%) e del Nord-Ovest (+0,23%). Volendo cogliere maggiori specificità, si può osservare come nelle due circoscrizioni del Nord si registrino saldi negativi in tre regioni su quattro. Tuttavia, mentre nel Nord-Ovest l’unica regione con saldo positivo è la Lombardia (che ha lo stock di imprese maggiore del Paese, con 949.631 unità), nel Nord-Est l’unica regione con saldo positivo è il piccolo Trentino Alto Adige. Ciò spiega come il Nord-Ovest riesca a far registrare un saldo complessivamente positivo (+3.640 unità), mentre il Nord-Est vede ridursi il numero delle proprie imprese di altre 6.750 unità, dopo le 4.918 “perdute” nel 2012. Il quadro delle imprese artigiane si presenta, invece, con tonalità negative In tutte le circoscrizioni territoriali: iscrizioni in diminuzione, cessazioni in aumento, saldi e tassi di crescita fortemente negativi, con il Centro Italia che “limita” le perdite a -1,69%. E’ da notare come nel Nord-Est il saldo negativo delle imprese artigiane (6.537 imprese in meno in un anno) spieghi quasi completamente (per il 97,2%) il saldo negativo complessivo dell’area. Alla luce dei dati settoriali (illustrati più avanti) si sarebbe tentati di dire che una politica industriale efficace debba tener conto in modo particolare della realtà del mondo artigiano. Un mondo che costituisce circa un quarto delle imprese italiane (23,2%), ma che influisce in modo determinante – e da alcuni anni, purtroppo, in senso negativo - sull’andamento demografico complessivo del sistema imprenditoriale italiano. IL BILANCIO DELLE FORME GIURIDICHE Analizzando la forma giuridica delle imprese, il 2013 evidenzia una netta dicotomia nelle dinamiche delle principali tipologie rispetto al 2012. Da un lato, le Società di capitale e le “Altre forme” (essenzialmente società cooperative e forme consortili) realizzano un saldo positivo, pari complessivamente a 57.483 unità (+40.457 Società di capitali e +14.026 tra le “Altre forme”), in entrambe i casi in crescita rispetto al 2012: dal 2,5% al 2,9% nel caso delle Società di capitali e dal 2,8% al 6,7% nel caso delle “Altre forme”. Un’annotazione particolarmente positiva la meritano, nell’ambito delle “Altre forme” giuridiche, le imprese costituite nella forma cooperativa. Nel 2013 il loro numero è cresciuto di 2.918 unità, corrispondenti ad un tasso di crescita prossimo al 2%. Sul fronte opposto, Ditte individuali e delle Società di persone fanno segnare un arretramento della propria numerosità. In particolare, nel 2013 lo stock delle Società di persone è diminuito di 21.925 unità (e la loro incidenza sullo stock totale delle imprese registrate è scesa, in un anno, dal 18,6 al 18,3%), mentre le Ditte individuali hanno fatto registrare un saldo negativo pari a -33.435 unità, riducendo di circa mezzo punto percentuale (dal 54,8% del 2012 al 54,2% del 2013) la loro incidenza sul totale delle imprese registrate. Nonostante l’arretramento in termini assoluti, nel 2013 le ditte individuali hanno comunque determinato il 63,7% delle nuove iscrizioni e il 74,8% delle cessazioni complessive. La dicotomia tra forme giuridiche “complesse” (Società di capitali e altre forme) e “semplici (Società di persone e ditte individuali), si ripete in un quadro complessivamente più negativo anche nell’universo delle imprese artigiane. Con la differenza che, tra gli artigiani, le forme più dinamiche sono molto meno diffuse (4,5% le Società di capitali e lo 0,3% le “Altre forme” giuridiche) e, pertanto, non riescono ad incidere significativamente sulla tendenza generale, determinata in modo pressoché totale dalle Ditte individuali che pesano per il 77.7% sullo stock e, nel 2013, hanno inciso per il 90,5% sul saldo negativo del comparto. IL BILANCIO DEI SETTORI L’ormai lunga crisi economica continua a pesare in modo disomogeneo sui settori dell’economia italiana. Per il settore agricolo, il ridursi delle imprese (-29.797 unità nel 2013) è ormai un fenomeno che può definirsi secolare e non riconducibile – almeno nella sua portata generale – agli effetti della crisi. Tra le cause, le principali


sono l’abbandono di aziende agricole per la loro marginalità economica e il venir meno dei molti vecchi titolari, da cui il frequente cambio di destinazione dei suoli agricoli (seconda casa, edilizia turistica, diffusione di fabbricati industriali, strutture economiche di servizi, opere pubbliche, promozione della mobilità delle persone e delle merci, eccetera). A rifletere con certezza il peso della crisi e il mancato rilancio dell’economia, è invece l’andamento del settore delle Costruzioni che, anche nel 2013 (-12.878 unità e variazione dello stock pari a -1,4%) vede ridursi ulteriormente la propria base imprenditoriale. Bilancio negativo (soprattutto per il peso che in esso rivestono le imprese artigiane) anche per l’insieme delle Attività mainifatturiere (-5.929 unità, per una variazione annua negativa dello stock prossima all’1%). Uniche eccezioni all’interno del settore manifatturiero sono state le attività di riparazione, manutenzione ed installazione di macchine (1.478 imprese in più, per una crescita del 5,4%), le industrie alimentari (+1.119 unità, in crescita dell’1,8% rispetto al 2012) grazie alle performance sui mercati internazionali, e le industrie delle bevande (107 le imprese in più, poche in termini assoluti ma pari ad un’aumento del 2,7% di questo piccolo settore). Al netto delle industrie della fabbricazione di articoli in pelle e simili (che ha chiuso l’anno in sostanziale parità), tuti gli altri segmenti delle attività manifatturiere evidenziano un arretramento rispetto al 2012. Dal punto di vista strutturale, nel complesso l’agricoltura ha visto scendere la propria quota sul totale delle imprese dal 13,5% al 13% (-0,5%), il settore secondario è sceso dal 25 % al 24,7% (-0,3%), mentre il settore terziario è passato dal 52,4% al 53,2% del totale delle imprese registrate. Sul versante artigiano, come noto la caratteristica più spiccata di queste imprese è data dalla loro forte concentrazione in pochi settori. I quattro settori più numerosi presi insieme (Costruzioni, Attività manifatturiere, Altre attività dei servizi, Trasporti e magazzinaggio) determinano l’82,6% di tutte le imprese artigiane e, nel 2013, hanno realizzato un saldo tra iscrizioni e cessazioni pari a -28.633 unità, spieganodo così da solo il pesante saldo negativo dell’artigianato.

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La CNA ai parlamentari eletti in provincia: o con gli autoriparatori ed i cittadini o con le Compagnie di Assicurazione

La CNA di Frosinone continua la sua battaglia per favorire, insieme a tutte le altre associazioni a livello nazionale, l’abrogazione dei commi inseriti nel DL 145/2013 prima della sua conversione in Legge. Giovanni Proia, Presidente CNA Frosinone: Se approvata così come scritto il Decreto, la nuova Legge “ammazza carrozzieri” favorirà ancora una volta le compagnie di assicurazione contro i cittadini ignari e contro migliaia di autoriparatori, gettandoli definitivamente nel baratro. Una legge contro la concorrenza e fatta su misura per le già potenti compagnie di assicurazione, le cui tariffe RC sono le più care d’Europa. Dopo l’assemblea della scorsa settimana la CNA torna ora a spingere i nostri parlamentari per un impegno preciso e dichiarato sul tema. Per questo hanno coinvolto gli onorevoli Luca Frusone, Marino Germano Mastrangeli, Francesco Scalìa, Maria Spilabotte e Nazzareno Pilozzi. Lunedì 13 gennaio u.s. si è tenuta un’Assemblea della categoria presso la CNA, che ha visto la partecipazione attiva e motivata di molte officine, giustamente preoccupate per il loro futuro laddove il Decreto non subisse le dovute modifiche. Giovanni Proia: Nel dare atto e merito al deputato del M5S Luca Frusone di essersi attivato condividendo le posizioni della categoria che in tutta Italia sta evidenziando la propria preoccupazione per un provvedimento che va ad incidere ulteriormente sulla redditività già precaria del settore, abbiamo ora di nuovo chiesto a tutti i parlamentari eletti nella nostra provincia di esprimerci la loro posizione in merito, nonché confermarci l’interesse alle tematiche proposte. La CNA di Frosinone, al fine di tenere alta l’attenzione su tale materia presso l’opinione pubblica e verso le autofficine, sin dai prossimi giorni darà notizia delle comunicazioni che vorranno inviarci in tal senso, oltre che, ovviamente, del voto in aula da parte degli stessi parlamentari sugli emendamenti proposti.

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SIAE convenzione con la CNA di Frosinone Sconto del 25% per gli associati

Lavoro nero, dal 24 dicembre 2013 sono aumentate le sanzioni amministrative In caso di impiego di lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro da parte del datore di lavoro privato, con la sola esclusione del datore di lavoro domestico, dal 24 dicembre 2013 sono in vigore le seguenti sanzioni amministrative:

Il 28 febbraio scadono i termini per il pagamento della SIAE. Gli associati CNA potranno usufruire di uno sconto del 25% sul prezzo. Vi rammentiamo che le aziende interessate a tale adempimento sono tutte quelle che fanno uso di musica nello svolgimento della propria attività: Musica d’Ambiente (campeggi, alberghi, villaggi, pubblici esercizi, attese telefoniche ecc) Trattenimenti musicali senza ballo (Concertini)

a) da euro 1.950 a euro 15.600 per ciascun lavoratore irregolare, maggiorate di euro 195 per ciascuna giornata di lavoro effettivo; b) da euro 1.300 a euro 10.400 per ciascun lavoratore irregolare, maggiorate di euro 39 per ciascuna giornata di lavoro irregolare, nel caso in cui il lavoratore, dopo un primo periodo in nero, risulti regolarmente occupato per un periodo lavorativo successivo, comunque precedente all’accesso ispettivo. Inoltre, sempre dal 24 dicembre 2013, non è più possibile applicare l’istituto della diffida ex art.13 del D.lgs. n.124/04 che consentiva di beneficiare della riduzione delle sanzioni al minimo di legge o ad un quarto se previste in misura fissa. Da tale data resta comunque la possibilità di pagare le sanzioni in misura ridotta ai sensi di quanto previsto dalla L.689/81, pari al doppio del minimo o, se più favorevole, ad 1/3 del massimo, corrispondente ai seguenti importi:

Trattenimenti danzanti

a) euro 3.900 più 65 euro per ogni giornata di lavoro irregolare

Centri fitness

b) euro 2.600 più 13 euro per ogni giornata di lavoro irregolare.

Automezzi pubblici (trasporto persone) Vi ricordiamo che per fruire della convenzione le imprese dovranno eseguire i versamenti in questione esclusivamente con la modulistica CNA SIAE. Per maggiori informazioni e per richiedere il modello per usufruire dell’agevolazione del 25%: CNA Frosinone Tel. 0775.82281 E-mail: info@cnafrosinone.it

Modalità di applicazione dei nuovi importi Tenuto contro che l’aumento del 30% degli importi sanzionatori è previsto in un decreto legge suscettibile di modifiche in sede di conversione, il Ministero del lavoro ha disposto che la notificazione dei verbali inerenti illeciti commessi dal 24 dicembre 2013 venga effettuata dopo la conversione in legge. Solo in tale modo gli organi ispettivi potranno infatti stabilire con certezza l’importo delle sanzioni da applicare. Per gli illeciti commessi prima del 24 dicembre 2013 si continueranno invece ad applicare le vecchie sanzioni e la procedura di diffida ex art.13 del D.lgs. n.124/04.

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Cassa integrazione 2014 Contenere il costo del lavoro in caso di crisi Anche nel 2014 gli Artigiani e PMI in difficoltà possono ricorrere alla Cassa integrazione per i propri dipendenti e contenere così il costo del lavoro. In data 30 dicembre 2013 è stato infatti siglato l'accordo quadro tra la Regione Lazio e le Parti Sociali sui criteri di utilizzo per il primo trimestre dell’anno 2014 degli ammortizzatori sociali in deroga nella Regione Lazio. Imprese interessate Imprese di ogni settore, non rientranti nella normativa sulla CIG Ordinaria (L. 223/91), che non possono ricorrere ai Contratti di Solidarietà (L. 236/93) né tantomeno accedere alle misure di sostegno al reddito previste dalla L. 92/2012 (verificare con consulente del Lavoro ed Enti Bilaterali di settore). Lavoratori coinvolti Occupati con anzianità di servizio di almeno 90 giorni. Durata della CIG in Deroga L'integrazione salariale spetta ai lavoratori per le ore di lavoro non prestate, comprese tra le 0 ore ed il massimo di 40 ore settimanali. Alla data attuale la Regione concederà la CIG al massimo sino al 31/03/2014, salvo verifiche di disponibilità di ulteriori fondi pubblici nel corso del 2013, che possano consentire alle aziende richiedenti ulteriori prosecuzioni nell’anno corrente. Integrazione salariale L'importo della CIG in Deroga in deroga è pari al massimale di costo orario definito dall’INPS (circa 80%).

Artigianato & PMI Oggi 10

A partire dal 13° mese di erogazione (quindi in caso di proroghe oltre la prima annualità) l’importo del trattamento sarà ridotto, ai sensi dell’Art. 2 comma 66 L. 92/2012, del 10% in caso di prima proroga, del 30% nel caso di seconda proroga e del 40% nel caso di proroghe successive. Oneri contributivi I periodi di CIG in Deroga danno luogo all'accredito di contribuzione “figurativa” (ovvero non pagata dall’azienda) ma utile ai fini pensionistici. L’indicazione di tale breve termine (3 mesi) è dovuta al fatto che è in corso una riforma radicale degli ammortizzatori sociali (Art. 4 comma 2, DL 54/2013), il cui Decreto attuativo è al momento emanato solo in bozza, ed ha avuto parere negativo dalla Conferenza Stato-Regioni, oltre a molteplici critiche espresse dal sistema di rappresentanza delle Imprese. È verosimile quindi che durante il 2014 si passi da un regime di concessione (quello attuale) all’altro. Il nuovo regime sarà molto più restrittivo e se ne daranno ovviamente tutti i dettagli quando operativi. Pertanto, sino alla stesura definitiva del Decreto stesso, continueranno ad applicarsi le modalità già note ed utilizzate nel 2013. Per informazioni e richieste di CIG in deroga: CNA Frosinone Giovanni Cortina Tel. 0775.82281 - E-mail: cortina@cnafrosinone.it CNA Anagni Luigi Mei Tel. 0775.772162 - E-mail: anagni@cnafrosinone.it CNA Cassino Laura Donfrancesco Tel. 0776.24748 - E-mail: cassino@cnafrosinone.it CNA Sora Davide Rossi Tel. 0776.831952 - E-mail: rossi@cnafrosinone.it


CNA E LE IMPRESE VALORE D’INSIEME

SERVIZI

s Rappresentanza degli interessi di Artigiani e PMI s Prestiti agevolati e consulenza finanziaria s Assistenza su contributi a fondo perduto s Consulenza aziendale s Sicurezza, Ambiente, Qualità s Igiene degli alimenti s Assistenza alla nascita di nuove imprese s Patronato EPASA s Convenzioni Commerciali ServiziPiù s Informazione e Formazione s Pratiche Auto Tel. 0775/82281 info@cnafrosinone.it

FROSINONE – Sede Provinciale Via Mària, 51 Tel. 0775/82281 - info@cnafrosinone.it

CASSINO Via Bellini (angolo C.so della Repubblica) Tel. 0776/24748 - cassino@cnafrosinone.it

ANAGNI Loc. Osteria della Fontana via Bassano 103 Tel. 0775/772162 - anagni@cnafrosinone.it

SORA Via Giuseppe Ferri, 17 Tel. 0776/831952 - sora@cnafrosinone.it

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Deroghe per scarico fumi a parete: non vi è l’obbligo di istallazione caldaie a condensazione Chiarimenti del Ministero dello 3VILUPPO %CONOMICO 'IĂŒ CON NOSTRE PRECEDENTI comunicazioni avevamo informato le IMPRESE ASSOCIATE CHE AI SENSI DELLA Legge n. 90/2013 riguardante le tipologie di scarico dei fumi nelle CALDAIE IN VIGORE DAL AGOSTO SI STABILIVA QUANTO SEGUE Gli impianti termici installati successivamente al 31 agosto 2013 devono essere collegati ad appositi CAMINI CANNE FUMARIE O SISTEMI DI evacuazione dei prodotti della COMBUSTIONE CON SBOCCO SOPRA IL TETTO DELLgEDIFICIO ALLA QUOTA PRESCRITTA dalla regolamentazione tecnica vigente. %g POSSIBILE DEROGARE A TALE PRINCIPIO nei casi in cui: A SI PROCEDE ANCHE NELLgAMBITO DI UNA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DELLgIMPIANTO TERMICO ALLA SOSTITUZIONE di generatori di calore individuali che RISULTANO INSTALLATI IN DATA ANTECEDENTE con scarico a parete o in canna collettiva ramificata; B LgADEMPIMENTO RISULTA INCOMPATIBILE con norme di tutela degli edifici

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OGGETTO DELLgINTERVENTO ADOTTATE A LIVELLO NAZIONALE REGIONALE O COMUNALE C IL PROGETTISTA ATTESTA E ASSEVERA LgIMPOSSIBILITĂŒ TECNICA A REALIZZARE LO sbocco sopra il colmo del tetto. In tutti i casi richiamati è obbligatorio installare generatori di calore a gas che, per valori di prestazione energetica e di emissioni, appartengono alle classi 4 e 5 previste dalle norme UNI EN 297, UNI EN 483 e UNI EN 15502, e posizionare i terminali di tiraggio in conformitĂ alla vigente norma tecnica UNI 7129, e successive integrazioni. 0ROPRIO TALE ULTIMA SPECIFICAZIONE AVEVA CAUSATO DIFFERENTI INTERPRETAZIONI emerse anche in seno ad alcune riunioni tenutesi presso la ns. associazione. Si sosteneva da parte di alcuni operatori l’obbligo di INSTALLARE CALDAIE A CONDENSAZIONE QUALE UNICA POSSIBILITĂŒ DI RIENTRARE NELLE deroghe sopra previste. )L -INISTERO DELLO 3VILUPPO %CONOMICO IN RELAZIONE AL PROLIFERARE DI interpretazioni distorsive e forzate del comma 9 ter dell’art 17 bis della legge n. 90 del 3 agosto 2013 tendenti a spingere verso l’obbligo D INSTALLAZIONE DI CALDAIE A CONDENSAZIONE HA PUBBLICATO UNA PRECISAZIONE per chiarire che i generatori di calore installati dopo il 31 agosto 2013 devono appartenere alla classe 4 o 5 secondo la classificazione relativa ALLE EMISSIONI DI ./X INDICATA DALLE NORME 5.) %. E ,A NOTA DEL -INISTERO FA CHIAREZZA IN MODO DEFINITIVO SU QUALE SIA LA TIPOLOGIA dei generatori di calore che possono essere installati in deroga all’obbligo di evacuazione dei prodotti della combustione con sbocco sopra il tetto. Le imprese associate possono richiedere l’interpretazione del Ministero ALLA #.! DI &ROSINONE DOCUMENTAZIONE CNAFROSINONE IT


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“Social Network per il tuo Businessâ€? è un corso di formazione teorico e pratico che insegna come utilizzare correttamente i principali social network per la Comunicazione ed il Marketing della propria impresa o della propria professione. Loreto Pantano Presidente Unione Comunicazione CNA Frosinone - Il seminario si inserisce in un programma di incentivazione all’utilizzo della rete come strumento di propaganda del proprio Business. In virtĂš dei costi estremamente contenuti e, nel caso dei social network, addirittura a costo zero, le campagne di comunicazione sulla rete stanno crescendo in maniera esponenziale togliendo quote mercato ai mezzi classici dell’advertising. Ăˆ importante soprattutto per le piccole e medie imprese e per gli artigiani prendere confidenza in modo corretto con i nuovi strumenti. Siamo convinti che la rete sempre di piĂš in futuro sarĂ determinante per il successo del proprio Brand; per aprire nuovi mercati; sviluppare nuovi prodotti e vogliamo che i nostri associati siano pronti alla sfida. L’incontro con la Gear la Digital Agency full service del Gruppo Buffetti S.p.A. ci ha permesso di strutturare e proporvi gratuitamente un corso di formazione che sia uno strumento in grado di massimizzare i propri risultati, in quanto la partecipazione attiva dei partecipanti diviene strategia efficace per aumentare le competenze sui Social Network. Gli obiettivi formativi del corso sono: s %SSERE IN GRADO DI SELEZIONARE I 3. UTILI ALLA PROPRIA ATTIVITĂŒ s #ONOSCERE LE LOGICHE ALLA BASE DI OGNI 3. s 3APER CREARE E GESTIRE UNA PAGINA &ACEBOOK s 3APER CREARE E GESTIRE UN ACCOUNT 4WITTER s #ONOSCERE IL FLUSSO CHE PERMETTE DI ACQUISIRE CLIENTI ATTRAverso i Social Network s 3APER CREARE UN PIANO EDITORIALE SOCIAL s #REARE UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA EFFICACE SU &ACEBOOK Struttura del corso Il corso è composto da 4 sezioni ed ha una durata complessiva di 12 ore da svolgersi in 3 lezioni da 4 ore. Sezione 1 – Il meraviglioso universo di internet s )NTRO BREVE STORIA DI INTERNET LA COMUNICAZIONE ISTANTANEA E LE SUE CONSEGUENZE SU RAPPORTI INTERPERSONALI LA RIVOLUZIONE

DELLE E-AIL IL 7EB MARKETING 63 MARKETING TRADIZIONALE s 0ERCHĂ? L AZIENDA DOVREBBE ENTRARE SU INTERNET E METTERSI IN GIOCO CUSTOMER RELATIONS FEEBACKS COMUNICAZIONE PIĂĄ EFFICACE E REPERIBILITĂŒ s,A FORZA DEL MESSAGGIO CREATIVO VIRALE CASE HISTORIES DEI BRAND CHE HANNO FATTO LA STORIA DELLA COMUNICAZIONE ONLINE Sezione 2 – Web 2.0: social, creativo, partecipativo s #OS Ă’ IL 7EB s #OSA SONO I SOCIAL NETWORK A COSA Ă’ DOVUTO IL LORO SUCCESSO s )NTRODUZIONE A 4WITTER PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO CARATTERISTICHE PRINCIPALI s &ACEBOOK STUDIO DEL FENOMENO INTERNAZIONALE LA SUA FILOSOFIA COME SFRUTTARLO E PERCHĂ? GLI STRUMENTI CHE METTE A DISPOSIZIONE Sezione 3 – Focus su Facebook Community Management s )L GRUPPO COME CREARLO GESTIRLO CHE STRUMENTI METTE A DISPOSIZIONE s ,A &AN0AGE COME CREARLA GESTIRLA PERSONALIZZARLA CHE STRUMENTI METTE A DISPOSIZIONE s 0IANO EDITORIALE E GESTIONE DEI CONTENUTI s ,A NETIQUETTE E LA gestioni delle situazioni ‘calde’ s #OMUNICARE BENE COMUNICARE IL GIUSTO OVVERO COME CREARE ESPERIENZE DEGNE DI UNA CONDIVISIONE E COSA INVECE EVITARE s &ACEBOOK )NSIGHTS LO STRUMENTO DI ANALISI A DISPOSIZIONE DEL community manager Sezione 4 – Focus su Facebook Advertising s !DVERTISING &ACEBOOK PERCHĂ? CONVIENE VANTAGGI E STRUMENTI A DISPOSIZIONE DELL INSERZIONISTA COME MUOVERE I PRIMI PASSI PERCHĂ? EVITARE IL &AI DA 4E s ,E METRICHE IL TARGET I COSTI E GLI OBIETTIVI s ) PRINCIPALI TIPI DI INSERZIONI ANNUNCI OFFERTE POST SPONSORIZZATI s ,A GESTIONE DEI METODI DI PAGAMENTO E LA FATTURAZIONE s ,A PIANIFICAZIONE STRATEGICA DELL ADVERTISING PER L IMPRESA s #ASE HISTORY DI CAMPAGNE DI SUCCESSO Appendice Uno sguardo al futuro: tendenze ed evoluzioni della comunicazione e del mercato Il corso è gratuito per gli associati e a numero chiuso MAX PARTECIPANTI Le date 10 febbraio – 17 febbraio - 13 marzo CNA Frosinone Andrea Capobasso 4EL % MAIL CAPOBASSO CNAFROSINONE IT

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Autotrasporto, nuovo calendario divieti circolazione anno 2014 Direttive e calendario per le limitazioni alla circolazione stradale fuori dai centri abitati per l'anno 2014 Normativa - Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - DM 11/12/2013 n.443 Il DM contiene il consueto calendario annuale dei divieti di circolazione, fuori dai centri abitati, ai veicoli ed ai complessi di veicoli, per il trasporto di cose, di massa complessiva massima autorizzata superiore a 7,5 t, nei giorni festivi e negli altri particolari giorni dell'anno 2014:

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Tutte le domeniche dei mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, ottobre, novembre e dicembre, dalle ore 08,00 alle ore 22,00; tutte le domeniche dei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre, dalle ore 07,00 alle ore 23,00; dalle ore 08,00 alle ore 22,00 del 1° gennaio; dalle ore 08,00 alle ore 22,00 del 6 gennaio; dalle ore 14,00 alle ore 22,00 del 18 aprile; dalle ore 08,00 alle ore 16,00 del 19 aprile; dalle ore 08,00 alle ore 22,00 del 21 aprile; dalle ore 08,00 alle ore 14,00 del 22 aprile; dalle ore 08,00 alle ore 22,00 del 25 aprile; dalle ore 08,00 alle ore 22,00 del 1° maggio; dalle ore 08,00 alle ore 22,00 del 2 giugno; dalle ore 07,00 alle ore 14,00 del 5 luglio; dalle ore 07,00 alle ore 22,00 del 12 luglio; dalle ore 07,00 alle ore 22,00 del 19 luglio; dalle ore 07,00 alle ore 22,00 del 26 luglio; dalle ore 16,00 del 1 agosto alle ore 22,00 del 2 agosto; dalle ore 14,00 alle ore 22,00 del 8 agosto; dalle ore 07,00 alle ore 22,00 del 9 agosto; dalle ore 07,00 alle ore 22,00 del 15 agosto; dalle ore 07,00 alle ore 22,00 del 16 agosto; dalle ore 07,00 alle ore 22,00 del 23 agosto; dalle ore 08,00 alle ore 22,00 del 30 agosto; dalle ore 08,00 alle ore 22,00 del 1° novembre; dalle ore 08,00 alle ore 14,00 del 6 dicembre; dalle ore 08,00 alle ore 22,00 del 8 dicembre; dalle ore 08,00 alle ore 22,00 del 25 dicembre; dalle ore 08,00 alle ore 22,00 del 26 dicembre.


Senza Impresa non c’è Italia Riprendiamoci il futuro 18 febbraio 2014 a Roma le imprese scendono in piazza Artigiani e commercianti in piazza. Silvestrini: “No ai forconi, ma vogliamo i fatti” “Noi non siamo dei ‘Masaniello’. Non agitiamo forconi. Siamo grandi organizzazioni con una storia, con una tradizione, con un futuro importante per l’Italia. Ma la decisione di scendere in piazza era ineludibile. Sono otto mesi che le piccole imprese, gli artigiani, i commercianti attendevano dal governo un’apertura al confronto sui temi cruciali per il Paese. Non è arrivato nulla, nemmeno un segnale. Porteremo in piazza la forza, il coraggio, la disperazione in molti casi di decine di migliaia di piccoli imprenditori in rappresentanza di quattro milioni di imprese. E’ la prima volta che artigiani e commercianti scendono insieme in piazza. Il nostro ceto medio sale al centro del ring”. Così Sergio Silvestrini, Segretario Generale della Cna, in un’intervista rilasciata ad “Affari e Finanza”, il supplemento economico de “La Repubblica” , spiega le motivazioni della mobilitazione nazionale organizzata da Rete Imprese Italia per martedì 18 febbraio all’insegna dello slogan “Senza impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro” .... “Affari e Finanza”

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Costa 5 miliardi di euro l’anno agli artigiani e alle piccole imprese la burocrazia, la tassa che non si vede

5 miliardi di euro. Ogni anno. Tanto costa agli artigiani e alle Pmi la burocrazia. Una gigantesca tassa nascosta. Secondo un sondaggio realizzato da Ipsos per conto della CNA, in un anno la “macchina della burocrazia” brucia 47 giorni di lavoro (cioè due mesi) di ogni imprenditore, e consuma 28 giorni dei suoi dipendenti. Totale: 11 mila euro per impresa. Più della metà dell’IMU pagata dalle stesse imprese (che è di 9 miliardi all’anno). Cifra alla quale vanno aggiunti i costi per gli specialisti e i consulenti esterni. Pesante e invisibile, la burocrazia “all’italiana” (caso unico al mondo fra i grandi paesi industriali) è un mostro che ruba tempo (tanto e prezioso) all’imprenditore e ai suoi dipendenti, e viene percepita come un forte limitatore di crescita e di sviluppo dell’attività. Un esempio ? La richiesta di informazioni. Non solo è eccessiva e complessa, ma spesso la stessa informazione è richiesta più volte. Vediamo , in estrema sintesi, i principali risultati del sondaggio Cna-Ipsos. (“Quali e quanti oneri burocratici affrontano artigianato e Pmi in Italia ?”) Il Fisco. Il fisco rappresenta l’area da cui gli imprenditori si sentono maggiormente oppressi, soprattutto se operano nel settore dei servizi e se hanno pochi dipendenti. La quasi totalità delle imprese (il 95%) ha bisogno di ricorrere a consulenti esterni per fare fronte agli adempimenti fiscali. Ambiente e Sicurezza. La burocrazia che riguarda l’area “Ambiente e Sicurezza” investe solo una quota ridotta di imprese, in primis quelle che hanno a che fare con rifiuti pericolosi e, in seconda battuta, quelle che lavorano nei cantieri, ma appare comunque molto complessa. Il ricorso al supporto esterno è richiesto da oltre il settanta percento (73%) delle imprese chiamate a assolvere questi adempimenti.

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Consulenza esterna. Il fisco è la materia nella quale maggiormente è richiesta la consulenza esterna poiché ritenuta l’area più complessa (da circa 900mila imprese pari al 64% del totale). Al secondo posto, in termini di complessità, ci sono gli adempimenti in materia di ambiente e sicurezza ritenuti particolarmente ostici da una impresa su tre. Solo gli adempimenti relativi al lavoro vengono indicati come particolarmente complessi da una quota esigua di imprenditori (l’8% del totale). Diffusione e grado di difficoltà degli adempimenti. Tracciabilità del contante e DURC (la dichiarazione unica di regolarità contributiva) le pratiche più diffuse, SISTRI e Responsabilità Solidale negli appalti le più problematiche. Il “fastidio” degli adempimenti burocratici sulla vita delle imprese deve essere valutato secondo una duplice dimensione. Il grado di diffusione, dato dal numero di imprese chiamate ad assolvere l’adempimento, e la difficoltà, cioè il livello di problematicità dello stesso. Se la diffusione degli adempimenti viene suddivisa in fasce (alta, se l’adempimento coinvolge più del 50% delle imprese; media, se la diffusione riguarda una quota di imprese compresa tra i 30 e i 50 punti percentuali; bassa, se essa riguarda non più del trenta percento delle imprese) emerge che gli adempimenti più diffusi sono quelli dell’area fiscale seguiti, nell’ordine, da quelli del lavoro e dell’area ambiente e sicurezza. Tra gli adempimenti più diffusi (quota di imprese coinvolte superiore al 50%) i primi sono la tracciabilità dei contanti e il DURC, che interessano rispettivamente il 90% e il 71% delle imprese, seguiti da due adempimenti inerenti l’area del lavoro (convalida dimissioni e risoluzioni contrattuali e ragioni/vertenzialità contratti a tempo indeterminato, che interessano rispettivamente il 58% e il 52% delle imprese). L’area fiscale (annotazione ricevute e scontrini e spesometro) e quella del lavoro (formazione in ambito di apprendistato) occupano interamente anche la fascia della diffusione media (quota di imprese interessata compresa tra i 30 e i 50 punti percentuali). Gli adempimenti relativi alla sicurezza e all’ambiente (annotazione emissioni in atmosfera, SISTRI, piano operativo sicurezza cantiere per cantiere, gestione “igiene degli alimenti”) sono invece tutti da considerare a bassa diffusione dal momento che riguardano meno di una impresa su quattro. Le difficoltà degli adempimenti. Il quadro cambia parecchio quando gli adempimenti risultano classificati in ordine di difficoltà. Il SISTRI risulta infatti l’adempimento di gran lunga più ostico da assolvere (61,9% delle imprese interessate) seguito a distanza dalla Responsabilità solidale negli appalti (indicato come il più problematico dal 42,9% delle imprese chiamate ad assolverlo). I giudizi sulla difficoltà degli altri adempimenti presentano un grado di difficoltà simile. Costi inaccettabili. Per il 72% delle imprese l’aspetto meno accettabile della burocrazia sono i costi da sostenere per assolvere alle pratiche. Una quota quasi identica (il 68% del totale) mette sotto accusa la perdita di tempo derivante dall’assolvimento delle pratiche burocratiche. L’imprenditore, oltre a dover disporre di consulenza esterna, è coinvolto direttamente: deve sottrarre 47 dei propri giorni lavorativi in un anno e rinunciare a 28 giorni lavorativi dei propri dipendenti. Tradotto in cifre tutto questo significa che la burocrazia costa ad ogni impresa qualcosa come 11.000 euro l’anno.


Dalla CNA prestiti agevolati e consulenza finanziaria per la tua impresa La CNA nella convinzione che il credito rappresenta per l’impresa uno strumento essenziale per programmare e perseguire i propri obiettivi di crescita, per sostenere adeguatamente politiche di investimento o per far fronte ad esigenze finanziarie derivanti dall’attività di gestione, mette a disposizione dei propri associati i seguenti strumenti: - Pianificazione finanziaria;

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