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Distribuzione gratuita - Anno 7 - n. 6/2009 5/2009 - Novembre/Dicembre Settembre/Ottobre

ELOGIO DELLA LENTEZZA SPECIALE Igiene mentale

CONSIGLI Mali di stagione

FOCUS Cominciate (ora) la presciistica In aletta: Giornata mondiale del diabete


Energia e vitalitĂ . Leggere attentamente le avvertenze riportate sulla confezione

a base di creatina, aminoacidi, vitamine e sali minerali.


Sommario 2

SPECIALE

Igiene mentale

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CONSIGLI

Mali di stagione, come affrontarli

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FOCUS

Cominciate (ora) la presciistica

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ANZIANI

Arriva l'inverno e i dolori aumentano

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REGALI

Idee Natalizie in farmacia

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BENESSERE

proteggerla di giorno, rigenerarla di notte

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RISPONDE IL FARMACISTA

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Non facciamoci influenzare dai vari virus che circolano A metà ottobre l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha ribadito, per l’influenza di tipo A/H1N1, un andamento analogo a quello dell'influenza stagionale: meno casi nei Paesi dell'emisfero Sud, in aumento quelli nelle zone temperate dell'emisfero Nord. Unica eccezione gli Stati Uniti - casi crescenti e superiori alla media del periodo - mentre in Europa e in Asia Occidentale i soggetti colpiti sono attualmente in numero ridotto. L'Oms prevede, per l’influenza impropriamente detta suina, oltre 340.000 casi (con 4.100 decessi, pari all'1,2%), di cui 56.000 nel nostro continente. Per capirsi, i numeri (di contagi e decessi) sono quelli consueti, importante è non sottovalutare i sintomi e seguire le direttive del Ministero della Salute. In primis a chi è suggerita la vaccinazione. L'unica novità significativa viene dal fronte della ricerca: oltre al virus soprannominato "suino", ai tre di origine australiana (appartenenti alla consueta influenza stagionale) definiti non particolarmente aggressivi, ce ne sono, lo ha chiarito il professor Fabrizio Pregliasco, «almeno altri 262 che danno le stesse problematiche, ovvero febbre e problemi respira-

tori. In ogni caso i fenomeni influenzali, a vario titolo, causano nel mondo da 250 a 500mila morti ogni anno, di cui 7.000 in Italia per gli stessi motivi». Ovvero, da noi la percentuale dei decessi in rapporto ai contagiati è compresa fra lo 0,5 e lo 0,8%. All'interno di questa realtà si inserisce il dato stimato sull'influenza H1N1 che potrebbe provocare circa 200 morti, cioè lo 0,002% del totale. La vera preoccupazione, secondo il professor Pregliasco, «è il possibile mutare del virus. Se dovesse succedere - e può succedere tutto va rimesso in discussione, numeri compresi, ma così non è al momento». Il numero del Gazzettino nelle vostre mani si occupa di igiene mentale e di inverno, con suggerimenti che aiutano ad affrontarlo convenientemente. E di anziani per le problematiche articolari e reumatiche, più significative in questo periodo. In vista del Natale abbiamo poi selezionato con un farmacista i regali prettamente farmaceutici, dagli shampo agli strumenti per misurare la pressione. Per stimolare un "pensiero" diverso, particolarmente utile e perciò ancor più gradito. S.M.


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Lentezza e ozio? Igiene mentale Dopo aver studiato ogni genere di disagio, la Psicologia positiva ha trovato alcune interessanti soluzioni per il nostro equilibrio. Ce le racconta la psicologa Marisa Muzio Per parlare di igiene mentale, tema delicato, a molte facce, cominciamo dalle definizioni, per poi entrare nel merito delle possibili soluzioni per raggiungerla o ripristinarla, con l’aiuto della professoressa Marisa Muzio, psicologa. «Un primo dato: l'igiene generale tende alla promozione della salute fisica, quella mentale si occupa di promuovere la salute psichica, che non va intesa come assenza di malattia, ma come “benessere psicologico che si acquisisce via via dalla nascita”. Per capirci meglio, nella categoria benessere psicologico va inserita la gioia di vivere, il soddisfacimento del piacere, l’interesse verso la creatività o quanto meno la realizzazione delle potenzialità di ciascuno di noi. Da qui la necessità di ricercare l’integrazione tra un corpo sano e una mente ugualmente sana con una società e un ambiente altrettanto sani: vale a dire il buon inserimento dell'individuo nell'ambiente naturale, familiare e sociale».

Da quando la psicologia se ne occupa? Igiene mentale è un termine coniato agli inizi del Novecento da Adolf Meyer, uno psichiatra svizzero emigrato negli Stati Uniti, che si battè per un miglioramento delle condizioni di ricovero e di trattamento dei pazienti psichiatrici. Ma di igiene mentale, nel tempo, si sono occupati l’antropologia, la sociologia, la psicologia, in particolare i sociologi e gli psicologi per studiare i fenomeni che più la compromettono e indagare sui gruppi maggiormente a rischio. Il problema, a mio avviso, è che molto ci si è occupati dei disturbi psichici, in chiave tecnica, per eliminare i fattori che potrebbero provocarli, con annose discussioni, mentre ci sono soluzioni concrete a portata di mano che spesso sono rimaste in secondo piano. Chiarisca per noi che ignoriamo. Prendiamo il caso di Bruno Contigiani, ex manager Telecom, e del suo successo con il libro Vivere con lentezza (Orme, 2008): un invito a prendersi i propri tempi, piuttosto che soccombere alla frenesia del quotidiano, scegliere di rallentare per ritrovare un equilibrio perduto. Intendiamoci, non ci propone

di vivere come lui, ma ci racconta il modo in cui lui ha scelto di vivere, che è tutt’altra cosa. Ora Contigiani ha scritto Chi va piano (Rizzoli, 2009) in cui propone di applicare lo stesso principio alle relazioni d’amore. Di tema analogo si occupa anche il sociologo Domenico De Masi, che alcuni definiscono controcorrente.

Depressione ed ansia, alcuni dati Depressione e ansia colgono un’altissima percentuale della popolazione: negli Stati Uniti quasi metà della gente, secondo una recente indagine, ne viene colpita almeno una volta nella vita. In Italia circa 5 milioni di persone soffrono di depressione e 3 milioni di ansia. Le due patologie si manifestano inizialmente con sintomi ambigui, difficilmente individuabili. Gli psicologi li definiscono spesso "disturbi affettivi o disturbi dell'umore"), come a dire stati d’animo che possono comparire in seguito a eventi o situazioni difficili e stressanti. Immediato il riferimento a incidenti, lutti, più in generale perdite e insuccessi. Sul tema è intervenuta l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) che ha segnalato come soltanto il 40% dei pazienti trova una diagnosi corretta e di questi meno della metà riceve un trattamento adeguato. Esiste perciò un problema di formazio-

ne e di aggiornamento dei medici; che riguarda da un lato gli psichiatri, dall’altro il medico di famiglia. Il pensiero in merito della moderna psichiatria si può così riassumere. i disturbi dell'umore, indipendentemente dalle possibili cause scatenanti, devono essere considerati e trattati come vere malattie organiche, determinate anche da fattori genetici. L’80/90% dei malati di depressione e ansia è trattabile con buoni risultati, se la diagnosi e la terapia sono corrette, e possono ottenere una migliore qualità della vita. La terapia farmacologica (i più recenti antidepressivi) rappresenta uno dei grandi successi della medicina moderna per la cura dei disturbi dell'umore. Spesso la cura farmacologica va abbinata alla psicoterapia e all’intervento di supporto sociale.


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Speciale

Questo è un falso problema: si lavora sempre di più con tempi elastici e le professioni del futuro porteranno a destrutturare gli obblighi fissi di orari e luoghi. L’ozio insomma è una soluzione? Anche l’ozio, con le dovute moderazioni. Pensi solo ai danni che produce lo stress, e non mi riferisco solo a quello lavorativo. Basti pensare all’inquinamento acustico che magari nemmeno più avvertiamo perché la nostra soglia di percezione del rumore è così alta; ce ne accorgiamo solo in campagna, dove prendiamo nota del silenzio, magari rotto, si fa per dire, da un cinguettio o dal rumore di un ruscello.

Perché “controcorrente”? Perché De Masi elogia l'ozio, la dolcezza, il tempo senza orologio, dice agli italiani alzatevi quando vi pare, quando il sonno non c’è più, buttate la sveglia dalla finestra, ritrovate la tranquillità.

Chi possiamo e dobbiamo ringraziare, per aver cercato vie che portano all’igiene mentale? Penso al contributo concreto della Psicologia Positiva sviluppata negli Stati Uniti, che in Italia, a Milano, ha trovato applicazione con la nascita del Centro Studi e Formazione in Psicologia dello Sport che opera d’intesa con l’Associazione MenteCorpo. Gianni Poli in collaborazione con Marisa Muzio, psicologa

Roba da tempo di vacanza. 047057-Gazz.Farma210X85.qxp:Layout 1

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Corri che ti passa training psicofisico Secondo recenti indagini ben il 18,1% della popolazione italiana soffre di disagi (anche mentali) con un incremento dell’8,4% l’anno. In particolare, i giovani sono più esposti al rischio di sviluppare ansia, depressione e dipendenze da alcol. In questa logica sono scaturiti programmi innovativi, tra cui il training psicofisico di “Corri che ti passa”, un programma che nasce dall’intento di mobilitare le risorse dei giovani sia dal punto di vista fisico, attraverso l’allenamento, sia attraverso un intervento psicologico, che stimola l’auto-consapevolezza e il miglioramento delle capacità relazionali. Movimento all’aperto, socializzazione e perseguimento di uno scopo condiviso come una corsa stracittadina (la Stramilano è un buon esempio) hanno reso “Corri che ti passa” un’opportunità di vivere la città in modo diverso, usufruendo dei parchi e delle strutture pubbliche, nonché delle opportunità relazionali e “di rete” presenti a Milano. Il progetto si sta estendendo ad altre città italiane.

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Mali di stagione, come affrontarli bromexina. Le uniche avvertenze riguardano i diabetici e gli asmatici: alcuni prodotti sono molto zuccherini, altri possono indurre crisi asmatiche in soggetti predisposti, ed è meglio consultare il medico o il farmacista per selezionare il prodotto che più si adatta alle singole esigenze. Per secca, invece, si intende una tosse stizzosa, senza catarro, spesso di gola, a tratti irrefrenabile e molto fastidiosa. Perché al contrario della grassa - in cui espettorare da un sollievo immediato – la tosse secca va gestita con dei calmanti, dei sedativi, che intervengono a livello cerebrale per sopprimere lo stimolo ma, purtroppo, la percezione del risultato non è immediata. I principi attivi più usati sono il destrometorfano, la dropropizina, la cloroperastina, venduti sempre sotto forma di sciroppi, gocce, compresse, pastiglie.

OCCHIO... ALLA GOLA

Con l’inverno le temperature si abbassano e le difese immunitarie si impegnano per arginare gli attacchi di batteri e virus. Oltre a riconoscere i sintomi – facilitando il lavoro del farmacista - è importante avere un’idea dei prodotti e dei principi attivi adatti a combattere queste patologie, evitando fai da te improvvisati e consigli – seppur in buona fede – di amici, parenti e colleghi.

GRASSA E SECCA Partendo dalla tosse bisogna innanzitutto chiarire la differenza tra tosse grassa e tosse secca, comune equivoco che può portare talvolta a curarsi in modo errato, allun-

gando i tempi di guarigione. È grassa una tosse con presenza di catarro, di gola o di petto, e va curata con farmaci espettoranti, che facilitano l’espulsione del muco, o con mucolitici (o fluidificanti) che, come fa intendere il nome, rendono più fluido il muco stesso. Quest’ultimo è il fattore scatenante dell’irritazione e della conseguente necessità di tossire. Una tosse grassa non va calmata, bisogna invece facilitare l’espulsione del muco e, come conseguenza, si avrà la riduzione dello stimolo irritativo e quindi della tosse stessa. In commercio esistono compresse, compresse solubili, bustine di polvere solubile e sciroppi a base di – per citarne alcuni ambroxolo, acetilcisteina, carbocisteina,

Durante la stagione invernale ci sono sia parti del corpo più sensibili al freddo, sia punti che è meglio coprire con un capo in più, perché determinano – in linea di massima – la nostra temperatura corporea. Oltre alle mani, la testa e i piedi, è importante prendersi cura della nuca e della gola. La prima è punto di passaggio di terminazioni nervose e del midollo spinale, la seconda invece ha nella faringe, che tende a infiammarsi, il suo punto debole. Naturalmente il mal di gola può essere di varie entità: con gonfiori, placche, dolori localizzati o addirittura il coinvolgimento di altri organi, come nel caso delle orecchie. Più in generale, se si tratta solo di arrossamento e fastidio, è bene curarsi in primis con comuni caramelle antisettiche (a base ad esempio di cetilpiridinio, benzidamina) o prodotti naturali, come la propoli, che sono disponibili in forma di pastiglie, spray orali, collutori disinfettanti e antinfiammatori.


Consigli

NIENTE PANICO Tante volte capita che la temperatura corporea – per gli sbalzi notevoli tra dentro e fuori casa – salga e scenda in maniera repentina, dando la sensazione di avere effettivamente la febbre. Questa, se oltre le poche linee – poniamo come soglia 38° - è giusto arginarla con antipiretici, farmaci a base di acido acetilsalicilico e/o paracetamolo, sostanze con capacità antidolorifiche e antinfiammatorie. Ma è altrettanto corretto non farsi prendere dal panico se, termometro alla mano, si superano di pochi decimi i fatidici 37°. Ricordiamo che ognuno ha una personale temperatura corporea e che le conseguenze di una febbre modesta variano da persona a persona, anche in modo significativo. Questo per spiegare che - ad esempio - dopo una giornata particolarmente impegnativa, in cui si è stati esposti più del normale al freddo (e magari ci si è alimentati poco e male), è quasi naturale sentirsi spossati e con la fronte un po’ più calda del solito. Una cena leggera, una bevanda calda prima di coricarsi e tante ore di sonno sono il farmaco migliore. Concludiamo senza tralasciare che, in caso di temperature molto più alte, oltre i 38,5°, è bene rivolgersi a un medico, perché la febbre potrebbe nascondere ben altro.

VITAMINE E MINERALI Mai come nei mesi freddi abbiamo bisogno dell’apporto di vitamine e sali minerali, sostanze fondamentali per l’efficienza del sistema immunitario. Entrambe, infatti, regolano e organizzano l’attività di ormoni e enzimi e sono vitali nella guarigione delle malattie, soprattutto quelle citate nei paragrafi precedenti. Per le vitamine non bisogna dimenticare di cibarsi di frutta, verdura (evidentemente di stagione), cerali, legumi e latticini. I minerali, invece, sono presenti in qualsiasi alimento, specie di origine vegetale. L’importante, come sempre, è mantenere uno stile di vita sano e una dieta equilibrata ma in caso di periodi di astenia (spossatezza, debilitazione) o periodi in cui, per motivi di lavoro o altro, non è possibile seguire una dieta corretta, il mio consiglio è di acquistare degli integratori vitaminici e minerali, meglio se con dosaggi e posologia indicati da un medico o dal vostro farmacista. Mauro Guzzinati, farmacista a Torino È un dispositivo marcato


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Cominciate (ora) la presciistica Preparazione fisica, protezioni, buon senso, consigli di viaggio: una breve guida all’inverno 2009-2010 in compagnia di un istruttore federale. A braccetto con il freddo giunge la voglia di montagna, quel mix fascinoso di sapori forti, panorami mozzafiato e una stanchezza finalmente piacevole, figlia di rigeneranti attività fisiche. Mettersi in moto fa bene, ma l'improvviso risveglio muscolare dovrebbe essere graduale e pianificato fin dall'autunno, all'interno di un percorso la cosiddetta presciistica - composto da esercizi e corsette non troppo impegnativi, perfetti per la prevenzione di infortuni muscolari, vere mine vaganti nella stagione invernale. L'inizio è blando: una bella camminata, alternata a una corsa, massimo tre volte la settimana. A basse velocità ma con un impegno prolungato: le lunghe distanze aiutano a farsi una base di fiato e muscoli e perdere un po’ di peso. A seguire, dopo una ventina di giorni, si intraprende un lavoro più specifico, magari introducendo la palestra e qualche peso, delle camminate

credit: Alto Adige marketing

credit: Trentino spa

in salita, gli addominali e i piegamenti su gambe e braccia. Sempre senza esagerare. Importante è non tralasciare la fase di riscaldamento e quella finale di defaticamento, quest’ultima con esercizi di stretching in modo da allungare i muscoli.

L'ESORDIO SULLA NEVE Sci Dopo tanta attesa, finalmente la prima pista. Come sceglierla? Al di là del livello tecnico, prediligetene una non troppo ripida - al massimo una "rossa" - compiendo curve larghe, ampie e cercando di percepire la risposta dei muscoli. Fate attenzione anche ai vostri sci sciancrati: con questo tipo di attrezzi (ormai diffusissimi) la sciata è facilitata, fluida ma sono più pericolosi per le ginocchia rispetto ai loro antenati, quelli lunghi e stretti. Fondo Curate molto il gesto tecnico - la spinta delle braccia e l'equilibrio - e state attenti alla velocità: è meglio prendere confidenza prima di azzardare curve mozzafiato. Ciaspole e nordic walking Se avete effettuato una buona presciistica dovete solo abbigliarvi in maniera adeguata (capi traspiranti e antivento) e curare la tecnica della camminata nordica (www. scuolaitaliananordicwalking.it), approfittando delle pause per godervi i panorami facendo un po' di stretching al termine.

REGOLE DA RISPETTARE Per i principianti sarebbe opportuno investire tempo e denaro in una serie di lezioni con il maestro di sci. Oltre ai rudimenti tecnici, è molto importante imparare

come muoversi e comportarsi sulle piste e cosa fare in caso di incidente. Altre regole riguardano l’alimentazione: la colazione deve essere abbondante, mentre il pranzo non deve trasformarsi in una degustazione di tutti i prodotti locali. Cercate di limitarvi sia sul cibo, sia sull’alcol: bastano due “bicchierini” per avere gambe molli e riflessi alterati. Andateci piano.

ALTERNATIVE SPORTIVE... Da alcuni anni l’offerta turistica montana si è ampliata molto, importando sport e attività “artiche”. Ci riferiamo a esperienze come lo sleddog, andare in slitta trainati dai cani (www.huskyvillage.it a Bormio, www.fimss.com a Bardonecchia), il golf sulla neve (buche limitate, palline rosse ma green perfetto: www.federgolf.it), l’airboard, scivolare a pancia in giù su un cuscinetto d’aria con maniglie (a Cervinia c’è un percorso dedicato lungo 1000 metri) e per i più temerari la versione invernale del kite, lo snowkite: una tavola, o pattini da ghiaccio trainati da una piccola vela.


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Focus

Come proteggersi da SOLE In tasca non può mancare un prodotto solare con fattore di protezione elevato, sia perchè la neve riflette il sole molto più della sabbia, sia perchè la crema è ottima per idratare la pelle contro il freddo. Per le labbra poi è necessario un burro di cacao specifico per la montagna, lenitivo e protettivo. A casa, la sera, è consigliata a tutti una buona crema per le mani, perché tra guanti, vento e ghiaccio facilmente si screpolano.

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Centri benessere avveniristici, massaggi di ogni genere e qualità, terme naturali, degustazioni, visite guidate a borghi e insediamenti rurali, ma anche spettacoli teatrali, sagre e feste, come i famosi mercatini di Natale. In Italia gli originali PL3 PIEDINO 8-10 9-10-2009 14:14 Pagina 1 sono quelli

altoatesini (dal 27 novembre fino al 6 gennaio a Bolzano, Bressanone, Brunico, Vipiteno e Merano) ma tutto l'arco alpino pullula di iniziative del genere. Provate, verso fine novembre, a cercare offerte e sconti: rimarrete sorpresi. Federico Meda in collaborazione con Pino Dellasega, istruttore e maestro di sci C

L’anello rosso

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INFORTUNI Se l'uso del casco sotto i 14 anni è obbligatorio (dal 2005), per i più grandi è estremamente consigliato: tra alberi e sciatori poco provetti, gli incidenti sulle piste possono rivelarsi estremamente pericolosi e frequenti. Al casco si possono aggiungere i paraschiena - sulla falsariga dei motociclisti - cinture di protezione lombari e, se siete fan dello snowboard, anche paracoccige e protezioni varie per polsi, gomiti e ginocchia. K

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Anziani

Arriva l’inverno e i dolori aumentano Con l’approssimarsi della stagione fredda gli “acciacchi” di chi ha una certa età si rifanno vivi. Reumatismi, artrosi e artrite sono compagni sgraditi della vita quotidiana. Abbiamo chiesto a un esperto innanzitutto di spiegarci cosa sono, e poi se ci sono dei rimedi, degli accorgimenti o delle cure per tenere a bada queste patologie altamente invalidanti Dottore, cosa sono i reumatismi? E quali sono le differenze tra artrosi e artrite? La parola “reumatismo” deriva dal greco rheo, che significa “scorrere”. Infatti, secondo l'antica teoria degli umori, i dolori e i disturbi sembrano “scorrere” da un'area all'altra. Con questo termine si comprendono vari sintomi che possono interessare muscoli, ossa e articolazioni. È una patologia che colpisce maggiormente in età avanzata: fra i 18 e i 60 anni solo il 18% della popolazione, mentre sopra i 60 anni quasi l'80%. L’artrosi, invece, è una malattia non infiammatoria che provoca la degenerazione dei tessuti di una o più articolazioni. Inizialmente colpisce la cartilagine articolare, nel tempo può arrivare a interessare anche le ossa diventando osteoartrosi. La parola “artrite” deriva dal greco àrthron, che significa “articolazione” e dal suffisso ite che indica “infiammazione”. Pertanto sono indicate con questo termine varie patologie che comportano infiammazione a carico dei tessuti molli di una o più articolazioni. Le artriti possono essere suddivise in acute, le più diffuse, e croniche. Le parti più colpite sono: polsi, ginocchia, gomiti, fianchi, spalle, dita delle mani e dei piedi. Tra le possibili cause si possono citare infezioni, problemi del sistema immunitario o del metabolismo, traumi pregressi. Esistono accorgimenti, supporti, cure per alleviare il dolore o meglio ancora per eliminarlo? Per quanto riguarda i reumatismi occorrerebbe cominciare ad avere uno stile di vita sano. Innanzitutto si dovrebbe evitare l’im-

mobilità, quindi ridurre il consumo di proteine animali preferendo ortaggi, verdura, frutta, cereali e privilegiando alimenti ricchi di calcio, manganese, silicio e zolfo. Altri accorgimenti sono quelli di mantenere una postura corretta e di calzare scarpe adeguate. Inoltre, è di grande aiuto praticare un’attività fisica regolare e, se possibile, in autunno eseguire cicli di ginnastica medica sotto controllo. Il “fai da te” è sempre sconsigliato e in caso di dolore persistente bisogna sempre rivolgersi al proprio medico.

Cosa si può fare per l’artrosi? L’artrosi non si guarisce. Si può però alleviare il dolore e tenerla sotto controllo. La terapia si basa sui farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e su iniezioni intrarticolari di cortisone, oppure su trattamenti di fisioterapia volti a migliorare la mobilità dell'articolazione. Nei casi di maggiore gravità, è opportuno intervenire con suppor-

ti ortopedici, tipo collari o busti correttivi o, in ultima istanza, chirurgicamente. La grande speranza anche per questo tipo di patologie sono le cellule staminali con cui si potranno ricostruire intere porzioni di tessuto umano, cartilagini e altre parti del nostro corpo. E per l’artrite? Sarebbe opportuno diagnosticarla precocemente perché i danni all'articolazione si producono più velocemente nei primi anni della malattia. In ogni caso per contrastarla bisogna deve agire su due fronti: alleviare il dolore e impedire la progressione delle lesioni articolari. Per il primo obiettivo ci si avvale di tutta la gamma degli analgesici (antinfiammatori steroidei e non), con dosaggi maggiori rispetto all'artrosi. Per il secondo obiettivo, invece, sono utilizzati farmaci che neutralizzano la proliferazione delle cellule immunitarie. Così facendo si inibiscono le sostanze responsabili del processo infiammatorio, bloccando il decorso della malattia Concludendo, quali sono i consigli che può dare alle persone anziane per affrontare l’inverno con pochi “scricchiolii”? Oltre a quello che ho già detto potrei aggiungere di non prendere improvvisi colpi di freddo o caldo perché le variazioni di temperatura (ma anche climatiche) possono peggiorare i sintomi, come l' acuire dell'infiammazione e la comparsa di fastidiose reazioni cutanee; tenersi in esercizio (con camminate, ginnastica posturale, nuoto, non con lavori pesanti) di comune accordo con uno specialista: si preserva la mobilità, diminuisce il dolore e si mantiene il tono muscolare, importante per limitare i danni funzionali; ritagliarsi periodi di riposo, soprattutto quando di avverte eccessiva stanchezza: stressare il proprio fisico è controproducente e imprudente; infine, anche se appare banale, ricercate il buonumore, perché I dolori si battono anche con una risata e con gesti di affetto. Alvise Mamprin, in collaborazione con Cosimo Lanzieri, ortopedico e geriatra


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Idee Natalizie in farmacia Dalle specialità per gli allergici a quelle omeopatiche e fitoterapiche, dai prodotti sanitari a quelli per la cosmesi, il vostro farmacista di fiducia saprà consigliarvi il regalo giusto per soddisfare le esigenze e i desideri di chi vi sta accanto Anche in tempo di crisi non si vuole rinunciare ai regali di Natale, almeno in famiglia e per i più piccoli. Ma al posto di oggetti ipertecnologici molto costosi o di pensierini magari economici, destinati il più delle volte ad essere dimenticati o riciclati a chissà chi, quest’anno puntate su regali utili, pensando alla farmacia non solo come luogo dove si comprano le medicine, ma anche come negozio dove ci si prende cura della propria bellezza e salute.

pendere sopra la culla, dai walkie-talkie per monitorare il sonno del piccolo anche in un’altra stanza, fino ai giochi per stimolare i sensi dei bimbi che iniziano a crescere. Ma anche creme per le smagliature o prodotti per la remise en forme dopo la gravidanza saranno regali apprezzati da chi non vuole, e non deve, dimenticare che si resta sempre donne anche quando si diventa mamme.

PER LE ADOLESCENTI Per le ragazze si possono trovare in farmacia prodotti di bellezza che tengono conto degli effetti a volte negativi dei cambiamenti ormonali tipici dell’adolescenza. Creme, detergenti e prodotti per l’acne, shampo sebo-regolatori o i patch che aiutano a far scomparire un brufoletto saranno sicuramente regali graditi.

PER LE MAMME Ad esempio, per l’amica che è appena diventata mamma o che lo sta per diventare non c’è che l’imbarazzo della scelta: dai bauletti che contengono tutti i prodotti per l’igiene del neonato alle giostrine, i carillon e i pupazzetti da ap-

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Regali PER LE AMICHE

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Alle colleghe o alle amiche dalla pelle sensibile si possono proporre i cosmetici ipoallergenici: eye-liner, mascara e struccanti per occhi delicati, rossetti nutrienti per labbra che si disidratano, creme colorate e fondotinta per pelli atopiche. E per chi ha qualche anno in più, che sia la mamma o la vecchia zia, si può pensare a soluzioni anti-age: maschere, sieri antirughe, creme rassodanti, trattamenti lifting leviganti. Anche qui non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Chi soffre di contratture, mal di schiena, sciatalgia, dolori cervicali o lombari apprezzerà quei sacchetti contenenti chicchi di grano biologico o noccioli di ciliegie da scaldare in forno e mettere sulle zone interessate. Prendendo spunto da un antico rimedio di termoterapia, queste soluzioni risultano piacevoli ed efficaci soprattutto in questi freddi mesi invernali. E un pensiero gentile potrebbe essere anche una confezione con diversi tipi di tisane: camomilla per facilitare il sonno, malva

IN FAMIGLIA Per il nonno o il papà che soffrono di ipertensione, utili e graditi saranno sicuramente i misuratori di pressione arteriosa. Ne esistono di diversi tipi e il vostro farmacista saprà aiutarvi a scegliere quello più adatto alla persona in questione. Anche l’aerosol potrebbe rivelarsi un regalo particolarmente apprezzato, soprattutto da chi ha bimbi piccoli con il naso sempre chiuso. I questo senso ne esiste uno a forma di panda (Mr. Panda della Pic) che potrebbe aiutare a trasformare in un gioco un momento che spesso viene vissuto dai bimbi come un supplizio. ESEC ADV B&B 210x85_trac.pdf

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Chi soffre di contratture, mal di schiena, sciatalgia, dolori cervicali o lombari apprezzerà quei sacchetti contenenti chicchi di grano biologico o noccioli di ciliegie da scaldare in forno e mettere sulle zone interessate

per alleviare le infiammazioni, the verde dalle proprietà antiossidanti, e poi tisane drenanti per la ritenzione idrica, digestive per il senso di pesantezza dopo il pasto o dimagranti per aiutare a eliminare qualche chilo di troppo. Un regalo prezioso che “obbliga” a prendersi un momento di pausa durante la giornata, perché il tempo, per noi stessi e per gli altri, è ancora la cosa più bella che possiamo donarci. Laura Camanzi, in collaborazione con Patrizia Mantoessi, farmacista


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Benessere

Proteggerla di giorno, rigenerarla di notte Vi proponiamo un articolo di Luciano Sormani, farmacista ligure che, oltre alle classiche preparazioni galeniche, propone rimedi e prodotti dermocosmetici La pelle è un organo che si rinnova continuamente, cambia aspetto e funge da cartina tornasole del nostro stato di salute psicofisico. Stress, eccessiva umidità, clima secco, inquinamento, fumo: sono solo alcuni dei fattori esterni che condizionano la consistenza, la sensazione al tatto, la comparsa di macchie e arrossamenti sull'epidermide. Talvolta non si tratta di problemi passeggeri - come un banale arrossamento o un eritema localizzato, ma di vere e proprie patologie potenzialmente croniche e socialmente invalidanti, come la forfora e la psoriasi. Purtroppo è proprio il nostro stile di vita che ci costringe a sottovalutare i segnali del corpo e a fare affidamento, per mancanza di tempo e, ammettiamolo, “pressapochismo” - solo su prodotti della grande distribuzione, magari di qualità ma studiati, per forza di cose, per la massa. Il perché di questo esordio? Semplice, temo che la maggior parte dei lettori non abbia un'esatta cognizione del proprio tipo di pelle - se è secca o idratata, magra o grassa - non sia a conoscenza della competenza “cosmetica” del farmacista e del fatto che diverse farmacie dispongono di strumenti come il corneometro (misura l'idratazione), il sebometro (quantità di sebo), della sonda di melanina (per conoscere il fototipo) o dell'elastometro (strumento per calcolare l'elasticità epiteliale). Troppo spesso, infatti, usiamo prodotti eccessivamente aggressivi, con poche sostanze nutrienti, pieni di conservanti (i prodotti cosmetici, alla pari degli alimentari, senza le sostanze chimiche adeguate si alterano e, letteralmente, “vanno a male”), mentre la nostra pelle ha bisogno di essere

trattata delicatamente con prodotti personalizzati. Tutto questo è riconducibile ai precetti della Neogalenica, un'evoluzione della cosmetica tradizionale che si giova di prodotti esclusivamente naturali, nutritivi e, nel caso delle creme, che non ungano. Infatti, previa specializzazione e autorizza-

Stress, eccessiva umidità, clima secco, inquinamento, fumo: sono solo alcuni dei fattori esterni che condizionano la consistenza, la sensazione al tatto, la comparsa di macchie e arrossamenti sull'epidermide zione degli organi competenti, è possibile confezionare (nel mio caso in un laboratorio separato dalla farmacia) formulazioni semplici, anallergiche in grado di curare - o migliorare sensibilmente - casi di psoriasi, acne, forfora, arrossamenti, eritemi, micosi, ma anche calli, reumatismi, punture di insetti, nonché inestetismi legati a cellulite e smagliature. Tutti preparati - ripeto - a cura del farmacista che può adeguarli alle vostre richieste (anche di tipo allergico, scoprendo come aggirare gli ostacoli di incompatibilità), secondo le caratteristiche e i problemi riscontrati sulla vostra pelle. Ci perderete in profumo, in durata del prodotto (non hanno conservanti), ma in quanto a effetti indesiderati non abbiate timori: non ne esistono.

COLLAGENE GIOVANE Gli esami citati sono utili a tutte le età: agli anziani per non pensare “ormai, alla mia età”, per le signore di mezza età - alle prese con menopausa e carenza di estrogeni (ormoni steroidei che agiscono sull'elasticità della pelle) - ma anche per i più giovani, perché è molto importante, in tema di pelle, lavorare sulla prevenzione. E, soprattutto, questi test servono a scoprire la condizione del collagene, proteina naturalmente presente nei nostri tessuti che, se adeguatamente protetta e rigenerata, permette di rallentare il processo di invecchiamento e la comparsa delle rughe. In questo senso, tra i trattamenti più efficaci, c'è l'acido ialuronico - un componente fondamentale dei nostri tessuti, la cui concentrazione diminuisce con l'età - che nella nuova formulazione (micro e macro molecolare) penetra lo strato corneo facilitando la riduzione delle rughe superficiali con effetto quasi immediato. Oppure con un altro acido, il mandelico, attivo nello stimolare la rigenerazione del collagene, nella riduzione delle macchie cutanee e nei casi di acne. Ma non bastano i trattamenti, per mantenere giovane il collagene è importante condurre una vita sana: non fumare, non eccedere con gli alcolici, muoversi, mantenere una dieta equilibrata e rifuggire, se possibile, dallo stress. Solo in questo modo il corpo sarà nelle migliori condizioni per superare o mitigare certe disfunzioni. Provate a parlarne con il vostro farmacista. Luciano Sormani, farmacista a Genova


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Risponde il Farmacista

Decalogo influenzale

Oltre a queste regole, per saperne di più su virus e sintomi il Ministero della Salute ha messo a disposizione il numero verde 1500 e il sito internet www.ministerosalute.it 7. Gettare il fazzoletto nella spazzatura 8. Non portare le mani non pulite a contatto con occhi, naso e bocca 9. Non assumere o acquistare farmaci senza aver consultato il medico di famiglia 10. In presenza di sintomi dell’influenza non frequentare il lavoro, la scuola, i luoghi affollati, i mezzi pubblici

Comitato Scientifico dottor Paolo Borgarelli dottoressa Valentina Guidi Collaboratori Laura Camanzi, Mauro Guzzinati, Alvise Mamprin, Federico Meda, Gianni Poli, Luciano Sormani Coordinamento redazionale Hand&Made Milano

Fonte: www.ministerodellasalute.it

Impaginazione e grafica De Marchi di De Marchi Simone www.de-marchi.com

Dottore ho sentito parlare degli antivirali da usare in caso di influenza causata dal virus H1N1, lei che cosa ne pensa? loro uso dopo una possibile esposizione, entrambi i farmaci sembrano ridurre dal 7 al 10% il rischio di contrarre l'infezione. Il loro uso invece per il trattamento di pazienti con patologie croniche e di anziani, sembra ridurre le complicazioni e il ricorso agli antibiotici. Direi quindi che la cosa migliore da farsi in caso di sospetto contagio è quella di rivolgersi al medico di famiglia per valutare caso per caso il possibile utilizzo di questi farmaci.

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Gentile cliente, ad oggi sono state divulgate, sia a livello nazionale che internazionale le raccomandazioni per l'uso di oseltamivir e zanamivir per il trattamento ed eventualmente profilassi dell'influenza di tipo A. I dati ad oggi disponibili riguardano solo l'uso di entrambi i farmaci per l'influenza stagionale. Per quello che riguarda i dati pubblicati si sa che l'uso di questi farmaci nell'influenza stagionale è in grado di ridurre di un giorno la sintomatologia. Nel caso del

Direttore responsabile Sergio Meda

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1. Lavare regolarmente e frequentemente le mani con acqua e sapone 2. Coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce o si starnutisce 3. Evitare lo scambio di oggetti, può essere veicolo di trasmissione dell’influenza 4. In caso di febbre, raffreddore, mal di testa, difficoltà respiratorie, restare a casa e rivolgersi al medico di famiglia: consiglierà lui cosa fare 5. In presenza di sintomi dell’influenza mantenersi a distanza dagli altri 6. Areare regolarmente gli ambienti di vita

Bimestrale di informazione al pubblico della Cooperativa Farmaceutica Lecchese Anno 7, n. 6 Novembre-Dicembre 2009 Reg. Trib. Lecco N. 10/03 del 22/09/2003

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