Citta&Territorio Luglio/Ottobre 2008 N 4-5

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In campo internazionale, una commissione con sede e presidenza in Danimarca fece stampare una serie di francobolli a formato triangolare con dentellatura 11 x11, a stampa tipografica in fogli da 50 esemplari assemblati su cinque strisce di dieci valori ciascuna,allineati a vertici invertiti (tèté beche), e raffigurati soggetti tipici dell’isola, di colori differenti ma dello stesso valore facciale espresso nella moneta degli Stati partecipanti agli aiuti con personale di soccorso in terra o sulle navi ormeggiate nel porto:1 penny e mezzo per l’Inghilterra, 5 kopechi per la Russia, 10 pfennig per la Germania, 10 filler per l’Ungheria,10 Ore per la Danimarca,10 heller per l’Australia, 5

centesimi per l’Italia. Un undicesimo esemplare di valore facciale doppio e dentellatura 14, raffigurante l’effigie dei sovrani d’Italia, Vittorio Emanuele III e la Regina Elena, venne stampato in fogli da cinquanta con la stessa disposizione. Per solennizzare l’emissione furono allestite serie-tipo con annulli retrodatati, indicanti la data dell’evento (28 Dicembre 1908) in bolli tondo riquadrato di Reggio Calabria e Bagnara e circolare a cerchio di Messina e Palmi. Le immagini, disegnate da C. Dreyer entro un ovale sullo sfondo a tinta unita che fa da cornice seguendo il bordo triangolare dentellato, con la indicazione Sicilia e Calabria nei

due tondi agli angoli inferiori, mentre in quello al vertice appare il valore facciale,raffigurano scorci, monumenti e scene di vita emblematici della realtà paesaggistica, archeologica, urbanistica e culturale proprie del meridione siculo calabro. A parte il valore in rosso fragola dei sovrani d’Italia, l’attribuzione delle figure degli altri 10 esemplari va ricondotta, secondo l’accurata lettura dell’architetto Nino Principato, ai seguenti soggetti: - in bruno violetto: l’Etna sullo sfondo del Teatro Greco di Taormina; - in blu oltremare: la Chiesa di San Gregorio Magno a Messina in Via Monasteri, oggi Via XXIV Maggio. Tipica per l’originale campanile a chioccia, venne eretta sulle pendici del Monte della Caperrina, individuabile in un sito ancora riconoscibile in cima alla gradinata di San Gregorio, semi nascosta fra il Palazzo di Montevergine e la moderna costruzione della Questura in Via XXIV Maggio. La chiesa, inaugurata nel 1688 andò parzialmente in rovina con il terremoto; - in rosso arancione: palcoscenico del Teatro Greco di Taormina, con la cima dell’Etna sullo sfondo; - in verde brillante: la baia di Naxos ripresa dalla strada di accesso al Teatro Greco di Taormina; - in amaranto: il tempio della Concordia ad Agrigento, visto dall’interno; - in azzurro grigio:scorcio della Via Vittorio Emanuele con parti della Cattedrale e del Palazzo Reale a Palermo; - in verde bottiglia: colonnato del tempio dei Dioscuri nella valle dei templi ad Agrigento;

CITTÀ&TERRITORIO

La serie con valori in Filler, con l’annullo simbolico del 2812-08 di Palmi (Reggio Calabria), uno dei centri più colpiti.

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