Cinema & Video International n.179/2020

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VENETO PROVE DI DISTRETTO DIGITALE

Le esperienze di H-Farm, Big Rock, Hive Division, vogliono imprimere una nuova vocazione al territorio. Con il sostegno di Veneto Film Commission

E’

 Carolina Mancini

stato inaugurato lo scorso settembre a Roncade, in provincia di Treviso, il nuovo Campus di H-Farm, con una scuola internazionale in grado di ospitare duemila studenti, che copre dall’educazione all’infanzia fino a quella post universitaria. Un’offerta formativa dove le materie digitali legate alla programmazione, all’animazione 3D, alla computer grafica, avranno primaria importanza. Non a caso H-Farm nasce nel 2005, creata da Roberto Donanadon, come incubatore di imprese e start up, con l’obiettivo (realizzato) di divenire uno dei principali poli dell’innovazione in Europa: in quest’ottica Donadon ha acquisito le scuole internazionali presenti sul territorio, oggi confluite nel Campus. Un vero e proprio distretto del digitale e della formazione, che si avvale anche della collaborazione del ‘vicino di casa’ Big Rock Institute of Magic Technolgies, (partecipata al 99% da H-Farm), scuola di computer grafica all’avanguardia, fondata da Marco Savini, dove il 70% degli studenti trova lavoro nel giro di sei mesi. “Soprattutto all’estero, in Inghilterra, Nuova Zelanda Australia, Cina, USA” spiega Savini, la cui ambizione è invertire la tendenza riuscendo a tenere i talenti sul territorio (intanto da settembre la scuola si è aperta agli studenti europei con una classe in lingua inglese, e da marzo si rivolgerà a tutto il mondo). Il mercato punta in questa direzione: “Prima dell’avvento della tecnologia, il cinema in Italia era estremamente importante, poi siamo rimasti indietro nella corsa agli effetti speciali, che aziende in altre parti del mondo hanno saputo far diventare un business, specializzandosi nella produzione di film ad alto budget. Adesso, con l’affermarsi delle piattaforme, c’è grande richiesta di serie e prodotti che necessitano di un potente intervento digitale, e che sempre più spesso vengono commissionati a piccoli studi o a liberi professionisti: ecco che possiamo sperare concretamente di riportare il cinema in Italia alla centralità che aveva in passato.” Big Rock porterà la sua tecnologia ‘dentro’ il Campus di H-Farm, con i visori, le applicazioni sugli smartphones degli studenti, lezioni di introduzione alla computer grafica.

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ttobre

2020

Sempre in provincia di Treviso, ad Asolo, opera un’altra azienda che si sta specializzando nell’ambito della virtual production: Hive Division, che alla Mostra del cinema di Venezia ha presentato la demo del Led Wall Virtual Production, tecnica all’avanguardia ideata per sostituire il green screen. “Da un po’ lavoriamo a diverse soluzioni per la virtual production: l’anno scorso abbiamo usato la proiezione virtuale dei fondali con il film “Il talento del calabrone” diretto da Giacomo Cimini e prodotto da Paco Cinematografica. La stessa tecnica l’abbiamo usata per il video del promo della Mostra del Cinema di Venezia.” Racconta Giacomo Talamini, CEO di Hive Division. “I mesi di lockdown, poi, ci hanno dato la possibilità di fare e ricerca e sviluppo su Unreal Engine (il più celebre motore di videogiochi utilizzato anche in “The Mandalorian”, la serie di LucasFilm ambientata nell’universo di Star Wars n.d.r.): uno studio per un film che auspicabilmente sarà prodotto l’anno prossimo.” Il coronamento di questo percorso con l’apertura di un teatro di posa equipaggiato con questa tecnologia, rappresenterebbe anche un importante tentativo di sviluppo occupazionale, in cui è coinvolta la Fondazione Veneto Film Commission, che supporta Hive Division nella ricerca dei giusti interlocutori. “Se è vero che ogni film commission dovrebbe specializzarsi in un ambito particolare, mi piacerebbe che per il Veneto fosse quello dell’innovazione digitale e della formazione.” Dichiara Jacopo Chessa, il direttore di Veneto Film Commission, che, non per caso, ha inaugurato il suo ciclo di incontri alla Mostra del Cinema di Venezia con la presentazione di queste realtà: “il nostro impegno è quello di promuoverle, di cercare investitori, ma anche risorse interne: penso, ad esempio alla possibilità di creare borse di studio per i giovani, o sostegni alle imprese che vogliono lavorare su queste tecnologie, misure che potremmo inserire nel prossimo bando di produzione.”


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