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luigi di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Le relazioni italo-dominicane sono state intessute grazie all’azione della collettività italiana che si è stabilita nel Paese caraibico. Il volume L’eredità italiana nella Repubblica Dominicana. Storia, Architettura, Economia e Società fa emergere il ruolo importante svolto dagli italiani in Repubblica Dominicana e mette in luce, per la prima volta in forma sistematica, l’intreccio di fertili scambi sviluppati nei secoli tra i nostri due Paesi. Sono molti gli italiani che hanno avuto la possibilità di affermarsi dopo aver intrapreso percorsi in diversi campi, come quello della politica, dell’economia e della cultura, nella Repubblica Dominicana. L’imprenditoria, la scuola, l’editoria, il giornalismo, l’architettura, il design dominicani hanno quindi certamente subìto l’influsso e il contributo dei nostri connazionali. Italiano era Alessandro Geraldini, primo vescovo residente, giunto a Santo Domingo nel 1519. A Geraldini, umanista di rilievo, è stata intitolata la prima Cattedra di studi dominico-italiani in Repubblica Dominicana, istituita presso la Pontificia Universidad Católica Madre y Maestra (pucMM). Italiano era anche Giovanni Battista Cambiaso: mercante, genovese di origine, eroe nazionale dominicano, fondatore della Marina dominicana e infine console d’Italia, ha scritto pagine importanti della storia della Repubblica Dominicana, che ne ha celebrato, nel 2020, il bicentenario della nascita. Sfogliando questo volume, al quale hanno contribuito, con interessanti interventi, importanti intellettuali dominicani, si comprendono sia la solidità delle relazioni italo-dominicane sia le loro potenzialità ancora inespresse. Questa iniziativa è testimonianza di un importante passato, ma anche stimolo a rafforzare i legami tra i nostri due Paesi.

luigi di Maio Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale