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Aktuelles | Attualità

Plastik: Material der Moderne, eine globale Gefahr für die Umwelt

La plastica: materiale della modernità, minaccia ambientale globale

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a scoperta del materiale sintetico risale a più di 100 anni fa, viene prodotto dal petrolio o dal carbone e ha cambiato l’atteggiamento dei consumatori e la vita quotidiana delle persone creando settori industriali totalmente nuovi. La parola λαστπική viene dal greco e significa plasmabile, plasmato, indicando pertanto la plasmabilità del materiale. La plastica è solo uno dei materiali sintetici che possono avere consistenze e composizioni più disparate. Caratteristiche positive - come bassi costi di produzione, plasmabilità, leggerezza del peso, durevolezza e resistenza elevata - hanno portato al trionfo dei materiali sintetici. Quasi nessun aspetto della vita moderna – nei settori più diversi, quali industria alimentare, medicina, edilizia, elettronica e produzione di materiali di imballaggio – si è sottratto alla rivoluzione determinata dall’invenzione dei materiali sintetici.

ie Erfindung des Kunststoffs vor über 100 Jahren, der aus Erdöl oder Kohle hergestellt wird, veränderte das Konsumverhalten und den Lebensalltag der Menschen und brachte vollkommen neue Industriezweige hervor. Das Wort λαστπική kommt aus dem Griechischen und bedeutet formbar, Geformte und deutet auf die Formbarkeit des Materials hin. Plastik ist nur eine Form von Kunststoff, den es in den verschiedensten Konsistenzen und Zusammensetzungen gibt. Die guten Eigenschaften wie niedrige Produktionskosten, leichte Veränderbarkeit, geringes Gewicht, Langlebigkeit und hohe Resistenz führten zu dem Siegeszug der Kunststoffe. Kaum einAspekt des modernen Lebens, darunter so verschiedene Bereiche wie Lebensmittelindustrie, Medizin, Bautechnik, Elektronik, Fahrzeugtechnik und Verpackungsindustrie wurde von der Erfindung der Kunststoffe nicht revolutioniert. Doch der Siegeszug des Plastiks endete weltweit in einer Umweltkatastrophe. 2008 wurden auf der Erde 245 Millionen Tonnen Kunststoffe hergestellt, bis 2050 könnte sich die Herstellung verdreifachen. Kunststoffe sind in der Regel nicht wasserlöslich und biologisch nicht abbaubar. D.h. sie haben keine Wechselwirkung mit lebenden Organismen. Sie verrotten unendlich langsam, aber während diesem Prozess können toxische Stoffe wie Weichmacher oder Farbstoffe austreten. Die Recyclingquote ist immer noch gering, ein Großteil des anfallenden Kunst-stoffmüll wird nach wie vor verbrannt oder deponiert. Durchschnittlich fast 50% aller Kunststoffe in der EU enden auf Deponien, wobei ein Großteil von Verpackungen stammt, Tendenz steigend. Kunststoffe sind weltweit die Hauptquelle für die Meeresverschmutzung. Verschiedenen Schätzungen zufolge gelangen zwischen 6 und 26 Millionen Tonnen Kunststoff Müll ins Meer. Ein Großteil davon sinkt auf den Meeresboden, viele Millionen Tonnen treiben auch als sogenannte Müllstrudel im Nordpazifik und Nordatlantik. Die Größe des pazifischen Müllstrudels soll der Größe von Mitteleuropa entsprechen. Hier kommt nach einer UN Studie auf ein Kilogramm Plankton etwa sechs Kilogramm Müll. Viele Meerestiere verenden elendig, weil sie den Plastik Müll mit Nahrung verwechseln und mit vollem Magen zugrunde gehen. Einige Kunststoffe werden im Wasser mikroskopisch klein zermahlen und gelangen als Mikropartikel in die Nahrungskette. Manche

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Tuttavia il trionfo della plastica si è trasformato in tutto il mondo in una catastrofe ambientale. Nel 2008 sulla terra sono stati prodotti 245 milioni di tonnellate di materiali sintetici, entro il 2050 la produzione potrebbe triplicarsi. I materiali sintetici di regola non sono idrosolubili e biodegradabili. Ciò significa che non hanno un’interazione con organismi viventi. Si decompongono in maniera infinitamente lenta ma durante questo processo possono fuoriuscire sostanze tossiche come plastificanti o coloranti. La percentuale di riciclaggio è ancora molto bassa, gran parte dei rifiuti di materiali sintetici continua come sempre a essere bruciata o finisce in discarica. In media quasi il 50% delle materie sintetiche nell’UE finisce in discariche, in gran parte provenienti dagli imballaggi. E questa tendenza è in aumento. In tutto il mondo i materiali sintetici sono la fonte maggiore di inquinamento marino. Secondo diverse stime, fra i 6 e i 26 milioni di tonnellate di rifiuti sintetici terminano in mare. La maggior parte finisce sui fondali, mentre molti milioni di tonnellate costituiscono il cosiddetto vortice di pattume nel Pacifico del nord e nell’Atlantico del nord. Le dimensioni del vortice di spazzatura del Pacifico corrisponderebbero all’estensione dell’Europa centrale. Secondo uno studio delle Nazioni Unite, lì per un chilogrammo di plancton ci sono circa sei chilogrammi di rifiuti. Molti animali marini muoiono miseramente perché scambiano


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