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CHE COS’È IL METAVERSO?
Il termine “metaverso” è stato coniato da Neal Stephenson nel suo romanzo di fantascienza Snow Crash. Si riferisce a un mondo virtuale che coesiste e si sovrappone al mondo reale, in cui le persone possono usare le loro identità online per interagire con oggetti finti o reali intorno a loro.
Questa definizione potrebbe risultarvi familiare: ho appena trascorso le ultime due ore a discutere i pro e i contro del trasferimento in Texas in un forum online con diverse persone di cui non ho mai potuto confermare l’esistenza. È possibile che abbia appena fatto un viaggio nel metaverso?
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Internet è l’archetipo del metaverso e da tempo viviamo in un mondo in cui mondo virtuale e reale coesistono e si sovrappongono. Solo con uno sforzo eroico possiamo strappare qualche minuto alla morsa di Facebook, TikTok, WeChat o Amazon. Le nostre interazioni sociali, i consumi, il lavoro e l’intrattenimento si tingono di influenze virtuali. Infusi da una giusta indignazione o da un’immensa gioia, molte persone sono più vive nel mondo virtuale che in quello reale.
Tra i prodotti e le applicazioni esistenti, quelli che più assomigliano al metaverso sono i giochi online. Un buon esempio è Second Life. L’utente si collega a una piattaforma virtuale, crea un avatar e ottiene immediatamente un’altra vita. Tutti i dispiaceri della prima vita vengono lasciati alle spalle. I sogni non realizzati della prima vita possono ancora realizzarsi nella seconda. Dopo il successo spettacolare di Second Life, sono nati altri giochi online che impiegano tecnologie ancora più fantasiose. Facebook, ormai Meta, ha recentemente lanciato la sua versione Horizon Worlds. Meta è una società relativamente nuova nel campo dei giochi online. Horizon Worlds, attualmente disponibile in versione beta, è accessibile solo su invito. Ma dispone di Oculus Quest, l’auricolare per la realtà virtuale più avanzato, indispensabile per un’esperienza virtuale completamente immersiva. I giochi online esistenti sono solo frammenti del metaverso immaginato da molti; l’Internet attuale è solo un metaverso preistorico. Il metaverso del futuro, a differenza dell’internet di oggi, è completamente visivo e immersivo. Oltre a testi, immagini e video, è possibile utilizzare tutte le forme di media immaginabili per comunicare. Invece di entrare nel mondo virtuale digitando sulle tastiere, vi entriamo indossando cuffie per la realtà virtuale, guanti aptici e skin elettroniche. Un giorno potremmo persino interagire con esso attraverso i pensieri. Non guardiamo più il mondo virtuale sugli schermi. Entriamo in esso e ne facciamo esperienza, dimenticando presto che non è reale.
Tutti gli spazi del mondo virtuale saranno interoperabili. Il metaverso non è un prodotto di una particolare azienda, ma un ecosistema formato dalla connessione di molti prodotti. Possiamo entrare in uno spazio da un altro senza sforzo. I prodotti virtuali acquistati in uno spazio possono essere utilizzati in un altro spazio.
Il metaverso può essere divertente. Si viene trasportati in una casa virtuale dove potete invitare gli amici a una festa proprio come fate nella vostra casa reale.
Anche il lavoro può essere “metaversato”. Seduti davanti alla scrivania di casa, si può avere la sensazione di essere in ufficio, circondati da colleghi. Si possono avere conversazioni faccia a faccia con loro, senza dover fare la doccia o cambiarsi in abiti presentabili. Naturalmente, non dovete preoccuparvi di prendere i loro germi.
In una parola, tutte le cose che non possiamo fare, i luoghi che non possiamo frequentare e le persone che non possiamo incontrare diventano improvvisamente accessibili.
Victoria Z
“E SE NEL MONDO VIRTUALE
CI FOSSE UNO SPAZIO SICURO PER ESPRIMERSI
E QUESTO TI SALVASSE LA VITA?”