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JEAN-MICHEL BASQUIAT E KEITH HARING HANNO DUE STORIE
PARALLELE, CON MOLTI PUNTI DI CONTATTO DI NATURA BIOGRAFICA:
SI SENTONO EMARGINATI, PROVENGONO ENTRAMBI DAL MONDO
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DELLA STREET ART E MUOIONO ENTRAMBI GIOVANI. MA LE SIMILITUDINI NON SI LIMITANO A QUESTO: I DUE ARTISTI, MOLTO AMICI, SONO ANCHE ACCOMUNATI NELLA LORO ARTE.
Jean-Michel Basquiat e Keith Haring hanno due storie parallele, con molti punti di contatto di natura biografica: si sentono emarginati come negro Basquiat e come omosessuale Haring, provengono entrambi dal mondo della Street Art e muoiono entrambi giovani, Basquiat di overdose e Haring di AIDS. Ma le similitudini non si limitano a questo: i due artisti, molto amici, sono accomunati anche nella loro arte, pur adottando stili molto diversi tra loro. Entrambi non escono mai veramente dal primitivismo, anche se potremmo dire che ci provano.

Dipingono in un loro modo visionario, dove i contenuti sono fondamentali, come appunto per i bambini, che disegnano la loro esperienza esistenziale, contingente o profonda, le loro visioni o le favole. La loro vita è il contenuto dei loro disegni. La loro è un’arte per tutti, realizzata su muri, vagoni dei treni e approdata poi nei musei e nelle gallerie d’arte. Sono due artisti straordinari che nell’arco di una breve vita hanno saputo lasciare un segno indelebile. Le loro opere sono portatrici di messaggi importanti di solidarietà e tolleranza e cercano di contrastare l’avanzata di politiche razziste e discriminatorie contro il diverso. Ne abbiamo qua inserite alcune.
