L'altro Giornale Valpolicella Dicembre 2016

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L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2016

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Storia del territorio

di Rinaldo Dal Negro

GIAN GALEAZZO VISCONTI E IL SUO DOMINIO SU VERONA (1387 – 1404) Dopo queste premesse, iniziarono le battaglie vere e proprie per la conquista del territorio veronese. Infatti, tra l’aprile e il maggio 1387, le truppe di Francesco da Carrara, comandata da Giovanni Acuto, attaccarono quelle scaligere a San Bonifacio, mettendole in fuga e arrivando fino alle porte della città. Contemporaneamente quelle viscontee, comandate da Giovanni Ubaldini, si impadronirono dei baluardi scaligeri di Garda, Peschiera, Bardolino e Malcesine. La conquista di Verona da parte delle truppe viscontee avvenne invece all’alba del 18 ottobre, dopo che Guglielmo Bevilacqua si accordò con un gruppo di congiurati che, con uno stratagemma, uccisero i difensori scaligeri della Porta San Massimo, da cui entrarono in città le truppe viscontee comandate da Giovanni Ubaldini. Queste occuparono subito il vicino borgo di Santa Lucia e poi si avviarono verso il centro cittadino senza incontrare nessuna resistenza e, anzi, tra manifestazioni di giubilo dei cittadini veronesi. Antonio della Scala, dall’alto della torre di Castelvecchio dove si era barricato, resosi conto della gravità della situazione, cercò un estremo aiuto dei suoi collaboratori, che purtroppo si erano in gran parte dileguati. Fece allora sapere al Bevilacqua del suo desiderio di trattare con Gian Galeazzo, ma la risposta fu unicamente che gli si garantiva la vita a condizione che fosse uscito disarmato da Castelvecchio prima che fosse preso d’assalto. A questo punto pensò di consegnare Verona all’imperatore Vinceslao tramite il suo ambasciatore

Corrado Grangier, con la speranza di riavere in seguito il suo Stato. Purtroppo per lui, ne scaturì solamente un amaro tradimento, visto che il Grangier, corrotto dal denaro, consegnò Verona ai Visconti! E così non gli restava che la fuga, cosa che mise in atto la notte tra il 18 e il 19 ottobre del 1387 imbarcandosi su un battello con il quale, navigando sull’Adige, raggiunse Venezia, portando con sé i propri familiari e quanti più beni possibili. Con questo umiliante atto ebbe quindi fine la Signoria Scaligera ed iniziò quella Viscontea, del cui breve dominio (durò solamente sedici anni e mezzo), di seguito diamo sommarie notizie e descriviamo alcune particolari vicende.

LE CONDIZIONI PATTUITE PER LA RESA Le condizioni di resa e di dedizione ai Visconti, predisposte dai rappresentanti del Maggiore Consiglio di Verona, riguardavano i principali aspetti sociali, economici e politici dello Stato. Sostanzialmente invocavano: la salvezza della vita e degli averi dei cittadini; l’esenzione, per dieci anni, da tasse e imposte ordinarie; il mantenimento e/o la creazione di privilegi per alcuni benemeriti cittadini veronesi, vedi Aleardo Aleardi, che fece giuramento di fedeltà e vassallaggio alla Signoria Viscontea; la liberazione di tutti i prigionieri non macchiatisi di gravi reati; il permesso agli esiliati politici di rientrare a Verona. Queste e tante altre richieste, tenuto conto della particolare situazione locale e anche per cercare di creare un

CON NOI AL CINEMA

a cura di Franco Frey

OCEANIA (Moana). Genere: Animazione Avventura - Family. Durata 104 min. U.S.A. 2016 (uscita film: 22 dicembre) di Ron Clements e John Muskar, con le voci di Sergio Sylvestre, Francesco Sole, Matt&Bise. Una curiosità: La Disney ha deciso di cambiarne il titolo perché in Italia il nome Moana è associato a quello della sexi-attrice Moana Pozzi. Nella lingua Maori, Moana significa "oceano" e Vaiana, a Tahiti: "acqua che esce dalla grotta". Voci italiane femminili: Angela Finocchiaro e Chiara Grispo. Arriva per tutti come Super Strenna di Natale l'attesissimo film, anche in 3D, Oceania, il 56mo targato. Disney. L'incantevole storia è ambientata nel sud del Pacifico, nelle isole Oceaniche di tremila anni fa. Vaiana è una vivace principessa adolescente che vive con i genitori: Capo Tui Walaliki il saggio del villaggio, Sina la solidale madre e nonna Taia con cui condivide la passione per l'oceano. Deve scoprire perché la sua gente ha smesso di esplorare il mondo e per dimostrare di essere un'esperta navigatrice, s'imbarca in una coraggiosa missione. In compagnia del suo amico maialino Pua, salpa alla ricerca di un'isola favolosa, per portare a termine la spedizione iniziata dai suoi antenati. A darle manforte interviene un suo eroe, il simpatico semidio mutaforma Maui. A loro si unisce, come passeggero clandestino, anche Hei Hel, un gallo irascibile e imbranato. L'avventuroso viaggio ha inizio tra universi meravigliosi, fantastiche avventure e divinità leggendarie appartenenti alla cultura polinesiana, ma i protagonisti dovranno affrontare con incredibile audacia, una serie di invincibili ostacoli. Si imbatteranno in enormi draghi di fuoco, in mostruose creature marine, nel perfido Granchio di 15 metri Tamatoa proveniente dal regno dei mostri e nei Kakamora, una squadra di folli pirati che indossano noci di cocco come armatura. Riuscirà Vaiana, la nostra intrepida esploratrice, ad onorare l'antica ricerca dei suoi avi? Un magico viaggio di Natale al cinema, con la vostra famiglia. Buona visione! Amici Lettori de l'Altro Giornale, grazie per l'affettuosa stima e tantissimi Auguri di Serene Festività a tutti! Arrivederci a Gennaio 2017 con un film indimenticabile di cui tutti ne conosciamo la storia...

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(Segue dal numero di Novembre)

clima favorevole al nuovo regime, furono subito e quasi del tutto accolte e approvate dai commissari Viscontei Bevilacqua, Malaspina e Ubaldini e poi dal Visconte stesso. IL NUOVO SISTEMA AMMINISTRATIVO

Per quanto riguarda l’amministrazione di Verona e del suo territorio c’è da dire che la Signoria Viscontea mantenne tutte le strutture amministrative esistenti, seppur poste sotto il controllo di persone di loro fiducia. Per le magistrature più importanti fu invece disposto affinchè dipendessero totalmente alle esigenze e alla volontà viscontea. Insomma, anche se formalmente poco cambiò, di fatto le strutture locali furono svuotate di ogni potere decisionale, il quale fu demandato a personaggi provenienti o nominati da Milano, seppur affiancati da qualche veronese. Ne sono esempio le nomine di Uberto Visconti a Podestà, di Spineta Malaspina a Capitano della città e del Distretto, di Giovanno Meda di Milano a Maestro delle entrate, di Giovanni Quarteris di Parma a Giudice. Questo criterio di nomina proseguì anche in tempi successivi e non era certo gradito dai personaggi locali sostituiti e da quelli esclusi da similari incarichi, evidentemente vantaggiosi sia sotto l’aspetto economico che da quello del prestigio politico. continua sul numero di Gennaio


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