Valpolicella Giugno 2016

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L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE VALPOLICELLA1986 - 2016www.laltrogiornale.net ANNO XXXI - N.6 - GIUGNO 2016 - Stampato il 06/06/2016 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

IneSITATe di AdrIAno reggIAnI Il Governo attuale, come d’altronde tutti quelli precedenti, dichiara che uno dei motivi strutturali che impediscono la ripresa e lo sviluppo economico del nostro Paese, è la burocrazia. Burocrazia, ben inteso, che è stata creata da leggi, leggine e regolamenti emessi proprio da quei governi. Per risolvere il problema servirebbe cancellare migliaia di leggi e mandare a spasso centinaia di migliaia di dipendenti pubblici. Impresa impossibile per chiunque. Dobbiamo quindi sopportare questo peso e non scandalizzarci se le aziende straniere non vengono a produrre in Italia e se le aziende italiane “emigrano” all’estero. Ma oltre a questo fardello di prescrizioni, c’è da dire che a volte ci mettono della fantasia per peggiorare la vita del povero cittadino-utente. Ogni settimana vado all’ufficio Grandi Clienti di Poste Italiane, in piazzale Guardini a Verona, per consegnare le copie de L’Altro Giornale da inviare a clienti ed abbonati. Da oltre un anno è stato aperto, nello stesso stabile, un ufficio che sulla porta di accesso portava un cartello, vergato a mano, con la scritta INESITATE. Contemporaneamente mi capitava di vedere cittadini con il “prescritto” tagliando di mancato recapito di lettera raccomandata aggirarsi sperduti per il piazzale antistante. Incuriosito, ho chiesto agli impiegati, a cui consegno le copie del giornale, quale fosse la ragione di tale disagio. Mi è stato spiegato che tutto dipende dal fatto che il servizio per le raccomandate che, quasi immancabilmente, dobbiamo andare noi a ritirare all’ufficio postale, per la città di Verona è stato centralizzato in quell’ufficio e che il termine corretto per indicare una raccomandata non consegnata è INESITATA. Dopo alcuni mesi di questo disagio, qualche impiegato volenteroso si è preso la briga di aggiungere un altro cartello, sempre scritto a mano, con la più comprensibile dicitura RITIRO RACCOMANDATE. W L’ITALIA

Il malcontento dilaga Ha suscitato clamore e sconcerto tra i cittadini di Pescantina la decisione adottata dall’Amministrazione nell’ambito del Consiglio comunale dello scorso martedì 31 maggio. La compagine guidata dal sindaco Luigi Cadura ha approvato l'aumento al massimo previsto di legge degli stipendi di Sindaco, Vicesindaco, Presidente del Consiglio e Assessori. Una scelta, questa, che ha lasciato l’amaro in bocca a cittadini e minoranze, le cui voci di scontento si sono levate da più parti e su più argomenti: dal progetto relativo alla discarica Cà Filissine al rendiconto consuntivo relativo al 2015, alla chiusura dell’ufficio Pescantina Servizi. Pagina 28

All’interno del giornale, “Speciale Casa” con consigli e informazioni per la propria dimora ideale. Inserto “Speciale Lago”: eventi, i luoghi da visitare e le informazioni per trascorrere alcuni momenti di relax sul Lago di Garda e non solo. San Pietro: Speciale Sagra del Patrono. La 37° edizione dell’evento è in programma da giovedì 23 a mercoledì 29 giugno presso i Giardini Pubblici di Via Mara.



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LE VOSTRE LETTERE

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EDITORIALI

C’è chi apprezza e condivide e chi non è d’accordo Gentilissimo signor Venturini, rispondo alla Sua riflessione apparsa sull’ultima edizione de L’Altro Giornale, edizione Valpolicella, con poche righe, non certo dotte come quelle da Lei citate (Goethe), ma che ritengo egualmente efficaci e che subito mi sono saltate alla mente, leggendoLa. Pongo le mie speranze nella grande capacità di ironia senza frontiere (essenziale facoltà dell’intelletto umano) della gente della Valpolicella. “Ehi, chi siete?” “Cosa fate?” “Cosa portate?” “Sì, ma quanti siete?” “Un Fiorino!” Non ci resta che piangere! Ma ne aggiungo un’altra, magari più seria: si ricordi che è il bambino che ha bisogno di essere “confinato” dall’abbraccio materno, perché incapace di agire nel Mondo. L’adulto va, cammina con le proprie gambe e pensa con la propria testa, sicuro di sé, a giro per il Mondo perché lo sente intimamente casa sua (e, quando sarà possibile, a giro per l’Universo). E un’altra ancora, magari più scomoda: è anacronistico, obsoleto, pensare di ridare i confini agli Stati, quando con Internet abbiamo valicato, penetrato, violentato anche le frontiere dell’Anima e dell’intelletto dell’Uomo. La ricerca di confini è da imputarsi al profondo desiderio di sicurezza che l’uomo ha quando non riesce a metabolizzare, essendo naturalmente lento in questo, i rapidi cambiamenti che impone la techne. Un profondo desiderio di aggrapparsi ai relitti di una cultura occidentale che sta morendo a causa di una mentalità cattolica, che permea ogni pensiero, che ha originato molti “mali” del nostro tempo, compreso quello di sentirsi gli “Eletti”. Ma da chi? Abbiamo forgiato le croci in spade per difendere cosa? Il privilegio di pochi. Ci sentiamo superiori, ma per cosa? Come possiamo arrogarci questo essere razza superiore. Ecco, il confine più grande, granitico e insormontabile sta proprio nel pensiero rivoluzionario di chi crede ai confini. Senza offesa per nessuno. E anco-

ra, ancora un’altra, magari un poco inquinata: quali confini hanno fermato la nube atomica di Chernobyl? Una ancora più sofferente: ma soprattutto, quali confini freneranno la disperazione, la paura, la fame di popoli che per secoli abbiamo allegramente depredato, e che ancora adesso insanguiniamo con armi che noi ricchi del Nord del Mondo vendiamo loro per un casco di banane? Vogliamo proteggerci da chi? E che cosa vogliamo proteggere? A guardar bene, potremmo difendere una mediocrità galoppante, l’annichilimento della cultura, la depauperazione delle forze giovanili, schiacciate da un presente cupo, dove le relazioni sono spesso virtuali, dove non c’è molto desiderio di vita comunitaria, dove la nostra bramosia di benessere economico ha rubato il loro futuro, dove la scuola è stata ridotta a Luna Park, dove un giovane campa sulle spalle dei propri “vecchi” finché anche lui non è vecchio, dove le responsabilità vengono delegate in continuazione, e altro ancora… questo vogliamo difendere, con i confini? No, personalmente non ci sto. Il Lesso con la Pearà si difende mangiandolo, magari in compagnia, e magari dopo un bel couscous, non facendo confini anche attorno al “pan gratà”. Grazie Carlo Alberto Bortolotti

Gentile signor Bortoletti, la mentalità cattolica, lontana dall’aver originato molti “mali”, è alla base dello sviluppo di tutta la cultura occidentale: della filosofia, della letteratura, della scienza, dell’arte, dell’architettura, della medicina e della musica; del suo primato in ogni campo e di tutto il grande sviluppo che ha avuto la società occidentale rispetto al resto del mondo. La Croce non ha mai difeso il diritto di pochi, semmai il diritto dei poveri, degli ultimi, dei deboli, degli affamati, degli infermi, dei carcerati, dei disabili fisici e mentali e ha difeso la dignità e il diritto alla vita di ogni essere umano

fin dal suo concepimento. Lo testimoniano innumerevoli associazioni di carità, assistenziali e di volontariato. Non è per questo che ho voluto risponderle, ma per ricordare che l’articolo 3 della Dichiarazione dei diritti dell’uomo afferma che “ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona”. Può mai esserci sicurezza senza muri, ossia senza confini in cui può entrare chiunque senza controlli? Questa è utopia pacifista e internazionalista sostenuta dalle èlite dominanti nell’ambito di un capitalismo puro, tendente all’abbattimento di ogni ostacolo: frontiere nazionali, morali, politiche e religiose. Una società universale di consumo che non sarebbe composta di tribù, popoli, nazioni o cittadini, ma soltanto di questa nuova razza di uomini e di donne che sono consumatori. In questo ambito si posizionano anche i flussi migratori “forzati”. E l’accompagnamento culturale di tutto questo prevalentemente di “sinistra” con una religione olocaustica di colpevolizzazione infinita dell’Europa, con un’ideologia interventistica sui diritti umani (anche e soprattutto di diritti fasulli come aborto, matrimoni gay, ideologia gender…), con il governo dei giudici e dei giornalisti (l’Italia è un palese esempio), con l’irrisione della religione e con la liberalizzazione sessuale in ogni direzione come tappa verso la costruzione di una società consumistica. L’ideologia di questa società non è solo quella della fine di un popolo, è quella della fine della storia. Lino Venturini

Ecco un bellissimo esempio di scambio libero di idee. L’Altro Giornale ha questo nome e ospita le pagine di Dialogo con i Lettori, proprio perché vuole essere diverso, non allineato a dettami politici o religiosi, ma aperto al pensiero di tutti.

Egregio Direttore, sono un assiduo lettore de "L'altro Giornale" edizione Garda Baldo e vorrei esprimere un paio di opinioni nella speranza che esse vengano accolte dalla Vostra redazione. Innanzitutto mi complimento con Rosanna Pancaldi, perché nel suo articolo "orfani dalla nascita" colpisce esattamente nel segno riguardo la questione dell'utero in affitto; aggiungerei qualche breve riflessione. L'Italia, è un paese abbastanza ipocrita: ci vuole un attimo a scandalizzarsi per cose ben più lievi, ma si passa sopra (o quasi) a questioni come quella morale ed etica posta dall'adozione del Nichi Vendola di turno e, soprattutto, non si riesce a legiferare in maniera veloce su questioni così fonda-

Gentili lettori, data la scarsità di spazi ci scusiamo con voi se molte delle vostre lettere non sono state pubblicate su questo numero. Abbiate pazienza: le troverete sulla prossima edizione.

mentali come il rispetto della vita, per dire un "NO" senza se e senza ma a qualsiasi cosa che non sia la famiglia naturale così come la si conosce per tradizione e cultura. La mia impressione è che si sia fatto un passo indietro enorme in questi anni in materia: quello che dice Rosanna Pancaldi, cioè che si stia arrivando al "mercato" dei figli e che si possa ordinare un figlio su "misura" sono fatti che spesso vengono considerati paradigmatici di modernità, ma attenzione: fra gli anni '30 del Novecento e l'inizio della Seconda Guerra Mondiale questo "mercato della vita" fu usato Germania per creare un nuovo modello di superuomo appartenente alla razza ariana, destinata a dominare il mondo e ad

annientare le razze inferiori... ce lo siamo dimenticati? L'eugenetica nazista, il programma Lebensborn (accoppiamento "forzato" tra SS e donne bionde ariane) non sono altro che precursori di questa deriva di oggi. Non si vuole ammettere che gli esseri umani non sono perfetti e la ricerca di questa perfezione esclude di fatto dalla comunità tutto ciò che non è uguale a quello che ci si aspetta. E' questo il modello che vogliamo? Per me no o, per citare il Vangelo: etiam si omnes, ego non. Certo di trovare nei prossimi numeri un piccolo spazio per questo piccolo sfogo, vi porgo distinti saluti. Daniele Boschelli Brenzone sul Garda



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CONSORZIO BONIFICA

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SEGUE DA PAG.3

“Lettore chiede, Consorzio risponde” “Arrabbiati... ma perchè?” Caro Direttore, le scrivo perché ho recentemente ricevuto la bolletta annuale del Consorzio di Bonifica Veronese: 69,48 euro. Allegato alla bolletta quest’anno trovo anche un foglio illustrativo in cui viene riportata la mappa della Provincia di Verona servita dal Consorzio e una lista dei lavori e manutenzioni effettuati. Leggo all’interno di questa informativa che nella zona in cui abito, Valpolicella, gli interventi fatti sono due: uno relativo “la sistemazione idraulica del tratto terminale del Vajo della Bernardinella nel comune di Negrar per raccogliere le acque prove-

Gli interventi indicati nella nota allegata all’avviso di pagamento sono solo alcuni dei tanti che vengono eseguiti quotidianamente sul territorio. Si tratta solo di esempi, tra i tanti che si potevano fare, per testimoniare la continua attività di manutenzione del territorio posta in essere dal Consorzio di Bonifica Veronese (sul nostro sito portale.bonificaveronese.it, e sulle pagine Facebook e Twitter diamo conto degli interventi in corso). In merito all’intervento sul Vaio della Bernardinella a Negrar, che al contrario di quanto affermato nella lettera ha proprio finalità specifica di sicurezza idraulica, nel 2014 la Giunta Regionale del Veneto ha attivato una serie di Accordi di Programma con i Consorzi di Bonifica e i Comuni del Veneto con popolazione inferiore ai 20.000 abitanti, finalizzati alla realizzazione da parte dei Consorzi di Bonifica di interventi manutentori sulla “maglia idraulica territoriale” (sia corsi d’acqua minori demaniali

nienti dal Vaio e convogliarle verso il Vaio del Ghetto” e uno, che di certo non mi riguarda affatto e non riguarda tanti altri, relativo alla posa in opera dei 40 km del nuovo impianto irriguo in pressione con una nuova rete di condotte interrate che va a servire 600 ettari di campagna tra Domegliara e Negarine: un servizio adeguato alle moderne esigenze delle aziende agricole e vitivinicole, che, forse, se lo potevano pagare visti gli elevati guadagni che la viticoltura valpolicellese procura agli agricoltori. Inoltre la sistemazione idraulica del Vajo della Bernardinella è in realtà la costruzione di una

che quelli in sedime privato, ma che per dimensioni ed estensione possono essere considerati di pubblico interesse). Il problema che si è inteso risolvere con questo progetto riguarda il tratto di circa 270 metri tra Via Monte Sparavieri e la S.P. n.4, dove il progno-strada è delimitato da vecchi muri a secco e con un fondo notevolmente dissestato. I deflussi che si generano durante le intense precipitazioni mettono in moto grandi quantità di ghiaia, sabbie e ramaglie che poi si depositano nei punti dove la corrente rallenta. Il materiale che arriva alla strada provinciale determina, tra l’altro, un serio pericolo per automobilisti e motociclisti. Le opere realizzate sono finalizzate a raccogliere le acque provenienti dal Vaio della Bernardinella e convogliarle verso il Vaio del Ghetto. In merito al nuovo impianto irriguo in pressione della Valpolicella, si tratta di un intervento di ampio respiro e di profondo valore per il territorio che

strada molto bella (forse servirà una futura lottizzazione?) che poco ha a che vedere con il convogliamento delle acque piovane. Ora, io non possiedo un’azienda agricola, ma sono proprietario, come tanti altri che ricevono questa bolletta, di un semplice immobile e un po’ di terreno. Mi chiedo perché io debba essere costretto a pagare ogni anno un ulteriore balzello per contribuire all’implementazione degli impianti di irrigazione per le campagne da nord a sud del territorio veronese. Un lettore (lettera firmata)

permette, al contempo, un forte risparmio d’acqua, di andare a servire zone ad oggi prive di irrigazione e di potenziare il servizio già in essere. L’impianto è stato finanziato quasi interamente dalla Regione del Veneto. La nuova rete di condotte interrate va a servire circa 600 ettari di campagna fra Domegliara e Negarine coinvolgendo circa 200 proprietà agricole di varia dimensione. L’impianto dispone anche di un poderoso sistema di filtrazione a doppio stadio per eliminare gran parte dei sedimenti contenuti nell’acqua del fiume Adige. Scopo del nuovo impianto è fornire un servizio adeguato alle moderne esigenze delle aziende agricole e vitivinicole, con estensione del servizio a molte zone sinora sprovviste di irrigazione senza alcun aumento della portata d’acqua derivata. Il Presidente del Consorzio di Bonifica Veronese Antonio Tomezzoli

EUROPA

“Immigrati, accoglienza e ...”

Caro Direttore, se Papa Bergoglio sogna un’Europa madre accogliente, io sogno un’Europa che sappia selezionare, tramite le sue ambasciate, nei paesi d’origine degli immigrati, coloro che hanno diritto all’accoglienza, escludendo a priori terroristi, delinquenti e approfittatori. Un’Europa che non rinneghi le sue millenarie origini cristiane imponendo leggi

contro natura come l’aborto, il matrimonio tra omosessuali con adozioni di figli. Un’Europa dove il capo della Chiesa Cattolica accolga non a parole, ma di fatto i profughi nelle numerose suites della sua CittàStato del Vaticano, tra l’altro ben protetta da alte mura e guardie svizzere all’ingresso. Un’Europa con una democrazia diretta evitando di

essere governati da Presidenti non eletti e da maggioranze parlamentari create da negoziazioni da suq arabo. Un’Europa dove i poteri forti non facciano cadere i governi legalmente eletti dal popolo, che non obbediscono alle loro regole, in modo da poterli manovrare a loro piacimento. Marco Bresciani Domegliara

50 ANNI insieme Giancarlo Peretti e Francesca Righetti Il 28 maggio hanno festeggiato le loro Nozze d’oro La coppia durante una crociera qualche anno fa

Gentile Direttore, ci accomuniamo alle lettere di protesta di alcuni lettori a seguito dell’Editoriale di Marzo: “Famiglie e “amori”, che confusione” di Lino Venturini, che ha usato le parole “catastrofe dell’umanità”. Noi crediamo che le catastrofi umanitarie siano ben altro: i terremoti e le inondazioni che provocano migliaia di morti innocenti e tutti i migranti: uomini, donne, bambini in cerca di una vita migliore, trasportati come schiavi e affogati a centinaia nei nostri mari.

I più sinceri auguri da parte di tutta la redazione de L’Altro Giornale.

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: Centro Stampa delle Venezie s.c. Via Austria, 19/B 35127 PADOVA

Numero chiuso il 06 - 06 - 2016

Come protesta, oltre a questa lettera non leggeremo più il vostro Giornale del quale eravamo lettori affezionati Aldo Nicoli, Mario Sartori, Paola Vincenzi, Lina Adami, Alberto Tommasi, Graziella Barbi, Adriano Venturi, Paolo Filippini, Carla Aldrighetti

Cari Signori, mi spiace davvero la vostra reazione e constatare che, ancora oggi, non riusciamo a misurarci con le idee altrui. Non so se vedrete questa mia risposta, data la vostra minaccia di non leggere più il nostro giornale, ma spero che riuscirete a farlo. Se avete letto la protesta della lettrice (non dei let-

tori!) avrete anche letto la mia risposta che mi sembrava chiarificatrice. Vi assicuro che io, in prima persona, e tutti i miei collaboratori non abbiamo nulla di omofobo o di razziale e che, certamente, l’editoriale di Marzo di Lino Venturini è stato travisato nel suo contenuto. Credo che i mezzi di informazione servano anche ad aprire la mente al confronto, e proprio il fatto che questa vostra lettera sia pubblicata conferma la nostra apertura al pensiero di tutti. Un cordiale saluto, nella speranza di ritrovarvi affezionati lettori de L’Altro Giornale. Rosanna Pancaldi direttore

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LE VOSTRE LETTERE SAN PIETRO

Maggio 2016 PEDEMONTE

L’importante è occupare tutti gli spazi per le auto al sabato mattina VERONA

PESCANTINA

L’ALTRO GIORNALE

Via Don Fasoli con l’alveo del progno ben tenuto.

SAN PIETRO

Non disturbare ... sto riposando!

MONTE SANT’AMBROGIO

PESCANTINA A Verona durante gli spettacoli estivi

Scuola infanzia di Monte, erba alta e nessun riparo dal sole per quando i piccoli giocano in giardino!

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PANNELLA 1

“Ei fu! Onori e gloria post-morte” “Ei fu!” Dagli onori e lodi tributati al defunto Pannella sia da parte civile che ecclesiastica in genere, sembra che sia mancato un grande benefattore dell’umanità. E se è vero che prima di morire ha stretto tra le mani un crocifisso regalatogli da Papa Bergoglio, questo nulla toglie alla gravità del suo operato, sempre all’insegna dell’ateismo mai rinnegato. E non sarà certo il suo amore per papa Bergoglio che lo salverà, se non ha amato prima Dio, perché anche il Papa deve essere un umile servitore di Dio se vuole salvarsi l’anima. In decenni di battaglie è riuscito a distorcere la coscienza di milioni di persone facendo passare per “diritti civili”, con la complicità dei media, abominevoli delitti, i cui effetti deleteri sono tuttora visibili. Con la legge sul divorzio ha distrutto la famiglia, creando figli depressi, squilibrati e drogati, ha moltiplicato povertà e angoscia nei coniugi separati che hanno perso casa, famiglia, spesso anche il lavoro, con figli consegnati “a giorni alterni” come pacchi postali; ha provocato una tale disperazione soprattutto nei mariti abbandonati da arrivare al punto di suicidarsi dopo aver ammazzato la moglie, e lo chiamano femminicidio,

mentre è la conseguenza diretta del divorzio! Con la legge sull’aborto, per la quale si è sempre battuto, Pannella ha provocato milioni di vittime innocenti e un vuoto generazionale che, oltre alla gravità del crimine in sé, costituisce uno dei motivi determinanti, a detta anche dell’economista dott. Gotti Tedeschi, che ha causato la recessione economica in Italia e in Europa. Non c’è più gente che nasce, che produce, che studia, che lavora, che consuma, tanto che l’Europa deve importare i figli dagli africani per sopravvivere, dicono. Al prezzo della nostra civiltà cristiana e identità culturale e professionale buttata alle ortiche. La legge sulla liberalizzazione delle droghe è stata in qualche modo bloccata viste le conseguenze che ne sarebbero derivate per i nostri figli; così pure la libertà o semi-libertà ai carcerati da lui voluta come grande “amnistia” a titolo gratuito, è una vera follia perché la pena per i delitti commessi deve essere sempre scontata e i cittadini tutelati da certi criminali. E queste “conquiste civili” elogiate perfino dal portavoce del Vaticano padre Lombardi come “eredità umana e spirituale importante” sono quelle che hanno aperto la porta ai matrimoni gay

POVERA ITALIA

Percorro quotidianamente la tangenziale ovest, abitando ad Arcè di Pescantina, per dirigermi al casello di Verona Nord e, con cadenza pressoché giornaliera, trovo lungo il tragitto almeno una pattuglia di forze dell’ordine (vigili o carabinieri) debitamente muniti del loro ormai inseparabile autovelox. Deterrente, o solo strumento per fare cassa? Non voglio certo io sindacare e dare una risposta in merito, che sarebbe sicuramente di parte, fatto sta che le strade riservano, sempre ben “imboscati”, incontri di questo tipo dietro ogni angolo. Viaggio molto per lavoro e, in una giornata, ne incontro mediamente tre o quattro: tengono veramente ed in maniera smodata all’incolumità di noi onesti cittadini. Bene.L’altra sera addormento la mia bambina di 2 anni e la stanchezza porta anche me in un sonno profondo. Mi risveglio verso le 3 di notte e, chiudendo gli scuri, vedo un individuo non sospetto, più che sospetto! Avevo infatti la certezza, visto l’atteggiamento ed un abbigliamento completamente scuro (cappello compreso) fosse il palo di una banda di topi d’appartamento. Alle 3,01 compongo il 112 e, dopo avermi chiesto il comune di residenza, mi passano non so bene quale comando (Pescantina

con gli abominevoli uteri in affitto, all’insegnamento del gender nelle scuole dove si insegna ai bambini il dubbio sulla loro identità sessuale invitandoli a rapporti precoci etero-omo-bis-plus, come bestiole irrazionali a cui viene sottratta la fase bellissima dell’innamoramento e quindi l’amore stesso secondo il progetto di Dio che, attraverso la complementarietà sessuale dei due corpi, maschile e femminile, difende la nostra identità e felicità. Fino alla lotta per l’eutanasia in discussione in Parlamento, perché, per Pannella and company, la vita vale solo se è all’insegna dell’efficienza e dell’istinto, tutto e sempre telecomandato da potenti lobby a scapito della nostra libertà e volontà. Dicono le cronache che hanno causato più vittime, dal punto di vista fisico, morale, economico, civile, culturale…queste leggi nefaste che le peggiori guerre […] Alla fine della nostra vita ci aspetta il giudizio di Dio sul nostro operato sulla terra [… ]. Purtroppo queste fondamentali verità della nostra fede vengono taciute perfino da certe autorità ecclesiastiche, intente come sono a costruire o distruggere la città terrena anziché quella eterna […]. patrizia@patriziastella.com

stessa?) e la persona al telefono mi risponde che avrebbero mandato una pattuglia “se ce ne fosse stata una disponibile”. Risultato: i miei timori erano fondati, la pattuglia non è mai arrivata e questi gentili e premurosi signori hanno potuto fare il bello e cattivo tempo in diversi appartamenti nelle mie vicinanze. Penso che ogni ulteriore commento sia pleonastico. Non vi è rabbia, solo tanta demoralizzazione ed un senso di assoluta impotenza di fronte ad una situazione che, di fatto, ci vede in balia di noi stessi e privi della benché minima tutela da parte di chi “dovrebbe” essere addetto a ciò. Il vero dramma, inoltre, è percepire nella totalità dei cittadini la piena consapevolezza che, nonostante le continue parole di una classe politica sulla quale è meglio stendere un velo pietoso, nulla potrà mai cambiare, tuttalpiù potremo andare solo in peggio. Una cosa è certa: sulle strade io rispetterò i limiti di velocità, chi invece viola continuamente la proprietà privata altrui, continuerà impunemente a farlo, tanto siamo nel paese dei balocchi! E questa, che piaccia o meno, è la cruda realtà, lo specchio ben preciso della nostra povera Italia… Paolo Campolongo

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PANNELLA 2

“Il necrologio del Vaticano” È morto Giacinto Marco Pannella, ferocemente anticattolico, nonché simbolo di tutte le leggi contro Dio approvate in Italia negli ultimi 50 anni (divorzio e aborto). Eppure, il portavoce della Santa Sede, il gesuita Federico Lombardo, lo ha elogiato pubblicatemene in quanto “ammiratore di papa Francesco”. Nel necrologio vaticano il portavoce del Papa ha asserito che" a Pannella piaceva papa Francesco, lo ricordo quindi con stima e simpatia, pensando che ci lascia una eredità umana e spirituale importante, di rapporti franchi”. A parte che sarebbe interessante sapere che ne pensano i milioni di bambini abortiti delle eredità umane-spiritua-

li di Pannella, Padre Lombardi dovrebbe essere a

conoscenza che il Vangelo invita i fedeli a fare discerni-

mento sulle opere inique (come per l'aborto per esempio) e li sprona a combattere (con la preghiera, la cultura e la politica) gli operatori di iniquità che si prodigano per la distruzione della civiltà cristiana. Dopo il Dio non è cattolico, la pagnotta è più importante della fede e il Corano è uguale al Vangelo, che sia giunto il tempo dei Santi a prescindere? Nei tempi della misericordia a largo spettro del Papa, che ama le donazioni di foglie di coca, che ci sarebbe di strano se ciò che prima si chiamava male, domani si chiamerà bene? Marco Pannella beato subito aiutaci tu! Gianni Toffali Verona


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CRONACHE

Premio Federica Parole della Vita

L’ALTRO GIORNALE

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Giugno 2016

MEDICINA NARRATIVA. La Gran Guardia, a Verona, ha ospitato la consegna dei riconoscimenti

E’ stato l’Auditorium della Gran Guardia ad ospitare lo scorso 21 maggio la premiazione della prima edizione del “Premio Letterario Federica – Le Parole della Vita”, concorso di medicina narrativa intitolato a Federica Troisi, giovane donna veronese scomparsa recentemente a causa del male del secolo, il cancro, combattendo la sua terribile malattia con determinazione, continuando a scrivere, a sognare, a lavorare, ad amare e a progettare il suo futuro. Il Premio, organizzato dalla Fondazione Italiana di Oncologia Medica, è stato consegnato nell’ambito di una cerimonia organizzata dal comune di Verona e Fondazione Verona per l’Arena I vincitori delle diverse sezioni di poesia (sezione A) e narrativa (sezione B), sono stati suddivisi nelle categorie “pazienti” “familiari e medici”. Per la poesia sezione A: 1a classificata Laura Patia (Genova), 2a classificato Francesco Conte (Roma), 3a classificata Laura Barone

(Galatina – Le). Per la narrativa (sezione A): 1a classificata Giulia Antonelli (Bologna), 2a classificata Alessandra Lazzaretti (Val d’Orcia), 3a classificata Annangela Maria Giulia (Firenze). Per la poesia (sezione B): 1à classificata Sofia Nannini (Bologna), 2a classificato Mauro Barbetti (Ancona), 3a classificata Federica Cicchelli (Bari). Per i racconti (sezione B): 1a classificata Cristina Laguzzi (Varese) e Incoronata Romaniello (Finale Ligure), 2a classificata Lucia Cametti (Verona), 3a classificato Fabio Gaspari (Torino). Presente alla premiazione il presidente di AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), Stefania Gori: «Molti tumori potrebbero essere prevenuti seguendo protocolli di screening con diagnosi precoci. Intraprendere una battaglia contro il cancro - ha detto la Gori significa intraprendere un percorso che fa cambiare il modo di percepire la vita. Esternare con la scrittura i propri sentimenti e le pro-

prie emozioni deve quindi essere visto come strumento terapeutico e di sensibilizzazione alla prevenzione». «In Italia – ha affermato Fabrizio Nicolis, direttore sanitario dell’Ospedale Sacro Cuore di Negrar - più della metà dei pazienti riesce a sconfiggere il grande male. Con questa iniziativa abbiamo inteso incoraggiare chi sta soffrendo e chi ha sofferto direttamente o indirettamente a raccontarsi e ascoltare le esperienze altrui, perchè le parole possono curare le ferite dell’anima». Alcuni suggestivi momenti di spettacolo hanno accompagnato la cerimonia con “I Virtuosi Italiani”, il soprano veronese Cecilia Gasdia, il pianista Roberto Corlianò, il cantautore Paolo Vallesi. Uno spazio speciale è stato dedicato alla danza classica internazionale con i primi ballerini del Balletto Nazionale Olandese, Maia Makhateli e Artur Shesterikov, che hanno eseguito un passo a due tratto dal balletto “Romeo e Giulietta”. «Dopo questa giornata – ha

concluso Anna Leso, assessore ai Servizi Sociali, Famiglia, Pari Opportunità - ci sentiremo più ricchi nell’anima con nuove emozioni e nuove storie e sono sicura che gli scritti appena ascoltati ci daranno la forza per lottare e continuare a

Da sinistra Fabrizio Nicolis e Stefania Gori con Stefania Pinna di Sky TG 24

sperare nel futuro e nella lotta a questa grande piaga del nostro secolo». La commozione della platea si è riversata sulla testimonianza di Maria Teresa Ferrari, giornalista impegnata nel

creare cappelli da signora per le donne in trattamento con la chemioterapia in quanto lei, in prima persona si è ritrovata ad affrontare questo triste percorso. Angelica Adami

VERONA / NASI ROSSI, GIORNATA NAZIONALE Nasi Rossi in piazza dei Signori e Loggiato Frà Giocondo a Verona domenica 15 maggio in occasione dell’annuale GNR "giornata nazionale del naso rosso". Ad organizzare l’evento, giunto quest’anno alla sua dodicesima edizione, è stata l’associazione VIP Verona Onlus, i cui volontari ogni giorno portano un sorriso ai pazienti degli ospedali e delle strutture in cui prestano servizio per poter alleviare il dolore e la sofferenza di bambini, adulti ed anziani. www.vipverona.org S.A.


CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE

Glifosate o no? Giugno 2016

DISERBANTI. Discussione aperta sull’utilizzo del principio attivo

Glifosate sì, glifosate no: attenzione puntata nelle ultime settimane su questo principio attivo, il più usato al mondo negli erbicidi (diserbanti), sul quale addirittura le istituzioni europee hanno opinioni discordanti. Il 18 maggio scorso il Par-

per la ricerca sul cancro dell'Oms (Iarc) l'aveva dichiarata "probabilmente cancerogena" per l'uomo, smentita in seguito dall'Efsa (Agenzia europea per la sicurezza alimentare) e da una nuova revisione delle ricerche di Oms e Fao

lamento europeo avrebbe dovuto decidere sull'uso del glifosato, ma la “palla” è ora passata alla Commissione Europea che dovrà decidere se l'erbicida più diffuso del mondo potrà ancora essere sparso sui campi europei. La controversia riguarda il presunto rischio per la salute di questa sostanza chimica, dichiarata “probabilmente cancerogena” per l’uomo a marzo 2014 dall’agenzia

pochi giorni fa. Allarme, questo, che aveva causato una grande mobilitazione. In ogni caso i comuni della Valpolicella stanno studiando da anni questa materia. Il comune di San Pietro in Cariano ad esempio sta predisponendo una delibera per ufficializzare quanto già da tempo sta facendo: da alcuni anni sul suolo pubblico il Comune non fa uso del glifosato per quanto riguarda il controllo diretto

delle erbe infestanti nelle aree di sua competenza e gestione (solo due Comuni in Italia, Malles e Magione, sono riusciti a vietare l’uso sul territorio comunale pubblico e privato agricolo a seguito di un referendum). «Il nostro comune – afferma inoltre Giuseppe Poiesi, consigliere delegato all’Ambiente – da più di un anno sta sperimentando sul suo territorio forme di diserbo alternative, in particolare utilizzando il vapore acqueo con risultati incoraggianti. Inoltre con gli altri Comuni della Valpolicella, aderiamo al progetto “R.R.R.: riduci, risparmia, rispetta” proposto dal Consorzio di Tutela dei Vini della Valpolicella, volto a promuovere l’applicazione della difesa integrata, dell’agricoltura biologica e di altri approcci alternativi, garantendo l’assegnazione di un “Marchio di Qualità” alle aziende che aderiscono al protocollo e mettono in atto azioni virtuose». Lo scorso 9 maggio il Consiglio comunale di San Pietro ha impegnato il Sindaco e la Giunta ad aderire a tutte le iniziative volte a ridurre l’uso dei glifosati sia a livello professionale che privato informando gli operatori e la popolazione sui rischi associati all’impiego dei prodotti fitosanitari ed erbicidi.

ASSOCIAZIONE ARCOBALENO. Festa annuale in compagnia L’emozionante lancio dei palloncini che ha colorato il cielo della Valpolicella, portando messaggi come “L’amicizia non ha confini!”, “La felicità di condividere un momento e un sorriso”, “La solitudine rende folli, non lasciamoCi soli” racchiusi nella nuova campagna “Lui è mio amico”, ha concluso la festa annuale dell’Associazione Arcobaleno. La manifestazione, svoltasi a Villa della Torre di Fumane, condotta dal giornalista Gigi Vesentini, ha avuto, come protagonisti, associati e familiari dell’associazione presieduta da Mariangiola Vantini. Il presidente, nel ringraziare associati, familiari, amici e la famiglia Allegrini padrona di casa rappresentata dal direttore della Villa Giancarlo Mastella, ha evidenziato: «Gli scopi associativi dell’Arcobaleno vengono centrati grazie all’impegno di tante persone che svolgono un ruolo oscuro ma prezioso». Quindi Mariangiola Vantini si è rivolta al sindaco di Verona Flavio Tosi, augurandosi che anche l’ente scaligero «possa appoggiare il nostro progetto Lui è mio amico». Si tratta di un’iniziativa, già adottata da alcuni comuni della Valpolicella, che ha permesso di posizionare dei cartelli nei posti auto riservati a persone diversamente abili, ricordando agli automobilisti di lasciarli liberi per chi ne ha bisogno. Il parroco di San Pietro in Cariano, don Giuliano Zanini, ha sottolineato la necessità «per ognuno di noi di rendersi conto che ogni persona ha la propria dignità e questo Arcobaleno ce lo ricorda», mentre il procuratore della Repubblica di Verona Mario Giulio Schinaia, ha aperto le porte a chi ha bisogno di un sostegno. Il capo della Squadra della Digos Luciano Iaccarino, che ha rappresentato il questore di Verona Mangini, ha evidenziato: «Sono a Verona da 9 anni, ho scoperto che Verona non solo è bella ma anche solidale, e la presenza dell'Associazione Arcobaleno ne è una testimonianza eloquente». Sulla stessa falsariga sono proseguiti gli interventi del Maggiore Ferrante del Terzo Stormo dell'Aeronautica militare; direttore servizi sociali Gaspare Crini e il direttore amministrativo Mario Castagnin dell’Ulss 22 nonché di Girolamo Lacquaniti, comandante della Polizia Stradale di Verona e il consigliere regionale Andrea Bassi. Conclusione emozionante con Giammarco Cabrini che ha letto una toccante poesia “Non potresti immaginare”. Massimo Ugolini

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GLIFOSATE / INTERVIENE IL PRESIDENTE DI TERRAVIVA “EFSA, IARC, FAO, OMS: ogni organizzazione dice la sua. Gli aspetti che lasciano attoniti sono che mentre lo IARC (comitato scientifico dell’OMS) ha dichiarato la probabile cancerogenicità del glifosate, l’OMS ora afferma il contrario. Sarebbe interessante che, sia la FAO che l’OMS, ci presentassero i loro studi scientifici alla base delle loro affermazioni per confutare le centinaia di studi (indipendenti) sui danni da glifosate […] Ognuno fa quello che vuole, che gli fa più comodo e confusione è fatta. I nostri Ministri Galletti, Martina e Lorenzin si sono espressi poco tempo fa per il ritiro del glifosate…chissà cosa penseranno ora. Così procederà la desertificazione e la scomparsa di biodiversità, le colture OGM presseranno l’Europa ancora più minacciosamente, le agricolture contadine di tutto il pianeta subiranno un altro attacco, forse decisivo. Il potere in agricoltura sarà ancor più nelle mani di pochi produttori di semi, pesticidi, mercato, trasformazione, commercio, vendita del cibo. Gli ecosistemi e le acque ne saranno ancora più saturi. Se ora “solo” il 70% della popolazione europea tutta ha residui di glifosate nelle urine nel giro di qualche anno ancora sarà il 100%. Questa è la portata delle dichiarazioni odierne di FAO e OMS. Strano è che questa dichiarazione sia arrivata dopo poco tempo dal pronunciamento del parlamento Europeo, che ha approvato il rinnovo del commercio per altri anni di questa sostanza. Cosa che fa pensare che l’industria chimica non abbia ancora pronto un ricambio altrettanto promettente? In compenso hanno promesso che faranno più controlli, più analisi. Tristissima consolazione, oltre ad essere lasciati avvelenare ne saremo anche scientificamente informati ed aggiornati. Sono profondamente convinto, come i 92 scienziati di tutto il mondo che hanno sottoscritto la mozione per il Parlamento europeo per sostenere il ritiro dal commercio del glifosate, della probabile cancerogenicità dello stesso ma non è questo l’unico motivo sanitario che mi preoccupa. Ci sono molte altre patologie umane che sono state viste essere in relazione con esso, dalla sterilità alla intolleranza al glutine, dalle malformazioni neonatali, dalla insufficienza renale alle immunopatie, dalla anemia alle malattie neurodegenerative. Anche se la più paurosa è il cancro, anzi i cancri. Finché dura la tenzone a colpi di pubblicazioni e voti l’unica cosa da fare era di rispettare il principio di precauzione, a tutti i livelli amministrativi, dai più alti ai più bassi. Mentre a noi non resta che rimboccarci ancora le maniche e continuare la strada intrapresa di informazione, di contatti con le persone sensibili, di proposte di agricoltura sostenibile. Il Presidente di TerraViva Giovanni Beghini


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Il vicepresidente delle “Belle Arti”

L’ALTRO GIORNALE

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Giugno 2016

L’ELEZIONE. Gianni Guglielmo Pozzani ha ricevuto la nomina (a sorpresa) nell’Accademia

Gianni Guglielmo Pozzani è stato eletto vicepresidente dell’Accademia delle Belle Arti di Verona. Una nomina a sorpresa, questa, che Pozzani, uno dei personaggi più eclettici della Valpolicella, ha accettato con soddisfazione, anche perché lui stesso, 50 anni fa, si è diplomato proprio all’Accademia Veronese. «E’ bello poter vedere l’evoluzione artistica che presentano gli studenti oggi laureandi nell’esprimersi con soggetti classici, ma soprattutto è meraviglioso notare la grande ricerca nell’ambito dell’arte contemporanea che molto probabilmente ci porterà a mete nuove ed esaltanti – afferma Pozzani -. Il mio impegno all’interno dell’Accademia oggi sarà volto a garantire un futuro artistico e culturale ai nostri giovani, aiutandoli a trasferire la loro arte in una produzione anche commerciale a sostegno del loro futuro economico». Gianni Pozzani all’Accademia aveva approfondito l’incisione, la pittura e la cera-

mica. Oggi predilige lo sbalzo su metalli preziosi trasferendo su lastre di metallo soggetti di tipo classico. Un artista quindi, ma anche un uomo la cui stessa vita è un dipinto dalle mille sfumature. Gianni, raccontaci di te. «Dopo il diploma mi sono dedicato al mondo tessile, come agente di commercio, ma anche lavorando in una tessitura a stretto contatto con i telai e classificando i tessuti. Nel frattempo, per 35 anni, ho ricoperto svariati incarichi all’interno dell’Amministrazione comunale di Negrar, come assessore e vicesindaco e oggi come vicepresidente del consiglio comunale. Ho comunque sempre avuto un “debole” per il sociale e la cultura: ho fondato l’Archeoclub, le Pari Opportunità a Negrar, ho ideato il Cavalierato del Sovrano Ordine di Ercole e presieduto per anni gli “Artisti di Negrar”, ho fondato la Cosmopolitan Music Art con artisti e cantanti per promuovere giovani artisti e sono tuttora

vicepresidente degli “Amici del Cuore”, associazione nazionale che si occupa di prevenzione e riabilitazione dei malati di cuore. Ho inoltre costituito qualche anno fa il Movimento Pensionati Veneti». Una vita davvero ricca la tua. «Ho avuto una vita molto produttiva ed esaltante e ho viaggiato molto: uno dei viaggi più importanti che ho fatto è stato un tour nel mondo alla ricerca dei vetri cammei dell’età imperiale su cui sto scrivendo un libro (un altro libro di Pozzani riguarda i Capitelli delle indulgenze plenarie in Valpolicella ndr)». Arte, viaggi, ma anche molto studio. Che dire della tua preparazione pressochè universale? «Studiare mi è sempre piaciuto molto e non ho mai smesso: ho un diploma di radiotelegrafista, uno di infermiere di pronto soccorso, conosco abbastanza bene la lingua francese e inglese, ho studiato e approfondito la Bibbia…e a 65 anni mi sono laureato

in Storia greco-romana affrontando scavi archeologici in tutta Italia. Amo molto anche imparare, tanto che negli anni ’60 ho seguito persino un corso per conoscere i passi del balletto classico a Parigi con Maurice Bejart». Sei anche pilota di aereo, paracadutista e poi ancora produttore di olio e miele. Qualcos’altro? «Bè, ho molte altre passioni, come quella ereditata dalla mia famiglia per la musica classica, che amo e di cui sono diventato un buon conoscitore. E poi c’è la cucina: anche questa è una forma d’arte a cui non rinuncerei mai. Questa passione lo scorso anno mi ha portato ad essere ammesso alla “Prova del Cuoco” di Antonella Clerici…alla fine però non ho potuto parteciparvi per incompatibilità con il mio ruolo amministrativo». Hai un rimpianto? «Sì, un rimpianto ce l’ho: mio nonno ha avuto 22 figli e io nemmeno uno». Silvia Accordini

Gianni Guglielmo Pozzani

INCISORE D’ARTE. Tirelli su Super Tv Walter Tirelli, incisore d’arte di Arbizzano, andrà in onda su Super Tv, emittente di Mantova. Il 7 giugno dalle 14 alle 16 sarà ospite nel programma “In diretta con Elide” assieme alla nipote Elisa Tirelli, giovane artigiana di Nogara, che presenterà alcune delle sue bellissime realizzazioni su tessuto. La coppia di artisti è stata invitata a presentare le proprie opere. Tirelli illustrerà la singolare tecnica con la quale le esegue nel corso del programma che andrà in onda in diretta. «Realizzerò un’Arena - spiega l’artista - sotto gli obiettivi delle telecamere dell’emittente mantovana e risponderò alle domande della conduttrice della fortunata trasmissione, Elide Pizzi». Quelle di Tirelli sono incisioni su piastra di rame che vengono poi sottoposte ad una doratura certificata 24 kt. Tirelli riproduce scorci di Verona – come l’Arena, appunto - ma anche piazza delle Erbe, la basilica di San Zeno, Castelvecchio e anche della Valpolicella, ove risiede. Walter Tinelli Valerio Locatelli


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L’ALTRO GIORNALE

Oltre l’angoscia della criminalità

Giugno 2016

CONFCOMMERCIO. All’evento, in Fiera a Verona, era presente pure il Ministro Angelino Alfano

E’ stata la Fiera di Verona il luogo di incontro che ha visto la partecipazione del Ministro dell’Interno Angelino Alfano all’assemblea di Confcommercio di lunedì 16 maggio

per sopperire alla criminalità, micro o macro che sia, ma sempre di criminalità si tratta. «Una commerciante, nostra associata, ha subito quattro furti in 40 giorni e nonostante

ministro Alfano si è dimostrata sulla stessa lunghezza d’onda: «Sto lavorando a un disegno di legge che avrà proprio la funzione di adattare il concetto di sicurezza a livello territo-

Angelino Alfano alla Fiera di Verona

con la presenza dei massimi vertici politici nell’ambito scaligero. Una serata che ha visto un faccia a faccia del Ministro con il Presidente di Confcommercio Paolo Arena con un tema molto sentito da tutta la cittadinanza: “oltre la paura”. E ieri, durante l’assemblea pubblica dell’associazione, Arena le ha elencate tutte le tematiche da affrontare

tutto, il giorno seguente era sempre pronta ad aprire la saracinesca del suo negozio senza perdersi d’animo. Lei non ha paura, noi non abbiamo paura, non ci sentiamo al sicuro, ma c’è la volontà di andare oltre, però devono metterci nelle condizioni di poterlo fare», precisa Paolo Arena davanti a una platea gremita di gente. La risposta del

riale, verrà proposto un comitato che dovrà aggregare i sindaci delle città, i prefetti, i questori, e che avrà lo scopo di stabilire le priorità nel contrasto alla criminalità. Quella che nella pratica è affidata alle forze dell’ordine, destinate ad essere rinforzate. Abbiamo impiegato un ulteriore contingente di 750 soldati, deliberato in uno degli ultimi Consigli

dei Ministri e abbiamo deciso di dispiegarli immediatamente sul territorio presidiando delle postazioni fisse, in modo tale che Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza riescano a girare per le nostre strade “sganciandosi” dal resto». Presente il presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli: «Legalità e sicurezza sono anche condizioni essenziali per un’economia sana e per un mercato che funzioni». La modifica sulla legge che regola l’uso delle telecamere di videosorveglianza è stato un altro tema con il quale Paolo Arena ha concluso la serata: «E’fondamentale innalzare il limite di conservazione delle immagini a cinque giorni, per permettere maggiori e più accurate verifiche a seguito di reati». Per la certezza della pena: «Chi sbaglia deve avere una giusta sanzione detentiva, sia per quanto riguarda i reati che sono definiti micro ma che per noi sono reati veri e propri», ha sottolineato Arena. Angelica Adami

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ARBIZZANO. La Primavera dei Popoli Si è svolta il 7 maggio, nell’ambito della Primavera de Libro presso Villa Albertini ad Arbizzano, la Primavera dei Popoli, organizzata dall’assessorato ai Servizi sociali del comune negrarese in collaborazione con i Comuni della Valpolicella e Valdadige e di molte associazioni ed enti. «L’evento – afferma Ulyana Avola, assessore alle Politiche Sociali di Negrar – è stato pensato come momento conviviale di un percorso avviato grazie alla sinergia creatasi in occasione del partenariato al progetto “Migrarti” presentato dall’associazione culturale Zyriab». La Primavera dei Poli si è articolata in diversi momenti nell’arco della giornata: ad una tavola rotonda “Relazion – arti: quando le arti fanno relazione” hanno fatto seguito un pranzo etnico, attività di animazione, laboratori etnici, spettacoli interculturali, musiche e danze etniche e reading dal mondo. La giornata si è conclusa con il concerto sinfonico dell’orchestra multiculturale del Baldo – Garda “Mosaika” che ha gremito la sala polifunzionale di Villa Albertini. «L’intenzione per i prossimi anni – affermano le educatrici territoriali che hanno seguito l’evento – è che questa manifestazione porti messaggi ci pace e interculturalità in Valpolicella, diventando itinerante e seguendo la “Primavera del Libro”». S.A.

NATURA E SCUOLE / IL CONCORSO Trasmettere alle giovani generazioni il profondo amore per la natura, promuovendo cambiamenti e nuovi stili di vita , attraverso azioni consapevoli che tutelino la salute e la bellezza del paesaggio: questo il desiderio dell’associazione TerraViva nell’organizzare il primo Concorso scolastico “Valpolicella: mi piace” svoltosi nell’ambito della “Primavera del Libro” a Negrar. Il concorso, patrocinato dai comuni della Valpolicella e sostenuto dalle associazioni Aveprobi, Gaspolicella, Movimento Ambiente e Vita, Pescantina Comune Virtuoso, Plant for the Placet, Veorna Polis, WWF, intendeva promuovere la sensibilizzazione dei ragazzi alle tematiche ambientali e alla conoscenza del territorio, facendo loro acquisire competenze traducibili in nuovi comportamenti più responsabili. Vincitori del Concorso per la sezione infanzia sono stati i bambini della "Torre Incantata" di Fumane con il progetto “Non solo sassi: Gioco, Vita, Arte”. Per la sezione scuola Primaria ad aggiudicarsi il premio è stata la Classe 5° della Scuola di Settimo di Pescantina con il progetto “L’ara Romana di villa Mirandola”. Per le scuole secondarie di I Grado (Medie) è stata premiata la classe 2° dell’Istituto comprensivo B.Lorenzi Fumane con il progetto “Il ponte dell’Unione”, mentre per la sezione scuole secondarie di II grado (superiori) è stata premiata la classe 2BTS dell’Istituto Tecnico Agrario “Stefani Bentegodi” con il progetto “Sofia: costruire un Ecomuseo in Valpolicella valorizzando la chiesa di S. Sofia di Pedemonte, definito un progetto ambizioso. S.A.

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L’ALTRO GIORNALE Giugno 2016

VALPOLICELLA BENACO BANCA / BILANCIO 2015 L’Assemblea dei Soci di Valpolicella Benaco Banca, che si è svolta sabato 21 maggio presso il teatro di San Pietro in Cariano, ha approvato il bilancio riferito all’esercizio 2015. Utile in crescita del 25% che supera il milione di euro per la Valpolicella Benaco Banca alla fine del 2015. Crescono anche la raccolta del 2,7% e gli impieghi del 7%, così come il patrimonio aziendale che tocca i 34,5 milioni di euro, più 4% rispetto alla fine del 2014. La raccolta totale passa dai 504 milioni di fine 2014 ai 518 del 2015; la diretta è in lieve flessione dai 376 milioni a 367 milioni, mentre quella indiretta sale da 128 a 151 milioni. Gli impieghi erogati dalle 18 filiali a imprese e famiglie salgono del 7%, a 340 milioni contro i 320 del 2014. La copertura dei crediti “a sofferenza” è pari al 64,64%, la copertura di crediti deteriorati è del 40,83%, quindi a livelli positivi. L’utile è salito a 1,06 milioni di euro contro gli 849 mila euro dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014. Buoni gli indici di patrimonializzazione con un Cet1 a 11,7% nettamente superiore all’8,5%richiesto dalla normativa di vigilanza. Nel corso dell’esercizio 2015 i soci sono aumentati di quasi 400 unità, passando dai 3.063 di fine 2014 ai 3.435 del 31 dicembre scorso (+12%). Nel corso dell’esercizio è stata superata positivamente anche l’ispezione della Banca d’Italia effettuata tra febbraio e i primi di aprile dello scorso anno. Ma gli oltre 300 soci presenti hanno votato anche il nuovo Consiglio di Amministrazione in carica per i prossimi tre anni, composto da Gianmaria Tommasi, Franco Ferrarini, Ermano Cristanelli, Marco Dall’Ora, Massimo Ferrarin, Alessia Filippini, Sebastiano Lonardi, Daniele Maroldi, Silvio Ottonelli, Matteo Piancastelli e Cinzia Lisetta Zanetti. E’ stato poi eletto il Collegio Sindacale, composto da Giuliano Salandini, Clemente Ballarini e Gian Paolo Ranocchi e il Collegio dei Probiviri. All’Assemblea ha partecipato, in rappresentanza della Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo, il vice direttore generale Gabriele Beggiato, che ha espresso giudizi positivi sui dati della Banca di credito cooperativo veronese.

RICONOSCIMENTO. Premio S. Eufemia ad Italia Fortunati Nel salone della Parrocchia di S.Eufemia a Verona, Guido Papalia, già Procuratore capo della Repubblica a Verona e Procuratore generale alla Corte di Appello di Brescia, ha consegnato il “Premio S. Eufemia “ad Italia Fortunati già Prefetto di Verona. Il “Premio S.Eufemia”, nato all’interno dell’Associazione Amici di S.Eufemia” - con alla testa il giornalista Gianfranco Tommasi che ne cura la continuità vuole conferire con un riconoscimento simbolico, a chi nel proprio ambito di lavoro, professionale o istituzionale, promuove e rispetta la dignità umana della persona. Italia Fortunati, durante il suo mandato, ha promosso il “Protocollo d’intesa sulla prevenzione della violenza e dell’abuso sui minori” esteso ai casi di violenza domestica e alle categorie deboli. A ricevere il premio S.Eufemia dalle mani del Prefetto Salvatore Mulas, lo scorso dicembre, anche la dottoressa Perla Stancari. Il premio, consiste in una pregevole scultura in argento del maestro orafo Alberto Zucchetta, con la riproduzione del logo dell’Associazione Amici di S.Eufemia. E’ stato consegnato quest’anno ad Italia Fortunati da Guido Papalia nel corso di una breve cerimonia dopo la lettura della motivazione da parte della signora Margherita Frigo Sorbini. Carlo Rigoni

LUCCHESE AUTO. Una storia lunga più di mezzo secolo

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L’ALTRO GIORNALE Giugno 2016

CRONACHE della II Circoscrizione

L’estate si avvicina Allegria assicurata I PROGRAMMI. Giochi, divertimento e aggregazione, dai tradizionali grest alle feste

Mancano pochi giorni alla chiusura dell’anno scolastico e l’estate è alle porte. Anche la II Circoscrizione e i suoi paesi si preparano ad accogliere la bella stagione a suon di eventi, divertimento, pianificando tempi e luoghi di aggregazione. E’ ricco infatti il cartellone di “estateincittà 2016” che vede, oltre a feste di quartiere e sagre parrocchiali, anche molte iniziative organizzate da parrocchie e associazioni dedicate a bambini e giovani. Così, al Summer Freedom presso il Circolo Tennis Revolution, al Blu Camp presso il Centro natatorio Santini e al Summer Camp Cadore presso il Centro Polisportivo Avesani, ecco comparire anche i divertenti Grest parrocchiali con attività manuali, giochi, uscite in piscina, passeggiate e gite: il Grest Santa Maria Ausiliatrice a Ponte Crencano si svolgerà dal 13 giugno al 7 luglio

dalle 9.00 alle 18.00, il

Alessandro Carta

Grest Santi Filippo e Giacomo a Parona è in programma nel mese di in luglio dalle 8.00 del mattino alle 15.00 e il Grest Cir-

colo NOI Quinzano è in agenda dal 27 giugno al 15 luglio dalle 9.00 alle 18.00. «Queste attività estive – afferma Alessandro Carta, Consigliere e Coordinatore della Commissione Animazione e Tempo libero della II Circoscrizione – sono frutto di un’importante sinergia tra la Circoscrizione, le Parrocchie e le Associazioni del territorio, che proprio attraverso i Grest e i centri estivi vuole garantire un progetto educativo e una serie di attività programmate ai nostri bambini e preadolescenti. Queste attività – aggiunge Carta – rappresentano un itinerario formativo di crescita umana, cristiana e di condivisione degli obiettivi e dei valori attraverso la semplicità, lo sport e la relazione con il prossimo». Anche le Comunità saranno in festa durante l’imminente stagione estiva: dopo la Festa di Santa Maria

PARONA. Primavera Arte, pitture in mostra Così come si ripetono le stagioni anche la Primavera Arte è riapparsa il giorno 6 maggio nella sala Domenico Zangrandi di Parona. La mostra di pittura, di questo si tratta, promossa dal Gruppo La Genziana, ha chiuso i battenti il 14 dello stesso mese, dopo che sono state esposte le opere di ben 17 cultori della tavolozza. La rassegna è stata onorata anche da un ospite di tutto riguardo, direttore del Fatto Quotidiano.it, il dottor Peter Gomez, figura nota dei programmi di analisi e costumi delle tv nazionali. Ha condotto l’evento Giancarlo Peretti che si è soffermato sul significato di alcune tecniche insolite nell’arte visiva, quali pirografia e tarsia, elogiando La Genziana con i suoi preziosi collaboratori. Il presidente Paolo Belfi ha colto l’occasione pewr anticipare al folto pubblico i futuri impegni, mentre altri relatori hanno evidenziato il valore dell’attività del Gruppo. Un momento conviviale ha chiuso l’incontro. Bruno Centurioni

Ausiliatrice a Ponte Crencano e la Festa della Comunità di Avesa, che hanno animato gli ultimi fine settimana di maggio, il 4 e 5 giugno sarà la volta della Festa del Corpus Domini alla quale Parona si sta preparando. Seguiranno la Festa di San Rocco a Quinzano dall’11 al 17 agosto e, per chiudere in bellezza, la Festa del Quartiere Pindemonte dal 14 al 18 settembre e la Sagra dell’Allegria a Borgo Trento, presso la chiesa di San Francesco all’Arsenale dal 16 al 24 settembre. «Anche le feste di comunità e delle nostre parrocchie – conclude Alessandro Carta – sono appuntamenti importanti attesi e radicati nella storia e nelle tradizioni dei singoli quartieri della nostra Circoscrizione, in quanto svolgono da sempre un notevole ruolo aggregativo e sociale per l’intera comunità».

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CRONACHE di Negrar

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Scuole e bambini Altri investimenti

PRUN-MONTECCHIO. L’Amministrazione impegnerà 450.000 euro per gli istituti dell’infanzia

NEGRAR

Ancora investimenti per le scuole a Negrar. Dopo la scuola secondaria del capoluogo, inserita fra i 52 progetti nazionali di “Scuole Innovative” e finanziata con 5 milioni di euro per la completa ricostruzione, l’Amministrazione di Negrar continua l’opera di investimento sugli edifici scolastici. Altri 450.000 euro verranno impegnati infatti per le due scuole dell’infanzia di Prun e Montecchio. «La prima – afferma il sindaco Roberto Grison - vedrà prossimamente la progettazione definitiva ed esecutiva per il recupero di una parte danneggiata e non disponibile a causa del terremoto di qualche anno fa; per la

seconda si sta predisponendo il bando per l’esecuzione dell’opera di completa-

Roberto Grison

mento definitivo della struttura. Queste due opere potranno essere realizzate

anche grazie ad un finanziamento di € 75.000 ricevuto dalla Regione e per lo spazio finanziario concesso per gli edifici scolastici, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri il 27 aprile scorso, su richiesta di questa amministrazione, pari a 208.000 euro. L’adeguamento e il riordino delle strutture scolastiche – aggiunge il primo cittadino - è una delle priorità dell’amministrazione, parte fondamentale del programma di mandato con il quale ci siamo presentati ai cittadini. Stiamo mantenendo gli impegni assunti, per il desiderio espresso di dedicare grande attenzione alla crescita dei nostri bambini

e dei nostri ragazzi, credendo fortemente che la scuola possa formarli ad aprirsi al mondo attuale, sviluppando le competenze per una cittadinanza attiva e per una convivenza civile. Riteniamo altresì – conclude Grison - che potenziare le scuole dell’infanzia delle piccole frazioni permetta di vivere compiutamente il territorio, sostenendo le comunità meno numerose con servizi adeguati, evitando lo spopolamento di luoghi belli del nostro comune: spopolamento che non è mero abbandono dei territori ma che deriva da carenza di risorse, di mancanza di servizi e di sostenibilità territoriale».

VIABILITÀ E MOBILITÀ STRADALE Riorganizzare la circolazione sul territorio comunale prestando attenzione alle esigenze di tutti i cittadini al fine di migliorare la qualità della vita: questo l’obiettivo che l’Amministrazione comunale di Negrar intende raggiungere nell’immediato futuro e per farlo vuole seguire un’idea nuova rispetto al passato. «Abbiamo incaricato una ditta specializzata nello studio della mobilità, che porrà particolare attenzione alla tutela dei soggetti della strada più deboli, pedoni e ciclisti, senza però dimenticare di analizzare le dinamiche del traffico veicolare» spiega l’assessore alla Viabilità, Bruno Quintarelli. A questo proposito sono state studiate le condizioni della mobilità dei cittadini dei quartieri di Arbizzano, Santa Maria e Novare, San Vito e Valfiorita. La ditta incaricata, Netmobility srl di Verona, ha concordato

con l’Amministrazione comunale un percorso che ha previsto anche il coinvolgimento della popolazione: i cittadini residenti nei quartieri interessati dallo studio

predisposto per raccogliere informazioni, opinioni e suggerimenti. «Il contributo dei cittadini per questo progetto pilota, che ci aiuterà a prendere delle scelte consa-

L’incrocio al semaforo di Arbizzano FotoCarlo

infatti sono stati invitati nei mesi scorsi a compilare sul sito del Comune un questionario on-line, appositamente

pevoli, è importante – aggiunge l’assessore Quintarelli -. Lo studio ha l’obiettivo di elaborare delle

proposte di organizzazione della mobilità che siano concretamente realizzabili, tenendo conto anche delle risorse a disposizione. L’Amministrazione Comunale potrà quindi assumere le decisioni non solo sulla base dei dati raccolti ma soprattutto in maniera coerente con la programmazione urbanistica futura e delle linee di mandato presentate al Consiglio comunale, per individuare una strada che ci permetta di ottenere una circolazione migliore ma soprattutto una migliore qualità della vita del nostro Comune». Al termine dell’analisi dei dati è prevista un’assemblea pubblica per illustrare i risultati e le iniziative che l’Amministrazione comunale intenderà realizzare per dare attuazione a questo nuovo metodo di affrontare le problematiche della mobilità sulle strade del Comune.

ASSOCIAZIONE SOVRANO ORDINE DI ERCOLE / FIERA DI PRIMAVERA Lunedì 25 aprile l’Associazione Sovrano Ordine di Ercole di Negrar ha partecipato con un proprio stand alla 71a Edizione della “Fiera di Primavera” di Ostiglia (MN), riscuotendo grande successo e interesse. Per l’Associazione negrarese, accanto al presidente Marco Gozzo, erano presenti Gianni Pozzani (presidente Onorario), Graziano Nobis e Leopoldo Murari (consiglieri dell’Associazione) e l’Azienda Agricola “Il Grignano” di Quinzano, primo Classificato all’ultima edizione del Palio dell’Olio. Lo stesso 25 aprile, all’interno del Municipio di Ostiglia, è nato il gemellaggio tra l’Associazione e i Comuni di Casaleone e Ostiglia, con il conferimento, per la prima volta nella sua storia, del titolo di

“Cavalieri” ai due Comuni, di Negrar e di Ostiglia. «Con Casaleone abbiamo un rapporto nato già alcuni anni fa (nel 2013 è stato fatto cavaliere il presidente

francese di Esvres-surIndres (Loira) – afferma Marco Gozzo, presidente dell’associazione -. Sempre nel 2013 sono stati avviati contatti con Ostiglia, attra-

contatti, tra territori che si integrano perfettamente tra loro, aprendo grandi opportunità di costruire progetti integrati e comuni. Il gemellaggio – conclude Gozzo -

della Pro Loco Carpanea Claudia De Fanti, con l’invito nello stesso anno da parte del Comune, attraverso l’assessore Fazioni, a partecipare al gemellaggio cittadino con la cittadina

verso l’assessore alla Cultura di Ostiglia Ilaria Reggiani, che ci ha accompagnati alla visita della Fiera di Primavera. Il gemellaggio è stato una naturale conseguenza di questi continui

vedrà nei prossimi mesi vari passaggi, che culminerà alla XIIIa Edizione del Palio dell’Olio a dicembre, lavorando nel frattempo insieme nella programmazione di eventi congiunti».


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Premio cuccioli Natalina brinda CONCORSO “FIABANDO”. Riconoscimento speciale alla scrittrice

Un orsetto al quale manca un dentino è il protagonista della fiaba in rima che Natalina Salerno ha scritto per il concorso letterario nazionale “Fiabando” organizzato dalla casa editrice Onirica di Castellina Marittima in provincia di Pisa e con la quale

Natalina Salerno

è arriva in finale, assieme ad altri 14 racconti, aggiudicandosi il “Premio speciale cuccioli”. Natalina non è nuova a questi concorsi,

infatti anni fa si era aggiudicata un altro premio speciale in un concorso di narrativa che si era tenuto a Savona ed era arrivata in finale in altri concorsi nazionali. «E’ sempre stata una mia passione scrivere racconti, inventare fiabe, mettere sulla carta storie di fantasia – racconta lei stessa -. Ultimamente avevo abbandonato un po’ questa passione, dedicandomi a scrivere esclusivamente per la Proloco di Negrar, di cui sono addetta stampa. Poi un incidente mi ha costretto all’immobilità e quindi ho ripreso in mano la “penna” e mi sono dedicata alla mia piccola passione. Visitando i siti internet dei concorsi ho visto questo e così è nata la fiaba in rima “L’orsetto sputacchioso”, un orsetto che da grande vuol fare l’oratore ma che a causa di un dentino caduto, quando parla sputacchia a profusione. Naturalmente – spiega Natalina - la mamma dell’orsetto trova la

soluzione e quindi come ogni fiaba che si rispetti, finisce bene. Un breve racconto un po’ scherzoso che è piaciuto molto alla giuria, che lo ha giudicato molto divertente. Quando è arrivata la mail nella quale era scritto che ero arriva in finale e che il mio racconto sarà pubblicato, è stata una bellissima emozione, un piccolo orgoglio». La cerimonia della premiazione si è tenuta presso l’ecomuseo dell’Alabrastro a Castellina Marittima il 15 maggio ed era presente anche il presidente della Proloco Emilio Salgari, Tullio Murari. Nell’occasione sono stati letti i racconti dei tre primi arrivati e dei tre premi speciali, intervallati da interventi musicali del musicista Fingerstyler Lorenzo Nicolini. Le fiabe finaliste, inoltre, sono state pubblicate dalla casa editrice Onirica, in una raccolta che si intitola appunto “Fiabando” illustrata dall’artista francese Diane Leenaert.

CATALPA SUMMER TIME - MUSICA, COCKTAILS E... E’ stata inaugurata lo scorso sabato 4 giugno con “Catalpa Summer Time Musica, cocktails, birra e…!” la calda estate della Baita di Santa Maria di Negrar. Una struttura sociale intergenerazionale, questa, realizzata con il comune di Negrar e funzionante da luglio 2007 e diventata nel tempo un punto di riferimento importante per la socializzazione, in particolare per i numerosi giovani che hanno fatto di questo spazio un luogo di ritrovo quotidiano. A presentare le iniziative estive è il presidente Francesco Zantedeschi. Presidente, Catalpa Summer Time non si ferma al 4 giugno, ma continua. Quali altre serate sono in agenda? «Questa rassegna di musica accompagnata da degustazioni continuerà nelle serate di venerdì 10 e sabato 18 giugno. Seguirà, l’1, il 2 e il 3 luglio, il Torneo di calcetto, al quale, dopo le positive esperienze degli scorsi anni, parteciperanno numerose squadre con ambizioni tra lo sportivo e Francesco Zantedeschi il bucolico. La novità dio quest’anno è il noleggio di un moderno impianto per il calcetto che renderà il tutto più competitivo e innovativo. Catalpa Summer Time e il torneo di Calcetto sono state programmate considerando fondamentale e importantissima l’attività rivolta ai giovani e recependo le loro richieste». Dopo il Torneo di calcetto inizierà il conto alla rovescia per la Sagra del Carmine. «La nostra Sagra quest’anno taglia il traguardo della 39° edizione, in programma dal 7 al 10 luglio. Due saranno le serate dedicate ai giovani: giovedì 7 luglio con i Gold Cobra cover dei Limp Bizkit e sabato 9 luglio con il concerto dei Gem Boy. Auspicando l’assistenza del bel tempo, fondamentale per la riuscita delle serate, invitiamo quindi i giovani alla Baita della Comunità».

LIBRI. Jeffery Deaver vince il premio “Ilcorsaronero” Sabato 14 maggio il Giardino di Pojega a Villa Rizzardi di Negrar ha ospitato la cerimonia di assegnazione del Premio “Ilcorsaronero” a Jeffery Deaver. Il premio, promosso dall’assessorato alla Cultura del comune di Negrar e dall’Università del Tempo Libero, è stato assegnato allo scrittore statunitense di noir e thriller, e di una nuova storia di 007, la cui scrittura ha molti punti in comune con le dinamiche e i ritmi dell’avventura. A Deaver è stata consegnata la riproduzione della statua di Emilio Salgari realizzato dallo scultore Sergio Pasetto. Subito dopo Luca Crovi ha dialogato con Jeffery Deaver autore de Il bacio d’acciaio (Rizzoli) e Simone Sarasso, vincitore del Premio Salgari edione 2014, autore di Da Dove vengo io (Marsilio).

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AMBIENTE, TERRITORIO e AGRICOLTURA

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La difesa delle coltivazioni dai parassiti vegetali ed animali

Tel. 045 7152777

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seconda parte

Nella rubrica del mese scorso, abbiamo dato inizio alla trattazione di questo composito ed impegnativo argomento, cercando di descrivere lo scenario nel quale le coltivazioni devono sviluppare tutte le loro potenzialità. In natura non esistono organismi buoni o cattivi, poiché coesistenza e competizione sono l’essenza dell’equilibrio e dell’armonia naturali. L’uomo, nello sforzo continuo di adattare l’ambiente alle sue necessità ed aspettative, ha privilegiato lo sviluppo di alcuni organismi, definendoli “buoni”, per-

chè in linea con le sue aspettative e, nello stesso tempo, ha combattuto contro altri organismi, definendoli “cattivi”, perchè impedivano il raggiungimento degli obiettivi che si era prefisso. Ecco quindi che la difesa delle coltivazioni non viene messa in atto contro tutti i parassiti, bensì solamente contro quelli che per concentrazione ed intensità di attacco provocano o possono provocare danni economici significativi. L’intervento dell’uomo in queste operazioni di difesa può essere attuato sia in forma

preventiva che curativa, andando a colpire direttamente il parassita, oppure inducendo la pianta a difendersi in modo efficace. La scelta di privilegiare una linea di azione a scapito di alt re, dipende da diverse variabili quali: il tipo di organizzazione e dotazione di strumenti aziendali, le condizioni agroambientali in cui si opera, le caratteristiche del parassita e il tipo di rimedio messo a disposizione. Come si può ben vedere, le aree di conoscenza indispensabili per l’operatore agricolo ed agroambientale sono

una necessità ed un patrimonio irrinunciabili, una condizione senza la quale non si opera in modo efficace. Infatti la conoscendelle variabili za

da debellare, quando sono già presenti nella pianta. veicolati da altri organismi quali gli insetti, sviluppano la loro virulenza senza che l’uomo

un clima temperato, in presenza vegetazione umida, ma anche da un terreno troppo dotato di azoto. Una pianta alimentata in modo equilibrato è

sopraccitate ci indica la pericolosità del parassita, la sua rapidità di attacco, i tempi ed i metodi migliori di intervento. Focalizzando la nostra attenzione sulle malattie delle piante e’ necessario, innanzitutto, che l’operatore sappia individuare, in modo certo, l’agente patogeno, cioè la vera causa che può essere un fungo, un virus o un batterio; soltanto dopo e’ possibile mettere in atto il metodo di lotta più appropriato. Virus e batteri sono molto difficili da combattere ed impossibili

possa farli regredire e l’unica forma di lotta efficace e’ costituita dalla distruzione delle piante infette. Spesso l’operatore stesso è il veicolo della propagazione di queste malattie, soprattutto attraverso la potatura, la raccolta e le lavorazioni dei terreni. Le malattie fungine, presenti in tutte le colture, sono conosciute in modo approfondito dagli operatori ed i metodi di lotta messi in atto si rivelano costantemente efficaci. E’ bene tener presente che lo sviluppo di questi funghi è favorito da

molto più resistente alle malattie fungine. La lotta a questi patogeni viene effettuata quasi esclusivamente con la modalità di prevenzione, poichè il fungo patogeno, quando e’ presente e sviluppato, è difficile da combattere ed ha già provocato danni economici. La difesa preventiva quindi e’ l’unica efficace, poichè erige una barriera che, impedendo l’infezione fin dall’inizio, crea le condizioni per uno sviluppo ottimale della coltura e dei suoi frutti. G.D.C.


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La casa riflette noi stessi

PROGETTO CASA

a cura dell’Architetto Mirko Ballarini Molti di noi ristrutturano casa una o due volte nella vita… raramente tre. Noi italiani siamo molto legati alla casa e se andiamo a mettervi mano lo faccia-

che in termini di disagi da patire: dai muratori in casa, agli idraulici, agli elettricisti. Tuttavia il nostro modo di intendere l’ambiente abitato è quel-

attraverso lo scorrere del tempo e il fatto stesso di veder mutare la casa suscita nel popolo del Sol Levante emozioni maggiori. Per questo motivo

mo quando proprio sembra indispensabile. Spesso siamo più propensi a cambiare beni voluttuari come automobile, vestiti, stili di vita, ma riduciamo alla minima manutenzione i lavori di casa limitandoci a mantenere in efficienza gli impianti o facendo così da evitare l’obsolescenza del nostro nido. In realtà la casa potrebbe essere molto più dinamica e seguire l’evoluzione della nostra vita: come cambiano le abitudini, i bisogni, i gusti così dovremmo poterci ritrovare in una casa che sappia seguire la modifica delle nostre abitudini. Va da sé che ristrutturare o modificare una casa è impegnativo sia da un punto di vista economico

lo tipico degli occidentali ma ben distante dalla concezione giapponese. In Oriente, infatti, lo spazio viene interpretato

nella loro tradizione gli spazi si prestano facilmente ad essere adattabili grazie a una maggiore flessibilità che permette

una veloce rimodulazione delle stanze. Un tema come quello della leggerezza diventa così centrale nell’architettura giapponese che grazie a quinte di separazione, arredi multifunzionali permette di interpretare molto bene l’idea di una casa adattabile alle necessità del momento. Quasi come un organismo la casa ideale dovrebbe riflettere non solo la nostra idea ma crescere, adattarsi e modificarsi insieme a noi. Ricordo con entusiasmo un progetto di Renzo Piano che vidi qualche anno fa: l’edificio era costruito sotto una collina artificiale e grazie a una serie di oblò che si aprivano automaticamente permetteva all’aria di entrare ed uscire…sembrava che l'edificio respirasse proprio come i pori della pelle umana. Forse un progetto d'avanguardia verso una nuova tipologia di casa organica.


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Design Cristal è creatività

PROGETTO CASA

Col nome Design Cristal si raccolgono le possibilità creative del sistema FIN-Project di Finstral in versione con massima

superficie vetrata e massima trasparenza Finstral completa la gamma delle versioni Cristal (tutto vetro) di FINProject il rivoluzionario serramento in alluminio. In Finstral Twin-line Nova Cristal il vetro diventa protagonista assoluto del serramento. In questa finestra il vetro rivest e completamente il telaio dell’anta su entrambi i lati. Ne risultano forme minimaliste ed eleganti, per un effetto tuttovetro, ispirato alla massima trasparenza. La smaltatura perimetrale del bordo vetro può essere realizzata in nove tonalità. Dotata di anta accoppiata, Cristal garantisce elevate qualità prestazionali e funzionali: la veneziana o la tenda, inserita tra le singole lastre. Ottime le proprietà di isolamento termico e acustico, con un valore Uw pari a 0,98 W/m²K e un eccellente valore Rw di 41 dB. Finstral Twin-line Classic Cristal ha una superficie completamente vetrata sul lato interno. Esternamente anta e telaio sono complanari e garantiscono un esito estetico molto pulito e lineare. Anche Classic Cristal può essere personalizzata con smaltature disponibili in nove tonalità. Dotata di anta accop piata, Cristal permette di alloggiare veneziana o tenda inserita tra le singole lastre. La trasmittanza termica Uw è 1,0 W/m²K. Finstral Step-line Cristal ha una superficie interna dell’anta realizzata completamente in vetro. Le

linee esterne si adattano bene ad uno stile architettonico moderno, essenziale. La gamma di nove tonalità di colori permette di scegliere la smaltatura per i bordi del

ante di larghezza fino a 2,5 m. Infine, è disponibile per chi ama il design innovativo la versione Cristal della parete vetrata: si tratta di una soluzione in

vetro interno secondo i gusti. I valori di isolamento termico di Step-line Cristal sono Uw fino a 0,85 W/m²K. I serramenti FIN-Project possono essere installati anche con telaio a scomparsa che dalla parte esterna su tre lati (laterali e superiore) scompaiono nell’opera muraria. L’alzante scorrevole Finstral Cristal ha profili interni lineari e sottili fanno della porta-finestra alzante scorrevole una scenografica soluzione per valorizzare lo spazio e la luce. Il doppio incollaggio perimetrale tra il vetro isolante ed il profilo del telaio rende la porta scorrevole estremamente stabile. Si possono infatti realizzare aperture di ampia dimensione, con

cui i profili sottili dei montanti o delle traverse, nascosti dalla superficie vetrata, risultano quasi

invisibili. L’assenza di profili di supporto sul lato esterno permette di ottenere ampie trasparenze senza soluzione di continuità, che a scelta si possono sviluppare in senso orizzontale oppure verticale. Dotando poi la parete di angoli a tutto vetro l’estetica sarà ancora più pulita e leggera. Perfettamente abbinabile alla parete Vista la porta-finestra alzante scorrevole Cristal valorizza ancora di più le linee minimaliste della struttura vetrata. L’intera gamma prodotti FINSTRAL è visionabile presso gli showroom Finstral: Verona, Via Francia 5/A tel. 045/583664 Mazzantica di Oppeano Via Aie 10 tel. 045/7145895 Finstral spa; Luca Gobbetti.


Professionalità immobiliare da 24 anni in Valpolicella

Professionalità e riservatezza: queste sono le linee guida che da 24 anni caratterizzano “Assicasa” di Arbizzano. Presente sul territorio della Valpolicella dal 1992 con le sue proposte immobiliari, l’agenzia di via Valpolicella 44

mette a disposizione del cliente tutta l’esperienza accumulata in anni di lavoro per offrire un insieme di servizi integrati in grado di soddisfare tutte le esigenze che riguardano l’immobile. Consulenze ed atti notarili diretta-

mente in studio, da preventivi gratuiti per eventuali ristrutturazioni e certificazioni energetiche: questi alcuni dei numerosi servizi che Assicasa è in grado di offrire, garantendo efficacia, efficienza e soddisfazione.

ARBIZZANO Località Montericco, panoramica villa singola circondata da un giardino di oltre 2.000 mq. con 35 ulivi. L'unità è disposta su di unico piano e composta da ampio soggiorno con camino, cucina abitabile, quattro camere, due bagni. Al piano interrato taverna, bagno, lavanderia, cantina e garage. L'immobile è già predisposto per due unità abitative. Classe F . € 700.000 Prima collina di NEGRAR, panoramica porzione di villa trifamiliare composta da soggiorno, cucina abitabile, tre camere e due bagni. Grande taverna, ampia cantina, bagno/lavanderia e triplo garage. Ampio sottotetto al grezzo. Giardino di 400 mq. circa. Classe D € 365.000 VALFIORITA Immersa nel verde e comoda ai servizi, panoramica villa singola disposta su unico piano, con ampio soggiorno, cucina abitabile, 3 camere, studio e 2 bagni. Splendido giardino piantumato. Nel seminterrato grande taverna con camino, cantina, lavanderia e garage per quattro auto. Classe F € 540.000 ARBIZZANO centro paese, zona tranquilla e servita, ottima opportunità, bifamiliare completa composta da due appartamenti indipendenti di circa 100 mq. ciascuno. Piano terra da riattare e piano primo già ristrutturato. Garage e giardino di 200 mq. circa. L'immobile si presta a casa unifamiliare con grande zona giorno al piano terra e zona notte al piano primo con 4 camere da letto. Classe F. € 290.000 S. Pietro In Cariano CORRUBBIO, ampia villa singola , composta da soggiorno con camino, cucina abitabile, tre camere matrimoniali, studiolo e due bagni. Mansarda di 70 mq. con bagno e accesso ai terrazzi/solarium. Al piano interrato ampia taverna con camino, grande garage, due cantine, bagno e lavanderia. Splendido giardino completamente piantumato. Classe D € 585.000 SAN VITO DI NEGRAR, appartamento piano terra, composto da soggiorno, cucina abitabile, due camere, due bagni, terrazzo, cantina, garage doppio e giardino/orto. Classe E € 170.000 PARONA, centralissimo, in signorile palazzina con ascensore, appartamento al piano primo composto da soggiorno con cottura, camera matrimoniale, bagno con finestra, balcone, cantina e garage. Classe D € 145.000 ARBIZZANO località Novare, comoda a tutti i servizi del paese, villa a schiera composta da soggiorno , cucina abitabile, quattro camere, tre bagni, grande taverna con camino, cantina, garage doppio di oltre 40 mq. e giardino. Classe energetica E. € 315.000

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PROGETTO CASA

Giardini d’estate in fiore

In piena primavera si può iniziare a piantare i fiori che renderanno bellissimo il nostro giardino in estate, mentre in estate è il momento di comprare gerani di tutti i colori, petunie, margherite, roselline nane, begonie: tutti fiori che amano stare in pieno sole o con poca ombra e che donano a giardini, balconi, terrazzi colore, allegria, solarità. Per la scelta dei bulbi è bene comunque tenere conto dei diversi periodi di fioritura, in modo da creare un meraviglioso giardino estivo fiorito da giugno ad ottobre. Anche le combinazioni dei colori sono molto importanti: gli esperti consigliano ad esempio di piantare tipi di bulbi differenti gli uni vicini agli altri. Piante di altezze differenti inoltre vivacizzano il giardino: sarà bene quindi giocare con l’altezza mediante la scelta e la collocazione dei bulbi, ad esempio piantando i bulbi estivi che producono piante più alte come gladioli e gigli, accanto agli arbusti o alle piante perenni…E per un giardino estivo adorno di fiori?

Gli “addetti ai lavori” suggeriscono non solo di tenere conto dei periodi di fioritura, di creare un angolino per i fiori recisi in modo da avere a disposizione in “negozio di fiori” personale, ma anche di combinare piante perenni ed annuali con bulbi a fioritura estiva in modo da ottenere splendide bordure in estate, di collocare i bulbi a fioritura estiva in fioriere e vasi e, se possibile, collocare da qualche parte vasi sospesi. Tutto questo non dimenticando che i bulbi collocati nei vasi richiedono sempre maggiore attenzione rispetto a quelli piantati nel terreno del giardino. Nei vasi e nelle fioriere un’umidità eccessiva o insufficiente costituisce subito un problema. E’ necessario quindi che l’acqua possa defluire in modo che i fiori non anneghino e che le fioriere siano abbastanza profonde per prevenire la disidratazione dei bulbi. Aiuole fiorite di colori e di tanti fiori variopinti sono parole d’ordine in quest’estate 2016, anche in casa, dove è sempre bello

avere fiori, a maggior ragione se provengono dal nostro giardino. A questo proposito alcuni bulbi estivi sono particolarmente adatti per ottenere fiori recisi, soprattutto i gladioli, le dalie e i gigli. Se si preferisce non intervenire sul giardino tagliando fiori qua e là è possibile creare un angoli-

no separato per i fiori recisi in un punto riparato. In tal caso è necessario piantare i bulbi un po’ più vicini gli uni agli altri affinché si sostengano a vicenda durante la crescita. Tutto questo facendo attenzione al periodo di fioritura scegliendo bulbi che fioriscono in momenti diversi, per una casa fiorita durante l’intera estate.


GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNA-

PROGETTO CASA “Gruppo Finestre” Verona Serramenti per passione

Avete bisogno di serramenti? Gruppo Finestre fa al caso vostro. L’azienda, con tre stabilimenti e 15 punti vendita diretti, produce finestre, portoncini, scuri, persiane in pvc con un’esperienza di 30 anni. Lo slogan “la finestra di casa tua” risulta chiaro nel messaggio che vuole trasmettere. Particolarmente specializzata nel servire il privato, l’azienda ha la capacità e l’attenzione necessaria per soddisfare le richieste di chi ha cura ed è attento alla sua casa. Tale concetto viene trasferito nel prodotto, realizzato negli stabilimenti in Trentino, con impianti

vetro. Vengono gestite anche porte per interni in legno e vetro lavorato per

viene gestita da Serramenti Verona). Sostituire i serramenti significa anche

ogni esigenza. Con la sua lunga esperienza, l’azienda ha messo a punto un sistema di posa in opera per la sostituzione delle vecchie finestre senza nessun cantiere in casa, con una qualità eccellente che permette di raggiungere valori altissimi di isolamento termico ed acustico

più sicurezza, con vetri antisfondamento e ferramenta anti-effrazione, per una maggiore serenità in casa. La sede di Arbizzano Via Archimede, 16 - zona industriale, è a disposizione per servire la Valpolicella, ma sono a disposizione anche i punti vendita di Verona Via S. Marco 30/a e

moderni e altamente automatizzati. Una mentalità rigorosa e precisa permette di realizzare serramenti che valorizzeranno le più belle abitazioni. Gruppo Finestre – Serramenti Verona dà la possibilità di scegliere su sei diverse linee di prodotto, partendo dalla più semplice finestra “clima line”, al serramento “clima prestigio” con tre guarnizioni, fino ad arrivare al prestigioso serramento “Climawood” dove la parte interna della finestra è in legno di frassino o rovere massiccio e l’esterno in pvc. Per i sistemi oscuranti si può scegliere tra avvolgibili, scuri e persiane in pvc o alluminio, senza più necessità di manutenzione. A completamento dell’offerta l’azienda propone portoni d’ingresso in pvc rinforzato con serrature di sicurezza a più punti di fissaggio e con una scelta di circa 70 modelli diversi di pannelli lavorati e a

e un risparmio del 30% delle spese di riscaldamento. Da non dimenticare i vantaggi fiscali per chi sostituisce le vecchie finestre, con la possibilità di detrarre il 65% (la pratica

a Nogara per il sud della provincia e il mantovano. Visitate in sito www.serramentiverona.it e richiedete un preventivo gratuito, i tecnici commerciali saranno a vostra disposizione.


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CRONACHE di Sant’Ambrogio

L’ALTRO GIORNALE

Imu, Tasi e Irpef

Giugno 2016

CONSIGLIO COMUNALE. Definite le relative aliquote e detrazioni

Imu (imposta comunale sugli immobili), addizionale comunale Irpef e Tasi (tassa servizi indivisibili): sono state definite dal consiglio comunale di Sant’Ambrogio di Valpolicella le relative aliquote e detrazioni. «Abbiamo confermato le aliquote e detrazioni per quanto riguarda Imu ed addizionale comunale Irpef - ha illustrato l’assessore al Bilancio e Tributi, Evita Zanotti -. Per quanto riguarda la Tasi, secondo la nuova normativa, sono esenti dal pagamento i proprietari di abitazioni principali e gli inquilini quando l'immobile in locazione è abitazione princi-

pale». Dure le opposizioni che hanno criticato a più riprese i provvedimenti deliberati dalla maggioranza. «Fortunatamente il Parlamento ha bloccato ulteriori aumenti delle imposte locali come l'Imu, altrimenti avremmo corso il pericolo di un altro aumento anche quest’anno e delle altre imposte già portate al massimo - ha affermato Pier Luigi Toffalori di Al Servizio dei Cittadini -. A fronte della crisi, non si vede alcuna volontà politica di andare incontro ai nostri concittadini, anzi si continua ad aumentare la pressione fiscale». «Siamo curiosi di sapere -

ha spiegato Bianca Pellegrini di Idea Comune - quali interventi realizzerà l'amministrazione con le risorse che lo Stato le trasferirà a titolo di compensazione degli introiti Imu annullati dalla legge». Polemiche anche sulla Tasi, il cui ammontare per le case di lusso uniche a pagare la tassa, «è di appena 2100 euro, cifra irrisoria tanto che rischia di essere inferiore alle spese di gestione» ha attaccato Pier Luigi Toffalori di Al Servizio dei Cittadini. Astenuti invece i consiglieri di Idea Comune. «L’abolizione della tassa è un bene grazie alla manovra del

Governo - ha concluso il capogruppo Bianca Pellegrini - ma non si capisce quale sia il concetto di case di lusso vista la cifra irrisoria incassata dal Comune». Massimo Ugolini

CALCIO A 5 / CLIPPERS, LA RIMPATRIATA Una rimpatriata nel segno del calcio a 5 che ha legato per parecchi anni i giocatori dei Clippers, storica compagine di Sant'Ambrogio di Valpolicella. Si sono ritrovati, rammentando le origini dei Sant'Ambrogio Clippers, fondati nel 1993, evidenzia Roberto Cecchini, nella trattoria ambrosiana Dal Maestro. «Eravamo un gruppo di giovani amici – raccontano -. Costituimmo una squadra di calcio a 5, iscritta al campionato Mps». Nella palestra delle scuole medie i Clippers furono protagonisti di epiche partite e della vittoria del torneo di C2 con conseguente promo-

zione in C1. «Abbiamo ricordato i fasti del passato,

giocando una partita celebrativa - aggiungono Rober-

SCUOLA DEL MARMO E STONE FABBRICATOR’S ALLIANCE

«Auspico che questo progetto condiviso possa crescere per consolidare i rapporti tra la nostra associazione, presente a Marmomacc da tre edizioni, e realtà come la scuola del marmo». Con queste parole Dan Riccolo, coordinatore dell’associazione americana Sfa, Stone Fabbricator’s Alliance che conta 500 associati negli Usa tra architetti e produttori lapidei americani, ha concluso l’interessante incontro tra gli studenti della scuola del marmo di Sant’Ambrogio e alcuni associati della Sfa, recentemente in Italia per visitare alcune aziende del marmo nei distretti di Verona, Vicenza e Massa Carrara. «Per il raggiungimento delle competenze professionali richieste dal mondo del lavoro - ha sottolineato il coordinatore Fabio Grigoli della scuola del marmo -. Agli allievi, oltre alla preparazione culturale e scientifica, viene insegnato l’uso dell’alta tecnologia per la pratica di laboratorio, avvalendosi delle macchine a controllo numerico utilizzate nella lavorazione lapidea». La visita, iniziata nel laboratorio della scuola nell’ex quartiere fieristico ambrosiano, si è svolta alla presenza di Francesco Zamboni direttore del Centro Formazione Professionale Salesiani San Zeno a cui fa capo l’istituto, il sindaco Roberto Zorzi, il coordinatore della scuola Fabio Grigoli, gli insegnanti Anna Ferrari e Dario Marconi e gli studenti. Uno di questi meritevoli studenti, grazie all'attivazione di una borsa di studio attivata dalla scuola del marmo, soggiornerà per un mese in America per uno stage estivo. Nel contempo l'associazione americana ha donato all’istituto ambrosiano una somma di 3mila dollari per le attività scolastiche. Il direttore Zamboni ha donato all’associazione americana una formella in marmo rosso Verona rappresentante San Zeno patrono della città scaligera. M.U.

to Cecchini e Gianluca Sega, promotori dell'incon-

tro patrocinato dal Comune di Sant'Ambrogio -. A distanza di anni, molti di noi si sono perduti di vista proseguono i promotori “ma parecchi amici hanno risposto all'invito con grande soddisfazione per tutti noi. Ha accettato l'invito anche l'assessore allo Sport del comune, Silvano Procura, che poi ha premiato alcuni giocatori fondatori». L'appuntamento è per il prossimo anno con l’obiettivo di organizzare una partita con ricavato devoluto in beneficenza. M.U.

DEFIBRILLATORI

Diversi defibrillatori sono presenti negli impianti sportivi nel Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. A quelli del palazzetto del Montidon e nella scuola media Dante Alighieri, quest’ultimo trasferito nel periodo estivo nel centro nuoto di Ponton, si è aggiunto recentemente il defibrillatore semiautomatico installato negli impianti sportivi comunali della Pigna a Sant’Ambrogio di Valpolicella grazie ad Amia Verona. Il defibrillatore è in uso all’Ambrosiana Calcio che gestisce la struttura. Alla cerimonia di consegna erano presenti il presidente di Amia Andrea Miglioranzi, il sindaco Roberto Zorzi, l’assessore allo sport Silvano Procura, il presidente dell’Ambrosiana Gianluigi Pietropoli, il responsabile del settore giovanile, Daniele Fasoli e Armando Scaglia, collaboratore dello stesso vivaio. «Il contributo di Amia e altri enti - ha rammentato il sindaco Roberto Zorzi - ci ha permesso di dotare gli edifici pubblici, impianti sportivi, scuole o altri immobili, di strumenti, come i defibrillatori, che costituiscono elementi di sicurezza. Doveroso un ringraziamento ad Amia per questo dono». «Amia - ha sottolineato il presidente Andrea Miglioranzi - è attenta, da sempre, a progetti in funzione del territorio, in particolare modo quando gli interpreti sono i più giovani. Il defibrillatore garantisce maggiore sicurezza per la salute dei ragazzini dell’Ambrosiana». «La sinergia posta in campo ci permette di regolarizzare i nostri impianti - ha detto l’assessore allo sport Silvano Procura -. Doveroso un ringraziamento al dirigente ambrosiano Armando Scaglia, tra i propulsori di questa iniziativa». M.U.

RICEVIAMO&PUBBLICHIAMO. DA GARGAGNAGO Care Maestre, mentre l’anno scolastico volge al termine il nostro pensiero va a voi, che tanto avete fatto per i nostri bambini in questi tre anni. Li avete aiutati a crescere in un ambiente sereno, facendo vivere loro esperienze nuove, portandoli in giro e aiutandoli a conoscere la realtà a dimensione bambino. Da parte nostra vi vogliamo ringraziare di tutto ciò che siete state per loro, dell’affetto e della cura che gli avete dato, sicure che rimarrete sempre nei loro cuori e nei nostri. Vogliamo ringraziare tutto il personale della scuola Angeli Custodi di Gargagnago e il comitato per essere stato sempre presente e attento alle esigenze dei bambini e delle famiglie. Grazie di essere una scuola con l’anima. Gruppo mamme fiori 2013-2016


L’ALTRO GIORNALE Giugno 2016

CRONACHE di Dolcè e Sant’Anna

Passione per la bici

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DOLCÈ. La ciclabile, che attraversa il Comune da Ceraino a Ossenigo, sarà completata

Pista ciclabile di Dolcè sotto i riflettori. Attualmente partendo dalla frazione di Ceraino in bicicletta si può, attraverso il Trentino Alto Adige, giungere fino in Austria sempre su ciclabili. Nel contempo, grazie al servizio ferroviario bici-treno, è possibile utilizzare il treno per alcuni tratti, partendo dalle stazioni di Dolcè e Peri. A queste opportunità di turismo ecosostenibile, presto si aggiungerà una novità. La ciclabile che attraversa il Comune da Ceraino a Ossenigo a breve troverà pieno compimento. Sono iniziati i lavori del Genio Civile per recuperare la vecchia strada alzaia che collegherà Volargne a Ceraino. Successivamente l’amministrazione darà il via ai lavori per il completamento della pista ciclabile. «Abbiamo approvato il progetto del nuovo tratto di ciclabile afferma il sindaco Massimi-

liano Adamoli -. Una volta conclusi i lavori del Genio, partiremo con le opere». Il sindaco Massimiliano Adamoli ha annunciato il concorso di idee per un logo che vuole identificare la pista ciclabile Adige-Terradeiforti: durante la festa Storia e Sapori 2017 verrà premiato

gio. Quest’anno la manifestazione si è svolta nonostante il maltempo. «Giove Pluvio ci ha fatto uno scherzetto - sorride il consigliere delegato alle associazioni Alessandro Castioni - ma non ci siamo persi d’animo ed abbiamo raggiunto Borghetto D'Avio nel vicino Trenti-

Alcuni protagonisti della biciclettata

l'autore del logo della pista ciclabile che riceverà una bicicletta elettrica. Il concorso costituisce un ulteriore strumento di promozione della pista ciclabile su cui, annualmente, si svolge la tradizionale biciclettata di mag-

no, punto di arrivo della biciclettata». Proprio nei giorni successivi alla biciclettata Castioni ha compiuto un sopralluogo per fare il punto sui lavori con i tecnici comunali, professionisti e tecnici del Genio

in pietra dell’oratorio accanto alla chiesa parrocchiale, è

stato sistemato restituendo così a Cerna un luogo di

Civile che sta svolgendo lavori di pulizia lungo la sponda sinistra Adige per recuperare dove possibile la vecchia strada alzaia che collegava le due frazioni e serviva per trainare i barconi in risalita sul fiume. «Una volta terminati i lavori di collegamento sulla strada alzaia - prosegue l'assessore ai lavori pubblici Adelino Melchiori -, come amministrazione provvederemo al completamento della pista ciclabile fino a Volargne per poi proseguire fino al confine sud del nostro territorio comunale. Una volta completato anche l’ultimo tratto, conclude il vicesindaco - la ciclabile permetterà di scoprire un luogo magico e unico al mondo come la Chiusa di Ceraino per la gioia dei ciclisti che già attraversano il nostro territorio e di molti altri che arriveranno».

SANT’ANNA D’ALFAEDO

Un nuovo oratorio CERNA. Comunità in festa: l’inaugurazione ufficiale ha avuto luogo domenica 24 aprile

E’ stata una domenica di festeggiamenti quella del 24 aprile scorso per la comunità di Cerna. E’ stato infatti inaugurato ufficialmente il nuovo oratorio, una sala polifunzionale che ha portato in paese una ventata di allegria e di “speranza”. Dopo la chiusura dello storico ristorante - bar e della bottega del paese gli abitanti di Cerna si erano ritrovati senza un punto di aggregazione, un punto di riferimento che alimentasse la socialità del già poco popolato paesino. Ecco quindi la novità: grazie ad un contributo del Gal – Avepa, il tetto

Una veduta di Cerna

ritrovo, dove domenica 24 aprile hanno potuto fare ingresso tutti i curiosi partecipanti alla cerimonia di inaugurazione: dopo la S.Messa delle 9.30 animata dal coro è stato tagliato il nastro della sala polifunzionale intitolata a don Dario Morandini, il cui ricordo indelebile di parroco amato e benvoluto da tutti ha lasciato a Cerna il suo segno. A monsignor Guido Todeschini, il 24 aprile, è spettato il compito di tracciare un ritratto di questo sacerdote, parroco di Cerna dal 1973 al 1982.

SANT’ANNA. Una residente denuncia lo strapiombo sulla SP 12 La signora Angela Lavarini, una residente di Vaggimal frazione del Comune di Sant’Anna d’Alfaedo, si è rivolta al nostro giornale per evidenziare oltre che un disservizio, una situazione alquanto pericolosa. Da oltre due anni, e non è la sola, sta segnalando infatti alla Provincia di Verona, che sulla strada provinciale 12, che da Santa Maria di Negrar porta fino a Fosse ai piedi del monte Corno dell’Aquilio, nel tratto Croce dello Schioppo-Fane, scendendo sulla destra, si apre uno strapiombo con un salto di circa cinquanta metri senza alcuna protezione di sicurezza. Un salto che, a pochi centimetri dal ciglio stradale, potrebbe essere fatale anche per un distratto pedone. «Dopo più di una telefonata, l’unica cosa che la Provincia è riuscita a fare, con la scusa che mancano i fondi, è stata di segnalare il pericolo con due piloncini di circa 50 cm con catarifrangente; piloncini che peraltro con l’erba alta lungo il ciglio manco si notano - ci spiega la signora Lavarini -. E’ chiaro però che se accidentalmente un’autovettura uscisse di strada in quel punto non avrebbe alcuna speranza di fermarsi, con le logiche e disastrose conseguenze. Vista la pericolosità è veramente strano che la Provincia abbia deciso di non mettere nulla come riparo e cosa ancora più strana è il fatto che pochi metri più avanti il guardrail esiste già». Ma i soldi mancano ogni anno? La signora Lavarini si è rivolta a noi nella speranza di poter risolvere la questione e spronare chi di dovere per un veloce ed efficace intervento. «Spero proprio che la Provincia si attivi velocemente prima che possa succedere qualcosa di grave. Su quel pezzo di strada transitano centinaia di macchine e camion al giorno e anch’io passo molto spesso, a volte con i miei nipoti a bordo. Rabbrividisco ogni volta che passo su quel tratto ed immagino cosa potrebbe succedere». Alberto Dalle Pezze

DOLCÈ


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CRONACHE di San Pietro in Cariano

L’ALTRO GIORNALE

Arredo urbano: oltre 200 piante 21

Giugno 2016

AREE VERDI. Molti volontari e giovani studenti hanno piantumato nuove essenze vegetali

Venerdì

Oltre 200 piante di 20 diverse specie sono state messe a dimora nei primi giorni di maggio a completamento dell’arredo urbano del capoluogo di San Pietro in Cariano. Le aree verdi che corredano le rotatorie lungo la provinciale infatti per alcuni giorni si sono popolate di molti volontari e giovani studenti che hanno piantumato le nuove essenze vegetali. Tutto è iniziato con un progetto realizzato dalla classe IIIb AC dell’ITC Calabrese – Levi di San Pietro in Cariano, sotto la supervisione del professor Marino Chiaramonte: «Gli studenti – affermano dalla scuola – hanno attivato un’unità didattica di apprendimento attraverso un’esercitazione che ha fatto toccare con mano alcuni aspetti delle diverse discipline acquisite durante l’anno scolastico». «Aiutati poi dal personale del CNBF (Centro

nazionale per la biodiversità forestale) di Peri, hanno concretizzato quanto progettato – aggiunge Giuseppe Poiesi, consigliere delegato all’Ambiente del comune di San Pietro che ha seguito il progetto –. Il lavoro di posa

the Planet , coordinati da Mee-Young Kim. Credo che questo progetto – continua Poiesi - sia un ottimo esempio di come Comune, scuola e Associazioni possano creare sinergie e dar vita a qualcosa di straordinario per la

in opera ha visto collaborare attivamente anche alcuni ragazzi dell' Istituto Comprensivo di Carlotta Aschieri Vittoria, Marco e Alessandro , giovani ambasciatori dell’associazione Plant for

comunità e l’ambiente». «Il principio che sta dietro alla scelta di tutte le piante impiegate è che si tratta di specie autoctone ben adattate ai nostri ambienti ed ecologicamente importanti, in

alcuni casi legate pure alle tradizioni contadine ed artigianali di un tempo – aggiunge Lorenzo Gui del CNBF di Peri che ha contribuito al progetto in affiancamento ai futuri geometri e ai ragazzi di Plant for the Planet -. L’intento è stato comunque quello di garantire un lungo periodo di fioritura (da febbraio con il corniolo sino a giugno inoltrato con il ligustro per poi riprendere a settembre con la seconda fioritura delle ginestre) per motivi estetici, ma anche per garantire alle specie mellifere nettare e polline in quantità. I colori prevalenti saranno il giallo, il bianco e il panna dei fiori, seguiti in autunno dai toni caldi giallo arancio e rosso delle foglie prima della naturale cascola. In alcuni casi, sanguinella, il colore non mancherà nemmeno d'inverno, garantito dal rosso sangue dei sui giovani rami». Silvia Accordini

1° MERCATINO DEI BAMBINI DELLA VALPOLICELLA Sarà il “1° Mercatino dei Bambini della Valpolicella” quello che i genitori della Scuola dell’Infanzia e Nido Integrato di Castelrotto hanno organizzato per la giornata di sabato 11 giugno. In occasione della 10° Sagra di Castelrotto in programma dal 9 al 12 giugno a cura dell’Associazione Culturale Sant’Ulderico, l’11 giugno dalle 15.00 alle 18.00 nella piazza del paese, bambini, ragazzi e ragazze fino ai 14 anni potranno scambiare o ven-

LA CONSEGNA. Dodici defibrillatori alle società sportive La Sala consiliare del comune di San Pietro in Cariano è stata teatro di una cerimonia di consegna davvero speciale nella mattinata dello scorso sabato 14 maggio. L’Amministrazione comunale ha infatti consegnato alle associazioni sportive del territorio 12 defibrillatori semiautomatici (DAE) da installare all’interno degli impianti sportivi comunali da loro gestiti. «Una specifica normativa – afferma l’assessore Mauro Carradori – prevede che a partire da novembre 2016 ogni palestra e impianto sportivo del territorio debba essere dotato di un defibrillatore e che ogni società di gestione della struttura stessa formi adeguatamente istruttori e dirigenti affinchè sappiano utilizzare questo prezioso strumento in caso di necessità. Attraverso un impegno di spesa da parte dell’assessorato allo Sport del nostro comune quindi abbiamo stilato un elenco delle strutture sportive del nostro Comune procedendo con l’acquisto di 12 defibrillatori. Ovviamente avere un defibrillatore significa saperlo usare: il nostro impegno sarà ora quello di creare gruppi di lavoro con formatori preparati che in due serate preparino le persone designate dalle diverse società operative nel nostro Comune all’utilizzo dei defibrillatori». S.A.

dere giocattoli e fumetti, libri e dvd per ragazzi, pupazzi e giochi in scatola, figurine e oggetti vari. L’obiettivo è ben espresso dallo slogan dell’iniziativa “A me non serve più. Lo vuoi usare tu?”: se un giocattolo ha perso interesse per chi lo possiede, ciò non vuol dire che non ha più nessun valore per altri. Si vuole anche aiutare bambini e ragazzi a dare un valore alle cose e far percepire l’importanza per l’ambiente del riuso dei giocattoli.

Molte le forze in campo a sostegno della manifestazione, a partire dal patrocinio del Consorzio Pro Loco Valpolicella, dall’Associazione Terra Viva Verona e dall’Associazione Culturale Sant’Ulderico, fino alle Dirigenti Scolastiche di 5 Istituti Comprensivi della Valpolicella che hanno distribuito internamente circa 5000 volantini del mercatino ai bambini delle loro Scuole Primarie e ai ragazzi delle Scuole Secondarie di 1° grado.

Durante la 10ª Sagra di Castelrotto dal 9 al 12 giugno 2016 la scuola di Castelrotto si farà capofila di una serie di iniziative nella piazza del paese. Oltre al “1° Mercatino dei Bambini della Valpolicella” ci sarà infatti la “Festa del Grazie” della scuola e la consueta Pesca di Beneficenza, a cura dei genitori, maestre e personale della scuola, oltre che da membri della comunità che hanno la scuola di Castelrotto nel cuore.

EVENTO. Quattro domeniche per far brillare il tamburello Quattro domeniche per far riscoprire la bellezza e il divertimento del tamburello e per trascorrere qualche ora in armonia con i bambini. Questo è quanto è accaduto il 15, 22, 29 maggio e il 5 giugno, rispettivamente a Corrubbio, Bure, Pedemonte e San Pietro in Cariano. Quattro piazze, dalle 9.00 alle 13.00, si sono trasformate in un campo da tamburello, dove, grazie al patrocinio del comune carianese e di Tamburelli Giacopuzzi, le categorie pulcini di otto squadre provenienti dal Comune e da fuori Provincia si sono confrontate in diversi tornei. A fare da corollario agli incontri non sono mancati stand con panini, birra e bibite. Anima di “Tamburello in piazza” è l’ASDT Carianese, società con sede in via Roma, a San Pietro in Cariano, fondata a novembre 2015 da cinque giocatori ed appassionati, Cristiano Zantedeschi, Matteo Murari, Alberto Guardini, Leonardo Lavagnoli e Luca Lonardi. L’ASDT Carianese, che gioca sul campo di Fumane, si propone come “trampolino di lancio” per i più giovani, tanto che delle sue sette squadre, sei sono giovanili (con 60 bambini) e una amatoriale. «Il nostro obiettivo, attraverso queste domeniche in piazza – afferma Cristiano Zantedeschi –, è stato ampiamente raggiunto: molti bambini e le loro famiglie hanno potuto conoscere da vicino questo sport ed hanno potuto avvicinarsi alla nostra società che permette di giocare a tamburello gratuitamente tutto il tempo dell’anno. Il nostro scopo è promuovere il tamburello tra i bambini, come elemento fondamentale per il loro sano sviluppo fisico e mentale, oltre che far riscoprire questo sport come gioco tradizionale del nostro territorio e della nostra cultura». Molte sono le iniziative che l’ASDT Carianese ha in agenda: dopo una tre giorni ad aprile e in seguito a “Tamburello in piazza” conclusosi il 5 giugno, è in programma un torneo notturno a San Floriano nel mese di luglio e una due giorni a tutto divertimento a metà settembre. «Colgo l’occasione – conclude Zantedeschi – per ringraziare l’assessore allo Sport di San Pietro in Cariano, Mauro Carradori, per il sostegno fornitoci nell’organizzazione di tutte le nostre manifestazioni». Per informazioni: daghedebota@gmail.com; 349.6653146; 334.2403488 S.A.


SAGRA DEL PATRONO A SAN PIETRO IN CARIANO dal 23 al 29 Giugno

L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE

Conto alla rovescia per la 37’ edi- mente anche la “torre civica” del zione della “Sagra del Patrono di nostro territorio, che unisce e San Pietro in Cariano”. «Dopo il lega in un connubio unico, sia il successo della senso religiopassata edizione so della – affermano i Comunità Parcomponenti del rocchiale, sia Comitato Sagra – le molteplici ci siamo prodigati iniziative e per dare alla attività a caratmanifestazione tere popolare un’impronta e e laicale. Il una dimensione ancor più raffi- valore dell’amicizia ha donato nata e qualificante. Alla “nostra ulteriore bellezza a questa festa sagra” siamo particolarmente che non ha mai perso quei requilegati: è una Sagra nata tanti anni siti di autenticità e semplicità che fa, all'ombra del “campanile” e hanno fatto della sua immagine sotto questa veste ci sentiamo un marchio di qualità. Il cuore gratificati e stimolati nell’opera- pulsante della festa – aggiungore, ma nella sagra, il campanile si no dal Comitato - ruota intorno trasforma e diventa simbolica- agli stand gastronomici, deposi-

tari dei segreti dei nostri meravigliosi chef, alla grande tensostruttura, dove si avrà sempre il modo di gustare specialità gastronomiche super-appetitose, alla “pesca di beneficenza” preparata dal “Circolo Noi e dagli adolescenti”, al grande palco dove si alterneranno complessi e band musicali di notevole qualità e all’area giovani dove la frizzante e fresca energia vi contagerà. Questa è la sagra che vogliano offrirvi anche quest'anno, sperando che il tempo sia clemente e che le stelle e la luna possano guardare dall'alto, compiaciute e sorridenti, la nostra incantevole festa di paese, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza alla Parrocchia. A tutti buona Sagra!».

PROGRAMMA

PARROCCHIA SAN PIETRO APOSTOLO 23-29 GIUGNO 2016 37° EDIZIONE SAGRA DEL PATRONO Presso i Giardini Pubblici - Via Mara – San Pietro in Cariano GIOvEDì 23 GIUGNO Ore 19.00 S.S. Messa Ore 19.30 Apertura stand gastronomici Ore 20.00 Festa degli anziani (over 70) organizzata con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale, dell’Assessorato ai Servizi Sociali, della Consulta Anziani e del Comitato Sagra di San Pietro in Cariano Ore 21.00 Magnifica serata di musica con la “LATO A ROCK BAND” con un bellissimo revival rock pop italiano e straniero dagli anni 80’ ad oggi.

re alla sagra di San Pietro: Fantastica e irripetibile serata di liscio con l’entusiasmante energia dell’orchestra “CHICCO FABBRI” di Canale Italia LUNEDì 27 GIUGNO Ore 21.00 Una fantastica serata con la “RAF BENZONI BAND”, coinvolgente viaggio dagli anni 60’ ai giorni nostri, dove sarà impossibile non farsi contagiare dal ritmo incalzante, in una serata in cui è vietato sedersi! mARTEDì 28 GIUGNO Ore 21.00 Favolosa serata di ballo liscio con l’orchestra ferrarese “MANUEL MARTINI - ORKESTRA MARKETTI” accompagnato dalle bellissime voci femminili di Erika e Enrica.

vENERDì 24 GIUGNO mERCOLEDì 29 GIUGNO Ore 21.00 Grandissima serata di liscio con l’orchestra Ore 19.00 Stupenda ed emozionante esibizione della “DANIELE AMOROSO” – microfono d’oro Radio Zeta scuola “GENERATION DANCE STUDIO” di Arbizzano 2015. Spettacolo di grande impatto emotivo con con balli e danze. strabilianti scenografie di luce e di fuoco e un fanta- Ore 21.00 Grande spettacolo con “GERRY e i TNT”. I stico repertorio dai classici del liscio, alle canzoni dinamite del ballo con tremila brani in repertorio, dal melodiche, alla musica leggera, ai balli di gruppo. liscio agli anni sessanta – ottanta, balli di coppia, balli di gruppo e latino americano. Lo spettacolo è SCONSIGLIATO ad un pubblico che SAbATO 25 GIUGNO Ore 21.00 Per la prima volta in Valpolicella, il famoso NON ama divertirsi GRUPPO di “RENATO TABARRONI”, il RE incontrastato delle balere, il “Gallo della RIVIERA”. Uno splendido A grande richiesta: per i nostri fantastici ballerini gruppo che vanta tantissimi anni di attività, riem- anche quest’anno potranno ballare su pista profespiendo tutti i locali e le piazze d’Italia con grandi suc- sionale con pianali di calpestio in acciaio!!! cessi musicali. Apertura stand gastronomici tutte le sere dalle 19.00 alle 23.00 DOmENICA 26 GIUGNO Tutte le sere grande Pesca di beneficenza a cura del Ore 21.00 L’appuntamento che non può mai manca- Circolo Noi


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CRONACHE di San Pietro in Cariano

Protezione Civile Test per allenarsi

L’OPERAZIONE. Il Gruppo di S. Pietro ha svolto un’esercitazione di ricerca persone disperse

Il Gruppo Protezione Civile di San Pietro in Cariano lo scorso sabato 21 maggio ha effettuato un’esercitazione di ricerca persone disperse. L’operazione si è tenuta all’interno dell’Esercitazione Provinciale dell’Unità Operativa della Protezione Civile di Verona denominata “Campo base 2016” con base a Bussolengo nei giorni 21-22 maggio, che si inserisce nel programma di grandi manovre di addestramento e formazione del sistema territoriale provinciale con le organizzazioni di volontariato protezione civile. «L’obiettivo di queste azioni - spiega il consigliere comunale Diego Merci - è organizzare, in periodi tranquilli dal punto di vista di calamità, simulazioni di emergenze che vadano a testare le capacità di apprendimento e messa in pratica delle nozioni ricevute durante i corsi di formazione, di verifica circa

il corretto funzionamento delle attrezzature in dotazione e circa l’affidabilità dei volontari e della struttura di

comando di fronte a situazioni di emergenza». L’area interessata all’interno del comune di San Pietro in Cariano è stata la zona a sud del capoluogo (Cariano e Bolcana); a dettare i tempi dell’esercitazione e coordinare le varie fasi il Responsabile del Gruppo Comunale Marcello Saletti, che ha

potuto testare mezzi ed attrezzature del Gruppo specializzato anche nella ricerca delle persone, come le

bussole, il sistema di posizionamento globale GPS e le mappe cartacee. «Colgo l’occasione – aggiunge Diego Merci – per ringraziare i tecnici della Provincia e l’amministrazione comunale di Bussolengo per l’organizzazione di questo importante evento che ha permesso di vedere all’opera la Colonna

MANIFESTAZIONE. San Pietro a Sport Expo 2016 Era presente anche il comune di San Pietro in Cariano a Sport Expo, evento organizzato su commissione del Comune di Verona a VeronaFiere dal 30 aprile al 2 maggio. Associazioni, gruppi, società, Comuni hanno presentato nell’ambito di questo evento i loro sport e le loro attività. Tra i loro stand c’era anche quello del comune carianese che ha aderito alla manifestazione presentando le numerose realtà ludico – sportive del suo territorio: dal tamburello al calcio, dalla pallavolo al pattinaggio, dal rugby a m o l t e a l t r e discipline che a San Pietro è possibile praticare. «In particolare nella giornata di lunedì 2 maggio – afferma Mauro Carradori, assessore allo Sport del comune di San Pietro – abbiamo accompagnato quattro classi, due quinte elementare e due prima media a Sport Expo ed è stata davvero una grande soddisfazione poter avvicinare i nostri ragazzi al mondo dello sport e al tempo stesso alle realtà del territorio in cui vivono».

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Mobile Provinciale, la macchina operativa della Protezione Civile creata per intervenire in soccorso delle popolazioni colpite da calamità, e l’allestimento di un vero e proprio campo base su una superficie di 5000 mq con tende letto, cucina, mensa, servizi igienici, sociale, segreteria, il tutto con relativi impianti tecnici; un campo che con 36 tende è in grado di ospitare oltre 200 volontari e circa 400 sfollati». Nella giornata di domenica 22 c’è stata una reale emergenza che ha richiesto l’intervento dei volontari del gruppo di San Pietro in Cariano per la ricerca di una persona dispersa nella zona di San Bonifacio. Silvia Accordini

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INCONTRASSICIAZIONI Si è rivelata un successo “IncontrAssociazioni”, la giornata organizzata dalle associazioni e gruppi operanti a San Floriano svoltasi sabato 21 maggio. Gli stand informativi, i numerosi laboratori e gli spazi gioco, la musica e il ludobus hanno attirato numerose persone, adulti e bambini, per conoscere meglio e più da vicino le realtà associative della frazione, in un clima di festa e divertimento, “riscaldato” dal bellissimo sole che splendeva alto nel cielo. Scopo dell’evento era promuovere le attività che le associazioni partecipanti svolgono, con entusiasmo e passione, in ambito culturale e artistico, sociale, ambientale, sportivo ed educativo: è molto sentita, infatti, l’esigenza di far maggiormente emergere quanto lavoro esse facciano e quanto importanti siano nel tessuto sociale locale, soprattutto in un momento storico difficile come l’attuale. Molti i gruppi partecipanti: Gruppo Alpini San Floriano, Gruppo Anziani Don Domenico Cordioli, Caritas Parrocchiale, Coro El Vesoto, Fidas sez. San Floriano, A.S.D. Fantasy

Skate, Ass. Fare Musica, Gruppo Eventi Parrocchiali, A.S.D. Il Nastro, Ass. Artistico Culturale Libert'Art, Polisportiva Pieve San Floriano e Comitato Provinciale Tamburello Verona, Scuola dell'Infanzia di San Floriano, Terra

Viva Verona, Ass. Verona Scaligera e Ass. San Floriano Volley Libertas. Tutti loro hanno rivolto un ringraziamento all’Amministrazione Comunale di San Pietro in Cariano e all’assessore alle Associazioni, Fabiola Degani, per il supporto e il patrocinio ricevuti, oltre che alle numerose persone che hanno accolto l’invito a partecipare e a tutti i volontari che hanno contribuito, con il loro fondamentale aiuto, a "portare in piazza" le preziose "risorse umane" della Comunità di San Floriano.

CASTELROTTO. Festa annuale, l’AIDO si riunisce

AIDO in Festa lo scorso sabato 21 maggio. La sezione di San Pietro in Cariano si è riunita a Castelrotto per la sua festa annuale. Alle 18.00 i labari dei gruppi presenti (AIDO, AVIS e FIDAS provenienti da tutta la Provincia di Verona) si sono riuniti nel piazzale antistante la chiesa, per poi raccogliersi attorno al monumento ai caduti, dove Michele,un giovanissimo componente della Banda Comunale, ha suonato il Silenzio ed è stato eseguito l'alzabandiera. In quest'occasione l'Assessore allo Sport Mauro Carradori ha deposto davanti al monumento un vaso di fiori offerti dal Gruppo AIDO San Pietro. È stata poi celebrata la Santa Messa animata dal coro Polifonico di Castelrotto diretto dalla Maestra Lisa Cacciatori in sostituzione di Silvia Cipriani, a cui ha fatto seguito un rinfresco per tutti i partecipanti.Il tutto si è svolto con il consueto spirito di solidarietà che contraddistingue i gruppi volontari come AIDO. S.A.

PEDEMONTE. La classe 1956 in gita a Venezia La classe 1956 di Pedemonte ha festeggiato i 60 anni con una gita a Venezia lo scorso venerdì 13 maggio

MAGNALONGA / DELEGAZIONE DA INGELHEIM Dalla pagina Facebook del Comune di Ingelheim. "A San Pietro in Cariano: una passeggiata di 10 Km, la Magnalonga, si é svolta con il bel tempo e la delegazione ha partecipato insieme a circa 3000 partecipanti. La Magnalonga è una passeggiata tra le vigne della Valpolicella che ha luogo ogni anno".


L’ALTRO GIORNALE

CRONACHE di Marano e Fumane

Veicoli in strada: «Velocità elevata»

Giugno 2016

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MARANO. Intervista al sindaco Giovanni Viviani, che chiede maggiore rispetto delle regole

Sono trascorsi due anni da quando l’Amministrazione guidata da Giovanni Viviani si è insediata a Marano di Valpolicella e proprio a questo proposito abbiamo incontrato il Primo cittadino. Sindaco, in questi 24 mesi di amministrazione sono state affrontate molte questioni, ma c’è un problema su cui non vede ancora nessun migliora-

Giovanni Viviani

mento? «Certamente sì: per esempio l’ammodernamento del

complesso sportivo – mercato delle ciliegie di Marano e la strada La Torta. Forse però il problema che maggiormente mi angustia in questo momento è l’eccessiva velocità dei veicoli lungo la provinciale della Valgatara, in prossimità dei centri abitati». Non risultano però incidenti o vittime del traffico. «Non possiamo aspettare il morto per pensare qualcosa: il rispetto della velocità

prevista per i centri abitati (50 kmh) e per i tratti extraurbani (70 o 90 kmh) deve diventare un dato di fatto, non un auspicio. L’eccesso di velocità è alla base di molti incidenti che coinvolgono pedoni e ciclisti e provoca una motivata preoccupazione che ci impedisce, per esempio a Valgatara, di organizzare piedibus o altre modalità assistite per raggiungere la scuola a piedi. Ma so benissimo che non è un proble-

ma di facile soluzione». Non sarebbe sufficiente qualche dosso artificiale, una rotonda o un attraversamento protetto? «Sulle strade provinciali, fuori dai centri abitati, non si possono installare dossi artificiali, che sarebbero pericolosi o molto fastidiosi, soprattutto per i ciclisti e per i mezzi agricoli o gli autocarri. Nei centri abitati sono molto rumorosi. Le rotonde, sistemate dove è possibile all’inizio e al termine di un centro abitato potreb-

Ponte Vaio rivive grazie al mosaico

045 7755126

bero essere efficaci, ma sono molto costose e spesso

manca lo spazio anche per isolare, magari su un solo lato, un percorso pedonale protetto. Allora non mi resta che chiedere aiuto ai miei concittadini: andiamo tutti più adagio sulle nostre strade. Nel frattempo ci stiamo organizzando anche concretamente: presto avremo a disposizione un autovelox come si deve. Lo utilizzeremo come deterrente lungo la strada, con tanto di preavviso e di segnalazione».

FUMANE. Il progetto della classe IIA della scuola media dell’I.C. “Bartolomeo Lorenzi”

Un mosaico fa “rivivere” Ponte Vaio a Fumane. La classe 2A della scuola

media dell'I.C. fumanese “Bartolomeo Lorenzi” ha realizzato un mosaico per valorizzare uno dei ponti dimenticati di Fumane, posato a Ponte Vaio lunedì 6 giugno. «Abbiamo pensato di dedicare il laboratorio pomeridiano di questo anno scolastico alla conoscenza e alla valorizzazione del territorio circostante - spiega la professoressa Francesca Migliavacca -. Dopo una serie di uscite abbiamo elaborato dei progetti di riqualificazione. Abbiamo avuto un incontro in Comune con il Sindaco e gli Assessori, ai quali i nostri ragazzi hanno

presentato i loro progetti attraverso cartelloni e modellini. In accordo con

l'Amministrazione comunale abbiamo deciso di lavorare per il riabbellimento di Ponte Vaio, costruendo un mosaico che richiami gli elementi naturali». Il laboratorio è stato realizzato anche con l'aiuto degli educatori territoriali dell'Ulss 22 Maddalena Mazzi e Nello Dalla Costa. «Il lavoro laboratoriale all'interno delle scuole - afferma l'educatore Nello Dalla Costa - è un aggancio importantissimo con i ragazzi, le famiglie e il territorio e permette di lavorare alla radice per la prevenzione del disagio giovanile». Il lavoro è stato premiato al

concorso “Valpolicella: mi piace” alla Primavera del libro come miglior lavoro

delle scuole secondarie di primo grado con una gita in gommone sull'Adige da Brentino a Volargne/Pescantina. «L'idea dei ragazzi della 2A è stata originale e interessante e molti valido si è rivelato il percorso civico sovlto - conferma Maurizio Zantedeschi, assessore ai Lavori pubblici del comune di Fumane -. Anche questo è un modo di applicare il principio di sussidiarietà che come Amministrazione vogliamo portar avanti». Riccardo Reggiani

Mercato Settmanale

SABATO


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CRONACHE di Pescantina

L’ALTRO GIORNALE Giugno 2016

RICEVIAMO&PUBBLICHIAMO.

«Nessun servizio, tolgono soldi ai dipendenti comunali e si aumentano lo stipendio» Nel Consiglio comunale di Pescantina del 31 maggio, l'amministrazione Cadura ha approvato l'aumento al massimo previsto di legge degli stipendi di Sindaco, Vicesindaco, Presidente del Consiglio e Assessori. Mai a Pescantina si era arrivati a una disapprovazione così forte per l'operato amministrativo. I motivi a mio avviso sono vari: la

Da sinistra Lavarini, Quarella, Zanolli, Cadura, Marconi, Boscaini

presenza inesistente degli amministratori sul territorio che si dichiarano disponibili solo “a palazzo”, l'approvazione del progetto discarica che non trova accordo con nessuno, le condizioni disastrose delle strade, la manutenzione - che non c'è - delle aree verdi, la tassazione al massimo. Questa è un’amministrazione che non dà servizi al paese e come tale non serve a nulla! Risultati deludenti che non lasciavano posto a un aumento del compenso per chi amministra. L'inadeguatezza di questa scelta è ancora più marcata alla luce delle difficoltà lavorative dei cittadini. Sentiamo spesso numerosi dibattiti anche a livello nazionale, con richieste di riduzione delle macchine amministrative, dei compensi dei politici e del numero dei politici impiegati a ogni livello. A Pescantina ahimè accade il contrario! Gruppo Consiliare Civico per Pescantina e Forza Italia Manuel Fornaser

RICEVIAMO&PUBBLICHIAMO.

«Bilancio positivo. Come mai?»

E’ stato approvato, nel consiglio comunale di Pescantina del 19.05.2016, il rendiconto consuntivo relativo al 2015. Si tratta, in pratica, del bilancio di chiusura del 2015, che esprime la sintesi economica di quanto l’amministrazione comunale ha fatto nell’anno passato. I dati contabile che balzano agli occhi sono due: un avanzo di amministrazione accumulato enorme, di circa 3.290.000 ed un saldo finanziario, cioè una differenza tra entrate ed uscite, di circa 1.355.000,00, con un saldo obbiettivo, ai fini del patto di stabilità di 337.000,00. Questi dati, al di là della valenza contabile, hanno un significato ben preciso. Descrivono un’amministrazione del tutto inerte, incapace di intervenire sul territorio per far fronte alle innumerevoli necessità. Infatti a fronte di una tassazione ai massimi livelli (di più è impossibile), il Sindaco avendo avuto a disposizione nel 2015 circa un milione di euro (nel rispetto del patto di stabilità), avrebbe potuto intervenire sulla strade, che sono disastrate ovunque, tenere più pulito il paese, investire sulle scuole, nel sociale, diminuire i costi delle mense e dei trasporti, provvedere alla buona manutenzione dei giardini pubblici ed in generale del patrimonio comunale. C’era solo l’imbarazzo della scelta, guardando alla situazione complessiva del Comune. Purtroppo no, Cadura e la sua maggioranza decidono di rimanere fermi immobili, di non fare nulla per non compromettersi, lasciando il comune nella situazione in cui si trova. Situazione che i cittadini vivono ormai in modo rassegnato. Anzi, a dire il vero, una scelta l’amministrazione Cadura l’ha fatta: quella di riconfermare anche per il 2016 le stesse aliquote Tasi Imu Irpef in vigore nel 2015, naturalmente al massimo consentito. L’ultima, ma non meno importante scelta in materia, riguarda la Tari (Tassa sui rifiuti). Il Sindaco, infatti, dopo aver ridotto il numero di passaggi per il secco (da settimanale a quindicinale), ha deciso di introdurre una grande novità: i sacchetti con il microchip. E’ giusto sapere che il costo per l’acquisto dei sacchetti ammonta a circa 130.000,00 euro annui e che, tale importo, è sostenuto direttamente dai cittadini di Pescantina, atteso che la legge prevede l’integrale copertura dei costi del servizio (in pratica il costo del servizio smaltimento rifiuti è integralmente pagato dai cittadini). Una cifra così rilevante, anziché essere impiegata per sacchetti con il microchip, forse non era meglio spenderla nella pulizia delle strade e dei luoghi pubblici, nel miglioramento dell’isola ecologica? O almeno eliminarla facendo pagare meno ai cittadini? Francesco Marchiori

RICEVIAMO&PUBBLICHIAMO.

«Discarica: inquinamento e danni»

Il problema della discarica, il suo inquinamento e i suoi danni ancora pesano sul nostro presente e minacciano il nostro futuro. Il progetto presentato dall’Amministrazione Comunale è stato approvato in Regione. Per attuare i necessari interventi di bonifica, i nostri amministratori hanno previsto la creazione di una nuova discarica sopra quella esistente, una discarica che accoglierebbe una enorme quantità di rifiuti speciali per molti e molti anni. Fin dal 2011 il Movimento Ambiente & Vita si oppose alle proposte di ampliamento della discarica presentate… e con successo. A quel tempo eravamo sicuri di interpretare i sentimenti e il volere della quasi totalità dei cittadini e parlavamo in nome e per conto di una intera comunità. Adesso ci troviamo in un momento cruciale: nonostante i dibattiti, le firme, le serate informative, le marce, le discussioni con politici a tutti i livelli, dopo aver sostenuto spese per circa 25.000€, questo progetto è stato approvato. A noi del MAV questa soluzione non va bene. Non troviamo giusto che siano ancora e sempre le persone che abitano a Pescantina a dover pagare il salatissimo conto di questa situazione, a subire gli effetti e le conseguenze di una discarica per rifiuti speciali. Forse non tutte le iniziative del Movimento sono state condivise da tutti gli abitanti, forse alcuni di noi avrebbero voluto che il Movimento proponesse un progetto, forse alcuni si sono lasciati convincere che amministratori di loro fiducia avrebbero agito nel nostro interesse, ma ora, noi del MAV, abbiamo urgenza di sapere: a te abitante di Pescantina sta bene che questo progetto vada avanti? Lo ritieni una soluzione buona per il tuo futuro e del tuo paese? Perché se la popolazione accetta una nuova discarica, una nuova discarica si farà , perché le discariche si fanno sempre dove c’è una amministrazione favorevole e una popolazione accomodante. Caro amico, se invece ritieni che questo progetto sia una cosa negativa, faccelo sapere, contattaci, sostienici, partecipa e aiutaci a continuare, se ti è possibile, anche con un contributo per finanziare i ricorsi che si renderanno necessari per tutelare la salute e il benessere di tutti. Scrivici su: movimentoambientevita@yahoo.it Per informazioni: Boscaini Emanuele 328 7781468, Cengiarotti Massimo 339 2459775, Volpe Enrico 339 5879020, Lovatin Gastone 346 0140409, Pezzo Paolo 347 3755175, Padovani Federico 339 2862349, Tosi Matteo 347 8933131, Mischi Massimo 347 1774476, Godi GianLuca 347 1301989.


CRONACHE di Pescantina

L’ALTRO GIORNALE

Mercato sull’Adige La gente dice «no»

Giugno 2016

INTERVISTA. I cittadini si esprimono: «Futuro poco prospero», «Nuova destinazione scomoda»

Martedì 17 Maggio mi sono recata al mercato rionale di Pescantina, ad intervistare cittadini e ambulanti per sapere cosa ne pensassero della proposta dell’Amministrazione comunale di trasferire il mercato stesso verso la sponda dell’Adige, sul lungadige Giacopini e in piazza San Rocco. La giornata è

ria, in piazza San Rocco e via Ponte. «Non vedo un futuro prospero se dovessero effettivamente cambiare la location, come vuole l’attuale Amministrazione, dalla piazza verso il fiume, per tante difficoltà logistiche. Andando là in fondo avremmo poco spazio per parcheggiare i nostri furgoni. Man-

emergenza; anche il passaggio pedonale per la cittadinanza non è semplice: la strada presenta un continuo saliscendi con marciapiedi stretti che rendono il transito difficoltoso per carrozzine, passeggini o per i disabili e gli anziani», precisa un altro commerciante. Un tema molto sentito, que-

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mercato del martedì mattina è diventato il suo appuntamento fisso. Passeggiando e intervistando i cittadini ho notato che in molti si sono schierati sfavorevolmente all’ipotesi di un trasferimento, soprattutto tra i più anziani. Coloro che si sono pronunciati totalmente a sfavore sono stati i commercianti che vorrebbero solo sistemare la posizione attuale del mercato di piazza degli Alpini, creando un mercato più raccolto e destinando il resto della piazza a parcheggio. Angelica Adami

CONCORSO. “Ichitarrissimi” protagonisti a Occhiobello

soleggiata e mite, ma al mercato si vede poca gente. I furgoni degli ambulanti sono pochi e tanti sono i parcheggi liberi. Mi fermo a fare alcune domande agli ambulanti, quei pochi italiani rimasti, che con il loro banco si muovono da anni per venire al mercato del martedì mattina a Pescantina e che ora “rischiano” di doversi trasferire dalla piazza degli Alpini – dove ora si trova il mercato - alla sede origina-

cano inoltre i servizi igienico sanitari, senza dimenticare che per “fare il mercato” ci sono precise regole da rispettare, come ad esempio la distanza di sicurezza tra un banco e l’altro», si sfoga un ambulante storico che il mercato del martedì nel comune di Pescantina lo conosce bene. «Sono punti a sfavore, inoltre, l’impossibilità di accesso all’area per i mezzi di soccorso o della forza pubblica in caso di

sto, che sta accendendo forti discussioni anche tra i cittadini: «Il posto che l’Amministrazione Cadura avrebbe scelto per il nostro mercato è di certo affascinante, suggestivo, ma per me, che sono anziana e che vivo vicino alla piazza degli Alpini, non è comodo. Non ho intenzione di spostarmi e fare tratti di strada scomoda perché faccio già fatica a deambulare qui, figuriamoci là», spiega la signora Ada, che da anni il

FIUME ADIGE / L’ALLARME SULLA FAUNA ITTICA Lancia l’allarme Renzo Giacopini, maestro elementare in pensione e appassionato cultore dell’Adige. «Rispetto a qualche decennio fa – racconta - non si notano avannotti né novellame di barbi e cavedani e trote e temoli: è scomparso il ciclo vitale del fiume. Contemporaneamente si nota che a sud di Verona, secondo quello che raccontano i pescatori, la fauna ittica è completa. Fino a una deci-

na di anni fa l’Adige di fronte a Pescantina era popolato da numerosi esemplari di cavedani e qualche bella trota. Gli appassionati della pesca con la mosca artificiale riuscivano a catturare anche qualche temolo. Ora il fiume è pressoché sterile con una diminuzione significativa della fauna ittica». Alla ricerca delle cause, Giacopini si sofferma sulla realtà attuale del fiume: «L’acqua appare bella, ma in realtà è diventata inospitale per la fauna ittica. Questo fenomeno è riscontrabile fino a tutta la Val d’Adige fino a Bolzano. Ho una mia ipotesi: le colture intensive di vite e meli che hanno bisogno di continui trattamenti con antiparassitari e diserbanti, probabilmente hanno impregnato il terreno di sostanze irritanti che le piogge conducono nell’acqua del fiume. I pesci si trasferiscono quindi in zone più a valle dove trovano un

ambiente più accogliente. Ovviamente – conclude - dovrebbe essere l’Ufficio ittico provinciale a indagare sulla qualità dell’acqua del fiume Adige». Negli anni ’60, a causa di potentissimi veleni immessi nell’alveo dell’Adige come il cianuro, si sono verificate numerose morie di pesci, però il fiume si è sempre ripreso, le semine davano buoni frutti e dopo un paio d’anni il fiume tornava pescoso. Conclude Giacopini: «Attualmente questo fenomeno non si sta più verificando. Morìe non se ne vedono, ma la fauna ittica sta scomparendo». Ribadisce Roberto Rigo, già consigliere comunale a Bussolengo e appassionato pescatore di lungo corso: «Nel tratto da Pescantina fino alla località Nassar di Verona sono quasi spariti cavedani e barbi, magnaroni e bersanelle. Si pesca ancora qualche trota iridea (seminata). In questo tratto ci sono due scarichi dei depuratori di Bussolengo e Pescantina, oltre ad alcuni scarichi di cui non si conoscono le origini. La scorsa estate da uno di questi, a sud del ponte di Settimo, per parecchio tempo è uscita una sostanza dall'odore chimico insopportabile: si tratta di uno scarico di acque bianche della zona industriale di Settimo. Qualcuno azzarda che la colpa delle sparizioni ittiche sia dei cormorani, chi frequenta il fiume invece ha ben chiaro il problema: scarichi e veleni agricoli». Conclude Luigi Romele, già comandante della stazione dei Carabinieri di Bussolengo: «Non solo i pesci, a breve sarà il turno della fauna che costeggia il fiume...poi forse toccherà a noi. Non so quali siano i provvedimenti per evitare questo, comunque basta viaggiare da Domegliara a Bolzano e osservare. I sottofilari delle vigne, dei meleti, puliti come il centro d'un cortile senza il segno di zappatura manuale: un miracolo pro agricoltura di “san diserbante”». Lino Cattabianchi

Importante e significativa affermazione dell’orchestra “Ichitarrissimi” fondata e diretta da Monica Bulgarelli al 16° Concorso internazionale "Un Po di note" svoltosi a Occhiobello (Rovigo) con la partecipazione di 400 candidati tra solisti di strumento, cori e gruppi strumentali. Al concorso “Ichitarrissimi” ha presentato sei candidati allievi : tre solisti nella sezione chitarra classica, due nella sezione arpa celtica, uno nella sezione violino e l' orchestra “Ichitarrissimi” che si è aggiudicata il 1° premio assoluto nella categoria C con 98/100. Gli allievi premiati per la chitarra sono stati Elisa Di Bianco, Giovanni Ceron e Mattia Scoponi; Andrea Cagalli per il violino, Maria Manfrin e Sofia Pavan per l’arpa celtica. «Questa manifest azione – commenta soddisfatta Monica Bulgarelli – ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo della cultura musicale tra i giovani. E’ un appuntamento sempre più atteso dai giovani musicisti e studenti provenienti da tutta Italia e dall’estero». Nel frattempo, dal 12 al 16 maggio, si è svolto il XIII° International Classical Guitar Competition "Enrico Mercatali" di Gorizia che ha visto la partecipa zione di giovani studenti di chitarra provenienti da Slovenia, Croazia, Germania, Polonia, Norvegia, Vietnam, Austria, e tanti Paesi dell'Est, oltre a grandi artisti di fama internazionale come il virtuoso chitarrista russo Dimitri Illarionov, presidente di giuria del concorso. «Quest'anno l’orchestra “Ichitarrisssimi” in formazione ridotta ha partecipato al concorso sabato 14 maggio classificandosi a l terzo posto ex aequo – afferma Monica Bulgarelli, che nell’ambito del concorso ha ricoperto il ruolo di commissario di Giuria -. La nostra orchestra si è esibita anche sabato 21 maggio nella Chiesa San Pietro Martire di Balconi di Pescantina e sabato 28 maggio sempre nella parrocchia di Balconi». L'orchestra “Ichitarrissimi” attualmente è composta da 25 elementi e dal 2014 è un' Associazione di pr omozione sociale senza fini di lucro che offre anche corsi di Musica per bambini e adulti. L.C.

Via dei Pini, 27 - 37026 Settimo di Pescantina - Tel. 045 676 6491


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SPAZIO DONNA

L’ALTRO GIORNALE Giugno 2016

Purificazione cellulare «Le scarpe dicono il vero» BENESSERE DONNA

ANADAUTHI Anche quest’anno ho deciso di dedicare la mia rubrica di giugno ad una pratica di purificazione che deriva dalla tradizione dello yoga. A seguito di una una richiesta presentata in settembre 2014 dal primo ministro indiano Narendra Modi l’'assemblea generale dell'Onu ha deciso di proclamare il 21 giugno "Giornata internazionale dello Yoga". «Non è solo una ginnastica, ma è un cambiamento dello stile di vita» aveva detto Modi nell’esordio al Palazzo di Vetro di New York. Il suo appello per una «Giornata internazionale dello Yoga» è stato accolto da 177 Paesi che hanno appoggiato una risoluzione per celebrare questa ricorrenza il 21 giugno. Il numero più elevato di consensi mai raggiunto per una risoluzione dell’Assemblea Generale dell’Onu. Nella risoluzione si riconosce che «lo yoga dà un approccio olistico alla salute e al benessere». Io personalmente lo pratico yoga da quando ero bambina e sono arrivata ad insegnarlo e a formare anche nuovi insegnanti. Penso, però, che a riguar-

A CURA DI CHIARA TURRI

do ci sia ancora parecchia disinformazione, dovuta con molta probabilità all’influsso di contaminazioni new age che a partire dagli anni ’70 hanno snaturato la natura stessa dello yoga proponendo improbabili percorsi fatti di luci ed energie varie!!!! Lo yoga è un’esperienza pratica, che si vive “qui e

ora”, niente a che vedere con visualizzazioni fantasiose, lo yoga rafforza il contatto con la realtà. Lo yoga è semplice, concreto, sviluppa l’attenzione, quell’attenzione necessaria che consente di conoscersi e cogliere in se stessi stati sottili di percezione. Grazie alla pratica emerge la parte più autentica di noi, la nostra reale natura interiore. Qui di seguito vi propongo una semplice pratica di

purificazione. Vi garantisco che vi aiuterà ad affrontare il cambio della stagione in modo piacevole e l’effetto vi accompagnerà per tutta la stagione estiva. Un semplicissimo esercizio che va iniziato il giorno di solstizio d’estate e praticato tutti i giorni per i sei giorni successivi.

ANADAUTHI PRANAYAMA: Purificazione cellulare. Inizio pratica 1° giorno di solstizio (estate-inverno) ed equinozio (primaveraautunno) Durata pratica 6 giorni - Inspirare da entrambe le narici ed espirare in più ripetizioni da entrambe le narici x 6 volte - Inspirare da entrambe le narici ed espirare in più ripetizioni solo dalla narice destra x 6 volte - Inspirare da entrambe le narici ed espirare in più ripetizioni solo dalla narice sinistra x 6 volte Ripetere l’intera sequenza per sei giorni aumentando ogni giorno una volta in più rispetto al giorno precedente. Ex . 1° giorno 1 volta 2° giorno 2 volte Praticare a digiuno e in luogo calmo! Buon lavoro. Namastè!

L’INTERVISTA / ELEONORA LOVO

«Gli occhi possono mentire, un sorriso sviare, ma le scarpe dicono sempre la verità», una citazione che rappresenta il pensiero di Eleonora Lovo, veronese doc, con una passione innata per la scarpa maschile: «La scarpa dell’uomo rappresenta il primo biglietto da visita per raccontare e far raccontare di sé, deve essere lustra, in buone condizioni, ma soprattutto rispecchia in assoluto la personalità di chi la sta indossando». Eleonora, professione Lustrascarpe, nasce 43 anni fa a Verona ed è proprio nella città scaligera che ha intrapreso uno dei lavori più antichi della storia, ormai scomparso: un lustrascarpe è colui che lucida le scarpe altrui, generalmente svolto per strada come ci ricordano le immagini fotografiche del periodo del dopoguerra, ambientate nell’Italia meridionale nel periodo delle grandi immigrazioni verso gli Stati Uniti. Chi si guadagnava da vivere facendo il lustrascarpe per le strade veniva chiamato “sciuscià”, termine derivato dalla corruzione e italianizzazione della denominazione inglese “Shoe – shiner”. Eleonora, come nasce il suo desiderio di prendersi cura delle scarpe indossate da un perfetto sconosciuto?

nale. Spesso mi trovo veri e propri capolavori artigianali tra le mani: io sono colei che deve con professionalità prendersene cura». Come è organizzato il suo lavoro? «Mi prendo principalmente cura delle scarpe, ma per chi lo desidera mi occupo di mettere a nuovo anche

«Mi definisco una donna poliedrica: ho sempre fatto molti mestieri nella mia vita e di tutti i generi senza avere grandi pretese. Ho sempre avuto una spiccata sensibili-

borse, e piccoli oggetti in pelle, sempre supportata dall’ottima qualità dei prodotti che utilizzo. Il mio lavoro si avvale di un servizio di pulizia e lustratura

tà nei confronti “del bello e fatto bene”: il mestiere della lustrascarpe non è solo da vedere dal punto di vista meccanico di pulizia e lucidatura, ma si entra intimamente in contatto con il cliente creando un rapporto di fiducia reciproca, di confidenza, perché non dobbiamo dimenticarci che la scarpa è un oggetto molto perso-

Eleonora Lovo

IL BIMBO a cura del dottor Gianni Tamassia LA DIETA VEGETARIANA NEI PRIMI TRE ANNI DI VITA Nei primi tre anni di vita del bambino è necessario un adeguato ed equilibrato apporto di nutrienti, soprattutto in considerazione della di rapida crescita di questo periodo. Stanno prendendo sempre più spazio e attenzione da parte dei genitori le diete vegetariane ( latto-ovo vegetariane, semi-vegetariane, vegane ). Tali diete possono essere adeguate purché siano seguite strettamente da un pediatra, meglio se con specifica preparazione. Il rischio di carenze specifiche per macro e micronutrienti è infatti elevato se non si pianifica con attenzione la dieta dal divezzamento in poi. Tra i macronutrienti critici ci sono le proteine: presenti in molti vegetali, sono caratterizzate da un minor valore biologico per l’assenza di alcuni aminoacidi “essenziali” e per la minor digeribilità. Si può superare questo problema combinando più fonti vegetali insieme, come cereali e legumi, che si completano per la presenza degli aminoacidi essenziali. Tra i micronutrienti più a rischio vi sono la vit. B12, presente esclusivamente in alimenti di origine animale, la cui carenza può causare anemia megaloblastica e complicanze neurologiche irreversibili, ferro, la cui carenza provoca rallentamento della crescita e dello sviluppo psicosomatico, zinco, con ripercussioni su produzione ormonale e sul sistema immunitario, calcio e vit.D, con deficit di deposizione di calcio nell’osso fino al rachitismo. Mediante la supplementazione con prodotti specifici e integratori e con il controllo da parte di un esperto tali problemi si possono superare.

artigianale, di ricolorazione e, per chi lo desidera, di anticatura. Lavoro per privati, per clienti che desiderano avere ogni giorno il proprio aspetto in ordine con un paio di scarpe brillanti e perfette da calzare. Offro un servizio di ritiro e riconsegna a domicilio, anche sul luogo di lavoro perché credo che oggi le

persone siano alla ricerca di servizi come questo per ottimizzare il proprio tempo». Lei è apparsa in moltissime interviste: quotidiani nazionali, testate giornalistiche internazionali come “New York Times, l’Estadao de Sao Paulo in Brasile, il giornale arabo “Asharq Al Awsat”, senza dimenticare alcune partecipazioni nelle trasmissioni televisive e in radio…. Un grande successo anche mediatico, e la città scaligera come si sta comportando? «Come spesso accade nessuno è profeta in patria, le novità per la cittadinanza veronese hanno dei tempi piuttosto lunghi per essere “digerite”, ma non demordo, non è da tanto che ho iniziato questo lavoro, in molti ancora non sanno che a Verona esisto io con questo servizio. Ho molti clienti “forestieri che mi inviano le loro scarpe perché io me ne prenda cura. Invece con grande orgoglio posso dire che tra i miei clienti veronesi ho imprenditori, avvocati e business men, uomini che amano far coccolare le loro scarpe sia per vezzo che per immagine, ma soprattutto perché si scopre che una scarpa ben mantenuta dura più a lungo». www.eleonoralustrascarpe.it Angelica Adami


L’ALTRO GIORNALE Giugno 2016

SPAZIO DONNA

IL REFLUSSO GASTRICO Oltre 15 milioni d'Italiani accusano, periodicamente o continuamente, disturbi digestivi che, spesso, non sono diagnosticati e curati in modo corretto poiché la maggior parte di chi ne soffre non si rivolge al proprio medico, ma prende farmaci di propria iniziativa e, spontaneamente, si sottomette a restrizioni alimentari senza, però, trarne sostanziali benefici. Molti di questi disturbi sono legati alla malattia da reflusso che può essere, a ragione, considerata come la più comune malattia dell'apparato digerente poiché affligge circa 4 milioni d'Italiani. Il reflusso gastroesofageo, che talvolta viene chiamato semplicemente reflusso gastrico dice il dott. Andrea Geccherle, Gastroenterologo responsabile del Centro Malattie Intestinali dell'Ospedale Sacro Cuore di Negrar - è un disturbo causato dalla temporanea risalita del contenuto dello stomaco nell'esofago. Il reflusso gastrico, da semplice disturbo può trasformarsi in una vera e propria malattia, la malattia da reflusso gastroesofageo, che è caratterizzata da lesioni della parete dell'esofago, provocate dal reflusso stesso. Tale patologia ha avuto un incremento negli ultimi anni nella popolazione occidentale dovuto a diversi fattori come l'aumento dello stress, il fumo, l'alimentazione con cibi ricchi di zuccheri e di grassi, l'obesità e non ultimo, l'utilizzo prolungato di farmaci come gli antinfiammatori che oltre al reflusso possono provocare danni gravi come le ulcere duodenali. Da circa due anni a Negrar è stato creato un team multidisciplinare per Andrea Geccherle lo studio della malattia da reflusso perché recenti studi hanno evidenziato come le patologie asmatiche o bronchiti croniche recidivanti siano causate dal reflusso: questo prevede la collaborazione con il pneumologo, il radiologo, l'endoscopista e non ultimo l'otorino visto l'interessamento delle corde vocali o dei seni paranasali. I sintomi tipici del reflusso sono il bruciore retrosternale, da non confondere con la patologia cardiaca, di tipo urente trafittivo, talvolta però questo sintomo non è sempre presente e nelle forme atipiche si manifesta solo con una tachicardia, con tosse in posizione sdraiata o bronchiti croniche, sinusiti o addirittura emicranie. La prima indagine può essere un comune rx del tubo digerente con del mezzo di contrasto che può subito dare indicazioni sulla presenza di un reflusso, e la terapia iniziale prevede di seguire una dieta dedicata e solo in un secondo momento l’utilizzo di farmaci. Il reflusso è più frequente nei cambi di stagione (primavera - autunno) perché il nostro corpo è più vulnerabile in questo periodo e quindi bisogna iniziare con la prevenzione utilizzando una alimentazione adeguata che inizia con una colazione a base di the deteinato o latte + orzo e delle fette biscottate; a metà mattina un frutto (mela rossa, pera - non banane), a pranzo verdura + carne (evitare carboidrati), a metà pomeriggio un toast con prosciutto o come a colazione. Infine a cena verdura con un piatto di pasta o riso evitando le proteine; è bene ricordare che visto che si sta avvicinando l’estate è meglio evitare frutta acida come l’ananas, il pompelmo e i kiwi che possono aggravare il nostro reflusso. Angelica Adami

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LA SALUTE

a cura di Tommaso Venturi, ricercatore scientifico

NIENTE PIù fARMACI PER LA PENA DI MORTE Il colosso farmaceutico Pfizer blocca l’uso dei propri medicinali per le iniezioni letali usate per la pena di morte. Decisione questa considerata una pietra miliare, in grado di dettare la strada per il settore. Imponendo controlli più stringenti nella distribuzione dei suoi farmaci, la società americana punta a fare in modo che nessuno dei propri prodotti sia usato nelle iniezioni letali. Ed è questa la ventesima azienda a dire basta alla pena di morte. I suoi laboratori non forniranno mai più al governo degli Stati Uniti i farmaci per indurre la morte ai condannati.Prima di Pfizer altre grandi aziende, alcune delle quali americane, avevano annunciato il proprio rifiuto alla fornitura di quei farmaci destinati alla iniezione letale. Stiamo parlando di una miscela di un anestetico che addormenta il condannato, e di un componente che determina un blocco respiratorio e cardiaco. Per ragioni etiche, negli ultimi anni le case farmaceutiche hanno vietato la vendita dei loro prodotti agli istituti penitenziari e nei bracci della morte si è quindi dovuto ricorrere, nell’eseguire la pena capitale, a controversi cocktail di farmaci responsabili di decine di esecuzioni problematiche che hanno causato sofferenze fisiche a diversi condannati e portato in tribunale più di uno Stato: i legali dei detenuti uccisi con la pena capitale hanno aumentato la pressione sulle autorità statali, premendo per una maggiore trasparenza su come i farmaci letali sono ottenuti. Questa marcia indietro da parte delle aziende, impegnate da sempre nel migliorare e salvare la vita dei pazienti, ha avuto ripercussioni sul sistema, tanto che nel 2015 si è assistito a un crollo del numero delle esecuzioni e delle condanne, scese negli Stati Uniti a livelli mai visti da quarant’anni. E proprio la mancanza di medicinali è uno dei fattori che ha favorito il calo. Lo Stato a stelle e strisce ha dovuto sin qui cancellare molte sentenze di morte, come già successo in quattro Stati dove da 98 esecuzioni l'anno si è passati a 25. «Con questa scelta tutti i produttori autorizzati dalle autorità federali hanno ora bloccato la vendita di ogni potenziale farmaco per le esecuzioni» ha commentato May foe di Reprieve, gruppo per la salvaguardia dei diritti umani basato a Londra.

L’ANGOLO DI FRANCESCA

a cura di Francesca Galvani

PAELLA VEGETARIANA Ingredienti (per sei persone) • 500 gr. riso per risotti, olio • 1 peperone rosso e 1 giallo • 200 gr. cipolla sedano carote (anche surgelati per il soffritto) • 2 zucchine • 2 porri • 1 melanzana sbucciata • 3 pomodori puliti di buccia e semi • 1 litro di brodo vegetale (fatene un pò di più, può servire) • olive nere denocciolate • 3 buste di zafferano • sale • pepe • aglio • basilico • peperoncino Preparare il brodo vegetale con dadi e sedano carote cipolla. Soffriggere con olio il soffritto e il porro affettato (solo la parte bianca). Aggiungere le verdure a dadi e cuocere 10 minuti. Unire il riso, sale, pepe, peperoncino e il litro di brodo caldo dove avrete fatto sciogliere le bustine di zafferano. A cottura ultimata basilico e olive intere. Se vi piace l’idea di unire delle code di gambero potete farlo subito dopo il riso oppure sfumarle a parte con un pò di brandy e aggiungerle come decorazione.

LA CURA DEI CAPELLI a cura di Antonella Marcomini OSSIGENO, LA NOSTRA VITA Nel Salone Bionaturale di Antonella è a disposizione, per chi vuole prendersi cura in modo naturale dei propri capelli, il primo dispositivo di ossigeno, puro al 96%. Si tratta di un apparecchio elettronico che separa l’ossigeno dall’aria dell’ambiente, fornendo ossigeno ad alta concentrazione. E’ utilizzato per fornire ossigeno puro a pressione dosata e controllata negli spazi intercellulari dei tessuti, stimolando la microcircolazione e il rinnovamento cellulare, favorendo l’equilibrio della pelle, del cuoio capellu“L’energia e la persistenza to e dei capelli, idratandoli, stimolandoli conquistano tutte le cose” e lucidandoli. Questo nuovo dispositivo aiuta inoltre a prevenire la formazione di diverse anomalie della cute e dei capelli, eliminando le tossine depositatesi e combattendo il sebo, la forfora e la caduta. I capelli avranno più vigore e saranno così stimolati nella crescita. Se utilizzato in abbinamento a prodotti specifici, l’ossigeno aiuta ad enfatizzare gli effetti positivi dei principi attivi presenti nei prodotti stessi. Per le sue elevate proprietà terapeutiche, e a seguito di numerosi studi scientifici, l’ossigeno oggi viene utilizzato così anche in campo tricologico. Nel Salone Bionaturale di Antonella si possono trovare anche altri servizi, tra cui - Permanente, sostegni e ondulazioni a base naturale - Colorazioni, mèsc, giochi di luce a base naturale - Percorso SPA Hammam, 60 minuti di coccole per i tuoi capelli e per lo spirito. - Prodotti specifici per la cura e la bellezza dei capelli - Tagli e acconciature alla moda - Analisi del capello con tricocamera ed estrazione del bulbo gratuita Giovedì – Venerdì 8.30 – 17.00 - Sabato 8.30 – 14.00 Si gradisce l’appuntamento: cell. 347.7579713

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Storia del territorio RUBRICHE

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- Innovazione telefonica. Venne meno la necessità, per le telefonate interurbane, di prenotarle al centralino per poi essere richiamati e messi in comunicazione. Arrivarono infatti i prefissi, ovvero due numeri (02 per Milano) da porre davanti al consueto numero, per essere direttamente in comunicazione. - Il Parlamento approvò una Legge che prevedeva l’assegnazione di fondi statali per le attività musicali. Ne beneficiarono, tra gli altri, i tredici principali enti lirici autonomi tra i quali l’Arena di Verona. Presente il ministro Emilio Colombo, venne inaugurato a Verona il nuovo stabilimento farmaceutico della Glaxo. Disposto su una superficie di 150.000 mq, inizialmente occupava oltre 600 dipendenti. - Gli abitanti delle collinari frazioni Trezzolano, Cancello e Moruri, espressero vivacissime proteste contro l’Amministrazione comunale per le mancate promesse di una valida rete strada-

SOMMARIE NOTIZIE DI CRONACA - ANNO 1967

le che facilitasse gli spostamenti in special modo d’inverno, quando cioè la situazione diventava insostenibile. - Constatato l’enorme e crescente traffico automobilistico nel centro storico cittadino, il giornale L’Arena indisse un referendum che vide il 75% favorevoli alla chiusura del traffico in suddetta zona. Sempre nel 1967 di discusse animatamente anche sull’uso e sui lavori di risanamento dell’Arsenale. A questo proposito il 22 agosto il giornale L’A rena annunciò:” Diverrà un luogo e un parco pubblico”. Purtroppo a distanza di oltre cinquantanni…. si sta ancora discutendo dello stesso problema! - Morì Nico Piccoli. Era stato un abile automobilista e, soprattutto notissimo pioniere dell’aviazione nonché costruttore di dirigibili con i quali compì missioni audacissime. Era nato a Schio ma poi si trasferì a Verona dove, tra l’altro, perfezionò i suoi dirigibili “Ausonia”. - Morì Antonio Avena

Antonio Molinaroli Thoby, di Sant’Ambrogio, è un’artista a “tutto tondo” come si suol dire, poiché si diletta nella pittura e contemporaneamente nella poesia. Anzi, la poesia segue a ruota la pittura, descriven-

(1882- 1927). Era lau- ni, primario del centro reato in lettere ma passò Emodialisi di Borgo alla storia soprattutto per Trento, installò con sucle importanti iniziative cesso il primo rene artiche realizzò nel campo ficiale. Era il 9 aprile e dell’arte e della cultura. dopo una ventina di Fu infatti archivista giorni organizzò a Verodella Biblioteca Civica na il primo Convegno nonché direttore, per Nazionale di Emodialisi. trentacinque anni, del - Il prof. Alberto Sabin, Museo Civico. Durante scopritore del vecchio la sua meritevole attività antipolio, su invito del curò il restauro del Tea- sindaco Gozzi, venne tro Romano, ripristinò il ricevuto con grande complesso di Castelvec- solennità in Municipio. chio; sistemò la stazione Venne poi ospitato nella di Porta Nuova e tutti i Villa Sigurtà a Valeggio. palazzi scaligeri; ricollo- Venne inaugurato a cò a fianco di Castevec- Costermano, nell’ambito chio l’Arco dei Gavi, di una fraterna manifesistemò quella poi fatta stazione italo- tedesca, passare per “Tomba di un cimitero di guerra Giulietta” in via Pontie- dove sono sepolti circa re. Si occupò anche di 22.000 soldati tedeschi, allestimenti scenici, vedi vittime nell’alta Italia quelli per alcune opere della seconda Guerra in Arena, per il Museo Mondiale. del Risorgimento e alla - L’illuminazione pubGalleria di Arte Moder- blica fino allora esistenna. La sua principale ini- te era diventata insuffiziativa fu comunque la ciente. Pertanto, a realizzazione della cominciare dalle strade “Casa di Giulietta” in di maggior scorrimento via Cappello, effettuata e in prossimità degli restaurando un vecchio incroci assai trafficati, immobile, ridotto a stal- venne sostituita da fonti lo, presumibilmente già luminose assai più della famiglia Mediova- potenti, cioè con lampale Cappelli. de a vapori di mercurio o - Il prof. Piero Conforti- con tubi al neon (quelle

POESIE

dola nei particolari, in lingua italiana e in quella dialettale. Ecco allora i versi di “Nela tera dei me veci” che raccontano un suo quadro, in acrilico su tela, raffigurante la Valpolicella. Il dottor Annunziato

a vapore di sodio, ancora più efficienti, pratiche e economiche, si iniziò ad usarle qualche anno dopo). - Venne inaugurato lo Sporting Club Mondadori. Contava circa 8.000 associati ed era considerato il più importante del Veneto. In ricordo del centenario dell’Unità d’Italia venne inaugurata, nel giardino di piazza Vittorio Veneto, una artistica fontana in blocchi di pietra, progettata dall’architetto Aldo Montù. - Il veronese F.L. venne arrestato per aver affermato in pubblico: “In Italia non c’è giustizia”. Il Giudice poi lo assolse perché la frase incriminata l’aveva pronunciata quando era ubriaco! - La Banca Popolare di Verona festeggiò, con varie iniziative e manifestazioni, il centenario della sua fondazione, avvenuto il 21 giugno 1867. In questo secolo, di utile e prospera attività, la sua espansione fu continua e, infine, si aggregò al Gruppo Banco Popolare – primo in Italia nel settore delle

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di Rinaldo Dal Negro

cooperative. - Morte “bianca” a Cadidavid. La notte del 22 ottobre una fuoriuscita di gas da una bombola provocò la morte di Giuseppe Magri, di sua moglie Aristea Stanzial e della loro figlia Mariamissionaria appena tornata a casa dall’Africa per quello che avrebbe dovuto essere… un riposo in famiglia! - Maria Hagos - suora della Nigrizia nata in Eritrea nel 1935, è stata la prima donna, nonché la prima suora, a laurearsi a Verona nella facoltà di Economia e Commercio! - Tappa a cronometro Mantova- Verona del giro ciclistico d’Italia. La vinse Ritter alla strepitosa media, per allora, di oltre 47 km/ora. Se ne avvantaggiò anche Anquetil che conquistò la maglia rosa. - L’Ente Lirico di Verona ottenne il tanto atteso riconoscimento statale. Ciò in base alla nuova Legge “Corona” n° 800 che incluse il nostro ente musicale fra i più importanti d’Italia.

a cura di Giancarlo Peretti

Russo, di cui possediamo qualche silloge poetica e pubblicato altri versi, ci manda qualcosa di insolito, di filosofico, ma che ci riguarda da vicino; da leggere con estrema attenzione: “Il sonno e i sogni”.

Emiliana Composta, che ringraziamo per le gradite parole alla mia persona, ci dona una sua composizione riferita ai “Mesi dell’anno” dei quali ha elencato le caratteristiche.

NELA TERA DEI ME VECI Nela tera dei me veci Ne la note ghè tanto stròo che me sento come ‘n picà, par fortuna me sento liberà… Nela tera dei me veci.

Da la finestra vardo fora e come ‘n sogno, l’aria fresca la me ciapa soto e sora, come quando vao a pesca… nela tera dei me veci.

Drio le bine, ‘n mezo ai prè senti i gili…i fa cri cri e le vigne scaurlè i è za pronte, tute chi nela tera dei me veci.

Fin che riva en po’ de ciaro drio i monti, ne la me val la nebiòla l’è ‘n ben raro par le piante del canal… nela tera dei me veci.

Nasse ‘l sol drio i monti, che spetaoclo el ne dà, passa l’acqua soto i ponti e la vita l’è tuta qua… nela tera dei me veci.

Tanto vin dentro i goti, goardaren la vita bela, parchè chi, i rende noti… …semo en Valpolesela… nela tera dei me veci. Thoby

IL SONNO E I SOGNI Le ore della notte, son più lente se manca il sonno, amico dell’oblio, che, assai, consola e, a parer mio, nutre la mente stanca e sofferente. Il sonno risolleva da ogni affanno; cancella ogni dolore che si annida nel vecchio corpo che, in sé, diffida delle cure che, spesso, a lui si danno. Se al sonno, un bel sogno è abbinato, si attivan dei circuiti efficienti, riproponenti effetti inconcludenti, che emergon, di certo, dal passato.

Tra i pensieri che spuntano, infiniti, c’è sempre un episodio dolce o amaro; ma, al risveglio, il sogno non è chiaro, perché i dettagli non son definiti. Scorrono ombre, in tono ben marcato, che, con effetti arcani e puntigliosi, evocano, spesso, eventi tenebrosi, quando il cervello elabora il passato. Se raffronto, con logica infinita, questa esistenza, col dolente impatto che mi ritrovo, percepisco il fatto, che il gran risveglio sia nell’Altra Vita. Annunziato Russo

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I MESI DELL’ANNO Gennaio quando i cristalli di ghiaccio diventano diamanti Febbraio di freddo pungente veste i scarnevalanti stanchi Marzo ha il vento che tira e piega i pioppi Aprile più paziente riempie di pioggia i solchi Maggio ricco di rose preziose come perle e fuori Giugno allegro fra spighe dorate e frutti rossi succosi Luglio alla fonte per dissetarsi nei lunghi pomeriggi assolati Agosto parte per monti e mari scoprendo bellezze naturali Settembre fatica molto fra grappoli e raccolti Ottobre poi presenta vino buono a castagne dolci Novembre stende sui cipressi un velo di tristezza Dicembre sempre vive nell’allegrezza; luccichio e fili lucenti sugli abeti Emiliana Composta


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RUBRICHE

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“IL LIBRI DI CASA NOSTRA”

CON NOI AL CINEMA

a cura di Gianfranco Iovino

a cura di Franco Frey

Sono arrivati in redazione due libri a firma di Lucia Marotta, presidente dell’Animass, l’associazione Onlus impegnata nelle problematiche legate ai malati della Sindrome di Sjögren, una patologia autoimmune, sistemica e degenerativa, che può colpire tutte le mucose dell’organismo: occhi, bocca, pelle, genitali, reni, pancreas e aggredire finanche l’apparato cardio-vascolare e quello polmonare creando, nel 70% delle persone colpite, un quadro clinico complesso e una qualità di vita spesso molto scadente. La sindrome di Sjögren (si pronuncia Sciogren) è una malattia infiammatoria cronica, di natura autoimmune, che colpisce centinaia di migliaia di persone nel mondo, ed ha un primato di cui non andare fiera: è particolarmente attratta dal sesso femminile in quanto i suoi malati sono nell’80% dei casi donne. Nella sindrome di Sjögren il sistema immunitario non riconoscendo le proprie cellule, tessuti e organi, attacca le ghiandole esocrine (salivari, lacrimali) distruggendole e creando così notevoli disturbi, ma per farci raccontare meglio questa malattia rara abbiamo incontrato la dottoressa Lucia Marotta che ci racconta la sua odissea: «Vivo a Verona dal 1984, dopo aver vinto un concorso a cattedra come docente di italiano e storia nelle scuole superiori. La mia vita è stata sempre molto attiva, non solo come insegnante, non avevo mai il tempo per annoiarmi. Ero infaticabile, lavoravo 16 ore al giorno ma poi, di colpo nel 1999 ho cominGianfranco Iovino ciato ad accusare strani malesseri, dolori articolari e stanchezza, al punto da dovermi dimettere dall’incarico di presidente di un’associazione, pensando fosse tutto dovuto al troppo lavoro e stress accumulato, ma i problemi restavano. Le analisi del sangue evidenziano alterazioni delle GGT, ma non si capisce il motivo, mentre aumentano sempre più i fastidi agli occhi». Spesso i sintomi della Sindrome di Sjögren vengono confusi con altre malattie e alla diagnosi si arriva tardi. «Dopo un lungo calvario – prosegue a raccontare Lucia Marotta - mi dicono che ho lesioni alla cornea e rischio la cecità: “Vietato guardare la Tv, usare il computer e leggere”; il mondo mi crolla addosso. La diagnosi è quella di “sospetta Sindrome di Sjögren“, che nel 2001 nessuno conosceva». Quali sono i sintomi principali? «La secchezza degli occhi (xeroftalmia) e la secchezza della bocca (xerostomia) ma anche della pelle e gli organi genitali con associazione di dolori osteo-articolari». Quando si può iniziare a pensare di essere affetti da Sindrome di Sjögren? «Quando oltre ai sintomi ci sono esami positivi ematici: alterazioni delle GGT, della VES, ENA, ANA ecc.». In tal caso cosa dovrebbe fare un malato? A chi deve rivolgersi? «L’Associazione A.N.I.Ma.S.S., di cui sono Presidente e collabora coi medici dell’Università di Verona e Roma, è una strada oltre a quella di un bravo immunologo o reumatologo». Come si muove l’Associazione A.N.I.Ma.S.S.? «Ho fondato l’Associazione nel 2005 ed iniziato a organizzare Convegni Nazionali, regionali e locali per informare sulla rara malattia, oltre che promuovere il libro di medicina narrativa “Dietro la Sindrome di Sjögren” e il libro illustrato “Le fiabe come speranza” entrambi scritti da me per raccogliere fondi per campagne di sensibilizzazione, senza dimenticare la proiezione del cortometraggio “L’amante Sjögren” con protagonista Daniela Poggi, che si ispira ad un racconto del mio libro, per far emergere l’invisibilità della malattia, più che la gravità della sua disabilità, perché ritengo che la strazio più grande, per chi soffre, è di non essere creduto perché subisce un dolore invisibile agli altri». Invitiamo tutti a contattare l’Associazione per informarsi sui sostegni economici da poter destinare, oltre che prenotare l’acquisto dei 2 volumi, con offerta spontanea. Altri info presso l’associazione in Via S. Chiara, 6 a Verona – Numero verde 800896949 o il sito: http://www.animass.org

IO PRIMA DI TE (Me before you). Genere: Drammatico - Sentimentale. Durata 110 min. U.S.A. 2016 (uscita 23 giugno) di Thea Sharrock, con Emilia Clarke, Sam Claflin, Yenna Coleman, Charles Dance, Matthew Lewis. Tratto dal romanzo best-seller di Jojo Moyes "Io prima di te" pubblicato nel 2013, arriva con l'Estate un film emozionante che commuove ed appassiona, diret to dalla famosa regista teatrale T. Sharrock (Blithe Spirit). Un cenno sull'avvincente dramma che narra la romantica storia di un imprevedibile incontro. Luisa Clark (E. Clarcke (vista in Game of Thrones) é una ragazza ventiseienne che ha scelto di vivere in un piccolo mondo sicuro, senza sorprese e senza rischi. Le piace fare la cameriera in quella località turistica, tipica cittadina della campagna inglese dove è nata e da cui non si è mai mossa. Il suo inattaccabile buonumore viene però messo a dura prova quando sta per perdere il lavoro e tutte le sue certezze vengono messe in discussione. Un nuovo impiego la porterà a conoscere Will Traynor (S. Claflin visto in Hunger Games) un ricco ed affermato banchiere trentacinquenne. Un uomo affascinante che ha conosciuto il successo, la ricchezza e la felicità ma che all'improvviso li ha visti dissolversi nel nulla, ritrovandosi paralizzato su una sedia a rotelle dopo un terribile incidente che gli ha tolto la voglia di vivere e che sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Un fatale incontro fra due persone profondamente diverse che imparano a conoscersi, insegnando l'uno all'altra a mettersi in gioco. Ma nessuno dei due sa che sta per cambiare l'altro per sempre… Un film, Amici Lettori de L'Altro Giornale, che colpisce il cuore e che porta a profonde riflessioni. Un racconto di amore e rassegnazione, di insicurezza e abbandono, di consapevolezza e determinazione. Buona Visione!

IN AUTOMOBILE

a cura di Roberto e Alessandra Azzolini

"La tua auto è come un'arma"

Il paragone è forte, ma serve a dare un'idea della pericolosità di un uso improprio di auto, moto, camion e di comportamenti sconsiderati alla guida. Così, il Comune di Firenze ha lanciato una campagna sulla sicurezza stradale proprio partendo dal concetto del mezzo di trasporto da considerare come un'arma, utilizzando le immagini di un fucile e una pistola fatti con pezzi di auto e moto. Chi guida un veicolo deve essere consapevole che questo è un’arma, deve rispettare nel modo più scrupoloso possibile tutte le regole e mettersi al volante nelle migliori condizioni fisiche e mentali. Questa è una raccomandazione che sentiamo spesso fare, da parte degli esaminatori del Ministero dei Trasporti, mentre consegnano la patente ai ragazzi freschi d'esame di guida. «Questa campagna – ha detto Stefano Guarnieri, dell’associazione intitolata a suo figlio Lorenzo, ucciso da una persona ubriaca e drogata a Firenze nel 2010 e grazie al cui impegno Roberto Azzolina è nato il reato di omicidio stradale – è molto potente: ci ricorda che ogni mezzo di trasporto è un’arma che può uccidere ed evoca che comportamenti sbagliati producono violenza, e i reati stradali sono violenza. Inoltre non ci si ferma alla sola comunicazione ma si associano anche maggiori controlli sulle strade. Per ogni morto di terrorismo – ha precisato – ci sono 1300 morti sulle strade: ormai si tratta di un’epidemia e il vaccino esiste: sono i nostri comportamenti». La campagna è stata curata gratuitamente dall’agenzia Humans. Contestualmente alla campagna di comunicazione di sicurezza stradale, Alessandra Azzolina prenderà il via una serie di controlli mirati della Polizia municipale. Si tratta di un intensificazione dell’attività già svolta che coniuga prevenzione delle cause di incidenti e la repressione dei comportamenti scorretti alla guida dei veicoli in modo da ridurre il numero dei sinistri. Noi non possiamo che unirci con convinzione a questa campagna e farla nostra. Pensiamoci bene,quando guidiamo!


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SPORT

LA MANIFESTAZIONE. Il San Floriano Libertas è stato protagonista a “Riccione 2016”

Beach volley e calcetto

La carica dei duecento

La carica dei 200 protagonista a “Riccione 2016”. Anche quest’anno il San Floriano Volley Libertas ha vissuto il consueto appuntamento sulle spiagge della Riviera Romagnola, dove il 20, 21 e 22 maggio molti giovani della Valpolicella si sono incontrati “sotto rete” con squadre di beach volley e di calcetto per il 19° Torneo di beach volley e l’11° torneo di calcio a 5 maschile. I 200 giovani della Valpolicella sono arrivati il 20 maggio a Riccione, dove il giorno successivo si sono svolti gli incontri di beachvolley e calcetto presso gli impianti sportivi del comune di Riccione, per proseguire nel pomeriggio dopo pranzo con le fasi semifinali. La domenica le finali con premiazioni. «Le giornate,

organizzate grazie alla collaborazione del Centro Sportivo Libertas di Verona sono state ricche di eventi –

afferma Marco Padovani, Presidente San Floriano Volley Libertas Verona e

consigliere provinciale Centro Sportivo Libertas Verona -. Un grazie va al Comune di San Pietro in Cariano per

il patrocinio concesso, all’Assessore allo Sport Mauro Carradori e a tutti

SCI DI FONDO / CAMPIONATI ITALIANI RAGAZZI

Maria Sole, l’oro è una questione di famiglia Non esiste nulla più potente della passione. Se in più quella stessa passione viene tramandata di generazione in generazione ha quel valore aggiunto capace di far assaporare quei sani principi e quei forti valori di un’intera famiglia. E’ la storia di Maria Sole Cona, tredicenne di Sant’Anna D’Alfaedo, che il 4 e 5 marzo è salita sul gradino più in alto del podio nello stesso sport in cui hanno primeggiato nonno Cherubino, papà Giacomo e zio Andrea. A Frassinoro, sull’Appennino modenese, nel primo fine settimana di marzo si sono disputati i Campionati Italiani Ragazzi di sci di fondo. Maria Sole arriva da quattro vittorie nelle gare regionali che le hanno permesso l’accesso alla competizione. Ad accompagnare Maria Sole in gara però non ci sono solo grinta e forza di volontà, ma anche i consigli di papà Giacomo, di mamma Lara e soprattutto la figura della sua mentore e idolo Marit Bjorgen, l’atleta norvegese campionessa mondiale di sci di fondo. Proprio nei panni di quest’ultima la ragazza della Lessinia si cala durante ogni sua gara, perché come l’atleta nordica vuole far esplodere la sua caparbietà e voglia di far bene. Un oro nel singolo e un bronzo nella staffetta sono il bottino di tanti sacrifici durante gli allenamenti con i compagni dello Sci Club Lessinia, che raggruppa ragazzi e ragazze delle società sportive di Bosco Chiesanuova, Campo Fontana, Roveré, Velo Veronese, Sant’Anna D’Alfaedo ed Erbezzo. «Fin dalla prima volta che ha indossato gli sci è sempre stata molto determinata - ci racconta Giacomo Cona, padre e allenatore di Maria Sole -. Lo sci di fondo è uno sport durissimo, fatto di lunghi allenamenti in cui conta a dismisura la resistenza fisica. Molto spesso questo può spaventare un atleta ed è proprio qui che entra in gioco la passione». Maria Sole come tutti i suoi compagni si allena tutti i giorni sulla neve in inverno e quattro o cinque volte la settimana in estate con skiroll su strada, e poi corsa sui sentieri della Lessinia e in spiaggia al mare, aspettando i veri test del periodo invernale. Già in tenera età, con gli sci ai piedi, dava dimostrazione di tanta tenacia e risolutezza e il traguardo raggiunto a Frassinoro è il risultato di questa passione ed impegno; un buon inizio per una giovane promessa come lei. Ora si ritorna a sudare per tutta l’estate in attesa dei nuovi test del prossimo inverno e chissà quali nuovi traguardi ci riserverà Maria Sole. Alberto Dalle Pezze

quegli sponsor che credono in quello che facciamo dandoci a disposizione materiale per le nostre attività e che hanno collaborato per la riuscita di questa importante manifestazione». «E’ una grande soddisfazione – aggiunge il vicepresidente del San Floriano Volley Libertas, Alessio Treccani vedere un numero così alto di partecipanti a questo evento, per il quale lo staff, che ringrazio di cuore, si è impegnato molto in questi mesi. Il nostro obiettivo è coinvolgere sempre più giovani nelle nostre uscite, mare e montagna». Nel frattempo il San Floriano Volley Libertas sta raccogliendo grandi soddisfazioni: «le nostre tre squadre iscritte al Campionati del centro sportivo italiano che scendono sul parquet nei pomeriggi e sere durante la settimana hanno mietuto ottimi risultati – afferma Marco Padovani -, iniziando dalla squadra femminile. Non è da meno anche il settore giovanile, seguito da Nicola. E infine la squadra amatoriale, formata da almeno due donne in campo. Con tutte queste squadre riusciamo a soddisfare tutte le età di giovani che vogliono far parte della nostra associazione. Per questo ringrazio la disponibilità e la passione degli allenatori, collaboratori e sponsor per l’impegno che hanno dato e invitiamo chi vuole venire a trovarci in palestra,dove siamo sempre pronti ad accogliere nuovi giovani sportivi e simpatizzanti». Silvia Accordini

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CALCIO / LA PROMOZIONE

La Vetta “vola” in 2ª categoria

«Un doveroso ringraziamento va ai ragazzi straordinari nel centrare l’obiettivo della promozione in Seconda

da soli: 54 i punti in classifica inanellati dalla squadra di mister Saiani con 59 gol realizzati e 24 subiti che hanno

Categoria, con loro mister Alessandro Saiani coadiuvato da Roberto Martini, e chi ci ha sempre sostenuto in particolare modo tutti i miei collaboratori, preziosi nella gestione della polisportiva e dell’annata sportiva e Rinaldo Milevoj, insostituibile collaboratore che è venuto a mancare recentemente». Così il presidente della polisportiva La Vetta di Domegliara, Dario Zampini, ha voluto sintetizzare la storica promozione della Vetta in Seconda Categoria dopo sette anni in terza. Il futuro in Seconda? «Fondamentale sarà mantenere lo stesso spirito che ci ha contraddistinto fin qui - prosegue il massimo dirigente - con due componenti: determinazione ed impegno. Ripartiremo da qui, da questa base per consolidare un gruppo che ha fatto dell’umiltà una componente imprescindibile per centrare qualsiasi traguardo». Il presidente riavvolge il nastro della scorsa stagione, condita da numeri che si commentano

fatto rima con una promozione conquistata con due giornate d’anticipo. Il tutto per un campionato condotto in testa dall’inizio alla fine, spegnendo le ambizioni di avversarie di rango come Valdadige, Colà, Palazzolo. La promozione è stata incisa nella memoria con quella scritta sulle magliette celebrative “La Vetta Seconda a Nessuno”, con quel pizzico di ironica irriverenza tipica di ragazzi che ci hanno creduto con il proprio allenatore Alessandro Saiani coadiuvato da Roberto Martini, il presidente Dario Zampini, il vicepresidente Ennio Bissoli, il segretario Francesco Montenegro, il direttivo con i consiglieri Nadia Genesini, Nicola Ciocchetta, Andrea Borchia, Monica Milevoj e Federico Valetti, collaboratori e tecnici del vivaio. Mister Saiani ha scritto un bellissimo messaggio rivolto a tutta la squadra ringraziando «i giocatori per aver raggiunto l'obiettivo insieme». Massimo Ugolini

VALPOLICELLA CALCIO / VENEZIA CUP

Anche i Giovanissimi del Valpolicella Calcio erano presenti alla decima edizione del Venezia Cup di Jesolo dal 23 al 25 aprile scorso. La squadra, accompagnata anche dall’assessore allo sport del comune di San Pietro in Cariano, Mauro Carradori, ha fatto ritorno a casa con un bel secondo posto. Mazza, Gandini, Di Leo, Zantedeschi, Fioretti, Lorenzi, Popescu, Caldana, Sartori, Aldrighetti, Arduini, Sessa, Facchin, Chernane, Carradori, Stevan, Modesti sono i 17 atleti che hanno sfidato blasonate squadre di pari categoria d'Italia ed estere nella fase a gironi. I Giovanissimi di “casa nostra” si sono ritrovati in semifinale come miglior squadra classificata dove si sono confrontati con un'altra realtà veronese, il Cerea. 2-0 il risultato finale, che ha consentito alla squadra del duo Borzì-Boari di accedere alla finalissima per il primo posto contro Jesolo. Inizia la finale: il Valpolicella va in vantaggio 1-0 e resiste fino al quinto minuto di recupero, quando l'arbitro concede un calcio di rigore, trasformato dalla squadra di casa. Ai supplementari avrà poi la meglio Jesolo, che vincerà la partita per 2-1…ma ai ragazzi del Valpolicella va un grosso applauso per l'importate risultato raggiunto.


SPORT

L’ALTRO GIORNALE Giugno 2016

MOTOCROSS. I veronesi Reggiani e Pasqualini primeggiano nelle rispettive categorie

Davide e Yuri sul tetto del “Winter X Trophy”

Due veronesi sul tetto del Winter X Trophy 2016. Davide Reggiani e Yuri Pasqualini salgono sul gradino più alto del podio, nelle rispettive categorie, regalandosi il primo premio e tante soddisfazioni: l’ultima gara del campionato

loro denominatore comune, oltre al sangue veronese, è la passione e l’amore per il motocross. Cosa si prova a conquistare il Winter X Trophy? Reggiani: «Orgoglio per esserci riuscito nonostante le difficoltà incontrate stra-

dedica particolare? R: «Sì, a mia madre Alessia che mi segue con costanza ovunque io vada, guidando per esempio il camper e aiutandomi ad indossare le divise e le protezioni: insomma, posso dire che è insostituibile. Ringrazio e

I vincitori del Winter X Trophy: Reggiani è il 2° da sinistra, Pasqualini il 4° da sinistra (foto XOffRoad / Marcello Mannoni)

corsa ad Ottobiano, lo scorso 26 marzo, ha infatti consegnato il titolo ai giovani piloti scaligeri (Reggiani per quanto riguarda le Husqvarna MX2, Pasqualini nelle KTM MX2). Davide, 18 anni, vive ad Arbizzano e difende i colori del Team Events, Yuri (19 anni) gareggia per il Team Hobby Motor di Vicenza e abita a Sommacampagna. Il

da facendo, emozione e fiducia per i futuri campionati». Pasqualini: «Vincere il campionato di apertura della stagione di gare ha rappresentato sicuramente, oltre che una bella soddisfazione, un grandissimo stimolo per affrontare al meglio il campionato italiano e triveneto». La vittoria merita una

dedico i miei successi anche a mio padre Alessandro, il quale mi sostiene psicologicamente ed economicamente e agli sponsor Dakota, L’Altro Giornale, Poursand e New Agency». P: «Questo successo lo dedico alla mia famiglia, che mi incoraggia, mi segue sempre e crede molto in me. Inoltre, un grazie speciale va a tutto il team che fa dav-

IL CLUB. Team Valpolicella, calcio a 5 per passione Una costante promozione del calcio a 5 per una sua diffusione sul territorio. Questo lo scopo del Team Valpolicella, società di calcio a 5, forte di una formazione juniores che, guidata dai mister Andreis e Meneghello, coadiuvati dal dirigente Massimiliano Aloisi, dopo le prime sconfitte ha vinto tre partite nel girone d’andata e quattro in quello di ritorno ancora in corso. «Doveroso un ringraziamento ai ragazzi, ai tecnici e dirigenti - spiega mister e presidente Andreis -. E’ stato stupendo osservare la dedizione e lo spirito di sacrificio dei nostri giocatori che hanno tutte le qualità per concludere da protagonisti questo torneo e la stessa Coppa Veneto». Per promuovere il calcio a 5 il Team Valpolicella ha organizzato un torneo denominato il primo Futsal Team Cup. La manifestazione di calcio a 5 dedicato ai ragazzi nati fra il 1996 e il 2000 si è disputata nel Pala Montindon di Domegliara. Vincitore assoluto l’ A.C. Babbi che nella finalissima ha battuto per 4 a 2 il Goe Squad. «Questa iniziativa - racconta Remo Venturini, responsabile del settore giovanile del Team - ha registrato una forte risposta da parte dei ragazzi tra i 16 e 20 anni, tant’è che sono scese in campo ben 14 compagini della nostra zona». Obiettivo? «Prendere confidenza con il mondo del calcio a 5 - prosegue Remo Venturini, dirigente del Team - con la spensieratezza e la voglia di divertirsi tipica di un torneo fra amici. Nostro auspicio è che qualcuno di questi ragazzi possa iniziare la preparazione in agosto per costruire un nuovo gruppo che abbia le qualità in primis umane di quello che sta disputando il torneo juniores». Massimo Ugolini

vero tanto per me e al mio motoclub Bisso Galeto». Reggiani, i ricordi più significativi del campionato? «Le soddisfazioni sono parecchie. Ho vinto le seconde e le terze tappe del campionato, ma mi sono comunque battuto bene pure nelle altre». Pasqualini, l’ultima gara di Ottobiano l’ha incoronata campione. Le emozioni di quel giorno? «È stata una corsa veramente difficile: partivo con alcuni punti di svantaggio da recuperare in campionato, ho dato il massimo fino alla fine e sono riuscito, così, a raggiungere la vittoria». Avete portato in alto i colori di Verona al Winter X Trophy. Un motivo di orgoglio? R: «Certo, è una grande soddisfazione. Sapevo di poter arrivare in fondo e trionfare, ma sempre con qualche riserva. Alla fine ce l’ho fatta ed è stato davvero bello». P: «Sì. A Verona, il motocross è uno sport poco conosciuto e poco praticato, e portare in alto i colori della mia città è sempre una grossa gioia. Mi piace far vedere che anche Verona può essere protagonista in questa disciplina». Matteo Sambugaro

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ATLETICA INSIEME BUSSOLENGO

Staffetta 4x800 Campioni italiani

Tre atleti di Pescantina campioni italiani nella staffetta 4x800: sono Alessandro Dal Ben, Leonardo Tesini, Francesco Montagna, che gareggiano nella Atletica insieme di Bussolengo assieme al

Juniores nel giugno del 2015. Sono tutti studenti universitari che stanno gareggiando a livello dilettantistico, ma con risultati e tempi notevoli che fanno ben sperare per il prosieguo della carriera». Questi

compagno di squadra Niccolò Olivo. La gara, vinta col tempo di 7’51”30, si è svolta a Vigevano: gli atleti hanno sbaragliato la concorrenza dei portacolori atleti dell’Atletica Chiari e della Vighenzi Padenghe di Brescia. «Questi ragazzi – spiega l’allenatore Gianni Ghiaini hanno avuto un’evoluzione molto positiva negli ultimi anni, che ha portato Leonardo Tesini e Alessandro Dal ben a conquistare la medaglia ai campionati italiani Juniores negli 800 metri. Quest’ultimo, inoltre, ha partecipato ai campionati europei juniores in Svezia, arrivando in semifinale. Con Montagna e Vanzo hanno vinto inoltre il titolo italiano, a Rieti, nella staffetta 4X400

atleti si allenano assieme a campioni che vengono dall’Africa, dal Kenya e da Bosnia e Slovenia, e hanno già ottenuto importanti medaglie ai campionati europei, africani e mondiali. «Parliamo di Amel Tuka – continua Ghiaini -, primatista mondiale stagionale 2015; di Zan Rudolf, sloveno, bronzo under 23 agli europei di Tallin e di Annet Mwanzi Lukuji, argento ai campionati africani del 2015». Sono atleti che vivono e si allenano molti mesi all’anno a Bussolengo sotto la supervisione di Gianni Ghidini, responsabile azzurro del mezzofondo veloce, nella colonia gestita dall’Atletica insieme. Lino Cattabianchi

CALCIO. La Polisportiva La Vetta applaude gli allievi

Stagione positiva per gli allievi provinciali della Polisportiva La Vetta allenati da Luciano Martini che hanno terminato il campionato a centro classifica e disputato un ottimo post campionato. «E’ stata un’annata positiva, il comportamento dei ragazzi è stato esemplare così come l’impegno» racconta mister Luciano Martini supportato, durante la stagione, da Matteo Zonta. «Sull’onda della storica promozione della prima squadra in Seconda Categoria» conclude l’allenatore «la prossima stagione cercheremo di consolidare ulteriormente il gruppo, magari col ritorno di qualche giocatore che aveva iniziato con noi per poi approdare in altri lidi». M.U.



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