L'altro Giornale Provincia Verona Settembre 2016

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L’ALTRO GIORNALE www.laltrogiornale.net

EDIZIONE QUADRANTE EUROPA

1986 - 2016

ANNO XXXI - N.9 - SETTEMBRE 2016 - Stampato il 19/09/2016 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744

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questione di RisPetto di Rosanna Pancaldi Vi racconto un fatto di cronaca che, forse, non tutti conoscono. All’inizio del mese di agosto quattro donne musulmane, coperte dal loro velo, sono entrate nella chiesa di San Zulian a Venezia, a pochi passi da piazza San Marco, e hanno sbeffeggiato e sputato sul crocifisso, dopo di che si sono allontanate mescolandosi alla folla. Sempre nella chiesa di San Zulian, qualche giorno dopo, di sabato, due gio vani orientali hanno assistito alla funzione religiosa celebrata dal parroco, si sono messi in fila con i fedeli per ricevere la Comunione e, dopo averla presa, hanno sputato la particola davanti al parroco e agli altri fedeli, allontanandosi poi in tutta fretta. Questi episodi si aggiungono a quanto accaduto circa un mese prima, quando un magrebino aveva staccato un braccio a un crocefisso, nella chie sa di San Geremia, sempre a Venezia. Il profanatore, un giovane di 25 anni, con permesso di soggiorno francese, ora espulso dall'Italia, dopo essere entrato nel luogo sacro aveva cominciato a urlare, poi si era diretto verso un Cristo settecentesco, alto tre metri e largo due e aveva cominciato a scuoterlo, fino a farlo cadere danneggiandolo gravemente, mentre il sacrestano tentava inutilmente di fer marlo. Ma non finisce qui. Sempre nella chiesa di San Zulian, due musulmani dopo essere entrati, hanno steso il loro tappetino e si sono messi a pregare, invocando Allah. Quando il sacrestano ha detto loro che non potevano farlo, questi hanno risposto: «Possiamo farlo, il Papa ci ha dato il permesso». Stessa scena si è svolta in Piazza San Marco, quando un'intera famiglia islamica si è messa a pregare in piazza, inchinata sul tipico tappetino, rivolta verso la Mecca. Il tutto sotto gli occhi delle centinaia di turisti che hanno cominciato a scattare foto. Vorrei non aggiungere altro, ma mi viene in mente un fatterello accadutomi qualche anno fa, quando ero in vacanza a Sharm el Sheikh con mio figlio e la sua famiglia. Un giorno decidemmo di fare una gita in barca. Faceva molto caldo, così io e mia nu ora, per rinfrescarci, ci mettemmo sedute con le gambe penzoloni fuori bordo, così da ricevere il fresco dell’acqua del mare. Prontamente fummo riprese dal personale, perché – ci spiegarono – in quella posizione coprivamo parzialmente una frase di Maometto, che appariva sulla fiancata della barca. Ci siamo alzate e, nel rispetto delle tradizioni del Paese che ci ospitava, siamo tornate ai nostri p osti. Mi fermo qui. Chi vuole intendere, intenda!

Il trIonfo dI ElIa

E’ stato un trionfo tutto veronese quello di Elia Viviani lo scorso 15 agosto a Rio De Janeiro nell’ambito dei Giochi Olimpici 2016. Il ventitreenne veronese, nato ad isola della Scala e residente a Vallese di Oppeano, ce l’ha fatta e si è aggiudicato l’oro olimpico dopo la seconda giornata di gare su pista nella specialità Omnium. «Prima della gara finale sono partito con 180 punti, con sedici di vantaggio sul secondo, che sembrano tanti ma in realtà non lo sono – racconta Elia Viviani -. L’ultima gara può stravolgere la classifica generale, è la più impegnativa, esige molta tattica e “controllo” degli avversari…Al penultimo sprint il commissario tecnico mi aveva segnalato che mi mancava un solo punto per la vittoria matematica. L’ho vinto e mi sono goduto l’ultimo giro in passerella». Pagina 26 vIgasIo. la PolEnta In fEsta

sona. dIsCarICa Ca’ dI CaPrI

Vent'anni di Polenta, vent'anni di Festa «in giallo». A Vigasio ne ha fatta di strada la Festa della Polenta, dal 1996 ad oggi: l'edizione del ventennale è in programma da giovedì 13 ottobre a domenica 6 novembre agli impianti sportivi di via Alzeri. «Per il paese è sicuramente un gran motivo di orgoglio e di vanto – spiega Umberto Panarotto, presidente dell'associazione Vigasio Eventi, che organizza la manifestazione -. Mi sono trovato spesso fuori dalla provincia di Verona e ho notato che Vigasio è diventato famoso ed è ricordato in particolare per la Festa della Polenta». Pagina 17

Con Deliberazione della Giunta regionale n. 1148 del 12 luglio 2016 è stata nuovamente autorizzata l’apertura della discarica di Cà di Capri, nel territorio di Sona, con il conferimento di car fluff (ultimo anello del percorso di smaltimento degli autoveicoli a fine vita). «La discarica Cà di Capri è una ferita aperta sul nostro territorio da ormai troppi anni – dichiara il sindaco di Sona, Gianluigi Mazzi -. Per questa Amministrazione rimane fondamentale l’obiettivo di chiudere e mettere in sicurezza la discarica Cà di Capri ma non accettiamo questo modo di procedere e di non coinvolgerci da parte della Regione; pertanto non ci resta che alzare il tono del confronto senza indugi». Pagina 6



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Francesco Cossiga affermava che la Costituzione avrebbero voluto modificarla sin dall’anno successivo alla sua entrata in vigore nel 1948. Usciti dal fascismo la Carta venne strutturata dai partiti costituenti per impedire che l’avventura autoritaria potesse riaccadere. E quando mai! La Costituzione della Repubblica fu figlia dunque del suo tempo, degli eventi (irripetibili), traboccante di retorica e di affermazioni roboanti, osannata di recente sino al punto da far apparire le tavole della legge, dettate direttamente da Dio a Mosè, come una fonte di diritto secondaria. La Costituzione se la cava benino laddove recepisce i principi di diritto naturale. Sul piano tecnico, invece, la Costituzione mette a punto meccanismi istituzionali e organi ereditati dal fascismo e da Giolitti, in salsa antifascista. Ciò premesso, mi sono preso la briga di leggere il testo di riforma costituzionale sottoposto a referendum. Infatti,

ultimamente ne ho sentite di tutti i colori, fino alla sceneggiata di D’Alema, che in giro per l’Italia si straccia le vesti per lo scempio che la riforma incarnerebbe. C’è poi Di Battista dei Cinque Stelle che si dispera della riforma. Folklore politico. La verità è che la montagna ha partorito il topolino. Nella legge di riforma non c’è nulla di apocalittico. Anzitutto, il Senato rimane, composto però da consiglieri regionali e sindaci. I senatori saranno 95, più cinque senatori nominati dal Presidente della Repubblica. Il Senato ha una sfilza di competenze legislative specifiche; su tutte le altre materie legifera la Camera dei deputati. Viene finalmente soppresso il CNEL (Comitato Nazionale dell’Economia e del Lavoro). Nella legge di riforma viene confermato il più rigido centralismo. Addio Veneto Serenissimo. Lavora e tasi (nel doppio senso di verbo e di tassa). Le Regioni hanno sempre più la funzione di colf, di domesti-

RIO DE JANEIRO

La polizia avrebbe ucciso bambini e adolescenti per "ripulire" le metropoli, e soprattutto Rio de Janeiro, in vista dei Giochi del 2016. E’ quanto emerso da un rapporto del Comitato Onu sui diritti dell'infanzia. La notizia è stata ripresa in modo assolutamente marginale dai media. Trentasette senatori hanno comunque fatto un’interrogazione parlamentare chiedendo “quali iniziative il Governo italiano intenda intraprendere al fine di verificare quanto stia accadendo in tema di violenza contro bambini ed adolescenti”. Il Presidente del Consiglio si è recato a Rio limitandosi però a festeggiare i successi azzurri senza alcun cenno al dramma dei “meninos de rua”. Per dirla alla Freccero egli ha dimostrato abbondanza d’empatia mediatica, ma assenza d’empatia umana. Proprio questa distinzione potrebbe spiegare la presenza, a mio avviso paradossale, del senatore Lo Gudice tra i sottoscrittori della succitata interrogazione. Il Senatore, noto per aver ricorso alla pratica dell’utero in affitto negli Usa, non ha provato compassione per il

neonato strappato alla propria madre alla nascita ma, paradossalmente, seppur giustamente, ne prova ora per i bambini delle favelas. Perché questa compassione intermittente? Forse la compassione non conviene più se implica il contenimento della propria brama genitoriale. Al contrario, se potenzialmente appetibile mediaticamente, allora conviene. “Witnesses not Accomplices” (testimoni non complici, su change.org) è una petizione per devolvere il 3% delle transazioni riconducibili all’evento olimpico ai bambini delle favelas. Per non cadere nella trappola di trasformare i nostri politici in capri espiatori vale la pena rilevare che la citata petizione ha raccolto 15.543 firme in 2 mesi mentre la petizione “Torturato ed ucciso cane a Cosenza” ne ha raccolte 99.472 in 4 settimane. A quanto pare nessuno di noi può scagliare la prima pietra. La “compassione intermittente” salva il nostro divertimento (circenses) a spese dei bambini delle favelas ma, prima o poi, guardare “l’altra faccia della medaglia” sarà una necessità. Trecate Emanuele

che per tutte le rognette che rompono il sonno allo Stato centrale, che è Roma e la sua burocrazia inutile, eterna, inamovibile, immarcescibile, inventata per le vacanze a Canazei e Cortina, moglie e quattro figli al seguito in hotel di lusso, una settimana, ski pass Dolomiti, shopping…Nella legge di riforma è sancito a chiare lettere che le Regioni che hanno di più danno a quelle che hanno di meno, a prescindere. Punto e zitti, è la solidarietà. C’è inoltre una disposizione fatta per ripianare senza discutere gli sprechi, le dissennatezze e i baratri economici di Regioni e Comuni (Roma in testa): “lo Stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di determinati Comuni, Città metropolitane e Regioni”. Ciò del resto già avviene e pertanto non potrà che perpetuarsi. Infine, la disposizione più fenomenale contenuta nel testo della riforma: “I membri del Parlamento hanno il dovere di partecipa-

re alle sedute dell'Assemblea”. Come dire che se avete un lavoro avete il dovere di recarvi al lavoro. Tra il l’altro, “dovere” ma non “obbligo”. Vi garantisco che, a parte il CNEL, non cambierà nulla. Risparmieremo almeno qualche soldino? Me lo auguro. Ricordo solennemente che il referendum indetto è confermativo e cioè con esso si esprime il proprio parere in modo opposto rispetto a quello abrogativo. E, cioè, in questa occasione, se si vuole la riforma si dice sì, se non si vuole la riforma si dice no. E’ da quando ho 15 anni che studio diritto ed ora ne ho 52. L’unica riforma di cui avremmo bisogno consisterebbe nell’abrogazione del 95% delle norme in vigore e nella sintesi del rimanente 5%. Tutto il resto è noia mortale. Ricordate la frase di Tancredi, nipote del principe di Salina? “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”. Marco Bertagnin

VEGANI

“... che buona la carne” Egr. Direttore, Dio benedica i vegani... e nessuno dica loro quanto è buona la carne per carità. Se siamo in dieci e dobbiamo dividerci una bistecca da un chilo, ne mangiamo un etto a testa, ma se siamo in otto, o meglio ancora sette, la quota pro capite sale vertiginosamente. Non giudico nei dettagli la dieta vegana (il vegetariano è un discorso a parte nel quale non mi addentro perché lo potrei quasi approvare, anche se io sono orgogliosamente carnivoro) perché non sono un tecnico del settore, ma qualcuno mi ha insegnato una volta che la vitamina b12, ad esempio, essenziale per il nostro organismo, è presente solo negli alimenti di origine animale. Pertanto i vegani, con loro buona pace, avrebbero bisogno di continui controlli per monitorare i livelli di b12 nel fegato ed eventualmente assumere integratori, immagino con componenti di origine ani-

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PARASSITI

RIFORMA COSTITUZIONALE

“Controguida al referendum”

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male: un cane che si morde la coda. Chiusa questa parentesi, nel pieno rispetto delle scelte di ognuno, finché non si pretende di incidere sulle scelte di altri, penso che il vecchio motto della nonna, secondo cui bisogna mangiare di tutto un po', sia sempre il più indicato, anche perché sinora ho l'impressione che il veganesimo, come fra le righe ci fa capire il nostro Venturini, assomigli sempre più ad uno status symbol o ad una dieta fideistica più che ad uno stile di vita. Tra le altre cose, e di questo sono fortemente convinto, chi mangia carne non nuoce certo alla natura, perché essa ha sempre fornito all'uomo tutto ciò di cui necessita; a danneggiarla, semmai, sono ben altre cose, per enumerare le quali servirebbero ancora un paio di articoli. Daniele Boschelli Brenzone

“40 anni di ruberie”

Sono 40 anni che i parassiti di qualsiasi partito nascondono le loro malefatte e ruberie, negando addirittura i mandati di cattura emessi contro i loro accoliti, hanno centinaia di condannati ed indagati in tutte le istituzioni repubblicane, ed oggi hanno la sfrontatezza di scatenare una bufera mediatica tramite i giornalisti di loro proprietà contro i 5 Stelle. In questi giorni aprire la televisione è un incubo. Dovunque ci sono guru che ci spiegano l’inaffidabilità dei 5 Stelle che ci spiegano la gravità del “sapeva o non sapeva” quando non c’è giorno che

uomini del PD o vicini ad esso non vengano arrestati per reati gravi. Questi ragazzi mi ricordano i patrioti risorgimentali perseguitati dai “conservatori” del regime in atto, solo perché rappresentavano la discontinuità e il cambiamento. Con la loro campagna mediatica i parassiti vorrebbero dimostrare che con i 5 Stelle non c’è nessuna discontinuità. Peccato che il popolino sia stufo della politica in generale e non penso cadrà in questi miserabili trabocchetti da prima repubblica. Umberto Brusco Bardolino


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“Cannabis legale? Pensiamo ai nostri giovani” Egregio Signor Direttore Abbiamo notizia che è stato presentato in Parlamento un disegno di legge(ddl) per la legalizzazione della cannabis. “Disposizioni in materia di legalizzazione della coltivazione e della lavorazione e vendita della cannabis e dei suoi derivati “, ovvero di sostanze pericolose come marijuana e hashish (da cui deriva assassino). Se questo ddl venisse approvato così com’è, lo Stato si renderà complice della salute mentale e psichica dei nostri giovani. Ai maggiorenni sarà consentito il possesso fino a 15 grammi di queste sostanze “per uso ricreativo”, senza alcuna autorizzazione o comunicazione a enti o ad attività pubbliche. Non solo, il testo del ddl consente inoltre l’autorizzazione della canapa indiana fino a 5 piante, e la detenzione del prodotto ottenuto, con una comunicazione all’Ufficio regionale dei Monopoli. Ma non si dice obbligati al controllo. Sappiamo tutti chi deve controllare, che bravissimi controllori sono. L’aspetto più inquietante è quello dell’art.5 dove si prevede l’istituzione del regime di monopolio per la coltivazione, la lavorazione e la vendita al dettaglio della droga. Così lo Stato italiano diventerebbe il primo spacciatore ufficiale e farà cassa sulla vendita e diffusione di sostanze che numerosi studi

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scientifici hanno già dimostrato produrre effetti devastanti sulla psiche e sul fisico dei consumatori, anche saltuari. Inoltre è stato dimostrato che è un primo gradino per poi passare a quelle cosiddette pesanti per provare emozioni maggiori. Fatto sta che si può tranquillamente affermare che esiste la droga e che è errato, a mio avviso, suddividere in leggera e pesante. La droga è droga e basta. Forse non sono droghe il

fumo, l’alcol, il caffè ecc. e queste non danno forse assuefazione anch'esse? Chi si libera da esse tanto facilmente? Legalizzare le droghe vorrebbe dire facilitare ulteriormente la diffusione delle sostanze tutte quante dannose sotto tutti i punti di vista sia fisico che psicologico, si è detto precedentemente. Che bisogno c’è delle droghe per i nostri giovani. Ma abbiamo dimenticato il detto latino “mens sana in corpore sano”?

Ci si può divertire e godere la vita lo stesso, in tanti altri modi più leciti e più sani, senza rimbecillirsi con tutte quelle porcherie di cui il corpo umano non ha assolutamente bisogno anzi. Tutto questo è nocivo, lesivo nei confronti di una vita sana, tranquilla e serena, a favore di un graduale degrado che rende la persona schiava della droga. Giancarlo Maffezzoli Garda

DROGHE 2

“Il rischio estremo” Dietro l’angolo sta maldestramente celato il pericolo del rischio estremo. Il mondo degli adulti perde contatto con la pazienza della speranza, non scommette più sul potenziale dei propri figli, non ne supporta più la crescita, come a voler sottolineare che non tutte le persone sono preziose. Coma etilico a 13-14 anni, ora i ragazzi tacciono, riflettono sull’intorno reale, l'assenza di qualcuno che manca all’appello incute timore, dunque, c'è necessità di istruire trasmettendo nozioni, affiancando l’arte dell’educare, tirando fuori e costruendo insieme, intuizioni, passioni e ideali nuovi, perché questo disagio non abbia a decantare lodi all’imbocco dei vicoli ciechi. Qualcuno si ostina a sibilare che si tratta delle solite ragazzate, oppure licenziando l’impaccio del fattaccio etichettandolo come un mero accadimento per perdenti. Forse, però, questo qualcuno, non fa buona comunicazione, cor-

retta informazione, né un’onesta azione morale. Qualcuno pensa che sia ugualmente tutto sotto controllo, non ci sono dati esponenziali sufficienti a creare preoccupazione, forse questo qualcuno è all’opera da tempo per non disturbare il macchinista, per non fagogitare ulteriori perplessità sulla eventuale patologia che nel frattempo è già diventata una terribile malattia. Ci accalchiamo sulle definizioni, le spiegazioni, le castronerie adolescenziali, forse occorrerebbe qualcuno che finalmente fa piazza pulita delle reiterate giustificazioni di un mondo adulto sempre più annacquato, “costretto a educare”, al dolore e alla fatica per riuscire a ben camminare. In psicologia si definisce questa mancanza di volontà da parte dei ragazzi “psicastenia”, come a dire che ogni resistenza alla fatica è latitante. Forse occorrerebbe imitare lo stile educativo della Comunità Casa del Giovane

di Pavia, la quale come una buona madre, pone domande ai suoi giovani ospiti, piuttosto che impartire ordini disimpegnanti, ciò per apprendere il valore di una strategia che parta dal rispetto per se stessi, per giungere alla considerazione e alla fiducia dell’altro. Ai giovani di oggi bisogna credere, e non soltanto per puro interesse collettivo, ma perchè se ci si sente accettati, coinvolti a dare il meglio di sè, non si ha necessità di attirare l’attenzione con gesti eclatanti, destinati alla follia più lucida. Per ogni sostanza legale o illegale ingurgitata, per ogni uso e abuso di roba, saranno sempre i più giovani a impattare con il prezzo maggiore cui fare i conti, è scontato che pagheranno nuovamente le solite e ben note vittime, gli innocenti. Dunque attenzione ad autorizzare altre schifezze immonde, già sono sufficienti quelle che ci sono. Vincenzo Andraous

PAPA

“Rispondo a Gianni Toffali” Caro Direttore, mi riferisco alla lettera pubblicata sul numero di agosto 2016 nello spazio dedicato alle lettere, a pagina 7. In Papa1, a firma di Gianni Toffali, si legge che “45 teologi – filosofi hanno scritto un documento consegnato tramite il cardinale Sodano ai 218 cardinali e patriarchi della Chiesa orientale perché intervengano presso Papa Francesco per convincerlo a ritirare o correggere le parti dell’”Esortazione Apostolica post sinodale Amoris laetitia” che loro ritengono errata”. Secondo loro queste parti contengono affermazioni “che possono essere comprese in senso contrario alla fede e alla loro secolare morale cattolica”. I 45 teologi – filosofi hanno anche pre-

sentato una lista di censure teologiche applicabili al documento, chiedendo in poche parole, che Papa Francesco rinneghi ciò che ha detto in Amoris letizia. Insistono, come nei tempi più bui dell’inquisizione, nell’affermare che molte parti di ciò che il Papa ha scritto potrebbero essere considerate come eretiche essendo scandalose, erronee nella fede, ambigue e definendole “piroette dottrinali di Papa Francesco”. Alcuni Vescovi sono preoccupati che l’edificio della dottrina possa subire delle perdite e che l’immagine di solida certezza del Papa possa vacillare. Continuano poi con altre affermazioni isteriche dove mettono in evidenza solo la loro paura al rinnovamento indispensabile

nei tempi in cui viviamo. Secondo me gli autori di queste logore osservazioni sono rimasti senza benzina. Non hanno capito la velocità con cui il mondo sta cambiando. Si sta realizzando la Fusione nucleare per produrre energia, l’Idrogeno come vettore nucleare è già in uso, sono state scoperte le Onde gravitazionali. Papa Francesco sta cercando di riscoprire una chiesa povera ma viva, al contrario di chi lo vuole considerare eretico, che vorrebbe una chiesa ricca ma morta. Una chiesa che sappia coniugare in simbiosi fede e scienza, non che sia una palla al piede al desiderio di benessere e giustizia, nella fratellanza del genere umano. Giampaolo Butturini

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“Unioni Civili e Giudici” come le cronache dimostrano di casi che sono stati risolti da qualche magistrato. Dopo che gli emendamenti sulla maternità surrogata, sono stati bocciati nel corso di formazione della legge, chi ha i soldi potrà sfruttare donne bisognose, da cui comprare gameti o affittare l’utero, riportando poi in Italia bambini a cui nessun giudice negherà l’adozione, “nell’interesse del minore”, vedi il caso Vendola. Del resto, la legge d’oggi è solo il primo passo, dichiarato dai proponenti del disegno di legge che conteneva la “step chaild adoption”, poi stralciata, per poi ripresentarla al momento opportuno. Ma forse non ce ne sarà bisogno, in quanto ci penserà l’Europa, che ci imporrà di far cadere ogni residua differenza di trattamento per i partner del-

l’unione omosessuale, sulla base del principio di non discriminazione. La componente cattolica del PD al pari di quella del NCD ne esce umiliata, costretta, rispetto alle sue richieste, ad accontentarsi della inutile rinuncia alla adozione del figliatro. Il realismo fa premio sugli ideali e la vicenda dimostra l’irrilevanza politica dei cattolici, divisi e pronti ad allinearsi al momento del voto in parlamento, anche su un tema fondamentale come la famiglia. Adeguarsi allo spirito dei tempi evita lacerazioni, ma i danni per la società si valuteranno sui tempi lunghi, a cominciare da quelli che produrrà l’esperimento psicopedagogico di affidare la crescita dei bambini a genitori dello stesso sesso. Giancarlo Maffezzoli Garda

MADRE TERESA

“Canonizzazione e polemiche” La canonizzazione di Madre Teresa ha riacceso una polemica ormai sopita in merito a pregi, difetti e modus operandi della suora che meglio

mondo sulla povertà, la miseria e il degrado della indigente popolazione indiana. Tra le accuse spicca, tra tutte, quella di non

di qualsiasi altro religioso nel mondo è stata in grado di portare l’attenzione del

essere mai stata interessata nell’aiutare le persone, quanto la volontà di conver-

tirle alla religione cattolica. Accusa infondata e ridicola: madre Teresa mai si è permessa di chiedere ai moribondi la loro appartenenza religiosa. Ma anche qualora l'accusa si fosse rivelata vera, quale sarebbe stata la sua colpa? Gesù non disse forse: "Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio"? Se la Chiesa moderna delle periferie esistenziali e dell'opzione preferenziale per i poveri non saprà distinguere tra filantropia e carità, sarà irrimediabilmente destinata a cadere nella polvere alla pari delle istituzioni umane imperfette. Gianni Toffali

RISPETTO

“Ho letto con preoccupazione...” Sento la necessità di scrivervi dopo aver letto con viva preoccupazione un articolo riguardante lo sfregio della nostra cultura (e religione, per chi crede) da parte di alcuni musulmani sul territorio italiano. Mi è sembrato di tornare indietro di alcuni secoli. Nel medioevo, infatti, o meglio, dall'inizio dell'espansione islamica, vi fu la figura del vescovo in partibus infidelium, ovvero dei vescovi che avevano dovuto abbandonare le rispettive diocesi a causa della conquista di tali territori da parte dei musulmani. Siccome secondo il diritto canonico ogni vescovo deve essere assegnatario di una diocesi, a tali prelati il pontefice assegnava "nominalmente" la diocesi appena lasciata, lasciando loro di fatto solo un potere figurato. Questo potrebbe anche essere tollerato, visto che anche i cri-

stiani in passato non sono andati a mano leggera nei territori appartenenti ad altri stati sovrani a spodestare, conquistare e sottomettere, proprio perché la storia è storia e ciò che è stato è stato. Ma che oggi, nel 2016, a Venezia (e non solo) ci siano dei preti (e quindi dei vescovi di fatto in partibus infidelium, visto che sono i loro diretti superiori, giusto per un principio di responsabilità gerarchica, tanto cara alla chiesa cattolica) che non possono reagire ad insulti in casa propria (e quindi in casa Nostra, visto che Ecclesia in greco significa "assemblea") da parte di cellule impazzite (chiamiamole cosi per usare un eufemismo) mi sembra un tantino esagerato, soprattutto se consideriamo il fatto che noi a casa loro dobbiamo rispettare, come è giusto che sia, le regole che ci impongono. Non vorrei

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LA VIRGOLA

FAMIGLIE

Egregio Signor Direttore Già da qualche tempo le unioni civili sono diventate legge dello Stato, approvata con voto di fiducia nei due rami del Parlamento, per rendere impossibili modifiche al testo. Questa legge, a mio avviso rappresenta un evidente attacco alla famiglia. Infatti, è codificata la sostanziale equiparazione alla famiglia: impedimenti, rito, registrazione nello stato civile, scelta del cognome, regime patrimoniale, modalità di scioglimento, diritto agli alimenti, pensione di reversibilità, equiparati a quelli dei coniugi, si differenzia solamente per la mancanza dell’obbligo della fedeltà. E’ stata scartata la possibilità di adottare il figlio del partner, ma il meccanismo dell’adozione speciale continuerà a renderla possibile,

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creare ingiustificati allarmi e sia chiaro che è ben lungi da me, "figlio culturale" dell'Illuminismo e di Beccaria, cominciare una caccia alle streghe; nondimeno, per quello che può valere il mio pensiero, vedrei di buon occhio una doppia azione-reazione, ossia qualche presa di posizione più rigida da parte della Chiesa (abbiamo visto che il solito buonismo non funziona) e qualche espulsione in più da parte del Ministero degli Interni. In questo modo sono certo che le acque si calmerebbero, anche perché non faremmo altro che far rispettare la costituzione, il codice civile e quello penale. Susandomi con i preziosi lettori de "L'Altro Giornale" per essermi troppo dilungato, porgo distinti saluti Daniele Boschelli Brenzone

“E la sua importanza”

“C’era una volta una virgola seccata dalla poca considerazione in cui tutti la tenevano. Perfino i bambini delle scuole elementari si facevano beffe di lei. Che cos’è una virgola dopotutto? Nei giornali nessuno la usa più: la buttano a casaccio. Un giorno la virgola però si ribellò. Il Presidente scrisse un breve appunto dopo il lungo colloquio con il Presidente avversario: “Pace, impossibile lanciare missili” e lo passò frettolosamente al Generale. In quel momento la piccola trascurata virgola mise in atto il suo piano e si spostò. Si spostò solo di una parola, appena un saltino. Quello che lesse il generale fu: “Pace impossibile, lanciare missili” e scoppiò la guerra mondiale. Fai attenzione alle piccole cose. Sono il seme di quelle grandi”. Bruno Ferrero “Seminiamo e poi imitiamo il contadino che aspetta con pazienza il tempo del raccolto”. “Per cogliere le rose, si sa, s’incontrano le spine, ma con le spine vi è sempre la rosa”. Don Bosco

inviata da Franca Guardini

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 19- 09 - 2016


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CRONACHE

Discarica “aperta” CA’ DI CAPRI. Autorizzazione da parte della Regione ma l’Amministrazione di Sona non ci sta

Dopo che il Consiglio di Stato aveva annullato lo scorso anno l’autorizzazione che consentiva la riapertura della discarica Cà di

anni – dichiara il sindaco di Sona, Gianluigi Mazzi -. Questa Amministrazione ha cercato fin da subito la via del dialogo con tutti i porta-

vera messa in sicurezza della discarica». «Purtroppo in tutte le commissioni VIA in Regione siamo sempre stati gli unici,

tori di interesse: cittadini, istituzioni e proprietà, con l’obiettivo di mettere fine a questa vicenda e salvaguardare la salute dei nostri cittadini e l’ambiente nel quale viviamo. Quando nel 2013 è nuovamente iniziato in Regione l’iter autorizzativo per la riapertura della discarica abbiamo partecipato a tutti i tavoli istituzionali per portare le ragioni dei nostri cittadini e le nostre proposte concrete per effettuare una

su circa una decina di istituzioni coinvolte, a votare un deciso “no” alle proposte di autorizzazione, che miravano a concedere nuovamente il conferimento del car fluff» - come spiega l’Assessore Dalla Valentina, che ha sempre rappresentato il Comune di Sona in questi incontri. «Per questa Amministrazione rimane fondamentale l’obiettivo di chiudere e mettere in sicurezza la discarica Cà di Capri –

Discarica Cà di Capri

Capri sul territorio di Sona con il conferimento del car fluff (ultimo anello del percorso di smaltimento degli autoveicoli a fine vita), con Deliberazione della Giunta regionale n. 1148 del 12 luglio 2016, è stata nuovamente autorizzata da parte della Regione l’apertura della discarica sempre con il conferimento di car fluff. «La discarica Cà di Capri è una ferita aperta sul nostro territorio da ormai troppi

riprende il sindaco Mazzi ma non accettiamo questo modo di procedere e di non coinvolgerci da parte della Regione; pertanto non ci resta che alzare il tono del confronto senza indugi e muoverci come Amministrazione con decisione, anche per vie legali. La salute dei cittadini non ha colore politico e viene prima di ogni altra questione. Oltre a questa discarica, sul tavolo dell’Amministrazione ci sono anche le altre questioni ambientali ‘storiche’ relative alla Sun Oil e alla Matco (ex Nordbitumi) – aggiunge infine il primo cittadino -: su tutte stiamo operando, vigilando ed intervenendo al fine di risolvere le segnalazioni e le problematiche presenti; da un anno si è aggiunta anche la discarica di Sommacampagna, posta al confine del centro abitato di Mancalacqua, che molto preoccupa i residenti per le emanazioni odorose: fatto che non possiamo ignorare perché potrebbe coinvolgere direttamente la salute dei nostri cittadini».

BUSSOLENGO / LA MOSTRA DELLE PESCHE VA IN ARCHIVIO

Va in archivio la 42° Mostra delle pesche di Bussolengo, inaugurata dal sindaco Paola Boscaini, con il presidente della Provincia, Antonio Pastorello, e il vice presidente del Consiglio regionale del Veneto, Massimo Giorgetti, in un’annata finalmente col segno positivo. «Un risultato - ha sottolineato il sindaco - che è anche il frut-

to di tante iniziative comuni organizzate in questi due anni dal nostro territorio per accorciare la filiera produttiva della pesca. A partire dal progetto “La pesca in tavola”, suggerito da Alessio Giacopini, fino alla grande visibilità concessa ai nostri prodotti dalla Grande distribuzione». L’amministratore unico del Mercato ortofrutti-

colo di Bussolengo e Pescantina, Gianluca Fugolo, eletto dall’assemblea degli agricoltori, commenta: «La Grande distribuzione ci guarda con favore. Oggi per noi è il culmine della stagione produttiva e lo testimonia questa mostra allestita con 350 campioni di pesche di altissima qualità e una notevolissima estensione di varietà.

Un’annata molto buona che ha tracciato la strada da seguire». Al suo debutto alla mostra di Bussolengo, Antonio Pastorello, presidente delle Provincia, ha incitato i sindaci «a fare squadra per il bene del territorio, in un momento di incertezza come quello che stiamo attraversando». Commovente la consegna di una targa di riconoscimento del Comune al professor Dario Piccoli, classe 1924, primo direttore del mercato delle pesche, nella sede storica di piazzale San Valentino. «Bussolengo è molto importante - ha commentato Piccoli - e qui spero di venirci almeno un’altra volta». La giuria, presieduta da Franco Fontana e composta da Giorgio Baroni, Alberto Albertini, Alessio Giacopini e Valentino Marconi ha stilato la classifica. L’azienda agricola di Marco Girelli si è aggiudicata il Trofeo “Citta di Bussolengo” per l’insieme della produzione. Il Trofeo “San Valentino” è andato a Mario Adami. Primo premio per il miglior gruppo di pesche gialle a Simone, Sofia, Samuele e Michela Fugolo. Primo premio per le pesche a pasta bianca a Paolo Fugolo. Girelli Leonardo si è aggiudicato il premio per le nettarine. Premi speciali della giuria a Giuseppe Girelli per le Orion; a Diego Zanetti per la varietà Roberta; a Paola Peretti per Merr. O’Henry; a Santo Mengalli per Venus; a Giovanni Adami per Lagnasco; ai fratelli Romani per Zee Lady; alla cooperativa Il pesco per Sweet Cap; a Luca e Silvio Nicolis per Venus; a Roberta e Lara Fugolo per Tendresse; alla cooperativa Gardesana per Venus. Lino Cattabianchi

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VILLAFRANCA / IL WORKSHOP AIR COMBAT SERVICE SUPPORT “Air combat service support”: questo il titolo del primo workshop che si è svolto lo scorso 10 settembre presso il terzo Stormo di Villafranca di Verona. L’evento aveva l’obiettivo di promuovere e condividere l’esperienza maturata dalla Forza Armata nel garantire la prontezza d’impiego dell’elemento della “Air expeditionary Task Force”. Il workshop ha illustrato il carattere duale delle attività condotte dallo stormo. Per tutta la giornata sono state mostrate le capacità offerte a supporto delle missioni all’estero e dei civili in caso calamità. Dalla CBRN, decontaminazione per i velivoli e per i piloti attraverso un percorso che termina in una struttura a pressione inversa per evitare l’usci-

ta di potenziali agenti batteriologici, all’Atoc, il gruppo che si occupa di inviare il materiale all’estero attraverso apposito impacchettamento su appositi pallets a standard Nato. Non è mancata una dimostrazione dei corsi di guida sicura, veloce e off road, organizzati per insegnare al personale che si reca all’estero a guidare i mezzi su terreni sconnessi. C’erano aerei smessi per le esercitazioni di recupero degli stessi in caso d’incidenti, droni per il disinnesco d’ordigni, la mensa campale, con moduli pronti in otto ore in grado di vettovagliare fino a 150 persone e, con l’aggiunta d’altri moduli, fino a mille, con produzione anche di pane e pizze grazie al contributo di personale qualificato di cuochi e panificatori. E ancora era

possibile vedere una torre di controllo mobile analoga a quell’inviata nelle zone colpite dal recente terremoto «che ci ha permesso – pone l’accento il comandante del 3° Stormo Col. Massimo Cicerone – d’essere presenti da subito sul luogo, h. 24, per coordinare le attività di soccorso con gli elicotteri essendo le strade inagibili, ricevendo i ringraziamenti del capo della protezione civile che ci ha gratificato». Il workshop nella sua prima edizione ha riscontrato un ottimo successoe come rileva il colonnello Cicerone: «aveva lo scopo di far toccare con mano le capacità della forza armata, rappresentata anche da compagini straniere inglesi della RAF, tedeschi, olandesi e addetti aeronautici d’altri paesi, con il coinvolgimento anche di realtà del territorio come la protezione civile. E’ nostra intenzione ripetere l’evento con cadenza annuale, coinvolgendo anche altri reparti dell’aeronautica». Claudio Gasparini


LE VOSTRE FOTO

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CASTELNUOVO

Spiaggia Ronchi Ferragosto ore 9.30... AFFI

Un bellissimo dosso dentro ad una rotonda VALFIORITA

DOMEGLIARA

Una giungla in condizioni pericolose per la salute e la sicurezza di tutti! BUSSOLENGO

NEGRAR

Città delle erbacce altro che del vino!

Davanti al cimitero....

SAN PIETRO IN CARIANO

Le foto si commentano da sole!

SANT’AMBROGIO

Posto disabili occupato da immondizia

Speriamo che ritorni un degno “parco giorchi”

NEGRAR

Cosa sbaglio?

SAN BONIFACIO

AFFI

Parla da se ...

CAVAION

La piasola a Cavaion

GARDA

Sulla passeggiata di Garda arrivano le gru...

Parco dei Tigli ...giostra vandalizzata

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SAN PIETRO IN CARIANO

Come si presenta ora il cimitero... lascio a Voi giudicare... DOMEGLIARA

Il sottopasso della ferrovia zona “La Prua” come il Bronx DOMEGLIARA

il sottopasso per i pedoni che da Domegliara collega Ospedaletto SAN BONIFACIO

Sbandieratori

SAN BONIFACIO

Spazzatura

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AMBIENTE, TERRITORIO e AGRICOLTURA

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Autunno: la stagione per nutrire le tue piante

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Nell’inserto “ambiente, territorio e agricoltura” del mese di marzo, è stato specificato come la nutrizione delle piante non sia mai una pratica banale, affrontando il tema del “perché”, “quanto” e “come” concimare i nostri terreni. In quell’occasione non e’ stato trattato l’aspetto del “quando” la somministrazione degli elementi nutritivi deve essere attuata per essere efficace. A questo proposito, i periodi durante i quali è opportuno mettere in atto questi interventi dipendono da diversi fattori, quali, i motivi della decisione, la fertilità del terreno , l’andamento stagionale e il tipo di fertilizzante utilizzato. Infatti, composti diversi hanno obbiettivi, modalità e tempi di distribuzione diverse, al fine di poter esplicare in modo efficace la loro azione. Prendendo in esame l’intero arco dell’anna-

ta, rileviamo che. sovente, l’aiuto dell’uomo alle colture è collocato nelle fasi di maggior crescita e maturazione delle colture, dimenticando in tutto o in parte che vi

stagione della raccolta dell’uva, delle olive, ma soprattutto della caduta delle foglie che in questo periodo ingialliscono, trasferendo gli elementi nutritivi agli altri orga-

sono altri stadi che sono altrettanto importanti, seppur lontani da questi ultimi gradini. Eccoci arrivati alla stagione che non rappresenta la crescita, bensì la preparazione delle piante per il periodo invernale. Siamo all’autunno,

ni della pianta che si che vanno in letargo, prepara ad affrontare dopo aver accumulato il freddo invernale. sufficienti riserve di E’ cosa conosciuta che grasso, per superare la le foglie sono un labo- stagione fredda. ratorio dove conflui- Allo stesso modo, le scono le sostanze piante, per essere effiassorbite dalle radici, cienti alla ripresa per venire elaborate e vegetativa, si devono nutrire le altre parti nutrire prima della della pianta, quali caduta delle foglie. radicale, Ecco che il periodo apparato

legno e , soprattutto, gemme e frutti. Dopo la defogliazione, la pianta rallenta tutte le proprie funzioni vitali per superare il freddo invernale: proprio come gli animali

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che avvicina la natura ad una morte apparente, pone le basi per una maggiore resistenza ai freddi invernali e per un risveglio vegetativo vigoroso e denso di promesse. L’autunno offre l’opportunità all’operatore agricolo e agroambientale di preparare la pianta in modo ottimale e di correggere e migliorare la fertilità del terreno. L’apporto di fertilizzanti organici, in particolare il letame, attuato nel periodo autunnale, migliora lo stato fisico e microbiologico del terreno, ponendo le basi per sopperire a carenze di microelementi bloccati nel terreno stesso. E’ indispensabile che la dotazione di sostanza organica presente nel terreno si mantenga su valori ottimali. L’operatore agricolo però, con l’intervento autunnale, vuole anche nutrire la pianta. A questo proposito

egli dovrà intervenire con formulati a pronta cessione, al fine di ricostituire le sostanze di riserva nelle gemme, fusto e radici favorendo l’uniformità e la forza delle gemme stesse che produrranno fiori e nuovo legno. E’ fondamentale che la distribuzione degli elementi nutritivi a pronta azione venga attuata almeno quaranta giorni prima della caduta delle foglie, per dare modo a queste ultime di svolgere per intero la propria funzione. Mediamente la quantità di elementi distribuiti in autunno e’ il trenta per cento del totale: il rimanente sarà sparso in primavera dell’anno successivo, trenta giorni prima della fioritura. Infine dobbiamo ricordare che una gemma ben nutrita è più resistente sia ai freddi invernali, sia agli attacchi dei parassiti. G.D.C.


L’ALTRO GIORNALE

CRONACHE

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Il nuovo direttore

Settembre 2016

IPAB. Umberto Bertezzolo sale al timone: «Le potenzialità della struttura sono molto consistenti»

Umberto Bertezzolo è il nuovo direttore all’Ipab Centro anziani di via Paolo Veronese. Il suo curriculum è ricco di esperienze lavorative nel settore socio assistenziale. E’ stato 5 anni presidente della Casa di risposo “Cesare Bertoli” di Nogarole Rocca. Ha lavorato 9 anni al Comune di Venezia, cinque dei quali come responsabile della municipalità di Marghera.

e si potrebbe realizzare anche un centro diurno, i cui spazi sono attualmente al grezzo. Si può ancora investire sul personale, costituito da 55 operatori, con corsi di aggiornamento». Avete introdotto innovazioni? «Recentemente l’Ipab si è dotato di nuove attrezzature e di una asciugatrice per sostenere il lavoro degli infermieri. E’ in allestimen-

«Lavoriamo in stretto contatto col Comune e con l’Ulss. In questo quadro è stato potenziato il servizio dell’assistente sociale ed è stata attivata la collaborazione con l’Ulss 22 per l’inserimento di tirocini dedicati a soggetti fragili e introdotta la cartella sanitaria elettronica per velocizzare i procedimenti». La casa di riposo si avvale anche del volontariato

terza età». Una battuta anche dalla presidente del consiglio di amministrazione, Francesca Zorzoni, in carica da un anno e mezzo. Qual è l’obiettivo del vostro lavoro all’interno della Casa di riposo? «L’Ipab esce da un lungo periodo di difficoltà gestionale e amministrativa che ha portato al commissariamento e questo nuovo corso vuole imprimere un’accelerazione alla qualità dei servizi offerti agli ospiti. Cerchiamo di creare un clima sereno e familiare in cui gli ospiti possano godere di tutte le comodità e delle cure di cui hanno bisogno». Lino Cattabianchi

Umberto Bertezzolo e Francesca Zorzoni

Per 3 anni è stato responsabile dei servizi sociali del Comune di San Bonifacio. Abbiamo cercato di delineare un quadro dei possibili sviluppi dell’Ente. Quali sono le potenzialità dell’Ipab? «Le potenzialità dell’Ipab di Bussolengo sono molto consistenti. C’è una nuova struttura che può essere ampliata con posti letto in più, oltre ai 60 ospiti attuali,

to anche uno spazio religioso all’interno della casa e sono state installate le tende da sole per poter usufruire degli spazi esterni. A questo abbiamo aggiunto l’installazione delle insegne esterne, della segnaletica interna e la cura delle aree verdi. Finalmente all’esterno c’è un segnale che questo è il Centro anziani». Come sono le relazioni con gli altri enti e i servizi?

locale? «All’interno della casa di riposo operano una decina di volontari, dedicati all’animazione. Ci sono anche 5 tirocinanti, psicologi e infermiere. Il nostro Ipab è uno dei cinque enti che fanno parte del Coordinamento delle case di riposo dell’Ulss 22, e questo ci pone continuamente in contatto con le altre realtà del territorio che si occupano della

IL LUTTO. Addio “Gesta”, la più anziana del paese Addio, all’età di 104 anni, a Ester Pinali, per tutti la “Gesta”, la più anziana del paese. Dopo di lei guida ora la “pattuglia” delle centenarie Olga Caroli, discendente di una illustre famiglia circense, che ha compiuto 101 anni. Negli ultimi anni Ester “Gesta” Pinali è stata ospite della casa di riposo “Campostrini” di Sommacampagna, dove ha fest eggiato il 104° compleanno. Nata a Bussolengo il 30 ottobre del 1911, Gesta ha diviso la sua vita tra lavoro e famiglia. Ha cominciato a lavorare a 8 anni alla filanda dei Danese, allora uno degli opifici del paese, ancora prima dell’industrializzazione. Ha avuto tre figli: Giliana, Silvino e GiusepEster Pinali a 103 anni festeggiata pe, che fu vicesindaco di Bussolengo da figli e nipoti nell’amministrazione Zenorini e trovò la morte nel tragico volo dell ’Antonov a Villafranca, il 13 dicembre del 1995. Ha abitato in via Citella, uno dei luoghi storici di Bussolengo. Commenta il sindaco Paola Boscaini: «Con la Gesta se ne va un pezzo di storia del paese. E’ stata una donna che ha interpretato i valori fondanti della nostra comunità». L.C.

IL COMPLEANNO. Olga Caroli spegne 101 candeline Ha festeggiato 101 anni, la sig.ra Olga Caroli, attualmente la cittadina più longeva di Bussolengo. Accanto a numerosi parenti e amici presenti, martedì 23 agosto, presso la sua abitazione, per congratularsi per il lieto evento. Anche il sindaco, Maria Paola Boscaini, ha voluto, a nome di tutta la cittadinanza, tributare un omaggio floreale e una pergamena, con l’augurio di un proseguo in serenità e salute. La signora Olga, di origine circense, ha vissuto e lavorato nell’ambiente del circo, facendo l’equilibrista e la cavallerizza, per il Circo Togni e la famiglia Casertelli; e dell’ambiente circense le è rimasto lo spirito gioviale e allegro che ancora la caratterizza. Vedova da trent’anni, vive ora con uno dei tre figli e una nipote, che si prendono Olga Caroli cura di lei.


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CRONACHE di Bussolengo e Pastrengo

Senso unico

BUSSOLENGO. Il provvedimento stradale riguarda la scuola Montresor

Con l’inizio delle scuole è stato istituito a Bussolengo un senso unico con direzione Ca’ Filippi verso via Marmolada, sulla via Martiri delle Foibe, nei soli orari di entrata e di uscita

non si accede alla scuola. «Il problema che abbiamo voluto affrontare con questa modifica - spiega il comandante della polizia locale, Enrico Bartolomei è costituito dal sovraffolla-

dei ragazzi delle scuole Beni Montresor: chi deve entrare a scuola o portare i ragazzi, deve fare il giro da Ca’ Filippi e poi l’uscita dal parcheggio delle scuole è o verso via Marmolada e verso Ca’ Filippi. In quegli orari, da via Marmolada

mento della strada via Martiri delle Foibe e del parcheggio che si crea negli orari dalle 7.45 alle 8.20; dalle 12.45 alle 13.15 e, nel pomeriggio, dalle 15.40 alle 16.10. In questa maniera andiamo a tutelare anche i ragazzi che, naturalmente,

sono coinvolti dove ci sono problemi alla circolazione. Nel parcheggio davanti alla scuola Beni Montresor verranno installati i divieti di sosta fuori dagli spazi, proprio per evitare che ci siano problemi in entrata e in uscita. Abbiamo, inoltre, invitato gli operatori scolastici ad usare il parcheggio interno alla scuola che l’amministrazione ha messo a disposizione». «Per la sicurezza dei bambini era necessario prendere dei provvedimenti in questo punto della viabilità del paese - commenta il sindaco Paola Boscaini -. La proposta fatta dalla polizia municipale è stata discussa e condivisa perché in linea con l'obiettivo di tutelare i bambini. Nel provvedimento, inoltre, è previsto che gli insegnanti parcheggino all'interno della scuola nello spazio a loro dedicato, in modo da utilizzare i parcheggi esterni per i genitori». Lino Cattabianchi

L’ALTRO GIORNALE Settembre 2016

BUSSOLENGO. Università popolare Auser al via Mercoledì 21 settembre inizia il settimo anno accademico dell’Università popolare Auser di Bussolengo. Il progetto è nato quando tre docenti di lettere, al momento di appendere il registro al chiodo, si sono chiesti cosa fare “dopo”: l’idea è stata spontanea: sfruttare le competenze acquisite continuare nel mondo della cultura a favore di un’altra utenza, quella del tempo libero e della terza età, ancora giovane per essere considerata vecchia, un segmento di popolazione ancora molto attivo. Fin dal primo anno un insperato successo. Il segreto? Un modulo di offerta formativa vario, interessante con lezioni di cultura generale e di intrattenimento, corsi di approfondimento, viaggi tour, mostre e soggiorni marini montani e termali. 30 Lezioni di cultura generale: dal 21 settembre ogni mercoledì alle 15,30 presso il teatro parrocchiale: Solo qualche esempio: la chioma di Berenice: arte e astrologia nei secoli, viaggio alle radici del flamenco, stregoneria e cristianesimo, le icone: tra storia, arte e spiritualità, grafologia e personalità, guarire con ipnosi ed autoipnosi, nuove frontiere del potenziamento della memoria, analisi medico-scientifica delle diete, sorvolando il delta del Po, le bellezze del Baldo Garda e molto altro ancora …. Corsi di approfondimento c/o biblioteca civica (4-5 incontri ciascuno ad orari differenziati): Arte: I grandi pittori protagonisti della modernità: Van Gogh, Gauguin, Cezanne, Matisse, Picasso. Musica: Il Melodramma di Verdi e Puccini: Traviata, Rigoletto, Aida, Boheme, Tosca. Filosofia tematica: Il tema dell’ eclissi dell’uomo del 20° secolo e la sua regressione “all’età del ferro”: Alimentazione: Il tema di una corretta e sana alimentazione con un’analisi medico-scientifica sulle diete. Laboratorio fotografico: dalla foto al film. E' allo studio l'avvio di un corso per costruire, al computer, un film con foto e filmati. Viaggi, mostre, soggiorni: montani, marini, termali e mostre. Tour: Cuba, Loira, Bretagna Romania, Galizia, Irlanda… Iscrizioni aggiuntive direttamente al teatro prima dell’inizio delle lezioni del mercoledì, alle ore 15.00 Programmi completi in biblioteca tel 045 6769938 o scrivere a unipop.bussolengo@gmail.com I tre coordinatori: prof.ssa Mirella Zordan, prof. Marcello Bonizzato, prof. Luigi Torresendi

Boom di visitatori

PASTRENGO-PIOVEZZANO. Sono arrivati in tanti alla Festa della Zucca 2016, più del previsto

Sono arrivati in tanti alla Festa della Zucca di Pastrengo-Piovezzano. Più gente di quanto gli organizzatori avessero mai pensato, complice anche il bel tempo da inizio e fine Festa. Estro e fantasia come sempre l’hanno fatta da padrone a Zuccafolk 2016 che ha trovato nuova collocazione sul manto erboso del parco di Piovezzano ripulito a nuovo per l’occasione. Il parco risulta defilato allo sguardo per via della collinetta frangi-rumori della strada napoleonica che lo delimita in direzione lago ed era finora poco conosciuto perfino dagli stessi cittadini residenti che non lo avevano mai frequentato. Una ventina i concorrenti che hanno partecipato al XXV Concorso “Zucca più …2016” con tante belle zucche singole o in composizione esposte sulla collinetta del Parco di Piovezzano, battezzato a ben vedere “Parco delle zucche”. La giuria armata di bilancia a pianale e di metro flessibile ha avuto facilità nel dichiarare i concorrenti vincitori per la zucca più pesante e più lunga. Ha faticato invece parecchio ad accordarsi sulle zucche più belle, più originali, più estrose…. . Il gusto estetico e gli occhi dei giurati non sempre erano amalgamati all’unanimità. Questi i vincitori delle varie categorie premiati con coppa dedicata: Renzo Veronese per la zucca più grossa di ben Kg. 285 con altre due consorelle poco più magrette di kg 250 e 225. Emilio Valentini per la zucca più lunga di 211 cm. La composizione di zucche più belle era di Claudia Sala

e Elena Bertoldi che aveva per slogan “Il bello in abbondanza.” Una serie infinita di zucche di vario genere,

che ha presentato esemplari di zucche curiosamente con la buccia butterata. La zucca meglio decorata va in premio

ambientate tra balle di fieno, cesti di fiori, grappoli d’uva, valigie di zucche e sullo sfondo una vecchia stufa arrugginita. Un gran bel quadro di colori policromi rivelano la mano e la sensibilità femminile delle autrici. La zucca più strana era di Maurizio Bini

a Giuseppina Aldrighetti con il suo “Serpente arlecchino”. Dal cesto si inarca il serpentello zucca vestito dei colori arlecchino. E’ sinuoso ed esotico, come se assecondasse le note di una struggente melodia. Per la migliore inventiva senior vince Vittoriana Gel-

metti che presentava una zucca romantica al lume di candela. Bello l’allestimento, molto femminile. Una finestra con tendine di pizzo, fiori del deserto sul davanzale e zucche vestite come civette e gufetti sull’architrave. Un lume nella zucca scavata segnala attesa che rivitalizza la casa e il suo focolare. La migliore inventiva junior era di Vittoria Segattini che aveva per titolo “Quanto siamo belle”. Attuale la rappresentazione del selfie, molto usato dai giovani di oggi. Qui anche le zucche si vedono belle e diventano civettuole. Tutti i concorrenti hanno ricevuto l’attestato di partecipazione e apprezzamento, incorniciato e personalizzato con nome e cognome, bello pronto per essere appeso con orgoglio nelle proprie case. Albino Monauni

PASTRENGO / PROGETTO “LEGAMI IN RETE” Il Comune di Pastrengo e l'Ulss22 della Regione Veneto hanno attivato il progetto "Legami in rete", che prevede la creazione di un gruppo di famiglie che esprimono l’esigenza di valorizzare legami tra loro, accoglienza e disponibilità verso altre famiglie. Il progetto, che è già attivo in altri comuni del veronese e che ha avuto un ottimo riscontro, verrà riproposto anche nel paese di Pastrengo. Scopo dell’iniziativa è creare una rete solidale tra le famiglie di Pastrengo che si ritrovano per conoscersi, scambiarsi esperienze e per comunicare buone pratiche. Queste famiglie, sensibili ed attente a tutto quello che accade in paese, si confronteranno periodicamente per affrontare assieme anche problematiche comuni che coinvolgono alcune famiglie: diffidenza,solitudine, disagio. Sarà proprio la capillarità della “rete” che si instaura tra le famiglie la vera forza di questo gruppo capace di analizzare, affrontare e risolvere piccoli/grandi problemi che le nostre famiglie devono affrontare ogni giorno. Sono previsti tre incontri di formazione, aperti a tutti, che si terranno presso la sala civica comunale, sita in Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa (vicino all'Ufficio Postale) nei giorni di giovedì 22 settembre, 6 e 13 ottobre. Giovedì 22 Settembre alle ore 20.45 “Presentazione del progetto” – Famiglie in rete: Legami e occasioni possibili. Relatore della serata Dott. Giorgio Bertini, Psicologo Ulss22 di Bussolengo. Giovedì 6 ottobre “Il ciclo di vita della famiglia tra bisogni e ricchezza sociale”. Relatrice sarà Cristina Galli, Psicologa Ulss 22 di Bussolengo. Giovedì 13 ottobre “Accoglienza: i significati e le esperienze”. Durante la serata saranno presentate alcune testimonianze di famiglie impegnate nel progetto coordinate da Daniela Lupi, Assistente Sociale Ulss22 di Bussolengo. Bruno Gardin


L’ALTRO GIORNALE

CRONACHE di Sona e Valeggio

Scuola approvata

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LUGAGNANO. C’è il sì per il progetto definitivo-esecutivo della nuova struttura delle elementari

Approvazione ufficiale nel mese di agosto per il progetto definitivo-esecutivo della nuova scuola elementare di Lugagnano di Sona. Un inter-

così che le classi terze, quarte e quinte possano essere trasferite dall’attuale sito della Silvio Pellico. L’investimento è importante, quasi quattro

di un polo scolastico collocato a sud - ovest rispetto degli attuali plessi costituiti dalla scuola media (primaria di secondo grado) “A. Frank” e

vento di quasi 4 milioni di euro, che vedrà realizzato un edificio moderno e ad alta efficienza energetica. «L’attuale edificio delle scuole elementari di Lugagnano ha più di 50 anni di età – dichiara il sindaco Gianluigi Mazzi –. Non appena è stato possibile avere a disposizione somme sufficienti le abbiamo investite nell’edilizia scolastica: ad esempio l’adeguamento antisismico per la scuola dell’Infanzia di Sona, per più di un milione di euro e adesso per costruire una nuova scuola elementare per quasi 4 milioni di euro a Lugagnano, la frazione più popolosa che con quasi 9.000 abitanti ha particolari e forti esigenze. L’edificio rappresenta l’inizio della nostra idea di polo scolastico – osserva il Sindaco -: si tratta del primo stralcio che permetterà di ospitare 12 sezioni del triennio delle elementari,

milioni di euro. È nostra intenzione concludere la costruzione in futuro anche per le classi prime e seconde, non appena troveremo i fondi necessari. Ci stiamo lavorando». La scuola elementare (primaria di primo grado) si configura nell’ambito di una visione più ampia per la futura previsione

dal nido “Sull’Arcobaleno” e confinerà a nord con Via Carducci ed a Sud con una lottizzazione di prossima realizzazione. Sono previsti due parcheggi: uno più ampio pubblico aperto a tutti ed un parcheggio più piccolo riservato al personale docente che fruisce al polo scolastico. Particolare attenzione è stata data

Con la ricollocazione dei cinque defibrillatori ricevuti in comodato dall’Ulss22, unitamente ai quattro apparecchi e relative teche per uso in ambienti esterni acquistati dalla Fondazione Valeggio Vivi Sport con i proventi della “Giornata del Cuore 2016”, anche Valeggio sul Mincio è ora un Comune cardio-protetto. Nel rispetto di quanto previsto dal Decreto Balduzzi che “dispone la dotazione e l’impiego, da parte di società sportive sia professionistiche che dilettantistiche, di defibrillatori semiautomatici e di altri eventuali dispositivi salvavita” allo scopo di garantire una maggior tutela agli atleti, buona parte dei defibrillatori sono stati collocati presso gli impianti sportivi; tre si trovano presso la cittadella sportiva del capoluogo, uno presso l’impianto sportivo di Salionze, uno presso l’Istituto Scolastico Jacopo Foroni, un altro presso la

scuola primaria Collodi e altri due sono stati colloca-

sportive che si trovassero ad organizzare manifesta-

ti rispettivamente in Piazza Carlo Alberto di Valeggio e nel parcheggio antistante la Colonia Elioterapica a Borghetto. Un ultimo dispositivo è a disposizione presso il Comando della Polizia Locale, fruibile dagli agenti stessi in caso di necessità oppure prelevabile temporaneamente da associazioni

zioni in luoghi sprovvisti del DAE. Ogni apparecchio è stato associato ad un volontario, che avrà il compito di effettuare i semplici controlli periodici previsti, compilandone il relativo registro, e di segnalare eventuali anomalie al responsabile del progetto. Nel corso del 2015, con l’adesione del Comune

alla sostenibilità ambientale ed energetica della scuola al fine di ottenere elevato comfort, efficienza energetica e riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Tra le tantissime caratteristiche innovative, come ad esempio un ampio utilizzo della domotica per regolare automaticamente temperatura, luce, flusso d’aria, è previsto anche un consistente impianto fotovoltatico che rende indipendente l’edificio per più del 50% dell’energia elettrica utilizzata che sommato all’efficienza delle murature porta questo edificio ad usare meno di un decimo dell’energia utilizzata per le Silvio Pellico. «La progettazione è stata condotta secondo il protocollo CasaClima in particolare ottenendo la certificazione in classe A mentre per la normativa nazionale siamo in A4 – dichiara l’architetto Dal Barco - curando molto l’involucro edilizio allo scopo di evitare i ponti termici e minimizzare quindi anche i consumi energetici».

SONA. Il Piano di assetto del territorio è definito, pensando al domani Pat (Piano di Assetto del territorio) approvato per Sona nell'ambito della Conferenza dei Servizi convocata dal Comune presso la Provincia di Verona. Il sindaco Gianluigi Mazzi e il presidente della Provincia Antonio Pastorello hanno firmato il verbale della Conferenza che di fatto approva il PAT, adottato dal Consiglio comunale di Sona con Delibera n. 50 del 3 luglio 2015. «Siamo di fronte ad un passaggio epocale per il nostro Comune che finalmente si è dotato di uno strumento urbanistico, molto più articolato e complesso del precedente Piano Regolatore Generale. L’iter era iniziato due Amministrazioni fa e ora, dopo oltre dieci anni, si porta a conclusione di quello che è uno strumento fondamentale per il futuro del territorio. Siamo certi di aver applicato tutte le nostre sensibilità ambientali rispettando eventuali sviluppi e mutamenti, che vedremo negli anni: si percepisce volontà di rispetto del suolo e particolare attenzione ecologica, vivibilità maggiore e valorizzazione territoriale, crescita supportata da servizi adeguati e un verde più esteso e funzionale». Il prossimo passo sarà l’avvio delle procedure per la redazione del Piano degli Interventi (P.I.) con pubblicazione di un avviso alla cittadinanza per la manifestazione di interessi, da parte di chi vorrà proporre, in coerenza col PAT, un intervento sul territorio comunale.

Cardio-protezione VALEGGIO. Collocati i defibrillatori in punti chiave del Comune, dagli impianti sportivi alle scuole

di Valeggio al progetto “Il Cuore amico dell’ULSS 22” sono state abilitate 50 persone facenti parte di associazioni valeggiane iscritte alla Consulta permanente per il Volontariato e l’obiettivo è di formarne altre nel corso del 2016. «Finalmente tutti i defibrillatori che abbiamo a disposizione – dichiara l’assessore Simone Mazzafelli, promotore dell’iniziativa – sono stati collocati negli impianti sportivi preposti ed unitamente a quelli di piazza Carlo Alberto e di Borghetto garantiranno una buona copertura del territorio in caso di necessità. Ci siamo altresì attivati per comunicare il loro posizionamento alla Centrale Operativa del 118 che provvederà ad inserirli nell’elenco dei dispositivi autorizzati. Ovviamente il progetto deve continuare sia per quel che concerne l’abilitazione all’uso del dispositivo, sia per l’acquisto, se necessario, di altri apparecchi». Riccardo Reggiani


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CRONACHE di Sommacampagna

L’ALTRO GIORNALE

La Fiera per tutti

Settembre 2016

LA MANIFESTAZIONE. Tante presenze nel 2016, sei giorni di cultura, musica, mostre e sport

Servizi di

Claudio Gasparini

Con i tradizionali fuochi d’artificio che hanno illuminato Sommacampagna il 30 agosto scorso è calato il sipario sull’Antica Fiera particolarmente ricca d’appuntamenti che hanno riscontrato un boom di presenze. I numerosi visitatori hanno avuto l’opportunità di apprezzare le innumerevoli proposte dell’evento, che si svolge sin dalla fine dell’ottocento, degustando anche i piatti della tradizione locale negli stands enogastronomici. Sei giorni intensi caratterizzati da iniziative culturali, musicali, mostre, esposizioni d’artigianato ed hobbistiche, gare e promozione sportiva, luna park per rispondere agli interessi di tutti, programmate dall’amministrazione comunale che ha coinvolto tre Assessorati, il Comitato Fiera ed Eventi, tutto il personale del comune e numerosi volontari d’altre associazioni «cui va il nostro ringraziamento per la colla-

borazione che ci ha consentito di riscontrare questo successo» – pone l’accento l’assessore alla cultura Isabel Granados. Al concorso Madonnari hanno partecipato 160 bambini e ragazzi delle

nella serata del “My butcher in love” giunte rispettivamente alla seconda e terza edizione. «Quest’anno – rileva l’assessore Granados – abbiamo valorizzato maggiormente Villa Venier sem-

Un momento delle premiazioni a Villa Venier

scuole. Visitate da grandi e piccini la mostra dei trenini storici e l’esposizione dei lavori delle classi quinte della scuola primaria Don Milani allestite al centro anziani. Apprezzate le serate “Bio” con le proposte delle aziende provenienti dal mondo biologico e biodinamico e i piatti proposti dalle macellerie

pre animata con mostre, banchetti, spettacoli e convegni dedicati all’agricoltura dove sono stati analizzate le problematiche attuali degli addetti ai lavori, con l’intervento d’esperti del settore». Nel parco di Villa Venier il sindaco Graziella Manzato con gli assessori, presenti gli onorevoli Alessia Rota e Vincenzo Darienzo, sindaci e

delegati di numerose amministrazioni, il consigliere provinciale delegato all’agricoltura Luca Zamperini, hanno consegnato gli attestati di benemerenza e targhe a numerosi operatori. Peschicoltori premiati: Corradi Claudio, Merzi Elio, Benedetti Luciano, Scamperle Renzo, Menini Angelo e Spiller Simone e Adriano di Sommacampagna, Boldo Saverio e Brazioli Bruno di Lugagnano di Sona, Guerra Francesco di Colà di Lazise. Targhe per le attività produttive: Impresa Edile Manzato geom.Renato & c. Snc, Supermercati Adami G. & c. Snc, Hotel Saccardi Spa di Caselle. Diplomi per lo sport: Polisportiva Caselle settore Calcio, Polisportiva Caselle Settore Pallavolo, Gruppo Marciatori Agriform, Centro Basket Sommacampagna A.S.D., Squadra di S-cianco di Caselle. Per la prima volta sono stati consegnati due attestati di benemerenza uno nel settore cultura l’altro nel sociale, quest’ultimo voluto dal Comitato Fiera ed Eventi.

UNIVERSITÀ DEL TEMPO LIBERO / VENT’ANNI DI LEZIONI Tutti invitati venerdì 30 settembre alle ore 20.00 a Sommacampagna presso la tensostruttura del Palapesca (mercato ortofrutticolo in via Cesa-

rina 16, strada verso Caselle) dove saranno presentati i numerosi corsi dell’Università del Tempo Libero che festeggia quest’anno il 20°

anniversario. Tante le novità di quest’anno proposte in aggiunta ai tradizionali corsi di Storia, Dizione, Teatro, Cucina e Ciacole, Fitoterapia

clinica, Pittura ad olio, Tecnica decorativa Shabby, Orthobionomy, Fotografia base e avanzato, Lingue straniere, Scrittura creativa base e avanzato, Astronomia, Relazione con il cane con corso teorico e pratico di obbedienza e Nordic walking. «Abbiamo messo in calendario tanti nuovi corsi – pone l’accento l’assessore alla cultura Isabel Granados - tenendo conto

delle richieste dei cittadini, per rispondere al meglio alle nuove esigenze del territorio e alle ultime tendenze di stimolo culturale». I corsi sono rivolti non solo agli adulti ma anche ai minorenni dai quattordici anni per offrire anche ai giovani opportunità formative interessanti a costi molto contenuti e per favorire momenti d’aggregazione tra persone di differenti

fasce d’età. Si terranno, normalmente in orario serale, in diverse sedi del comune e di altre realtà del territorio resesi disponibili «che ringrazio per la disponibilità unitamente agli sponsor» - conclude l’assessore Granados. Per informazioni sulla serata di presentazione ed iscrizioni all’Università del Tempo Libero: ufficio cultura - 045.8971357.

NOVITA’ ANNO ACCADEMICO 2016//2017 CORSI “Pizza e chiacchiere in lingua”, con tavoli di sola conversazione in inglese, francese e spagnolo “Wine-Lingua”, laboratori di inglese specialistico per il settore enologico “Inglese per la relazione con il cliente”, laboratori di inglese specialistico per relazionarsi con i clienti e turisti esteri. “Spagnolo” “Make Up”, cura della pelle, prodotti e tecniche di trucco quotidiano, da cerimonia e da sera “Piccola Legatoria”, facciamo i nostri libri artigianalmente “Disegna il tuo libro”, impariamo ad illustrare la copertina di un libro a noi caro “Training Autogeno”, tecnica passiva di rilassamento “L’inferno di Dante”, laboratorio di lettura e approfondimento dei canti dell’Inferno di Dante “Linguaggio e creazione di un audiovisivo”, laboratorio di cinquanta ore per creare un cortometraggio dall’inizio alla fine “Psicologia della Testimonianza”, come la nostra memoria può essere distorta ed ingannarci “Mettiamoci all’Opera, viaggio nel melodramma lirico e le figure femminili nell’opera “Disegno” “Il mal d’Africa”: incontri di reportage e di viaggio MASTER SPECIALISTICI Cucina: pesce, crostacei e molluschi; pasticceria e cioccolato Fotografia: il ritratto e il paesaggio Teatro: giornata full immersion di acrobatica e scherma Tre master di Face-Painting: halloween, animal house, carnevale.

SCULTURA / PREMIO A NOVELLO FINOTTI Lo scultore Novello Finotti è stato premiato dal comune di Sommacampagna per la sezione cultura. Novello Finotti è stato definito “ambasciatore a pieno titolo del comune in tutto il mondo”. «Ho sempre fatto il pendolare della scultura – ha affermato lo scultore - sono stato in tanti posti, recentemente a Seul. Quando torno è sempre una gran gioia. Rimango solo due, tre giorni ma me li godo totalmente. E’ un paese meraviglioso».


L’ALTRO GIORNALE

CRONACHE di Sommacampagna e Nogarole Rocca

La storia paesana apre le sue porte

Settembre 2016

SOMMACAMPAGNA. Mostre, spettacoli teatrali e visite all’Ossario per conoscere la tradizione

Alla manifestazione, promossa dal 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea, con l’intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra le Nazioni europee aderisce ogni anno il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Ogni Stato membro propone una serie d’iniziative che avvengono a settembre, in Italia il 24 e 25. Filo conduttore l’eredità culturale come insieme di risorse del passato che le popolazioni identificano come riflesso ed espressione dei loro valori, credenze, conoscenze e tradizioni, in continua evoluzione. In questo

Eleonora Principe

contesto s’inseriscono alcune iniziative del cartellone

“Accadde per l’Italia tra i nostri colli” che, dal marzo scorso, anima il comune di Sommacampagna e le frazioni di Caselle e Custoza. A Sommacampagna si potrà visitare al primo piano di Villa Venier la mostra “Il Giorno della Gran Battaglia”. Sabato 24 settembre alla sala polivalente “Mirella Urbani” di Caselle è in calendario lo spettacolo teatrale “Le Battaglie di Edmondo” reading dello scrittore Mauro Neri accompagnato dal coro La Preara di Caprino. A Custoza si potranno visitare l’Ossario e la nuova sala polifunzionale. «E’ un traguardo importantissimo per il nostro Comune –

pone l’accento il consigliere delegato alla promozione del territorio, Eleonora Principe . Si tratta di un’occasione unica per far conoscere il paese e la nostra storia, attirando visitatori. La collaborazione con altri enti è fondamentale ed il programma del 150° anniversario della Battaglia di Custoza lo ha confermato - conclude Principe . L’accoglimento delle nostre proposte da parte del Ministero per l’adesione a quest’iniziativa non può che essere il climax di un progetto che guarda all’europeismo, all’unione dei popoli e l’Osssario è segno tangibile e simbolico di quest’importante messaggio».

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CONFLITTO DI CUSTOZA: LE BATTAGLIE DI EDMONDO Chiuderà l’intenso calendario d’appuntamenti che ha tenuto impegnato per mesi il Comitato per le celebrazioni dei 150 anni della battaglia di Custoza, presieduto dall’ambasciatore Alessandro Pignatti, che ha visto la partecipazione di migliaia di persone coinvolgendo centinaia di volontari, il racconto scritto per l’occasione che sarà letto dall’autore Mauro Neri, accompagnato dai canti del coro alpino La Preara, che avverrà alla sala polifunzionale “Mirella Urbani” di Caselle sabato 24 settembre alle ore 21. “Custoza 1866. Le battaglie di Edmondo” è il titolo del racconto originale dove Edmondo sta per il famoso autore del libro Cuore, De Amicis, che nel 1866 combatté a Custoza agli ordini del principe ereditario Umberto di Savoia, il futuro re d’Italia Umberto I. Lo scrittore trentino ha pubblicato oltre 210 libri destinati in particolare ai bambini e agli adolescenti pur riscotendo notevole successo tra gli adulti. Innumerevoli i suoi spettacoli di reading nel corso dei quali legge i suoi racconti accompagnato spesso da musicisti o cori. In questa serata toccherà al coro la Preara, sorto nel 1979 a Lubiara di Caprino Veronese per iniziativa di alcuni giovani appassionati di

SOMMACAMPAGNA. Amelia, Danila e Gabriella regine delle trippe Amelia Cavallini, Danila Sorio e Gabriella Stevanelli hanno ottenuto il più alto punteggio dalla giuria composta da sei persone che hanno valutato, in base a diversi parametri, le 12 proposte di trippe cucinate da altrettante partecipanti al XIII concorso organizzato presso il parco del Circolo ricreativo culturale anziani di Sommacampagna il 27 agosto scorso in occasione delle manifestazioni dell’Antica Fiera, aggiudicandosi rispettivamente una medaglia d’oro, d’argento ed una targa. I piatti sono stati degustati dai numerosi soci partecipanti all’evento. Presenti alla serata il sindaco Graziella Manzato e l’assessore alla cultura Isabel Granados, che si sono complimentati con la Presidente del Circolo Anziani AgneLe prime 3 classificate con l’assessore Granados, sindaco Manzato e presidente Circolo Anziani Ceresini se Ceresini.

Centro I Colori: compiti e giochi

NOGAROLE ROCCA. Il servizio alla scuola primaria di Pradelle riprende l’attività a pieno ritmo

Compiti per casa. Penne e fantasia in mano. Giochi, allegria e amicizia all’opera. E un aiuto concreto a genitori e famiglie. Il centro educativo “I Colori” alla scuola primaria di Pradelle di Nogarole Rocca riapre i battenti. Da lunedì 12 settembre, infatti, l’attività presente da qualche anno sul territorio locale ha ripreso i propri progetti rivolti a bambini e bambine, pronti e pronti a tuffarsi in nuove “avventure” e viaggi creativi. «Questo appuntamento è il risultato di un buon numero di associazioni del territorio - dichiara Elisa Martini, assessore alle Politiche Sociali e Scolastiche -, le quali contribuiscono in collaborazione con l'Amministrazione comunale a creare tale spazio per i più piccoli che diventa non solo un contesto d'aiuto ma anche, e soprattutto, uno spazio educativo di confronto ed inclusione». Il doposcuola alla scuola primaria, pertanto, è un servizio che si svolge dal lunedì al venerdì, dalle ore 13.00 alle 17.30, con la possibilità di

mensa, un appoggio e un sostegno a 360° per le famiglie, che vede dodici bambini (numero massimo previsto) presenti. I compiti sono

per intrattenere i piccoli sempre con un taglio educativo, in un'ora e mezza di gioco, creatività e attività espressive. «Lavorare in sinergia con

Elisa Martini

supportati da un'educatrice messa a disposizione dalla scuola materna "Don Augusto De Mori", la quale rende possibile e coordina il servizio. Successivamente, dalle 16.00 alle 17.30 si succedono altre due associazioni del territorio (Il Giracose e il Circolo NOI San Zeno I.P)

le associazioni - prosegue l’assessore Elisa Martini non significa solo cogliere un'opportunità di rilievo oppure il comprendere la ricchezza del nostro territorio, ma dà pure la possibilità per un'Amministrazione di realizzare assieme ai propri cittadini progetti belli, utili e

importanti per il paese in cui si abita. L’obiettivo? Fare in modo che un'iniziativa non rimanga legata all'intervento di pochi, bensì che si trasformi in patrimonio per chiunque. Tutti, insomma, possono contribuire a crearla e a permetterle di svilupparsi». Formazione, educazione, valori sani e divertimento in un colpo solo. I pomeriggi degli alunni sono e saranno caratterizzati da un’esperienza di colori, estro e socializzazione, in cui verranno soddisfatte sia l’esigenza didattica che, al contempo, un percorso pedagogico di crescita e sviluppo di bambini e bambine. Scendendo nel dettaglio e ricapitolando, alle famiglie è data la possibilità di far partecipare i figli e le figlie in tre modalità diverse: dalle ore 13.00 alle 17.30, ovvero usufruendo di tutto il servizio, dalle 13.00 alle 16.00 (mensa e compiti), dalle 14.00 alle 16.00 (solo compiti) e dalle 14.00 alle 17.30 (compiti e attività). Matteo Sambugaro

Mauro Neri

canti di montagna sostenuti sin dall’inizio dal locale Gruppo Alpini. Il loro nome, cava di marmo nel dialetto veronese, ricorda il luogo in cui lavorarono molti abitanti della zona per riportare alla luce il pregiato marmo rosso di Verona. Senza entrare nei dettagli, le vicende narrate ripercorrono negli aspetti drammatici ed anche cruenti le cronache belliche del 24 giugno 1866, quando le armate piemontesi si scontrarono con le milizie austriache nelle campagne attorno a Villafranca, Custoza e Sommacampagna.


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SPORT SALUTE BENESSERE E TEMPO LIBERO

L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE

Bambini e adulti, denti sani Professionalità, qualità ed esperienza si intrecciano da 15 anni nello studio C.D.C. Centro Dentale Caselle di Signorini Luca e C. di cui è direttore sanitario la Dott.ssa Debora Calliope. A coadiuvarla il Dott. Andrea Saletti, che si occupa prevalentemente di conservativa, endodonzia, chirurgia orale e implanto – protesi. Il Dott. Alessio Baltieri, chirurgo maxillofacciale, si occupa di chirurgia avanzata con rialzi del seno mascellare, rigenerazione ossea guidata e che all’interno di C.D.C. propone inoltre trattamenti di Medicina Estetica tra cui ringiovanimento della cute, biorivitalizzazione collo e decolletè, trat-

tamento selettivo delle rugosità e intradermoterapia distrettuale. Questi sono solo alcuni degli interventi eseguiti presso C.D.C., a cui si aggiungono lavori protesici in metalli preziosi e ceramica o zirconio, eseguiti presso il laboratorio interno del Centro Dentale Caselle. L'attenzione, la cura e la serenità dei bambini, invece, sono il fulcro del lavoro di equipe presso C.D.C. e della Dott.ssa Francesca Bragastini, responsabile dell'ortodonzia pediatrica e per adulti. «Grande importanza nel il nostro Centro – affermano i medici dentisti del CDC – viene data alla sterilizzazione con l'uso di macchinari all'avanguardia e alle attrezza-

ture tecnologicamente avanzate tra cui la sedazione cosciente: la completa elimina-

Il 6 OTTOBRE al Centro Dentale Caselle si terrà un OPEN DAY per dare la possibilità di avere

zione del dolore, dello stress e dell'ansia è realizzabile sia durante che dopo le cure dentistiche. I pazienti, adulti o bambini, che hanno molta paura o che facilmente provano dolore dal dentista, spesso hanno difficoltà a trovare una risposta adeguata e pienamente soddisfacente ai loro problemi».

un approfondito consulto gratuito a chiunque desiderasse effettuare una visita ortodontica. C.D.C. CENTRO DENTALE CASELLE Di Signorini Luca e C sas Via Giovanni XXIII, 37/39 Caselle di Sommacampagna VR

Tel 045.8582054 Cell 347.0654626

Merenda a scuola? Un frutto

Quale merenda far portare a scuola ai propri figli? Questa è la domanda che ogni mamma si pone quotidianamente. Lo spuntino mattutino ideale dovrebbe essere sano e goloso, nutriente e sfizioso e al tempo stesso leggero. Meglio quindi evitare merendine ipercaloriche, zeppe di grassi saturi, coloranti e conservanti. Senza sostituirsi alla prima colazione, lo spuntino non deve avere un apporto calorico eccessivo. Dovrebbe fornire, infatti, il 5-10% delle calorie giornaliere e oscillare, in base all'età, tra le 100-125 calorie di un bambino di 6 anni e le 180-200 di un adolescente. Nutrire i bambini in maniera sana non significa escludere completamente i dolci dalla loro alimentazione. L’importante è ridur-

re al minimo il consumo di merendine confezionate e sostituirle con un dolce preparato in casa con ingre-

dienti genuini e senza conservanti: un buon ciambellone integrale ricco di fibre, dei gustosi biscotti, dei morbidi muffins o delle barrette ai cereali utilizzando magari dei cereali. Un’alternativa dolce più veloce è la tradizionale fetta di pane e marmel-

lata, un’idea semplice e classica ma anche sana e genuina, soprattutto se la marmellata è fatta in casa con la frutta di stagione. E può essere proprio la frutta una sana e buona merenda per i propri bimbi: mele, arance, mandarini, melone, uva, prugne, soprattutto se presentate in forme fantasiose (in spiedini e come macedonia) possono piacere molto ai piccoli scolari. In alternativa alla frutta fresca si può anche riempire un piccolo contenitore ermetico con un po’ di frutta secca: uva passa, mandorle, noci e nocciole. Infine, la merenda più classica in assoluto: il panino imbottito…magari provando a camuffare la lattuga con il formaggio o il tipo di affettato che il bimbo preferisce.


SPORT SALUTE BENESSERE E TEMPO LIBERO

L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE

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Le sei regole per rimettersi in forma Riprendere l’attività fisica e la corretta alimentazione dopo un periodo di stop, come

tornare asciutto e pre- carboidrati a digestiostante come lo era ne lenta come i cerali prima ancora di partire integrali (riso integrale, per le ferie a patto, avena e pane integra-

introito calorico giornaliero provenga da fonti di grassi come sardine, salmone,

le vacanze, può essere difficile o addirittura traumatico. Inutile crearsi alibi che non reggerebbero, tutti durante le vacanze hanno lasciato perdere le normali regole per mantenersi in forma con la dieta ed ora, al ritorno dalle tante agognate ferie, è inevitabile notare qualche rotondità di troppo. Ma non è niente di irreparabile. A tutto c'è rimedio ed il fisico può

però, che si adottino delle piccole regolette che possano ridimensionare il corpo. - Sì alle proteine: oltre a stimolare l’ipertrofia muscolare, una dieta ricca di proteine aumenta la combustione del grasso, poiché aumenta la termogenesi. Inoltre le proteine riducono l’appetito e aumentano il senso di sazietà. - Carboidrati a digestione lenta: scegliete

trote, olio d’oliva, burro d’arachidi e noci. - Più frutta: alcuni frutti, come le mele, forniscono una buona dose di carboidrati a digestione lenta e contengono anche molti antiossidanti benefici. Ottime come spuntino di metà mattina o metà pomeriggio. Un altro frutto, il pompelmo, può favorire i processi di dimagrimento. Provate ad aggiungere mezzo pompelmo ad alcuni

le), che mantengono i livelli di insulina bassi ed impediscono che i picchi insulinici arrestino la combustione del grasso. Sostituite i carboidrati raffinati (pane bianco, pasta, pizza, patate) con i cibi integrali a digestione lenta. - Via libera ai grassi: certi grassi aiutano a dimagrire più di qualsiasi dieta ipocalorica, specialmente gli omega-3. Fate in modo che il 30% del vostro

La “Casa del Sorriso”

la pedondonzia, la protesi dentaria, la chirurgia orale, l'implantologia, la riabilitazione gnatologoca-posturale. Come afferma il direttore sanitario Dottor Franco Galiotto, «nel centro dentale "Casa del Sorriso", l'utilizzo di tutte le apparecchiature per la guardia per la diagnosi e la terapia, rappresentano quanto di più avanzato la tecnologia medica metta a disposizione. Scegliere un dentista è spesso difficile per il paziente che ricerca la centro di Verona, in via petenza che hanno professionalità e la fiduBramante 15, al primo abbracciato la filosofia di cia nel medico. piano di uno stabile lavoro dei professoiinsti Queste sono le nostre attrezzato di parcheggi e di “Omnia Maxime caratteristiche. Il nostro obiettivo è creare un rapcon la possibilità di arri- Salus”. vare vicino tramite mezzi Nel centro dentale si porto continuativo con i pubblici. svolgono tutte le specia- pazienti, attraverso dei Il Centro Dentale "Casa lità odontoiatriche: si piani di cura individuali, del sorriso", principale esegue igiene e preven- nel rispetto delle necessiattività della cooperativa zione, la conservativa, tà, dei requisiti personali è perfettamente agibile l'endodonzia, la paro- e della salute complessida parte di soggetti dontologia, l'ortodonzia, va di ciascun paziente». “Omnia, maxime salus” è una società cooperativa costituita da un gruppo di persone con pluriennale esperienza lavorativa per fornire un valido servizio nel panorama veronese. La struttura è situata nel

diversamente abili. Il progetto innovativo nasce per poter dare una prestazione odontoiatrica eccellenza sul territorio mantenendo prezzi accessibili a tutti e avvalendosi di professionisti di elevata qualità e com-

pasti della giornata, come colazione, pranzo o cena. - Cibi piccanti e caffeina: aggiungere peperoncino macinato alle pietanze stimola la termogenesi e quindi la combustione del grasso. La caffeina è un altro elemento che favorisce questo processo per cui: peperoncino con il primo e 1-2 caffè durante la giornata o dopo i principali pasti. - Allenamento in palestra: se volete perdere

peso dovete allenarvi e… seguire sempre queste regole: utilizzate carichi pesanti, selezionate sempre esercizi che vi consentano di impiegare più gruppi muscolari contemporaneamente, allenamento cardiovascolare sempre dopo il lavoro in sala pesi. Non esagerate con gli allenamenti e mantenetevi su uno standard di 2-3 a settimana. L’eccessivo allenamento porta al sovrallenamento e al catabolismo.


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CRONACHE di Castel d’Azzano e Vigasio

L’ALTRO GIORNALE

Lavoro di squadra

Settembre 2016

CASTEL D’AZZANO. Edifici scolastici sistemati. E i genitori danno una mano ad imbiancare

Servizi di

Matteo Sambugaro

Edifici scolastici abbelliti, sistemati e migliorati, dalla tinteggiatura alla dotazione tecnologica. Con un gioco di squadra produttivo e di spessore. L’istruzione 2016/17 a Castel d’Azzano parte in pompa magna, dopo un’estate intensa. «Sono stati mesi impegnativi per organizzare le attività e svolgere le necessarie manutenzioni alle strutture in modo che i nostri piccoli studenti possano iniziare serenamente la nuova annata – osserva il sindaco, Antonello Panuccio -. A pieno ritmo hanno lavorato anche la dirigente scolastica Maria Sonia Costa e il personale scolastico in servizio». L’intervento più significativo è avvenuto alla scuola media “Cesari” di via Marconi: la chiave di volta è stata un’importante sinergia tra i genitori, il Comune e l’Istituto comprensivo che ha ottenuto fondi dal progetto “Scuole belle” del MIUR utilizzati per la tinteggiatura del piano terra della scuola secondaria. Le operazioni sono state

completate grazie all’intervento del comune di Castel d’Azzano e al prezioso apporto dei genitori che hanno partecipato all’imbiancatura nell’ambito del progetto “Dai una mano alla

Ma gli interventi non si fermano qui: nella scuola primaria “Emilio Salgari” di Beccacivetta è stata rinnovata l’aula di informatica, grazie ad una donazione fatta dalle famiglie.

degli scivoli esterni e alla scuola primaria “Carlo Collodi” con lo spostamento di arredi e la sistemazione del giardino. Non solo: la partecipazione dell’Istituto comprensivo ai bandi europei

Alcuni genitori delle scuole medie con l’assessore Filippini

tua scuola”; l’Amministrazione ha fornito i nuovi banchi per la nuova classe della scuola secondaria che negli ultimi cinque anni è cresciuta di cinque classi. «È proprio il caso di dire che l’unione fa la forza – commenta Panuccio e sono orgoglioso che così tante persone abbiano dedicato parte del loro tempo al bene pubblico. A loro il più sincero ringraziamento da parte dell’intera comunità».

E la tinteggiatura è stata realizzata con il materiale messo a disposizione dal Comune e la manodopera garantita da diversi genitori della scuola; l’istituto dell’infanzia “La Giostra” ha visto invece il restauro della pavimentazione e l’installazione di nuovi condizionatori per il dormitorio. Lavori anche alla scuola primaria “Dante Alighieri” con il rifacimento del linoleum

Pon e della fondazione Cariverona ha consentito di ricevere finanziamenti utilizzati per ampliare l’impianto wi-fi soprattutto nella scuola secondaria, acquistare otto lavagne multimediali Lim e altre apparecchiature per la didattica. «E per quanto riguarda la scuola Dante Alighieri – anticipa il Sindaco il 2017 sarà caratterizzato dal progetto di adeguamento sismico».

CASTEL D’AZZANO. Doposcuola, una realtà. Panuccio: «Un aiuto alle famiglie» Doposcuola «realizzato e organizzato in tempo record». Il servizio di formazione, e svago, per alunni ed alunne, e di supporto alle famiglie «comincia anche a Castel d’Azzano alla scuola primaria Emilio Salgari», e rappresenta una novità per l’autunno e per la nuova annata che bambini e bambine trascorreranno sui banchi. Il traguardo fissato da raggiungere? «Essere di aiuto per le sempre più numerose famiglie in cui entrambi i genitori lavorano e sono occupati - precisa il sindaco, Antonello Panuccio -. Il doposcuola a Castel d’Azzano non era più rimandabile e il sondaggio che abbiamo svolto a maggio con l’Istituto comprensivo lo ha confermato». Le attività prevedono un orario antimeridiano dalle 8 alle 13, con un rientro al giovedì e il sabato a casa. Da quest’anno, poi, i programmi andranno appunto incontro ai bisogni delle famiglie, che necessitano di un punto di riferimento durante il pomeriggio dove i bambini possano essere accolti per fare i compiti, giocare e trascorrere il tempo in un ambiente sano e sempre istruttivo nonché educativo. Nel plesso “Emilio Salgari” sarà pertanto presente quotidianamente il personale comunale che intratterrà i bimbi e le bimbe fino alle 16 o alle 17. «L’Amministrazione – afferma, invece, l’assessore all’Istruzione Monica Gasparini - ha compiuto durante l’estate tutte le procedure di gara per garantire, oltre al doposcuola, la sorveglianza durante i pasti del rientro obbligatorio del giovedì alla scuola “Collodi” di Azzano ed alla scuola “Salgari” di Beccacivetta, nonché il trasporto scolastico». Non solo: grazie al progetto comunale retribuito, “Nonno vigile”, non mancheranno neppure nel 2016/17 i “nonni” del paese per aiutare l’attraversamento pedonale di fronte agli asili e alle scuole. La macchina scolastica è tornata in funzione e ha ripreso a carburare a pieno ritmo, insomma. Anzi, non si è mai fermata. Gli alunni e le alunne di Castel d’Azzano sono così pronti e pronte ad affrontare la nuova annata con servizi, attenzioni e risorse in più.

Antonello Panuccio

Monica Gasparini

Cappellini benefici VIGASIO. “Le Amiche della Biblioteca” realizzano i Chemo Caps per chi lotta contro il tumore

Capellini colorati, cappellini in segno di forza e speranza. Per regalare un sorriso a chi sta affrontano la lotta contro il tumore e per mantenere sempre la testa al calduccio durante le terapie. Stiamo parlando dei “Chemo Caps”, cuciti e confezionati dall’associazione “Le Amiche della Biblioteca” di Vigasio: il gruppo unisce la propria passione per i lavori a maglia e all’uncinetto con la voglia di fare del bene, realizzando appunto cappellini per le donne che sono obbligate a sottoporsi a chemioterapie. Questo laboratorio è iniziato la scorsa pri-

mavera nella sala riunioni del palazzetto dello sport locale ed è continuato in estate al parco comunale L'amore dei tre re, vedendo

I Chemo Caps

e contando la partecipazione di molte donne, tra cui nonna Gianna che ha creato molti cappellini. Un pensiero semplice, quello firmato da Le Amiche della Biblioteca, ma portato avanti con amore. Un piccolo gesto per tenere la mano, in modo simbolico, a coloro che devono fare i conti con un cammino arduo. «I nostri cappellini si basano su caratteristiche precise: devono essere morbidi, fatti a mano a maglia o all’uncinetto, con filati naturali e non devono avere punti troppo spessi o

traforati – racconta l’Associazione, nata nel 2010 a Vigasio, sul sito internet ufficiale -. Il loro scopo è tenere caldo, ma anche portare un pò di allegria alle persone che li indossano. L’iniziativa è senza scopo di lucro e i cappellini sono distribuiti ai reparti di oncologia che ne fanno richiesta». Una precisazione: i Chemo Caps verranno donati, per esempio, all'ospedale di Borgo Roma (a Verona), con cui Le Amiche della Biblioteca hanno stretto una collaborazione attraverso il progetto di umanizzazione “Convivio”, destinato a pazienti e accompagnatori. «Siamo donne, madri, mogli e figlie che desiderano cercare di rendere speciale il territorio sul quale vivono: Vigasio – spiega il gruppo -. Siamo nate come club, molto vicine alla biblioteca comunale “Corrado Piccolboni”, per poi trasformarci in associazione. Come suggerisce il nome Amiche della Biblioteca, siamo unite

dalla passione per i libri e viviamo la lettura e la scrittura come gesti sia intimi che sociali. Essendo una realtà al femminile, ci poniamo l’obiettivo di resta-

enti che hanno una struttura maggiormente competente rispetto alla nostra. La frase che ci rappresenta – aggiungono dal gruppo - e che ci spinge quotidianamente a

Le Amiche della Biblioteca al lavoro

re accanto a tutte le donne che si trovano in difficoltà, promuovendo attività che coinvolgano persone in difficoltà per offrire un sostegno morale e tentando di finanziare organizzazioni ed

impegnarci sempre di più è di Madre Teresa di Calcutta: quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano ma, se non lo facessimo, l’oceano avrebbe una goccia in meno».


Speciale VIGASIO

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La Polenta sale sul trono della Festa DAL 13 OTTOBRE AL 6 NOVEMBRE. Il presidente di Vigasio Eventi, Umberto Panarotto: «Serviremo oltre novanta portate. E ci sarà una cucina gluten free»

Vent'anni di Polenta, vent'anni di Festa «in giallo». A Vigasio è diventata, ormai, un appuntamento fisso. Gastronomia, spettacolo e cultura si fondono in armonia, da gustare in un sol boccone. Ne ha fatta di strada la Festa della Polenta, dal 1996 ad oggi: l'edizione del ventennale è in programma da giovedì 13 ottobre a domenica 6 novembre agli impianti sportivi di via Alzeri. «Per il paese è sicuramente un gran motivo di orgoglio e di vanto – spiega Umberto Panarotto, presidente dell'associazione

Vigasio Eventi, che organizza la manifestazione -. Mi sono trovato spesso fuori dalla provincia di

Umberto Panarotto

Verona e ho notato che Vigasio è diventato famoso ed è ricordato in particolare per la Festa

pagnate dalla polenta – prosegue Panarotto -. Inoltre, nel 2016 contiamo una novità di rilievo:

appunto a cavallo e farsi una passeggiata in mezzo alla campagna, una gara di motocross e un'esibizione di rally grazie alla quale gli appassionati, e i curiosi, potranno provare il brivido e l'ebbrezza salendo su un'auto da rally a fianco di professionisti qualificati – precisa Panarotto -. La filosofia della Festa della Polenta? L'obiettivo principale è Un momento della festa del 2015 creare aggregazione e far sentire a proprio agio avremo una cucina com- dovere di andare incon- gli ospiti e i villeggiatori, pletamente gluten free tro alle esigenze di chi ha in un ambiente familiare (senza glutine, ndr). Da questa problematica ali- e accogliente. Non solo: tempo, infatti, sempre mentare. E, a tal proposi- l'evento è animato da un to, nella cucina gluten forte spirito associativo, free sarà presente in visto che vi partecipano diverse serate lo chef e vi lavorano tante assostellato Marcello Ferrari- ciazioni del paese. I proni che darà un tocco di venti che ogni gruppo eleganza e spessore». riesce a ricavare, infatti, dolci, la polenta è sempre protagonista indiNon mancheranno, poi, permette loro di mantescussa della festa e viene abbinata a piatti musica dal vivo (in pro- nersi e di portare avanti nobili e poveri della tradizione culinaria locagramma ogni giorno) e le rispettive attività. Le le. Sullo sfondo, fanno da cornice all'evento iniziative rivolte a tutte le previsioni per il 2016? spettacoli, balli, musica, esposizioni varie e età, dai più piccoli ai Positive, perchè a livello ragazzi e agli adulti: «Pro- promozionale la nostra intrattenimenti per tutti. Qualche pillola di stoporremo momenti per manifestazione è stata ria: le prime notizie sull'utilizzo della polenta gli amanti del liscio, la molto pubblicizzata in come alimento risalgono alla metà del 1500. giornata di battesimo a tutto il triveneto. Quindi, Coltivazioni intensive vennero introdotte nella cavallo in cui le famiglie speriamo che la gente zona di Villa d'Adige, ai confini con la pianuavranno il piacere, con i risponda con entusialoro bambini, di montare smo». ra veronese. Inoltre, Luigi Messedaglia (medico e studioso che fu presidente dell'Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona) scriveva che a Minerbe nel 1611 comparve la prima "panara" (caratteristico vassoio rotondo di legno in cui la polenta veniva e viene tuttora rovesciata per essere raffreddata e tagliata). La preparazione è semplice: farina gialla di mais a grana grossa versata lentamente in acqua calda e lavorata fino ad ottenere un impasto cremoso. Il recipiente ideale dove cuocerla è il paiolo di rame non stagnato, in grado di mantenere costante la temperatura della polenta perfezionandone la cottura.

della Polenta. Pertanto, avere nel proprio Comune un appuntamento che nell'arco di vent'anni ha raggiunto una notevole importanza, riscuote parecchia soddisfazione nel cuore ei vigasiani». Il menù prevede venticinque giorni di buona cucina, tradizione e di divertimento. «A livello gastronomico arriveremo a presentare oltre novanta portate, un numero considerevole per una manifestazione, servite da undici cucine diverse. Tutte le pietanze, naturalmente, verranno accom-

UNA TRADIZIONE DAL 1996

Una tradizione storica, che Vigasio si segna dal 1996 sul calendario. La Festa della Polenta incorona ogni anno da metà ottobre, per tre settimane, la polenta di mais, servita in numerose pietanze tipiche e originali. La

regina della manifestazione rappresenta un piatto povero della tradizione contadina che ancora oggi è prelibatezza immancabile sulle tavole dei veronesi: dai primi piatti ai

più persone richiedono cibi e pasti che possano essere esenti da glutine, così ci siamo sentiti in


IL MONDO DEL MARMO A VERONA LA MARMOMACC ALZA IL SIPARIO

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«Marmi e pietre: tradizione forte»

Circa il 30% delle esportazioni italiane di materiali lavorati e semilavorati è detenuto dalle aziende del marmo veronesi. Questo è un dato che rende onore del settore lapideo scaligero. A parlarne è Filiberto Semenzin, Presidente di Videomarmoteca – Centro Servizi per il Marmo di Volargne. Presidente, quante imprese veronesi sono impegnate in questo settore? «Parliamo di più di 400 imprese localizzate nella provincia di Verona e distri-

buite tra la Valpolicella, la Valdadige, l’entroterra gardesano, la Valpantena e la Lessinia. Già da questa fotografia geografica si comprende facilmente quanto la tradizione della lavorazione, trasformazione ed estrazione dei marmi e delle pietre appartenga alla storia del nostro territorio che negli anni ha fatto passi da gigante soprattutto in termini di innovazione, di ricerca di ammodernamento dei processi produttivi e di internazionalizzazione». Che ripercussioni ha avuto la crisi

edilizia sul settore? «La crisi che ha investito il mercato delle costruzioni ha coinvolto inevitabilmente il nostro settore che comunque risente soprattutto, in termini di quantità, dell’affacciarsi sul mercato di competitors internazionali di Paesi che detengono la materia prima. Questi stessi Paesi nel tempo hanno acquisito macchinari, capacità lavorativa, consapevolezza produttiva, voglia di crescere, a cui vanno sicuramente aggiunti l’assenza di lacci burocratici ed amministrativi, obblighi vari in tema di sicurezza, rispetti ambientali ed altro. Dobbiamo essere consapevoli di questo e dobbiamo nello stesso tempo comprendere che vi sono processi che non possiamo fermare». Quale dev’essere quindi l’atteggiamento delle nostre imprese? «Prevalere e competere, per il nostro Distretto, vuol dire innovare, fare ricerca per offrire nuove proposte legate alla qualità, ma soprattutto alla competenza e al servizio, all’assistenza nell’utilizzo e sull’utilizzo dei lavorati e dei semilavorati prodotti dalle nostre imprese. Credere nel lavoro, non stancarsi mai di cercare ed innovare sono la base da cui partire per guardare con ottimismo al futuro. Lo si capisce soprattutto dagli investimenti che sul nostro territorio sono in corso per consolidare e rafforzare la crescita delle nostre imprese. Ampliare ed ammodernare le nostre strutture ed i nostri

processi produttivi è la migliore risposta che viene data alle sfide che ci attendono». Che cosa chiede oggi il Mercato? «La fascia medio alta del mercato cerca qualità cerca assistenza e competenza

Filiberto Semenzin

e Verona da questo punto di vista fa scuola nel mondo. Qui si trovano tutti i colori, tutte le lavorazioni, un’artigianalità diffusa, una formazione continua legata alla ricerca. La presenza della scuola del marmo è sicuramente un valore aggiunto che va veicolato in termini di marketing dalle nostre imprese perché è sinonimo di continuità e di futuro, di competenza, di aggiornamento e formazione. La presenza a Verona della più importante manifestazione fieristica internazionale del settore (Marmomacc) è la conferma della centralità e del valore del distretto scaligero». Silvia Accordini

LE CIFRE DEL SETTORE LAPIDEO (DATI ISTATPRIMO QUADRIMESTRE 2016) 585,3 milioni di euro (-2,9% rispetto al primo quadrimestre 2015): esportazioni nazionali totali 135 milioni di euro (-5,7% rispetto al 2015): importazioni totali 490,7 milioni di euro (+4,7% rispetto al primo quadrimestre 2015): export di marmi e graniti finiti e semilavorati 137,4 milioni di euro (rispetto a 131,1 milioni del primo quadrimestre 2015): import relativo al mercato statunitense, primo importatore di marmi e graniti 195,4 milioni di euro (contro 191,0 milioni di euro): export verso i mercati europei Francia, Belgio, Germania 106,0 milioni di euro (rispetto ai 104,5 milioni del primo quadrimestre 2015): export verso l’Asia


Le sfide vincenti di “ddchem” ITALIA

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A Marmomacc le resine che non ingialliscono E’ LA NUOVA PROPOSTA “DDCHEM” A 10 ANNI DAL SUO INGRESSO NEL MERCATO LAPIDEO «Un successo il nostro che deriva da idee, ricerca e innovazione». E’ Dino Sprea, l’imprenditore di Villafontana che dieci anni fa ha avviato la produzione di “ddchem” e, quindi, anche la commercializzazione dei “sistemi epossidici” che hanno contribuito a cambiare radicalmente il potenziale del settore lapideo mondiale. «Perchè – come ribadisce Sprea - questi sistemi sono un’evoluzione epocale e continua, come ben sanno gli operatori del comparto». E potranno anche constatarlo dal vivo al prossimo Marmomacc a Veronafiere dove “ddchem”, presente

per la terza volta, propone dei nuovi sistemi che intervengono sotto il profilo meccanico ed estetico, con incredibile capacità di ricostruire

perfettamente e di compattare le superfici lapidee. Ma, appunto, “ddchem” è non solo un produttore al vertice del settore in Italia e tra i grandi protagonisti al mondo, ma è soprattutto una

fucina di idee, di ricerca e di nuove produzioni. «E’ il mercato che ci dà per vincenti – sottolinea ancora una volta l’amministratore - tant’è vero

che, direttamente o attraverso distributori, quindi con i canali b to b raggiungiamo non solo l’Italia - e la dimo-

Pensiamo da subito alle due grandi novità, frutto della nostra ricerca - che presentiamo a Marmomacc: un siste-

strazione prima è proprio nel veronese - ma anche il resto d’Europa, Brasile, Middle East e tutta l’area araba, India, Cina, solo per citare i maggiori». Mai fermarsi, dunque? «In effetti – replica Sprea – così è.

ma certificato come idoneo per il contatto con alimenti ed un “sistema diamond” che impedisce nel lungo tempo l’ingiallimento della superficie lapidea. Una sfida continua e noi vogliamo sempre vincere». F.R.


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CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Settembre 2016

NOTIZIE FLASH DA VILLAFRANCA (C.G.) I CORSI DI CIS. Prenderà il via martedì 4 ottobre il Corso informativo sui “Programmi dell’Unione Europea 2014-2020”, promosso dalla Fondazione CIS Villafranca in collaborazione con ALDA di Vicenza, che fornirà informazioni e strumenti necessari per muovere i primi passi ed orientarsi nell’universo dei programmi di finanziamento dell’UE. Sono previsti sette incon tri settimanali serali di tre ore ciascuno. Apprendere i fondamentali strumenti narrativi ed espressivi del cinema sarà lo scopo della quarta edizione del “Corso di Educazione all’Immagine Cinematografica”, cineforum pomeridiano, organizzato dalla Fondazione CIS, condotto da Maria Grazia Roccato. SCRITTURA È DONNA. Il Comitato della Biblioteca comunale per il ciclo aper itivi culturali con le autrici ha organizzato “Scrittura è donna”. Dopo l’incontro del 16 settembre scorso, venerdì 23 alle ore 18.00 in Piazza Villafranchetta 30 presso la biblioteca comunale si terrà il secondo incontro. Rosanna Mutinelli presenterà la sua opera “Tre”con letture dell’attrice Jessica Grossule ed accompagnamento musicale d’Andrea Perusi Bonet alla chitarra. Seguiranno tre incontri sul ciclo della scienza per aprire mente e cuore all’infinitamente piccolo e all’infinitamente grande. Giovedì 6 ottobre alle 18.00 serata dedicata a “Percorso alla scoperta della fisica delle particelle” a cura della docente Alessandra Adami con l’intervento di un’alunna del Liceo Medi; giovedì 13 alle 20.40 “La conquista della Luna: incredibile storia delle missioni Apollo” a cura di Luca Masotto del Gruppo Astrofili di Mozzecane; giovedì 20 alla stessa ora “I segreti di Marte” sempre a cura di Luca Masotto. MERCATINO BIO. Il GAS, Gruppo di acquisto solidale di Villafranca propone la prima edizione del mercatino BIO per un acquisto consapevole, etico e sano. L’appuntamento è per sabato 24 settembre dalle 15.00 alle 17.00 presso la Comunità Emmaus di Villafranca – strada statale per Valeggio.

Tumori, sarà un Ottobre Rosa MOZZECANE / L’EVENTO

Ottobre Rosa della prevenzione ai tumori: questo è l’evento, giunto alla terza edizione, organizzato dall’assessorato alla Pari opportunità e dalla sua commissione in collaborazione con i commercianti, associazioni sportive e non, gli alunni della scuola e i loro docenti. Tutti uniti a propagandare che la Prevenzione ci consente di vivere bene e più a lungo. «La prevenzione

non solo salva la vita impedendo l’insorgenza di una malattia o ritardandone l’evoluzione, ma evita anche la sofferenza e l’utilizzo di farmaci spesso debilitanti» pone l’accento l’assessore alla Cultura e Pari Opportunità Debora Bovo. Gli eventi programmati durante il mese d’Ottobre sono finalizzati alla raccolta di fondi per A.N.D.O.S., l’associazione che si occupa di donne operate al seno le cui volontarie raccoglieranno prenotazioni per mammografie e daranno informazioni utili sull’argomento. S’inizierà il 3 Ottobre con l’accensione d’alcuni monumenti del paese di rosa, a seguire alle 21 la conferen-

za “Il melanoma e la videodermatoscopia” a cura del dott. E. Nasole in Villa Ciresola. Il 9 ottobre Camminata Rosa con stand gastronomici, mercatino esibizione di Gardanze dove saranno presenti i cani del progetto Serena Onlus che si occupa della formazione dei cani che riconoscono un paziente diabetico in difficoltà. La camminata proseguirà il 10 Ottobre con gli allievi delle scuole ed i loro insegnanti. Presso il cortile delle scuole medie, il 16 alle ore 15.00 esibizione delle atlete di pattinaggio artistico su quattro ruote con la loro insegnante Elisa Petrini con una merenda e la possibilità di provare la disciplina con

insegnanti di pattinaggio. Il dottor Battizzocco dell’Ulss 22, il 24 terrà un incontro con i genitori degli studenti sulla disostruzione del corpo estraneo e atteggiamenti preventivi sugli infortuni dei più piccoli. La serata conclusiva è prevista per il 28 ottobre alle 21.00 presso Villa Ciresola con il convegno “Osteoporosi, alimentazione in menopausa”. L’assessore Debora Bovo ed i rappresentanti della commissione Pari Opportunità consegneranno il ricavato delle manifestazioni all’ANDOS come segno di stima e gratitudine per il lavoro svolto. Claudio Gasparini

POVEGLIANO / ANAGRAFI STORICHE Ancora una volta il Gruppo Giovani Povegliano ha fatto centro, con l’inizio della catalogazione delle prime anagrafi stilate dopo i censimenti comandati da Napoleone e successivamente dagli austriaci. Una serie di quattro voluminose anagrafiche custodite inizialmente nel sotterraneo della Balladoro, che su autorizzazione dell’amministrazione precedente sono state tra sferite in biblioteca per una sistemazione. Per procedere alla catalogazione «abbiamo invitato – fa presente Matilde Bresciani presidente col Comitato biblioteca – la responsabile del protocollo informatico e archivio del comune di Verona Gloria Maroso per avere una direttiva su come procedere. Ci siamo trovati presso la biblioteca antica Balladoro, presenti l’assessore alla cultura Pietro Guada gnini, i consiglieri Rachele Prando e Sara Bonizzato, Samuele Conti giovanissimo aiuto informatico del sito GGP ed il prof. Marco Pasa. Ne è nata una mattinata interessante con un’esauriente spiegazione della dott.ssa Maroso e due suoi collaboratori archivisti che ci hanno fornito delle informazioni utili su come procedere per una corretta catalogazione». Al progetto collaboreranno due studentesse del Pro getto Giovani, Vanessa Bertaiola e Alessandra Fasol. Conclude la Bresciani: «ci vorrà del tempo per portare a termine questo lavoro, forse un anno, ma siamo certi che otterremo un buon risultato». C.G.


L’ALTRO GIORNALE Settembre 2016

LETTO PER VOI Mo Yan, Il paese dell’alcol, Einaudi 2105, 363 p., 21,00€ Mo Yan è lo pseudonimo con cui è noto lo scrittore cinese Guan Moye. Mo Yan significa “colui che non vuole parlare” e rimanda al periodo in cui è cresciuto lo scrittore: la Rivoluzione culturale durante la quale se si parlava troppo e si dicevano cose sbagliate, le conseguenze non erano piacevoli per sé e la propria famiglia. Quando cominciò a scrivere, lo fece con il nome Mo Yan ripensando a sua madre che gli ripeteva: “Ma non puoi evitare di parlare, non puoi fare finta di essere muto?” La trama del romanzo è un po’ complicata. L’ispettore Ding Gou’er “con la testa invasa da una miriade di pensieri allarmanti, come uno sciame di mosche dorate”, è stato incaricato di indagare su un presunto reato al limite dell’inverosimile. Pare, infatti, che a Jiuguo, il Paese dell’Alcol, alti funzionari si nutrano di carne tenerissima di bambino. Deliri? E se quel croccante bimbo dorato servito a centro tavola fosse semplicemente il risultato di una raffinata cucina artistica, dove le piccole braccia sono rape e la materia rossastra succo di anguria? Nelle indagini Gou’er incontrerà una serie di incredibili personaggi come la seducente autista di camion, il diabolico nano imprenditore, il guardiano del Cimitero dei martiri rivoluzionari. Personaggi complessi in precario equilibrio tra il fantastico e il diabolico. L’autore coniuga realtà e finzione in un gioco di specchi dove nulla è certo o scontato. Vi sono storie reali e immaginifiche e innumerevoli protagonisti che s’intersecano e si avvicendano, oltre a diversi piani di lettura, dove anche l’autore stesso diviene soggetto e oggetto all’interno del racconto da lui creato. L’umorismo macabro di Mo Yan ci mostra un paese che cambia. Le riforme economiche portano denaro, la ricchezza semina corruzione. Tutti i componenti della piramide sociale, dalla base fino alla vetta del potere, sono pronti a vendersi. Come i genitori che vendono i loro figli all’Accademia della cucina e senza alcun rimpianto lasciano “ le loro bestioline di forma umana” per tornare a casa con una manciata di soldi. Lo scrittore racconta di una società che con il denaro mette a tacere ogni resistenza e chinando il capo si nutre dei suoi stessi figli. E ‘ un libro per lettori coraggiosi dove, come ci ricorda l’autore, verità e menzogna si mescolano di continuo, ma anche dove l’autore dà la miglior prova di quel “realismo allucinato” che gli ha meritato il Premio Nobel nel 2012. Non è una lettura facile, ma una cosa è indubbia, Mo Yan è un grande e immaginifico scrittore. Consigliato.

L’architetto poeta Annunziato Russo, di cui possediamo parecchi versi, ci parla con linguaggio profondamente appropriato del grande contrasto tra l’umiltà e la super-

RUBRICHE

Cultura

21 a cura di Lino Venturini

LINGUA E CIVILTÀ

AGENDA LETTERARIA

Chi desidera scrivere in un buon italiano, dovrebbe proporsi di abbandonare l’abuso degli articoli partitivi: del, della, dei, delle. La signora ha dei begli occhi, come non si sapesse che ne ha due; il signor Giacomo ha delle amanti. Quante? due, tre, dieci, venti? Quanto più lo scrittore è capace, tanto più è parsimonioso di questi partitivi, il più delle volte superflui e inutili. “Predicare come dei doveri quelli che sono dei semplici istinti” è segno di un italiano infrancesato. Eliminando quei “dei”, la frase suona anche meglio. Evitiamo costrutti come: Ho delle buone ragioni; avrete del denaro per questo; si allontanò con delle scuse assurde. È’ preferibile dire e scrivere: Ho molte buone ragioni; avrete parecchio denaro o un po’ di denaro; si allontanò con qualche scusa. Oggi si esagera un tantino anche nel “tuteggiare” (l’uso del tu), così nel costume pubblico come nel privato. Non è ancora finita la presentazione che salta fuori la proposta di darsi del tu. Una quantità di tu sprecati fra persone che si vedono poco o anche se si vedono, restano amici di “cappello o di starnuto”, come ben scrisse Michele Zezza (1770 -1867), insigne poeta e scrittore napoletano: “V’è l’insipida amicizia / che si fa col salutar: / tali amici innumerabili / di cappello dei chiamar”. V’è la solita amicizia / se starnuti alcuno fa. / Tali amici il vanto ottengono / d’educata civiltà”(Almanacco poetico, L’amicizia). Nei rapporti umani, dall’amore e dall’amicizia in giù, molto del piacere sta nella conquista lenta e graduale dell’oggetto, nel procedere passo passo verso la confidenza. Altro abuso è quello dell’egli, dell’io e di altro pronome personale davanti alle persone del verbo. Quando non siano veramente indispensabili, si deve tralasciarli risparmiando tempo e inchiostro. Quindi, non si scriva o si dica: ” Quest’anno io non andrò in vacanza”, ma “Quest’anno non andrò in vacanza”. Un’arma si spunta a usarla troppo. In altri casi, circostanze o situazioni, va usato. “Ti proibisco d’uscire”, “ Io ti proibisco di uscire”. La seconda proposizione con il pronome, infatti, è più stringente, perentoria e chiude anche l’ultimo spiraglio di possibilità. Altro abuso è quello dei possessivi (mio, tuo, suo, nostro, loro eccetera) quando il senso della frase li rende superflui. “Giovanni, non trovando il suo cappello, prese a male parole sua sorella”. Ecco due possessivi inutili: cappello e sorella sono cose personali che riconducono naturalmente al soggetto. “Giovanni, non trovando il cappello, prese a male parole la sorella”. E’ anche troppo chiaro.

“Gli uomini, infinitamente soddisfatti di se stessi, percorrevano il globo in lungo e in largo dietro alle loro piccole faccende, tranquilli nella loro sicurezza d’esser padroni della materia. Non è escluso che i microbi sotto il microscopio facciano lo stesso” (La guerra dei mondi). Il 21 settembre ricorre il centenario della nascita di Herbert George Wells (1866 -1946), scrittore britannico tra i più popolari a cavallo del XX secolo, autore di opere fondamentali della fantascienza. Di modesta famiglia, fino a diciassette anni fu apprendista in una ditta di tessuti. Nel 1884, ammesso con una borsa di studio alla Normal School of Science di Londra, frequentò i corsi del celebre Th. Huxley, seguace delle teorie darwiniane. Lasciò gli studi senza aver superato l’esame finale (1887) e insegnò in una piccola scuola di provincia. Era alla continua ricerca di un lavoro che gli permettesse di vivere. Nel 1891 sposò la cugina Isabel Mary. Il matrimonio durò fino al 1894 quando Wells s’invaghì di una sua alunna. La sua vita coniugale fu, a dir poco, movimentata da relazioni e figli extraconiugali. Nei brevi racconti che iniziò a scrivere nel 1887, l’anno in cui lasciò la scuola, l’idea del fantascientifico è appena percettibile, ma già in The Chronic Argonauts del 1888 l’opera assume rilevanza fantascientifica. Il successo gli arride nel 1895 con i tre volumi: La macchina del tempo, La visita meravigliosa, Il bacillo rubato e altri casi. A influire su tutti i racconti e i romanzi dello scrittore, vi sono le osservazioni tecniche e scientifiche che rendono ogni storia narrata emozionante e in certo modo di rilievo scientifico, viste le sue conoscenze in zoologia e biologia. La critica è unanime nel considerare i romanzi di Wells, insieme a Jules Verne, un’importante esperienza narrativa che getta le basi per la fantascienza contemporanea, proprio perché riesce a realizzare una felice fusione tra le atmosfere fantastiche e il pensiero scientifico. Le sue opere sono anche un solido strumento di analisi sociale: da ciascun romanzo traspare la convinzione secondo cui la scienza debba essere funzionale a un progresso effettivamente benefico. Descrisse con decenni di anticipo lo scoppio della seconda guerra mondiale e la bomba atomica. Tra gli ottantasei romanzi da lui scritti, alcuni sono rimasti dei punti fermi nella narrativa fantascientifica: L’isola del dottor Moreau, L’uomo invisibile, la macchina del tempo, La guerra dei mondi. Moltissime anche le trasposizioni cinematografiche, fra cui La guerra dei mondi (War of the Worlds, 2005) di Steven Spielberg.

POESIE

bia che definisce “Il perverso agire”. Lo ringraziamo per la dotta lezione. Ancora un dottore poeta, grande firma sul nostro giornale e sindaco emerito di Bussolengo, Lino

a cura di Giancarlo Peretti

Venturini, che saluto cordialmente, ci descrive un “Anniversario”. Sergio Corradini (finalmente in dialetto) riferisce di moderni comportamenti con “Gioventù de ancò”.

IL PERVERSO AGIRE La superbia somiglia alla gramigna, che, nei campi, infesta il buon frumento. Purtroppo anche all’uomo, dà tormento, finchè l’offeso, stanco, non s’indigna.

Essendo, poi, la madre d’ogni male, fa scaturir, dal ventre che ribolle, tanta impazienza ed alterigia folle, con scatto permaloso ed infernale.

Per varie vicende è un’arma infame, prodotta da un cervello ch’è impaziente di ottenere un riguardo, più efficiente, ritenendosi, il primo, ad ogni esame.

Da arrogante, abbassa i propri occhi, or quando interloquisce con furore. Nell’animo, trattiene il lercio orrore, evitando che, in genere, trabocchi.

ANNIVERSARIO Mi rattrista un po’ vedere gli anni trascorrere e ad ogni anniversario mettere a mucchio un altro calendario, solamente mi consola

La superbia, riflette una persona, che è tanto innamorata di se stessa, per la maggior virtù presunta in essa. E a chi non la rispetta, non perdona.

A tanto spregio ed a tanta falsità, nell’umano esercizio del pensiero, si contrappone, il simbolo sincero, dell’apprezzato soggetto: l’umiltà!

ricordare le ore del nostro piccolo amore così, Annunzio Russo

senza mai volgere lo sguardo all’orizzonte,

GIOVENTÙ DE ANCÒ Un giovanotto da le bèle speranze, tanto fiero del cognome che’l g’à, finìo i studi e longhe vacanze, da n’amico del pàre el s’à ocupà. Tegnùo d’òcio par poche giornade el paròn in ufficio lo ciàma

verso il traguardo, e senza tante menàde sto discorso el ghe fa: “Se te credi de star al sol restando a l’ombra de to pàre, va pure da to màre che qua no fa par tì!”. Sergio Corradini

nella quiete del cuore, avvicino la mia sedia alla tua. Lino Venturini


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RUBRICHE

L’ALTRO GIORNALE Settembre 2016

CON NOI AL CINEMA

“LIBRI DI CASA NOSTRA”

BEN-HUR (Ben-Hur). Genere: Storico Drammatico. Durata 120 min. U.S.A. 2016 (uscita 29 settembre) di Timur Bekmambetov, con Jack Huston, Morgan Freeman, Toby Kebbell, Nazanin Boniadi, Rodrigo Santoro, Sofia Black D'Elia. Una curiosità: Il film è stato prodotto interamente in Italia, tra le case di tufo delle contrade di Matera e a Roma. La celeberrima corsa delle bighe è stata girata nel Parco Tematico di Cinecittà World. Dopo più di 50 anni dalla storica pellicola che aveva per protagonista Charlton Heston, torna in 3-D sui Grande Schermo il film "kolossal!" Ben-Hur (12 mila comparse e 80 cavalli in movimento) basato sul romanzo epico di Lew Wallace (1827 - 1905) "Ben-Hur: A Tale of the Christ" uno dei classici più amati, scritto nel 1880. Dal libro sono state tratte 4 versioni. Quella del 1959 diretta di William Wyler vinse 11 Oscar. Il film diretto con virtuosismo dal regista russo Timur Bekmambetov (Wanted), racconta la storia di Judah Ben-Hur (J. Huston) un giovane Principe ebreo accusato falsamente di tradimento dal fratello adottivo e amico d'infanzia Messala (T. Kebbell) ora spietato ufficiale dell'esercito romano. Spogliato dal suo titolo e separato dalla madre e dalla sorella Tirzah (S. B. D'Elia) gettate in carcere, è costretto alla schiavitù e condannato a remare incatenato sulle galee, le navi da guerra che solcavano il mare Mediterraneo. Dopo anni di terribili sofferenze e consumato dal dolore, durante uno scontro notturno con i pirati salva dalla morte un Console romano che lo nomina suo erede come ricompensa della sua azione. Ad Antiochia, alla ricerca della sua famiglia, Ben-Hur ritrova Esther (N. Boniadi) e la fa sua sposa. Nell'arena del Circo, affronta eroicamente la corsa delle quadrighe, alla quale partecipa anche Messala e qui dovrà scegliere quale strada intraprendere, se quella della vendetta o quella del perdono...Tornato in Palestina, Ben-Hur ritrova la sua famiglia nella valle dei lebbrosi e dopo l'Incontro con Gesù, dove assiste ad un sospirato Miracolo, sul monte Calvario ai piedi della Croce, troverà la giusta via. Un film superbo Amici Lettori dell'Altro Giornale, di dimensioni leggendarie. Da non perdere!

Marco Zanoni, giovane scrittore veronese, torna in libreria con una nuova avventura letteraria targata il Commissario De Palma, impegnato questa volta in un’avvincente indagine dall’intrigo internazionale, con scenario di fondo ancora una volta la città di Verona. Il titolo del nuovo libro è “Guardati alle spalle”, un romanzo intenso ed intrigante, che rispetto al precedente debutto letterario “Vienimi a cercare” si infittisce di elementi, cronistorie oltre ad incrementa il numero dei protagonisti principali, dove ai seriali commissario De Palma e il suo vice Montresor, viene dato spazio a 2 new entry: la giornalista Gabriella Raimondi e l'hacker Cyborg, impegnati in squadra per risolvere il ripetersi di omicidi efferati, compiuti per scopi oscuri e con mezzi innovativi, come l’uso di droni modificati. Nel romanzo vengono affrontati molti temi di attualità quali l'implicazione dell'utilizzo dei droni, i meccanismi del marketing moderno, l'utilizzo e abuso dei social network, i contorni sempre più sfumati del diritto alla privacy, il confronto-scontro tra i nuovi media interattivi e la comunicazione tradizionale di tv e giornali ed il bisogno della sicurezza e la sorveglianza cittadina; tutti temi che si frapporranno abilmente alla trama principale incastrandosi alla perfezione con le indagini, Gianfranco Iovino arricchendo di imprevedibilità ed abilità la storia tracciata dall’abile stile di Marco Zanoni. Tutto ha inizio con Anaconda, un software innovativo in grado di pilotare i consensi delle masse a favore del lavoro oscuro e interessato delle Elites mondiali. Ed è da questo “oscuro potere mediatico” che ha inizio la vera e propria storia di Zanoni, con gli omicidi del fondatore di Abstract, Marco Gottardi e del suo ideatore, il programmatore Andrea Vaccari, che daranno il via ad un viaggio in giallo lungo 312 pagine con sfondo 2 delitti e nessuna pista certa da seguire. “Guardati alle spalle” si legge tutto d’un fiato perché è una storia di poteri forti, che dal passato si proiettano nel futuro e travolgono ogni ostacolo, anche umano, pur di raggiungere i propri obiettivi. Ogni azione cela un complotto e nessuno può sentirsi davvero al sicuro, regalando al lettore una trama da successo annunciato, a replica di quanto già ottenuto con il fortunato esordio di “Vienimi a cercare”, che vi consigliamo di leggere in accoppiata con il nuovo lavoro così da poter apprezzare la sagacia narrativa di un bravo “giallista di casa nostra” Marco Zanoni, veronese doc, che tra un impegno di famiglia e il lavoro, si diletta a scrivere storie a tinte gialle, con la consapevolezza di entusiasmare fin dalla prima pagina. Guardati alle spalle di Marco Zanoni – La caravella editore Pagine 312 - €. 15.00

IN AUTOMOBILE

L’ALTRO GIORNALE

a cura di Franco Frey

a cura di Roberto e Alessandra Azzolina

LA GUIDA NON E' UN GIOCO! Può un giochino per smartphone trasformarsi in una seria minaccia per la sicurezza stradale? Sembra proprio di sì, l'ormai famigerato gioco Pokemon Go ha stregato milioni di persone, senza distinzione di età e ceto sociale, tutti a caccia dei pupazzetti, concentrati sugli schermi dei propri telefoni e noncuranti di ciò che g li accade intorno. In Italia si sono già registrati i primi incidenti causati da cacciatori di Pokemon. Il fenomeno sta dilagando ed è fonte di distrazione per pedoni, ciclisti, centauri e automobilisti. Le forze dell'ordine hanno iniziato a perseguire le infrazioni attribuibili alla Pokemon mania. Alla luce delle continue infrazioni al Codice della Strada e ai numerosi incidenti, il Codacons ha prese ntato un Roberto Azzolina esposto alla Procura di Roma, invocando l'avvio di una indagine per "attentato alla sicurezza stradale".Il Codacons, rivolgendosi al Ministero dei Trasporti, chiede che vengano adottate tutte le misure possibili per garantire la sicurezza sulle strade italiane fino, se necessario, a bandire la diffusione del gioco sul territorio nazionale. La richiesta dell'Associazione è accorata e nasce dalla constatazione della palpabile noncuranza per le regole e la mancanza di buonsenso di molte persone. Mentre le Case automobilistiche investono milioni per rendere più sicuro l'utilizzo dei sistemi di comunicazione di bordo, banAlessandra Azzolina dendo quelle applicazioni che possono causare distrazioni nei conducenti, in tanti se ne infischiano e pensano a dare la caccia ai Pokemon. L'edizione torinese di Repubbl ica ha dato la notizia della prima multa elevata nel capoluogo piemontese ad un ragazzo, il quale, a bordo di un ciclomotore, “cacciava” per strada procedendo a zigzag. In questo caso la Polizia Municipale ha contestato l'infrazione dell'articolo 173 del CdS, il quale, ricordiamo, vieta l'utilizzo di telefoni cellulari e dispositivi analoghi, senza l'impiego di auricolari o vivavoce, durante la gu ida, anche se si è incolonnati nel traffico o fermi al semaforo.

a cura di Gianfranco Iovino

RINGRAZIA

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BENESSERE DONNA

L’ALTRO GIORNALE Settembre 2016

YOGA E PILATES: LE DIFFERENZE

A CURA DI CHIARA TURRI

“Sii presente a ogni respiro. Non fare che la tua attenzione vaghi per la durata di un solo respiro. Ricordati di te stesso sempre e in ogni situazione.” (da Tecniche spirituali sufiche del XII sec.)

Eccoci “quasi” tutti rientrati dalle vacanze più o meno riposati!!! Il modo migliore per mantenere il più a lungo possibile i benefici raggiunti è

Chiara Turri

continuare a prendersi cura di noi stessi. Cominciando da subito. Qui di seguito illustro i benefici di due tecniche molto conosciute e ormai da molti anche praticate. Fate attenzione però: le proposte sul mercato sono ormai molte ma, come spesso succede regna la confusione. Sto parlando di Yoga e Pilates. Lo yoga è una disciplina millenaria, nata in India, che possiamo definire terapeutica, poiché

ha lo scopo di unire corpo, mente e spirito. Alla base della filosofia dello yoga c'e' il concetto che mente e corpo sono una cosa, e che il corpo con gli strumenti giusti e nell'ambiente adatto può guarire se stesso. Lo yoga studia l'interiorità umana. Il suo scopo primario è quello di far emergere in ciascuno la consapevolezza della propria natura essenziale. Consapevolezza della postura, allineamento e schemi di movimento sono alla base dello yoga che viene scelto da molti principalmente perchè riesce ad indurre un profondo stato di rilassamento anche nel bel mezzo di un evento fortemente stressante. I benefici quindi consistono in uno stato di tranquillità e felicità. Nella pratica dello yoga gli esercizi e le posizioni – asana - vengono eseguiti in un gruppo sotto la guida di un istruttore. E' possibile praticare diverse forma di yoga anche a seconda dell'obiettivo da raggiungere. In occidente è molto praticato l’hatha yoga, ricco di posizioni ed esercizi mirati a migliorare l’assetto posturale e respiratorio. Tutte le forma di yoga

includono la meditazione, la riflessione e la coordinazione tra respiro e movimento.Il Pilates è un metodo molto più recente. Non vanta la tradizione millenaria dello yoga, ma nella vasta panoramica delle ginnastiche moderne risulta una valida opportunità per ritrovare un sano rapporto con il nostro corpo. Il metodo Pilates ha un gamma completa di matwork (esercizi eseguiti a corpo libero su un materassino) e include anche il lavoro sulle macchine. Lo scopo del Pilates è il rafforzamento degli addominali, il miglioramento della postura, la stabilizzazione e l'allungamento della colonna vertebrale, il miglioramento dell'equilibrio. Il Pilates rimodella il fisico gradualmente e coinvolge tutto il corpo, non ha un numero di ripetizioni eccessivo anche perchè pone l'enfasi più sulla qualità degli esercizi che sulla quantità. Si incentra sulla stabilizzazione dei muscoli del core che costituiscono il centro dei movimenti permettendo al resto del corpo di muoversi liberamente. Definirei il metodo Pilates

un'attività a basso impatto, il che lo rende adatto anche per la riabilitazione e la prevenzione degli infortuni. Basilare è il controllo della respirazione e la concentrazione. L'equilibrio tra forza e flessibilità fa sì che si possa ottenere un rimodellamento

generale del fisico. Direi che se il vostro obiettivo è rimodellare il fisico, diventare più elastici e allo stesso tempo correggere la postura, il metodo Pilates è quello che fa per voi. Se invece il vostro obiettivo è governare il corpo partendo dalla vostra mente va

meglio lo yoga. Diffidate di metodi “misti”. Le due discipline possono essere complementari. Praticare yoga non significa escludere la pratica del Pilates. Ma una classe (lezione) deve essere o solo yoga o solo Pilates. Praticate, praticate, praticate!! Namastè!!

L’ANGOLO DI FRANCESCA

a cura di Francesca Galvani

CONSOMMÉ DI POMODORI RAMATI Ingredienti: Kg. 1 di pomodori ramati - lt. 1,200 brodo vegetale 4 cucchiai di olio - 2 cucchiaini di pasta d’aglio 1 mazzetto di basilico - Sale e pepe Per decorare: gr. 120 di caprino - 1 cucchiaio d’olio - paprica Mettere in una casseruola con l’aglio e l’olio i pomodori lavati e tagliati a pezzi. Rosolare qualche minuto, se vorrete una pietanza meno brodosa spolverare con un paio di cucchiai di farina di ceci o di riso ed unire il Francesca Galvani brodo. Cuocere 25’ con sale e pepe. Spegnere e unire il basilico tritato. Frullare e passare al setaccio perchè altrimenti le foglioline di basilico vi daranno noia. Al caprino ammorbidito con l’olio unire dell’altro basilico tritato fine fine e della paprica e formare delle piccole quenelle da mettere poi al centro del brodo caldo. Senza l’aggiunta della farina potrete servirlo anche quale aperitivo in sostituzione del succo di pomodoro, naturalmente senza il caprino e con un pò di pepe in più.

LA SALUTE

a cura di Tommaso Venturi, ricercatore scientifico

BATTERI E VIRUS IN ESTATE

LA CURA DEI CAPELLI a cura di Antonella Marcomini

OSSIGENO, LA NOSTRA VITA Nel Salone Bionaturale di Antonella è a disposizione, per chi vuole prendersi cura in modo naturale dei propri capelli, il primo dispositivo di ossigeno, puro al 96%. Si tratta di un apparecchio elettronico che separa l’ossigeno dall’aria dell’ambiente, fornendo ossigeno ad alta concentrazione. E’ utilizzato per fornire ossigeno puro a pressione dosata e controllata negli spazi intercellulari dei tessuti, stimolando la microcircolazione e il rinnovamento cellulare, favorendo “L’energia e la persistenza l’equilibrio della pelle, del cuoio capelluconquistano tutte le cose” to e dei capelli, idratandoli, stimolandoli e lucidandoli. Questo nuovo dispositivo aiuta inoltre a prevenire la formazione di diverse anomalie della cute e dei capelli, eliminando le tossine depositatesi e combattendo il sebo, la forfora e la caduta. I capelli avranno più vigore e saranno così stimolati nella crescita. Se utilizzato in abbinamento a prodotti specifici, l’ossigeno aiuta ad enfatizzare gli effetti positivi dei principi attivi presenti nei prodotti stessi. Per le sue elevate proprietà terapeutiche, e a seguito di numerosi studi scientifici, l’ossigeno oggi viene utilizzato così anche in campo tricologico. Nel Salone Bionaturale di Antonella si possono trovare anche altri servizi, tra cui - Permanente, sostegni e ondulazioni a base naturale - Colorazioni, meches, giochi di luce a base naturale - Percorso SPA Hammam, 60 minuti di coccole per i tuoi capelli e per lo spirito. - Prodotti specifici per la cura e la bellezza dei capelli - Tagli e acconciature alla moda - Analisi del capello con tricocamera ed estrazione del bulbo gratuita Giovedì – Venerdì 8.30 – 17.00 - Sabato 8.30 – 14.00 Si gradisce l’appuntamento: cell. 347.7579713

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In estate batteri e virus non vanno in vacanza, al contrario un'infezione cutanea si è dimostrata la più diffusa al mare, facendo registrare anche qualche piccola emergenza nelle riserve medicinali. Stiamo parlando dell'impetigine, un'infezione provocata da germi piogeni, normalmente Staphylococcus aureus, più raramente causata da Streptococcus pyogenes, che colpisce soprattutto in età pediatrica gli strati superficiali della cute, più frequentemente volto e arti. Le prime manifestazioni sono rappresentate da piccole placche rossastre su cui compaiono vescicole, che successivamente si riempiono di liquido sieroso, assumendo quindi un colore giallo vivo. Queste fragili vesciche rompendosi lasciano il posto a piccole ferite che vengono ricoperte da croste, il cui intorno particolarmente arrossato può provocare forte prurito. L'impetigine bollosa può anche dare sintomi di malessere generale e febbre. Le zone infettate per prime sono in genere i contorni delle narici, della bocca o degli occhi, talvolta i genitali. Il trattamento consiste nell'utilizzo di impacchi antisettici associati alla somministrazione di antibiotici locali od orali come macrolidi e cefalosporine. Per quanto possibile, le federe, i tovaglioli e gli asciugamani utilizzati devono essere usati separatamente e disinfettati. Può inoltre essere utile tenere unghie ben corte, cambiare spesso vestiti e biancheria, lavare spesso le mani con sapone. Tutti gli oggetti venuti a contatto con la persona infetta devono essere accuratamente lavati e non devono venire a contatto, per quanto possibile, con i restanti membri della famiglia. Più in generale una cattiva igiene può favorire l’instaurarsi dell’infezione, quindi una corretta igiene personale rappresenta un’ottima arma di difesa nei confronti della malattia.


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La creatività nell’anima

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IL PERSONAGGIO / GIOVANNA FEDRIGO

Servizi di

Angelica Adami

In mezzo ai vigneti, a due passi dal paese di Negrar, Giovanna Fedrigo, classe 1966, mi accoglie nella sua bellissima cucina, un luogo che ha “creato” utilizzando la sua creatività, il suo estro nel creare qualsiasi cosa utilizzando svariati materiali soprattutto quelli destinati ad essere buttati. Un riciclo? Anche, perché tutto quello che ho potuto ammirare all’interno della sua dimora, rappresenta oggettistica o mobilia dismessa e recuperata da lei in maniera ineccepibile con la creatività l’eleganza, il gusto e la fantasia di chi da una vita si diletta a “giocare” con il pennello. Come è nata la passione per la manualità? «Sono sempre stata creativa, fin da bambina amavo prendere il pennello per dipingere su qualsiasi superficie idonea; la fantasia è insita nella mia persona perciò dal disegno ho incominciato a

utilizzare un ventaglio di materiali per poter creare, restaurare, intarsiare ogni cosa mi saltasse in mente. Purtroppo non ho avuto la possibilità di intraprendere

studi artistici, ma ho partecipato a dei corsi per potermi perfezionare nella pittura e, appena ne ho la possibilità, mi chiudo nella più totale solitudine, nel laboratorio della mia casa, facendo esplodere la mia fantasia».

Ci racconta come e quando è avvenuta la trasformazione di Giovanna e la sua maturità artistica da pittrice ad artista eclettica?

«Ho avuto la fortuna di aver viaggiato molto in passato perchè volontaria in Africa e successivamente in Brasile; paesi poveri, che hanno segnato profondamente la mia vita in senso positivo. Trascorrevo la mie giornate

nelle scuole, ad aiutare i bambini meno fortunati e a dipingere per loro e con loro, per rendere le loro strutture più accoglienti, colorate. Esperienze che al mio rientro in Italia hanno cambiato la mia vita e la “mia arte”. In Africa ho iniziato a creare vestiti, successivamente manufatti per la gente del loco che ho regalato, ma non ho ceduto invece i miei ricordi di quel periodo, che custodisco gelosamente». Ci parli di quello che crea… «Negli anni ho realizzato tantissime cose che poi ho voluto regalare, però su commissione ho dato estro alla mia creatività e alla mia vera passione: il trompe l’oeil. Si tratta di un genere pittorico che, attraverso espedienti, induce nell’osservatore l’illusione di stare guardando oggetti reali e tridimensionali, in realtà dipinti su una superficie bidimensionale. Li ho dipinti nella mia casa, ma su

4 Chiacchiere con il dott. Gianluca Rossato

«Il sonno è un’attività fondamentale per l’uomo. Un terzo della vita lo trascorriamo dormendo, quindi è estremamente importante dormire bene. Eppure spesso questo non avviene a causa dello stile di vita frenetico, di comportamenti inadatti e di malattie del sonno che vengono spesso ignorati o sottovalutati». A precisarlo è il dottor Gianluca Rossato, medico neurologo responsabile del Centro di Medicina del

Dr. Gianluca Rossato

Sonno all’interno dell’Unità Operativa di Neurologia dell’Ospedale Sacro Cuore di Negrar diretta dal dottor Bianconi. «13 milioni di italiani soffrono di disturbi del sonno e il 73% di loro non si è mai rivolto ad un medico – aggiunge ancora Rossato -. Ci sono circa ogni anno 1000 morti e 120 mila feriti per colpi di sonno alla guida con una spesa di circa 500 milioni di euro per i sonniferi. I

disturbi del sonno comprendono principalmente l’insonnia, le apnee ostruttive nel sonno, la sindrome delle gambe senza riposo ed altre patologie minori». L’insonnia colpisce il 41% della popolazione e il 6% ne soffre da più di 6 mesi: il 70% delle persone assume sonniferi da almeno due anni senza un controllo o, spesso, senza una prescrizione medica. Le apnee ostruttive nel sonno colpiscono circa 6 milioni di persone, nella maggior parte vengono misconosciute perché il paziente che dorme non se ne accorge e spesso sono i familiari che lo scoprono; queste si ricontrano più frequentemente nei soggetti obesi e nei bambini (dovute alle adenoidi e tonsille) che devono essere trattate per ridurre il rischio ipertensione arteriosa, infarto e ictus cerebrale. La sindrome delle gambe senza riposo colpisce circa 2 milioni di persone ed è la malattia meno diagnosticata perché il paziente presenta dei sintomi aspecifici e si manifesta solo con un fastidio generico alle gambe, soprattutto con insorgenza alla sera, in cui il paziente si siede sul divano o si distende a letto ed inizia ad avere un malessere alle gambe, l’unico sollievo è

commissione ho realizzato qualsiasi cosa mi abbiano chiesto per addobbare un negozio, piuttosto che un angolo a vista di un interno, o una parete di un sottoscala

o quelle in compensato che sono le migliori perché si possono staccare e spostare su un’altra superficie. Prima

ho accennato al fatto che dipingo su ogni oggetto, anche il più dismesso o pronto per essere gettato: infatti un’altra passione che ho da anni è la pittura sulle vecchie tegole dei tetti. Le dipingo per poi appenderle sia all’interno, sia sui muri esterni delle abitazioni e sono un originale oggetto d’arredamento». E i mosaici? «Ho realizzato mosaici a spacco: si prendono i blocchi di marmo, si spaccano mediante l’utilizzo di un martelletto da fossili e con i pezzetti di pietra ricavati, che ovviamente sono di varie forme, si incastonano per creare la figura. Però la mia passione è dipingere: ho utilizzato il mio pennello per restaurare parecchie meridiane presenti sui muri delle case antiche qui in Valpolicella perché come ho detto prima, prediligo “recuperare” l’antico, piuttosto che creare il “nuovo”» Per informazioni: giovifedrigo@gmail.com

NEUROLOGO presso l’Ospedale Sacro Cuore di Negrar

alzarsi ed iniziare a camminare. Di solito trascorrono circa 6-7 anni dall’esordio dei sintomi per arrivare ad una diagnosi corretta che, con farmaci idonei, può essere curata e può ridare al

30% che nel 2016 ci vedrà eseguire più di mille polisonnografie (una specie di holter per lo studio del sonno) e circa 400 ventilatori prescritti per la cura delle apnee. La nostra tipolo-

paziente una vita normale. «Il nostro centro – afferma ancora il dottor Rossato - ha iniziato la sua attività nel 2007 e nel 2015 è stato riconosciuto come Centro multidisciplinare di medicina del sonno, che rappresenta il livello massimo di accreditamento a livello nazionale. Con Bassano siamo gli unici due centri accreditati presenti nella Regione Veneto). Il nostro servizio è composto da uno staff dedicato e dispone di due stanze attrezzate per lo studio delle malattie del sonno, con un incremento annuo di produttività di circa un

gia di pazienti – aggiunge il medico - è rappresentata per il 60 - 70% da disturbi respiratori nel sonno (apnee e rus-

samenti) ed il restante 30-40% da malattie di aspetto neurologico (narcolessia, ipersonnia, sindrome delle gambe senza riposo, test di vigilanza per la sonnolenza nei lavoratori) questo percorso diagnostico prevede, per esempio nell’insonnia, l’esecuzione di interviste strutturate al paziente per valutare i suoi sintomi e degli esami strumentali come il monitoraggio prolungato del ritmo sonno veglia che ci permette di confrontarlo con la sintomatologia riferita dal paziente. Inoltre prevede la collaborazione con altri specialisti come i dietologi, gli otorinolaringoiatri, i dentisti, i pneumologi e i cardiologi perché spesso il paziente con apnee ostruttive ha molte complicanze come ipertensione, diabete, fibrillazione atriale e l’ipoti-

roidismo. La terapia – conclude il dottor Rossato - si basa sull’applicazione di protocolli che prevedono una terapia farmacologica, ma soprattutto un percorso psicoterapeutico che si sviluppa su 10 sedute della durata di circa 3-4 mesi mediante un lavoro sulla sfera dell’insonnia cercando di lavorare sui fattori propiziatori del sonno e di contro sui fattori negativi che lo riducono». Al fine di sensibilizzare la popolazione a questa patologia è stata fondata l’associazione Informasonno, formata da medici e volontari che si occupano di informare, creare eventi e collaborare con le istituzioni al fine di far conoscere il più possibile queste patologie, poco conosciute, ma frequenti, e spesso, se non curate, invalidanti o addirittura mortali.


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SPORT

L’ALTRO GIORNALE

Elia Viviani è d’oro a Rio

Settembre 2016

CICLISMO. L’impresa e le emozioni del veronese di Vallese d’Oppeano, salito sul gradino più alto del podio alle ultime Olimpiadi nell’Omnium

Grandi festeggiamenti a Vallese d’Oppeano, subito dopo il rientro da Rio De Janeiro, dove 2000 persone il 26 agosto scorso

gare con sei prove cui tutti gli atleti devono partecipare pena l’eliminazione. Primo giorno: scratch, gara di 15 chilometri, più

Elia al ritorno da Rio con un’hostess di Alitalia

hanno accolto il veronese Elia Viviani. Sì proprio lui, che si è aggiudicato l’oro olimpico il 15 agosto dopo la seconda giornata di gare su pista nella specialità Omnium (specialità del ciclismo su pista). Quella della specialità Omnium 2016 è stata la seconda edizione introdotta con i giochi olimpici del 2012 a Londra, che si traduce in due giorni consecutivi di

simile alla strada, con classificazione in base all’ordine d’arrivo, seguita da inseguimento individuale, prova contro il tempo su quattro chilometri, con punteggi in base al miglior tempo e prova spettacolare, mutuata dalla “Sei giorni”, la corsa ad eliminazione. Il secondo giorno: chilometro da fermo, giro lanciato con il miglior tempo sui 250 metri e per finire la

corsa a punti disputata su quaranta chilometri dove ogni dieci giri di due chilometri e mezzo i primi quattro portano a casa cinque, tre, due e un punto rispettivamente che vanno in classifica generale. Elia Viviani è nato a Isola della Scala il 7 febbraio 1989 e vive a Vallese d’Oppeano con la fidanzata e ciclista azzurra Elena Cecchini, dopo aver vissuto con i genitori e i tre fratelli. Elia, ci racconti gli attimi immediatamente precedenti la gara finale. «Prima della gara finale sono partito con 180 punti, con sedici di vantaggio sul secondo, che sembrano tanti ma in realtà non lo sono. L’ultima gara può stravolgere la classifica generale, è la più impegnativa, esige molta tattica e “controllo” degli avversari». Nonostante la caduta a metà gara, alla fine ce l’ha fatta, regalando all’Italia l’oro, con una gara emozionante. Quando ha capito di essere in procinto della vittoria? «Al penultimo sprint il commissario tecnico mi aveva segnalato che mi mancava un solo punto per la vittoria matematica. L’ho vinto e mi sono godu-

to l’ultimo giro in passerella. Ho praticato altri sport, calcio, nuoto, tennis. Un mio compagno di classe m’invitò a provare la

co su strada e su pista, due percorsi concomitanti». Nel 2009, all’ultimo anno in cui si sarebbe diplomato perito meccanico

Viviani in azione

bici, ho voluto provare e non ho più smesso. Un innamoramento iniziato all’età di otto anni che mi ha portato a praticare questo sport a livello agonisti-

all’Istituto Ferraris di Verona, era già professionista. Ha partecipato a numerose gare tra cui il Giro d’Italia e il Tour de France.

«Entrambi importanti, il primo più duro nello sforzo come percorso soprattutto per un velocista, ma più sentito perché corri in casa dove senti l’incitamento dei tifosi. Ho sempre coltivato questo sogno olimpico appoggiato negli ultimi due anni dal team Sky raggiungendolo con l’oro che ci gratifica di tutti i sacrifici come essere separati dagli affetti; passiamo mediamente intorno ai duecentoventi giorni l’anno lontano dalla famiglia, dalla ragazza, per cui quando si rientra tutti gli hobbies passano in secondo piano. Si ha solo la voglia di godersi giornate tranquille a casa. E’, come tutti, uno sport di fatica con vari allenamenti, che mi da la possibilità di visitare il mondo. Ne vale la pena». Ripercorrerebbe questa carriera? «Si, alla grande». Prossimi programmi? «Sono tornato subito in bici per prepararmi ai campionati mondiali su strada che si svolgeranno a breve, il percorso cambia ogni anno e questo sembrerebbe adatto alle mie caratteristiche. Non ho voluto perdere tempo, nonostante i festeggiamenti» Claudio Gasparini

CANOA, KAYAK E RAFTING. Pronti, via. L’Adigemarathon fa il pieno di pagaiate e passione È in calendario domenica 2 ottobre la tredicesima edizione dell’Adigemarathon di canoa, kayak e rafting sul fiume Adige. In acqua scenderanno gli agonisti, sul tradizionale percorso di 35 chilometri da Borghetto di Avio (Trento) a Pescantina (Verona); gli amatori e gli appassionati di rafting pagaieranno per 20 chilometri dall'Isola di Dolcè a Pescantina. Grande novità, oltre alla consolidata gara internazionale, sarà sempre domenica 2 ottobre la gara di una mezza maratona dedicata ai ragazzi tra i 12 e i 15 anni da Dolcè a Pescantina. Ed ancora: a grande richiesta ritornano nel programma della manifestazione la gara di Rafting (R6), tappa dell'Italian Rafting Cup! e la gara di SUP. L’Adigemarathon, organizzata dai Canoa Club Pescantina e Borghetto d’Avio, la collaborazione dell'associazione Adige Rafting e il fondamentale apporto dei Comuni di Dolcè e Pescantina e di quasi 400 volontari, "quest'anno" spiega Vladi Panato, presidente di Adigemarathon "costituirà la penultima tappa delle World Series di Canoe Marathon Classic programmate, secondo il calendario voluto dall’ Icf, l’International canoe federation. Tra le novità dell'Adigemarathon 2016 ci sarà l'introduzione nel programma di gara di una mezzamaratona dedicata ai ragazzi tra i 12 e i 15 anni. Per le nostre giovani promesse il percorso di gara sarà di 15 km, con partenza a Dolcè e arrivo a Pescantina. La partenza della mezza maratona è prevista per le ore 10.30 dall'isola di Dolcè (30 minuti dopo quella degli agonisti a Borghetto). Sempre domenica 2 ottobre alle ore 11 è prevista la partenza dei primi equipaggi rafting dall'Isola di Dolcè per un totale previsto di 400 partecipanti. «Siamo orgogliosi e soddisfatti - spiega il sindaco di Dolcè Massimiliano Adamoli di ospitare anche quest’anno una manifestazione cresciuta nel tempo fino a divenire una delle più importanti nel panorama europeo e mondiale. Ringrazio fin d’ora le associazioni di volontariato del nostro Comune che si prodigano con grande generosità per la riuscita dell’Adigemarathon». Il sindaco di Pescantina Luigi Cadura afferma: «Anche quest'anno Adigemarathon riafferma il particolare legame tra Pescantina ed il suo fiume. Il nome stesso Pescantina deriva dal latino "Piscantis" cioè paese che pesca nel fiume: Pescantina sembra sorgere dal fiume. La prestigiosa manifestazione, che coinvolge numerosi volontari della nostra comunità, sarà l'occasione per festeggiare gli atleti del Canoa Club di Pescantina vittoriosi in campo nazionale ed internazionale. Quest'anno la manifestazione "Adigemagnathon" organizzata con la collaborazione del consigliere delegato alle politiche giovanili, permetterà ai nostri graditi ospiti di assaporare le specialità enogastronomiche». Lungo l’Adige quasi 400 volontari saranno impegnati nei vari servizi di supporto all'Adigemarathon: Canoa club Pescantina, Protezione civile di Brentino Belluno, Croce Rossa Comitato della Valpolicella (Sant’Ambrogio di Valpolicella e Pescantina), Libertas Valdadige, Canoa Club Borghetto d’Avio Protezione civile ambientale di Verona, gruppo alpini, Protezione civile, Polizia locale di Dolcè, Avis Valdadige, Pro Loco e Gruppo Alpini di Volargne, Avis di Settimo, Balconi e Pescantina. Adigemarathon è partner nel progetto per la costruzione, entro settembre 2016, di un edificio della cooperativa Filo Continuo capace di ospitare attività educative, occupazionali e lavorative, un centro diurno e un appartamento per disabili.


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Olimpica, sfida alla serie A

Settembre 2016

PALLAMANO DOSSOBUONO. Il club giallorosso ha presentato la stagione 2016/17 a Villafranca. Beghini: «Potremo dire la nostra in campionato»

Servizi di

Matteo Sambugaro

La serie A sarà un’avventura tutta da vivere. L’ambizione, la grinta e la voglia di stupire rappresenteranno le linee guida da seguire. Anche da neopromossa, in particolare da neopromossa. La Pallamano Olimpica Dossobuono si presenta ufficialmente, indossando l’abito elegante al Museo Nicolis di Villafranca, sabato 3 settembre, alla presenza di autorità locali, sponsor e media, ma con la consapevolezza di dover rimanere sempre con i piedi per terra. Il grande entusiasmo e i volti sorridenti di dirigenti e atlete hanno infatti contraddistinto la mattinata e lanciato un messaggio chiaro e preciso: le ragazze allenate da coach Roberto Escanciano Sanchez sono pronte a cominciare e ad affrontare

al meglio la serie A. Già, perché il campionato 2016/17 è ormai ai nastri di partenza e il club giallorosso esordirà sabato 24 settembre in Campania contro il Salerno. «Sono felice ed emozionato nel dare ufficialmente il via alla stagione in una location così prestigiosa come il Museo Nicolis – ha esordito il presidente della Pallamano Olimpica Dossobuono, Marco Beghini -. Manca poco alla prima partita di campionato e la squadra sta davvero lavorando bene. Abbiamo vinto il Trofeo di Ferrara qualche settimana fa e questo, benché si tratti di partite amichevoli, ci ha fornito un bel risconto e ci ha permesso di capire che potremo dire la nostra anche in serie A». Chi avrà il compito di guidare le atlete sarà coach Sanchez, al suo quinto anno sulla panchina del-

l’Olimpica Dossobuono: «Abbiamo svolto un’ottima preparazione, cercando

spagnolo sul sito ufficiale della società a fine agosto . Abbiamo iniziato con

allenamento può essere un vantaggio che può ridurre il gap con i team più esper-

to e sono servite per provare alcuni schemi e per far entrare le nuove arrivate

Olimpica Dossobuono, presentazione ufficiale 2016/17 (BPE agenzia fotografica)

di riprendere da dove avevamo lasciato, ovvero dalla fantastica promozione – aveva dichiarato il tecnico

molto anticipo perché volevamo curare al meglio ogni particolare: avere qualche settimana in più di

SOMMACAMPAGNA BASKET. Una targa ai campioni 2015/16 Una targa all’associazione sportiva dilettantistica SommaBasket. Un premio consegnato «in riconoscimento degli ottimi risultati raggiunti nel campionato provinciale di Verona dalla prima squadra nella stagione sportiva 2015/2016», come recita e motiva il messaggio stampato dall’Amministrazione comunale. I “Giganti Biancocelesti” stringono l’attestato con gioia e onore, segno indimenticabile di un’annata vissuta da autentici protagonisti. «Nella mattinata di domenica 28 agosto, il Centro Basket Sommacampagna è stato premiato dal Comune di Sommacampagna per lo splendido risultato raggiunto la scorsa annata, ossia la vittoria del torneo di Promozione» comunica con soddisfazione la società sulla propria pagina ufficiale Facebook. Il salto in serie D ha fatto emozionare atleti, dirigenti e tifosi, la rinuncia alla categoria appena conquistata non cancella né scalfisce un’avventura indeLa targa ricevuta dal SommaBasket lebile che rimarrà comunque nelle pagine di storie del club. «Un ringraziamento a tutte le autorità presenti per questa targa, ma un grosso ringraziamento pure a tutte le persone e a tutti gli atleti che hanno reso possibile una splendida cavalcata con sole tre sconfitte: Massimo Barbieri il coach, la squadra capitanata da Marco Montresor, Nicola Girelli come dirigente accompagnatore, Nando e Davide i nostri ufficiali di campo e chiunque abbia aiutato e sostenuto con la propria presenza la squadra – sottolinea la dirigenza -. La società è fiera di tale riconoscimento e spera che questo sia un primo passo per proseguire nel progetto di crescita partito due anni fa». Il passato recente ha infatti fornito segnali positivi: «Gli atleti e lo staff tecnico hanno saputo fare squadra e creare emozioni che non si dimenticheranno». La strada verso il domani è segnata e tracciata: «Il lavoro svolto fino ad oggi sta ripagando gli sforzi di tutti, adoperandosi al meglio affinché il SommaBasket sia una grande realtà del nostro territorio. Pertanto, ci auguriamo di continuare e migliorare il futuro del basket a Sommacampagna».

ti ed abituati alla serie A. Siamo una neopromossa e, quindi, potremmo pagare lo scotto del salto di categoria, specialmente a livello tecnico. Dal punto di vista fisico invece, se tutto procederà come da programma, potremo dire senza dubbio giocarcela alla pari». Poi, ecco dispensare un commento più dettagliato sulla squadra: «Le ragazze hanno lavorato tanto e con dedizione – aveva continuato coach Sanchez -. Le nuove arrivate? Francesca Luchin e Martina Mazzieri si stanno impegnando con grande attenzione e intensità: si sono inserite molto bene e il gruppo le ha accolte con entusiasmo. Le amichevoli estive? Ci hanno aiutato ad entrare in clima campiona-

negli ingranaggi dell’Olimpica». Il club veronese è impegnato a 360°, sia dentro che fuori dal campo: non c’è solo la formazione di punta nella mente di proprietà e dirigenza, ma in pentola bolle pure altro. «Quest’anno abbiamo molti progetti in cantiere, oltre la prima squadra, che andranno ad interessare il settore giovanile e la promozione della pallamano nelle scuole – ha illustrato il presidente Beghini durante la presentazione a Villafranca -. Tutto ciò è possibile grazie all’aiuto e all’interesse dei nostri sponsor: senza di loro non saremmo qui. Insomma, i presupposti per fare bene ci sono tutti: ora tocca a noi».



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