L'altro giornale Verona Giugno 2016

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L’ALTRO GIORNALE www.laltrogiornale.net

EDIZIONE QUADRANTE EUROPA

1986 - 2016

ANNO XXXI - N.6 - GIUGNO 2016 - Stampato il 13/06/2016 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744

AFFILIATO con

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

ineSiTaTe di adriano reggiani Il Governo attuale, come d’altronde tutti quelli precedenti, dichiara che uno dei motivi strutturali che impediscono la ripresa e lo sviluppo economico del nostro Paese, è la burocrazia. Burocrazia, ben inteso, che è stata creata da leggi, leggine e regolamenti emessi proprio da quei governi. Per risolvere il problema servirebbe cancellare migliaia di leggi e mandare a spasso centinaia di migliaia di dipendenti pubblici. Impresa impossibile per chiunque. Dobbiamo quindi sopportare questo peso e non scandalizzarci se le aziende straniere non vengono a produrre in Italia e se le aziende italiane “emigrano” all’estero. Ma oltre a questo fardello di prescrizioni, c’è da dire che a volte ci mettono della fantasia per peggiorare la vita del povero cittadino-utente. Ogni settimana vado all’ufficio Grandi Clienti di Poste Italiane, in piazzale Guardini a Verona, per consegnare le copie de L’Altro Giornale da inviare a clienti ed abbonati. Da oltre un anno è stato aperto, nello stesso stabile, un ufficio che sulla porta di accesso portava un cartello, vergato a mano, con la scritta INESITATE. Contemporaneamente mi capitava di vedere cittadini con il “prescritto” tagliando di mancato recapito di lettera raccomandata aggirarsi sperduti per il piazzale antistante. Incuriosito, ho chiesto agli impiegati, a cui consegno le copie del giornale, quale fosse la ragione di tale disagio. Mi è stato spiegato che tutto dipende dal fatto che il servizio per le raccomandate che, quasi immancabilmente, dobbiamo andare noi a ritirare all’ufficio postale, per la città di Verona è stato centralizzato in quell’ufficio e che il termine corretto per indicare una raccomandata non consegnata è INESITATA. Dopo alcuni mesi di questo disagio, qualche impiegato volenteroso si è preso la briga di aggiungere un altro cartello, sempre scritto a mano, con la più comprensibile dicitura RITIRO RACCOMANDATE. W L’ITALIA

Valeggio

la magia torna sul ponte Torna anche in questo 2016 la tanto attesa "Festa del Nodo d’Amore" che continua la sua storia di successo, grazie alla passione e alla professionalità dell'Associazione dei Ristoratori di Valeggio sul Mincio. L'annuale appuntamento enogastronomico, giunto alla sua 23° edizione, è in programma martedì 21giugno. Ben 3.314 commensali saranno seduti ad una tavolo lungo oltre un chilometro nella spettacolare e suggestiva cornice del Ponte Visconteo di Valeggio sul Mincio. L’evento, nato nel 1993 per valorizzare ed esprimere il concetto di Ospitalità legato a Valeggio sul Mincio e all’Associazione dei Ristoratori, sarà l’occasione per consegnare gli ambiti premi 2016 a Carlo Cambi, Alberto Nosè, Eva Lind e Gigi Gandini. Pagina 11

All’interno del giornale, “Speciale Casa” con consigli e informazioni per la propria dimora ideale. Inserto “Speciale Lago”: eventi, i luoghi da visitare e le informazioni per trascorrere alcuni momenti di relax sul Lago di Garda e non solo. La Pesca a Tavola, Melodie del Custoza, Sensi Unici - Musica e Arte nelle terre del Custoza, Teatro in Cantina: Sommacampagna fa il pieno di eventi durante la stagione estiva 2016.



L’ALTRO GIORNALE Giugno 2016

LE VOSTRE LETTERE

EDITORIALI

“Chi è d’accordo e chi no” Gentilissimo signor Venturini, rispondo alla Sua riflessione apparsa sull’ultima edizione de L’Altro Giornale, edizione Valpolicella, con poche righe, non certo dotte come quelle da Lei citate (Goethe), ma che ritengo egualmente efficaci e che subito mi sono saltate alla mente, leggendoLa. Pongo le mie speranze nella grande capacità di ironia senza frontiere (essenziale facoltà dell’intelletto umano) della gente della Valpolicella. “Ehi, chi siete?” “Cosa fate?” “Cosa portate?” “Sì, ma quanti siete?” “Un Fiorino!” Non ci resta che piangere! Ma ne aggiungo un’altra, magari più seria: si ricordi che è il bambino che ha bisogno di essere “confinato” dall’abbraccio materno, perché incapace di agire nel Mondo. L’adulto va, cammina con le proprie gambe e pensa con la propria testa, sicuro di sé, a giro per il Mondo perché lo sente intimamente casa sua (e, quando sarà possibile, a giro per l’Universo). E un’altra ancora, magari più scomoda: è anacronistico, obsoleto, pensare di ridare i confini agli Stati, quando con Internet abbiamo valicato, penetrato, violentato anche le frontiere dell’Anima e dell’intelletto dell’Uomo. La ricerca di confini è da imputarsi al profondo desiderio di sicurezza che l’uomo ha quando non riesce a metabolizzare, essendo naturalmente lento in questo, i rapidi cambiamenti che impone la techne. Un profondo desiderio di aggrapparsi ai relitti di una cultura occidentale che sta morendo a causa di una mentalità cattolica, che permea ogni pensiero, che ha originato molti “mali” del nostro tempo, compreso quello di sentirsi gli “Eletti”. Ma da chi? Abbiamo forgiato le croci in spade per difendere cosa? Il privilegio di pochi. Ci sentiamo superiori, ma per cosa? Come possiamo arrogarci questo essere razza superiore. Ecco, il confine più grande, granitico e insormontabile sta proprio nel pensiero rivoluzionario di chi crede ai confini. Senza offesa per nessuno. E anco-

ra, ancora un’altra, magari un poco inquinata: quali confini hanno fermato la nube atomica di Chernobyl? Una ancora più sofferente: ma soprattutto, quali confini freneranno la disperazione, la paura, la fame di popoli che per secoli abbiamo allegramente depredato, e che ancora adesso insanguiniamo con armi che noi ricchi del Nord del Mondo vendiamo loro per un casco di banane? Vogliamo proteggerci da chi? E che cosa vogliamo proteggere? A guardar bene, potremmo difendere una mediocrità galoppante, l’annichilimento della cultura, la depauperazione delle forze giovanili, schiacciate da un presente cupo, dove le relazioni sono spesso virtuali, dove non c’è molto desiderio di vita comunitaria, dove la nostra bramosia di benessere economico ha rubato il loro futuro, dove la scuola è stata ridotta a Luna Park, dove un giovane campa sulle spalle dei propri “vecchi” finché anche lui non è vecchio, dove le responsabilità vengono delegate in continuazione, e altro ancora… questo vogliamo difendere, con i confini? No, personalmente non ci sto. Il Lesso con la Pearà si difende mangiandolo, magari in compagnia, e magari dopo un bel couscous, non facendo confini anche attorno al “pan gratà”. Grazie Carlo Alberto Bortolotti Gentile signor Bortoletti, la mentalità cattolica, lontana dall’aver originato molti “mali”, è alla base dello sviluppo di tutta la cultura occidentale: della filosofia, della letteratura, della scienza, dell’arte, dell’architettura, della medicina e della musica; del suo primato in ogni campo e di tutto il grande sviluppo che ha avuto la società occidentale rispetto al resto del mondo. La Croce non ha mai difeso il diritto di pochi, semmai il diritto dei poveri, degli ultimi, dei deboli, degli affamati, degli infermi, dei carcerati, dei disabili fisici e mentali e ha difeso la dignità e il diritto alla vita di ogni essere umano

fin dal suo concepimento. Lo testimoniano innumerevoli associazioni di carità, assistenziali e di volontariato. Non è per questo che ho voluto risponderle, ma per ricordare che l’articolo 3 della Dichiarazione dei diritti dell’uomo afferma che “ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona”. Può mai esserci sicurezza senza muri, ossia senza confini in cui può entrare chiunque senza controlli? Questa è utopia pacifista e internazionalista sostenuta dalle èlite dominanti nell’ambito di un capitalismo puro, tendente all’abbattimento di ogni ostacolo: frontiere nazionali, morali, politiche e religiose. Una società universale di consumo che non sarebbe composta di tribù, popoli, nazioni o cittadini, ma soltanto di questa nuova razza di uomini e di donne che sono consumatori. In questo ambito si posizionano anche i flussi migratori “forzati”. E l’accompagnamento culturale di tutto questo prevalentemente di “sinistra” con una religione olocaustica di colpevolizzazione infinita dell’Europa, con un’ideologia interventistica sui diritti umani (anche e soprattutto di diritti fasulli come aborto, matrimoni gay, ideologia gender…), con il governo dei giudici e dei giornalisti (l’Italia è un palese esempio), con l’irrisione della religione e con la liberalizzazione sessuale in ogni direzione come tappa verso la costruzione di una società consumistica. L’ideologia di questa società non è solo quella della fine di un popolo, è quella della fine della storia. Lino Venturini

Ecco un bellissimo esempio di scambio libero di idee. L’Altro Giornale ha questo nome e ospita le pagine di Dialogo con i Lettori, proprio perché vuole essere diverso, non allineato a dettami politici o religiosi, ma aperto al pensiero di tutti.

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“Arrabbiati... ma perchè?” Gentile Direttore, ci accomuniamo alle lettere di protesta di alcuni lettori a seguito dell’Editoriale di Marzo: “Famiglie e “amori”, che confusione” di Lino Venturini, che ha usato le parole “catastrofe dell’umanità”. Noi crediamo che le catastrofi umanitarie siano ben altro: i terremoti e le inondazioni che provocano migliaia di morti innocenti e tutti i migranti: uomini, donne, bambini in cerca di una vita migliore, trasportati come schiavi e affogati a centinaia nei nostri mari. Come protesta, oltre a questa lettera non leggeremo più il vostro Giornale del quale eravamo lettori affezionati Aldo Nicoli, Mario Sartori, Paola Vincenzi, Lina Adami, Alberto Tommasi, Graziella Barbi, Adriano Venturi, Paolo Filippini, Carla Aldrighetti Cari Signori, mi spiace davvero la vostra reazione e con-

statare che, ancora oggi, non riusciamo a misurarci con le idee altrui. Non so se vedrete questa mia risposta, data la vostra minaccia di non leggere più il nostro giornale, ma spero che riuscirete a farlo. Se avete letto la protesta della lettrice (non dei lettori!) avrete anche letto la mia risposta che mi sembrava chiarificatrice. Vi assicuro che io, in prima persona, e tutti i miei collaboratori non abbiamo nulla di omofobo o di razziale e che, certamente, l’editoriale di Marzo di Lino Venturini è stato travisato nel suo contenuto. Credo che i mezzi di informazione servano anche ad aprire la mente al confronto, e proprio il fatto che questa vostra lettera sia pubblicata conferma la nostra apertura al pensiero di tutti. Un cordiale saluto, nella speranza di ritrovarvi affezionati lettori de L’Altro Giornale. Rosanna Pancaldi direttore

ORFANI ALLA NASCITA

“Mi complimento e aggiungo” Egregio Direttore, sono un assiduo lettore de "L'altro Giornale" edizione Garda Baldo e vorrei esprimere un paio di opinioni nella speranza che esse vengano accolte dalla Vostra redazione. Innanzitutto mi complimento con Rosanna Pancaldi, perché nel suo articolo "orfani dalla nascita" colpisce esattamente nel segno riguardo la questione dell'utero in affitto; aggiungerei qualche breve riflessione. L'Italia, è un paese abbastanza ipocrita: ci vuole un attimo a scandalizzarsi per cose ben più lievi, ma si passa sopra (o quasi) a questioni come quella morale ed etica posta dall'adozione del Nichi Vendola di turno e, soprattutto, non si riesce a legiferare in maniera veloce su questioni così fondamen-

Gentili lettori, data la scarsità di spazi ci scusiamo con voi se molte delle vostre lettere non sono state pubblicate su questo numero. Abbiate pazienza: le troverete sulla prossima edizione.

tali come il rispetto della vita, per dire un "NO" senza se e senza ma a qualsiasi cosa che non sia la famiglia naturale così come la si conosce per tradizione e cultura. La mia impressione è che si sia fatto un passo indietro enorme in questi anni in materia: quello che dice Rosanna Pancaldi, cioè che si stia arrivando al "mercato" dei figli e che si possa ordinare un figlio su "misura" sono fatti che spesso vengono considerati paradigmatici di modernità, ma attenzione: fra gli anni '30 del Novecento e l'inizio della Seconda Guerra Mondiale questo "mercato della vita" fu usato Germania per creare un nuovo modello di superuomo appartenente alla razza ariana, destinata a dominare il mondo e ad

annientare le razze inferiori... ce lo siamo dimenticati? L'eugenetica nazista, il programma Lebensborn (accoppiamento "forzato" tra SS e donne bionde ariane) non sono altro che precursori di questa deriva di oggi. Non si vuole ammettere che gli esseri umani non sono perfetti e la ricerca di questa perfezione esclude di fatto dalla comunità tutto ciò che non è uguale a quello che ci si aspetta. E' questo il modello che vogliamo? Per me no o, per citare il Vangelo: etiam si omnes, ego non. Certo di trovare nei prossimi numeri un piccolo spazio per questo piccolo sfogo, vi porgo distinti saluti. Daniele Boschelli Brenzone sul Garda


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LE VOSTRE LETTERE

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ULSS22

“Ospedale di Bussolengo...” Il 9 maggio 2016 il Direttore Sanitario dell’Azienda ULSS 22 di Bussolengo ha comunicato al Direttore Sanitario dell’Ospedale Sacro Cuore di Negrar e al Direttore Sanitario della Casa di Cura Pederzoli di Peschiera del Garda che, nell’ottica dell’adeguamento alle schede regionali e di una riorganizzazione in atto nelle misure atte ad assicurare i livelli minimi di assistenza ex DGR 610/14 relativamente ai posti letto dell’area medica per l’Ospedale di Bussolengo, si prevede una temporanea riduzione per circa un mese dei posti letto di area medica. In quella Dgr si cita anche il completamento del processo di razionalizzazione della rete ospedaliera, come previsto dal Piano Socio Sanitario Regionale del 2012. Vien quindi da chiedersi se la momentanea riduzione di assistenza dell’ospedale non sia sintomo di futuri tagli. Nella stessa nota del 9 maggio si chiede pertanto la disponibilità agli Ospedali di Negrar e Peschiera ad ridistribuzione dei pazienti una internistici/geriatrici provenienti da Istituti

Assistenziali, aventi il carattere d’urgenza, in merito all’area di afferenza per stabilimento ospedaliero di competenza: di conseguenza non si dovrà considerare quale unico ospedale di riferimento l’Ospedale di Bussolengo. Nello specifico, gli utenti/pazienti delle zone e dei comuni della Valpolicella dovranno afferire all’Ospedale di Negrar mentre i residenti della zona del lago dovranno afferire all’Ospedale di Peschiera. Motivo per cui interrogo la Giunta regionale: vorrei sapere qual è la motivazione di questo spostamento temporaneo di posti letto dall’Ospedale pubblico di Bussolengo agli ospedali privati convenzionati di Negrar e Peschiera. C'è il sospetto che si tratti di manovre dettate dall'esigenza di rispettare il rapporto posti letto/personale previsti dalla normativa, però usando la via peggiore: invece di assumere personale rientrando appunto nei parametri, si abbassano i posti letto per arrivare allo stesso obiettivo. Se così fosse, sarebbe in corso un'eutanasia silente dell'ospedale. Andrea Bassi

PESCANTINA

PESCANTINA

Che sia il motivo dello spostamento del mercato?

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Alcune vedute del campo incolto antistante le case ater di via V.Betteloni a Castelrotto 8 cavi volanti della luce e dei servizi. SAN PIETRO

E’ proprio vero! Grazie all’amministrazione Cadura, il verde è di tutti!

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Via Sparavieri lato comune di Verona sosta allucinante e pericolosa SAN PIETRO

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DIRETTORE SANITARIO: DOTT.GIANLUCA GIANFILIPPI - SPECIALISTA IN IGIENE

EMERGENZE TEL. 118 - PRONTO SOCCORSO TEL. 045 6449250 CENTRALINO TEL. 045 6449111 CUP – CENTRO UNIFICATO DI PRENOTAZIONE ATTIVITA’ AMBULATORIALE Prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449270 Disdetta prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449230 LABORATORIO ANALISI Informazioni (ore 10 – 13) tel. 045.6449210 FISIOTERAPIA Informazioni (ore 12 – 14) tel. 045.6444321 DIABETOLOGIA Informazioni (ore 13.30 – 14.30) tel. 045.6449215 PIEDE DIABETICO - VULNOLOGIA Informazioni (ore 8 – 9.30) tel. 045.6444387 OCULISTICA Informazioni (ore 14 – 17) tel. 045.6449285 ONCOLOGIA MEDICA Informazioni – Accettazione tel. 045.6449154 DAY HOSPITAL – DAY SURGERY Informazioni tel. 045.6449108 MEDICINA GENERALE – GERIATRIA REUMATOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449101 CARDIOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449188

NEUROLOGIA Degenze – accettazione ricoveri tel. 045.6449130 CHIRURGIA GENERALE Unità Funz. Chir. Generale Unità Funz. Chir. Pancreatica Unità Funz. Chir. Pediatrica Unità Funz. Chir. Vascolare Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449110 OSTETRICIA – GINECOLOGIA Degenze – Accettazione Ricoveri 045.6449126 Assistenza neonatale Informazioni tel. 045.6449129 UROLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449112 ORTOPEDIA – TRAUMATOLOGIA Unità Funz. Chir. Colonna e Anca Unità Funz. Chir. del Ginocchio Unità Funz. Chir. della Mano Unità Funz. Chir. del Piede Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449120 RIABILITAZIONE Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449135 ENDOSCOPIA DIGESTIVA Informazioni – tel. 045.6449237 DOZZINANTI – RICOVERI A PAGAMENTO Degenze tel. 045.6449138 Prenotazioni Ricoveri Dozzinanti (ore 12 – 15) tel. 045.6449219

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LE VOSTRE LETTERE

PANNELLA

“Santo subito! Missione compiuta” Sembrava di essere ritornati al Carnevale di Viareggio del 2012 quando sul carro che aveva trionfato sui viali a mare della città, l’immagine di cartapesta di Silvio Berlusconi, con il volto al centro di un’aureola, si rivolgeva al cielo mentre sotto una schiera di prelati e monache cantava “santo subito”. Alle ore 14 del 19 maggio scorso, è morto Pannella e subito è partita una sorta di beatificazione sul campo da parte dei media, dei politici e perfino – o tempora o mores!- di alcuni alti prelati. Un diluvio dei minuti di silenzio, di commossi cordogli, di bla bla bla, per ora, poi si procederà all’intitolazione di vie, piazze, scuole, ospedali, centri culturali e, magari, asili nido! Personaggio tra i più longevi della scena politica (deputato dal 1976 al 1992), è stato uno dei protagonisti delle battaglie cosiddette “civili”, dagli anni settanta in poi: divorzio, aborto, fecondazione artificiale, sperimentazione sugli embrioni, droga libera, nozze gay. All’elenco si dovrà aggiungere, fra non molto, l’utero in affitto, l’eutanasia e, chissà, la soppressione dei disabili:

piccolezze, e poi la nostra civiltà, sarà del tutto emancipata e senza tanti scrupoli e superstizioni. Soltanto parlando di aborto, alle campagne di Pannella dobbiamo sei milioni di bambini eliminati in trentotto anni, gli esseri più deboli e vulnerabili in assoluto (l’aborto è la minaccia più grave alla pace nel mondo, diceva Santa Teresa di Calcutta). Se ci fosse davvero giustizia, avrebbe meritato un processo per crimini contro l’umanità, e non possono essere scusanti alcune, poche per la verità, battaglie condivisibili. Pannella se ne è andato perché ormai non aveva più niente da fare in questa povera e piccola Italia, aveva ormai completato la sua missione. Lo dimostra il corteo delle prefiche e il coro ufficiale e all’unisono di compianti, senza una voce discordante. E’ nata una nuova società, una società liquida, di nomadi del godimento immediato, della libertà totale dei costumi e anche dei consumi. Ha scritto Maurizio Blondet, “una società senza classi, senza Stato, nazione, spiritualità religiosa

Immigrati, accoglienza...” EUROPA

Caro Direttore, se Papa Bergoglio sogna un’Europa madre accogliente, io sogno un’Europa che sappia selezionare, tramite le sue ambasciate, nei paesi d’origine degli immigrati, coloro che hanno diritto all’accoglienza, escludendo a priori terroristi, delinquenti e approfittatori. Un’Europa che non rinneghi le sue millenarie origini cristiane imponendo leggi contro natura come l’aborto, il matrimonio tra omosessuali con adozioni di figli. Un’Europa dove il capo della Chiesa Cattolica accolga non a parole, ma di fatto i profughi nelle numerose suites della sua CittàStato del Vaticano, tra l’altro ben protetta da alte mura e guardie svizzere all’ingresso.

tradizionale, senza frontiere e senza limiti” proprio come ci ha chiesto (imposto) di essere l’UE, il FMI, il WTO. Porn Culture, ecco l’orizzonte ultimo del progresso (“dipinte son dell’umana gente/ le sorti magnifiche e progressive”), del quale Pannella è stato, non l’unico, ma un elemento determinante. Riporto, e credo basti, quanto ha scritto Costanzo Preve, l’ultimo filosofo marxista: “Quanto ai radicali, Pannella und Bonino, non li considero personalmente una forza politica, ma un elemento culturale di profonda corruzione civile e umana, avanguardia di un individualismo estremo e anomico (mancante di norme). In parole semplici, ripugnati”. Accorra nobiltà e plebe ad applaudire il suo Barabba: mission accomplished. Lino Venturini

POVERA ITALIA

Percorro quotidianamente la tangenziale ovest, abitando ad Arcè di Pescantina, per dirigermi al casello di Verona Nord e, con cadenza pressoché giornaliera, trovo lungo il tragitto almeno una pattuglia di forze dell’ordine (vigili o carabinieri) debitamente muniti del loro ormai inseparabile autovelox. Deterrente, o solo strumento per fare cassa? Non voglio certo io sindacare e dare una risposta in merito, che sarebbe sicuramente di parte, fatto sta che le strade riservano, sempre ben “imboscati”, incontri di questo tipo dietro ogni angolo. Viaggio molto per lavoro e, in una giornata, ne incontro mediamente tre o quattro: tengono veramente ed in maniera smodata all’incolumità di noi onesti cittadini. Bene.L’altra sera addormento la mia bambina di 2 anni e la stanchezza porta anche me in un sonno profondo. Mi risveglio verso le 3 di notte e, chiudendo gli scuri, vedo un individuo non sospetto, più che sospetto! Avevo infatti la certezza, visto l’atteggiamento ed un abbigliamento completamente scuro (cappello compreso) fosse il palo di una

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Un’Europa con una democrazia diretta evitando di essere governati da Presidenti non eletti e da maggioranze parlamentari create da negoziazioni da suq arabo. Un’Europa dove i poteri forti non facciano cadere i governi legalmente eletti dal popolo, che non obbediscono alle loro regole, in modo da poterli manovrare a loro piacimento. Marco Bresciani Domegliara

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banda di topi d’appartamento. Alle 3,01 compongo il 112 e, dopo avermi chiesto il comune di residenza, mi passano non so bene quale comando (Pescantina stessa?) e la persona al telefono mi risponde che avrebbero mandato una pattuglia “se ce ne fosse stata una disponibile”. Risultato: i miei timori erano fondati, la pattuglia non è mai arrivata e questi gentili e premurosi signori hanno potuto fare il bello e cattivo tempo in diversi appartamenti nelle mie vicinanze. Penso che ogni ulteriore commento sia pleonastico. Non vi è rabbia, solo tanta demoralizzazione ed un senso di assoluta impotenza di fronte ad una situazione che, di fatto, ci vede in balia di noi stessi e privi della benché minima tutela da parte di chi “dovrebbe” essere addetto a ciò. Il vero dramma, inoltre, è percepire nella totalità dei cittadini la piena consapevolezza che, nonostante le continue parole di una classe politica sulla quale è meglio stendere un velo pietoso, nulla potrà mai cambiare, tuttalpiù potremo andare solo in peggio. Una cosa è certa: sulle strade io

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rispetterò i limiti di velocità, chi invece viola continuamente la proprietà privata altrui, continuerà impunemente a farlo, tanto siamo nel paese dei balocchi! E questa, che piaccia o meno, è la cruda realtà, lo specchio ben preciso della nostra povera Italia… Paolo Campolongo

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 13 - 06 - 2016


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CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE

Nodo d’Amore «Una vetrina»

Giugno 2016

L’INTERVISTA. Giovanni Veronesi dell’Associazione Ristoratori Valeggio

LA SEDAZIONE COSCIENTE CON PROTOSSIDO D'AZOTO E OSSIGENO La più innovativa e rivoluzionaria tecnica introdotta in Italia negli ultimi anni consente di cambiare la colorazione emotiva del dolore. Il protossido d’azoto e l'ossigeno sono gas non infiammabili che non vengono metabolizzati dall’organismo ma eliminati con la respirazione; non sono né irritanti né tossici e non si conoscono allergie da Protossido d'Azoto. Che cosa fa? Veicolato tramite una mascherina profumata, particolarmente confortevole per il paziente, sia adulto che pediatrico, desensibilizza le mucose orali, innalza la soglia del dolore, potenzia l’effetto dell’anestetico.

«È fondamentale non perdere mai di vista obiettivi e progetti». Con queste parole interveniva su L’Altro Giornale qualche mese fa, a fine 2015, Giovanni Veronesi, segretario dell’Associazione Ristoratori Valeggio, tracciando un bilancio dell’anno appena trascorso. Un bilancio «che sorrideva» e sulla scia del quale l’Arv aveva inaugurato con entusiasmo il 2016. Oggi, a distanza di un semestre, l’entusiasmo non manca e nemmeno il desiderio di dar voce alle eccellenze di un territorio sempre più da valorizzare e far conoscere. Signor Veronesi, come si è rivelata questa prima parte del 2016? «Si è rivelata buona: senz’altro stiamo raccogliendo i frutti di quanto abbiamo seminato, con impegno, costanza e intenso lavoro, negli scorsi anni. Grazie infatti alle varie manifestazioni a cui abbiamo preso parte e al nostro impegno nel presenziare ad eventi sul territorio provinciale, sul Lago di Garda e all’estero, stiamo mietendo molte soddisfazioni e numerosi successi. Non possiamo dire che siamo nel pieno della gloria, ma

stiamo veleggiando bene e questo ci dà la giusta carica per guardare positivamente al futuro. Vorremmo vedere risultati più concreti, questa è una verità, ma ci ren-

attraverso esso, del nostro territorio, giocano un ruolo fondamentale». Inizia il conto alla rovescia per la vostra Festa del Nodo d’Amore.

diamo anche conto che non si può pretendere troppo». L’ottimismo di cui si parlava qualche mese fa è ancora intatto quindi? «L’ottimismo è il motore di ogni nostra attività e non deve mai mancare, così come l’entusiasmo. Certamente è necessario non abbassare mai la guardia e mantenere sempre desta l’attenzione, continuare a crescere, ad imparare, a documentarsi, ad aggiornarsi, a perseverare nella ricerca dell’eccellenza. All’interno di tutto questo la valorizzazione e la promozione del nostro prodotto principe il tortellino e,

«Per la nostra Associazione la Festa del Nodo d’Amore rappresenta sempre una vetrina importante per le nostre attività e per l’immagine che abbiamo l’opportunità di trasmettere di noi. E’ una Festa, che ci vede al lavoro fin dai primi giorni dell’anno, ormai entrata a far parte della tradizione, un appuntamento che scaturisce da una macchina organizzativa rodata ed affidabile. L’unica incognita rimane come sempre il tempo, che ancora una volta, speriamo sia dalla nostra parte». Silvia Accordini

GARDA / Festa delle Fate: elfi, magia e colori Sabato 25 e domenica 26 giugno torna la Festa delle Fate sul Lungolago Regina Adelaide a Garda. «Arrivati alla nona edizione – affermano gli organizzatori -. Vogliamo festeggiare e ricordare il mondo degli Elfi e la magia. In questa edizione 2016 l’intera prima serata, il sabato, sarà dedicata, dalle 19.00 a mezzanotte, al mondo degli Elfi e di Tolkien con la rappresentazione di uno spettacolo di antiche ballate

Dott. Marco Castellani

Nel caso di trattamenti prolungati minimizza la sensazione del trascorrere del tempo, lasciando una piacevole sensazione di benessere. L’effetto più rilevante dell’utilizzo del protossido d’azoto e ossigeno è quello di togliere paura, ansia, stress, inquietudine, nervosismo, disagio, impazienza; inoltre nella presa delle impronte il protossido d’azoto e ossigeno elimina il riflesso del vomito. Per chi è indicata? L’analgesia sedativa è indicata per tutti i pazienti dello studio odontoiatrico, sia adulti che bambini. Non è indicata invece nei primi tre mesi di gravidanza, nei pazienti tossicodipendenti o con gravi infezioni polmonari e nei soggetti con gravi malattie mentali. Chi ne trae benefici? Tutti: i paziente adulti o bambini, paurosi o coraggiosi, tranquilli o agitati, non avvertono più le sensazioni spiacevoli e dolorose da sempre associate alle cure odontoiatriche. Un paziente rilassato e tranquillo è più soddisfatto e avrà un atteggiamento più positivo verso le cure. Il dentista lavora più velocemente e più tranquillamente perché trova dall’altra parte un paziente collaborante e rilassato; l’igienista dentale può operare anche senza l’ausilio dell’anestesia per terapie parodontali e di igiene orale su pazienti con elevata sensibilità.

gaeliche e letture di Tolkien, lezioni di linguaggio elfico e la rievocazione del Matrimonio Elfico, di elaborazione Tolkeniana. Alle 23.00 rito di iniziazione ai poteri degli Elfi che si concluderà con l’accensione simbolica del Fuoco Sacro». La domenica, dalle 11.00 alle 23.30, si parlerà di magia attraverso le fate e i maghi e per tutti ci sarà la possibilità di partecipare a lezioni di magia, di pozioni, di duelli con le bacchette per conseguire il diploma di fata o mago. I rituali magici parleranno di consigli dati dalla Fata Custode, di consapevolezza dei quattro elementi, sveleranno i poteri magici delle fate e si celebrerà lo sposalizio delle Acque e delle Ninfe. Entrambe le giornate, ad ingresso gratuito, offriranno momenti culturali, incontri con autori, stand a tema fantasy e trattamenti olistici. Molti gli appuntamenti pensati per i bambini: laboratori di pittura e di costruzioni con il legno, sfilate con elfi e fate, story cubes e inventa favole. Torna inoltre per il quinto anno, domenica 26, la magia del Cosplay, l'arte di travestirsi e interpretare un famoso per-

DOTT. MARCO CASTELLANI Lugagnano: via Pelacane, 36 - 37060 VR Tel 045 514744 Sandrà: Via Pastrengo, 28 - 37010 VR - Tel. 045 7596180 studiodentisticocastellani@gmail.com - cell. 348 4383369 pubbliredazionale

sonaggio di cartoni, film, videogiochi o fumetti. Informazioni: www.lafestadellefate.it, https://www.facebook.com/lafestadellefate


L’ALTRO GIORNALE

CRONACHE di Bussolengo

Festa dello Sport Un gran successo

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L’APPUNTAMENTO. Tutte le discipline erano rappresentate da atleti e dirigenti dal 3 al 5 giugno

Si è rivelato un fine settimana di successo quello dal 3 al 5 giugno: Bussolengo è stato teatro di una Festa popolare dello Sport che ha coinvolto abitanti di tutte le età in ogni angolo del Paese. Partita dalla piazza centrale di Bus-

sportivi, dove gli stands enogastronomici hanno accolto i partecipanti. L’assessore Katia Facci ha guidato la serata presentando il programma, mentre il Sindaco Paola Boscaini ha aperto l’evento ringraziando i parte-

della giornata: molti quartieri di Bussolengo sono stati coinvolti nello svolgimento di una o più pratiche sportive, da piazza XXIV Aprile a via De Gasperi, da località Porcella a piazza dello Zodiaco, fino alle zone più

solengo il venerdì in tarda serata e accompagnata da cittadini in abbigliamento sportivo, una variopinta marcia-sfilata animata da bambini e giovani atleti di tutte le discipline a ritmo di tamburi ha raggiunto i campi

cipanti. Tutte le discipline sportive erano rappresentate da atleti e dirigenti, che hanno avuto modo di orientarsi nella Festa, organizzata secondo una formula nuova caratterizzata da una territorialità diffusa ad ogni ora

periferiche. Grande partecipazione hanno registrato il beach volley, la pesca sportiva e il golf, la scherma, gli scacchi e la vela presentata dal campione Roberto Cipriani, oltre alle numerose discipline classiche. Grande

PROTEZIONE CIVILE / CAMPO BASE 2016 L’esercitazione “Campo base 2016”, la quinta in ordine di tempo, ha chiamato a raccolta i gruppi della Protezione

civile della provincia di Verona e ha coinvolto anche altre formazioni da fuori provincia. Il campo, partito in colonna mobile da Sant’Ambrogio di Valpolicella, è stato montato in 10 ore e completato in ogni componente nell’area ex Sampò a Bussolengo sotto la guida di Armando Lorenzini, responsabile dell’Unità operativa per la Protezione civile della Provincia di Verona. Il campo, con 36 tende, è stato in grado di ospitare oltre 200 volontari e di ricevere gli sfollati delle tre vie evacuate Mon-

tresor, Verdi e Rossini. Grande lavoro per le cucine gestite dalla Protezione civile di Sant’Ambrogio che ha

riscosso unanimi consensi per il risotto e i tortellini serviti a cena e a pranzo. «Una due giorni -ha sottolineato Lino Gambaretto, assessore provinciale e sindaco di Soave - che ha costituto la prova generale di impegno dei reparti sul territorio. Nelle due giornate abbiamo registrato oltre 500 arrivi di volontari che hanno partecipato alle varie fasi delle operazioni. Un risultato che fa onore ai nostri gruppi volontari». «Bisogna crederci – ha sottolineato il vice prefetto di Verona, Alessandro Tortorel-

la - e soprattutto bisogna che i sindaci investano nelle strutture per la Protezione civile che crea il senso della comunità civile responsabile». A questo proposito, Paola Boscaini, sindaco di Bussolengo, che ha fatto gli onori di casa, ha annunciato che presto la Protezione civile di Bussolengo avrà una sede nell’edificio delle scuole Beni Montresor. «Il lavoro – ha precisato - è stato già previsto per quest’anno e il luogo è stato giudicato idoneo. Finalmente i volontari di Bussolengo avranno una sede degna. Il volontariato è la spina dorsale dell’Italia». Responsabile della gestione del campo, Ivano Zamboni, al suo debutto come presidente della Protezione civile di Bussolengo, ha ringraziato tutti i partecipanti. «E’ stata – dice- una prova del fuoco del nostro sistema di Protezione civile e sono felice che ci sia stata una conferma di affidabilità di tutti i reparti intervenuti». Lino Cattabianchi

afflusso di pubblico ha registrato inoltre l’esposizione domenicale delle auto sportive d’epoca in piazza XXVI Aprile, così come le giovani Band che hanno accompagnato con la loro musica i visitatori e i partecipanti fino alla tarda serata della domenica. «E’ una grande soddisfazione – sottolineano i Consiglieri Piccoli, delegato allo Sport, e Ferrari, delegato alle Associazioni – vedere gente di ogni età mettersi a disposizione con entusiasmo. Ringraziamo di cuore il Gruppo organizzatore che si è cimentato in questa impresa lavorando senza polemiche per un risultato che è sotto gli occhi di tutti. «Le attese non sono state deluse – ha sottolineato l’assessore Katia Facci alla fine della “tre giorni” – e con piacere ho notato un’attenzione particolare da parte dei più giovani, impegnati a cercare i luoghi dove sperimentare nuove emozioni sportive. La Festa dello Sport 2.0 è oggi una bella realtà e da più parti abbiamo raccolto segnali perché diventi una tradizione annuale.

LA MOSTRA. Il disegnatore Prosdocimi strappa elogi Successo per la mostra retrospettiva di Bruno Prosdocimi, disegnatore, caricaturista e artista di Bussolengo che ora si sposterà dal 2 all’11 luglio a Cavaion nella sala Turri a Corte Torcolo e dal 16 al 31 luglio a Verona, all’Accademia delle Belle arti. L’iniziativa è partita dalla moglie Carla che ha voluto questi eventi. La vicenda di Bruno, approdato a Bussolengo per frequentare le scuole elementari proprio a Villa Spinola e poi partito per la sua avventura che ha conosciuto gli anni della Rai, della Mondadori e dell’Arena, è stata raccontata con Bruno Prosdocimi col sindaco Paola Boscaini grande accuratezza e passione dal poeta Giancarlo Peretti. «La mostra che ha debuttato a Villa Spinola e proseguirà a Cavaion e Verona – spiega la moglie Carla - presenta aspetti di Bruno mai emersi. L.C.


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CRONACHE di Sommacampagna

Sensi Unici 2016: un’estate di show

RASSEGNA. L’attore veneto Natalino Balasso aprirà i battenti martedì 21 giugno a Villa Venier

Servizi di

Claudio Gasparini

La rassegna estiva 2016 “Sensi Unici – Musica e Arte nelle terre del Custoza” aprirà i battenti martedì 21 giugno sul palco di Villa Venier a Sommampagna con il famoso attore veneto Natalino Balasso che, in unica data estiva nazionale, si esibirà nel suo spettacolo “Stand Up Balasso” (che il comune di Sommacampagna presenta in collaborazione con Box Office Live di Verona). Dopo questa grande apertura, i riflettori torneranno a risplendere sulla fortunata rassegna “Teatro in Cantina”, organizzata dal Comune di Sommacampagna in collaborazione con Teatro Impiria, con quattro appuntamenti in tre cantine delle Terre del Custoza, Villa Medici, Aldo Adami e Monte del Fra’ con spettacolo finale all’azienda agricola Corte Vittoria di

Custoza. Saranno proposti spettacoli di grande pregio

artistico, divertimento e qualità, “Ah!” di e con Sergio Bonometti, “Deus ex machina” da Woody Allen con la compagnia La Bottega di Concordia Sagittaria (VE), “Novecento” del Teatro Fuori Rotta Padova e chiusura alla grande con “Noi Veneti” del trio Conati

–Pasetto – Tedeschi. La carrellata degli spettacoli è ricca, ma l’accento va posto sui due maggiori concerti di Verona folk 2016 che saranno proposti a Villa Venier il 27 luglio con la band siciliana de I Tinturia & Lello Analfino con special guest il talentuoso trombettista e cantante Roy Paci; il secondo appuntamento il 28 luglio con la musica d’autore eseguita da un noto figlio d’arte Paolo Jannacci che si presenta con la sua band esibendosi “In concerto con Enzo”, nelle indimenticate

canzoni del padre Enzo. Gli altri eventi, sempre all’altezza di un calendario di tutto rispetto, vanno dalle serate di Wine bar delle Melodie del Custoza, alle commedie teatrali brillanti, al Musical di gran classe, alla raffinata musica classica e barocca. Un’estate di divertimento, buona musica, grandi sapori ed eccellenze nelle “Terre del Custoza”. Per informazioni e prenotazioni Ufficio Cultura Comunale tel. 045.8971357 – www.comune.sommacampagna.vr.it e Facebook.

COMITATO GIUSEPPE LUGO Il Comitato “Giuseppe Lugo” propone anche quest’anno una serata a ricordo dell’omonimo tenore che avrà luogo al Parco Villa Vento a Custoza Giovedì 30 giugno alle ore 21.00 con la consegna del premio di questa 23^ edizione al tenore Mario Malagnini. Seguiranno concerto, buffet e brindisi con Custoza Doc.

L’ALTRO GIORNALE

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VINI CUSTOZA DOC / I PREMI Il 28 maggio scorso, nella sala consigliare del comune di Sommacampagna, il vicecomandante dei vigili urbani ed il cavaliere Elio Franchini, presidente della Pro Loco Custoza, hanno aperto i campioni dei vini Custoza Doc 2015 e Custoza Doc Superiore 2014, valutati da una commissione composta di una

tive organizzate in occasione del 150° della Battaglia di Custoza del 1866. Un territorio che offre prodotti eccezionali, ottimi come quello delle nostre viti. Ringrazio la Pro Loco appena rinnovata nel suo direttivo e il suo presidente cavaliere Elio Franchini unitamente ai rappresentanti della Confraternita del Custo-

ventina d’assaggiatori dell’Ais, Onav, enologi ed enotecnici la settimana precedente. «È un momento importante perché il Custoza è un vino che sta diventando sempre più importante per qualità ha posto l’accento l’assessore alle Politiche Agricole, Giandomenico Allegri -. C’è un’ipotesi di lavoro per far diventare il prodotto sempre più riconoscibile per far sì che il consumatore lo scelga unitamente al nostro territorio che, con gli assessori alla Promozione Turistica Isabel Granados e alle Attività Produttive Nicola Trivellati, stiamo cercando di valorizzare anche attraverso le numerose inizia-

za che ci hanno onorato della loro presenza». Cantine vincitrici Custoza Doc: azienda Agricola Antica Corte Bagolina, Gorgo, Il Pignetto, Le Muraglie di Valeggio, Meneghello, Morando Lorenzo, Pigno F.lli Martari, Rizzi Luigino e Claudio, Tabarini Damiano e Silvio, Tamburino Sardo, Villa Medici, Cantine di Castelnuovo del Garda, Bolla di Pedemonte, Vitivinicola Tinazzi di Lazise. Aziende Agricole vincitrici Custoza Doc Superiore: Rizzi Luigino e Claudio, Tamburino Sardo e Villa Medici. I rappresentanti dell’Amministrazione comunale hanno consegnato il diploma ai vincitori presenti.


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Musica live e buon vino L’EVENTO. Ritorna “Melodie del Custoza. Wine & Live Music”

Servizi di

Claudio Gasparini

Visto il notevole successo riscosso l’estate scorsa, sarà riproposta quest’anno l’iniziativa “Melodie del Custoza. Wine & Live Music” organizzata dall’Amministrazione di Sommacampagna in collaborazione con la Consulta dei Commercianti e il Comitato Eventi del comune. Il programma prevede undici serate che avranno luogo nei pubblici esercizi di Sommacampagna, Caselle e Custoza, dal 17 giugno al 19 agosto dalle ore 20.30 con musica dal vivo. Per l’assessore alle Attività Produttive Nicola Trivellati e l’assessore all’Agricoltura Giandomenico Allegri, che ha coinvolto le cantine vinicole di Custoza, «siamo riusciti a coinvolgere le attività produttive che ancora una volta hanno risposto in maniera

entusiasta. Saranno offerti al pubblico locale e turistico momenti di convivialità con la possibilità di degustare le prelibatezze culinarie proposte dai singoli esercenti in abbinamento al nostro prodotto dell’eccellenza, il Custoza Doc, un bianco fresco, profumato e particolarmente piacevole al palato che si abbina ad ogni pietanza, proposto in ogni serata dalle varie cantine del territorio. Il sottofondo musicale, soft e non invadente offerto dai vari gruppi, darà modo ai partecipanti di passare una serata estiva all’aperto in spensieratezza e in compagnia con familiari, parenti e amici. Colgo l’occasione per ringraziare l’ufficio commercio e attività produttive a cui ci si può rivolgere per informazioni (tel. 045.8971322) e tutti i volontari che si sono resi disponibili per l’importante contributo organizzativo».

PERCORSO NATURALISTICO CAMMINACUSTOZA Sul percorso naturalistico CamminaCustoza, i ragazzi delle prime classi della scuola media

di Sommacampagna dell’Istituto Comprensivo Don Milani hanno inaugurato le nuove tabelle di legno pensate e realizzate dagli stessi alunni con la supervisione degli insegnanti Clementel, Valle, Moretto e Melotti, tradotte anche in inglese e tedesco, indicanti alcune essenze arboree del territorio. Presenti, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, l’assessore all’Ecologia e vicesindaco Fabrizio Bertolaso e il consigliere delegato alla Scuola Paola Fasol che hanno ringraziato i presenti per il lavoro svolto e per l’impegno nell’abbellire questa parte del sentiero natura e nell’approfondimento scientifico proposto ai fruitori del percorso, sia italiani che stranieri.

La Pesca a Tavola, 3ª edizione

L’INIZIATIVA. È partita la manifestazione dopo il successo del 2014 e 2015. L’obiettivo? Far conoscere il tipico prodotto dell’estate

Dopo il successo riscontrato nelle due precedenti estati, è partita la terza edizione “La Pesca a Tavola”, per far conoscere questo tipico prodotto estivo e per valorizzare il suo utilizzo. L’iniziativa di celebrazione del frutto più amato dagli italiani, è partita dal comune di Sommacampagna nel 2014, grazie all’intuizione dell’assessore all’agricoltura Giandomenico Allegri, che ha riscontrato subito il consenso del presidente dei Ristoratori del Custoza dell’epoca ed attuale consigliere della stessa, Franco Predomo del Ristorante Tamburino Sardo convinto sostenitore dell’iniziativa proposta sin dall’inizio. Visto l’ottimo riscontro altre cinque amministrazioni si sono mostrate interessate, già l’anno successivo, a aderire al progetto ideando assieme un percorso di promozione per portare visitatori sul territorio. Nei ristoranti aderenti all’iniziativa dei comuni di Bussolengo, Pescantina, Sommacampagna, Sona, Valeggio sul Mincio e Villafranca di Verona saranno proposti fino ad agosto, gustosi piatti cucinati con il prezioso frutto di queste terre, la pesca IGP Verona, che potrà anche essere acquistata direttamente presso le aziende agricole produttrici. «Con le risorse di queste amministrazioni ed il contributo della Camera di Commercio che vogliamo ringraziare – pone l’accento Allegri – ci poniamo l’obiettivo di far apprezzare al consumatore veronese e non solo uno dei prodotti più interessanti del territorio, fresco, raccolto in giornata, d’alta qualità. La novità di quest’anno è che ci allargheremo anche sul lago

di Garda, con una presentazione ufficiale che avverrà a Bardolino il 26 giugno, per far assaporare il prodotto anche ai turisti». Il presidente dell’As-

sociazione Ristoratori del Custoza, Luca Pezzini, conferma che il prodotto sarà proposto nei menù dei vari ristoranti, «visto l’interesse riscontrato

nelle prime due edizioni. Il prodotto è versatile e ben si presta ad essere cucinato in vari modi ed abbinamenti secondo la fantasia degli chef».


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CRONACHE di Valeggio e Sona

Cestim, tutto esaurito VALEGGIO. Molti iscritti ai corsi estivi del Centro studi immigrazione che partiranno in luglio

Di nuovo il tutto esaurito per i corsi estivi del Cestim Centro studi immigrazione , che ripartiranno all’I.C. Murari di Valeggio e in 27 scuole della provincia di Verona l’1 luglio. Da 26 anni, l’associazione fondata dal sociologo Carlo Melegari è presente sul territorio veronese per monitorare l’andamento dell’immigrazione e sostenere i figli di stranieri che iniziano a frequentare le strutture scolastiche all’arrivo in Italia. Secondo la Documentazione statistica Cestim 2014, si tratta di persone provenienti perlopiù da Romania, Marocco, Sri Lanka e India, ma numerosi sono anche i sub-sahariani, i sudamericani, i cinesi e gli europei di altre nazionalità. Una folta comunità che costituisce il 12% sulla popolazione complessiva dei comuni veronesi, tra cui Valeggio, che ospita oltre 2000 immigrati. Nelle scuole, un alunno su dieci ha origini straniere, e proprio per questo un centinaio di operatori del Cestim, tutti laureati con esperienza

nel campo dell’insegnamento, sono attualmente attivi nei doposcuola e nei labora-

tori estivi dedicati all’apprendimento della lingua italiana dello studio e del

quotidiano. Più di quaranta gli iscritti per il mese di luglio solo presso l’Istituto Comprensivo di Valeggio, mentre sono oltre un migliaio i bambini e i ragazzi che frequenteranno i corsi estivi nelle scuole della provincia di Verona e Vicenza: un grande segnale di desiderio, da parte delle famiglie straniere, di integrarsi e di offrire questa possibilità di riscatto ai figli in età scolare, due su tre nati in Italia. ingo@cestim.it Paola Peretti

VALEGGIO. Fidas, nasce l’app per iOs e Android Se il sangue è vita, la comunicazione è un essenziale strumento di diffusione del messaggio, e Fidas sa come utilizzarlo. Si è concretizzata così l’idea di Silvio Franchi, presidente della sezione di Valeggio e vicepresidente provinciale, di creare un’applicazione Fidas Verona per telefoni cellulari e mobili. La app, gratuita e scaricabile già da ora su dispositivi iOS e Android, permetterà di accedere dal proprio telefono a una serie di informazioni e di servizi che stimoleranno l’attenzione del volontario con notifiche e promemoria, facilitando la programmazione delle donazioni. Nella provincia di Verona sono 11.500 i soci Fidas che si impegnano perché il fabbisogno ospedaliero venga soddisfatto; a Valeggio, come in tanti altri comuni veronesi, la comunità dei donatori è molto attiva da oltre cinquant’anni, ma le emergenze e le trasfusioni quotidiane restano ingenti. Per questo è nata la app, come sottolinea il responsabile del progetto Alberto Pertile: per richiamare i più giovani, abituati all’uso costante degli strumenti tecnologici, che potrebbero appassionarsi all’idea di verificare la propria carriera di donatori direttamente dal telefono, nonché donare per un lungo periodo. La app non permette, per adesso, la prenotazione on line, ma fornisce dati sull’associazione, sulle modalità con cui avviene il dono e sulla localizzazione geografica dei centri trasfusionali o di raccolta Fidas e ospedalieri Fidas più vicini, oltre a ricordare periodicamente al volontario quando è il momento di donare ancora. P.P

Fondi alle parrocchie SONA. Quasi 16 mila euro ripartiti tra le strutture del capoluogo e di Lugagnano per lavori

Quasi 16 mila euro ripartiti tra la Parrocchia di Sona e quella di Lugagnano per attuare progetti. Con una delibera di Giunta del 7 aprile scorso l’Amministrazione di Sona ha dato esecuzione

nizzazione secondaria destinandola agli interventi concernenti le chiese e gli altri edifici religiosi. «Si tratta – dichiara il Sindaco Gianluigi Mazzi – di contribuire all’attività rivolta alla comunità da

favore della Parrocchia San Salvatore di Sona sono stati destinati 5.577,20 euro per la manutenzione dell’impianto di illuminazione, la sostituzione di lampade obsolete e l’installazione di led a basso

Chiesa di Sona

alla ripartizione per l’anno 2016 della quota di proventi derivanti dagli oneri di urba-

parte delle nostre Parrocchie, che hanno fatto domanda per effettuare diversi progetti». A

consumo energetico, mentre a favore della Parrocchia Sant’Anna di Lugagnano

sono stati destinati 9.422,80 euro per la rimozione e il ripristino dei serramenti nella parta bassa della Chiesa. Nessuna richiesta è arrivata per il 2016 da parte delle Parrocchie di Palazzolo e di San Giorgio in Salici. «È un dovere come Sindaco e come cittadino aiutare le chiese. Abbiamo voluto contribuire in questo 2016, come era stato fatto anche negli anni 2013, 2014 e 2015. La Regione Veneto – conclude il primo cittadino - ci ha comunicato di aver deciso di sospendere questa erogazione, mentre Sona ha voluto proseguire anche per quest’anno. Sempre più Provincia e Regione obbligano i Comuni a dover rivedere la modalità di erogazione e il prossimo anno dovranno essere fatte anche da Sona delle scelte importanti». R.R.

SONA. Concorso Fotografico Urban Effects, le premiazioni «Grazie a tutti i giovani fotografi per averci ricordato quanto è bello il nostro territorio. E’ una cosa che dico sempre ai nostri cittadini: spesso non ci rendiamo nemmeno conto delle bellezze che ci circondano». Con queste parole il Sindaco di Sona, Gianlugi Mazzi ha dato inizio alla premiazione del Concorso Fotografico Urban Effects organizzato da Il Baco da Seta con il Club LUnART Photo di Lugagnano e con il patrocinio del Comune di Sona, rivolto ai ragazzi di medie e superiori di Sona. I premiati sono stati per le medie Emma Fanciullo, Sara Turrini, Benedetta Ferrian e Sofia Bonomi e per le scuole superiori Alberto Bellè e Davide Rudari, e le loro foto sono state commentate da Mario Pachera, fotografo professionista, che le ha anche valutate con la giuria. Le loro foto verranno esposte all’interno della mostra LUnART nel corso della sagra paesana di Lugagnano il prossimo luglio.

L’ALTRO GIORNALE Giugno 2016

NOTIZIE FLASH DA VALEGGIO SPORTELLO LAVORO. Dall’1 maggio a Valeggio sono stati inseriti altri due nuovi lavoratori in tirocinio presso la Cooperativa Sociale Spazio11 che si dedicano alla pulizia del vie e dei parchi. I lavoratori si inseriscono nella convenzione che il comune di Valeggio sul Mincio ha siglato a luglio 2015 con Lavoro & Società per attuare un progetto di inclusione sociale per i cittadini disoccupati residenti. Oltre alle attività dello Sportello Lavoro il Comune ha investito in percorsi di inserimento nel mondo del lavoro attraverso dei tirocini per persone disoccupate e persone in difficoltà sociali già in carico ai servizi sociali comunali. Ad oggi sono stati attivati cinque tirocini per persone in difficoltà sociale e sette per persone disoccupate. Per informazioni: Sportello Lavoro – 045.6339881 (giovedì); sportellolavoro@comune.valeggiosulmincio.vr.it VESPISTI A BORGHETTO. Domenica 15 maggio i Vespisti veneti si sono ritrovati a Borghetto, per celebrare la “Giornata della Vespa 2016”. L'evento, patrocinato dal comune di Valeggio sul Mincio, ha avuto luogo in 16 regioni in contemporanea, con lo scopo di riunire tutti i vespisti, accomunati dalla stessa passione, all'insegna dello spirito di aggregazione e dell'amicizia. A Borghetto sono arrivati 1200 vespisti che hanno occupato l'area dell'ex colonia elioterapica per una giornata all'insegna del piacevole stare insieme tra musica, giochi e degustazioni gastronomiche.

SONA. Alternanza Scuola Lavoro Gli studenti guardano al domani La legge n. 107/2015 ha introdotto l’obbligo per tutti gli studenti delle scuole medie superiori, a partire dalle classi terze, di svolgere percorsi di Alternanza Scuola Lavoro per una durata complessiva di 200 ore. «Quei percorsi sono organicamente inseriti nel piano triennale dell’offerta formativa dell’istituzione scolastica come parte integrante dei percorsi di istruzione – spiega Annamaria Gasparini, responsabile del Personale del Comune di Sona - e rispondono alla funzione di acquisire competenze spendibili nel mer-

cato del lavoro». Il Comune di Sona ha offerto quindi la disponibilità ad accogliere gli studenti che ne abbiano fatto richiesta nell’ottica di agevolare le future scelte professionali dei ragazzi anche mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro. «Durante il periodo estivo gli uffici comunali accoglieranno complessivamente 14 studenti del territorio, che frequentano diversi Istituti di Verona e Provincia. In particolare sono state sottoscritte convenzioni con l’Istituto Tecnico Statale “M. Polo”, con il Liceo Statale “G. Galilei”, con l’ISISS “C. Anti”, con l’Istituto Seghetti, con l’Istituto Tecnico Statale “Cangrande della Scala”, con l’Istituto di Istruzione Superiore “M. Curie”, con l’Istituto Salesiano “Don Bosco”, e infine con l’Istituto Tecnico commerciale statale “Lorgna-Pindemonte”. «È anche questa un’iniziativa importante – precisa il Sindaco Gianluigi Mazzi – per manifestare concretamente la partecipazione del Comune di Sona alle esigenze dei giovani e delle famiglie. Non solo: l’incontro in Comune delle nuove generazioni fa capire come queste realtà non sono distanti ma vicine a tutti. Si entra negli uffici, ci si muove nell’organizzazione, si capiscono le dinamiche».


23a FESTA DEL NODO D’AMORE

VALEGGIO

L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE

OLTRE 3.000 COMMENSALI PER GUSTARE IL TORTELLINO La "Festa del Nodo d’Amore" continua la sua storia di successo, grazie alla passione e alla professionalità dell'Associazione dei Ristoratori di Valeggio sul Mincio, siamo arrivati alla 23° edizione. L'annuale appuntamento enogastronomico si terrà martedì 21giugno prossimo, le prenotazioni confermano anche per il 2016 la grande attesa per l'evento, che vedrà ben 3.314 commensali seduti ad una tavola lunga oltre un chilometro nella spettacolare e suggestiva cornice del Ponte Visconteo di Valeggio sul Mincio. L’evento nasce nel 1993 per valorizzare ed esprimere il concetto di Ospitalità legato a Valeggio

sul Mincio e all’Associazione dei Ristoratori. Ristorare, restaurare e valorizzare questi sono i 3 cardini della nostra professione. Ospitare e ristorare i molti ospiti con le eccellenze gastronomiche, restaurare l’immagine della cucina tradizionale che nuovi modelli di cucina e la globalizzazione vorrebbero detronizzare e valorizzare il valore degli ingredienti che siano essi merceologici o umani che nella ristorazione fanno la differenza. Un particolare ringraziamento va alla Scuola Alberghiera Luigi Carnacina , sede di Valeggio sul Mincio per l’ospitalità e a tutti gli sponsor finanziari e merceologici che negli anni ci hanno permesso di avere

"un passo" più vivace e vincente con il loro indispensabile contributo. Alberto Zucchetta, cittadino onorario di Valeggio sul Mincio, ideatore della Leggenda del Nodo d’Amore e realizzatore degli Ambitissimi premi con noi ha identificato i premiati 2016. Premio scultura in bronzo e bagno d'oro "La ninfa Silvia della leggenda del Nodo d'Amore" a Carlo Cambi, Giornalista enogastronomico, e Alberto Nosè, Pianista. Targa premio Nodo d'Amore a Eva Lind, Soprano austriaca e a Gigi Gandini, Maestro di acconciature. La Festa del Nodo d'Amore si concluderà con un sontuoso spettacolo pirotecnico

PROGRAMMA

INGRESSO ORE 19:00 APERTURA AGLI OSPITI

INGRESSO DEL CORPO BANDISTICO CHE INVITA GLI OSPITI AD ACCOMODARSI AI PROPRI POSTI, A SEGUIRE INGRESSO DEI FIGURANTI DELLA LEGGENDA DEL NODO D’AMORE

ORE 20:30 INIZIO SERATA CONVIVIALE ORE 22:00 PREMIAZIONI NODO D’AMORE 2016 ORE 23:00 SPETTACOLO PIROTECNICO CON SOTTOFONDO MUSICALE E’ vietato il parcheggio nei pressi del ponte Visconteo. Sarà attivo un servizio gratuito di navette che partiranno dai parcheggi su in paese a Valeggio e precisamente in Piazza della Repubblica, Piazza Europa, via Caduti del lavoro fronte poste e piazzale Lodesca.

accompagnato dalle note di grandi compositori internazionali, in perfetta sintonia con i colori e l'atmosfera dell'evento, per stupire gli spettatori e salutarli con dolci suggestioni. Si rinnova così l’opportunità di presentare un momento di promozione del territorio di altissimo livello che coinvolge l’intera cittadinanza di Valeggio S/M ed è testimonianza di come la collaborazione tra pubblico e privato possa condurre a risultati di assoluta eccellenza all’insegna della convivialità e dell’ospitalità. Il presidente ARV (Associazione ristoratori Valeggio sul Mincio) Romano Emilio Bressanelli

I parcheggi sopra citati verranno segnalati da grandi indicazioni.

Nel percorso del servizio navetta è prevista la fermata all’inizio della discesa dei giardini verso Borghetto. Nel parco sarà servito un aperitivo di benvenuto a tutti gli ospiti a cura del “Consorzio del Custoza” e da “Redoro”, in collaborazione con gli insegnanti e i ragazzi dell’Istituto Alberghiero Luigi Carnacina. Verrà effettuata la degustazione del “Custoza” e bruschette con olio e patè di olive. MENU’ Aperitivo-Antipasto Monte Veronese, Grana Padano, mozzarella di bufala, olive, carciofo e pomodoro secco Vino: Prosecco Valdo. Primo Tortellini al burro fuso e salvia “Il Nodo d’Amore”; Secondo Roast-beef, carote e fagiolini. Dessert Macedonia di frutta fresca. Torta morbida alla pesca e gelato. Bacio di San Valentino Caffè e grappa. Vini Custoza, Bardolino, Radetzky. Alla fine del servizio verrà consegnato previo ritiro del talloncino il piatto celebrativo della 23esima edizione, opera del Maestro orafo Alberto Zucchetta e prodotto da ben 23 anni dalla prestigiosa “Ceramiche di Solimene” di Salerno.


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La difesa delle coltivazioni dai parassiti vegetali ed animali seconda parte

Nella rubrica del mese scorso, abbiamo dato inizio alla trattazione di questo composito ed impegnativo argomento, cercando di descrivere lo scenario nel quale le coltivazioni devono sviluppare tutte le loro potenzialità. In natura non esistono organismi buoni o cattivi, poiché coesistenza e competizione sono l’essenza dell’equilibrio e dell’armonia naturali. L’uomo, nello sforzo continuo di adattare l’ambiente alle sue necessità ed aspettative, ha privilegiato lo sviluppo di alcuni organismi, defi-

nendoli “buoni”, perchè in linea con le sue aspettative e, nello stesso tempo, ha com-

sa delle coltivazioni non viene messa in atto contro tutti i parassiti, bensì sola-

strumenti aziendali, le condizioni agroambientali in cui si opera, le caratteristiche del

battuto contro altri mente contro quelli organismi, definendoli che per concentrazio“cattivi”, perchè impe- ne ed intensità di attacdivano il raggiungi- co provocano o possomento degli obiettivi no provocare danni economici significativi. che si era prefisso. Ecco quindi che la dife- L’intervento dell’uomo in queste operazioni di difesa può essere attuato sia in forma preventiva che curativa, andando a colpire direttamente il parassita, oppure inducendo la pianta a difendersi in modo efficace. La scelta di privilegiare una linea di azione a scapito di alt re, dipende da diverse variabili quali: il tipo di organizzazione e dotazione di

parassita e il tipo di rimedio messo a disposizione. Come si può ben vedere, le aree di conoscenza indispensabili per l’operatore agricolo ed agroambientale sono una necessità ed un patrimonio irrinunciabili, una condizione senza la quale non si opera in modo efficace. Infatti la conoscenza delle variabili sopraccitate ci indica la pericolosità del parassita, la sua rapidità di attacco, i tempi ed i metodi migliori di intervento. Focalizzando la nostra attenzione

sulle malattie delle piante e’ necessario, innanzitutto, che l’operatore sappia individuare, in modo certo, l’agente patogeno, cioè la vera causa che può essere un fungo, un virus o un batterio; soltanto dopo e’ possibile mettere in atto il metodo di lotta più appropriato. Virus e batteri sono molto difficili da combattere ed impossibili da debellare, quando sono già presenti nella pianta. veicolati da altri organismi quali gli insetti, sviluppano la loro virulenza senza che l’uomo possa farli regredire e l’unica forma di lotta efficace e’ costituita dalla distruzione delle piante infette. Spesso l’operatore stesso è il veicolo della propagazione di queste malattie, soprattutto attraverso la potatura, la raccolta e le lavorazioni dei terreni. Le malattie fungine, presenti in tutte le colture, sono conosciute

in modo approfondito dagli operatori ed i metodi di lotta messi in atto si rivelano costantemente efficaci. E’ bene tener presente che lo sviluppo di questi funghi è favorito da un clima temperato, in presenza vegetazione umida, ma anche da un terreno troppo dotato di azoto. Una pianta alimentata in modo equilibrato è molto più resistente alle malattie fungine. La lotta a questi patogeni viene effettuata quasi esclusivamente con la modalità di prevenzione, poichè il fungo patogeno, quando e’ presente e sviluppato, è difficile da combattere ed ha già provocato danni economici. La difesa preventiva quindi e’ l’unica efficace, poichè erige una barriera che, impedendo l’infezione fin dall’inizio, crea le condizioni per uno sviluppo ottimale della coltura e dei suoi frutti. G.D.C.


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SPECIALE LAGO 2016 SPECIAL LAKE 2016 SONDER SEE 2016 Eventi - Vino e Olio Agriturismi - B&B Sport lago e montagna Cena e Dopocena Shopping nell’entroterra La Valpolicella

Events - Wine and Oil Veranstaltungen - Wein Farmhouses - B & B und Öl - Bauernhäuser Sports lake and mountain B & B - Sport See und die Dinner and Late Night Berge - Abendessen und Late Shopping hinterland Night - Einkaufen Hinterland The Valpolicella Das Valpolicella

Scegliere il Lago di Garda come meta per le proprie vacanze significa tuffarsi in un mondo di eventi e manifestazioni, sport, cultura, grandi prodotti enogastronomici, suggestive location per un soggiorno di relax e divertimento in un territorio che ha fatto dell’arte dell’accoglienza il suo baluardo. Il Lago di

Choosing Lake Garda as a holiday destination means plunging into a world of events and exhibitions, sport, culture, great food and wine, evocative locations where a relaxing and fun holiday can be enjoyed in a land that specialises in art and hospitality. Moreover, Lake Garda can offer a long tour

Wenn man den Gardasee als Reiseziel wählt, bedeutet das, in eine Welt voller Events und Veranstaltungen, Ereignissen, Kultur, großartiger önogastronomischer Produkte, suggestive Eckchen für einen Urlaub voller Entspannung und Vergnügen in einem Gebiet, das die Gastfreundschaft zu seinem Steckenpferd

Garda è in grado di offrire inoltre un lungo percorso nelle tradizioni e nella cultura di un territorio molto legato al proprio passato. Feste, degustazioni, rievocazioni, che omaggiano i numerosi prodotti tipici di un luogo ricco di opportunità, a pochi chilometri dalla città di Verona e da paesi e aree molto famose della Provincia scaligera, come la Valpolicella e la Lessinia.

through the traditions and culture of a land seeped in history. Enjoy festivals, tastings and re-enactments in honour of the many typical products of a place bursting with potential, a few kilometres from the city of Verona, along with the towns and places made famous under the Scaliger dynasty, such as Valpolicella and Lessinia.

gemacht hat, einzutauchen. Der Gardasee bietet außerdem tiefe Tradition und Kultur, die eng mit der Vergangenheit verbunden sind. Feste, Degustationen, die die zahlreichen typischen Produkte dieser Gegend voller Möglichkeiten, nur wenige Kilometer von Verona und berühmten Städten der Skaliger, wie Valpolicella und Lessina, entfernt, huldigt.


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EVENTi SuL LAgO Di gArDA GIUGNO JUNI JUNE 19 Garda - 3° Tour Magnagarda – Gastronomiefest - 3rd “Magnagarda” Culinary Tour 21 Malcesine - Festa del pesce – Fischfest - Fish festival 24 – 26 – Oliosi (Castelnuovo) - Festa della Bandiera – Flaggenfest - Flag festival 24 – 26 Affi - Festa del Fusto - Fassfest - Traditionelles Bierfest - Beer festival LUGLIO JULI JULY 2 – 27 Pastrengo - Festival pop – soul - jazz 2 – 4 Valeggio sul Mincio - 95° Fiera di Valeggio sul Mincio - 95° Messe von Valeggio sul Mincio - 95th Valeggio sul Mincio fair 7 – 10 Sandrà (Castelnuovo) - Festa della Contea - Fest der Grafschaft - County festival 9 – 10 Castelletto (Brenzone) - Festa dell’Agola Agola-Fest - Festival of the Agola (typical Lake Garda fish) 11 Castelletto (Brenzone) - Festa de l’ondes de luj Traditionelles Madonnenfest - Festa de l’ondes de luj (traditional festival) 9 – 18 Cavaion - Festa della Madonna del Carmine - Fest del lieben Frau von Karmel 16 – 25 Garda - Lavanda in piazza – Lavendelfest Lavender in the square 19 Malcesine - Festa della Musica – Musikfest - Music festival 21 – 26 Calmasino (Bardolino) - Festa di Sant’Anna 20 Lazise - Festa III di Luglio - Antikes Fest anlässlich des 3. Mittwochs im Monat, als man das Vieh zu Verkauf auf den Markt brachte - 3rd Festival of July 23 Garda – Bandiera del Lago 2016 - Fest der Seeflagge – Regatta 24 Rivoli Veronese – Antica Festa di San Isidoro - St- Isidor-Fest - Ancient festival of San Isidoro 22 – 24 Castion (Costermano) - Festa di Santa Maria Maddalena - Fest der Hl. Maria Magadalena - Festival of Santa Maria Maddalena 23 – 25 Garda - Sardellata al chiar di luna - Volksfest, Sardinenessen - Sardines by moonlight 27 Malcesine – Fuochi di Sant’Anna - Feuerwerk der Hl. Anna - Firework display 30 – 31 San Zeno di Montagna – Lumini Festa di San Luigi - St- Luigi-Fest AGOSTO AUGUST 1 Pacengo (Lazise) - Festa dell’Ospite e dello Sport Gäste- und Sportfest - Festival of hospitality and sport 4 – 8 Pastrengo – Sagra di San Gaetano - Fest des Hl. Gaetano - Festival of San Gaetano 7 Colà (Lazise) - Antica Sagra della Madonna della Neve - Antikes Dorffest der Madonna im Schnee - Ancient festival of the Madonna della Neve 9 – 10 Campo (Brenzone) - Notti magiche - Magische Nächte - Magical nights 11 – 15 Affi Festa del Cianco - Cianco-Fest – Cianco Festival 12 – 15 Cavalcaselle (Castelnuovo) - Festival del Monte – Bergfestival - Festival of the Mountain

14 – San Zeno di Montagna – Traversata del Monte Baldo - Überquerung des Monte Baldo - Traversing Monte Baldo 15 Malcesine - Blues Festival 15 Garda - Palio delle Contrade – Ruderwettbewerb Traditional boat race 19 – 21 Peschiera del Garda - XXIV Palio delle mura XXIV Mauerwettbewerb 19 - 22 Pastrengo – Sagra di San Rocco - St. Rocco-Fest - Festival of San Rocco 23 – 24 Affi – Antica Fiera di San Bartolomeo - Antikes St. Bartolomäus-Fest 25 – 29 agosto Costermano - Festa della Quarta d’agosto - Fest der 4. Augustwoche - Festival of the Fourth of August 26 – 28 Bardolino - 1, 2, tlè (Mostra di pittura, scultura, fotografia) - Gemälde-, Skulpturen- und Fotografieausstellung - Exhibition of painting, sculpture and photography 29 luglio – 2 agosto Caprino Veronese - 263° Fiera Montebaldina – 263 Montebaldofest - 263rd Montebaldina exhibition and festival 30 agosto – 1 settembre Torri – Frittitaly Gastronomiefest SETTEMBRE SEPTEMBER 1 – 4 Pastrengo – Festa della zucca – Kürbisfest Pumpkin festival 2 – 4 Valeggio sul Mincio Tortellini e dintorni Tortellini und Ähnliches - Tortellini and the trimmings 3 – 4 San Zeno di Montagna - Festa dei fungh Pilzfest - Mushroom festival 10 Torri del Benaco - Carnevale Settembrino Septemberkarneval – September Carnival 11 settembre Peschiera del Garda – “Regina del Garda” Madonna del Frassino - Gardakönigin Frassino-Madonna - "Queen of Garda” Madonna del Frassino 16 – 18 Castelnuovo - Festa dell’Uva – Traubenfest Grape festival 8 – 12 Cisano (Bardolino) - Sagra dei Osei – Vogelfest Festival of Songbirds 24 settembre Peschiera del Garda - Trofeo“Luccio d’Oro” - Trophäe “Goldhecht” – “Golden Pike” Trophy 28 – 31 Sega di Cavaion - Antica Sagra di San Gaetano - Antikes Fest des Hl. Gaetano - Ancient festival of San Gaetano 29 Malcesine - Ciottolando con gusto – Önogastronomiefest - Gourmet walk through medieval village 29 settembre – 3 ottobre Bardolino - Festa dell’Uva – Traubenfest - Grape festival 29 San Zeno di Montagna – Antica Fiera del Bestiame Antiker Viehmarkt - Ancient Cattle Fair In collaborazione con Consorzio Pro Loco Baldo Garda In Zusammenarbeit mit Consorzio Pro Loco Baldo Garda In collaboration with the Consorzio Pro Loco Baldo Garda


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i mErCATi SETTimANALi DEL LAgO Di gArDA Sirmione – Lunedì Malcesine - Sabato mattina Assenza di Brenzone - Giovedì Bardolino - Giovedì Calmasino – Sabato (km 0)

Lazise – Mercoledì Peschiera - Lunedì Pacengo – Sabato Torri del Benaco – Lunedì Valeggio sul Mincio – Sabato

Caprino Veronese – Sabato Castelletto di Brenzone - Martedì Castelnuovo – Martedì Cavaion Veronese – Martedì Garda – Venerdì

THE WEEkLy mArkETS OF LAkE gArDA Sirmione - Monday Malcesine – Saturday morning Assenza di Brenzone - Thursday Bardolino - Thursday Calmasino – Saturday (0 km)

Caprino Veronese – Saturday Castelletto di Brenzone - Tuesday Castelnuovo – Tuesday Cavaion Veronese – Tuesday Garda – Friday

Lazise – Wednesday Peschiera - Monday Pacengo - Saturday Torri del Benaco – Monday Valeggio sul Mincio – Saturday

DiE WOCHENmärkTE ruND um DEN gArDASEE Sirmione Montag Malcesine Samstag Morgen Assenza di Brenzone Donnerstag (Nullkilometer) Bardolino Donnerstag

Calmasino – Samstag Caprino Veronese Samstag Castelletto di Brenzone Dienstag Castelnuovo Dienstag Cavaion Veronese Dienstag

Garda – Freitag Lazise – Mittwoch Peschiera - Montag Pacengo – Samstag Torri del Benaco Montag Valeggio sul Mincio Samstag

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BArDOLiNO percorsi enogastronomici STRADA DEL VINO BARDOLINO. La strada del STRADA DEI VINI E SAPORI MANTOVANI. La vino Bardolino si estende nel territorio di produ- Strada dei vini e sapori mantovani comprende zione di un vino oltre 50 associati tra cui apprezzato in ambito cantine, produttori di internazionale. Tra prodotti tipici, alberghi, sorsi e panorami, un ristoranti e agriturismi. tracciato che si STRADA DEI VINI LESSIsnoda tra la riviera e NI DURELLO. Un percorl'entroterra. so enogastronomico tra le STRADA DEL VINO suggestive vallate della E DEI SAPORI DAL Lessinia, lungo itinerari LAGO DI GARDA ideali per conoscere ed ALLE DOLOMITI. apprezzare il territorio Dal Lago di Garda anche dal punto di vista con il suo microclienogastronomico. STRADA DEI VINI E DEI ma mediterraneo SAPORI DEL GARDA. fino alle Dolomiti di L'ospitalità gardesana in Brenta e la loro selvaggia naturalezza, in quasi quattromila metri di un percorso culturale di cibi e sapori tra i vini Lugadislivello. na, Garda Classico e San Martino della Battaglia.

BArDOLiNO gourmet food and wine tours Strada del vino Bardolino. The Bardolino wine road traverses the land where the wine appreciated around the world is produced. The route snakes alongside the lake and into the hinterland, with breathtaking views interspersed with sips of wine. Strada del Vino e dei Sapori dal Lago di Garda alle Dolomiti. A four thousand-metre climb from the Mediterranean microclimate to the Dolomites of Brenta enjoying the wine and food and unspoiled nature. Strada dei Vini e Sapori Man-

MALCESINE. In funivia dal lago ai monti

Da oltre mezzo secolo, la Funivia di Malcesine Monte Baldo è un grande richiamo turistico per tutti coloro che frequentano il Lago di Garda e le montagne di Veneto, Trentino e Lombardia, le tre regioni affacciate sul più grande lago italiano. Nel 2002, l’impianto è stato il primo in Italia a dotarsi di cabine interamente girevoli per ammirare il panorama a 360 gradi durante la salita, ed è per questo che i siti turistici indicano la Funivia di Malcesine come una delle 10 più spettacolari al mondo. Ancora oggi la Funivia continua a distinguersi per tecnologia e sicurezza, insieme all’accoglienza a alla funzionalità delle stazioni di partenza e di arrivo. Tutti elementi apprezzati dai turisti che, infatti, arrivano numerosi. Lo confermano i numeri, con il record assoluto decennale di presenze nel 2015, con 500 mila persone che hanno apprezzato l’impianto di Malcesine e le bellezze del suo territorio. Nei periodi di punta della stagione estiva, l’impianto è in grado di trasportare 3.000 persone al giorno. Fra i visitatori stranieri le provenienze più significative sono da Germania, Olanda, Inghilterra e Francia. L’attrattiva che esercita il Monte Baldo sui visitatori è triplice. La più immediata riguarda il panorama. In circa 20 minuti di salita si compie un salto sorprendente tra due mondi completamente diversi, da quello rivierasco a quello montano a 1800 metri d’altezza. Dalla terrazza della stazione di arrivo si vedono l’intero Lago di Garda, le cime innevate delle Dolomiti del Brenta, gli Appennini e la laguna di Venezia. La seconda attrattiva è ambientale e naturalistica, perché il Baldo è “il giardino d’Europa” ricco di specie botaniche uniche. Infine, è il paradiso dello sport dove si possono esercitare innumerevoli attività: trekking, parapendio, nordic walking, mountain bike. C’è una grande quantità di sentieri dalle difficoltà variabili, per coloro che vogliono cimentarsi lungo le creste del Baldo o con semplici passeggiate nei prati o nel sottobosco per i sentieri che si affacciano sul lago. In quota, si trova, inoltre, un sistema di accoglienza inusuale a queste altezze, che comprende malghe, baite e chalet con ristorazione e, presso la stazione della Funivia, in un ambiente accogliente e moderno, un centro congressi, bar, terrazze panoramiche e solarium.

tovani. The Mantuan Road of Wines and Tastes links 50 associates, including wine cellars, the makers of traditional produce, hotels, restaurants and agritourism establishments. Strada dei Vini Lessini Durello. A gourmet food and wine tour among the evocative Lassinia valleys, a long route that is perfect for getting to know and appreciating the land from a connoisseur's perspective. Strada dei Vini e dei Sapori del Garda. Garda hospitality along a cultural tour of the food and wines, including Lugana, Garda Classico and San Martino della Battaglia.

BArDOLiNO Ônogastronomische routen Strada del vino Bardolino, die Weinstraße des Bardolino. Die Weinstraße des Bardolino erstreckt sich über das gesamte Produktionsgebiet dieses international sehr geschätzten Weins. Zwischen einem Schluck Wein und dem Panorama führt sie durch das Küstengebiet und das Hinterland. Strada del Vino e dei Sapori dal Lago di Garda alle Dolomiti. Die Straße des Weins und der Gourmets, vom Gardasee bis zu den Dolomiten.Vom Gardasee mit dessen mediterranem Mikroklima, bis hin zu den Dolomiten des Brenta und deren urwüchsiger Natur, mit fast viertausend Metern Höhenunterschied. Strada dei Vini e Sapori Mantovani. Die Straße der Weine und Gourmets Mantuas umfasst mehr als fünfzig Mitglieder, Herstellern von typischen Weinen, Hotels, Restaurants und Agrotourismen. Strada dei Vini Lessini Durello. Die Weinstraße Lessini Durello. Eine önogastronomische Reisestraße hindurch durch die suggestiven Täler des Lessinigebiets, entlang der idealen Routen zum Kennen- und Schätzenlernen des Gebietes, auch in seinen önogastronomischen Details. Strada dei Vini e dei Sapori del Garda. Die Straße des Weins und der Gourmets des Gardasees. Die Gastfreundschaft des Gardasees in einer kulturellen Genussroute durch das Begiet der Luganaweine, des Garda Classico und San Martino della Battaglia.


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SpOrT - SHOppiNg - TEmpO LiBErO Il lago di Garda e il suo territorio costituiscono il luogo ideale per una vacanza all’insegna dello sport, dello shopping e del divertimento. E' il lago lo specchio d'acqua ideale per la pratica del windsurf e della vela o del canottaggio, ma anche per chi si dedica alla nautica da diporto, alla pesca sportiva o alle immersioni. Anche l’entroterra è luogo di vacanza ideale, che si offre con la ricca varietà degli ambienti e delle moderne attrezzature agli appassionati della bicicletta e dell'equitazione, a quanti prediligono il tennis e il golf e a coloro che amano le lunghe passeggiate

nel verde delle colline o le escursioni sulle circostanti montagne. I numerosi parchi naturali, di divertimento e acquatici, offrono occasioni irripetibili di svago sia per i più giovani che per gli adulti. Sul Lago di Garda non si ha che l'imbarazzo della scelta anche in materia di shopping: dai grandi centri commerciali che offrono prodotti, servizi, negozi di ogni tipo, ai colorati e pittoreschi mercati che si susseguono nelle località del lago con tanti oggetti curiosi, capi di abbigliamento, gastronomia, oggetti di antiquariato.

SpOrT - SHOppiNg - FrEE TimE Lake Garda and the lands that surround it are the of long walks in the verdant hills or trips to the surperfect place for a holiday dedicated to sport, shop- rounding mountains. The many wildlife, amusement and aquatic parks offer unique ping and fun. The lake is the ideal expanse of water opportunities for recreation, for practising windsurfing, both for children and adults. sailing and rowing but Shoppers are spoiled for choice when they visit Lake Garda: also for pleasure boating, sport fishing or diving. The from the products and services hinterland is also an ideal offered by the major shopping centres and stores of every holiday destination with its rich variety of scenery, offering the latest equip- kind to the colourful, picturesque markets held on ment for biking and horse riding enthusiasts, not for- the shores of the lake, selling curios of all kinds, items getting those who favour tennis and golf and lovers of clothing, gastronomy and antiques.

SpOrT - SHOppiNg - FrEi zEi Der Gardasee und seine Umgebung sind ideal für einen Urlaub im Zeichen des Sports, Shoppings und des Vergnügens. Der Wasserspiegels des Sees ist ideal für Windsurfen, Segeln und Rudern, Seeschifffahrten, Sportangeln und Tauchen. Auch im Hinterland, mit seinen vielfältigen Landschaften und modernen Ausrüstung für Rad- und Reitsport, Tennis und Golf, für lange Spaziergänge über die Hügel oder Ausflüge in die Berge, verbringt man ideale Ferien. Zahlreiche Natur, Vergnügungs- und Wasserparks bieten einmalige Freizeitmöglichkeiten für Jung und Alt. Auf dem See hat man die Qual der Wahl auch beim Shopping: Von großen Einkaufszentren mit Produkten, Service und Geschäften aller Art, bis zu den bunten und pittoresken Märkten, entlang der Seeortschaften, mit kuriosen Gegenständen, Kleidern, Gastronomie und Antiquariat.

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AgriTuriSmi E B&B Lago di Garda Relax, divertimento, benessere, ma anche cultura, con il suo magniottimo cibo, prodotti tipici e tradizionali: tutto quefico entroterra. sto non è un sogno ma è ciò che può permettere un Splendide strutsoggiorno in agriturismo e B&B. Location ideali, queture immerse in ste, per chi pensa ad una vacanza dove poter stare a paesaggi meravicontatto con la campagna, le piante, gli animali, gliosi che offrono l'agricoltura, imparando a conoscere come nasce un l’opportunità di vino, un formaggio o un olio, senza rinunciare al comfort e ai servizi. Molti sono gli agriturismi e i Bed trascorrere una vacanza all’insegna del relax e alla & Breakfast che costellano la provincia di Verona e il scoperta di un territorio davvero eterogeneo.

AgriTOuriSm AND B&B Relaxation, fun and wellbeing, but also culture, province of Verona and Lake Garda with its wonderexcellent food, typical, traditional products: all this is ful hinterland. Magnificent buildings standing in enchanting lanno dream, it’s exactly what you can expect from a dscapes that offer visit to an agritourism establishment or a stay at a the chance to Bed and Breakfast. These are the perfect locations for spend a holiday those seeking a holiday in touch with nature, the in pursuit of relacountryside, plants, animals and agriculture, learning xation and the how wine, cheese and oil are made, without giving discovery of a up any comforts or services. There are many agritoutruly diverse land. rism establishments and B&Bs dotted around the

AgrOTOuriSmEN uND B&B Entspannung, Vergnügen, Wellness, Kultur, ausge- verzichten zu müssen. Es gibt viele Agrotourismen und Bed & Breakfasts im Lanzeichnetes Essen und typische und dkreis Verona und am Gardasee traditionelle Gerichte: Das ist kein Traum, sondern Urlaub auf dem mit seinen wunderbaren Hinterland. Wunderbare BeherberBauernhof oder im B&B. Ideal, gungsbetriebe inmitten schöwenn man an einen Urlaub mit ner Landschaften bieten die Kontakt mit Landschaft, Pflanzen, Möglichkeit, einen Urlaub im Tieren und der Landwirtschaft denkt, und gleichzeitig lernen will, wie Wein, Käse Zeichen der Entspannung und Entdeckung eines oder Öl entstehen, ohne auf Komfort und Service wirklich vielfältigen Gebiets.


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LA VALpOLiCELLA tra vigneti eristoranti La Valpolicella è uno splendido territorio collinare posizionato a pochi chilometri da Verona, racchiusa tra la Valdadige, la Lessinia e la pianura veronese, a due passi dal Lago di Garda. Oltre a godere di un ottimo clima, quest’area offre numerose opportunità per trascorrere giornate di relax: splendidi paesaggi si articolano tra il verde dei vigneti e le suggestive bellezze naturali ed architettoniche, in un territorio ricco e generoso, esempio di come la storia, il patrimonio culturale, i vini, i prodotti tipici e l’attento lavoro dell’uomo possano produrre qualcosa di unico da raccontare e vivere con emozione. La Valpolicella è molto famosa e nota per i suoi

vini. La zona definita "classica" è il distretto enologico più antico e d’eccellenza della provincia di Verona: scorrendo a ritroso nel tempo fino al quinto secolo a.C., si trovano testimonianze in cui si definiva "Retia" la Valpolicella e "Rètico" il vino che vi si produceva: un vino da uve appassite, menzionato per la sua indiscussa qualità da classici. L'Amarone – apprezzatissimo vino - è stretto parente del Recioto: il colore è rosso rubino, il sapore risulta sapido, secco e con una caratteristica vena amarognola in seguito alla fermentazione. Non solo vino: in Valpolicella è possibile scegliere tra numerosissimi agriturismi e ristoranti dove la buona cucina e l’arte dell’accoglienza trionfano.

LA VALpOLiCELLA between vineyards and restaurants Valpolicella is a delightful spot in the hills just a ca” is the most ancient district of wine production few kilometres from Verona, nestling amidst Val- of excellence of which the province of Verona can dadige, Lessinia and the Veronese plain, not far boast: in the 5th century B.C., history records Valfrom Lake Garda. As well as benefiting policella as "Retia" and the wine from an excellent climate, this area produced there as “Rètico”: a wine offers many ways of spending wondermade from withered grapes, ful days of relaxation: splendid walks renowned for its indisputably clasthrough verdant vineyards and the evosic quality. Amarone - an extremely cative natural and architectural beauty popular wine - is a close relative of of a rich and generous land, an example Recioto: the colour is ruby red, the flavour fulsome, dry with a typical, of how history, cultural heritage, wines, slightly bitter vein after fermentatypical produce and the painstaking tion. It’s not all about wine: there work of mankind can come together to are countless agritourism establiproduce something unique and exciting to be enjoyed and shared with friends. shments and restaurants in ValpoliValpolicella is, of course, best known for cella that are showcases of fine cuiits wines. The area known as “Valpolicella Classi- sine and the art of hospitality.

LA VALpOLiCELLA zwischen Weinberge und restaurant Das Valpolicella-Gebiet ist eine wunderbare Hügellandschaft, nur wenige Kilometer von Verona entfernt, zwischen dem Etschtal, Lessinia und der Veroneser Ebene, nicht weit vom Gardasee entfernt. Man genießt nicht nur ein ausgezeichnetes Klima, sondern auch zahlreiche Möglichkeiten für entspannende Tage: Wunderbare Landschaften inmitten der Weinberge und die suggestive Schönheit der Natur und Architektur eines reichen und großzügigen Gebietes, Beispiele, wie Geschichte, Kultur, Wein, typische Produkte und die aufmerksame Arbeit des Menschen etwas Einzigartiges, Erzählens- und Lebenswertes und das Gemüt Bewegendes hervorbringen können.

Valpolicella ist für seine Weine berühmt. Die „klassische“ Gegend ist die antikste Weingegend des Lkr. Verona: Bis zum 5. Jahrh. v. Chr. gibt es Zeugnisse, in denen Valpolicella als „Retia" und „Rètico" als der dort produzierte Wein bezeichnet wurden: Ein Wein aus rosinierten Trauben, der wegen seiner zweifellos klassischen Qualitäten aufgeführt wird: Der Amarone – ein geschätzter Wein – enger Verwandter des Recioto: Rubinrot, schmackhaft, trocken, mit einer typischen bitteren Note nach der Gärung. Nicht nur Wein: In Valpolicella gibt es zahlreiche Agrotourismen und Restaurants, wo die gute Küche und Gastfreundschaft triumphieren.

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L’ALTRO GIORNALE Giugno 2016

CRONACHE di Pastrengo

Musica dal nord: 16 serate, record

L’APPUNTAMENTO. Continua l’iniziativa della Pro Loco di ospitare in estate gruppi europei

Continua l’iniziativa estiva della Pro Loco Pastrengo di ospitare a luglio gruppi scolastici nord-europei, rassegna musicale certificata che si avvale del logo di “Provincia in Festival”. E’ un’esperienza iniziata sei anni fa con studenti di una banda norvegese per le vie di Pastrengo, con il sindaco che apriva la sfilata. Da allora gli appuntamenti musicali si sono fatti più numerosi lungo tutto il mese di luglio, attirando spettatori anche dai paesi vicini e dal lago. Queste serate all’aperto sono molto attese dai cittadini di Pastrengo, che vi partecipano numerosi, cogliendo l’occasione di un paio

d’ore di filò estivo notturno, sorseggiando un drink o gustando un gelato in piazza. E’ tradizione delle scuole nordiche di venire in viaggio studio in Italia per ammirare cultura e bellezze della nostra classicità e nel contempo esibirsi musicalmente nei concerti di piazza. La musica strumentale, il canto corale sono per le scuole inglesi materie complementari formative del carattere e forgiative dello spirito di squadra e di appartenenza. «L’organizzazione di questi concerti estivi a luglio con gli studenti musicistispiega Albino Monauni, Presidente della Pro Loco è sempre impegnativa per

il tempo dedicato alla prima accoglienza , dall’arrivo del pullman, alla sosta per lo scarico degli strumenti musicali fino alla successiva sistemazione nel parcheggio. Il tutto avviene sulla strada provinciale trafficata e per questo da controllare con attenzione. Quest’anno abbiamo 16 serate occupate, un record che ci gratifica non poco, segno che la nostra ospitalità è apprezzata e gradita». Questi gruppi musicali, nel susseguirsi dei giorni a loro dedicati, danno forma ad un festival vero e proprio per la variegata proposta di canti corali, inserimenti solisti e brani strumentali

SCUOLA ELEMENTARE / E TU, NONNO... CHE DICI? «È stato bellissimo, ho scoperto come la vita anni fa fosse dura ma anche molto

divertente»; «Fare la giornalista è stato un vero divertimento, ed è stato bello conoscere nuove nonne»; «quando ci hanno raccontato come cucinavano la polenta è stato molto bello»; «vedere l’antica Pastrengo in camminata è la cosa che più mi è piaciuta». Queste sono alcune delle tante impressioni che i bambini hanno voluto scrivere nella loro valigia. Una valigia che li ha accompagnati per un mese intero, in un viaggio alla scoperta del passato. Le loro guide turistiche? Gli anziani del paese, depositari delle memorie antiche. A Pastrengo, nel mese di aprile, ha preso vita

il progetto “E tu, nonno…che dici?”, un’iniziativa del Comune di Pastrengo, curata

dall’educatore del Servizio Educativo Territoriale Oscar Fanna, rivolta ai ragazzi delle ultime classi delle elementari di Pastrengo. L’idea nasce nella mente di tre animatrici del Comune: Rachele, Valentina e Paola, e dalla loro voglia di mettere in contatto due mondi, quello dei bambini e quello degli anziani, in un dialogo libero e curioso che, ai giorni nostri, è sempre più raro si verifichi spontaneamente. I nonni hanno insegnato ai ragazzi quelli che erano i giochi di una volta. «Non c’erano computer o schermi, ai nostri tempi», dicono nonna Maria, nonna Angela e nonna Adila,

e i bambini restano affascinati da come bastino un gessetto e un sasso per divertirsi un intero pomeriggio. Una passeggiata sul territorio, accompagnata da versi dialettali recitati dal signor Lotto, poeta del paese, ha permesso ai ragazzi di riscoprire la vecchia realtà del paese in cui vivono, di cui non conoscevano il punto di nascita. Una visita a casa del signor Centurioni è meglio di una gita al museo: i bambini hanno osservato e toccato gli oggetti di casa di una volta, mentre i nonni spiegavano loro come si utilizzava un macinino, o quale meccanismo complesso si celi dietro una macchinina giocattolo. Il progetto ha avuto un ottimo riscontro, sia tra i ragazzi ma, forse ancora di più, tra i nonni che hanno partecipato all’attività. Un autentico incontro trans-generazionale che ha arricchito tutti, in una ottica di comunità che cresce con la saggezza di un tempo e l’entusiasmo delle nuove generazioni. L’ottima riuscita del progetto fa sperare in una nuova edizione l’anno prossimo, con nuovi bambini, nuovi nonni, nuove domande e nuovi ricordi da rispolverare. Silvia Accordini

L’ESCURSIONE. Un tuffo nella natura e nella storia Studenti universitari, neolaureati e docenti di Verona in escursione guidata, qualche settimana fa hanno trascorso un sabato mattina a Pastrengo e dintorni immersi nella natura sulle tracce della storia che ha segnato il territorio tra il 1848 e il 1866 al tempo delle tre guerre di indipendenza dall’Austria. Il gruppo era accompagnato da Don Mariano della parrocchia S. Paolo in zona Università a Verona, oltre che dal Presidente Pro Loco Albino Monauni. I giovani hanno raggiunto Forte Nugent e il Telegrafo Ottico, accolti dal Prof. Fabio Salandini del CTG El Vissinel, e poi ancora il Museo della Carica e Forte Degenfeld per concludere l’escursione presso l’azienda Idrica Bergamini. B.d.A.

di repertorio classico e folk. A conclusione delle

Albino Monauni

serate, a ciascun gruppo ospite è fatto dono, come souvenir, del poster della ”Carica”, che in quattro lingue illustra la storicità di Pastrengo. Segue per tutti, musicisti ospiti e pubblico il consueto rinfresco. Bruna De Agostini

www.laltrogiornale.net

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PIOVEZZANO / TEATRO LEARDINI La commedia brillante “Dighe de yes” della compagnia teatrale La Nogara di sabato 28 maggio ha chiuso la rassegna teatrale 2015-2016 al Leardini di Piovezzano. Una rassegna con commedie a prevalente genere brillante-dialettale con cadenza ricorrente ogni ultimo sabato del mese, da settembre a maggio. Una proposta teatrale strutturata all’insegna del tutto gratuito con finalità di intrattenimento sociale, curata e portata avanti, già per il terzo anno consecutivo, in primis dalla Pro Loco Pastrengo, coadiuvata dal Circolo Noi per il rinfresco dopo-commedia e dalla Parrocchia di Piovezzano che mette a disposizione la sala parrocchiale Leardini. «Un impegno organizzativo e finanziario non da poco, sostenuto per quanto di competenza Pro Loco, dai proventi della Festa della Zucca di settembre che sin qui si è svolta in parte anche all’interno delle ex Scuole di Piovezzano - spiega Albino Monauni Presidente della Pro Loco Pastrengo -. Scuole che ora sono occupate dal recente arrivo di un gruppo di profughi. Al momento non è dato sapere se la cooperativa che gestisce l’ospitalità potrà o vorrà collaborare con la Pro Loco per i giorni della Festa della Zucca (1-4 settembre), concedendo l’uso dei soliti spazi, dove si posizionavano tendone e cucine. Voglio essere ottimista e pensare che si possa trovare un compromesso per una Festa della zucca 2016, rinnovata, con un pizzico di esotico per una ritrovata location che potrebbe rivelarsi più una risorsa che un impedimento. Stiamo comunque lavorando a delle alternative. La scelta definitiva della nuova location per la Festa della Zucca – conclude Monauni - dipende anche molto dalle associazioni collaboranti con la Pro Loco, dalla loro disponibilità ad impegnarsi nell’aiutare a montare le strutture necessarie». B.d.A.


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CRONACHE di Castel d’Azzano e Nogarole Rocca

L’ALTRO GIORNALE

La nuova dimora

Giugno 2016

CROCE VERDE. La sezione di Castel d’Azzano alza il sipario sulla sede di via don Milani

Servizi di

Matteo Sambugaro

N Nuovo indirizzo. Nuova dimora. Nuovo rifugio. Per essere ancora più efficienti e al servizio di chi ha bisogno. La Croce Verde di Castel d’Azzano alza il sipario sulla nuova sede, con orgoglio e soddisfazione: domenica 29 maggio è stata inaugurata la struttura, costruita nel centro del paese (in via don Milani, per la precisione), a fianco del Centro Sociale e collegata alle principali arterie viarie attraverso una nuova strada realizzata assieme al nuovo immobile comunale. Le caratteristiche? Una superficie di più di centotrenta metri quadrati, sale di attesa, ufficio centralino, parcheggi, sala riunione e camerata per gli oltre sessanta volontari di Castel d’Azzano. Al taglio del nastro, lo precisiamo, erano presenti il sindaco Antonello Panuccio, il responsabile di sezione locale Andrea Pasinato, tanti cittadini e molti volontari arrivati dalle sezioni provinciali, il direttore sanitario dell’Ulss 20 Denise Signorelli, Claudia Barbera in rappresentanza della Provincia di Verona, il presidente della Croce

Verde di Verona Giancarlo Giani, il presidente dell’associazione amici Croce Verde Walter Fabbri e il comandante di tutti i volontari Croce Verde Mauro Carli. «Molteplici sono gli aspetti che fanno bella Castel d'Azzano e la generosità del servizio della Croce

Verde, che non ha certo orari comodi (principalmente notturni, ndr), è una delle cose che qualificano positivamente il nostro territorio e che rendono un prezioso contributo alla popolazione – ha dichiarato il sindaco Panuccio -. Con la nuova sede si potenzia un’attività importante, perché si tratta di una struttura moderna con adeguati locali per lo stazionamento di chi opera all’interno, attrezzature e mezzi di soccorso.

La Croce Verde ne ha percorsa di strada da quel 4 maggio 1997 (quando la sezione muoveva i primi passi nella vecchia casa di via IV Novembre, ndr), il numero di volontari è triplicato, i servizi resi alla comunità altrettanto, servizi non solo di assistenza e di

no ha dedicato un plauso a chi ogni giorno si impegna a favore del prossimo: «In questi quasi venti anni, la Croce Verde ha avuto l'apprezzamento della popolazione e delle Amministrazioni precedenti ed attuali che hanno deciso, consegnando tale edificio, di

La nuova sede della Croce Verde

emergenza, ma pure di educazione sanitaria con i corsi di formazione che nel tempo sono stati realizzati». Il nuovo complesso comunale, composto dal Centro Sociale (inaugurato lo scorso anno) e dalla sede della Croce Verde, è venuto alla luce grazie ad un contributo urbanistico di 600.000 euro dei Padri Comboniani, a cui si sono aggiunti fondi comunali per ulteriori 100.000 euro. E, domenica 29 maggio, il primo cittadi-

spronare la sezione a proseguire con il servizio senza dimenticare che la Croce Verde di Castel d'Azzano ha sempre rappresentato un prezioso punto di riferimento per coloro che desiderano provare la gioia del dono del proprio tempo per gli altri – ha ribadito il sindaco Panuccio -. Nella nuova sede si concretizzano infatti i grandi valori di solidarietà che creano le relazioni umane e che sono la vera ricchezza del nostro Comune».

Vincolo sbloccato

NOGAROLE. Dopo 30 anni di lotte, torna il sereno sulla Rocca. Tovo: «Risultato eccezionale»

Vincolo “sbloccato”, dopo trent’anni di tentativi e di lotte burocratiche. La Rocca di Nogarole e il Comune tagliano un traguardo importante, raggiungendo «un risultato di eccezionale portata, si può dire storica, che segna la fine di una vicenda estremamente articolata ed ingarbugliata che ha caratterizzato pesantemente, e per decenni, le vicende di una zona residenziale di spessore del capoluogo e dei suoi residenti» comunica il sindaco, Paolo Tovo. «L’incubo è terminato», la soddisfazione si sente e si percepisce nell’aria. La Rocca, emblema e simbolo quasi millenario della comunità locale, ha visto così risolversi un caso spinoso iniziato negli anni Settanta del secolo scorso: l’ultima proprietaria del maniero e delle vaste superfici agricole intorno ad esso, la signora Maria Barbieri, poco prima di morire nel 1973, aveva chiesto ed ottenuto di apporre un vincolo monumentale a favore del castello e delle superfici agricole adiacenti il paese di Nogarole Rocca. Lasciati poi in eredità i suoi beni immobili alla Provincia di Verona, verso la metà degli anni Settanta l’ente cedette al comune di Nogarole Rocca una parte dei terreni ricevuti, adiacenti al centro

urbano di Nogarole Rocca, al fine di realizzare un’area di edilizia agevolata senza però che nella cessione venisse rilevato il pesante vincolo “non aedificandi” che gravava sugli stessi. Dopodiché, l’area di espansione edilizia fu approvata da tutti gli enti titolati ad esprimere pareri e valuta-

Paolo Tovo

zioni, ed i lotti furono venduti ai privati che edificarono sempre senza che nessuno si accorgesse dell’esistenza del vincolo. Così, verso la fine degli anni Ottanta, il problema venne a galla: da allora, è iniziato un lungo e tortuoso iter, portato avanti dalle varie Amministrazioni comunali succedutesi, per la soluzione di una questione che colpiva pesantemente i proprietari degli immobili nel frattempo realizzati, coin-

volti loro malgrado ma che rischiavano di pagare pesanti conseguenze. «Lo sblocco è finalmente arrivato: l’11 aprile 2016, il presid ente della Commissione regionale per il Patrimonio Culturale del Veneto, Renata Cordello, ha emanato il provvedimento di riduzione del vincolo come proposto

dal Soprintendente delle Belle Arti e del Paesaggio di Verona, Fabrizio Magani – evidenza Tovo -. Le due operazioni, ossia l’acquisto della Rocca (avvenuto nel 2008, ndr) e la soluzione di tale vincolo, hanno messo il simbolo di Nogarole sotto una diversa e nuova luce, riappacificando definitivamente la Rocca con la sua comunità: ora il monumento non verrà più vissuto come un problema da una parte consistente di nogaro-

lesi, grazie al gravame finalmente tolto dalle loro case, e la popolazione si è così appropriata appieno del suo castello liberando in noi tutti un sentimento di fierezza. Le prossime sfide? Comprendere come la Rocca possa aggiungere alla sua dimensione di simbolo, quella di motore per una nuova economia e di prezioso bene completamente restituito al suo splendore e ad un godimento pieno. Noi ci siamo già mossi bandendo un concorso internazionale di idee per capire come recuperarla e farla rivivere: abbiamo ottenuto l’inserimento della Rocca nell’elenco pubblicato dall’Agenzia del Demanio chiamato Valore Paese Dimore, che certifica come l’immobile abbia le caratteristiche per un suo recupero architettonico e funzionale, e provveduto a segnalare la Rocca alla recente iniziativa del Governo chiamata bellezza@governo.it, finalizzata a dare fondi per il recupero delle bellezze dimenticate del nostro grande Paese. Il problema del vincolo è stato risolto, tengo a precisarlo, grazie alla collaborazione dell’attuale Sovrintendenza di Verona nelle persone del Soprintendete e di Maristella Vecchiato, e dei funzionari del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali».


L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO

PROGETTO CASA

“Gruppo Finestre” Verona Serramenti per passione Avete bisogno di serramenti? Gruppo Finestre fa al caso vostro. L’azienda, con tre stabilimenti e 15 punti vendita diretti, produce finestre, portoncini, scuri, persiane in pvc con un’esperienza di 30 anni. Lo slogan “la finestra di

richieste di chi ha cura ed è attento alla sua casa. Tale concetto viene trasferito nel prodotto, realizzato negli stabilimenti in Trentino, con impianti moderni e altamente automatizzati. Una mentalità rigorosa e precisa permette di realiz-

casa tua” risulta chiaro nel messaggio che vuole trasmettere. Particolarmente specializzata nel servire il privato, l’azienda ha la capacità e l’attenzione necessaria per soddisfare le

zare serramenti che valorizzeranno le più belle abitazioni. Gruppo Finestre – Serramenti Verona dà la possibilità di scegliere su sei diverse linee di prodotto, partendo dalla più sem-

plice finestra “clima line”, al serramento “clima prestigio” con tre guarnizioni, fino ad arrivare al prestigioso serramento “Climawood” dove la parte interna della finestra è in legno di frassino o rovere massiccio e l’esterno in pvc. Per i sistemi oscuranti si può scegliere tra avvolgibili, scuri e persiane in pvc o alluminio, senza più necessità di manutenzione. A completamento dell’offerta l’azienda propone portoni d’ingresso in pvc rinforzato con serrature di sicurezza a più punti di fissaggio e con una scelta di circa 70 modelli diversi di pannelli lavorati e a vetro. Vengono gestite anche porte per interni in legno e vetro lavorato per ogni esigenza. Con la sua lunga esperienza, l’azienda ha messo a punto un sistema di posa in opera per la sostituzione delle vecchie finestre senza nessun cantiere in casa, con una qualità eccellente

che permette di raggiungere valori altissimi di isolamento termico ed acustico e un risparmio del 30% delle spese di riscaldamento. Da non dimenticare i vantaggi fiscali per chi sostituisce le vecchie finestre, con la possibilità di detrarre il 65% (la pratica viene gestita da Serramenti Verona). Sostituire i serramenti significa anche più sicurezza, con vetri antisfondamento e ferramenta antieffrazione, per una maggiore serenità in casa. La sede di Arbizzano Via Archimede, 16 - zona industriale, è a disposizione per servire la Valpolicella, ma sono a disposizione anche i punti vendita di Verona Via S. Marco 30/a e a Nogara per il sud della provincia e il mantovano. Visitate in sito www.serramentiverona.it e richiedete un preventivo gratuito, i tecnici commerciali saranno a vostra disposizione.

La casa e gli italiani

a cura dell’Architetto Mirko Ballarini

Molti di noi ristrutturano casa una o due volte nella vita… raramente tre. Noi italiani siamo molto legati alla casa e se andiamo a

mettervi mano lo facciamo quando proprio sembra indispensabile. Spesso siamo più propensi a cambiare beni voluttuari come

automobile, vestiti, stili di vita, ma riduciamo alla minima manutenzione i lavori di casa limitandoci a mantenere in efficienza gli impianti o facendo così da evitare l’obsolescenza del nostro nido. In realtà la casa potrebbe essere molto più dinamica e seguire l’evoluzione della nostra vita: come cambiano le abitudini, i bisogni, i gusti così dovremmo poterci ritrovare in una casa che sappia seguire la modifica delle nostre abitudini. Va da sé che ristrutturare o modificare una casa è impegnativo sia da un punto di vista economico che in termini di disagi da patire: dai muratori in casa, agli idraulici, agli elettricisti. Tuttavia

il nostro modo di intendere l’ambiente abitato è quello tipico degli occidentali ma ben distante dalla concezione giapponese. In Oriente, infatti, lo spazio viene interpretato attraverso lo scorrere del tempo e il fatto stesso di veder mutare la casa suscita nel popolo del Sol Levante emozioni maggiori. Per questo motivo nella loro tradizione gli spazi si prestano facilmente ad essere adattabili grazie a una maggiore flessibilità che permette una veloce rimodulazione delle stanze. Un tema come quello della leggerezza diventa così centrale nell’architettura giapponese che grazie a quinte di separazione, arredi multifunzionali permette

di interpretare molto bene l’idea di una casa adattabile alle necessità del momento. Quasi come un organismo la casa ideale dovrebbe riflettere non solo la nostra idea ma crescere, adattarsi e modificarsi insieme a noi. Ricordo con entusiasmo un progetto di Renzo Piano che vidi qualche anno fa: l’edificio era costruito sotto una collina artificiale e grazie a una serie di oblò che si aprivano automaticamente permetteva all’aria di entrare ed uscire…sembrava che l'edificio respirasse proprio come i pori della pelle umana. Forse un progetto d'avanguardia verso una nuova tipologia di casa organica.


PROGETTO CASA

1000 Tende, interni ed esterni doc Disponibilità, passione, esperienza e professionalità: questo è il

lengo da sempre presente a Verona come concessionario Arquati.

mondo di 1000 Tende s.r.l., azienda di Busso-

La vendita al minuto di tessuti, sistemi di scorri-

mento, binari, bastoni, tende tecniche, è corredata da un puntuale ed efficiente servizio di installazione e manutenzione con cui 1000 Tende si rivolge sia a rivenditori che a privati, aziende ed enti pubblici. All'interno del punto vendita di Bussolengo si può trovare un'ampia esposizione di tutti i prodotti proposti, ma anche ricambi di qualsiasi tipologia di tende Arquati e altre marche, e naturalmente un

accurato servizio di con- gliere la propria tenda sulenza per tutte le esi- ideale tra una vasta gamma di tessuti altagenze. Tendaggi da interno ma mente decorativi, con non solo: “1000 Tende” è finissaggi che inducono un’azienda specializzata ad apprezzare sensoanche nella produzione rialmente e toccare con di tende da sole, pergolati e coperture esterne. Tutto questo garantendo un valido supporto per privati e professionisti nella scelta del prodotto più adatto alle più svariate necessità, attraverso un servizio di consulenza qualificato. Tra i servizi offerti da “1000 Tende” non manca quello di sartoria interna per i tendaggi da interno e quello di installazione per tende sia da interno che da esterno. TENDE DA INTERNO Le tende per interni sono un importantissi- mano le caratteristiche mo elemento d'arredo: di morbidezza e calore. consentono infatti di TENDE DA ESTERNO dare un tocco persona- “1000 Tende” mette a le a qualsiasi ambiente disposizione del cliente per creare un'atmosfe- una ricca collezione di ra unica. Da “1000 tende da sole e pergoTende” è possibile sce- lati per arredare lo spa-

zio esterno della propria abitazione. Le svariate tipologie di prodotto, dalle tende da sole a braccio alle cappottine, dai pergolati in alluminio alle chiusure

per terrazzi, fino alle vetrate panoramiche e molto altro ancora, sono in grado di soddisfare qualsiasi necessità e si adattano ad ogni struttura architettonica.


L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO

PROGETTO CASA

HouseLab, vince il cliente Risparmio di tempo – e denaro – e soddisfazione delle esigenze e dei desideri della clientela, realiz-

grado di rendere visibile all’utente finale i propri prodotti e i propri servizi. Un gruppo di lavoro capa-

zando un’abitazione su misura: questo l’obiettivo che si erano posti i fondatori del progetto “HouseLab”. Si è creato così un gruppo sinergico di aziende dotato di un ampio showroom, inaugurato a gennaio 2016, dove poter esporre ed illustrare prodotti e servizi da offrire e realizzare. «HouseLab – affermano i fondatori - è un team working costituto da aziende del comparto edile, già presenti sul mercato, che ha il preciso scopo di proporsi con una formula innovativa in

ce di mettere a disposizione del cliente, in un’unica location, tutti i prodotti e le aziende professioniste del settore edile».

L’unione fa la forza. A dimostrarlo è “Intofer”, azienda nata nel 2005, frutto dell’esperienza di tre rivendite storiche pre-

l’unione delle forze e degli intenti rappresenta un punto fermo per poter affrontare le difficoltà e le sfide dal mercato propo-

senti nel mercato edile Veronese da due generazioni: Bauce, Girardi, Guadagnini. «Avevamo capito – affermano i tre soci fondatori di Intofer - che

ste». Mai miglior intuizione fu così azzeccata: Intofer oggi è una realtà in grado di rispondere ad ogni richiesta del cliente garantendo qualità,

E’ attraverso la creazione di uno showroom che il cliente ha modo di vedere i prodotti esposti ed entrare in contatto diretto con le aziende realizzatrici delle opere richieste: lavori edili e complementari, impianti tecnologici, serramenti, pavimenti e rivestimenti, noleggi, arredi e finiture per interni, opere in ferro e artigianali, ma anche progettazione, pitture, termoidraulica, allestimenti di esterni e giardinaggio, sicurezza e allarmi, porte blindate e basculanti, isolamenti e tende da sole, ascensori e pulizie, scale interne e opere d’ar-

te, corsi di formazione e di sicurezza sul lavoro, assistenza e manutenzione elettrodomestici. Obiettivo primario e fondamentale di HouseLab, che realizza progetti residenziali ma anche lavori di ristrutturazione per negozi ed edifici commerciali, è creare nuove opportunità di lavoro per tutte le aziende partner tramite servizi Business to Business, ma anche dar vita a nuovi contatti e nuove possibilità di profitto tra il consumatore finale e aziende stesse attraverso servizi Business to Customer. “Vince il cliente, vince HouseLab, vince il partner”: questo è lo slogan di HouseLab, che all’interno e all’esterno del proprio showroom organizza eventi ed incontri specifici con tecnici del settore, anche legati ad opere di solidarietà. “Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo” Henry Ford

Intofer, l’unione è forza disponibilità, efficienza e precisione. Le stesse che nell’anno 2010 hanno fatto guadagnare all’azienda la certificazione ISO 9001. Il servizio offerto da Intofer spazia della preventivazione alla fornitura con posa. Tutti i punti vendita di Intofer, presente a Trevenzuolo, Castel d'Azzano, Mozzecane, Villafranca, Povegliano Veronese e Sona, sono dotati di showroom attrezzati per permettere al cliente di toccare con mano la qualità di prodotti proposti da Intofer, che spaziano dalla ferramenta al materiale ed utensili edili, dalle ceramiche, parquet e pietre all’arredo e pavimentazioni esterne, da stufe, camini e pellet all’antinfortunistica, dalle pitture murali

per interni ed esterni a porte e finestre e tutto ciò che da anni ha contribuito e rendere Intofer una certezza per il mercato edile.


L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO

PROGETTO CASA

Design Cristal: vetro protagonista Col nome Design Cristal si raccolgono le possibilità creative del sistema FIN-Project di Finstral in versione con massima superficie vetrata e massima trasparenza Finstral completa la gamma delle versioni Cristal (tutto vetro) di FIN-Project il rivoluzionario serramento in alluminio.

In Finstral Twin-line Nova Cristal il vetro diventa protagonista assoluto del serramento. In questa finestra il vetro riveste completamente il telaio dell’anta su entrambi i lati. Ne risultano forme minimaliste ed eleganti, per un effetto tuttovetro, ispirato alla massima trasparen-

za. La smaltatura perimetrale del bordo vetro può essere realizzata in nove tonalità. Dotata di anta accoppiata, Cristal garantisce elevate qualità prestazionali e funzionali: la veneziana o la tenda, inserita tra le singole lastre. Ottime le proprietà di isolamento termico e acu-

stico, con un valore Uw pari a 0,98 W/m²K e un eccellente valore Rw di 41 dB.

ject possono essere installati anche con telaio a scomparsa che dalla parte ester-

Finstral Twin-line Classic Cristal ha una superficie completamente vetrata sul lato interno. Esternamente anta e telaio sono complanari e garantiscono un esito estetico molto pulito e lineare. Anche Classic Cristal può essere personalizzata con smaltature disponibili in nove tonalità. Dotata di anta accoppiata, Cristal permette di alloggiare veneziana o tenda inserita tra le singole lastre. La trasmittanza termica Uw è 1,0 W/m²K. Finstral Step-line Cristal ha una superficie interna dell’anta realizzata completamente in vetro. Le linee esterne si adattano bene ad uno stile architettonico moderno, essenziale. La gamma di nove tonalità di colori permette di scegliere la smaltatura per i bordi del vetro interno secondo i gusti. I valori di isolamento termico di Step-line Cristal sono Uw fino a 0,85 W/m²K. I serramenti FIN-Pro-

na su tre lati (laterali e superiore) scompaiono nell’opera muraria. L’alzante scorrevole Finstral Cristal ha profili interni lineari e sottili fanno della porta-finestra alzante scorrevole una

per chi ama il design innovativo la versione Cristal della parete vetrata: si tratta di

una soluzione in cui i profili sottili dei montanti o delle traverse, nascosti dalla superficie vetrata, risultano quasi invisibili. L’assenza di profili di supporto sul lato esterno permette di ottenere ampie trasparenze senza soluzione di continuità, che a scelta si possono sviluppare in senso orizzontale oppure verticale. Dotando poi la parete di angoli a tutto vetro l’estetica sarà ancora più pulita e leggera. Perfettamente abbinabile alla parete Vista la porta-finestra alzante scorrevole Cristal valorizza ancora di scenografi ca soluzio- più le linee minimaline per valorizzare lo ste della struttura spazio e la luce. Il vetrata. doppio incollaggio perimetrale tra il L’intera gamma vetro isolante ed il prodotti FINSTRAL profilo del telaio è visionabile presrende la porta scorso gli showroom revole estremamenFinstral: te stabile. Si possono Verona, Via Francia infatti realizzare 5/A tel. 045/583664 aperture di ampia Mazzantica di dimensione, con Oppeano Via Aie 10 ante di larghezza tel. 045/7145895 fino a 2,5 m. Finstral spa; Infine, è disponibile Luca Gobbetti.


CRONACHE di Mozzecane e Villafranca

Impegni “sociali” per gli immigrati

L’ALTRO GIORNALE Giugno 2016

MOZZECANE. Otto richiedenti asilo, ospitati a Grezzano, svolgeranno lavori utili alla comunità

Servizi di

Claudio Gasparini

Il comune di Mozzecane, la Cooperativa Spazio Aperto di Bussolengo e la Prefettura di Verona hanno siglato una convenzione per il coinvolgimento in lavori socialmente utili di otto richiedenti asilo attualmente ospitati in località Grezzano. Gli immigrati, tutti di nazionalità Bangladese, inizieranno ad operare in attività di pulizia del territorio coordinati dal Settore Territorio e Ambiente comunale grazie alla mediazione linguistico/ culturale degli operatori della cooperativa. Il responsabile del Settore Servizi alla Persona, Umberto Bertezzolo, che si è occupato di elaborare l’accordo e di trovare la mediazione tra i tre enti, sottolinea che «l’attività si qualifica come volontariato e non sarà retribuito. A carico del Comune rimane la spesa relativa alla formazione sulle

procedure di sicurezza da attuare ed il pagamento della necessaria copertura assicurativa». Il progetto già attivo in altri enti locali ha una finalità prettamente sociale ed avrà la durata di almeno sei

ne, a fronte di un contributo statale finalizzato al loro mantenimento, si rendano utili nella gestione del bene comune anche per evitare che il prolungato periodo di tempo che trascorre dall’arri-

Mozzecane

VILLAFRANCA / LA MOSTRA DI PITTURA mesi. Sottolinea il sindaco Tomas Piccinini: «con l’avvio di questo progetto facciamo in modo che questi immigrati che sono sul nostro territorio dal 2 luglio dello scorso anno possano rendersi utili alla nostra comunità. E’ fondamentale che queste perso-

vo in Italia al riconoscimento del proprio status, possa trasformarsi in un periodo di inattività che genera aspettative esclusivamente assistenziali». Lo scopo d’integrazione dell’iniziativa è ribadito anche dalla presidente della Cooperativa Spazio Aperto

Due libri, tanti applausi VILLAFRANCA / RASSEGNA “MAGGIO D’AUTORE”

Due serate interessanti con molta partecipazione quelle riguardanti la presentazione di due libri nell’ambito della mini rassegna culturale “Maggio d’Autore” organizzata dalla Fondazione Cis. Il 20 maggio al Salone Don Bosco a Dossobuono è stato presentato il libro“Il Venerabile Girelli, prete della misericordia” con gli interventi Lorenzo Antonini, già dirigente scolastico, di mons. Giampietro Fasani, parroco del Duomo di Villafranca, del comm. Danilo Donisi curatore del libro. Moderatore Paolo Bertezzolo, presidente della Fondazione Cis. Dal 27 gennaio 2014 don Giuseppe Girelli, l’apostolo dei carcerati, è Venerabile. Il libro curato da Mario Zocca e Danilo Donisi presidente dell’As-

Lucia Zanoni che sottolinea come «i ragazzi stranieri di cui parliamo in questi mesi si sono molto impegnati per imparare l’italiano ed ora possono mettere a frutto queste conoscenze per cercare di inserirsi maggiormente nel territorio. Il nostro compito è promuovere questo genere di progettualità mediando le difficoltà culturali, che naturalmente ci sono, facendo emergere le risorse di queste persone».

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sociazione “Amici di don Giuseppe Girelli” per la causa di beatificazione e canonizzazione e biografo ufficiale del religioso è un ulteriore tassello del mosaico di interventi scritti per fare memoria della significativa pastorale a cui don Girelli ha dedicato la propria esistenza a contatto e a servizio delle persone recluse e degli ex carcerati. Venerabile, un titolo che rappresenta un passo all’avvicinamento alla proclamazione di Beato. Il 26 maggio i riflettori si sono accesi alla Sala “Franzini” delle Opere parrocchiali del Duomo a Villafranca per la presentazione del libro “1916. l’Italia impara a fare la guerra” curato dal compianto Glauco Pretto e don Domenico Romani. Il libro nasce dal

ritrovamento di circa 300 vetrini stereoscopici lasciati in eredità dal tenente medico Vittorio Napoleone Darra ora custoditi nella biblioteca storica “Antonio Spagnolo” di Verona. Duecento di queste immagini si riferiscono alla Grande Guerra e una cinquantina di didascalie manoscritte su alcune di esse risultano di più mani lasciando intendere che furono scattate da diversi fotografi e custodite in un’unica raccolta da Darra. Il lavoro tecnico e redazionale del Circolo Fotografico Povegliano Veronese, di appassionati e specialisti ha permesso di riconoscere luoghi, personalità, armamenti e di rendersi conto di come durante quell’anno l’Italia abbia imparato a fare la guerra. .

VILLAFRANCA-POVEGLIANO. Si è spento l’autore Glauco Pretto Il giorno successivo alla presentazione del suo libro “1916. L’Italia impara a fare la guerra” scritto con Domenico Romani avvenuta in sala Franzini a Villafranca il 26 maggio scorso, il professor Glauco Pretto è salito alla casa del Padre. Nato ad Albino di Bergamo nel 1928 da genitori veronesi, ha vissuto la giovinezza a Povegliano Veronese che otto anni fa gli ha conferito la cittadinanza onoraria. Pretto ha trascorso nella scuola gran parte della sua vita, prima come maestro elementare, poi come professore di Lettere e preside nella scuola media. Per importanti case editrici nazionali ha pubblicato opere di divulgazione umanistica e scientifica. Ha composto duemila poesie, epigrammi, filastrocche, decine di racconti, diversi libri storiografici con il desiderio di condividere le sfaccettature della sua vita e cultura. Ha pubblicato numerosi testi con l’editore Mazziana (particolarmente a lui caro, il testo di poesie “A desligar figure e sentimenti”). E’ stato presidente onorario della Fondazione Cis Villafranca di Verona. «Lo ricordiamo tra le altre – rileva il presidente della fondazione citata Paolo Bertezzolo – anche come entusiasta organizzatore del laboratorio “Cercando Poesia” tenutosi nella nostra realtà nell’autunno 2014, cinque incontri intensi e piacevoli con altrettanti poeti amici veronesi alla scoperta della poesia che vive nei cuori di tutte le persone».

Molti i visitatori alla mostra collettiva degli allievi ai corsi di pittura organizzata dall’associazione TI CON ZERO presieduta da Antonia Tommasi, inaugurata alla Cantoria Oratorio del Cristo presso il Castello Scaligero il 6 maggio scorso. Per l’insegnante e pittrice Maria Cristina Arru «è una gran soddisfazione insegnare a queste persone, che diventa un moment o per stare assieme e creare un rapporto d’amicizia. E’ bello vedere le persone andare via contente per essersi ritagliati uno spazio per se stessi. Siamo al quinto corso: dai nove allievi del primo siamo arrivati ai 40 di quest’anno. Sono tutti dilettanti, tra i 20 e i 78, lo fanno per passione. Tutti ci mettono la passione, il cuore». Ezio Toffalini, professionista, frequenta il corso da due anni «e mi diverto – ha dichiarato -. La passione per la pittura ce l’hai dentro. Ho sempre fatto qualcosa per conto mio, quando sentivo l’ispirazione e la voglia di prendere in mano i pennelli. Ho avuto la fortuna di entrare a far parte di questo gruppo con un’insegnante meravigliosa che ci ha aiutato a comprendere gli errori di quando si è autodidatti. Personalmente mi piacciono i temi della natura in g enere, paesaggi, piante, neve e, particolarmente, l’acqua».


L’ALTRO GIORNALE Giugno 2016

CRONACHE di Vigasio e Povegliano

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Il Piano Interventi VIGASIO. Approvazione in Consiglio comunale. Campedelli: «Era un obiettivo primario»

Vigasio approva il Piano degli Interventi (PI). La decisione è fresca, il “sì” è arrivato nel Consiglio comunale di sabato 4 giugno. I nuovi indirizzi dettati dall’Amministrazione? Salvaguardare le aree sensibili, gli habitat naturali e la qualità del territorio, ridurre il consumo di suolo agricolo, rispondere alle esigenze delle famiglie favorendo il recupero, l’ampliamento, la ristrutturazione e la riqualificazione degli edifici residenziali; semplificare ed uniformare quanto più sia possibile le norme relative il tessuto urbano, incentivare il recupero di aree degradate e/o immobili produttivi, sostenere la ripresa economica delle attività produttive ed edilizie, individuare aree destinate ad edilizia economico popolare (Peep) o convenzionata, e l’introduzione di nuove opere pubbliche. «Tramite il concetto della perequazione (ossia distribuzione o attribuzione in base a criteri di equità, ndr) introdotto dalla Legge Regionale – fa presente il primo cittadino, Eddi Tosi - il Comune potrà beneficiare di introiti aggiuntivi di carattere straordinario che saranno finalizzati prevalentemente alla

riqualificazione degli edifici scolastici, tenuto conto che la scuola rimane al centro dell’azione amministrativa di questo nostro mandato». Un po’ di cronistoria: con la delibera di Con-

Diego Campedelli

siglio comunale numero 1/2007 fu adottato il Piano di Assetto del Territorio (PAT), ovvero il nuovo strumento di pianificazione urbanistica previsto dalla L.R. numero 11/04 che mise in soffitta il più noto Piano Regolatore Generale di cui il Comune era dotato già dal 1996. Il processo di formazione del PAT, avvenuto di concerto con i tecnici della Regione Veneto e

con quelli incaricati dal comune, è durato sei anni e si è concretizzato con la sua approvazione avvenuta con delibera della Giunta regionale numero 553/2013. L’innovazione prevista con

Eddi Tosi

il PAT sta nel fatto che esso rappresenta uno strumento di indirizzo di pianificazione generale di durata pluriennale e che la previsione urbanistica comunale sia dettagliata tramite un ulteriore documento chiamato Piano degli Interventi o più comunemente “Piano del Sindaco”. Quindi, nel 2013 l’Amministrazione si mise a lavorare per la formazione del PI che, nelle sue fasi

più significative, previde la concertazione con i portatori di interesse del territorio. Inoltre, risultò fondamentale anche la fase delle Manifestazioni di Interesse con la quale i cittadini ebbero la possibilità di richiedere all’Amministrazione la possibilità di svolgere determinati interventi edilizi e bonus volumetrici. Dopo un lungo percorso durato altri tre anni, l’approvazione della Variante Generale al PI ha definitivamente sancito la conclusione dell’iter amministrativo di pianificazione e ha dotato il comune di Vigasio dello strumento di pianificazione previsto dalla Regione Veneto. «La chiusura dell’iter di pianificazione con l’approvazione del Piano degli Interventi – riferisce Diego Campedelli, assessore all’Urbanistica era un obiettivo prioritario dell’azione politica dell’Amministrazione Tosi al fine di rispondere ai bisogni delle famiglie e dei cittadini con l’auspicio che gli interventi di recupero sul patrimonio esistente siano di stimolo al comparto edilizio in questo momento particolarmente difficile e critico». Matteo Sambugaro

VIGASIO / I migliori studenti premiati con viaggi culturali e borse di studio Migliori studenti premiati, tra “gite” culturali e borse di studio. Un riconoscimento all’istruzione, una gratificazione per i ragazzi e le ragazze più meritevoli sui banchi di scuola e dell’università. «Da anni, l'Amministrazione di Vigasio offre una borsa di studio e un viaggio premio di tre giorni a Roma, Strasburgo o Bruxelles, per visitare il Parlamento, le Istituzioni, i monumenti e la città, ai giovani residenti nel Comune che terminano l’annata scolastica con nove e dieci alla scuola secondaria di primo grado – commenta il sindaco, Eddi Tosi -. La destinazione dipende dall’ottenimento delle autorizzazioni necessarie per accedere al Parlamento europeo o italiano in quanto regolati da un limite massimo di qu ote ammesse per le scolaresche. Dallo scorso anno, poi, abbiamo attivato le borse di studio anche per i ragazzi e le ragazze diplomati e diplomate all’esame di Stato con un punteggio da 90 a 95 (150 euro, ndr) e da 96 a 100 (200 euro, ndr). Non solo: ora intendiamo premiare pure gli studenti che nell’anno accademico passato si sono laureati con 110 e lode con un assegno di 300 euro». La meta scelta pe r il viaggio premio 2016 è Strasburgo, nella regione Alsazia-Champagne-Ardenne-Lorena: le studentesse e gli studenti, che si saranno meritati e meritate tale opportunità, partiranno alla volta della Francia in settembre, tra poco più di due mesi. «L’iniziativa dei viaggi culturali è molto importante ed educativa, ed è davvero apprezzata dai nostri giovani – prosegue il primo cittadino -. Il Comune o rganizza gite piacevoli e divertenti ma dal valore altamente formativo, sociale e civico».M.S.

Statue restaurate POVEGLIANO. Sono terminati i lavori di pulitura e consolidamento iniziati nel 2015

Sono appena terminati i lavori di pulitura e consolidamento, iniziati l’anno scorso, delle sei statue (Virgilio Maròne Publio, Minerva, Fauno, Silvano, Demetra, Apollo), dei tre putti che rappresentano le stagioni dell’anno, estate, autunno, inverno (manca quello della primavera), dei sei quadrifogli delle mura di cinta centrale di Villa Balladoro e della lapide regalata dal paese di Hochenheim gemellato con Povegliano Veronese. I lavori di restauro sino stati eseguiti dai volontari del Gruppo Giovani Povegliano grazie all’impegno di Gian-

carlo Conti, Renzo Perina e Gaetano Zanotto tranne la statua che rappresenta Virgilio Maròne Publio, restaurata e pulita dalla sezione Fanti di Povegliano Veronese nelle persone del presidente Mario Donisi e di Renzo Tartarotti. Le opere sono state eseguite con i suggerimenti dei restauratori Monica Recchia e Giorgio Gamberoni. La prima fase è consistita nel bagnare le statue di pietra gallina, tipo di calcare bianco a pietra finissima, con due o più mani di veleno non corrosivo per far essiccare il muschio lichene. Dopo qualche mese si è prov-

veduto al lavaggio, con getto d’acqua, per togliere la parte scura del muschio essiccato e

lo sporco prodotto dalla polvere del tempo. Terza fase, dopo l’asciugatura, le statue sono state spruzzate con un pennello bagnato nell’acqua di fogna che altro non è che l’acqua che la calce viva lascia nella vasca, detta fogna, raffreddandosi. Per questo è chiamata “acqua di fogna”, «prodotto naturale – spiega Gaetano Zanotto – che entra nei pori della statua e la irrobustisce impermeabilizzandola, pur lasciandola respirare. E’ un prodotto che può essere usato sul tufo, sui quadrelli di cotto, calce ed intonaci». Claudio Gasparini


L’ALTRO GIORNALE Giugno 2016

LETTO PER VOI Donato Carrisi, La ragazza della nebbia, Longanesi, 2015, 373 p., 18,60€ Donato Carrisi, il giovane giornalista, sceneggiatore e scrittore nato a Martina Franca, vincitore del premio Bancarella nel 2009 con Il suggeritore, dopo L’ipotesi del male uscito nel 2013, si ripresenta con questo nuovo thriller che conferma come l’Italia non abbia niente da invidiare ai vari John Grisham, Jo Nesbo e James Patterson. In una notte di ghiaccio e di nebbia, ad Avechot, un paese confinato in una valle profonda fra le ombre delle Alpi, l’auto dell’agente speciale Vogel è finita in un fosso. “La notte in cui tutto cambiò per sempre iniziò con lo squillo di un telefono”. Sono passati sessantadue giorni dalla scomparsa di Anna Lou, una ragazzina di sedici anni sparita senza lasciare traccia e non c’è nessun motivo per cui l’agente speciale, incaricato della sua ricerca, debba trovarsi ancora in quella valle. Quando Vogel era arrivato in paese, la scomparsa della ragazzina che amava i gatti e scriveva d’amore su un diario segreto, era divenuta un caso mediatico: perfetto per la ribalta televisiva. Vogel è un investigatore atipico, un opportunista senza particolari capacità professionali se non quelle di trarre il massimo beneficio da ogni situazione. Uno squalo che nuota nelle torbide acque dello scoop, della giustizia e del giustizialismo dal quale cerca di trarre il massimo vantaggio anche a scapito d’innocenti. “E’ il male il vero motore di ogni racconto: gli eroi e le vittime sono solo uno strumento, perché ai lettori non interessa la vita quotidiana”… E’ il cattivo che rende la mediocrità più accettabile, è lui che fa la storia”, e noi tutti abbiamo “bisogno di sentirci migliori di qualcuno”. Com’è ovvio, non dirò nulla della trama per lasciare intatto il piacere della lettura. Il ritmo è apparentemente lento e la storia, a prima vista elementare; ma il thriller coglie di sorpresa il lettore rassegnato alla mediocrità e prende velocità, tra colpi di scena inaspettati e capitoli che si mischiano in arditi e avvincenti salti temporali, tra passato e presente. “E’ sempre strano quando la tua vita si ferma e invece quella degli altri va avanti”. Il giallo sembra prendere spunti dai fatti della cronaca nera italiana, mostrando il ruolo che hanno i mass media nella creazione di un caso e, in fondo, anche mettendoci in guardia dal credere a tutto ciò che vediamo e sentiamo in Tv. Nella giornalista Stella Honer si rispecchiano molti volti televisivi. “La gente non cerca giustizia, vuole solo un colpevole. Per dare un nome alla paura, per sentirsi sicura. Per continuare a illudersi che tutto va bene, che c’è sempre una soluzione”. Piacevole e ben scritto. Consigliato.

Cultura

RUBRICHE

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a cura di Lino Venturini

LINGUA E CIVILTÀ

AGENDA LETTERARIA

Ritorniamo ad alcuni segni convenzionali che servono a scandire il testo e anche a riprodurre le intonazioni espressive del parlato. Di tutte le regole che non hanno un significato oggettivo, l’uso del corsivo è una di quelle che lasciano più perplessi. Fin da quando fu inventato nel quindicesimo secolo, è invalso l’uso di intercalarlo al tondo o normale per estrapolare alcune parole dal contesto e dare loro un’enfasi speciale. Il corsivo, infatti, ha più attinenza con una notazione simbolica che con la grammatica, è l’equivalente a stampa della sottolineatura. Si usa per titoli di libri, film, dischi e giornali, per enfatizzare alcuni termini, per parole e frasi straniere, per fare degli esempi quando si spiega come scrivere o usare la lingua, ma deve essere impiegato con parsimonia se si vuole dare risalto a qualcosa. La virgoletta è un segno di punteggiatura usato sempre in coppia per contrassegnare una o più parole in una citazione, un discorso diretto o una traduzione, oppure per connotare un’espressione di uso speciale o traslato. La virgoletta può essere singola (‘ ‘), detta anche apice o virgoletta inglese; alta (“ ”), detta anche virgoletta doppia o italiana; o bassa (« »), detta anche virgoletta francese, caporale o sergente. L’introduzione della virgoletta in un testo a stampa risale al 1502, per l’edizione del Dicta et facta memorabilia di Valerio Massimo, dove è usata per segnalare nel testo i passi ritenuti degni di rilievo. All’inizio del diciottesimo secolo qualcuno ebbe l’idea di utilizzarle per racchiudere un discorso diretto e, successivamente, anche per rendere evidente una parola o un elemento della frase oppure per introdurre una citazione. C’è poi discordanza tra chi ritiene che quando un periodo termini con una frase tra virgolette, tutta la punteggiatura debba essere compresa tra le virgolette (Lucia disse: “Luigi è uscito di senno.”), e chi, invece, che debba essere il punto la chiusura di ogni periodo anche tra virgolette (“Vieni”dissi, “andiamo a camminare”.) In Italia, solitamente, è l’editore che sceglie tra le due punteggiature. La lineetta (-) si usa per differenziare il discorso pensato da quello dialogato. – Che abbia qualche pensiero per la testa, – argomentò Renzo tra sé, poi disse: “Son venuto, signor curato, per sapere a che ora le comoda che ci troviamo in chiesa”. “Di che giorno volete parlare?” (Alessandro Manzoni, I promessi sposi II). Oggi, tuttavia, la lineetta (basta la lineetta di apertura), sostituisce spesso le virgolette come in questo esempio. Carlo disse:-Dove vai? Giorgio rispose:- Vado a trovare un amico. E Carlo: - Allora vengo anch’io!

Ricorre in giugno il centenario della morte di Gaston Maspero (Parigi, 23 giugno 1846 – Parigi, 30 giugno 1916), celebre egittologo nato nella capitale francese da una famiglia di origine italiana. Durante il secondo anno di studi alla Scuola Normale Superiore, a poco più di vent’anni, l’egittologo Mariette gli consegnò due nuovi testi egizi di difficile traduzione. Il giovane Maspero fu in grado di proporre una traduzione in poco meno di due settimane. La traduzione lo fece entrare di diritto nel mondo accademico. Nel 1874 ereditò la cattedra del grande archeologo ed egittologo francese, Jean-François Champollion, colui che nel 1822 riuscì a decifrare i geroglifici sostenendo che la scrittura egizia era una combinazione tra fonetica e ideogrammi. Nel novembre del 1880, Gaston Maspero si recò in Egitto per conto del governo francese come direttore degli scavi e delle antichità d’Egitto. Mostrò particolare attenzione alle tombe che contenevano iscrizioni geroglifiche abbastanza lunghe e complete che lo aiutarono a scoprire lo sviluppo della lingua egizia. Furono più di 4000 i geroglifici che fotografò e catalogò e fu anche il primo a permettere la visita dei siti archeologici dei turisti per sovvenzionare la manutenzione e il proseguimento degli scavi. Nel 1903 a Karnak, sotto un pavimento di alabastro scoprì un deposito di almeno 17000 statue. Quando lord George Herbert, quinto conte di Carnarvon, appassionato di antichità egizie, ottenne una concessione di scavo, proprio su consiglio di Gaston Maspero, ingaggiò un certo Howard Carter che aveva un sogno: scavare nella Valle dei Re alla ricerca delle tombe dei due faraoni della XVIII dinastia non ancora scoperte: Amenothep IV/Akhenaton, il faraone eretico e il suo successore e figlio, Tutankhamon. Dopo anni d’inutili e frustranti ricerche, sul punto di abbandonare, affiorò dalla sabbia un gradino. ll 26 novembre 1922, sei anni dopo la morte di Maspero, Howard Carter e Lord Carnarvon erano di fronte alla porta rimasta inviolata dal XIV secolo a.C. Così raccontò Carter: “ Diedi l'ordine. Fra il profondo silenzio, la pesante lastra si sollevò. La luce brillò nel sarcofago. Ci sfuggì dalle labbra un grido di meraviglia, tanto splendida era la vista che si presentò ai nostri occhi: l'effige d'oro del giovane re fanciullo e tutta la grandiosità del corredo”. Sotto la guida di Maspero si perfezionò l’egittologo italiano Ernesto Schiapparelli che per trentaquattro anni è stato direttore del Museo egizio di Torino e autore di importanti pubblicazioni, fra le quali "Il significato simbolico delle piramidi egiziane” e “Del sentimento religioso degli Egiziani". Gaston Maspero morì nel giugno del 1916 e fu sepolto nel cimitero di Montparnasse, a Parigi.

“I LIBRI DI CASA NOSTRA”

a cura di Gianfranco Iovino

Sono arrivati in redazione due libri a firma di Lucia Marotta, presidente dell’Animass, l’associazione Onlus impegnata nelle problematiche legate ai malati della Sindrome di Sjögren, una patologia autoimmune, sistemica e degenerativa, che può colpire tutte le mucose dell’organismo: occhi, bocca, pelle, genitali, reni, pancreas e aggredire finanche l’apparato cardio-vascolare e quello polmonare creando, nel 70% delle persone colpite, un quadro clinico complesso e una qualità di vita spesso molto scadente. La sindrome di Sjögren (si pronuncia Sciogren) è una malattia infiammatoria cronica, di natura autoimmune, che colpisce centinaia di migliaia di persone nel mondo, ed ha un primato di cui non andare fiera: è particolarmente attratta dal sesso femminile in quanto i suoi malati sono nell’80% dei casi donne. Nella sindrome di Sjögren il sistema immunitario non riconoscendo le proprie cellule, tessuti e organi, attacca le ghiandole esocrine (salivari, lacrimali) distruggendole e creando così notevoli disturbi, ma per farci raccontare meglio questa malattia rara abbiamo incontrato la dottoressa Lucia Marotta che ci racconta la sua odissea: «Vivo a Verona dal 1984, dopo aver vinto un concorso a cattedra come docente di italiano e storia nelle scuole superiori. La mia vita è stata sempre molto attiva, non solo come insegnante, non avevo mai il tempo per annoiarmi. Ero infaticabile, lavoravo 16 ore al giorno ma poi, di colpo nel 1999 ho cominciato ad accusare strani malesseri, dolori articolari e stanchezza, al punto da dovermi dimettere dall’incarico di presidente di un’associazione, pensando fosse tutto dovuto al troppo lavoro e stress accumulato, ma i problemi restavano. Le analisi del sangue evidenziano alterazioni delle GGT, ma non si capisce il motivo, mentre aumentano sempre più i fastidi agli occhi». Spesso i sintomi della Sindrome di Sjögren vengono confusi con altre malattie e alla diagnosi si arriva tardi. «Dopo un lungo calvario – prosegue a raccontare Lucia Marotta - mi dicono che ho lesioni alla cornea e rischio la cecità: “Vietato guardare la Tv, usare il computer e leggere”; il mondo mi crolla addosso. La diagnosi è quella di “sospetta Sindrome di Sjögren“, che nel 2001 nessuno conosceva». Quali sono i sintomi principali? «La secchezza degli occhi (xeroftalmia) e la secchezza della bocca (xerostomia) ma anche della pelle e gli organi genitali con associazione di dolori osteo-articolari». Quando si può iniziare a pensare di essere affetti da Sindrome di Sjögren? «Quando oltre ai sintomi ci sono esami positivi ematici: alterazioni delle GGT, della VES, ENA, ANA ecc.». In tal caso cosa dovrebbe fare un malato? A chi deve rivolgersi? «L’Associazione A.N.I.Ma.S.S., di cui sono Presidente e collabora coi medici dell’Università di Verona e Roma, è una strada oltre a quella di un bravo immunologo o reumatologo». Come si muove l’Associazione A.N.I.Ma.S.S.? «Ho fondato l’Associazione nel 2005 ed iniziato a organizzare Convegni Nazionali, regionali e locali per informare sulla rara malattia, oltre che promuovere il libro di medicina narrativa “Dietro la Sindrome di Sjögren” e il libro illustrato “Le fiabe come speranza” entrambi scritti da me per raccogliere fondi per campagne di sensibilizzazione, senza dimenticare la proiezione del cortometraggio “L’amante Sjögren” con protagonista Daniela Poggi, che si ispira ad un racconto del mio libro, per far emergere l’invisibilità della malattia, più che la gravità della sua disabilità, perché ritengo che la strazio più grande, per chi soffre, è di non essere creduto perché subisce un dolore invisibile agli altri». Invitiamo tutti a contattare l’Associazione per informarsi sui sostegni economici da poter destinare, oltre che prenotare l’acquisto dei 2 volumi, con offerta spontanea. Altri info presso l’associazione in Via S. Chiara, 6 a Verona – Numero verde 800896949 o il sito: http://www.animass.org

CON NOI AL CINEMA

a cura di Franco Frey

IO PRIMA DI TE (Me before you). Genere: Drammatico - Sentimentale. Durata 110 min. U.S.A. 2016 (uscita 23 giugno) di Thea Sharrock, con Emilia Clarke, Sam Claflin, Yenna Coleman, Charles Dance, Matthew Lewis. Tratto dal romanzo best-seller di Jojo Moyes "Io prima di te" pubblicato nel 2013, arriva con l'Estate un film emozionante che commuove ed appassiona, d iretto dalla famosa regista teatrale T. Sharrock (Blithe Spirit). Un cenno sull'avvincente dramma che narra la romantica storia di un imprevedibile incontro. Luisa Clark (E. Clarcke (vista in Game of Thrones) é una ragazza ventiseienne che ha scelto di vivere in un piccolo mondo sicuro, senza sorprese e senza rischi. Le piace fare la cameriera in quella località turistica, tipica cittadina della ca mpagna inglese dove è nata e da cui non si è mai mossa. Il suo inattaccabile buonumore viene però messo a dura prova quando sta per perdere il lavoro e tutte le sue certezze vengono messe in discussione. Un nuovo impiego la porterà a conoscere Will Traynor (S. Claflin visto in Hunger Games) un ricco ed affermato banchiere trentacinquenne. Un uomo affascinante che ha conosciuto il successo, la ricch ezza e la felicità ma che all'improvviso li ha visti dissolversi nel nulla, ritrovandosi paralizzato su una sedia a rotelle dopo un terribile incidente che gli ha tolto la voglia di vivere e che sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Un fatale incontro fra due persone profondamente diverse che imparano a conoscersi, insegnando l'uno all'altra a mettersi in gioco. Ma nessuno d ei due sa che sta per cambiare l'altro per sempre… Un film, Amici Lettori de L'Altro Giornale, che colpisce il cuore e che porta a profonde riflessioni. Un racconto di amore e rassegnazione, di insicurezza e abbandono, di consapevolezza e determinazione. Buona Visione!


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SPAZIO DONNA

Purificazione cellulare BENESSERE DONNA

ANADAUTHI Anche quest’anno ho deciso di dedicare la mia rubrica di giugno ad una pratica di purificazione che deriva dalla tradizione dello yoga. A seguito di una una richiesta presentata in settembre 2014 dal primo ministro indiano Narendra Modi l’'assemblea generale dell'Onu ha deciso di proclamare il 21 giugno "Giornata internazionale dello Yoga". «Non è solo una ginnastica, ma è un cambiamento dello stile di vita» aveva detto Modi nell’esordio al Palazzo di Vetro di New York. Il suo appello per una «Giornata internazionale dello Yoga» è stato accolto da 177 Paesi che hanno appoggiato una risoluzione per celebrare questa ricorrenza il 21 giugno. Il numero più elevato di consensi mai raggiunto per una risoluzione dell’Assemblea Generale dell’Onu. Nella risoluzione si riconosce che «lo yoga dà un approccio olistico alla salute e al benessere». Io personalmente lo pratico yoga da quando ero bambina e sono arrivata ad insegnarlo e a formare anche nuovi insegnanti. Penso, però, che a riguar-

A CURA DI CHIARA TURRI

do ci sia ancora parecchia disinformazione, dovuta con molta probabilità all’influsso di contaminazioni new age che a partire dagli anni ’70 hanno snaturato la natura stessa dello yoga proponendo improbabili percorsi fatti di luci ed energie varie!!!! Lo yoga è un’esperienza pratica, che si vive “qui e

ora”, niente a che vedere con visualizzazioni fantasiose, lo yoga rafforza il contatto con la realtà. Lo yoga è semplice, concreto, sviluppa l’attenzione, quell’attenzione necessaria che consente di conoscersi e cogliere in se stessi stati sottili di percezione. Grazie alla pratica emerge la parte più autentica di noi, la nostra reale natura interiore. Qui di seguito vi propongo una semplice pratica di

purificazione. Vi garantisco che vi aiuterà ad affrontare il cambio della stagione in modo piacevole e l’effetto vi accompagnerà per tutta la stagione estiva. Un semplicissimo esercizio che va iniziato il giorno di solstizio d’estate e praticato tutti i giorni per i sei giorni successivi.

ANADAUTHI PRANAYAMA: Purificazione cellulare. Inizio pratica 1° giorno di solstizio (estate-inverno) ed equinozio (primaveraautunno) Durata pratica 6 giorni - Inspirare da entrambe le narici ed espirare in più ripetizioni da entrambe le narici x 6 volte - Inspirare da entrambe le narici ed espirare in più ripetizioni solo dalla narice destra x 6 volte - Inspirare da entrambe le narici ed espirare in più ripetizioni solo dalla narice sinistra x 6 volte Ripetere l’intera sequenza per sei giorni aumentando ogni giorno una volta in più rispetto al giorno precedente. Ex . 1° giorno 1 volta 2° giorno 2 volte Praticare a digiuno e in luogo calmo! Buon lavoro. Namastè!

L’ALTRO GIORNALE Giugno 2016

«Le scarpe dicono di noi» L’INTERVISTA / ELEONORA LOVO

«Gli occhi possono mentire, un sorriso sviare, ma le scarpe dicono sempre la verità», una citazione che rappresenta il pensiero di Eleonora Lovo, veronese doc, con una passione innata per la scarpa maschile: «La scarpa dell’uomo rappresenta il primo biglietto da visita per raccontare e far raccontare di sé, deve essere lustra, in buone condizioni, ma soprattutto rispecchia in assoluto la personalità di chi la sta indossando». Eleonora, professione Lustrascarpe, nasce 43 anni fa a Verona ed è proprio nella città scaligera che ha intrapreso uno dei lavori più antichi della storia, ormai scomparso: un lustrascarpe è colui che lucida le scarpe altrui, generalmente svolto per strada come ci ricordano le immagini fotografiche del periodo del dopoguerra, ambientate nell’Italia meridionale nel periodo delle grandi immigrazioni verso gli Stati Uniti. Chi si guadagnava da vivere facendo il lustrascarpe per le strade veniva chiamato “sciuscià”, termine derivato dalla corruzione e italianizzazione della denominazione inglese “Shoe – shiner”. Eleonora, come nasce il suo desiderio di prendersi cura delle scarpe indossate da un perfetto sconosciuto?

deve con professionalità prendersene cura». Come è organizzato il suo lavoro? «Mi prendo principalmente cura delle scarpe, ma per chi lo desidera mi occupo di mettere a nuovo anche borse, e piccoli oggetti in pelle, sempre supportata dall’ottima qualità dei pro-

«Mi definisco una donna poliedrica: ho sempre fatto molti mestieri nella mia vita e di tutti i generi senza avere grandi pretese. Ho sempre avuto una spiccata sensibilità nei confronti “del bello e fatto bene”: il mestiere della lustrascarpe non è solo da

dotti che utilizzo. Il mio lavoro si avvale di un servizio di pulizia e lustratura artigianale, di ricolorazione e, per chi lo desidera, di anticatura. Lavoro per privati, per clienti che desiderano avere ogni giorno il proprio aspetto in ordine

vedere dal punto di vista meccanico di pulizia e lucidatura, ma si entra intimamente in contatto con il cliente creando un rapporto di fiducia reciproca, di confidenza, perché non dobbiamo dimenticarci che la scarpa è un oggetto molto personale. Spesso mi trovo veri e propri capolavori artigianali tra le mani: io sono colei che

Eleonora Lovo

IL BIMBO a cura del dottor Gianni Tamassia LA DIETA VEGETARIANA NEI PRIMI TRE ANNI DI VITA Nei primi tre anni di vita del bambino è necessario un adeguato ed equilibrato apporto di nutrienti, soprattutto in considerazione della di rapida crescita di questo periodo. Stanno prendendo sempre più spazio e attenzione da parte dei genitori le diete vegetariane ( latto-ovo vegetariane, semi-vegetariane, vegane ). Tali diete possono essere adeguate purché siano seguite strettamente da un pediatra, meglio se con specifica preparazione. Il rischio di carenze specifiche per macro e micronutrienti è infatti elevato se non si pianifica con attenzione la dieta dal divezzamento in poi. Tra i macronutrienti critici ci sono le proteine: presenti in molti vegetali, sono caratterizzate da un minor valore biologico per l’assenza di alcuni aminoacidi “essenziali” e per la minor digeribilità. Si può superare questo problema combinando più fonti vegetali insieme, come cereali e legumi, che si completano per la presenza degli aminoacidi essenziali. Tra i micronutrienti più a rischio vi sono la vit. B12, presente esclusivamente in alimenti di origine animale, la cui carenza può causare anemia megaloblastica e complicanze neurologiche irreversibili, ferro, la cui carenza provoca rallentamento della crescita e dello sviluppo psicosomatico, zinco, con ripercussioni su produzione ormonale e sul sistema immunitario, calcio e vit.D, con deficit di deposizione di calcio nell’osso fino al rachitismo. Mediante la supplementazione con prodotti specifici e integratori e con il controllo da parte di un esperto tali problemi si possono superare.

con un paio di scarpe brillanti e perfette da calzare. Offro un servizio di ritiro e riconsegna a domicilio, anche sul luogo di lavoro perché credo che oggi le persone siano alla ricerca di servizi come questo per ottimizzare il proprio tempo». Lei è apparsa in moltissime interviste: quotidiani nazionali, testate giornali-

stiche internazionali come “New York Times, l’Estadao de Sao Paulo in Brasile, il giornale arabo “Asharq Al Awsat”, senza dimenticare alcune partecipazioni nelle trasmissioni televisive e in radio…. Un grande successo anche mediatico, e la città scaligera come si sta comportando? «Come spesso accade nessuno è profeta in patria, le novità per la cittadinanza veronese hanno dei tempi piuttosto lunghi per essere “digerite”, ma non demordo, non è da tanto che ho iniziato questo lavoro, in molti ancora non sanno che a Verona esisto io con questo servizio. Ho molti clienti “forestieri che mi inviano le loro scarpe perché io me ne prenda cura. Invece con grande orgoglio posso dire che tra i miei clienti veronesi ho imprenditori, avvocati e business men, uomini che amano far coccolare le loro scarpe sia per vezzo che per immagine, ma soprattutto perché si scopre che una scarpa ben mantenuta dura più a lungo». www.eleonoralustrascarpe.it Angelica Adami

L’ANGOLO DI FRANCESCA

a cura di Francesca Galvani

PAELLA VEGETARIANA Ingredienti (per sei persone) • 500 gr. riso per risotti, olio • 1 peperone rosso e 1 giallo • 200 gr. cipolla sedano carote (anche surgelati per il soffritto) • 2 zucchine • 2 porri • 1 melanzana sbucciata • 3 pomodori puliti di buccia e semi • 1 litro di brodo vegetale (fatene un pò di più, può servire) • olive nere denocciolate • 3 buste di zafferano • sale • pepe • aglio • basilico • peperoncino Preparare il brodo vegetale con dadi e sedano carote cipolla. Soffriggere con olio il soffritto e il porro affettato (solo la parte bianca). Aggiungere le verdure a dadi e cuocere 10 minuti. Unire il riso, sale, pepe, peperoncino e il litro di brodo caldo dove avrete fatto sciogliere le bustine di zafferano. A cottura ultimata basilico e olive intere. Se vi piace l’idea di unire delle code di gambero potete farlo subito dopo il riso oppure sfumarle a parte con un pò di brandy e aggiungerle come decorazione.


SPORT

L’ALTRO GIORNALE Giugno 2016

PALLAVOLO. Una striscia imperiosa di vittorie consecutive regala la promozione ai gialloblù

Calzedonia Bussolengo: 24 sinfonie valgono la B Servizi di

Matteo Sambugaro

Ventiquattro vittorie consecutive tra regular season e playoff. Un gruppo tenace e ambizioso, cresciuto mese dopo mese. Una rimonta da dieci e lode che è valsa la realizzazione di un sogno. La Calzedonia Bussolengo maschile sbaraglia letteralmente la concorrenza in serie C e conquista la promozione al prossimo campionato di serie B: una cavalcata magica, dalle grandi emozioni, coronata con il doppio successo sulla Palla-

volo Cornedo nella finale playoff. I ragazzi di coach Diego Flisi battono infatti i vicentini sia nella gara di andata (1-3), in trasferta, che davanti al pubblico amico di Bussolengo nel match di ritorno (3-2), ma è esattamente nella seconda sfida che i gialloblù portano a compimento l’impresa, scrivendo una pagina importante e indelebile della propria sto-

ria: Federico Centomo e compagni perdono i primi

due set, vincono le tre frazioni successive, ribaltando il punteggio, e staccano così il

pass per la serie B. «È una promozione bellissima, cercata dall’inizio e costruita durante l’estate grazie all’allestimento di una squadra forte – confessa il tecnico scaligero sul sito internet ufficiale della società -. Il salto di categoria era un obiettivo prefissato, tuttavia non è mai semplice, né scontato, raggiungerlo. Invece, i ragazzi sono riusciti a com-

piere l’impresa alla grande infilando ventiquattro suc-

Foto pagina facebook Calzedonia Bussolengo

cessi di fila: siamo veramente soddisfatti e contenti. Non lo nascondo: abbiamo

Foto pagina facebook Calzedonia Bussolengo

festeggiato degnamente questo traguardo prestigioso dopo la finale contro Cornedo (sorride)». Il cammino della Calzedonia Bussolengo è stato da applausi: le «sber-

le» iniziali, e relative sconfitte, subite nelle prime due giornate di regular season con l’Emporio del Mobile Belluno (1-3) e il Duetti Giorgione (3-2) hanno dato il via a venti affermazioni consecutive, che hanno permesso alla formazione gialloblù di chiudere il campionato in testa a quota 65 punti (a + 11 sul Tomasoni Bremas Volley secondo). Dopodiché,

ecco arrivare le due vittorie nella doppia finale playoff contro la Pallavolo Cornedo. Totale: una striscia ininterrotta di ventiquattro successi. Gli eroi della promozione? Gli schiacciatori Luca Bertelli, Tommaso Fantoni, Paolo Guglielmi, Alessandro Maroldi e Zoran Peslac, il libero Federico Centomo, i palleggiatori Michele Fortini e Alessio Piccinato, gli opposti Andrea Lugoboni e Stefano Speringo, e i centrali Dawid Jan Modnicki, Francesco Olivieri, Alessio Silvestri e Tudor Mihai Ungureanu. Lo staff tecnico? Diego Flisi (1° allenatore), Giovanni Bavastrelli (2° allenatore), Massimo Merlini (mental coach), Fabio Rossini (fisioterapista) e Andrea Gallina (scout man). «L’inizio di campionato ci ha un po’ sorpreso, avendo incontrato subito due squadre competitive, ma dopo i primi ko è cambiato l’atteggiamento del gruppo ed cresciuta in noi un pizzico di consapevolezza – spiega coach Flisi -. Quelle sconfitte ci hanno fatto rientrare immediatamente nei ranghi, dimostrandoci che non bisognava sottovalutare nessuno

Foto pagina facebook Calzedonia Bussolengo

e che dovevamo lavorare sodo. Da lì, grazie a un po’ di equilibrio e tranquillità in più, e accumulando vittorie su vittorie, siamo riusciti a portare sempre a casa il bottino pieno. Occorre fare i complimenti ai ragazzi perché, nonostante qualche difficoltà e alcune assenze patite durante la stagione, sono stati davvero bravi».

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MOTOCROSS / WINTER X TROPHY

Davide e Yuri medaglie d’oro

Due veronesi sul tetto del Winter X Trophy 2016. Davide Reggiani e Yuri Pasqualini salgono sul gradino più alto del podio, nelle rispettive categorie, regalandosi il primo premio e tante soddisfazioni: l’ultima gara del campionato corsa ad Ottobiano, lo scorso 26 marzo, ha infatti consegnato il titolo ai giovani piloti scaligeri (Reggiani per quanto riguarda le

economicamente, agli sponsor Dakota, L’Altro Giornale, Puresound e New Agency, a chi gestisce la mia moto (Italparts, ndr) e al motoclub Bisso Galeto». P: «Questo successo lo dedico alla mia famiglia, che mi incoraggia, mi segue sempre e crede molto in me. Inoltre, un grazie speciale va a tutto il team che fa davvero tanto per me e al mio motoclub Bisso

I vincitori del Winter X Trophy: Reggiani è il 2° da sinistra, Pasqualini il 4° da sinistra (foto XOffRoad / Marcello Mannoni)

Husqvarna MX2, Pasqualini nelle KTM MX2). Davide, 18 anni, vive ad Arbizzano e difende i colori del Team Events, Yuri (19 anni) gareggia per il Team Hobby Motor di Vicenza e abita a Sommacampagna. Il loro denominatore comune, oltre al sangue veronese, è la passione e l’amore per il motocross. Cosa si prova a conquistare il Winter X Trophy? Reggiani: «Orgoglio per esserci riuscito nonostante le difficoltà incontrate strada facendo, emozione e fiducia per i futuri campionati». Pasqualini: «Vincere il campionato di apertura della stagione di gare ha rappresentato sicuramente, oltre che una bella soddisfazione, un grandissimo stimolo per affrontare al meglio il campionato italiano e triveneto». La vittoria merita una dedica particolare? R: «Sì, a mia madre Alessia che mi segue con costanza ovunque io vada, guidando per esempio il camper e aiutandomi ad indossare le divise e le protezioni: insomma, posso dire che è insostituibile. Ringrazio e dedico i miei successi anche a mio padre Alessandro, il quale mi sostiene psicologicamente ed

Galeto». Reggiani, i ricordi più significativi del campionato? «Le soddisfazioni sono parecchie. Ho vinto le seconde e le terze tappe del campionato, ma mi sono comunque battuto bene pure nelle altre». Pasqualini, l’ultima gara di Ottobiano l’ha incoronata campione. Le emozioni di quel giorno? «È stata una corsa veramente difficile: partivo con alcuni punti di svantaggio da recuperare in campionato, ho dato il massimo fino alla fine e sono riuscito, così, a raggiungere la vittoria». Avete portato in alto i colori di Verona al Winter X Trophy. Un motivo di orgoglio? R: «Certo, è una grande soddisfazione. Sapevo di poter arrivare in fondo e trionfare, ma sempre con qualche riserva. Alla fine ce l’ho fatta ed è stato davvero bello». P: «Sì. A Verona, il motocross è uno sport poco conosciuto e poco praticato, e portare in alto i colori della mia città è sempre una grossa gioia. Mi piace far vedere che anche Verona può essere protagonista in questa disciplina».



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