L'Altro Giornale Garda Baldo

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L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE GARDA BALDO 1986 - 2016 www.laltrogiornale.net ANNO XXXI - N.9 - SETTEMBRE 2016 - Stampato il 26/09/2016 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744

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questione di RisPetto di Rosanna Pancaldi Vi racconto un fatto di cronaca che, forse, non tutti conoscono. All’inizio del mese di agosto quattro donne musulmane, coperte dal loro velo, sono entrate nella chiesa di San Zulian a Venezia, a pochi passi da piazza San Marco, e hanno sbeffeggiato e sputato sul crocifisso, dopo di che si sono allontanate mescolandosi alla folla. Sempre nella chiesa di San Zulian, qualche giorno dopo, di sabato, due gio vani orientali hanno assistito alla funzione religiosa celebrata dal parroco, si sono messi in fila con i fedeli per ricevere la Comunione e, dopo averla presa, hanno sputato la particola davanti al parroco e agli altri fedeli, allontanandosi poi in tutta fretta. Questi episodi si aggiungono a quanto accaduto circa un mese prima, quando un magrebino aveva staccato un braccio a un crocefisso, nella chie sa di San Geremia, sempre a Venezia. Il profanatore, un giovane di 25 anni, con permesso di soggiorno francese, ora espulso dall'Italia, dopo essere entrato nel luogo sacro aveva cominciato a urlare, poi si era diretto verso un Cristo settecentesco, alto tre metri e largo due e aveva cominciato a scuoterlo, fino a farlo cadere danneggiandolo gravemente, mentre il sacrestano tentava inutilmente di fer marlo. Ma non finisce qui. Sempre nella chiesa di San Zulian, due musulmani dopo essere entrati, hanno steso il loro tappetino e si sono messi a pregare, invocando Allah. Quando il sacrestano ha detto loro che non potevano farlo, questi hanno risposto: «Possiamo farlo, il Papa ci ha dato il permesso». Stessa scena si è svolta in Piazza San Marco, quando un'intera famiglia islamica si è messa a pregare in piazza, inchinata sul tipico tappetino, rivolta verso la Mecca. Il tutto sotto gli occhi delle centinaia di turisti che hanno cominciato a scattare foto. Vorrei non aggiungere altro, ma mi viene in mente un fatterello accadutomi qualche anno fa, quando ero in vacanza a Sharm el Sheikh con mio figlio e la sua famiglia. Un giorno decidemmo di fare una gita in barca. Faceva molto caldo, così io e mia nuora, per rinfrescarci, ci mettemmo sedute con le gambe penzoloni fuori bordo, così da ricevere il fresco dell’acqua del mare. Prontamente fummo riprese dal personale, perché – ci spiegarono – in quella posizione coprivamo parzialmente una frase di Maometto, che appariva sulla fiancata della barca. Ci siamo alzate e, nel rispetto delle tradizioni del Paese che ci ospitava, siamo tornate ai nostri posti. Mi fermo qui. Chi vuole intendere, intenda!

UN PALAZZETTO PER TORRI

E’ stato un giorno storico per Torri del Benaco quello di sabato 10 settembre. Alle 17, infatti, alla presenza della campionessa olimpica Sara Simeoni e delle giocatrici del Montesilvano Calcio a 5 femminile (squadra di Pescara), del sindaco Stefano Nicotra e dei rappresentanti dell’amministrazione, è stato inaugurato il nuovo Palazzetto dello Sport.. Il palazzetto è situato in via Mazzini ed è la prima struttura ad essere completata del nuovo polo scolastico di Torri del Benaco. La palestra sarà in grado di ospitare fino a 100 spettatori, mentre negli spazi interni dedicati all’attività sportiva si potrà giocare a pallacanestro, pallavolo, pallamano, calcio a 5 e attività a corpo libero. I campi di gioco sono omologati per ospitare competizione di livello nazionale. Pagina 20 ERIK, IL PICCOLO PELLEGRINO E’ stato un viaggio speciale quello che ha condotto per la terza volta Sabrina e Giorgio Bellabarba da Lubiara, frazione di Caprino Veronese, fino a Santiago de Compostela. Sabrina e Giorgio sono rispettivamente mamma e nonno del piccolo Erik, che a 7 anni può già vantare nel suo “curriculum” la bellezza di più di 850 chilometri percorsi a piedi in 50 giorni alla volta di Santiago. «Era da tempo che volevo tornare a Santiago, dove ero già stata due volte attraverso il percorso spagnolo – racconta Sabrina -. L’occasione si è presentata durante quest’estate 2016. Dopo essermi informata sui percorsi, la tipologia di strada, i possibili mezzi di trasporto eventuali ho così deciso di partire per affrontare il percorso portoghese, più breve rispetto a quello spagnolo, ma pur sempre lungo 650 chilometri». Pagina 5

- speciale “Festa dell’uva di Bardolino” dal 29 settembre al 3 ottobre. Pagine 12 – 13 - avio in festa con agrifest il 29 e il 30 ottobre. Pagina 22 - sagra del trebianel a Gaium di Rivoli Veronese il 30 settembre e 1 e 2 ottobre. Pagina 24 - 44° Festa delle castagne e 13° Festa del Marrone san Zeno doP a san Zeno di Montagna 22. 23, 20 – 30 ottobre, 5 – 6 novembre. Pagina 17 - speciale salute e Benessere Pagine 18 - 19



L’ALTRO GIORNALE Settembre 2016

LE VOSTRE LETTERE

RISPETTO

“Ho letto con preoccupazione...” Sento la necessità di scrivervi dopo aver letto con viva preoccupazione un articolo riguardante lo sfregio della nostra cultura (e religione, per chi crede) da parte di alcuni musulmani sul territorio italiano. Mi è sembrato di tornare indietro di alcuni secoli. Nel medioevo, infatti, o meglio, dall'inizio dell'espansione islamica, vi fu la figura del vescovo in partibus infidelium, ovvero dei vescovi che avevano dovuto abbandonare le rispettive diocesi a causa della conquista di tali territori da parte dei musulmani. Siccome secondo il diritto canonico ogni vescovo deve essere assegnatario di una diocesi, a tali prelati il pontefice assegnava "nominalmente" la diocesi appena lasciata, lasciando loro di fatto solo un potere figurato. Questo potrebbe anche essere tollerato, visto che anche i cri-

stiani in passato non sono andati a mano leggera nei territori appartenenti ad altri stati sovrani a spodestare, conquistare e sottomettere, proprio perché la storia è storia e ciò che è stato è stato. Ma che oggi, nel 2016, a Venezia (e non solo) ci siano dei preti (e quindi dei vescovi di fatto in partibus infidelium, visto che sono i loro diretti superiori, giusto per un principio di responsabilità gerarchica, tanto cara alla chiesa cattolica) che non possono reagire ad insulti in casa propria (e quindi in casa Nostra, visto che Ecclesia in greco significa "assemblea") da parte di cellule impazzite (chiamiamole cosi per usare un eufemismo) mi sembra un tantino esagerato, soprattutto se consideriamo il fatto che noi a casa loro dobbiamo rispettare, come è giusto che sia, le regole che ci impongono. Non vorrei

creare ingiustificati allarmi e sia chiaro che è ben lungi da me, "figlio culturale" dell'Illuminismo e di Beccaria, cominciare una caccia alle streghe; nondimeno, per quello che può valere il mio pensiero, vedrei di buon occhio una doppia azione-reazione, ossia qualche presa di posizione più rigida da parte della Chiesa (abbiamo visto che il solito buonismo non funziona) e qualche espulsione in più da parte del Ministero degli Interni. In questo modo sono certo che le acque si calmerebbero, anche perché non faremmo altro che far rispettare la costituzione, il codice civile e quello penale. Susandomi con i preziosi lettori de "L'Altro Giornale" per essermi troppo dilungato, porgo distinti saluti Daniele Boschelli Brenzone

“Una bella vacanza”

Gentile Direttore, siamo una coppia emiliana che quest’anno ha deciso di trascorrere due settimane di vacanza a Bardolino. Siamo stati benissimo e desideriamo esternare la nostra gratitudine a tutte le persone che ci hanno dato la possibilità di godere di questa magnifica vacanza. Ci rimarrà nel cuore la stupenda serata in cui, incuriositi da un gruppo numerosissimo che cenava nel bellissimo parco sul lungolago, ci siamo avvicinati. Era la cena organizzata dal gruppo alpini locale e alla quale con entusiasmo abbiamo accettato subito l’invito ad unirci a loro. Serata meravigliosa, i partecipanti erano tutte persone locali che con il contributo degli Alpini si radunano due volte l’anno, una in gennaio, l’altra in agosto, per festeggiare la loro vecchia paesanità, che affermano essere stata smarrita

“Unioni Civili e Giudici” “... che buona la carne” Egregio Signor Direttore Già da qualche tempo le unioni civili sono diventate legge dello Stato, approvata con voto di fiducia nei due rami del Parlamento, per rendere impossibili modifiche al testo. Questa legge, a mio avviso rappresenta un evidente attacco alla famiglia. Infatti, è codificata la sostanziale equiparazione alla famiglia: impedimenti, rito, registrazione nello stato civile, scelta del cognome, regime patrimoniale, modalità di scioglimento, diritto agli alimenti, pensione di reversibilità, equiparati a quelli dei coniugi, si differenzia solamente per la mancanza dell’obbligo della fedeltà. E’ stata scartata la possibilità di adottare il figlio del partner, ma il meccanismo dell’adozione speciale continuerà a renderla possibile, come le cronache dimostrano di casi che sono stati risolti da qualche magistrato. Dopo che gli emendamenti sulla maternità surrogata, sono stati bocciati nel corso di formazione della legge, chi ha i soldi potrà sfruttare donne bisognose, da cui comprare gameti o affittare l’utero, riportando poi in Italia bambini a cui nessun giudice negherà l’adozione, “nell’interesse del minore”, vedi il caso Vendola. Del resto, la legge d’oggi è solo il primo passo, dichiarato dai proponenti del disegno di legge che conteneva la “step chaild adoption”, poi stralciata, per poi ripresentarla al momento opportuno. Ma forse non ce ne sarà bisogno, in quanto ci penserà l’Europa, che ci imporrà di far cadere ogni residua differenza di trattamento per i partner dell’unione omosessuale, sulla base del principio di

non discriminazione. La componente cattolica del PD al pari di quella del NCD ne esce umiliata, costretta, rispetto alle sue richieste, ad accontentarsi della inutile rinuncia alla adozione del figliatro. Il realismo fa premio sugli ideali e la vicenda dimostra l’irrilevanza politica dei cattolici, divisi e pronti ad allinearsi al momento del voto in parlamento, anche su un tema fondamentale come la famiglia. Adeguarsi allo spirito dei tempi evita lacerazioni, ma i danni per la società si valuteranno sui tempi lunghi, a cominciare da quelli che produrrà l’esperimento psicopedagogico di affidare la crescita dei bambini a genitori dello stesso sesso. Giancarlo Maffezzoli Garda

Egr. Direttore, Dio benedica i vegani... e nessuno dica loro quanto è buona la carne per carità. Se siamo in dieci e dobbiamo dividerci una bistecca da un chilo, ne mangiamo un etto a testa, ma se siamo in otto, o meglio ancora sette, la quota pro capite sale vertiginosamente. Non giudico nei dettagli la dieta vegana (il vegetariano è un discorso a parte nel quale non mi addentro perché lo potrei quasi approvare, anche se io sono orgogliosamente carnivoro) perché non sono un tecnico del settore, ma qualcuno mi ha insegnato una volta che la vitamina b12, ad esempio, essenziale per il nostro organismo, è presente solo negli alimenti di origine animale. Pertanto i vegani, con loro

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BARDOLINO

VEGANI

FAMIGLIE

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buona pace, avrebbero bisogno di continui controlli per monitorare i livelli di b12 nel fegato ed eventualmente assumere integratori, immagino con componenti di origine animale: un cane che si morde la coda. Chiusa questa parentesi, nel pieno rispetto delle scelte di ognuno, finché non si pretende di incidere sulle scelte di altri, penso che il vecchio motto della nonna, secondo cui bisogna mangiare di tutto un po', sia sempre il più indicato, anche perché sinora ho l'impressione che il veganesimo, come fra le righe ci fa capire il nostro Venturini, assomigli sempre più ad uno status symbol o ad una dieta fideistica più che ad uno stile di vita. Tra le altre cose, e di questo sono fortemente convinto, chi mangia carne non nuoce certo alla natura, perché essa ha sempre fornito all'uomo tutto ciò di cui necessita; a danneggiarla, semmai, sono ben altre cose, per enumerare le quali servirebbero ancora un paio di articoli. Daniele Boschelli Brenzone

dopo l’avvento massiccio del turismo. Indimenticabile la visita guidata di Verona, bellissima città finora a noi sconosciuta. Abbiamo scoperto e appreso situazioni e storie interessantissime che ci fanno riflettere sulla smania di visitare luoghi lontani che hanno il solo vantaggio di essere ben pubblicizzati. Tramite il vostro giornale, se possibile desideriamo ringraziare tutti coloro che ci hanno permesso di trascorrere una vacanza indimenticabile, soprattutto il gruppo Alpini Bardolino e tutti i Bardolinesi. Torneremo! Claudio e Giovanna Antoniani Reggio Emilia

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 26- 09 - 2016


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REFERENDUM

Cari Deputati e Senatori del Partito Democratico, ho 77 anni e sono iscritto al PD. Sono stato iscritto al PCI e ho fatto l'attivista di sezione per dodici anni, quando era segretario Enrico Berlinguer. Mi rivolgo a tutti voi, senza fare distinzione fra correnti o fra maggioranza e minoranza, perchè tutti noi siamo un unico partito e abbiamo un segretario scelto da noi, che resterà in carica fino al congresso dell'anno prossimo. Il Partito Democratico siamo noi e perciò non può essere una proprietà di qualcuno e non è neppure di chi l'ha fondato. Come ogni partito, è il partito di

LE VOSTRE LETTERE

chi lo vota: è dei suoi elettori! Quando sento l'espressione di qualche ex leader: "riprendiamoci il Partito!", mi vengono in mente le coppie che divorziano, dove ciascuno cerca di riprendersi ciò che aveva portato in dote… Ma i valori di un partito sono gli ideali nei quali si identificano e si riconoscono gli elettori di quel partito e nessuno può pretendere di portarseli a casa propria. Non dividiamoci, dunque, fra di noi, nè in correnti, nè tra maggioranza e minoranza, perchè tutti, come democratici, abbiamo una regola da rispettare: si vota

CONFERENZA

seguendo la linea del Partito. Al referendum istituzionale, il Partito ha dato indicazione di votare "SI": votiamo dunque "SI", tutti uniti, perchè siamo un partito, anzi, perchè siamo il Partito Democratico! Poi, nel prossimo congresso, potremo cambiare sia il segretario, sia la linea del Partito e saremo ancora tutti insieme il Partito Democratico e continueremo a portare avanti i nostri valori condivisi. Quelli nei quali ci identifichiamo e che nessuno potrà mai portarci via. Roberto Cesari Garda

L’associazione socioculturale “Stradafacendo” propone la conferenza “IL GIUBILEO STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA: UN PUNTO DI VISTA PROTESTANTE-EVANGELICO” Sabato 08 ottobre 2016, ore 20.30 Sala civica Libertà, piazza Libertà (sopra la biblioteca comunale) Castelnuovo del Garda I vari temi affrontati nella conferenza sono: - chi sono i protestanti-evangelici? - cosa è il Giubileo secondo l’Antico Testamento (etimologia, disposizioni specifiche, cornice teologica) - la promessa profetica del Giubileo - il compimento messianico del Giubileo - attualizzazioni del Giubileo nella chiesa primitiva - gli evangelici e il Giubileo romano Lo scopo della conferenza mira a far conoscere il pensiero protestante-evangelico riguardante il Giubileo che si sta svolgendo nell’ambito della chiesa cattolica romana. Oratore: Giuseppe Rendina, pastore evangelico, diplomato in teologia presso il Northumbria Bible College (Regno Unito). Ingresso libero. Info: 3407577182

L’ALTRO GIORNALE Settembre 2016

VIOLENZA

“Un silenzio inaccettabile” Come è possibile raccontare la morte, quando chi la mette in scena è un’innocente, un'adolescente presa per il bavero dalla maleducazione, dalla violenza di qualche miserabile castrato mentale. Una giovane “decide” di uccidersi per l'incuria delle leggi e delle persone malate dentro il cuore, obbligata alla vergogna e costretta alla paura di esistere, inebetita dai tanti e troppi storpi emozionali. Un'altra adolescente poco più che bambina, violentata per anni, in silenzio per la vergogna, per la paura imposta da un’omertà dilagante. Nel frattempo questi grandi uomini, protagonisti assoluti di infamie inenarrabili, divenuti dis-umanità dannatamente andata a male, ebbene che fanno? Camminano con le gambe larghe e le mani in tasca, come a voler significare che tanto ogni cosa permane al suo posto, soprattutto l'indifferenza e la ferocia indicibile profusa dai soliti noti sibilanti nei social network. Invece proprio un bel niente

è più al suo posto, neppure rappresentare il genere umano in queste circostanze profondamente codardiane, dove, appunto, la viltà, raggiunge devastazioni così profonde, da risultare inconoscibili a ogni più fervida immaginazione, peggio, a ogni più indegna giustificazione. Fin troppo facile esorcizzare il fattaccio asserendo che sono episodi che investono il mondo giovanile dalla notte dei tempi, dunque il modo migliore per affrontare questo suicidio generazionale è parlarne poco e sottovoce, per non creare moltiplicazioni emulative. Balle grandi come un grattacielo. Non c’è giorno in cui scorrendo le pagine di un quotidiano non leggiamo di un’operazione di Polizia che riguarda reati inaccettabili come questi. Farne perno a difesa di coscienza, conquista di coscienza, equilibrio di coscienza, è un imperativo che va portato avanti senza indugi e senza tregue di comodo in famiglia, nelle classi di ogni scuola, negli

oratori, occorre farlo in maniera progettuale, preventiva, non solamente quando qualcosa sconvolge il nostro bel quieto vivere e ci ritroviamo davanti alle gabbie di partenza con le inferriate spalancate. Per evitare qualche dispiacere domani, è meglio parlarne oggi con la determinazione di chi sa quanto dolore reca la violenza, quanta sofferenza straripa dal rimpianto che cresce per un mondo falsificato e adagiato su mille bugie. Non è un quadro sociale inventato, è quello che accade in ogni città, in ogni periferia, un’attualità che non serve rimpicciolire e neppure ingigantire, ma trattare con interventi coerenti, per comprendere quanto diseducativo può diventare il tentativo di lenire un dolore lacerante con la divulgazione di verità contraffatte, bicipiti di cartone, confronti falsati dall’ignoranza, soprattutto nella fragilità che traspare dalle risposte da consegnare ai più giovani. Vincenzo Andraous

Elsa, la signora in giallo di Bardolino La mitica Elsa, la signora in giallo, con la classe del ‘36 per festeggiare l'ottantesimo compleanno. Grande personaggio bardolinese, sulla falsariga della famosa Marina Ripa di Meana, ha deciso di dare prossimamente allestampe la sua ultima fatica letteraria: "I miei primi ottantanni ". Come spirito siamo ad altissimi livelli. U.B.


CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE

Il Cammino di Erik

Settembre 2016

IL VIAGGIO. Il giovane veronese, con mamma e nonno, si è recato fino a Santiago de Compostela

E’ stato un viaggio speciale quello che ha condotto per la terza volta Sabrina e Giorgio Bellabarba da Lubiara, frazione di Caprino Veronese, fino a Santiago de Compostela. Sì, perché Sabrina e Giorgio sono

gnolo – racconta Sabrina -. L’occasione si è presentata durante quest’estate 2016: ho trasformato la perdita del lavoro in un’opportunità in cui ho coinvolto anche mio padre e il mio piccolo Erik. Dopo essermi infor-

Erik con la mamma Sabrina

rispettivamente mamma e nonno del piccolo Erik, che a 7 anni può già vantare nel suo “curriculum” la bellezza di più di 850 chilometri percorsi a piedi in 50 giorni alla volta di Santiago.

mata sui percorsi, la tipologia di strada, i possibili mezzi di trasporto eventuali ho così deciso di partire per affrontare il percorso portoghese, più breve rispetto a quello spagnolo,

Erik con la mamma e il nonno

«Era da tempo che volevo tornare a Santiago, dove ero già stata due volte attraverso il percorso spa-

ma pur sempre lungo 650 chilometri». Detto, fatto. L’8 giugno, appena terminata la scuola (Erik ha fre-

quentato la seconda elementare ndr) Sabrina, Giorgio ed Erik si sono imbarcati su un aereo che li ha portati a Lisbona. Da qui è iniziata l’avventura: «Prima di partire – racconta Sabrina – non ci eravamo particolarmente preparati. Qualche passeggiata nei dintorni del nostro paese, ma nulla di impegnativo. Anche per questo ho pensato che sarebbe stato meglio portare con noi il monopattino di Erik, la sua grande passione: “se ci fossero momenti di stanchezza potrebbe tornargli utile” ho pensato». Invece Erik non ha mai avuto bisogno di alcun supporto, né fisico, né emotivo, anzi, se l’è cavata alla grande, tanto che mamma e nonno durante il cammino che li avrebbe condotti a Santiago hanno pensato di fare una deviazione per Fatima, scegliendo poi anche il cammino lungo la costa e allungando così il percorso di altri 200 chilometri. «Erik non era mai stanco – racconta entusiasta mamma Sabrina – e non si è mai perso d’animo. Non l’ho mai sentito dire “viglio tornare a casa”, pur dovendosi adattare non solo a camminare costantemente (una media di 20 chilometri quotidiani con picchi di 30 in alcune giornate), ma anche a dormire ogni notte, per 50 giorni, in un posto diverso. Credo che Erik custodirà per sempre nel cuore questo viaggio indimenticabile, come per noi del resto – afferma ancora Sabrina -: per me e mio padre Giorgio questo Cammino si è rivelato un’esperienza molto forte, sia per la nostra Fede, ma anche dal punto di vista familiare». Un percorso di Fede e di vita, quello fatto dall’8 giugno al 27 luglio da Giorgio, Sabrina ed Erik, che ha lasciato il segno e il desiderio di tornare a ripeterlo: «Erik – conclude Sabrina – ha già in mente di partire anche il prossimo anno. Una volta tornati a casa, i primi

giorni, appena si svegliava mi chiedeva dove saremmo andati a camminare quel giorno! Parole che mi confermano quanto sia stato bene e quanto abbia saputo apprezzare e gustare, con i suoi soli sette anni, questo Cammino». Silvia Accordini

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CRONACHE

Baldo, piatti tipici in sette puntate tv

LA TRASMISSIONE. In onda su Sky, ogni venerdì, Giorgione: monti e cucina con chef Barchiesi

Presentazione ufficiale lo scorso 22 settembre nella Sala Rossa della Provincia per le sette puntate dedicate

sette puntate con l’intento di cercare i prodotti tipici del lago di Garda e della montagna veronese, rivisi-

gare la dieta. Sono cinque gli elementi importanti per ottenere un buon cibo: le materie prime prodotte con

ai prodotti tipici del Baldo. A presentarle lo chef Giorgio Barchiesi, meglio conosciuto come Giorgione. Le puntate di “Giorgione monti e cucina” vanno in onda il venerdì alle 21.30, fino al 4 novembre, sul canale 412 di Sky, e sono state girate sul Baldo, a Malcesine. La serie è stata girata nell’ex caserma della Finanza, poco distante dalla stazione di arrivo della funivia a Tratto Spino. Qui Giorgione e la sua troupe del Gambero Rosso, guidata dal regista Stefano Monticelli, ha cucinato tutti i piatti dettati dalla sua fantasia in base alla “spesa” che aveva fatto personalmente ricercando i prodotti tipici del Baldo soprattutto di Malcesine, Brenzone e Brentonico. L’oste Giorgione, come si definisce, è arrivato a Malcesine nel mese di giugno, e insieme al regista Monticelli si è dedicato a girare

tandoli secondo il suo estro, la sua fantasia e da ciò ne sono scaturite ricette nuove: «In cucina – confer-

rispetto, l’estro negli abbinamenti, l’olio e i grassi che non vanno demonizzati, il tempo per cercare e

Pastorello, chef Giorgione e Polato

ma lui stesso - non ci devono essere diktat, la fantasia è quello che serve per allar-

scegliere i prodotti, la convivialità nel consumare i pasti in compagnia. Qui ho

trovato dei prodotti stupendi, ho scoperto molte cose nuove, dalle trote alle moltissime erbe che crescono spontaneamente su questi monti». Alla presentazione hanno partecipato anche Antonio Pastorello, presidente della Provincia, Daniele Polato, presidente della funivia di Malcesine, Paolo Formaggioni e Carlo Sartori, membri cda della funivia, Enrico Luigi Boni, direttore della funivia di Malcesine. «E’ per me una grande soddisfazione vedere queste azioni importanti di valorizzazione del territorio provinciale, che raggiungono un vasto pubblico nazionale – ha esordito Antonio Pastorello -. Il turismo è per noi uno dei comparti economici di maggiore portata, ed è grazie ad azioni come queste, che si rafforza sempre di più. Mi congratulo con la funivia di Malcesine e con il suo cda, per aver saputo intercettare questa occasione e per essere sempre attenta a sfruttare ogni attività di promozione che arrivi in tutta Italia». «Con lo chef Giorgione e le trasmissioni che stanno andando in onda sula canale di Sky ogni venerdì sera in prima serata – ha aggiunto Daniele Polato - il Baldo e i suoi prodotti tipici non potevano trovare una valorizzazione migliore. Continua in questo modo lo sforzo di valorizzazione globale del Baldo Garda, che, con il cda, abbiamo intrapreso dal nostro insediamento». Angelica Adami

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Il “Risotto d’Oro” a Sona a Cavaion PRO LOCO / IL CONCORSO

Doppietta di riconoscimenti per i risotti del concorso Risotto d’Oro delle Pro Loco veronesi: i duecento commensali, presenti al ristorante del Palarisitly nella serata di gala di sabato 17 settembre, decretano i risotti dei cuochi Pro Loco di Sona e di Cavaion rispettivamente al primo e al secondo posto. Un ambito riconoscimento che lusinga i volontari delle Pro Loco baldensi a uscire dai confini

esprimere due preferenze su scheda personale. Per la Pro Loco di Sona ha vinto il primo posto con 69 voti il cuoco Alessandro Molon con l’aiutante Simone Fasoli. Al secondo posto con 59 voti si è piazzata la Pro Loco di Cavaion con il cuoco Luciano Pizzini e l’aiutante Vittorio Vesentini. Questa doppia vittoria, che fa seguito alla vincita di Cavaion anche dello scorso anno, inorgoglisce il presi-

Le Pro Loco

dei propri paesi per cimentarsi nella grande vetrina della Fiera del Riso di Isola della Scala. E’ ormai tradizione consolidata che il primo sabato della Fiera del riso sia riservato alla cena di gala delle Pro Loco Veronesi. Dieci le Pro loco partecipanti al 10° concorso “Risotto d’Oro delle Pro loco”. I dieci risotti in lizza (più, fuori concorso, il risotto all’isolana a conclusione), erano cucinati e gustati a intervalli di circa 15 minuti l’uno dall’altro. I duecento e più commensali presenti in sala, nella veste di ospiti e a valere come giuria popolare, potevano

dente del Consorzio Pro loco Baldo Garda, Albino Monauni, che da anni sprona le proprie Pro Loco a voler partecipare alla grande vetrina pubblicitaria di Isola della Scala. «Oltre a lavorare di braccia le Pro Loco meritano anche la dovuta gratificazione e notorietà sui media che sicuramente non fa male e giova all’umore. Si tratta di vincere la innata ritrosia dei nostri volontari Pro Loco e di far vedere che sappiamo fare squadra per produrre eventi di qualità e di richiamo» - commenta il Presidente Monauni a margine della serata. Bruna De Agostini

VELA D’ACQUA DOLCE. Castelletto di Brenzone accoglie per la prima volta la Centomiglia World Cup La Centomiglia World Cup della vela d’acqua dolce, regata organizzata dal Circolo di Gargnano il 10 settembre ha fatto tappa per la prima volta a Castelletto di Brenzone. Una regata che da 66 anni continua a richiamare sul Garda tanti appassionati accorsi per assistere alla gara più ambita del lago. La giornata di Castelletto di Brenzone ce la racconta un uomo che di regate se ne intende, Pietro Bendazzoli, classe 1963, messo dal padre Rino a bordo di un “Optimist” prima del compimento del sesto anno di età. «Che emozione tornare su quel campo di regata, percepirne la tensione e il clima, identico a quello del lontano 1980, edizione che mi vide sedicenne vincitore Juniores sul Soling Pinido 172 assieme ai miei prodieri Mario Nardi e Lorenzo Salvà. Poca cosa confrontando questa mia prestazione con quelle di mio padre Rino (due secondi assoluti al photofinish e svariate vittorie di categoria) o a quelle dei tanti miei amici gardesani…Questa volta, però, ero sul gommone di servizio del mio adorato Circolo Nautico Brenzone. Quest’anno la bonaccia pomeridiana ha colpito la stragrande maggioranza dei partecipanti già nella prima di metà regata. I cinque catamarani testa della classifica, North West Garda con il gardesano campione del Mondo Roberto Benamati, Extreme Sailing Team con la veronese pluriolimpionica Federica Salvà, AC&E Sicurplanet con il campione di Catelletto di Brenzone Luca Modena, Itelligence e Hagar III, girano la boa di Desenzano, per affrontare il lato finale, con distacchi minimi. Gli altri partecipanti – aggiunge ancora Bendazzoli - sono a distanze abissali. Ma quando il Benaco è in bonaccia e della agognata “Ora” pomeridiana nemmeno l’ombra (tipica brezza termica da sud, che monta tra le 13 e le 14 fino alle 18), sono i piccoli refoli termici che determinano il vincitore. Infatti, virata la boa di Desenzano, i due catamarani Itelligence e Hagar, si portano sulla sponda Veronese, entrando parzialmente nella baia di Garda. I nostri si limitano a controllare gli avversari a distanza senza entrare nella probabile piatta totale della baia. Ma il lago riesce sempre a sorprendere e i due “pazzi” doppiano punta San Vigilio in vantaggio sui restanti tre di almeno mezzo miglio. Luca Modena su Sicurplanet si porta sulla sponda veronese nel cercare termiche di monte, ma resta impantanato nella bonaccia, venendo raggiunto da Roby Benamati su North west Garda. I due in testa scelgono la sponda Veronese risalendo fino al traverso della frazione Pai. Federica “Chicca” Salvà punta diritta verso la sponda Bresciana. Mancano due miglia all’arrivo: Chicca risulta alla stessa distanza degli altri due. La brezza da sud sotto la costa bresciana si fa sentire sul viso – aggiunge ancora Bendazzoli -. Ricontrollo il tracking:100 metri di vantaggio, che diventano 200, 300 col passare dei minuti. Poi di colpo il lago ridiventa liscio. Itelligence e Hagar II recuperano, ma la brutta notizia è che la loro velocita è di 7 nodi contro quella di Extreme che è di soli 3. Manca mezzo miglio all’arrivo. Mi avvicino ad Extreme: Chicca mi guarda e dice “basterebbe un alito”. E l’alito arriva. Troppo tardi purtroppo. Oramai i due sono in vista dell’arrivo e tagliano il traguardo a cortissima distanza l’uno dall’altro. Chicca – conclude Bendazzoli- arriva terza meritandosi l’applauso di tutte le barche appoggio e degli spettatori a terra. Seguono Roby Benamati ed un Luca Modena decisamente di pessimo umore». A.A.


CRONACHE

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CASTELNUOVO

Spiaggia Ronchi Ferragosto ore 9.30...

Un bellissimo dosso dentro ad una rotonda DOMEGLIARA

Una giungla in condizioni pericolose per la salute e la sicurezza di tutti! BUSSOLENGO

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Città delle erbacce altro che del vino!

Speriamo che ritorni un degno “parco giorchi”

Davanti al cimitero....

SAN PIETRO IN CARIANO

Le foto si commentano da sole!

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Come si presenta ora il cimitero... lascio a Voi giudicare... DOMEGLIARA

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Il sottopasso della ferrovia zona “La Prua” come il Bronx

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Posto disabili occupato da immondizia

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Sulla passeggiata di Garda arrivano le gru...


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CRONACHE

Polizia, trent’anni di Scuola e Allievi

PESCHIERA. Per celebrare e ricordare il compleanno è stata organizzata una mattinata di festa

La Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Peschiera ha compiuto trent’anni. Per ricordare questo compleanno a cifra tonda giovedì 15 settembre è stata

si, del direttore centrale degli istituti di istruzione della Polizia di Stato, prefetto Vincenzo Roca, della sindaca di Peschiera Orietta Gaiulli, ma soprattutto di Tina Martinez

Un momento della festa: da sinistra Maria Teresa Turazza, Jessica Giazzon e Pasquale De Sisto

organizzata una mattinata di festa, segnata dal ricordo dei tanti poliziotti uccisi in servizio. La cerimonia, a cui hanno partecipato molte autorità civili e militari, numerosi cittadini e associazioni del territorio, si è aperta con la deposizione di una corona al monumento dei caduti della Polizia di Stato, collocato nel Parco Catullo di fronte alla caserma XXV Aprile, sede della scuola. Il lungo corteo è poi arrivato al piazzale d’ingresso della scuola, intitolato alla memoria dei tre agenti della scorta del giudice Giovanni Falcone uccisi assieme a lui e alla moglie Francesca Morvillo nell’attentato mafioso di Capaci il 23 maggio 1992. La scopertura della targa, incisa con i nomi di Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, è stata accompagnata dagli interventi del direttore della scuola Gianpaolo Trevi-

Montinaro e Rosaria Costa, vedove di Antonio Montinaro e Vito Schifani. Il volto di Rosaria Costa è legato all’appello che fece ai mafiosi il

no in cambio del «coraggio di cambiare». La scelta di dedicare agli agenti della scorta di Falcone il largo davanti alla scuola è stata determinata dal rapporto speciale che lega l’istituzione arilicense ai loro nomi: proprio in questo piazzale da un anno e mezzo ha trovato casa la teca che contiene i resti della Quarto Savona Quindici, la Fiat Croma su cui viaggiavano i tre poliziotti e che precedeva quella di Falcone. Tra la schiera di parenti dei poliziotti uccisi in servizio anche Maria Teresa Turazza, madre di Massimiliano e Davide, morti il 19 ottobre 1994 e il 21 febbraio 2005. Il “compleanno” vero e proprio è stato festeggiato nell’aula magna: in apertura un filmato che ha ripercorso questi trent’anni attraverso le fotografie dei tanti momenti

La scopertura della targa dedicata agli uomini della scorta di Falcone

giorno dei funerali di Stato, in una chiesa gremita di Palermo, quando prese la parola offrendo loro il perdo-

significativi vissuti dentro e fuori la scuola. «Formiamo con lezioni teoriche – ha ricordato il direttore Trevisi –

L’ALTRO GIORNALE Settembre 2016

Festa della Zucca Fantasia al potere PASTRENGO - PIOVEZZANO

Sono arrivati in tanti alla Festa della Zucca di Pastrengo-Piovezzano. Più gente di quanto gli organizaddestriamo in palestra e al zatori avessero mai pensato, poligono di tiro, ma soprat- complice anche il bel tempo tutto plasmiamo i poliziotti di domani incontrando i bambini ammalati negli ospedali e gli anziani nelle case di riposo». Ad arricchire la cerimonia la presenza degli ex direttori della scuola Franco Caliendo, Giuseppe Reccia e Gianluca Greco, ma anche di Palmiro Boccali, oggi 91enne a cui nel 1952 fu affidato il compito di riaprire la caserma XXV Aprile chiusa dal dopoguerra per adibirla a presidio della Polizia di Stato, ospitando negli anni diverse funzioni e diventando poi istituto di formazione, autonomo e indipendente dal 1986. Gli ex direttori Reccia e Greco e la prima cittadina Gaiulli hanno ribadito l’auspicio che la scuola continui da inizio e fine Festa. Estro ad operare, scongiurando e fantasia come sempre l’ipotesi della chiusura che l’hanno fatta da padrone a Zuccafolk 2016 che ha trovato nuova collocazione sul manto erboso del parco di Piovezzano ripulito a nuovo per l’occasione. Una ventina i concorrenti che hanno partecipato al XXV Concorso “Zucca più …2016” con tante belle zucche singole o in composizione esposte sulla collinetta del Parco di Piovezzano, battezzato a ben vedere “Parco delle zucche”. La giuria armata di bilancia a pianale e di metro flessibile ha avuto facilità nel dichiarare i concorrenti vincitori per la zucca più

poli d’uva, valigie di zucche e sullo sfondo una vecchia stufa arrugginita. Un gran bel quadro di colori policromi rivelano la mano e la sensibilità femminile delle

autrici. La zucca più strana era di Maurizio Bini che ha presentato esemplari di zucche curiosamente con la buccia butterata. La zucca meglio decorata va in premio a Giuseppina Aldrighetti con il suo “Serpente arlecchino”. Dal cesto si inarca il serpentello zucca vestito dei colori arlecchino. E’ sinuoso ed esotico, come se assecondasse le note di una struggente melodia. Per la migliore inventiva senior vince Vittoriana Gelmetti che presentava una zucca romantica al lume di candela. Bello l’allestimento, molto femminile. Una finestra con tendine di pizzo,

solo due anni fa alcuni ambienti della Polizia davano come imminente. Katia Ferraro

COSTERMANO. La filiale di Valpolicella Benaco Banca cambia sede Da lunedì 29 agosto la filiale di Costermano di Valpolicella Benaco Banca si è spostata nei nuovi locali, sempre in Piazza della Repubblica ma al civico 2, all’interno del Centro Commerciale “Corte Nuova”. Lo sportello è stato rinnovato per offrire alla clientela un ambiente più funzionale ed efficiente, pur mantenendo quel rapporto di fiducia e competenza che è da sempre caratteristica della Bcc. La filiale, infatti, è dotata di un’area self service, con il nuovo ATM in funzione 24 ore al giorno, che consente di svolgere, oltre alle tradizionali operazioni di prelievo, anche operazioni di versamento di contanti e assegni ed operazioni di self banking, quali bonifici, pagamento di bollettini e ricariche telefoniche. «I nostri clienti – ha detto il vice Presidente Franco Ferrarini - ogni giorno ricevono professionalità, collaborazione e consulenza dal nostro personale; queste sono garanzie che contribuiscono a rendere “differente” Valpolicella Benaco Banca e che la spingono ogni giorno a migliorarsi e continuare a fare la Banca di Comunità. Abbiamo voluto creare un’altra filiale tecnologicamente evoluta, dopo quella di Cavaion, per aprire a fasce di clienti di età e culture diverse da quelle tradizionali. E’ uno sviluppo nuovo, attuato attraverso canali e strumenti moderni, che ci consente di stare al passo con le nuove tecnologie per essere sempre più vicini a una clientela che cambia».

pesante e più lunga. Ha faticato invece parecchio ad accordarsi sulle zucche più belle, più originali, più estrose…Il gusto estetico e gli occhi dei giurati non sempre erano amalgamati all’unanimità. Questi i vincitori delle varie categorie premiati con coppa dedicata: Renzo Veronese per la zucca più grossa di ben 285 kg con altre due consorelle poco più magrette di 250 e 225 kg. Emilio Valentini per la zucca più lunga di 211 cm. La composizione di zucche più belle era di Claudia Sala ed Elena Bertoldi che aveva per slogan “Il bello in abbondanza”: Una serie infinita di zucche di vario genere, ambientate tra balle di fieno, cesti di fiori, grap-

fiori del deserto sul davanzale e zucche vestite come civette e gufetti sull’architrave. Un lume nella zucca scavata segnala attesa che rivitalizza la casa e il suo focolare. La migliore inventiva junior era di Vittoria Segattini che aveva per titolo “Quanto siamo belle”. Attuale la rappresentazione del selfie, molto usato dai giovani di oggi. Qui anche le zucche si vedono belle e diventano civettuole. Tutti i concorrenti hanno ricevuto l’attestato di partecipazione e apprezzamento, incorniciato e personalizzato con nome e cognome, bello pronto per essere appeso con orgoglio nelle proprie case. Albino Monauni


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AMBIENTE, TERRITORIO e AGRICOLTURA

Autunno: la stagione per nutrire le tue piante

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Nell’inserto “ambiente, territorio e agricoltura” del mese di marzo, è stato specificato come la nutrizione delle piante non sia mai una pratica banale, affrontando il tema del “perché”, “quanto” e “come” concimare i nostri terreni. In quell’occasione non e’ stato trattato l’aspetto del “quando” la somministrazione degli elementi nutritivi deve essere attuata per essere efficace. A questo proposito, i periodi durante i quali è opportuno mettere in atto questi interventi dipendono da diversi fattori, quali, i motivi della decisione, la fertilità del terreno , l’andamento stagionale e il tipo di fertilizzante utilizzato. Infatti, composti diversi hanno obbiettivi, modalità e tempi di distribuzione diverse, al fine di poter esplicare in modo efficace la loro azione. Prendendo in esame l’intero arco dell’anna-

ta, rileviamo che. sovente, l’aiuto dell’uomo alle colture è collocato nelle fasi di maggior crescita e maturazione delle colture, dimenticando in tutto o in parte che vi

stagione della raccolta dell’uva, delle olive, ma soprattutto della caduta delle foglie che in questo periodo ingialliscono, trasferendo gli elementi nutritivi agli altri orga-

sono altri stadi che sono altrettanto importanti, seppur lontani da questi ultimi gradini. Eccoci arrivati alla stagione che non rappresenta la crescita, bensì la preparazione delle piante per il periodo invernale. Siamo all’autunno,

ni della pianta che si che vanno in letargo, prepara ad affrontare dopo aver accumulato il freddo invernale. sufficienti riserve di E’ cosa conosciuta che grasso, per superare la le foglie sono un labo- stagione fredda. ratorio dove conflui- Allo stesso modo, le scono le sostanze piante, per essere effiassorbite dalle radici, cienti alla ripresa per venire elaborate e vegetativa, si devono nutrire le altre parti nutrire prima della della pianta, quali caduta delle foglie. radicale, Ecco che il periodo apparato

legno e , soprattutto, gemme e frutti. Dopo la defogliazione, la pianta rallenta tutte le proprie funzioni vitali per superare il freddo invernale: proprio come gli animali

che avvicina la natura ad una morte apparente, pone le basi per una maggiore resistenza ai freddi invernali e per un risveglio vegetativo vigoroso e denso di promesse. L’autunno offre l’opportunità all’operatore agricolo e agroambientale di preparare la pianta in modo ottimale e di correggere e migliorare la fertilità del terreno. L’apporto di fertilizzanti organici, in particolare il letame, attuato nel periodo autunnale, migliora lo stato fisico e microbiologico del terreno, ponendo le basi per sopperire a carenze di microelementi bloccati nel terreno stesso. E’ indispensabile che la dotazione di sostanza organica presente nel terreno si mantenga su valori ottimali. L’operatore agricolo però, con l’intervento autunnale, vuole anche nutrire la pianta. A questo proposito

egli dovrà intervenire con formulati a pronta cessione, al fine di ricostituire le sostanze di riserva nelle gemme, fusto e radici favorendo l’uniformità e la forza delle gemme stesse che produrranno fiori e nuovo legno. E’ fondamentale che la distribuzione degli elementi nutritivi a pronta azione venga attuata almeno quaranta giorni prima della caduta delle foglie, per dare modo a queste ultime di svolgere per intero la propria funzione. Mediamente la quantità di elementi distribuiti in autunno e’ il trenta per cento del totale: il rimanente sarà sparso in primavera dell’anno successivo, trenta giorni prima della fioritura. Infine dobbiamo ricordare che una gemma ben nutrita è più resistente sia ai freddi invernali, sia agli attacchi dei parassiti. G.D.C.


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CRONACHE di Castelnuovo e Peschiera

L’ALTRO GIORNALE

Gadda era di casa

Settembre 2016

CASTELNUOVO. Un convegno per rammentare il legame tra lo scrittore lombardo e Cavalcaselle

Appuntamento a sabato 8 ottobre, al DIM teatro comunale di Sandrà, per il convegno “Carlo Emilio Gadda a Cavalcaselle. Gli ingegneri di Gadda”. A

legare lo scrittore lombardo al territorio di Castelnuovo è la villa di Cavalcaselle, attualmente sede di una casa di riposo di religiose. La madre di Gadda, Agnese

Lehr, di origine austroungarica, era nata a Verona e sua figlia Clara aveva sposato il veronese Paolo Ambrosi, vivendo, fino alla fine degli anni Sessanta, nella villa di Cavalcaselle (venduta poi per rovesci economici e passata ad essere Casa di riposo per religiose). Qui Carlo Emilio soggiornerà più volte, essendo fortemente legato alla sorella. E ancora, l'archivio gaddiano è in gran parte conservato a Villafranca, grazie ad Arnaldo Liberati, nipote di Giuseppina, governante di

Gadda negli ultimi dieci anni della sua vita. Nel corso del convegno, che sarà introdotto dal consigliere Maurizio Bernardi, interverranno il prof. Emilio Manzotti, professore ordinario di Linguistica italiana alla facoltà di Lettere dell'Università di Ginevra; l'ing. Paolo Soardo, presidente del Collegio degli ingegneri della Provincia di Verona ed il dott. Arnaldo Liberati, nipote di Giuseppina, la governante che Gadda scelse come sua erede. La lettura di alcuni

Carlo Emilio Gadda con la sorella

testi di Gadda sarà accompagnata dalla fisarmonica di Roberto Toscan. Al termine del convegno degustazione del risotto “Carlo Emilio Gadda” accompagnato dai vini della Cantina di Castelnuovo del Garda. L’evento è promos-

so dall’Amministrazione di Castelnuovo del Garda e dal Collegio degli Ingegneri della Provincia di Verona con il patrocinio dell'Ordine, del Collegio ingegneri e architetti di Milano e del liceo Parini. Riccardo Reggiani

NOTIZIE FLASH DA CASTELNUOVO DEL GARDA SERATA CULTURALE IL 21 OTTOBRE. “Male armati, mal vestiti, mal nutriti…ma era proprio vero?”: questo il titolo della serata storico – culturale organizzata dalla sezione artiglieri “Damiano Chiesa” con il patrocinio del comune di Castelnuovo del Garda nella serata di venerdì 21 ottobre, in occasione del centenario della Grande Guerra. Una serata, questa, ad ingresso libero, in cui, a partire dalle 20.15 nella sala consiliare 11 Aprile 1848 di Castelnuovo del Garda, si parlerà di “verità e falsità sui soldati italiani nella Grande Guerra”. Ad intervenire saranno Aldo Busnello, presidente della Sezione Artiglieri di Castlenuovo del Garda e Giovanni Peretti, sindaco di Castelnuovo. Relatore della serata sarà Giuseppe Fratton, presidente della Sezione artiglieri di Verona – Santa Lucia. REMIGINI CASTELNOVESI. Con l’inizio del nuovo anno scolastico, l’Amministrazione comunale di Castelnuovo del Garda ha festeggiato, come è ormai tradizione, gli alunni più particolari: i remigini, ossia i bambini che hanno lasciato la scuola dell’infanzia e fanno il loro ingresso nella scuola primaria. Sino al 1977 il primo ottobre, giorno di San Remigio, era la data di inizio delle scuole italiane: per questo i bambini di prima elementare erano detti “Remigini”. Hanno partecipato alla manifestazione, nella sala civica XI Aprile 1848, la consigliera delegata alla Pubblica Istruzione, Chiara Trotti, e l’insegnante Anastasia Zanoncelli, in rappresentanza del dirigente scolastico Annapia De Caprio. Ad allietare l’appuntamento le divertenti letture animate di Miss Page e Doctor Book.

Fabrizio re di Roma PESCHIERA. Tre giorni di cammino alla volta della capitale. E un assist alla ricerca contro la Sla

JUDO CLUB PESCHIERA / IL LUTTO Il 3 settembre si è spento Osvaldo Mazzurega, presidente dell’Asd Judo Club di Peschiera e icona dello sport arilicense, “capostipite” dell’insegnamento della voga alla veneta confluita poi nella Remiera di Peschiera. Aveva 67 anni. Iniziò il suo percorso nel judo nel 1961, intraprendendo la carriera agonistica e ottenendo importanti risultati: 3° posto ai campionati veneti nel 1964, vincitore della Coppa Italia nel 1969 con il titolo di miglior atleta assoluto della competizione, vincitore negli anni ’70 delle Olimpiadi militari con la squadra della Nazionale, e poi una miriade di altri premi nazionali e internazionali. Dopo l’agonismo si dedicò alla divulgazione del judo aprendo attività judoistiche a Lonato, Garda, Torri e Ponti sul Mincio e incorporandole poi nel Judo Club di Peschiera, di cui diventò presidente nel 1985. Sul fronte della voga alla veneta ha avviato a questo sport anche la sindaca di Peschiera Orietta Gaiulli e il consigliere con delega allo sport Luca Righetti, con cui tra l’altro Mazzurega ha remato per cinque anni nelle competizioni locali. «Era il mio maestro e aveva una grande dote: capiva le persone e attraverso le parole riusciva a tirar fuori da ciascuna il meglio», ricorda Gaiulli, «i risultati che ho ottenuto li devo a lui». Commosso Luca Righetti: «Osvaldo era più di un amico, è come avessi perso una parte della mia famiglia – confida –. Fino all’ultimo ha seguito i suoi allievi, sia nel judo che alla Remiera, nonostante la malattia. A Peschiera mancherà un pilastro fondamentale, ma dobbiamo andare avanti anche per lui e lo faremo». K.F.

Ha corso 490 chilometri, da Peschiera del Garda a Roma, in tre giorni. È partito da piazzale Betteloni, a Peschiera, alle 9.25 di giovedì 15 settembre ed è arrivato davanti a piazza San Pietro poco prima delle 10 di domenica 18 settembre dove, stremato, è caduto in ginocchio facendosi il segno della croce. Fabrizio Amicabile, 56enne di Peschiera, ha portato a termine l’impresa sportiva più importante della sua vita, arricchita di significato perché dedicata ai malati di Sla (Sclerosi laterale amiotrofica). Con il suo gesto ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere la raccolta fondi da destinare alla ricerca. Oltre alle persone che lo hanno scortato lungo il percorso (il personale della Croce Rossa di Castiglione delle Stiviere a bordo di un’ambulanza, il presidente dell’associazione «Il nostro impegno per il sociale» di Peschiera Marino Speri, la moglie Caterina e la figlia Jessica, il vicesindaco di Peschiera Tiziano Cimarelli e l’assessore Daniela Florio), i suoi compagni di viaggio sono stati i

dolori diffusi, le vesciche sui piedi e in bocca, la febbre altalenante. Ha mai pensato di mollare? «Mai – risponde –. Quando mi trovavo in forte difficoltà pregavo e pensavo che i dolori sarebbero passati, ma la soddisfazione dell’impresa e del motivo per cui l’ho compiu-

dovendo fare i conti con la pioggia ghiacciata che per ore lo ha ostacolato. Un traguardo lontano dai riflettori, ma non per questo meno importante. Il presidente del Rotary club di Peschiera e del Garda Veronese Giovanni Benetti gli ha donato in parte il tributo riservato ai

Fabrizio Amicabile

ta sarebbe rimasta». Fabrizio ha corso anche per chi a causa della Sla e di mille altre malattie non può più farlo. Racconta che a rallentare la sua marcia non sono state le pause (tre ore suddivise in tre giorni), quanto le salite sull’Appennino, arrivando a quota 1.068 metri

campioni, consegnandogli i gagliardetti del Rotary e del Panathlon del Garda, sodalizi che lo hanno sostenuto con una donazione a favore della ricerca e fornendogli l’abbigliamento e l’attrezzatura necessari per la corsa. Il ringraziamento di Fabrizio va anche alla sua preparatri-

ce atletica, l’ultramaratoneta di Cerea Sara Valdo, e ai Comuni che lo hanno accolto lungo il percorso, tra i quali ricorda soprattutto Ficulle (Umbria). Fabrizio non è nuovo ad imprese di questo tipo: 18 anni fa aveva partecipato alla staffetta Verona-Roma, nel 1993 ha corso il perimetro del lago di Garda (145 km) in 17 ore e 37 minuti, nel ’95 il tratto Asiago-Verona (135 km) in 16 ore e 40 minuti, e poi per cinque volte la FirenzeFaenza (100 km) con una media di 12 ore e 6 minuti. Curiosa, infine, l’impresa compiuta per Telethon, salendo e scendendo per 4 ore e 30 minuti i 268 gradini della Torre dei Lamberti di Verona, per un totale di 23.450 gradini. Chi vuole sostenere la ricerca sulla Sla e legare il proprio contributo all'impresa di Fabrizio può ancora farlo donando sul conto corrente dell’associazione «Il nostro impegno per il sociale» (Iban: IT62Z 056965966000000 2812X33) e indicando come causale «corsa di Fabrizio Insieme per la Sla». Katia Ferraro


L’ALTRO GIORNALE Settembre 2016

CRONACHE di Lazise e Garda

Scuola, lavori al via

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LAZISE. Nelle prossime settimane partiranno gli interventi di manutenzione straordinaria

Nelle prossime settimane verranno avviati nuovi lavori di manutenzione straordinaria al plesso scolastico di Lazise, in particolare nella parte che ospita la scuola secondaria di primo grado. Si tratta del primo stralcio di un intervento complessivo che nei prossimi anni verrà esteso anche alla parte della scuola primaria e il cui costo complessivo previsto dall’ufficio lavori pubblici del Comune è di 600mila euro. La cifra è destinata a interventi relativi al miglioramento dell’isolamento termico e quindi del risparmio energetico, con la sostituzione dei serramenti e la posa del cappotto per l’isolamento termico delle facciate. Per il primo stralcio il Comune ha stanziato 310mila euro di fondi propri: 266mila saranno coperti con l’avanzo di amministrazione dell’esercizio finanziario dello scorso anno, grazie alla legge di stabilità 2016 che ha dato la possibilità agli enti locali di usare parte dell’eventuale avanzo accumulato per interventi di messa in sicurezza delle scuole senza che questo incida sul Patto di stabilità interno. Per coprire la rimanente quota, a giugno il Consiglio comunale ha approvato una variazione al bilancio di quest’anno.

«Abbiamo aderito a questa possibilità chiedendo di poter usare l’avanzo per l’intero importo di 600mila euro – spiega il sindaco di

la procedura di gara per l’affidamento dei lavori. I disagi, assicura la consigliera, saranno limitati. La sostituzione dei serramenti riguar-

La parte della scuola media del plesso Scolastico di Lazise

Lazise, Luca Sebastiano – siamo stati ammessi per una cifra pari al 44 per cento del totale, con la condizione che i lavori vengano eseguiti entro il 2016». Da qui la corsa contro il tempo per realizzare l’intervento prima della fine dell’anno. «Non abbiamo potuto sfruttare il periodo estivo perché la conferma dell’opportunità di usare l’avanzo di amministrazione è arrivata a maggio – evidenzia la consigliera con delega all’istruzione Maria Vittoria Gatto – e solo a quel punto abbiamo affidato l’incarico per la progettazione definitiva». Le lungaggini burocratiche hanno poi fatto slittare a fine estate

derà le nove aule della scuola media, su cui si interverrà in due fasi, con le classi che verranno spostate temporaneamente in altre aule non

zale di fronte al Municipio gardesano si è trasformato in un “campo base”. Una trentina di sub si è immersa alla ricerca del “bottino”: ad aiu-

avanti per oltre due ore, coinvolgendo, tra amministrazione comunale, Protezione Civile, Croce Bianca, Polizia Municipale, quasi un centi-

tarli i pescatori dell’associazione di pesca sportiva Matross che con le loro barche e le cime hanno issato a bordo i rifiuti una volta individuati. Le operazioni sono andate

naio di persone. I rifiuti, una volta riportati a riva dalle barche dei pescatori, sono stati consegnati direttamente a quattro navicelle di Serit. Tra cartelli, gomme, parti di motori, biciclette, sanitari,

utilizzate del plesso. «Rimandare significava perdere questa occasione e di fatto rinunciare – sottolinea Gatto – l’esecuzione dei lavori è stata concordata con la dirigente scolastica Emanuela Antolini, dalla quale abbiamo avuto appoggio totale e l’impegno a trovare soluzioni per garantire la sicurezza dei ragazzi e la continuità didattica». Sempre in questa ala del plesso «oltre all’isolamento termico esterno verranno risanate le fondamenta per limitare le infiltrazioni dal terreno», conclude Gatto, ricordando che per quanto riguarda la sicurezza sismica «gli edifici scolastici di Lazise e Colà sono a norma grazie ad adeguamenti già effettuati negli anni scorsi». Katia Ferraro

LAZISE. Terremoto ad Amatrice: raccolti oltre duemila euro Come al solito Lazise non si è tirata indietro per la beneficenza. E per il terremoto nel reatino ci ha messo anche qualche cosa in più. La proposta dei gemelli Luca ed Antonio Lovato della " Pacheca", il ritrovo dei motociclisti e dei giovani per quattro chiacchiere ed una birra, alla rotonda di via Marra, ha dato i frutti sperati. "L'amatriciana per Amatrice" ha fruttato oltre duemila euro ed un consumo di circa 500 piatti di pasta con l'arcinoto condimento delle zone terremotate del centro Italia. Ai tavoli, all'aperto, in fila per conquistarsi un piatto di maccheroni, spadellati dai cuochi Sergio dell'Aquila e Massimo Lovato, anche la famiglia del vicesindaco Eugenio Azzali, la presidente della San Martino in Calle ed altri rappresentanti del mondo dell'associazionismo e del volontariato lacisiense. «Possiamo dire che la nostra idea di aiutare gli amici di Amatrice e dintorni con piatto di pasta all'Amatriciana ha avuto successo - spiega soddisfatto Massimo Lovato - e che non solo la gente di Lazise è venuta da noi, ma tantissimi appassionati del motociclismo del nord Italia. Tantissimi amici delle Harley Davidson ci sono venuti a trovare per questa occasione benefica. Un rombo di motori ed un grande cuore». «I fratelli Lovato hanno sempre avuto una grande attenzione alle popolazioni sofferenti - spiega Maria Fiorella Azzali - con tante belle iniziative. Proprio la sorella, da anni, mantiene contatti con le missioni per sostenere i bambini orfani. Diciamo - conclude la presidente di San Martino in Calle - che è un marchio di famiglia. E non si sono smentiti». «Come promesso - conclude Lovato - depositeremo il ricavato della serata sul conto corrente appositamente aperto dal Banco Popolare a sostegno delle popolazioni terremotate». S.B.

Lago, non discarica

GARDA. I risultati della giornata ecologica: trovati persino una bici, segnali stradali e un water

Dalle acque del Lago di Garda sono usciti oggetti che hanno dell’incredibile: una bicicletta, alcune sedie, pile di copertoni, segnali stradali, addirittura un water. Un lascito di inciviltà da parte di chi deve aver scambiato il lago per un’enorme discarica. Lo scorso 8 settembre i sub della Scuola Sub Verona “Aquadive” e di Asso Sub Verona hanno fatto “braccio armato” nella prima giornata ecologica “Lago Pulito” organizzata dal comune di Garda. Il tutto ha preso le mosse da un video girato nei mesi scorsi dalla Protezione Civile di San Giovanni Lupatoto e che aveva fatto emergere una situazione non più tollerabile. Così l’amministrazione comunale ha deciso di intervenire, tanto che fin dalle sette del mattino lo scorso 8 settembre il piaz-

bottiglie e qualsiasi altra cosa possa venire in mente, sono stati raccolti oltre cento chili di rifiuti. Tutti i partecipanti si sono spostati poi alla sede gardesana della Lega Navale, per i ringraziamenti di rito e un pranzo offerto dalla Pro Loco di Garda. «Questa è solo la prima di una lunga serie di edizioni ha affermato il sindaco di Garda, Davide Bendinelli -. Abbiamo intenzione di ripeterla come minimo una volta all’anno perché il nostro Lago è un patrimonio troppo prezioso per poter essere abbandonato a sé stesso». Soddisfatto anche il consigliere comunale con incarico all’Ambiente Sacha Allevato: «E’ stata una bella giornata, per noi e per tutti quelli che hanno partecipato e a cui va il nostro ringraziamento».

GARDA. La torre civica è tornata a suonare dopo 23 anni La Torre civica, o più comunemente chiamata la Torre dell’Orologio, è uno dei monumenti storici simbolo di Garda. Se ne ha traccia in diverse mappe storiche del 1500, nelle quali viene raffigurata assieme alla cinta muraria che racchiudeva la vecchia Garda. Agli inizi del 1900 la si voleva demolire per allargare l’entrata del centro storico, ma il progetto non venne mai realizzato. All’interno della Torre è posta una vecchia campana che nel tempo ha svolto molteplici funzioni. Il messo comunale Mario Monese - per ben 37 anni dal 1946 fino al 1983 - ha espletato il compito di caricare l’orologio e suonare la campana quando era il tempo della riscossione delle tasse. Al mattino presto verso le 5 suonava il tempo: un botto sereno, due nuvolo, tre pioggia e quattro neve. In questo modo i pescatori che vivevano nel centro storico del paese erano informati sulle condizioni del tempo e sapevano se uscire a pesca o se rimanere a dormire. Veniva suonata poi anche quando stava per arrivare qualche violento temporale. Quando, per motivi di salute, Mario Monese dovette abbandonare l’incarico, gli subentrò il figlio Marco che continuò questa tradizione sino al 1993, quando vennero sospesi definitivamente i rintocchi delle ore per non arrecare disturbo ai turisti ospiti degli alberghi vicini. In questi ultimi anni l’orologio della Torre spesso non funzionava, così l’Amministrazione comunale quest’anno ha deciso di fare installare dalla ditta Trebino di Genova un nuovo computer che regola in maniera automatica le ore. Dagli inizi di Settembre di quest’anno poi, dopo ben 23 anni, c’è stato un ritorno al passato mai dimenticato: grazie all’intervento di restauro, la Torre civica è tornata a suonare le ore dalle 10.00 del mattino sino alle 21.00 di sera. I Gardesani hanno accolto favorevolmente questo ripristino. Una tradizione riscoperta dopo anni di silenzio e un valore aggiunto per la cittadina lacustre. Nestore Tonini


a 87 Festa dell’Uva e del Vino Bardolino

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dal 29 Settembre al 3 Ottobre

Musica, colori, enogastronomia, spettacoli, artigianato locale e decine di appuntamenti dedicati al nettare rosso rubino: tutto questo è la Festa dell’Uva di Bardolino, l’annuale palcoscenico creato per omaggiare il vino simbolo di un territorio, dal Classico al Superiore e al Chiaretto, che dal 29 settembre al 3 ottobre animerà il lungolago e le vie del centro storico di Bardolino con un fitto calenda rio di eventi. Organizzata dalla Fondazione Bardolino Top in collaborazione con il Comune, la Festa dell’Uva è giunta alla sua edizione numero 87. Edizione che quest’anno sarà anche solidarietà in favore della popolazione colpita dal sisma lo scorso 24 agosto. Partirà proprio da qui, infatti, l’iniziativa “Bardolino for Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto” che prevede la vendita di 3500 t-shirt in al cuni punti dedicati, per non dimenticare quanto accaduto e il cui ricavato andrà interamente a sostenere la ricostruzione dei tre

delle associazioni di Bardolino formeranno una grande arena a circondare il palco degli spettacoli. In questi stand si potrà trovare in degustazione sua maestà il Bardolino, proveniente da una delle 23 cantine del territorio, accompagnato da uno dei 26 menù gastronomici proposti dalle associazioni stesse. L’intrattenimento musicale sarà come sempre ampio e variegato: 16 concerti in cio è che questo proget- cinque giorni, passando to, che non proviene da dalla cover band degl i una parte politica o istitu- ABBA, al funky della Kira’s zionale, ma solo dalla Band, dalla lirica della

paesi coinvolti nel terre- re alla solidarietà il magmoto. Oltre a queste gior numero di persone migliaia di cartoline con pos sibili. Il nostro auspi-

le coordinate bancarie dei tre Comuni saranno distribuite nella cinque giorni, sia negli stand della festa che nelle attività commerciali di Bardolino. «L’idea è partita da un gruppo di bardolinesi, i quali si sono rivolti alla Fondazione e al Comune per poter avere supporto e aiuto nello sviluppo dell’iniziativa – ha spiegato Ivan De beni, sindaco di Bardolino –. In collaborazione con loro, quindi, abbiamo voluto coinvolgere direttamente la Festa dell’Uva, data la risonanza dell’evento, e fare in modo che questa importante vetrina serva anche per avvicina-

sensibilità dei bardolinesi, aiuti a ricostruire, ma anche a non dimenticare quanto successo». Sul fronte del programma della Festa dell’Uva il cuore pulsante sarà ancora il Parco Carrara Bottagisio, sul Lungolago Cornicello, lo splendido scenario dove gli stand

Fucina dell’Opera alla dance con l’Untouchable Party di Radio Studio Più. Dalla parte opposta, sul lungolago Mirabello, spazio allo shopping, con decine di aziende provenienti da tutta Italia che esporranno i loro prodotti, tra artigianato e gastronomia tipica.


a 87 Festa dell’Uva e del Vino Bardolino

L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE

dal 29 Settembre al 3 Ottobre PROGRAMMA

Giovedì 29 settembre Ore 11.00 Apertura stand enogastronomici Ore 13.30 Remember “Dino e i romantici” – Parco Carrara Bottagisio Ore 17.30 Sfilata folcloristica inaugurale per le vie del centro (partenza da Borgo Garibaldi) Ore 18.00 Taglio del nastro con le autorità Ore 18.30 Party on the road – Parco Carrara Bottagisio Ore 19.30 Musica sull’acqua (Porto di Bardolino) Ore 20.30 Fiesta latina in tour by Dorian Gray Venerdì 30 settembre Ore 11.00 Apertura stand enogastronomici Ore 11.00 Baule delle arti Piazza San Severo Ore 20.30 Musica sull’acqua (Porto di Bardolino) Ore 21.00 The untochable party – Parco Carrara Bottagisio Sabato 1 ottobre Ore 10.00 Apertura stand enogastronomici Ore 10.00 Baule delle arti Piazza San Severo Dalle 14.00 alle 17.30 – Pomeriggio con prezzemolo (Parco Carrara Bottagisio) Ore 16.00 Come se fasea el vì (i bambini possono pigiare l’uva) Ore 20.00 Viva il vino spumeggiante – Porto di Bardolino

Ore 20.30 Kyra’s band music live show – Parco Carrara Bottagisio Ore 22.30 Dj music by Nik&Monkey - Parco Carrara Bottagisio Domenica 2 ottobre Ore 10.00 apertura stand enogastronomici Ore 10.00 Baule delle arti Piazza San Severo Ore 15.00 36° Corsa podistica dei pollicini (da Piazza Matteotti) Ore 16.00 Sfilata del corpo bandistico con majorettes di Quaderni Ore 17.30 Sfilata delle Confraternite Ore 18.00 Investitura dei nuovi confratelli della Confraternita del vino Bardolino Ore 18.45 Premiazione concorso fotografico “Scatta il Palio 2016” Ore 19.00 Musica sull’acqua con Enrico Peduzzi – Porto Bardolino Ore 21.00 Concerto Filarmonica Bardolino – Piazza Matteotti Ore 21.00 Abba tribute Concert show – Parco Carrara Bottagisio Ore 23.00 Spettacolo pirotecnico – musicale sull’acqua (con il contributo de La Rocca Camping Village) Ore 23.30 Dj music by Nik&Monkey Lunedì 3 ottobre Ore 11.00 Apertura stand enogastronomici Ore 20.30 Kriss groove Band live concert – anni ’70 – ’80 – ‘90 Ore 22.30 Dj music by Nik&Monkey

I numeri della Festa dell’Uva e del Vino 2016

110 tra aziende e associazioni di cui 23 cantine del territorio rappresentate, 15 microimprese del Baule delle Arti, 30 imprese del mercato della gastronomia e artigianato 16 aziende partner dedicate alla promozione 26 associazioni del territorio per altrettante proposte di menù 3000 posti a sedere

2850 metri quadrati di pavimentazione in legno 16 concerti 30 mila brochure in distribuzione Presenze edizione 2015: 54 mila bicchieri venduti. Stimate 150 mila persone nei cinque giorni

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CRONACHE di Cavaion e Affi

L’ALTRO GIORNALE Settembre 2016

«Il rendiconto è ok»

CAVAION. L’assessore Corrado Mancini commenta l’approvazione della relazione finanziaria 2015

E’ stato approvato il rendiconto 2015 del comune di Cavaion Veronese. «Un traguardo, questo, elogiato anche dalle minoranze consiliari – afferma Corrado Mancini, assessore al Bilancio e alle Attività economiche - che hanno sostenuto che, visto che il rendiconto chiude con un avanzo di amministrazione, significa che le difficoltà finanziarie del Comune non erano poi così gravi…Ma è vero il contrario – precisa l’assessore -: le difficoltà c’erano e persistono, i principali elementi di criticità finanziaria sono ancora attuali, anche se in questo primo scorcio di mandato si è lavorato soprattutto in direzione del risanamento finanziario (rinegoziazione dei mutui, riduzione della spesa per il personale, contenimento generale della spesa corrente) e i risultati si sono visti e sono frutto di un intenso lavoro di programmazione e di sacrifici da parte dei cittadini cavaionesi. Aver chiuso l’anno 2015 con un avanzo – aggiunge ancora Mancini - è motivo di soddisfazione per tutta l’Amministrazione, in considerazione anche del fatto che il riaccertamento straordinario dei residui - adempi-

mento imposto dalla nuova contabilità degli Enti Locali per verificare la bontà dei conti ereditati dagli anni

straordinaria di impellente urgenza fra i quali: il rifacimento del manto della strada Bossema, quello della

precedenti ndr - ha chiuso con un disavanzo di oltre 112 mila euro»… Ma a quanto pare i sacrifici dei Cavaionesi non sono finiti: «è necessario mantenere ancora fermo il rigore nella spesa comunale per riconsegnare a fine mandato un Comune finanziariamente in equilibrio in grado di programmare con serenità gli investimenti necessari al suo futuro – sostiene Mancini -. In ogni caso i risultati raggiunti ci hanno permesso di finanziare, nel corso dell’anno 2015, alcuni lavori di manutenzione

strada Cordevigo, il marciapiede in via Risorgimento a Sega, la sistemazione dei parchi gioco del capoluogo e della frazione». Il progressivo miglioramento della situazione finanziaria permetterà di trovare copertura anche ad una serie di opere pubbliche che finora erano rimaste ferme e i cui lavori avranno inizio già a partire da agosto. Si tratta dell’ultimazione degli interventi in Viale della Rimembranza, la realizzazione della rotatoria sulla provinciale 31 all’altezza di via S. Faustino, l’asfaltatura via S.

Michele, via Porto-Sega, via C.Battisti, via Roma, via Cavalline e di parte di via Belvedere e di via Taborro. E ancora il rifacimento in porfido del marciapiede di via Roma, l’apertura al traffico veicolare di via Fossà, l’asfaltatura e apertura completa della via 4 Novembre, oltre a tutti i lavori di manutenzione dei beni comunali. «Tutti interventi – conclude l’assessore Mancini - di estrema necessità e priorità che assorbono importanti risorse finanziaria ma che con impegno e sacrificio si è riusciti a mettere insieme e canalizzare nella giusta direzione. Ripeto, le difficoltà finanziarie non sono completamente superate: oltre ai noti fattori di criticità finanziaria vi è la crisi economica che non si è risolta e che trascina con sè diverse negatività quali il taglio ai trasferimenti, la crescente evasione dei tributi comunali da parte di imprese e famiglie in difficoltà e l’aumento delle richieste di aiuto. In tutto questo però i risultati raggiunti e l’impegno costante degli amministratori e dei dipendenti comunali, coordinato nella giusta direzione, ci fa ben sperare per il futuro».

CAVAION. Rudy Rotta Blues Night, musica nel segno della solidarietà Grande serata di musica nel segno della solidarietà lo scorso 10 settembre all’Arena Torcolo di Cavaion Veronese, dove è andato in scena il Rudy Rotta Blues Night voluto dall’amministrazione comunale di Cavaion Veronese: Rotta si è esibito in un elettrizzante concerto con altri musicisti tra cui il fisarmonicista Luca Degani. Obiettivo era sostenere le attività della Fondazione Casa dei Sogni, in particolar modo la realizzazione di una comunità alloggio nel territorio dell’area Garda Baldo. All’evento hanno partecipato 300 persone per sostenere questo progetto. «La Fondazione Casa dei Sogni è stata costituita nel 2012 a Caprino Veronese in collaborazione col Comune di Caprino - ha spiegato il vicepresidente Martina Madinelli -. Siamo un gruppo di volontari impegnato a gestire il tempo di ragazzi diversamente abili». Sul territorio esiste solo la meritoria opera delle Suore che, a Villa Pellegrini di Pesina, ospitano una comunità alloggio per ragazze diversamente abili. «Nostro obiettivo, in accordo con Asl e Comune - ha evidenziato il vicepresidente - è quello di riqualificare una parte dell’ex ospedale di Caprino Veronese per creare due unità da 10 posti nell’ambito di una comunità alloggio per ragazzi diversamente abili. Inoltre, sempre in accordo con le istituzioni pubbliche, puntiamo a creare un centro diurno per 30 ragazzi». Ecco allora che sta iniziando un percorso per la creazione di un luogo dove i ragazzi possano vivere come in una famiglia: un ambiente sereno, accogliente e sicuro secondo lo slogan “Sogniamo un sereno dopo di noi”. Di tutto questo si faranno interpreti il blues man Rudy Rotta, Luca Degani, altri musicisti. «Ci siamo trovati al tavolo in una sera di mezza estate - ha raccontato l’assessore del Comune di Cavaion Veronese Marco Tonoli - con gli amici Luca Degani, musicista, e Niko Damoli per capire cosa avremmo potuto fare per sostenere la Casa dei Sogni. E’ nata così l’idea di un concerto con Rudy Rotta, grande personaggio e musicista. Il tutto per contribuire a regalare un futuro certo a persone diversamente abili». L’evento Rudy Rotta Blues Night è stato voluto dall’amministrazione comunale di Cavaion col sostegno di Damolgraf Group, Sdg, Pegaso, Cerin, Mobiltre. Per ulteriori informazioni: www.fondazionelacasadeisogni.it. Riccardo Reggiani

Il “Festival del Cammino”

AFFI. Movimento, incontri, conferenze, esperienze di rafting sull’Adige e lezioni di peak pilates: la quarta edizione si è rivelata un successo

E’ stata un’esperienza all’insegna del successo la quarta edizione del “Festi-

val del Cammino” che da venerdì 16 a domenica 18 settembre ha vestito a festa

il paese di Affi. Un progetto, quello del Festival del Cammino, avviato nel 2013 nell’ambito del progetto Europeo SET (piano di interventi integrati mirati alla riduzione delle emissioni di CO2) grazie alla collaborazione tra il Comune di Affi e l’Università degli Studi di Verona – Scienze Motorie. «Evento portante del quarto Festival del Cammino – affermano gli organizzatori - è stato ancora una volta "Ultra Walking Challenge", prova di cammino di durata, arricchito da una serie di iniziative di contorno che trovano nel cammino piena concretezza. Il cammino visto in diverse forme ed aspetti, è diventato ancora una volta protagonista di questo evento che ha tutte

le caratteristiche per continuare ad essere un appuntamento annuale nel pano-

laborazione con Associazione Nordic Walking Italia (ANWI), Associazione

Il momento delle premiazioni delle associazioni

rama delle manifestazioni di rilievo per la promozione del movimento per la salute, a tutti i livelli». Il Festival, realizzato in col-

Diabetici Verona, AVIS, Un cuore per amico, ADMO, ha avuto inizio nel pomeriggio di venerdì 16 con la prima prova di cam-

mino della durata di 4 ore, per poi proseguire nelle giornate di sabato e domenica con prove di cammino, conferenze, incontri, esperienze di rafting sull’Adige e lezioni di peak pilates. «Il Festival del Cammino – concludono gli organizzatori - vuole diventare il punto di riferimento annuale di tutti gli appassionati del "passo dopo passo", offrendo l'occasione di enfatizzare le potenzialità dei Comuni dell'entroterra Gardesano, proponendo momenti ed eventi di ampliamento e approfondimento culturale per tutti, valorizzando con dignità e forza una espressione della motricità umana così semplice e così fondamentale per il benessere».


Giardini Simeoni, una nuova dimora

L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE

Giardini Simeoni do l’ambiente. La creare un giardino capannone di 1000 nasce dalla passione Simeoni nasce 20 con piante autocto- mq all’interno del e dalla grande espe- anni fa e da allora, nel ne, di quel particolare quale 10 professionisti del settore, con l’ausilio di 6 flotte di automezzi, si sono già messi all’opera per garantire ai clienti un ulteriore servizio che va ad aggiungersi a quelli già esistenti. Una serie di attrezzature da giardino all’avanguardia come ad esempio la piattaforma aerea di utilizzo per le potature delle piante molto alte, è uno dei vari servizi che Giardini Simeoni ha messo in cantiere partendo rienza nel settore del tempo, molti sono i posto; l’azienda è con una nuova realtà verde del suo titolare clienti che si affidano anche specializzata Eugenio, che, sup- alla professionalità di nella progettazione e portato da validi col- Eugenio e del suo nella creazione di laboratori nel settore fidato team che ogni giardini pensili (tetto dei giardini (si ese- giorno offre un servi- verde), specializzata guono giardini roc- zio al cliente e alle nella manutenzione ciosi con la creazione grandi aziende con lo di campi sportivi di ruscelli e laghetti, scopo di creare o di disponendo di mezzi prati abbelliti da ripristinare un giardi- speciali per lavorare aiuole di ogni genere no abbellendolo o anche in spazi piccocon un ventaglio di progettandolo con lissimi con efficacia e fiori e decorazioni lavori all’avanguar- sicurezza. Eugenio naturali che creano dia, rispettando la Simeoni, dopo 20 un vero e proprio pianta e il suo habitat anni di attività, ha giardino, impianti di naturale. deciso di investire irrigazione automati- Giardini Simeoni si tutte le sue forze creci); il tutto rispettan- avvale da sempre di ando un nuovo

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imprenditoriale che è come dice Eugenio, stata un grande quando ci si crede impegno economico, per davvero nulla è

ma soprattutto emo- impossibile ed è quetivo in quanto la crisi sta che fa superare porta anche ad avere gli ostacoli. grandi pensieri ma, www.eugeniosimeoni.it


CRONACHE di Caprino e Costermano

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L’ALTRO GIORNALE Settembre 2016

Giochi e attività in lingua inglese

CAPRINO. Esperienza scolastica intensa per un centinaio di alunni di elementari e medie CAPRINO

Servizi di

Silvia Accordini Esperienza intensa per un centinaio di alunni delle classi quinte, prima e seconda media dell’Istituto Comprensivo di Caprino Veronese dal 5 al 9 settembre: i ragazzi sono stati coinvolti presso la scuola Primaria del capoluogo in una full immersion di attività in lingua inglese, con otto coinvolgenti tutors arrivati dal Regno Unito e dall’America. «Gli otto tutors – afferma l’insegnante Ornella Campagnari, una delle “camp directors” - sono stati affiancati da otto helpers, tra gli studenti delle superiori, ex alunni del nostro Istituto. I ragazzi, oltre a momenti comunitari di “warm up” con giochi, canti e danze hanno lavorato divisi in sette gruppi, in classe, sotto la guida di un tutor, che si alternava nel-

l’arco della giornata, e di un helper. In tal modo hanno potuto cimentarsi in attività musicali, sportive, teatrali e

i genitori che hanno chiesto di ripetere l’esperienza, non soltanto durante il periodo estivo, ma anche in quello

gnanti stesse, hanno dato la loro disponibilità a ripetere sicuramente l’esperienza durante l’estate. Dopo lo

artistiche che hanno avuto il coronamento con lo show finale di venerdì 9 settembre, presso il Cinema Teatro Nuovo di Caprino Veronese, alla presenza del Dirigente Scolastico, Enzo Gradizzi, della Dirigente di “London School di Rovereto”, Gordana Marjanovic , di genitori, parenti ed amici che i ragazzi avevano invitato per l’occasione». Molti

natalizio e pasquale. Le tre camp directors Annalisa Luchesa, Sabrina Zuliani e Ornella Campagnari, soddisfatte dei risultati raggiunti dai loro ragazzi, non solo dalla scioltezza dimostrata durante lo spettacolo, ma anche dal superamento per molti di ansia, timidezza e vergogna di esprimersi in lingua straniera, con persone nuove rispetto alle inse-

spettacolo e prima della loro partenza, i tutors con le famiglie che li hanno ospitati, sono stati salutati con un momento convivialepresso la scuola Primaria. Due genitori hanno ripreso lo show e tramite la London School, a Natale, gli auguri arriveranno in inglese con un dvd comprensivo di foto e video delle varie avventure.

CAPRINO. Un pieno di manifestazioni: il bilancio è positivo e il flusso turistico è in aumento Una stagione di eventi e manifestazioni di tutto rispetto per Caprino Veronese con musica, teatro, mercatini, antiche sagre nelle frazioni, Fiera Montebaldina, Festa del Tartufo Nero del Baldo abbinato al ritorno della storica gara automobilistica Caprino – Spiazzi e al raduno Vespe organizzato dal Vespa Club Caprino Veronese: questo è il positivo bilancio delle manifestazioni che hanno animato Caprino negli ultimi mesi. Ottima la partecipazione a tutti gli eventi proposti, con un buon riscontro sia per i nostri cittadini, ma non solo, il flusso turistico arrivato alle pendici del Baldo è aumentato dall’anno precedente, lo dicono i dati dell’Ufficio Informazioni, dove il riscontro parziale a fine agosto ci attesta circa 2000 presenze di passaggio con richieste di informazioni turistiche del nostro territorio. Una promozione che l’Amministrazione Comunale con la collaborazione della Pro Loco e delle altre Associazioni di Volontariato, ha fortemente spinto, creando cartine, brochure e il nuovo sito turistico, sistemando percorsi in situazioni ambientali poco adeguate e inutilizzati da tempo ed evidenziando la volontà di crescere, dando ai nostri turisti la possibilità di usufruire delle strutture ricettive e degli sport che il territorio Baldense propone. «Il nome di Caprino Veronese – afferma il sindaco di Caprino Paola Arduini - sta veramente facendo eco su tutto il Lago e l’entroterra Gardesano; un grazie quindi a tutti coloro che si sono attivati per raggiungere tale scopo». «Un 2016 ricco di manifestazioni, dove abbiamo voluto dare la possibilità agli ospiti che hanno scelto il nostro territorio di poter fermarsi e trovare una completa offerta turistica, con eventi associati a buona cucina assaporando i nostri prodotti Made in Baldo, contornati da sport e natura proposti dal territorio Baldense – afferma Davide Mazzola, consigliere delegate alle Manifestazioni -. Sicuramente un ringraziamento va alle Associazioni di Volontariato che con il loro impegno garantiscono un calendario di eventi di tutto rispetto e danno modo di mantenere vive tradizioni e storicità nelle nostre contrade. Visti gli ottimi risultati del 2016, si cercherà di incrementare le proposte di nuove manifestazioni cercando di portare il nostro territorio nell’assodato sistema di promozione turistica del Lago di Garda».

La Tavolata di Solidarietà

COSTERMANO. L’evento benefico ha raccolto i fondi a favore delle popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto lo scorso 24 agosto

“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare”: è con queste parole di Santa Madre Teresa di Calcutta che Stefano Passarini,

sindaco di Costermano ha esteso ai suoi concittadini l’invito a partecipare alla serata benefica del 17 settembre scorso. “Tavolata di solidarietà” è stata organizzata dall’Amministrazione comunale di Costermano

per raccogliere fondi da inviare in aiuto alle popolazioni del centro Italia colpite dal sisma dello scorso 24 agosto. «Questo terremoto – afferma il sindaco Passarini - ha scosso il suolo così come le anime di tutti gli italiani. Molte sono state le iniziative di beneficenza nate in tutta Italia per offrire un aiuto concreto alle vittime e anche da parte nostra c’è stato il desiderio di attivarsi. Da qui è nata la “Tavolata di Solidarietà Amatriciana”, una cena, al costo di 10 euro a persona all’interno della palestra di Costermano. Dopo aver ideato l’iniziativa si è coinvolta come co-sponsor della manifestazione Valpolicella Benaco Banca che, con il Comune, ha partecipato al 50% all’acquisto degli alimenti per la serata che si è svolta in contemporanea a Costermano e ad Oberndorf am Lech, comune bavarese gemellato con Costermano». Domenica 11

settembre una delegazione di Costermano ha portato ad Oberndorf guanciale, pasta e altri ingredienti della ricetta originaria del sugo all’amatriciana e sabato 17, in collegamento skype, i cuochi ita-

all’iniziativa, promuovendo la serata e organizzando la cena ad Oberndorf con la popolazione tedesca presso i loro impianti sportivi. Un evento, questa “Tavolata di Solidarietà” che si è rivelato

liani hanno preparato il sugo e la cena in diretta istruendo i cuochi tedeschi. Anche il Sindaco di Oberndorf e il presidente della Provincia tedesca hanno aderito

un successo e durante il quale l’amministrazione e la protezione civile sono intervenute illustrando le scelte, i progetti e i lavori effettuati sugli edifici pubblici del

territorio di Costermano. «Ringrazio coloro che hanno reso possibile questa serata – conclude il primo cittadino -: dalla popolazione che ha partecipato numerosa alle associazioni di Costermano, da Valpolicella Benaco Banca ai gruppi di protezione civile di Costermano, Sant’Ambrogio di Valpolicella, dai volontari che si sono occupati della distribuzione del cibo al Comune di Oberndorf am Lech e alla Provincia bavarese che hanno partecipato con entusiasmo a questo evento». La serata ha permesso di raccogliere in totale 10.983 euro (7.283 euro a Costermano e 3.700 a Oberndorf). Il Comune ha aperto un conto corrente destinato alle sole donazioni da poter effettuare presso Valpolicella Benaco Banca al conto: “Tavolate della solidarietà” - IBAN IT 72 J 08315 60021 000010016573».


L’ALTRO GIORNALE

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CRONACHE di San Zeno di Montagna

Castagne sul trono

Settembre 2016

MANIFESTAZIONE. Apre il 22 ottobre la Festa del Marrone. Castellani: «L’evento più importante»

Aprirà ufficialmente nella mattinata di sabato 22 ottobre il Castagneto di San Zeno di Montagna, vanto e delizia della 44° Festa delle Castagne e 13° Festa del Marrone San Zeno DOP. L’evento, in programma nei fine settimana del 22 - 23, 29 - 30 ottobre e 5 – 6 novembre, è entrato a far parte a pieno titolo della tradizione e ogni anno richiama sempre più visitatori. E mentre a troneggiare nella Mostra Mercato dedicata sarà

il prodotto principe di San Zeno, molti saranno gli eventi collaterali proposti: ottima cucina con una delle specialità della festa, il minestrone di marroni, musica, spettacoli per grandi e piccini, mostre d’arte, esibizioni e tanto altro ancora. «Questa è la festa più importante dell’anno per il nostro Comune – afferma il sindaco di San Zeno di Montagna Maurizio Castellani – perchè unisce il territorio di San Zeno, valorizzando al

tempo stesso il suo prodotto principe, il marrone, che, uno dei primi a livello nazionale, ha ottenuto qualche anno fa la Denominazione di Origine Protetta. Quest’anno il prodotto presentato è davvero di ottima qualità e biologico al 100%. La malattia che negli ultimi anni ha colpito i castagneti è stata quasi del tutto debellata e l’insetto responsabile è stato eliminato in modo del tutto naturale, utilizzando un suo antagonista animale.

Montagna sia anche il successo di tutto il Comune». Il programma completo della

manifestazione su www.comunedisanzenodimontagna.it Riccardo Reggiani

San Zeno di Montagna Maurizio Castellani

E’ con rinnovato orgoglio che invitiamo tutti a partecipare a questa festa e a contribuire al suo successo sempre crescente. Un grazie particolare va al “Consorzio di tutela del Marrone di San Zeno DOP” e al presidente Simone Campagnari che con il suo staff sta lavorando con impegno, collaborando con l’amministrazione comunale affinchè il successo del prodotto che caratterizza San Zeno di


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L'igiene orale insegnata ai bambini Il dott. Alessio Toffalori parla di come abituare i piccoli a prendersi cura di denti e gengive

La salute dei denti va tutelata sin dalla comparsa del primo dentino. Infatti, sono lontani anni luce i tempi in cui denti da latte non si curavano ma, semplicemente, si estraevano in caso di carie o altri tipi di problemi. Oggi, i dentisti curano alla perfezione anche i dentini da latte, cercando di preservarli

fino a fisiologica caduta. Questo tipo di scelta è finalizzata al mantenimento dello spazio necessario affinchè i denti definitivi possano trovare un'adeguata collocazione per svilupparsi. L'igiene orale va, dunque, insegnata sin da piccolissimi. E, spesso, i bambini si dimostrano persino più costanti e

capaci degli adulti. Lavare anche il primo dentino – Uno dei dilemmi delle mamme è quando iniziare a lavare i denti al proprio bambino. La risposta è “subito”. I dentisti, infatti, consigliano di pulire le gengive addirittura prima che spuntino i dentini. Per effettuare questa semplice operazio-

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ne, è sufficiente utilizzare una garzina pulita imbevuta d'acqua. Mano a manoche spuntano, i dentini vanno lavati con uno spazzolino ad hoc per l'età del bebè. Quando lavare i denti – Quando il bambino cresce ed è in grado di usare lo spazzolino da sé, è importante che all'igiene orale siano riservato almeno tre momenti durante la giornata. Ovvero, quelli corrispondenti ai tre pasti principali. Anche a scuola sarebbe opportuno portarsi spazzolino e dentifricio, da usare al momento del pranzo. A tale scopo, sono perfette le versioni da viaggio colorate e ispirate ai cartoni animati o supereroi. Come lavare i denti – Il modo migliore per insegnare al bambino la modalità corretta per lavarsi i dentini, è farglielo spiegare da un igienista dentale o dallo stesso dentista. Spesso, in queste occasioni, i bambini vengono anche omaggiati con adesivi, spazzolini e dentifrici versione mignon. La modalità corretta di detersione deve seguire, comunque, l'an-

damento della “spazzola” e includere tutti i settori della dentatura, comprese la parte posteriore del dente e la lingua. Per quanto tempo lavare i denti – Oltre alla modalità di detersione di denti e gengive, ai bambini andrebbe trasmessa l'importanza della durata di tale operazione. Per rimuovere efficacemente la placca, è bene che si lavino i denti (nel modo corretto) per almeno tre minuti. Per facilitare questa operazione, si può impostare un timer sonoro e rendere il tutto molto giocoso e divertente. Spazzolino elettrico o manuale? - Per pulire i denti alla perfezione, può bastare lo spazzolino manuale usate bene. Ma, se il bimbo è pigro e approssimativo, può risultare efficace e pratico l'uso dello spazzolino elettrico. In commercio, si trovano diversi modelli di spazzolini elettrici sia a batteria, sia con la carica. L'importante è che la testina dello spazzolino sia cambiata regolarmente e sia pensata ad hoc per il bambino. Anche lo spazzolino tradizionale

va sostituito regolarmente, almeno una volta al mese. Per trasmettere questa sana abitudine ai bambini, si può far scegliere loro il modello preferito oppure tenere insieme un calendario familiare per la “revisione spazzolini”. Il dentifricio giusto – Ormai i dentifrici dedicati ai bambini hanno gusti buonissimi, somiglianti a quelli di caramelle e gelati. Anche in questo caso, è importante scegliere le formulazioni prive di composti potenzialmente dannosi e seguire, a tal proposito, le indicazioni del dentista di fiducia. Controlli periodici dal dentista – Dimentichiamo l'idea del dentista come torturatore e utilizzatore di trapani o altri aggeggi infernali. Oggi i bambini vanno volentieri dal dentista, che è diventato un vero e proprio amico. Perchè si instauri questo rapporto positivo e sereno con lo studio del dentista, è bene portare il bambino a effettuare periodici controlli sin dal primo anno di vita e ben prima che spuntino carie e che i denti facciano male.

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ticolari di ognuno e dall’esperienza acquisita sul campo, Il Punto di Vista ha deciso nel tempo di arricchirsi di un settore che sin dalla sua invenzione si è accompagnato al mondo dell’ottica: la fotografia. Il successo consolidato nel corso degli anni ha permesso il trasferimento da

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il punto vendita così da fornire ai propri Clienti una notevole esposizione di occhiali da vista e da sole dei marchi più prestigiosi dell’eyewear italiano e internazionale. Il vasto assortimento di brand, di soluzioni oftalmiche e di lenti a contatto ha reso Il Punto di Vista uno

dei negozi più forniti e frequentati della provincia. Il punto di forza, la vera carta vincente di Il Punto di Vista, è la cura e l’impegno, la dedizione e la disponibilità, che i titolari,

Roberto e Morena, e tutto il personale attento e preparato riservano a soddisfare le esigenze della loro Clientela, perché il Cliente è l’ospite più gradito. www.ilpuntodivista.net

Dottor Nocera, benessere psicologico

Consultazioni, diagnosi psicologica e psico-patologica, orientamento alla terapia, colloqui familiari e di coppia, trattamento di disagi e disturbi psicologici di varia entità: problemi di stress, ansia, panico, tristezza, instabilità dell'umore, depressione, aggressività, pensieri ricorrenti e disturbanti, insonnia, disturbi di personalità, nevrosi, psicosi, disturbi dell'alimentazione, disturbi n ell'età evolutiva. Questi sono i servizi offerti dallo “Studio di Psicologia Clinica e Psicoterapia di Verona e Bardolino. Professionalità, preparazione, esperienza e passione sono le caratteristiche del “timoniere” dello studio, il dottor Antonio Nocera, psicologo clinico specializzato in psicoterapia dinamica, professore a contratto presso la Scuola di Medicina dell'Università degli Studi di Verona . Il dott. Nocera dal 2004 si occupa di cura psicologica e promozione del benessere; oggi conduce attività clinica presso il poliambulatorio

medico di Bardolino, attività didattica all'Università e attività di consulenza per le aziende. Caratteristica dello Studio del dottor Antonio Nocera è una grande opportunità: le persone vengono accolte ed opportunamente orientate attraverso un primo colloquio (co nsultazione psicologica) completamente gratuito. «La mission dello Studio – precisa il dottor Nocera - è quella di accogliere il disagio delle persone e accompagnarle, qualora si riveli necessario, lungo un progetto terapeutico personalizzato e completo che preveda la sinergia tra diverse figure professionali, individuate caso per caso. Lo studio si avvale infatti della collaborazione di diversi p rofessionisti: medici di base, psichiatri, dermatologi, dietisti, ortopedici, tecnici della riabilitazione psichiatrica». Per ulteriori informazioni: https://www.facebook.com/studiopsicologiabardolino

Igiene orale e malattia parodontale STUDIO DENTISTICO ECCHER. Il dott. Eccher illustra le nuove tecniche operative nella prevenzione e nella cura della parodontite

Il Dottor Ciro Eccher, specialista in Odontoiatria e Protesi Dentaria, alla luce dei più recenti studi scientifici spiega le caratteristiche della Parodontite e le più moderne tecniche per poterla curare con successo. Dott. Ciro Eccher, al giorno d’oggi si sente sempre più spesso parlare di prevenzione e di igiene orale, quali soni i vantaggi di una corretta seduta di igiene orale professionale? «Sempre più studi ormai hanno dimostrato l’importanza di una corretta igiene orale domiciliare associata ad una periodica Igiene Dentale professionale eseguita in studio dentistico da un igienista, come prevenzione all’insorgenza di patologie del cavo orale ed in particolare dei tessuti parodontali. Molte persone credono di svolgere correttamente le quotidiane manovre di igiene orale, ma in realtà spesso queste si dimostrano scorrette ed in alcuni casi addirittura dannose. E’ anche per questo che è diventato indispensabile in ogni studio dentistico all’avanguardia la presenza di un igienista professionale in grado di correggere le abitudini scorrette e di monitorare costantemente la corretta applicazione da parte del paziente di ciò che viene spiegato durante le sedute in studio». Come si svolge nel vostro studio una seduta di igiene orale? «Inizialmente il professionista instaura un breve colloquio conoscitivo con il paziente, valutando attentamente sia le condizioni obiettive di igiene orale sia le problematiche soggettive del paziente stesso. In condizioni standard, l’igiene vera e propria inizia con l’utilizzo dell’ablatore. Questo è uno strumento che, combinando le vibrazioni ultrasoniche e l’acqua, frammenta e rimuove il tartaro localizzato nelle zone sopragengivali e negli spazi interdentali. Questa procedura iniziale di ablazione viene poi completata dalla rimozione manuale del tartaro dagli spazi interdentali tramite lo scaler. AirFlow è la terza fase della seduta e prevede l’uso di uno strumento chiamato airpolishing che combina l’azione del bicarbonato di sodio, dell’acqua e dell’aria per rimuovere le pigmentazioni estrinseche sulla superficie dei denti, come macchie di caffè, tè, nicotina etc. L’ultima fase di una seduta standard prevede la lucidatura finale, attraverso l’uso di uno spazzolino collegato ad un manipolo e di una pasta lucidante al

fluoro». Cosa si intende esattamente per Parodontite? «La parodontite è un'infiammazione dei tessuti parodontali, dovuta dall’accumulo di placca e tartaro, che determina una perdita d'attacco dei denti rispetto all'alveolo, con conseguente formazione di tasche parodontali, mobilità dentale, sanguinamento gengivale, ascessi e suppurazioni, fino alla perdita di uno o più denti. Tale processo risulta reversibile se viene diagnosticato nelle sue prime fasi e curato. Con il progredire della malattia, la possibilità di recupero diventa più difficile e richiede trattamenti più complessi». Il suo studio dentistico è da sempre considerato all’avanguardia nella prevenzione e nella cura delle malattia parodontale (o piorrea); quali sono quindi le nuove tecnologie e le tecniche operative che utilizzate per mantenere questo livello di eccellenza? «Sicuramente risulta indispensabile attenersi a rigidi protocolli diagnostici che ci permettono di identificare i pazienti più a rischio e di monitorarne i miglioramenti o i peggioramenti nel tempo. Attraverso una serie di radiografie digitali a basso dosaggio di emissioni e all’utilizzo di particolari sonde millimetrate è possibile identificare il tipo di difetto e di classificarlo secondo differenti livelli di gravità. In seguito alla raccolta di questi dati viene quindi compilata una cartella parodontale personale per ogni paziente, in cui sono indicati il grado di sanguinamento delle gengive, la presenza di placca e tartaro, di recessioni, e ove presenti la profondità delle tasche gengivali. Molto importante risulta poi essere il ruolo dell’igenista che fin dalle prime visite istruisce il paziente al corretto utilizzo delle varie tecniche per una migliore igiene orale domiciliare attraverso la proiezione di filmati e l’utilizzo di modelli dimostrativi in 3D. Una volta raccolti i dati vengono

elaborati e successivamente viene individuato un piano terapeutico personalizzato. Nei casi meno gravi è sufficiente un controllo periodico con sedute più ravvicinate di igiene orale. In alcuni casi si rendono necessarie delle sedute di levigatura radicolare e nei casi più complessi anche sedute di microchirurgia rigenerativa dell’osso o resettiva per rideterminare una Dottor Ciro Eccher corretta anatomia». Ma quand’è che bisognerebbe rivolgersi ad uno specialista e quali sono i sintomi principali che identificano la gengivite e la parodontite? «Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute, in Italia i valori di prevalenza della malattia parodontale sono molto elevati, avvicinandosi al 60%, di cui una parte notevole (1014%) nelle forme gravi o avanzate, percentuali che aumentano drasticamente nelle fasce di età a partire da 35-44 anni. Il problema è che spesso i sintomi principali vengono trascurati: da un iniziale infiammazione delle gengive con sanguinamento(gengivite) si può passare in poco tempo alla formazione di una tasca parodontale, uno spazio tra dente ed osso alveolare dove possono accumularsi nuovi batteri sotto forma di tartaro. L'impossibilità di pulizia in questo spazio è il motivo della cronicizzazione della patologia, che tipicamente rimane per lungo tempo scarsamente sintomatica, presentando solo i sintomi della gengivite, e quindi spesso diagnosticata tardivamente, in assenza di controlli periodici. L’alitosi, la mobilità di alcuni elementi dentari e il sanguinamento delle gengive sono i sintomi più importanti che dovrebbero suggerire di rivolgersi ad uno specialista». Lo studio Dentistico Eccher Lo studio Dentistico Dott. Eccher è presente a Garda dal 1976;negli ultimi 10 anni lo studio si è rinnovato, con l’ausilio di collaboratori specializzati e l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione, per offrire ai pazienti prestazioni di qualità. Per maggiori informazioni: WWW.STUDIOECCHER.COM


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CRONACHE di Torri e Brenzone

L’ALTRO GIORNALE

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Settembre 2016

La casa dello sport

TORRI. Inaugurato il nuovo Palazzetto in via Mazzini. Palestra intitolata a Massimo Albarelli

TORRI

E’ stato un giorno storico per Torri del Benaco quello di sabato 10 settembre. Alle 17, infatti, alla presenza della campionessa olimpica Sara Simeoni e delle giocatrici del Montesilvano Calcio a 5 femminile (squadra di Pescara), del sindaco Stefano Nicotra e dei rappresentanti dell’amministrazione, è stato inaugurato il nuovo Palazzetto dello Sport. Presenti il presidente della Provincia Antonio Pastorello, l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Elisa De Berti e il vice presidente del Consiglio regionale Massimo Giorgetti. Dopo due anni di lavori, l’amministrazione comunale ha completato un iter procedurale e realizzativo complesso e può ritenersi pienamente soddisfatta del risultato. «Inutile nascondere l’emozione – spiega il sindaco Stefano Nicotra – per la conclusione di un progetto che, come Amministrazione comunale, stiamo seguendo da due anni. Si tratta di una struttura che possiamo finalmente mettere a disposizione della comunità e dei nostri cittadini che, insieme a noi, hanno contribuito per portare a termine la realizzazione di questo importante progetto. Dal punto di vista finanziario, infatti, si può parlare di miracolo, visto che, anche a causa

del Patto di Stabilità, le casse comunali non avevano risorse da investire per la palestra. I finanziamenti sono arrivati grazie ad un intervento della Regione e grazie ai cittadini stessi: parte dell’IMU versata sulla prima casa è stata investita per portare a termine i lavori». L’investimento com-

libero. I campi di gioco sono omologati per ospitare competizione di livello nazionale. Complessivamente, l’area interna adibita all’attività sportiva è pari a 540mq. Ma una delle caratteristiche del palazzetto è che si potrà giocare anche all’esterno: nella parte superiore, infatti, è stato

collegato a pompa di calore, impianto di ricambio d’aria con recupero di calore e impianto idrico sanitario con solare termico. La palestra sarà intitolata a Massimo Albarelli, storico personaggio di Torri del Benaco. Albarelli nacque a Verona nel 1938, grande sportivo, appassionato

plessivo per completare il progetto della nuova palestra è stato di 1,4 milioni di euro, con un contributo della Regione Veneto pari a 816mila euro. Il palazzetto è situato in via Mazzini ed è la prima struttura ad essere completata del nuovo polo scolastico di Torri del Benaco. La palestra sarà in grado di ospitare fino a 100 spettatori, mentre negli spazi interni dedicati all’attività sportiva si potrà giocare a pallacanestro, pallavolo, pallamano, calcio a 5 e attività a corpo

ricavato un campo di calcio a 5 regolamentare, su un’area sportiva esterna che copre 630 mq complessivi. Gli impianti del nuovo palazzetto sono completati da un’area dedicata agli atleti che comprende spogliatoi, docce e deposito attrezzi (in tutto 150 mq) e un’area dedicata al pubblico, fornita di hall d’ingresso, servizi e spalti, della stessa superficie. Da un punto di vista tecnologico l’edificio è stato realizzato in Classe energetica A, con riscaldamento radiante a pavimento

di vela, è stato tra i fondatori del Circolo Nautico del paese. Assessore comunale a Verona per 10 anni, all’Edilizia privata e ai Tributi, nonostante il lavoro che lo portava in città, non si “allontanava” mai dal suo paese, dai suoi amici e dalla sua gente. È morto a Torri il 13 marzo dell’anno scorso. «Non vogliamo fermarci qui – conferma il sindaco Nicotra – a breve partiranno anche altri lavori a livello infrastrutturale: a beneficiarne sarà ovviamente tutta la comunità».

BRENZONE / AMMINISTRAZIONE COMUNALE E POSTE ITALIANE L’amministrazione comunale di Brenzone ha stipulato un contratto di comodato d’uso gratuito con Poste Italiane, scaduto nel 2006 e rinnovato nel 2009/2010 tramite la direzione provinciale e regionale delle poste. Poi solo quest’anno, dopo i lavori di manutenzione del fabbricato, eseguiti da Poste Italiane, i dirigenti hanno deciso di chiudere. In quel momento l’Amministrazione comunale ha preso subito in mano la situazione contattando i responsabili delle Poste, che comunicavano che comodati di questo genere erano passati in capo all’amministratore delegato. E’ stato proprio dopo questo episodio che la Giunta lo ha fatto aprire temporaneamente. Purtroppo durante gli Europei di calcio, alcuni vandali hanno fatto delle scritte e i dirigenti postali in assenza di un contratto, hanno deciso di aprire solo durante gli orari di apertura dell’ufficio. Ora, dopo la firma dell’Amministrazione comunale del contratto di comodato, si spera in una apertura veloce, purtroppo non si hanno tempistiche precise ma il Comune conta di sistemare quest’area con addobbi floreali cercando poi di tenerla pulita. Il Comune ha in progetto inoltre di iniziare i lavori del sottopassaggio adiacente l’ufficio postale verso ottobre – novembre e saranno terminati entro la fine di questo anno. A.A.

IL PROGETTO. Alla “riscoperta” dei sentieri dimenticati del Monte Baldo Un progetto che Maurizio Marogna – appassionato del Baldo - cura da anni ed è ormai in dirittura d’arrivo. Il lavoro è quello di riportare alla frequentazione vecchi sentieri finiti nel dimenticatoio perchè non essendo inseriti nel catasto del Cai non compaiono su nessuna cartina topografica. Seguendo tutte le procedure burocratiche i nuovi sentieri diventati ufficiali CAI sono 5 dei quali 4 già tabellati e segnati con i colori bianchi e rossi del Club Alpino Italiano. Nello specifico il sentiero Natura numero Cai 55 che parte da Malga Turri e passando dal baito Buse, poltrona del Coal Santo, Val delle Pre e Val delle Nogare congiungendosi con il 654 arriva al Telegrafo. L'accesso alla Ferrata delle Taccole (variante del sentiero 55) dal basso con tabellazione in Val delle Pre e segnalazione con bollini rossi lungo il percorso. Il sentiero della Valvaccara numero Cai 56 intitolato ad Andrea Zambaldi che verrà ricordato il 9 ottobre. Il sentiero inaugurato l'11 ottobre dello scorso anno, parte da Prada alta ex trattoria Tano e porta al baito della Valvaccara e si innesta con il 55 che porta al Telegrafo. Il 9 ottobre nella giornata del ricordo di Andrea Zambaldi verrà inaugurato il sentiero della Pastora numero Cai 57 che dal rifugio Fiori del Baldo porta alla bocchetta del Coal santo. Per finire il sentiero della sorgente numero Cai 67 che dalla bocchetta di Naole sul sentiero Ottaviani proveniente da Valfredda porta alla bocchetta del Coal Santo. «Questi ultimi sentieri - racconta Maurizio Marogna – sono stati ripuliti con un grosso lavoro per liberarli dagli arbusti che impedivano il passaggio. L'ultima parte del progetto e forse la Maurizio Marogna più ambiziosa sarà la realizzazione a di un percorso illustrato che racconterà la fiaba del “principe Baldino e il segreto dei fiori”. Il racconto è stato scritto da Mauro Neri e messo in musica dal musicista Oscar Gagliardo. Verranno sistemati 8 tabelloni con traduzione in inglese e tedesco realizzata dagli alunni del liceo linguistico Medi di Villafranca e con rappresentazione grafica a cura dei ragazzi del liceo artistico Nani-Boccioni di Verona». Appuntamento, quindi, il 9 ottobre al parcheggio di Malga Valfredda alle 8.30 oppure al Rifugio Fiori del Baldo alle 9.45. Importante sarebbe sapere più o meno quanti saranno i partecipanti per organizzare meglio la giornata. Per Alessandro 349 1389629.


L’ALTRO GIORNALE

CRONACHE di Malcesine e Arco

Aiuto ad Amatrice

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TERREMOTO. Francesco Misdaris, responsabile Ufficio Tecnico di Malcesine, ha prestato soccorso

Servizi di

Angelica Adami

Nella notte tra il 23 e il 24 agosto, una scossa di magnitudo 6.0 ha devastato il centro del paese in provincia di Rieti; un sisma che ha provocato centinaia di morti, raso al suolo i centri storici delle comunità di Amatrice, Accumoli ed Arquata del Trento comprese molte le sue frazioni senza dimenticare la sua storia e la storia delle centinaia di vittime innocenti, dei tantissimi bambini che hanno perso la vita sotto le macerie, dei nonni che hanno perso i loro cari e la loro casa, dei vivi che nonostante tutto, hanno perso la vita, perché la vita di adesso è una vita fatta di incubi costanti e di ricordi di chi non c’è più. Sono tantissimi i volontari che sono accorsi ad Amatrice dopo il sisma per dare una mano, un supporto, soprattutto psicologico ai sopravvissuti; la Protezione Civile in prima linea, i medici, gli psicologi, che in squadre stanno lavorando in sinergia per affiancare sia fisicamente che mentalmente coloro che non hanno più nulla dalla vita. Fra tutte queste persone il dell’Ufficio responsabile Tecnico di Malcesine, l’ing.

Francesco Misdaris, che gentilmente ci racconta come ha vissuto la sua esperienza ad Amatrice. «Sono partito il 3 settembre assieme alle 4 squadre trentine della Protezione Civile con il doppio

dopo lo spopolamento dei giovani da queste zone lontane dalle reti commerciali, erano forse i pochi che avevano deciso di rimanere tutto l’anno a vivere qui, a pochi chilometri dalla capitale. Ad

compito: rilevare le abitazioni ancora in piedi dopo il gravissimo terremoto e dare l’agibilità ai proprietari per poter rientrare nelle loro dimore e collaudare la nuova scuola di Amatrice che in soli 13 giorni di intenso lavoro è stata aperta per l’inizio del nuovo anno scolastico. Ad Amatrice si parla di 4.000 sfollati circa e tanti di questi hanno visto solo i detriti della loro casa, la maggior parte delle abitazioni erano seconde case, case estive, tante dimore degli anziani che

Amatrice, nella notte tra il 23 e il 24 agosto, c’erano i bambini, quelli che avevano deciso di trascorrere le vacanze estive in campagna, magari con i nonni, e lontano dal caldo delle grandi città vicine. Mi sono trovato ad Amatrice - continua Misdaris - per mettere in sicurezza le case rimaste intonse e dare il placet ai proprietari di entrarvi, ma tante persone hanno rifiutato. Troppi convivono con almeno un lutto in famiglia, il pensiero di tornare nella propria casa, rivivendo quei ter-

ribili momenti di quella notte, non fa parte della loro priorità per ora; infatti preferiscono rimanere nel campo in quanto quest’ultimo è l’unico punto di riferimento che gli è rimasto insieme ai tanti volontari e agli psicologi che li assistono costantemente. Anche le attività commerciali non esistono più: non un bar, un alimentari, un posto di ristoro, nulla. Anche la strada principale che collega Amatrice a Rieti non è agibile, è un cumulo di detriti; l’unico collegamento agibile è rappresentato dalle stradine sterrate e dissestate di montagna. Anche questi sono i motivi che fanno dissuadere la popolazione a far rientro nelle case. Tutti noi – conclude Misdaris - ce la stiamo mettendo tutta per dare un supporto e sono fiero di poter dire che quando è stata inaugurata la scuola da parte della Protezione Civile per i ragazzi e i bambini del campo, io ero presente e mi sono sentito orgoglioso perché grazie alla collaborazione e al lavoro in sinergia che in tanti abbiamo, e stiamo svolgendo ad Amatrice, si può piano piano dare uno scopo per continuare ad andare avanti a chi purtroppo ha perso tutto il suo mondo».

MALCESINE. Coro Scaligero e MGV 1877 Bingen Kempten, concerto in amicizia Domenica 4 settembre presso la stazione della funivia di Malcesine, a Tratto Spino, si è esibito, dopo il grande successo ottenuto lo scorso 26 giugno, il Coro Scaligero dell’Alpe insieme alla formazione tedesca MGV 1877 Bingen Kempten. Il gruppo corale tedesco, fondato nel 1877, completamente maschile, ha ormai consolidato tradizione di scambi con quello veronese, diretto dal maestro Matteo Bogoni e appartenente alla Sezione Cai di Verona. Il coro tedesco si è esibito con canzoni facenti parte del repertorio della tradizione popolare del Reno, da cui provengono, mentre il coro veronese ha allietato gli ospiti con brani popolari, in dialetto e in italiano. Si è trattato di un concerto con ingresso gratuito che rientra nel programma di occasioni culturali che la funivia di Malcesine offre ai suoi visitatori una volta arrivati in quota.

Sport in passerella

ARCO. Ben cinquantacinque associazioni hanno partecipato alla 6ª edizione della Festa dello Sport

Cinquantacinque è il numero delle associazioni sportive che ad Arco domenica 11 settembre hanno partecipato alla sesta edizione della Festa dello Sport. La manifestazione ha preso piede nel Comune trentino nel 2011 con grande successo e gradimento da parte del pubblico costituito da tanti sportivi, grandi e piccini appassionati di attività come l’equitazione, la vela, l’arrampicata, le arti marziali, il tiro con l’arco, il tennis, il basket, la pallavolo, il baseball e il rugby, l’atletica leggera, il tiro alla fune, l’hockey e il calcio. Presenti questo anno stand dedicati anche al volo libero, alla pesca, agli arbitri di calcio, alla caccia, alle auto e moto d’epoca. «La Festa dello Sport è tante cose in una – ha precisato l’assessora allo Sport Marialuisa Tavernini –. E’ l’occasione per ringraziare le numerose associazioni sportive per l’enorme lavoro di volontariato e passione che ogni anno svolgono, è una festa per tutta la città e per chi ama lo sport, è un modo per pro-

muovere la cultura dello sport e il connubio tra sport, socialità, ambiente naturale e

A destra il sindaco Betta con l’assessore Tavernini

benessere psicofisico». Ne parliamo anche con il sindaco, Alessandro Betta. Sindaco, come è andata? «È andata benissimo! Siamo molto soddisfatti dell’af-

fluenza, del clima di giocosità e dell’apprezzamento espresso. In una bella giornata di fine estate è stato soddisfacente vedere tanti ragazzi provare i diversi sport, ma anche notare molte famiglie che visitavano i vari stand per presentare per la prima volta ai propri figli le varie attività sportive tra cui poi poter scegliere. La nostra città si è mostrata ancora una volta vivace e coesa. Ricordo che abbiamo ben 71 associazioni sportive iscritte all’albo comunale; una presenza notevole. Arco e sport sono ormai un binomio inscindibile». Per quale motivo Arco riserva molta importanza allo sport? «Arco è la patria dell’outdoor, frequentata da molti turisti interessati all’attività sportiva. Le presenze sono davvero significative: più di 3 milioni nel Garda trentino! Turisti che arrivano ad Arco, perché appassionati in modo particolare all’ambito sportivo, che praticano e sono legati allo sport alla ricerca di emozioni e avventura, ma anche benes-

sere per sé in maniera più ampia e sono infatti attenti ai benefici che ne possono trarre, non ultimo proprio per la salute personale». Aspettative dopo la giornata della Festa dello Sport per il Comune arcense? «Speriamo che le nostre Concittadine, i nostri Concittadini e tutte le persone passate a godersi questi luoghi e questa bella festa, scelgano di dedicarsi nei prossimi mesi a qualche nuova attività sportiva sia per incrementare il proprio stato di benessere che per avvicinarsi alla felicità nel cammino di quella magia chiamata vita. Non è un caso che la festa sia stata realizzata nella settimana europea dedicata allo sport, che ha per slogan “lo sport è vita”. Auspichiamo che l’anno prossimo ci verranno a trovare tante altre persone curiose di conoscere un mondo davvero sorprendente e avventuroso, anche partecipando alle varie competizioni sportive nazionali e internazionali, che si svolgono proprio qui nel nostro territorio».

ARCO / TARGA COMMEMORATIVA La targa che in località Gorghi a San Giovanni al Monte nel comune di Arco era stata rimossa lo scorso inverno da ignoti, è stata rifatta identica all’originale ed è stata installata nuovamente sulla sua stele. La targa ricorda i comandanti partigiani che, coordinati da Giovanni Parolari, concordarono il piano di battaglia decisivo per liberare l’Alto Garda dall’oppressione nazi-fascista. Era stata inaugurata il 28 giugno 2014 nell’ambito della giornata di commemorazione dei 70 anni della strage nazista compiuta nel 1944 nell’Alto Garda dalle SS e più dettagliatamente dalle stragi dettate dal comandante Rudolf Tyrolf, comandante della polizia tedesca di Bolzano, che ordinò ai suoi militari di assassinare undici persone e di arrestarne altrettante tra Riva del Garda, Arco, Nago e Torbole.

L’inaugurazione della nuova targa


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CRONACHE di Avio

L’ALTRO GIORNALE

I sapori autunnali

Settembre 2016

AGRIFEST. Due giornate (29 e 30 ottobre) dedicate al mondo dell’agricoltura tradizionale

E’ questo il momento in cui, terminata la stagione del raccolto e dell’alpeggio, ci si può anche concedere un po’ di festa, come nella migliore delle tradizioni. Ecco perché l’Amministrazio-

Federico Secchi

ne Secchi, supportata dall’assessore Moreno Salvetti e dalla vicepresidente del consiglio Livia Pedrinolla, hanno ideato “Agrifest”, Sapori e Profumi D’Autunno che si terrà ad Avio il 29 e il 30 ottobre. Saranno due giorni interamente dedicati al mondo dell’agricoltura con l’esposizione di prodotti agroalimentari di qualità tipici delle zone trentine; si tratta di un palcosce-

nico dove mettere in mostra i valori della tradizione con la ricerca e l’innovazione. L’“Agrifest” di Avio sarà, dunque, una festa, ma anche un’occasione di confronto tra esperienze diverse, con un’esposizione di prodotti frutto di una sapienza secolare, la sede per sperimentare nuove soluzioni finalizzate a rendere il lavoro agricolo meno faticoso e più sicuro. Per due giorni Avio sarà il luogo dove far incontrare i contadini e gli allevatori, ma anche la vetrina per far conoscere a tutti i prodotti del territorio. «Agrifest - precisa il sindaco aviense Federico Secchi - è una festa che celebra i comparti agricoli del nostro Comune, Avio, da sempre un comune rurale che si identifica con l’agricoltura e le piccole e grandi aziende del settore. “Agrifest” vuole essere una manifestazione con lo scopo di mettere in mostra i nostri prodotti tipici locali avallando i nostri contadini che si prendono cura della nostra terra tutti i giorni». «Questo evento - aggiunge l’assessore Moreno Salvetti - mette in luce lo spirito agricolo del nostro comune trentino che è la caratteristica

PROGRAMMA

SABATO 29 OTTOBRE - Apertura del padiglione gastronomico a cura delle aziende agricole locali ed esposizione di animali dei piccoli allevatori di Avio. - Esposizione di mezzi agricoli che hanno fatto la storia dell’agricoltura. - Processo di macinatura delle olive con dimostrazione di potatura delle piante di olivo. - Laboratorio bambini. - Apertura “AgriRestaurant” con i prodotti tipici locali. - Serata danzante con balli dell’800 DOMENICA 30 OTTOBRE - Apertura padiglione gastronomico a cura delle aziende agricole locali ed esposizione di mezzi agricoli che hanno fatto la storia dell’agricoltura. - Santa Messa con successiva benedizione dei mezzi agricoli e delle aziende agricole. - Giro panoramico dei mezzi agricoli tra le vie di Sabbionara e Avio. - Apertura “AgriRestaurant” con i prodotti tipici. - Inizio laboratorio bambini e gimkana trattori per tutti i bambini. - Processo macinatura delle olive con dimostrazione potatura delle piante di olivo. - Dimostrazione di come viene prodotto il formaggio. - Dimostrazione di come viene prodotto il vino. - Apertura “AgriRestaurant” con i prodotti tipici locali. - Intrattenimento serale con musica country. Durante la manifestazione ci saranno degli intrattenimenti musicali con Marco Salvetti alla fisarmonica e Angela Modena alla chitarra. Si ringrazia per la manifestazione: la Pro loco di Borghetto e Sabbionara, gli alpini di Sabbionara e le donne rurali di Sabbionara.

principale aviense. Grazie alla collaborazione di Livia Pedrinolla, abbiamo tutti sinergicamente organizzato questa manifestazione per promuovere le aziende agricole del nostro territorio incentivando i prodotti e i sapori locali».


L’ALTRO GIORNALE

CRONACHE di Brentino Belluno-Valdadige e Ala

La scalata di Enrico

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IL PERSONAGGIO. Beltrame ha partecipato alla “4K Alpine Endurance Trail Valle d’Aosta”

Ben 127 ore di gara e 350 km percorsi (con un dislivello di 25.000 metri): queste le cifre

Enrico Beltrame

che hanno caratterizzato la “4K Alpine Endurance Trail Valle d’Aosta” di Enrico Beltrame di Belluno Veronese. La competizione si è svolta dal 3 al 9 settembre scorso con partenza e arrivo a Cogne con un percorso tra Gran Paradiso, Cervino, Monte Rosa e Monte Bianco: un’impresa che ha visto Enrico classificarsi al 95° posto su ben 600 partecipanti. «Ho deciso di partecipare a questa gara ad inizio 2016, consapevole che l’impegno per pre-

pararla sarebbe stato notevole – racconta Enrico -: nei mesi precedenti l’evento mi

sono allenato di giorno e in notturna. L’obiettivo che mi ero prefissato era quello di portare a termine la gara senza badare a tempi e classifica, per soddisfazione personale e sfida contro me stesso». Enrico è partito da Cogne il 3 settembre, alle 9.00: «vedere tutte quelle persone attorno a me pronte ad affrontare la sfida e pensare che dopo lo start avrei dovuto correre per una settimana filata mi ha caricato e al tempo stesso intimorito –

racconta ancora l’atleta di Belluno Veronese -. Ogni concorrente doveva autogestirsi e regolarsi con tempi e soste: 155 ore totali per completare i 350km di corsa». Nel percorso di Enrico non sono mancati gli intoppi, presto superati con tenacia e coraggio: «durante la notte di lunedì ho iniziato ad accusare un forte dolore sotto entrambi i piedi – racconta lui stesso - raggiunto il rifugio di Cuney – ho fatto un breve sosta per capire la natura del problema; pensavo di avere delle vesciche.. Purtroppo la dottoressa del corpo primo soccorso mi disse che il problema era ben più grave: metatarsalgia. Mi consigliava quindi di fermarmi, ma io non mi sono arreso: la stanchezza, il caldo e l’affaticamento alle gambe iniziavano a farsi sempre più importanti ma l’incitamento del pubblico lungo il percorso, l’apprezzamento delle persone del posto, la disponibilità del personale ai ristori e l’incoraggiamento degli operatori sanitari alle basi di vita mi hanno dato la carica per non mollare e stringere i denti. Dopo cinque giorni di

gara – aggiunge Enrico avevo dormito solo 7 ore, ma la carica di raggiungere il traguardo e avverare il mio sogno hanno avuto la meglio sul sonno e sulla stanchezza». Pronti, via quindi in direzione Cogne – Finish che Enrico ha raggiunto dopo 127 ore di gara. «Non posso descrivere l'emozione che ho provato alla vista del traguardo, dopo tanta fatica e sacrificio – conclude Beltrame -. La soddisfazione di aver raggiunto il mio obiettivo è stata davvero unica. Mi sono commosso alla vista del pubblico e dei miei famigliari pronti ad accogliermi e festeggiarmi. La soddisfazione più grande dopo l'arrivo è stata vedere quanto l'impegno negli allenamenti e nella preparazione dei mesi precedenti fosse stato importante; salvo il mal di piedi dovuto alla metatarsalgia, le mie gambe erano in buono stato e anch'io mi sentivo stanco ma non distrutto. Che dire, questa esperienza mi ha lasciato molto dal punto di vista personale, come runner, e mi ha regalato anche nuove amicizie che spero poter coltivare in futuro». Silvia Accordini

BRENTINO BELLUNO

DISTRETTO VERONA UNO. La Protezione civile si esercita a Rivalta Il 22, 23 e 24 settembre si è svolta a Rivalta l’esercitazione del distretto Verona Uno (Rivoli, Costermano, Caprino, Torri, Garda, Ferrara Monte Baldo, Malcesine e San Zeno di Montagna). In questa esercitazione, oltre all’installazione del campo base al campo sportivo comunale di Brentino Belluno, punto d’appoggio per tutte le attività, si è svolta sul territorio una simulazione di emergenza generale. L’avvenimento in simulazione principale è stato quello di una esondazione del fiume Adige e ha visto i volontari impegnati sia al bordo del fiume per il controllo dell’esondazione con sacchi e le attrezzature necessarie, sulle strade per eventuali blocchi stradali (simulati) e tutte le manovre necessarie per la messa in sicurezza della vita degli abitanti della zona esondata. A seguire un’esercitazione montana in notturna organizzata dal gruppo di Caprino Veronese con ricerca dispersi, esercitazioni e dimostrazioni pratiche alle chiuse di Canale. Tutti i volontari partecipanti all’esercitazione dovevano essere autonomi e pronti ad ogni tipo di richiesta che venisse fatta loro da parte del campo base. In questo modo tutti i gruppi del distretto hanno avuto modo di imparare a svolgere il proprio volontariato in modo coordinato e soprattutto efficiente in funzione della collaborazione tra volontari di gruppi diversi giungendo così all’obiettivo di “parlare una lingua comune” in grado di gestire le emergenze al meglio. La sera del sabato si è svolto un convegno presso il teatro Maestro Antonio Festa con argomenti tecnici propri della protezione civile come l’obbligo assicurativo dei volontari e la responsabilità di essi. Al termine, la domenica, si è svolta la S.Messa a conclusione dell’esercitazione del Distretto con la partecipazione attiva della comunità delle parrocchie di San Giacomo e di San Giovanni Battista che hanno animato la celebrazione. Andrea Lanzoni

La domenica del 18 settembre è stata una giornata

all’insegna del bucolico per i cittadini che ad Ala hanno voluto partecipare

ALA / ESCURSIONE IN LESSINIA

all’escursione proposta dal Parco Naturale del Monte

Baldo e dal Museo Civico di Rovereto sulla Lessinia, in collaborazione con il

comune alense. Una escursione sui monti Lessini che ha messo insieme, in un connubio perfetto, nozioni di zoologia e osservazioni astronomiche. I partecipanti all’iniziativa, totalmente gratuita, sono stati accompagnati dal personale della Stazione Forestale di Ala che li hanno guidati per sentieri, malghe e stradine sterrate della Lessinia, zona molto discussa negli ultimi anni per il branco di lupi che vi ha trovato dimora. La serata si è conclusa con i racconti degli esperti di astronomia della Fondazione Museo Civico di Rovereto che hanno divulgato le loro conoscenze sulla volta celeste. Questa originale escursione è inserita all’interno del progetto Ambiente e salute realizzato con il contributo della Fondazione Caritro, coordinato dalla Biblioteca

della Fondazione Museo storico del Trentino.

Angelica Adami

ALA. Incisioni rupestri di Monte Baldo e lago di Garda in mostra Il comune di Ala ha visto il suo coinvolgimento in una mostra inaugurata lunedì 5 settembre e terminata venerdì 23 settembre presso la Biblioteca Comunale alense. “Alla scoperta delle incisioni rupestri del Monte Baldo e del Lago di Garda”, questo il titolo delle rappresentazioni che hanno raccontato la storia delle incisioni che insieme a quelle presenti nei territori di altri comuni affacciati sul Lago di Garda o sulla Valle dell’Adige e sul Monte Baldo, costituiscono un patrimonio unico e inestimabile. La mostra è stata redatta dall’archeologo Domenico Nisi e dall’antropologa culturale Marta Villa. La mostra ha presentato reperti risalenti a diverse epoche preistoriche e storiche presentando vari stadi di conservazione: alcune ben visibili, come quelle di Ala, altre invece presentavano stadi di conservazione poco visibili perché deteriorati dall’erosione dovuta alla conformazione fisica delle rocce calcaree. A.A.


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CRONACHE di Rivoli

L’ALTRO GIORNALE

Agenda d’autunno

Settembre 2016

BIBLIOTECA. Tanti gli eventi: dalla visita guidata alla chiesa di Gaium alla festa di San Luca a Canale

Servizi di

Silvia Accordini

Sarà un autunno ricco di eventi per la Biblioteca comunale di Rivoli Veronese quello che sta iniziando. Il 29 settembre, giorno di San Michele Arcangelo, la biblioteca, accanto ad Amministrazione comunale, Parrocchia, Comitato Festa Trebianel e Pro loco, organizza, presso l’antica Chiesa di Gaium, una visita guidata a partire dalle ore 17.00. A seguire la S.Messa per la Comunità in onore di San Michele Arcangelo accompagnata da musiche e canti antichi con il soprano Giuliana Ferrari Castagna e Massimo Cristini all’organo. Alle 18.30 i poeti Bepi Sartori, Bruno Castelletti, Plinio Pasini, Giorgio Sembenini e Marlisa Caurla daranno vita a “Gaium nella

poesia” (la chiesa rimarrà aperta ai visitatori ei pomeriggi di sabato 1 e domenica

L’antica chiesa di S.Michele di Gaium

2 ottobre). Nell’occasione la Biblioteca donerà alla chiesa la copia

fax simile della “Tabella”, esistente nella chiesa dal 1564 e documentata nella visita del vescovo nel 1710, con le memorie del parroco Don Pietro Gaioni. Ma gli appuntamenti non terminano qui: ad ottobre è in programma la festa di San Luca a Canale, occasione in cui verrà presentato il piccolo altare ripristinato donato da Renato Cristofaletti di Canale e da fortunato Coltri di Rivoli e verrà posata la statua di San Zeno donata alla chiesa di San Zeno dallo scultore Gianfranco Loro di Bardolino. Le opere di Loro rimarranno esposte a Canale in una mostra curata dal professor Giuliano Sala. Venerdì 21 ottobre inoltre la Biblioteca di Rivoli promuove l'incontro nel “150° Anniversario dell'Annessione del Veneto all'Italia” (ore 20.30 in sala

Don Mori - Relatore Prof. Giorgio Lucchini). Eventi, questi, che lasceranno poi spazio, alla mostra sulle “Incisioni rupestri del Baldo Garda Val d'Adige” ricognizione fotografica e storica curata dal prof. Domenico Nisi col patrocinio dei comuni trentini e baldensi. La mostra verrà inaugurata sabato 12 novembre ore 17 presso Sala Don Mori a Rivoli. «Seguirà una relazione-conferenza sul tema il venerdì 18 novembre ore 20.30 – afferma Virginia Cristini, presidente della Biblioteca di Rivoli -. La mostra con ingresso libero sarà aperta fino a Natale per visite guidate agli alunni degli Istituti Comprensivi del Baldo Garda Lessinia e a tutte le scolaresche che vorranno prenotare al telefono 338.6272483».

GREST / LA RICETTA DEL DIVERTIMENTO: GIOCHI, ARTE E AMICIZIA Ancora una volta il Grest di Rivoli Veronese ha animato l’estate dei ragazzi del paese. La Festa finale dell’8 luglio scorso ha fatto da coprifuoco ad un evento che dal 13 giugno ha impegnato 80 ragazzi, seguiti presso il Circolo NOI “Bramante” da molti animatori motivati e preparati che hanno saputo coinvolgerli in varie attività, come laboratori di pittura, di ceramica e uscite al parco Sigurtà, al centro Ippico “Le colline di Rivoli” e al “Bosco degli Elfi”. Denominatore comune di ogni azione, momento, riflessione e lavoro era il “prendersi cura”: “se mi prendo cura

dell’altro, se il suo bene mi interessa (I care), apro una possibilità unica”. Accanto all’articolo proponiamo la

fotografia che purtroppo non era stata pubblicata sul numero di Agosto nelle pagine dedicate ai Grest. Un

inconveniente di cui ci scusiamo con i ragazzi, gli organizzatori e gli animatori di Rivoli.



IL MONDO DEL MARMO A VERONA LA MARMOMACC ALZA IL SIPARIO

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L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE

«Marmi e pietre: tradizione forte»

Circa il 30% delle esportazioni italiane di materiali lavorati e semilavorati è detenuto dalle aziende del marmo veronesi. Questo è un dato che rende onore del settore lapideo scaligero. A parlarne è Filiberto Semenzin, Presidente di Videomarmoteca – Centro Servizi per il Marmo di Volargne. Presidente, quante imprese veronesi sono impegnate in questo settore? «Parliamo di più di 400 imprese localizzate nella provincia di Verona e distri-

buite tra la Valpolicella, la Valdadige, l’entroterra gardesano, la Valpantena e la Lessinia. Già da questa fotografia geografica si comprende facilmente quanto la tradizione della lavorazione, trasformazione ed estrazione dei marmi e delle pietre appartenga alla storia del nostro territorio che negli anni ha fatto passi da gigante soprattutto in termini di innovazione, di ricerca di ammodernamento dei processi produttivi e di internazionalizzazione». Che ripercussioni ha avuto la crisi

edilizia sul settore? «La crisi che ha investito il mercato delle costruzioni ha coinvolto inevitabilmente il nostro settore che comunque risente soprattutto, in termini di quantità, dell’affacciarsi sul mercato di competitors internazionali di Paesi che detengono la materia prima. Questi stessi Paesi nel tempo hanno acquisito macchinari, capacità lavorativa, consapevolezza produttiva, voglia di crescere, a cui vanno sicuramente aggiunti l’assenza di lacci burocratici ed amministrativi, obblighi vari in tema di sicurezza, rispetti ambientali ed altro. Dobbiamo essere consapevoli di questo e dobbiamo nello stesso tempo comprendere che vi sono processi che non possiamo fermare». Quale dev’essere quindi l’atteggiamento delle nostre imprese? «Prevalere e competere, per il nostro Distretto, vuol dire innovare, fare ricerca per offrire nuove proposte legate alla qualità, ma soprattutto alla competenza e al servizio, all’assistenza nell’utilizzo e sull’utilizzo dei lavorati e dei semilavorati prodotti dalle nostre imprese. Credere nel lavoro, non stancarsi mai di cercare ed innovare sono la base da cui partire per guardare con ottimismo al futuro. Lo si capisce soprattutto dagli investimenti che sul nostro territorio sono in corso per consolidare e rafforzare la crescita delle nostre imprese. Ampliare ed ammodernare le nostre strutture ed i nostri

processi produttivi è la migliore risposta che viene data alle sfide che ci attendono». Che cosa chiede oggi il Mercato? «La fascia medio alta del mercato cerca qualità cerca assistenza e competenza

Filiberto Semenzin

e Verona da questo punto di vista fa scuola nel mondo. Qui si trovano tutti i colori, tutte le lavorazioni, un’artigianalità diffusa, una formazione continua legata alla ricerca. La presenza della scuola del marmo è sicuramente un valore aggiunto che va veicolato in termini di marketing dalle nostre imprese perché è sinonimo di continuità e di futuro, di competenza, di aggiornamento e formazione. La presenza a Verona della più importante manifestazione fieristica internazionale del settore (Marmomacc) è la conferma della centralità e del valore del distretto scaligero». Silvia Accordini

LE CIFRE DEL SETTORE LAPIDEO (DATI ISTATPRIMO QUADRIMESTRE 2016) 585,3 milioni di euro (-2,9% rispetto al primo quadrimestre 2015): esportazioni nazionali totali 135 milioni di euro (-5,7% rispetto al 2015): importazioni totali 490,7 milioni di euro (+4,7% rispetto al primo quadrimestre 2015): export di marmi e graniti finiti e semilavorati 137,4 milioni di euro (rispetto a 131,1 milioni del primo quadrimestre 2015): import relativo al mercato statunitense, primo importatore di marmi e graniti 195,4 milioni di euro (contro 191,0 milioni di euro): export verso i mercati europei Francia, Belgio, Germania 106,0 milioni di euro (rispetto ai 104,5 milioni del primo quadrimestre 2015): export verso l’Asia


Le sfide vincenti di “ddchem” ITALIA

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A Marmomacc le resine che non ingialliscono E’ LA NUOVA PROPOSTA “DDCHEM” A 10 ANNI DAL SUO INGRESSO NEL MERCATO LAPIDEO «Un successo il nostro che deriva da idee, ricerca e innovazione». E’ Dino Sprea, l’imprenditore di Villafontana che dieci anni fa ha avviato la produzione di “ddchem” e, quindi, anche la commercializzazione dei “sistemi epossidici” che hanno contribuito a cambiare radicalmente il potenziale del settore lapideo mondiale. «Perchè – come ribadisce Sprea - questi sistemi sono un’evoluzione epocale e continua, come ben sanno gli operatori del comparto». E potranno anche constatarlo dal vivo al prossimo Marmomacc a Veronafiere dove “ddchem”, presente

per la terza volta, propone dei nuovi sistemi che intervengono sotto il profilo meccanico ed estetico, con incredibile capacità di ricostruire

perfettamente e di compattare le superfici lapidee. Ma, appunto, “ddchem” è non solo un produttore al vertice del settore in Italia e tra i grandi protagonisti al mondo, ma è soprattutto una

fucina di idee, di ricerca e di nuove produzioni. «E’ il mercato che ci dà per vincenti – sottolinea ancora una volta l’amministratore - tant’è vero

che, direttamente o attraverso distributori, quindi con i canali b to b raggiungiamo non solo l’Italia - e la dimo-

Pensiamo da subito alle due grandi novità, frutto della nostra ricerca - che presentiamo a Marmomacc: un siste-

strazione prima è proprio nel veronese - ma anche il resto d’Europa, Brasile, Middle East e tutta l’area araba, India, Cina, solo per citare i maggiori». Mai fermarsi, dunque? «In effetti – replica Sprea – così è.

ma certificato come idoneo per il contatto con alimenti ed un “sistema diamond” che impedisce nel lungo tempo l’ingiallimento della superficie lapidea. Una sfida continua e noi vogliamo sempre vincere». F.R.


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BENESSERE DONNA

L’ALTRO GIORNALE Settembre 2016

YOGA E PILATES: LE DIFFERENZE

A CURA DI CHIARA TURRI

“Sii presente a ogni respiro. Non fare che la tua attenzione vaghi per la durata di un solo respiro. Ricordati di te stesso sempre e in ogni situazione.” (da Tecniche spirituali sufiche del XII sec.)

Eccoci “quasi” tutti rientrati dalle vacanze più o meno riposati!!! Il modo migliore per mantenere il più a lungo possibile i benefici raggiunti è

Chiara Turri

continuare a prendersi cura di noi stessi. Cominciando da subito. Qui di seguito illustro i benefici di due tecniche molto conosciute e ormai da molti anche praticate. Fate attenzione però: le proposte sul mercato sono ormai molte ma, come spesso succede regna la confusione. Sto parlando di Yoga e Pilates. Lo yoga è una disciplina millenaria, nata in India, che possiamo definire terapeutica, poiché

ha lo scopo di unire corpo, mente e spirito. Alla base della filosofia dello yoga c'e' il concetto che mente e corpo sono una cosa, e che il corpo con gli strumenti giusti e nell'ambiente adatto può guarire se stesso. Lo yoga studia l'interiorità umana. Il suo scopo primario è quello di far emergere in ciascuno la consapevolezza della propria natura essenziale. Consapevolezza della postura, allineamento e schemi di movimento sono alla base dello yoga che viene scelto da molti principalmente perchè riesce ad indurre un profondo stato di rilassamento anche nel bel mezzo di un evento fortemente stressante. I benefici quindi consistono in uno stato di tranquillità e felicità. Nella pratica dello yoga gli esercizi e le posizioni – asana - vengono eseguiti in un gruppo sotto la guida di un istruttore. E' possibile praticare diverse forma di yoga anche a seconda dell'obiettivo da raggiungere. In occidente è molto praticato l’hatha yoga, ricco di posizioni ed esercizi mirati a migliorare l’assetto posturale e respiratorio. Tutte le forma di yoga

includono la meditazione, la riflessione e la coordinazione tra respiro e movimento.Il Pilates è un metodo molto più recente. Non vanta la tradizione millenaria dello yoga, ma nella vasta panoramica delle ginnastiche moderne risulta una valida opportunità per ritrovare un sano rapporto con il nostro corpo. Il metodo Pilates ha un gamma completa di matwork (esercizi eseguiti a corpo libero su un materassino) e include anche il lavoro sulle macchine. Lo scopo del Pilates è il rafforzamento degli addominali, il miglioramento della postura, la stabilizzazione e l'allungamento della colonna vertebrale, il miglioramento dell'equilibrio. Il Pilates rimodella il fisico gradualmente e coinvolge tutto il corpo, non ha un numero di ripetizioni eccessivo anche perchè pone l'enfasi più sulla qualità degli esercizi che sulla quantità. Si incentra sulla stabilizzazione dei muscoli del core che costituiscono il centro dei movimenti permettendo al resto del corpo di muoversi liberamente. Definirei il metodo Pilates

CASA DI CURA PRIVATA

POLISPECIALISTICA Dott. PEDERZOLI S.p.A. Società Unipersonale

PRESIDIO OSPEDALIERO DELL’A.S.L. N.22 VIA MONTE BALDO, 24 - 37019 PESCHIERA DEL GARDA (VR)

DIRETTORE SANITARIO: DOTT.GIANLUCA GIANFILIPPI - SPECIALISTA IN IGIENE

EMERGENZE TEL. 118 - PRONTO SOCCORSO TEL. 045 6449250 CENTRALINO TEL. 045 6449111 CUP – CENTRO UNIFICATO DI PRENOTAZIONE ATTIVITA’ AMBULATORIALE Prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449270 Disdetta prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449230 LABORATORIO ANALISI Informazioni (ore 10 – 13) tel. 045.6449210 FISIOTERAPIA Informazioni (ore 12 – 14) tel. 045.6444321 DIABETOLOGIA Informazioni (ore 13.30 – 14.30) tel. 045.6449215 PIEDE DIABETICO - VULNOLOGIA Informazioni (ore 8 – 9.30) tel. 045.6444387 OCULISTICA Informazioni (ore 14 – 17) tel. 045.6449285 ONCOLOGIA MEDICA Informazioni – Accettazione tel. 045.6449154 DAY HOSPITAL – DAY SURGERY Informazioni tel. 045.6449108 MEDICINA GENERALE – GERIATRIA REUMATOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449101 CARDIOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449188

NEUROLOGIA Degenze – accettazione ricoveri tel. 045.6449130 CHIRURGIA GENERALE Unità Funz. Chir. Generale Unità Funz. Chir. Pancreatica Unità Funz. Chir. Pediatrica Unità Funz. Chir. Vascolare Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449110 OSTETRICIA – GINECOLOGIA Degenze – Accettazione Ricoveri 045.6449126 Assistenza neonatale Informazioni tel. 045.6449129 UROLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449112 ORTOPEDIA – TRAUMATOLOGIA Unità Funz. Chir. Colonna e Anca Unità Funz. Chir. del Ginocchio Unità Funz. Chir. della Mano Unità Funz. Chir. del Piede Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449120 RIABILITAZIONE Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449135 ENDOSCOPIA DIGESTIVA Informazioni – tel. 045.6449237 DOZZINANTI – RICOVERI A PAGAMENTO Degenze tel. 045.6449138 Prenotazioni Ricoveri Dozzinanti (ore 12 – 15) tel. 045.6449219

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un'attività a basso impatto, il che lo rende adatto anche per la riabilitazione e la prevenzione degli infortuni. Basilare è il controllo della respirazione e la concentrazione. L'equilibrio tra forza e flessibilità fa sì che si possa ottenere un rimodellamento

generale del fisico. Direi che se il vostro obiettivo è rimodellare il fisico, diventare più elastici e allo stesso tempo correggere la postura, il metodo Pilates è quello che fa per voi. Se invece il vostro obiettivo è governare il corpo partendo dalla vostra mente va

meglio lo yoga. Diffidate di metodi “misti”. Le due discipline possono essere complementari. Praticare yoga non significa escludere la pratica del Pilates. Ma una classe (lezione) deve essere o solo yoga o solo Pilates. Praticate, praticate, praticate!! Namastè!!

L’ANGOLO DI FRANCESCA

a cura di Francesca Galvani

CONSOMMÉ DI POMODORI RAMATI Ingredienti: Kg. 1 di pomodori ramati - lt. 1,200 brodo vegetale 4 cucchiai di olio - 2 cucchiaini di pasta d’aglio 1 mazzetto di basilico - Sale e pepe Per decorare: gr. 120 di caprino - 1 cucchiaio d’olio - paprica Mettere in una casseruola con l’aglio e l’olio i pomodori lavati e tagliati a pezzi. Rosolare qualche minuto, se vorrete una pietanza meno brodosa spolverare con un paio di cucchiai di farina di ceci o di riso ed unire il Francesca Galvani brodo. Cuocere 25’ con sale e pepe. Spegnere e unire il basilico tritato. Frullare e passare al setaccio perchè altrimenti le foglioline di basilico vi daranno noia. Al caprino ammorbidito con l’olio unire dell’altro basilico tritato fine fine e della paprica e formare delle piccole quenelle da mettere poi al centro del brodo caldo. Senza l’aggiunta della farina potrete servirlo anche quale aperitivo in sostituzione del succo di pomodoro, naturalmente senza il caprino e con un pò di pepe in più.

LA SALUTE

a cura di Tommaso Venturi, ricercatore scientifico

BATTERI E VIRUS IN ESTATE In estate batteri e virus non vanno in vacanza, al contrario un'infezione cutanea si è dimostrata la più diffusa al mare, facendo registrare anche qualche piccola emergenza nelle riserve medicinali. Stiamo parlando dell'impetigine, un'infezione provocata da germi piogeni, normalmente Staphylococcus aureus, più raramente causata da Streptococcus pyogenes, che colpisce soprattutto in età pediatrica gli strati superficiali della cute, più frequentemente volto e arti. Le prime manifestazioni sono rappresentate da piccole placche rossastre su cui compaiono vescicole, che successivamente si riempiono di liquido sieroso, assumendo quindi un colore giallo vivo. Queste fragili vesciche rompendosi lasciano il posto a piccole ferite che vengono ricoperte da croste, il cui intorno particolarmente arrossato può provocare forte prurito. L'impetigine bollosa può anche dare sintomi di malessere generale e febbre. Le zone infettate per prime sono in genere i contorni delle narici, della bocca o degli occhi, talvolta i genitali. Il trattamento consiste nell'utilizzo di impacchi antisettici associati alla somministrazione di antibiotici locali od orali come macrolidi e cefalosporine. Per quanto possibile, le federe, i tovaglioli e gli asciugamani utilizzati devono essere usati separatamente e disinfettati. Può inoltre essere utile tenere unghie ben corte, cambiare spesso vestiti e biancheria, lavare spesso le mani con sapone. Tutti gli oggetti venuti a contatto con la persona infetta devono essere accuratamente lavati e non devono venire a contatto, per quanto possibile, con i restanti membri della famiglia. Più in generale una cattiva igiene può favorire l’instaurarsi dell’infezione, quindi una corretta igiene personale rappresenta un’ottima arma di difesa nei confronti della malattia.


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La creatività nell’anima

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IL PERSONAGGIO / GIOVANNA FEDRIGO

Servizi di

Angelica Adami

In mezzo ai vigneti, a due passi dal paese di Negrar, Giovanna Fedrigo, classe 1966, mi accoglie nella sua bellissima cucina, un luogo che ha “creato” utilizzando la sua creatività, il suo estro nel creare qualsiasi cosa utilizzando svariati materiali soprattutto quelli destinati ad essere buttati. Un riciclo? Anche, perché tutto quello che ho potuto ammirare all’interno della sua dimora, rappresenta oggettistica o mobilia dismessa e recuperata da lei in maniera ineccepibile con la creatività l’eleganza, il gusto e la fantasia di chi da una vita si diletta a “giocare” con il pennello. Come è nata la passione per la manualità? «Sono sempre stata creativa,

fin da bambina amavo prendere il pennello per dipingere su qualsiasi superficie idonea; la fantasia è insita nella mia persona perciò dal disegno ho incominciato a utilizzare un ventaglio di materiali per poter creare, restaurare, intarsiare ogni cosa mi saltasse in mente. Purtroppo non ho avuto la possibilità di intraprendere studi artistici, ma ho partecipato a dei corsi per potermi perfezionare nella pittura e, appena ne ho la possibilità, mi chiudo nella più totale solitudine, nel laboratorio della mia casa, facendo esplodere la mia fantasia». Ci racconta come e quando è avvenuta la trasformazione di Giovanna e la sua maturità artistica da pittrice ad artista eclettica? «Ho avuto la fortuna di aver

viaggiato molto in passato perchè volontaria in Africa e successivamente in Brasile;

paesi poveri, che hanno segnato profondamente la mia vita in senso positivo. Trascorrevo la mie giornate nelle scuole, ad aiutare i bambini meno fortunati e a dipingere per loro e con loro, per rendere le loro strutture più accoglienti, colorate. Esperienze che al mio rientro in Italia hanno cambiato la mia vita e la “mia arte”. In Africa ho iniziato a creare vestiti, successivamente manufatti per la gente del loco che ho regalato, ma non ho ceduto invece i miei ricordi di quel periodo, che custodisco gelosamente». Ci parli di quello che crea… «Negli anni ho realizzato tantissime cose che poi ho voluto regalare, però su commissione ho dato estro alla mia creatività e alla mia

4 Chiacchiere con il dott. Gianluca Rossato

«Il sonno è un’attività fondamentale per l’uomo. Un terzo della vita lo trascorriamo dormendo, quindi è estremamente importante dormire bene. Eppure spesso questo non avviene a causa dello stile di vita frenetico, di comportamenti inadatti e di malattie del sonno che vengono spesso ignorati o sottovalutati». A precisarlo è il dottor Gianluca Rossato, medico neurologo responsabile del Centro di Medicina del Sonno all’interno dell’Unità Operativa di Neurologia dell’Ospedale Sacro Cuore di Negrar diretta dal dot-

Dr. Gianluca Rossato

tor Bianconi. «13 milioni di italiani soffrono di disturbi del sonno e il 73% di loro non si è mai rivolto ad un medico – aggiunge ancora Rossato -. Ci sono circa ogni anno 1000 morti e 120 mila feriti per colpi di sonno alla guida con una spesa di circa 500 milioni di euro per i sonniferi. I disturbi del sonno comprendono principalmente l’insonnia, le apnee ostruttive nel sonno, la sindrome

delle gambe senza riposo ed altre patologie minori». L’insonnia colpisce il 41% della popolazione e il 6% ne soffre da più di 6 mesi: il 70% delle persone assume sonniferi da almeno due anni senza un controllo o, spesso, senza una prescrizione medica. Le apnee ostruttive nel sonno colpiscono circa 6 milioni di persone, nella maggior parte vengono misconosciute perché il paziente che dorme non se ne accorge e spesso sono i familiari che lo scoprono; queste si ricontrano più frequentemente nei soggetti obesi e nei bambini (dovute alle adenoidi e tonsille) che devono essere trattate per ridurre il rischio ipertensione arteriosa, infarto e ictus cerebrale. La sindrome delle gambe senza riposo colpisce circa 2 milioni di persone ed è la malattia meno diagnosticata perché il paziente presenta dei sintomi aspecifici e si manifesta solo con un fastidio generico alle gambe, soprattutto con insorgenza alla sera, in cui il paziente si siede sul divano o si distende a letto ed inizia ad avere un malessere alle gambe, l’unico sollievo è alzarsi ed iniziare a camminare. Di solito trascorrono circa 6-7 anni dall’esordio dei sintomi per arrivare ad una diagnosi corretta che, con farmaci idonei, può essere curata e può ridare al paziente una vita normale. «Il nostro cen-

tro – afferma ancora il dottor Rossato - ha iniziato la sua attività nel 2007 e nel 2015 è stato riconosciuto come Cen-

tro multidisciplinare di medicina del sonno, che rappresenta il livello massimo di accreditamento a livello nazionale. Con Bassano siamo gli unici due centri accreditati presenti nella Regione Veneto). Il nostro servizio è composto da uno staff dedicato e dispone di due stanze attrezzate per lo studio delle malattie del sonno, con un incremento annuo di produttività di circa un 30% che nel 2016 ci vedrà eseguire più di mille polisonnografie (una specie di holter per lo studio del sonno) e circa 400 ventilatori prescritti per la cura delle apnee. La nostra tipologia di pazienti – aggiunge il medico - è rappresentata per il 60 - 70% da disturbi respiratori nel

vera passione: il trompe l’oeil. Si tratta di un genere pittorico che, attraverso espedienti, induce nell’osservatore l’illusione di stare guardando oggetti reali e tridimensionali, in realtà dipinti su una superficie bidimensionale. Li ho dipinti nella mia casa, ma su commissione ho realizzato qualsiasi cosa mi abbiano chiesto per addobbare un negozio, piuttosto che un angolo a vista di un interno, o una parete di un sottoscala o quelle in compensato che sono le migliori perché si possono staccare e spostare su un’altra superficie. Prima ho accennato al fatto che dipingo su ogni oggetto, anche il più dismesso o pronto per essere gettato: infatti un’altra passione che ho da anni è la pittura sulle vecchie tegole dei tetti. Le

dipingo per poi appenderle sia all’interno, sia sui muri esterni delle abitazioni e sono un originale oggetto d’arredamento». E i mosaici? «Ho realizzato mosaici a spacco: si prendono i blocchi di marmo, si spaccano mediante l’utilizzo di un martelletto da fossili e con i pezzetti di pietra ricavati, che ovviamente sono di varie forme, si incastonano per creare la figura. Però la mia passione è dipingere: ho utilizzato il mio pennello per restaurare parecchie meridiane presenti sui muri delle case antiche qui in Valpolicella perché come ho detto prima, prediligo “recuperare” l’antico, piuttosto che creare il “nuovo”» Per informazioni: giovifedrigo@gmail.com

NEUROLOGO presso l’Ospedale Sacro Cuore di Negrar

lenza nei lavoratori) questo percorso diagnostico prevede, per esempio nell’insonnia, l’esecuzione di interviste strutturate al paziente per valutare i suoi sintomi e degli esami strumentali come il monitoraggio prolungato del ritmo sonno veglia che ci permette di confrontarlo con la sintomatologia riferita dal paziente. Inoltre prevede la collaborazione con altri specialisti come i dietologi, gli otorinolaringoiatri, i dentisti, i pneumologi e i cardiologi perché spesso il paziente con apnee ostruttive ha molte complicanze come ipertensione, diabete, fibrillazione atriale e l’ipotiroidismo. sindrome delle gambe La terapia – conclude il senza riposo, test di dottor Rossato - si basa vigilanza per la sonno- sull’applicazione di pro-

sonno (apnee e russamenti) ed il restante 3040% da malattie di aspetto neurologico (narcolessia, ipersonnia,

tocolli che prevedono una terapia farmacologica, ma soprattutto un percorso psicoterapeutico che si sviluppa su 10 sedute della durata di circa 3-4 mesi mediante un lavoro sulla sfera dell’insonnia cercando di lavorare sui fattori propiziatori del sonno e di contro sui fattori negativi che lo riducono». Al fine di sensibilizzare la popolazione a questa patologia è stata fondata l’associazione Informasonno, formata da medici e volontari che si occupano di informare, creare eventi e collaborare con le istituzioni al fine di far conoscere il più possibile queste patologie, poco conosciute, ma frequenti, e spesso, se non curate, invalidanti o addirittura mortali.


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L’ALTRO GIORNALE Settembre 2016

Baldo Junior Team in campo Un’unione che vale il futuro CALCIO GIOVANILE. Siglato l’accordo triennale dalle società Cavaion, Montebaldina Consolini e Bardolino 1946, insieme al Chievo Verona

È stato presentato all’hotel Sole di Cavaion Veronese l’accordo triennale, relativo al settore giovanile Baldo Junior Team, sottoscritto dalle società Cavaion, Montebaldina Consolini e Bardolino 1946 in collaborazione con il Chievo Verona. Il progetto vede coinvolti più di 650 tesserati delle tre società, interessando la vasta area Garda Baldo che comprende i centri di Cavaion Veronese, Albarè, Affi, Costermano, Caprino Veronese, San Zeno di Montagna, Bardolino, Cisano e Calmasino. Annualmente, grazie all’unione di queste società, si disputano oltre 300 partite tra Provincia, Regione, campi nazionali ed esteri come tornei in Trentino ed Emilia Romagna, Germania, Austria e Spa-

gna. Alla presentazione sono intervenuti il responsabile del progetto Baldo Junior Team Marino Gaiardoni e i responsabili dei settori giovanili di Cavaion Mattia Banterla, Montebaldina Consolini, Moreno

I PROGETTI

Baldo Junior Team, l’accordo è firmato

Battisti, e Bardolino 1946, Nicola Baietta, che hanno sottoscritto l’accordo di collaborazione con la società della Diga rappresentata da Massimiliano Rossi, responsabile clivense delle

Ottolini. «Il percorso iniziò nel 2008 quando le società Cavaion e Montebaldina decisero di collaborare in alcune categorie giovanili ha spiegato Gaiardoni -. Successivamente, insieme

Un momento della presentazione del progetto

società affiliate e il responsabile scouting Cristian Cantarelli. Presenti anche il presidente del Cavaion Michele Ruzzenenti, della Montebaldina Consolini Davide Coltri e il vicepresidente del Bardolino Luigi

al Bardolino, la collaborazione ha riguardato l’intero vivaio, con l’obiettivo di permettere ai ragazzi della zona di esprimersi secondo le proprie capacità al di là dei risultati agonistici». Rossi e Cantarelli hanno

evidenziato l’importanza di questo accordo che prevede la presenza quotidiana di un professionista della società della Diga per seguire le squadre coinvolte nel progetto, in particolare la crescita dei collaboratori più giovani. In più saranno organizzate serate formative su temi quali l’alimentazione nello sport, lo sviluppo fisico, il ruolo del genitore nel percorso di crescita del ragazzo, oltre ad incontri tecnici come, ad esempio, il ruolo del difensore e del portiere. Lo stesso Rossi ha evidenziato che il Chievo ha collaborazioni in essere con 50 società tra cui 13 nel veronese. Per informazioni: Mattia Banterla – Cavaion 320.2127526, Moreno Battisti Montebaldina 340.1037288 e Nicola Baietta Bardolino 349.1336034. Inoltre sono disponibili informazioni sulle pagine Facebook delle rispettive società e i rispettivi siti internet. (www.accavaion.it e www.uscdbardolino1946.it).

CANOAGIOVANI. Remiera, 7 ori, 10 argenti e 5 bronzi Sette ori, dieci argenti e cinque bronzi: è il medagliere conquistato il 3 e 4 settembre sul lago di Caldonazzo (Trento) dai giovani atleti dell’Associazione Remiera di Peschiera che hanno partecipato alle finali nazionali di Canoagiovani, la più importante manifestazione di canoa a livello giovanile rivolta alle categorie allievi e cadetti (tra gli 8 e i 14 anni). Come lo scorso anno nella classifica generale dell’evento sportivo l’associazione arilicense si è confermata la prima del Veneto, ma è entrata anche nella «top ten» guadagnando la settima posizione tra le 82 società italiane partecipanti provenienti da venti regioni, isole comprese (nel 2015 era arrivata undicesima). Tra gli oltre mille atleti in acqua, la Remiera di Peschiera è sta ta rappresentaI ragazzi della Remiera di Peschiera che hanno ta da 26 giovani canoisti accompagnati partecipato alla finale di Canoagiovani dai tecnici Martino Campagnari, Giovanni Righelli, Edoardo Righelli, Bruno Armani e Nicola Albi. A confermare l’importanza dell’evento i testimonial Carlo Tacchini e Manfredi Rizza, finalisti di canoa alle Olimpiadi di Rio 2016, presenti assieme ai grandi campioni del recente passato Antonio Rossi e Daniele Scarpa. Il medagliere raggruppa sia le vittorie conquistate nelle gare riservate alle società, sia quelle delle gare del Meeting delle Regioni, ovvero competizioni tra squadre regionali formate dai migliori allievi e cadetti di ciascuna regione (sul podio del Meeting il Friuli Venezia Giulia, seguito da Piemonte e Sardegna). «Il bilancio finale è molto positivo e corona una stagione in crescita», spiega il presidente della Remiera Maur o Amicabile, definendo il risultato come «prestigioso» dal momento che «abbiamo superato società decisamente più attrezzate della nostra come il gruppo delle Fiamme Gialle». K.F.

Compiti al campo: da questa stagione è stato introdotto un nuovo modo di avvicinare sport e istruzione: i ragazzi potranno ritrovarsi al campo prima dell’inizio degli allenamenti per fare i compiti assieme ai propri compagni di squadra. Progetti sociali: un altro progetto è legato all’aspetto sociale, sfociato già lo scorso anno nell’organizzazione di un'amichevole tra la Nazionale Italiana Amputati e alcune “vecchie glorie” di Verona e Provincia. In questo contesto fondamentale è il ruolo di Alessandro Pighi, un ragazzo di Cavaion, promotore dell’evento e simbolo di come lo sport possa superare le difficoltà. L’esperienza verrà ripetuta la prossima primavera con la Nazionale Italiana Amputati. Manifestazioni internazionali: non mancheranno manifestazioni internazionali. La forte collaborazione e la disponibilità del territorio permette, da diverse annate, l’organizzazione di eventi come il “Torneo Internazionale di Bardolino”. Ne seguiranno altri che daranno lustro all’area BaldoGarda e agli eventi collaterali, tra montagne e lago.

I RISULTATI DELLA PASSATA STAGIONE Lo scorso anno la collaborazione tra le tre società ha prodotto ottimi risultati agonistici: il raggiungimento della categoria giovanissimi regionali, la vittoria del campionato provinciale dei giovanissimi B; l’entrata nella classifica delle migliori 5 squadre da parte degli esordienti; la vittoria del campionato provinciale juniores della Montebaldina e un'ottima posizione degli juniores regionali del Bardolino al termine della stagione. Fondamentale, prima dei risultati agonistici è la crescita dei ragazzi che, attraverso il progetto Baldo Junior Team, possono praticare sport in amicizia seguiti da persone competenti.

BOCCIOFILA BARDOLINO Terminate le ferie, anche l’attività della bocciofila Bardolino riprende. Nuova linfa, cioè nuovi giocatori agonisti, hanno chiesto di poter vestire la casacca della società ed ora sono parte integrante della grande famiglia di bocciofili alla corte del presidentissimo Francesco Gradilone che, impegnatissimo con lo stand alla festa dell’Uva che si concluderà il 3 ottobre, ha già i n serbo il programma dell’attività autunnale. La chicca anche quest’anno sarà la “Scuola Bocce”, che tanto successo ha avuto lo scorso anno e che si ripeterà con i ragazzi e ragazze della prima media Falcone Borsellino. Al termine dell’anno scolastico gli studenti verranno premiati con delle speciali borse di studio; in calendario anche molte iniziative a favore dell’Avis, dell’Abeo e della Croce Rossa di Bardolino. Oltre all’attività locale, con gare che si disputano il venerdì sera e il sabato pomeriggio, con premi enogastronomici, interessanti sono le competizioni a livello regionale e nazionale, sia per le categorie degli agonisti sia per i giovani, che sono state programmate ed ora attendono l’imprimatur dal comitato regionale Veneto. A Bardolino, dove sono nati e cresciuti fior di atleti c he hanno conquistato allori in tutta Italia, e che hanno dato lustro al nome della società, l’attività bocciofila non si ferma mai.


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Elia Viviani è d’oro a Rio

Settembre 2016

CICLISMO. L’impresa e le emozioni del veronese di Vallese d’Oppeano, salito sul gradino più alto del podio alle ultime Olimpiadi nell’Omnium

Grandi festeggiamenti a Vallese d’Oppeano, subito dopo il rientro da Rio De Janeiro, Viviani in azione

dove 2000 persone il 26 agosto scorso hanno accolto il veronese Elia Viviani. Sì proprio lui, che si è aggiudicato l’oro olimpico il 15 agosto dopo la seconda giornata di gare su pista nella specialità Omnium (specialità del ciclismo su pista). Quella della specialità Omnium 2016 è stata la seconda edizione introdotta con i giochi olimpici del 2012 a Londra, che si traduce in due giorni consecutivi di gare con sei prove cui tutti gli atleti devono partecipare pena l’eliminazione. Primo giorno: scratch, gara di 15 chilometri, più simile alla

strada, con classificazione in base all’ordine d’arrivo, seguita da inseguimento indi-

viduale, prova contro il tempo su quattro chilometri, con punteggi in base al miglior tempo e prova spettacolare, mutuata dalla “Sei giorni”, la corsa ad eliminazione. Il secondo giorno: chilometro da fermo, giro lanciato con il miglior tempo sui 250 metri e per finire la corsa a punti disputata su quaranta chilometri dove ogni dieci giri di due chilometri e mezzo i primi quattro portano a casa cinque, tre, due e un punto rispettivamente che vanno in classifica generale. Elia Viviani è nato a Isola della Scala il 7 febbraio 1989 e

vive a Vallese d’Oppeano con la fidanzata e ciclista azzurra Elena Cecchini, dopo aver vissuto con i genitori e i tre fratelli. Elia, ci racconti gli attimi immediatamente precedenti la gara finale. «Prima della gara finale sono partito con 180 punti, con sedici di vantaggio sul secondo, che sembrano tanti ma in realtà non lo sono. L’ultima gara può stravolgere la classifica generale, è la più impegnativa, esige molta tattica e “controllo” degli avversari». Nonostante la caduta a metà gara, alla fine ce l’ha fatta, regalando all’Italia l’oro, con una gara emozionante. Quando ha capito di essere in procinto della vittoria? «Al penultimo sprint il commissario tecnico mi aveva segnalato che mi mancava un solo punto per la vittoria matematica. L’ho vinto e mi sono goduto l’ultimo giro in passerella. Ho praticato altri sport, calcio, nuoto, tennis. Un mio compagno di classe m’invitò a provare la bici, ho voluto provare e non ho più smesso. Un innamoramento iniziato all’età di otto anni che mi ha portato a praticare questo sport a livello agonistico su strada e su pista, due percorsi concomitanti». Nel 2009, all’ultimo anno in cui si sarebbe diplomato perito meccanico all’Istitu-

CANOA, KAYAK E RAFTING. L’Adigemarathon fa il pieno di pagaiate e passione È in calendario domenica 2 ottobre la tredicesima edizione dell’Adigemarathon di canoa, kayak e rafting sul fiume Adige. In acqua scenderanno gli agonisti, sul tradizionale percorso di 35 chilometri da Borghetto di Avio (Trento) a Pescantina (Verona); gli amatori e gli appassionati di rafting pagaieranno per 20 chilometri dall'Isola di Dolcè a Pescantina. Grande novità, oltre alla consolidata gara internazionale, sarà sempre domenica 2 ottobre la gara di una mezza maratona dedicata ai ragazzi tra i 12 e i 15 anni da Dolcè a Pescantina. Ed ancora: a grande richiesta ritornano nel programma della Foto ENNEVI manifestazione la gara di Rafting (R6), tappa dell'Italian Rafting Cup! e la gara di SUP. L’Adigemarathon, organizzata dai Canoa Club Pescantina e Borghetto d’Avio, la collaborazione dell'associazione Adige Rafting e il fondamentale apporto dei Comuni di Dolcè e Pescantina e di quasi 400 volontari, "quest'anno" spiega Vladi Panato, presidente di Adigemarathon "costituirà la penultima tappa delle World Series di Canoe Marathon Classic programmate, secondo il calendario voluto dall’ Icf, l’International canoe federation. Tra le novità dell'Adigemarathon 2016 ci sarà l'introduzione nel programma di gara di una mezzamaratona dedicata ai ragazzi tra i 12 e i 15 anni. Per le nostre giovani promesse il percorso di gara sarà di 15 km, con partenza a Dolcè e arrivo a Pescantina. La partenza della mezza maratona è prevista per le ore 10.30 dall'isola di Dolcè (30 minuti dopo quella degli agonisti a Borghetto). Sempre domenica 2 ottobre alle ore 11 è prevista la partenza dei primi equipaggi rafting dall'Isola di Dolcè per un totale previsto di 400 partecipanti. «Siamo orgogliosi e soddisfatti - spiega il sindaco di Dolcè Massimiliano Adamoli - di ospitare anche quest’anno una manifestazione cresciuta nel tempo fino a divenire una delle più importanti nel panorama europeo e mondiale. Ringrazio fin d’ora le associazioni di volontariato del nostro Comune che si prodigano con grande generosità per la riuscita dell’Adigemarathon». Il sindaco di Pescantina Luigi Cadura afferma: «Anche quest'anno Adigemarathon riafferma il particolare legame tra Pescantina ed il suo fiume. Il nome stesso Pescantina deriva dal latino "Piscantis" cioè paese che pesca nel fiume: Pescantina sembra sorgere dal fiume. La prestigiosa manifestazione, che coinvolge numerosi volontari della nostra comunità, sarà l'occasione per festeggiare gli atleti del Canoa Club di Pescantina vittoriosi in campo nazionale ed internazionale. Quest'anno la manifestazione "Adigemagnathon" organizzata con la collaborazione del consigliere delegato alle politiche giovanili, permetterà ai nostri graditi ospiti di assaporare le specialità enogastronomiche». Lungo l’Adige quasi 400 volontari saranno impegnati nei vari servizi di supporto all'Adigemarathon: Canoa club Pescantina, Protezione civile di Brentino Belluno, Croce Rossa Comitato della Valpolicella (Sant’Ambrogio di Valpolicella e Pescantina), Libertas Valdadige, Canoa Club Borghetto d’Avio Protezione civile ambientale di Verona, gruppo alpini, Protezione civile, Polizia locale di Dolcè, Avis Valdadige, Pro Loco e Gruppo Alpini di Volargne, Avis di Settimo, Balconi e Pescantina. Adigemarathon è partner nel progetto per la costruzione, entro settembre 2016, di un edificio della cooperativa Filo Continuo capace di ospitare attività educative, occupazionali e lavorative, un centro diurno e un appartamento per disabili.

to Ferraris di Verona, era già professionista. Ha partecipato a numerose gare tra cui il Giro d’Italia e il Tour de France. «Entrambi importanti, il primo più duro nello sforzo come percorso soprattutto per un velocista, ma più sentito perché corri in casa dove senti l’incitamento dei tifosi. Ho sempre coltivato questo sogno olimpico appoggiato negli ultimi due anni dal team Sky raggiungendolo con l’oro che ci gratifica di tutti i sacrifici come essere separati dagli affetti; passiamo mediamente intorno ai duecentoventi giorni l’anno lontano dalla famiglia, dalla ragazza, per cui quando si rientra tutti gli hobbies passano in secondo piano. Si ha solo la voglia di godersi giornate tranquille a casa. E’, come tutti, uno sport di fatica con vari allenamenti, che mi da la possibilità di visita-

re il mondo. Ne vale la pena». Ripercorrerebbe questa carriera?

mondiali su strada che si svolgeranno a breve, il percorso cambia ogni anno e questo sembrerebbe adatto

Elia al ritorno da Rio con un’hostess di Alitalia

«Si, alla grande». Prossimi programmi? «Sono tornato subito in bici per prepararmi ai campionati

alle mie caratteristiche. Non ho voluto perdere tempo, nonostante i festeggiamenti» Claudio Gasparini


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