L'altro Giornale Garda Baldo Marzo 2017

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L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE GARDA BALDO

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ANNO XXXII - N.03 - MARZO 2017 - Stampato il 23/03/2017 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744

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CARO GIANCARLO... BARDOLINO. di ROSANNA PANCALDI

ti scrivo come se tu fossi ancora qui con noi. Non riesco a credere che non ti vedremo più entrare nella nostra redazione, sempre vivace, con la tua grande verve pronta alla battuta, anche negli ultimi tempi quando la malattia ti aveva reso più debole. Spesso ti chiedevamo di declamare una tua poesia e tu, felice, ci accontentavi donandoci un momento di serenità…che grande eri Giancarlo! Con te abbiamo perso un caro amico e un prezioso collaboratore, nato con noi, con il nostro giornale, oramai più di trenta anni fa, quando la nostra collaborazione è iniziata e non ha mai avuto momenti di crisi. Tante sono ancora le poesie in attesa sulla tua scrivania, un’attesa che ormai non potrà più essere appagata dalla tua attenta e meticolosa passione. Parlare degnamente di un amico come te non è facile, perché le parole non possono essere all’altezza, né possono esprimere il sentimento di dolore e di commozione che mi prende pensandoti. Ti rivedo alla cena per gli auguri di Natale, eri già debole, ma questo non ti ha impedito di intrattenere tutti i commensali con le tue inimitabili poesie, recitate come solo tu sapevi fare. Quanto altro potrei dire di te, caro amico, quanti ricordi! Avevi ancora tanto da fare e da dare, Giancarlo, ma la vita, spesso, riserva tristi sorprese. Non ti rivedremo più, ma rimarrai indelebilmente impresso e vivo nella nostra memoria e nei nostri cuori. Ciao Giancarlo, con immenso affetto.

SI DISCUTE SUL CENTRO ITTIOGENICO

Il centro ittiogenico e sperimentale in riva al lago di Garda, in località San Pietro, lungo la passeggiata verso Garda, è al centro delle discussioni in questi mesi. La Provincia di Verona, che da 7 anni, attraverso l’associazione Pesca Sportiva Bardolino, gestisce l’incubatoio deputato al ripopolamento delle specie ittiche lacustri, sta infatti decidendo se vendere l’immobile o mantenerlo, modificandone però la destinazione d’uso. Pagina 8 PACENGO. IL RITORNO DELLA CASSETTA DELLA POSTA

Finalmente a Pacengo è stata ricollocata la cassetta postale rossa per l'impostazione. Mancava da mesi a seguito della chiusura dell'ufficio postale di via Marengo e del ritorno in possesso ai privati dei locali adibiti ad ufficio postale. L'operazione è stata portata a termine per iniziativa dell'amministrazione comunale che si è fatta carico delle molteplici rimostranza delle popolazione della frazione per il disagio. Pagina 12

COSTERMANO. UNA PANDA PER NORCIA

MAURIZIO DI PALMA. BASE JUMPER

Una Fiat Panda 4 x 4 per la Polizia Locale di Norcia: questo è il dono con cui il comune di Costermano sul Garda il 7 marzo scorso ha raggiunto il paese umbro duramente colpito dal sisma dello scorso Agosto e dalle successive scosse. Pagina 13

Si chiama Maurizio di Palma, ha 37 anni, abita ad Arco ed è uno dei pochissimi Base Jumper nel mondo con quasi 4000 lanci da oltre 423 posti diversi nel mondo che vanno dai monumenti italiani come il Duomo di Milano, il Colosseo, la Torre di Pisa, alle Angel Falls in Venezuela, al El Capitan nel parco nazionale di Yosemite in California. Pagina 7

L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE

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L’ALTRO GIORNALE Marzo 2017

LE VOSTRE LETTERE

LAZISE

ANONIMO

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SOCIETÀ

“Buchi e ...nuovi laghi” “Rispondo ugualmente” “Facilona e buonista” Egregi Signori, frequento abitualmente la spiaggia in fondo alla strada della ponta (a lato del Movieworld Caneva) nel comune di Lazise ormai da tre anni e credo di poter dire, senza tema di smentita, che la stessa è la più trascurata in assoluto della sponda veronese del lago di Garda. Mai stata pulita, mai curato le piante, mai pulito il parcheggio comunale alla fine della discesa da immondizia lasciata naturalmente da grandissimi cafoni, mai messo in sicurezza due tombini scoperti, di cui allego foto, dove prima o poi qualcuno metterà un piede in fallo e nella migliore delle ipotesi si spezzerà la gamba per cui il comune di cui sopra dovrà farsi carico di rifondere i danni morali, materiali ed esistenziali, sottraendoli ovviamente alle risorse con le quali potrebbe evitare tutto ciò, se solo qualcuno si degnasse di andare finalmente a vedere la situazione. Ciliegina sulla torta, il parcheggio sterrato sopra il chiosco della spiaggia dove ci si può rifocillare nell’arco della giornata da godere in riva al lago e che io ero convinto fosse di pertinenza del gestore del chiosco stesso, è invece anch’esso del comune di Lazise ed ogni volta che piove si forma, per quasi tutta la larghezza dell’accesso allo stesso, un piccolo lago di Garda extra a causa di una vistosa depressione per mancanza di terreno in corrispondenza di un grosso scarico, che ho avuto la fortuna di poter vedere e fotografare, e che presumibilmente non viene più pulito da almeno tre anni, così il “laghetto” impiega giorni e giorni ad asciugare spontaneamente, quindi per tutta la durata dell’estate e forse anche dell’inverno rimane. Forse sarebbe ora di fare qualcosa di risolutivo! Distinti saluti. Walter Leonhardt

BULLI

“Genitori pensateci!” Intenzionalità, ripetitività, asimmetria, le tre caratteristiche che contraddistinguono i guerrieri di cartone, i famosi per forza, piccoli e insignificanti pezzettini di edilizia scolastica. Bulli sparsi qua e là, senza un briciolo di dignità, violentano, sottomettono, umiliano, chi non può difendersi nè reclamare pietà per la troppa paura e indifferenza all'intorno. Oggi non ho intenzione di scivolare in sociologie di vario taglio ed effetto, in discorsi da cattedra e scienza inesatta, fin’anche incompiuta. Vorrei tentare di rilevare che forse c'è

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Abbonamenti: 10 euro annui IBAN IT21Y0831559600000010001306 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via dell’Industria, 22 37029 San Pietro in Cariano Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 23 - 03 - 2017

una contraddizione in termini su quanto accaduto a Vigevano, come a Milano, a Roma, in tante città senza più difese, perchè chi fa male veramente a un coetaneo, chi usa la violenza per dare sofferenza davvero, quanti recidono speranza e vita, forse non sono soltanto piccoli idioti immaturi sprovvisti di conoscenza della libertà, del rispetto, della responsabilità. Chissà forse da una iniziale condizione di trasgressione sono già viaggiatori a pieno titolo della devianza sopraggiunta. A quanti pensano che tanto queste brutte cose non accadranno mai al proprio figlio, posso soltanto dire che anche quei genitori pensavano la stessa cosa. Forse è il caso di non fare più spallucce. Vincenzo Andraous

Scrivo in merito all'articolo apparso sul numero di febbraio 2017 a pag 3 nella sezione "Le vostre lettere” dal titolo "Rotto un...tabù", scritto da Gianni Toffali. Non ho ben capito il vostro intento nel pubblicare tale lettera, nella quale si allude al fatto che Adinolfi è stato attaccato dalla comunità LGBT per aver pubblicato un articolo sui crimini commessi da persone gay. Trovo il vostro articolo totalmente fuori luogo e privo di senso, nonché omofobo e discriminatorio. Non esistono infatti omicidi commessi da gay o da eterosessuali, ma esistono omicidi commessi da persone. Capisco che molte persone, come il signor Toffali, siano rimaste al Medioevo, ma un giornale deve avere l'obiettivo di informare i lettori e non diffondere messaggi sbagliati e istigatori. L'ignoranza si combatte con l'informazione, la cultura non guasta mai. Saluti Andiamo per ordine: 1 – Lei non si firma e quindi la lettera anonima

non andrebbe pubblicata, ma mi dà la possibilità – ancora una volta - di spiegare alcune cose, evidentemente da lei travisate.

2 – Quello pubblicato non è un articolo – appare infatti sulle pagine dedicate alle “Vostre lettere” - ma bensì un intervento scritto da un lettore.

3 – Sono d’accordo che un giornale deve informare: è quello che noi facciamo in modo assolutamente corretto da più di trent’anni.

4 – E’ evidente che – a meno che non si voglia deliberatamente fraintendere – quello che scrive il giornale non è quello che scrivono liberamente (noi non censuriamo nessuno a meno che non ci siano offese dirette a persone o istituzioni) i nostri lettori. Augurandomi di essere stata chiara, la invito caldamente a firmarsi la prossima volta che desidera intervenire sul nostro giornale!

RITALIN

“Sapete cos’è?” Se non mi fosse capitato tra le mani il libro "i bambini indaco" di Carroll e Tober (Macro Edizioni 2003) non avrei mai saputo cos'è il Ritalin, la droga legalizzata in Usa che ha già ucciso 19 bambini. Già nella prefazione sono rimasto fulminato da una notizia tremenda: gli insegnanti degli asili nido per tener a bada i bambini indaco, cioè bambini vivaci, disattenti o irrequieti, somministrano il Ritalin, una droga legale, pur sapendo di aprire la strada a malattie depressive e alla dipendenza da stupefacenti. Facendo una sintesi delle 320 pagine, arrivo a dire che questi bambini hanno solo bisogno di essere amati e accettati per quello che sono ... Vi sembra la scoperta dell'acqua calda? E invece no, a quanto pare, perché i nostri governanti sembra che non

lo sappiano, tant'è vero che hanno reso legale il Ritalin e hanno iniziato a tagliare gli insegnanti di sostegno, rendendo così impossibile un rapporto affettuoso tra insegnanti e bambini. Coloro che proibiscono le droghe leggere agli adulti, sono pronti a drogare legalmente i bambini vivaci e molto intelligenti pur di mantenerli calmi... L'alternativa c'è: assumere più insegnanti qualificati e diminuire il numero di allievi per classe, però così si rischia di diminuire il numero di disoccupati mentre il compito dei liberisti selvaggi è proprio quello di aumentare la disoccupazione. E allora avanti col Ritalin! E poi, per coerenza, andiamo a votare ancora per i liberisti selvaggi. Saluti. Angelo Casamassima Annovi

Diciamo che mi sento un cittadino qualunque con la sensibilità, le aspettative e i desideri di tutti. Ogni tanto mi assale un dubbio, perchè noi viviamo in un mondo facilone, permissivista, fatto ad uso e consumo dell’ultimo arrivato (ad esempio del lupo ma non solo), senza approfondire le problematiche che ne conseguono. Io vivo in città. Si parla da quasi un secolo della galleria che dovrebbe unire ovest con est senza intasare Verona, così come sono bloccate da decenni alcune altre iniziative. Ci dicevano, appena finita la guerra, di pagare serenamente le multe per sosta vietata perché i soldi servivano per fare parcheggi. Li avete visti? Così i privati si erano consociati per farli loro. Sono stati boicottati in tutte le maniere! Così mettiamo le auto in strada, paghiamo sia la sosta che le multe. Per buona pace del potere. Spostiamo l’attenzione in Provincia. Un paio di mesi fa mi divertivo ad inerpicarmi sulle colline per godere dei colori verdi, rossi e gialli che i filari di vite e non solo generosamente regalavano ai miei occhi. Quante nuove piantagioni! Ne ho goduto, ma anche mi sono chiesto se non stiamo esagerando con la viticoltura. C’è un precedente, mi sembra, quello dei kiwi. Io non sono un contadino e perciò chiedo scusa. I miei ricordi si rifanno a quando ero bambino e andavo tutto felice a trovare i mezzadri. Ora non so se c’è ancora la mezzadria. L’agricoltura sembra

non essere più un’attività artigianale ma industriale: tutto pianificato, tutto razionale, ricerca di mercati lontani ed è qui che nasce la mia perplessità. L’Italia allegra, facilona, buonista, priva di direttive che ci tutelino (non possiamo più chiamare Tokai il Tokai), lasciata alle iniziative dei singoli si rende conto dell’invasione del Cile, del Sud Africa e per molti può essere nuova, della Cina? Avete idea di che cosa sia la Cina? Pensate che la terza sua città è di 27milioni di abitanti, quasi la metà di tutta l’Italia! Ogni prodotto cinese è fatto a prezzi irrisori. Signori, unitevi, difendetevi, scendete in piazza e come ha detto nell’articolo di fondo Lino Venturini, non fatevi sopraffare. Non ci sono solo i lupi a quattro zampe. Ci sono eccome, ben altri problemi! Noi siamo gente per bene che vuole vivere, risorgere, avere un futuro sereno. P.S. Il nostro radicchio non è più rosso perché è rosso solo quello olandese. I nostri pescatori sono stati minacciati dalle vedette francesi perché di recente il governo ha ceduto zone di mare ai nostri vicini, non si sa perché. Le nostre pecore non sono animali da proteggere perché prevalgono i lupi che non sono vegetariani. Ora, contro i lupi sembra si possa sparare, ma solo dopo che ti hanno sbranato. Coraggio e speranza. Viva l’Italia. Carlo Calzonini


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LE VOSTRE LETTERE

ITALIA

“Le Palme di Milano” “A scuola di...sesso” Le palme in piazza del Duomo a Milano sono il capriccio inutile ma logico e quasi necessario di una categoria di amministratori colta, benestante, un pò drogata, moderatamente annoiata, garbatamente snob, falsamente caritatevole e manifestamente ma non consapevolmente stupida. La palma è il simbolo dell’esotico, è il segno di ciò che sta oltremare, è il sintomo di atmosfere molli e rilassate, di piacevolezze per pochi fortunati, di un abbandono superficiale ed artificiale in atmosfere irreali o surreali; la palma evoca il resoconto di un esploratore ottocentesco che illustra al club esclusivo del National Geographic Society la sua escursione nell’Africa Nera e selvaggia. Le palme di piazza del Duomo sono una presa per i fondelli come Agnelli quando diceva di essere di sinistra. Le palme sono compatibili col clima milanese come il baccalà intinto nel caffellatte a colazione. Le palme in piazza del Duomo sono uno statuto politico, sono un manifesto ideologico sono l’aperto riconoscimento che l’Italia dei

SCANDALO

sapienti e degli intelligenti ha scelto la via della stoltezza ostentata e dell’irrazionalità come testata d’angolo del proprio essere. C’era una volta la Ragione, quella cosa che stava in principio. C’è oggi l’imbecillità che governa le nostre proterve e fugaci esistenze. Sta per essere spento anche il “lucignolo fumigante” che le Scritture pregavano di preservare. Celentano cercava, nella sua nota canzone, l’Africa in giardino, tra l’oleandro e il baobab; una canzone innocente che bene esprimeva afe prolungate e solitudini estive. Oggi gli amministratori pubblici, dimentichi di poesie musicate, inseguono multinazionali paranoiche, coltivano palme nel porfido e le innaffiano con la nebbia. Nelle Nozze di Figaro Mozart fa dire a Cherubino “non so più cosa son, cosa faccio …”. Noi oggi possiamo dire, senza la finzione di Lorenzo Da Ponte, non sappiamo più cosa siamo nè cosa facciamo. Abbiamo spalancato i cancelli al vuoto, esagitati in un tormento senza senso, all’ombra di una palma. Avv. Marco Bertagnin

Lo scandalo che ha investito l'Unar e l'Anddos (Associazione Nazionale Contro le Discriminazioni da Orientamento Sessuale) dopo il servizio delle Iene e che ha portato alle dimissioni di Francesco Spano, direttore dell'Ufficio Nazionale Anti-Discriminazioni Razziali si è ulteriormente allungato. E' saltato fuori che L'Anddos, l'associazione cui facevano riferimento i circoli incriminati, sponsorizza e promuove corsi di eduzione sessuale a scuola. Fa "sorridere" il fatto che ad insegnare il sesso nelle classi italiane possa essere chi nei suoi circoli (o meglio dark room e glory hole) pratica la prostituzione maschile. Con l'obiettivo di produrre una nuova proposta sull’educazione sessuale e di genere nelle scuole, il 16 dicembre scorso l'Andoos ha organizzato la conferenza "Parlami d’amore: il primo passo di un percorso per l’elaborazione di un Piano d’emergenza per l’educazione sessuale e il contrasto alle discriminazioni di genere". L’incontro è stato una tappa cruciale del più ampio proget-

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CERCO LAVORO Per problemi personali e famigliari devo trovare un lavoro. Facendo parte di un gruppo di volontari da molti anni e avendo sviluppato una certa esperienza con persone anziane, potrei essere di aiuto e sostegno a persone autosufficienti che abbiano bisogno di essere seguite durante la giornata. Non escludo la possibilità di valutare anche altre tipologie di lavoro. Chi fosse interessato mi può chiamare al numero 3290052068 Sei una persona anziana che ha bisogno di assistenza? Avete in famiglia una persona anziana che ha bisogno di assistenza, ma non avete la possibilità di sostenere le spese della casa di riposo o il costo di una badante? Noi stiamo vivendo lo stesso problema e abbiamo pensato che una delle possibili soluzioni sia quella di unire le forze per poter gestire al meglio una situazione di questo genere. Una delle idee sarebbe quella di riunire almeno due persone nelle stesso appartamneto con una badante. In altre città questa soluzione viene già attuatta. Chi fosse interessato mi può chiamare al numero 3290052068 per valutare assieme la fattibilità dell’idea.

to "Sessualità e Differenze", che ha avuto inizio nel settembre 2016 con due indagini svolte attraverso la rete di Educare e la base associativa di Anddos. L’iniziativa ha riguardato le scuole di ogni ordine e grado e intendeva proporre un approccio al tema della sessualità e delle differenze a partire da un’idea organica dello sviluppo psicofisico della persona, ispirandosi a quanto promosso nelle linee guida dell’OMS. Appare lapalissiano che al di là delle squallide vicende di sesso, il fine ultimo delle associazioni travestite da "agenzie educative", è la sessualizzazione precoce dei minori. I programmi e i libretti gender (che guarda caso si riducono tutti ad "esplorazioni" corporali) contrabbandati da prevenzione al bullismo che stanno silenziosamente infilandosi nelle scuole pubbliche, dovrebbero mettere in allarme chiunque abbia a cuore la purezza dei bambini. Eppure da parte della chiesa, della scuola, delle istituzioni e degli stessi ignari genitori: silenzio tombale! Gianni Toffali

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2017

ESERCITO

“La leva ai giovani” Gentile Direttore, sono un Ufficiale che è andato in pensione col grado di Generale. Ho fatto l’Accademia di Modena e ho svolto la mia professione in varie unità dell’Esercito e anche nell’Arma dei Carabinieri. Proprio per questo sono iscritto in più Associazioni d’Arma e pertanto, ogni tanto, partecipo alle loro riunioni e manifestazioni. Tutto ciò mi ha dato l’opportunità di constatare che i giovani mancano sempre più alle suddette riunioni ed avvenimenti alle quali partecipano solo anziani, sempre più vecchi. Tutto ciò avviene perché il servizio militare di leva non è più obbligatorio, il che è stato un gravissimo errore…Questo ha determinato nei giovani: mancanza di unità e conoscenza tra i cit-

tadini delle varie Regioni; l’allontanamento dal dovere e dall’ordine verso la propria Terra e Patria; scarsa sensibilizzazione e controllo nei contatti umani. Proprio per questo propongo alle più dirette e competenti Istituzioni interessate (al Presidente della Repubblica, Ministro della Difesa, Parlamentari tutti) il ritorno all’obbligatorietà del Servizio Militare di leva ridotto a 8-9 mesi dopo la maggiore età per gli uomini e a uno civile di 4–6 mesi per le donne. Questo ci ridarebbe una gioventù più disciplinata e ordinata e con maggior amore Patrio. Tutto ciò, ne sono certo, ci darebbe un’Italia migliore, più unita verso tutte le esigenze e necessità. Gen. Renato Tomezzoli

POLITICA

“E cambia casacca ...” Gentile Direttore, ho letto sui giornali che il Sindaco di Verona, Flavio Tosi, ha intenzione di candidare al prossimo mandato di Sindaco della nostra città la sua compagna, la senatrice Patrizia Bisinella. Molto bene, così farà fare al suo “Fare” un ulteriore flop. Tutto ciò in quanto la Signora in questione è una Senatrice che ha cambiato casacca dopo essere stata eletta coi voti dei leghisti.

Quello che purtroppo hanno fatto molti altri onorevoli che tali non si possono più chiamare in quanto, così facendo, non hanno rispettato il voto e quindi la volontà dei cittadini, cioè del popolo. Infatti se un eletto non condivide più il volere e il programma del movimento che l’ha eletto dovrebbe dimettersi e non cambiare casacca per conservare la “carega”. Tutto ciò dovrebbe essere previsto

per legge. Comunque sia è una questione di dignità e di fiducia in quanto i caregari non dovrebbero essere più votati ed eletti in qualsiasi carica per mancanza di coerenza e fiducia, men che meno a Sindaco. Sono pertanto certa che i Veronesi terranno senz’altro presente tutto ciò quando si tratterà di votare il loro Sindaco. Maria Righetti


L’ALTRO GIORNALE

PARONA

Degrado in via Valpolicella

ARBIZZANO

Via Vasco de Gama 4 anni senza illuminazione

MARANO

NOVARE

Muro di contenimento in via Porta. Una vergogna!

Via Montanari angolo via M. Polo

CAPRINO - OSPEDALE

SETTIMO DI PESCANTINA

Grazie, ma non fumo!

Ciclopedonale!

ARCOLE

Parcheggio “creativo” davanti al bar chiuso!

ARBIZZANO

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LE VOSTRE FOTO

Marzo 2107

SAN BONIFACIO

Quello che si vede di fronte alla Casa di riposo

BURE DI SAN PIETRO

SANT’AMBROGIO

Riposate in piazza respirando un po di veleno

CAVAION

Marciapiede Val de L’Aze

AFFI

Bellezze naturali in via Villabella

SAN BONIFACIO

CAVAION

Carnevale alla scuola dell’Infanzia

POVEGLIANO

Auguri!

PASTRENGO

Pista ciclabile... in abbandono

PAZZON DI CAPRINO

NEGRAR

Via dei Ciliegi

SAN PIETRO

CORRUBBIO

Buca!

CANALE BIFFIS

Il mercato diviso su tre vie sta morendo.

Immondizia nella piazzola sopra al canale

CAVAION

PEDEMONTE

Parcheggi nella storica piassola

In divieto di sosta e contromano

SAN BONIFACIO

LAZISE

Via Zappo

SAN BONIFACIO

Tramonto!

Quanta sporcizia!

NUOVO CD

Nuovo CD del duo musicale folcloristico lacustre

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CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE

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Salti nel vuoto, una passione

Marzo 2017

IL PERSONAGGIO. Maurizio di Palma pratica il Base Jump: «Il mio primo lancio l’ho fatto nel 1996. Questo sport regala emozioni indescrivibili»

Incontro Maurizio di Palma la sera del 22 febbraio ad Arco e rimango rapita dai suoi racconti sulla professione e sulla passione per il Base Jump, sport di nicchia per pochissimi eletti. Per tutti Maury, è uno dei pochissimi Base Jumper nel mondo. Sono in pochissimi a praticarlo a livello professionale in quanto non è solo uno sport, ma uno stile di vita: bisogna sapersi approcciare non bene, ma benissimo con la testa, il corpo e soprattutto tenere in considerazione i vari rischi che si possono correre con il lancio, un salto che può essere effettuato da un monumento, da un palazzo, da un’antenna, o da una montagna. Infatti parte proprio dall’acronimo “Base” il termine per definire questo sport: Base sta per Buidings, Antennas, Span and Earth che sono gli oggetti, le basi fisse, dalle quali i jumper saltano. Come nasce questa pas-

sione “fuori dalle righe”? «Tutto parte dalla grande passione di mio padre che era appassionato del volo:

vuoto, sarebbe stato il mio lavoro futuro, la mia passione da realizzare e da rendere viva come lo è diventata oggi con i salti

Foto di Luca Giovannini

nel 1996 ho intrapreso il mio primo lancio con il paracadute arruolandomi da volontario nell’Esercito, perché già sapevo dentro di me che il salto nel

che faccio appena posso e con quelli che ho fatto negli anni che sono diventati la mia storia nei posti più impervi del mondo». Da dove ti sei lanciato e

ANTEPRIMA BARDOLINO & CHIARETTO Successo e grandi soddisfazioni per la nona edizione di “Anteprima Bardolino & Chiaretto” andata in scena domenica 5 marzo a Lazise. La manifestazione, organizzata dal Consorzio Tutela Vino Bardolino e dal Comune di Lazise, con il sostegno del Banco Bpm, ha visto la Dogana Veneta ospitare 41 produttori che hanno posto a degustazione 124 vini, provenienti in prevalenza dall’annata 2016 ma, nel caso del Bardolino, anche dalla 2015. Ne parliamo con il Presidente del Consorzio Tutela Vino Bardolino, Franco Cristoforetti, scusandoci per l’errore nella titolazione dello speciale “Guida Lazise” pubblicato sul numero di Febbraio: l’intestazione delle pagine dedicate all’Anteprima riportava la dicitura “Anteprima Bardolino Chiaretto Lugana”. La nona edizione dell’evento non comprendeva invece il Lugana. Presidente, come si è rivelata quest'edizione dell'Anteprima Bardolino & Chiaretto? E' stata la vetrina che vi aspettavate? «Siamo molto soddisfatti. L’anteprima Bardolino & Chiaretto, anche quast’anno è stata all’altezza delle aspettative: un pubblico numeroso, ma soprattutto sempre più qualificato ed attento, giornalisti e “Winewriter”, hanno confermato l’interesse per le caratteristiche peculiari dei nostri prodotti, che le aziende presenti hanno potuto raccontare durante tutta la giornata di degustazione». In una precedente intervista lei stesso parlava di

Franco Cristoforetti

"Cambiamento di atteggiamento da parte dei consumatori di vini rossi". Questo cambiamento è emerso anche durante l'Anteprima? «Indubbiamente. La concentrazione non è più il principale elemento di valutazione qualitativa dei vini rossi. Finezza, bevibilità ed eleganza, prerogative storiche del Bardolino, sono molto apprezzate dai consumatori, e le degustazioni del 5 Marzo hanno confermato come il Bardolino sappia interpretare il territorio da cui nasce e valorizzare la corvina veronese, esaltandone le caratteristiche, anche con un periodo di affinamento di qualche anno». Come vede l'Anteprima del futuro? «La prossima edizione sarà la decima e l’anno prossimo il Bardolino festeggia il 50° anniversario, credo che l’Anteprima debba essere sempre più vetrina del proprio territorio, attraverso i vini che lo interpretano, esaltando le caratteristiche delle diverse zone che lo compongono. Coniugare la

bellezza della nostra terra con l’unicità dei nostri vini». Parliamo del Consorzio che lei presiede: quali le prospettive e quali i progetti in vista? «Sino a pochissimi anni fa si tendeva a considerare i rosati come vini da consumare esclusivamente in estate. Ora c’è chi ama bere un Chiaretto in ogni stagione. Si sta andando verso la destagionalizzazione del consumo dei rosé, a condizione ovviamente che riescano a garantire una tenuta nel tempo delle loro prerogative, che è poi la direzione nella quale abbiamo spinto il Bardolino Chiaretto. Non solo. Se prima il Bardolino Chiaretto era visto quasi solo come un vino da aperitivo o da piatti estivi leggeri, ora si è incominciato a stapparlo anche per accostamenti gastronomici più impegnativi, inclusa la cosiddetta pizza gourmet. È infatti un vino dotato di una considerevole flessibilità negli abbinamenti gastronomici. Adesso l’idea è quella di separare definitivamente il futuro del Chiaretto da quello del Bardolino. Il Chiaretto avrà una sua specifica denominazione di origine controllata, dedicata esclusivamente al vino rosato. Il Bardolino avrà una sempre maggiore attenzione alle caratteristiche delle singole zone produttive interne all’area di produzione, prevedendo l’individuazione di specifiche sottozone. Si tratta di due progetti ambiziosi, nei quali crediamo molto per rafforzare l’identità dei nostri vini». Silvia Accordini

quale è stato il salto che più ti ha emozionato? «Oggi ho 37 anni, ho alle spalle quasi 4000 lanci da oltre 423 posti diversi nel mondo che vanno dai monumenti italiani come il Duomo di Milano, il Colosseo, la Torre di Pisa, alle Angel Falls in Venezuela, al El Capitan nel parco nazionale di Yosemite in California fino ad arrivare a lanciarmi dal Campanile Basso. Il salto che ricordo con un sorriso perché mi ha entusiasmato più di tutti gli altri, non per la sua difficoltà, ma per la location del lancio in sé, è stato quello effettuato dalla cupola della Cattedrale di Bruxelles. Un salto indoor di 45 metri dalla cupola, di notte e pioveva. Credo sia stato il posto più strano dove mi sono trovato con un paracadute e dal punto di vista emotivo è stata un’emozione forte perché la location in sé era particolare e il lancio pure, in quanto iniziato da un punto profano e terminato all’ interno della cattedrale, perciò luogo sacro». Il Monte Brento a Dro è una delle montagne più famose al mondo per il

Base Jump…raccontaci il perché questa vetta è

Maurizio di Palma Foto di Vania Da Rui

così ambita per chi pratica questo sport. «Io mi sono trasferito da Pavia per raggiungere questa montagna considerata una delle più famose al mondo per chi si diletta a praticare Base Jump e i pochi jumper esistenti nel mondo passano prima o poi da qui. Dal Monte Brento si salta a 1200 metri di quota con un atterraggio immenso che permette anche a chi è principiante di arrivare in una zona abbastanza larga

senza incorrere in problemi durante la conclusione del salto. Ovviamente per diventare Base Jumper bisogna conseguire il brevetto per paracadutisti, dunque aver effettuato diversi lanci; già questo non è semplice perché è uno sport per pochi… poi per i pochissimi temerari si inizia saltando dai ponti fino ad arrivare al Monte Brento indossando la tuta alare che ha fatto la svolta del Base moderno».

Solo una passione o anche un lavoro? «Da due anni organizzo corsi per coloro che vogliono iniziare questo sport, ovviamente già in possesso del brevetto per paracadutisti e con il mio collega Sean Chuma siamo gli unici al mondo a fare salti Base a biposto, Tandem Base. Tutto questo è stato possibile grazie agli sponsor che ci hanno avvallato nelle nostre scelte e a tutti coloro che scelgono ogni giorno di “mettersi nelle mie mani” per effettuare un lancio, che, anche se per pochi secondi, ti permette di raggiungere emozioni indescrivibili». Angelica Adami


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CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE

Centro ittiogenico, si discute

Marzo 2017

LAGO DI GARDA, LOCALITÀ SAN PIETRO. La Provincia sta decidendo se vendere l’immobile o mantenerlo, modificandone l’utilizzo

Il centro ittiogenico e sperimentale in riva al lago di Garda, in località San Pietro, lungo la passeggiata verso Garda, è al centro

delle discussioni in questi mesi. La Provincia di Verona, che da 7 anni, attraverso l’associazione Pesca Sportiva Bardolino, gestisce l’incubatoio deputato al ripopolamento delle specie ittiche lacustri, sta infatti decidendo se vendere l’immobile o mantenerlo, modificandone però la destinazione d’uso. Una decisione, quella relativa all’incubatoio, che l’Amministrazione provinciale è costretta a prendere dal momento che la Pesca non fa più parte delle deleghe della Provincia. Nel frattempo molta è la preoccupazione che le even-

tuali conseguenze di questa decisione hanno destato tra la gente del lago, primo tra tutti Giancarlo Mafezzoli, presidente del Centro cultu-

rale Pal de Vo, che in una lunga lettera spiega i motivi per cui chiudere l’incubatoio sarebbe un “delitto”. Dello stesso avviso è anche Riccardo Cristini, presidente dell’Associazione Pesca Sportiva Bardolino che ha anni gestisce il centro, investendo risorse, passione, tempo e impegno…Ma qualche giorno fa ecco il colpo di scena: è data 2 marzo una lettera firmata dal sindaco di Bardolino, Ivan De Beni, indirizzata al presidente della Provincia Antonio Pastorello: “In riferimento all’incubatoio di Bardolino – si legge nel documento - si manifesta

l’interesse della scrivente Amministrazione comunale all’acquisto dell’immobile di Bardolino adibito ad incubatoio per la riproduzione artificiale delle specie ittiche del Lago di Garda”. «Dopo aver avuto la certezza che la Provincia intende dismettere l'incubatoio – afferma Ivan De Beni - ho subito espresso al presidente Pastorello la volontà della mia amministrazione di acquistare l'immobile. L'incubatoio rappresenta un'attività fondamentale per tenere viva la fauna ittica del nostro lago e riveste un'importanza economica e culturale per tutti i paesi della sponda veronese, ben oltre Bardolino, essendo l'unico centro per il ripopolamento ittico da Peschiera a Malcesine». L’incubatoio di località San Pietro è l’ultimo rimasto sulla sponda gardesana veronese: gli altri due incubatoi per il Benaco si trovano a Desenzano per la sponda bresciana e Dro per la sponda trentina. Il Centro ittiogenico di Bardolino, che si estende su una superficie di 240 metri quadrati di cui 118 adibiti a incubatoio, venne acquistato dalla Provincia di Verona nel 1999 da Veneto Agricoltura (ex Esav). Costruito negli anni ’50 e in totale stato

I primi impianti di incubazione gardesani per la riproduzione artificiale delle specie ittiche di interesse piscatorio risalgono al periodo compreso tra la fine dell’ottocento e l’inizi del novecento. Lo stabilimento ittiogenico di Brescia costruito nel 1887, produceva presso la sede distaccata di Peschiera del Garda, avannotti di coregone lavarello, trota lacustre, luccio, salmerino alpino, da destinare ai grandi laghi prealpini dell’Italia settentrionale, ma successivamente anche ai bacini dell’Italia centrale. Dopo il 1930 il Consorzio obbligatorio tutela pesca dei laghi di Garda e Idro (ente statale) gestiva quattro impianti ittiogenici, dislocati a Torbole, Cassone di Malcesine, Salò e Sirmione: a Cassone e a Sirmione venivano prodotti coregoni e carpioni, a Sirmione coregoni (circa 30 milioni di larve all’anno) e successivamente luccio, e a Torbole trote lacustri. Negli anni ’50 vennero costruiti l’impianto di Bardolino e di Gargnano, entrambi destinati alla produzione di lavarello e carpione. Dopo un periodo di inattività degli impianti dal 1953 al 1961, l’attività ittiogenica riprese fino al 1977, data di chiusura del Consorzio e di passaggio delle competenze alle rispettive regioni Lombardia e Veneto, che gestirono gli impianti sino alla metà degli anni ’80 - inizi anni ’90, per passare poi alle province di Brescia (impianto di Salò e di Peschiera) e Verona (impianti di Cassone e di Bardolino). Tale attività proseguì sino a tre anni fa a Peschiera e fino alla fine degli anni ’90 a Cassone e Bardolino. Attualmente sono quindi attivi sul Garda due impianti, quello di Bardolino, completamente ristrutturato, e quello nuovo di Desenzano.

abbandono, lo stabile venne completamente ristrutturato nel 2004 e dotato nel tempo

di attrezzature all’avanguardia e strumenti necessari alle attività svolte, con

l’obiettivo di farne un centro di riproduzione ittica, salvaguardia e ricerca.

RICEVIAMO&PUBBLICHIAMO Vendere l’incubatorio, senza tema di smentita mi sembra un vero e proprio delitto contro il Garda, soprattutto contro i pescatori di professione, secondariamente anche per quelli sportivi. Per i pescatori professionisti sarebbe una vera sconfitta per il loro lavoro in quanto il maggior numero di essi “non giovani”, sarebbe un vero problema trovare in questi tempi un nuova lavoro e riciclarsi in un nuovo lavoro sconosciuto. Come potrebbero! Ma vogliamo anche fare una riflessione dal punto di vista turistico. Ai milioni di presenze di turisti italiani ma soprattutto stranieri che sono in maggioranza, daremo da mangiare pesce di mare anziché il nostro pesce? Mi risulta che il turista voglia assaggiare prodotti locali dove si ferma o passa, quello di mare lo trova anche a casa sua. Se non si ripopola il lago il pescato va sempre più scemando. Già l’alborella, comunemente chiamata aola si può dire che è quasi sparita. Per quanto riguarda il pregiatissimo carpione (un salmonide come la trota) che in Italia c’era soltanto nel Garda, una volta il pescato era discreto nel primo dopoguerra, ora qualche raro esemplare abbocca a qualche tirlindana (“matross”) ingannato dal luccichio dell’esca della finta alborella, pur vivendo di plancton, non essendo carnivoro come la trota. Il pesce persico anch’esso è in forte calo. Ma vogliamo forse lasciar morire il nostro lago? Tutti sanno che un lago senza pesci è morto e in simili condizioni il turismo va a “farsi benedire”. E’ pur vero che la crisi dei pesci è dovuta anche ad altri fattori, tra i quali i principale sono l’inquinamento, l’alterazione della temperatura dell’acqua, con la periodica immissione delle piene fredde e inquinate dell’Adige. Le aole la cui fregola avveniva lungo le spiagge in poca acqua sono disturbate dai bagnanti che scendendo in acqua distruggono le uova. Scarseggiando gravemente questo piccolo pesce, viene a mancare il cibo per luccio, persico e altri pesci carnivori e quindi calano anche questi tipi di pesci. L’anguilla che avrebbe un gusto delicato e prelibato, è vietata per la diossina. Il presidente della Provincia dovrebbe calcolare che cosa potrebbe ricavare dal piccolo capannone, che sicuramente non risolverebbe i problemi di bilancio della Provincia. Penso che ben altri immobili di maggior valore esistano da alienare. Ma ai nostri amministratori non sta a cuore il Lago e con esso l’indotto finanziario del turismo della intera Provincia. Il territorio benacense andrebbe aiutato e tenere in vita l’incubatorio non è da considerare una spesa, ma un investimento. Il presidente Pastorello dovrebbe concertare con Sindaci e categorie economiche e turistiche per capire come far funzionare maggiormente un simile strumento per la riproduzione ittica del lago, anziché fare cassetta. I nostri politici dovrebbero far intervenire la Comunità Europea e lo Stato italiano per risolvere il problema dell’inquinamento per potenziare il collettore del Garda e salvare i pesci, l’indotto della pesca e il turismo, visto il grande afflusso di turisti europei, perché il Garda non è solo un patrimonio italiano, ma anche europeo. Giancarlo Maffezzoli (presidente del Centro Culturale Pal del Vo)

ISTITUTO FALCONE-BORSELLINO. Settimana dello sport Oltre mille ragazzi della scuola primaria e secondaria dell'istituto comprensivo Falcone-Borsellino si sono "immersi" nella "settimana dello sport" confrontandosi nella conoscenza degli sport che sono praticati maggiormente nel territorio del Baldo-Garda. «E' stata una operazione del tutto nuova - afferma la dirigente scolastica Emanuela Antolini - che ha visto coinvolti tutti i ragazzi della scuola primaria e secondari del nostro istituto. E' stata promossa dalla Regione del Veneto per la prima volta. E' di fatto un coinvolgimento fra scuola, famiglie e associazioni sportive e ludiche che operano sul territorio. Un interfaccia che fatto divertire i ragazzi, conoscere lo sport a 360 gradi, mettere in attività anche gli insegnanti per una scuola che apre anche ad altri mondi». «Vi hanno aderito con entusiasmo tutti i docenti di educazione fisica - spiega Cristina Venturi - coordinandoci per una visione generale del progetto. E' stata una novità per tutti. Ma tutti hanno fatto la loro parte. In primis i ragazzi. Abbiamo avuto poi le società sportive, le associazioni, il tutor del Coni che non hanno lesinato aiuti, opportunità, spiegazioni, esercizi sportivi di ogni genere. I ragazzi hanno giocato, visionato films ad indirizzo sportivo, hanno letto, studiato in una tre giorni davvero molto piena». Canottaggio, bocce, tennis, yoga, rugby, pallavolo, calcio, basket, karate, vela, scacchi, perfino badminton, sono state le specialità che hanno coinvolto i plessi di Colà, Lazise, Calmasino e bardolino per la primaria, Bardolino e Lazise per la secondaria. Con i ragazzi hanno partecipato e condiviso momenti di gioia e di sano sport i dirigenti dalla canottieri bardolino, della vela di Peschiera, del Centro Giovanile Parrocchiale, di ControScena, Karate Bardolino, Lazise, Costermano, Pallavolo di Lazise e Cavaion, Rugby Valpolicella, Yoga Castelnuovo, Baseball Pastrengo, il Circolo del Tennis di Bardolino con la Bocciofila e la Canottieri Bardolino. «Per essere stata la prima volta, per esserci immersi in un progetto tutto nuovo, voluto insistentemente dalla Regione del Veneto e tutto da programmare - conclude la docente coordinatrice, Cristina Venturi - posso dire di essere soddisfatta. C'è stato interesse da parte di tutti: docenti e discenti. Non da meno le associazioni che operano sul territorio ed anche il personale ausiliario della scuola. Non vorrei dire che è stato un successo ma sicuramente una buona settimana dello sport». Sergio Bazerla


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AMBIENTE, TERRITORIO e AGRICOLTURA

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Azoto e fosforo nel terreno agricolo

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Azoto e fosforo sono elementi primari per la vita dei vegetali e, nel contempo, le loro trasformazioni nel terreno sono determinanti sia per la

stico per eccellenza ed entra nella fisiologia della pianta, favorendo la moltiplicazione cellulare e la fotosintesi clorofilliana. Questo elemento, in

nutrizione delle piante, sia per la salubrità dell’ambiente. L’azoto è il più frequente elemento riscontrabile in natura. Lo troviamo infatti nelle proteine, negli acidi nucleici, negli enzimi ed in tutta una vastità di composti inorganici. Le forme più comuni di azoto sono quelle nitrica, ammoniacale, ureica e quelle legate agli amminoacidi. Nel terreno, la forma più assorbita è quella nitrica in soluzione nell’acqua, la forma ammoniacale ed ureica può essere assorbita per via fogliare o essere trasformata nel terreno da batteri specifici in forma assorbibile dalle piante. L’azoto è l’elemento pla-

forma nitrica, è fortemente dilavabile e, di conseguenza, non più disponibile per le radici delle piante. La necessità di non disperdere l’azoto presente nel terreno ha messo in moto la ricerca al fine di trovare una soluzione a questo problema. L’azoto ammoniacale, nei terreni forti e di medio impasto, legandosi ai colloidi, non viene dilavato: di conseguenza era necessario rallentare la nitrificazione al fine di consentire alle radici delle piante di assorbire questo elemento, prima che quest’ultimo fosse dilavato. Nel 1999 è stato brevettato il più recente ed efficace inibitore della nitrificazione che permette di

superare le difficoltà dovute agli spargimenti ripetuti di fertilizzante azotato nitrico, poichè il rallentamento della nitrificazione ha permesso di concentrare l’erogazione in un unico intervento. Il 3,4 dimetilpirazolofosfato (dmpp) è l’inibitore della nitrificazione che riesce ad ottimizzare l’assorbimento delle radici, semplificando l’intervento dell’operatore agricolo e riducendo in misura netta le dispersioni nell’acqua di falda. Il fosforo è uno degli elementi basilari per l’ottenimento di buone produzioni vegetali. La dotazione naturale di fosforo nei terreni non è in grado, generalmente, di sopperire alle esigenze nutrizionali delle colture e consentire rese elevate con caratteristiche di buona qualità. Di conseguenza l’apporto di questo fertilizzante è un fattore determinante per il sistema produttivo. Il fosforo è l’elemento dell’energia chimica e le piante lo assorbono per via radicale. Il ruolo principale del fosforo negli organismi vegetali è quello di essere utilizzato per l’accumulo ed il trasferimento dell’energia chimica. Ecco perchè si può dire che il fosforo entra in tutte le reazioni biochimiche dei vegetali. Il suo assorbimento è legato al ph del terreno: con ph elevati, il fosforo forma con il calcio com-

posti che, essendo insolubili, non permettono alla pianta una sufficiente assimilazione. La determinazione del tenore di fosforo nei terreni, in particolare di quello assimilabile, è essenziale per poter intervenire in modo appropriato nella nutrizione delle piante e l’intervento, in caso di carenza, non è semplice, poiché è stato riscontrato che aumentando le quantità di fertilizzanti minerali fosfatici distribuiti nel terreno, aumenta la percentuale di fosforo inorganico e, quindi, non disponibile: la maggior parte del fosforo

distribuito viene bloccata dal terreno e non viene assimilato dalla piante. La soluzione a questo problema può essere individuata attraverso l’apporto di alcuni batteri già presenti nel suolo, ma in misura troppo modesta per essere efficaci. Si tratta degli pseudomonas fluorescens, dei bacillus amyloliquefaciens e dei bacillus megaterium, i quali trasformano il fosforo inorganico in solubile. A questo punto della trasformazione, intervengono alcuni funghi presenti nel terreno, i quali con i loro enzimi formano delle sostanze vegetali denominate microrize che, con

la loro azione, agevolano la pianta nell’assorbimento del fosforo. Pur non conoscendo totalmente il rapporto tra fungo e vegetale, si ritiene che, in questa simbiosi, la pianta fornisca al fungo carboidrati e aminoacidi, mentre il fungo trasforma i fosfati insolubili in assimilabili. La ricerca, ancora una volta, osservando e copiando la natura, è riuscita a fornire all’operatore agricolo una soluzione che, non solo è efficace, ma permette anche di evitare inutili spargimenti di sostanze chimiche fortemente dannose all’ambiente naturale. G.d.C.

Vino & Diritto

a cura di Alessia Beghini alessia@avvocatobeghini.com

LA GESTIONE DELLE AUTORIZZAZIONI: LE NOVITA’ DEL 2017 Prosegue anche in questo numero il nostro viaggio all’interno della disciplina delle autorizzazioni per gli impianti viticoli. La disciplina prevede che entro il 30 settembre di ogni anno il Ministero delle Politiche agricole renda nota la superficie che può essere oggetto di autorizzazioni per nuovi impianti nell'annualità successiva. Di anno in anno possono essere rilasciate nuove autorizzazioni nella misura dell'1% della superficie vitata nazionale dichiarata alla data del 31 luglio dell'anno precedente a quello in cui sono presentate le domande. Entro 60 giorni dalla data di impianto del vigneto i beneficiari hanno il dovere di indicare la fruizione totale o parziale dell'autorizzazione alla Regione di riferimento, per l'aggiornamento del Registro informatico pubblico per gli impianti viticoli. Una richiesta che risulta essere nettamente superiore rispetto alle quantità concesse dalla normativa. Per questo motivo l’art. 7 del decreto ministeriale 12272/2015 prevede la possibilità di limitare il rilascio di autorizzazioni per specifiche aree e di introdurre criteri di ammissibilità e priorità. Un parziale aggiustamento alla discipl ina è stato introdotto con il Decreto Ministeriale 527/2017, dello scorso 30 gennaio: a partire da quest’anno alle Regioni sarà concesso di applicare nell’assegnazione delle nuove autorizzazioni nuovi criteri di priorità che porteranno a favorire le aziende viticole piccole e medie, quelle che si occupano di produzione biologica e quelle senza scopo di lucro che ricevono superfici confiscate alle mafie . Lo stesso recente decreto ha introdotto anche l’art. 9 bis: ciascuna Regione, nel caso in cui le richieste ammissibili superino di tre volte la superficie disponibile, ha la facoltà di applicare un limite massimo per domanda che dovrà essere comunicato entro 10 giorni dalla data di chiusura delle domande.



L’ALTRO GIORNALE

CRONACHE di Castelnuovo e Peschiera

Tre lavori pubblici: operazioni in corso

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CASTELNUOVO. Scuola primaria di Cavalcaselle, Parco dei Tavoli e passeggiata-lago a Ronchi

Lavori in corso per realizzare il parco dei Tavoli

Sono tre le opere pubbliche in corso sul territorio castelnovese. Oltre all’ampliamento della scuola primaria di Cavalcaselle, partito da oltre un anno e oggi arrivato al grezzo (mancano gli impianti interni), altre due sono state avviate lo scorso novembre e stanno per vedere la luce: il Parco dei Tavoli, nel capoluogo, e la passeggiata a lago in località Ronchi. Il Parco dei Tavoli sta nascendo su un’area verde di proprietà comunale che collegherà il centro storico e la zona residenziale compresa tra via Madre Teresa di Calcutta e via Martin Luther King. Pre-

visti percorsi ciclopedonali e un’area giochi, ma il Parco assolverà soprattutto la funzione per cui è stato previsto dal Consorzio di bonifica veronese come prescrizione legata allo sviluppo urbanistico della zona: essere un bacino di laminazione per contenere le acque del rio Tionello se si dovessero verificare esondazioni. I lavori sono stati aggiudicati dalla ditta «Boschiva Fratelli Valentini srl» di Spilamberto (Modena), che ha proposto un ribasso di quasi il 19 per cento sull’importo a base di gara (608mila euro a fronte dei 748mila preventivati), a cui vanno aggiunti

gli oneri per la sicurezza, l’Iva e le spese di progettazione per un totale di circa 810mila euro rispetto ai 950mila preventivati. Il parco sarà suddiviso in aree con quote differenti rispetto al piano di campagna: il bacino di laminazione vero e proprio interesserà la metà nord dell’area, mentre l’area gioco sarà nella parte a sud. L’ambito del progetto abbraccia anche il campo da calcio a sette vicino alla baita degli Alpini, che è stato trasformato in erba sintetica, e il pendio verde che porta alla Torre viscontea, dove sarà realizzato un percorso pedonale illuminato. «Chiudia-

mo un’altra ferita aperta a Castelnuovo – sottolinea il sindaco Giovanni Peretti – quest’opera non è un vezzo della nostra amministrazione, ma una necessità che ci è stata imposta». Stando al cronoprogramma, i lavori dovrebbero essere terminati entro fine maggio. La passeggiata al lago è praticamente conclusa: si tratta di circa 250 metri che dall’ex pontile della Navigarda raggiunge il confine con Lazise, per un importo totale di circa 200mila euro. «Quest’ultimo tratto è diverso anche visivamente dagli altri due già realizzati – spiega l’assessore a Bilancio, Turismo e Sport Davide Sandrini – siamo in una zona più naturale e meno urbanizzata, da tutelare dal punto di vista ambientale anche per la presenza di canneti. Per questo sono state adottate attenzioni particolari, a partire dai materiali che simulano il più possibile il terreno naturale». L’intero percorso dai Ronchi fino al confine con Peschiera sarà inoltre dotato di un sistema di videosorveglianza. Katia Ferraro

Cultura “portatile”

PESCHIERA. Nuovo servizio: audioguide a noleggio per scoprire la storia e le bellezze del paese

La bellezza di un luogo è racchiusa anche nella sua storia, ma per apprezzarla bisogna conoscerla. Con questo obiettivo il consigliere con delega al Turismo Filippo Gavazzoni ha deciso di potenziare la

fruizione culturale del centro storico di Peschiera del Garda mettendo a disposizione di visitatori e turisti delle audioguide a noleggio per scoprire non solo la storia di Peschiera e dei 16 punti di interesse

individuati attraverso altrettanti pannelli informativi installati l’anno scorso, ma anche il bagaglio di conoscenze racchiuse nel Museo della pesca e delle tradizioni locali ospitato nel com-

plesso architettonico di Porta Verona e curato dall’associazione Amici del Gondolin. Il nuovo servizio, che si aggiunge a quello avviato un anno fa attraverso un’applicazione per smartphone e tablet,

sarà disponibile a partire da Pasqua. Il Comune ha finanziato l’acquisto di 40 audioguide: 30 saranno gestite dall’Infopoint turistico di piazzale Betteloni, che le noleggerà; 10 invece quelle disponibili all’interno del Museo della pesca con spiegazioni ad hoc sulla tradizione della pesca e sulle strumentazioni d’epoca conservate al suo interno. Ciliegina sulla torta è la possibilità di visitare l’interno della Caserma XXX Maggio, edificio di epoca asburgica nato come ospedale della guarnigione e utilizzato poi come carcere militare fino alla fine dell’anno 2000. Passata dalla proprietà del Demanio dello Stato alla Cassa depositi e prestiti, la Caserma è al centro di un progetto di valorizzazione che per essere attuato necessita di investitori privati che al momento non ci sono. Nell’attesa di superare la fase di stallo, il Comune ne ha ottenuto il comodato gratuito per organizzare visite culturali. Il noleggio dell’audioguida garantirà così anche

la possibilità di accedere all’ex carcere, con l’accompagnamento di un operatore messo a disposizione dall’Infopoint (tutti i giorni in due turni orari, mattina e pomeriggio). Gavazzoni ha invitato le realtà economiche del paese a fare squadra promuovendo il servizio di audioguide e le altre modalità (gratuite) messe a disposizione dal Comune per conoscere il paese e gli eventi in programma: la app ITown Peschiera, il portale Tourismpeschiera.it e la app Vocami, audioguida per dispositivi mobili che nonostante l’anno scorso sia stata scaricata da 10mila utenti, presenta dei vincoli come la necessità di una connessione internet stabile e la possibile difficoltà di utilizzo per le persone meno giovani e meno abili con le nuove tecnologie. Scogli ora superati con le audioguide di tipo “classico”. «Tengo molto a questo progetto di fruizione spiega Gavazzoni - è il valore aggiunto che offre Peschiera e non hanno gli altri paesi». K.F.

CASTELNUOVO / L’ITINERARIO I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA Treviso, il Montello e i paesi simbolo della resistenza sul Piave: i luoghi della Grande Guerra. Questo è l’itinerario proposto dall’Associazione nazionale Artiglieri d’Italia – sezione Damiano Chiesa di Castelnuovo del Garda per domenica 30 aprile. «L’invito a partecipare è per tutti gli Artiglieri, i loro familiari, amici e simpatizzanti, e per tutti quanti desiderassero unirsi a noi per una visita di questa interessante cittadina, oltre ad altre località del Montello e del Piave, per approfondire quella pagina di Storia degli anni 1915-1918, meglio conosciuta come “La Grande Guerra” – affermano dalla sezione di Castelnuovo -. Si partirà alle 6.15 in pullman da piazza della Libertà, con rientro serale alle 21.00. Per prenotazioni (entro il 20 aprile): Bussola 340.1170444, Loda Alessandro Amelio 045.7570223, Busnello Aldo 347.8798426, Montresor Ferruccio 045.7575021, Bertoldi Nazzareno 045.7595310, Cortese Giorgio 045.7552979

NOTIZIE FLASH DA PESCHIERA (K.F.) BIENNALE D’ARTE. Da sabato 1 a lunedì 3 aprile Peschiera del Garda ospita la prima edizione della Biennale internazionale d’arte contemporanea. La mostra, curata da Francesco Saverio Russo e patrocinata dal Comune di Peschiera, vuole dare visibilità a 155 artisti contemporanei provenienti da 41 nazioni, che esporranno le loro opere nel Sottotetto della Caserma d’Artiglieria di Porta Verona (ogni giorno negli orari 10-12 e 15-18, ingresso libero e gratuito). L’inaugurazione si svolgerà sabato 1 aprile alle 10 in piazzale Betteloni. Maggiori informazioni sull’evento e sul programma al sito www.biennalepeschieradelgarda.com. CAMPEGGI RICICLONI. Anche quest’anno l’assessore all’Ecologia di Peschiera del Garda Mattia Amicabile ha riproposto il premio dedicato ai “campeggi ricicloni”. Sale di un gradino il Villaggio turistico Camping San Benedetto-Vecchio Mulino, che si aggiudica il primo posto con il 68,4% di differenziata registrata nel 2016 (+5,54% rispetto al 2015). New entry per il Del Garda Village & Camping con il 67,24% (+6,75%), mentre scende al terzo posto il Butterfly Camping Village (66,16% contro il 65,08% del 2015. Amicabile ha inoltre annunciato una nuova iniziativa attivata quest’anno: «Ai campeggi che l’anno scorso hanno superato il 60% di differenziata, daremo 30 euro per ogni tonnellata di carta prodotta».

PESCHIERA


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CRONACHE di Lazise e Bardolino

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2017

La cassetta ritorna

PACENGO. Dopo mesi, i cittadini possono di nuovo imbucare la propria posta da spedire

Finalmente a Pacengo è stata ricollocata la cassetta postale rossa per l'impostazione. Mancava da mesi a seguito della chiusura dell'ufficio postale di via Marengo e del ritorno in possesso ai privati dei locali adibiti ad ufficio postale. L'operazione è stata portata a termine per iniziativa dell'amministrazione comunale che si è fatta carico delle molteplici rimostranza delle popolazione della frazione per il disagio. «E' stata collocata in via Marengo, a ridosso del parcheggio e poco distante dello sportello bancario - dichiara l'assessore Fulvio Ziviello - proprio perchè sia agevole da tutta l'utenza. Aver perduto anche l'ufficio postale è stato un altro duro colpo per

Pacengo. Il sindaco si era molto impegnato con le Poste per far si che ciò non accadesse ma nella chiusura dei 10 uffici postali della area gardesana è toccato anche a Pacengo. Gli utenti si devono servire di Colà, Lazise e Peschiera del Garda». «Sono molto contento che almeno la cassetta per la impostazione sia

ritornata in funzione - spiega Giorgio Degani, albergatore - perchè dovevo servire le esigenze dei miei clienti stranieri portando di persona le cartoline alla buca delle lettere di Colà o di Peschiera. In estate questo servizio è determinante. Ma poi - conclude Degani - ne va anche della dignità della popolazione. Senza ufficio

postale, ma no senza cassetta delle lettere». «Soddisfatti a metà - dichiara Benito Zenato - perchè ci va bene la cassetta delle lettere ma i servizi postali? Perchè chiudere un ufficio in una zona turistica? E' stato un affronto. Tant'è che molte famiglie piuttosto che andare a Colà o a Peschiera, chiudono i rapporti con le poste. Lazise - conclude Zenato - per noi è improponibile in estate. E' in centro storico, in zona a traffico limitato. Irragiungibile. Non credo abbiano fatto buoni affari le poste chiudendo Pacengo e Sandrà. Si sono tirati addosso le ire di moltissimi clienti e di quelli potenziali. Ci accontentiamo della cassetta!». Sergio Bazerla

LAZISE / PARCO CAMPO SCUOLA EDUCAZIONE STRADALE

BARDOLINO

A fine 2016 la Giunta comunale di Lazise ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione di un percorso attrezzato per l’educazione stradale di bambini e ragazzi, che sorgerà su un’area di 5.400 metri quadrati affacciata sulla strada delle Greghe, confinante con il parco sportivo comunale e il parcheggio. Qui verrà riprodotto un circuito stradale in miniatura completo di segnaletica verticale e orizzontale, tra cui semafori e attraversamenti pedonali, incroci e rotatorie. L’idea è partita dal Corpo di Polizia Locale di Lazise, guidato dal comandante Massimiliano Gianfriddo, ed è stata accolta con favore dall’Amministrazione comunale. La realizzazione del percorso ha un costo totale preventivato di 40mila euro, comprensivo delle spese di progettazione affidate alla ditta Esseotto di Mantova. In queste settimane è in corso la procedura per appaltare l’opera, con l’aggiudicazione della gara prevista il 13 marzo. Stando al cronoprogramma, il circuito dovrebbe essere realizzato entro maggio. “Il progetto “Parco Campo Scuola Educazione Stradale” promosso dal Comune di Lazise – si legge nel progetto esecutivo – ha come obiettivo quello di sensibilizzare i più piccoli al problema della sicurezza stradale. L’area attrezzata vuole riprodurre la città in miniatura con vie, piazze, segnali e tutto ciò che si incontra per strada, pericoli compresi. Un luogo dove, con l’aiuto degli adulti, i bambini imparano a muoversi a piedi e con macchine giocattolo”. Katia Ferraro

Ricostruire la storia BARDOLINO. Lo scritto di Giuliano Sala racconta il vissuto della chiesa di Santa Cristina

La chiesa che non c’è più ritorna alla luce. Solo nello scritto. Delle vestigia di Santa Cristina di Bardolino nemmeno un coccio. Abbattuto tra il 1873 e il 1876 dell’antico complesso monasteriale rimane solo il toponimo... E invece ora possiamo ricostruire parte della storia del cenobio benedettino di Santa Cristina. Merito del professore Giuliano Sala, presidente del Centro Studi Storici benacense, curatore di cataloghi di pittori contemporanei, di recensioni e presentazioni di mostre oltre che autore di poesie. Lo scritto dedicato all’edificio di culto di Santa Cristina è uno dei saggi pubblicati nel volume “Matilde nel Veneto. Atti delle giornate di studio

di Garda, Nogara e Verona per il IX centenario della morte di Matilde di Canossa (1046-1115) a cura di Paolo Golinelli. Per Santa Cristina il professore Sala prova, tramite un fitto intreccio di documenti, carte e numeri, a far immaginare al lettore quella che era la storia quotidiana di un edificio di culto ora totalmente scom-

parso. Tanto che nasce spontanea una domanda. Perché non erigere nel luogo dove esisteva il cenobio una targa commemorativa da lasciare ad imperitura memoria alle generazioni future? Sappiamo solo che “Santa Cristina di Bardolino era stato fondato in prossimità del lago, decentrato rispetto al villaggio di Bardolino in direzione sud e non lontano da dove aveva inizio la giurisdizione della pieve di Cisano”. Alla fondazione del cenobio non è possibile risalire in quanto manca la documentazione archivistica e il sito del complesso monasteriale è stato negli ultimi due secoli a tal punto inquinato che ogni traccia materiale in alzato dello stesso, chiesa

compresa, è del tutto scomparsa. Di fatto il primo documento risale al 1125 quando Ribaldo, abate di Santa Cristina, si trova a Milano per assegnare il cenobio al monastero, di fondazione matidilca, di San Benedetto di Polirone nel mantovano. Nel corso degli anni il cenobio gardesano sembra mantenere propria autonomia operativa come traccia con una ricchezza di documentazione lo storico Giuliano Sala che riporta alla luce atti del 1443 fino a concludere il suo lungo viaggio al 12 aprile 1786 quando il vescovo di Verona Giovanni Morosini affido l’edificio di culto al parroco di Bardolino don Cristiano Roncari. Stefano Joppi

MUSICA. L’anima di Bardolino in una canzone. La firma è di Tebo L’amore viscerale per il suo paese l’ha portato a comporre una canzone dedicata alla magia che solo sa sprigionare… “Bardolino”. Roberto Marzari, per tutti Tebo, artista a tutto tondo, ha a lungo pensato, centellinato e cercato le parole, nel suo studio-atelier di quadri di Borgo Garibaldi, per racchiudere in poche righe tutto ciò che rappresenta il suo piccolo, grande universo. Una canzone semplice ma non banale, un testo allegro e melodico in grado di riassumere l’anima di Bardolino. «La cosa più difficile è stata mettere insieme le parole senza cadere nella retorica» - si sbottona con un pizzico di pudore il poliedrico Tebo che lasciata da parte la grafica, la sua prima professione, ha abbracciato l’arte della pittura. La passione per la musica l’accompagna invece da sempre e innumerevoli sono state le sue esibizioni canore nelle varie feste di paese. Da solo o con il suo gruppo. Un personaggio a tutto tondo, bardolinese doc, che da sempre vive a Borgo Garibaldi, il Borgo degli artisti cosi ribattezzato ancore negli anni Ottanta. «I miei genitori vivevano in questa stessa casa, poi risistemata nel 1961, e costruita ancora nel 1800». Tra queste mura si respira l’anima di Bardolino che con coraggio Marzari ha voluto raccontare e mettere in musica. «Qual è stata la molla? L’avanzare dell’età. Ho pensato che nessuna della mia generazione si era ancora messo all’opera per lasciare alle future generazione un canzone che parlasse di Bardolino. Si, è vero c’è la “Preonda”, testo e musica di Vittorio Bettega, un paroliere lombardo che trascorreva le ferie nel nostro paese. Ma il soggetto della canzone non è Bardolino ma una pietra che si trova ora davanti al municipio. E cosi, giorno dopo giorno, ho cominciato a pensarci e come spesso accade le cose più belle arrivano di getto, nel momento in cui meno te lo aspetti. In pratica la canzone l’ho scritta nel 2013 ma è rimasta nel cassetto ancora per molto tempo». L’estate scorsa la voglia di registrarla fino a diventare la colonna sonora della proiezione tridimensionale di Ben Peretti, sulla facciata di Villa Terzi, durante i giorni della Festa dell’Uva. Un testo semplice ma che ha la capacità di riassumere i volti di Bardolino che “d’estate, canti salti e balli, è una gran festa piena di colori; ma al primo freddo cambi faccia e… sei bellissima anche senza fiori”. S.J.


L’ALTRO GIORNALE

CRONACHE di Garda e Costermano

Uniti per le donne

Marzo 2017

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L’INIZIATIVA. Otto Comuni del lago hanno collaborato insieme per “Ottomarzo tutti i giorni”

Si è tinto di rosa il mese di Marzo grazie all’iniziativa “Ottomarzo tutti i giorni”, il programma di iniziative concretizzatosi dal 4 al 23 marzo, elaborato in occasione della Giornata della Donna, dalle Amministrazioni comunali di Garda, Affi, Bardolino, Caprino Veronese, Cavaion, Costermano sul Garda, Pastrengo e Rivoli, in collaborazione con le Associazioni del Telefono Rosa, Isolina, Tè donna Cavaion. Ciascun Comune ha predisposto un evento specifico ma contemporaneamente si è messo in collegamento con gli altri dando nel complesso una proposta culturale significativa e di spessore sul territorio del Baldogarda aperta a tutti, uomini e donne ma anche a ragazze e ragazzi attraverso le scuole. «L’obiettivo del progetto –

affermano gli organizzatori - è stato quello di fare rete tra amministrazioni per dare maggior peso e valorizzazione, anche a livello di comunicazione e diffusione, alle diverse tematiche che riguardano il femminile. Diverse le tematiche trattate: dalla violazione dei diritti delle donne alla ricchezza del femminile nelle diverse esperienze di vita e progettualità a momenti di condivisione. Sabato 4

marzo a Garda è stata quindi inaugurata la mostra fotografica “Non si muore per amore” di Lorenza Donati, mentre in serata il Palasport di Cavaion ha ospitato una “Cena in rosa” con raccolta fondi per il Telefono rosa. La Camminata Rosa di domenica 5 marzo a Caprino ha coinvolto un vasto pubblico, lasciando spazio poi lunedì 6 marzo alla lettura delle lettere di Rehyaneh “Non

voglio che questo dolore che ho sopportato se ne vada nel vento” presso l’Istituto Carnacina di Bardolino (letture proposte anche il 13 marzo presso l’istituto Tusini). L’8 marzo villa Carrara a Bardolino ha fatto da cornice a “Donne come te”, conversazione con Donne del Territorio. Venerdì 10 marzo ha visto l’inaugurazione della mostra “Terre Madri” ad Affi e il concerto “Quello che le donne non dicono” a Costermano. La conferenza “La paura dietro un’apparente normalità: rompiamo il silenzio” è stata la protagonista di sabato 11 marzo a Rivoli. A chiudere il mese 2in rosa” il “Tè letterario” di sabato 18 marzo ad Affi e il concerto del Coro di donne di Casa Ramia di giovedì 23 marzo a Cavaion. Riccardo Reggiani

IL CARNEVALE DI GARDA Il ritorno dopo 20 anni della Sfilata del Carnevale di Garda è stata un grande successo. Circa 30 i gruppi Carnevaleschi presenti. Presenti alla sfilata le principali Maschere del Carnevale Veronese: Papà del Gnoco, Re del Baldo di Caprino Veronese, Re Berengario di Torri del Benaco, Tzigano di Luganano. Hanno allietato la sfilata la Banda Gardesana di Garda, la Filarmonica di Bardolino, la Banda Mozzecane & Majorettes Afrodite S. Michele Exta e il Gruppo Sbandieratori e Musici di San Bonifacio. Al termine della sfilata il Sindaco di Garda ha consegnato le chiavi della Cittadina al Gran Magna Aole impersonato da Nestore Tonini il quale a sua volta le ha consegnati ai Sovrani del Carnevale Gardesano Re Ottone I° (Manuel Campagnari) e alla Regina Adelaide (Beatrice Ginami). L’assessore Ivan ferri si è complimentato con tutti i volontariu che si sono resi disponibili e che in un mese sono riusciti a far rivivere dopo 20 anni il Canrvale a Garda. Si è rimboccato le maniche per questa impresa anche colui che per moltissimi anni è stato Presidente del Carnevale Marcello Battistoli.

Una Panda in dono COSTERMANO. Il regalo del Comune alla Polizia Locale di Norcia, paese colpito dal terremoto

Una Fiat Panda 4 x 4 per la Polizia Locale di Norcia: questo è il dono con cui il comune di Costermano sul Garda il 7 marzo scorso ha raggiunto il paese umbro duramente colpito dal sisma dello scorso Agosto e dalle successive scosse. A ricevere la delegazione di Costermano capitanata dal vicesindaco Aldo Salvetti accompagnato da Giulio Rontini e da Lino Ginesi, presidente del Circolo Anziani, il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno. «Il terremoto del 30 ottobre ha inferto alla nostra città, già piegata dai due precedenti eventi sismici del 24 agosto e del 26 ottobre, una nuova e profonda ferita – ha scritto il sindaco di Norcia a Stefano Passarini, sindaco di Costermano nell’inviare la documentazione necessaria per l’intestazione della nuova auto -. Ti ringrazio per l’aiuto che hai deciso

di darci con l’acquisto del veicolo per la nostra Polizia Locale, in grande difficoltà da questo punto di vista». Norcia, paese montano di circa 5.000 abitanti, aveva estremo bisogno di un nuovo mezzo per la polizia locale: la vecchia auto era inadatta ormai a svolgere le sue funzioni, in particolare a seguito delle nevicate che non sono mancate nei mesi scorsi. Il primo cittadino stesso aveva espresso quest’esigenza quando Stefa-

no Passarini si era recato in terra umbra lo scorso 5 dicembre, portando beni di prima necessità alla popolazione L’acquisto del nuovo mezzo donato a Norcia, paesino montano costellato di frazioni è stato reso possibile grazie alle due cene di solidarietà organizzate dal comune di Costermano nei mesi scorsi, il 17 settembre e successivamente il 23 dicembre, oltre che da un’ingente somma donata da una ditta e da alcune associa-

zioni del territorio. «Venticinque mila euro è stata la somma totale raccolta – afferma Passarini -, di cui 14.000 euro sono stati utilizzati per l’acquisto dell’auto e 7.000 sono stati impiegati per dotare il mezzo della livrea necessaria: scritte, colori, stemma, lampeggianti, sirene, accessori. Il sindaco Alemanno si è detto entusiasta di questo dono davvero indispensabile e noi siamo felici di essere riusciti nel nostro piccolo a soddisfare quest’esigenza. Certo, il nostro aiuto non si fermerà qui, perché Norcia ha ancora molto bisogno di noi, come ci ha confermato l’assessore ai Servizi Sociali del Comune, Giuseppina Perla». Per fare donazioni a Norcia consultare il sito del Comune di Norcia: www.comune.norcia. pg.it Silvia Accordini

6 Febbraio 2017. Giorgione protagonista a Garda di una nuova puntata di "Gambero Rosso Channel".



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Garda Baldo

Restauri, recuperi e costruzioni di qualità

BERNABÈ & BALLARIN.

L’impresa Bernabè & Ballarin è nata nel lontano 1967 quando i Signori Mario e Salvatore, rispettivi genitori di Bernabè Claudio e

tri, per proseguire nell’impegno. Dal 1976 ad oggi, con l’esperienza acquisita negli anni, l’impresa si è evoluta specializzan-

te, nelle nuove costruzioni di edifici pubblici e privati. Ora l’impresa conta 22 operai di cantiere e 5 addetti all’amministra-

sivamente ed attivamente nell’impresa. L’andamento gestionale dell’impresa negli ultimi anni ha incrementato i ricavi miglio-

Nuova costruzione in Corrubbio di S.Pietro in Cariano

Ballarin Giorgio hanno dosi in restauri conseravviato l’attività; nel vativi di qualsiasi tipo, 1976 sono subentrati i in recuperi del patrifigli, diplomati geome- monio edilizio esisten-

zione ed alla gestione rando equilibratamentecnica, oltre ai due te gli utili. La sede legatitolari (direttori tecni- le, amministrativa ed ci) che operano esclu-

Dodici anni “in famiglia” CAVEDONI GIARDINI

Festeggia il suo dodicesimo compleanno in questo 2017 l’impresa “Cavedoni Giardini”. Era il 2005 quando il giovane Federico Cavedoni, a pochi giorni dal conseguimento del diploma presso l’Istituto Agrario, decise di dar vita alla sua azienda. Da allora ogni esperienza, ogni contatto, ogni opportunità si sono rivelati buoni compagni di viaggio che hanno portato “Cavedoni Giardini” a crescere sempre più in abilità, efficienza e professionalità. La disponibilità e la grande attenzione nei confronti delle esigenze del cliente caratterizzano l’impresa di Cavaion, che ha inaugurato il 2017 all’interno della nuovissima sede in Strada Villa 16. Una realtà, “Cavedoni Giardini”, in cui ogni collaboratore viene accolto come in una famiglia. E’ questa l’impostazione che Federico, il titolare,

ha inteso dare fin dall’inizio, alla sua azienda. «Da noi si respira aria di famiglia – afferma lui stesso – ed è questa forse la nostra arma vincente: la professionalità e la creatività trovano la loro declinazione migliore in un ambiente sano e sereno. Il nostro obiettivo è quello di dare il massimo per soddisfare le esigenze e le necessità dei nostri clienti». “Cavedoni Giardini” si occupa di realizzazione manutenzione giardini, impianti di irrigazione e movimento terra. «Grazie a strumentazioni e macchinari all’avanguardia – conclude Federico Cavedoni – siamo in grado di lavorare sia per privati che per aziende e per enti pubblici». Cavedoni Giardini si trova in Strada Villa, 16 a Cavaion Veronese. Cell. 349.3616054 – federico.cavedoni@virgilio.it

operativa è situata in Piazza Cittadella, 16 nel Centro di Verona. La ditta dispone di tre capannoni di proprietà destinati a magazzini delle materie prime e deposito automezzi, macchinari, attrezzature siti in Arbizzano di Negrar (VR).

L’impresa è in possesso del certificato del Sistema di Gestione per la Qualità ISO 9001:2008 e Attestazione di Qualificazione SOA per le categoria OG1 – OG2 – OS6 – OS7. www.bernabeballarin.it


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Garda Baldo

Come stanno i vostri serramenti? La risposta è il check up Finstral

FINSTRAL.

Controlliamo costantemente le e-mail, il meteo, i risultati sportivi – nella vita controlliamo tutto. Eppure non controlliamo praticamente mai lo stato delle nostre finestre. E le cifre sono preoccupanti: il 50% degli infissi in Europa non risponde più ai moderni standard di qualità e sicurezza. Finstral, azienda altoatesina leader nella produzione di serramenti, ora vi offre la possibilità di scoprire in soli 10 minuti in che condizioni si trovano le vostre finestre – grazie al check-up Finstral.

valori di isolamento acustico non adeguati. Soprattutto chi vive in zone rumorose riconosce i vantaggi di una finestra a buona tenuta dotata di speciali vetri fonoisolanti. Aspetto altrettanto importante:

mento conta poi anche l’effetto estetico che contribuisce a caratterizzare l’aspetto complessivo di un edificio. Grazie al kit Finstral potrete controllare tutte le più importanti caratte-

modo semplice e rapido. Desiderate avere subito più chiarezza sulle vostre finestre? Richiedete gratuitamente il check-up Finstral: www.finstral.com/chec k-up-finestre

Il check-up Finstral vi consente di testare l’isolamento, la protezione dal rumore, la sicurezza e l’estetica dei vostri serramenti. Caratteristiche isolanti insufficienti comportano costi di riscaldamento elevati e nella maggior parte dei casi anche

Veloce e facile: con accendino e strisce di carta scoprite cosa sanno e – non sanno fare le vostre finestre. Costermano: posizione tranquilla e nel verde a ca. 6 km. dal lago, rustico singolo di ca. 250 mq. disposto su tre livelli con ampi locali interni, taverna e cantina a volto, due grandi camini. Impianto fotovoltaico. Terreno privato di ca. 5000 mq.. Euro 480.000 Costermano: in soluzione bifamiliare, ampio appartamento di ca. 150 mq. composto da grande soggiorno, cucina separata, 2 camere, mansarda, 3 bagni, terrazzo, posto auto. Ottimo per residenti. Occasdione! Euro 215.000 Garda: in piccolo condominio a soli 800mt. dal centro, appartamento trilocale con terrazzo abitabile e garage doppio. Ideale soluzione per vacanza o per locazione. Luminoso e soleggiato. Euro 145.000 Caprino: in piccola corte di sole 4 unità senza spese condominiali, casa a schiera su 2 livelli con entrata indipendente, soggiorno, cucina separata, 2 ampie camere, 2 bagni. In ottimo stato. Euro 149.000

Costermano: in centro storico con bella vista sul lago monolocale con bagno e rispostiglio ben tenuto con travi a vista. L'immobile è a destinazione commerciale. No condominio. Euro 48.000 Caprino V.se (Boi): nuovo appartamento al piano terra di soggiorno-cottura, camera matrimoniale, bagno con finestra, giardino fronte-retro, garage e cantina. Arredato a nuovo. Euro 139.000

secondo le statistiche della polizia oltre l’80 per cento dei casi di furto avviene a causa di serramenti non adeguatamente protetti. Non serve infatti essere dei ladri professionisti per scassinare con facilità delle vecchie finestre – per farlo è sufficiente un cacciavite. In un serra-

ristiche funzionali ed estetiche delle vostre finestre. Non c’è bisogno di app o smartphone – sono sufficienti delle semplici strisce di carta e un accendino. E in caso di risultato negativo niente paura: Finstral saprà consigliarvi con competenza e sostituisce le vostre finestre in

L’intera gamma prodotti FINSTRAL è visionabile presso gli showroom Finstral: Verona, Studio Finstral via Ongaro 5 tel. 045/583664 Mazzantica di Oppeano Via Aie 10 tel. 045/7145895


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Garda Baldo

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CLIMAWOOD, bellezza e intelligenza di pari passo

GRUPPO FINESTRE.

Questo mese presentiamo la finestra CLIMAWOOD legno-PVC, bellezza ed intelligenza vanno di pari passo in questo pro-

dotto di alta qualità. Il serramento CLIMAWOOD nasce dall’unione di due materiali storicamente impiegati per la

costruzione di infissi. La finestra CLIMAWOOD esprime in tutta la sua armonia, la sintesi perfetta tra la naturalità del legno e l’adattabilità del PVC. Il legno utilizzato nella parte interna dell’infisso, arricchisce con la propria bellezza l’ambiente, offre la possibilità di abbinare l’ampia gamma di essenze e colori in armonia con gli arredamenti della vostra casa. Il PVC impiegato nel lato esterno dell’infisso, noto per le incomparabili prestazioni termiche ed acustiche, garantisce un elevato confort abitativo con la totale assenza di manutenzione. L’insieme di questi due materiali nobili, da vita ad un prodotto di alta qualità, rispondendo alle

esigenze che mercato e zone climatiche richiedono. Eccellenti valori di isolamento termico ed acustico, accompagnano le qualità estetiche di questo serramento davvero completo e gradevole, con prestazioni sopra la media. La sede di Arbizzano Via Archimede, 16 - zona industriale, è a disposizione per servire comodamente la Valpolicella, poi sono a disposizione i punti vendita di Verona Via S. Marco 30/a e a Nogara per il sud della provincia ed il mantovano. Visitate in sito www.serramentiverona.it e richiedete un preventivo gratuito, i tecnici commerciali saranno a vostra disposizione.

Centre Pompidou, 40 candeline

a cura dell’Architetto Mirko Ballarini

Il Centre Georges Pompidou, o “Beaubourg”, progettato a Parigi da Renzo Piano e Richard Rogers fra il 1971 e il 1977, compie 40 anni. Per celebrare l’anniversario, oltre a prevedere l’organizzazione di una serie di mostre, eventi e manifestazioni che coinvolgeranno l’intero Paese e l’intero anno, il Museo subirà una serie di interventi di manutenzione (soprattutto impiantistica) e un importante riallestimento. Questi interventi, che

costeranno almeno 100 milioni di euro (tra il 2018 e il 2020), non apporteranno variazioni di carattere estetico e, a quanto pare, non comporteranno la chiusura al pubblico della struttura. Il Centre Pompidou, che anche per il 2016 ha registrato ottime performance in termini di visitatori (+9%, mentre il Louvre e il Musée d’Orsay sono in calo), diventerà la terza icona parigina ad essere ristrutturata nel corso dei prossimi anni, dopo il Grand Palais e la Tour Eif-

fel. Chi è stato a Parigi non ha potuto fare a meno di apprezzare o criticare l’astronave realizzata con tecniche da avanguardia, per l’epoca, nata come opera di riqualificazione urbana. Qualora il centro fosse stato realizzato come pensato dagli Architetti nel 1972, sarebbe ironico ed interessante programmare i grandi schermi previsti sulla facciata in modo da consentire di leggere due righe di “Detti e contraddetti” di Kraus: “devo comunicare agli esteti qualcosa di rovinoso: un tempo la vecchia Parigi era nuova”. Si impone una riflessione anche sui centri storici italiani e sulle possibilità di inserimento dell’architettura contemporanea come arricchimento e stratificazione: tali regole possono essere interpretate ed estese non solo agli edifici di carattere pubblico ma anche privato. Quando valutiamo il restauro o la ristrutturazione dovremmo pensare a un rispetto estremo del nostro patrimonio storico, che non vuol dire lavorare per

mimesi ma per un reciproco rispetto delle architetture.


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La Guida

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La bella stagione si avvicina e anche i Comuni dell’Alto Lago si stanno preparando ad accoglierla nel migliore dei modi, pronti a presentarsi in tutta la loro bellezza. Molti sono infatti i luoghi da visitare e le escursioni che questo splendido territorio offre al visitatore. Altrettante sono le iniziative e gli eventi organizzati da ogni Comune per intrattenere il turista e i cittadini stessi coinvolgendoli in un viaggio si colori e sapori valorizzando così quanto il territorio offre. All’interno di queste pagine sono racchiuse alcune informazioni utili relative ai comuni di Torri del Benaco, Brenzone e Malcesine. Oltre alla cronaca locale sono presenti alcuni cenni storici, numeri utili e qualche curiosità su tre comuni dell’Alto Lago che rappresentano, accanto a tutti gli altri, quanto di bello e interessante può offrire il Benaco.

LE FRAZIONI DI TORRI Albisano

La frazione di Albisano è posta a 309 metri s.l.m, proprio sopra Torri del Benaco, in una posizione che offre una vista stupenda del lago di Garda, del paese di Torri del Benaco e della borgate circostanti. L'abitato si sviluppa attorno alla piazza e alla chiesa parrocchiale di san Martino. Nel passato abitato prevalentemente da contadini - i pescatori e commercianti popolavano, infatti, la zona più vicina al lago - era coltivato a vigneti e cereali. È formato da numerose contrade e località: Sorti, assegnata grazie alla “sorte” ai veterani di guerra in epoca romana, Brè, zona coltivata poiché non boschiva come il territorio limitrof o, Bradino, Coi, che in passato è stato un borgo fortificato, Sevino, Campiano, Loncrino, Valmagra

Pai

La frazione di Pai situata a circa 7 km a nord di Torri del Benaco è composta da due abitati, uno più antico, risalente al X secolo e posto sulle pendici del Monte Baldo a circa 131 metri s.l.m ed uno più recente posizionato in riva al lago di Garda.

MALCESINE

Malcesine, “La Perla del Lago”. Un denominazione appropriata date le bellezze che si possono ammirare in questo piccolo Borgo antico. Il pezzo forte di Malcesine è certamente il Castello Scaligero, che si può scalare fino alla torre da dove la vista spazia sul lago. Nelle strade ai piedi del Castello si aprono botteghe di pittori, scultori e artigiani che espongono le loro opere. Particola re attenzione si pone sulla lavorazione del ferro e del legno l’olivo. C’è poi il Palazzo dei Capitani con i suoi dipinti, il giardino sospeso sull’acqua, il porticciolo e la splendida passeggiata a lago. Da Malcesine poi si può prendere il battello e visitare la

BRENZONE

L’origine del nome Brenzone sul Garda può derivare dal nome dei Brenni, tribù germanica che si insediò sul Monte Baldo da dove poi scendeva verso il lago per saccheggiare

Pai

La denominazione della frazione deriva dalla presenza di antiche palafitte nella zona. Un documento del 1372 si riferisce a Pai come "Pali sive Pai". All'interno del territorio di Pai, si trova Crero, un piccolo borgo situato a 208 metri s.l.m., popolato da meno di 20 abitanti e con una trattoria come unico esercizio commerciale. Da esso partono molti sentieri che consentono di raggiungere Torri del Benaco e le altre frazioni e Garda. In prossimità di Crero si trova la "Roccia Grande", il maggiore dei lastroni di roccia presenti nel comune di Torri del Benaco, scolpiti con incisioni rupestri di epoca preistorica. sponda Bresciana o Riva nel Trentino. Da non perdere Salò, Gardone, Toscolano Maderno, Limone sul Garda, Desenzano e una visita al Vittorial e

e per fare atti di vandalismo. I primi documenti che dimostrano una propria identità di Brenzone, risalgono alla seconda metà del XII secolo. Durante il periodo medioevale, Brenzone e tutta l’area gardesana passarono sott o varie dominazioni signorili: scaligera, viscontea, carrarese fino ad arrivare alla Repubblica di Venezia. Fino ai primi decenni del Novecento l’economia di Brenzone dipendeva prevalentemente dalle attività legate alla terra tra cui l’allevamento di bachi da seta, la produzione casearea e la coltivazione di olivi, oltre alla produzione di legna, carbone e calce. Con il completamento della costruzio ne della strada Gardesana tra il 1929 e il 1933 e l’avvento del turismo di verificò un cambiamento radicale.


Alto Lago

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dell’

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Torri, la Protezione civile è sempre in azione

E’ una squadra sempre in azione quella della Protezione Civile di Torri del Benaco, impegnata sul territorio non solo in caso di emergenza, ma operativa anche in attività di prevenzione. Coordinatore del Gruppo comunale “Ivano e Doriano Salaorni” è da tre anni Cristian Fava Salaorni, coadiuvato dal Direttivo del Gruppo: il vice coordinatore Nicola Dalle Vedove, la segretaria Maura Salaorni, il caposquadra nautico sub Marco Ferrari e il magazziniere Matteo Perotti. «La nostra protezione civile – afferma Cristian Fava, forte di un’esperienza di 25 anni – ha preso parte nei mesi scorsi alle tre iniziative

promosse dalla Provincia di Verona per l’aiuto alle popolazioni terremotate del Centro Italia: alcuni

molto fieri di questo contributo che siamo riusciti a dare, così come siamo orgogliosi di poter

nostri volontari sono scesi ad Amandola e Montemonaco. Andiamo

annunciare che nell’arco dell’ultimo anno sei nuovi volontari sono

Una chiesa gremita e una fervente partecipazione hanno caratterizzato la celebrazione della S.Messa solenne presieduta da Monsignor Bruno Fasani in occasione del 14° anniversario dalla morte di Don Giovanni Andreoli la scorsa domenica 5 marzo a Pai di Torri del Benaco. Sono trascorsi quasi tre lustri da quando don Giovanni ha terminato il suo cammino terreno, ma il suo ricordo è

cammino, il suo, segnato dall’incontro con don Giovanni Calabria, che lo individuò ragazzino in mezzo a tanti altri bambini che giocavano nel cortile della parrocchia, gli disse che da lui si aspettava grandi cose. Fu proprio Don Calabria il suo maestro spirituale. Don Giovanni divenne sacerdote nel 1947. Dopo 18 anni di apostolato nella parrocchia di Bagnolo di Nogarole Rocca venne designato al

ancora vivo nel cuore di tanti. Don Giovanni Andreoli nacque a Bardolino il 19 giugno 1921. Un

Santuario della Madonna della Corona, dove si guadagnò la sua fama di prete capace di ascoltare e aiuta-

re chiunque. Sempre più consistente si faceva la fila delle persone che salivano da lui, a cercare conforto, consiglio, direzione spirituale. Nella Parrocchia di Pai Don Giovanni arrivò nel 1977. «La gente accorreva anche qui dal veronese e anche da più lontano, con tanti bisogni da deporre nel suo cuore di prete – ricorda Renzo sul notiziario parrocchiale di Pai del mese di Marzo -. Per accedere alla canonica bisognava salire alcuni gradini, che adesso la gente chiama “scala della misericordia”, perché qui sostavano pazientemente tutti coloro che qui venivano a mendicarla da un prete, da don Giovanni. La sua porta era sempre aperta per accogliere tutti. Don Giovanni morì il 26 febbraio 2003 e la sua gente sente ancora oggi nostalgia della sua parola e della sua presenza, del suo consiglio». Indimenticabile il motto di Don Giovanni: “Volìve bén” ed altrettanto indelebile la

Cristian Fava Salaorni

entrati a far parte del nostro gruppo, che oggi conta 26 volontari suddivisi in tre settori: nautico, antincendio boschivo e reparto generico (manifestazioni, calamità, supporto…)». La Protezione Civile di Torri del Benaco, che nel 2016 ha svolto 42 interventi (tra cui lo spegnimento di un incendio a Prada il 31 dicembre 2016 a cui hanno preso parte ben 8 volontari), ha a disposizione un fuoristrada con un rimorchio cisterna, l’antincendio, un furgone 4x4 attrezzato con una grossa pompa antincendio, una vettura Alfa147 che utilizziamo per monitoraggio e servizi generici, oltre ad un gommone di 7 metri con un grosso motore per

interventi di salvataggio in acqua e monitoraggio delle acque territoriali. Un parco mezzi, questo che a breve sarà arricchito di un nuovissimo fuoristrada di cui l’Amministrazione comunale doterà il Gruppo, il cui coordinamento è stato trasferito nel 2016 ai Lavori Pubblici del comune di Torri, a cui fa capo Cristiano Pastorello. «Durante il periodo estivo, in tutti i fine settimana, la nostra

squadra nautica, nell’ambito del progetto “Lago Sicuro” svolge inoltre un servizio di sorveglianza a bordo di un gommone di monitoraggio e prevenzione lavorando a stretto contatto con la Guardia costiera – conclude Cristian Fava -. Un impegno, il nostro, portato avanti in sinergia con l’Amministrazione comunale e la Polizia Locale di Torri e supportato da una costante formazione».

Pai ricorda don Giovanni Andreoli

scritta sulla porta della Chiesa di Pai: “Qui si entra per amare Dio e si esce per amare il prossimo”.

Baita dei Forti relax sul Monte Baldo

La splendida cornice del Monte Baldo, giardino botanico d’Europa, a 1790 metri d’altezza, una vista mozzafiato del Lago di Garda e un locale caratteristico in cui potersi rilassare gustando piatti genuini e preparati con passione. Non è un sogno, ma una realtà che trova spazio a 20 metri dall’arrivo a monte della funivia Malcesine – Monte Baldo. Stiamo parlando della Baita dei Forti, una struttura accogliente, familiare, in cui l’atmosfera rustica e gioviale accompagna ore e giornate di relax sia in ogni stagione. «La nostra cucina offre piatti tipici montani a base di canederli, polenta, cervo, capriolo, gulasch, funghi e altre specialità culinarie, come pane, strudel e svariati dolci fatti in casa – afferma Marco, titolare della Baita dei Forti -. All’esterno l'après-ski Baitel è a disposizione con liquori e grappe di montagna per brindare insieme agli amici a ritmo di musica»…Ma a questo da un anno a questa parte, si è aggiunta un’originale novità: «prendendo spunto dalle numerose trasmissioni televisive dedicate alla cucina e agli chef amatoriali – racconta Marco - ho pensato di allestire all’interno del locale una cucina “fai da te” a vista attrezzata con quattro fuochi radianti e due ad induzione e tutti gli strumenti necessari per cucinare in tutta comodità. Questa stessa cucina, su prenotazione, è a completa disposizione di chi volesse organizzare presso la Baita dei Forti la propria cena o il proprio pranzo, in occasione di ricorrenze o semplicemente per un momento di convivialità con gli amici. Basta una prenotazione e il menù previsto ed io farò trovare al mio cliente chef le materie prime che poi lui stesso cucinerà ai suoi commensali mettendo in risalto le sue capacità culinarie. Un modo nuovo per vivere la Baita dei Forti». E per chi volesse poi pernottare sul Monte Baldo la locanda della Baita dispone di sei camere arredate con ogni tipo di comfort: telefono, televisore satellitare, riscaldamento autonomo, asciugacapelli, mentre grazie alla Biosauna è possibile rilassarsi godendo di una vista panoramica sul lago di Garda. Contatti & info: Loc. Tratto Spino, n. 1 (1798mt) - Monte Baldo. Tel. 045 7400319 - www.baitadeiforti.com - info@baitadeiforti.com


La Guida dell’ Alto Lago

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Brenzone, via Crucis Vivente

Venerdì 14 aprile, come ogni anno, a Brenzone verrà allestita la tradizionale via Crucis Vivente. Partendo dalla chiesa di San Carlo Borromeo di Castelletto, alle ore 20.30, il percorso si snoda tra le tante vie strette che portano dal centro storico del paesino fino a Biaza. La passione di Cristo viene percorsa con 14 stazioni che vedono partecipare più di 100 comparse abilmente coordinate in un vero e proprio

spettacolo teatrale. Una manifestazione molto sentita non solo dai residenti, ma anche e soprattutto dai tanti turisti che affollano il lago di Garda in questo periodo. La Via Crucis a Brenzone nasce nel 1972; all’inizio le comparse non erano numerose e il percorso verso le stazioni era breve: il punto di partenza era la chiesa del paese e l’arrivo alla piazzetta Olivo. Oggi tutto è cambiato: la processione comprende un

MALCESINE E BRENZONE UNO SPAZIO PER LE MAMME Le Amministrazioni comunali di Malcesine e Brenzone hanno attivato un progetto, partito a ottobre 2016, rivolto alle donne di qualsiasi età, alle mamme e ai bebè da 0 – 12 mesi, residenti o domiciliati nei due Comuni. L’obiettivo è offrire un sostegno in uno spazio confortevole dove incontrarsi per condividere nuove esperienze, allo scopo di sostenere il benessere delle famiglie. La donna per antonomasia è geneticamente predisposta ad avere più pensieri rispetto all’uomo, soprattutto quando la sua vita è improntata a fare la mamma e a prendersi cura della prole. Nei primi mesi di vita del bambino le preoccupazioni di molte donne sono dovute alla paura e al non credersi in grado di gestire il neonato o semplicemente di non essere portate a fare il mestiere più difficile a questo mondo: la mamma. In tante accorrono in centri specializzati per avere un supporto o per ottenere risposte sui tanti dubbi che una neomamma può avere alla nascita del proprio pargolo come ad esempio le tante domande che si pongono riguardo la sindrome della SIDS, la sindrome della “morte in culla”, o l’importanza dell’allattamento al seno, tanto che qualche volta può sorgere l’ansia di non avere abbastanza latte, paura di fare del male al neonato perché fragile o paura che il bimbo non sia sano…«Ecco il perché – afferma Morena Strapazzon, assessore ai Servizi Sociali del comune di Malcesine - di uno sportello di Consulenza Ostetrica connesso al progetto “L’Abbraccio Sicuro” che permette a tutti i nostri partecipanti di riunirsi in un posto sicuro e confortevole con lo scopo di garantire la riservatezza necessaria per trattare problematiche personali legate alla gravidanza, al post – partum e ad altri temi generali». Gli incontri si svolgono il mercoledì mattina, dalle 9.30 alle 11.30, presso gli spazi comunali e durerà fino al 28 giugno 2017, escluse le festività previste dal calendario scolastico. Per maggiori informazioni: Maria Concini - lunedì e martedì dalle 9.00 alle 12.00 al numero 045.6589971.

centinaio di figuranti che rappresentano le 14 stazioni della Via Crucis alcuni dei quali rendono fisicamente viventi ambientazioni di mestieri antichi, di un tempo, lungo il percorso in piccole corti del borgo antico di Castelletto di Brenzone. Sergio Brighenti, supportato dal Gruppo Culturale di Castelletto e sostenuto dal Comune stesso, sta portando avanti questa importante manifestazione curando i costumi, la sce-

nografia e l’illuminazione con la passione e la determinatezza di sempre. Il signor Brighenti, aiutato dai suoi collaboratori, stanno lavorando da mesi perché la manifestazione risulti il fiore all’occhiello per la comunità di Brenzone e per il lago di Garda stesso. La Via Crucis è un momento molto importante per noi, una manifestazione che rende Brenzone un’attrattiva per i turisti che arrivano da ogni parte del

mondo scegliendo la perla del lago di Garda come meta per trascorrere qual-

che giorno di relax durante le vacanze pasquali». Angelica Adami

CONCERTO-SPETTACOLO / 500 ANNI DI ORLANDO FURIOSO E stata la Società Letteraria in piazzetta Scalette Rubiani a Verona a fare da cornice, sabato 4 marzo, al concerto – spettacolo per commemorare i 500 anni dell’opera di Ariosto, l’Orlando Furioso “Pagine dal Furioso”. Lo spettacolo è stato realizzato grazie al contributo della funivia di Malcesine che anche questo anno contribuisce all’organizzazione di eventi culturali in città con ingresso libero fino ad esaurimento posti. Lo spettacolo è stato ideato dagli autori Gabriele Duma e Antonella Franceschini, accompagnati dalle musiche di Aurelio Scotto e Guido Sodo. Gli autori hanno fondato L’Opificio d’arte scenica che collabora stabilmente con il comune di Bologna e con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, oltre che con altre realtà italiane; i due musicisti invece, sono compositori ed esecutori che partono dal repertorio classico e lo accostano al repertorio popolare a alla musica elettronica.

IL LUTTO. Malcesine piange lo storico parroco Giuseppe Suman Malcesine piange il suo storico parroco, don Giuseppe Suman, morto dopo una lunga malattia che lo ha portato a spegnersi in un ospedale padovano. Originario di Fagnano, nella frazione di Travenzuolo, don Giuseppe è stato per diversi anni a capo della comunità di Madonna del Popolo, la parrocchia di Villafranca che lo ha salutato per l’ultima volta con una funzione religiosa celebrata dal vescovo di Verona Monsignor Giuseppe Zenti. Don Giuseppe, l’uomo dalla folta chioma di capelli bianchi, è stato ricordato per l’attenzione che ha riposto verso le persone più bisognose perché fossero parte viva di una comunità in cui potessero trovare un luogo più grande della loro famiglia. «L’accoglienza dell’altro è una caratteristica essenziale di questa nostra comunità», ribadiva spesso don Suman.

PAESAGGIO. Monte Luppia, natura incontaminata e incisioni rupestri Ambienti naturali incontaminati immersi nella natura e sentieri silenziosi ricchi di vegetazione. Questo è il giro del Monte Luppia. Il percorso ad anello permette di attraversare e scoprire numerosi ambienti tipici dell’ambiente del Garda e di ammirare le incisioni rupestri che qui si trovano con la maggior concentrazione rispetto agli altri siti del comprensorio Baldo – Garda. Il punto di partenza del giro del Monte Luppia è il centro di Torri del Benaco: si imbocca via per Albisano e, successivamente, via Bellini sino ad arrivare in prossimità di Punta San Vigilio. Da qui, si devia verso monte fino a raggiungere il pianoro sommitale del Luppia. Proseguendo in direzione nord, si passa da località Le Sorte sino alla frazione di Albisano, per poi rientrare nel capoluogo lungo antiche vie interne immerse tra gli ulivi. Il percorso è stato studiato sia per i pedoni che per le mountain bike, presenta un dislivello di circa 350 metri e uno sviluppo di 10 km circa con scorci panoramici mozzafiato. Adatto soprattutto nel periodo primaverile ed autunnale.

CONSORZIO OLIVICOLTORI MALCESINE

“…difendere il proprio prodotto dall’avidità di illeciti speculatori, formando così un blocco compatto di proprietari di oliveti residenti a Malcesine”. Questo è lo scopo con cui il 6 ottobre 1946 nasceva il Consorzio Olivicoltori Malcesine: 550 soci proprietari di 46.000 piante di olivo (il 90% delle quali della cultivar autoctona “Casaliva” o gentile). I piccoli produttori di olive di Malcesine vollero quindi costruirsi il loro frantoio per molire le proprie olive affrancandosi così dalla dipendenza dai frantoi privati. Elemento essenziale per poter essere soci era ed è tutt’ora il possesso di oliveti nel territorio di Malcesine e zone limitrofe. La produzione media di oliva si aggira oggi attorno ai 4500 quintali, dalle quali in media si ricavano 750/800 quintali di olio che sono per il 60/70 % destinati all’autoconsumo. Il restante viene venduto dal Consorzio nei suoi due punti vendita: il Vecchio e il Nuovo frantoio. L’olio di Malcésine ha caratteristiche uniche e irripetibili grazie alla cultivar casalìva dalla quale è ricavato, al clima fresco e al tipo di terreno di coltivazione degli olivi, nonché alla loro secolare età. Le olive sono raccolte a mano da ovicoltori; al più presto il prodotto viene portato al frantoio sociale per la molitura. È un olio a bassissima acidità, con profumo di fruttato leggero, sapore di fruttato di mandorla dolce, colore verde oro da intenso a marcato per l’elevato contenuto di clorofilla. Dal 1997 la D.O.P., Denominazione di Origine Protetta, denominata “GARDA ORIENTALE” ne garantisce ulteriormente la provenienza e le caratteristiche organolettiche raffinate e superiori. Il nuovo frantoio del Consorzio Olivicoltori di Malcesine si trova in via Panoramica 232 (045 65 70 419), dove è possibile visitare anche il Museo dell’Olivo. Il vecchio frantoio e il punto vendita, dove è possibile acquistare direttamente e degustare i prodotti, si trovano in via Navene 21 (045.7401286). www.oliomalcesine.it


L’ALTRO GIORNALE

CRONACHE di Arco, Brentonico e Cavedine

A gara di “bonsai” tra Italia ed Europa

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ARCO. Il Comune si troverà al centro di una convention da venerdì 5 a domenica 7 maggio

Servizi di

Angelica Adami

Arco sarà al centro di una convention dal 5 al 7 maggio con Arcobonsai, evento al quale parteciperà anche il gruppo dei Bonsaisti italiani e i vari rappresentanti delle nazioni europee in un programma che prevede lo svolgimento delle gare per la scelta del talento europeo e del talento italiano, l’assegnazione del Trofeo Arcobonsai con una gara tra gli istruttori sia italiani che stranieri. Una parte della manifestazione si terrà presso Palazzo Marchetti, il prestigioso edificio nel cuore del centro storico di Arco, messo a disposizione dalla famiglia Tamanini che ospiterà il segretario EBA

(European Bonsai Association), Detllef Moslter. «Ci siamo sempre comunque confrontati alla pari con queste grandi città – ha detto il presidente di Arcobonsai Club, Gabriele Sbaraini, durante la conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche il sindaco di Arco Alessandro Betta, l’assessore alla cultura Stefano Miori, per Amsa il presidente Renato Veronesi e il vicepresidente Federico Chincarini, il presidente di Garda Trentino SpA Marco Benedetti e il presidente della Cassa Rurale Alto Garda Enzo Zampiccoli –. Tutto questo cercando di sfruttare al meglio il valore del nostro ambiente, le strutture disponibili, il grande lavoro dei soci che in

ARCO / CONCORSO LETTERARIO “STORIE DI DONNE”, IL BANDO

oltre trenta anni di lavoro hanno accumunato grande esperienza e creato una rete di rapporti, con una crescita

costante di Arcobonsai, che ha ospitato già due convention europee e ben cinque congressi nazionali».

Il punto di ricarica

BRENTONICO. La stazione per auto elettriche è collocata nel parcheggio di località al Zengio

Un nuovo punto di ricarica per auto elettriche: questo è quanto è stato inaugurato lo scorso venerdì 24 febbraio a Brentonico, in concomitanza con la tredicesima edizione della manifestazione per il risparmio energetico “M’illumino di meno”, promossa da RadioRai2. Una giornata

di festa energetica, questa, aperta a tutte le forme di creatività e rivolta come ogni anno alle istituzioni di tutti i livelli, alle associazioni culturali e a quelle sportive, alle scuole di ogni ordine e grado e soprattutto ai singoli cittadini. Ed è proprio partendo da questo invito che l’ammi-

nistrazione comunale di Brentonico ha preso spunto per inaugurare uno strumento amico dell’ambiente e del risparmio energetico: la colonnina per ricaricare le auto elettriche si trova nel parcheggio di località “al Zengio”, vicino al palazzetto dello sport di Brentonico; il

CAVEDINE / LA FESTA DELLE ASSOCIAZIONI

Il teatro Tenda di Vigo di Cavedine è stato, domenica 19 marzo, il luogo per far incontrare le 40 realtà che hanno aderito quest’anno alla Festa delle Associazioni. Un pomeriggio dettato da dimostrazioni sportive, banchetti enogastronomici, stand informativi e giochi per grandi e piccini. Si è trattato di una festa organizzata dalla Comunità di Valle alla quale hanno partecipato numerose famiglie che hanno potuto condividere dei momenti conviviali durante il pomeriggio domenicale. Una festa questa, con lo scopo di promuovere il territorio da parte dei Comuni e da parte delle numerose associazioni territoriali che da più di quindici anni sostengono la cittadinanza con eventi locali di ogni genere sebbene “La Festa delle Associazioni” sia arrivata alla sua quarta edizione. Alla manifestazione hanno aderito moltissime realtà presenti sul territorio: Pro Loco, Associazioni giovanili, sportive e culturali, il Corpo dei Vigili del Fuoco, Associazioni e tavoli di promozione territoriale. «Sono tantissime le persone attive in Valle dei Laghi – precisa il responsabile del progetto Comuni, Umberto Schettino - e la festa è l’occasione giusta per riconoscere il loro impegno e il valore della loro attività».

suo utilizzo è al momento gratuito e l’energia elettrica necessaria vene fornita dall’impianto fotovoltaico posizionato sulla copertura dell’attiguo bocciodromo. Si tratta di un intervento implementato in collaborazione con la Start – up Route 220 che offre servizi per la promozione della mobilità elettrica a livello europeo (con il supporto di un’applicazione per smartphone si avrà uno strumento di informazione e geocalizzazione affidabile circa i punti di ricarica consultabili sul sito evway.net). «Un’iniziativa – spiega l’assessore all’Ambiente Alessandra Astolfi – che fa parte degli interventi dell’amministrazione volti a dare concretezza ad una politica di sostenibilità ambientale e promuovere una forma di mobilità alternativa riferita al mercato delle auto ibride ed elettriche». Il progetto rientra tra le azioni da adottare nel percorso di candidatura della Cets (Carta Europea del Turismo Sostenibile) cui ha aderito l’intero sistema della rete delle Riserve del Trentino.

Il comune di Arco torna anche quest’anno ad organizzare il bando della dodicesima edizione del Concorso Letterario “Storie di Donne” che vede coinvolte le donne, i loro scritti e i pensieri riguardo la loro quotidianità, i loro progetti, i sogni, le speranze, le ambizioni. Il bando della dodicesima edizione di “Storie di donne”, è organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune e dalla Biblioteca civica “Bruno Emmert”, aperto a racconti brevi inediti in lingua italiana e ad autrici di tutte le nazionalità, con un tema che in questo 2017 vuole trattare la delicata condizione dell’alcolismo femminile, sempre più frequente nella società contemporanea. Questo progetto è stato realizzato grazie anche al supporto del gruppo Santo Stefano Riabilitazione dell’ospedale San Pancrazio. Tutti gli scritti dovranno pervenire entro le ore 12.00 del 31 marzo e la lunghezza dei racconti non dovrà superare cinque fogli, scritti su una sola facciata, formato A4, di trenta righe dattiloscritte ciascuna, con un massimo di 60 battute per riga. Alle prime tre opere classificate nelle due diverse sezioni andrà un premio che consiste in un buono o acquisti rispettivamente di 300, 200 e 100 euro. Tutti i racconti dovranno pervenire in busta chiusa in tre copie cartacee e su supporto elettronico per posta all’indirizzo “Storie di donne” (oppure “Storie di donne” – Sezione speciale, c.a. di Alessandro Demartin, piazza Tre Novembre, 38062 Arco (TN), oppure consegnate a mano all’Ufficio protocollo aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30, il giovedì anche dalle 14.30 alle 16.30). Le copie cartacee dovranno essere completamente anonime; il nominativo con il recapito va allegato a parte, in una busta chiusa da inserire in quella dove si collocano i racconti. Non è richiesta quota d’iscrizione e per tutte le informazioni: presso la biblioteca civica “Emmert”, al numero 0464.583657,


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CRONACHE di Dro e Mori

L’ALTRO GIORNALE

Amici dell’Oratorio

Marzo 2017

DRO. L’associazione organizza la rievocazione “Voto di Sant’Abbondio o dei 12 sabati”

Il comune trentino di Dro conta numerose associazioni di volontariato o con finalità culturali e sociali senza alcun scopo di lucro. Nel variegato ventaglio di quelle che nel piccolo Comune sopravvivono da tempo, ricordiamo l’Associazione Circolo Culturale Amici dell’Oratorio. Essa nasce nel 1974 e nell’ultima settimana di maggio, organizza la rievocazione storica denominata “Voto di Sant’Abbondio o dei 12 sabati” in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune, con la partecipazione di numerosi volontari e di diversi gruppi di associazioni. Si tratta di una rievocazione storica per ricordare il periodo nefasto in cui l’Italia era

stata colpita dall’epidemia di peste, che aveva decimato una gran parte della popolazione nella prima metà del 1600. Un’epidemia ben descritta nel romanzo di Alessandro Manzoni “I Promessi Sposi” che, ancora oggi, sui banchi di scuola viene considerato un cimelio storico per raccontare quegli anni terribilmente vissuti dalla popolazione nel “lottare” per sopravvivere all’epidemia. Il “Voto di Sant’Abbondio o dei 12 sabati” è rimasto pertanto nel cuore dei cittadini del comune di Dro; un appuntamento a cadenza annuale per ricordare il voto solenne del gennaio 1632 che il popolo fece ai santi Sebastiano e Rocco per essere miracolosamente scampati alla peste. Il voto prevedeva al tempo che ogni primo saba-

to del mese per tutti i 12 mesi dell’anno, bisognasse astenersi dal lavoro, effettuare una processione e partecipare ad una Messa nella chiesetta di Sant’Abbondio. «Dal 1994 il Circolo Culturale Amici dell’Oratorio – precisa Enrico Parisi, referente dell’asso-

ciazione - ripropone questa festa in piazza della Repubblica con punti di ristoro per grandi e piccini organizzati dai volontari che ogni anno si adoperano a rendere viva questa iniziativa considerato un appuntamento per i cittadini del luogo».

L’hospice “Amedeo Bettini” di Mori, compie 5 anni. Era il 15 febbraio 2012 quando la struttura venne inaugurata nel Comune trentino cominciando ad accogliere e a erogare servizi per quei malati terminali che come ultima spiaggia vengono dirottati in queste strutture adibite ad assistere il malato nella fase più dura della malattia. «In 5 anni – spiega il direttore Antonio La Grutta –, contrariamente a quanti possono pensare, una significativa percentuale di pazienti ha potuto tornare al proprio domicilio dopo un periodo qui: circa il 30%». Un team molto unito quello che lavora all’Amedeo Bettini di Mori, con una forte componente umana, fondamentale per accompagnare il paziente: il supporto emotivo per coloro che sono consapevoli del loro stato, è il passo più importante per collaborare nel trattamento e nel percorso terapico. «Da sempre il nostro intento è quello di

entrare anche a tessere relazioni con i familiari dei pazienti, entrando in relazione con loro perché abbiamo capito quanto sia importante relazionare costantemente i propri cari sull’esito della malattia e su tutto quello che concerne la vita all’interno dell’hospice da parte del diretto interessante, il malato – prosegue il direttore La Grutta -. Molti dei parenti si fanno sentire o

fanno una visita anche molto tempo dopo che il loro congiunto ha concluso il suo cammino; alcuni hanno fatto la scelta di far parte dell’Associazione Vivere in hospice, che è una realtà altrettanto importante che grazie alle donazioni di familiari e sostenitori, ha regalato all’hospice macchinari diagnostici, paravento, uno stereo, alcuni copri divano, lampade e altro

ancora». «Il gruppo – aggiunge la coordinatrice infermieristica dell’hospice “Amedeo Bettini” di Mori ha sempre avuto la capacità di prendersi cura delle persone e del loro contesto familiare e amicale. Si è sempre cercato il lavoro in rete con l’azienda sanitaria, al fine di creare percorsi di continuità assistenziale. Ci rapportiamo con Rovereto, Riva del Garda e Trento».

Servizi di

Angelica Adami

DRO / ACQUA, TARI E ASILO NIDO NEL 2017 BOLLETTE PIÙ LEGGERE

Hospice, un lustro MORI. La struttura “Amedeo Bettini” e i servizi per malati terminali compiono 5 anni

Un 2017 ricco di novità per il comune di Dro e per i suoi cittadini: si preannunciano bollette più leggere per quanto riguarda l’acqua, la tassa sulla Tari e le iscrizioni al nido. Si tratta di agevolazioni che il comune droato è riuscito a portare a termine con lo scopo di venire incontro ai suoi cittadini. Si abbattono i costi di acquedotto e fognature oltre il 4% sia su consumi al metro cubo contenuti che su metrature d’impiego ben più generose. «Siamo riusciti ad ottenere un calo netto delle tariffe sull’acquedotto e sulle fognature – ha dichiarato il sindaco di Dro, Vittorio Fravezzi –. A questa riduzione, grazie agli interventi sovracomunali in Comunità di Valle, abbiamo potuto ottenere una leggerissima flessione anche sulla Tari. Si tratta del frutto di “politiche di buon governo” che puntano a dare un segnale di attenzione nei confronti di famiglie ed esercizi. Saper organizzare bene i servizi – commenta il Sindaco – ci ha permesso questo traguardo e dimostra il nostro costante impegno nel voler stare sempre più vicini ai nostri cittadini. Ci si aspetta ogni anno il rincaro delle tariffe, ma quest’anno possiamo dire di avere lavorato per un’importante riduzione e alleggerimento delle bollette». Altro capitolo riguarda le iscrizioni al servizio “nido comunale” che vedranno anch’esse una riduzione. Un risultato, questo, che rappresenta il frutto di un percorso di confronto tra la Cooperativa che gestisce l’asilo, i genitori dei bimbi iscritti, l’Amministrazione comunale nella persona del sindaco Vittorio Fravezzi e nell’assessore alla Cultura, Marina Malacarne.

NOTIZIE FLASH DAL COMUNE DI MORI LAVORI SOCIALMENTE UTILI. La giunta comunale di Mori ha approvato i progetti dell’“Intervento 19” per il comune di Mori per un totale di 29 persone che verranno coinvolte a breve per sistemare, abbellire, ripulire il centro storico del paese e le aree verdi in un arco di tempo di sette mesi; le persone coinvolte negli uffici invece, per nove mesi consecutivi. «Abbiamo aggiunto una squadra per la cura del verde in Val di Gresta: lì, oltre all’importante presenza dell’agricoltura biologica, è fondamentale creare le condizioni per valorizzare il turismo. Le persone assunte cureranno sentieri e percorsi, valorizzeranno le aree naturali e saranno di supporto alla manutenzione delle trincee del Nagià Grom» - precisa Roberto Caliari, assessore alle Politiche di aiuto sociale. Sono sei i progetti che avranno l’obiettivo di coinvolgere mediante graduatorie le 29 persone che faranno domanda: lavori di abbellimento urbano e rurale; lavori di abbellimento urbano e rurale delle aree della Val di Gresta; abbellimento urbano delle aree verdi e dei parchi pubblici nei centri storici, riordino di archivi e lavori arretrati di tipo amministrativo e tecnico; abbellimento delle aree Monte Albano e Corno. CONSIGLIO COMUNALE IN STREAMING. Dalla sala consiliare del municipio di Mori il Consiglio comunale sarà a breve trasmesso in diretta streaming e potrà anche essere visto in differita grazie a un apposito archivio creato sul sito internet istituzionale. «Ora serve solo approvare un regolamento d’uso delle immagini – spiega l’assessore alla Comunicazione, Patrizia Caproni –. La telecamera è stata montata nelle scorse settimane da Trentino network e dal Consorzio dei Comuni trentini. Ora è arrivata la proposta per la piattaforma software che consente di mettere in rete in diretta le riprese».


L’ALTRO GIORNALE Marzo 2017

CRONACHE di Ala e Avio

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Opere importanti

ALA. Approvati, in Consiglio comunale, lavori di riqualificazione per centro storico e frazioni

Servizi di

Angelica Adami

AVIO / LA MANIFESTAZIONE Aspettando la “1000km” sarà la manifestazione organizzata dal Vespa Club Rovereto con il patrocinio del comune di Avio e più precisamente grazie al supporto dell’Assessorato allo Sport con il nome dell’assessore Moreno Salvetti che sabato 8 aprile presso Borghetto in piazza XXVII Maggio aprirà le danze alla prima prova del Campionato Triveneto di Regolarità 2017. «Si tratta – afferma Leonardo Pilati, direttore sportivo del Vespa Club d’Italia, nonché promotore dell’evento - di una manifestazione che a livello motociclistico è una tradizione, un evento vespistico che vede coinvolto il Vespa Club di Rovereto in un luogo, quello di Borghetto di Avio, per ricordare il grande pilota e campione nazionale di Regolarità Vespa, Fabio Agnolin, che ha ottenuto la vittoria nella gara disputata lo scorso autunno».

Grandi progetti per il comune alense che lo scorso 27 febbraio, in sede di consiglio comunale, ha approvato importanti opere di riqualificazione del centro storico e delle frazioni adiacenti. Il 2017 vedrà per Ala il completamento dell’istituto scolastico con la costruzione di una nuova media; sempre in questa operazione rientra l’acquisto dell’area dell’ex canonica per il completamento del comparto scuole delle quali è prevista la verifica antisismica. Un altro progetto in cantiere sarà l’acquisto e la sistemazione degli immobili dell’area polifunzionale che accoglierà i Vigili del Fuoco, la Stella d’Oro, il Soccorso Alpino, il cantiere comunale, il Corpo Forestale e la Polizia Locale. Approvato inoltre anche un sostegno per le can-

tine locali coinvolgendole nelle manifestazioni che si terranno nel corso dell’anno al fine di dare loro una valenza come incentivo di visibilità, anche gli allevatori locali saranno oggetto di promozione con lo scopo di promuovere i loro prodotti aiutandoli nella conservazione dei pascoli e delle malghe anche con investimenti importanti. «Se da un lato ciò costituisce ricchezza e solidarietà – ha precisato il sindaco di Ala, Claudio Soini – dall’altra comporta grandi spese di manutenzione. Un patrimonio importante, che però fatalmente invecchia e quindi necessita di manutenzioni, ristrutturazioni o da ripensare o costruire ex novo. Questi importanti investimenti sono stati in parte finanziati da altri enti come la Provincia o del tutto autofinanziati dal Comune. A far fronte di tante spese però si è scelto di man-

AVIO / IL DOPOSCUOLA L’assessorato alla Cultura e l’assessorato alle Attività Sociali con la collaborazione dell’associazione Filò di Sabbionara, hanno organizzato all’interno del Municipio aviense, in una stanza dedicata, un servizio completamente gratuito, una sorta di doposcuola, per tutti i bambini che frequentano Alessandro Vaona la scuola dell’infanzia. Un’attività ludica che è partita con l’inaugurazione lo scorso 24 febbraio e continuerà in tutti i venerdì della settimana dalle 16 alle 17 fino a giugno, terminando con la conclusione dell’asilo. Con grande entusiasmo e con tanti bambini partecipanti già dalla prima lezione di prova, si sono superate le venti iscrizioni. I bambini sono seguiti con attività ludico motorie dalle ragazze Veronica Caden e Giulia Battisti che ogni venerdì con attività di animazione, gioco, canti e balli di gruppo con ascolto di musica e baby dance, accompagnano i piccoli per un’ora e più in questa nuova avventura, situata proprio a piano terra del municipio aviense. «Avio precisano la vicesindaca Lorenza Cavazzani e il consigliere delegato alla Cultura Alessandro Vaona - offre già numerosi servizi alla comunità, ma con questa opportunità svolta in sinergia con un’associazione locale, i cittadini, in particolare i più piccoli, hanno un’opportunità in più offerta dal loro territorio».

tenere invariate le tasse e le tariffe per i cittadini». E’ previsto inoltre per quest’anno l’avvio di due importanti interventi sulla statale: si tratta di una rotatoria in località Cerè e della costruzione del marciapiede tra via Fermi e viale Malfatti; inoltre nel corso dell’anno si provvederà alla progettazione per il rifacimento della facciata e del tetto di palazzo Dalla Laita, la progettazione per il compendio di parco Pizzini, nonché la progettazione per la manutenzione straordinaria del teatro sartori. Verranno estesi la piattaforma wi-fi e il sistema di videosorveglianza (quest’ultimo già appaltato), si interverrà sul parco Bastie per

riqualificarlo, così come si progetterà e opererà per la riqualificazione del tratto urbano e del torrente Ala, dove si prevede un parco fluviale. Grandi interventi per rilanciare come detto i centri storici con il recupero di fontane e affreschi, l’arredo urbano o le spese di attivazione della prima promozione del Museo del Pianoforte. Per quanto riguarda lo sport, il Comune continuerà a sostenere le manifestazioni delle associazioni e contribuirà alla manutenzione e miglioramento degli impianti sportivi come per quanto riguarda la stadio Mutinelli, piscina, palestra e campi sportivi.

AVIO / UNIVERSITÀ 3ª ETÀ Una novità che ha visto coinvolti gli “studenti” dell’Università della terza età (UTETD) in un incontro con l’Amministrazione comunale aviense con lo scopo di rendere più vicino e trasparente il rapporto tra cittadino e chi amministra. Si è trattato di una lezione presentata dal consigliere delegato alla Cultura del comune di Avio, Alessandro Vaona, il quale ha spiegato a tutti gli studenti le funzioni e le competenze della Giunta, del consiglio comunale, degli assessori, dei consiglieri delegati, elencando per trasparenza e conoscenza anche gli eletti dello stesso consiglio comunale. Durante la lezione, avvenuta il mese scorso presso la sede UTETD di Avio, sono stati spiegati con esempi pratici i principali compiti di ogni ufficio e i servizi svolti per la cittadinanza, come lo sportello dell’anagrafe, la segreteria, i lavori pubblici, il servizio biblioteca. «Ho voluto illustrare tutto l’iter burocratico che noi politici svolgiamo quotidianamente - pone l’accento il consigliere Vaona, ideatore di questa giornata atipica - in quanto credo che spesso i cittadini vivano il rapporto con chi li amministra in maniera distaccata e lontana, rimanendo all’oscuro dei processi e del lavoro che si cela dietro le varie proposte e le attività che il Comune promuove sul territorio».


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Tra le vie di Sabbionara per dire

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Benvenuta Primavera

Il 25 e il 26 marzo Avio sarà coinvolto in due giornate dedicate per dare il benvenuto alla primavera. Un programma intenso e allo stesso tempo culturalmente coinvolgente sarà quello programmato per l’ultimo fine settimana di marzo. Tutti gli ospiti avranno il piacere di passeggiare in un luogo incantato come quello di Sabbionara, un borgo alle pendici del Castello. Un’accoglienza immancabile, per le giornate FAI di primavera, con varie attività promosse dal territorio, per grandi e piccini.

Come costruire un aquilone o disegnare il proprio castello partecipando ad un concorso con l’esclusiva presenza di veri pittori, fare passeggiate panoramiche per visitare luoghi storici con guide didattiche o con l’accompagnamento dei ciceroni del luogo che sapranno raccontare storie incredibili, arrampicarsi con gli esperti della montagna in un ambiente naturale e suggestivo appena dietro al castello, farsi cullare dai canti popolari “montani” e dalle melodie di flauti, violini e clavicembalo, proposti nella chiesetta di

Sant’Antonio, fare semplicemente “shopping” nelle varie botteghe storiche del centro abitato e rilassarsi nei locali tipici per una degustazione di vini autoctoni e di formaggi locali e per assaporare piatti tipici proposti dai ristoratori della zona: queste saranno le iniziative promosse da regalare a tutti gli ospiti che accorreranno per dare un benvenuto alla primavera. Un evento, questo, organizzato dagli assessorati alle attività economiche, all’ Istruzione, alla Cultura e al Turismo e la Confcommercio Trentino, con la col-

laborazione dell’Istituto Comprensivo di Avio e del FAI Castello di Avio, con il sostegno della Cassa Rurale Bassa Vallagarina e di tante piccole aziende del luogo e non ultima, con la preziosa disponibilità delle persone, parte del tessuto sociale del volontariato presente sul territorio. Una sinergia entusiasmante tra Istituzioni, aziende e cittadini, per dar luce e vita in una giornata di

primavera ad uno dei posti più affascinanti del Trentino: Avio e i suoi borghi. Ingressi gratuiti nei vari luoghi di interesse con visite guidate: castello, casa del vicario, chiesa di Sant’Antonio, chiesa di San Bernardino. «Si tratta - precisa il sindaco aviense Federico Secchi - della prima manifestazione pubblica organizzata dal comune di Avio con il supporto e la compar-

tecipazione di aziende locali aderenti all’iniziativa con una parte delle associazioni presenti sul territorio come la Pro Loco, il FAI, Confcommercio. Un’iniziativa – conclude il Sindaco - messa in piedi grazie all’impegno di molti che hanno creduto e credono nell’impegno di promuovere Avio e le sue zone con lo scopo di valorizzare il nostro territorio».


L’ALTRO GIORNALE Marzo 2017

CRONACHE di Rivoli e Brentino

Lavori per SERIT Il blocco è sospeso

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RIVOLI. Le operazioni ricominceranno non appena la società pagherà gli oneri dovuti

Il Tribunale amministrativo regionale ha decretato, lo scorso giovedì 16 marzo, la sospensione del blocco dei lavori voluto dal comune di Rivoli Veronese per Serit, la società di Servizi di Igiene per il territorio che dal 2016 si trova a fronteggiare dispute con il comune di Rivoli e dalla sua Amministrazione, contraria all’insediamento di un nuovo stoccaggio e recupero di rifiuti urbani in località Terramatta. Il Tar ha infatti sospeso l’ordinanza sindacale del 2 gennaio scorso e il blocco dei lavori che riprenderanno non appena Serit avrà provveduto al pagamento degli oneri previsti. «Abbiamo subito manifestato la disponibilità al pagamento della prima rata del contributo, pur ritenendo erroneo il calcolo dell’ammontare dovuto –

afferma Roberto Bissoli, presidente di Serit -. Anche questa volta Serit porta a casa un risultato positivo e incassa un altro punto nella vicenda che rischia di vedere il Comune soccombere al momento della decisione nel merito e nella richiesta danni fissata per la primavera del 2018.

Sono stati mal consigliati e probabilmente pagheranno un grosso prezzo in futuro – aggiunge ancora Bissoli . Non nascondo la mia soddisfazione per quest’ultimo esito, ancora una volta a favore di Serit: siamo stati capiti, pagheremo la prima rata e riprenderemo i lavori. Non siamo mai stati

contrari a versare un acconto e abbiamo lasciato che il TAR o il Consiglio di Stato decidessero sul resto. Ciò che abbiamo sempre contestato – conclude Bissoli - è il conteggio fatto dal Comune e la caparbietà degli Amministratori di Rivoli nell’essere contrari all’opera».

Il sindaco di Rivoli Veronese, Armando Luchesa «Siamo soddisfatti di questa nuova sentenza del TAR, con la quale è stato finalmente riconosciuto il principio sacrosanto per cui prima di attivare un cantiere o dare avvio a dei lavori debba avvenire il pagamento dei relativi oneri di ubanizzazione. Oneri che ammontano a più di due milioni di euro, una cifra che per un comune come Rivoli Veronese rappresenta una grande boccata d’ossigeno. Dal punto di vista amministrativo quindi Serit, dopo aver pagato la somma prevista, potrà procedere con i lavori, mentre l’indagine della Procura procederà parallelamente».

RIVOLI. Biblioteca, il programma prosegue a vele spiegate Prosegue a vele spiegate il programma della Biblioteca comunale di Rivoli Veronese. Tre sono stati gli appuntamenti che hanno finora caratterizzato il mese di marzo: nella mattinata di mercoledì 8 la Biblioteca ha promosso una breve cerimonia in “Ricordo di Francesco Calzolari nell’anniversario della morte, 5 marzo 1609”. A lui infatti, dal 1996, è intitolata la scuola primaria di Rivoli Veronese. E sempre lui è stato il protagonista della serata del 16 marzo in occasione della giornata del paesaggio indetta dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali: presso la sede della Biblioteca, in Corte Bramante, Virginia Cristini ha tenuto la conferenza “Lo speziale Francesco Calceolari”, fondatore del primo museo di storia naturale, farmacista, botanico e pioniere dell’escursionismo scientifico, esploratore e cantore del Monte Baldo, nonchè autore del libro “Il Viaggio di Montebaldo” primo esempio di flora pubblicata in Europa. Calzolari (10 luglio 1522 – 5 marzo 1609) visse a Rivoli nella Casa di Corte Campana. Ai bambini e ai papà, in occasione della loro festa, è stato invece dedicato “Papà mi leggi”, letture animate dai papà per i bambini a cura del gruppo voci “Dumpa Dumpa” di Rivoli. Conto alla rovescia ora per la passeggiata di primavera “Paesaggio e storia” sulle orme di Francesco Calzolari, alla scoperta delle bellezze di Rivoli, fiori ed erbe spontanee. Il pomeriggio in compagnia, guidato a Virginia Cristini, Guida naturalistico ambientale, si terrà sabato 25 marzo con ritrovo alle ore 15.00 al parcheggio davanti alla scuola. Sabato 1 aprile alle 20.30 sarà la volta di un altro evento organizzato dalla Biblioteca comunale di Rivoli: il teatro Don Mori farà da cornice al “Concerto musica vocale rinascimentale con Ensemble madrigalistico Cortese Incanto di Trento”, intervallate dalle letture di Francesco Calzolari a Ulisse Aldrovandi a cura delle voci “Dumpa Dumpa di Rivoli. La Biblioteca comunale di Rivoli Veronese in Corte Bramante è aperta il giovedì dalle 15.00 alle 17.30 e il sabato dalle 9.30 alle 12.00

RIVOLI/LA CONFERENZA. Violenza sulle donne, “Rompiamo il silenzio” “Rompiamo il silenzio”: questo il titolo della conferenza organizzata lo scorso 11 marzo dall’Amministrazione comunale di Rivoli Veronese nell’ambito della Campagna contro la violenza sulle Donne. Ad intervenire alla partecipatissima serata, moderata da Loredana Campostrini, Daniela Braida, vicedirigente della Squadra Mobile di Verona, Paola Zamobin, vicepresidente di Telefono Rosa, la psicoterapeuta Sara Pretalli, il consigliere comunale di Rivoli, Giuliana Zocca.

BRENTINO BELLUNO

CANTINA SOCIALE VALDADIGE

Nel corso dell’assemblea svoltasi sabato 3 dicembre nella sede di via Don Cesare Scala,Tiberio Veronesi, sessantunenne, sposato e padre di due figli, energy manager - fleet manager presso Calzedonia Spa, titolare della società Energie Veronesi, nonché capogruppo di maggioranza, con de leghe all’Artigianato, Industria, Agricoltura al Comune di Brentino Belluno è stato eletto nuovo presidente della cantina Sociale Valdadige di Rivalta. L’imprenditore sarà dunque alla guida di questa importante cooperativa vitivinicola, che conta oltre 220 soci conferitori, prevalentemente dei Comuni di Brentino Belluno, Dolcè e Rivoli, e la cui produzione complessiva di uva si assesta attualmente attorno ai 60.000 quintali annui, per un quantitativo di vino pari a 45.000 ettolitri. «Sono molto orgoglioso dell’incarico che mi è stato assegnato - dichiara Veronesi - che aggiunge: continueremo lungo la strada intrapresa, puntando sia a rafforzare l’immagine, il prestigio e la capacità imprenditoriale della nostra Cantina, sia a mantenere vivo l’ottimo rapporto di partnership con la realtà trentina di Mezzacorona».


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CRONACHE di Caprino e Affi

L’ALTRO GIORNALE

Giardino d’Europa

Marzo 2017

IL PREMIO. Il concorso segnala persone o gruppi che fanno conoscere il Monte Baldo

CAPRINO

Da 23 anni il premio “Giardino d’Europa” segnala persone o gruppi che, con la loro opera, fanno conoscere ed apprezzare il Monte Baldo ed anche quest’anno viene riproposto. Si tratta di un riconoscimento promosso dal gruppo C.T.G. Animatori Culturali ed Ambientali M. Baldo di Caprino, con il patrocinio dell’Unione di Comuni del Baldo e de “L’Altro Giornale”. «Il premio “Giardino d’Europa” è nato nel 1995 per segnalare Persone, Enti o Associazioni che si siano distinti, in modo originale, nella promozione culturale e turistica del territorio baldense, diffondendone l’immagine e la conoscenza, anche con

modalità inusuali - spiega Elisa Fattorelli del CTG -. Si rifà alla denominazione “Hortus Europae”, “Giardino d’Europa” con cui il Baldo venne conosciuto all’estero a partire dal XVII secolo per la sua flora parti-

colare e rara. Nelle ultime edizioni si è cercato di segnalare chi lavora in montagna e la valorizza concretamente, giorno per giorno, senza scalpore». Il riconoscimento verrà assegnato su segnalazione popolare e per

insindacabile giudizio di un’apposita giuria che si riunirà a fine aprile. Il premio consiste in un diploma con targa ed in numerose pubblicazioni sul territorio baldense, del valore di circa 500 euro. Tutti possono segnalare persone, gruppi o Enti, siano essi residenti o non residenti nell’area baldense, entro fine aprile. Le segnalazioni vanno inviate al CTG a Caprino. La giuria terrà conto per un 50% delle segnalazioni pervenute, ed esprimerà anche il proprio giudizio. Per informazioni e segnalazioni rivolgersi al CTG allo 045.6260228, o sul sito www ctgbaldolessinia.org. Maurizio Delibori

CARNEVALE MONTEBALDINO

CAPRINO / IL MERCATINO

Sarà un debutto all’insegna dell’allegria e del folclore quello che caratterizzerà il prossimo appuntamento de 170° Carnevale Montebaldino. Per la prima volta infatti a Caprino avrà luogo una sfilata storica di maschere e carri allegorici in notturna: l’appuntamento è per l’8 aprile con ritrovo alle ore 19.30 in via Gau-Algeheim (campo sportivo) e partenza alle ore 20.00. Quindici carri e 20 gruppi mascherati con in testa la banda di Caprino e le majorette di Cavaion, ovviamente seguiti dal Re e dalla Regina del Baldo con la loro corte. Non mancherà Papá del Gnocco per la gioia di tutti i bambini.

Sotto gli alberi del giardino in via Giovanni Arduino a Caprino Veronese continua il viaggio del tradizionale mercatino delle Pulci, Antiquariato e Hobbistica. Un girotondo di oggetti che si sussegue tra i numerosissimi banchetti…facendo ricordare che spesso anche cose vecchie e dimenticate possono sempre tornare utili. Il primo appuntamento 2017 è stato il 25 marzo, ma molte altre sono le date in agenda: sabato 15 e 29 aprile, sabato 27 maggio, 24 giugno, 29 luglio, 26 agosto, 30 settembre e 28 ottobre. Per ulteriori informazioni: Pro Loco di Caprino tel. 3491955409 - mail. prolococaprinovr@gmail.com

Un aiuto da 20 anni AFFI. Il Gruppo Volontario di Solidarietà festeggia il compleanno e uno storico traguardo

AFFI. Pellissier incontra gli alunni Non c’è alcun dubbio che il sogno più grande di ogni bambino che gioca e segue il calcio sia quello di poter, un giorno, incontrare i propri idoli. Alcuni di loro hanno avuto la fortuna di poterlo fare. Infatti giovedì 2 marzo, Sergio Pellisier, storico capitano al Chievo dal 2002 e con più di 100 goal in serie A, ha incontrato tutti gli alunni della scuola primaria di Affi. L’evento, organizzato dall’Assessore allo sport Oscar Fontana e dal sindaco Roberto Bonometti, nell’ambito di un progetto di valenza educativa dello sport, è stato reso possibile grazie alla collaborazione del dirigente scolastico, dott. Facchini e della coordinatrice delle insegnanti, signora Rivoli. L’incontro ha visto coinvolto anche l’istituto comprensivo G. Fracastoro di Cavaion Veronese e le insegnanti della scuola primaria di Affi. Si respirava emozione tra i bambini, quando Pellisier si è seduto davanti a loro e si lasciato intervistare per quasi un’ora, rispondendo senza esitazione anche alle domande più curiose e rilasciando autografi a tutti quelli che glielo chiedevano. Il campione ha spiegato che più del risultato conta il modo in cui lo si raggiunge, evidenziando che ogni pratica sportiva comporta non solo sacrificio e impegno costante nell’allenamento, ma anche rispetto delle regole, lealtà e correttezza ma anche condivisione con i compagni, anche nel momento della sconfitta. L’assessore Fontana ha sottolineato che l’incontro con Sergio Pellisier ha una valenza educativa di spessore: “trasmette ai ragazzi l'importanza dell'essere protagonisti in campo, come nella vita, rispettando le regole”.

Il Gruppo Volontario di Solidarietà quest’anno festeggia i 20 anni (19972017) di attività nel paese di Affi. Punto di riferimento e appoggio per chi ha bisogno di trasporto e per chi è solo e vuole compagnia, il Gruppo collabora con l’Assistente Sociale comunale che segnala le varie richieste chiedendo la disponibilità anche economica. In questi anni i volontari hanno messo a disposizione il loro tempo gratuitamente per poter soddisfare alle varie richieste. «Attualmente siamo in 13 – afferma Palmina Bonometti, responsabile del Gruppo -: gli uomini generalmente sono addetti al trasporto per visite mediche, prelievi, terapie

anche con la sedia a rotelle perché abbiamo a disposizione dal comune il Doblò provvisto di pedana; le donne vanno a far compagnia, spesa…». Il Gruppo Volontario di Solidarietà non è Onlus, ha uno statuto, è coordinato da un direttivo, ogni volontario è

assicurato, e si incontra periodicamente nella Sala Associazione all’Ex Stazione per decidere, programmare e anche collaborare con altri gruppi nelle varie manifestazioni del paese. Il gruppo è sostenuto da un contributo comunale, da offerte di benefat-

tori per poter rispondere alle varie problematiche segnalate dall’Assistente Sociale. Recentemente il Gruppo Volontario di Solidarietà, collaborando insieme a #DiscoverAffi, Biblioteca comunale di Affi e Comune di Affi, ha realizzato un calendario da tavolo 2017 con le foto di vari luoghi del paese. Le offerte ricavate dalla vendita dei calendari sono state devolute in beneficenza al Gruppo Volontario di Solidarietà per poter aiutare chi è nel bisogno. «Un grazie e un ricordo particolare – conclude Palmina Bonometti – va a due volontari che ci hanno lasciato prematuramente causa malattia: Isa Marconi e Guglielmo Riccardi».

CTG EL PREON. In “viaggio” alla scoperta delle chiese veronesi Prende il nome di “Verona Minor Hierusalem” l’iniziativa della Diocesi di Verona, promossa da Don Martino Signoretto al fine di far conoscere le Chiese scaligere. Un’opportunità, questa, accolta con entusiasmo dal CTG El Preon attraverso “I Venerdì delle Chiese”, una specie di “minigita in minibus” grazie alla quale i soci possono spostarsi in città tutti insieme senza problemi di parcheggio, orario e imprevisti. «E così è stato – afferma Daniela Zanetti del CTG -. La collaborazione col Gruppo Guide & Animatori culturali di Verona è stata fondamentale, anche perchè ci ha fatto capire l’eccellenza delle nostre guide CTG che con noi sono state molto professionali ma al tempo stesso simpatiche e disponibili». Venerdì 17 febbraio un nutrito gruppo ha visitato quindi S.Giorgio in Braida, una delle chiese di Verona più ricche di opere d’arte e successivamente S.Stefano, uno degli edifici di culto più interessanti e antichi della città. Venerdì 10 marzo è stata poi la volta di San Siro e Libera, la chiesa del Teatro Romano abitualmente chiusa, e San Giovanni in Valle, che ora presenta un aspetto tipicamente romanico, ma che comprende strutture risalenti ad alcuni secoli prima. «Venerdì 31 marzo – aggiunge Zanetti - visiteremo la chiesa di Santa Maria in Organo, celebre per il meraviglioso coro intarsiato da Fra’ Giovanni, ma anche per i numerosi dipinti in essa presenti e per quelli che da essa sono stati spostati. Insomma, un’esperienza artistica e religiosa al tempo stesso che ci permette di riscoprire la nostra bella Verona, spesso trascurata come meta turistica perché forse troppo ovvia».


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«I maleducati vanno puniti»

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2017

CAVAION. Un lettore scrive al giornale, l’assessore Gastaldelli replica

Pubblichiamo di seguito una lettera giunta in redazione nei giorni scorsi. Il lettore non si firma, ma queste poche righe offrono lo spunto per fare un piccolo bilancio con l’Amministrazione comunale. A rispondere è il consigliere Enrico Gastaldelli. LA LETTERA Gentile Redazione, vorrei farvi partecipi di un paio di situazioni che riguardano il comune di Cavaion Veronese. Per prima cosa su quasi tutti i marciapiedi di via Pezze si trovano escrementi di cane ove le camminate o passeggiate con i bambini diventano vere e proprie ansie. In secondo luogo proprio di fronte al Municipio c'è un bellissimo parco giochi, ritrovo di molte famiglie e bambini...il problema è che all'ingresso esiste un bel cartello di divieto di ingresso per i cani che non viene rispettato, anzi, a volte ci sono cani liberi senza guinzaglio e conseguenti escrementi qua e là tra i bambini che giocano a palla e corrono. Bisogna aspettare di sfiorare la tragedia perché il Comune intervenga? LA RISPOSTA DI ENRICO GASTALDELLI «La lotta contro la maleducazione e il non rispetto

della Legge di alcuni proprietari di cani del nostro Comune è stata oggetto della prima campagna comunicativa di questa amministrazione (estate 2014): da allora i nostri Vigili hanno registrato alcune contravvenzioni in flagranza di reato, ma in generale tutte le persone controllate avevano con loro il kit per la raccolta degli escrementi dell'amico a quattro zampe. Risulta infatti molto difficile coglierli sul fatto, ma questo non vuol dire che non si è fatto nulla, anzi. Fastidioso anche il tema dell'ingres-

so degli animali nei parchi gioco comunali, perché lì entra in ballo anche una questione di sicurezza. In quest'ottica, il giorno 3 Marzo abbiamo presentato alla popolazione, durante un'assemblea pubblica, il progetto della nuova area cani che sorgerà di fianco al supermercato Eurospin. Quest'opera toglierà ogni alibi ai padroni di cani che lamentano comunque la mancanza di uno spazio a loro dedicato, e successivamente è nostra intenzione diventare ancora più severi nel controllo degli accessi ai parchi gioco».

CAVAION. Assemblea pubblica per fare il punto Assemblea pubblica lo scorso 3 marzo a Cavaion Veronese. L’amministrazione comunale, come di consueto, ha incontrato i cittadini per illustrare le ultime novità in particolare in merito ai “conti del Comune” e al Piano delle opere, aggiornato. Gli assessori Corrado Mancini e Marco Tonoli e la sindaca Sabrina Tramonte hanno quindi illustrato i risultati raggiunti a metà mandato e le prospettive per i prossimi mesi: la rinegoziazione dei mutui (da circa 1 milione all’anno a 668mila euro) e una forte azione sui grandi evasori (1 milione di euro da recuperare) ha portato ossigeno alle casse comunali. «Operazioni imprescindibile quella del risanamento del nostro debito - ha chiosato l’assessore Mancini - perché i progetti li possiamo mettere in piedi solo con le riso rse. Inoltre, lo stiamo facendo nel solco delle indicazioni della Corte dei Conti, segnale che stiamo operando con criterio. I frutti di tutto questo lavoro, però, saranno sempre i cittadini a giudicarlo». Per quanto concerne le opere, oltre a quelle in corso come la rotonda di San Faustino, ne sono state illustrate quattro per la prima volta. Si tratta del progetto dell’area cani nei pressi del su permercato Eurospin, vicino alla nuova zona residenziale di via Leopardi; della struttura polivalente a Sega di Cavaion, così da portare la tanto attesa sala civica che la frazione invoca da decenni; della ristrutturazione della Piazza della Chiesa, con un allargamento del sagrato e una valorizzazione dell’uso pedonale; della futura ubicazione degli ambulatori medici presso il palazzetto dello sp ort, all’interno di una struttura ex-novo progettata dall’ufficio tecnico comunale. A tal proposito, la sindaca Tramonte ha sottolineato che «il grande apporto dei nostri tecnici, che a parte il progetto della Piazza della Chiesa - affidato ad una architetta paesaggista esperta di riqualificazioni - hanno seguito tutte queste proposte, facendo ricerche di fattibilità, stile e materiali arrivando f ino ai rendering che vi abbiamo illustrato in questa sede. Il segnale che si possono concretizzare progetti ambiziosi se si può contare su un team sì ristretto ma ben motivato. Siamo un paese piccolo che vuole pensare in grande». Il 5 aprile è prevista un’assemblea nella frazione di Sega di Cavaion, presso le sale parrocchiali, moderata dal vicesindaco Angelo Indelicato.


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RUBRICHE

L’ALTRO GIORNALE

DEDICATO A GIANCARLO PERETTI

La Valpolicella intera, e non solo, lo scorso 15 febbraio si è stretta intorno al suo Poeta: Giancarlo Peretti che si è spento il 12 febbraio all’età di 75 anni. La sua non poteva che essere una grande cerimo-

nia funebre. La Chiesa di Parona, gremita, ha fatto da cornice ad una celebrazione che ha saputo tracciare un nitido ritratto dell’Alpino-Poeta che ha fatto della Poesia dialettale la sua massima espressione: il sorriso gioioso e sincero, gli occhi vivaci e ridenti, l’animo nobile e gentile, i modi eleganti e sicuri di Giancarlo rimarranno sempre impressi nella mente e nel cuore di tutti coloro che hanno avuto l’onore di incontrarlo sul proprio cammino. Ora Giancarlo da lassù starà di certo decantando con la sua inconfondibile verve uno dei tanti componimenti, con cui per una vita ha saputo raccontare con maestria e delicatezza persone, luoghi, avvenimenti, fatti della vita, ricorrenze speciali… Milioni di versi, migliaia

Caro Giancarlo, ti voglio salutare. Troverai un erede di poesia dialettale? A scuola di dialetto non sempre ci si va. Te lo insegna la nonna quando sei in tenera età. Qualche giovane sorride, non lo vuole imparare, studia l’inglese che è più internazionale. Questa seconda lingua imparata con amore trasmettiamola ai figli ed ognuno faccia come vuole. Viva Giancarlo e la sua “dialetticità”. Te saludo in dialetto ringraziandoti per la tua umanità. Un Paronense

di poesie, alcune delle quali raccolte nei libri “Trittico Poetico”, “Poetando a capo tola”, “Poetici messioti”, e nelle recenti sillogi “L’è Parona” e “Persone e luoghi di Parona”. Andava molto fiero Giancarlo delle sue composizioni che amava recitare in compagnia, condividendo-

le con gli altri. Una passione che ogni mese attraverso le pagine de L’Altro Giornale, di cui era collaboratore fin dalla sua fondazione, si traduceva nella selezione e pubblicazione degli innumerevoli componimenti inviati dai lettori. Una penna sincera, incisiva e sempre precisa quella di Peretti, membro del

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Cenacolo di poesia di Verona e Cavaliere dello Snodar (Sovrano e Nobilissimo ordine dell’Antico Recioto) dal 2009, che gli ha permesso di collezionare numerosissimi premi e preziosi riconoscimenti in ambito culturale, tra cui il Pennino d’oro ricevuto dal gruppo culturale La Genziana di Parona nel 2015.

Poeta, presentatore, Alpino, intrattenitore, ma anche marito (il 28 giugno 2016 aveva festeggiato ben 50 anni di matrimonio con la moglie Francesca), papà, nonno, amico: tutto questo era Giancarlo Peretti, innamorato della sua terra, delle sue origini, delle sue tradizioni e della vita, in ogni sua declinazione.

RONDINE Eco che le ven, mi no so d’andoe, slongando i giorni a la stagion più bela. Le bala su le panse e su le coe, de drio de quei che ara e che restela. Le ‘ngossa sighi al’ombra dei grondai, o sfrisolando l’acqua pena pena, da far scapar on sciapo de cucai, che sora via de l’Adese se mena.

Ma ven ancora i giorni che se scurta! Le rondine le speta a file intiere ‘na vosse che le ciama, che le urta, a traversar de novo le frontiere.

Scarabissando el ciel le giusta el nio, o ‘n altro le de fa sensa fadiga, se quel de l’ano prima l’è sparìo: ‘ndo l’era fato adesso nol gh’è miga. Col beco piassè grosso dela testa i rondinini i pìgola de fame; basta on moschin a farghe far ‘na festa… Ciapà sora la mota del luame.

Penso anca al mio filo de partensa; nela stagion par quala che la sia, ultimo pal de tuta l’esistensa; penso a ‘na man sbassà par darme el via. Giancarlo Peretti (da Poetando a capo tola)

La perdita di Gianrcalo Peretti lascia un grande vuoto e rappresenta una mancanza importante anche per L’Altro Giornale. Proprio per questo la rubrica dedicata alle Poesie, che lui ogni mese curava con attenzione e maestria, non potrà più essere quella di sempre. Dalla Redazione cercheremo di fare il possibile per continuare a renderla piacevole e precisa, certo, non con la stessa capacità che aveva Giancarlo nel selezionare i componimenti che, copiosi, ci inviate ogni mese. A questo proposito vi chiediamo pazienza: le poesie in cartella sono molte. Mese per mese verranno pubblicate.

NOVITÀ IN VETRINA

a cura di Gianfranco Iovino

IN GUERRA PER AMORE (DVD FILM) - Da un evento storico, lo sbarco degli alleati in Sicilia che cambierà per sempre le sorti dell’Europa e dell’Italia, il regista Pierfrancesco Dilibero (in arte PIF) ci porta nel lontano 1943, nel pieno del secondo conflitto mondiale, per raccontarci del giovane Arturo, che vive la sua travagliata storia d’amore con Flora. I due si amano, ma la donna è promessa sposa del figlio di un importante boss di New York; l’unica possibilità che ha Arturo per riuscire a cambiare le sorti di questo matrimonio combinato è quello di ottenere il consenso dal padre della sua amata che vive in un piccolo paesino siciliano. L’intraprendenza di Arturo lo guiderà alla conquista della sua amata attraverso lo sbarco degli americani in Sicilia, arruolandosi volontario nell’esercito che sta preparando lo sbarco in Sicilia per liberare l’Italia dalla guerra, i tedeschi e la mafia. COMBATTENTE di FIORELLA MANNOIA (CD audio) - A distanza di 29 anni dalla sua ultima apparizione dal palco di Sanremo, Fiorella Mannoia è tornata ad esibirsi in gara con “CHE SIA BENEDETTA”, secondo classificato per un brano che la stessa Fiorella definisce un vero e proprio “inno alla vita” scritto da Amara. L’occasione permetterà agli appassionati ed i fan della graffiante voce di Fiorella di potersi gustare un’edizione speciale di COMBATTENTE, in uscita il 10 febbraio formata da un doppio CD dell’album “Combattente”, certificato ORO, con ben 23 brani inediti in quanto proporrà anche i 4 brani con cui la cantante ha partecipato negli anni scorsi al festival, (81-84-87-88) registrati dal vivo durante il Tour invernale, oltre che il brano “sempre e per sempre” di De Gregori con cui si è esibita nella serata delle cover ed una BonusTrack “La cura” di Franco Battiato, anche essa in versione live per un Cd da collezione.

CON NOI AL CINEMA

a cura di Franco Frey

LA VERITÁ, VI SPIEGO, SULL'AMORE. Genere: Commedia. Durata 90 min. Italia 2016 (uscita film: 30 marzo) di Max Croci, con Ambra Angiolini, Massimo Poggio, Carolina Crescentini, Giuliana De Sio, Gianluca Gobbi, Edoardo Leo. Tratto dal libro omonimo di Enrica Tesio, edito nel 2015, la pellicola racconta le vicissitudini di Dora, una mamma gioiosa (Ambra Angiolini, ora in TV con Amore Criminale) la cui vita finisce sottosopra quando il suo compagno Davide (Massimo Poggio) la lascia dopo 7 anni di matrimonio con due figli piccoli, Pietro di 5 anni e Micol di appena uno. Come sospesi nel cuore, restano un sacco di ricordi felici e la malinconia di ciò che poteva essere e che invece non è stato. Dora, sempre di corsa, sballottata tra i bambini e il lavoro e un mutuo con cui fare i conti, si rifiuta di rielaborare il "black-out" sentimentale. Quando viene messa ai ferri corti da una psicologa "odiosa" capisce che è giunto il momento di dire la verità a Pietro, il quale crede ancora che il papà sia via per lavoro. Spronata dall'amica Sara (Carolina Crescentini) trova finalmente la forza di reagire. Il primo passo sarà quello di riappropriarsi del proprio tempo, assumendo l'insolito baby-sitter Simone (Gianluca Gobbi) un poeta-bidello decisamente affascinante, suo vicino di casa e nuovo fidanzato di Sara. Ma la vera rinascita arriverà infine quando capirà che le risposte alle sue domande vanno cercata dentro di lei. Storia di una giovane donna coraggiosa, anticonformista e di tutto il mondo che la circonda, che dopo l'abbandono scopre cos'è veramente l'amore. Un film che fa riflettere, con scene esilaranti e tenere, ma sempre profondamente sincere. Buona visione! Dedico questo film a tutte Voi Amiche Lettrici del L'Altro Giornale e in particolare a chi ha ritrovato la serenità nell'amore!


SPAZIO DONNA

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2017

Tè verde, proprietà anti-cancro BENESSERE DONNA

Uno dei più interessanti aspetti del tè verde riguarda le sue proprietà anti-invecchiamento e anti-cancro. Si è riscontrato che nei paesi ad alto consumo di tè vi è una bassa percentuale di ammalati di cancro. In Giappone le donne che

Chiara Turri

insegnano la cerimonia del tè, e quindi ne assumono in quantità maggiore, sono note per la loro longevità. Le percentuali di cancro al colon, seno, pelle, pancreas e stomaco sono estremamente basse tra i bevitori di tè verde. Anche il cuore ne trae enormi benefici, infatti le molte sostanza antiossidanti presenti nel tè lo proteggono dall'infarto. Non solo. Colesterolo e radicali

A CURA DI CHIARA TURRI

liberi, nei forti bevitori di tè verde, non sembrano essere un problema; pare che gli antiossidanti in esso contenuti siano molto più attivi degli antiossidanti contenuti in qualsiasi altro alimento, con benefici non indifferenti per la salute. Anche i fumatori giapponesi che fanno uso di tè verde sembrano essere immuni dal tumore al polmone; avendo il Giappone il più alto tasso di fumatori, ha, allo stesso tempo, la più bassa percentuale di ammalati di cancro al polmone. Il tè verde ha inoltre proprietà rilassanti, aiuta a lenire il mal di testa, l'ansia e lo stress. Alcuni dentifrici usano estratti di tè verde, in quanto, pare, esso abbia effetti anche contro le carie ai denti Disintossica, è diuretico, rallenta l'invecchiamento e riduce notevolmente il rischio tumore...Cosa volere di più? Fa bene alla salute, non fa ingrassare ed invecchiare. Questi sono tre splendidi motivi che dovrebbero indurre ciascuno di noi a consumare tè verde regolarmente, ma in Italia, a differenza dei paesi orientali, non è così. Il principio attivo forse più importante del tè verde è la catechina, un potente polifenolo che, a differenza di altri antiossidanti, riesce a prevenire i danni delle ossidazioni alle cellule, oltre che a

ripararli. Il bagno al tè verde è un valido aiuto per combattere lo stress e rilassare il corpo e la mente dopo una lunga giornata di lavoro. Il tè verde possiede proprietà anti-stress e proprietà benefiche per la pelle, che dopo il bagno apparirà molto liscia e rigenerata come non mai.

Come preparare il bagno al tè verde. In un sacchetto in tessuto ponete le foglie di tè verde. Legate forte il sacchetto con un nastro in modo da poterlo mettere sotto il getto dell’acqua per riempire la vostra vasca. Una volta che il sacchetto col tè sarà completamente immerso, lo terrete in infusione per almeno cinque minuti, dopodiché potete rimuoverlo. L’acqua si colorerà di verde!! Ma per rendere il bagno ancora più rilassante potete aggiungere qualche goccia di olio essenziale. Ottimo per la stagione invernale è l’olio essenziale di arancia, fiori d’arancia, mandarino e rosa. Immergiti nella vasca e goditi il tuo bagno L’immersione deve durare non meno di mezz’ora. L'effetto rilassante è dato principalmente dal calore dell’acqua e dall'essenza usata. Il tè ha invece proprietà antiossidanti, depurative, aiuta a eliminare le tossine e a "sgonfiare" le gambe affaticate. E' anche emolliente e levigante. Namastè!

IL BIMBO a cura del dottor Gianni Tamassia LO SPUNTINO DI META’ MATTINA E POMERIGGIO Mangiare sano è un’abitudine fondamentale per una crescita ottimale e un adeguato sviluppo dei bambini. Gli spuntini in genere, se scelti con attenzione, concorrono all’equilibrio dell’alimentazione in età pediatrica e si possono rivelare come un fattore di integrazione di eventuali deficit nutrizionali. Per tale motivo devono essere considerati come una parte importante della dieta del bambino. E’ necessario rendere questo “momento alimentare” parte integrante di una sana alimentazione, offrendo ai propri figli snacks che contribuiscano a ridurre la densità energetica della dieta giornaliera e, al contempo, possano favorire il soddisfacimento di eventuali necessità nutrizionali. Questi piccoli pasti vanno scelti per fornire l’energia necessaria ad affrontare le attività della tarda mattinata e del tardo pomeriggio senza interferire e togliere l’appetito per il pranzo e la cena. La scelta quindi deve riguardare alimenti che contengano soprattutto zuccheri a lento assorbimento (pane, biscotti e cereali ) ma anche una quota di zuccheri pronti ( frutta ) , proteine ( latte, yogurt ), vitamine e fibre alimentari ( frutta ), senza o con pochi grassi, soprattutto se saturi. L’eventuale aggiunta di verdura aumenterebbe il valore nutrizionale dello spuntino. Si dovrebbe cercare di creare appuntamenti fissi per gli spuntini, non troppo vicini al pasto successivo, evitare di eccedere in quantità e di scoraggiare l’assunzione di cibo in altri orari. Lo spuntino infatti deve saziare la fame del momento senza appesantire troppo la digestione e togliere l’appetito per il pasto successivo; in pratica deve dare la giusta carica in un momento di calo di energia e di attenzione. Utile anche variare spesso i contenuti degli spuntini, in modo da variare anche i nutrienti che vengono da essi forniti. E se si fa uso di prodotti confezionati, leggere le etichette, in modo tale da avere un’idea del contenuto di zuccheri, grassi (soprattutto trans), eventuali coloranti e conservanti, e calorie. Buona norma è anche quella di evitare di fare merenda davanti alla televisione/computer/smartphone o mentre si studia. La merenda è la giusta pausa anche da tali attività.

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Care lettrici, inviate, via WhatsApp, al numero 3319003743, le foto dei vostri bimbi nati negli ultimi tre mesi. Dedicheremo loro lo spazio “BENVENUTI!” Sarà un bellissimo ricordo da conservare per il loro futuro. Aspettiamo tante immagini dei vostri cuccioli.

L’ANGOLO DI FRANCESCA

a cura di Francesca Galvani - www.cucinaeciacole.it

PANCAKES Ingredienti per 15 pezzi 180 ml di latte a temperatura ambiente 180 gr. di farina 00 2 uova piccole 60 gr. di zucchero 2 cucchiaini di lievito in polvere 30 ml di olio di semi di mais o burro fuso Mezzo cucchiaino di sale Zucchero a velo e ciò che più vi piace (leggere introduzione corso)

Francesca Galvani

Preparazione Simile alle crespelle questo impasto va lasciato riposare una mezz’ora circa. Mescolare farina, zucchero, lievito e sale. Versare l’olio o il burro e mescolare fino ad avere un composto liscio. Nella padella per le crespelle suddividere l’ impasto dopo averla scaldata con poco burro, basteranno 3 cucchiai per ogni pancake. Quando formerà piccole bolle lo potete girare. Servire caldi, perfetti per un brunch ma anche per una merenda o un dopocena alla televisione. I vostri bambini ne andranno ghiotti e se ne avanzano li potrete surgelare.

Centro Crystal Sound

Synergie Love Sound© - Emozioni nella culla sonora della vita© Massaggio Sonoro in gravidanza di Lorenzon Alesssandra© Trainer Professional Armonie e massaggio sonoro con le Bio- frequenze delle campane di cristallo. Bio – risonanza naturale cristallina. Il modo in cui il feto reagisce ai suoni è stato ampiamente studiato, sostanzialmente perché l’udito è il primo senso ed il più facile da stimolare all’interno dell’utero già dopo poche settimane. Un massaggio sonoro che lo aiuterà a crescere, attraverso il quale nel corpo della madre si propagano diverse sonorità e vibrazioni da creare un vero e proprio concerto armonico, avvolgente e vitale. Dolci onde sonore che costituiscono un nutrimento sensoriale unico per il feto e la sua crescita in armonia. Frequenze dolci che giungono all’embrione dall’interno stesso del corpo, primo grande generatore della relazione madre/figlio. Il liquido amniotico agisce da morbido filtro che trasmette e veicola un dolce massaggio sonoro per il bambino. Bio –frequenze armoniche che riempiono l’universo vitale del feto. Ognuno di questi suoni ha per il bambino non solo un valore fisiologico e funzionale, ma si carica anche di valenze emotive ed affettive molto profonde in un contatto speciale e sinergico con la madre. Le vibrazioni ritmico - sonore delle campane di cristallo e tibetane in cui è avvolto il bambino lo fanno entrare empaticamente in risonanza con lo stato d’animo di rilassamento della madre che viene percepito perfettamente dal bambino, cosicché vibrando la mamma di gioia, fa vibrare anche il bambino di gioia, mentre calmandosi e rilassandosi trasmette queste emozioni anche a lui. Ecco perché è così importante il massaggio sonoro Synergie Love Sound©, perché si instaura una vera e propria consonanza, in cui il suono è l’oggetto intermediario che permette e facilita la relazione, il dialogo e l’empatia. Il suono armonico è il veicolo privilegiato del contatto d’amore tra madre e bambino. La madre vibra per il suo bambino come uno strumento musicale, offrendogli così la sua energia e le sue emozioni, mentre egli vibra in lei in un intimo dialogo “sonoro” che rende entrambi “uniti”, nella culla sonora della vita. Suoni vibranti cristallo che mettono in movimento, in unione ed in risonanza profonda madre e figlio.

Testi copyriht Alessandra Lorenzon© Diplomata in Massaggio Sonoro "PHI ® " - Institute of Sound Healing Autrice del libro con brevetto: “IL METODO HARMONICO DEL SUONO CRISTALLO TRA CIELO E TERRA” M.I.R Edizioni Centro Crystal Sound di Alessandra Lorenzon Loc. Lubiara, 73/a - 37013 Caprino Veronese Cell. 348 2252712 a.lorenzon@tiscali.it - www.kitama.it FB: kitama FB: centro crystal sound


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SPORT

L’ALTRO GIORNALE

Voglia di crescere Avio a tutta grinta

CALCIO. Il club trentino ha cominciato con entusiasmo il girone di ritorno in Seconda categoria

Il girone di andata l’ha chiuso così, con un successo. E il bilancio della prima parte di campionato (Seconda categoria trentina, girone A) parla di settimo posto in classifica, a metà graduatoria sì ma con l’occhio rivolto verso l’alto. L’Avio calcio ha trascorso le vacanze di Natale con il sorriso: l’affermazione per 2-1 contro il Castelcimego, nell’ultima partita del 2016, ha regalato più di una soddisfazione: «Abbiamo chiuso in bellezza l’andata, grazie a una vittoria importante – dichiara la dirigenza -. L’Avio ha fatto sua l’intera posta in una partita ottima sotto tutti i punti di vista; si è visto fin dall’inizio che i ragazzi di mister Clodoaldo Martino volevano fortemente questo successo e fin dall’inizio hanno spinto a testa bassa rischiando anche di travolgere con una goleada la squadra della Valle del Chiese». Nel girone di

febbraio, al termine della sosta invernale. La formazione di Clodoaldo Martino ha affrontato finora, nel girone di ritorno e alla data di stampa del giornale, il Bagolino (sconfitta interna per 0-1), l’Alta Giudicarie, il Brenta calcio e l'Isera (vittorie rispettivamente per 1-3 in trasferta, 4-0 in casa e ancora per 1-3 in trasferta); i gialloblù sanno che dovranno combattere con grinta, impegnarsi e sacrificarsi ogni settimana per fare strada e togliersi belle soddisfazioni. Non a caso, la riflessione della dirigenza dà un assist alla squadra: «Non esistono partite facili, lo sappiamo. Nessuno regala nulla e tutti lottano per fare qualche punto in qualsiasi categoria si giochi. Del resto anche l’imbattuto Rovereto è incappato nella sua prima sconfitta in campionato dopo un striscia di 13 vittorie consecutive».

Marzo 2017

Cavedine-Lasino al primo posto CALCIO /TROFEO MUSIC CENTER

Il Cavedine-Lasino milita in Prima categoria

Una nuova coppa in bache- miazione sono stati conseca per terminare la prepara- gnati due riconoscimenti zione invernale. Una nuova speciali a due nostri atleti: I ragazzi dell’Avio calcio coppa per rituffarsi nel Alessandro Lever ha riceandata, lo precisiamo, la campionato), Isera (1-1), campionato di Prima cate- vuto il premio di capocanformazione trentina ha Vallarsa (2-2), Lizzana goria trentina, ricominciato noniere del torneo, Simone conquistato ventuno punti, C.S.I. (ancora per 2-2) e da una manciata di settima- Travaglia quello di miglior frutto di cinque afferma- contro il 3P Val Rendena ne. Il Cavedine-Lasino cal- portiere». Il girone di ritorzioni, sei pareggi e tre (3-3), mentre a battere cio vince la quinta edizione no di Prima categoria, sconfitte, segnando venti- l’Avio sono stati il Roveredel Trofeo Music Center, intanto, è già partito: il sei gol e subendo diciotto to (2-0), il Tione (1-2) e il organizzato dall’US Gar- Cavedine-Lasino è inserito reti. Le vittorie sono arri- Limonese (1-3). Non solo: dolo, ed è pronto al rush nel girone A e si trova ai vate con Brenta calcio (1- il rendimento è costante se finale di stagione. «Per il piani alti della classifica. 6), Guaita (3-2), Carisolo consideriamo le gare tra secondo anno consecutivo «Il 2017 è cominciato con (3-2), San Rocco (0-5) e, casa e trasferta, perché nei la nostra squadra conquista un paio di novità – rivela il appunto, con il Castelci- match interni la compagiil gradino più alto del direttivo biancoverde -. mego (2-1), i pareggi con- ne trentina ha raccolto podio – esulta il direttivo Non ci sarà più nella nostra tro Bagolino e Alta Giudi- undici punti, fuori dieci. biancoverde -. Grazie alle giovane rosa Alessandro carie (entrambi per 0-0, La seconda parte di torneo reti di Tiziano Collarci e Collarci, il quale è tornato Matteo Sambugaro Simone Angeli i nostri al Calavino, squadra del nelle prime due partite di è cominciata domenica 26 ragazzi portano a casa il suo paese in Seconda catesuccesso proprio contro il goria. Al contrario, abbiaCALCIO / I TORNEI CITTÀ DI CAVAION E AFFI - 1° MEMORIAL CLAY Gardolo avendo la meglio mo accolto il gradito rienper 2-1». Un’affermazione tro di Simone Angeli, che Una tre giorni di calcio inter- squadre partecipanti, nel dio Rizzi, meglio conosciuto le società Cavaion, Bardoli- arrivata in un torneo “ami- per motivi di lavoro ci nazionale giovanile. Si svol- pomeriggio inizieranno i tor- come Clay, scomparso pre- no e Montebaldina in un pro- chevole” ma non per que- aveva abbandonati ad inigerà nel periodo pasquale nei che proseguiranno fino a maturamente nel 2015. Clay getto di calcio giovanile con sto meno gratificante. Per- zio stagione e che, adesso, ché, si sa, vincere aiuta a è di nuovo tra noi per lottanegli impianti sportivi di domenica 16 aprile. è stato uno dei fautori del il Chievo Verona». Cavaion Veronese: in pro- Gran conclusione lunedì di Baldo Junior Team che lega Riccardo Reggiani vincere. «Durante la pre- re per i nostri colori». M.S. gramma la prima edizione Pasquetta con l'atto conclusidei tornei “Città di Cavaion e vo, che si dividerà tra finali e Affi- 1° Memorial Clay” a premiazioni. «La manifestasei e sette giocatori riservato zione ci permette di fare alle categorie pulcini. La conoscere agli ospiti stranieri Lotteria dal finale benefico. Un gesto di solidarietà, tra manifestazione, organizzata il nostro territorio. Ragazzi e pallone e un pensiero al prossimo. Il Mori S. Stefano lo dall’Ac Cavaion in collabo- familiari visiteranno cantine, commenta così: «Chapeau», per dirla alla francese. Giù razione con il Baldo Junior parchi di divertimento, locail cappello, insomma, per chi ha deciso fare un regalo a Team, Bardolino, Montebal- lità del lago di Garda» spiega dina, Chievo Academy e le Marino Gaiardoni, coordinachi ha più bisogno. «Non poteva esserci epilogo miglioAmministrazioni di Cavaion tore del Baldo Junior Team. re, da raccontare, per il primo premio della nostra LotVeronese ed Affi, si svolgerà Sarà allestita una tensostrutteria 2016/17 – spiega la società di calcio trentina -. da sabato 15 a lunedì 17 tura nell’area adiacente i Abbiamo scoperto il fortunato vincitore della Fiat Panda aprile. I due tornei si gioche- campi con un ricco programranno in contemporanea: ma di intrattenimenti e che ha riservato, a tutti, una grandissima e graditissima quello internazionale richia- l’esposizione di prodotti enosorpresa: Massimo Tonetta, già atleta del Mori S. Stefamerà squadre da Austria, gastronomici del territorio. no e figlio del nostro grande amico Corrado (storico Massimo Tonetta a fianco della Fiat Panda Svizzera, Germania suddivi- «Fondamentale è il ruolo delsegretario del club per diverse stagioni, ndr), ha deciso se nelle categorie pulcini l’Amministrazione comunale (2008-2009) e pulcini (2006- di Cavaion Veronese ed Affi di donare l'autovettura appena conquistata ad un'associazione della sfera solidale con sede a Torino, che si 2007); al torneo nazionale con cui stiamo collaborando occupa di beneficenza e sostegno alle persone meno fortunate». Calcio e solidarietà vanno braccetto. E il Mori parteciperanno compagini fattivamente per l’organizzaS. Stefano applaude con orgoglio il proprio ex giocatore. «Nei giorni scorsi Massimo ha visitato la Concessioveronesi tra cui Chievo zione della manifestazione naria Bombardelli di Mori che gli consegnerà la nuova automobile – continua la società trentina -. Che dire? Un Verona, Virtus, trentine e conclude Marino Gaiardoni mantovane. Sabato 15 aprile con una dedica speciale -. Il gesto che ha sorpreso un po' tutti e in un mondo sempre più consumista siamo sicuri abbia fatto breccia nei cuori si aprirà con la cerimonia di Città di Cavaion ed Affi è di tantissime persone». M.S. apertura e la sfilata delle dedicato alla figura di Clau-

CALCIO. Vince una Panda alla lotteria, la dona in beneficenza

SER.I.T. CON LA GREEN TEEN TEAM FOUNDATION E IL PARCO NATURA VIVA Riciclo della plastica per la salvaguardia dei rettili Lo scorso mese Ser.i.t. ha avuto il piacere di ospitare una visita guidata dell’associazione Green Teen Team Foundation, un gruppo di giovanissimi studenti guidato dalla principessa Theodora von Liechtenstein. Il team ha ideato un programma di raccolta e riciclo della plastica per finanziare il progetto Chelonia, dedicato alla salvaguardia delle tartarughe e testuggini europee. Campo base del progetto è il Parco Natura Viva di Bussolengo, all’interno del quale sono stati posizionati degli appositi contenitori trasparenti per il conferimento delle bottiglie di plastica. Venti quintali di plastica sono stati già raccolti e immessi nel container destinato al conferimento presso Ser.i.t., dove appunto i giovani protagonisti hanno potuto vedere personalmente i risultati del loro lavoro, ma anche ottenere il riscontro economico che permetterà loro di finanziare le attività dell’associazione. Il Progetto Chelonia è supportato anche dalle aziende Sandrà Scavi , Edilconfort e Ironstyle, che hanno contribuito alla costruzione e alla posa dei contenitori finalizzati al conferimento delle bottiglie.

SER.I.T. E PESCANTINA PROMUOVONO LA RADIOBAG® Il primo sacchetto dotato di un chip Tracciare i rifiuti domestici e il loro percorso non è mai stato così semplice. La Smp – Sfregola Materie Plastiche – ha brevettato il primo sacchetto dotato di microchip per seguire il rifiuto in tutto il suo percorso, dal punto di prelievo al luogo di conferimento. Ser.i.t. e Comune di Pescantina hanno aderito al progetto pilota della ditta produttrice, al fine di dimostrare, attraverso i dati raccolti durante le fasi di monitoraggio, come il sistema RadioBag® aiuti ad aumentare significativamente la qualità di materiale proveniente dalla raccolta differenziata. Il progetto, partito nel corso del 2016 e ancora in fase sperimentale, permetterebbe, oltre a ridurre i costi per lo smaltimento dei rifiuti in discarica, di reinvestire quanto risparmiato in servizi per il cittadino.


SPORT

L’ALTRO GIORNALE

Peschiera e calcio Carrellata storica

Marzo 2017

CALCIO. La formazione lacustre compirà 21 anni il prossimo 18 luglio. Tutto iniziò nel 1996

La data di nascita se la ricordano bene: «L’ASD Peschiera è stata fondata il 18 luglio 1996». Quasi 21 anni fa, «da un gruppo di genitori, con sole due squadre e precisamente della categoria pulcini ed esordienti». Una carrellata storica, dalla fine degli anni Novanta ad oggi. Cominciata a piccoli passi per giungere fino alla Prima categoria, dove la formazione lacustre e combatte in questo campionato 2016/17, precisamente tra le fila del girone A. «Nella stagione 1997/98 il Peschiera è riuscito a schierare cinque squadre: Terza categoria, juniores, giovanissimi, pulcini ed esordienti – riferiscono i dirigenti -. Nel 1998/99 si è avuto un ulteriore incremento di due squadre facenti parte del sodalizio sportivo, arrivando a presentare nei vari campionati ben sette team: Terza categoria, juniores, giovanissimi, esordienti A, esordienti

Il Peschiera 2016/17

B e pulcini. Precisiamo, tra l’altro, che la Terza categoria si classificò al secondo posto nel proprio torneo». E proseguono: «Nel 1999/00 e nel 2000/01 si confermano ancora sette formazioni: nel primo anno i nostri under 21 si laureano vice campioni provinciali, nel secondo gli esordienti fascia B conquistano il titolo di campioni provinciali. Passiamo poi al 2001/02: schieriamo otto compagini, quali una Seconda categoria, juniores, allievi, giovanissimi A, giovanissimi B, esor-

dienti, pulcini e per la prima volta la scuola calcio per i più piccolissimi (6 anni, ndr). Inoltre, i giovanissimi diventano campioni provinciali». La storia procede a ritmo serrato. Il numero di team aumenta. E i successi non tardano ad farsi vedere, in particolare nelle ultime stagioni: «Nel 2009/10 la squadra militante nel campionato di Terza categoria si classifica al primo posto nel girone e raggiunge così la promozione alla categoria superiore (Seconda categoria, ndr), mentre nel 2010/11

gli juniores provinciali vincono il proprio torneo e si laureano vicecampioni provinciali assicurandosi il diritto di partecipare al campionato riservato agli juniores regionali. Nel 2014/15, contiamo il gruppo in Seconda Categoria e ben undici compagini giovanili: la prima squadra si posiziona in seconda posizione, dopo un travolgente girone di ritorno, totalizzando una sola sconfitta e un pareggio. Ai play off, poi, arriviamo secondi e veniamo recuperati per disputare la Prima categoria». Dulcis in fundo, ecco il resoconto della scorsa annata: «il Peschiera iscrive una rosa in Prima categoria, che si classifica al quarto posto e che partecipa ai playoff per il passaggio in Promozione, venendo però eliminata. Insieme alla formazione di punta, si iscrivono dieci squadre del vivaio». Matteo Sambugaro

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Bocciofila sociale L’ABEO ringrazia BARDOLINO

La bocciofila Bardolino per il sociale. Nel 2014 la società presentò l’idea di organizzare una manifestazione boccistica regionale, nel bocciodromo di Via Pasubio, per raccogliere fondi da destinarsi all’ABEO Associazione Bambino Emopatico Oncologico, unica associazione di riferimento per la raccolta di fondi destinati al reparto di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico G. B. Rossi di Verona. L’idea ebbe immediata risposta da parte dell’allora presidente del comitato provinciale di Verona della Federazione Italiana Bocce, Roberto Boscaini, che la sposò e la divulgò a tutte le società del veronese e del Veneto. La risposta dei soci della bocciofila Bardolino fu immediata, come lo fu quella dei giocatori di tutte le società veronesi, e non solo, che parteciparono alla prima edizione, lasciando l’intero ricavato della gara all’ABEO. Va ricordato che Roberto Boscaini, morì dopo pochi giorni la conclusione della prima edizione ed è per questo motivo che la gara ora è a lui intitolata. Oltre

ai soci della bocciofila organizzatrice anche altre società del comune di Bardolino sono state sensibilizzate all’iniziativa della vendita delle uova pasquali, simbolo dell’associazione, a favore di ABEO, a cui viene devoluto il ricavato del bar durante la settimana della manifestazione. Anche l’amministrazione comunale di Bardolino partecipa all’iniziativa concedendo il patrocinio a questa manifestazione per squadre a coppie che si svolgerà nelle serate dal 15 al 19 maggio mentre le finali si disputeranno sabato 20 a partire dalle ore 14. Ma le iniziative del gruppo della bocciofila Bardolino non si fermano qui. Il giorno di Pasquetta organizza una delle manifestazioni più importanti nel panorama boccistico regionale, i campionati regionali di bocce senior per poi successivamente organizzare la 3° edizione del trofeo regionale Ristorante Biri per portare a compimento la Scuola Bocce che vede la partecipazione dei studenti dell’Istituto Falcone e Borsellino. Marino Silvestri

TAMBURELLO. Applausi alle premiazioni provinciali. Baruffi: «Il settore giovanile è di assoluta importanza» E’ stata una gremita Sala Lonardi di San Pietro in Cariano ad ospitare lo scorso sabato 18 febbraio le Premiazioni provinciali FIPT (Tamburello). Importante la presenza delle autorità: dal delegato Coni Stefano Gnesato agli Assessori allo Sport dei comuni di Verona, San Pietro in Cariano, Ca stelnuovo del Garda Bussolengo, Fumane, dal Vice Presidente Federale FIPT Andrea Fiorini al Consigliere Federale Luca Baldini. Il Presidente Provinciale Luigi Baruffi da parte sua ha presentato il neoeletto Comitato Provinciale (Vice Presidente Claudia Righetti, Consiglieri Serena Morbioli, Cristiano Zantedeschi, Deborah Condello, Dario Andreoli, Sergio Zantedeschi, Segretaria Flora Giacopuzzi), ed ha elogiato il grande appoggio dei Consiglieri aggiunti per il grande impegno nel coadiuvare il Comitato. Baruffi ha poi elencato le numerose attività svolte nel 2016, tra cui i 13 Campionati provinciali di tutte le categorie (in campo 66 squadre Open e 28 Indoor, suddivise su 21 società, distribuite sul territorio provinciale), la partecipazione a Expo Sport con annesso il Campionato Provincial e Scuole, Sport in Piazza con l’organizzazione del Coni, fatto in diverse località della Provincia, il Trofeo Coni, i vari Tornei promossi dalle nostre società, e l’importantissima presenza dei tecnici nelle scuole della Provincia. «Sollecito tecnici e giocatori ad assistere insegnanti e ragazzi all’approccio del Tamburello – ha esortato il presidente Baruffi -. Il Settore Giovanile è di assoluta importanza per lo sviluppo del nostro sport; il Comitato non risparmierà energie per raggiungere l’obiettivo di incrementare il numero delle squadre di ragazze e ragazzi». Altro punto importante citato sono i corsi di preparazione: «Negli ultimi quattro anni – ha precisato Baruffi - sono stati istruiti 63 nuovi tecnici, 57 giudici di gara, 75 insegnanti di educazione fisica, 6 nuovi arbitri». La manifestazione, condotta dallo speaker Giuseppe Arcozzi, coadiuvato dalla figlia Chiara, da Chiara Benvenuti, da Flora Giacopuzzi e dalle Consigliere Claudia Righetti e Deborah Condello, è poi entrata nel vivo con le premiazioni. Squadre Campioni Provinciali Categoria Open. Pulcini: Negarine Maschile e Bardolino Femminile; Esordienti: Negarine Maschile e Carianese Femminile; Giovanissimi: Negarine A Maschile e Cavalcaselle Femminile; Allievi: Cavalcaselle Maschile; Juniores: Mazzurega Maschile e Negarine Femminile; Serie D: Salvi di Corte Salvi (Verona); Serie C: Arbizzano Squadre Campioni Provinciali Categoria Indoor. Pulcini: Negarine; Esordienti: Negarine A; Giovanissimi: Negarine A; Allievi: Sommacampagna e Negarine Femminile; Juniores: Mazzurega; Serie C: Cavalcaselle Altre Eccellenze Vincitrici Trofeo Coni: Cavalcaselle Giovanissimi Femminile; Vice Campione d’Italia Serie D: Consolini (Costermano); Squadra di serie B Promossa in Serie A: Bardolino; Atleta Campione d’Italia: Flavio Isalberti; Atleta Campione del Mondo: Stefano Tommasi; Atleti Azzurri Giovanili: Nicolas Gottoli, Federico Anselmi, Efrem Lavarini, Marina Nicolis; Tecnici Nazionali: Nazionale Serie A Sergio Zantedeschi, Nazionale Giovanissimi Giuseppe Arcozzi; Tecnici Trofeo Testa Giovanili: Maddalena Pasquetto, Marco Lavarini, Chiara Benvenuti, Chiara Arcozzi, Michelangelo Cordioli, Valter Cavalleri, Paolo Bertaiola, Massimo Paroni, Lorenzo Morando; Tecnici Specialisti per le Scuole: Luca Baldini, Serena Morbioli, Chiara Benvenuti, Michela Bernardinelli, Renzo Tommasi, Chiara Arcozzi, Marco Andreoli, Walter Cavalleri, Lorenzo Morando, Cristiano Zantedeschi, Mariella De Matteis, Maddalena Pasquetto, Fraccaroli Bruno. Benemerenze: Luigi Biasi, targa consegnata da Luciano Zerbini. Riccardo Reggiani



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