Pensionati 06 2015

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Organizzazione

Perequazione

Territorio

Pensioni

La Cgil si attrezza per cambiare pag. 2

Lettera a Matteo Renzi

Tutto il lavoro dello Spi, lega per lega pagg. 10/17

Un quadro assai confuso pag. 20

pagg. 4/5

lotte unitarie speciale

Pensionati Il giornale delle leghe SPI CGIL in provincia di Alessandria Anno XL • N. 2 • giugno 2015 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 24/02/2004 n° 46) art. 1, c. 2, DCB/AL

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EMPI duri per tutti. Per i tanti giovani che non trovano un lavoro adeguato alla loro formazione e neppure un lavoro duraturo e adeguatamente remunerato. E per i tanti anziani che vedono diminuire il potere d’acquisto delle loro pensioni, e faticano sempre di più a far fronte alle spese per la salute, la casa, i trasporti, le tasse, i ticket, eccetera.

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A crescono anche, soprattutto per gli anziani, le difficoltà legate alle trasformazioni portate dalla tecnologia e dall’informatica. Sempre più per ottenere ciò di cui si ha diritto bisogna misurarsi con computer, internet, pin, password e via smanettando.

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UANDO squilla il telefono c’è qualcuno che ci offre contratti favolosi per cambiare gestore telefonico o venditore di energia e in certi casi ci strappa subdolamente un contratto. Se telefoniamo noi spesso sentiamo che ci risponde una voce registrata che ci chiede di digitare ‘1’ se vogliamo una cosa, ‘2’ se vogliamo l’altra, ‘3’ se vogliamo l’altra ancora, e per riuscire a parlare con un essere umano dobbiamo ascoltare per un sacco di tempo una musichetta che, anche se bella, alla fine diventa insopportabile.

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HI ha figli, parenti, amici, vicini gentili riesce prima o poi a farsi aiutare. Ma ci sono anche tanti anziani soli che faticano enormemente a muoversi in un mondo tanto diverso da quello in cui sono cresciuti, hanno lavorato e contribuito allo sviluppo del Paese.

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E notizie che ascoltiamo parlano troppo spesso di corruzione, di scandali, di sprechi e di violenze.

MENO MALE che c’è lo SPI!

N questo quadro desolante, ad aiutare gli anziani resta il sindacato. Che, nonostante le difficoltà e la scarsità di risorse, si batte per tutelare i nostri diritti e ci mette a disposizione operatori professionali e volontari per districarci nelle pratiche fiscali, previdenziali, assistenziali. E che cerca di esserci vicino, anche ‘geograficamente’, con le sue sedi e le permanenze settimanali presso comuni, circoli, e addirittura nelle piazze dei piccoli centri dove arriva con il suo ufficio mobile. Il sindacato, la Cgil, e per noi pensionati lo Spi, ci è vicino e sta dalla nostra parte. Meno male che c’è!


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Primo piano

Al via la Conferenza d’Organizzazione

La Cgil si appresta a profonde modifiche nel suo modo di operare Tonino Paparatto Segretario Generale Cgil Alessandria

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l Congresso aveva deciso che la Conferenza si svolgesse entro il 2015. Nei mesi scorsi, il Direttivo aveva nominato un’apposita commissione che si è riunita più volte, sia in forma plenaria, sia articolata in cinque gruppi di lavoro. Ci sono stati vari momenti di approfondimento; le Categorie nazionali e molti Regionali hanno fatto pervenire, alla commissione, propri contributi scritti. Il Direttivo ha approvato, a maggioranza, il documento su cui saranno chiamate a discutere le Conferenze di Organizzazione. Il documento individua 4 temi: ‘Contrattazione inclusiva’, ‘Democrazia e partecipazione’, ‘Territorio e Strutture’, ‘Profilo Identitario e formazione sindacale’.

Il Direttivo Nazionale Cgil, riunito a Bologna il 14 maggio 2015, ha convocato la Conferenza di Organizzazione. Dal 3 giugno al 30 giugno 2015 si svolgeranno le Conferenze territoriali di Organizzazione; quella della nostra Camera del Lavoro si svolgerà mercoledì 24 giugno presso la Casa di Quartiere in via Verona 116; la Conferenza nazionale è convocata a Roma nei giorni 17 e 18 settembre 2015. Abbiamo chiesto al Segretario Paparatto di illustrarci i temi più rilevanti della discussione in corso. Provo a riassumerli brevemente.

1. Per una contrattazione inclusiva Obiettivi ■ l’inclusione come scelta stra-

tegica per la contrattazione; ■ sperimentare forme nuove di

contrattazione inclusiva che confermino le titolarità nego-

ziali di ogni categoria e prevedano ambiti di coordinamento confederale; ■ estendere e qualificare di più la contrattazione sociale e territoriale. Attraverso i contratti nazionali, la contrattazione di secondo livello, la contrattazione di sito, la contrattazione sociale e territoriale si vuole aprire una nuova stagione contrattuale che affronti il tema del precariato, dello

stato sociale, degli appalti. La contrattazione sociale territoriale, dovrà porre attenzione all’insieme delle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati, delle giovani e dei giovani. Per incrociare il welfare contrattuale con la difesa, il rafforzamento e il rilancio del welfare di cittadinanza ci dovrà essere il coinvolgimento di tutte le strutture (Confederazione, Categorie).

2. Democrazia e partecipazione Obiettivi ■ allargare gli ambiti di parteci-

pazione e decisione di iscritte e iscritti, delegate e delegati o attiviste e attivisti; ■ tutti i gruppi dirigenti eletti da organismi composti in maggioranza da attiviste/i dei luoghi di lavoro e delle Leghe dello Spi. Il documento ribadisce il ‘valore della democrazia e della partecipazione’. In una fase in cui (nella società) sembra prevalere il decisionismo e il ‘leaderismo’, la cosa ci sembra particolarmente importante. Si prevede l’elezione di tutti i gruppi dirigenti da organismi composti a maggioranza da attivisti dei luoghi di lavoro e delle leghe Spi. I Congressi eleggeranno (oltre al Direttivo) un’Assemblea gene-

✒ CaroSpeciale

Una lettera da Frugarolo Spett. Conf. Sindacali Cgil Cisl Uil

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ono un ex operaio della Michelin Italia che ha lavorato ventuno anni nello stabilimento di Spinetta Marengo, la maggior parte dei quali nel reparto Z. Tutti sapete cosa si faceva in tale reparto. Per chi non ne fosse a conoscenza, si confezionavano le mescole delle varie qualità di gomma, che richiedevano diversi tipi di prodotti: nerofumo ricavato dagli idrocarburi, gomma e olio sempre ricavati dagli idrocarburi, gomma naturale e vari altri materiali dei quali nessun operaio sapeva se erano nocivi per la salute, anche perché non si doveva sapere, per via del segreto industriale, però chi aveva mansioni di comando, non può sostenere, in coscienza, che erano materie innocue per la salute delle persone. Ci sono state persone che mi dicevano: «Chi lavora qui è fortunato, il nerofumo è come il carbone che si prende per lo stomaco, il talco è come il borotalco che si adopera per i bambini, è tutta roba controllata, non c’è roba che può far male alla salute, anzi può portare solo dei benefici». Quale tipo di benefici, a distanza di anni, non sono in grado di sentirne e di vederne, ma le conseguenze disastrose per essere venuto a contatto con determinate sostanze sì. Sono malato di tumore alla prostata e tanti miei colleghi di lavoro, o sono deceduti per tumore, o sono malati

chi ai polmoni, chi alla prostata, chi alla vescica, chi allo stomaco, e chi sostiene che siamo nella media nazionale forse può sostenerlo nei tribunali, davanti a uomini che rappresentano leggi fatte da altri uomini ma davanti a Dio non lo può sostenere, e quelli come me devono chinare la testa prendere le bastonate e baciare il bastone. Io stavo dei giorni interi a pesare manualmente il nerofumo. Le bilance stavano nel punto più alto del reparto Z, proprio sopra dove si facevano le mescole, e dove mi trovavo io era come un camino perché c’era un’apertura che comunicava con l’esterno più in alto del tetto del reparto, e tutti i vapori venivano lì e io non avevo né mascherina, né occhiali, e spesse volte dovevo andare a fare la doccia perché ero nero come il carbone e sputavo nero per parecchio tempo. Anche la gomma quando non era ben talcata bisognava talcarla manualmente, e rimescolarla con un’apposita pala e respirare talco non avendo la mascherina in dotazione, e io ho forti dubbi che assieme al talco ci siano state altre sostanze. Dove lavoravo io, c’erano dei cartelli con sopra scritto che ci potevano essere delle ammine aromatiche e c’erano due strisce sul pavimento, di due colori diversi, che delimitavano il sito dove potevano esserci queste polveri, da una parte della strisca potevano esserci, dall’altra no. Per quanto mi sforzi non

È una lettera amara e sconfortante. Una testimonianza di lavoro, di vita e di sofferenza, a cui ci è parso giusto dare voce proprio in quanto testimonianza umana, senza entrare tecnicamente nel merito dei problemi che solleva. L’autore ce l’ha portata personalmente autorizzandone la pubblicazione. riesco a capire come ciò possa essere possibile. A metà degli anni Ottanta hanno deciso di spostarmi e mi hanno mandato nel reparto dove facevano i pneumatici da camion, ed era un lavoro dove facevo molta fatica e ho cominciato ad avere problemi di salute, tanto che l’Inps mi ha riconosciuto un certo grado di invalidità civile. A questo punto mi hanno messo a fare un altro lavoro, ma mi hanno ridotto il salario e umiliato al punto che non ce l’ho più fatta e mi sono licenziato. Altro che articolo 18! Avendo avuto negli ultimi anni di lavoro

un salario molto basso percepisco anche poco di pensione, la quale diminuisce anno dopo anno, tanto che quest’anno percepisco 5 euro in meno del 2014, come pure mia moglie che percepisce poco più della pensione minima. Pensiamo che non ci diano quello che ci spetta, ma i conti sono quelli che fanno persone molto lontane dalla nostra cultura. Le persone come noi sono quelle che pagano per tutti. Il sottoscritto non vuole sputare nel piatto dove ha mangiato, grazie a questo lavoro ho sempre potuto assicurare un piatto di minestra alla

mia famiglia e sono contento lo stesso. Se dovevo andare in guerra come mio nonno Vincenzo le mie figlie morivano di fame come è successo a tre fratellini di mio padre. Io lo so che quelli come me sono gli scarti che vanno distrutti e c’è chi sa anche con quali mezzi, pertanto sono rassegnato e non mi rimane altro che sperare che le mie figlie e i miei nipoti abbiano maggiore fortuna. Frugarolo 09-02-2015 [Vincenzo L. Mazzarello]


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le con conseguente aumento dell’insicurezza e dell’insofferenza. Il Sindacato, con la sua presenza capillare, può e deve essere un punto di riferimento per tutti a partire dai più deboli. Andranno costruite nelle varie Camere del Lavoro ipotesi organizzative che tengano conto delle specificità, ma pensiamo necessaria una ‘regia’ regionale.

4. Profilo identitario e formazione sindacale Obiettivi ■ la formazione sindacale asset

Tonino Paparatto

rale che eleggerà il Segretario Generale e la Segreteria.

3. Territorio e strutture Obiettivi ■ meno burocratizzazione e più

presidio del territorio; ■ snellimento delle Strutture e

più dirigenti e funzionari impegnati nelle Categorie territoriali, nella contrattazione sociale e territoriale, nel sistema della tutela e dei servizi;

■ fare sistema e creare sinergie

per risparmiare e redistribuire le risorse; ■ criteri flessibili ma omogenei per la presenza delle Strutture nel territorio. Il documento pone il tema del territorio e di una ‘nuova’ attenzione verso lo stesso. La crisi ha visto la chiusura di molte attività produttive, le Istituzioni tendono a ridurre la loro presenza, i tagli dei vari Governi hanno ridotto lo ‘stato sociale’. Le persone rischiano di essere sempre più so-

strategico delle politiche organizzative; ■ costruire la rete dei formatori per un migliore equilibrio tra formazione confederale e di categoria; ■ la formazione e l’aggiornamento come opportunità per tutti, Strutture e attivisti. In una fase di cambiamenti internazionali, di crisi economica ma spesso anche morale, di messa in discussione dei valori fondanti della nostra Democrazia, la nostra organizzazione deve definire chiaramente la propria ‘identità’ in particolare volendo allargare la partecipazione dei delegati, degli attivisti, degli iscritti. Significa riconoscersi nei valori fondativi della Cgil, sentirsi partecipi delle scelte, condividere cultura organizzativa, linguaggi comuni. In questo quadro la formazione deve avere un ruolo fondamentale e deve coinvolgere l’insieme dell’organizzazione

(dai delegati ai Segretari Generali). *** Come è evidente, il documento per la Conferenza di Organizzazione affronta alcuni temi; a nostro avviso ci sono dei limiti (come abbiamo evidenziato nelle riunioni a cui abbiamo partecipato): non si parla di risorse economiche (canalizzazioni); non si definisce a livello nazionale una riorganizzazione delle categorie; le procedure per l’elezione dei Segretari Generali e delle Segreterie appaiono un po’ ‘bizantine’; la scelta di non prevedere conferenze regionali confederali e di non coinvolgere direttamente i ‘servizi’ lascia qualche dubbio. Riteniamo, però, che pur con alcuni limiti la Conferenza di Organizzazione possa e debba essere l’occasione per iniziare una profonda modifica del nostro operare. Contrattazione inclusiva, Democrazia, Territorio, Formazione, sono temi che da tempo fanno parte delle nostre discussioni; il Documento ci sembra andare, complessivamente, nella direzione giusta. È chiaro che le scelte, che si faranno nella Conferenza di Organizzazione, dovranno essere praticate nelle singole Camere del Lavoro e nelle Categorie. In questi mesi, abbiamo guardato al territorio con l’idea di una maggior presenza organizzativa e con l’obiettivo di sviluppare anche l’iniziativa politica. In questa direzione va l’individuazione dei nuovi responsabili di zona.

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La raccolta firme sugli appalti ha visto un impegno importante della nostra Camera del Lavoro (con risultati molto positivi). La contrattazione sociale, che stiamo sviluppando vede protagonisti le compagne e i compagni dello Spi in forte collaborazione con la Confederazione. Sulla formazione abbiamo sviluppato momenti formativi, sulle nuove norme del mercato del lavoro sia nel Direttivo camerale sia in alcune Categorie (Filt, Fiom, Fisac). La partecipazione di delegazioni della Camera del Lavoro, a tutte le iniziative delle singole Categorie, pensiamo sia un modo concreto di ‘stare’ in Cgil. *** Care compagne, cari compagni, la situazione politica internazionale, la crisi economica ancora in corso, la disoccupazione, le nuove povertà, fanno aumentare le paure, le insicurezze. Noi però non ci rassegniamo, pensiamo si debba continuare a lottare per un lavoro dignitoso; per una pensione dignitosa; per uno stato sociale dignitoso; per una società più giusta, più solidale, più democratica. Ancora una volta avremo bisogno di tutte e di tutti. Sono sicuro che le pensionate e i pensionati dello Spi Cgil di Alessandria ci saranno! Ci aspetta una discussione complessa, ma mi sento di dire che la nostra Camera del Lavoro ha le carte in regola sia sul piano politico che economico. Un grande abbraccio.

LiberEtà: Le prossime mosse del sindacato per cittadini In una circolare firmata dai tre segretari nazionali Carla Cantone (Spi Cgil), Ermenegildo Bonfanti (Fnp Cisl) e Romano Bellissima liberi di ogni età

(Uilp Uil), che qui riproduciamo per gran parte, si indicano le linee su cui si muoverà la risposta sindacale alle decisioni del governo: la scelta della contrattazione e il rilancio dell’insieme delle rivendicazioni dei pensionati. Il 18 giugno è fissata una riunione unitaria degli esecutivi nazionali per definire ulteriormente il percorso.

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iberEtà è una rivista mensile realizzata dallo Spi Cgil nazionale, che non è acquistabile in edicola, ma esclusivamente in abbonamento. L’abbonamento annuale costa solo 12 euro. È incredibile quante cose puoi avere con 1 euro al mese: notizie, servizi, curiosità, informazioni chiare e precise sui tuoi diritti di pensionata o pensionato. E per come è fatta non è una rivista per vecchi, ma per tutta la famiglia. Infatti si presenta come la rivista ‘dove le generazioni s’incontrano’. Puoi renderti conto di persona della verità di quanto diciamo, recandoti in una delle nostre sedi, dove sicuramente troverai l’ultimo numero uscito, potrai sfogliarlo e, probabilmente, se ce n’è più di uno, te lo lasceranno in omaggio. In ogni lega c’è un volontario che si è preso l’incarico di promuovere gli abbonamenti a LiberEtà. Se, come siamo sicuri, ti piacerà, potrai abbonarti seduta stante. Penseranno i nostri volontari a versare i tuoi 12 euro di abbonamento e tu dovrai solo aspettare che la posta ti porti ogni mese il nuovo numero. Allora, che cosa aspetti? Rendi libera la tua età abbonandoti e leggendo ogni mese LiberEtà.

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l governo Renzi ha deciso di dare attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale senza alcun confronto col sindacato, con un decreto legge che restituisce solo una parte di quanto dovuto e solo a una parte dei pensionati con pensioni di importo sopra tre volte il minimo, che rivaluta solo marginalmente il montante delle pensioni, e in questo modo gli effetti del blocco dell’indicizzazione del biennio 2012-2013 continueranno a ripercuotersi negativamente sugli importi futuri. Questo modo di agire ancora una volta, come è già accaduto col governo Monti, genera errori, discriminazioni e ingiustizie. Va respinto con decisione il tentativo di criminalizzare i pensionati che, dopo anni di lavoro, di contributi versati, di tasse pagate più alte di tutti gli altri pensionati europei, sono oggi additati come privilegiati che rubano il futuro ai giovani. Si dimentica che i pensionati, in questi ultimi anni di crisi eco-

nomica, aggravata dalle errate e unilaterali decisioni dei governi, con le loro modeste pensioni e con il loro lavoro di cura, hanno sostenuto figli e nipoti disoccupati e inoccupati, sostituendosi a un welfare insufficiente e discriminatorio. Altrettanto preoccupante è la campagna nei confronti dei pensionati cui si applica il sistema retributivo, che hanno l’unica colpa di essere andati in pensione in base alle leggi allora vigenti. Parallelamente, non c’è una vera messa in discussione dei privilegi previdenziali ancora esistenti. In questa fase, è importante promuovere confronti unitari con i parlamentari del territorio per costruire un ampio consenso, affinché in Parlamento nella fase di conversione in legge del decreto, si possano apportare quelle modifiche che restituiscano ai pensionati giustizia, equità, diritto e diano un chiaro sostegno alle rivendica-

zioni contenute nella Piattaforma unitaria. A tal fine, reiteriamo la richiesta al governo dell’apertura di un tavolo di confronto nazionale. Restiamo infatti convinti come organizzazioni sindacali che la strada da privilegiare sia la contrattazione, che va supportata dalla mobilitazione e dall’azione di pressione per far cambiare le norme. Si rende necessario incrementare le nostre iniziative sui territori per un più forte e incisivo rilancio della vertenza unitaria di Spi, Fnp, Uilp. Punti qualificanti della nostra azione unitaria sono: ■ La richiesta di un sistema di rivalutazione delle pensioni all’inflazione più equo e che tenga conto dei consumi specifici dei pensionati e degli anziani. ■ La richiesta di modificare la Legge Fornero, anche per quanto riguarda la reintroduzione di forme di flessi-

Carla Cantone

bilità di uscita dal mondo di lavoro, che potrebbero pure facilitare il turn over e l’occupazione giovanile. ■ La riduzione della pressione fiscale, a livello nazionale e locale, sul lavoro e sulle pensioni. ■ L’equiparazione della no tax area per lavoratori e pensionati. ■ L’eliminazione del fiscal drag. ■ L’estensione del bonus di 80 euro anche ai pensionati e agli incapienti, perché a parità di reddito è ingiusto escludere i pensionati da un beneficio a carico del bilancio dello Stato. ■ La richiesta di una legge nazionale sulla non autosufficienza, con finanziamenti adeguati e certi. Sono queste le scelte necessarie per recuperare fiducia e giustizia sociale, presupposti fondamentali per la ripresa economica, produttiva e occupazionale del nostro Paese.


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Primo piano

Dopo la sentenza della Consulta

Caro Presidente, confrontiamoci Al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi

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aro Presidente, immmmmmmmmiii la sentenza emanata dalla Corte Costituzionale il 30 aprile scorso ha dichiarato la incostituzionalità del blocco della perequazione delle pensioni superiori a tre volte il minimo (1.405 euro lordi) per gli anni 2012 e 2013. I 168.577 pensionati e pensionate alessandrini, Le chiedono di sanare una ingiustizia «certificata» e una «pesante discriminazione a danno dei pensionati», come dice la stessa Corte. I pensionati alessandrini non vogliono avere un regalo, ma una giusta restituzione di quanto illegittimamente trattenuto negli anni 2012-2013 ai danni delle loro pensioni. La stragrande maggioranza dei nostri pensionati, dopo un vita di lavoro, ‘gode’ di pensioni che consentono appena una vita dignitosa: lo sa che nella nostra provincia i pensionati e le pensionate che prendono più di 3.000 euro lordi al mese sono l’1,12 % del totale, mentre non arriva a 1.000 euro lorde al mese il 71,30%? Questi cittadini hanno subìto un ulteriore grave torto quando il Suo Governo ha escluso l’erogazione dei famosi 80 euro a loro e agli incapienti. E ci piace sottolineare che i pensionati italiani pagano più tasse degli altri contribuenti, perché la no tax area per le pensioni è pari a 7.500 euro contro gli 8.000 di tutti gli altri: ogni anno il fisco incassa 43 miliardi di euro dalle pensioni, come NON avviene in molti altri Paesi europei, dalla Francia alla Germania. E non sono forse i nostri pensionati a sopperire alle falle del sistema di welfare, improvvisandosi baby sitter, badanti, assistenti domiciliari, ammortizzatori sociali che si prendono cura di bambini, anziani non autosufficienti e situazioni di disagio che il sistema non sarebbe in grado di coprire? Caro Presidente, non commetta l’errore di ignorare questo popolo: c’è stata una ingiustizia, venga sanata! Sappiamo bene che farlo costa,ma siamo persone responsabili che amano il proprio Paese: priorità a giovani e lavoro. Prima di quel blocco era operante un sistema di perequazione decrescente con il crescere dell’importo della pensione. Lo si ripristini senza perdere ulteriore tempo. Prima ancora di affrontare la questione del rimborso degli arretrati è necessario procedere alla ricostituzione dei reali importi delle pensioni. Occorre aprire un confronto serio con le Organizzazioni Sindacali perché la Riforma Fornero fa acqua da tutte le parti: il blocco, gli esodati, la pensione a 70 anni, la mortificazione dei giovani. Non va disatteso il confronto con le Parti sociali. Ci si confronti, si discuta, si trovino soluzioni che funzionano senza commettere ingiustizie: ce la possiamo fare, come ci esorta a credere ogni volta che può. Noi ci crediamo, noi ci abbiamo sempre creduto: ci aiuti a crederci ancora! Alessandria, maggio 2015 [I pensionati di Fnp Cisl, Spi Cgil, Uilp Uil]

Presidio di protesta dei pensionati davanti alla Prefettura di Alessandria

I termini della questione

A

lla fine del 2011 è stata varata dal governo Monti (un governo di ‘tecnici’, sostenuto in parlamento da Pd, PdL e altre forze minori, con l’opposizione di Lega Nord e Italia dei Valori, che durò un anno e mezzo dal 2011 al 2013) una riforma del sistema pensionistico, detta ‘Fornero’, dal nome della ministra per il lavoro e le politiche sociali che la preparò. È una riforma che i sindacati hanno da subito respinto nel suo complesso. Per quanto riguarda i pensionati in essere, la riforma bloccò per due anni (2012-2013) la perequazione automatica, cioè l’adeguamento al costo della vita, delle pensioni superiori a tre volte il minimo. Per capirci: il trattamento minimo, che nel 2015 è di 502,38 euro, nel 2011 non arrivava a 500. E parliamo di cifre lorde. In un primo momento la ministra intendeva bloccare tutte le pensioni superiori al minimo, ma in forza delle pressioni esercitate da Fnp, Spi e Uilp nazionali l’asticella fu alzata fino a tre volte il minimo, limitando i danni del provvedimento, che però per il sindacato restava comunque inaccettabile. La riforma creò molto scontento sia tra i lavoratori anziani, che videro allontanarsi di anni la data del loro pensionamento e alcuni si trovarono ‘esodati’, senza lavoro e senza pensione, sia fra i pensionati con più di tre volte il minimo che si trovarono bloccato il meccanismo perequativo perdendo ulteriormente potere d’acquisto. Anche i partiti di opposizione furono ovviamente contrari e la Lega Nord prepa-

Per tentare di capire la situazione attuale è indispensabile sapere come ci si è arrivati. Abbiamo provato a riassumere la nuda cronaca di quanto è avvenuto dal 2011 a oggi. rò un referendum abrogativo sulla materia, che però non si è mai fatto perché dichiarato inammissibile dalla Corte Costituzionale a gennaio di quest’anno. Nel frattempo era arrivato all’attenzione della Corte il ricorso presentato da Federmanager, un’associazione di categoria che «con circa 180 mila dirigenti, quadri apicali, alte professionalità, in servizio e seniores» (cioè pensionati), si definisce «l’Associazione maggiormente rappresentativa nel mondo del management» ed è presente sul territorio nazionale con 58 Associazioni territoriali, tra cui Alessandria. Il 30 aprile la Corte ha dichiarato incostituzionale il blocco della perequazione nei termini fissati dalla riforma Fornero. Per completare il quadro va detto che, concluso il biennio del blocco (20122013), non siamo tornati esattamente alla situazione precedente, ma ci siamo tornati con alcune modifiche decise nella legge di stabilità 2014 e valide per il triennio 2014-2016, preparata dal governo Letta (durato dall’aprile 2013 al febbraio 2014 con il sostegno parlamentare del Pd e altre forze minori e con l’opposizione di

M5s, Lega Nord e altri). In virtù di tali modifiche la perequazione automatica viene riconosciuta ■ al 100% ai trattamenti fino a 3 volte il minimo, ■ al 95% ai trattamenti tra 3 e 4 volte il minimo, ■ al 75% ai trattamenti tra 4 e 5 volte il minimo, ■ al 50% ai trattamenti tra 5 e 6 volte il minimo, ■ al 45% ai trattamenti superiori a 6 volte il minimo. Per l’ultimo gruppo, e solo per il 2014, ci sono ulteriori limitazioni che non abbiamo spazio per precisare. Per tutti c’è però un’innovazione importante: a differenza di prima, la percentuale di riduzione prevista si applica su tutto il trattamento pensionistico. Esempio: con il meccanismo precedente una pensione di 2.000 euro lordi sarebbe stata rivalutata al 100% per i primi 1.486,29 euro e al 90% per la parte rimanente, che equivale all’applicazione di un’aliquota media pari al 97,42% del normale, mentre oggi l’aliquota da applicare è il 75% per tutto l’importo.


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✒ Notes

Sanare l’ingiustizia e trovare soluzione ai problemi – che responsabilmente riconosciamo – si può. Con il confronto e la discussione. Insieme. Questo dice la lettera dei pensionati alessandrini a Matteo Renzi consegnata al Prefetto, Romilda Tafuri, venerdì 22 maggio, al termine del presidio unitario tenuto in piazza della Libertà, per chiedere il rispetto della sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il blocco della perequazione delle pensioni superiori a 3 volte il minimo negli anni 2012 e 2013 e l’apertura di un vero confronto con le parti sociali.

Le decisioni del governo dopo la sentenza ■ al 20% per i trattamenti tra quattro e

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on il decreto legge 65/2015 il governo Renzi (in carica dal febbraio 2014, sostenuto in parlamento sostanzialmente dalla stesse forze che sostennero Letta) ha deciso di restituire ai pensionati che godono di trattamenti tra tre e sei volte il minimo una parte degli introiti non percepiti a causa del blocco della perequazione nel biennio 20122013. Si tratta di una somma una tantum che oscilla tra i 300 e gli 800 euro che verrà erogata in agosto, automaticamente, cioè senza bisogno che gli interessati la richiedano e che sarà soggetta, con l’Irpef 2016 a tassazione separata. La somma sarà più alta per le pensioni più basse e andrà via via decrescendo per quelle più alte. Ai trattamenti superiori a sei volte il minimo non sarà restituito nulla. Così come nulla riceveranno i pensionati con trattamenti inferiori a tre volte il minimo, perché per essi il blocco non c’è stato. Questo per gli arretrati. Ma, poiché il blocco della perequazione nel biennio trascina i suoi effetti nel fu-

turo, lo stesso decreto riconosce, anche qui solo parzialmente, la rivalutazione automatica in vigore prima della riforma Fornero secondo i seguenti parametri: ■ al 40% per i trattamenti tra tre e quattro volte il minimo;

cinque volte il minimo; ■ al 10% per i trattamenti tra cinque e sei volte il minimo. Di nuovo nessun riconoscimento per i trattamenti superiori a sei volte il minimo. Tutto ciò varrà dal 2017. Per gli anni 2014-2015 tale rivalutazione verrà riconosciuta al 20%, e per il 2016 al 50%. Come si vede la materia è complicata e non è neanche detto che si realizzerà esattamente in questo modo. Trattandosi infatti di un decreto, al momento della sua conversione in legge il parlamento potrebbe apportare delle modifiche. A noi non resta che seguire attentamente gli sviluppi, badando a non prendere troppo sul serio le cose che si sentono dire in televisione, dove sia i rappresentanti del governo che quelli delle opposizioni, sono ‘costretti’ dalle caratteristiche proprie di quel mezzo di comunicazione, che è poco adatto agli approfondimenti, a semplificare molto a scapito della precisione. [g.a.]

Renzi, cambia verso e ti stupiremo con effetti speciali Marino Boido Segretario Generale Spi Alessandria

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econdo noi, la situazione determinata dalla sentenza della Corte Costituzionale, si può affrontare e risolvere. Checché ne dicano i nostri avversari non siamo, né siamo mai stati un sindacato irresponsabile. Anzi, siamo stati e siamo molto responsabili. Quando si è trattato di fare sacrifici necessari al raggiungimento di obiettivi condivisi non ci siamo mai tirati indietro. Sfido chiunque a dimostrare il contrario. Basti pensare a quanto, insieme ai lavoratori attivi, abbiamo contribuito all’obiettivo di far entrare l’Italia in Europa, ‘col primo gruppo’, come chiedevano l’allora presidente del consiglio Prodi e il presidente della Repubblica Ciampi. Così oggi ci sentiamo profondamente offesi da quanti accusano i pensionati di ‘egoismo’, di essere chiusi alle esigenze dei giovani. Quelli di noi che hanno qualche euro in più dello stretto necessario a sopravvivere lo destinano ad aiutare figli e nipoti. Il fatto vero è che, con l’invecchiamento della popolazione, siamo al punto che i pensionati di 60-70 anni si devono far carico di figli e nipoti da un lato e dei genitori di 80-90 anni dall’altro. Se pensiamo che la pensione media, già te-

nuto conto di quelli che percepiscono più di una pensione, sta oggi intorno ai 1.250 euro lordi, come dire 1.000 netti, capiamo quanto sia difficile la situazione del pensionato 60-70enne. Provate a informarvi sul costo delle rette delle case di riposo, e poi ne parliamo. Qualcuno dirà che la media è quel concetto matematico per cui se tu mangi due polli a settimana e io non ne mangio nessuno, in media ne mangiamo uno a testa. Certo, ci sono anche le «pensioni d’oro», ma il dramma è che quasi metà dei 16 milioni e mezzo di pensionati percepisce meno di 1.000 euro (lorde) al mese, mentre quelli che ne prendono più di 10.000 sono circa 11.000, cioè lo 0,1% del totale. Questi numeri non me li invento, sono gli ultimi dati dell’Istat e si riferiscono al 2012. Ma sto divagando. Torniamo alla sentenza della Consulta. Ho detto che le soluzioni si possono trovare e che noi non siamo degli irresponsabili. Ma non possiamo negoziare da soli, allo specchio. Per negoziare bisogna essere in due. Per questo chiediamo un vero confronto e una vera discussione col governo su tutta la previdenza. Oggi come oggi questa opportunità non ci viene data. Il governo non ci riconosce il ruolo di rappresentanza e in ge-

Marino Boido

nerale tende a sfuggire al confronto con le parti sociali. Cambi verso, discuta con noi e la soluzione si troverà. Lo stupiremo con effetti speciali. Per ora la nostra posizione nel merito è semplice e chiara. Da bravi sindacalisti consideriamo più importante ragionare sul futuro che sul passato. Quindi per rispettare la sentenza della Consulta il governo dovrebbe ripristinare la situazione ante-Fornero e discutere con noi per quanto riguarda gli arretrati. Se le somme risparmiate fossero davvero destinate al lavoro dei giovani e alle pensioni future dei giovani, potremmo verificare chi è responsabile e chi no, chi è contro i giovani e chi sta dalla loro parte.

XXI Festa di LiberEtà a Genova

Carla Cantone e Susanna Camusso

S

i è svolta dal 27 al 29 maggio a Genova la 21a Festa nazionale di LiberEtà, il mensile dello Spi-Cgil. Numerosa la par tecipazione di compagne e compagni dello Spi alessandrino. Per l’edizione di quest’anno lo slogan scelto era Forza, lavoro, a conferma della forte attenzione del Sindacato dei pensionati della Cgil per le politiche attive, per lo sviluppo e per l’occupazione, soprattutto quella giovanile. Per i tre giorni della Festa di LiberEtà, il museo del Mare ha ospitato la mostra di fumetti ‘Genova per noi’, tratta dal progetto ‘Genova, città amica degli anziani’, e realizzati dai ragazzi dell’Accademia ligure del fumetto. Il fitto programma degli appuntamenti del 27 maggio, è stato aperto alle 15,00, presso il museo del Mare, da un convegno dedicato all’Europa e alle sue politiche di protezione sociale nei confronti dei 90 milioni di anziani che la abitano. Sempre il 27, ma alle 17,00, la cerimonia di premiazione dei Liberattivi, la rete dei diffusori della rivista, attiva in tutta Italia e protagonista dei positivi risultati editoriali (sono circa 140 mila gli abbonati in Italia e all’estero) conseguiti sinora dalla casa editrice LiberEtà. ‘Il welfare che crea il lavoro’ era l’argomento della tavola rotonda che ha aperto la serie di eventi del 28 maggio. Alle ore 15,00, nell’Auditorium dell’Acquario di Genova, appuntamento con la cultura e lo spettacolo con ‘Mille e una storia’, la manifestazione che ha eletto il vincitore del concorso del premio narrativo LiberEtà 2015, e ‘Ciak si scrive’ che ha premiato i migliori cortometraggi partecipanti al concorso Spi stories. Della giuria che ha letto e valutato i lavori presentati al concorso «Mille e una storia» hanno fatto parte anche due compagne alessandrine: Luisella Aletto, della segreteria provinciale e Claudia Grosso della lega Centro. L’ultima giornata, 29 maggio, si è conclusa in Piazza delle Feste con gli interventi di Susanna Camusso, Segretaria generale della Cgil, Carla Cantone, Segretaria generale Spi Cgil, Bruno Sciaccaluga, Segretario generale Spi Liguria e Ivano Bosco, Segretario della Cgil di Genova. Aggiornamenti a pagina 19


Pensionati GIUGNO 2015

6

Servizi CGIL

Il fiasco del fisco ✒ Notes

Stefania Magrassi Coordinatrice dei Servizi fiscale Cgil Piemonte Sud

La pensione dal Primo del mese

A

circa un mese dal fatidico 15 aprile, data in cui l’Agenzia Entrate ha reso disponibile a circa 20.000.000 di contribuente il mod. 730 precompilato, si cominciano a tirare le somme sulla tanto decantata semplificazione. Ed i risultati non sono certamente incoraggianti. I contribuenti che hanno richiesto il PIN (numero di identificazione personale) per l’accesso al cassetto fiscale hanno avuto spesso difficoltà ad ottenerlo e, in alcuni casi, pur in possesso del PIN si sono visti negare l’accesso in quanto lo stesso non risultava valido. Senza contare il dietrofront dell’ Agenzia Entrate rispetto ai controlli sulle dichiarazioni. In prima battuta, infatti, la stessa aveva dichiarato che coloro che avessero accettato la dichiarazione precompilata attraverso il PIN personale, senza apportare alcuna modifica o integrazione, non sarebbero stati oggetto di futuri controlli, salvo poi affermare che se i dati contenuti nella precompilata si dovessero rivelare errati ed il contribuente non avesse provveduto a correggerli lo, ‘scudo’ non avrebbe avuto effetto. Il che, tradotto in parole semplici, significa: caro contribuente sappi che tu sei l’unico vero responsabile di ciò che io, Agenzia Entrate, dichiaro nel tuo mod. 730 precompilato.

Q

La stampa specializzata e non, ha dato spesso informazioni in merito all’elevato numero di errori contenuto nei 730 precompilati, non ultima la mancata attribuzione delle detrazioni per lavoro dipendente/pensione che ha comportato l’insorgere di inesistenti debiti, talvolta molto elevati, nei confronti del Fisco,

compresa la restituzione del Bonus degli 80 euro. È di questi giorni la notizia che Agenzia Entrate, accortasi dell’errore, sta valutando di contattare tramite email quei contribuenti che hanno confermato e trasmesso il loro 730 precompilato privo delle detrazioni spettanti per invitarli a correggere

Scadenze Imu e Tasi

L’

ufficio fiscale ricorda ai lettori tutti che la scadenza per il versamento dell’acconto dei tributi Imu e Tasi è fissata per il 16/6/2015. Gli uffici territoriali sono a disposizione per la predisposizione dei modelli di pagamento.

l’errore con modalità ancora da definire, ma che includono anche la possibilità che siano i Caf a dover effettuare tali rettifiche. Tutto ciò in un momento in cui le agende degli appuntamenti sono pressoché sature ed in coincidenza con le scadenze di Imu e Tasi ormai alle porte. Come spesso accade, dunque, alla fine sono proprio i Caf che, oltre ad aver subito il danno della dichiarazione precompilata e del visto di conformità pesante, dovranno probabilmente subire anche la beffa di dover correggere le dichiarazioni errate predisposte dall’Agenzia Entrate. E la chiamano Semplificazione Fiscale...

uando riceverete questo giornale, saprete se la cosa ha funzionato. Da giugno 2015, infatti, tutte le pensioni devono essere pagate dall’Inps a partire dal primo giorno del mese. È quanto stabilito dal decreto legge n. 65 del 21 maggio 2015, contenente ‘Disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie Tfr’. A partire dal primo giugno, quindi, tutti i pagamenti dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento pagate agli invalidi civili, oltre che delle rendite vitalizie dell’Inail, sono unificati, permettendo così a quei pensionati che hanno più di una pensione in differenti gestioni, che prevedevano fino ad oggi il pagamento in giorni diversi, di incassarle nello stesso giorno. Nel caso in cui il primo del mese sia un giorno festivo, oppure non bancabile, il pagamento avverrà nel primo giorno utile immediatamente successivo.

✒ Notes

Non autosufficienza Nunzia Fiorenza Spi Piemonte

I

l Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha firmato il 15 maggio il decreto di riparto delle risorse stanziate dalla legge di stabilità 2015 per l’assistenza alle persone non autosufficienti pari a 400 milioni di euro, con un incremento, rispetto al 2014 di 50 milioni di euro. Tali risorse sono finalizzate come segue: ■ il 40% per disabilità gravissime, compresa la sclerosi laterale amiotrofica; ■ per l’integrazione sociosanitaria le regioni dovranno prevedere o rafforzare i punti unici di accesso alle prestazioni e alla presa in carico della persona non autosufficiente attraverso l’attivazione di piani personalizzati di assistenza che integrino le diverse componenti sanitaria, sociosanitaria e sociale; ■ le regioni dovranno concorrere a migliorare la programmazione, il monitoraggio e la rendicontazione degli interventi, dando compiuta definizione al sistema informativo nazionale per la non autosufficienza (Sina); ■ infine dieci milioni sono destinati al ministero del lavoro per progetti di vita indipendente.

Trasporto solidale: un servizio prezioso per anziani e disabili Laura Panizza Auser Volontariato Alessandria

S

i sta svolgendo da ottobre 2014, e durerà fino al prossimo autunno, il progetto dell’associazione Auser di Alessandria ‘Trasporto solidale’ realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. ‘Trasporto solidale’ si inserisce nell’attività abituale della nostra associazione e consiste nell’offrire trasporto nella città di Alessandria e circondario di anziani, disabili e altri

soggetti fragili, per visite specialistiche, compagnia e vicinanza in situazione di solitudine, aiuto per il disbrigo di piccole commissioni e pratiche, ritiro farmaci e consegna a domicilio. Da ottobre con l’assidua presenza di venti volontari Auser sono stati effettuati più di 300 ‘servizi’ per anziani e disabili nell’ambito di ‘Trasporto solidale’. Fin dalla nascita dell’Auser queste attività sono state preminenti, ma da quando è in atto nel nostro Paese la crisi economico-sociale, che tutti conosciamo, l’attenzione alle fasce deboli è diventata costante. Infatti il sostegno con i servizi sociali da parte degli Enti preposti è stato ridotto a causa dei tagli e le situazioni di solitudine, di impossibilità, di abbandono rischiano di aumentare.

È quindi obiettivo della nostra associazione cercare di garantire ai soggetti assistiti, aiuto all’interno delle proprie abitudini, ambiente, abitazioni, offrire relazioni e socialità per scongiurare isolamento e solitudine. Con il progetto ‘Trasporto solidale’ Auser ha potenziato attenzione e attività cercando di coinvolgere istituzioni del territorio, trovando la collaborazione della Fondazione, che ha contribuito con 2.000 euro al progetto descritto. Auser si occupa di invecchiamento attivo ma ha cercato anche la collaborazione di scuole superiori della nostra città, come l’istituto Vinci-Migliara i cui studenti partecipano offrendo compagnia e aiuto ad anziani che vivono soli o in strutture. È nostra convinzione che in una situazione di crisi e disagio tutto serva, anche le piccole cose.


Sindacato provinciale Segreteria: Marino Boido (segretario generale), Luisella Aletto (Contrattazione sociale territoriale, Coordinamento donne), Giuseppe Amadio (Comunicazione), Giancarla Guerci (Organizzazione, rapporti con Auser, Federconsumatori, Sunia). Direttivo: Marvi Allemano, Donata Amelotti, Giuseppe Assenza, Giovanna Bacco, Enrica Beltrami, Mirella Bidog-

CHI SIA MO

gia, Piero Binasco, Graziella Bosco, Francesco Ceresa, Pier Mario Ceresa, Nicola Cresta, Maria D’Ecclesiis, Lucia Daglio, Rosanna Demartini, Giovanna Drago, Angela Ferraris, Luisa Folli, Giuseppe Fossa, Marcello Fumai, Vinicio Galardini, Claudio Gandini, Alessandro Gemme, Paolo Ghiotto, Lucia

Giusti, Claudia Grosso, Franco Icardi, Graziella Imarisio, Pietro La Fata, Ketty Maggiolo, Franco Magrassi, Gianfranco Marchesotti, Emilio Marini, Graziella Minetto, Giandomenico Monticelli, Paolo Nano, Alessandro Nebiolo, Michele Palma, Carlo Pasquale, Cesare Ponzano, Giuseppe Ratti, Maristel-

la Repetti, Maria Rizzo, Nadia Rossi, Angelo Saggese, Rosangela Salvini, Graziella Sardi, Rita Scala, Luigi Semino, Ornella Semino, Tiziana Speretta, Floriana Taddei, Giampiero Todarello, Marisa Valente (direttrice Inca), Valter Viotto. Invitati permanenti: Bruno Pesce, Sergio Soldà. Revisori: Giuliano Chiodi, Mauro Lavezzari, Albertina Montaldo. Co-

7

Pensionati GIUGNO 2015

ordinamento donne: Luisella Aletto (responsabile provinciale), Giancarla Guerci. Responsabili di lega: Enrica Beltrami, Mirella Bidoggia, Lucia Daglio, Rosanna Demartini, Angela Ferraris, Luisa Folli, Maria Rizzo, Nadia Rossi, Rosangela Salvini, Tiziana Speretta, Floriana Taddei. Referenti per LiberEtà: Lucia Giusti, Giancarla Guerci.

Il rinnovamento passa anche per le sedi

Q

uando dirigenti Cgil nazionali o di altre regioni si trovano a passare per la Camera del Lavoro di Alessandria non è raro che restino piacevolmente impressionati dall’architettura del palazzo di via Cavour 27 e manifestino il loro apprezzamento. I dirigenti e i lavoratori (alcuni dei quali non sono più con noi) che anni orsono contribuirono con i loro soldi all’acquisto e alla

ristrutturazione del palazzo, ne sarebbero a ragione orgogliosi. L’immagine che ciascuno di noi dà di se stesso è anche fatta dal vestito, dalla pulizia personale, dalla cura che diamo alle nostre cose. Per le organizzazioni il corrispondente del vestito è la sede, con i suoi arredi. Non serve il lusso né l’esibizione della ricchezza (che da noi sarebbe impossibile esibire) ma della pulizia e della

Convenzione Spi - Banca Popolare di Intra Nel luglio 2009 lo Spi Cgil di Alessandria ha sottoscritto una convenzione con la Banca Popolare di Intra - Filiale di Alessandria, Corso Cento Cannoni 2 (angolo Piazza Garibaldi) tel. 0131 263218 - grazie alla quale ai pensionati di tutta la provincia iscritti al nostro sindacato, vengono praticate le seguenti condizioni privilegiate: ■ Canone mensile 4 euro ■ Carta Bancomat/Pago Bancomat Gratuita ■ Domiciliazione utenze domestiche Gratuita ■ Invio estratto conto trimestrale Gratuito ■ Carnet assegni Gratuito ■ Spese di liquidazione trimestrale Zero

cura degli arredi c’è gran bisogno per accogliere degnamente lavoratori e pensionati che si rivolgono a noi. Sembra il discorso di una vecchia zia, ma la dignità del lavoro è una cosa seria e si mostra di rispettarla anche in questi modi. Per questo tra il 2014 e il 2015 lo Spi provinciale si è impegnato ad affrontare concretamente alcune situazioni di disagio presenti nei territori, cercando soluzioni possibili, preferibilmente in affitto, e quando necessario anche acquistando immobili. «Le tre realtà più difficili - ci dice Giancarla Guerci, segretaria organizzativa - le abbiamo individuate in Valenza, Bassa Valle Scrivia e Cristo. A Valenza la situazione della Camera del lavoro zonale è veramente critica. L’edificio dà sul fatiscente. I locali sono al primo piano e per raggiungerli i cittadini (anziani e disabili compresi) debbono affrontare due rampe di scale, vecchie e buie. Non possiamo continuare a chiedere agli altri l’abbattimento delle barriere architettoniche, senza fare per primi noi la nostra parte. Quindi, grazie alla grande conoscenza della città orafa che hanno i compagni di Valenza a partire dal segretario di lega Paolo Ghiotto, siamo riusciti a individuare alcuni immobili che si potevano prendere in considerazione, e tra questi in particolare uno, sito in via Canonico Zuffi, costituito da una serie di locali al primo piano, con ascensore, di dimensioni adeguate alle esigenze delle attività che la Camera del lavoro svolge tramite lo Spi, il Servizio fiscale, il patronato Inca e la presenza pe-

Convenzione Spi - Unicredit Banca Nel marzo 2009 lo Spi Cgil Lega della Fraschetta ha sottoscritto una convenzione con la UniCredit Banca una convenzione, estesa a tutto il territorio provinciale, grazie alla quale ai pensionati iscritti al nostro sindacato, vengono praticate le seguenti condizioni privilegiate, operative presso ogni Agenzia presente in Italia: ■ C/C Genius One: Canone di 1 euro mensile con operatività prevalentemente elettronica/telematica. ■ C/C Genius Ricaricabile: Canone di 4 euro al mese, con riduzione automatica in presenza di alcune operazioni canalizzate. ■ Servizio Senza Pensieri: apertura di credito in C/C per 1.200 o 1.400 euro attivabile previa canalizzazione della pensione. ■ Servizio gratuito di prelevamento bancomat anche su altre Banche, ove non sia presente una Filiale appartenente al Gruppo Unicredit. I c/c prevedono fino a 2 carte bancomat completamente gratuite. La domiciliazione utenze e il Servizio Internet Banking sono gratuiti.

riodica di alcune categorie. Abbiamo coinvolto nell’operazione e nelle decisioni ovviamente la Camera del lavoro provinciale, i servizi e le categorie interessate. Con fatica e attraverso un percorso complicato non ancora del tutto completato, siamo riusciti infine ad assicurarci l’acquisto dei locali che potranno essere messi a punto e arredati in tempi relativamente brevi. Non sappiamo al momento dire quando potrà essere concretizzato il trasloco, ma contiamo di poter inaugurare solennemente la nuova sede camerale nel prossimo autunno». Della situazione della Bassa Valle Scrivia ha dato conto nel numero scorso la stessa segretaria di lega, Floriana Taddei, che aveva segnalato l’inidoneità dei locali di Pontecurone, siti nella stazione ferroviaria, ormai privi di servizi igienici e dotati di un sistema di riscaldamento inefficace e costoso. La stessa Floriana, che pur non essendo del posto, ha acquistato una buona conoscenza del territorio e dei suoi abitanti, si è impegnata nella ricerca di possibili nuove sedi, e siamo così riusciti a individuarne una centralissima, per la quale si è stipulato un contratto d’affitto, si è proceduto a una leggera ristrutturazione e vi si è già trasferita l’attività, con un buon riscontro nella popolazione, come si riferisce nello spazio dedicato alla lega qualche pagina più avanti. Infine il Cristo. «Il Cristo - osserva Giancarla Guerci - è un rione di Alessandria, ma anche per via della ferrovia che lo separa dal centro del capoluogo, nonostante cavalcavia e sottopassi, è storicamente una realtà ben individuata, una comunità con una propria identità. Inoltre la sua popolazione supera i 20.000 abitanti e considerando quella dei numerosi paesi che gravitano su di esso arriva ai 30.000, l’equivalente di una cittadina centro-zona in provincia. Si tratta insomma di un territorio importante, che merita attenzione e presenza, con un’offerta maggiore e più costante di servizi di qualità (fisco e previdenza in primo luogo. Grazie al sostegno della Società dei servizi che ha condiviso le nostre valutazioni, siamo andati alla ricerca di una soluzione più centrale, più visibile e più accogliente rispetto a quella, pur dignitosa, attuale. L’abbiamo trovata in affitto, in corso Acqui, al n. 110. Stiamo facendo anche qui una sobria ristrutturazione e dal primo settembre ci insedieremo». Da tutto questo crediamo emerga chiaramente il senso del nostro impegno: nessuna velleità di strafare, nessuna mania di grandezza, nessuna tendenza allo spreco, ma al contrario un grande spirito di servizio, per una maggiore vicinanza alla nostra gente, per una più confortevole accoglienza, e per far meglio conoscere lo Spi e la Cgil.


Pensionati GIUGNO 2015

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Sindacato provinciale

Un corso di informatica nell’aula di informatica

L

o ha scritto Donata Amelotti dell’Auser nello scorso numero che, grazie ad un accordo tra Auser, Sindacato Spi Cgil e Camera del Lavoro, disponiamo di una nuovissima aula attrez-

zata per corsi di informatica. Oltre a quelli organizzati dall’Auser per gli anziani che lo richiedono, è partito il primo corso per gli operatori e gli attivisti delle Leghe Spi della provincia.

Si è svolto con cadenza settimanale per cinque incontri complessivi di due ore l’uno nei mesi di aprile e maggio e vi hanno partecipato 12 operatori Spi (uno per lega). Si è registrato un solo abbandono. Il

corso è stato condotto da Paolo Robutti, informatico della Camera del lavoro di Alessandria, che ha mostrato di essere, oltre che un tecnico competente e aggiornato, anche un ottimo docente. Non sempre le due qualifiche si ritrovano nella stessa persona. I suoi meriti di conduttore del corso sono emersi da come ha saputo impostare il lavoro partendo da quanto i corsisti già sapevano fare e da ciò che essi stessi, nella loro esperienza in lega, sentivano il bisogno di chiarire e approfondire. Quando si ha una scolaresca in cui i livelli di partenza sono molto diversi da un alunno all’altro (come succedeva nelle scuole pluriclassi dei paesi un tempo) il lavoro dell’insegnante è più difficile sia nell’impostazione che nella conduzione. Robutti ha dato buona prova evitando sia la strada della teoria astratta e fumosa sia quella della chiusura in una pratica da ripetere senza comprensione dei meccanismi e delle logiche ad essa sottesi. Tutto ciò è confermato dalla soddisfazione unanime dei corsisti e dalla volontà di dare continuità a questa positiva esperienza. «Sì – ci dice la segretaria provinciale d’organizzazione Giancarla Guerci, – intendiamo proseguire in due modi. Da un lato abbiamo deciso per questo gruppo, d’accordo con gli stessi corsisti, di prevedere un certo numero di incontri mensili di ‘richiamo’, cioè incontri in cui si riprenderanno i temi già affrontati sui quali magari la memoria si è un po’ appannata, si affronteranno nuovi problemi incontrati nella pratica, e si allargherà il campo a settori non ancora arati. Dall’altro potremmo far partire un altro corso iniziale per altri 12 operatori, di nuovo per lega, in modo da rafforzare le capacità di ogni lega di svolgere i compiti a cui è chiamata e in cui l’uso del computer e di internet diventano di giorno in giorno più necessari». [g.a.]

✒ Notes

Raccolte le firme per la legge sugli appalti

Insieme alle ‘attive’ due dirigenti pensionate dello Spi all’ombra del gazebo per la raccolta firme in piazzetta della Lega

li appalti sono il nostro lavoro. I diritti non sono in appalto». Queste le parole scelte dalla Cgil per una campagna a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare sul tema e che, da febbraio ad aprile, ha attraversato tutto il Paese. L’obiettivo (pienamente raggiunto) è la raccolta di firme a sostegno di una proposta di legge che, in estrema sintesi, propone: ■ la garanzia dei trattamenti dei lavoratori impiegati negli appalti privati e pubblici; ■ il contrasto alle pratiche di concorrenza sleale tra le imprese; ■ la tutela dell’occupazione nei cambi di appalto. Gli appalti sono un segmento cruciale dell’economia e del mercato del lavoro, che per la Cgil va innovato e rinnovato, introducendo un sistema di diritti e di tutele. «Gli appalti – aveva sottolineato il segretario confederale Cgil Franco Martini all’avvio della campagna – sono un cancro dell’economia, inseriti in un’area di illegalità che si stima essere pari a 70 miliardi di euro. Bisogna riportare tutto alla luce, ricondurre tutto in trasparenza, tutelando e garantendo quei lavoratori, anche e soprattutto dalle storture del Jobs Act». La Camera del lavoro di Alessandria ha fatto la sua parte organizzando anche un partecipato attivo il 19 marzo al cinema Ambra, e, all’interno di essa, lo Spi, sia provinciale che nei territori delle 12 leghe, ha portato il suo contributo alla raccolta delle firme, che sono già state consegnate in parlamento alla presidente della Camera Laura Boldrini.

«G

Lo scambialibri Cgil: una buona idea

È

una buona idea, è piaciuta e funziona. Da qualche mese chi entra nella Camera del lavoro di Alessandria trova alla sua sinistra un tavolino pieno di libri. Sopra di essi sulla parete un cartello spiega chiaramente di cosa si tratta: prendi un libro che ti piace e te lo porti a casa; in cambio puoi portarne uno tuo che hai a casa oppure quando hai finito di leggerlo lo riporti in Cgil. Più semplice di così! È un’opportunità offerta a tutti quelli che passano di lì per qualsiasi ragione, non è riservata agli iscritti. Ha evidentemente lo scopo di promuovere la lettura e sembra proprio funzionare. Lo si vede dal ricambio molto frequente dei volumi. Del resto chi di noi non ha a casa un libro che non ha intenzione di rileggere o comunque di conservare? Oppure un libro che ha comprato tempo fa quando l’argomento lo interessava molto e oggi non lo interessa più? Potrebbe invece interessare moltissimo a un altro. Scambiando i libri ci scambiamo anche gli interessi. Il fatto che non ci sia passaggio di denaro rende più importante il contenuto e l’interesse che noi abbiamo per quell’argomento, per quella storia, nella fase presente della nostra vita. I libri messi a disposizione vengono ‘personalizzati’ con un adesivo con il logo dello scambialibri Cgil. Forse per dissuadere chi volesse approfittare dell’iniziativa per rivenderli a qualche bancarella di libri usati. Ma di gente così venale in Cgil non ne passa. O ne passa pochissima. Comunque l’idea è buona e funziona. Complimenti a chi l’ha avuta, a chi quotidianamente riordina il tavolino (anche l’occhio vuole la sua parte) e a tutti gli amanti della lettura che danno vita allo scambio.


Sindacato provinciale

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Pensionati GIUGNO 2015

Nel settantesimo anniversario della Liberazione

Le donne e la Resistenza

Lidia Menapace (a destra), partigiana, femminista, senatrice e scrittrice, con Carla Nespolo, Vice presidente nazionale dell’Anpi Giancarla Guerci Segreteria Spi Alessandria

N

umerose le iniziative sul protagonismo delle donne nella Resistenza, per parecchio tempo dimenticato o sottovalutato. Ci siamo ritrovate: ■ il 9 marzo a Torino per l’iniziativa dello Spi Piemonte ‘Donne resistenti’; ■ il 19 maggio in Camera del Lavoro ad Alessandria per l’iniziativa ‘Tempi pre-

cari - Il lavoro e la vita delle donne tra Resistenza e Liberazione’ organizzata da Cgil e Anpi di Alessandria; ■ il 21 maggio ancora a Torino e ancora con lo Spi Piemonte sul tema: ‘Donne della Resistenza dalle fabbriche alla conquista dei diritti e della democrazia’. Ci hanno molto emozionato le testimonianze e le voci di protagoniste, testimoni, ricercatrici, insegnanti, che hanno reso visibili storie invisibili e hanno aggiunto

preziosi tasselli al mosaico delle nostre conoscenze. La Resistenza è stata interpretata come un momento essenziale per le donne, poiché ha rappresentato la loro entrata nella storia del Paese. Per la prima volta non rimasero a casa, non guardarono solo gli avvenimenti dal di fuori, ma parteciparono attivamente, assumendosi nuovi e più ampi compiti e responsabilità, nell’organizzazione della vita quotidiana, come nel lavoro. Entrarono potentemente sulla scena politica, facendo una scelta per loro doppiamente complessa e straordinariamente rivoluzionaria: per una donna l’uscita da casa, l’allontanarsi dalla famiglia, la frequentazione di ambienti promiscui, dalle bande alle carceri, era dirompente e mal giudicata. Ma le donne ci credettero, alloggiarono, curarono, nutrirono i partigiani, trasportarono denaro, ordini e armi, e risultarono uno snodo fondamentale nella complessa organizzazione della Resistenza. Molte dal novembre 1943 si unirono nei Gruppi di difesa della donna, dove la difesa del Paese era fortemente intrecciata a rivendicazioni di natura politica (il voto, l’aumento dei minimi salariali, ecc.). La Resistenza, è stata dunque, per le donne l’occasione di una militanza politica, ma anche di una scelta di libertà individuale, di partecipazione attiva e visibile alla vita nazionale e al cambiamento della società. Ecco perché oggi ci impegniamo per non far dimenticare quello straordinario patrimonio di lotta e di cultura libertaria e democratica che si è sviluppata con la Resistenza. Ecco perché ci mettiamo tutto il nostro impegno per connettere gli elementi fondanti di quella storia con le nostre azioni di oggi.

Primo Maggio a Novi

L

a manifestazione provinciale unitaria di Cgil Cisl Uil si è tenuta quest’anno a Novi Ligure, città ancora ferita dalla devastante alluvione dell’autunno scorso. A illustrare, a nome delle tre confederazioni, il tema della manifestazione ‘La solidarietà fa la differenza’, Tonino Paparatto, segretario generale Cgil Alessandria.

✒ Notes

Un libro per Vittorio Rieser

lesse di strutture aziendali, contratti collettivi, controlli dei tempi. E che pensieri [immensi nell’aria dei suoi giorni, imprecisi, ridenti! Acuminati quei cirri che le frese schizzano e gli incupiti olii convogliano a lui nei sonni erano figura di seme molto e di erba futura

Q

uesti versi di Franco Fortini, originariamente pubblicati nella raccolta Paesaggio con serpente, Einaudi 1984, si ritrovano oggi nel recentissimo volume collettaneo ‘Vittorio Rieser. Intellettuale militante di classe’, Edizioni Punto Rosso, 2015, presentato in Cgil a Torino lo scorso 22 aprile a circa un anno di distanza dalla scomparsa del suo protagonista. All’incontro per discutere del libro, dell’azione e del pensiero di Rieser, dell’attualità dell’inchiesta sociale c’era Luciano Gallino (di cui Rieser fu per qualche tempo assistente volontario). Vittorio Rieser (1939-2014) è stato tra i protagonisti dell’intenso dibattito politicoculturale e sindacale che si sviluppò nella sinistra italiana nei primi anni ‘60 in particolare intorno alla rivista ‘Quaderni rossi’ di Renato Panzieri, dibattito che viene considerato la fase di incubazione dei grandi movimenti studenteschi e operai del ‘68. Il volume, di 288 pagine,18 euro, contiene scritti di Goffredo Fofi, Giovanni Mottura, Francesco Ciafaloni, Liliana Lanzardo, Bianca Beccalli, Sergio Dalmasso, Maria Grazia Meriggi, Riccardo Barbero, Diego Giachetti, Luigi Vinci, Franco Calamida, Gian Carlo Cerruti, Franco Garetti, Vanna Lorenzoni, Luigi Sartirano, Toni Ferigo, Beppe Bivanti, Piero Di Siena, Giuseppe Fiorani, Riccardo Bellofiore, Dario Fontana e di Matteo Gaddi che ne è il curatore. Con un’appendice di otto scritti e interventi dello stesso Rieser, il quale va considerato, secondo Goffredo Fofi, «uno dei più bei personaggi espressi dalla storia del movimento operaio italiano nella seconda metà del Novecento, sino a oggi». Ma, come scrive il curatore nella sua introduzione, il libro non vuole essere commemorativo, bensì con il taglio «della discussione e dell’approfondimento su alcuni punti del pensiero e dell’esperienza politica di Vittorio». L’editore ringrazia «per l’affetto, la passione ed il rigore con i quali ha seguito tutte le fasi di questo lavoro» Vanna Lorenzoni, moglie e compagna di Rieser, e oggi dirigente regionale dello Spi Cgil Piemonte.


Pensionati 10 GIUGNO 2015

Dalle leghe

Alessandria Centro a cura di Giampiero Todarello

Errata corrige

N

el precedente giornale, a pag. 14, nella tabella che illustrava l’articolo ‘Il Capitale Sociale degli anziani’ un errore di battitura ha riportato in modo inesatto il numero degli anziani della fascia di età 71-80 della circoscrizione Centro: 377 invece di 2377. Ripubblichiamo la tabella corretta (dati del 30 giugno 2014).

Circoscrizione

Età 61- 65

66-70

71-80

81 e oltre

Centro

1391

1364

2377

1897

Alessandria Nord

1062

1115

1900

1155

Alessandria Sud

1642

1467

2468

1309

Europista

728

754

1589

1146

Fraschetta

1091

994

1626

1040

CHI Segreteria: Angela Ferraris (segretaria generale), Gianna BacSIA co, Giuliano Chiodi, Claudia Grosso, Giovanni Marenco. Direttivo: Giuseppe Amadio, Donata Amelotti, Bruno Bigotti, Marisa MO Bolfi, Giuseppe Calandrino, Nicola Cresta, Bruno Gay, Lucia Giusti,

Dalogo fra generazioni

Secondo tempo: i pensionati intervistano i giovani

Giancarla Guerci, Grazia Ivaldi, Silvana Marcozzi, Anna Morelli, Alessandro Nebiolo, Alessandria Pernigotti, Cesare Ponzano, Sebastiano Puleio, Ermanno Ricci, Battista Rossi, Rita Scala, Giovanna Tosi. Revisori: Giovanni Giordana, Giampiero Gualco, Carmen Mirra. Coordinamento donne: Angela Ferraris (responsabile), Donata Amelotti, Gianna Bacco, Marisa Bolfi, Nicoletta Ferraris, Luciana Genzone, Claudia Grosso, Grazia Ivaldi, Silvana Marcozzi, Carmen Mirra, Anna Morelli, Alessandria Pernigotti, Lina Puleio, Rita Scala. Referente per LiberEtà: Gianna Bacco.

Verranno coinvolti esperti della sociologia e della ricerca in una serie di incontri finalizzati a definire temi e gruppi di lavoro, con percorsi di formazione dei pensionati stessi ed eventuale coinvolgimento delle classi interessate.

Obiettivi

Il nostro impegno Otto marzo Per la giornata dedicata alle donne, la Lega Centro, con quelle della Fraschetta e del Cristo, ha organizzato nel pomeriggio del 10 marzo scorso un incontro molto partecipato dedicato al lavoro delle donne dal dopoguerra ad oggi ‘Donne senza lavoroLavoro senza donne’. Sul tema ha parlato Donata Amelotti, vice presidente dell’Auser provinciale, mentre Serena e Claudio Palli hanno eseguito canzoni popolari. Il sindaco di Alessandria, Rita Rossa, impegnata nella riunione della Giunta ha fatto pervenire il saluto dell’amministrazione attraverso l’assessore alle politiche di genere Maria Teresa Gotta. È intervenuto anche il segretario generale della Camera del lavoro, Tonino Paparatto.

n. 3, di fronte all’Inps. Oltre a tutti i servizi offerti dallo Spi c’è la presenza qualificata di un operatore del Patronato Inca. Orari: dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12.Telefono 0131 326234.

Biblioteca Si arricchisce via via di nuovi volumi la biblioteca presso la sede di via Faà di Bruno 43. Ogni iscritto può gratuitamente disporne. Libri di ogni genere e per tutti i gusti.

Non ci casco Crescono ancora le truffe ai danni degli anziani, ma qualcosa è possibile fare per contrastare il fenomeno: informarsi su come difendersi. In questa direzione va la campagna di informazione dello Spi chiamata ‘Non ci casco’. Incontri si sono svolti e altri si svolgeranno in varie località della provincia promossi dalle Leghe con la collaborazione delle forze di polizia, dell’Auser e della Federconsumatori. Per la nostra Lega Claudia Grosso e Sandro Nebiolo prevedono una iniziativa in centro città per l’autunno.

L’attività quotidiana Angioletta Ferraris, segretaria della Lega Centro, apre la Giornata della Donna

Maria Teresa Gotta porta il saluto dell’amministrazione comunale

Sede di via Righi Prosegue molto bene l’attività presso la nostra sede di via Righi

Il direttivo della Lega ha approvato nei mesi scorsi il bilancio consuntivo 2014, avviando una riflessione su come collaborare con le altre due leghe di Alessandria (Fraschetta e Cristo) su temi e problemi che riguardano l’intera città. Per la campagna fiscale la nostra Lega è impegnata per le prenotazioni di 730, modello Unico e Autocompilato, raccolta deleghe sempre per 730, stampa dei modelli CUD e ObisM, nonché di aiuto a domicilio per gli iscritti impossibilitati a recarsi presso i Caaf.

Gita sociale 2015 È prevista entro giugno. Stiamo raccogliendo le adesioni e vagliando le proposte. Invitiamo gli iscritti interessati a telefonarci al più presto ai numeri 0131 308234 e 0131 308223. [gp.t.]

Un progetto per il 2015 di SPI Cgil Lega Centro e Auser Alessandria Claudia Grosso Nuccio Puleio (Lega Centro) Donata Amelotti (Auser Alessandria) egli anni 2011-2012 abbiamo attivato, in collaborazione con il Liceo di Scienze Sociali ‘Saluzzo-Plana’ e la docente Patrizia Farello, il Progetto ‘Lavori in corso: gli studenti intervistano i pensionati sul tema del lavoro’. In seguito, nell’anno 2013, abbiamo incontrato i pensionati e gli studenti partecipanti al progetto per discutere insieme l’esito degli incontri e promuovere un proseguimento dell’esperienza con un nuovo progetto che si propone di mettere al centro i ragazzi e di farli intervistare dagli anziani. Il progetto si basa sulla necessità di aprire un dialogo fra generazioni molto distanti fra loro. Lo spazio di frequentazione e conoscenza fra ragazzi di 18-19 anni e persone di 65 e oltre si è dilatato nel tempo e oggi occorre avvicinarci ai giovani con attenzione e curiosità, per avviare un processo di reciproca conoscenza. La Lega Centro, in collaborazione con lo Spi Cgil provinciale e Auser Alessandria, attiverà con gli iscritti un percorso di definizione dei temi e delle domande su cui dialogare con i ragazzi.

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Alessandria Fraschetta a cura di Claudio Gandini

■ Per il sindacato: in questa

drammatica fase la politica indica ‘l’egoismo’ degli anziani e del sindacato come una delle cause di molte sofferenze del nostro Paese: la disoccupazione giovanile, il debito pubblico e così via. I giovani sono spesso disinformati e lontani, preda di preoccupazioni inespresse, vittime di un sistema che li individua come soggetti da sfruttare e a cui è negato, per definizione, il diritto al futuro. È quasi obbligatorio per il sindacato trovare modi per avvicinare la realtà giovanile, accostarsi ad essa, conoscerla e trovare nel proprio interno le modalità sindacali, politiche, comunicative per farsi conoscere e adattare le proprie scelte ai nuovi bisogni di cui i giovani sono portatori. ■ Per i pensionati: aprirsi ad un confronto serio oltre gli stereotipi sulla condizione giovanile, attraverso l’affinamento della propria capacità di ascolto e, contemporaneamente, approfondire la propria conoscenza del sistema scolastico, in questi giorni nell’occhio del ciclone, e i cambiamenti strutturali presenti nel mercato del lavoro e nella economia mondiale. Contemporaneamente ritrovare il piacere di lavorare in gruppo e praticare condizioni per una crescita collettiva e l’elaborazione di una conoscenza condivisa che può rivelarsi utile, altresì, per la stessa riflessione dell’intero sindacato. Partecipare a incontri di formazione con la presenza di un sociologo e di un esperto della comunicazione che insegnino i significati e la valenza profondi

del saper ascoltare, recepire ed elaborare. ■ Per i ragazzi: sentirsi protagonisti dell’attenzione di persone anziane che guardano a loro come il futuro che già c’è e che vogliono conoscere meglio. Collaborare in un gruppo, stimolati a precisare pensieri, idee, sensazioni, progetti, al fine di mettere a fuoco aspetti ritenuti particolarmente significativi in questo momento storico. Aprirsi ad un rapporto con gli anziani in cui si sentono ascoltati, valorizzati e riconosciuti nell’esprimere le proprie idee sulla famiglia, la scuola, la partecipazione sociale e politica, idee che altre persone ed organizzazioni sono interessate a conoscere e valorizzare. Avvicinarsi ad una realtà, quella sindacale, sconosciuta ai più, al fine di conoscerne i luoghi fisici, le persone che ne fanno parte e la disponibilità all’ascolto di tutta l’organizzazione. Per noi questo progetto significa affermare nei fatti che guardare e ascoltare i giovani è come aprire una finestra su un mondo che l’attuale mondo politico, i media, il senso comune afferma distante anni luce da noi. Nel precedente già citato progetto la Lega Centro ha collaborato con il Liceo delle Scienze Sociali Diodata Roero Saluzzo di Alessandria trovando nei docenti Patrizia Farello e Michele Maranzana sostegno, linee guida e coordinamento. Dal canto suo l’associazione Auser aveva condotto, a partire dall’anno scolastico 2009/2010 e negli anni a seguire, il progetto di alfabetizzazione informatica ‘Nonni a scuola’ in collaborazione con l’Itis Volta e l’Istituto Superiore Vinci-Migliara con il coordinamento rispettivamente dei docenti Lorenzo Porcelli, Graziella Genovese e Roberta Gariboldi. È da questi istituti che intendiamo partire per il nuovo progetto da realizzarsi per tappe entro l’anno in corso.

CHI Segreteria: Claudio Gandini (segretario generale), Carlo SIA Henry, Ornella Semino. Direttivo: Gian Piero Belardi, Enrica Bruna Bisio, Mariuccia Borile, Claudio Bruschi, AntoniMO noBeltrami, Caracciolo, Roberto Destro, Luana Di Beo, Teresa Gatto, Paola Giordano, Giuliano Gondoletta, Rosandra Negri, Luciano Piana, Franco Ponzano, Giuseppe Rapetti, Renato Ruzza, Graziella Sardi, Maria Teresa Scaiola, Carlo Aldo Severi, Ivonne Spinello, Maria Teresa Verde, Gian Carlo Voltan. Revisori: Sergio Romano, Mario Serra. Coordinamento donne: Enrica Beltrami (responsabile), Paola Giordano, Maria Camilla Robotti, Graziella Sardi, Ornella Semino, Ivonne Spinello, Mariella Venniro, Maria Teresa Verde. Referente per LiberEtà: Graziella Sardi.


Dalle leghe

Tortona a cura di Tiziana Speretta

CHI SIA MO

Cambio della guardia

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a qualche mese a Tortona abbiamo un nuovo Coordinatore di Zona. Si tratta di Rocco Politi, della Fillea (sindacato degli edili e affini) che ha sostituito in questo incarico Marisa Valente. Mentre salutiamo con affetto Marisa che ringraziamo per l’intensa e fruttuosa collaborazione, diamo un caloroso benvenuto a Rocco a cui auguriamo buon lavoro, certi di poter contare su una altrettanto positiva collaborazione nell’interesse di tutti i lavoratori attivi e pensionati che ripongono la loro fiducia nella Cgil. Al momento chi desidera parlare con il nuovo coordinatore può farlo il venerdì pomeriggio o in altri giorni su appuntamento.

CONVENZIONE

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razie a un’apposita convenzione con il nostro sindacato, Pc Gold di Alessandria pratica a tutti gli iscritti allo Spi Cgil i seguenti sconti: ● - 5 % su tutto il materiale ● - 20% su assistenza e manodopera

PC GOLD Spalto Rovereto 10, Alessandria tel. 0131 226188 - 227987 Chiuso il lunedì mattina

Pensionati GIUGNO 2015

Ottomarzo: guardare oltre Non dimentichiamo le ragazze nigeriane rapite. Devono tornare a casa! n un raccoglitore di plastica ci sono pezzi della loro vita: scarpe, quaderni, vestiti, foto. Segni tangibili, oggetti che si possono toccare con le mani, appoggiare al petto, guardare con occhi velati di lacrime. Sono la testimonianza del fatto che non sono state dimenticate. Non dai loro cari, stravolti e non ancora pronti ad arrendersi allo loro scomparsa definitiva. La comunità internazionale ha ricordato in tutto il mondo le 219 studentesse rapite da Boko Haram (un’organizzazione terroristica nigeriana) nella notte tra il 14 e il 15 aprile dell’anno scorso nel dormitorio della scuola secondaria di Chibok (Nigeria nordorientale). Le rapite all’inizio erano più di 270, una cinquantina sono riuscite a scappare. Le altre sono sparite: probabilmente divise in tre o quattro gruppi nei campi occupati dagli estremisti. Ridotte a schiave come minimo, su questo è inutile farsi illusioni, oppure uccise, magari lapidate se si sono rifiutate di convertirsi o di assecondare i loro aguzzini. Sognavano un futuro da dottoresse o da insegnanti: niente di più lontano della tragedia che le ha travolte, e che per i genitori, fratelli e sorelle che conservano qualche speranza, è ancora più insopportabile, per quel rimbalzo di responsabilità che ha accompagnato il rapimento. L’ex presidente nigeriano Goodluck Jonathan per mesi ha ignorato il sequestro evitando di parlarne, mentre sulla dinamica è stato un continuo scaricabarile tra esercito, governatore e lo stesso presidente. Il suo successore, l’attuale presidente Muhammadu Buhari, ha già dimostrato di avere a cuore la sorte delle studentesse, anche se ha ammesso di non sapere se potrà salvarle. Enoch Mark, bracciante agricolo e pastore protestante, nel rapimento ha perso due figlie, Monica e Samuel Sarah, entrambe aspiranti dottoresse. Dice di aver pensato che sarebbe stato meglio vedere i cadaveri delle sue bambine, piuttosto che saperle prigioniere, svanite nel nulla. Ha detto proprio così: «Certo giorni mi alzo e vorrei saperle morte». Sembra che Monica sia stata lapidata. Eppure Enoch Mark continua a chiedere giustizia e verità anche a nome degli altri genitori. Perché un padre, infine, non può mai rassegnarsi, ed è giusto così. Penso di poter parlare a nome di tutte le compagne dello Spi. Da madri, donne, attiviste sindacali, ci sembra giusto ricordare quelle giovani ragazze tanto sfortunate. Speriamo, con tutte le nostre forze, che possano ritornare alle loro famiglie: avranno ricordi orribili da cancellare ma l’affetto dei loro cari le aiuterà.

Non lascio alcun erede di Zuzanna Ginczanka (traduzione Alessandro Amenta)

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Segreteria: Tiziana Speretta (segretaria generale), Maria Giovannini, Franco Magrassi, Pierluigi Torlasco. Direttivo: Adalgisa Alberghini, Clizia Arecco, Alfonso Bellan, Rosaria Cafasso, Alberta Capelli, Guido Ercolini, Giovanni Greggio, Claudio Lisini, Vanda Malaspina, Dario Mandirola, Francesco Mezzapesa, Aldina Miloni, Aldo Pagella, Felice Panza, Angelo Saggese, Genet Tarekegn, Gianfranco Tiribello, Ausilia Toccalino, Emilio Usardi. Revisori: Giovanni De Grazia, (Carlo Lugano). Coordinamento donne: Tiziana Speretta (resp.), Maria Giovannini. Referente per LiberEtà: Franco Magrassi.

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Alessandria Cristo a cura di Pier Mario Ceresa

MicheCHI Segreteria: le Palma (segretario SIA generale), Rosanna Demartini, Emilio MO Marini. Direttivo: Franco Amedeo, Giovanni Bergamo, Pier Mario Ceresa, Maria D’Ecclesiis, Clementina Di Nunzio, Maria Fasolo, Maria Teresa Gotta, Leonilde Mandarino, Antonietta Mantelli, Giovanna Marzolla, Giancarlo Mietta, Teresa Mortara, Giampiero Penno, Francesco Perfumo, Giuseppe Ratti, Piero Ravera, Claudio Tiberto, Vivetta Zoboli. Revisori: Giuseppe Bazan, Filippo Borruso, Stefano Mantelli. Coordinamento donne: Rosanna Demartini (responsabile), Maria D’Ecclesiis, Vivetta Zoboli. Referente per LiberEtà: Rosanna Demartini.

Non omnis moriar, 1 i miei possedimenti, Prati di tovaglie, roccaforti di armadi, Distese di lenzuola, preziosa biancheria E vesti, vesti chiare mi sopravviveranno.

Tiziana Speretta Segretaria Spi Tortona Anche a Tortona abbiamo celebrato la Giornata della Donna. Lo abbiamo fatto con semplicità, nella nostra casa (la Camera del lavoro), tra di noi. Ma invece di parlare della nostra festa, voglio usare questo spazio per condividere con chi mi legge notizie ed emozioni che mi hanno toccato smanettando su Internet a proposito di donne. Per guardare un po’ oltre i confini di Tortona e anche un po’ indietro nel tempo.

Non lascio alcun erede, che la tua mano frughi Tra le mie cose ebree, signora Chominowa, Donna di Leopoli, prode moglie di una spia, Lesta delatrice, madre di un Volksdeutscher. 2 Adesso sono tue, perché lasciarle a estranei. Questo non è un liuto, e neanche un nome vuoto. Io vi rammento bene, come anche voi di me Vi siete ricordati quando è giunta la Gestapo. Alzate in alto i calici e brindate cari amici Al mio di funerale e alla vostra di ricchezza: Kilim e tappetini, vassoi e candelabri. Bevete tutta la notte e poi sul far del giorno Mettetevi a cercare pietre preziose e oro In divani e materassi, coperte e scendiletto. Lavorerete svelti e vi darete un gran da fare. Ciocche di crine di cavallo e di fieno marino, Nugoli di cuscini e di piumini squarciati Vi si attaccheranno alle braccia mutandole in ali; Il mio sangue incollerà la stoppa con le piume E così alati d’un tratto in angeli vi trasformerà. 1. Non morirò del tutto. 2. All’epoca del nazismo venivano chiamati Wolksdeutchen i cittadini di etnia tedesca residenti fuori del Reich. Zuzanna Ginczanka fu una poetessa polacca di origine ebraica, che in soli 27 anni fece in tempo a conquistare la fama e a morire tragicamente. La sua padrona di casa (la signora Chominowa della poesia) a Leopoli la segnalò ai nazisti. Lei riuscì miracolosamente a sfuggire per qualche tempo, ma venne catturata, torturata e fucilata a Cracovia nel 1944, solo poche settimane prima della fine della guerra. Essa può rappresentare il simbolo di tutte le vite spezzate nel fiore degli anni dalle atrocità del nazismo, delle dittature e dell’insensatezza della guerra. A ricordare e far rivivere la sua bellezza, il suo talento e le sue opere, c’è oggi anche un bel documentario «La poesia spezzata. Zuzanna Ginczanka (1917-1944)», diretto da Mary Mirka Milo.

Grandi, grandissime novità ci attendono Michele Palma Segretario Spi Cristo estate sta arrivando e subito dopo le ferie, dal prossimo settembre saremo al vostro servizio in una nuova sede, più centrale, più visibile, più ampia, più confortevole. Non distante, peraltro, da quella attuale: in Corso Acqui al n. 110. Lasciamo questa sede con un po’ di nostalgia, perché per tanti anni è stato il luogo in cui quotidianamente ci siamo ritrovati e abbiamo ricevuto, ascoltato e aiutato per quanto in

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nostro potere tante persone. Nessuno ci ha mandato via, anzi, ne approfitto per ringraziare pubblicamente il nostro padrone di casa che è sempre stato con noi correttissimo e disponibile. Ce ne andiamo per nostra scelta, per dare ai nostri iscritti e agli anziani del territorio un servizio migliore. La nuova sede, come ho scritto sopra, è tutta ‘più’ (ampia, confortevole ecc.) Speriamo, trasferendoci lì, di essere anche noi ‘più’: accoglienti, disponibili, pazienti, competenti, capaci ecc.

ecc. Di certo noi ce la metteremo tutta perché con la nuova sede si avvii anche un nuovo e migliore servizio. Se ci saremo riusciti lo giudicherete voi. Per ora auguriamo a tutte le pensionate e a tutti i pensionati del rione Cristo e dei paesi che compongono il territorio di competenza della nostra lega di trascorrere felicemente e serenamente l’estate che si avvicina. Noi saremo impegnati nel trasloco. A dopo le ferie, in Corso Acqui 110!

Otto marzo: doppia festa 2015

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oppia festa perché quest’anno la lega Spi Cristo ha collaborato con quella del Centro e della Fraschetta per un’iniziativa comune in Camera del lavoro, senza rinunciare però alla propria specifica iniziativa che, dopo le uscite nelle strutture per anziani di Fubine, Quattordio, Felizzano, Quargnento e Oviglio, è ritornata alla residenza ‘Orchidea’ di Via Don Giovanni Rizzante in località Cabanette. Abbiamo anche avuto il sostegno dell’Uisp (Unione Italiana Sport per tutti), e la partecipazione della scuola di ballo Eclisse che ha allietato il pomeriggio di festa. Folta la partecipazione degli ospiti della struttura, salutati da Mara Scagni, già sindaco della città e oggi presidente del-

l’Uisp Alessandria. Va sottolineato che la riuscita della manifestazione non è soltanto il risultato di un impegno degli organizzatori, ma dimostra che la ricorrenza dell’otto marzo mantiene tutto il suo significato in qualunque luogo la si ricordi e, a maggior ragione, in una struttura dedicata agli anziani che hanno vissuto un’epoca nella quale la festa della donna ha rappresentato un’occasione di rivendicazione di diritti, oggi normalmente affermati anche se, probabilmente, poco rispettati. Il sindacato ringrazia i responsabili dell’Orchidea che ci hanno ospitato, la Uisp che ci ha aiutato, la la scuola di ballo Eclisse e tutte le anziane e gli anziani che hanno partecipato. [pm.c.]


Pensionati 12 GIUGNO 2015

Dalle leghe

Acqui Terme a cura di Rosangela Salvini

25 aprile: Acqui non dimentica la lezione della Resistenza

GiuCHI Segreteria: seppe Fossa (segreSIA tario generale), AlRasoira, RosanMO gelafredoSalvini. Diretti-

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traordinaria partecipazione di cittadini al corteo del 25 aprile nel settantesimo della Liberazione. ‘Mai così partecipato’ ha scritto il giornale locale L’Ancora. Ed è vero. Il lungo corteo ha attraversato la città termale con la banda musicale raccogliendo sempre più gente via via che procedeva. Nutrita, come sempre, la presenza delle compagne e dei compagni dietro la bandie-

95 anni di vita, 70 in Cgil Beppe Fossa Segretario Spi di Acqui Terme aro Francesco, ‘Cecco’ per tutti quelli che ti conoscono con i compagni della lega Spi di Acqui, hanno voluto essere presenti per festeggiare il tuo 95° compleanno, i massimi esponenti sindacali del territorio: per lo Spi provinciale il segretario generale, Marino Boido e l’organizzativa, Giancarla Guerci; per la Camera del lavoro di Alessandria il segretario generale, Tonino Paparatto e l’organizzativo, Franco Armosino; per la Camera del lavoro di Acqui la coordinatrice, Franca Savoldelli, «Antoine» (alla quale chiedi sempre il giudizio sui cartelloni che poi andranno nelle bacheche e lei ogni volta si complimenta, entusiasta del tuo lavoro) e tutti i compagni di Auser, Caaf e Inca. Per raccontare, Francesco, quello che hai fatto, che stai facendo e che farai domani, ci vorrebbero giorni. Ma per fare in modo che i compagni alessandrini possano conoscere meglio la tua lunga militanza nel tuo partito, nel sindacato e nelle istituzioni acquesi, farò una estrema sintesi del tuo operato. ■ Hai incominciato a lavorare a 14 anni come garzone piastrellista. ■ Hai fatto 5 anni di guerra, e ogni tanto ci racconti: ‘eravamo al confine tra l’Italia e la Francia, da una parte sparavano i Francesi, dall’altra gli Ita-

Come abbiamo scritto nel numero scorso, il direttivo della lega ha costituito al proprio interno due gruppi di lavoro (aperti anche a iscritti non facenti parte del direttivo) sulle questioni cruciali della sanità e dei trasporti. Riportiamo di seguito le valutazioni del gruppo sanità fatte ai primi di maggio. Lo diciamo perché si tratta di materia in continua evoluzione che viene seguita anche a livello provinciale e regionale. ulle modifiche che la Regione Piemonte intende apportare ai servizi sanitari per ora si riscontra una fase di stallo. La delibera regionale 600-1 di adeguamento della rete ospedaliera come già sapete - prevede il declassamento del pronto soccorso dell’ospedale di Acqui Terme e lo spostamento di alcune specialistiche altrove. A oggi, a fronte delle proteste ed elaborazioni di documenti e proposte (già riportate più volte dagli organi di informazione) non vi è risposta, anche se un dialogo è stato instaurato fra l’assessore Antonio Saitta e la rappresentanza dei sindaci del territorio. Elemento che, se attuato, questa volta riteniamo positivo è il cambio di strategia con le ultime comunicazioni dei responsabili politici della sanità piemontese, secondo cui ‘nulla sarà toccato dei servizi ospedalieri fino a che non saranno sviluppati i servizi territoriali’ ovvero la riqualificazione dei distretti con la creazione di servizi vicini al paziente per le

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vo: Antonietta Barisone, Bianca Barisone, Carlo Basile, Bruno Brignone, Stefano Brignone, Antonietta Coretto, Piero Corrado, Walter De Bernardi, Maria De Santis, Giovanna Drago, Laura Faccio, Anastasia Ferraris, Mirella Galleggio, Bruna Garbero, Franco Icardi, Giovanni Marenco, Carla Mariscotti, Renata Mignani, Luciano Olivieri, Enzo Parodi, Lucia Giuseppina Pigollo, Eugenio Pretti, Isa Rapetti, Luigi Salaris, Nereide Sechi. Invitati permanenti: Rosaria Abatematteo, Pier Vittorio Buffa, Teresa Caviglia, Loredana De Berchi, Ettore Demartini, Angelo Laiolo, Ferdinando Lo Piccolo, Giacomo Schiumarini, Giuliana Uttini, Lucetta Zariati. Revisori: Aldo Debernardi, Carlo Ramognino. Coordinamento donne: Rosangela Salvini (responsabile), Giovanna Drago, Laura Faccio, Vanda Foglino, Isa Rapetti. Referente LiberEtà: Isa Rapetti.

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Il punto sulla Sanità

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liani e noi eravamo in mezzo, sono stato fortunato a portare a casa la pelle’! Sei entrato alla Miva, la vetreria acquese, nel 1949, sei stato caporeparto con grandi capacità tecniche e organizzative e sei andato in pensione nel 1976. Sei stato: – segretario della Sezione ‘Sdanov’ del Pci; – segretario acquese del Pci negli anni ‘60; – organizzatore di feste dell’Unità memorabili e innovative come ‘la nota d’oro’, rassegna che lanciò cantanti famosi, aiutato dai compagni di partito; – consigliere comunale; – membro del consiglio d’amministrazione dell’ospedale acquese; – per molti anni nella commissione elettorale comunale e presidente di seggio. Nella Cgil da sempre, hai preso la tessera nel 1946. Tu, Colla e Nannotti, siete stati i fondatori di questa lega Spi, che hai contribuito ad arredare. In questa lega sei stato per tanti anni il segretario economo e hai curato la permanenza di Bistagno. Da alcuni anni, in qualità di ‘caporedattore’, ti occupi con Renata delle bacheche di corso Bagni e di via Emilia, con grande maestria e fantasia.

ra dello Spi Cgil. Davanti al monumento ‘Ora e sempre Resistenza’ hanno parlato Barbara Elese in rappresentanza delle giovani generazioni nell’Anpi, il sindaco di Acqui Enrico Bertero, il sindaco di Denice Nicola Papa, il prof. Adriano Icardi, presidente dell’Anpi acquese e l’oratore ufficiale Sergio Cofferati, che fu segretario generale della Cgil ed è oggi parlamentare europeo del Pd.

patologie non acute e di riabilitazione dopo degenza ospedaliera. Naturalmente pensiamo che le sole parole non servano, ma servano fatti con personale sanitario preparato e motivato. Per capirci non riversiamo molta fiducia per le risposte che la politica dà alle esigenze del territorio ma per raggiungere l’obbiettivo di mantenere per il territorio acquese un servizio sanitario di qualità sono necessari impegni precisi: che le associazioni, il sindacato, i comitati svolgano un ruolo di verifica e di proposta e che i sindaci facciano la loro parte. I sindaci possono (ne hanno titolo) e devono opporsi a una strategia politica che toglie risorse al territorio e accentra anche quello che non si può. Naturalmente il sindaco risponde ai cittadini, se il cittadino non si interessa del bene pubblico, il sindaco dorme. Da ultimo in questi giorni vi è stata la nomina dei nuovi direttori dell’Asl che speriamo possa essere elemento positivo.

Il 16 marzo Francesco Ratti ha compiuto 95 anni. Li ha compiuti festeggiato da tutti noi nella sede della Camera del lavoro, dove ha dato il suo impegno costante per 70 di quei 95 anni. Per l’occasione il segretario Fossa ha letto il testo che qui riportiamo aggiungendovi gli auguri della redazione dello Speciale Pensionati e sicuramente di tutti i suoi lettori.

Francesco Ratti (in primo piano al centro) circondato da una parte di quanti lo hanno festeggiato Quando qualcuno si stupisce del tuo aspetto giovanile, tu dici sempre di averne undici di meno rispetto all’età anagrafica, perché nei primi undici anni di vita eri cagionevole di salute e solo un miracolo ti ha salvato. Grande appassionato di sport, ottimo sciatore di fondo e dei 400 metri di atletica, bloccato alla partecipazione dei campionati italiani dalla guerra. Appartieni ad una generazione che ha vissuto la gioventù, fatta di rinunce e sacri-

fici, per regalarla a noi, che, attratti da abili suonatori di piffero ce la siamo fatta sfuggire di mano. I tuoi famigliari sostengono che in un eventuale terremoto in via Nizza, non bisogna cercarti tra le macerie, ma tra i soccorritori. Sostengono inoltre che non ha mai pensato in modo egoistico ai tuoi affari, ma ti sei sempre preoccupato di aiutare gli altri. E questo è un valore difficilmente riscontrabile nelle persone. Sei un testimone del tempo e per

tutti noi la memoria storica e quando rischiamo di deragliare, ci riporti sempre sui binari. Sei presente tutti i giorni, mattino e pomeriggio, vieni in bicicletta da via Nizza, dove da una settantina di anni vivi con Rina e vieni anche quando pioviggina o nevischia, con la panda solo quando diluvia. Grazie ‘Cecco’! Tanti cari auguri da tutti noi. Ah!... domani mattina, 9.30-9.45 - ti aspettiamo! Con affetto e stima.


Dalle leghe

Novi Ligure a cura di Giuseppe Arona

l Coordinamento Donne Spi Cgil di Novi Ligure, per celebrare la Giornata internazionale della Donna, ha organizzato il 14 marzo una gita a Torino per visitare a Palazzo Madama, la mostra ‘I mondi di Primo Levi - Una strenua chiarezza’.

Farfalla realizzata da Levi con filo di rame. Sopra, Primo Levi fra i giovani nel 1979 e uno scorcio della mostra

In questa mostra l’Autore ha narrato le verità sul mondo capovolto del Lager, percorrendo un itinerario di 40 anni attraverso le vicende più dolorose del XX secolo. La mostra, suddivisa in sei sezioni, consente al visitatore di entrare con le immagini e le parole nel mondo dell’Autore per apprezzarne la poliedrica personalità e la sua ininterrotta ricerca in dialogo continuo con il mondo giovanile. Il percorso della mostra - tutto interessante per illustrazioni inedite, pannelli esplicativi, sculture - offre al visitatore spunti di sofferenze sulla letteratura e sulla vita. Inoltre nel percorrere la mostra, si ha la

l 3 marzo scorso una delegazione dello Spi Cgil di Novi Ligure guidata dalla segretaria di Lega Mirella Bidoggia si è recata presso l’abitazione dell’iscritta Iside Cupia di Cassano Spinola per festeggiare i suoi 100 anni. Felicitazioni anche alle iscritte Adele Sciutto di Novi Ligure nata il giorno 8 febbraio 1912 e Maria Caratto sempre di Novi Ligure nata il 7 gennaio 1913.

possibilità di apprezzare l’attività di Levi come chimico illustrata da mezzi dell’epoca concessi dall’Archivio scientifico tecnologico dell’Università di Torino. La mostra è stata attivata per tutti ma soprattutto per i giovani per l’indubbia importanza rappresentata dalla figura di Primo Levi nel panorama culturale del nostro e degli altri Paesi europei. La mostra è stata molto apprezzata dai 45 partecipanti per i numerosi spunti di riflessione suscitati. A conclusione della gita il pranzo sociale presso il ristorante Cacciatori di Verolengo di Chivasso. [g.ar.]

Novi e la provincia alessandrina all’Expo 2015 Giuseppe Arona Spi Novi Ligure Expo Milano 2015 è l’esposizione universale che si svolge dal primo maggio al 31 ottobre 2015 e sarà il più grande evento mai organizzato sull’alimentazione e sulla nutrizione, vetrina mondiale in cui tutti i Paesi partecipanti metteranno in mostra il meglio delle tecnologie per garantire cibo sufficiente e sano per tutti i popoli rispettando gli equilibri naturali della Terra. L’area espositiva è di 1,1 milioni di metri quadri, in cui sono presenti più di 140 Paesi e organizzazioni internazionali. Si stima che alla fine saranno più di 20 milioni i visitatori. Oltre alla possibilità di conoscere le eccellenze alimentari del mondo, Expo permette di effettuare un ideale viaggio visitando i vari padiglioni dei Paesi partecipanti. Infine per tutta la sua durata sono previsti eventi artistici e musicali, convegni laboratori creativi e mostre per completare la manifestazione. Per la prima volta nella storia delle esposizioni universali, l’Expo di Milano è stata preceduta da un dibattito sul tema ‘Nutrire il Pianeta - Energia per la Vita’, svolto nell’ambito scientifico della società civile e delle istituzioni. Il dibattito, sotto l’egida

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GIUGNO 2015

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lemano, Rossella Bussani, Maria Cassinelli, Franco Celestri, Pietro La Fata, Attilio Lazzari, Caterina Leoncini, Adele Lovotti, Adriana Marchelli, Graziella Minetto, Sergio Niccolai, Giuseppina Pastorino, Antonio Ponte, Rosetta Puglisi, Francesco Romasi. Revisori: Vanda Bavazzano, Laura Ferrando, Giuseppe Repetto. Coordinamento donne: Luisa Folli (responsabile), Maria Cassinelli, Graziella Minetto, Rita Repetto, Clara Scarsi. Referente per LiberEtà: Marco Gandino.

Iside Cupia

Pensionati

Una strenua chiarezza

: Luisa CHI Segreteria Folli (segretaria geSIA nerale), Marco Gandino, Sergio Soldà. MO Direttivo : Marvi Al-

Tre lieti anniversari

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del Governo Italiano, ha portato alla composizione della ‘Carta di Milano’, documento che stabilisce la responsabilità di ciascun cittadino, associazione impresa o istituzione, a garantire alle future generazioni di poter disporre del diritto alla fruizione del cibo. Pertanto i singoli cittadini, le imprese e le associazioni nel condividere la Carta di Milano accettano precise responsabilità riguardo alle loro abitudini e agli obiettivi di azione, chiedendo ai governi e alle istituzioni internazionali di definire regole e politiche a livello locale e mondiale per ottenere al pianeta Terra un futuro più equo e sostenibile. Nel nostro territorio Pernigotti, la prestigiosa azienda simbolo

dei prodotti dell’eccellenza italiana dolciaria da oltre 150 anni, è presente a Expo Milano 2015 in funzione di Contributing Sponsor nel padiglione (cluster) Cacao e cioccolato, che annovera tra i partecipanti i principali produttori di cacao: Costa d’Avorio, Cuba, Gabon, Camerun, Ghana, San Tomè e Principe. Per l’industria novese è un evento straordinario perché i visitatori italiani e stranieri potranno apprezzare la migliore gamma dei prodotti Pernigotti a base di cioccolato e dei gelati. È importante sottolineare che Pernigotti è l’unica azienda presente nel padiglione del cacao e cioccolato con un proprio spazio di oltre 120 metri quadri e di

un’area per gustare il gelato artigianale, con un laboratorio a vista per seguire la preparazione degli stessi gelati. Per presentare al mondo il paesaggio produttivo del nostro Paese, quindi la storia, la tradizione, e l’assoluta bontà dei prodotti alimentari italiani, all’Expo 2015 è stato allestito il Padiglione Cibus: è l’Italia con 500 metri quadrati di estensione. Il padiglione, collocato di fronte all’ingresso Est di Expo di fronte al parco della Biodiversità, è suddiviso in 15 zone tematiche delle eccellenze italiane: riso, latte, formaggi, carne bovina, pasta, dolci, pomodoro e vegetali, design, carni suine e salumi, aceti e condimenti, olio, tecnologie per produzioni sostenibili, bere italiano, filiera avicola, nutraceutica (sintesi di nutrizione e farmaceutica, ovvero il cibo come medicina) e territori. La Confartigianato, non essendoci le condizioni favorevoli per promuovere in modo adeguato le imprese all’interno di Expo, ha scelto di creare il Fuori Expo, realizzato in via Tortona zona Navigli, con uno sviluppo di 1800 metri quadrati, denominandolo Italian Makers Village. In questa sede, per tutta la durata dell’Expo, i visitatori avranno la possibilità di incontrare 800 eccellenze produttive italiane a rotazione settimanale secondo un calendario tematico con oltre 1000 appuntamenti. I percorsi tematici riguarderanno l’eccellenza artigianale nei settori agrifood, moda, design, arte e meccanica. Ogni settimana verrà proposto un tema per la Rassegna delle Eccellenze: temi territoriali (regione, provincia, area vasta), temi di prodotto(formaggio e vino). Il Piemonte, tra cui Alessandria, sarà presente dal 18 al 21 giugno: una vetrina importante per le nostre imprese.


Pensionati 14 GIUGNO 2015

Dalle leghe

Arquata Scrivia a cura di Lucia Daglio

Ci hanno lasciato

Luigi Semino (segretario geneCHI Segreteria: rale), Graziella Canepa, Maria Luisa TedeSIA schi. Direttivo: Oscar Camerino, Ida Casella, Lucia Daglio, Gianfranco Fossati, Giorgio MO Gualco, Giovanni Lot, Giuseppina Mazzarello,

Cantalupo Ligure

I 70 anni della Liberazione e del sacrificio di Fëdor Poletaev

Luciano Motta, Carlo Pasquale, Luigia Putzu, Giacinta Resecco, Franca Scaparro, Luigi Spineto, Claudio Tavella, Luciana Traverso. Revisori: Giuseppe Gualco, Antonio Sacco, Sandro Verardo. Coordinamento donne: Lucia Daglio (responsabile), Graziella Canepa, Maria Luisa Tedeschi. Referente per LiberEtà: Luigi Semino.

✒ Caro Speciale

Ciao Alberto, Pensiero Maria, Anna di un vecchio operaio

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iceviamo da Arquata questo ‘pensiero’ scritto quasi in versi e certamente con grande passione e sincerità. Per questo lo proponiamo alla riflessione dei lettori.

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a lega Spi Cgil di Arquata esprime il proprio cordoglio ai famigliari di compagne e compagni recentemente scomparsi: alla moglie Armanda e ai famigliari di Alberto Chierroni, membro della Segreteria Spi di Arquata e componente del Comitato direttivo provinciale, deceduto il 28 marzo 2015; a Gianfranco Fossati, ex segretario di lega e solerte collaboratore, la cui moglie, Maria Semino (nella foto), membro del Direttivo di lega, ci ha lasciato il 7 maggio 2015, prematuramente, all’età di 68 anni. Eravamo in tanti ad accompagnare il feretro per l’estremo saluto, per esprimere con affettuosa amicizia a Gianfranco il più profondo cordoglio. Il Cielo dia la forza ad Armanda e a Gianfranco di sopportare la dura prova. Ci ha lasciato anche Anna Bergonzo, che a settembre avrebbe compiuto 106 anni. Al nipote Giorgio Gualco del direttivo di lega e ai famigliari le affettuose condoglianze dello Spi Arquata.

A te, Alberto

Operaio! Dove sei? Ti hanno scacciato o te ne sei andato? Ti ricordi le assemblee sul posto di lavoro? Anche se non eri un oratore, partecipavi con amore e con ardore.Trovavi le forme di lotta per migliorare la tua posizione e creare ulteriore occupazione. In seguito qualcosa di oscuro è accaduto. Ti sei fermato.Ti sei adagiato, Ti hanno plagiato? Oggi con la globalizzazione vivi in un modo oscuro, senza futuro per la mancanza di lavoro. Tutti i politici, i sindacati, la stessa Chiesa dichiarano ad alta voce che la ricchezza va suddivisa e distribuita in modo diverso dall’attuale. Però nessuno di questi ti indica la strada né tanto meno ti fornisce i mezzi per attuarla. Sono sicuro che tu la troverai e che l’applicherai e tornando sarai vincitore! Fai pagare le tasse e la galera agli evasori confisca i beni a chi trasferisce il lavoro all’estero aumentando lo sfruttamento e la disoccupazione. Operaio devi tornare ad essere attore. Il mondo senza te muore. Mario Giorgio Meschi Marsala, Febbraio 2015

Il monumento a Fëdor Poletaev l 21 febbraio 2015 si è svolto un settantesimo molto sentito a ricordo della battaglia di Cantalupo Ligure, testimoniata da un degno monumento che solennizza di passione umana lo spirito della Resistenza. Dopo la posa di una corona da parte del sindaco di Cantalupo, Gian Piero Daglio, sul monumento eretto a ricordo del sacrificio del partigiano russo Fëdor Poletaev, insignito della Medaglia d’oro al valor militare in Italia e del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica a Mosca, è stata richiamata l’attenzione dei presenti sui pericoli che oggi corre la pace nel mondo in numerosi intensi interventi: dal consigliere provinciale Carlo Buscaglia al consigliere regionale Domenico Ravetti, al presidente Anpi provinciale Pasquale Cinefra, al sindaco di Ryazan (città natale di Poletaev) Oleg Bulekov. Particolarmente significativo l’intervento di Fëdor M. Poletaev, nipote del-

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l’eroe russo, che sottolineava la continuità generazionale della Resistenza, seguito dal console della Federazione Russa a Genova Marat Pavlov e dal prof. Renato Balduzzi del Consiglio Superiore della Magistratura che ha concluso i discorsi. Pannelli esplicativi con rievocazione dei fatti della Resistenza, duecento opere del Museo del Disarmo, premiazione degli alunni della scuola elementare di Rocchetta che hanno partecipato alla celebrazione con un loro lavoro e il contributo musicale a opera del maestro Andrea Albertini, interprete di brani di musica italiana e russa hanno concluso la manifestazione. Palazzetto dello Sport gremito di pubblico, di varie autorità, tra cui diversi sindaci e parlamentari, e di rappresentanti della lega Spi Cgil di Arquata, tra cui il segretario Luigi Semino e l’allora componente della segreteria oggi compianto Alberto Chierroni. [l.d.]

Rinnovate le cariche sociali in Croce Verde

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al 20 aprile 2015 è in vigore il rinnovo delle cariche amministrative della Croce Verde Arquatese. Il neo presidente Armando Gotta, classe 1948, e il vice presidente Nicola Bolettieri, volontario nella benemerita istituzione dal 1986 e vice presidente da diversi mandati, hanno l’obiettivo di far crescere l’Associazione. «L’elezione del nuovo direttivo ci sprona a migliorare ulteriormente la nostra professionalità e disponibili-

tà verso chi soffre – ci dicono. – Per il futuro tanti progetti, li raggiungeremo insieme con slancio, comprensione e amicizia. I volontari hanno maturato esperienza e professionalità tali da poter fronteggiare ogni tipo di necessità, sia nell’emergenza che nell’accompagnamento degli infermi». Il primo obiettivo che si è posto il nuovo Consiglio è l’organizzazione di nuovi corsi di apprendimento per aspiranti operatori DAE (De-

fibrillatore Automatico Esterno) e corsi di supporto vitale con defibrillatore aperti a tutta la popolazione, a qualsiasi cittadino che desideri imparare a usare il defibrillatore semiautomatico esterno. Altrettanto importanti i corsi per abilitazioni All.A-118 e per il trasporto dei pazienti per cure presso gli ospedali. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alla CVA, via Libarna 267, tel. 0143 635694. Le nostre più vive congratulazioni per la

nomina al Presidente, al Vice Presidente, al segretario Floriana Speciale, ai direttori servizi Luciano Odino e Luigi Arberi, al responsabile autoparco Fabio Vergagni, al responsabile acquisti e contratti Simone Odino, al responsabile formazione militi Elena Burrone, al responsabile qualità del servizio Manuela Demaestri, al direttore sanitario dottor Giovanni Bonaventura, alla dottoressa. Giulia Bonaventura al Bilancio. [l.d.]

Festa della donna Lucia Daglio Spi Arquata Scrivia va il nostro saluto e il nostro commiato affettuoso. Il vuoto accorato sarà colmato soltanto e per sempre dal ricordo del tuo spirito tenace e dal tuo sorriso. Ci mancheranno la tua generosità, l’intraprendenza, la disponibilità, l’onestà intellettuale. Ti ricordiamo con affetto. Ciao Alberto, riposa in pace Vocemola, 28/03/02015

obiettivo di partenza della festa della donna, quest’anno, era un viaggio virtuale tra le incredibili ingiustizie che subiscono le donne nel mondo, in collaborazione con la Consulta Pari Opportunità di Serravalle Scrivia. Nel corso della programmazione ‘Donne dell’altro mondo’ ha avuto un’evoluzione, avendo molte sfumature di significato. Il salone Maria Regina, messo a disposizione dalla Parrocchia di Serravalle, la collaborazione del Sindaco Alberto Carbone e dell’Assessore Marco Freggiaro, e l’articolato spettacolo offerto dagli alunni dei Laboratori di danza e

L’

musica dell’Istituto Comprensivo di Serravalle, coordinati dalle prof. Laura Merson, Tatiana Cuttin e Anna Pucci, hanno permesso di trascorrere un pomeriggio vivace, di grande intrattenimento. Contemporaneità e sogno si sono fusi in suggestive coreografie. Fondamentale per la realizzazione dell’evento la

collaborazione del Centro di Scienze Motorie Arte e Benessere Sportivo di Massimo e Tatiana con la presenza di Carlos e Ketti. Ancora un grazie a tutti, compresi i numerosissimi intervenuti. È stata l’ennesima conferma che dalla passione e dall’amicizia possono nascere cose straordinarie.


Dalle leghe

Valenza a cura di Paolo Ghiotto

Paolo Ghiotto (segretario generale), CHI Segreteria: Gian Piero Moscardo, Nadia Rossi. Direttivo: SIA Giuseppe Barbanera. Antonia Barbierato, Pier Bertoni, Luigina Bonicelli, Emilio CaprioMO glio,Giorgio Giovanni Coddretto, Pietro Cova, Maria Grazia Ferraris, Luigi Fino, Domenico Iannelli, Ketty Maggiolo, Ermelinda Moretto, Ilaria Moretto, Orlando Pozzobon, Margherita Ratti, Giampiero Todarello, Mirella Villa. Revisori: Oliviero Ferrarese, Zita Mantoan, Alfredo Porceddu. Coordinamento donne: Nadia Rossi (responsabile), Lucia Giusti, Ketty Maggiolo. Referente per LiberEtà: Luigi Fino.

Pensionati GIUGNO 2015

Auguri Ivan!

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van Gaetani, della Fiom Cgil, già noto ai valenzani che da tempo frequenta come responsabile di categoria, è stato di recente nominato coordinatore di zona per la Camera del lavoro di Valenza. A lui va il nostro caloroso benvenuto con l’augurio di buon lavoro nel nuovo importante incarico.

Valenza, le elezioni e il dopo

Paolo Ghiotto Segretario Spi Valenza e forze politiche ‘tradizionali’ e quelle ‘nuove’ (?), ivi comprese le numerose liste civiche, con sette candidati alla carica di sindaco, sono, in questi giorni di metà maggio, in fibrillazione e cercano di interessare, con le loro proposte amministrative, i cittadini. La città, a mio giudizio disillusa ma non rassegnata, credo affiderà la propria preferenza allo schieramento che presenta i candidati più credibili e programmi realizzabili, con sindaco ed assessori non rinchiusi nel ‘Palazzo’ ma disponibili a trovare la soluzione ai problemi della città con i cittadini, puntando ad una vera ri-nascita di Valenza anche nel contesto provinciale e regionale. Pro-

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blemi la città ne ha molti, a cominciare dal lavoro che manca, novità assoluta per Valenza; dalla manutenzione della città alla gestione dei servizi tecnici, come la raccolta, il riciclo e lo smaltimento dei rifiuti, alla pulizia della città; ai servizi socio-sanitari, educativi e culturali da gestire ad un livello più dignitoso rispetto al-

Bassa Valle La libertà e le sue memorie Scrivia a cura di

l’attuale gestione ed improntati alla sostenibilità; ad una politica tariffaria e fiscale che tenga conto delle persone e delle famiglie più deboli; un nuovo piano regolatore che apra una fase nuova di pianificazione strategica del futuro: dalla città del fare e del saper fare a quella del ‘poter fare’. Divenire in 10 anni una delle capitali del sapere e della conoscenza applicata intanto all’attività orafa, ma aperta a settori manifatturieri di alta qualità, dalla formazione alla cultura, dalla trasformazione urbana al welfare e luogo in cui poter realizzare iniziative in ambito economico. Rammento, infine, che le confederazioni sindacali Cgil Cisl Uil hanno chiesto incontri ai sindaci ed agli assessori

competenti (bilancio e welfare) dei comuni con una popolazione superiore a 3.000 abitanti, incontri da tenere prima dell’approvazione dei bilanci di previsione e consuntivi, per conoscere l’andamento della finanza comunale e gli indirizzi politicoprogrammatici, le politiche sociali e l’applicazione dell’Isee, la fiscalità locale (addizionale Irpef, Tasi, Imu, Tari) e tariffaria, la lotta all’evasione fiscale, la salute, il problema casa, ecc. Il sindaco di Valenza, Cassano, si è contraddistinto e differenziato dai colleghi per non essersi mai confrontato, in cinque anni, con le confederazioni sindacali. Mi auguro che il nuovo sindaco inverta la rotta e si apra finalmente al confronto.

I simpatici Volontari per Pontecurone

Floriana Taddei

L’incontro ‘Io c’ero’ e celebrazioni del 25 aprile - in questo 70° anniversario della Liberazione sono state l’occasione di ritrovare la memoria con al centro il concetto di libertà degli italiani, l’inizio della nostra democrazia, tenendo assieme lotta partigiana e guerra delle forze alleate contro il nazi-fascismo. Alla celebrazione ufficiale con le corone, il corteo e l’Inno di Mameli eseguito dal Coro di S. Maria Maggiore, si sono aggiunte le iniziative promosse dall’Anpi che ha saputo coinvolgere le scuole, il Cai (Club Alpino Italiano) e noi dello Spi. Con lo Spi la prima inziativa, l’incontro intitolato «Io c’ero» al Centro comunale di cultura in piazza XXXI Martiri giovedì 16 aprile. Con il Cai domenica 19 la «Camminata sulle colline valenzane» accompagnata da letture di memorie di partigiani valenzani e del Basso Monferrato. Il risultato dell’insieme di queste iniziative è stato quello di un maggior coinvolgimento di cittadini, soprattutto di giovani, che può (deve) rappresentare l’occasione per voltare pagina, per arrivare ad avere una festa nazionale che sia davvero di tutti.

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FloCHI Segreteria: riana Taddei (conSIA fermata segretaria generale), Mauro MO Lavezzari, Paola Merlano. Direttivo: Daniele Bellingeri, Maria Campioni, Nello Capelli, Anna Maria Castellani, Salvatore Di Mattia, Giorgio Fioravanti, Alma Giacomini, Loredana Leva Pradi, Roberto Nobile, Giuseppe Piva, Paola Staltari, Rita Stradaioli, Piero Zanetti. Revisori: Sergio Gastaldi, Adriana Traversa Massa, Guerrino Vidotto. Coordinamento donne: Floriana Taddei (responsabile), Alma Giacomini, Paola Merlano. Referente per LiberEtà: Floriana Taddei.

■ all’Epifania ogni anno organizzano un pran-

zo per le persone sole; ■ l’Otto marzo portano la mimosa alle donne

anziane. Il loro apporto è sempre autentico e ‘originale’, cioè producono loro stessi i cibi, dolcetti, manufatti e tutto ciò che offrono a chi ha bisogno. Inoltre sono sempre in prima fila in tutte le iniziative della Pro Loco di Pontecurone, l’ultima delle quali è stata la ‘Serata Gnocco Fritto & Salumi di Matteo’, una serata gastronomica il cui ricavato viene devoluto interamente a un’altra associazione di volontariato: l’Associazione Enrico Cucchi - Volontari per le Cure Palliative di Tortona. [f.t.]

Grande successo per le nostre novità Floriana Taddei Segretaria Spi Bassa Valle Scrivia

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ice un vecchio proverbio: «Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia ma non sa quel che trova». E, come fanno in genere i vecchi proverbi, dice una verità. Il vecchio, il passato, lo conosciamo bene, ci siamo abituati. Il nuovo invece lo conosciamo poco, non ci siamo abituati. E anche noi quando, pochi mesi fa, siamo partiti trionfalmente con la nuova sede di La ‘camminata in collina’ con letture

avorando in una lega di periferia come la Bassa Valle Scrivia, si vengono a conoscere molte persone. Tra le più simpatiche che abbiamo conosciuto ci sono i componenti del Gruppo Volontari per Pontecurone, un’associazione di volontariato socio-assistenziale riconosciuta e regolarmente iscritta nel Registro regionale. Le abbiamo conosciute perché in gran parte sono iscritte allo Spi Cgil e alcune fanno parte del nostro direttivo di lega. Tra le loro iniziative ci sono: ■ le feste di compleanno che organizzano per gli ospiti della casa protetta; ■ due o tre volte l’anno organizzano simpatici scambi tra i bambini delle scuole e gli anziani della casa protetta;

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Pontecurone, con quella ristrutturata di Castelnuovo e le altre novità annunciate nel numero scorso, qualche dubbio l’avevamo: ci troveremo bene? E, quel che conta, si troveranno bene i nostri pensionati? gli piacerà? ci criticheranno per aver speso male i loro soldi? ci diranno che preferivano la situazione precedente? C’è un altro proverbio, molto citato nel mondo anglosassone, secondo cui «La prova del budino sta nel mangiarlo». Ovvero: se non provi non saprai mai com’è. Noi abbiamo provato e c’è an-

data bene. In tutte e tre le nostre sedi, ma in particolare a Pontecurone, dove abbiamo cambiato anche l’indirizzo. Non abbiamo perso i ‘vecchi’ clienti e ne abbiamo conquistati di nuovi. Per tutti, infatti, la nuova sede è più comoda (essendo centrale) e facile da raggiungere, è più accogliente e più decorosa. D’inverno è ben riscaldata e nella bella stagione è persino fresca. Cosa si può volere di più? Scherzi a parte, davvero abbiamo ricevuto molti complimenti e felicitazioni. Persino il sindaco, l’avvocato Ernesto Nobile, che

non è un pensionato (ma suo padre sì), ha avuto occasione di complimentarsi con noi. In conclusione è andata bene, persin meglio del previsto. E abbiamo imparato a non aver paura delle novità, e ad avere anzi il coraggio del cambiamento. E perciò non è escluso che in un prossimo futuro annunceremo qualche altra novità, non a Pontecurone, ma sempre nel territorio della lega Bassa Valle Scrivia. Perché, come dice un altro celebre proverbio: «Chi non risica non rosica».


Pensionati 16 GIUGNO 2015

Dalle leghe

Casale Monferrato

Ottomarzo nell’arte casalese

a cura di Maria Rizzo

Paolo CHI Segreteria: Nano (confermato SIA segretario generale), Graziella Bosco, FranMO cesco Ceresa, Giandomenico Monticelli, Maria Rizzo. Direttivo: Luisella Aletto, Gianni Bacella, Emilia Barbesino, Romana Blasotti, Elio Botto, Valter Calzavara, Leo Cantatore, Rosanna Costanzo, Angiolina De Cicco, Elisabetta Dorato, Valentino Ferraris, Vincenzo Ferro, Doriano Finatti, Alfonso Fuochi, Rosanna Icardi, Rosaria Libertino, Rosaria Luzzi, Arcangelo Paladino, Anna Pavanello, Bruno Pesce, Antonio Pollone, Nicola Pondrano, Alfredo Rivoire, Rina Ruga, Giovanna Spinoglio, Annarella Viadana, Luigi Zanarotto, Lidia Zanellato. Revisori: Giuseppe Cinacchio, Fabrizio Mirabelli. Coordinamento donne: Maria Rizzo (responsabile), Elisa Bersano, Graziella Bosco, Rita Capra, Rosanna Icardi, Graziella Imarisio, Imelda Moglia, Anna Pavanello. Referente per LiberEtà: Maria Rizzo.

er l’Ottomarzo 2015 il coordinamento donne ha scelto di fare un’iniziativa culturale offrendo alle pensionate (e ai pensionati) un tour della nostra bella città alla ricerca del femminile nell’arte. Guidati ed eruditi dal-

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l’accompagnatore Gianni Calvi di ‘Orizzonti Casale’ ci siamo spostati tra le vie cittadine e soffermati in particolare alle visite del Duomo, della chiesa di S. Caterina e della Sinagoga. Quanta storia, quanta bellezza, quanti

A Oltreponte non ci cascano

Per non cascarci ra i molti problemi che di questi tempi assillano gli anziani (ma non solo) molto importante e purtroppo sempre attuale è la realtà delle truffe e dei raggiri. Volendo anche in questo campo essere vicini alla nostra gente, come lega Spi di Casale Monferrato abbiamo deciso di organizzare una serie di assemblee per dare consigli nella prevenzione e aiutare chi sia stato vittima di furti, truffe e raggiri, presentando e diffondendo l’opuscolo ‘Non ci casco’. Da febbraio a oggi si sono già svolti con successo quattro incontri: il 26 febbraio presso il ‘Circolo amici di oltreponte’; il 25 marzo presso il ‘Centro Buzzi’; il 22 aprile presso il ‘Mutuo Soccorso’; il 27

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maggio a Morano presso il ‘Circolo dei pensionati’ in Municipio. Unendo le forze del sindacato, del volontariato, dei consumatori, delle forze dell’ordine e delle Amministrazioni comunali diamo agli iscritti ed a tutti gli interessati l’opportunità di partecipare a

Comparse nel film sull’amianto: un’esperienza nuova

Maria Rizzo Spi Casale Monferrato

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aneddoti, quanta cultura! La visita al Museo è stata per molti una piacevole scoperta. Qui, tra l’altro, abbiamo ricevuto i saluti del vice sindaco, Cristina Fava, che ha espresso il vivo apprezzamento dell’amministrazione e del

sindaco (impegnata in altra sede) per la nostra iniziativa culturale. La mattinata si conclusa in amicizia con un gradito rinfresco. Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato e contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa. Abbiamo apprezzato la numerosa presenza sia femminile che maschile, nonché la gradita partecipazione di compagni delle leghe di Valenza e di Alessandria Centro, a conferma del fatto che la cultura unisce. [m.r.]

urante l’inverno a Casale Monferrato sono state fatte le riprese del film Un posto sicuro del regista Francesco Ghiaccio con gli attori Marco D’Amore (co-sceneggiatore), Giorgio Colangeli, Matilde Gioli. La storia racconta di Luca, un giovane uomo che si guadagna da vivere come clown animatore per le feste private. Suo padre, ex operaio Eternit, con il quale non ha buoni rapporti, si aggrava improvvisamente. Questa tragedia apre un percorso di riconciliazione tra padre e figlio mentre la città è in fermento per l’avvicinarsi della sentenza del processo Eternit. La produzione e il regista hanno chiesto collaborazione (ovviamente senza alcun compenso!) alla popolazione per le scene di massa. Franco e la sottoscritta abbiamo partecipato alla quasi totalità delle riprese, non certo per vanità ma per dovere di casalesi e per senso di rappresentanza (Afeva - Spi). Ma an-

che per curiosità! È stato veramente interessante e coinvolgente. Non era difficile perché l’emotività del già vissuto era dentro di noi. Abbiamo imparato che fare un film è un lavoro da certosini: si devono considerare tutti i minimi particolari, le posizioni delle persone, le luci, le espressioni, i movimenti, l’abbigliamento, il trucco, gli abbinamenti cromatici, i timbri di voce e tanto tanto ancora. Siamo stati al freddo, per strada o in piazza, raggruppati o divisi, allineati o sparsi, fermi o in movimento, tante tante volte, e in certe occasioni vicino agli attori. Dobbiamo dire che siamo stati accolti e diretti con la massima gentilezza e pazienza sia dal regista che dal suo vice, Michele, da tutti gli assistenti e dalla produzione. Il film dovrebbe uscire per fine ottobre, forse vedrete anche noi e tanti, tanti altri cittadini casalesi.

queste iniziative di informazione. Per conoscere le date delle prossime assemblee invitiamo i lettori a seguire la stampa locale che , apprezzando l’iniziativa, pubblica mensilmente i nostri inviti rivolti agli specifici territori. [m.r.]

Eternit: partito il processo bis

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artedì 12 maggio sono iniziate a Torino le udienze preliminari per il processo Eternit bis a carico di Stephan Schmidheiny e continua la mobilitazione dei familiari delle vittime, dell’Afeva e di Cgil Cisl Uil del Piemonte. Il procedimento interessa 258 vittime dell’amianto. Il capo di imputazione sarà questa volta omicidio volontario aggravato con eventuale dolo. In tale processo Cgil Cisl Uil del Piemonte si sono costituite parte civile, così come l’Afeva, e garantiscono il patrocinio ai familiari delle vittime ricorrenti attraverso il collegio di avvocati delle proprie organizzazioni. Inutile negare che

pesa su questo processo il gravissimo vulnus causato dalla vergognosa sentenza della Corte di Cassazione del 19/11/14 che ha negato giustizia a migliaia di persone. Ricordiamo che le vittime del disastro Eternit furono 2.272. Ricordiamo inoltre che Schmidheiny, condannato nei primi due gradi del processo dal Tribunale di Torino, è stato riconosciuto colpevole di disastro ambientale doloso ma la Cassazione ha dichiarato prescritto tale reato. Un processo di livello mondiale che ha portato alla consapevolezza in tutto il mondo l’enormità della strage Eternit e la pericolosità dell’amianto, che purtroppo ancora in molti pae-

si trova largo impiego. Cgil Cisl Uil e Afeva considerano questo processo, avviato dal Procuratore Raffaele Guariniello, la continuità di una lunga e complessa battaglia iniziata negli anni ‘80 per bonifica, giustizia e ricerca sanitaria. Chiediamo al Presidente del Consiglio Matteo Renzi di onorare l’impegno assunto successivamente alla sentenza di Cassazione, nell’incontro con Cgil Cisl Uil e Afeva, di costituire lo Stato parte civile e di svolgere un ruolo attivo al fine di mettere in campo tutte le iniziative occorrenti per ottenere giustizia, prima di tutto per le vittime, sia in sede penale che civile. [Cgil Cisl Uil e Afeva Piemonte]

La Cgil parte civile

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nche in questa occasione, la Cgil, nella persona del Segretario Generale Susanna Camusso, si è costituita parte civile nel processo assieme alle Cgil territoriali, camerali e regionale per essere a fianco di tutti i famigliari delle vittime che chiedono giustizia e sia individuato e colpito il colpevole e per far sì che non si chiuda un capitolo di un dramma che continuerà a colpirci per anni. Si calcola infatti che il picco dei morti

di cancro per l’esposizione alle fibre di amianto si verifichi fra dieci anni. A dimostrazione del fatto che il reato non si è concluso con la chiusura delle fabbriche in Piemonte, Emilia Romagna e Campania. Questo, inoltre, deve spronare tutti coloro che hanno responsabilità politiche e amministrative ad impegnarsi a fondo per le necessarie e urgenti bonifiche ambientali per i troppi siti ancora inquinati o che possono produrre inquinamento da amianto. [m.r.]


Dalle leghe

Ovada a cura di Marvi Alemanno

: Luisa CHI Segreteria Folli (confermata seSIA gretaria generale), Gandino, SerMO gioMarco Soldà. Direttivo:

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Pensionati GIUGNO 2015

Spi e Anpi, ora e sempre

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ono passati 70 anni dal 25 aprile 1945, i partigiani che allora combatterono in parte non ci sono più e quelli rimasti sono ormai molto anziani. Ma c’è lo Spi Cgil, che è da sempre impegnato a conservare la memoria di quegli eventi, di quella lotta, di quei sacrifici che ci hanno permesso di vivere in un Paese libero. Così ogni anno ci rechiamo a onorare il

cippo del partigiano francese Charles Allgeyer detto ‘Folco’ in quel di Pratalborato e l’edicola dedicata a Giuseppe Cassulo e Giambattista Pesce, caduti in località Sant’Agata nel comune di Castelletto d’Orba. Ogni anno diminuiscono i partigiani che vengono con noi, ma non diminuisce il numero totale dei partecipanti. Anzi cresce. E quest’anno in modo particolare. La

commemorazione fatta dal partigiano Talino Repetto ed il canto di ‘Bella ciao’ vicino al cippo dei due caduti, cantato anche dal mio nipotino di due anni (e già con la tessera Anpi!), hanno mostrato l’affetto che ci lega a questa organizzazione e la nostra ferma volontà di portare avanti, di generazione in generazione, la memoria dei partigiani e della Resistenza. [m.a.]

Donne nel lavoro, nella società e... nel canto

Marvi Allemano, Rossella Bussani, Maria Cassinelli, Franco Celestri, Pietro La Fata, Attilio Lazzari, Caterina Leoncini, Adele Lovotti, Adriana Marchelli, Graziella Minetto, Sergio Niccolai, Giuseppina Pastorino, Antonio Ponte, Rosetta Puglisi, Francesco Romasi. Revisori: Vanda Bavazzano, Laura Ferrando, Giuseppe Repetto. Coordinamento donne: Luisa Folli (responsabile), Maria Cassinelli, Graziella Minetto, Rita Repetto, Clara Scarsi. Referente per LiberEtà: Marco Gandino.

Il saluto della Segretaria

Serena Palli con papà Claudio

Un direttivo solidale

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l comitato direttivo della nostra lega, convocato il 28 aprile per l’approvazione del bilancio consuntivo 2014, hanno partecipato anche rappresentanti della Caritas e dell’associazione Vela. La rappresentante della Caritas ha evidenziato la grossa situazione di disagio e povertà nell’Ovadese. Per la prima volta il numero degli assistiti è stato di 94, un dato davvero preoccupante, che testimonia il grave impoverimento della popolazione che ormai si tocca con mano anche nei piccoli centri. La Caritas ci ha chiesto un aiuto in particolare per cinque famiglie che ormai da mesi non riescono più a pagare l’affitto e il condominio, e temono di incorrere in una ingiunzione di sfratto esecutivo, con la conseguenza di perdere la casa, il che getterebbe queste famiglie in una posizione di forte disagio. L’associazione Vela invece svolge un lavoro di assistenza ai malati oncologici dell’Ovadese, offrendo loro il trasporto gratuito per sottoporsi alle cure radioterapiche negli ospedali della zona, e un supporto psicologico ai malati e ai loro famigliari. L’associazione organizza anche corsi formativi di prevenzione. L’assemblea ha approvato la proposta di corrispondere nel 2015 un contributo a queste due associazioni per sostenere la loro benemerita attività sociale. Ciò conferma la volontà della lega Spi Cgil di Ovada di essere presente e attiva rispetto ai bisogni del territorio, nella convinzione che operando tutti insieme si possono ridurre le situazioni di disagio. [m.a.]

Marvi Allemano Spi Ovada abato 7 marzo 2015, presso la sala Coop di Ovada, si è svolta la tradizionale festa della donna organizzata dalla nostra lega e intitolata ‘La donna nel mondo del lavoro e nella società’; alla manifestazione hanno partecipato un gran numero di persone, la sala era stracolma. Dopo il saluto della segretaria Luisa Folli, che ha sottolineato l’impegno del coordinamento donne pensionate nella lega, Roberta Pareto, nuovo assessore alle pari opportunità del comune di Ovada, ha portato il saluto del sindaco ed il suo personale a tutte le intervenute, evidenziando il contributo delle donne nella società. Sabrina Caneva ha poi svolto l’intervento principale sul tema della giornata, ricordando che le donne sono state protagoniste della rinascita d’Italia e della costruzione della Re-

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Cerrina a cura di Fabio Alzeni

pubblica, partecipando attivamente alla Resistenza, alla conquista del diritto di voto e alla stesura della Costituzione. C’è - a giudizio della relatrice - un filo rosso che attraversa la legislazione al femminile: la promozione della dignità della persona umana attraverso l’inclusione sociale, l’inserimento nel lavoro, la lotta alle discriminazioni, la valorizzazione dei legami familiari. «Le donne non sono come gli uomini, e questo non è un limite, ma una grande risorsa». Il lavoro è inteso dalle donne come fonte di dignità per tutti. Ciascuna delle leggi fatte dalle donne pone attenzione al bene comune, alle relazioni tra le persone e alla condivisione dei valori e delle responsabilità. Sabrina ha elencato i momenti salienti degli interventi delle donne nella società, dalla parità al diritto all’istruzione, alla tutela delle lavoratrici, non più licenziabili per causa di matrimonio, alla sentenza che stabilisce che

Senza acqua calda anche chi paga regolarmente. La storia si ripete Fabio Alzeni Spi Cerrina el numero scorso avevo segnalato la situazione che si era venuta a creare nel comune di Pontestura, dove, a causa della morosità di un numero imprecisato di inquilini, gli assegnatari di alcuni alloggi popolari di proprietà del comune, ma gestiti dall’Atc (Agenzia Territoriale per la Casa) del Piemonte Sud, si erano visti sospendere dalla Amc Energia (Azienda Multiservizi Casalese), l’erogazione del gas dell’impianto centralizzato di produzione dell’acqua calda. Insomma, a causa della morosità di alcuni, anche gli assegnatari in regola con i pagamenti sono rimasti per 103 giorni privi di questo servizio, trattati alla stregua dei morosi. Ora la storia si ripete. Pareva che una volta appianati i debiti e ripristinato il servizio, non ci fossero più problemi. Pareva, ma non era così. Il 14 aprile scorso, abbiamo trovato, infilato

N ValCHI Segreteria: ter Viotto (segreSIA tario generale), Alzeni, MaMO risaFabio Bussi. Direttivo: Elisabetta Bussi, Enza Coppo, Vito De Luca, Germano Gallina, Francesco Lappato, Ermes Magnone, Amselmo Mazzucco, Bruno Oggero, Tullio Onori, Carla Patrucco, Carmelina Riccio, Riccardo Sbarato, Emidia Schirripa, Gloria Zago. Revisori: Lucia Grosso, Maria Luisa Pozzobonelli, Maggiore Sala. Referente per LiberEtà: Vito De Luca.

l’adulterio non è più reato, la legge sul divorzio, la riforma del diritto di famiglia e l’istituzione dei consultori, la legge 194 sulla tutela della maternità e sull’interruzione di gravidanza. Durante il suo intervento veniva proiettato un video in cui scorrevano foto che illustravano il tema, facendoci ricordare immagini e persone che avevamo dimenticato. La festa si è conclusa con un piacevole intrattenimento musicale di Serena Palli accompagnata alla chitarra dal padre Claudio. I due artisti ci hanno allietato con un repertorio di canzoni popolari dedicate alle donne, con i fogli che ci avevano dato abbiamo cantato anche tutte noi in un momento di vera festa e di grande gioia. Serena ed il papà sono stati una rivelazione, una coppia che si coordinava con una sola occhiata. Un tale affiatamento tra padre e figlia ci ha commosso, suscitando persino un po’ di invidia in tutte noi.

a mano nelle cassette delle lettere, un avviso di Amc Energia che annunciava la prossima sospensione dell’erogazione del gas, ancora per i problemi di morosità da parte di Atc. Ed effettivamente, con qualche giorno di ritardo rispetto a quanto annunciato, dal 5 maggio l’erogazione del gas è sospesa. Nel frattempo, avevamo ricevuto una lettera di Atc, datata 20 aprile 2015, che annunciava la volontà di Atc di revocare i contratti di erogazione del gas, dell’acqua e dell’energia elettrica (per le parti comuni), senza peraltro precisare da quando le revoche sarebbero scattate. Simili comunicazioni sono pervenute agli assegnatari di case popolari nei comuni di Mombello e Mirabello, che vivono una situazione analoga a quella di Pontestura. Il 12 maggio, nel pomeriggio, gli assegnatari di Pontestura sono stati convocati nei locali del comune. Qui abbiamo saputo che la convenzione tra Comune e Atc è scadu-

ta da tempo e che il Comune intende assumere direttamente la gestione delle case popolari, affidando a un professionista l’amministrazione del condominio, ma ciò potrà avvenire solo dopo che Atc avrà realmente disdettato i contratti in essere. La stessa Atc ha proposto al Comune di volturare gli esistenti contratti di fornitura, ma ciò comporterebbe l’assunzione da parte del Comune dei debiti pregressi. Questa è la situazione al momento in cui scrivo. Speriamo che si evolva positivamente e anche che non ci vogliano 103 giorni per vederne la soluzione. ULTIM’ORA. Apprendiamo che l’Atc ha formalmente disdettato il contratto relativo a Pontestura, dove a partire dal 1° giugno si passa alla gestione diretta del Comune. A parere di chi scrive questa è una buona notizia che potrà servire di esempio e di stimolo per le situazioni consimili.


Pensionati 18 GIUGNO 2015

Alessandria Centro ■ Via Faà di Bruno 41 da lunedì a giovedì 9-12 | 15-18 venerdì 9-12 ■ tel. 0131 308223 tel. 0131 308234 ■ fax 0131 254689 ■ spi.centro@cgil.al.it ■ segretaria di Lega Angela Ferraris ■ Via Righi 3 (succursale con servizi Spi e Inca) da lun. a ven. 8.30-12 tel. 0131 326234 (Spi) tel. 0131 250067 (Inca) ■ Centro d’Incontro Galimberti via Pochettini 6 martedì 15.30-16.30 ■ Castelletto Monferrato comune, venerdì 10.30-11.30 ■ Montecastello sala consiliare lunedì 9.30-10.30 ■ Pietra Marazzi biblioteca, lunedì 10.40-11.30 ■ Rivarone saletta studio medico martedì 9.30-10.30 ■ San Michele Soms, via Remotti 24 martedì 15.30-16.30 ■ Valle San Bartolomeo Soms, piazza Dossena venerdì 16.00-17.00 ■ Valmadonna Avis, via della Chiesa 14 mercoledì 10.00-11.00

Alessandria Cristo ■ Via San Giovanni Ev. 13 lunedì martedì e mercoledì 9-12 | 15.00-17.30 giovedì e venerdì 9-12 ■ servizio Inca lunedì 9-12 ■ tel. 0131 343972 ■ fax 0131 348300 ■ spi.cristo@cgil.al.it ■ segretario di lega Michele Palma ■ Casa di riposo Silver Residence House Via Don G. Rizzante 100 (zona Cabanette) lunedì 15.00-16.30 ■ Abazia di Masio Soms, martedì 11-12 ■ Bergamasco comune, lunedì 8.30-10 ■ Cantalupo Soms, giovedì 9-12 ■ Carentino comune, lunedì 10.30-11.30 ■ Cuccaro comune 2° e 4° venerdì 10.45-11.15 ■ Felizzano comune, vicino Cissaca venerdì 9-11.30 ■ Fubine comune, martedì 9-11 ■ Lu comune 2° e 4° venerdì 9.00-10.30 ■ Masio comune, giovedì 9-11

SPI CGIL in provincia di Alessandria ■ Oviglio comune, mercoledì 9-11 ■ Quargnento comune, lunedì 9-11.30 ■ Quattordio comune, martedì 9-11 ■ Solero biblioteca, martedì 15-17.30

Alessandria Fraschetta ■ Spinetta Marengo via Perfumo 5 lunedì e venerdì 9-12 martedì, mercoledì e giovedì 9-12 | 15-17 ■ tel. 0131 619489 ■ fax 0131 216569 ■ spi.fraschetta@cgil.al.it ■ segretario di Lega Claudio Gandini ■ Bosco Marengo comune mercoledì 10.30-11.30 ■ Casalcermelli comune giovedì 10-11 ■ Castelceriolo ufficio mobile, lunedì 11.15-11.45 ■ Castelferro Circolo Fenalc, lunedì 9-9.45 ■ Castellazzo Bormida Soms, giovedì 10-11.30 ■ Frascaro comune, martedì 9-10 ■ Frugarolo comune, mercoledì 9-10 ■ Gamalero Soms, martedì 10-11 ■ Mandrogne Soms, mercoledì 9-10 ■ Piovera ufficio mobile, lunedì 10-11 ■ Predosa comune, lunedì 10-11 ■ San Giuliano Nuovo ufficio mobile, lunedì 9-10 ■ San Giuliano Vecchio ufficio Pd (g.c.) , venerdì 9-10

Valenza ■ Via Pellizzari 13 da lunedì a venerdì 9-12 | 15-18 sabato 9-12 ■ tel. 0131 959814 ■ tel. 0131 959815 ■ fax 0131 959818 ■ spi.valenza@ cgil.al.it ■ segretario di Lega Paolo Ghiotto ■ Bassignana via Cavour 2 (biblioteca), venerdì 9-11.30 ■ Monte Valenza Soms, mercoledì 15-16.30 ■ Pecetto comune (pianterreno), 1° e 3° giovedì 16.30-17.30 ■ San Salvatore Monferrato Centro sociale anziani, via Cavalli 4, martedì 10-12.30 ■ Villabella Consiglio di frazione (ex scuole), martedì 9-10.30

Tortona ■ Via Leonardo da Vinci 24/A da lunedì a venerdì 9-12 | 15-18 3° sabato 9-12 ■ tel. 0131 816411 ■ fax 0131 916424 ■ spi.tortona@cgil.al.it ■ segretario di Lega Tiziana Speretta ■ Carbonara Scrivia municipio giovedì 10,15-11,15 ■ Brignano Frascara ufficio mobile strada provinciale (prossimità uff. postale), 1° e 3° martedì 10.30-11 ■ Casalnoceto ufficio mobile, Soms 1° e 3° martedì 9-9.30 ■ Garbagna Caffè della Piazza piazza Doria 3 2° e 4° martedì 9-10 ■ Rivalta Scrivia Soms, via Novi 69, 1° e 3° mercoledì 15-17 ■ San Sebastiano ufficio mobile 1° e 3° martedì 10-10.30 ■ Viguzzolo piazza Libertà 11 venerdì 10-11 ■ Villalvernia comune, giovedì 9-10 ■ Villaromagnano comune 2° e 4° martedì 10.15-11 ■ Volpedo municipio, venerdì 9-9.45

Novi Ligure ■ Via Monte Sabotino da lunedì a venerdì 9-12 | 15-18 ■ tel. 0143 2061 ■ tel. 0143 71196 ■ fax 0143 745504 ■ spi.novi@cgil.al.it ■ servizio Pubblico Impiego mercoledì e giovedì 9.00-11.30 ■ segretaria di Lega Mirella Bidoggia ■ Basaluzzo comune martedì 9.00-11.30 ■ Bosio comune giovedì 9.00-11.30 ■ Capriata d’Orba centro sociale mercoledì 9.00-11.30 ■ Cassano Spinola comune, giovedì 9.00-11.30 ■ Carrosio comune martedì 9.00-11.30 ■ Cuquello comune mercoledì 9-10 ■ Gavi via Mameli 48 mercoledì 9.00-11.30 | 15-18 venerdì 9.00-11.30 ■ Pasturana comune martedì 10.30-11.30 ■ Pozzolo Formigaro comune mercoledì e venerdì 9.00-11.30

■ San Cristoforo comune martedì 8.30-10.00 ■ Sardigliano biblioteca mercoledì 10.30-11.30 ■ Tassarolo comune martedì 9.00-11.30 ■ Voltaggio comune lunedì 9.00-11.30

Arquata Scrivia ■ Via Buozzi 8 da martedì a venerdì 9-12 | 15-18 ■ tel. 0143 667976 ■ fax 0143 632748 ■ spi.arquata@cgil.al.it ■ segretario di Lega Luigi Semino ■ Borghetto Borbera comune 2° e 4° lunedì 9.00-11.30 ■ Cabella Ligure ufficio mobile 1° e 3° giovedì 11-12 ■ Cantalupo Ligure comune 2° e 4° giovedì 9.30-11.30 ■ Grondona comune 4° venerdì 9.00-11.30

■ Rocchetta Ligure ufficio mobile 1° e 3° giovedì 10.30-11.00 ■ Serravalle Scrivia via Berthoud 98 lunedì 15-17 mercoledì 9.00-11.30 ■ Stazzano Vico del Re (presso chiesa) martedì 9.00-11.30 ■ Vignole Borbera centro polifunzionale lunedì 9.00-11.30

BassaValle Scrivia ■ Castelnuovo Scrivia via Garibaldi 78 martedì mercoledì e venerdì 9-11 giovedì 15-17 ■ tel. 0131 823564 ■ fax 0131 826220 ■ spibvs@cgil.al.it ■ segretaria di Lega Floriana Taddei ■ Isola Sant’Antonio comune, martedì 10.30-12 ■ Pontecurone Via Roma 31 tel. 0131 886790 fax 0131 896401 lunedì 15.00-17.30 giovedì 9.00-11.30 venerdì 9.00-11.30

■ Sale via Giordano Bruno 13 (presso biblioteca) tel. 370 3169371 martedì 8.30-10.30 giovedì e venerdì 9-12

Acqui Terme ■ Via Emilia 67 da lunedì a venerdì 9-12 | 15-18 ■ tel. 0144 354311 ■ fax 0144 354318 ■ spi.acqui@cgil.al.it ■ segretario di Lega Beppe Fossa ■ Bistagno comune, mercoledì 9.30-11.30 ■ Cartosio comune 1° e 3° venerdì 9-10.30 ■ Cassine via Poggio 1, mercoledì e sabato 9-11.30 ■ Melazzo comune, 1° e 3° venerdì 10.30-12 ■ Morsasco comune 2° e 4° giovedì 9-10.30 ■ Prasco comune, venerdì 10-11


Dove&Quando ■ Rivalta Bormida comune, mercoledì 9.00-10.30 ■ Spigno Monferrato piazza V. Emanuele 63 mercoledì 9.00-11.00 ■ Visone comune, 2° e 4° giovedì 10.40-11.30

Ovada ■ Via Cavanna 6 da lunedì a giovedì 9-12 | 15-18 venerdì 9-12 ■ tel. 0143820011 ■ fax 0143 820019 ■ spiovada@cgil.al.it ■ servizio Federconsumatori (Giacobbe Andreino) 2° e 4° giovedì 15.00-17.30 ■ servizio Disoccupazioni mercoledì e venerdi 9-12 lunedì 15.30-18.30 ■ servizio Migranti (Laura Ferrando) ■ segretaria di Lega Luisa Folli ■ Casaleggio Boiro comune (sala elettorale) mercoledì 9.15-10.15 ■ Castelletto d’Orba comune, lunedì 9.30-11.30 ■ Cremolino comune (ambiente medico) mercoledì 9.30-11.30 ■ Lerma comune (sala elettorale) giovedì 9.30-11.30 ■ Molare comune, giovedì 9.30-11.00 ■ Montaldo Bormida comune 1° e 3° venerdì 9-12 ■ Mornese comune (sala elettorale) mercoledì 10.30-11.30 ■ Roccagrimalda comune, lunedì 9-11 ■ Silvano d’Orba comune, martedì 10-12 ■ Tagliolo Monferrato comune, martedì 10.00-11.30

Casale Monferrato ■ Via Galeotto del Carretto 10 da lunedì a venerdì 8-12 | 15-18 ■ tel. 0142 336825 ■ tel. 0142 336929 ■ fax 0142 336823 ■ spi.casale@cgil.al.it ■ sportello Federconsumatori martedì 9.00-11.30 ■ sportello Handicap mercoledì 9.30-11.00 ■ segretario di Lega Paolo Nano ■ Balzola comune, ufficio sindacati, martedì 14.30-16 ■ Borgo San Martino ufficio mobile 2° e 4° mercoledì 9-10 ■ Camagna Monferrato biblioteca 1° e 3° mercoledì 10-11.30

■ Casa di Riposo Piazza C. Battisti 1 ang. Via Guazzo (piano terra, dopo il centralino), mercoledì 9.30 -11.30 ■ Casale Popolo Circolo oppure Polisportiva lunedì 14.30-16,30 ■ Frassineto Po vicolo San Carlo 5 (ingresso casa di riposo), venerdì 9-11 ■ Giarole palazzo scuola, 4° giovedì 9-11 ■ Mirabello Monferrato accanto alla biblioteca, giovedì 9-11 ■ Morano sul Po Centro d’incontro anziani, martedì 9-11 ■ Occimiano Locali del Comune accanto allo studio medico venerdì 14.30-16.30 ■ Rosignano Monferrato Comune, piano terra, cortile 2° mercoledì 9.30-11.30 ■ San Giorgio Monferrato Circolo Arci 1° e 3° mercoledì, 10-11.30 ■ Terranova studio medico, ultimo mercoledì del mese, 9-11 ■ Ticineto salone Sacco, mercoledì 9-11 ■ Valmacca sala consiliare, 1° giovedì 9-11 ■ Vignale Monferrato comune, salone piano terra, 1° e 3° mercoledì 8.30-10 ■ Villanova Monferrato locali ex studio medico, venerdì, 9-11

Cerrina ■ Via Nazionale 50 da lunedì a venerdì 15-18 ■ tel. 0142 943829 ■ fax 0142 946694 ■ spi.cerrina@cgil.al.it ■ segretario di Lega Valter Viotto ■ Cereseto presso comune (ufficio mobile), 1° e 3° venerdì 9-9.30 ■ Gabiano presso comune (ufficio mobile), 1° e 3° venerdì 10-10.30 ■ Moncestino presso comune (ufficio mobile), 1° e 3° venerdì 11-11.30 ■ Murisengo via Umberto I n. 39, lunedì 9-11.30 ■ Ozzano Monferrato sala consiliare, 2° e 4° mercoledì 9.30-11 ■ Pontestura biblioteca piazza Castello 20, 2° e 4° venerdì 9-10.30 ■ Pozzengo (Mombello) Circolo Ancol, 1° martedì 11-12 ■ Villamiroglio piazza San Vito (ufficio mobile), 1° e 3° venerdì 10.30-11

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Pensionati GIUGNO 2015

Alessandrini a Genova per LiberEtà

I

l Premio LiberEtà per la narrativa è stato vinto da Paola Maccioni, il cui racconto Abitare il mondo è pubblicato insieme a quelli dei vincitori del 2° e 3° premio dalla società editrice LiberEtà.

Alla festa genovese i pensionati alessandrini erano numerosi e molto ben rappresentati. Come abbiamo scritto a pag. 5 due di loro (Luisella Aletto e Claudia Grosso) hanno anche fatto

parte dei gruppi di lettura che hanno selezionato i testi migliori presentati al concorso di narrativa. Lo racconta in questa pagina Claudia anche a nome di Luisella.

Le vite degli altri Claudia Grosso Lega Centro

L

uisella Aletto ed io abbiamo partecipato al gruppo di lettura della nostra regione per l’assegnazione del Premio LiberEtà 2015. Ci siamo quindi immerse per più di un mese nei 13 testi selezionati e offerti alla valutazione dei gruppi di lettura. È stato un lavoro non indifferente che abbiamo affrontato con impegno e anche con interesse, cercando di individuare in ciascuno di essi parametri di stile, ritmo, personaggi e contesti storici a cui fare riferimento nel giudizio sintetico che eravamo chiamate a stilare. Confrontando tra loro i diversi libri da noi letti, abbiamo rilevato che erano testi di vario genere: storie e testimonianze collettive; ricostruzioni di vite di persone impegnate in politica e nel sindacato; vere e proprie narrazioni. Alcuni erano decisamente impegnativi e voluminosi; altri erano corredati da fotografie che illustravano il testo; altri infine erano coinvolgenti come romanzi: storie di uomini e donne impegnate politicamente du-

rante il fascismo, esperienze di confino, arresti e persecuzioni. È stato insomma un viaggio nelle vite degli altri, un voltarsi indietro per guardare gli italiani nella 1a guerra mondiale, le donne che riflettevano sulle loro esperienze di vita e sui rapporti familiari, ‘momenti di ricordo’ di un nonno partigiano raccolti e narrati oggi, dalla nipote. Storie di gente comune capace di azioni e imprese eroiche ma anche di resistenza quotidiana alla guerra e alla dittatura, dimentichi dei rischi e dei pericoli, con ideali radicati nella ricerca della libertà e della dignità in un paese da ricostruire. Pensiamo che solo il valore condiviso della solidarietà nel sentirsi ‘compagni’ abbia reso possibili passaggi di vita così impervi e difficili. Nel corso della lettura abbiamo scoperto territori vicini ai nostri, tra Cuneo e Torino, la terra occitana con racconti e tradizioni radicate fin dal 1900, che oggi vive una profonda mutazione sociale. Leggere è viaggiare, ritrovare sensazioni del passato, il freddo nelle case, la fame sempre presente e il lavoro, dalla Valle d’Aosta alle tabacchine pugliesi, alla raccolta delle castagne nel pistoiese

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lotte unitarie DIRETTORE RESPONSABILE: Pier Massimo Pozzi Tel. 0131.3081 - Fax 0131.254689 - lottered@gmail.com Via Cavour, 27 - Alessandria Registraz. Tribunale di Alessandria n. 315 del 17/07/1984 COMITATO DI REDAZIONE DELLO SPECIALE PENSIONATI Luisella Aletto (Contrattazione)

Fabio Alzeni (Cerrina) Giuseppe Arona (NoviLigure) Marvi Allemano (Ovada) Marino Boido (Segretario)

e, in tempi recenti, l’impegno di volontari nell’Africa sahariana per essere a fianco dei poveri, per dare senso al nostro impegno. Il tema del lavoro ha attraversato molti testi, da quello passato a quello perso e ritrovato. L’esperienza della ‘Notte del lavoro narrato’ dello Spi Cgil di Modena (in collaborazione con le categorie e con Cisl e Uil), si svolge nella notte prima del 1° maggio 2014 ed è un raccontare tanti lavori: il lavoro sicuro e quello precario, il lavoro di ieri e di oggi, i morti per il lavoro, i sogni e le realizzazioni, il brutto e il bello di un lavoro che si trasforma, perde diritti e dignità, lascia a casa le donne e diventa un lavoro povero dal quale non si riesce ad uscire. Ecco abbiamo imparato tanto, entrando nelle vite degli altri che sono anche le nostre. Abbiamo ancora una volta ascoltato la storia del nostro paese emergere dalle voci della gente. Perché ‘la storia siamo noi’, ricchi di anni e di vita, e ancora a lottare perché i tempi sono duri e non possiamo riposarci. Nelle nuove lotte che ci aspettano un libro ci può aiutare.

PERIODICO DELLA CGIL DI ALESSANDRIA

COORDINAMENTO: Giuseppe Amadio lottered@gmail.com - Tel. 0131.308237 STAMPA: Sarnub srl Cavaglià (Biella) - Tel. 0161.996411

Pier Mario Ceresa (Cristo) Lucia Daglio (Arquata) Claudio Gandini (Fraschetta) Paolo Ghiotto (Valenza)

Giancarla Guerci (Organizzazione) Cesare Ponzano (Redattore) Rosangela Salvini (Acqui Terme) Giuseppe Ratti (Previdenza)

Maria Rizzo (Casale) Tiziana Speretta (Tortona) Floriana Taddei (Bassa Valle Scrivia) Gianpiero Todarello (Centro)


Pensionati 20 GIUGNO 2015

Questioni di fondo

Marisa Valente Direttore Inca Cgil

D

a parecchi anni nel nostro paese la legislazione previdenziale, e degli ammortizzatori sociali, la regolazione dei contratti di lavoro e molte altre norme sono soggette a continui cambiamenti. Per tutti (lavoratori, disoccupati, pensionati, giovani) diventa sempre più difficile capire su quali diritti poter contare.

Le riforme, sempre evocate come necessità per ‘modernizzare e rendere competitiva l’Italia’ hanno avuto sempre un unico soggetto, o meglio bersaglio, durante gli anni della crisi economica: i diritti sociali, previdenziali e del lavoro. La riforma Monti-Fornero, varata repentinamente e senza confronto con le parti sociali e sindacali a fine 2011, ha modificato profondamente le regole per andare in pensione cambiando in peggio gli orizzonti e le previsioni sulle scelte di vita per milioni di persone. Negli anni successivi, dal 2012 al 2014, abbiamo assistito a ulteriori e continue modifiche. Ogni legge di stabilità ha introdotto nuovi correttivi, a volte peggiorativi, a volte parzialmente positivi, contribuendo a determinare un clima di disorientamento generale e di instabilità, perché nessuno più oramai si sente sicuro di quali siano i diritti e le regole su cui contare. Anche la riforma del mercato del lavoro dell’ex. ministro Fornero del 2012, è stata recentemente e profondamente modificata da quel complesso di leggi e decreti che prende il nome di Jobs Act. Cambiano ancora gli ammortizzatori sociali, vengono introdotte novità sulle politiche attive del lavoro, ma l’obbiettivo più importante per la Cgil - l’universalità e l’inclusione delle prestazioni - è stato ancora disatteso.

I nuovi ammortizzatori sociali A partire dal 1° maggio le norme sulla disoccupazione vengono modificate, con un potenziale ampliamento della platea dei beneficiari, ma con una penalizzazione degli importi rispetto ai precedenti ammortizzatori sociali: è prevista una riduzione del 3% mensile dell’indennità a partire dal 4° mese. Il Dlgs (decreto legislativo), insieme a quello sul ‘contratto a tutele crescenti’ è uno degli atti duramente contestati dalla Cgil, perché il governo anziché procedere verso la stabilizzazione del lavoro, amplifica le divisioni esistenti, tra chi è precario e chi invece continuerà ad avere le vecchie tutele, senza peraltro ridurre le tante tipologie di contratti atipici, dietro cui si nasconde un esercito infinito di precari, nonostante le dichiarate intenzioni di volerle eliminare a cominciare dai co.co.co. e dalle false partite Iva. N.B. Dal 1 gennaio l’indennità di mobilità per gli aventi diritto ultra cinquantenni è passata da 36 mesi a 24!!!

Accesso alle pensioni dal 2015

Attenzione!!! Per informazioni, consulenza previdenziale, infortuni e danni da lavoro, verifica posizione contributiva e controllo pensioni, rivolgetevi con fiducia al patronato Inca-Cgil in tutte le sedi di zona e nelle permanenze nei giorni e negli orari previsti. Li potete leggere sul sito della Camera del lavoro di Alessandria (www.cgil.al.it). Oppure telefonate alla sede Cgil più vicina.

PENSIONE DI VECCHIAIA DONNE ANNO

CONTRIBUTI RICHIESTI

UOMINI

Dipendenti pubbliche

Dipendenti private

Lavoratrici autonome

FINESTRA DECORRENZA PENSIONE

2015

20 anni

66 anni + 3 mesi

66 anni + 3 mesi

63 anni + 9 mesi

64 anni + 9 mesi

Mese successivo

2016

20 anni

66 anni + 7 mesi

66 anni + 7 mesi

65 anni + 7 mesi

66 anni + 1 mese

Mese successivo

PENSIONE ANTICIPATA Anno

CONTRIBUTI RICHIESTI UOMINI

CONTRIBUTI RICHIESTI UOMINI

DECORRENZA PENSIONE

2015

42 anni + 6 mesi (settimane 2210)

41 anni + 6 mesi (settimane 2158)

Mese successivo

2016

42 anni + 10 mesi (settimane 2227)

41 anni + 10 mesi (settimane 2175)

Mese successivo

REGIME SPERIMENTALE DONNA (ANNO 2015) LAVORATRICI

CONTRIBUTI RICHIESTI

ETÀ ANAGRAFICA

DIPENDENTI PUBBLICHE E PRIVATE

35 anni (per il raggiungimento del requisito non vanno conteggiati i figurativi di malattia e disoccupazione)

57 anni + 3 mesi

CON PERIODI DI LAVORO AUTONOMO (COMMERCIANTI, ARTIGIANE E COLTIVATRICI DIRETTE)

58 anni + 3 mesi

DECORRENZA PENSIONE 12 mesi dopo il raggiungimento dei requisiti 18 mesi dopo il raggiungimento dei requisiti

Un quadro confuso che disorienta Naspi (Nuova Assicurazione Sociale Per l’Impiego)

si vanta di rappresentare gli interessi dei giovani e si preoccupa delle loro pensioni future!

Sostituirà l’Aspi e la Mini-Aspi nei casi di perdita involontaria del posto di lavoro. Interesserà tutti i lavoratori dipendenti, esclusi quelli a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni, i lavoratori agricoli. Si applica alla stessa platea di beneficiari dell’Aspi e Mini-Aspi.

Novità pensioni 2015

Dis-Coll (disoccupazione collaboratori) In via sperimentale per l’anno 2015, in relazione agli eventi di disoccupazione verificatisi dal 1 gennaio al 31 dicembre, è riconosciuta ai collaboratori coordinati e continuativi e a quelli a progetto iscritti alla gestione separata privi della partita Iva, una indennità di disoccupazione mensile denominata Dis-Coll. Sostituisce la precedente una tantum, non risolve il problema della universalità dei trattamenti perché esclude alcune tipologie di lavoratori. Da evidenziare che per i periodi di fruizione della Dis-Coll non sono riconosciuti i contributi figurativi: e dire che il governo

La legge Monti-Fornero n. 214/2011ha modificato il sistema pensionistico. Le conseguenze sono state pesanti per il brusco innalzamento dei requisiti anagrafici e contributivi, producendo anche il fenomeno degli ‘esodati’, che ha generato 6 salvaguardie per consentire a circa 170 mila lavoratori di accedere alla pensione con i vecchi requisiti. Ciò nonostante il capitolo esodati non è ancora chiuso: ci sono ancora migliaia di lavoratori rimasti senza lavoro e senza pensione! Delle molte novità annunciate (come la vecchia proposta Damiano sull’uscita flessibile) nella legge di stabilità 2015, l’unico elemento positivo è l’aver soppresso fino al 1 gennaio 2018 la penalizzazione percentuale prevista dalla Fornero per coloro che conseguivano il requisito dell’anzianità 41/42 anni più aspettativa di vita, ma nell’arco della propria carriera lavorativa avevano dei periodi di contribuzione figurativa (Cigs, congedi

ecc.) e non avevano compiuto 62 anni. Resta confermata invece, per chi andrà in pensione dal 1 gennaio 2018 la riduzione dell’1% per i due anni mancanti al compimento dei 62 e del 2% per i mancanti anni ad arrivare ai 60. Altra novità, sempre negativa, è stato l’incremento da 3 a 4 mesi della speranza di vita.

Regime sperimentale, ‘opzione donna’ A seguito delle sollecitazioni del patronato Inca Cgil, la Direzione dell’Inps a dicembre 2014 ha presentato un interpello al Ministero del lavoro per chiarire l’interpretazione esatta della legge secondo cui entro il 31 dicembre 2015 le lavoratrici per accedere alla pensione con l’opzione donna calcolo totalmente contributivo, devono aver maturato i 35 anni di lavoro 57 di età e la finestra mobile (12 se dipendenti, 18 se autonome). Quindi il quesito posto è: entro il 31 dicembre 2015 devono essere maturati i requisiti anagrafici e contributivi, oppure deve intendersi come data quella di decorrenza della pensione? Siamo ancora in attesa della risposta da parte del Ministero del lavoro.

Assegno sociale La legge 214/2011 (Monti-Fornero) ha disposto dal 1 gennaio 2018, l’innalzamento di un anno del requisito anagrafico per il conseguimento dell’assegno sociale a 65 anni (a cui si ha diritto quando non si superano determinati limiti di reddito personale e coniugale), applicando anche a queste prestazioni l’incremento della speranza di vita.

Invio estratti ai dipendenti pubblici È utile sapere che l’Inpdap, ora confluito nell’Inps, avvierà nei prossimi mesi una campagna di informazione sulle posizioni contributive dei dipendenti pubblici, con invio a domicilio degli estratti contributivi dei lavoratori del pubblico impiego. Prevediamo che le posizioni assicurative non siano sempre corrette e quindi necessitano di una verifica e di un controllo, alfine di poter rettificare la posizione ed avere un quadro preciso dei requisiti pensionistici. L’Inca è disponibile, nelle sedi e negli orari previsti, a fornire il servizio di consulenza agli iscritti e a tutti i lavoratori del pubblico impiego che lo richiederanno.


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