Primomaggio 01 2014

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A N A C S O T

Numero 01/2014 - Anno 4

2014 L A SC EL TA E' ESSER C I E SI PARTE DA SUBITO GiovedĂŹ l'attivo dei quadri e delegati di Cgil Toscana all'Obihall di Firenze con Camusso: primo momento di discussione verso il Congresso pagine 2-3 In primo piano Microcredito, la Cgil Toscana dona 30mila euro. Il caso-Lucca pagine 4-5 Il pasticcio della mini Imu, la denuncia dei Caaf pagina 6 Successo Filcams: 74 assunzioni in New Cluny-Borghetto pagina 7 Cresce la fiducia degli italiani nella Cgil: il sondaggio Demos pagina 8 Seves e Lucchini, tutte le ipotesi per il salvataggio pagine 10-11

La Newsletter settimanale

07.01.2014


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Editoriale

di Alessio Gramolati

Segretario Generale CGIL Toscana

Il nostro Congresso è (anche) un'occasione per il Paese Il 2014 è l'anno del Congresso della Cgil. E' l'anno in cui gli iscritti decideranno come la nostra Organizzazione dovrà rinnovarsi per affrontare ancora meglio i grandi problemi economici e sociali dell'oggi e del domani. La Cgil che verrà sarà scelta dalle persone che ne fanno parte: lavoratori, quadri, delegati, disoccupati, precari, pensionati. Si tratta di un grande processo di democrazia e partecipazione, che inizierà già da questo mese con le assemblee di base per concludersi nella tarda Primavera con l'assise nazionale (quella regionale avrà luogo a Piombino ­ una delle nostre città simbolo della crisi e della lotta per uscirne ­ il 18 e il 19 marzo). Il primo atto in Toscana del Congresso, il primo momento di discussione è l'attivo dei quadri e delegati che ci sarà giovedì all'Obihall di Firenze, alla presenza del Segretario Generale della Cgil Susanna Camusso. L'ascolto e la partecipazione contro la rassegnazione, contro la paura e contro la solitudine che la crisi porta con sé: in un momento così delicato per l'Italia, e mentre in tutta Europa si diffondono spinte autoritarie, c'è una Organizzazione che si rinnova dando la parola ai suoi iscritti. Per questo il Congresso della Cgil è anche una grande occasione per il Paese, perché apriamo un luogo dove si discuterà concretamente di problemi veri ­ quelli del lavoro, della gente che non arriva a fine mese, dello sviluppo, della lotta alle povertà, della legalità ­ e di soluzioni,

entrando nel merito delle questioni, fuori da ogni chiacchiericcio o rumore. Il nostro Congresso è aperto a chiunque abbia qualcosa da dire sui temi che ci stanno a cuore, e soprattutto è aperto a coloro che hanno voglia di fare. Così avremo più forza per interloquire efficacemente col Governo, le imprese e le amministrazioni per portare avanti le nostre proposte. Dire che c'è la crisi non basta, a ogni problema dobbiamo saper indicare una soluzione. E ad ogni nostra proposta dobbiamo saper dare la forza per aprire un negoziato. Perché solo contrattando potremo includere chi oggi non ha diritti e tutele e chi non ha un lavoro.

Ps: volevamo iniziare il 2014 con una iniziativa bella e solidale e così abbiamo fatto. La Cgil Toscana ha donato 30mila euro, derivanti dalla vittoria di una causa civile contro un giornale nazionale che ci aveva diffamato, al fondo della Regione per il prestito­Microcredito ai lavoratori in difficoltà, un progetto che abbiamo seguito fin dalla nascita e che vede le nostre Camere del lavoro impegnate a tenere aperti oltre 40 sportelli per l'assistenza. Nel dramma della crisi, per chi ha bisogno è una boccata d'ossigeno a livello economico ma anche a livello psicologico, perché fa sentire la presenza di una struttura che non lascia da solo nessuno.

n. 01 - 07 gennaio 2014

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L'appuntamento

Giovedì a Firenze l'attivo. Angelini: "Parte un percorso di democrazia" rappresentati ­ soprattutto i giovani ­, difesa e creazione del lavoro, economia, solidarietà, legalità, ruolo del sindacato e del suo rapporto col governo, le imprese e le amministrazioni: su questi temi gli uomini e le donne della Cgil sono chiamati a dire la propria opinione”, dice Dalida Angelini, responsabile Organizzazione Cgil Toscana. LEGGI TUTTO IL CONGRESSO: TAPPE E DOCUMENTI Sono pronti i documenti congressuali che il Comitato direttivo nazionale della CGIL ha licenziato definitivamente nella riunione del 2 dicembre scorso. Si tratta della stesura definitiva dei due documenti che erano stati già precedentemente assunti dal direttivo del 19 novembre. LEGGI TUTTO

Giovedì 9 gennaio, dalle 9,30 alle 14 all'Obihall di Firenze (via Fabrizio de André), si svolgerà l'Attivo dei quadri e delegati di Cgil Toscana, alla presenza del Segretario Generale Susanna Camusso: si tratta del primo momento di discussione in vista del IL TESSERAMENTO 2014 Congresso della Cgil che avrà la sua assise nazionale a maggio (quella Toscana avrà invece Per tesserarsi alla Cgil per l'anno prossimo, c'è una luogo a Piombino, una delle città toscane simbolo apposita pagina sul sito. LEGGI TUTTO della crisi e della lotta per uscirne, il 18 e il 19 marzo). Giovedì all'Obihall sono attese oltre 2mila persone da tutta la regione: i lavori saranno aperti da una ragazza ventenne e, dopo gli interventi dei delegati, saranno chiusi dal segretario Generale di Cgil Toscana Alessio Gramolati e infine da Susanna Camusso. Il Congresso della Cgil (per il quale già questo mese inizieranno le prime assemblee di base, POLITICA per passare poi ai livelli territoriali, metropolitani e CAMUSSO: "IL JOB ACT DI RENZI? regionali) vede licenziati due documenti, quello che LO GIUDICHERO' DOPO AVERLO VISTO" ha come primo firmatario Susanna Camusso e quello che ha come primo firmatario Giorgio Cremaschi. LEGGI TUTTO “L'ascolto e la partecipazione contro la rassegnazione, contro la paura e contro la solitudine LANDINI: "SE IL GOVERNO NON FA NULLA che la crisi porta con sé. Ripartiamo dai nostri iscritti MEGLIO ANDARE AL VOTO" e dal dialogo. Il Congresso sarà una grande campagna di democrazia. Rappresentanza dei non LEGGI TUTTO

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Il Microcredito Da 'Libero' all'aiuto a chi ha bisogno La Cgil Toscana dona 30mila euro

30mila euro, derivanti da una causa civile vinta contro un giornale nazionale (Libero) per un articolo diffamatorio, donati al Fondo regionale per il Microcredito: è l'iniziativa di Cgil Toscana, presentata dal Segretario generale Alessio Gramolati insieme al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Il piano del Microcredito (che è una parte dei progetti di Regione e sindacati contro la povertà, per il sostegno alle famiglie e ai lavoratori in difficoltà: tra gli altri, i contributi alle famiglie numerose o con disabile, per la nascita di un figlio ­ il tutto solo per chi ha un Isee sotto i 24mila euro ­, la garanzia bancaria per avere credito se indebitati) dà la possibilità a un lavoratore dipendente da due mesi senza stipendio, o in attesa degli ammortizzatori sociali o con il coniuge nella stessa condizione, di richiedere un piccolo prestito di 3mila euro restituibile in 36 mesi senza interessi. Nei 43 sportelli approntati dalla Cgil nelle sue sedi in Toscana dagli ultimi giorni dello scorso novembre, in un solo mese si sono presentate 1.051 persone per accedere al sostegno al reddito. 137 le domande presentate e 579mila euro i soldi finora erogati. Tra le Camere del lavoro, Lucca è stata quella dove si sono presentate più persone (350), seguita da Pistoia (194) e Firenze (140). Ma è alto il numero di quelli

che si sono presentati senza avere i requisiti perché spesso in situazioni di disagio maggiore (il 40% sono extracomunitari): sono stati indirizzati agli appositi Centri d'ascolto. A Lucca sei persone si sono rivelate vittime di usura e sono state accompagnate agli appositi Centri anti usura. “Il nostro contributo di 30mila euro è una piccola cosa ma serve a iniziare questo 2014 nella consapevolezza che c'è tanta gente in difficoltà ma anche un sistema di solidarietà toscano che dà aiuto a chi ne ha bisogno”, dice Gramolati. “Grazie alla Cgil Toscana, spero che altri soggetti seguano il suo esempio”, spiega Rossi. LEGGI TUTTO

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Il Microcredito Lucca, agli sportelli boom di domande

"Crisi nera, qui si mette una pezza"

Luciano Premoli, coordinatore del progetto Microcredito alla Cgil di Lucca, come si spiega il boom di persone che si sono presentate (oltre 350, numero più alto in Toscana)? “Secondo me ci sono due motivi. Il primo è che Lucca ha il record negativo di fallimenti; il tessuto economico locale sta risentendo pesantemente della crisi. Noi seguiamo chi è in Cassa integrazione o lavora senza essere pagato, tutta gente che viene da settori in crisi come quelli delle cartiere e dell'edilizia. Non mancano quelli che vengono dal commercio, e c'è anche un insegnante precario. Che ha diritto alle indennità di sostituzione ma la scuola non ce la fa a pagarlo ­ a volte, come abbiamo letto sui giornali, per pagarne qualcuno si ricorre anche al sorteggio ­. Vedere un professore che lavora senza essere pagato è amaro, è un po' la fotografia dello stato del nostro Paese”. E il secondo motivo? “Il progetto si avvale delle rete sul territorio dello Spi: a livello operativo c'è grande efficienza. Sono tanti i punti e gli sportelli a disposizione; abbiamo fatto dei volantini semplici e chiari e li abbiamo messi nei bar, nei negozi, nelle Case del popolo. Tanti sono venuti da noi di persona, tanti ci hanno telefonato. Abbiamo collaborato con la Misericordia per filtrare i casi che avevano i requisiti giusti per poter accedere alle opportunità di questo progetto; e chi ha altre caratteristiche viene indirizzato su altri percorsi di aiuto. Ognuno va aiutato in base alle caratteristiche che ha e in base ai requisiti che servono per accedere ai vari progetti di sostegno”.

Nelle storie delle persone che si recano ai vostri sportelli si è affacciata anche l'ombra dell'usura. “Ci sono persone, sinceramente disperate, che spiegano di valutare anche quella come extrema ratio. Noi abbiamo contattato i Comuni per segnalare la delicatezza di molte situazioni”. Con che tipo di umanità interagite? “Noi vediamo il fondo del barile, vediamo dove la crisi tocca in profondità. Il 60% di chi viene da noi è rappresentato da lavoratori e famiglie straniere, insediati nel territorio da tempo. Ora c'è stata la perdita del reddito o del posto di lavoro e si rischia di tornare nell'emarginazione. Il resto è costituito da italiani, di certo non immuni dalla crisi”. Quanto aiuta il progetto del Microcredito? “E' un qualcosa che dà sollievo alle persone, una pezza che mettiamo, un canale che resta aperto su un pezzo di società che rischia di non essere rappresentato. E' un servizio importante non solo dal punto di vista materiale, coi soldi prestati, ma anche da quello di far sentire la presenza di un'istituzione che non ti lascia da solo. Non so quanti di quelli che ricevono il prestito poi saranno in grado di renderlo, anche se vorrebbero poterlo fare. Ma per queste persone è importante trovare un'interfaccia nella Regione e nella nostra struttura. Per ritrovare un po' di quella fiducia e di quella speranza che stanno perdendo. Parallelamente, bisognerebbe che i Governi prendessero in considerazione quello che la Cgil va dicendo da tre­quattro Congressi. Noi siamo gli unici ad aver ragionato in questi anni sui problemi veri della gente ma non siamo considerati. Non sono troppo ottimista per il futuro ma bene fa il segretario nazionale Susanna Camusso a sbattere spesso i pugni sul tavolo”.

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L'allarme

"Ma non l'avevano abolita?": mini Imu, presi d'assalto i Caaf di Cgil Toscana l'elaborazione della pratica potrà confermare l'eventuale esonero. Non finisce qui: i Comuni, con un proprio regolamento, hanno deliberato l'importo di versamento minimo, al di sotto del quale si è esentati, versamento minimo che varia da Comune a Comune (si va dai 18 euro di Castelfiorentino ai 2 euro di Colle val d'Elsa, Civitella in val di Chiana, Montopoli in val d'Arno). GRAZIANI: "DISPARITA' TRA CITTADINI" Il 2014 inizia, per i contribuenti, col rompicapo della cosiddetta “mini Imu” sulla prima casa e sulle pertinenze, che va pagata entro il 24 gennaio. Il 44,25% dei Comuni toscani (127 su un totale di 287, tra i capoluoghi figurano Siena, Grosseto e Livorno) ha deliberato una aliquota Imu superiore allo 0,4% (soglia rimborsata dallo Stato): chi abita in questi Comuni dovrà pagare entro il 24 di gennaio questa “mini Imu”, il 40% del “di più” dello 0,4% (si arriva, al massimo, anche allo 0,6%, come ad esempio a Pietrasanta, Viareggio e San Marcello Pistoiese). Il provvedimento riguarderà circa 330mila famiglie toscane. Risultato: tutti i contribuenti saranno costretti a tornare al proprio Caaf di riferimento o dal proprio commercialista per sapere se devono pagare e quanto. Sono circa 100mila i toscani che si sono già rivolti ai Caaf della Cgil, 100mila cittadini che prenderanno appuntamento e si metteranno in fila. Il Caaf, per assisterli, dovrà assumere un centinaio di persone per il tempo necessario e dovrà far pagare una tariffa sia pur minima (sui 5 euro, 3 euro se il tributo da versare è inferiore a 5 euro); qualche spicciolo che potrebbe essere, però, anche maggiore del tributo da versare. Il Caaf stima che il 15,15% dei contribuenti potrebbe essere esonerato dal pagamento della mini Imu, ma solo

“Nel 2013 si è parlato molto dell'abolizione dell'Imu, da quest'anno si parlerà di Iuc. Intanto, con questa mini Imu, si sono create disparità tra i cittadini: chi non paga niente, chi paga qualcosa, chi paga di più. Noi come centri di assistenza fiscale siamo in imbarazzo”, spiega Paolo Graziani, presidente di Caaf Cgil Toscana. Che aggiunge: “Nel Paese dell'evasione fiscale, tantissimi lavoratori e pensionati ci hanno chiamato e ci stanno chiamando perché vogliono pagare e stanno cercando di capire come farlo. Ogni Comune ha un'aliquota Imu diversa che, insieme al versamento minimo ­ anch'esso variabile a seconda del municipio ­, rende di difficile individuazione se l'imposta è dovuta o a quanto ammonta. In ogni caso, noi stiamo implementando i nostri servizi per metterci a disposizione di tutti: come sempre non lasceremo nessuno da solo”. Fulvio Farnesi, amministratore delegato di Caaf Cgil Toscana, conclude così: “Quando si parla del rapporto tra la Pubblica Amministrazione e i cittadini, si dovrebbe tenere conto che si toccano le persone in carne ed ossa. Sulla mini Imu è stato fatto un pasticcio: i cittadini dovrebbero essere messi a conoscenza dei loro obblighi fiscali senza queste rincorse e incertezze”. LEGGI TUTTO

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La bella notizia New Cluny-Borghetto, buon anno 74 assunte a tempo indeterminato Regionale Lavoro fra organizzazioni sindacali e Dussmann vincitrice dell'appalto per la pulizia e la sorveglianza nelle scuole della Toscana. In base all'accordo raggiunto tutto il personale transiterà in Dussmann. LEGGI TUTTO

MONTE DEI PASCHI DI SIENA/1

Comincia bene l’anno per 74 lavoratrici e lavoratori toscani. Dal 1° gennaio, infatti, è partito il contratto a tempo indeterminato per 74 dipendenti di negozi ad insegna Calzedonia, Intimissimi, Tezenis, Original’s Marines. L’accordo è stato sottoscritto a Lucca dalla Filcams CGIL Toscana alla presenza delle Filcams territoriali di Firenze, Pisa, Massa, Lucca, Livorno, Siena e Pistoia. In base a questo accordo i 74 associati in partecipazione impiegati nei 39 punti vendita, dislocati in tutta la regione, che fanno riferimento alle Società New Cluny e Borghetto, sede a Lucca, concessionarie dei marchi Calzedonia, Intimissimi, Tezenis, Original’s Marines, vengono stabilizzati. “La vertenza ­ dichiara Cinzia Bernardini segretaria della Filcams CGIL Toscana ­ si è conclusa con un accordo positivo che prevede la garanzia della continuità lavorativa per tutti i lavoratori dei punti vendita. Ai 74 associati in partecipazione, infatti, è stata offerta un’assunzione a tempo indeterminato". LEGGI TUTTO APPALTI PULIZIE, ARRIVA L'ACCORDO

MEGALE: "NAZIONALIZZAZIONE? NE' DA CERCARE NE' DA TEMERE" LEGGI TUTTO MONTE DEI PASCHI DI SIENA/2

I SINDACATI: "IL GOVERNO CI RICEVA TUTELARE DIPENDENTI E CLIENTI"

Dopo 7 ore di trattativa alle 11 della notte del 30 dicembre si è arrivati ad accordo in Direzione

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L'indagine Il sondaggio Demos: cresce (+0,7%) la fiducia degli italiani nella Cgil

L'indagine Demos per Repubblica: oltre il 70% degli italiani è favorevole all'elezione diretta del Capo dello Stato. Crolla la fiducia nei partiti e l'Europa non piace più. Sei su dieci pensano che la crisi durerà almeno altri due anni. Tra le note positive la voglia di reagire e di impegnarsi. Ormai non si salva più nessuno dal discredito e oltre il 30 per cento ritiene che si possa rinunciare alla democrazia rappresentativa. Le forze politiche sono stimate da meno del 10%. Apprezzamento per l'esercito. Cresce il consenso per la Chiesa. Aumenta dello 0,7% la fiducia nella Cgil, che passa dal 20,1% al 20,8%. LEGGI LE TABELLE L'ANALISI Gli italiani chiedono un minore carico fiscale e confermano la loro sfiducia nel sistema dei partiti. Alla ricerca di comunità, di appigli a cui attaccarsi. Per ora, con scarsi esiti. È il ritratto in chiaroscuro

tratteggiato dalla XVI indagine di Demos (per Repubblica), dedicata al "rapporto fra gli Italiani e lo Stato". 1. Il primo aspetto che emerge, come si è detto, riguarda il distacco profondo dalle istituzioni politiche e di governo. Non è un fatto nuovo, ma colpisce, comunque, per le proporzioni che ha assunto. Lo Stato, le Regioni, i Comuni: le sedi del governo centrale e locale, rispetto a un anno fa, hanno perduto ulteriormente credito. Come il Presidente della Repubblica (quasi 6 punti in meno), che paga il ruolo da protagonista assunto, negli ultimi mesi. E se il Parlamento e gli stessi partiti hanno perduto pochi consensi è solo perché non hanno più molto da perdere, vista la residua dote di fiducia di cui ancora dispongono. Molto al di sotto del 10%. 2. Non deve sorprendere, allora, che si parli in modo aperto di crisi della democrazia rappresentativa. Visto che gli attori e le sedi principali della rappresentanza democratica ­ i partiti e il Parlamento ­ appaiono delegittimati. D'altra parte, quasi metà degli italiani pensa che la democrazia sia possibile "anche senza i partiti". E forse, implicitamente, che gli stessi partiti siano un problema per la democrazia. Mentre oltre il 30% ritiene che si possa (convenga?) rinunciare alla democrazia. 3. Bisogna, peraltro, resistere alla tentazione di considerare questo ritratto la copia di altre raffigurazioni, proposte in precedenza. A differenza del passato, non solo recente, oggi non si salva nessuno. E nessuno ci salva. Non c'è più un Presidente a cui affidarsi. Gli stessi magistrati, comunque vicini al 40% dei consensi, sono lontani dai livelli raggiunti negli anni di Tangentopoli quando sfioravano il 70% (Ispo, 1994). LEGGI TUTTO

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Ammortizzatori Cig e taglio ai Contratti di solidarietà, l'allarme di Gramolati ed Enrico Rossi "Se il governo insiste sull'idea di cancellare la Cig in deroga, per la Toscana significa 15mila posti di lavoro in meno da subito''. Lo ha affermato Alessio Gramolati, segretario generale della Cgil Toscana. ''Purtroppo temo che si prospetti un 2014 in continuità con l'anno passato ­ ha spiegato, parlando delle tendenze del mondo del lavoro ­ mi sembra che vada bene la Borsa, ma che non vada bene il lavoro. Queste due cose non stanno bene insieme. Se guardiamo agli altri Paesi, dove c'è stata una simbiosi fra questi due momenti si è avuta una ripresa effettiva, dove la dissociazione è rimasta la crisi ha continuato a generare situazioni di particolare disagio, in particolare per i ragazzi e le ragazze del nostro Paese''. Parallelamente, il governatore Enrico Rossi dice a Letta: "No al taglio 10% contratti solidarietà Contraddittorio agire in questo modo e parlare di Jobs Act". LEGGI TUTTO LE NORME SULLA CIGD

conclusione dell'iter del decreto del governo sui nuovi criteri, le modalità di accesso e di durata delle domande di ammortizzatori sociali in deroga''. E' quanto prevede, riferisce una nota, una circolare della Regione Toscana ''adottata di concerto con le organizzazioni datoriali e sindacali''. Lo rende noto l'assessore al lavoro Gianfranco Simoncini, ricordando che le misure adottate applicano quanto previsto dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. LEGGI TUTTO

LA FUSIONE NASCE "EDMA ENERGIA DEL MEDIO ADRIATICO" UNA NUOVA SOCIETÀ DA 270 MILIONI DI EURO COSTITUITA DA MULTISERVIZI (AL 55%) E DALLA TOSCANA ESTRA (45%), ENTRAMBE A CAPITALE PUBBLICO

Inoltre, come anticipato nell'ultimo numero del 2013 di PrimoMaggio (LEGGI TUTTO), in Toscana restano ''transitoriamente invariate, fino alla

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SHELBOX, UN PRESIDIO LUNGO UN ANNO ORA SI SPERA IN UN ACQUIRENTE LEGGI TUTTO n. 01 - 07 gennaio 2014


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Firenze Seves, Triton e l'appello di Piano In Senato interrogazione e mostra fabbrica di Firenze, ''purché compatibile con le strategie industriali e con il piano complessivo di ristrutturazione del Gruppo''. E' quanto si legge in una nota dell'azienda del vetro, che oggi ha annunciato l'accordo sul piano di riorganizzazione del proprio debito. LEGGI TUTTO LA CGIL, L'APPELLO DI RENZO PIANO

Seves e i suoi azionisti hanno raggiunto l'accordo per la riorganizzazione del debito del Gruppo con le principali banche creditrici e i fondi di investimento assistiti da Triton Partners. L'accordo, si legge in una nota, prevede lo stralcio di parte del debito finanziario per circa 100 milioni di euro da parte delle banche creditrici e la riapertura immediata delle linee di credito a breve termine da parte di Bnp e Intesa Sanpaolo, che investiranno insieme al nuovo azionista Triton 65 mln di euro. Il perfezionamento della transazione per salvare il gruppo è previsto a giugno 2014. ''L'accordo rappresenta oggi una condizione essenziale per salvaguardare circa 2.800 posti di lavoro nel mondo'', ha spiegato il presidente e ad di Seves Peter Baumgartner: ''L'accordo ­ ha aggiunto ­ doterà l'azienda di una struttura finanziaria solida e sostenibile, dando la possibilità al management di focalizzarsi sullo sviluppo strategico e operativo del business''. In Italia l'accordo permetterà di salvare 260 posti di lavoro a Nusco (Avellino), mentre per la fabbrica di Firenze Seves si dice disponibile a considerare ''ogni opzione credibile''. Inoltre, Seves azienda valuta opzioni per Firenze, ma nessuna offerta è stata ricevuta. ''Il management di Seves conferma la piena disponibilità a considerare ogni opzione credibile'' per salvare la

Se la senatrice fiorentina del Pd Rosa Maria Di Giorgi sta preperando una interrogazione e una mostra a Palazzo Madama sul caso Seves, arrivano "solidarietà ai lavoratori del Gruppo Seves e preoccupazione per il futuro dell'azienda fiorentina, che rappresenta una delle eccellenze italiane". Ad esprimerle, in una nota­stampa, è l'archistar e senatore a vita Renzo Piano, riguardo la crisi dell'azienda fiorentina specializzata nella realizzazione di mattoni di vetro". LEGGI TUTTO

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EX ISI, PROGETTO TOSCANA PER I 12O SENZA MOBILITA' LEGGI TUTTO LA FIOM: "UNA BOCCATA D'OSSIGENO"

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Siderurgia Piombino, città d'acciaio: 4 ipotesi per far sopravvivere la Lucchini

Evitato lo stop all’altoforno, a Piombino si è tornati a sperare nel futuro del polo siderurgico. “Ora abbiamo tutti gli ingredienti per preparare un buon piatto ma bisogna saperli mescolare bene insieme. Non facciamoci prendere dall’euforia”. Alessandro Martini, delegato Fiom della Rsu dell’acciaieria toscana – già del gruppo Lucchini e dal dicembre 2012 in amministrazione straordinaria –, preferisce un po’ scaramanticamente gioire a bassa voce. In ogni caso l’altoforno non sarà spento a partire da gennaio com’era stato annunciato poco più di un mese fa al ministero dello Sviluppo economico: e questo è un risultato. Martini lavora all’acciaieria dall’86 come addetto agli impianti marittimi: “Siamo i primi e gli ultimi del processo produttivo – racconta –: scarichiamo la materia prima (fossile e minerale di ferro) e carichiamo il prodotto finito”. Finalmente dopo settimane di tensione, si concede un po’ di ottimismo anche se “ci hanno detto che il film non è ancora finito”. Il problema è che è ancora presto per sapere come finirà. Oggi sulla società incombe un piano di vendita che il commissario straordinario Piero Nardi, nominato un anno fa dall’ex ministro Passera, ha presentato al governo nel settembre scorso. Un piano che spulcia nei conti del gruppo, analizza gli andamenti dei diversi siti industriali (quattro in tutto) e tira somme impietose: i ricavi del

2012 sono diminuiti di circa il 22 per cento, i costi per consumo di materie prime e servizi esterni sono calati solo del 20 per cento rispetto all’anno prima e il risultato operativo è negativo per 156 milioni di euro. Oltre alla congiuntura sfavorevole (la crisi ha visto una forte contrazione delle vendite di semilavorati), una “struttura produttiva non competitiva” e “scelte societarie non tempestive” hanno determinato, spiega il commissario, l’insolvenza del gruppo. E quando l’inquadratura si stringe su Piombino, l’asset principale di Lucchini, la piaga si evidenzia ancora di più. Nello stabilimento toscano a ciclo integrale (si parte dalla materia prima per ricavarne ghisa e trasformarla in acciaio) si producono barre e vergelle, ma soprattutto rotaie di cui il sito è l’unico produttore in Italia e tra i pochi a livello europeo. Le produzioni di qualità che hanno margini più elevati, è spiegato nel piano Nardi, non superano però le 800 mila tonnellate. Il resto dei prodotti, per circa 600 mila tonnellate, subisce la concorrenza di quelli fabbricati con la tecnologia del forno elettrico che utilizza il rottame e ha costi inferiori a quelli del ciclo integrale. Proprio l’elettrosiderurgia è adottata per una parte consistente della produzione in Italia, il che ha conseguenze importanti. LEGGI TUTTO

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La rubrica CHI SCARICA FILM SUL PC AZIENDALE PUO' NON ESSERE LICENZIABILE Il principio di proporzionalità, che deve sempre ispirare il licenziamento quale massima sanzione irrogabile, ha molte sfaccettature ed è sempre necessario vagliare con attenzione tutte le circostanze del caso concreto. Ce lo insegna ancora una volta la Suprema Corte in due recenti pronunce nelle quali perviene a conclusioni diametralmente opposte in materia di licenziamento disciplinare. Le pronunce in questione contribuiscono a delimitare la cornice entro la quale il recesso datoriale può considerarsi reazione legittima e proporzionata rispetto all’accaduto. Due recenti sentenze della Corte di Cassazione, rispettivamente la n. 26397 e la n. 27392, pubblicate entrambe il 6.12.2013, ci danno l’occasione per tornare a parlare di

un argomento già trattato in passato, ovvero il principio di “proporzionalità” che deve sempre informare il licenziamento quale massima sanzione irrogabile. Il caso vuole che le due pronunce in esame riguardino lo stesso lavoratore e la stessa azienda, la quale ha irrogato al proprio dipendente, in tempi diversi, due distinti licenziamenti disciplinari, per episodi che solo all’apparenza si presentano simili. Nel primo caso la Cassazione ha ritenuto il licenziamento illegittimo, mentre nel secondo no. Tutto nasce dal fatto che il dipendente aveva provveduto ad installare sul computer dell’ufficio, ad insaputa dell’azienda, un assai noto software di condivisione (“eMule”) per scaricare gratis musica e film a mezzo della connessione aziendale ad internet. LEGGI TUTTO

a cura dello Studio Rusconi

Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805

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Le vertenze

Un anno di vertenze: 160 tavoli aperti al Ministero dello Sviluppo

Si è chiuso un altro anno di crisi aziendali, ma sono tante le vertenze ancora aperte. Negli ultimi mesi 2013 sono stati firmati accordi per vicende che hanno toccato marchi storici del Made in Italy, ma per un'intesa raggiunta c'è sempre qualche altro caso che esplode. Al ministero dello Sviluppo contano 70 vertenze archiviate, ma ne restano aperte quasi 160. Il 2014 inizia così con una pesante eredità. Ecco la mappa di alcune tra le vertenze che hanno segnato gli ultimi 12 mesi, crisi ormai classificabili come 'evergreen', riconciliazioni e nuovi rischi. CRISI AZIENDALI ANCORA APERTE Electrolux: il colosso svedese degli elettrodomestici a fine ottobre ha dichiarato 461 esuberi. Il gruppo ha in Italia 5 stabilimenti, che coinvolgono Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Lombardia. Gli esuberi sarebbero emersi dopo lo spostamento di linee produttive in Polonia e Ungheria. Il prossimo incontro è fissato per gennaio a palazzo Chigi. Ast: l'acciaieria di Terni è tornata sotto il controllo tedesco della ThyssenKrupp, che dopo 2 anni dalla vendita se ne è rimpossessata acquisendo la proprietà dalla finlandese Outokumpo. Un groviglio complesso di

passaggi che richiede chiarimenti, tanto che il ministro dello Sviluppo economico Zanonato, ai primi di dicembre ha spiegato: ''bisogna capire dalla Thyssen se ha un piano industriale, la convocheremo''. Lucchini: anche a Piombino è la siderurgia a soffrire, per garantire un futuro occupazionale e produttivo è in via di definizione un accordo di programma, ovvero un progetto, per la riconversione del sito industriale, con oltre 2 mila dipendenti, e del porto. La città è unita sotto lo slogan 'Piombino non deve chiudere'. Diversi sono stati i cortei negli ultimi mesi. Alcoa: la vicenda dello stabilimento sardo di Portovesme (circa 500 dipendenti) sarebbe vicina alla conclusione, ma la parola fine ancora non si può pronunciare. E' in fase di definizione il negoziato per la cessione dell'impianto alla svizzera Klesch. Un incontro è previsto entro fine gennaio. Irisbus: prosegue la ricerca di un nuovo progetto industriale per quella che era la fabbrica di pullman della galassia Fiat. Al ministero di via Veneto per la fine del prossimo mese si riuniranno tutte le parti interessate per fare il punto sulla situazione del sito campano di Valle Ufita, che occupava oltre 400 dipendenti. CASI CONCLUSI CON UN ACCORDO Indesit: solo qualche settimana fa è cessato l'allarme lanciato a giugno, quando furono annunciati 1.425 esuberi nei poli di Fabriano, Comunanza e Caserta. La trattativa , con 130 ore di scioperi, blocchi stradali e manifestazioni, ha portato all'accordo su un nuovo piano di riorganizzazione. LEGGI TUTTO I DOSSIER IN BALLO LEGGI TUTTO

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NonSoloToscana

Camusso: "Fiat compra Chrysler? Bene, ma ha pagato l'Italia. Ora investire qui" sociali. Su queste basi e dopo l'annuncio di ieri ci aspettiamo impegni e parole chiare da parte del management sul futuro dell'azienda in Italia, riprendendo un confronto sindacale, a partire da investimenti, assetti produttivi, rilancio del marchio e prodotti, con l'insieme delle organizzazioni sindacali”, conclude. LEGGI L'INTERVISTA SU L'UNITA' GUARDA IL PDF “L'acquisizione della Chrysler da parte del gruppo Fiat mi pare un fatto di grande rilevanza, anche in POLITICA ragione delle sinergie possibili e auspicabili sui mercati mondiali, oltre che per il riposizionamento della multinazionale rispetto alle case costruttrici concorrenti”. Lo afferma in una nota il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. “Dopo questo importante passaggio che definisce l'assetto proprietario ­ prosegue ­ è indispensabile che Fiat dica cosa intende fare nel nostro Paese, come gli stabilimenti italiani possano trovare la loro collocazione produttiva nel gruppo, così come auspichiamo che la direzione dell'impresa, intendendo con questo la direzione strategica e la progettazione, resti italiana e mantenga una presenza qualificata in Italia. È ora altrettanto SULLA LEGGE ELETTORALE indispensabile sapere su quali mercati Fiat intende IL SEGRETARIO DEL PD RENZI competere e posizionarsi. L'alta gamma, infatti, vede LANCIA TRE PROPOSTE AI PARTITI: oggi crescere la presenza del marchio sul mercato MODELLO SPAGNOLO globale con modelli di qualità, ma ancora una volta LEGGE MATTARELLA RIVISITATA da soli questi non garantiscono un futuro agli DOPPIO TURNO stabilimenti italiani". "È necessario quindi che gli auspicabili investimenti in Italia siano finalizzati a progettare nuovi modelli da lanciare sul mercato in LA CGIL: POSIZIONI CONDIVISIBILI grado di saturare la capacità produttiva italiana, RICALCANO LE NOSTRE perché solo cosi è possibile immaginare il mantenimento dei livelli occupazionali nel nostro LEGGI TUTTO Paese, da troppo tempo penalizzati e ridimensionati con il continuo e costante ricorso agli ammortizzatori n. 01 - 07 gennaio 2014


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Cultura

I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana IL

BILANCIO SOCIALE DELLE IMPRESE

ECONOMIA,

ETICA E RESPONSABILITÀ DELL’IMPRESA

Autore: Gianfranco Rusconi (seconda edizione completamente rivista ed aggiornata). Parole chiave: responsabilità sociale d'impresa ­ responsabilità dell’impresa ­ imprese ­ economia aziendale ­ economia ­ bilancio sociale. Casa editrice: Ediesse. Pubblicato nel: novembre 2013. Pagine: 256 ISBN: 88­230­1801­3 Il bilancio sociale è lo strumento attraverso il quale le imprese danno conto agli stakeholder del livello della loro responsabilità sociale. Il sindacato, dopo una fase di iniziale cautela, sull’argomento, ha scoperto tutte le potenzialità del bilancio sociale. Il testo illustra i concetti fondamentali della responsabilità sociale e dell’accountability e approfondisce la teoria degli stakeholder.

LA

DEMOCRAZIA CHE VERRÀ

A cura di: Franco Riva. Parole chiave: democrazia ­ economia ­ diritti di cittadinanza. Casa editrice: Unilibro. Pubblicato nel: ottobre 2013 Pagine: 132. ISBN: 88­7313­354­4 La democrazia promette, la democrazia tradisce. Illude e delude. Più cresce il sogno più aumenta la sfiducia, il senso che non cambi nulla, che non si possa fare in modo diverso. Ma è proprio così? Il rapporto tra democrazia e futuro è molto particolare. Non è il futuro a smentire la democrazia ma questa che smentisce se stessa e il proprio futuro. Perché il mistero della democrazia è di non esserci ancora anche quando c’è, almeno non del tutto, non per tutti, non abbastanza. La democrazia che deve ancora venire è invece accoglienza, solidarietà, partecipazione, giustizia.

I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 ­ 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288

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La novità Promoturismo ha un nuovo sito La vacanza si prenota con un click

Promoturismo, il tour operator di Cgil Toscana, ha inaugurato il suo nuovo sito: www.promoturismo.it. Viaggi individuali, sociali, di nozze (agli sposi che si regala un album di 40 foto scattate durante il tour), di gruppo, con una vasta gamma di offerte e opportunità (vacanze organizzate in ogni dettaglio). Il nuovo sito, che

ha

una

grafica

rivoluzionata,

permette

di

personalizzare il viaggio a seconda delle proprie esigenze e dei propri interessi e di prenotare in tempo reale approfittando delle offerte. Il sito contiene anche fotogallery e una guida sui paesi visitati. Con Promoturismo si va da città d'arte come Budapest, Praga e Barcellona fino alle crociere (Andalusia, Puglia, Croazia, Ischia) e ai paesi esotici (Birmania, Iran, India). Possibili anche prenotazioni per serate a tema, gite da un giorno, viaggi per partecipazioni a programmi tv. Prezzi dei viaggi per tutte le tasche e per tutte le esigenze: da 60 euro in su. Promoturismo è affiliato al network Robintur e Toscana Turismo, e con esso i soci di Unicoop Firenze accumulano i punti sulla propria tessera.

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L'offerta Viaggiare e aiutare chi ha bisogno Ecco la luna di miele "solidale"

COSA E' LA LUNA DI MIELE SOLIDALE Promoturismo è orgogliosa di poter proporre una nuova opportunità a tutti coloro che nel prenotare il loro viaggio di nozze vorranno dare un contributo a Progetti Solidali, aderendo alle iniziative proposte dalle Onlus di livello internazionale attraverso Luna di Miele Solidale. Perché dunque scegliere un matrimonio e un viaggio di nozze tradizionali, quando è possibile fare una scelta solidale, senza spendere un euro in più e facendo del bene? Come? Gli sposi scelgono il proprio viaggio di nozze Luna di Miele Solidale sul portale, beneficiando degli sconti e dei plus a loro dedicati, e contemporaneamente possono sostenere, senza costi aggiuntivi, una Onlus del Cuore e i suoi progetti solidali. LEGGI TUTTO TUTTI I PROGETTI SOLIDALI DELLE ONLUS DEL CUORE Luna di Miele Solidale non è un viaggio di volontariato. Scegliendo la meta e il viaggio di nozze preferito in tutto il mondo, è possibile sostenere contemporaneamente una delle otto Onlus del Cuore, partner di Luna di Miele Solidale, e un suo progetto solidale tra i diciannove proposti, senza costi aggiuntivi rispetto al pacchetto­viaggio scelto. I progetti si sviluppano in Italia e nei Paesi dei Sud del Mondo, su sette differenti ambiti d'intervento: accesso all'acqua e diritto al cibo, diritti delle donne, infanzia e educazione, infanzia e salute, microimprenditoria, protezione animali, salute e ricerca medico­scientifica. LEGGI L'IDENTIKIT DEGLI SPOSI SOLIDALI LEGGI IL CATALOGO DEI PROGETTI COMPILA LA RICHIESTA DI PREVENTIVO

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Taccuino L'ESPOSIZIONE/1 "A GUERRA FINITA VITTIME IN TEMPO DI PACE" IN DOCUMENTI E IMMAGINI ALLA CAMERA DEL LAVORO DI FIRENZE A CURA DEL CIRCOLO M. L. KING DELLA BIBLIOTECA NAZIONALE LEGGI TUTTO

L'INDAGINE IRES SUL SITO www.elaborazione.org SEI UN LAVORATORE DELLA CONOSCENZA? ENTRA E COMPILA IL QUESTIONARIO DEDICATO AL TUO SETTORE GUARDA IL VIDEO

L'ESPOSIZIONE/2 "CITTA', LOTTE, DIRITTI LA FIRENZE OPERAIA E INDUSTRIALE” LA MOSTRA FOTOGRAFICA CURATA DALLA FIOM DI FIRENZE E' VISITABILE ALLE OBLATE SI RACCONTA LA STORIA DELLE LOTTE DEI METALMECCANICI FIORENTINI DAGLI ANNI '60 AD OGGI LEGGI TUTTO GUARDA IL VIDEO

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In breve

Scuolabus Falaschi, servizio assicurato "Tutelati i diritti dei bambini e dei lavoratori" Intesa raggiunta tra la curatela fallimentare della ditta Falaschi e i sindacati per garantire la ripresa del trasporto scolastico dal 7 gennaio in tutti i comuni interessati. Dopo l'accordo per la provincia di Pisa e altre province italiane, oggi sono state siglate anche le intese che riguardano la provincia di Livorno, dove l'azienda opera nel comune di Rosignano Marittimo, e la provincia di Firenze per i comuni di Montelupo Fiorentino e Vinci. ''Sono soddisfatto del lavoro svolto ­ ha commentato il curatore Mario Venezia ­ e devo ringraziare i prefetti delle province interessate e l'impegno di tutte le istituzioni per trovare una soluzione condivisa. Così come mi preme sottolineare il senso di responsabilità delle segreterie regionali dei sindacati''. Nelle prossime settimane curatela e rappresentanti lavoratori si vedranno ancora per discutere altri aspetti integrativi, ha concluso Venezia, ''nell'ambito di un quadro già delineato e che mira a mantenere in vita l'azienda per favorire il subentro di nuovi soggetti imprenditoriali che garantiscano la continuità del servizio". LEGGI TUTTO

Licenziamento alla vigilia di Natale: presidio e tensione alla Pineider di Bagno a Ripoli ILo scorso venerdì 3 gennaio alle 10, presso le Antiche Officine Pineider in via del Roseto a Vallina, nel comune di Bagno a Ripoli, c'è stato un presidio di lavoratori. E' alta la tensione per quello che Chiara Liberati, di Filcams Cgil di Firenze, definisce in una nota, "l'immobilismo di una gestione aziendale che perdura ormai da anni e che ultimamente ha ignorato le tante soluzioni che lavoratori e sindacato hanno presentato negli incontri avuti in Confindustria". "Le lavoratrici e i lavoratori di Antiche Officine Pineider ­ ricorda Liberati ­ hanno un'arte unica nelle mani ed è anche questo un patrimonio culturale della città da preservare". Del resto parliamo di un nome storico per Firenze e per tutta la Toscana, di un'azienda "che ­ ricordano dal sindacato ­ rappresenta dal 1774 l'eccellenza dell'artigianato, dell'incisoria e stampa a rilievo fiorentina nel mondo". Poi ricordano come, il 24 dicembre, "l'azienda ha licenziato una lavoratrice" e precisano che "nell'incontro che le organizzazioni sindacali e le Rsa aziendali hanno avuto neanche un mese fa con l'azienda, come nei precedenti incontri, non è stata data nessuna indicazione precisa su quello che si intendeva fare per risollevare l'azienda, rimandandoci a gennaio per un "fantomatico" piano industriale. Certamente non è stato fatto accenno a nessun licenziamento". LEGGI TUTTO

Castiglione della Pescaia, Cgil e Cisl attaccano la Uil sui lavoratori pubblici: "Li danneggia" «Ancora una volta siamo costretti a intervenire perché la Uil Fpl sceglie la strada del sensazionalismo, mistificando la realtà proprio nel momento in cui i nuovi scenari imposti dalla crisi richiederebbero serietà». Cgil e Cisl Funzione pubblica intervengono in risposta alla Uil. «Su Castiglione della Pescaia, in particolare la Uil Fpl di Grosseto danneggia chi dice di voler tutelare, dando un’immagine grottesca dei lavoratori pubblici e non preoccupandosi se qualcuno viene licenziato al posto dei suoi associati. Oltre a dare un’immagine negativa del sindacato e soprattutto di quello che tutela i lavoratori pubblici». «Ma c’è dell’altro – proseguono Cgil e Cisl ­, ben oltre la questione specifica del passaggio del servizio di igiene urbana al gestore unico, Sei Toscana. I 18 dipendenti del comune di Castiglione, al pari degli altri 1000 provenienti da aziende pubbliche, private, comuni e cooperative, passeranno comunque alle dipendenze del nuovo gestore, perché questo è quello che prevede la legge. Possono passarci con o senza l’accordo sindacale che in questo caso serve a migliorare le condizioni del passaggio e a renderle uniformi per tutti, indipendentemente dalla provenienza. Per la cronaca va ricordato che l’affidamento del servizio di igiene urbana ha durata ventennale ed il contratto applicato, Federambiente, è economicamente migliore di quello degli enti locali». LEGGI TUTTO

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