Porticus Minucia? Recenti scoperte a Roma

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nulla sappiamo, per l età repubblicana, circa le modalità e la notevole organizzazione materiale che queste elargizioni presupponevano. Soltanto a partire dall età di Claudio, quando fu attuata un ulteriore razionalizzazione di questo istituto, le fonti epigrafiche ci danno maggiori informazioni riguardo l aspetto materiale delle distribuzioni. La sede amministrativa era nel Campo Marzio centrale, nella Porticus Minucia Frumentaria, sorta probabilmente come ampliamento di una precedente Porticus Minucia Vetus ricordata dalle fonti letterarie. Le distribuzioni vere e proprie avvenivano sulla base di una tessera, un oggetto in legno, osso o metallo, in sostanza un buono o uno scontrino, su cui era inciso un segno di riconoscimento che permetteva, il giorno prestabilito, di ottenere quanto veniva elargito. Esistevano due tipi di tesserae: quella permanente, alienabile e negoziabile, che il cittadino conservava per l intera vita, e quelle particolari, valide per distribuzioni speciali, che andavano di norma esibite assieme alla tessera permanente. È probabile che cia-

scuno degli aventi diritto ricevesse direttamente presso uno dei 45 sportelli del Portico il quantitativo di grano spettante. Controverso è l aspetto esteriore di queste tessere per la difficoltà interpretativa riguardante i documenti figurati a noi pervenuti: si è ritenuto di riconoscerle in gettoni di piombo sicuramente collegati con le distribuzioni frumentarie o in una sorta di tavolette rettangolari munite di un anello alla sommità. Strettamente collegata con il Portico è l identificazione del Tempio delle Ninfe, ove si conservavano gli elenchi ufficiali (recensiones) dei beneficiari delle distribuzioni, stilati e costantemente aggiornati dai censori, la cui sede ufficiale, ricordata nella Villa Publica, doveva situarsi nella zona. Una convincente proposta (Coarelli, Nicolet) identifica il tempio delle Ninfe con quello, tuttora in parte visibile dopo il restauro del 1954, scoperto sul lato N di Via delle Botteghe Oscure nel 1938. Il tempio, periptero, ottastilo, orientato ad O e dotato di un ampia cella, risulterebbe rappresentato in un frammento della Forma Urbis severiana (fr. 337=35ee) da cui si evince la sua collocazione all interno del Portico Minucio, anch esso parzialmente rappresentato in un paio di frammenti a topografia certa attribuiti allo stesso settore di lastra (fr. 399=35dd: angolo superiore destro lastra 35; fr. 322=35ff con iscrizione MINI[CIA]: afferisce al 337). Il luogo adibito alle frumentationes, ovvero la


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