Casablanca n.50

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Povera Catania

Qualcosa è cambiato? Graziella Proto Un libro, Il Patto per Catania di Salvatore Resca, una dichiarazione, quella dell’onorevole Claudio Fava. Un motivo per fare alcune riflessioni su Catania. Una città che meriterebbe molto di più di quello che ha e subisce. Perché questa città è così invivibile. Come, cosa e perché è successo. Il ricordo degli anni dell’impegno civile e gli anni del buio. Lo sforzo e la passione collettiva di chi sognava una città diversa per scardinare la vecchia politica scippatrice e saccheggiatrice. Un sistema politico-affaristico-mafioso che imperversava invadendo ogni luogo. La nostalgia per quell’era dei sogni e della ribellione. L’amarezza tuttavia del non essere riusciti a creare una classe politica lungimirante. Un politico che facesse proposte affascinanti e coinvolgenti. Un progetto valido su come procedere. “Io amo questa città con un rapporto sentimentale preciso: quello che può avere un uomo che si è innamorato perdutamente di una puttana, e non può farci niente, sa che è puttana, è volgare, sporca, traditrice, si concede per denaro a chicchessia, è oscena, menzognera, volgare, prepotente, e però è anche ridente, allegra, violenta, conosce tutti i trucchi e i vizi dell’amore e glieli fa assaporare, poi scappa subito via con un altro; egli dovrebbe prenderla mille volte a calci in faccia, sputarle addosso, ‘Al diavolo, zoccola!’, ma il solo pensiero di abbandonarla gli riempie l’animo di oscurità.” (Giuseppe Fava) Benvenuti a Catania. La città ai piedi del vulcano Etna che dolcemente scende fino al mare. E dal mare, nuotando si può ammirare il vulcano in eruzione.

Una cartolina rara e varia. Ora costa altissima, ora sabbia dorata. Da Acitrezza (limitrofa alla città etnea) i cui Faraglioni (legati alla leggenda del Ciclope Polifemo) donano al panorama un’atmosfera mitica di eccezionale bellezza, le rocce piano piano si sbriciolano, scompaiono per arrivare al litorale sabbioso.18 km, di sabbia dorata, impalpabile, calda, meravigliosa: la playa, meta preferita dei catanesi. A Catania da qualsiasi parte della città raggiungi il mare con una semplice passeggiata. Benvenuti a Catania, la Milano del Sud. Che non esiste più. La crisi, qui, ha colpito duro. Ma forse sarebbe meglio dire che per tanti, a differenza degli altri, la crisi c’era e c’è sempre stata. Fasce intere di popolazione che non avendo santi in paradiso, il paradiso non lo hanno visto mai. Casablanca 28

Esclusi. La città di Verga e Bellini oggi è una città di frontiera. Benvenuti a Catania: “… una città nella quale, in pochi anni, un piccolo politico di paese può diventare governatore di un territorio, e un oscuro appaltatore di provincia può trasformarsi in cavaliere del lavoro che fa diventare oro tutto quello che tocca, e un amabile imprenditore, amico dei buoni salotti borghesi, che fino a qualche mese fa stringeva la mano a prefetti e deputati, essere accusato di aver ucciso Dalla Chiesa”. (Giuseppe Fava) Per Claudio Fava, figlio di Giuseppe Fava, il giornalista ucciso dalla mafia, e attuale vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia Catania «è una città diversa da quella in cui morì mio padre, e al tempo stesso le rassomiglia». «Forse è l’unica


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